ANCHE IN ESTATE C'è BISOGNO DI SANGUE
I NUOVI RESPONSABILI PROVINCIALI LE LINEE GUIDA PER UN'ASSOCIAZIONE CHE VUOLE CRESCERE LE MOLTEPLICI OPPORTUNITà PER I GIOVANI ESTATE E DONAZIONE: TRA EMERGENZA E PROGRAMMAZIONE PERCHè MI ISCRIVO ALL'ADMO
L'editoriale del Presidente Avis Provinciale
UNO SGUARDO RIVOLTO AL FUTURO Cari avisini bresciani, è con una certa emozione che scrivo queste poche righe: per la prima volta ho il piacere di rivolgermi a tutti voi, individualmente, dopo aver assunto - non senza titubanza ma con grande gioia - la responsabilità della guida associativa, grazie alla fiducia accordatami dai consiglieri provinciali e da tutti voi durante i lavori della recente assemblea. Poche parole, come si conviene per gli avisini abituati alla concretezza del dono più che alle chiacchiere. Per dire che Avis Provinciale e il sottoscritto sono semplicemente a disposizione delle sezioni e dei loro dirigenti: le loro preoccupazioni sono anche le mie, i loro sforzi trovano qui accoglienza e valorizzazione. Gli strumenti che intendiamo adottare saranno innanzitutto il confronto - continuo, franco e costruttivo -, l’efficentazione costante del nostro sistema di raccolta mediante le UdR; l’implementazione di nuove opportunità gestionali, l’adozione di rinnovate modalità nel rapporto con le strutture ospedaliere, con Avis Regionale e Nazionale, con le Istituzioni. L’idea è di costruire, giorno dopo giorno, un’Avis Provinciale sempre meno verticistica, sempre più aperta, che guarda alla propria storia, ed a quanti l’hanno vissuta, con doveroso rispetto, ma che non vuole rinunciare a vivere il presente con dinamismo e guardare sempre in avanti, al futuro che è nelle nostre mani. Grazie, dunque, a quanti intenderanno offrire il proprio costruttivo contributo. Voglio augurare buon lavoro al nuovo staff di segreteria e amministrazione, così come a tutti i responsabili delle sezioni che, con dedizione e competenza, sono generosamente al servizio delle attività della nostra Avis. Un augurio speciale, sincero e grato, rivolgo infine a ogni singolo donatore, vera anima della nostra Associazione, costante riferimento del mio futuro operato. Gabriele Pagliarini Presidente Avis Provinciale
Sommario AVIS PROVINCIALE
SEGUI AVIS PROVINCIALE BRESCIA SU
APPELLO AL DONO
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L’assemblea provinciale: maturità e responsabilità
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Estate e donazione: tra emergenza e programmazione
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I nuovi responsabili provinciali
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Iniziare a fare volontariato… fin da piccoli
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Le linee guida per un’Associazione che vuole crescere
AVIS GIOVANI
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Avis Nazionale, Avis Bresciana, il futuro nella propria storia
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Le molteplici opportunità per i giovani
ADMO
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Perché mi iscrivo all’ADMO
NOTIZIE DALLA PROVINCIA
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30° Gruppo Avis Berzo Demo Sezione di Breno
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Voglio Farlo Anch’io 2016/17
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Gardone Valtrompia
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La nuova Sezione di Provaglio d’Iseo
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Bassano avanti tutta!
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Buone nuove da Amatrice
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Avis Giovani: VIII° Trofeo Avis 2017
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Assemblea annuale Avis “Francesco Rodella“ di Montichiari
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Avis Comezzano Cizzago “Quattro Zoccoli per un Arcobaleno”
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Isorella e lo sport
SPECIALE REGIONE Gli stati generali del sistema trasfusionale lombardo Gli stati generali del sistema trasfusionale lombardo Avis Giovani: VIII° Trofeo Avis 2017
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Il VI° piano sangue e plasma Regionale
www.avisprovincialebrescia.it
Direzione, redazione e amministrazione: Segreteria Avis / Piazzetta Avis, 1 – 25124 Brescia Tel. 030 3514411 – Fax 030 3514490 Direttore responsabile: Marcello Zane In Redazione: Anna Parolini - comunicazione@avisprovincialebrescia.it Progetto editoriale: Tòco Studio Srls - www.tocostudio.it Stampa: Grafiche Artigianelli – Brescia Registrazione del Tribunale di Brescia n. 2 del 14/2/1968 Spedizione abbonamento postale art.2 comm. 20/c legge 662/96 Filiale di Brescia.
AVIS PROVINCIALE
L’ASSEMBLEA PROVINCIALE: MATURITÀ E RESPONSABILITÀ Oltre 330 delegati presenti. Terminato il mandato di Gianpietro Briola
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Si è svolta il 25 marzo 2017, preso la sede provinciale cittadina, la 53ma Assemblea di Avis Provinciale. Numerosi i temi all’ordine del giorno, allargatisi di fatto al triennio che ha visto Gianpietro Briola guidare l’Associazione e presentatosi per statuto non più eleggibile. Dopo il doveroso omaggio alla figura di Gianfranco Callegari, simbolo di Avis bresciana nel secondo dopoguerra, il Presidente uscente ha ricordato come si sia trattato di anni “che ci hanno visti impegnati nella riorganizzazione delle Unità di Raccolta, nella loro riduzione, nella messa a norma dei percorsi e della modalità di raccolta. Un obbligo di legge, che ci è costato in termini di risorse umane ed economiche ma che, come abbiamo più volte ribadito, ci ha consentito di aumentare la Qualità e Sicurezza del prodotto "sangue" che la generosità di ogni singolo donatore, mette a disposizione di ogni malato”. Un anno associativo che si conclude, certo ricco di impegni e di progetti, che porta con sé la stagione dei rinnovi elettorali, della disponibilità e dell'impegno.
“Non vorremmo ripetere il solito e stanco ritornello - ha detto Briola - il desueto invito al rinnovamento ma, convintamente, crediamo che l'Associazione, per poter continuare a garantire pari impegno, capacità e risultati, debba poter contare su un ricambio e un apporto nuovo e vigoroso di dirigenti attenti, giovani, aperti alle trasformazioni e al cambiamento. Capaci di coniugare i valori fondanti di Avis con le esigenze dell'evoluzione trasfusionale, della necessaria programmazione, del coinvolgimento e fidelizzazione dei donatori con i nuovi strumenti della comunicazione e dei media”.
Le cifre e la qualità I dati dell'attività del 2016 dimostrano un lieve incremento dei soci da 36.388 nel 2015 di cui 34.757 attivi e 1.631 collaboratori, a 36.743 nel 2016 di cui 34.905 attivi, 1.838 collaboratori. Le donazioni totali da 64.702 nel 2015
sono invece calate a 64.150 nel 2016 con un Ind. Donazioni pari a 1,84. Nello specifico, analizzando i dati si evidenzia come l'attività di raccolta si sia incrementata nel 2016 presso le Unità di Raccolta associative, + 300 sacche a Brescia e + 430 sacche nelle sedi periferiche e sia invece diminuito di 900 sacche presso i centri di raccolta ospedalieri. Accompagnati da un calo di raccolta in plasma e piastrino aferesi.
La qualità e le relazioni Avis Provinciale di Brescia, consapevole che la medicina trasfusionale è inserita nei Livelli Essenziali di Assistenza, garantendo quindi omogeneità di trattamento ad ogni cittadino, ha sempre inteso questo tema di priorità e il rapporto tra il sistema, i donatori e i riceventi le trasfusioni, come un inscindibile momento. “Per questo - ha sottolineato Briola - si è sempre apertamente e consapevol-
mente confrontata con le Istituzioni civili e dialoga, in modo costruttivo con le Istituzione sanitarie, regionali e locali, nel rispetto delle gerarchie associative. Avis lavora e intende lavorare in futuro con le Istituzioni - non in competizione, né tanto meno in contrapposizione – ma in stretta e necessaria sinergia e rispettoso confronto, salvaguardando le peculiarità dell'Associazione ed i vincoli e gli interessi delle politiche sanitarie. Caratteristica del mandato 2013-2016 di Avis, a livello Pro-
I nuovi responsabili provinciali I delegati partecipanti all’assemblea provinciale hanno provveduto a votare i nuovi consiglieri provinciali. In un mix di gioventù ed esperienza, rappresentanza territoriale e disponibilità, questo l’elenco degli eletti, che a loro volta hanno provveduto alla nomina dei nuovi responsabili (tra parentesi la sezione di provenienza):
vinciale e Regionale, è stata la ricerca e la reinterpretazione di spazi nel dialogo tra il Volontariato (in generale, e più specificamente quello avisino) e le Istituzioni, rimasto spesso stagnante tra il rischio di analisi autoreferenziali e il pericolo del parcellizzare il tema trasfusionale e le responsabilità organizzative, di gestione e di raccolta”. Di questo e di molto altro ancora si è parlato durante i lavori assembleari. Sono seguite le elezioni, le cui risultanze sono riassunte in altra parte de “La Goccia”.
