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Range Rover Sport SDV6 HSE Hybrid
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SILENZIO! SI VIAGGIA
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Il V6 diesel e l’elettrico esprimono una potenza complessiva di 354 CV, gli stessi erogati dal V8. Prestazioni da sportiva (0-100 km/h in 6,7 secondi) e un comfort reso ancora maggiore dalla silenziosità della soluzione Ibrida di Sperangelo Bandera | foto Studio B12
I
l primo pregio della Range Rover Sport Hybrid consiste nell’offrire la stessa capacità di carico rispetto al modello benzina o diesel. L’apparato delle batterie è infatti, a differenza delle tradizionali ibride, montato sotto il pianale, lontano dall’abitacolo e dal bagagliaio. La seconda qualità, sorprendente, è rappresentata dalle prestazioni. Nonostante il peso complessivo di 25 quintali, scatta da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi. Un tempo fino a qualche decennio fa di competenza di vetture sportive. Per quanto riguarda il consumo, stando alle indicazioni ufficiali, nella misurazione combinata (una media tra città e fuori) occorrono poco più di 6 litri di gasolio per percorrere 100 chilometri, ma, di fatto, siccome il piacere della velocità in un ambiente silenzioso e confortevole è grande, si finisce per pigiare sull’acceleratore e le cose cambiano, come è ovvio. I due motori (V6 diesel di 3.0 litri + elettrico da 47 CV) insieme arrivano a erogare 354 CV, che è giusto la potenza che esprime il diesel V8 da solo, ma si tratta di propulsore nettamente più dispendioso. Inoltre, sempre rispetto al V8, emette una minore quantità di CO2 (164 g/km), il che rappresenta un vantaggio per l’ambiente, argomento oggi più che mai trainante e alla moda nella progettazione dei nuovi modelli dell’industria automobilistica. L’autonomia offerta dal solo motore elettrico è di circa 1,5 km, modesta come in tutte le ibride. Per di più, per poterla attuare con continuità bisogna saper mantenere sul pedale dell’acceleratore
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una pressione leggera come una piuma. Non appena si accellera, parte il motore termico. Bisogna sapere che sulla Hybrid il comando dell’acceleratore non è prontissimo e lo si nota quando è necessario partire con rapidità perché ci si inserisce nella corrente di traffico o si deve affrontare una rotatoria. Dopo la breve esitazione iniziale, elettrico e V6 si sommano, il compressore si rianima e la risposta sorprende le aspettative del guidatore. La Range Sport ha come uno scatto, mentre una maggiore fluidità nell’erogazione iniziale sarebbe auspicabile. Proseguendo, le cose cambiano e il diesel di 3.0 litri e l’elettrico, in perfetto accordo, fanno raggiungere notevoli velocità in un silenzio che rende difficile capire il passaggio dall’uno all’altro. Ciò non fa che aumentare l’alto livello di comfort della Range Sport Hybrid. Anche il fruscio delle gomme è quasi ininfluente grazie all’impiego degli pneumatici di ultima generazione montati sull’esemplare del test. Le sospensioni rendono “vellutato” ogni percorso, costellato che sia di buche in fuoristrada o di asfalto irregolare, come avviene nella stragrande maggioranza della rete viabilistica italiana. Premendo il pulsante Start, quando sullo strumento viene visualizzato “Ready”, il veicolo è pronto per essere guidato. Nessun rumore, ci si deve abituare a partire nel silenzio totale. Lo stesso strumento dà informazioni sul consumo energetico, sulla carica
Scheda tecnica
Range Rover Sport SDV6 HSE Hybrid MOTORE: turbo diesel longitudinale V6 2993 cc + motore elettrico da 47 CV POTENZA MASSIMA COMPLESSIVA: 354 CV a 4000 giri/minuto COPPIA MASSIMA: 700 Nm da 1500 a 1750 giri/minuto TRAZIONE: integrale permanente CAMBIO: ZF a 8 rapporti automatico CERCHI: 21” PNEUMATICI: 275/45 R 21 FRENI: dischi ventilati, ant 380 mm e post. 365 mm SOSPENSIONI: ant. doppi bracci oscillanti; post. multilink DIMENSIONI: lungh/largh/alt 4850/2070/1780 mm PASSO: 2923 mm BAGAGLIAIO: da 784 a 1761 litri PESO: 2372 kg VELOCITà MASSIMA: 218 km/h ACCELERAZIONE: da 0 a 100 km/h 6,9 secondi CONSUMO COMBINATO: 6,2 litri/100 km EMISSIONI CO2: 164 g/km PREZZO: da 91.400 euro
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della batteria , sul riavvio del motore quando si seleziona EV e, soltanto se si effettua una selezione manuale delle marce, vengono visualizzati il contagiri e l’indicatore della temperatura dell’unità motrice diesel. Il motore elettrico eroga una coppia di 170 Nm che incrementa l’accelerazione e aziona il veicolo in modalità EV. Questo motore agisce, inoltre, da generatore, recuperando energia cinetica tramite la frenata rigenerativa e ricaricando la batteria quando il veicolo rallenta. La velocità massima si avvicina ai 220 km/h, ma la sensazione a bordo è di andare molto più piano. Lo spazio interno è ampio e la posizione rialzata accresce il comfort, di cui fa parte integrante la guida rilassata, favorita dal fatto che, avendo a disposizione un campo visivo molto più ampio rispetto alle berline tradizionali, il traffico e l’andamento del percorso diventano prevedibili. La Range Sport Hybrid non fa eccezione alla peculiarità del marchio, che tuttavia non tutti vogliono sperimentare: la guida in fuoristrada. Dotata del Terrain Response si sa trasformare da veloce, signorile e silenziosa vettura autostradale in una macchina che sembra nata per superare ostacoli, calpestare terreni rocciosi, vincere salite erbose e affrontare discese dalla pendenza impegnativa con grande naturalezza. Una qualità questa che pochi possessori di Range Rover (almeno in Italia) vogliono sfruttare, convinti che le difficoltà offroad possano comprometterne l’affidabilità e la durata. Niente di più falso. Anche la Hybrid, infatti, ha la stessa natura delle sorelle gemelle e la si può usare per ore e ore in fuoristrada, guadando torrenti e attraversando fangaie, per poi ritrovarla in autostrada con le stes-
se caratteristiche di una vettura che non ha mai oltrepassato un ruscello per inoltrarsi dentro una foresta abbarbicata sul fianco di una collina. Anche le dimensioni giocano a favore della scelta di una Range Rovers Sport Hybrid. Meno lunga dei fatidici 5 metri, misura standard di molti box, alta poco più di 1 metro e 70 centimetri con la possibilità di abbassarsi di qualche centimetro per favorire i passeggeri nella salita a bordo e nella discesa a terra, in città si sa districare anche nelle strette vie medievali grazie a un sistema di telecamere che permettono di controllare le manovre con grande precisione. E questa nuova versione ha una qualità in più: non altera più di tanto l’ecosistema e contribuisce a tenere sotto controllo l’effetto-serra.
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