L'editoriale del Presidente Avis Provinciale
Un altro anno volge al termine. Ci prepariamo a celebrare il rito di questo periodo di festa, con spirito di gioia e condivisione, di disponibilità e speranza. Il Natale che si rinnova, porta con se i valori più prossimi al nostro lavoro di volontari, alle nostre fatiche di genitori e figli, ai nostri auspici di cittadini, alle nostre volontà di operatori del sociale. Porta con se, inesorabilmente, i valori di umanità, rispetto e propensione alla comunione che caratterizza l'essere uomini solidali. L'auspicio vero e sincero, affinché la percezione di questi valori giunga a tutti noi e si traduca in quotidiana virtù. In modi d'essere e di fare. Soprattutto, nella capacità di leggere i bisogni, accogliere e condividere. Prima di tutto tra di noi! In famiglia come in associazione, sul luogo di lavoro o tra gli amici, nello sport come nella cultura. Nel privato, come nel sociale. Vi sono una necessità e una esigenza grande, a questa attitudine. A questo modo di stare insieme, alla diversa maniera di tornare a confrontarsi e parlarsi, comprendere le ragioni dell'altro e accompagnarsi a soluzioni di condivisione e reciproco rispetto. L'anno associativo che si conclude, ricco di impegni e di progetti, porta con se la stagione dei rinnovi elettorali, della disponibilità e dell'impegno. Non vorremmo ripetere il solito e stanco ritornello, il desueto invito al rinnovamento ma, convintamente, crediamo che l'associazione, per poter continuare a garantire pari impegno, capacità e risultati, debba poter contare su un ricambio e un apporto nuovo e vigoroso di dirigenti attenti, giovani, aperti al nuovo e al cambiamento. Capaci di coniugare i valori fondanti dell'Avis con le esigenze dell'evoluzione trasfusionale, della necessaria programmazione, del coinvolgimento e fidelizzazione dei donatori con i nuovi strumenti della comunicazione e dei media. Un impegno forte per una strategia che va scritta e condivisa ma poi attuata e implementata. Per questo, serve l'apporto e il contributo di ogni componente associativa, di ogni età e genere, delle diverse professionalità e capacità, delle più generose disponibilità a costruire il progetto e ad agevolare la sua realizzazione, in ogni luogo e per ogni incarico. Con umiltà e determinazione. A tutti voi e alle vostre famiglie, i più sinceri auguri, nella consapevolezza che, insieme, con sacrificio e impegno, rispetto e modestia, sapremo costruire percorsi e ponti di condivisione che sappiano rendere a tutti e a ciascuno, serenità e gioia. Viatico, alla speranza del Natale.
Gianpietro Briola Presidente Avis Provinciale
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Sommario SPECIALE - GIANFRANCO CALLEGARI
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Arrivederci Gianfranco Callegari, colonna dell’Avis bresciana.
GIOVANI E SCUOLA
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"PIACERE: AVIS" - I formatori
MONDO DONATORI
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Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti - DM del 2 novembre 2015
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Sangue in Italia - Report 2015 sui donatori in Italia
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Donare le cellule staminali emopoietiche
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Convenzioni per i donatori
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I concerti da ricordare
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Avis a Gardaland, domenica 3 luglio 2016
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Il Giubileo del donatore
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Premiazioni per 150 e 75 donazioni
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Globulandia: un progetto per tutti
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Stati generali del sistema trasfusionale lombardo
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Il teatro sociale: strumento di promozione e partecipazione
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Il Natale dell'avisino. 9 dicembre 2016
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Bagolino Alpin Run e Maratona UNC
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Avis… porta bene!
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Premio Solidarietà 2016
“Piacere: Avis” continua a crescere e si rinnova "VOGLIO FARLO ANCH'IO" edizione 2016 Feralpisalò e Avis: il nostro impegno sportivo e sociale
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Progetto Scuola-Lavoro
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Gara podistica: Settimo Trofeo Avis Provinciale Brescia
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Servizio Civile per Avis
CONVEGNI
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AIL, l'Assemblea annuale: la vostra voce
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Il Collegio Provinciale IPASVI in Avis
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Campagna di prevenzione dell'HPV - Papilloma Virus
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Congresso Nazionale SIMET ed "Oltre Confine - La donazione consapevole: Africa sub-sahariana"
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ECM Avis Provinciale Brescia: la Formazione del Personale addetto alle Raccolte Collettive
NOTIZIE DALLE SEZIONI
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Avis Bagnolo
Avis Desenzano
Avis Bovegno
Avis Gardone V.T.
Avis Castelcovati
Avis Lonato d/G
Avis Ceto
Avis Montichiari Avis Sarezzo
Direzione, redazione e amministrazione: Segreteria Avis / Piazzetta Avis, 1 – 25124 Brescia In Redazione: Anna Parolini - comunicazione@avisprovincialebrescia.it Tel. 030 3514411 – Fax 030 3514490 Direttore responsabile: Marcello Zane Progetto editoriale: Tòco Studio Srls - www.tocostudio.it Stampa: Grafiche Artigianelli – Brescia Registrazione del Tribunale di Brescia n. 2 del 14/2/1968 Spedizione abbonamento postale art.2 comm. 20/c legge 662/96 Filiale di Brescia.
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SPECIALE - GIANFRANCO CALLEGARI
Arrivederci Gianfranco Callegari, colonna dell’Avis bresciana. Riportiamo il testo dell’orazione di Gianpietro Briola, Presidente dell’Avis Provinciale, tenuta durante la cerimonia funebre Cogliere e sintetizzare sentimenti e stati d’animo è sempre esercizio complesso, arduo impegno, impossibile misura. Ancor di più oggi nella commozione e trepidazione di questo momento. Umanamente, quando si perde un amico, si percepisce e si misura immediatamente un vuoto, un senso di disperazione e stordimento, un inspiegabile leggerezza, un disagio profondo. Caro Gianco, mi perdonerai se oggi vengo però a te con spirito filiale e la serenità nel cuore. Con la consapevolezza, non irriverente, di testimoniare coerenza e rispetto alla tua vita e al farsi concreto dei tuoi impegni professionali, sociali, associativi. La dignità e serenità con cui hai affrontato l’esistenza, e accettata la vecchiaia, la malattia, la sofferenza. Il tuo sorriso, il tuo entusiasmo, la tua voglia di combattere, fino alla fine, con egual tenacia, sono testimonianza indelebile e motivante la nostra scelta. Viatico a una continuità che vogliamo rinnovare! Lo intendiamo ribadire, perchè altrettanta pace e serenità sia concessa ai tuoi famigliari, alla signora Pinuccia, ad Antonia ai tuoi amati nipoti. Nella certezza che ogni gesto, ogni tentativo, ogni possibilità si ê compiuta senza riserve, nell’amore e nella comunione famigliare. Per noi, famiglia avisina, sei stato e rimani un “padre fondatore”, guida ieratica e punto di riferimento. Figlio dI un'epoca d’iniziazione e padre d’una evoluzione strutturata e organizzata, forte dei propri obiettivi e dei propri principi e impegni. Poi nonno saggio, pacato e misurato, distante dagli incarichi ma attento e appassionato ad ogni trasformazione e mutamento. A volte preoccupato ma sempre stimolo positivo e compagno prudente delle nostre scelte. Mai invadente, sempre
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disposto al dialogo e alle condivise mediazioni. Hai spesso ricordato i tempi epici di suor Melania, ricordato i sacrifici e l’abnegazione dei donatori che arrivano anche settimanalmente in bicicletta, sorriso con benevolo rispetto di chi approfittava per l’unica occasione di mangiare una bistecca, richiamato il senso di responsabilità, di chi più fortunato da miglior posizione sociale, aveva l’obbligo di aiutare la società a crescere, a ritrovarsi, ad essere educata ed informata. Mettendo a disposizione i propri strumenti, le proprie conoscenze ma, soprattutto, mettendosi a disposizione. Non intorno ad un interesse ma per un ideale, un valore, una opportunità di crescita e di sviluppo sociale e comunitaria, che solo passa attraverso la promozione umana. Animato dal rispetto costante per la semplicità e la modestia d’animo e dei mezzi, con la capacità di tendere sempre la mano, e l’attenzione al sottolineare le caratteristiche della generosità come virtù teologale. Di quella teologia laica, prima ancora che religiosa, che sa unire tutti gli uomini e creare ponti di solidarietà, oltre ogni appartenenza. Nella consapevolezza d’una necessità ci hai guidato a declinare, in quotidiane e personali azioni, con modestia e senza eroismo, il verso di Turoldo “ ......ragione é necessitata a credere ma, prodigio ancor più grande è il credere”. In fondo, ci hai insegnato, come ognuno di noi possa essere “pioniere“ del proprio tempo, se sa essere innovativo, cogliere i cambiamenti, anticipare le trasformazioni, guidare i percorsi ed i processi. Confrontarci allora con chi è stato prima di noi, coglierne l’entusiasmo, emularne la volontà e l’impegno, il coraggio e a volte la misurata irrespon-
sabilità per non essere conformi, non può che aiutarci. Con umiltà, senza arroganza o presunzione, con conoscenza e voglia di approfondire e confrontarsi. Una comunione d’intenti che con qualche ambizione ha inteso dare continuità e senso alla nostra azione, valore al nostro impegno e a chi ci ha preceduto. Vorremmo solo non deludere! In ogni occasione che venivi a trovarci, eri solito introdurre con una frase ormai proverbiale e che fatto sintesi perfetta del tuo modo d’essere: “Questa è la penultima volta che c’incontriamo in Avis“. E anche oggi, che siamo qui tutti insieme, per questo saluto, - e la numerosa presenza certo non inganna la nostra devozione sincera -, abbiamo la pretesa di sentirti ribadire questa esortazione, questa ulteriore penultima volta, questo piacere dell’incontro, non per una casualità, ma nella comune gioia dell’appartenere, nella speranza della ritrovata serenitá nel definitivo incontro. Ove sia solo luce, rispetto e misericordiosa tenerezza! Mi permetto, nel salutarTi, di dedicare a tutti noi i versi del poeta, a riscatto di questo passaggio, di questa transitoria attesa, a ristoro di questa momentanea assenza, al dubbio di questo abisso, tra il tutto e il nulla: “e alla sua morte scioglilo in piccole stelle... il volto del cielo sarà così splendente che tutti avranno amore per la notte, dimenticando di adorare il sole...“. Grazie Gianco, del tuo esempio e della tua amicizia E, come ti sarebbe piaciuto, ti garantiamo che non sarai per noi ricordo ma vivida e quotidiana memoria. Un abbraccio.
