Volkswagen golf alltrack

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Volkswagen Golf Alltrack 2.0 TDI


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Avventure in Golf La nuova Alltrack combina le doti della Golf Variant con la trazione integrale 4Motion e la personalizzazione estetica delle giardinette tuttoterreno della Casa di Wolfsburg. Confermate le qualità dinamiche del motore TDI da 184 CV, brillante e parsimonioso di Alessandro Rigatto | fotografie di Studio B12

a nuova Golf Alltrack arriva in Italia con una duplice missione: ripetere il successo della Passat Alltrack, raddoppiando così la presenza del marchio Volkswagen nella nicchia delle crossover a trazione integrale, e rilanciare l’immagine della Golf Variant, un’auto eccellente sul piano tecnico e qualitativo, soffocata però dalla presenza ingombrante della stessa Passat e da un nome, Golf, che storicamente viene ricondotto alle “compatte” 2 volumi prima ancora che alle giardinette. Per scoprire le doti neanche tanto nascoste della versione più avventurosa della gamma AutoCapital ha messo alla frusta il top di gamma: motore 2.0 TDI da 184 CV, lo stesso della Golf GTD, e cambio DSG a 6 marce di serie. Un abbinamento tecnico inedito nella gamma Golf, visto che la GTD, commercializzata solo con la trazione anteriore, è disponibile esclusivamente con il cambio DSG a 7 rapporti. Sulla Alltrack l’allestimento è unico, con contenuti allineati a quelli della versione Highline e un ambiente sobrio, ampiamente personalizzabile grazie alla sterminata lista degli optional.

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Scheda tecnica

Volkswagen Golf Alltrack 2.0 TDI/184 Motore: 4 cilindri in linea, turbodiesel common-rail, 1968 cc Potenza massima: 184 CV a 3500 giri/min Coppia massima: 380 Nm a 1750 giri/min Trazione: integrale permanente Cambio: a doppia frizione e 6 marce Cerchi: 7Jx17” Pneumatici: 225/50 R17 Freni: anteriori a disco autoventilanti, posteriori a disco Sospensioni: ant. a ruote indipendenti schema McPherson, post. multilink Dimensioni: lungh/largh/alt: 4578 x 1799 x 1515 mm Bagagliaio: 605-1620 litri Serbatoio: 55 litri Peso: 1584 kg a vuoto in ordine di marcia Velocità massima: 219 km/h Accelerazione: 0-100 km/h in 7,8 sec Consumo combinato: 5 litri/100 km Ambiente: Euro 6 Emissioni Co2: 132 g/km Prezzo: 34.400 euro

Nel caso dell’auto in prova, spicca la presenza degli inserti metallici su plancia e consolle e della selleria in pelle (optional) che conferisce all’abitacolo un’eleganza insospettabile per una vettura destinata anche a impieghi gravosi, tra cui il trasporto di attrezzature sportive ingombranti (surf, sci, snowboard per esempio) che a volte vengono caricate in auto non particolarmente pulite o asciutte. In quest’ottica va apprezzata la notevole versatilità della Golf Alltrack, che riprende la funzionalità e le misure di carico delle Golf Variant 4Motion: schienale posteriore suddiviso in due parti asimmetriche e ripiegabili separatamente (anche dal vano bagagli, grazie alle levette poste sulle pareti laterali) così da creare una superficie d’appoggio piatta e regolare, ben sfruttabile. Complice l’ingombro della trasmissione, la capacità di carico con il divano posteriore abbattuto si attesta a 1620 dmc, mentre quando si viaggia in cinque si può contare su 605 dmc: valori non molto lontani rispetto a quelli della Passat Alltrack (650-1780 dmc). Sul piano tecnico la Golf Alltrack è caratterizzata da un’evoluzione in chiave moderatamente fuoristradistica della trazione integrale permanente 4Motion disponibile sulle altre versioni della Golf 4x4. Nello specifico essa impiega un giunto centrale Haldex 5 capace di trasferire fino al 100% della coppia motrice al retrotreno, ma anche di escludere l’asse posteriore qualora l’auto proceda in rilascio o con un ridotto utilizzo della coppia, così da ridurre il consumo di carburante e le emissioni inquinanti. A tutto ciò si aggiungono i dispositivi elettronici ESP, EDS e XDS+, vale a

dire il controllo elettronico della stabilità, il bloccaggio elettronico del differenziale e una sorta di torque vectoring che distribuisce opportunamente la coppia motrice disponibile sulle ruote. Nel dettaglio, l’XDS+ frena le ruote interne alla curva, stabilizzando l’auto ove necessario e garantendo una superiore agilità, preziosa quando si desidera mettere alla frusta la vettura su un percorso misto ricco di cambi di direzione. Quando il sistema elettronico rileva una velocità eccessiva di una delle ruote interne alla curva, l’idraulica dell’ESP genera in modo mirato su tale ruota un’adeguata pressione frenante, al fine di ripristinare la trazione ottimale. Per l’impiego su fondi sconnessi, innevati o comunque a limitata aderenza, il programma Offroad, specifico della Golf Alltrack, consente di attivare automaticamente la funzione di marcia assistita in discesa (con frenata automatica), una diversa risposta dell’acceleratore e una regolazione specifica dell’ABS per fondi non asfaltati (il diverso intervallo di regolazione in fase di frenata crea una sorta di cuneo di terra o neve davanti alle ruote). In tal modo, compatibilmente con gli pneumatici utilizzati (altezza della spalla, mescola e disegno del battistrada) e l’altezza degli ostacoli da superare, la Golf Alltrack consente di avanzare su percorsi molto impervi e scivolosi, coperti da neve alta o fango. La nostra prova si è svolta principalmente su autostrade, statali e in contesti cittadini, dove i 184 CV della versione più potente del 2.0 TDI proposto sulla Golf si fanno piacevolmente sentire, ben assecondati dal cambio a doppia frizione e 6 rapporti caratterizzato

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Volkswagen Golf Alltrack 2.0 TDI

Aspetto sobrio per la Golf Alltrack, che può essere ampiamente personalizzata nell’abitacolo grazie alla selleria in pelle e agli inserti sulla plancia.

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da innesti rapidi e quasi inavvertibili se non osservando i movimenti della lancetta del contagiri. Lo scatto al semaforo è brioso, l’allungo deciso, anche se la potenza massima è espressa a soli 3500 giri/minuto, il che consiglia di non insistere troppo sul gas anche con il cambio in modalità manuale-sequenziale, ma sono soprattutto l’insonorizzazione e le capacità di assorbimento delle sospensioni a farsi apprezzare nelle lunghe percorrenze e nelle prolungate permanenze a bordo, assieme ai consumi morigerati, tali da consentire una media di 20 km/litro se si guida con un minimo di attenzione. Specie optando per colori scuri o neutri, come l’argento metallizzato, la Golf Alltrack si mimetizza adeguatamente in mezzo al traffico, senza mettere troppo in risalto la pur sobria personalizzazione estetica che comprende passaruota e listelli sottoporta maggiorati, paraurti di foggia inedita con inserti centrali metallici che simulano la slitta paracoppa e la protezione inferiore della trasmissione. Dettagli che si aggiugono all’altezza da terra ampliata per superare agilmente gli ostacoli naturali: sulla Golf Alltrack la luce libera dal suolo è maggiore di 20 mm rispetto alle Golf Variant “convenzionali”.

Il cambio a doppia frizione e 6 rapporti è di serie con la motorizzazione 2.0 TDI da 184 CV; la variante da 150 CV può essere invece associata solo alla trasmissione manuale a 6 marce.

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