Audi TT Coupé 2.0 TFSI S tronic quattro

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Sviluppo nella tradizione Ricorda per molti aspetti la prima generazione di questo classico del design, ma è stata sviluppata e migliorata in maniera considerevole, a partire dall’aerodinamica oggi al vertice della categoria con un Cx pari a 0,29. Motore di 2.0 litri da 230 CV, trazione integrale permanente e cambio S tronic: un insieme che già basta per offrire un insegnamento intuitivo della sportività TESTO: Sperangelo Bandera | FOTOGRAFIE: Studio B12

VOLTE RITORNANO. E decisamente migliorate. Audi ha riproposto la TT della terza generazione. Ora è più muscolosa e aggressiva, con molti elementi che richiamano la poderosa R8. Di notevole impatto per chi la guarda, con la griglia single frame larga e piatta, e di grande comodità per chi la guida, con le luci di curva che si illuminano dall’interno all’esterno seguendo la direzione in cui si intende svoltare. Dispone di una carrozzeria dalla struttura che ha permesso di

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ridurre il peso della vettura e allo stesso tempo migliorare del 23% la rigidità statica. Oltre che fuori, anche dentro è stata completamente rivoluzionata. La maggior parte dei tasti sparisce dalla plancia dove manca anche il classico schermo del navigatore satellitare, oltre ai comandi del condizionatore, posti sulle bocchette di aerazione. Tutte le informazioni utili alla guida infatti sono state trasferite là dove sono più semplici da consultare: dietro al volante in quella parte chiamata cruscotto. L’Audi Virtual Cockpit è infatti uno schermo che sostituisce completamente gli altri strumenti analogici

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(tutti i particolari nel box a pag. 74). AutoCapital si occupa in queste pagine della versione con il turbobenzina 2.0 TFSI da 230 CV accoppiato alla trazione integrale quattro e alla trasmissione automatica S tronic. Per completezza di informazione è bene ricordare che sono in commercio anche la TT Coupé 2.0 TDI ultra da 184 CV e la TTS, sempre con il 2.0 litri benzina ma con 310 CV e trazione integrale quattro, quest’ultima al vertice della gamma TT. E alla guida? Potente, leggera, basta una strada tortuosa per capire tutte le potenzialità della vettura tedesca. Se poi si vogliono tradurre in atto occorre qualche giro di pista e se ne ha la dimostrazione. In curva? Entra con sicurezza, grazie anche allo sterzo molto sensibile. Si può spingere senza gli assilli dell’istinto di conservazione: il limite di aderenza è molto esteso e prima che l’auto parta per la tangente un

leggerissimo sottosterzo lo segnala. Con la trazione quattro di nuovo sviluppo, la sportiva compatta di Ingolstadt concilia dinamismo e sicurezza. A seconda dello stile di guida e di come sono impostati i sistemi di regolazione, il software della trazione integrale regola la frizione idraulica a lamelle in modo molto diversificato, passando da un handling all’insegna della stabilità a un handling altamente coinvolgente. Ad andatura sportiva, quando si inizia a sterzare, la frizione è già in grado di deviare parte della coppia dall’asse anteriore all’asse posteriore. Non appena si accelera, la coppia spinge letteralmente l’auto nella curva accompagnandola senza sottosterzo. Ai cambi di carico, la coupé corregge lievemente verso l’interno della curva la propria traiettoria. Sotto carico e su fondi stradali con scarsa aderenza è pos-

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Scheda tecnica MOTORE: 4 cil. turbo benzina, 16 valv., iniezione 1984 cc POTENZA: 230 CV da 4500 a 6200 giri/min COPPIA: 370 Nm da 1600 a 4300 giri/min TRAZIONE: integrale permanente quattro CAMBIO: a doppia frizione S tronic, 6 rapporti FRENI: diametro dischi ant. 312 mm (autoventilanti), post. 300 mm CERCHI: 8,0Jx17 PNEUMATICI: 225/50 R17 94W SOSPENSIONI: ant. gambe elastiche McPherson con bracci trasversali a triangolo, supporti oscillanti in alluminio, barra antirollio, braccio a terra stabilizzante, post. a quattro bracci con gruppi molla/ammortizzatore separati, portamozzo in alluminio, barra stabilizzatrice tubolare DIMENSIONI: lunghezza 4177 mm, larghezza 1832 mm, altezza 1353 mm PASSO: 2505 mm PESO: 1335 kg (a vuoto) VELOCITÀ: 250 km/h ACCELERAZIONE: 0-100 km/h 5,3 secondi CONSUMO COMBINATO: 6,4 l/100 km EMISSIONI CO2: 151 g/km (Euro 6) PREZZO: 46.190 euro

sibile effettuare derapate sicure come quelle delle vetture a trazione posteriore grazie all’interazione tra la frizione e il torque vectoring. Nessun timore, perché alla fine della curva l’asse anteriore riporta la vettura in linea. Passiamo al motore. Il 2.0 TFSI che equipaggiava la vettura del nostro test eroga una potenza di 230 CV. Rispetto al motore precedente, sono stati apportati miglioramenti. Solo la cilindrata di 1984 cm3 è rimasta invariata. La coppia massima è pari a 370 Nm e rimane costante tra 1600 e 4300 giri. Grazie al cambio S tronic a sei rapporti e alla trazione integrale quattro, l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 5,3 secondi, la velocità massima è di 250 km/h e i consumi si attestano a 6,4 litri ogni 100 chilometri, con emissione di CO2 di 149 g/km (nel ciclo combinato). Il propulsore sfrutta un

sistema di gestione termica molto complesso: due valvole a saracinesca azionate elettricamente e raggruppate in un unico modulo ne costituiscono il cuore. Dopo la partenza a freddo portano l’olio motore rapidamente in temperatura e, a seconda della situazione, mantengono la temperatura del refrigerante tra 85 e 107° C. Il collettore di scarico si trova nella testata, lambito dall’acqua. Anche questa soluzione contribuisce a riscaldare velocemente il motore e a pieno carico riduce la temperatura dei gas di scarico e di conseguenza anche i consumi, in quanto non è più necessario ricorrere all’effetto refrigerante tipico di una miscela grassa. Un’altra innovazione è l’iniezione supplementare indiretta, che inietta il carburante alla fine del condotto di aspirazione nella parte in cui si trovano le valvole. Con 200 bar di pressione massima entra in azione all’avvia-