CARITAS USQUE AD SANGUINEM... E OLTRE. L’ultimo articolo di Gianfranco Callegari per la “sua” Avis.
Il 2016 è l’anno dedicato al ricordo degli 80 anni dell’Avis bresciana fondata nel 1936 una delle più anziane fu Milano, Bergamo, Mantova e Cremona. Il Presidente Facella lo ha ben ricordato all’assemblea del 28 febbraio 2015, menzionando il notevole incremento di donatori attivi, che hanno finalmente superato il numero di 4000. L’incremento del numero di donatori è proseguito insieme a sempre nuove iniziative come il concerto al teatro grande del 4 maggio nonché la formazione di nuovi gruppi Avis “Pakistan Youth Organization Italy“ – Gruppo Rotary – Gruppo Università Medicina – Gruppo Avis Rugby Cus Brescia. Il Dott. Facella ha poi ben ricordato la figura del fondatore Dott. Senigaglia, emerito chirurgo scienziato del vecchio ospedale di Via Moretto che dovette fuggire in Svizzera nel 1938 con tutta la famiglia in quanto ebreo. L’Avis nei suoi primi anni di vita, nonostante l’impegno del Presidente e dei primi donatori( quasi tutti infermieri dell’ospedale), non ebbe vita facile osteggiato del regime fascista, allora imperante, che mal tollerava associazioni di volontariato al di fuori del regime. Proprio a ricordare la storia dell’Avis, l’anno scorso a cura dell’Avis Provinciale, è stato pubblicato un bellissimo volume sulla storia dell’Avis, dal realistico titolo: “La donazione del sangue, un dono lungo 100 anni”. Scorrendo il volume, con l’amico Facella, che forse non sono ricordati a sufficienza l’impegno e il coraggio dei pochi donatori (40, 50) attivi in città durante gli anni della guerra (1940-1945). Probabilmente la ragione è che l’unico avisino attivo in quegli anni ed unico superstite è il sottoscritto; mi è sembrato doveroso scrivere queste poche righe a ricordo di quei donatori ormai tutti scomparsi, che hanno dato esempio di coraggio e di eccezionale senso civico. Ma andiamo per ordine: il sottoscritto aveva brillantemente superato la licenza superiore presso il Liceo Arnaldo e si era inscritto al primo anno di medicina presso l’Università di Milano; purtroppo non era possibile la clinica perché la linea ferroviaria Brescia-Milano era frequentemente interrotta dai bombardamenti.
Mi inscrissi allora come allievo interno al primo reparto di Medicina diretto dal Prof. Beltrametti, allievo del Prof. Ferrata, bresciano, Direttore della clinica medica dell’Università di Pavia, ematologo di fama mondiale considerato il fondatore della moderna ematologia. Il Prof. Ferrata passava molte ore al microscopio ad immersione a studiare cellule mature ed immature: globuli rossi, globuli bianchi, piastrine e quelle immature mielociti eritroblasti, emostioblasti, questi ultimi considerati attualmente in certo qual modo strettamente legati alle cellule staminali. È giusto ricordare nel personale del reparto l’aiuto Dott. Traverso e giovani studenti oltre, al sottoscritto: Federici, Merighi, Zampori, la Dott.ssa Giacobbe e la Dott.ssa Brunelli. Un particolare ricordo per il Dott. Ranieri, di Pavia persona di grande intelligenza e umanità dotato di molto humor, nonché di grande preparazione specialistica. La figura centrale dell’Avis allora è rappresentato da suor Melania: riferimento dei pochi donatori attivi di quegli anni tribolati. Suor Melania in un suo quadernetto teneva l’elenco dei donatori, il numero telefonico ed indirizzo col gruppo sanguigno AB 0 (il fattore RH non era ancora stato scoperto) e il risultato della reazione di Wasserman. Questo era l’unico esame sistematicamente applicato, oltre al controllo della pressione: ipertesi venivano particolarmente utilizzati in quanto, si riteneva, erroneamente, che il salasso si abbassasse la pressione! La chiamata di suor Melania avveniva telefonicamente, se il donatore ne possedeva uno; in caso contrario la suora pregava il portinaio dell’ospedale di correre in bicicletta ad avvisarlo; il donatore si presentava in ospedale a sua volta trafelato, in bicicletta, dove veniva salassato da suor Melania o di qualcuno dei giovani medici. Ricordo le scene tragicomiche di qualche donatrice diciamo, sovrappeso, precariamente seduta sulla canna della bicicletta del portinaio che pedalava! Il salasso era effettuato con grossi aghi spesso spuntati in quanto durante la guerra era difficile avere ricambi: venivano manovrati con apposito mandrino: il salasso durava 15-20 minuti e il san-
gue veniva raccolto per caduta in un matraccio di vetro sterilizzato a secco. Per impedirne la coagulazione venivano immessi 100 cc di citrato di sodio. Terminato il salasso il donatore si recava alla cucina dell’ospedale dove veniva abbondantemente rifocillato. Ricordo che una sera scendendo nel rifugio incontrai un donatore e, seduto sui gradini, si rifocillava con una grande pastasciutta. Alla mia osservazione: ”Non senti che ci sono i bombardamenti?” mi rispose serafico: “Se go de morer preferisco morire pieno anziché vuoto!”. Questo era lo spirito dei vecchi donatori. Altro esempio di carità profonda: nel 1950 incominciai a praticare, primo in Italia, l’exsanguino trasfusione per salvare la vita ai neonati affetti da MHN. Per eseguire l’ext occorrevano più di 500 cc di sangue 0 RH negativo, abbastanza raro e il più richiesto. Tra le donatrici attive in quei anni non posso non ricordare la sig.ra Gosio, la sig.ra Inselvini e la sig.ra Baronchelli dette scherzosamente le Tre Grazie, ma quanto generose e disponibili. Finito il salasso correvo al letto del paziente (puerpere, metodologia da parto, da interventi chirurgici) eseguivo la trasfusione, servendomi della siringa joubè veramente preziosissima ed insostituibile. Frequenti erano le reazioni con febbre molto alta per 3/5 ora dovute alla presenza di pirogeni nei tubi di gomma della joubè. Il medico doveva stare molto attento se il ricevente accusava dolori lombosacrali: se forti era spesso segno di incompatibilità di gruppo. Bisognava interrompere subito la donazione, ma se il sangue già introdotto superava i 200 cc il paziente quasi sempre decedeva per blocco renale d’altra parte non era sempre facile la determinazione del gruppo sanguigno ai donatori occasionali: infatti bisognava determinare ad occhio nudo (!) l’agglutinazione in capsula di vetro. Queste mie note, sicuramente non esaustive, sono il frutto di ricordi di 70 anni orsono ancora presenti nei “cassetti della memoria”: vogliamo essere ripeto la testimonianza del coraggio costante e silenzioso di tanti nostri concittadini esempio di grande senso civico e di carità. La conclusione forse un pò “partigiana” considerato il salto generazionale è: oggi ci sarebbe lo stesso spirito? Sono convinto di si. 5
MONDO DONATORI - NEWS
Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti - DM del 2 novembre 2015
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In ottemperanza a quanto disposto dalla legge n. 219 del 21 ottobre 2005 e per rispondere all'esigenza di aggiornare le disposizione relative alla qualità e alla sicurezza delle attività trasfusionali, è stato emanato il Decreto del Ministro della salute 2 Novembre 2015 recante "Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti" (Gazzetta Ufficiale n. 300 del 28.12.15, Supplemento ordinario n. 69). Il nuovo decreto nasce dall'esigenza di adeguare le disposizioni normative sulla qualità e la sicurezza del sangue e dei suoi prodotti al progresso scientifico e tecnologico che la medicina trasfusionale ha compiuto nell'ultimo decennio. Esso abroga le disposizioni contenute nei precedenti Decreti Ministeriali del 3 marzo 2005, recanti "Protocolli per l'accertamento della idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti" e "Caratteristiche e modalità per la donazione del sangue e di emocomponenti" (Gazzetta Ufficiale n. 85 del 13.04.2005). Il nuovo provvedimento normativo in materia trasfusionale è stato predisposto sulla base di linee guida europee, linee guida e standard operativi nazionali e ha reso il sistema conforme ed allineato alle nuove acquisizioni tecnico-scientifiche, garantendo uniformi livelli di qualità e sicurezza su tutto il territorio nazionale. Le disposizioni contenute nei 35 articoli che compongono il decreto, si applicano al sangue e agli emocomponenti raccolti dalla donazione volontaria e non remunerata, ivi compresi gli emocomponenti utilizzati come materia prima per la produzione di medicinali derivati dal sangue e dal plasma, gli emocomponenti per uso non trasfusionale, gli emocomponenti per uso autologo (dei quali vengono fortemente limitate le indicazioni, in conformità alle più recenti evidenze scientifiche), le cellule staminali emopoietiche e altri componenti cellulari raccolti dal sangue periferico (allogenico e autologo) nonché il sangue del cordone ombelicale. Completano l'articolato 12 allegati tecnici che spaziano in tutto l'ambito di riferimento normativo della medicina trasfusionale al fine di: • uniformare alcuni aspetti operativi del processo trasfusionale necessari a garantire qualità e sicurezza dello stesso; • tutelare donatori e pazienti riceventi; • facilitare il tempestivo adeguamento della norma al progresso tecnico-scientifico in materia trasfusionale, allineando ulteriormente la medicina trasfusionale italiana agli standard di qualità e sicurezza internazionali; • uniformare l'operatività delle strutture trasfusionali.