Presidente: Gabriele Pagliarini (Brescia) Vice Presidente Vicario: Francesco Piovani (Pavone Mella/Cigole) Vice Presidente: Paola Pasotti (Lumezzane) Amministratore: Stefano Simonini (Iseo) Segretario: Angelo Capitanio (Comezzano - Cizzago) Consiglieri: Mario Baresi (Ospitaletto) Francesco Begni (Chiari) Luigi Bernardi (Breno) Paolo Bettenzoli (Montichiari) Paolo Bontempi (Coccaglio) G.Pietro Briola (Verolavecchia) Sergio Candrina (Calvisano) Franco Docchio (Brescia) Erica Durosini (Gambara) Bortolo Fontanella (Desenzano D/G) Gabriele Fossati (Brescia) G.Pietro Gogna (Brescia) Matteo Pialorsi (Sabbio Chiese) Ezio Quaglietti (Brescia) Marcello Ravani (Pisogne) Angelo Rizzardi (Vestone) Cesare Sambrici (Nave) Patrizia Seneci (Berlingo) Luigi Spada (Rodengo Saiano) 5 Mina Taboni (Sarezzo)
AVIS NAZIONALE
Le linee guida per un’Associazione che vuole crescere
Vincenzo Saturni
Suggerimenti e azioni per accogliere e comunicare con i donatori
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Avis ha tra i suoi compiti principali la promozione della cultura della solidarietà e del dono, oltre a quella di stili sani e positivi, la chiamata del donatore, la raccolta del sangue e degli emocomponenti laddove delegata dal Servizio Sanitario Nazionale/Regionale, lo sviluppo del volontariato. Inoltre abbiamo un’organizzazione a rete che ci configura come una Associazione di associazioni e di soci che si riconoscono nel patto associativo, con riferimento ad uno Statuto e Regolamenti tipo, un Codice Etico, un unico logo, un’immagine coordinata. Per tale motivo il Consiglio Nazionale ha deciso di realizzare questi manuali che contengono le Linee Guida essenziali su Promozione, Chiamata-Convocazione, Accoglienza al fine di rendere maggiormente uniforme e omogenea l’azione associativa in questi ambiti di attività. La volontà è, pertanto, quella di supportare tutte le sedi nel miglioramento dei propri risultati condividendo procedure già testate dai propri collaboratori (condivisione del sapere e del saper fare). I manuali sono il frutto di un percorso condiviso iniziato alcuni anni fa e che ha visto coinvolti consiglieri nazionali, realtà territoriali, delegati alle Assemblee Nazionali, esperti che ringrazio sentitamente per tutto il lavoro svolto, oltre alla messa in comune di esperienze e buone pratiche già in essere. Peraltro devono essere considerati uno strumento di lavoro in divenire
che pertanto potranno essere arricchiti nel tempo dopo un adeguato periodo di sperimentazione.
Un manuale per bene operare Tra gli obiettivi che Avis persegue sul territorio la fidelizzazione dei donatori e dei volontari rappresenta quello forse più stimolante. È infatti noto che nostro compito non e solo aumentare il numero di nuovi donatori, ma anche quello di far si che permangano in Associazione e continuino con regolarità la loro attività nel tempo, oltre a favorire l’avvicinamento di nuove forze all’interno della nostra organizzazione. Uno
“strumento” fondamentale in questa direzione è l’accoglienza sia del candidato donatore sia del già donatore sia del possibile nuovo volontario e dirigente associativo. L’assioma secondo cui se ci si trova bene in un posto, se si e accolti adeguatamente siamo invogliati a ritornare e valido anche per Avis. Come si legge nella parte introduttiva di questo manuale: “Pensiamo alla nostra personale esperienza di donatore: com’e stata la prima volta che siamo entrati in contatto con Avis?” Ricordando questi momenti fatti di dettagli e di relazione - come un sorriso sincero, un saluto personalizzato, una frase che ha placato i nostri dubbi - ci renderemo conto dell’importanza determinante che hanno avuto nel nostro percorso di
donatori e di avisini. Siamo un’Associazione di persone dedicata alle persone, e il fattore umano, la testimonianza personale, l’entusiasmo associativo, affiancati a qualche tecnica specifica fanno sicuramente la differenza. L’intento di questo manuale è quello di fornirti un metodo efficace e un linguaggio comune che possano supportarti nella creazione e nella gestione della fase di accoglienza in collaborazione con il tuo team. All’interno del manuale troverai dei suggerimenti creati raccogliendo alcune esperienze di successo. Si tratta quindi di indicazioni pratiche e replicabili che lasciano spazio alla personalizzazione. Sappiamo, infatti, che questo non solo è un fattore imprescindibile viste le diversità territoriali, ma anche di grande valore perché permette un contatto unico con il donatore. Abbiamo voluto fornirti in questi capitoli delle linee guida, spunti formativi e di gestione proprio per supportarti nel miglioramento continuo. Troverai per questo anche delle rubriche pratiche: “Ricorda che…” punti di attenzione; “Una nota in più” approfondimenti utili. Alla fine del manuale, troverai una sezione dedicata agli “Esercizi con il gruppo” per approfondire a livello pratico alcuni argomenti del manuale. Consideriamo questo strumento, come un punto di partenza da approfondire attraverso ulteriori modalità formative e incontri ad hoc.
Comunicare mediante i social Negli ultimi anni la comunicazione ha subito grandi cambiamenti che l’hanno resa molto più immediata e maggiormente alla portata di tutti. L’ambiente “social” rappresenta sicuramente
un ambito estremamente evolutivo ed innovativo e coinvolge anche Avis. Abbiamo ritenuto di fornire alla nostra Associazione questo vademecum per dare una risposta ai numerosi quesiti che ci vengono posti su queste tematiche, per dare maggiore omogeneità alla loro gestione e fare da riferimento per tutta l’Italia avisina. Peraltro riteniamo non concluso questo lavoro e pertanto vi chiediamo di farci pervenire osservazioni, sollecitazioni, proposte di miglioramento in modo da mantenere alta l’attenzione e dinamico il nostro impegno. Oltre agli aspetti più strettamente tecnici, mi preme però sottolineare l’importanza di un loro uso oculato e rispettoso della serietà del nostro logo e di ciò che rappresentiamo. L’utilizzo troppo disinvolto, dettato talvolta dalla necessità di essere tempestivamente “sul pezzo”, può portare a ledere l’immagine dell’Associazione. Mi sembra doveroso richiamare i principi del nostro Statuto e del nostro Codice
Etico per ricordare a tutti che i nostri social non devono essere il luogo per sostenere iniziative partitiche, veicolare idee politiche, rilanciare messaggi non propriamente avisini, abbinare il nostro logo ad immagini, filmati, manifestazioni che nulla hanno a che fare con Avis e con la donazione di sangue. Questo vale anche per i profili personali laddove si ricoprono cariche associative e l’abbinamento è palese, considerando anche che molte immagini restano pressoché per sempre. Quanto esposto non è moralismo o demonizzazione di questi strumenti che hanno cambiato il nostro modo di comunicare e di rapportarci con gli altri e con il mondo, ma, proprio nell’anno del nostro 90° compleanno, ritengo importante ricordare che i nostri valori sono la cosa più straordinaria che noi abbiamo ereditato e che dobbiamo costantemente trasmettere agli altri, in una cornice sobria ed etica indipendentemente da quale strumento stiamo utilizzando.