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STRUMENTAZIONE VIRTUALE DI GRANDE EFFETTO Si può scegliere tra due interfacce: sul cruscotto contachilometri e contagiri virtuali si rimpiccioliscono per far posto alla mappa del navigatore satellitare oppure gli elenchi del menu Telefono, Radio o Audio. Basta premere il tasto “View” posto sul volante multifunzione Con l’“Audi virtual cockpit” la Casa dei quattro anelli ha definito un nuovo standard di riferimento. Il display TFT con una diagonale di 12,3 pollici ha una risoluzione di 1440 x 540 pixel e le immagini sono pertanto molto nitide, brillanti e hanno un buon contrasto. Il processore è un chip Tegra 30 della serie Tegra 3 del partner Nvidia. Audi è la prima casa automobilistica al mondo a ricorrere a questo veloce processore grafico. Con una frequenza superiore a un gigahertz il microprocessore a quattro core, che impiega uno speciale programma per la grafica 3D, può compiere ogni secondo fino otto miliardi di operazioni di calcolo. Completano il quadro sofisticati effetti visivi. La visualizzazione del contagiri, per esempio, viene

aggiornata a un ritmo di 60 frame al secondo, in modo che la lancetta virtuale indichi con la massima precisione e fluidità le prestazioni del motore. I cosiddetti “effetti di Fresnel” – gradi differenti di riflessione del vetro del display a seconda dell’angolo di osservazione – vengono riprodotti con grande fedeltà. Le operazioni di scorrimento di elenchi avvengono in base a un modello fisico che tiene conto di fattori teorici come l’inerzia di massa, l’elasticità e lo smorzamento. Mediante il tasto “View” del volante multifunzione si può scegliere tra due interfacce. In modalità “infotainment” il display è dominato da una finestra centrale in cui trovano ampio spazio la mappa del sistema di navigazione, oppure gli elenchi dei menu “Telefono”, “Radio” o “Audio”. Il contagiri e il tachimetro

vengono visualizzati in piccolo a sinistra e a destra sotto forma di strumenti rotondi. Nella visualizzazione classica, invece, la finestra centrale è più piccola e la strumentazione, con scale nere, lancette rosse e cifre bianche, sembra grande all’incirca come i quadranti analogici moderni. L’“Audi virtual cockpit” visualizza tutte le informazioni in modo esauriente, accattivante e versatile: dalle frecce di navigazione alle animazioni dinamiche fino ad arrivare ai grafici dei sistemi d’assistenza. A seconda del menu di base cambia la combinazione cromatica del display.

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Nel menu “Media” predomina l’arancione, nel menu “Telefono” il verde. Lungo il bordo inferiore vengono visualizzate costantemente la temperatura esterna, l’ora, il chilometraggio ed eventuali simboli di avvertimento e segnalazione. La temperatura del refrigerante e il livello del carburante sono indicati da LED. Gli interni esprimono il carattere da sportiva purosangue della nuova TT. Linee orizzontali fortemente accentuate sottolineano la prospettiva della larghezza. Tutti i volumi sono ben definiti e hanno superfici slanciate, cui fanno da cornice contorni essenziali.


mento e ai carichi più elevati. Il cambio S tronic a sei rapporti passa da un rapporto all’altro in pochi centesimi di secondo senza che si percepisca un’interruzione del flusso di potenza. Le cambiate possono avvenire in modalità automatica o manuale, mediante leva del cambio oppure con i bilancieri al volante. Con il cambio automatico in posizione D l’accento è posto sul contenimento dei consumi, mentre in posizione S i cambi marcia avvengono a regimi di rotazione del motore più alti. Un’altra particolarità del cambio S tronic a sei marce è la marcia in folle che fa risparmiare carburante e che si attiva quando il sistema di regolazione della dinamica di marcia “Audi drive select” (optional) è in modalità “efficiency” e si toglie il piede dal pedale dell’acceleratore. Il “launch control” gestisce la piena accelerazione da vettura ferma con uno slittamento delle ruote controllato. Da dietro si notano i due grandi terminali di scarico rotondi con le estremità cromate, insieme ai gruppi ottici posteriori, che, in un unico elemento, si adattano alla carrozzeria e alla scritta tridimensionale. Un grande miglioramento rispetto alle edizioni passate della TT è stato compiuto nella penetrazione aerodinamica. Con un coefficiente di 0,29 Cx (con pacchetto per esterni S line montato sulla vettura del test) ha fatto registrare il valore migliore del segmento. I valori della portanza anteriore e posteriore sono bassi. A 120 km/h fuoriesce dal cofano bagagliaio un alettone azionato elettricamente, che a 250 km/h genera sul retrotreno una deportanza di circa 50 chilogrammi per poi rientrare in sede quando la vettura scende sotto i 70 km/h. Nel 1998 venne lanciata sul mercato la prima generazione della Audi TT. Nel 2006 vide la luce la seconda generazione di questa sportiva.

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