Gli aspetti più innovativi e significativi introdotti dal predetto decreto. • I processi di selezione pre-donazione sono resi maggiormente uniformi grazie all'obbligo di adottare, su tutto il territorio nazionale, un questionario anamnestico standardizzato sia per l'intervista pre-donazione, sia per quella post-donazione, in caso di positività ai test di screening. • Per quanto riguarda il pannello degli esami di screening cui è sottoposto il donatore a ogni donazione, sono stati introdotti ulteriori requisiti di sicurezza basati sull'impiego di test che garantiscano un maggior livello di sensibilità e specificità. • Si introduce l'obbligo della leucodeplezione mediante filtrazione pre-storage (l’eliminazione dei globuli bianchi della sacca, già ampiamente adottata in molti paesi, europei ed extraeuropei) con il duplice obiettivo di migliorare la qualità degli emocomponenti e di ridurre i possibili eventi avversi associati alla trasfusione, inclusa l'immunizzazione verso gli antigeni dei globuli bianchi. • Sono definite ed aggiornate le procedure da adottare per prevenire gli errori che possono comportare reazioni avverse alla trasfusione e viene introdotto l'utilizzo dei braccialetti, contenenti i dati identificativi dei pazienti candidati a terapia trasfusionale, al fine di garantire un più elevato livello di sicurezza della trasfusione, con particolare riferimento alla prevenzione delle reazioni da incompatibilità ABO. • Allo scopo di prevenire la trasfusione evitabile, il D.M. dispone che su tutto il territorio nazionale vengano definiti e implementati specifici programmi di PBM (strategia multimodale e multidisciplinare promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 2010 e oggetto di specifiche raccomandazioni multidisciplinari pubblicate dal CNS, finalizzate alla gestione del paziente candidato a trattamenti chirurgici programmati) sulla base di linee guida da emanare a cura del CNS. • Infine, per la prima volta sono definiti i requisiti dei sistemi gestionali informatici dei ST e delle UdR del sangue e degli emocomponenti. • Inoltre, sono state redatte ulteriori note nell'ambito della qualità e sicurezza della plasma in coerenza con il dettato della legge 219/2005. Fonte: Relazione sullo stato dell’organizzazione del sistema trasfusionale nazionale agg. al 31/12/2015 presentata dal ministro della salute Lorenzin e comunicata alla presidenza il 28 luglio 2016.
Sangue in Italia
CAMPANIA
Report 2015 sui donatori in Italia
Test Chagas e Malaria. Nello specifico e come previsto dal decreto sopracitato e recepito dalle Linee Guida per la selezione del donatore di sangue ed emocomponenti del DMTE della Provincia di Brescia del giugno 2016, i nuovi criteri di accettazione per la donazione di emocomponenti cellulari e plasma per uso clinico prevedono che: i soggetti che hanno vissuto per un periodo di 6 mesi o più (continuativi) in zona endemica per la malaria in qualsiasi momento della loro vita non possono donare fino a quando non venga effettuato uno specifico test immunologico, con esito negativo, in quanto a rischio di essere diventati portatori asintomatici del parassita malarico; i soggetti nati (o con madre nata) in Paesi dove la Malattia di Chagas o tripanosomiasi americana è endemica, o che sono stati trasfusi in tali Paesi, o che hanno viaggiato in aree a rischio (rurali) e soggiornato in condizioni ambientali favorenti l’infezione (camping, trekking) possono essere ammessi alla donazione solo in presenza di un test per anticorpi anti-Tripanosoma Cruzii negativo. Pertanto tutti i donatori periodici o gli aspiranti donatori con le caratteristiche di cui sopra devono segnalare tale condizione durante la visita medica ed essere. Saranno quindi giudicati temporaneamente non idonei alla donazione di sangue o segnalati dal medico selezionatore al personale di segreteria, responsabile dell’accettazione durante la raccolta per prenotare ed effettuare lo specifico test immunologico.
Sono oltre 1.700.000 i donatori di sangue italiani (appartenenti alle varie associazioni volontarie come Avis, Croce Rossa, Fidas, Fratres) e il loro contributo al nostro Sistema Sanitario è fondamentale perché consente di garantire, su tutto il territorio nazionale, le terapie trasfusionali, che rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). "Lo slogan che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha scelto quest’anno per celebrare la giornata mondiale: Blood connects us all, il sangue ci unisce tutti, evoca molti significati e stimola la nostra riflessione - dice Angelo Lino del Favero, Direttore Generale dell’Istituto Superiore di Sanità -. La vitale solidarietà dei donatori di sangue rappresenta una testimonianza positiva della capacità della nostra società di allontanare da sé un atteggiamento di globalizzazione dell’indifferenza". Nel 2015 in Italia sono stati prodotti 2.572.567 unità di globuli rossi, 276.410 unità di piastrine e 3.030.725 unità di plasma. Sono stati trasfusi 8.510 emocomponenti al giorno e curati 635.690 pazienti (1.741 pazienti al giorno). "L’83% dei donatori italiani dona in maniera periodica, non occasionale" spiega Giancarlo Maria Liumbruno, Direttore del Centro Nazionale Sangue. "Questa fidelizzazione è fondamentale per via del legame molto stretto che esiste tra donazione volontaria, consapevole e non remunerata e qualità del sangue in termini di sicurezza. Grazie ai donatori l’Italia è un Paese autosufficiente già da diversi anni e normalmente esiste una situazione di bilancio positivo tra numero di unità di sangue ed emocomponenti donate e fabbisogno a livello locale." La fascia d’età dalla quale proviene la maggioranza dei donatori è rappresentata da persone in età compresa tra i 30 ed i 55 anni, una componente del corpo sociale destinata a ridursi in modo significativo nei prossimi decenni stando alle proiezioni demografiche. La percentuale di giovani che sul numero totale di donatori, nel 2015, si attesta al 31.67% (13.39% classe di età 18-25 anni, 18.28% classe di età 26-35 anni) è ancora troppo bassa. Se si considerano i dati sull’invecchiamento della popolazione, infatti, tra il 2009 e il 2020, la riduzione dei donatori è stimata nel 4,5%. "È necessario agire con consapevolezza di fronte a questa prospettiva per assicurare il ricambio generazionale - aggiunge Vincenzo Saturni, Coordinatore protempore CIVIS (Coordinamento Interassociativo Volontari italiani sangue) - Tutti gli attori del Sistema sangue devono lavorare in sinergia in considerazione dalla rapida trasformazione demografica e sociale che è in atto nel nostro Paese. Una cultura del dono si esprime anche attraverso una attenta capacità di programmazione nazionale e locale delle attività di raccolta che sappia tener conto del contesto e dei bisogni reali della popolazione". (Fonte: “Vita no profit”) donatori totali ogni 1000 abitanti residenti
24,3
14,4
15,6
9,9
19,3
4,2
20,9
7,6
22,8
13
23,7
8
24
3,8
24,3
4
24,8
3,5
25,7
3,2
LAZIO 24 CALABRIA 22,8 PUGLIA 27,1 SARDEGNA 33,9 LIGURIA 30,1 LOMBARDIA 26,4 SICILIA 26,6 ABRUZZO 27,2 PIEMONTE 28,1
VALLE D'AOSTA 27,7
26
2,8
27
4,4
27,1
6,8
27,3
4,2
28,1
10
UMBRIA 29,9 MOLISE 32,2 MARCHE 29,9 BASILICATA 33,1
EMILIA ROMAGNA 30,7
28,5
3,4
28,6
2,3
29,2
3,8
29,8
3,8
30,9
3,8
PA BOLZANO 30,1 VENETO 31,6 TOSCANA 34,5 PA TRENTO 33,6
FRIULI VENEZIA GIULIA
donatori periodici ogni 1000 abitanti residenti
Fonte: ISS - Centro nazionale del sangue, giugno 2016
10,6
40,8
32,6
9,9
donatori nuovi ogni 1000 abitanti residenti
MONDO DONATORI - NEWS
Donare le cellule staminali emopoietiche Ad un donatore di sangue parlare di cellule staminali è come fare un racconto a ritroso e ricordargli che tutto quello che lui dona, ad eccezione del plasma, ha un unico “genitore” che sa ben più che “farsi in quattro” per garantire che in circolo ci siano tutti gli elementi figurati indispensabili alla sopravvivenza.