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AVIS GIOVANI
Avis Nazionale, Avis Bresciana, il futuro nella propria storia
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Per i suoi primi 90 anni, Avis Nazionale ha disegnato la propria campagna informativa mediante una lunga serie di iniziative. Fra queste alcune immagini – ne vediamo qui una – che disegnano la contemporaneità, ovvero la presenza nella nostra società come fra i donatori di uomini e donne che da tempo, spesso addirittura in seconda generazione, vivono ed operano nelle nostre comunità. Accanto, la scelta di raccontarsi nei dialetti regionali, un legame col territorio che sta alla base del radicamento associativo. Ovvero, l’idea che la propria storia sia in costante evoluzione e come il presente disegni il futuro senza dimenticare le radici del passato. Nell’altra immagine, che riprende Mario Zorzi e Aldo Fedeli, Avis Bresciana si rispecchia nell’impegno che per lunghi decenni loro ed altri Pionieri hanno riservato all’attività avisina. Da loro, la testimonianza che ci appartiene, l’opportunità di pensare al nostro futuro senza obliare la nostra storia. Lo ha ricordato anche lo stesso Fedeli nell’ultima assemblea del Gruppo Anziani, giunto ai 50 anni della propria costituzione dopo l’avvio sotto la tutela del primo Presidente Emanuele Tenchini. Un Gruppo che, in realtà, è particolarmente attivo: due volte l’anno - Pasqua e Natale - la visita a 45 soci per farli sentire ancora parte della grande famiglia avisina, la distribuzione di 5.000 depliant informativi negli studi dei medici di base e nelle farmacie della città, la celebrazione della Santa Messa per i defunti e la partecipazio-
ne con labaro a numerose manifestazioni, la presenza ai gazebi e in varie manifestazioni promozionali, nei supermercati, nelle tavolate di “Brescia In”. Una presenza attiva, più che meritoria, cui essere grati, oltre alla gratitudine dovuta per decenni di donazioni. Perché, così Aldo Fedeli, “essere anziani non significa essere più vecchi o nati prima, significa invece portare dentro di sé la storia, le origini, i sacrifici dell’intera Avis Bresciana”.
Le molteplici opportunità per i giovani
Anna Parolini
Servizio Civile – Leva Civica – Alternanza Scuola/Lavoro Un’interessante opportunità rivolta a 5 giovani dai 18 ai 28 anni: “Con questa iniziativa Avis avvicina i giovani al mondo del lavoro e del volontariato e li forma per affrontare con maggior sicurezza la società”. Per il terzo anno consecutivo Avis Provinciale Brescia è accreditata come ente di Servizio Civile. Il progetto “Un anno di Avis in Lombardia” è una interessante opportunità rivolta a 5 giovani dai 18 ai 28 anni che hanno la possibilità di svolgere il servizio civile presso le sedi avisine: due in Avis Provinciale e una ciascuna nelle sezioni Comunali di Brescia, Desenzano e Pavone Mella - Cigole. Si tratta di un vero e proprio percorso di formazione e insieme un’occasione di crescita per i giovani nel mondo della solidarietà. Da quest’anno il progetto è nazionale: sono disponibili 388 posti, di cui 18 in Lombardia. I ragazzi reclutati svolgeranno molteplici attività pratiche e metteranno la freschezza tipica della loro età per rendere più efficiente il rapporto con il donatore. Il bando per partecipare si è chiuso il 26 giugno e il progetto avrà inizio il prossimo settembre. Tre gli ambizioni obiettivi da realizzare:
- Contatti con le comunità per la creazione di nuove relazioni - Manifestazioni con finalità di promozione - Analisi sulle risposte alle chiamate, effettive presenze, indici di ritorno - Campagna informativa presso i donatori - Potenziamento del sistema di donazione programmata - Accoglienza al donatore in occasione delle visite di idoneità e della donazione Per maggiori informazioni sul servizio civile in Avis, visita il sito www.avis.it
OBIETTIVO 1: sviluppare una azione educativa alla cittadinanza attiva rivolta ai giovani OBIETTIVO 2: sviluppare nuove modalità di contatto coi giovani cittadini non italiani OBIETTIVO 3: ottimizzare i sistemi di gestione del donatore Tra le attività progettuali : - Collaborazione con il Servizio Volontario Europeo - Incontri di sensibilizzazione nelle scuole primarie - Progetto di teatro sociale nelle scuole superiori - Promozione della donazione - Giornate di donazioni per studenti delle superiori o delle Università - Comunicazione con altri giovani mediante social network - Eventi di tipo sportivo, culturale e ricreativo sul territorio - Sperimentazione del “Vademecum” nato da una ricerca con l’Università Cattolica
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AVIS GIOVANI
Dounia in Avis da settembre 2016 Sono ancora incredula che siano già passati quasi 9 mesi da quando ho iniziato il servizio civile, e devo dire che non mi pento della mia scelta, per mesi di continua crescita personale, di impegno e di scelte. In questo periodo ho avuto l'opportunità di conoscere persone deliziose e molto pazienti che mi hanno aiutato nelle attività che svolgo durante il mio servizio, ho avuto la possibilità di provare nuove esperienze emozionanti, dritte al cuore e alla pancia, emozioni che difficilmente mi scorderò. Tra queste rappresentare la mia Regione nello spot realizzato per il 90° Anniversario di Avis Nazionale ed essere testimonial del Servizio Civile Nazionale. Diventare poi una componente del gruppo giovani Avis Provinciale Brescia, che si occupa da anni di promozione e di far conoscere Avis a tutti i ragazzi di città e provincia mediante eventi e manifestazioni, è altrettanto stimolante per avvicinare i giovani al mondo del volontariato. Ringrazio per aver avuto la possibilità di conoscere da vicino il mondo della donazione di sangue, che non si ferma alla compilazione del questionario e alla sola visita medica, c'è tutto un lavoro dietro che viene svolto dal personale Avis, sia amministrativo e che sanitario, che non è per niente semplice o banale.
Progetto 100 leve
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Non solo Servizio Civile, Avis Provinciale Brescia quest’anno ha aderito al “Progetto 100 Leve” realizzato dal Comune di Brescia in collaborazione con Anci Lombardia - Dote Comune, un
programma che consente alle giovani leve competenti di essere impiegate in lavori di pubblica utilità a supporto del settore non-profit per offrire servizi alla città e ai cittadini.
La parola a Jean Ciao a tutti. Mi chiamo Jean-Christophe e ho 24 anni. Ho studiato per quattro anni ingegneria al Politecnico di Milano, ma dopo alcuni esami andati male, alla fine ho realizzato che non era il percorso che faceva per me. È a questo punto che sono venuto a conoscenza di un bando del Comune di Brescia, tramite l’ufficio di Informagiovani, dove si proponeva un tirocinio formativo della durata di un anno, in una realtà che opera nel terzo settore. Incuriosito e desideroso di fare qualcosa di nuovo, mi sono
candidato. Dopo essere stato selezionato, sono stato assegnato ad Avis Provinciale di Brescia. Mi occupo di accogliere i nuovi donatori, accompagnarli nel loro percorso che inizia dalla compilazione dei questionari e dalla visita del medico per concludersi in sala prelievi e al ristoro. Oltre a questo, do una mano in segreteria amministrativa, facendo classico lavoro d’ufficio. Qui in Avis ho avuto l’occasione di conoscere i miei limiti ma anche i miei punti di forza. Ho imparato come approcciarmi con il pubblico e interagire con diverse tipologie di persone, siano questi donatori, personale medico o di segreteria. Con le colleghe si è instaurato sin da subito un buon rapporto collaborativo, anche se alcune incomprensioni possono comunque capitare. Ad oggi posso fare un bilancio positivo della mia esperienza in Avis, una realtà che conoscevo solo come donatore e che ora apprezzo di più, sapendo tutto il lavoro che c’è dietro e conoscendo le persone che ogni giorno si impegnano per garantire un servizio puntuale e di qualità. Consiglio questa esperienza a chi, come me, ha interrotto il percorso di studi e vuole un’opportunità per capire meglio cosa vuol fare in futuro. Un’occasione per crescere dal punto di vista professionale ma anche umano.
