La Goccia Dicembre 2014

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PROVINCIALE SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE ART. 2 COMM 20/C LEGGE 662/96 – FILIALE DI BRESCIA - DICEMBRE 2014 – ANNO XLVII – N. 178

periodico DCOER1717

Omologato

Prefetto

Il di Brescia

amico dellAvis Scuola e giovani

le frontiere del futuro

Per un donazione consapevole Expo e Avis


L’editoriale del Presidente Avis Provinciale

Un 2015 denso di novità L’anno che si stà per chiudere è stato molto impegnativo per la nostra associazione e ci ha consentito di concludere il percorso della riorganizzazione dei Punti di Raccolta associativa, in ottemperanza alle nuove disposizioni legislative che impongono un percorso di accreditamento sanitario delle nostre strutture. Un percorso non semplice, sia dal punto di vista organizzativo che strutturale ma necessario e condiviso nel suo intento e finalità. Una svolta epocale, per le nostre abitudini e consuetudini ma, nel contempo un ulteriore passo verso la “garanzia e sicurezza” di Qualità, del prodotto sangue e dei suoi derivati. Il modo migliore per rendere ancor più pregievole e stimato il sacrificio e la disponibilità generosa e volontaria di ogni singolo donatore a favore totale di ogni singolo malato. In questi anni, come noto, le evoluzioni tecniche e scientifiche hanno consentito di curare un numero sempre maggiore di malattie, in modo sempre più attento e mirato e per una popolazione con un età media sempre in aumento. Allo stesso tempo, i farmaci “salva-vita” prodotti dall’industria, con i componenti del sangue e gli stessi emocomponenti da frazionamento per uso clinico, hanno raggiunto un livello di più elevata purezza e consapevole utilizzo. Non di meno, la riqualificazione delle nostre strutture, offrirà ai donatori spazi più idonei, dedicati, meglio attrezzati, ancor più rispettosi dei loro diritti e specificità, della loro salvaguardia. Siamo assolutamenti certi che condivideranno, nel tempo, il valore di queto progetto senza perdere lo spirito di condivisione e sodalizio che lega indissolubilmente al proprio territorio e alle proprie identità. I dirigenti locali, saranno capaci ed in grado di condividere e guidare questo cambiamento, oltre ogni campanilismo e miope chiusura. Del resto, in questi anni, tutta la sanità è cambiata. La popolazione ne è ben consapevole e riconosce in ogni singola struttura ed organizzazione il valore e la possibilità di un adeguata risposta ad ogni particolare e determinata richiesta. Noi associazione, non possiamo certo essere “motore immobile” del cambiamento ma semmai volano di spinta, a vantaggio dei nostri donatori ed associati in primis e della nostra mission: sociale ed umana. Lo affermo con qualche preoccupazione da dirigente associativo ma con grande convinzione e determinazione da medico e da cittadino!

Un vero Natale Il periodo che si avvicina porta con se la speranza dell’annuncio e l’entusiasmo di un’Epifania. La promessa del Cristo che si incarna e assume in se le fatiche e le gioie dell’umanità, in vista d’una eterna speranza, si manifesta nel Natale con tutta la sua carica di attesa e rinnovato impegno. Mai come in questo momento, la nostra società e le nostre famiglie, i nostri giovani e chi fatica a trovare un lavoro che renda dignità e soddisfazione, chi attende d’essere accettato ed integrato, chi legittimamente pretende di riconoscersi in valori e virtù personali e sociali condivisi, sentono impellente la necessità che all’annuncio segua la manifestazione d’una “dovuta” e concreta speranza. La realizzazione di questo auspicio, sia il miglior augurio per tutti noi. Nel suo farsi e per il contributo che sapremo dare alla sua manifestazione. La realizzazione di un sogno: lo stesso d’un inguaribile visionario del secolo scorso, M. L. King: io ho sempre davanti a me un sogno: che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli di coloro che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno perfino lo stato del Mississippi, uno stato colmo dell’arroganza dell’ingiustizia, colmo dell’arroganza dell’oppressione, si trasformerà in un’oasi di libertà e giustizia. Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho davanti a me un sogno, oggi!. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli essere viventi, insieme, la vedranno. È questa la nostra speranza. A tutti voi e alle vostre famiglie, i più sinceri Auguri. Gianpietro Briola 2


Attività avisine sommario

02 /

Un 2015 denso di novità

04 /

Il prefetto di Brescia incontra gli avisini

10 /

Avis e i giovani studenti

11 /

Consigli per una donazione consapevole

26 /

Trofeo Città di Lumezzane Coppa d’Oro Avis

27 /

Avis e Gardaland

28 /

NOTIZIE DALLE SEZIONI LOCALI Bagolino 60ª di fondazione AVIS Pontevico

Avis, solidarietà e dignità del lavoro

13 /

Giornata mondiale “Sangue sicuro”

14 /

I cinquant’anni dell’Avis Valsabbino Desenzano: un importante convegno Coccaglio “Vita per la Vita”... I 90 anni del professore G. Callegari Lodrino

Teatro all’Avis

L’IMPATTO AMBIENTALE SARÀ RIDOTTO DI:

2.887

Kg di rifiuti

Avis del Sebino Il servizio civile sbarca all’Avis Pavone Mella

12 /

Utilizzando RePrint Deluxe FSC® rispetto ad una carta non riciclata,

CO2 523

Kg di CO2

5.233

Km percorsi mediamente da una macchina europea

Pavone Mella/Cigole Anniversari importanti

15 /

Avis e il progetto I Care

16 /

L’Avis e il Parco delle cave, un bene comune

17 /

Un gruppo Giovani attivissimo

20 /

Monsignor Mazzolari: sacerdote, apostolo, missionario

22 /

L’Aisla nelle piazze bresciani per sostenere la ricerca

23 /

Assifero, quando le Fondazioni sostengono la solidarietà

24 /

Expo e Brescia: un connubio possibile

25 /

10 anni di Emoservizi... al servizio dell’Avis

54.662 Litri di acqua

Direzione, redazione e amministrazione Segreteria AVIS Piazzetta AVIS, 1 – 25124 Brescia Tel. 030 3514411 – fax 030 3514490 Direttore responsabile: Marcello Zane Registrazione del Tribunale di Brescia n. 2 del 14/2/1968 Spedizione abbonamento postale art.2 comm. 20/c legge 662/96 Filiale di Brescia. Progetto editoriale e stampa: Grafiche Artigianelli – Brescia Caffelatte Comunicazione – Borgosatollo (Brescia) Fotografia copertina ed articolo Il Prefetto di Brescia incontra gli avisini: Tiziano Reguzzi

13.558

KWh di energia

4.695

Kg di legno Fonti: La valutazione dell’impronta carbonio è realizzata da Labelia Conseil conformemente al metodologia Bilan Carbone®. I calcoli vengono da un paragone tra la carta riciclata considerata ed una carta a fibre vergini secondo gli ultimi dati disponibili dell’European Bref (per la carta a fibre vergini). I risultati ottenuti sono generati da informazioni tecniche e sono soggetti a modifica.

Arjowiggins Graphic è membro del programma Climate Savers di WWF


Il Prefetto di Brescia incontra gli avisini La visita alla sede provinciale e le dichiarazioni di stima per tutti i donatori Il Prefetto di Brescia, dr.ssa Narcisa Brassesco Pace, ha compiuto all’inizio di ottobre una gradita visita alla sede provinciale avisina. Un onore del tutto straordinario – nella storia dell’Avis bresciana non si ha memoria della visita nelle proprie strutture della più alta rappresentanza dello Stato nella nostra provincia – per una presenza ben presto trasformatasi in molto più di una semplice formalità. Il tratto cordiale del Prefetto, la Sua curiosità ed attenzione affatto di maniera, ha rivelato alla presidenza ed ai Consiglieri avisini presenti un’autorità “amica” dei donatori di sangue. Donatrice anch’essa in passato, profonda conoscitrice delle dinamiche che regolano la vita associativa, il Prefetto, salutando personalmente i donatori presenti e colloquiando con loro, ha avuto parole di elogio per il Centro di Raccolta e per l’attività svolta dall’Avis in tutta la Provincia. Ne abbiamo approfittato per rivolgerLe alcune domande.

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Protagonisti

i

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Eccellenza, Lei è a Brescia dall’agosto del 2009,

ni vivono la pazienza della vita”. Qualcuno nota

dopo precedenti esperienze condotte in altre città

forse, per contrappeso, una presunta mancanza

italiane e presso la Sua città di adozione, Geno-

di forma, di mediazione nelle cose e nelle parole.

va. Ha avuto quindi modo di conoscere a fondo

Può darsi, ma personalmente non lo trovo un di-

il carattere e l’indole dei bresciani. Che idea si è

fetto: la sostanza è quella che prevale, al di là

fatta di questa comunità e di questo territorio?

delle formalità.

Sin da subito ho colto, nei bresciani, alcune pre-

E ciò è quel che davvero conta.

cise caratteristiche che li contraddistinguono da altre comunità del nostro Paese.

Certamente la caparbietà, la concretezza del fare.

Brescia vive, come del resto l’intero Paese, mo-

Il territorio bresciano è, infatti, luogo dell’intrapre-

menti di difficoltà, forse non solamente economi-

sa, della quotidianità fatta di lavoro, della inesau-

ca. Una transizione infinita, che però L’ha vista

sta volontà di raggiungere, con intelligente dedi-

in prima fila, positivamente anche oltre il Suo

zione, gli obiettivi prefissi.

ruolo prettamente istituzionale. Dal Suo punto di

Come ricordava un vostro scrittore del Novecen-

vista, quali gli snodi affrontati, quali gli interventi

to, Giuseppe Tonna, “i bresciani vivono una dura,

auspicabili, quali le prospettive del futuro?

affannata religione del lavoro”, ma la brescianità

Brescia è la culla della piccola e media impresa,

è soprattutto un modo di concepire la stessa esi-

nella connotazione di un economia davvero varia

stenza: lui scrive, e io sono d’accordo, “i brescia-

nelle tipologie produttive, senza dimenticare un’a-

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Protagonisti gricoltura razionale e moderna e una rete com-

La Provincia è nota per lo straordinario spirito

merciale assai sviluppata. Inevitabile, quindi, che

solidaristico, che opera mediante una miriade di

i contraccolpi della crisi che interessa l’Italia qui

gruppi, associazioni, attività in ogni ambito del

registrino situazioni di marcato disagio.

sociale. Durante la Sua attività immaginiamo

Ma nella mia attività continuo ad incontrare im-

abbia incontrato i volontari, visitato strutture,

prenditori ottimisti, mai rassegnati, pronti a rac-

ascoltato testimonianze di alto significato. Che

cogliere e rilanciare la difficile sfida. Un segno di

impressione ne ha tratto?

straordinaria capacità, che si coniuga con la vo-

Il territorio bresciano vanta una lunga e radicata

lontà di continuare ad innovare, a riposizionarsi

vocazione alla solidarietà. Basti pensare che qui

sui mercati locali e globali. E ciò vale per le realtà

è nata la Croce Rossa – la città e il territorio tra-

associative, per le rappresentanze degli interessi

sformati in un grande ospedale – e che Brescia,

di categoria: nessuno ha cessato di credere nel

nel secondo Novecento, è stata la culla della coo-

rinnovamento, nella tenacia come metodo, nella

perazione sociale oggi decisiva nell’erogazione di

volontà come criterio.

servizi di qualità per il welfare.