COSA SONO LE CSE Fuor di metafora le Cellule Staminali Emopoietiche (CSE), presenti nel midollo osseo, hanno la caratteristica di essere totipotenti, cioè capaci di differenziarsi nelle varie linee cellulari e di replicare sé stesse. Di per sé sono piuttosto scarse ma, oltre a possedere un’attività produttiva enorme (ogni giorno generano 200-400 miliardi di cellule nuove) il loro numero resta invariato durante tutta la vita, anche se dovessero in parte venire prelevate (donazione). Il fatto che le CSE si possano donare potrebbe essere di interesse per un donatore di sangue, visto che una notevole quantità delle sue donazioni vanno a beneficio degli stessi pazienti che hanno necessità di staminali. Sarebbe un modo per chiudere il cerchio: col sangue si vanno a supportare le varie fasi del percorso terapeutico, con le staminali si cura la malattia. Le patologie per le quali è indicato un trapianto di CSE sono numerose, vanno dai tumori del sangue (Leucemie acute linfoidi e mieloidi, Linfomi di HD e non HD, Mielodisplasie, Mieloma multiplo etc.), a patologie con perdita di funzionalità (Aplasia midollare), ad errori congeniti (Immunodeficienze primitive, Talassemia major, Osteopetrosi etc.).
IL TRAPIANTO Il trapianto di cellule staminali empoietiche (CSE) o di midollo osseo, come più comunemente fino a poco fa si usava dire, da anni si è affermato come una delle strategie terapeutiche più utili nella cura delle emopatie maligne o ereditarie, di cui si è accennato sopra, per le quali le terapie convenzionali non offrono che scarse o nulle possibilità di guarigione. Per trapianto si intende la sostituzione di un midollo osseo malato o non funzionante, con cellule staminali sane in grado di rigenerare tutte le cellule del sangue, ricostituendo le normali funzioni ematologiche e immunologiche. Quindi chi può essere il donatore?
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Tra fratelli esiste una buona probabilità (25%) di ritrovare gli stessi determinanti HLA. Ma, come si vede in fig.1, anche in una famiglia numerosa non è detto sia possibile trovare un compatibile. Infatti sia il bimbo con combinazione (a d) che la bimba con la combinazione (b d) sono unici in famiglia. Tra individui in cui non c’è ereditarietà comune, la probabilità di trovare gli stessi determinanti HLA è piuttosto rara, considerato l’enorme numero di varianti esistenti. Nonostante la difficoltà nel reperire soggetti con caratteristiche genetiche simili al di fuori della famiglia, i risultati soddisfacenti ottenuti ricorrendo a donatori non consanguinei hanno portato, verso la metà degli anni ’80, al fiorire in tutto il mondo di Registri Nazionali di potenziali donatori di midollo osseo.
LA SITUAZIONE ITALIANA In Italia è stato avviato, nel 1989, sulla spinta di diverse Società Scientifiche interessate alla materia, un programma denominato “Donazione di Midollo Osseo”. È stato, quindi, istituito il Registro Nazionale Italiano Donatori di Midollo Osseo, internazionalmente noto come IBMDR (Italian Bone Marrow Donor Registry), con sede a Genova presso il Laboratorio di Istocompatibilità dell’E.O. “Ospedali Galliera”, la cui attività è stata istituzionalmente riconosciuta con la Legge n.52 del marzo 2001. Esso ha lo scopo di procurare ai pazienti ematologici in attesa di trapianto, ma privi del donatore ideale (il fratello HLA-identico), un volontario, estraneo alla famiglia, con caratteristiche immunogenetiche tali da consentire l’atto terapeutico con elevate probabilità di successo. Al Registro Italiano si è affiancata, all’inizio degli anni ’90, l’Associazione Donatori Midollo Osseo (ADMO) nata in Regione Lombardia sulla spinta di genitori di pazienti in attesa di trapianto, la cui “mission” è di informare la popolazione sulla tematica della donazione e conseguentemente reclutare potenziali donatori di CSE disponibili ad iscriversi al Registro IBMDR.
COME AVVIENE LA DONAZIONE? Le cellule staminali emopoietiche possono essere raccolte con due modalità distinte: 1 - prelevandole direttamente da midollo osseo (cellule staminali midollari); 2 - da sangue periferico (PBSC Peripheral Blood Stem Cells). Il donatore può esprimersi liberamente sulle due modalità e indicare la sua disponibilità per una sola o entrambe.
CHI PUÒ DIVENTARE POTENZIALE DONATORE? Il potenziale donatore di midollo deve avere le stesse caratteristiche del donatore di sangue, l’unico aspetto singolare è la fascia d’età richiesta per l’iscrizione: dai 18 ai 35-40 anni. Questa particolarità è giustificata, fra le varie motivazioni, dal fatto che l’età di uscita dal registro è fissata a 55 anni e non è adeguato, in termini di costo-beneficio, iscrivere donatori vicini all’età di uscita. Qual è l’iter di iscrizione? L’iscrizione prevede il colloquio con un sanitario del Centro Donatori, la compilazione del questionario anamnestico, la presa visione del materiale informativo, la sottoscrizione del consenso informato e un prelievo di sangue per l’esecuzione della tipizzazione HLA. Da quel momento il soggetto diventa potenziale donatore iscritto al Registro e verrà riconvocato per test di approfondimento, effettuati sempre su campioni di sangue, solo in caso di presunta compatibilità con un paziente. E se la compatibilità fosse confermata inizierà la procedura di verifica dell’idoneità del donatore e il percorso per l’effettiva donazione. 9
MONDO DONATORI - INIZIative
Convenzioni per i donatori Valide solo con presentazione della tessera del donatore (che è personale e non cedibile) all'atto della fruizione delle prestazione (e di comunicazione in caso di prenotazione della stessa).
I concerti da ricordare Il Consiglio Direttivo, nel programma socio-culturale di iniziative volte a coinvolgere Dirigenti, collaboratori, simpatizzanti delle Sezioni, ha proposto una bella serie di concerti serali. Si è iniziato il 26 febbraio con il Jazz Quartet Black & White, mentre lo scorso 30 settembre, dopo il positivo esito della manifestazioni nel corso di questi anni, una nuova serata in musica. Ospite il Coro “Voci dalla Rocca” di Breno.
FONDAZIONE POLIAMBULANZA A BRESCIA Sconti per avisini e ai famigliari (provvisti di certificazione rilasciata dall’Avis Comunale di appartenenza) su tutti i servizi erogati dalla Struttura in regime di libera Professione. Visite specialistiche diagnostica: sconto 10% con scelta del medico. Diagnostica e ricoveri scontati (come da listino scaricabile dal sito avisprovincialebrescia.it) vengono applicate le tariffe dei fondi sanitari convenzionati). CENTRO "SPALENZA - DON GNOCCHI" A ROVATO 10% di sconto su tutte le prestazioni a pagamento. FARMACIA RASTRELLI GIÀ SPEDALI CIVILI A BRESCIA Sconto 10% su farmaci da banco, farmaci senza obbligo di prescrizione medica e dispositivi medici. Sconto 10% su parafarmaci, integratori e prodotti cosmetici. Sconto 10% sulle autoanalisi del sangue e i servizi di telemedicina; 20 punti gratuiti di benvenuto all’attivazione della fidelity card (completamente gratuita), che consente di usufruire di ulteriori promozioni. PIZZERIA I SILVANI DI BRESCIA E REZZATO Diritto ad 1 pizza omaggio. La promozione è valida dal lunedì al giovedì sera (festività, pranzi e asporti esclusi) presso il Ristorante I Silvani di Brescia (Via Triumplina, 86 Tel. 030 20.40008) e quello di Rezzato (Via Mazzini, 20 C Tel. 030 2791687). MULTISALA KING DI LONATO DEL GARDA Ingresso a tariffa ridotta.
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FONDAZIONE BRESCIA MUSEI Per tutti i giorni dell’anno accesso con biglietto d’ingresso “categoria ridotto convenzioni” Museo di Santa Giulia € 6, Pinacoteca Tosio Martinengo € 4, Museo delle Armi “Luigi Marzoli” e Museo del Risorgimento € 4. Tale sconto è strettamente personale, non è cumulabile con altre agevolazioni e non si estende alle mostre temporanee allestite presso le stesse sedi museali.