L'Alternanza Scuola–Lavoro Infine il nuovo modello dell’alternanza scuola-lavoro, un modello di apprendimento che permette ai ragazzi della scuola secondaria superiore, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, di svolgere il proprio percorso di istruzione realizzando una parte della formazione presso un'Impresa o un Ente del territorio.
La parola ad Alessia L’anno della terza superiore è l’anno in cui si svolge il primo turno obbligatorio di alternanza scuola-lavoro ed io, come tutti i miei coetanei, l’ho svolto e scelto Avis. Parto con il presentarmi, mi chiamo Alessia, ho 18 anni e frequento la 3AT dell’Istituto Abba Ballini a Brescia e la mia prima alternanza scuola-lavoro è stata in Avis; ho passato tre settimane fantastiche in cui ho svolto mansioni di ogni tipo e dove ho conosciuto persone meravigliose. Quando sono arrivata qui all’inizio delle tre settimane non sapevo neanche cosa fosse Avis e invece adesso mi trovo ad andare in giro e chiedere alla gente se vuole diventare donatore (oltre ad avere deciso
io stessa di diventarlo). Avis ti accoglie sia “scolasticamente” parlando, insegnandoti come comportarti in un luogo di lavoro, sia umanamente; in così poco tempo mi sono affezionata a tutti: alle ragazze della segreteria, alla mia tutor che mi ha seguita in tutto e per tutto e mi ha aiutata a superare anche a volte la timidezza, perfino ai volontari addetti al ristoro che ti fanno sentire a tuo agio e si prendono cura di te. Questo luogo ti spinge a fare del volontariato, ti aiuta a capire che fare una piccola cosa come la donazione del sangue, che porta via al massimo un’ora di tempo, è così importante da poter salvare la vita a qualcuno e la passione che ci mettono tutti fra dottori, infermieri e volontari ti invoglia, ti induce a pensare “Voglio farlo anche io” che tra l’altro è anche un concorso che Avis organizza per i ragazzi delle Scuole medie e superiori di Brescia e provincia e di cui ho avuto l’onore di prendere parte alla premiazione. Ti fa capire che la solidarietà e il volontariato ti riempiono il cuore perché è quello che hanno fatto con me. Se ho pensato di far parte di Avis in futuro, anche come semplice volontaria? Certo. Ora che la mia esperienza è terminata mi dispiace lasciare questo posto perché è come se mi appartenesse un poco.
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AVIS GIOVANI
Voglio Farlo Anch’io 2016/17 Coinvolgere i giovani sul tema della donazione del sangue. Grande successo per l’edizione 2016/17 del concorso “Voglio farlo anch’io”. Ben 20 gli elaborati ideati dai giovani studenti delle Scuole medie e superiori di Brescia e provincia. Donare non è un gioco ma l’importante è partecipare. Video, poesie, disegni e musica per invitare i propri coetanei a diventare donatori di
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sangue. “Primo Classificato Assoluto” il video della classe 4^ATC Primo Levi Sarezzo “Una goccia per la Vita”; i ragazzi sono stati premiati con biglietti per Gardaland e un buono spesa in un negozio di elettronica. Diverse le menzioni speciali: alla 1^C Istituto comprensivo Rudiano per la sezione “Immagini”, per la categoria “Musica” un riconoscimento alla 3^A Istituto Luzzago
e all’Istituto comprensivo Nave Classe II^A per la poesia. Infine nominati speciali nella sezione “Video”la classe 2^C dell’Istituto comprensivo Centro Mompiani, la classe 2^B IC di Nuvolento (plesso di Serle); Istituto Comprensivo Sabbio Chiese Scuola Secondaria Primo Grado “Matteotti”, Agnosine Classe 2°G; Liceo Bagatta Desenzano del Garda, Classe 1°B.
BASSANO AVANTI TUTTA! 12^ edizione Circuito promozionale tennistico Orsa Maggiore UISP
Domenica 26 febbraio si è conclusa, con la disputa del Master, la 12^ edizione del Circuito promozionale tennistico Orsa Maggiore UISP, dedicato agli atleti nati dal 2004 al 2010. Il Circuito, diviso in tre tappe e in tre categorie, ha visto la partecipazione di circa 100 piccoli atleti e di una dozzina di circoli di Brescia e provincia. Come ogni anno si sono visti atleti preparati, entusiasti e corretti che hanno affrontato le prove assegnate con impegno e divertimento. I risultati del Master per la categoria Medi (2004/2005) hanno visto trionfare Luca Boffini della Polisportiva Manerbio su Edoardo Bernardi del Tennis Time. Terzi classificati Alex Dima sempre del Tennis Time e Tommaso Baschirotto del Tennis Rodengo, mentre al quinto posto si sono piazzati Alessandro Senco, Gabriele Sonetti del Tennis Time e Parolini Andrea del Gambara. Nella categoria Midi il vincitore è stato Rossetti Filippo del Bassano su Nicoli Christopher sempre del Bassano. Terzi Mihacea Chris e Assini Tommaso del Bassano e quinti sono
stati Conti Laura del Bassano, Riccardo Moiola del Tennis Time, Albarelli Luca del Bassano e Piovani Leonardo del Pralboino. Nel Master dedicato ai Mini ha prevalso Saleri Luca del Rodengo su Mantovani Alessandro del Bassano. Terzi Reboldi Nicola del Rodengo e Alghisi Lara del Bassano. Quinti classificati Elena Cometti dell’Odolo, Relea Nicolas e Carolina Espen della Top Tennis Academy. Per la classifica generale sono stati premiati nei Medi, primi a pari merito Alessandro Senco e Alex Dima del Tennis Time, per i Midi Rossetti Filippo del Bassano e per i Mini Luca Saleri del Rodengo. La classifica riguardante le società ha visto al primo posto il Tennis Bassano. Si ringraziano sentitamente gli atleti partecipanti, i circoli, i maestri, i genitori e accompagnatori e i responsabili di Avis Provinciale: Gabriele Pagliarini, Vincenzo Calvio e Gianpietro Gogna per la disponibilità accordataci nell’ospitarci presso la sede Provinciale in occasione delle premiazioni del circuito. Un arrivederci alla 13^ edizione!
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AVIS GIOVANI
Avis Giovani: VIII° Trofeo Avis 2017 Il gruppo giovani di Avis Provinciale di Brescia ha organizzato l’ottavo TROFEO AVIS PROVINCIALE: la manifestazione podistica si è svolta il 11 giugno 2017. La gara ha avuto il patrocinio della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia e del Comune di Borgosatollo. Il trofeo prevedeva quattro percorsi, rispettivamente di km 9 per gli adulti; km 4 per i ragazzi; km 1,5 per i bambini; km 0,5 per i pulcini. Tutti i concorrenti sono stati premiati con trofei, mentre a tutti i bambini oltre al premio di partecipazione sono stati offerti “buoni pizza” elargiti dal gruppo di ristorazione “I Silvani”. Avis Provinciale tramite il Gruppo Giovani ha deciso di devolvere tutto il ricavato della manifestazione, € 1.284,00, alla sede avisina di Amatrice, città colpita dal recente terremoto. All’evento hanno partecipato circa 500 corridori, un numero inconsueto per la nostra gara, numero inferiore a quello dell’anno scorso, dovuto alla contemporaneità di altre gare a Salò e Desenzano inserite nello stesso circuito di gare.
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Un ringraziamento a tutti i collaboratori, al personale addetto al ristoro, al gruppo dei Borgobikers di Borgosatollo che con il loro impegno hanno vigilato sui partecipanti, un ringraziamento anche a tutti i volontari, agli enti locali, alle forze dell'ordine e a tutti i membri del Gruppo Giovani Avis Provinciale. Un ringraziamento per il loro sostegno al gruppo ristorazione “I Silvani”, che ha fornito le torte, all’azienda “Aliprandi Beverege Company”, che ha fornito acqua e bevande ed alla “Valle d’oro”, che ha fornito prodotti da forno. Ancora: il Gruppo Giovani ha organizzato fra l’altro le “Olimpiadi di matematica”, ha presenziato a Seridò, era presente ad una serata in musica a tema anni Cinquanta (Cookie jar), mentre altre iniziative sono in programma per la fine dell’anno.
