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Targa AC Bologna Trofeo Shell Helix


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Targa AC Bologna - Trofeo Shell Helix 1 Loperfido-Moretti su Fiat 1500 GC del 1937. 2 Scarabelli-Adorni su Autobianchi A112 Elegant del 1973. 3 Volpi-Galletti su Fiat Balilla SS 508 del 1934. 4 Abalsamo-Fugazzarosu Fiat 1100 103 del 1955. 5 Passante-Buccioni su Autobianchi A112 Elegant del 1977. 6 Aliverti-Emanuele su A 112 Elegant del 1981. 7 Bottini-Rignanese su Porsche 911 del 1966.

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A CASA DI CANÈ Lungo un percorso tracciato dal plurivittorioso Giuliano Canè con pressostati bene in vista, la gara bolognese ha accontentato tutti. Al termine nessuna coda per i reclami come avviene di solito. Protagoniste le A112, ideali per questa disciplina di Himara Bottini | foto di AC Bologna

rmai siamo agli sgoccioli. Resta il Campagne e Cascine tra pochi giorni e poi, per tutti i regolaristi in cerca di gloria, si dovrà attendere il 2016 prima che abbia di nuovo inizio il Campionato Italiano Regolarità Auto Storiche (CIREAS) Aci Sport. Se qualcuno, quindi, sta già pensando al calendario gare del 2016, ecco un appuntamento che ci sentiamo di consigliarvi: la Targa AC Bologna – Trofeo Shell Helix, gara di regolarità classica titolata. Noi ci

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occupiamo di quella che si è disputata quest’anno. Questo evento sportivo di Automobile Club Bologna dedicato alle auto storiche ha proposto un percorso studiato e disegnato da un sanlazzarese doc: il plurivincitore di competizioni di regolarità classica Giuliano Canè. Ma se qualcuno si aspettava prove trabocchetto, tubi nascosti o passaggi storti, si è dovuto assolutamente ricredere. Non c’è mai stato percorso più chiaro, netto ma soprattutto, alla portata di tutte le storiche signore e di tutti i livelli di abilità dei driver. Cosa che ha evitato la solita coda per i ricorsi e ha fatto emergere le vere capacità di chi si cimenta con il cronometro. Con un parco partenza dalla centrale Piazza Bracci di San Lazzaro di Savena (BO), alle ore 16 di sabato 20 giugno, una trentina di equipaggi sono partiti per affrontare un’intensa successione di prove, lungo un percorso che ha accarezzato le tanto lodate colline bolognesi. Sarà stato anche merito del tempo, una magnifica serata di inizio estate, ma non è un caso se un certo Cesare Cremonini ha dominato tutte le classifiche con una canzone che recitava così:


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Targa AC Bologna - Trofeo Shell Helix

1 De Santis-Gandolfi su Lancia Fulvia Montecarlo del 1976. 2 D'Antinone-De Biase su Porsche 911 del 1969. 3 Spagnili-Parisi su Fiat 508 Sport Ghia del 1932. 4 Una delle soste conviviali degli equipaggi. 5 Parma-Parma su Porsche BT 6 Cabrio S 90 dek 1963. 6 Berselli-Martelli su Lancia Appia C 10 del 1959. 7 Tondelli-Tondelli su Triumph TR3 A del 1960.

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“ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi…”, anche se le protagoniste di questo viaggio sono state le quattro, e non le due ruote. Protagoniste tra l’altro di tutto rispetto e che hanno brillato sulle A112 ormai sempre più dominatrici in gare di campionato come questa. Meritevoli di citazione le Fiat 508 Sport Ghia del 1932 e la Balilla 508 SS del 1934, rispettivamente degli equipaggi Spagnoli–Parisi (secondi 6

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classificati nella Classifica Top Car), e Volpi–Galletti. Molto importanti anche una Lancia Appia C 10 del team Berselli–Martelli e una Porsche BT6 Cabrio S 90 condotta dalla coppia ParmaParma. Dai colli bolognesi a quelli imolesi, raggiunti invece nella giornata di domenica, passando per Monterenzio, con una suggestiva sosta al Villaggio della Salute Più, e una golosa colazione alla Pasticceria Dino di Castelguelfo, i partecipanti hanno atteso le classifiche con i tempi ufficiali all’ombra del pergolato del Ristorante Antico Tre Monti, con cucina tipica emiliana. Soddisfatti Daniele Bellucci, Direttore AC Bologna, e Giuliano Canè, autore del percorso, per la riuscita della manifestazione e per il plauso dei concorrenti. Ottime carte da giocare anche alla prossima edizione, perché la Targa AC Bologna è una gara che può solo crescere e distinguersi tra le tante proposte della regolarità storica. Anche grazie alla competenza e all’abilità di Giuliano Canè nel tracciare il percorso.


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