Avis a Gardaland, domenica 3 luglio 2016 Per il terzo anno consecutivo si è tenuto l’Avis Day a Gardaland, lo scorso 3 luglio infatti i donatori della provincia di Brescia e delle limitrofe sezioni provinciali di Verona e Mantova, sono potuti accedere al parco divertimenti più grande d’Italia con un biglietto a tariffa agevolata. Una speciale iniziativa promossa da Avis Regionale Veneto che ha coinvolto anche i famigliari dei donatori avisini. La giornata è inoltre stata una ghiotta occasione di promozione della donazione di sangue nel parco, grazie alla presenza di loghi e stand informativi per tutti gli altri visitatori.
Il Giubileo del donatore Sabato 20 febbraio 2016 si è tenuto a Roma il Giubileo dei donatori di sangue con l'incontro con Papa Francesco. L’udienza Giubilare è iniziata alle ore 11.00 seguita dal Pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro. Decine di migliaia di volontari italiani Avis, Croce Rossa, Fidas e Fratres sono stati accolti in Piazza San Pietro per celebrare il valore del dono. L'evento è stato organizzato dalla Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue. Oltre 25.000 donatori di sangue delle Associazioni e Federazioni di donatori di sangue - Avis, CRI, FIDAS e FRATRES - provenienti da tutta Italia hanno affollato e animato con i loro colori, una Piazza San Pietro illuminata dal sole. I donatori hanno ricevuto il saluto particolare di Papa Francesco e parole di riflessione e incoraggiamento sul tema dell’impegno, inteso come “mettere la nostra buona volontà e le nostre forze per migliorare la vita”, soprattutto nelle situazioni di maggiore bisogno, dove c’è più “sete di speranza”, con riferimento alle persone abbandonate, ai portatori di handicap, ai malati gravi, moribondi e a quanti non sono in grado di esprimere la propria riconoscenza. Il tema dell’ impegno, affrontato in prospettiva cristiana da Papa Francesco, ha evidenziato e rafforzato i sentimenti e i valori propri del volontariato del dono, quali la solidarietà, la gratuità, l’universalità e la responsabilità con cui i donatori partecipano al Sistema Sanitario Nazionale a favore dei pazienti e a beneficio delle loro famiglie e di tutta la collettività. Al termine dell’udienza, il Papa si è soffermato sul sagrato per un cordiale saluto alla delegazione delle
Associazioni e Federazioni e delle Istituzioni presenti, Centro Nazionale Sangue e Ministero della salute, rivolgendo un ulteriore saluto ai donatori che lo hanno atteso in Piazza. Ma anche Brescia ha tenuto il proprio Giubileo. D’intesa con il Responsabile della Pastorale della Salute della Diocesi, Don Gianluca Maugeri, domenica 30 ottobre nella Cattedrale di Brescia è stato possibile ottenere per tutti i volontari l’indulgenza del Giubileo. Un’esperienza condivisa con tutte le consorelle avisine e le altre realtà del volontariato sanitario e del “dono”, presenti sul territorio.
Premiazioni per 150 e 75 donazioni Come consuetudine l’Avis provinciale ha inteso premiare i donatori che da molto tempo hanno raggiunto importanti traguardi nella donazione. Questo l’elenco dei premiati: BAGOLINO: Fusi Mariarosa - BEDIZZOLE: Bruni Elia - BOTTICINO: Temponi Lucia, Piccinotti Elena, Giossi Maria Romana, Coccoli Maria, Bedussi Domenica, Tameni Giacomina, Gusmeri Luigina - BOVEGNO: Gatta Maria Adele, Fettolini Imelda, Ottelli Diana - BRESCIA: Fava Antonio, Griffini Pietro, Tacchetti Massimo, Maggiori Bruno, Mangeli Paolo, Drera Giuseppe, Grilli Luca, Ferrari Tiziano, Orizio Alessandro, Fossati Gabriele, Gregorelli Claudio, Sbalzer Mauro, Mastroianni Giuseppe, Furlanis Renzo, Puzzi Marziano, Bertuzzi Mauro, Gandinelli Fabrizio, Baronchelli Giovanni, Baruzzi Anna, Bassani Laura, Camplani Paola, Ferrari Miriam, Pasolini Emeri, Pasolini Miriam, Rizzetti Luisa, Tevini Regina, Zampedri Sofia - BROZZO: Vivenzi Beatrice - CALCINATO: Chioda Saverio - CARPENEDOLO: Bontacchio Ezio, Boselli Ornella - CASTEGNATO: Cornacchiari Tarcisio, Pozzi Giulio, Falappi Sergio, Del Bono Silvia, Bozza Lucrezia, Danzini Giuliana - CASTENEDOLO: Lombardi Pierino, Mosconi Vittorio, Razio Massimo, Rozzini Franco, Berrini Raffaella, Bonati Patrizia, Donati Maria, Filippini Clotilde, Micheletti Piera, Moretti Caterina, Orizio Maria, Pasinetti Caterina, Pedrotti Augusta, Quaini Caterina, Renica Fausta, Tagliaferri Maria - CASTREZZATO: Sbardellati Angelo, Baresi Franca, Pagani Giuseppina, Pagani Roberta - CHIARI: Foglia Angelo Luigi, Piemonti Amilcare, Baresi Emanuela, Bianchetti Elena, Bonfadini Costantina, Calabria Gabriella, Foglia Gabriella, Galbiati Maria Maddalena, Lupadini Edda, Massetti Roberta, Metelli Virginia, Peci Agape, Scalvini Clara, Setti Jenni, Cucchi Annamaria - COCCAGLIO: Lancini Arturo Giuseppe, Lancini Paolo - COLOGNE: Freti Flavia - DARFO: Ruggeri Giuseppina - DESENZANO: Rizzetti Daniele, Rossi Evelina, Miori Attilia, Panato Lucia Giuliana, Zaglio Carla, Pegoraro Adriana, Amicabile Sara, Bompieri Italina, Fusaro Antonella, Vincenzi Annarita, Formenti Barbara, Molinari Raffaella, Panato Maria - ESINE: Galli Nazzarena - GUSSAGO: Bonardi Ezio, Ceretti Sergio, Angeli Anna, Mangiarini Claudia, Valetti Annamaria, Abeni Rosa, Bellandi Celestina, Sarnico Rosa, Vecchiolini Anita - LENO: Colosio Silvestro, Bonetta Pietro, Vavassori Ernesto, Belluati Livia, Colosio Federica, Brontesi Silvana - LODRINO: Ambrosi Faustino, Bettinsoli Claudio, Bettinsoli Maria, Bettinsoli Mirella, Gatta Teresa, Bettinsoli Lucia - LOGRATO: Festa Giancarla, Lanzanova Giuseppina - LONATO: Lorenzini Luigia - MANERBIO: Benedetti Elisabetta - OFFLAGA: Cò Ester - ORZINUOVI: Provezza Renata - ORZIVECCHI: Macalli Franco, Loda Domenico, Macalli Pierina - OSPITALETTO: Libretti Giacomo, Polonini Claudio, Roveglia Francesca - PADERNO: Franceschini Andrea, Fanconi Patrizia - PALAZZOLO S/O: Marini Angela - PASSIRANO: Piana Enrica, Scarpellini Caterina, Tameni Rosa - PAVONE MELLA: Falasco Gabriella, Nolli Gemma
- PEZZAZE: Piardi Giorgio, Ceresoli Maria - PONCARALE: Ermanna Stoppani - PONTOGLIO: Festa Angelo, Pasinelli Giancarlo, Della Pedra Lucia, Cortinovis Caterina - REZZATO: Bonera Simeone, Sora Michele, Filippini Adelina, Giacoboni Rita - RUDIANO: Balduzzi Battista, Breda Maria Luisa, Capelletti Annamaria - SABBIO CHIESE: Pasini Luigina, Tonoli Maria - S. PAOLO: Gardoni Cinzia Piera, Tomasini Ivana - SAREZZO: Zanetti Monica - TORBOLE CASAGLIA: Micheletti Faustino, Micheletti Giovanni, Germani Maria, Taglietti Adriana, Robolini Ermellina Olmi, Robolini Ermellina fu Carlo, Taglietti Delia, Robolini Ermellina Nodari - TRAVAGLIATO: Mussio Giulio, Gottardi Domenica, Gandossi Eustella, Rivetti Marilena, Garda Gianfranca, Tonelli Alida - TRENZANO: Noli Marisa - URAGO D'OGLIO: Bertoli Barbara, Cavati Patrizia, Lancini Ornella, Marella Marangela, Marella Patrizia, Paloschi Graziella - VALTENESI: Liloni Berardo, Leali Iole - VESTONE: Saramondi Agnese, Benini Maria, Martinelli Margherita, Martinelli Graziella, Requiliani Graziella, Gaburri Graziella - VOBARNO: Palmieri Emilio, Bortolotti Giulio, Bertoli Saverio, Paris Clotilde, Bronzi Mariuccia
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MONDO DONATORI - INIZIative
Globulandia: un progetto per tutti Si è svolto in settembre il progetto “Globulandia”. Un progetto didattico scientifico patrocinato dal Ministero della Salute e sviluppato all’interno della collaborazione avviata nel 2011 tra Centro Nazionale Sangue e Rete Italiana Città Sane – OMS. Il progetto è destinato a studenti delle scuole secondarie, superiori ed Università. Con alcuni accorgimenti è adatto anche alle scuole dell’infanzia e primaria, istituzione e pubblico di ogni età. Numerosi i soggetti coinvolti oltre l’Avis Provinciale: Ufficio Scolastico per la Lombardia - Brescia – Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna. AIDO – Università Statale e Cattolica EULO (Ente Universitario Lombardia Orientale, FIDAPA BPWI Sezione Brescia, Regione Lombardia; Provincia di Brescia, Comuni (Manerbio, San Gervasio), ASST Garda, ASST deli Spedali Civili, ASST Franciacorta, ASST di Cremona, CRI Comitato provinciale di Brescia, Croce Bianca e altri ancora. Il progetto si presenta come un percorso-avventura alla scoperta del sangue. Stimola l’apprendimento di nozioni di storia, biologia, chimica e medicina. Rappresenta aspetti culturali, storici, scientifici dell’Universo Sangue, nella più generale cornice di riferimento delle scelte di vita salutari, proposti con rigore scientifico ma senza tralasciare il fascino e il divertimento che ogni viaggio, come quello all’interno del corpo umano porta con sé. Obiettivo specifico del progetto e portare la conoscenza del corpo umano e informare con metodologie innovative scelte consapevoli sulla “salute” e la “donazione”. Durante Globulandia verranno organizzati due convegni tematici. L’Avis Provinciale ha compreso che il progetto è ambizioso ma ancor di più è complesso per cui oltre ad un piano organizzativo dettagliato ritiene necessario percorrere la via dei valori e delle emozioni. Valori: essere al servizio e interesse al bene comune al fine di costruire integrazione, sinergie tra Associazioni, Enti ed Istituzioni. Emozioni: forte motivazione, curiosità, spontaneità, trasparenza condivisione al fine di creare fiducia ed interesse, voglia di fare comunità e sentirsi partecipi per gli atti di donazione ed impegno per mantenersi in salute.