SPECIALE REGIONE
Gli stati generali del sistema trasfusionale lombardo Annunciati nella Assemblea Regionale del 2016 e poi attuati con successo lo scorso novembre. Il programma dell'evento è stato messo a punto insieme all'Assessorato alla Salute di Regione Lombardia, ad Areu ed alle Associazioni del Dono milanesi. Gli "Stati Generali” si sono svolti il 12 novembre 2016 raccogliendo a Milano tutti gli attori del Sistema Trasfusionale Lombardo per fare il punto sulla situazione attuale, valutando i successi e gli spazi di miglioramento. Presenti oltre 300 donatori di sangue, provenienti da tutte le
province della Lombardia, insieme ai vertici politici e tecnici della Regione. Molto apprezzata la partecipazione di ADMO, rappresentata dalla Presidente Raffaella Calvetti e dal fondatore Renato Picardi. Gli "Stati Generali" hanno prodotto reciproca conoscenza e stima, consentendo di attivare un comune tavolo di lavoro e di confronto. In discussione la nuova Convenzione per la quale si è chiesta un’uniforme applicazione, con l'accento su due temi principali: le tariffe di rimborso, e l'elenco dei materiali e delle apparecchiature sanitarie
che il Servizio Trasfusionale mette a disposizione dell’Associazione. Sul punto, il rappresentante di Avis Lombardia nella Conferenza dei Dmte ha già chiesto che il materiale sanitario venga periodicamente rivisto, allineandosi alla evoluzione tecnologica e secondo le richieste della rete trasfusionale. La nuova Convenzione non esclude la possibilità di ulteriori accordi integrativi per collaborazioni specifiche, non previste nella convenzione standard.
Il VI° PIANO REGIONALE SANGUE E PLASMA L'1 febbraio 2017, Avis per tramite della sede Regionale è stata invitata alla audizione davanti alla III^ Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lombardia in merito alla revisione del TITOLO IV della Legge Regionale 33/2009. In discussione la prevista abrogazione della L.R. 5/2005 (V° Piano Regionale Sangue e Plasma).
Sul punto Avis Lombardia si è più volte espressa. L'ultima, in ordine di tempo, a novembre 2016, agli “Stati Generali del Sistema Trasfusionale Lombardo”. Ormai il VI° PRSP sembra improcrastinabile: il precedente è vecchio di oltre 10 anni e nel frattempo è intervenuta una radicale riorganizzazione, al cui com-
pimento ha contribuito in larga misura la nostra Associazione, in primis con il puntuale accreditamento di tutte le strutture trasfusionali associative. Auspicabile che il testo del nuovo PRSP sia redatto in tempi rapidi e condiviso con tutte le componenti del Sistema Trasfusionale Regionale.
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APPELLO AL DONO
Estate e donazione: tra emergenza e programmazione
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Siamo nel periodo estivo, tempo per tutti di vacanze e spensieratezza. L’appello mio, da collaboratore sanitario da anni in Avis, è rivolto a tutti voi donatori della provincia a recarsi presso le Unità di Raccolta periferiche durante la raccolta collettiva della propria sezione (online è consultabile il calendario) o presso il Centro Provinciale (piazzetta Avis 1 - Brescia aperta tutti i giorni 7.45-10.30) prima di partire. L’invito alla donazione è necessario, nonostante la situazione non sia di allarme, poiché è importante mantenere l’autosufficienza delle scorte di emocomponenti nel CLQV (Centro di Lavorazione e Validazione SIMT - Spedali Civili di Brescia), che supporta nelle necessità trasfusionali tutti gli ospedali e le cliniche della nostra provincia. Questo periodo dell’anno è piuttosto critico ed è caratterizzato da un incremento del fabbisogno dovuto a interventi chirurgici programmati negli ospedali del territorio, ma soprattutto per l’incidenza dell’afflusso turistico estivo nel capoluogo, nelle zone di lago e montagna del bresciano. Infine, il mantenimento delle scorte deve essere costante al fine di garantire la richiesta di emocomponenti necessari per eventuali emergenze. Facciamo quindi leva sulla sensibilità dei nostri donatori affinché continuino nell’essere virtuosi nel donare e, al tempo stesso, nel coinvolgere amici, famigliari e colleghi, invitandoli ad iscriversi ad Avis come in un vecchio slogan promozionale che recitava “un donato-
Dr Giovanni Moretti Collaboratore sanitario Avis Provinciale Brescia
re tira l’altro”. Purtroppo l’ammalato non va in vacanza e abbiamo bisogno che sia mantenuta salda questa catena di solidarietà. Ricordo, infine, che vi è un’altra possibilità di donazione, la cosiddetta “aferesi”, effettuata su appuntamento (030-3514411) dal lunedì al venerdì presso il Centro Provinciale di Avis: l’aferesi (termine greco che significa l’atto del “portar via”), attraverso l’uso di separatori cellulari, consente di ottenere dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità: plasma (plasmaferesi) o piastrine (piastrinoaferesi), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Un incentivo ancora più forte, che mi spinge, a nome dell’Associazione e da medico, a chiedere ancora a voce più alta la partecipazione di tutti.
INIZIARE A FARE VOLONTARIATO… FIN DA PICCOLI
Maria Paola Mostarda - Staff Scuola “Piacere Avis”
Per ogni avisino, recarsi a donare, aiutare in ogni modo la propria sezione, diffondere l’importanza del dono in ogni occasione, collaborare con ogni realtà che abbia bisogno, sono probabilmente diventate una normalità. Un habitus, una seconda pelle che fa parte del modo di essere e di vivere di ogni giorno. Lo spirito solidale – però - non è un gene del DNA, non è per niente “naturale”. Anzi, per natura l’individuo è concentrato su sé stesso, sensibile nel proteggere i propri interessi o quelli dei propri familiari. È solo quando apre gli occhi sul mondo che si accorge di quanto è prezioso nella vita aiutarsi gli uni con gli altri e restituire un po’ di quel bene che ciascuno di noi ha ricevuto “gratis” (Briola, 2009). Tutti gli avisini lo sanno bene, ma la domanda è: i ragazzi, i giovani fanno esperienze che li fanno crescere alla solidarietà? Incontrano persone che li accompagnano ad acquisire questa “se-
conda pelle”? La vita di oggi li fa uscire da loro stessi e li fa maturare alla sensibilità sociale? Le ricerche dicono che il 60% dei giovani (19-32 anni) non ha mai fatto volontariato e il 29,3% lo ha fatto “in passato” (Rapporto Giovani 2017). Solo il 4,7% afferma di essere impegnato in modo
continuativo. Eppure - continuano gli intervistati - il volontariato è al top nella fiducia dei giovani (65,3%) che lo reputano secondo solo alla ricerca scientifica (75,3%) (Idem). Come avisini, come organizzazioni di volontariato godiamo della fiducia dei giovani: che cosa possiamo fare per attrarre tutti quei ragazzi che ci stimano ma non si rendono disponibili, che ci accordano la loro fiducia ma non sono mai entrati nelle nostre sedi, che sanno che c’è bisogno di loro e hanno anche letto i volantini ma non si sono avvicinati ai Gruppi Giovani? Ora è tempo di estate e di relax. Forse è il tempo propizio per riflettere insieme, per valutare quali attività funzionano e anche per cercarne altre. Facciamoci trovare pronti per il prossimo anno scolastico. Tanti giovani forse non lo sanno, ma aspettano il nostro invito.
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ADMO
Perché mi iscrivo all’ADMO
Ho deciso di iscrivermi all’ADMO pochi anni fa, dopo essere diventata maggiorenne, convinta che il modo migliore per diventare grande fosse tentare di lasciare un piccolo segno nella storia di qualcuno. A quest’età siamo forti e pieni di vita: perché mai non dovremmo tentare di donare un po’ di noi a chi ne ha così bisogno? Mi sono iscritta pensando che non mi avrebbero Benedetta mai chiamata o che, qualora fosse successo, sarebbero passati anni e anni prima di quel giorno. Invece, dopo solo un anno e mezzo, sono stata contattata per una possibile compatibilità che, dopo qualche settimana, si è rivelata certa. Da quella telefonata di conferma ricevuta in un bel giorno di sole è iniziata una serie di controlli medici per assicurarsi che la mia salute fosse davvero al top.