In secondo luogo verifico, oggi ancor più di ieri, la

Ogni comunità vanta così anche più di un’asso-

determinazione nel ricercare preziose sinergie fra

ciazione di volontariato, attivo in ogni ambito, dal

imprese, inedite collaborazioni fra pubblico e priva-

sociale al culturale, dallo sport alla formazione.

to, nella tessitura di un dialogo costante, sincero,

Penso, per mia più vicina competenza, alla attivi-

oggi quanto mai necessario per superare la crisi.

tà dei Vigili del Fuoco, al mondo delle ambulanze 7


e del soccorso: organizzazioni ad elevata profes-

sizioni non fanno parte delle mie... incombenze.

Per la verità debbo dire che continuo, viceversa, a Sessantesimo di fondazione registrare un costante attaccamento dei bresciani Quando visito una località della provincia, il Sinalle istituzioni locali. La Municipalità è vissuta con daco indica, con giusto ordeiimmancabilmente Pionierimi avisini sionalità e significativa generosità.

goglio, la presenza dei gruppi d’arma, dei volonta-

partecipazione, il senso di appartenenza al territo-

ri, degli alpini ecc. Colpiscono in questo caso due

rio è carattere costitutivo. Ed anche la Prefettura

cose: la grande volontà, disponibilità e apertura al

continua a conoscere attenzioni e collaborazioni.

prossimo, la preparazione e organizzazione sem-

Faccio un esempio: nella necessità di traslocare i

pre eccellenti.

nostri archivi da un deposito in locazione ad altra

Ci permetta una domanda forse “scomoda”. Lei,

località, un gruppo di Alpini si è offerto volonta-

come rappresentante dello Stato a Brescia, ha

riamente per effettuare il lavoro. Tutto si è svolto

certamente il polso di come i bresciani vivono il

regolarmente e con efficienza, garantendo un ri-

rapporto con le istituzioni – dal proprio Comune

sparmio di risorse pubbliche. Sinergie fra Istituzio-

agli Enti intermedi, sino al Governo nazionale. Un

ni, associazioni e cittadinanza continuano dunque

rapporto non sempre facile, che appare in molti

a caratterizzare i bresciani. E così credo sia per la

frangenti deteriorato e sfiduciato. Insomma, qua-

Vostra Associazione, nel confronto continuo con

le il nesso oggi fra democrazia, politica, istituzio-

gli Spedali Civili e le altre Aziende ospedaliere,

ni Lei ha potuto cogliere nella nostra comunità?

così come con la Regione Lombardia e i suoi as-

Il dibattito politico e le diverse, democratiche po-

sessorati.

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Protagonisti L’Avis di Brescia conta oltre 33.000 iscritti, 101

la completa autosufficienza. Basta guardare al cre-

sezioni comunali, altre centinaia di uomini e don-

scere di donazioni diverse dal sangue intero, e più

ne direttamente coinvolti e partecipi. Anch’essa

vicine alle esigenze terapeutiche, per rendersene

vive le articolazioni della nostra società brescia-

conto. Ma so che le sezioni avisine della provincia

na, il complesso rapporto con le Istituzioni sa-

sono, in realtà, molto di più. Svolgono attività per

nitarie, ma è anche lievito per la crescita delle

la crescita culturale dei loro paesi, per informare

piccole località provinciali. Qual è il Suo rapporto

la cittadinanza sui temi della salute, organizzano

col mondo avisino, quale posto assegna a questa

manifestazioni sportive e ricreative partecipate e

Associazione?

importanti. Un’associazione, dunque, che vive a

Sono fermamente convinta, anche con la visita di

pieno titolo e meritoriamente la comunità e non

oggi agli uffici e al Centro di raccolta, che l’Avis,

cessa di garantire il benessere dei cittadini, ed

che garantisce un gesto di generosità indispensa-

alla quale rivolgo il mio più vivo apprezzamento.

bile, è incaricato di un compito quasi – mi perdoneranno i volontari – “scontato” e per certi versi

Il Prefetto è stato chiaro: anche l’Avis bresciana

“datato”.

contribuisce – con la propria duratura vocazione

In realtà, accanto a questa attività apparentemen-

e attenta, organizzata partecipazione – alla civile

te sempre uguale, l’innovazione all’Avis è conti-

convivenza, nella declinazione del dono come gesto

nua, per garantire sicurezza e salute di donatore e

di solidarietà, a vantaggio dell’intera popolazione.

riceventi, per rendere possibile, come per Brescia,

Marcello Zane 9


Avis e giovani studenti Avis ha a cuore i giovani. Le sezioni comunali, la struttura del provinciale, il Gruppo Giovani e lo staff scuola di Università Cattolica stanno collaborando in modo molto stretto e sinergico per un obiettivo comune: avvicinare sempre più giovani alla solidarietà, attivare la loro voglia di cittadinanza attiva e diventare donatori Dal 2012 ad oggi, il progetto rivolto alle scuole e denominato “Piacere: Avis. E tu?” ha svolto quasi 300 incontri, coinvolgendo n. 11.880 studenti e n. 677 insegnanti, realizzando n. 226 incontri in classe e n. 67 nelle sedi Avis. Se a questi si aggiungono i bambini e i giovani incontrati ad altri eventi (Olimpiadi della Matematica, Teatro Forum, Seridò, manifestazioni sportive) i numeri lievitano. Si tratta di dati importanti che attestano dialogo, collaborazione, responsabilità condivisa tra tutti gli attori coinvolti e disponibilità delle scuole verso le proposte avisine. L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ufficio XI, riconoscendo il valore del progetto, ha emanato una nota a tutte le scuole, invitandole a prestare particolare attenzione alla proposta educativa avisina. I questionari di valutazione confermano che i ragazzi e gli insegnanti apprezzano gli interventi: il 58,6% degli alunni ha definito l’incontro “Molto interessante”, il 38,2% “Interessante”. Il 92,5% dei docenti – quasi tutti, quindi – l’ha definito “Stimolante e produttivo”. Possiamo migliorare ancora? Certo! Lo staff ha ideato nuove attività per le medie e le superiori per attivare ancora di più il protagonismo degli studenti: tra le altre, la “Simulazione del percorso dell’avisino” (con strumenti veri che 10

facilitano l’immedesimazione: camice, stetoscopio, sacche, laccio emostatico e visita ai centri prelievi) e “La parola a noi” (proposte per un mondo migliore e realizzazione di un video per la loro presentazione ufficiale). Ai giovani è stata affidata la realizzazione di un video per mostrare il centro prelievi “da dentro”. I Referenti Scuola delle sezioni e lo staff della Promozione Scuola del Provinciale si sono incontrati il 27 settembre a ragionare insieme su come agganciare altre scuole e, soprattutto, sulle strategie per non perdere il contatto con i giovani dopo che “Piacere: Avis. E tu?” ha attivato le classi. Servono tanti mezzi diversi: mandare loro un invito personale, tornare nelle scuole più di una volta, regalare gadgets, usare tutti i social network e le App, promuovere concorsi a premi, incentivare il “passaparola”, essere presenti agli eventi dei giovani. Non è certo un piccolo impegno, ma è certamente un gran bell’impegno! Maria Paola Mostarda Coordinatrice dello Staff Scuola di Avis Provinciale


Attività avisine

Consigli per una donazione consapevole Cosa fare prima di ogni donazione? Il candidato donatore prima di ogni donazione deve: • compilare in modo veritiero il questionario, firmare il consenso informato; • eseguire un piccolo prelievo di sangue per determinare il valore dell’emoglobina; • effettuare un colloquio con il medico selettore riguardo il proprio stile di vita e lo stato della propria salute; • sottoporsi ad una visita clinica nella quale viene controllata, il peso, la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Vocabolario Consenso informato: consenso alla procedura di prelievo che il donatore esprime attraverso la firma dopo aver ricevuto una adeguata informazione ed aver compreso, elaborato e confrontato con il proprio stile di vita. Sospensione: non idoneità alla donazione in modo definitivo o temporaneo per presenza di condizioni, situazioni comportamentali, malattie che possono aver esposto il donatore a qualche rischio per la proprio salute Autoesclusione: decisione consapevole da parte del donatore di non sottoporsi alla donazione per presenza di situazioni di non idoneità compromettenti la propria e la salute altrui. Consigli pre e post donazione: cosa fare prima della donazione: • Non è necessario il digiuno; è consentita una leggera colazione evitando latte, yogurt e derivati, senza troppo zucchero. La sera precedente è consigliato un pasto normale senza abusi di bevande alcooliche ed eccessi alimentari. • Il digiuno è necessario in caso di esami annuali o di controllo. • È consigliabile indossare indumenti comodi, in

modo da potersi rimboccare le maniche senza stringere il braccio. • Se si è impegnati in un turno notturno lavorativo non sottoporsi al prelievo la mattina seguente. • Evitare nei 2/3 giorni precedenti di svolgere attività fisiche pesanti o praticare sport.

AMBULATORI OP APERTI NO-ST IN LOMBARDIA VISITE ED ESAMI ANCHE LA SERA E NEI WEEK END. Regione Lombardia ha cura del tuo tempo: con l’operazione “Ambulatori aperti” potrai gestire al meglio la tua giornata lavorativa e familiare. Informati al Numero verde 800.318.318 o su www.regione.lombardia.it

www.regione.lombardia.it

Cosa fare dopo la donazione • Restare distesi sulla poltrona qualche minuti prima di alzarsi. • Evitare di piegare il braccio per almeno 15/20 minuti. • Tenere premuta per qualche minuto la garza che viene posta nella sede del prelievo per evitare la comparsa di ematomi. • Non fumare per almeno 30 minuti. • Evitare alcoolici e cibi particolarmente impegnativi per la digestione nel pasto successivo. • Bere più del solito durante la giornata. • Evitare attività fisica intensa, lavori faticosi, pratica sportivi e lunghi viaggi in auto. • Contattare i medici Avis in servizio al Centro Trasfusionale degli Spedali Civili (SIMT) o la segreteria dell’Avis Provinciale Brescia che si occuperà di mettervi in contatto con il personale medico se compaiono reazioni imputabili alla donazione (ematomi importanti, flebiti, svenimento, ecc.). (Fonte: Opuscolo del candidato donatore, redatto dal SIMT Spedali Civili Brescia) 11


Avis, solidarietà e dignità del lavoro «Se il lavoro dà dignità, guadagnarsi un contribu-

la Carità Apostolica e Fondazione della Comunità

to è per chiunque più stimolante che riceverlo per

Bresciana (il Comune ha assicurato un contribu-

pura carità», spiega Margherita Rocco, presidente

to di 50mila euro ma le pratiche per l’erogazione

dell’associazione che tiene a precisare che quello

sono in corso) raccoglie intorno a se anche altri

messo in pista a Brescia (sul modello del più ar-

soci: Acli, Auser, Efal, Mcl, Società San Vincen-

ticolato «omologo» di Padova) non è un progetto

zo De Paoli, Associazione Brescia3 e Consorzio

che attiene all’ambito delle politiche del lavoro ma

Solco, oltre a persone singole come Beatrice

semplicemente «un’iniziativa di contrasto alla po-

Valentini (è anche segretaria dell’associazione),

vertà».