COMUNE DI ALFIANELLO
ALFIANELLO 11 - 25 SETTEMBRE 2016 “Globulandia” è un progetto didattico-scientifico patrocinato dal Ministero della Salute e sviluppato all’interno della collaborazione avviata nel 2011 tra Centro Nazionale Sangue e Rete Italiana Città Sane – OMS Orari visita per le scuole: Mattino: dalle ore 8:15 alle ore 12:40 (5 turni) Pomeriggio: dalle ore 14:15 alle ore 17:10 (3 turni) Luogo dell’evento: Centro Sportivo Comunale Via Usignolo - Alfianello (BS) Per informazioni contattare il numero 030 9305661 (Sig. Angelo Bulgherini)
Stati generali del sistema trasfusionale lombardo ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE
Regionale Lombardia
con il patrocinio della
vi invitano a partecipare agli
12 nov 2016 ore 9:00 Milano
Stati generali del Sistema trasfusionale lombardo Intervengono Pietro Brambilla – Responsabile Innovazione Gestione Informatica AREU Giulio Gallera – Assessore alla Salute della Regione Lombardia Domenico Giupponi – Presidente AVIS Regionale Lombardia Carlo Picco – Direttore Sanitario di AREU Lombardia Davide Rossi – Responsabile del Centro Regionale Sangue Vincenzo Saturni – Presidente di AVIS Nazionale Alberto Zoli – Direttore Generale di AREU Partecipano alla tavola rotonda Alberto Degiuli – Vice Presidente ADMO Lombardia Gianpietro Briola – Direttore Sanitario AVIS Regionale Lombardia Giuseppe Cambiè – Direttore Scientifico AVIS Regionale Lombardia Mirella Marini – Direttore Servizio Immuno – Trasfusionale ASST – Spedali Civili Brescia Daniele Prati – Direttore Medicina Trasfusionale ASST – Lecco Silvano Rossini – Direttore SC Servizio di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale – Coordinatore Dipartimento di Medicina Trasfusionale Milano Nord A.O. Ospedale Niguarda – Milano Chiudono i lavori
Auditorium Testori Palazzo Lombardia Piazza Città di Lombardia Milano
Domenico Giupponi – Presidente AVIS Regionale Lombardia Roberto Maroni – Presidente della Regione Lombardia Alberto Zoli – Direttore generale AREU Lombardia Moderano Casimiro Carniti – Segretario AVIS Regionale Lombardia Cristina Corbetta – Responsabile Comunicazione AREU Dario Francolino – CEO Axess PR Ad introdurre l’incontro un intervento dello scrittore Andrea Vitali dedicato ai donatori. In piazza Galvani sarà allestita una mostra a cura delle AVIS provinciali e delle associazioni locali dei donatori del sangue.
IN COLLABORAZIONE CON
S E G R E T E R I A O R G A N I Z Z AT I VA E U F F I C I O S TA M PA
TAVOLO SAN GUE del Comune di Milano
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CONFERMA LA PRENOTAZIONE
Avis Regionale Lombardia, in collaborazione con AREU e le Associazioni lombarde del dono del sangue aderenti al CIVIS ha organizzato il 12 novembre a Milano, in Piazza Città di Lombardia – presso il Palazzo Testori con il Patronato della Regione Lombardia, gli “Stati generali del sistema trasfusionale lombardo”. L’iniziativa ha coinvolto le istituzioni e le associazioni volontarie del sangue della Regione, le finalità preposte erano quelle di favorire la valorizzazione della rete: donatori, servizi trasfusionali e Areu. Avis Provinciale Brescia per questa manifestazione ha organizzato un pullman di 50 posti, per permettere ai suoi volontari di partecipare a questo significativo evento. Durante la manifestazione si è impostato un confronto aperto fra tutti gli attori del sistema per decidere insieme il futuro della donazione del sangue. Utilizzando modalità e strumenti di comunica-
zione moderni e dinamici si intende sottolineare maggiormente l’importanza della donazione gratuita, periodica e consapevole, all’interno di un moderno sistema di governance condivisa. In parallelo al convegno che si è svolto nell’auditorium, in Piazzetta Galvani, sono stati allestiti gazebo e stand espositivi delle singole associazioni del dono e delle Avis provinciali, in una mostra promozionale del mondo dei volontari del dono del sangue.
Il teatro sociale: strumento di promozione e partecipazione Il “Seminario Cristina Rossi” è momento formativo e fiore all'occhiello di Avis Regionale Lombardia. Impegnarsi a veicolare il messaggio di solidarietà tra i giovani vuol dire rinnovare quel grazie che nasce dal cuore e che permette di ricordare l'impegno e la dedizione che la prof.ssa Cristina Rossi ha saputo portare e donare all'Avis. Avis Regionale Lombardia crede fortemente nelle nuove generazioni, capaci di sviluppare un concetto più ampio di intercultura e solidarietà definendo un ruolo sociale nella contaminazione tra varie culture. Per questo l’edizione 2016 del convegno si è accostata teatro sociale, deputato ad essere luogo di incontro e di confronto attraverso una comunicazione non solo verbale, che oltrepassa barriere linguistiche e culturali. Avis Provinciale Brescia ha contribuito alla realizzazione dell’evento, ospitato il 3 dicembre, in una delle location più suggestive della città, il museo di Santa Giulia. Presenti il Presidente di Avis Provinciale Brescia, il Dott. Gianpietro Briola, il Presidente di Avis Lombardia il Dott. Domenico Giupponi e il Segretario Regionale Casimiro Carniti. Significativi gli interventi di Gian Antonio Girelli componente Commissione Consiliare Sanità e Assistenza Regione Lombardia, sull’integrazione sociale e civile dei migranti e di Maddalena Colombo - Direttrice del CIRMIB - Centro di Iniziative e Ricerche sulle migrazioni e relativo ai progetti di solidarietà ed interculturalità. Un momento speciale è stato dedicato infine alla sperimentazione teatrale, con il coordinamento di Alice Bescapè (di Calypso – Il teatro per il sociale) ed Antonio Aceti, i ragazzi del Servizio Civile e SVE di Avis Regionale Lombardia hanno portato in scena le loro personali rivisitazioni del vademecum “Protagonisti della società plurale”. Un appuntamento sentito, stimolante ed arricchente grazie anche alla partecipazione attiva e propositiva dei veri protagonisti della solidarietà: le nostre Avis.
Il Natale dell'avisino - 9 dicembre 2016
"Il Natale, è l'amore in azione. Ogni volta che amiamo, ogni volta che doniamo, è Natale" un messaggio che è stato celebrato lo scorso il 9 dicembre quando si è rinnovato il consueto scambio di auguri in occasione del Natale Avisino con la Santa Messa officiata da S.E. Mons. Luciano Monari, Vescovo di Brescia. Presso la sede associativa, i numerosi labari, i membri del consiglio ed i simpatizzanti si sono ritrovati uniti nel tradizionale appuntamento che precede le festività allietati dal concerto del Coro “A. Rossini” di Rodengo Saiano. Un momento di unione per festeggiare insieme questa grande famiglia unita dalla solidarietà.
