HISTORIQUE
XXVII Rally Elba Storico
Historique
XXVII Rally Elba Storico
OGGI COME IERI:
SPETTACOLO Dopo il primo posto del palermitano Rido nell’edizione dello scorso anno, la classifica assoluta parla ancora siciliano: il successo è andato a Domenico Guagliardo e Francesco Granata sulla Porsche 911SC Fotografie di FotoFrame
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L’
edizione 2015 ha accumulato numeri importanti: 123 adesioni, 14 nazioni rappresentate, oltre 9000 presenze sull’isola nei giorni di gara. Numeri che bastano a decretare il successo della gara elbana, che parla ancora siciliano. Il Rally Elba Storico-Trofeo Locman Italy, dopo il successo del 2014 andato al palermitano Riolo, quest’anno è toccato a Domenico Guagliardo e Francesco
Granata, su una Porsche 911 SC, saliti sul primo gradino del podio posto in centro a Capoliveri, suggellando una prestazione di alto spessore nella XXVII edizione di una delle gare più amate, che costituiva il tredicesimo appuntamento del Campionato Europeo Rally Storici e l’atto conclusivo del Campionato Italiano. Al comando al termine della prima tappa, Guagliardo e Granata hanno sfruttato al meglio le qualità della ben preparata coupé di Stoccarda, vera e propria arma
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letale, lungo le selettive e tecniche strade isolane in un percorso che negli anni ha consegnato al mito una gara unica nel suo genere. Fin dalle prime battute, lasciati alle spalle un’accesa e spettacolare bagarre, molto apprezzata dai tanti tifosi assiepati lungo i punti più spettacolari. Alla fine, l’equipaggio siciliano si è aggiudicato anche il 4° Raggruppamento e nel ranking assoluto ha preceduto il bravo Nicholas Montini, pure lui su una
1 Mats Myrsell e Esko Junttila su Porsche Carrera RS 3.0 2 Giuliano Calzolari e Simone Scalabrini su Ford Escort RS 3 Italo Ferrara e Gabriele Bobbio su Lancia Delta HF Integrale 16V
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Porsche 911, affiancato dal navigatore Belfiore, primi nel 2° Raggruppamento. Se il ritardo accusato da Montini rispetto a Guagliardo è stato poco oltre il minuto, va comunque merito al bresciano di aver saputo resistere al posto d’onore riuscendo a tenere dietro agguerriti pretendenti e piloti di valore, peraltro alla guida di vetture di alto livello tecnico. Il terzo gradino assoluto del podio è andato
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al rientrante valtellinese Lucio Da Zanche (Porsche 911), con una gara senza sbavature e in costante progressione, punteggiata da un solo brivido, quello di una toccata nel corso della prova spettacolo a Capoliveri. Gara assolutamente di alto profilo anche per il comasco Luca Ambrosoli, quarto nella generale e soprattutto primo del 3° Raggruppamento con la Porsche 911
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SC, sulla quale è stato navigato dal sammarinese Silvio Stefanelli, lasciando al secondo posto Roberto Montini (il papà di Nicholas), mentre non ha lasciato l’Elba con il sorriso “Pedro”, in gara con una Lancia Delta Integrale. Il driver bresciano (poi quinto nella generale) non è riuscito a recuperare il ritardo accusato con l’uscita di strada nella seconda PS della gara, trovandosi di fronte alla dura
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1 Nicholas Montini e Romano Belfiore su Porsche Carrera RS 2 Giovanni Recordati e Marco Di Marco su Porsche 911 SC 3 Anders e Ingrid Johnsen su Porsche Carrera RS 3.0
realtà di un ritmo di gara decisamente alto. Il 1° Raggruppamento è stato un trionfo, anche in questo caso in virtù di una gara sempre al comando, per SupertiDall’Acqua, pure loro con una Porsche 911. Sotto la bandiera a scacchi hanno vinto senza lasciare spazio ad alcuno, come confermano i 12 minuti rifilati al finlandese Sverre Norrgard (BMW 2002 Ti), mentre terzo ha finito Antonio Parisi, con D’Angelo (Porsche), rientrati con la formula della riammissione in gara dopo il ritiro sofferto nella prima tappa. Poca fortuna, in terra elbana, anche per “Lucky”, al via con una Lancia Delta Integrale, al rientro dopo circa cinque mesi di pausa in seguito all’incidente occorsogli al Rallye di Sanremo. Il vicentino, secondo del 4° Raggruppamento e buon terzo assoluto al termine della prima tappa, è affondato dalla
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Historique quarta alla nona posizione finale per una foratura a due prove dal termine. Spettacolo e numeri di alta scuola sono stati offerti dei partecipanti al Trofeo A112 Abarth, che hanno corso due tappe, in sostanza altrettante gare separate. Il successo della prima fase è andato ai cugini trentini Alessandro e Francesca Nerobutto, mentre nella successiva si è imposta la sempre concreta Lisa Meggiarin, ma l’alloro del totale delle due tappe ha dato ragione a Sisani-Mantovani. I due, finiti vicinissimi
XXVII Rally Elba Storico all’equipaggio Nerobutto-Nerobutto, hanno prodotto uno sforzo vincente nel finale di gara, complice un problema di alimentazione dei rivali, lasciati dietro per poco più di 4 secondi. Primo dei sempre agguerriti piloti elbani, Riccardo Galullo e la sua gialla Fiat 128, è finito al nono posto nel 2° Raggruppamento nella classifica tricolore. Se il Rallye Elba Storico è stato di grande effetto agonistico, con spunti tecnici di alto valore, il più pacato confronto con il cronometro e i controlli di passaggio della
gara di Regolarità hanno determinato duelli di alto profilo. La XVIII edizione del Rallye Elba Graffiti, sesta prova del FIA Trophy for Regularity Rallies, in pratica il Campionato continentale di “Regolarità media”, è stata vinta da Paolo Mercattilj e Marco Maria Calegari, su una Porsche 911 T del 1967. Veri e propri specialisti, i portacolori della CMAE Squadra Corse hanno concluso con 26 penalità, tre in meno dei secondi arrivati, i belgi Crucifix-Lambert, su Ford Lotus Cortina.
1 "Pedro" e Emanuele Baldaccini su Lancia Delta HF Integrale 16V 2 Antonio Parisi e Giuseppe D'angelo su Porsche 911 S 3 Marc Valliccioni e Marie Joseè Cardi su Bmw M3 4 Callum Guy e Andrew Roughead su Ford Escort RS 5 Paolo Nodari e Mattia Franchin su Porsche 911 SC 6 Damiano Zandonà e Tania Bertasini Haianes su Renault 5 GT Turbo 1
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