Ezio Quaglietti (ne è tesoriere) e Claudia Noda-

La povertà, quindi si combatte anche puntando

ri. L’Associazione ha impegnato 33.500 euro

sulla dignità delle persone e sostituendo alla be-

per occupare 12 persone (altre 3 inizieranno a

neficenza piccole opportunità di impiego. Ne sono

breve) mentre le richieste pervenute sono state

convinti i soci dell’associazione «Dignità e Lavo-

53: 33 di uomini e 20 di donne. Per informa-

ro», realtà impegnata dall’aprile scorso (ma l’idea

zioni e segnalazioni si può visitare il sito www.

ha radici ben più lontane) nell’omonimo progetto

dignitaelavoro.it o telefonare allo 3394481743.

che ha l’obiettivo di contrastare l’indigenza attra-

Per donazioni: conto corrente intestato a Fonda-

verso un’alternativa costruttiva ai contributi assi-

zione Comunità Bresciana onlus, Banca Prossi-

stenziali. Vale a dire «buoni-lavoro» occasional-

ma, Iban IT02F0335901600100000009608 o

mente erogabili a persone in situazioni di disagio

c/c intestato a Dignità e lavoro, Ubi Banca, Iban

economico ma con capacità operative.

IT65V0350011245000000030594.

Il progetto, oggi sostenuto economicamente solo da Forum del Terzo Settore, Csv, Congrega per

12

(Fonte: Giornale di Brescia)


Attività avisine

Giornata mondiale “Sangue sicuro” Sabato 14 giugno si è celebrata l’undicesima

riguarda in particolare le adolescenti al di sotto

Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, isti-

dei 15 anni.

tuita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale del-

Fortunatamente, il lavoro di questi ultimi ot-

la Sanità in concomitanza con l’anniversario della

tant’anni in Italia, e nei Paesi Occidentali in gene-

nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi

rale, ha consentito di superare questo drammatico

sanguigni e coscopritore del fattore Rhesus.

problema che affligge ancora molti Paesi nel Mon-

Tema scelto per l’edizione di quest’anno è “San-

do. Proprio Vittorio Formentano, fondatore dell’A-

gue sicuro per salvare le madri”, che si pone l’o-

VIS nel 1927 lanciò l’appello dalle pagine del Cor-

biettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le

riere della Sera per una mobilitazione solidale a

Istituzioni sull’importanza di garantire sempre ed

favore della donazione volontaria di sangue, dopo

ovunque l’accesso al sangue e ai suoi componenti

aver assistito impotente alla morte di una giovane

per prevenire i decessi materni, provocati da com-

partoriente.”

plicazioni legate al parto o per forti sanguinamenti

Le principali manifestazioni promosse dall’Orga-

durante o dopo il parto.

nizzazione Mondiale della Sanità si sono tenute a

Si tratta di un fenomeno diffuso soprattutto nei

Colombo, nello Sri Lanka, ma come sempre anche

Paesi in via di sviluppo, specialmente nell’Africa

AVIS, anche a Brecsia, si è fatta diretta portavoce

subsahariana (dove si registra il 50% dei casi) e

di questo messaggio, promuovendo iniziative ed

nel Sud-est asiatico (un terzo dei decessi) e che

eventi su tutto il territorio.

Un progetto per i soci avisini È in corso di definizione, da parte dell’Avis bresciana, il progetto che consentirà di rendere disponibile, presso la sede provinciale, in orari che verranno comunicati a breve, il servizio di visite e letture referti di cardiologia. A tale servizio potranno accedere tutti gli avisini con problemi cardiaci, su prenotazione. L’Avis provinciale sta appaltando l’acquisto di apposite apparecchiature e avviando la ricerca di un idoneo professionista, recuperando nel contempo un apposito spazio all’interno della sede da destinare ad ambulatorio. Il servizio non è ancora operativo (e quindi inutile richiedere ora informazioni); verrà aperto e pubblicizzato adeguatamente al chiudersi dell’itinerario di preparazione. 13


Teatro all’Avis Nuova, bella serata lo scorso settembre tra-

la “Sala dei Cinquecento” presso la sede dell’Avis

scorsa in amicizia presso l’Avis provinciale.

provinciale, cui è seguito un rinfresco per scam-

Questo grazie alla commedia brillante in due

biarsi impressioni e complimenti.

atti, di Lorenzo Stofler, “Sarò sindaco di tutti”,

Una serata diversa, per stare insieme, tappa di

messa in scena dalla “Compagnia Olga” di Mon-

un itinerario che proporrà anche in futuro nuove

ticelli Brusati. Lo spettacolo si è tenuto presso

occasioni di divertimento.

14


Attività avisine

Avis e il progetto I Care Si è tenuto presso la sala polifunzionale dell’Uni-

del linguaggio teatrale

versità Cattolica l’incontro, intitolato «I care» così

applicato alla formazio-

come il progetto, è promosso da una rete di realtà

ne e al confronto in grandi gruppi. Le tecniche

diverse: Anteas con il contributo del Ministero del

utilizzate permettono agli spettatori di esprimere

Lavoro e delle Politiche sociali in primis; e come

direttamente le loro valutazioni e le loro opinioni

partner l’Osservatorio sul Volontariato dell’Univer-

su quanto accade, modificando così la situazione

sità Cattolica, il Csv di Brescia, l’Avis provinciale

di partenza.

e l’associazione Bimbo chiama bimbo.

Si tratta di uno strumento – continuano – utilizza-

In questi mesi – il progetto è durata circa un anno

to per attivare processi di sensibilizzazione sociale

– sono stati proposti incontri di approfondimento,

e consiste nel coinvolgere i partecipanti all’evento

corsi formativi, momenti di riflessione per sensi-

teatrale nella ricerca di soluzioni possibili: viene

bilizzare i giovani a prendersi cura di una società

proposta una situazione reale e “riconoscibile” dai

che in fondo ognuno di loro è chiamato a costruire

partecipanti e la scena si interrompe al culmine

sin da oggi.

di una escalation problematica o conflittuale; gli

L’incontro si è basato sulla tecnica del Teatro Fo-

spettatori sono invitati a trasformarsi in “spettat-

rum che, spiegano gli animatori della cooperati-

tori” e a proporre, sostituendosi agli attori, possi-

va Tornasole, «consiste essenzialmente nell’uso

bili soluzioni».

15


L’Avis e il Parco delle cave, un bene comune La coesione e la partecipazione come leva per far crescere il bene comune, lo stare bene insieme, il benessere di tutti. E l’Avis non poteva non essere presente. Il progetto “Il quartiere come bene comune” si realizza nei quartieri di San Polo e Sanpolino. All’interno delle attività del progetto, si è costruita una ampia rete di soggetti e di Associazioni che insieme hanno deciso di aprire alla cittadinanza le porte del futuro “Parco delle cave”, per testimoniare che la vivibilità ambientale e sociale è frutto del coinvolgimento attivo dei cittadini e delle pratiche con cui si curano i luoghi e coloro che li abitano. Grazie alla collaborazione con la FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquea) e l’Associazione Sportivo Dilettantistica Serenissima si potrà accedere ai percorsi intorno ai laghetti, ciascuno con il proprio passo, a piedi, con passeggini, di corsa, con sedie a rotelle, per sostare in alcune aree naturalistiche, informarsi sulla storia delle cave, fruire di eventi culturali e musicali, visitare alcune aree del futuro parco, ristorarsi e godere del “fare festa insieme”. Sarà anche un modo per festeggiare e dire grazie alle Associazioni di Volontariato e a tutti coloro che sono attivi nei quartieri di San Polo e Sanpolino e che condividono l’idea che: “Acqua, aria, ambiente, beni culturali, infrastrutture, spazi urbani

16

e verde, legalità e molti altri simili a questi sono beni “comuni”, nè privati (di singoli) nè pubblici (dello Stato) ma di tutti, di cui tutti perciò dovremmo prenderci cura per continuare a godere di standard di vita degni di un paese civile” [100 parole per comunicare il sociale]. Il parco delle cave ha quindi fatto un passo avanti. È stato conferito l’incarico a due professionisti che convocheranno i «portatori d’intenti», associazioni e singoli cittadini, per raccogliere le loro proposte, con l’obiettivo di definire la perimetrazione e la progettazione degli interventi. Il progetto definitivo si chiamerà “Segni sull’acqua”. Accanto ai promotori del progetto, Auser Territoriale Rete Brescia, Anffas Brescia, Acli San Polo, Uisp Brescia, la Rete di progetto comprende, oltre all’Avis bresciana, il Comune di Brescia, Tule Auser-Terza Università Libera Età, Auser Amici del Parco e dell’Arici Sega, Codisa – Comitato difesa salute e ambiente, Lega Ambiente circolo di Brescia, Coop. Sociale soggiorni Cer Onlus, Coop Turismo Cer, Parrocchia S. Angela Merici, Conversione di S. Paolo, Sante Capitanio e Gerosa, S. L. Gonzaga, Suore Operaie, Istituto Comprensivo Brescia Est 2. Fra i progetti previsti all’interno del Parco anche una nuova struttura Rsa e un maneggio con struttura ricettiva.

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Attività avisine

Un Gruppo Giovani attivissimo Nell’anno in corso, come gruppo Giovani abbiamo

te con non poche difficoltà, visto che cerchiamo di

sviluppato numerose iniziative che vorrei condi-

conoscere ogni sorta di imprevisto.

videre con voi, non solo per portarle in evidenza, ma per poter migliorare sempre più l’attività che

Un programma variegato

svolgiamo con tanta passione ed impegno.

La prima grande manifestazione a cui abbiamo la

Verso la fine di ogni anno ci troviamo per valutare

fortuna di poter partecipare sono state le olimpiadi

il lavoro svolto ed i risultati ottenuti e con gran

di matematica, la scorsa primavera, evento orga-

soddisfazione ne restiamo piacevolmente stupiti.

nizzato in collaborazione con il liceo Leonardo di

Il momento è propizio ogni volta inoltre per con-

Brescia. Questo evento ha ogni anno un impatto

cordare le manifestazioni principali che vogliamo

emotivo immenso, infatti vede la partecipazione

sviluppare o sostenere e con qualche dubbio e ti-

di circa 1000 persone ad ogni edizione, numero

more cerchiamo di programmare il tutto nel modo

al quale si aggiungono famigliari e gli accompa-

più semplice ma più preciso possibile e ovviamen-

gnatori dei ragazzi. La manifestazione quest’anno

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ha contato in un pomeriggio più di 2000 persone

14 giugno di ogni anno, che porta presso la nostra

presenti che lo staff di Avis è riuscito a contagia-

sede provinciale circa 1000 persone tra atleti e

re, il termine giusto è proprio “contagiare” tramite

simpatizzanti del podismo per passare una matti-

la distribuzione di depliant, gadget divertenti ed

nata differente attraverso una sana competizione

attraverso la richiesta di dati per poter essere con-

che premia tutti partecipanti.

tattati come eventuali nuovi donatori.