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MONDO DONATORI - MANIFESTAZIONI
Bagolino Alpin Run e Maratona UNC Una giornata di festa. Per lo sport, per la cittadina di Bagolino, per l'atletica bresciana. La settima edizione della Bagolino Alpin Run ha mantenuto le promesse e ha regalato una splendida mattinata ai tanti appassionati della corsa in montagna presenti. La gara bagossa ha fatto registrare due record di cui andare fieri: quello di partecipazione, con oltre 370 atleti partiti per la competitiva, circa 60 alla non competitiva ed altrettanti alla Mini Alpin Run riservata ai più piccoli; e il primato della gara femminile, ritoccato, anzi, fatto crollare da Sara Bottarelli, miglioratasi rispetto al passato limite cronometrico (sempre suo) di ben 1'19”. Come nel 2013 e nel 2015, il valsabbino Alessandro Rambaldini e la valtrumplina Sara Bottarelli convertono in vittorie nette la propria partecipazione. Buon successo anche per la maratona Unc, svoltasi nello scorso mese di aprile, con grande partecipazione ed entusiasmo e che ha visto la fattiva presenza di un nutrito gruppo di volontari avisini con il proprio stand.
Avis… porta bene! Un anno difficilmente ripetibile per la coppia su quattroruote Vesco-Guerini nel 2016. I Bresciani non vincevano la Mille Miglia dal 2009. Andrea Vesco e Andrea Guerini, hanno riportato la vittoria a casa della Leonessa. Alla guida di un'Alfa Romeo 6C 1750 GS Zagato del 1931, hanno trionfato con 51.542 punti della Mille Miglia 2016, la corsa su strada più celebre di ogni tempo che si è conclusa sul mitico traguardo di viale Venezia a Brescia. Dopo 1800 km di strada, Vesco e Guerini si sono imposti nella trentaquattresima rievocazione della Freccia Rossa.
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Una gara fenomenale con degli sponsor speciali come Avis Provinciale Brescia e Avis Regionale Lombardia, letteralmente in testa alla corsa grazie al capellino logato della coppia d’oro e all’auto di assistenza tappezzata dal nostro marchio. Avis ha portato decisamente bene a Vesco-Guerini che dopo i successi di primavera (conquistando la sesta edizione del trofeo Terre di Canossa, quarta prova del campionato Grandi Eventi) hanno inanellato in questi mesi una vittoria dietro l’altra, a settembre il GP Nuvolari Mantova su Fiat 508 S Balilla (quinto successo consecutivo al GP) e la XVII edizione del Trofeo Aido Monica Giovanelli. L’ultimo successo ad ottobre alzando al cielo la coppa Mazzotti.
Premio Solidarietà 2016 La Sezione Avis di Desenzano ha festeggiato i primi dieci anni del «Premio Solidarietà» assegnando il riconoscimento 2016 ai tre istituti superiori statali della cittadina gardesana: il Liceo Bagatta, l’Istituto Bazoli Polo e l’Istituto Alberghiero Caterina De’ Medici. Una scelta dettata dalla volontà di sottolineare il ruolo prezioso che le scuole svolgono nella promozione del dono del sangue. L'Avis desenzanese da anni, con una iniziativa mirata, coinvolge gli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti superiori, che sono di fatto già "pronti" per entrare nella grande famiglia del volontariato. La promozione del valore del dono, le visite al Centro Trasfusionale dell'Ospedale di Montecroce, grazie alla fondamentale collaborazione con l'Azienda Ospedaliera di Desenzano, e il lavoro svolto dal team di docenti e allievi dell'Università Cattolica, con il supporto dei delegati avisini che si occupano delle attività scolastiche, hanno permesso in questi anni di accrescere sensibilmente il numero di giovani che, al compimento della maggiore età, si affacciano alla donazione del sangue. Grazie a questa vera e propria "palestra" del volontariato, la Sezione Avis è sempre riuscita a garantire quel ricambio generazionale che è fondamentale per garantire in futuro il sangue ai malati. Ecco allora spiegata la decisione di assegnare agli istituti scolastici il Premio solidarietà 2016. Il riconoscimento, che ha cadenza biennale, in passato era stato sempre assegnato ad associazioni e realtà desenzanesi che operano nel campo della solidarietà. L'idea di base del premio, spiega il Presidente della Sezione Claudio Mafrici, è quella di evidenziare la validità del lavoro svolto da altri gruppi che operano nel campo del volontariato e dell'impegno sociale. Un lavoro positivo ma che spesso rimane nell'ombra e che, invece, va fatto conoscere alla cittadinanza. Il fatto che sia un'altra associazione di volontariato, come Avis, a riconoscerne il significato assume una valenza ancora maggiore. "Chi lavora bene nel campo della solidarietà", chiarisce il Presidente, "merita una sottolineatura. Il nostro premio vuole essere un incentivo a fare ancora di più e ancora meglio". Quest'anno, come detto, si è puntato sul ruolo formativo dell'istruzione scolastica, che è un veicolo preferenziale per diffondere fra i ragazzi il messaggio della donazione, ma anche quello della cittadinanza attiva, dei corretti stili di vita, dell'impegno in favore del prossimo. Alla premiazione, che si è svolta nella sala Brunelli del Municipio di Desenzano, sono intervenuti il sindaco Rosa Leso, con l’Assessore alla Cultura Antonella Soccini, il Vice Presidente Provinciale dell’Avis Bortolo Fontanella, il dirigente scolastico del Liceo Bagatta, Francesco Mulas, alcuni docenti e numerosi studenti dei tre istituti. Il premio servirà a finanziare, almeno in parte, una serie di progetti scolastici nel campo del volontariato e della promozione della salute.
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GIOVANI E SCUOLA
“Piacere: Avis” continua a crescere e si rinnova A cura di Maria Paola Mostarda Anche quest’anno Avis va a scuola. I formatori di “Piacere: Avis” supportano le sezioni e si fanno ospitare dalle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado della provincia, proponendo interventi di sensibilizzazione di 2 ore per classe. Come? Attivando gli allievi in prima persona e stimolandoli a fare qualcosa per Avis e/o per gli altri. Oramai sono 5 anni che “Piacere: Avis” collabora con l’Osservatorio sul Volontariato di Università Cattolica per promuovere la solidarietà e la cittadinanza attiva a scuola. Ogni anno nel progetto si confermano alcuni elementi ma entra anche qualche ingrediente nuovo. Vediamo alcune novità. I formatori degli anni scorsi hanno altri impegni professionali e li ringraziamo per l’impegno che hanno dedicato ad Avis. Quest’anno sono arrivati Margherita Bianchetti, Jessica Zanagnolo e Nicola Romano. Ognuno ha un percorso di studio e di vita diverso e può apportare stimoli e idee nuovi. LE ATTIVITÀ Eccone alcune: il gioco dei gruppi sanguigni; il quiz sul sangue; l’attività “Avis Gruppo Giovani… siamo noi!”. Lo staff, in realtà, è continuamente alla ricerca di proposte sempre più avvincenti e nel corso dell’anno è probabile che ne sperimenterà anche altre. I CONTATTI DEI RAGAZZI Le attività sono pensate per coinvolgere i giovani e ascoltare le loro idee che possono rivelarsi preziose per Avis. AVIS SULLE RIVISTE DELLA SCUOLA Le proposte formative di Avis sono state pubblicate su due numeri di “Scuola e Didattica” (La Scuola Brescia) con l’obiettivo di accreditare la progettualità avisina presso i docenti. DÉPLIANT E GADGETS Aanche questi si rinnovano; dopo quello sull’alimentazione, quest’anno sarà aggiornato anche quello per i piccoli. LE RELAZIONI ISTITUZIONALI “Piacere Avis” coopera con l’ATS e (alla data in cui vi scriviamo) è all’attenzione dell’UST Brescia. È entrato a far parte anche delle proposte per gli insegnanti di Religione Cattolica della Diocesi di Brescia, che possono così invitare direttamente Avis in classe.
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Continua ad essere proposto il concorso “Voglio farlo anch’io”, anche questo con una variante: gli studenti delle secondarie di primo e secondo grado potranno cimentarsi in un’opera per diffondere la donazione del sangue ai propri coetanei; potranno produrre un video ma anche una campagna fotografica, un testo, una canzone o altro ancora. Insomma: Avis non vuole mettere limite alla loro fantasia! Continua la fitta collaborazione con le sezioni comunali che contattano le scuole e raccolgono la disponibilità ad ospitare “Piacere: Avis”: un volta fatto questo, entrano in campo i formatori a calendarizzare gli interventi. Ogni sezione comunale ha quindi a disposizione i formatori di “Piacere: Avis” con le attività strutturate. È altresì possibile elaborare progetti mirati con singole scuole, gruppi sportivi, oratori e associazioni. A ottobre, per esempio, Avis ha promosso la Festa del Volontariato presso l’Istituto Abba-Ballini di Brescia alla quale hanno aderito 360 studenti ai quali sono state prospettate le diverse strade del volontariato.
Piacere: Avis. E tu? Progetti di promozione della cittadinanza attiva e della donazione del sangue per tutte le scuole.