Una scelta serena
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Questo vorrei dire, per prima cosa, a Te che stai per compiere una scelta così importante: cerca di stare tranquillo perché, prima della donazione, si incontrano medici, infermieri e biologi che accertano il tuo stato di salute e che sono sempre pronti a rispondere a ogni dubbio o perplessità. Fortunatamente per me (e soprattutto per chi di me aveva bisogno) tutti i miei esami e le mie visite sono andati per il meglio e, dopo davvero pochi giorni, sono stata ricoverata in ospedale. La mattina seguente il ricovero ho donato. So già cosa mi staresti per chiedere se mi avessi di fronte. “Hai avuto paura? Ti hanno fatto male? Quanto è durato? Chissà che dolore dopo….”. No, sono sincera: non ho avuto paura. Sono stata parecchio agitata durante la notte, ma non era paura. Davvero. Pensavo al miracolo di questa storia e a quella persona che, chissà in quale letto d’ospedale come il mio, associava al mio gesto la sua speranza più grande. Nonostante non avessi paura avevo comunque bisogno di qualcuno che mi stesse vicino, che mi tenesse la mano. E il cuore. E così è stato. Sono scesa in sala operatoria ridendo e, ne sono sicura, mi sono addormentata con un bel sorriso sul viso. Mentre il mio midollo osseo veniva prelevato, la sala operatoria era piena di persone pronte ad aiutarmi: come avrei potuto non essere serena? Anche questo vorrei dirti, caro donatore. Non siamo soli: siamo nelle mani di angeli per cui, in quel momento, la nostra vita è straordinariamente importante. È stato emozionante avere accanto persone così, durante quei pochi giorni. Chi teneva sotto controllo il mio respiro e il mio cuore, chi ha assistito al mio risveglio riconducendomi al mondo, chi era sempre pronto a rispondere al campanello, chi mi portava il cibo e mi accompagnava in bagno se mi sentivo un pochino debole, chi passava nella mia stanza per controllare
che tutto andasse per il meglio e chi, una notte, è entrato nella mia stanza per salutarmi e mostrarmi la neve che imbiancava tutta la città. E il dolore? Poco, davvero. Io almeno non l’ho quasi neanche sentito. Vorrei però proporti di pensare al perché di quel dolore, se mai lo sentirai.
Quanto vale in confronto alla sofferenza di chi ha avuto bisogno di Te? E soprattutto: quanto vale in confronto a ciò che hai fatto, alle emozioni che ti hanno attraversato il cuore? Dopo l’operazione è difficile realizzare ciò che hai fatto. E non per via dell’anestesia. La verità è che è quasi impossibile comprendere a fondo un qualcosa che ha del miracoloso, soprattutto appena successo. Poi i giorni passano, tante persone vengono a trovarti, ti fanno i complimenti, ascolti storie di chi,
grazie a un trapianto, ora sta continuando a vivere. E poi torni alla tua vita di sempre. Ed è proprio quando ti sembra di essere ormai distante, quando ormai hai altro per la testa che il pensiero di ciò che hai fatto viene a trovarti. Mi succede spesso, nei momenti più inaspettati. Penso che una parte di me sta vivendo, chissà dove, in un fratello mai conosciuto di cui non so nulla, di cui posso solo immaginare il volto, gli occhi, il timbro della voce, ma di cui conosco alla perfezione il sangue. E lo amo quel sangue. Ti concedo un’ultima domanda. Vuoi sapere se mi è rimasto il segno, vero? Sì, in totale mi ritrovo 21 minuscoli puntini rosa chiaro sulla pelle, a livello delle ossa iliache. Si notano solo se lo sai. Io lo so e mi piace osservarli e pensarli. Vorrei non sparissero più. Sono il segno tangibile del regalo che mi è stato fatto e che ho potuto fare. Sono il segno delle mille emozioni che ho provato. Emozioni che, te lo ripeto, non hanno niente a che fare né con la paura né col dolore: dovrebbero dirlo, prima di donare, che ogni goccia di midollo che ti tolgono, è un’ondata di gioia di vivere che mai più ti lascerà.
I compleanni delle nostre sezioni
Comunicare con “La Goccia”
Una scelta generosa
Cazzago S.M - 45° di fondazione - 29/04/2017 Desenzano - 60° di Fondazione - 14/05/2017 Orzivecchi - 45° di Fondazione - 14/05/2017 Berzo Demo - 30°di Fondazione - 28/05/2017 Cologne - 60° di Fondazione - 28/05/2017 Esine - Prem. 4° concorso - 03/06/2017 Dello/Corticelle - 55° di Fondazione - 04/06/2017 Capodiponte - 40° di Fondazione - 04/06/2017 Flero - 45° di Fondazione - 10/06/2017 Provaglio - Fondazione nuova sezione - 25/06/2017 Nave - 50° di fondazione - 16/07/2017 Roccafranca - 35° di fondazione - 16/09/2017 Cellatica - 50° di fondazione - 17/09/2017 Calvisano - 50° di fondazione - 17/09/2017 Fiesse - 25° di fondazione - 08/10/2017
La redazione del periodico, che si è recentemente insediata, nel ringraziare quanti hanno offerto sino ad ora la propria collaborazione, intende procedere ad un graduale rinnovamento de “La Goccia”: più spazio alle notizie interne, nuove informazioni di carattere sanitario, maggiore coinvolgimento delle sezioni. A queste ultime ci si rivolge per chiedere contemporaneamente una maggiore frequenza nell’invio di notizie e, dall’altro, il contenimento dei testi da inviare: non più di 40 righe e di 2 immagini (con formato maggiore di 150 K per una migliore resa qualitativa della stampa). Nella vita dei donatori, nelle loro famiglie, non son pochi i momenti lieti che coronano successi scolastici, compleanni, anniversari di vario genere, nascite e matrimoni. “La Goccia” vuole farsi interprete di questa gioia. Alle sezioni rendiamo quindi disponibile, sin dal prossimo numero, uno spazio per pubblicare – esclusivamente – una fotografia con una breve didascalia. Contattate la propria sezione che provvederà all’invio alla nostra redazione.
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NOTIZIE DALLA PROVINCIA
30° GRUPPO AVIS BERZO DEMO SEZIONE DI BRENO In una splendida giornata di sole domenica 28 maggio 2017 il gruppo Avis di Berzo Demo ha festeggiato il suo 30° anniversario di fondazione. Nato nel 1987 su volontà del compianto Cav. Bernardi Guerino oggi è guidato dal giovane nuovo capogruppo Ing. Ivano Venturini. Il capogruppo uscente Bernardi Luigi ha fatto gli onori di casa di fronte alle Avis gemellate di Ome-Monticelli e di Domodossola e ad un folto gruppo di persone, ringraziando tutti e dando grande risalto al lavoro svolto dai bambini della scuola primaria che, sollecitati dalle proprie insegnanti e dal lavoro fatto con il Progetto Scuola di Avis Provinciale, hanno mostrato a tutti tramite disegni e poesie di aver apprezzato il messaggio avisino. Complimenti da parte delle autorità avisine presenti, il neo Segretario regionale Luigi Spada e il responsabile
NUOVO AMIC
Grazie nuov
o amico ch
LORE ROSSO E' IL COll'amore o sfumato
O E FRATE
principale ne rosso è il colore dro dalla mano di un pittore su di un qua utti, di molti dolci fr rosso è il coloreori che conosciamo tutti ard di sentimenti e ori di meravigliosi fi rosso è il colorerriso intenerendo i cuori so che donano un ino, fuoco di un camo un i d re lo co il lin rosso è o o di un cappel di una bella aut sere el cielo in molte ndiere d re lo co il è o ba e ross ante di tantissim ed è parte integr arena per il torero nell' rosso è il coloreil toro di certo si scatena e quando arriva odoro del gustoso pom rosso è il colorengue che vale più dell'oro e del prezioso sa levante, ppresenta il sol importante ra e ch re lo co rosso è il certo più lo di Avis che è la goccia simbo avisino del volontariato oia di un destino re lo co il è o ss ro ue per la gi co del suo sang po un a on d e ch ta che può ridar vi rosso è il colore ento crede che sia finita. mom a chi in un triste
LLO
e vita mi ha i donato, Con il tuo g ma io sono rinato tu forse non mi pens i rande gesto a chi pur s d e tt e a to n o d n a cono ll'am Il plasma è nuova vita sci hai lenito un gran ore c dolore he si può tr donna o as Ma poi sei bimbo che potrebbe ferire in uomo, morire arrivato co n il e Il passo che d ora son felice tu se tuo cuore fiero ia ora hai fatt o è davveromico vero d a vanti a Dio molto bello Il filo della per me sei vita può se mpre contin mio fratello uare se sos teniamo Av del donare is con l'atto 20
di zona Marcello Ravani, per il senso di appartenenza che ancora si respira in questi piccoli gruppi che sono di esempio anche per le realtà più grandi. Durante la manifestazione sono stati premiati i donatori con varie benemerenze, 16 bronzo, 14 argento, 14 argento d'orato, 7 oro, 4 oro con rubino, 1 oro con smeraldo. Di seguito le letture fatte dai bambini della scuola primaria di Berzo Demo durante la cerimonia per il 30° anniversario della fondazione del gruppo Avis di Berzo Demo sezione di Breno.