Molto positivo come dato è l’affluenza sempre

Altro evento molto importante è “Voglio Farlo

maggiore di famiglie e come potete verificare dalle

Anch’io”, concorso audio video con premi finali, giunto nel 2014 alla sua 4ª edizione (ed è già in cantiere l’ed. 2015) pensato per gli studenti delle scuole superiori, prevede infatti che i ragazzi creino elaborati audio video che affrontino il tema sulla sensibilizzazione e sull’importanza del dono. Attraverso la circolazione di nuove idee si diffondono così, anche tra i più giovani, i concetti di solidarietà e cooperazione.

fotografie un numero sempre maggiore di bambini, infatti quest’anno erano circa 100!!! Il merito della buona riuscita della manifestazione è dato dal enorme lavoro che svolge lo staff organizzativo così come la preziosa collaborazione delle varie associazioni di categoria che ci supportano nella realizzazione della gara.

Non dimentichiamoci della nostra gara podistica,

Aperti alla collaborazione

evento che realizziamo in occasione della giornata

Questi sono solo alcuni degli esempi che il nostro

mondiale del donatore di sangue, nello specifico il

Gruppo Giovani e “dintorni” dell’Avis Provinciale

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Attività avisine di Brescia ha sviluppato e cercato di mantenere anno con anno. Binomio importante e legame sempre più solido nel tempo è quello sviluppatosi con lo staff “Scuola” (referenti provinciale e referenti comunali Scuola, Università Cattolica di Brescia, segreteria Avis Provinciale), per la promozione dell’Avis e di tutti quei valori che ci legano alla nostra cultura ed al nostro territorio, nelle scuole di ogni livello di tutta la provincia. Infine vorrei ricordare quei fantastici dieci giorni

presenza abbiamo raccolto 150 nomi di potenziali

trascorsi al Seridò, la fiera dedicata all’infanzia

donatori, direi quindi che la nostra fatica è stata

che si tiene presso il Centro Fiera a Montichiari

ampiamente ripagata.

nel mese di Maggio. Penso che chiunque abbia un

Concludo ringraziando tutti i collaboratori del

figlio o abbia accompagnato nipoti a questa ma-

Gruppo Giovani e tutti coloro che con tanta pa-

nifestazione, possa capire l’entusiasmo e l’eccita-

zienza e volontà ci permettono di realizzare tutti

zione della gente presente, l’ed. 2014 ha contato

questi eventi e mantenerli sempre vivi, a tutti loro

quasi 150.000 presenze. Proprio per essere tra

va’ il mio plauso.

la gente, lo staff Avis era presente con gazebo e

Vicepresidente Avis Provinciale

tantissimi gadget per bambini. Grazie alla nostra

Gabriele Pagliarini

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Monsignor Mazzolari: sacerdote apostolo, missionario Monsignor Mazzolari nacque a Brescia il 9 feb-

e XX secolo. Monsignor Mazzolari si dedicò con

braio 1937. Fu ordinato Sacerdote a San Diego il

tutta la sua energia e il suo fascino alla redenzio-

17/03/1962; a Cincinnati operò a lungo per mi-

ne di tale disgraziata popolazione. I suoi numerosi

gliorare il tenore di vita dei neri, messicani, che

viaggi in Francia, Germania, e naturalmente in

lavorano nelle miniere. Nel 1981 arrivò in Sud

Italia, provocavano ogni volta una forte risonan-

Sudan. Nel 1990 divenne Amministratore Apostolico nella Diocesi di Rumbek di estensione pari a quella della Lombardia e “triveneto” e abitata da 3 milioni di persone. Il 6 gennaio 1999 fu ordinato Vescovo da Papa Giovanni Paolo II. In quegli anni il Sud Sudan era abitato da molte tribù (la maggiore di etnia Dinka), era ferocemente devastata dai guerriglieri inviati armati dal Governo del Sud Sudan del Nord, dominato dalla legge coranica della Sharia, integralista, mentre la popolazione del Sud Sudan è di religione animista e in parte cattolica, predicata dai Padri Comboniani nel XIX

za negli ambienti della solidarietà, sia nelle realtà laiche che in quelle religiose. Come bresciano doc ottenne molti aiuti dal Comune e dalla Provincia di Brescia, nonché dai viciniori alla città, in particolare quelli di Gussago e Concesio, con i quali vennero stabiliti importanti gemellaggi. Ricchezza e povertà Gli interessi e la conquista delle risorse (petrolio, oro, acqua), hanno prevalso sul bene della gente: non esiste più il rispetto dei diritti umani e la parola libertà è un termine inesistente per quelle disgraziate popolazioni, così scriveva Monsignor Mazzolari. Decisi così di stimolare la sensibilità e la generosità dei rotariani, sensibilizzando l’Inner Wheel e molti benefattori pubblici e privati avendo come finalità la ricostruzione della chiesa e soprattutto dell’Ospedale di Rumbek, unico nella regione, distrutto da vent’anni di guerriglia. In dieci anni di intenso impegno, i Rotary fornirono attrezzatture, strumenti e medicinali, così da portare l’Ospedale ad un buon livello di efficienza, considerata la realtà africana! Ebbi frequenti rapporti con il Vescovo Mazzolari: lo stesso dedicava il mese di maggio agli amici e benefattori italiani, bresciani in particolare. Una serata la dedicava al nostro Club durante la quale illustrava con parola

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Attività avisine chiara ed esaustiva, servendosi di numerose slide,

mune di Concesio gli conferì il Premio della Bontà

dei grandi progressi ottenuti nella lotta alla mala-

Paolo VI “per la sua infaticabile opera a favore

ria, alla lebbra, alla TBC, malattie epidemiche nel

della pace e del popolo sudanese a sostegno dei

Sud Sudan.

progetti per debellare le malattie fra le popolazioni

Il 16 luglio 2011 Monsignor Mazzolari morì im-

martoriate”. La Fondazione Rotary del Rotary In-

provvisamente celebrando la messa di ringra-

ternational gli assegnò il Paul Harris Fellow, “in

ziamento nella Cattedrale di Rumbek, stroncato

segno di apprezzamento e riconoscenza per il suo

da un infarto: crudele scherzo del destino! Una

tangibile e significativo apporto nel promuovere

grande risonanza con immensa partecipazione di

una migliore comprensione reciproca e amichevo-

popolo, furono le sue esequie; fu sepolto nella Cattedrale; il neo Presidente del nuovo Stato Solvaki lo salutò come “Padre del Sud Sudan”! Lo ricordo per alcune sue qualità veramente uniche: la modestia. Nel 2011 sensibilizzai la sezione Cosp di Flero, presieduta con grande dedizione e intelligenza dal Presidente Gogna, che si dedica da anni al trasporto gratuito dei malati in ospedale, a cedere gratuitamente una loro autoambulanza all’Ospedale di Rumbek: la cerimonia della consegna si svolse davanti alla Chiesa di Flero con larga partecipazione di popolazione e di autorità; Monsignor Mazzolari si presentò con una mitria confezionata con ramoscelli e vimini del Sud Sudan e colorata dagli artigiani locali; anche il pastorale era ricavato da un legno rozzamente dorato. Ricordo come una sera Monsignor Mazzolari, ringraziandomi per quanto avevo fatto con il Rotary per il Sud Sudan, guardandomi con il suo sguardo dolce e profondo mi disse: “Caro Professore per

le di relazioni fra i popoli di tutto il Mondo”. Il 20 luglio 2011 il Sindaco di Brescia, Adriano Paroli, ha deciso di intitolare una via cittadina a Monsignor Mazzolari. Il 13 dicembre 2011 la Regione Lombardia, all’interno del “Premio per la pace” ha insignito Monsignor Mazzolari di una menzione alla memoria “per avere abbracciato e accompagnato con dedizione paterna il popolo del Sudan meridionale”. Il 16 dicembre 2011 la Commissione del Premio Bulloni 2011 lo ha insignito della medaglia d’oro alla memoria. L’11 luglio 2012 all’interno del programma di celebrazione dell’Anniversario dell’Indipendenza del Sud Sudan e della morte di Cesare Mazzolari, su iniziativa del Comune di Brescia e della Fondazione Cesar Onlus, è stata intitolata un’area nel verde pubblico sita a nord di via XXV Aprile e, una targa di marmo in ricordo del missionario con le parole “Padre del Sud Sudan”.

quanti peccati lei abbia fatto sicuramente verrà

Concludendo abbiamo pensato che questo nostro

perdonato”; avendo colto nei miei occhi una certa

modesto ricordo affidato alle pagine del giornale

perplessità aggiunse “non dubiti che qualcuno al

dell’AVIS possa avere una qualche risonanza nel

di sopra di noi ha il potere di perdonare!”.

mantenerne viva la memoria. D’altra parte le finalità dell’AVIS sono molto simili a quelle per le

Una persona speciale

quali Monsignor Mazzolari si è prodigato ed ha

Molti furono i riconoscimenti che Monsignor Maz-

molto sofferto: la pace e la giustizia fra tutti i po-

zolari ottenne, non certo da lui stimolati, da molte

poli della terra!

autorità civili e religiose: il 20 maggio 2001 il Co-

G. Callegari 21


L’Aisla nelle piazze bresciane per sostenere la ricerca Ice bucket challenge di Brescia, del 27 agosto in Piazza Loggia

Il 21 settembre, AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, era presente in 120 piazze in tutta Italia in occasione della VII Giornata Nazionale sulla SLA per raccogliere fondi da destinare all’assistenza dei malati. Anche nel Bresciano l’Aisla ha garantito la propria partecipazione per far conoscere la Sclerosi Laterale Amiotrofica e raccogliere fondi per l’assistenza dei malati che in Italia sono oltre 6.000. Gazebo sono stati aperti a Brescia, Bornato, Bedizzole e Marone. L’iniziativa nelle piazze prende il nome di “Un contributo versato con gusto”: a fronte di una piccola offerta è stato infatti possibile ricevere una bottiglia di vino Barbera d’Asti DOCG, prodotto nelle cantine di Portacomaro e Montegrosso d’Asti. La Giornata è stata realizzata anche grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio d’Asti, Camera di Commercio Asti e Consorzio Tutela Vini d’Asti e Monferrato. La Giornata Nazionale sulla SLA nasce per ricordare una data storica, il 18 settembre 2006, quando i malati di SLA scesero in piazza a Roma per chiedere al Ministero della Salute precise garanzie sul diritto alla cura e all’assistenza. I fondi raccolti saranno utilizzati da AISLA, presente sul territorio italiano con 60 sezioni locali distribuite in 19 regioni, per finanziare il progetto “Operazione Sollievo” che nasce con il principale obiettivo di alleviare concretamente le sofferenze dei malati che si trovano a convivere ogni giorno con una malat-

tia fortemente invalidante come la SLA. Il progetto prevede sostegno economico, supporto per la gestione del malato tra le mura domestiche e fornitura di strumenti utili a migliorare la qualità della vita. Molto successo ha riscosso sui media la campagna sociale virale partita dagli Stati Uniti la scorsa estate, l’ICE BUCKET CHALLENGE, nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione delle persone affette da SLA. Consisteva in una sfida a rovesciarsi addosso (o essere aiutato) un secchio di acqua gelata con tanto di cubetti di ghiaccio che letteralmente paralizza i muscoli del corpo, proprio come succede per i malati di SLA che nonostante rimangano mentalmente lucidi, perdono l’utilizzo del proprio corpo. Il tutto ripreso e postato su Facebook. Al termine delle “doccia gelata” venivano nominate altre persone che avrebbero dovuto cogliere la sfida. Di nome in nome, dai vip internazionali alle celebrità di casa nostra, fino ad arrivare alle persone comuni questa gara di solidarietà ha fatto il giro del mondo, anche in Italia. Anche perché ad ogni “secchiata gelata” corrispondeva una proposta di donazione. Grazie alle docce fredde benefiche dell’Ice Bucket Challenge e alla raccolta fondi promossa da Aisla, culminata il 21 settembre scorso migliaia di Italiani hanno scelto di sostenere la lotta alla Sla con donazioni per 2,4 milioni di euro per finanziare la ricerca sulla sla e per aiutare le famiglie, circa 6mila in tutta Italia, che ogni giorno affrontano questa malattia, oggi senza cura.

In particolare Aisla donerà 1,7 milioni di euro alla ricerca. Di questi 1,4 milioni tramite AriSLA, la Fondazione italiana di ricerca per la sclerosi laterale amiotrofica, per sostenere nuovi progetti di ricerca sulla sla anche attraverso un nuovo bando Ice bucket 2015. Saranno premiati i progetti che avranno una maggiore potenziale ricaduta sul paziente, con particolare riferimento alla ricerca clinica e alla tecnologia assistenziale innovativa. Gli altri 300mila euro destinati alla ricerca serviranno per la realizzazione della prima Biobanca nazionale dedicata alla ricerca sulla sla, un archivio scientifico in grado di raccogliere un numero ampio di tessuti e campioni biologici. (fonte: Wired Italia, 24 settembre 2014)


Attività avisine

Assifero, quando le Fondazioni sostengono la solidarietà L’1° ottobre, in tutta Italia è stata celebrata la

Guido Berlucchi Onlus, Fondazione Guido e Ange-

Giornata Europea delle Fondazioni, un’occasione

la Folonari, Fondazione Lucchini, Fondazione Lui-

per conoscere meglio questi enti – spesso igno-

gi Bernardi, Fondazione Maria Enrica, Fondazione

rati dal grande pubblico – che insieme al mondo

Tassara, Fondazione Dominique Franchi Onlus,

del volontariato e del terzo settore concorrono ad

Fondazione Liliana Giordano e Giuseppe Scalvi –

alimentare e innovare il welfare nel nostro Pae-

hanno incontrato il territorio in un evento di con-

se. L’iniziativa è stata lanciata lo scorso anno da

fronto con la stampa e aperto al pubblico. Oltre

Dafne (Donors and Foundations Networks in Eu-

a dibattere sul significato della Giornata europea

rope), l’organizzazione che riunisce le associazioni

sono stati diffusi i dati aggregati dell’operatività

di fondazioni del continente, e a cui aderiscono

delle fondazioni bresciane in termini di patrimo-

in Italia Acri, che associa le Fondazioni di origine

nio e di erogazioni liberali al territorio e al Terzo

bancaria, e Assifero, l’associazione che riunisce

settore.

altre fondazioni ed enti di erogazione.

Si tratta dunque di 18 realtà (su 99 nazionali) che

Per la prima volta l’incontro si è tenuto a Brescia.

nel corso dell’anno 2013 hanno erogato 12 mi-

Il presidente di Assifero, il bresciano Felice Scalvi-

lioni di euro in ambiti assistenziali, della ricerca,

ni, commenta così l’iniziativa: «Auspichiamo che

della cooperazione e dell’ambiente e di cui anche

iniziative come quella della Giornata Europea del-

l’Avis bresciana ha potuto usufruire in alcuni spe-

le Fondazioni e dei Donatori concorrano a genera-

cifici progetti. Un orgoglio tutto bresciano.

re una rete d’azione in cui filantropia istituzionale, enti pubblici, corporate, associazioni, volontariato e singole persone lavorino insieme per costruire un welfare generativo, collaborativo e inclusivo, efficace e sostenibile per il nostro Paese». Le associate bresciane – Cuore Amico Fraternità Onlus, Congrega della Carità Apostolica, Fondazione Adele e Cav. Francesco Lonati, Fondazione Alessandro Cottinelli, Fondazione ASM, Fondazione Banca San Paolo di Brescia, Fondazione Cogeme Onlus, Fondazione Conte Gaetano Bonoris, Fondazione Credito Agrario Bresciano, Fondazione della Comunità Bresciana Onlus, Fondazione 23


Expo e Brescia: un connubio possibile Expo Milano 2015 è un’Esposizione Universale con caratteristiche assolutamente inedite e innovative. Non solo una rassegna espositiva, ma anche un processo partecipativo che intende coinvolgere attivamente numerosi soggetti attorno a un tema decisivo: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un evento unico che incarna un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sul visitatore. Dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, 184 giorni di evento, oltre 130 Partecipanti, un Sito Espositivo sviluppato su una superficie di un milione di metri quadri per ospitare gli oltre 20 milioni di visitatori previsti. Un viaggio attraverso i sapori, con i visitatori che,

Particolarmente coinvolto il mondo della scuola.

coinvolti in prima persona in percorsi tematici e

L’obiettivo di Expo Milano 2015 è infatti sensi-

approfondimenti sul complesso mondo dell’ali-

bilizzare ed educare le generazioni future. Gli

mentazione, hanno l’opportunità di compiere un

studenti seguiranno un «percorso didattico», che

vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso

partendo dal lavoro in classe, culminerà nella visi-

i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra. Expo

ta al sito espositivo, lasciando un’eredità di conte-

Milano 2015 sarà la prima Esposizione della sto-

nuti ed esperienze. Il Sistema Brescia ha operato

ria a essere ricordata non solo per i manufatti rea-

una serie di proposte concrete da attivare affin-

lizzati ma soprattutto per il contributo al dibattito

ché le nostre aziende associate possano cogliere

e all’educazione sull’alimentazione, sul cibo, sulle

le opportunità che il progetto Expo porterà sia a

risorse a livello planetario.

Brescia che sul sito espositivo. Il portale in ogget-

Brescia intende rivestire un ruolo di primo piano.

to rappresenta lo strumento principale di promo-

Da tempo un gruppo di lavoro è all’opera. Il coor-

zione, visibilità, integrazione degli interessi e svi-

dinatore dei progetti e delle iniziative è stato no-

luppi dell’offerta economico/culturale del progetto.

minato l’esperto Paolo Della Sega, che il “Sistema

L’accesso è gratuito e le modalità le troverete sul

Brescia” propone come promotore del territorio e

sito stesso www.expo.bs.it/it/

delle sue molteplici opportunità per i tanti visita-

Expo 2015 sarà davvero un’occasione da non per-

tori attesi anche nella nostra provincia.

dere.

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Attività avisine

10 anni di Emoservizi … al servizio dell’Avis Dieci anni di attività al fianco di AVIS. Questo il traguardo celebrato da EMO Servizi, società che dal 2004 offre prodotti e servizi alle sedi AVIS. (Per ordinazioni di gadget o altri materiali di promozione basta visionare il loro sito internet e scegliere i prodotti) «Il nostro vuole essere un omaggio e un pensiero

Gli interventi di questi tre esperti saranno inseriti

per quella piccola, grande magia che quotidiana-

in un DVD che sarà prossimamente messo a di-

mente i presidenti, i volontari e i donatori realizza-

sposizione delle sedi Avis di tutta Italia.

no, con sacrificio e passione, per il bene degli altri

Non solo approfondimenti, ma anche tante risate

– ha commentato Gianfranco Marabini, Presiden-

e musica hanno caratterizzato la giornata di fe-

te del Consiglio di Amministrazione. È per questo

steggiamenti, grazie alla partecipazione dei comi-

motivo che EMO Servizi, punto di riferimento da

ci di Colorado Café e di Marco Ligabue, testimo-

sempre, continua a restare al fianco di AVIS, con

nial di AVIS Nazionale, che ha riproposto in chiave

il massimo impegno, il supporto e la consulenza

acustica una selezione di brani del suo repertorio

necessaria per contribuire ad una sempre mag-

e una rivisitazione di alcuni tra i più grandi clas-

giore crescita della nostra amata Associazione».

sici del panorama cantautorale italiano. Alla ma-

L’evento ha previsto anche una tavola rotonda sul

nifestazione erano presenti per l’AVIS bresciana

tema delle fobie legate alla donazione di sangue,

il Vice Presidente Ezio Quaglietti e il segretario

che è stata curata e introdotta dal Presidente di

Luigi Spada.

AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni. A confrontarsi su questo argomento c’erano il dottor Florio

Ogni Avis Comunale ha la possibilità registrandosi

Ghinelli, responsabile sanitario di Avis Regionale

al sito www.emoservizi.it con un proprio userna-

Emilia Romagna, lo psicologo Antonio Luce e la

me e una password di accedere al catalogo online

dottoressa Raffaella Berti del Centro Trasfusionale

ed ordinare gadget, distintivi e materiale promo-

dell’ospedale S. Maria di Ca’ Foncello di Treviso.

zionale targato Avis per la propria realtà.

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Trofeo Città di Lumezzane Coppa d’Oro Avis Ancora una volta la classica manifestazione orga-

Indoor” di Moniga, sosta per il pranzo di ottima

nizzata senza sbavature da LumEventi si è con-

fattura e per una breve prova di regolarità su kart

clusa con un meritato successo, complice il bel

che ha visto Rimondi primeggiare nel 2º Trofeo

tempo di un’estate inoltrata che ha accompagnato

Kart Indoor.

i concorrenti lungo un piacevole percorso di gara.

Alle 16:00’ arrivo a Lumezzane della prima vet-

Sono 139 gli equipaggi iscritti e 138 a prendere il

tura, la Fiat 508S del ’34 dei campioni italiani in

via alle 8.30’ dalla tradizionale Piazza Portegaia

carica Vesco-Guerini che hanno bissato il succes-

per l’appuntamento con il XIV Città di Lumezzane,

so dell’anno scorso, regolando con discreto margi-

sempre valido per il Campionato Italiano di rego-

ne “top drivers” di assoluto valore come Spagnoli-

larità. È chiaro che un elenco con 33 Top Drivers,

Parisi, secondi, e Canè-Galliani, terzi sul podio,

47 categoria A, 15 B, 5 C, 4 D e 34 NC, a bordo

nella classifica assoluta Top Car. Ritiro sfortunato

di tante belle vetture storiche per contendersi la

per Riboldi-Sabbadini, su Fiat 508, causato da

vittoria nelle varie classifiche sulle 49 prove cro-

un guasto a quattro PC dalla fine. Nella classifica

nometrate, è stato per noi organizzatori un ulte-

generale è stato l’equipaggio Fortin-Pilè a primeg-

riore motivo di orgoglio; sia per numero che per

giare, dopo un lungo duello a colpi di fioretto con

qualità, un gradito premio per il buon lavoro evi-

gli irriducibili Crugnola-Vida, Barcella-Ghidotti

dentemente svolto nelle precedenti edizioni.

e Rampello-Migliorati, classificatisi nell’ordine.