Gardone Valtrompia
Venerdì 18 Febbraio nel salone dell’Albergo Ristorante Marcheno, l’assemblea annuale della sezione Avis di Gardone Val Trompia è stata aperta da Marco Pardetti, Presidente del sodalizio, ringraziando i presenti, nonché la rappresentante di zona di Avis Provinciale Mina Taboni, per essere intervenuti all’incontro. Si è chiuso un anno molto denso, che ha visto la Sezione valtrumplina, nonostante le iniziali difficoltà e gli inevitabili piccoli inconvenienti, raddoppiare le date dei prelievi trimestrali presso la nuova Unità di Raccolta inaugurata nel nosocomio gardonese e raggiungere la quota di 690 prelievi di sangue intero, delle quali 657 al centro di Gardone e 33 a Brescia, oltre a 18 prelievi di multicomponenti presso la sede provinciale, per un totale di 708 donazioni (considerando anche le critiche date ferragostane). L’anno 2016 ha visto la sezione gardonese artefice di molte attività e coinvolta in altre:
Il Presidente di sezione Marco Pardetti
26 febbraio - assemblea annuale e cena sociale. Marzo e aprile - primo ciclo incontri con i bambini delle classi quinte scuola primarie e ragazzi delle seconde scuola secondaria primo livello, incontri ragazzi delle superiori con assistenza dei docenti di Avis Provinciale di Brescia. 2 aprile – Assemblea Provinciale a Brescia. Maggio – la classe IV A del Liceo F. Moretti di Gardone Val Trompia è risultata vincitrice del concorso "Voglio Farlo Anch'io", avendo ideato ed interpretato il video musicale dal titolo: #VIENIADONARE promosso da Avis Provinciale di Brescia per gli studenti. Sabato 21 maggio – donazione straordinaria (15 donazioni Gvt)
NOTIZIE DALLA PROVINCIA
Domenica 5 giugno – S. Messa in ricordo di Luca Signoroni, giovane e valoroso amico scomparso prematuramente il 6 giugno 2015, e premiazione ragazzi concorso di disegno scuole con lancio dei palloncini. Sabato 6 agosto – Marcia della Solidarietà “In cammino e di corsa per la vita. Su e giù per la Valtrompia” promosso da AIDO di Brescia e dal Gruppo Sportivo “Vita per la vita” di Coccaglio. Sabato 29 ottobre – la neonata Unità di Raccolta sangue della Valtrompia è stata teatro di un evento speciale: la posa delle targhe di benemerenza all’ingresso dei locali del centro e sulle quattordici nuove poltrone per il prelievo, nonché il ringraziamento ai benefattori che hanno largamente contribuito a trasformare in realtà il sogno cullato per lunghi anni dagli avisini della valle: la creazione di una nuova sede per la donazione di sangue dell’intero territorio valtrumplino. Hanno presenziato, sottolineando i meriti di coloro che si sono spesi per la realizzazione dell’Unità di Raccolta: la rappresentante di Avis di zona per la Valtrompia Mina Taboni, il tesoriere Avis Provinciale Ezio Quaglietti, il Presidente della Comunità Montana Massimo Ottelli e Andrea Guerini, rappresentante della ditta Cargnoni di Marcheno, appaltatrice dei lavori. La sezione Avis di Gardone Val Trompia ha reso omaggio a Luca Signoroni dedicando a lui una poltrona del centro prelevi, grazie agli introiti della serata benefica “Che spiedo che fa Avis per LUCA”, organizzata a questo scopo nell’ottobre 2015.
Domenica 30 ottobre – al Duomo di Brescia, il Giubileo del donatore nell’Anno della Misericordia. Venerdì 9 dicembre 2016 – Natale dell’avisino per lo scambio di auguri alla sede di Brescia, con la Messa celebrata dal vescovo Luciano Monari e accompagnata dal coro di Rodengo Saiano. Realizzazione del libretto "Il Filo Rosso che ci unisce”, piccolo manuale di sensibilizzazione dedicato all'amico Luca Signoroni. Questo prezioso strumento viene utilizzato dalla Responsabile della formazione Maria Cristina Brunori durante gli incontri presso le scuole di Gardone. Nel corso dell’anno 2016 sono state registrate 55 nuove adesioni, contando oggi 423 soci in attività. Nel corso della cena ha avuto luogo un’estemporanea estrazione di premi offerti dai negozi e attività della zona; il ricavato sarà devoluto in parte ad Avis Provinciale di Rieti partecipando all’acquisto di un’autoemoteca per dare la possibilità di riprendere i prelievi presso centri abitati che distano fino a 60 Km dall’ospedale, ed in parte al progetto di ricostruzione della sede della sezione Avis Comunale di Amatrice. La sezione Avis Gardone Val Trompia si è impegnata a raddoppiare la cifra raccolta; sono stati raccolti 500 €, quindi il bonifico effettuato ammonta a 1.000 €.
La nuova Sezione di Provaglio d’Iseo
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Venerdì 23, sabato 24 e domenica 25 giugno si è svolta a Provaglio d'Iseo la festa della neocostituita sezione Avis. La centoduesima sezione bresciana ha inaugurato infatti la sede, seppur provvisoria, presso la piazza del Chiosco. Il nuovo gruppo ha come obiettivo primario quello di raccogliere il massimo numero di nuovi donatori, 40 sono già i nominativi raccolti in questo breve periodo di latenza. "Ci sono molteplici idee da sviluppare, come quella di inserire nel programma scolastico delle scuole primarie un progetto che trasmetterà la cultura del dono", sostiene Renzo Gotti. Presenti al corteo d'inaugurazione il sindaco Marco Simonini, la preside Giuseppina Martinelli, i musicanti di Provaglio d'Iseo, il Presidente Provinciale Avis Gabriele Pagliarini e il
Segretario Regionale Avis Luigino Spada. Ad assistere in veste di membro della commissione sanità Regione Lombardia, Gian Antonio Girelli. Si auspica che questa nuova realtà possa accrescere considerevolmente non solo la quantità di sangue donato ma anche il dibattito sul tema della donazione volontaria. Il
direttivo della nuova sezione ringrazia sentitamente tutti i presenti alla manifestazione e quanti, nelle tre giornate di festa, hanno aiutato nello svolgimento dei lavori, tutti i fondatori e sostenitori di Avis Provaglio e il gruppo provagliese Alpini.
Buone nuove da Amatrice Delegazione Avis Pavone Mella-Cigole alla cerimonia di consegna lo scorso 30 aprile della nuova Autoemoteca conse-
gnata ad Avis Amatrice grazie al progetto di raccolta fondi lanciato da Avis Provinciale Rieti.