Il percorso, molto guidato, ha portato i concorren-

Spagnoli-Parisi si sono imposti nella speciale

ti a scoprire, o riscoprire, altri piacevoli itinerari

classifica per “barchette”, mentre Manuela Gob-

della nostra bella Provincia; in particolare la parte

bi, navigata da Elisa Becchetti su Fiat Giannini

che ricalcava una prova speciale del Rally 1000

“barchetta” del ’37, si è aggiudicata la classifica

Miglia ha entusiasmato i piloti che hanno sudato

femminile.

non poco prima di arrivare al CO 2 di Nozza, dove

Nella speciale classifica per “lumezzanesi” i mi-

hanno trovato un punto di ristoro ben fornito. Al-

gliori sono stati Cavagna-Olli davanti a Sala-Bo-

trettanto graditi, nel secondo settore, il ritorno a

nomi e Bonetti-De Giacomi, tutti portacolori della

San Michele, splendida terrazza sul Lago di Gar-

Scuderia Emmebi70 di Lumezzane. Franciacorta

da, e i passaggi a Puegnago e San Felice, dove

Motori ha vinto la coppa per Scuderie, laureandosi

i concorrenti hanno ricevuto in omaggio bottiglie

di nuovo Campione Italiano della specialità; com-

di vino e olio, tipici prodotti di ottima qualità del

plimenti! Sono stati 130 – 8 ritiri sui 138 partiti

Garda. Prima del CO 3, all’“International Kart

– ad uscire dalla PC 49, ma in quattro, i numeri

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Attività avisine 16/35/36/79, non hanno raggiunto il traguardo

migliorare sempre di più; siamo sicuri che questo

dell’ultimo CO4. All’arrivo, in Piazza Portegaia,

servirà da stimolo a LumEventi per preparare per

125 equipaggi hanno espresso commenti molto

il 2015 un’altra gara impeccabile!

gratificanti per gli organizzatori; soltanto uno, lo

Mentre desideriamo ringraziare tutti i partecipan-

0,79%, ha manifestato malcontento lasciando

ti e i nostri sostenitori, che hanno contribuito in

chiaramente capire l’inadeguata competenza di

maniera determinante alla buona riuscita della

parte del comitato organizzatore.

manifestazione, lanciamo a tutti un affettuoso ar-

Provvidenziale che ci sia anche chi ci fa notare

rivederci alla prossima edizione.

cosa non ha funzionato, soprattutto per aiutarci a

Sandro Ghidini

Avis e Gardaland Un giorno di divertimento per piccoli e … grandi lo scorso 30 agosto presso il parco giochi Gardaland. Grazie all’Avis, soci e familiari hanno potuto godere di particolari sconti e di un accesso riservato con apposita cassa, senza code, per entrare al parco e passare un pomeriggio in gioiosa serenità con la presenza esclusivamente riservata agli avisini. L’operazione verrà senz’altro ripetuta, grazie agli accordi stipulati dall’Avis e alla sensibilità dei gestori di Gardaland. 27


Bagolino È andata in archivio la quinta edizione della “5 Ponti Trail” di Bagolino, gara nazionale Fidal di corsa in montagna organizzata da SSD e Avis Bagolino e patrocinata da Regione Lombardia, Provincia di Brescia e Comune di Bagolino, ultima e decisiva tappa del primo Grand Prix di Valle Sabbia e Alto Garda. Nei 16 chilometri del percorso, ancora fangoso ed instabile per la pioggia caduta in settimana, sono Cesare Maestri e Monica Pont Chafer ad

in un colpo solo terzo gradino del podio e vitto-

arrivare al traguardo a braccia alzate. La Pro-

ria nel Grand Prix Valle Sabbia e Alto Garda.

messa dell’S.A. Valchiese, alla prima partecipa-

Organizzazione che può stappare lo spuman-

zione, stabilisce subito il record della corsa, con

te per questa quinta edizione, forse quella del

una prestazione da 1h19’36”, migliorando di

cambio di marcia definitivo.

un minuto e mezzo netto il precedente primato

I numeri parlano chiaro: 292 gli iscritti, 265

fatto segnare nella passata edizione da Alessan-

i presenti alla partenza della gara competiti-

dro Rambaldini.

va, cui vanno aggiunti i 38 dei 9 km della non

Vincitore nel 2013 ed ormai ex detentore del

competitiva e i 60 bambini della “Mini 5 Ponti”

record della manifestazione, Alessandro Ram-

(400 e 1.500 metri). I dati complessivi van-

baldini (Atl. Valli Bergamasche Leffe) chiude

no quasi a raddoppiare le sottoscrizioni data-

secondo in 1h20’45”, mostrando all’arrivo più

te 2013, merito anche della partecipazione al

soddisfazione che delusione. Doppia soddisfa-

Grand Prix valsabbino ed alto gardesano, che

zione anche per Marco Zanoni (G.P. Legnami

da solo ha garantito oltre 100 pettorali ad ognu-

Pellegrinelli), che arrivando in 1h23’02” coglie

na delle cinque singole tappe.

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Notizie dalle sezioni locali

60º di fondazione AVIS Pontevico Il 31 agosto la sezione AVIS di Pontevico ha celebrato il suo 60º anniversario di fondazione. È un traguardo importante, soprattutto se ci si volge indietro e si vede quanto nel tempo questa associazione, gli uomini e le donne che l’hanno fondata e sostenuta negli anni. Dalle prime ore del mattino le oltre 50 associazioni AVIS consorelle della provincia di Brescia e Cremona, portando i labari che le contraddistinguono, si sono radunate presso la sede in Piazzetta Garibaldi da dove, insieme alla rappresentanza delle autorità civili del Comune di Pontevico e del limitrofo Alfianello, alle tante associazioni locali, agli Avisini, ai ragazzi della Scuola Media ed accompagnati dal Corpo Bandistico “A.Vatrini” si è snodato il corteo che ha sfilato per le vie del paese e che si è concluso in Piazza Abbazia dove il Sindaco dott. Roberto Bozzoni, il rappresentante Provinciale dott.Fontanella, la dott.ssaBellini Paola quale dirigente dell’Istituto Comprensivo ed il Presidente AVIS Attilio Bricchi hanno salutato tutti i numerosi convenuti e, nei loro interventi, sottolineato il fondamentale ruolo svolto dall’AVIS pontevichese in questi sessantanni. Gli Avisini protagonisti di questa lunga storia, sono uomini e donne che hanno vissuto e vivono da volontari umili, silenziosi, senza ricercare notorietà o visibilità e sembra quasi simbolico che il ricordo della fondazione e dei primi passi dell’associazione sia lasciato alla memoria di alcune persone, sempre più poche, che hanno tramandato la loro esperienza e i loro sentimenti ai giovani volontari e non, a documenti scritti che purtroppo sono scomparsi, quando tra il 1974 e il 1976 l’Ospedale di Pontevico è stato chiuso. L’AVIS ha avuto sempre un ruolo fondamentale nel tessuto sociale pontevichese, soprattutto nel mondo del volontariato, in quanto grazie all’impegno e alla volontà di alcuni avisini,soprattutto su stimolo dell’indimenticabile Avisino Giancarlo

Moretti, scomparso in questi giorni,nel 1979 è nata la locale sezione AIDO. Da essa nel 1983 è nato il nucleo dei “Volontari del Soccorso” confluito poi nella “Croce Bianca” e che attualmente riesce a garantire il servizio 118 ogni giorno della settimana con il coinvolgimento di oltre 80 volontari e che tra l’altro nel 2015 festeggerà il suo 30º anniversario di Fondazione. Dal 1986 porta nelle circa 2000 famiglie pontevichesi il Calendario Avisino nato ancora dall’intuito e la fondamentale collaborazione di Giancarlo Moretti che mettendo a disposizione il suo enciclopedico archivio fotografico, lo ha reso un “documento” non solo atteso ma anche ricercato visti i contenuti storico-fotografici che ripercorrendo momenti di vita vissuta pontevichese desta sempre notevole interesse e considerazione. Nel 2004 in occasione della celebrazione del 50° Anniversario è stato inaugurato il Monumento Avisino dedicato a tutti i Volontari ed inoltre è stato pubblicato un libro commemorativo. Non è stato solo un momento di autocelebrazione, ma anche e soprattutto di ringraziamento a tutti coloro che donano non solo il loro tempo ma una parte di sé, il proprio sangue: abbiamo un grande esempio da imitare, come Don Antonio ci ha ricordato nella Santa Messa: Gesù, che ha donato tutto il suo sangue per noi, senza chiedere nulla in cambio; è il motto che fregia i nostri labari: “caritas usque ad sanguinem”. È seguito poi il pranzo, preparato da un gruppo di volontari, momento per premiare chi ha raggiun29


to tappe importanti per numero di donazioni e di anni di presenza nell’associazione: in totale 81 tra medaglie dal rame all’oro con diamante, ed inoltre è stata premiata la ragazza il cui disegno è stato scelto quale logo/simbolo delle celebrazioni. A tutti coloro che hanno organizzato e gestito tutto il programma della manifestazione garantendone la buona e piacevole riuscita: dall’avisino che si è appena iscritto, a chi ha donato fiumi di sangue, a chi non può per vari motivi donare, ma con tanta passione si dona all’associazione e al suo buon funzionamento, a chi ha condiviso questa giornata semplicemente partecipando alla sfilata

per le vie del paese, vada un cordiale e sincero ringraziamento. Essere Avisino non è una improvvisazione, ma è un valore umanitario, uno stile di vita, è essere testimoni di una solidarietà che non si misura in denaro, non percorrere sentieri che portano a trasformare il dono in una mera operazione tecnica e asettica. Donare il sangue è un gesto che significa dire con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa, è la consapevolezza che il mio dono, il mio sangue può aiutare, a volte a salvare una vita.