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NOTIZIE DALLA PROVINCIA
ASSEMBLEA ANNUALE AVIS “FRANCESCO RODELLA “ di MONTICHIARI Si è svolta domenica 26 febbraio l’annuale assemblea della nostra sezione Avis “Francesco Rodella”, per condividere con tutti gli avisini l’attività associativa del 2016. Il Presidente uscente Paolo Bettenzoli ha aperto la mattinata ricordando e ringraziando con un minuto di silenzio i donatori e gli amici collaboratori che ci hanno lasciato: i precedenti Presidenti Avis Carlo Giuliani e Francangelo Bignotti, il dott. Verzeletti, Angelo Maccarinelli. Attualmente la nostra sezione conta 614 avisini, 207 donne 407 uomini. 59 i nuovi donatori iscritti nel 2016, a fronte di 89 definitivamente sospesi. Dei 614 attivi, solo 85 hanno più di 55 anni: si evince quindi che la sezione Avis Montichiari è una sezione giovane, ciò fa ben sperare per il futuro! Nel 2016 si sono effettuate 1080 donazioni, suddivise in 20 date. Nel 2017 ci saranno 21 date: 2 di sabato, 8 di domenica e 11 di venerdì.
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Nel 2016 si è conclusa la ristrutturazione della nostra sede, nell’ex portineria dell’ospedale, un’opera impegnativa e di difficile realizzazione, ma finalmente operativa. Si sono svolte come ogni anno le molteplici attività culturali, sociali, sportive e di propaganda, per far crescere, soprattutto nei giovani, il senso civico di solidarietà e svago. Il 2016 è stato anche, dopo 2 mandati, come da statuto, l’ultimo anno di Presidenza per Paolo Bettenzoli, che ha ringraziato di cuore tutti coloro che a vario titolo l’hanno affiancato e supportato, nei suoi 8 anni da Presidente: consiglieri, segretari, il Direttore Sanitario storico dott. Romano Ciampa e il dott. Cocciolillo, da 1 anno Vicedirettore Sanitario; i labaristi e i tanti collaboratori che con grande disponibilità hanno permesso la buona riuscita di molte iniziative. Relazione finanziaria da parte dei revisori dei conti Policarpo e dott. Galuppini hanno confermato l’oculatezza della gestione economica tenuta in questi difficili anni di grandi spese. Il dott. Romano Ciampa ha ribadito come sempre l’importanza dell’aumento di donazioni di sangue, non riproducibile in laboratorio, ancora insufficiente anche in Italia in casi di calamità naturali ed emergenze sanitarie. L’assessore Ba-
Ornella Olfi
ratti, avisino pluripremiato, a nome dell’Amministrazione Comunale, ha proposto collaborazione con Avis durante i prossimi eventi cittadini, auspicando che anche Montichiari, a seguito dell’aumento di leucemie, possa in futuro avere una sezione Admo e, gradita sorpresa, ha dato notizia di un prossimo contributo alla nostra sezione. Domenica 12 marzo si è proceduto alle nuove nomine: Nuovo Presidente Pino Policarpo, votato all’unanimità; Vice Presidente Vicario Daniele Battagin; Vice Presidente e addetta stampa Ornella Olfi; Amministratore Marco Restante; Consiglieri - Paola Chiodelli, segretaria; - Zoni Valerio, addetto segretario donatori, - Paolo Bettenzoli; - Selina Generali; - Magri Emilio; - Paolo Cavenaghi; - Sergio Tosoni; - Luisa Manenti; - Vittoria Zanola. Un grazie di cuore da parte mia, a nome del Direttivo precedente, a Paolo Bettenzoli. “Grazie a voi – ha detto Bettenzoli - per l’arricchimento personale che mi ha regalato l’esperienza di Presidente Avis. Sono soddisfatto dei traguardi raggiunti – ha ribadito – dai molti nuovi giovani avisini, alle collaborazioni con AIDO e altre associazioni locali, all’obiettivo conclusosi con successo della ristrutturazione della nuova sede, col supporto di Avis Provinciale.” Un augurio sincero di buon lavoro al nuovo Presidente Policarpo, in Avis da moltissimi anni, ricoprendo varie cariche dal 2000, che ha accettato con entusiasmo.
Avis Comezzano Cizzago “Quattro Zoccoli per un Arcobaleno” Per la manifestazione quest’anno Avis sceglie gli ambienti dell’oratorio della parrocchia di Cizzago, ma il successo non cambia. Una domenica che ha visto la partecipazione di 110 tra ragazzi e accompagnatori delle associazioni: il “Vomere“ Travagliato, “Oasi” Orzinuovi, “Rustico Belfiore” Chiari, “Agapha” Capriolo, “Gruppo Giovani Insieme” Ospitaletto. Il Presidente Marco Fornoni, a nome della sezione Avis Comezzano Cizzago, ringrazia per la collaborazione, l’Amministrazione Comunale, Costantino Cavalli “Gruppo Attacchi Brescia”, “il Green” Berlingo, “le Sorgive” Ludriano, il Gruppo della Protezione Civile, il gruppo mamme dell’oratorio, il parroco Don Giordano per i locali. Un immenso grazie a tutti gli avisini e non che hanno lavorato per fare di questa giornata dedicata ai meno fortunati una giornata indimenticabile. Piccolo calendario delle prossime manifestazioni: 1 Ottobre, spiedo da asporto. 21/22 Ottobre, gita in Piemonte, Torino e dintorni. 29 Ottobre, organizzazione Festa dell’Alfiere.
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NOTIZIE DALLA PROVINCIA
Isorella e lo sport
Il Gruppo Sport Avis Isorella accompagna la sezione locale dal 2011 e ne condivide la missione solidale. Le attività sportive, infatti, permettono di far conoscere l’importanza del dono a tantissime persone, tra le quali molti ragazzi. Le soddisfazioni maggiori, perciò, non arrivano solamente dalle vittorie nelle competizioni: come è accaduto durante la donazione collettiva di maggio, il successo più bello è vede-
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re un giovane atleta che decide di farsi avisino. Il gruppo sportivo isorellese è presieduto da Michele Salaorni, che ha raccolto il testimone da Paolo Fiolini e può contare su una folta squadra di collaboratori: Lorella, Simone, Luca, Renato, Michela, Monica, Giancarlo, Fausto, Andrea, Fabio, Riccardo, Paolo, Ugo, Leonardo, Vincenzo, Andrea e Ombretta. Grazie a questi volontari, il G.S. Avis Isorella è attivo in tre ambiti sportivi che
raccolgono 110 tesserati. Due squadre di calcio per giovani ed adulti (a 11 e a 7 giocatori), il gruppo dell’atletica leggera (che coinvolge tutte le età) e l’attività dedicata agli adulti. Il G.S. Avis Isorella collabora inoltre con le scuole Primaria e Secondaria di primo grado di Isorella nell’organizzazione di manifestazioni sportive dedicate agli studenti (come campestri, gare e giochi di chiusura dell’anno scolastico e molto altro). Il fiore all’occhiello del gruppo sportivo è la gara podistica in notturna che quest’anno si svolgerà venerdì 25 agosto e ricorderà per il terzo anno Daniele Regonaschi, uno dei volontari alla base della corsa e del G.S. Avis Isorella. Sarà l’undicesima edizione e, come è accaduto in quelle precedenti, raccoglierà nel centro isorellese almeno 500 podisti con gare per tutte le età e i gusti. Sarà un’occasione da non perdere per gli avisini (atleti e non), perché sono previste premiazioni speciali per i donatori più generosi.
IN RICORDO DEGLI AVISINI SCOMPARSI Franco Mazzelli AVIS BOVEGNO
Boniotti Domenica Itala
Celeste Prandini
Domenico Salvetti
Giacomo Mazzoli
AVIS BRENO
AVIS BRENO
AVIS BRENO
AVIS BRENO
Iginio Beatrici
Mario Mazzoli
Sorteni Gaudenzia
Mauro Agosti
AVIS BRENO
AVIS BRENO
AVIS BRENO
AVIS BRESCIA
Andrea Galli
Rino Guerino Zanelli
Albertina Bettinsoli
Elio Bettinsoli
AVIS CASTELCOVATI
AVIS FIESSE
AVIS LODRINO
AVIS LODRINO
Giuseppe De Giacomi
Mario Paolo Alessandrini
Domenico Calamaio
Mario Zani
AVIS NAVE-CAINO Medaglia Oro con Rubino
AVIS RUDIANO
AVIS SALÃ’
AVIS VALSABBINO
volontari. Dona ora. Fa’ come i nostri volontari. Dona ora.
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