Avis del Sebino

• TURELLI MARCO (Avis Marone) per gli ama-

Come di consuetudine, si è svolto anche quest’anno, sulle ridenti sponde del lago d’Iseo, il 9º TROFEO DEL SEBINO, trofeo per “veri Runners” ma anche per semplici appassionati di corsa e di camminata. Il trofeo si è svolto in 3 tappe: Marone 23/08, Sulzano 30/08 e Sale Marasino 07/09; 3 corse impegnative, con panorami mozzafiato e con la presenza, all’arrivo di ogni gara, del nostro gazebo Avis… L’Avis Marone Zone Sale Marasino, che dal 2011 ha una propria squadra di atletica/corsa, ha deciso quest’anno e per la prima volta di sponsorizzare la corsa istituendo il 1º Trofeo Avis. All’interno della classifica finale del Trofeo del Sebino sono stati premiati con felpe e gadget dell’Avis i migliori “avisini” di ogni categoria. Abbiamo così premiato: • FERRARI LAURA (Club pantera rosa) per le Seniores donne; • PENNACCHIO MATTEO (Avis Marone) per i Seniores uomini; 30

tori A uomini: • RECENTI LUCIA (Avis Marone) per gli amatori B donne; • PANIGADA PIERLUIGI (libero) per gli amatori B uomini. La manifestazione ha avuto un ottimo successo. Chi corre è sano e in salute e quindi è un potenziale donatore, ecco perché il binomio Avis/Sport è un binomio vincente e continuerà sicuramente anche in futuro… Colgo l’occasione per ringraziare l’organizzazione impeccabile, i volontari che hanno seguito i gazebo e tutti gli appassionati intervenuti. Il presidente dell’Avis Marone Zone Sale Marasino Felappi Simone


Notizie dalle sezioni locali

Il servizio civile sbarca all’Avis Pavone Mella

servizio civile nazionale. Data e luogo ancora da definire. Il secondo convegno verrà invece effettuato presso il forum del centro polifunzionale CassaPadana a

L’Avis Pavone Mella Cigole è una realtà accre-

Leno rivolto ai giovani e in particolare alle classi

ditata a ricevere un giovane del servizio civile

quarte e quinte dell’istituto Capirola di Leno per

nazionale. L’idea iniziale vede coinvolte diverse

diffondere il servizio civile nazionale e il servizio

realtà associative a livello locale e su più larga

volontario europeo ma soprattutto l’importanza

scala (Avis Regionale Lombardia e Avis Provincia-

del volontariato e delle possibili opportunità la-

le Brescia) istituti scolastici (Istituto d’istruzione

vorative in tale ambito. Data proposta sabato 24

secondaria Capirola Leno) enti locali (Comune di

gennaio 2015. L’idea sarebbe quella di realizzare

Pavone Mella e Cigole) e imprese (Cassa Padana

l’evento in streaming diffondendo la possibilità di

BCC). Abbiamo avuto un incontro a Leno il 26

partecipare al convegno on line per tutte le altre

Settembre 2014 tra tutti i partner del progetto. Il

scuole che non sono a Leno ma tramite le loro

convegno è stata l’occasione per definire meglio

aule magne o simili. Interverranno anche casi

quali possano essere gli interessi in comune delle

esperienziali di ragazzi/e che hanno fatto questo

diverse realtà coinvolte su un tema molto senti-

servizio e a conclusione un intervento interattivo

to dalla comunità in questi ultimi anni, oggetto

con la platea dell’attuale ragazza di nazionalità

anche di investimenti e promozione da parte del

rumena che sta svolgendo il proprio servizio volon-

governo nazionale.

tario europeo presso Avis Lombardia (il percorso

Il Servizio Civile diviene quindi una vera e propria

del servizio volontario prevede proprio la realiz-

opportunità per i giovani per potere acquisire pro-

zazione di un evento finale da strutturare come si

fessionalità ed esperienza L’obiettivo dell’incontro

vuole). Tramite Avis Lombardia verrà organizzato

era quello di studiare un modo per la diffusione

il convegno con i vari relatori che si andranno a

del servizio civile nazionale ed anche del servizio

decidere, le tematiche saranno sul volontariato

volontario europeo. La collaborazione con la scuo-

in senso generale e non sul dono del sangue in

la nasce dalla volontà di educare i giovani al valo-

senso stretto. Oltre agli eventi da organizzare ri-

re del volontariato e ad avvicinarli a tale mondo.

teniamo il progetto molto positivo per il coinvol-

L’idea emersa è quella di proporre due convegni/

gimento di enti locali, di Avis a tutti i livelli, di

incontri: Il primo convegno entro breve tempo ri-

istituti scolastici e di imprese profit; un connubio

volto alle varie associazioni per richiedere l’accre-

classico esempio del discorso da tempo intrapreso

ditamento al servizio civile. Convegno che verrà

di “capacità e necessità di fare rete”; ovviamente

prima condiviso con il CSV di Brescia.

speriamo che si aggreghino anche altri enti, asso-

Un maggior numero di associazioni accreditate

ciazioni o che il modello venga replicato anche in

vuol dire maggiori possibilità di ricettività per i

altre zone della Lombardia.

giovani che vorranno prestare la loro opera come

Avis Pavone Mella - Cigole 31


I primi cinquant’anni dell’Avis Valsabbino

un segno di distinzione, di onore e fondamento

La sezione Avis Valsabbino lo scorso 21 settembre

ammalati, la cultura della solidarietà, la ricerca

ha celebrato il cinquantesimo anno di fondazio-

di persone generose che avessero a cuore il de-

ne avendo sottoscritto l’atto di costituzione il 18

stino degli ammalati, persone più svantaggiate

maggio 1964 e successivamente la prima dona-

“persone povere” che devono dipendere dalle cure

zione di sangue il 29 giugno festa dei santi Pietro

ed alla disponibilità ed alla bontà degli altri. Nel

e Paolo, sezione nata per volontà dell’arciprete del

mondo ospedaliero il settore trasfusionale è quello

tempo mons. Angelo Pozzi.

che supporta l’attività di molti reparti: basti consi-

La cronaca della prima donazione racconta che

derare che non si riesce a creare sangue artificia-

i visi pallidi erano maschili, mentre le signorine

le, se c’è disponibilità di sangue è perché è stato

a colazione “non disdegnavano bicchieri di vino

precedentemente donato; ed a solo esempio, per

rosso da far invidia agli alpini del glorioso Vestù”.

un trapianto di fegato servono mediamente 140

Dunque 50 anni di lungo cammino a testimonia-

unità di sangue ed emocomponenti, circa 70 li-

re la solidarietà nelle varie comunità della Valle,

tri. Avis Valsabbino in questi 50 anni ha donato

nonostante siano sempre troppe la paura, la diffi-

36388 sacche di sangue, quasi 18.000 chilo-

denza, l’indifferenza, la facilità di lasciare l’attivi-

grammi; abbiamo 7 soci che hanno raggiunto le

tà donazionale con la scusa di qualche esame che

120 donazioni, 22 le 100, 87 le 75 e 215 le 50.

non rientra nei parametri previsti dalle legge.

Non è sfoggio di ostentazione o supereroismo, non

Avis non ha mai avuto bisogno di mutare le pro-

è santità: è solo umanità. L’anno del cinquante-

prie motivazioni etiche perché l’ideale della soli-

simo casualmente ha coinciso con il trasferimen-

darietà ha in sé una carica di motivazioni da non

to dalle sede storica di Vestone al nuovo centro

chiedere ad altri o ad altro nessun supporto; è un

unico di Barghe: una riorganizzazione annunciata

ideale puro che per il volontariato del sangue è

da alcuni anni, il termine entro il 2014, che le

del suo prestigio. Avis non si è mai chiusa in se stessa, anzi ha sempre portato a conoscenza della cittadinanza i propri ideali, le necessità degli

sezioni della valle Sabbia hanno saputo realizzare in tempi rapidissimi, una soluzione che ha incontrato il favore entusiasta dei nostri soci.


Notizie dalle sezioni locali

Desenzano: un importante convegno

Giuseppina Facco Responsabile Emovigilanza,

Avis Regionale Lombardia e Avis Comunale De-

L’attività di emovigilanza: i dati nei donatori.

Centro Nazionale Sangue, Roma, L’attività di emovigilanza: i dati nei riceventi. Vincenzo Saturni Presidente AVIS Nazionale,

senzano hanno organizzato un ECM dal titolo: LA NUOVA ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA

Discussione e conclusioni

TRASFUSIONALE. L’incontro si è tenuto il 23 ot-

Oltre 170 i partecipanti, fra cui un centinaio di

tobre a partire dalle 13.30 presso l’Aula Magna

medici, tecnici e infermieri e una settantina di

dell’A.O. di Desenzano. Questo il programma:

studenti in scienze infermieristiche presso l’Azienda ospedaliera.

I SESSIONE Moderatori: Annamaria Indelicato Direttore Sanitario, A.O. Desenzano Del Garda, Mirella Marini Direttore SIMT, A.O. Spedali Civili Brescia. Lucia Cretti Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, A.O. Spedali Civili Di Brescia, I requisiti di accreditamento dei servizi trasfusionali. Gianpietro Briola Presidente AVIS Provinciale Brescia. I requisiti di accreditamento delle unità di raccolta dell’associazione dei donatori di sangue: prospettive. Simona De Filippo UO Autorizzazioni e Accreditamento Erogatori Sanitari, ASL Provincia di Brescia, Il ruolo della azienda sanitaria locale nella verifica dei requisiti di accreditamento: criticità riscontrate e aspetti di miglioramento. II SESSIONE Moderatori: Luigia Manisco Responsabile SIMT, A.O. Desenzano Del Garda, Pietro Perini Direttore Sanitario AVIS Desenzano del Garda. Stefania Vaglio Area Sanitaria E Sistemi Ispettivi, Centro Nazionale Sangue, Roma, I nuovi criteri di selezione dei donatori e per la raccolta del sangue. 33


Coccaglio

La partenza da Coccaglio

“Vita per la Vita”: il 40° appuntamento della Marcia della Solidarietà Il Gruppo Sportivo “Vita per la Vita” nasce a Coccaglio nel 1975 all’interno della Sezione Avis e del Gruppo Aido con lo scopo di diffondere la cultura della donazione e della solidarietà. In questi anni si è contraddistinto per le innumerevoli attività solidali che sono state messe in campo dal Gruppo Sportivo: dai trasporti per ricoveri e dimissioni ospedaliere a quelli per dializzati e diversamente abili, alla consegna di medicinali a domicilio fino alla creazione di centri di aiuto per disabili e persone in difficoltà. Come non ricordare la prima iniziativa di notevole impatto sociale denominata “operazione acquisto rene artificiale” con la consegna del rene artificiale al Centro Dialisi di Brescia. E di seguito tutte le iniziative messe in campo a favore del dono del sangue degli organi e dei tessuti. Ma il G.S. “Vita per la Vita” è conosciuto soprattutto per la “Marcia della Solidarietà”. Quanto tempo è passato da quel 14 Agosto 1975: partiva da Coccaglio la prima Marcia della Solidarietà che aveva come conclusione l’arrivo a Roma. L’allora Presidente dell’Avis Comunale di Coccaglio sig. Lino Lovo è stato l’artefice di questa iniziativa che nasceva in ambito Avis ed Aido e subito dopo andava con le proprie gambe con la costituzione del Gruppo Sportivo Vita per la Vita che con la Marcia della Solidarietà si prefiggeva di propagandare la donazione di sangue di organi e di tessuti che sia allora che oggi sono necessari per la cura di patologie che affliggono persone meno fortunate di noi. Chi poteva immaginare in quel 14 Agosto del 1975 che la Marcia della Solidarietà diventasse 34

un appuntamento fondamentale e si consolidasse tanto da riproporre nel 2014 la rievocazione della prima edizione dell’itinerario Coccaglio – Roma! Siamo arrivati alla quarantesima edizione dell’evento: quanti chilometri sono stati percorsi in Italia, Europa, Asia, America ed Oceania… ma vediamo come l’entusiasmo, la passione e la tenacia per il perseguimento degli obiettivi prefissati rimangono sempre intatti. La strada percorsa è stata veramente lunga, i momenti di scoramento e le difficoltà fisiche, organizzative e logistiche saranno state tante: in questi momenti è stata fondamentale la stella polare della solidarietà, guida imprescindibile delle associazioni di volontariato. Il libro che ha presentato la 40º edizione vedeva in prima pagina la dicitura “Marcia della Solidarietà 1975/2014 ultima edizione”: ci auguriamo che la Marcia della Solidarietà non debba finire qui ma continui con nuovi percorsi e nuovi obiettivi sempre con le motivazioni e gli ideali che accomunano le associazioni di volontariato. Al Cav. Lino Lovo ed a tutto il suo staff i nostri ringraziamenti per quanto fatto ed i nostri migliori auguri per le attività future.


Notizie dalle sezioni locali

I 90 anni del professor Lodrino Gianfranco Callegari Per noi dell’AVIS Lodrino l’estate è sempre un periodo molto impegnativo in quanto la nostra sezioIl Presidente della nostra sezione Avis Bettenzoli, il Consiglio Direttivo e tutti gli avisni monteclarensi che negli anni a vario titolo hanno avuto l’onore di conoscere e collaborare con il Professor Gianfranco Callegari hanno condiviso i migliori auguri per i suoi 90 anni. L’Avis Provinciale ha organizzato per lui una festa a sorpresa nella sede di Brescia a ringraziamento per l’entusiasmo e la passione con cui ha guidato a lungo l’Avis di Brescia, l’Avis Lombardia, sia in qualità di responsabile che di Direttore Sanitario. Sempre presente con competenza nei vari ruoli, pur non trascurando gli altri suoi incarichi, non meno importanti: la lunga professione di Primario Ospedaliero, nel Rotary Club e in altre associazioni di volontariato. Il professore, come racconta nell’articolo di saluto in occasione del 60º della nostra sezione, è molto legato a Montichiari, ricordando con commozione le serate trascorse alla Stella, da lui definita “il pensatoio d’elite monteclarense” con il Cav. Francesco Rodella, a volte anche con il Sen Mario Pedini, dove fra una prelibatezza e l’altra studiavano insieme nuove iniziative benefiche a favore della comunità. Grandi elogi da parte del Prof. Callegari alla nostra sezione perchè, dice, è forse l’unica che oltre ad impegnarsi nella propaganda al dono del sangue, impegno prioritario di tutte le Avis, si è molto occupata nel promuovere l’educazione sanitaria attraverso convegni, pubblicazioni, borse di studio... Ancora tanti auguri e un sentito grazie quindi da tutti al Professor Callegari! Un augurio che giunge da tutte le sezioni avisine bresciane. Ornella Olfi

ne è protagonista di molti eventi nell’ambito delle attività presenti nella nostra comunità. Quest’anno siamo stati baciati dall’unico sole nel fine settimana di Luglio che ci ha permesso di riscuotere un notevole successo di partecipazione alla nostra camminata “EL GIR DE LUDRI” giunta alla 4º edizione il 19 luglio scorso dove hanno partecipato 430 persone di cui 94 ragazzi, il gruppo Avis più numeroso è stato quello dei sempre presenti amici di Sarezzo con 20 iscritti, è stato anche premiato il gruppo non avisino più numeroso composto da 67 elementi. Il tutto si è concluso con la distribuzione di gadget, offerti dalla ditta FBL Pressofusioni di Lodrino, che anch’essa da anni ci sostiene in questo evento. Un grazie per la logistica alla PROTEZIONE CIVILE gruppo antincendio che ci ha supportato nell’ambito della loro Festa annuale, con la soddisfazione di tutti sia per il nuovo percorso della camminata sia per l’accoglienza ricevuta. Nell’ultima settimana di Luglio abbiamo dovuto rinunciare alla nostra tradizionale Festa in Nasego a causa del maltempo, ma siamo riusciti a regalare una bellissima serata ad oltre 250 persone che hanno seguito la rappresentazione teatrale “Slegati” che ha emozionato tutti i presenti appassionati e non della montagna grazie alla bravura dei due attori che hanno fatto calare tutta la platea nella trama del racconto di due scalatori alle prese con una tragedia durante una scalata. Anche per questo evento un ringraziamento alla parrocchia che ci ha messo a disposizione il teatro e agli amici che hanno collaborato e contribuito. 35


A Settembre oltre al consueto prelievo, abbiamo

che è già stato utilizzato durante l’estate per i vari

organizzato per i nostri giovani una trasferta alla

eventi gestiti dalle varie associazioni.

festa dell’ Oktoberfest in Baviera anche per dimo-

Tutto questo senza mai dimenticare il nostro im-

strare che con l’Avis oltre che donare e lavorare

pegno più importante che è e rimane il donare

ci si può anche divertire, a tal proposito, abbiamo

sangue, a tal proposito nei primi 2 prelievi dell’an-

proseguito il nostro impegno nella pulizia e sfalcio

no abbiamo raccolto 199 donazioni, e 7 aspiranti

della pista ciclabile grazie al supporto dei nostri

donatori.

iscritti, queste attività sono rese possibili oltre che

Come Direttivo stiamo già pianificando le inizia-

dal impegno di tutti noi avisini, anche dalle siner-

tive per fine anno e inizio del prossimo, visto che

gie con le altre associazioni presenti sul nostro

l’anno che verrà ci vedrà impegnati nel nostro 40º

territori, per questo di comune accordo si è deciso

anniversario di fondazione. Un grazie a tutti i no-

di contribuire all’acquisto di un palco di Mt 6x8

stri avisini, sponsor e simpatizzanti.

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Pavone Mella/Cigole 8° memorial “Enrico & Gianluca” torneo triangolare di calcio

Anche quest’anno la Sezione di Pavone Mella/ Cigole ha magnificamente organizzato il Memorial “Enrico & Gianluca”, appuntamento giunto ormai alla sua ottava edizione per ricordare i due amici prematuramente scomparsi alcuni anni fa, entrambi calciatori non avisini ma primi donatori di organi nel comune di Pavone Mella, donazione avvenuta a seguito degli incidenti stradali di cui erano stati tragicamente vittime. Il torneo si è svolto lo scorso 13 settembre 2014 presso il campo di calcio degli impianti sportivi di Pavone Mella. Le squadre partecipanti erano gli Amatori calcio Pavone Mella, la squadra della nostra Sezione e quella dell’Avis di Carpi, sezione con cui esiste una splendida amicizia. Il programma è iniziato alle 14.30 con la presentazione del Memorial. Il Sindaco Maria Teresa Vivaldini e la Presidente della nostra sezione Federica Cattina hanno portato fisicamente in campo la coppa mettendola in palio per il vincitore (coppa riconsegnata dalla squadra vincitrice della scorsa edizione) ed è proseguito con lo svolgimento delle partite dalle 15 alle 18 mentre alle 18.30 è stata cele-

brata la Santa Messa in ricordo di Enrico & Gianluca. Durante lo svolgimento delle partite c’è stato spirito competitivo ma il Memorial ha il fine di tenere alta la memoria e ricordare i nostri amici, che hanno lasciato in tutti noi un vuoto incolmabile, ed essere anche un momento di aggregazione e testimonianza dei più importanti valori della vita, l’amicizia e lealtà. Foltissima è stata la partecipazione all’evento che, per la cronaca, è stato vinto per la prima volta dalla squadra della nostra Sezione, ma ancora più numerosi sono stati i partecipanti (circa 400) allo spiedo che si è svolto in serata presso l’Oratorio di Pavone Mella a conclusione della bellissima giornata. A conclusione dello spiedo l’Avis Pavone Mella Cigole ha voluto omaggiare tutti i presenti con una torta speciale a ricordo della donazione numero 25.000 effettuata il 31 Agosto 2014, cifra importante che testimonia la partecipazione attiva dei nostri donatori Sono iniziative come questa che dimostrano il vero valore della nostra Associazione. Un doveroso ringraziamento a tutti i partecipanti ed agli organizzatori e a tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita dell’evento. Vista la buona riuscita un arrivederci all’anno prossimo.

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Anniversari importanti Si sono celebrati molteplici anniversari in diverse sezioni avisine della nostra provincia. In particolare ricordiamo i 50 anni – davvero un bel traguardo, festeggiato in ottobre – di Rezzato, giunto ad oltre 180 donatori e ben 373 donazioni, anche in plasmaferesi. Mezzo secolo ricco di vicende e di volontari che hanno coordinato la sezione anno dopo anno, oltre che iniziative rivolte alla popolazione. Bedizzole, di cui pubblichiamo alcune immagini relative alla cerimonia ufficiale, ha superato i 45 anni di attività. Straordinari i numeri che riguardano questa sezione: 265 donatori attivi, una ventina i soci non donatori, per complessive 400 donazioni nel corso del 2013. Segnaliamo che i donatori di Bedizzole, a partire dall’anno 2015, termineranno le raccolte collettive domenicali, per recarsi presso il Centro di Raccolta cittadino dell’Avis provinciale. Il centro li attende a braccia aperte, certo che il piccolo disagio dello spostamento verrà superato da maggiori standard di sicurezza e comfort. Con loro anche i donatori di Nuvolera e Calcinato. Infine, a tagliato il traguardo dei 40 anni di vita la sezione di Edolo Alta Valle Camonica. Una solenne cerimonia – di cui pubblichiamo alcune immagini – ha ricordato l’anniversario, con un corteo ad attraversare il centro della località, seguito da donatori provenienti da 18 diverse località valligiane. Una sezione forte di ben 530 soci, che nel corso dell’anno 2013 ha raccolto 854 donazioni. A tutte le sezioni i complimenti della grande famiglia avisina bresciana. 38


In ricordo degli avisini scomparsi

Angelo Pianta

Angelo Guarneri

Arturo Ponzoni

Delfina Dedei

Giampaolo Barbariga

Medaglia d’Oro Avis Darfo

Medaglia d’Oro Avis Pavone Mella

Croce d’Oro Avis Brescia

Medaglia d’Oro Avis Cologne

Croce d’Oro con diamante Avis Cologne

De Giacomi Angelo

Luciano Peli

Mario Loda

Gianbattista Valzelli

Felice Raza

Medaglia d’Oro Avis Nave-Caino

Distintivo d’Oro con fronda Avis Villa Carcina

Medaglia d’Oro con fronda Avis Palazzolo sull’Oglio

Medaglia d’Oro Avis Borgosatollo

Croce d’Oro Avis Lavone

Moretti Giancarlo

Paolo Serra

Lidia Bardiani

Ugo Bellicini

Stefano Dore

emerito ex segretario Avis Pontevico

Promotore e Presidente Avis Avis Urago d’Oglio

Collaboratrice benemerita Avis Villa Carcina

Ex consigliere Distintivo con fronda Avis Pisogne

Distintivo d’Argento Avis Ghedi

Marisa Sandrini

Luigi Galli

Lucia Vindico

Bruno Poli

Avis Sarezzo

Avis Cologne

Avis Bedizzole

Avis Bovegno



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