Per info contatta lo staff di “Piacere Avis” piacereavis@avisprovincialebrescia.it Tel. 338 66 64 962
“Piacere: Avis” propone interventi di sensibilizzazione legati al tema del dono, della solidarietà, della cittadinanza e dell’educazione alla salute, rendendo protagonisti gli studenti con metodi e tecniche diversificati in relazione all’età. Il progetto è promosso da Avis Provinciale, dalle sezioni comunali avisine e da Osservatorio sul Volontariato dell’Università Cattolica di Brescia. Gli interventi sono del tutto gratuiti per le scuole; Avis offre gadgets e materiale informativo agli alunni e insegnanti.
N° INTERVENTI NELLE SCUOLE DA SETTEMBRE 2012 A GIUGNO 2016: DA 128 A 227
250
CRESCITA DEL GRADIMENTO E DELL’ATTIVAZIONE DEGLI ALUNNI
80 70
200
60 50
150
40 100
30 20
50
10 0
0 2012/13
2013/14
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2012/13
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Gradimento "molto interessante" Attivazione "farò anche io qualcosa per Avis"
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GIOVANI E SCUOLA
"PIACERE: AVIS" I FORMATORI Mi chiamo Margherita Bianchetti, ho 25 anni e mi sono laureata in Psicologia Clinico-Dinamica presso l’Università degli Studi di Padova. Sono educatrice nel gruppo scout Brescia1. Sono arrivata a “Piacere: Avis” a maggio 2015. Amo stare a contatto con bambini e ragazzi perché credo fortemente nella loro capacità di mettersi in gioco affinché ciascuno possa fare qualcosa per contribuire a rendere questo mondo un po’ più bello.
Sono Jessica, ho 27 anni e sono diplomata in qualità di perito aziendale corrispondente in lingue estere; ho una gran passione per il volley, per questo gioco e alleno da molti anni. Donatrice Avis dal 2012, quest'anno ho la possibilità di farne parte anche collaborando alla realizzazione del progetto "Piacere: Avis" in qualità di formatrice. Ciò mi ha permesso di proseguire il percorso intrapreso in precedenza, quando ero volontaria attraverso "Garanzia Giovani". Come formatrice Avis nelle scuole, quest'anno vorrei poter utilizzare l'esperienza da volontaria nell'intento di avvicinare i ragazzi al nostro mondo e sensibilizzarli alle tematiche legate al volontariato, e perchè no, sviluppare anche la mia professionalità in questo campo.
Ciao, sono Nicola, sono laureato in Lettere Moderne all'Università Cattolica del Sacro Cuore, lavoro come istruttore minibasket e ho da poco iniziato l'attività di formatore per il progetto Avis Scuola; ho scelto di iniziare questa esperienza perché credo sia molto importante passare in ogni modo ai ragazzi la bellezza e la soddisfazione di aiutare gli altri.
"VOGLIO FARLO ANCH'IO" edizione 2016 Lo scorso fine maggio si sono tenute le premiazioni della VI. ed 2016 del contest video “Voglio farlo anch’io” organizzato da Avis Provinciale Brescia in collaborazione con l’Università Cattolica di Brescia - Dipartimento di Pedagogia. Il concorso è frutto del progetto scuola “Piacere: Avis. E tu?” che ha visto coinvolti più di 2.000 studenti (di cui n° 546 della primaria, n° 712 della secondaria di primo grado e n° 732 della secondaria di secondo grado), e un totale di n° 120 gli insegnanti (dati al 31 gennaio 2016) distribuiti su tutto il territorio provinciale. Alla manifestazione erano presenti i referenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia - Osservatorio sul Volontariato, Dott. Sossi AST di Brescia,
ELENCO PREMIATI 1° ASSOLUTO: 4^A Liceo Gardone V.T. 1° - SEZIONE MEDIE: Oratorio Fornaci 1° - SEZIONI SUPERIORI: 3^DL Liceo Lunardi Bs MENZIONE ALL’IMPEGNO: 18
Sc. Media Venturelli Gussago
gli alunni e gli insegnanti delle classi che hanno preparato gli elaborati, i rappresentanti delle sezioni Avis comunali coinvolte. Già in cantiere l’ed. 2017 con qualche novità ovvero la possibilità di realizzare non solo un video ma anche di scrivere un testo, una poesia, comporre una canzone, realizzare una campagna fotografica per Avis. Un prodotto che possa essere utilizzato per la comunicazione. Si potrà partecipare dal 11 gennaio 2016 al 07 maggio 2017 compilando la scheda di iscrizione presente sul sito ed inviando l’elaborato ad avisscuola@ avisprovincialebrescia.it. Per tutte le altre informazioni e regolamento completo collegarsi alla pagina Scuole e Giovani del sito avisprovincialebrescia.it
GIOVANI E SCUOLA
Feralpisalò ed Avis: il nostro impegno sportivo e sociale
A cura dell’Ufficio Stampa Feralpisalò Il 2016 è stato un anno davvero molto importante in casa Feralpisalò, specialmente sotto l’aspetto delle iniziative proposte dal club sotto il profilo didattico e sociale. Un impegno che ha coinvolto i ragazzi del territorio sotto diversi aspetti, con una base prettamente sportiva. Per iniziare a fare sport, ad esempio, serve innanzitutto uno stimolo. Ed è con questa mission che è stata promossa l’edizione 2015-16 del Progetto Scuole, ovvero una serie di eventi che hanno coinvolto sei complessi scolastici della provincia bresciana. Un percorso di informazione, e non solo, programmato in tre momenti diversi: una fase didattica in aula, il gioco direttamente sul campo e poi una grande festa finale. La finalità principale era quella di ribadire quanto fosse importante lo svolgimento di un’attività sportiva e i comportamenti che derivano da tale pratica, dal fairplay alla corretta alimentazione, fino al concetto di tifo pulito. Tutti questi temi sono temi trattati nel libro consegnato a oltre 800 bambini delle classi quarte e quinte elementari. Lo slogan “Gioco+Salute+Divertimento=Sport” ha caratterizzato il Progetto Scuole in questo percorso itinerante tra i banchi di scuola e, come detto, sul campo: dopo aver partecipato agli incontri didattici con i responsabili del progetto e
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i testimonial sportivi negli istituti di Salò, Lonato del Garda, Caionvico, Botticino, Poncarale e Flero, tutti gli alunni sono stati coinvolti dalla Feralpisalò e dai partner del progetto, fra cui Cus Brescia, Pallavolo Atlantide, Società Canottieri Garda Salò e Rugby Calvisano, nella prova delle diverse discipline. I ragazzini hanno potuto ad esempio salire a bordo di una barca a vela posizionata in un campo di calcio, oppure indossare i panni di un giocatore di baseball con tanto di cappellino e mazza. Una giornata intensa e divertente, nella quale Avis Provinciale Brescia ha garantito il suo supporto con una divertente e curiosa lezione sportiva. Nella scorsa annata è stato lanciato anche un altro grande progetto che è al momento il fiore all’occhiello nelle iniziative a carattere sportivo e sociale. Si chiama “Senza di me che gioco è?” ed è la prima scuola calcio gratuita aperta a bambini e ragazzi con disabilità da una società professionistica sportiva. Un orgoglio per la Feralpisalò che, dopo aver presentato il progetto nel mese di giugno e organizzato diversi Open Days nei mesi estivi, ha ufficialmente iniziato le sedute di allenamento nella giornata dello scorso venerdì 7 ottobre. Il progetto vede la collaborazione della Cooperativa Il Gabbiano Onlus e l’appoggio di Avis Provinciale Brescia, Cassa Padana, Nuova Carpenteria Odolese ed Erreà. La scuola calcio “Senza di me che gioco
è?” si caratterizza per allenamenti settimanali (il venerdì dalle 17.15 alle 18.45) coordinati da mister Francesco Pellegrini e da Alessandro Rossi, tecnici professionisti e qualificati, sempre assistiti dagli educatori della Cooperativa Il Gabbiano. Il progetto è ancora al suo inizio, ma è destinato a crescere e a diventare un modello su scala nazionale. “Senza di me che gioco è?” è già una realtà e la Feralpisalò è la prima squadra professionistica in Italia ad aver lanciato una scuola calcio per bambini e ragazzi con disabilità. Avis Provinciale tifa Feralpisalò. I nostri avisini sono stati invitati dal club in occasione della gara contro il Venezia dello scorso 19 novembre e si preparano a rispondere nuovamente alla chiamata del club in vista del prossimo 11 dicembre nell'attesa gara contro il Pordenone. In queste occasioni, Avis Provinciale Brescia è presente con il suo desk all'interno dell'impianto salodiano: grazie a questa collaborazione, la società ha riservato entrata gratuita a tutti i soci Avis della Provincia di Brescia. Anche contro il Pordenone, dunque, sarà possibile accedere gratuitamente allo stadio. Quello del prossimo 11 dicembre non sarà comunque l'ultimo appuntamento in programma nel corso della stagione: da gennaio verranno definite altre date in cui l'Avis sarà presente nella "Tana dei Leoni" del Garda.
Progetto Scuola-Lavoro A cura di Laura de Rosa e Kristina Dijukic Istituto I.I.S.S. “A. Lunardi” di Brescia Quest’anno secondo una nuova legge anche gli studenti del liceo, a partire dalla terza superiore, devono partecipare all’attività che prevede due settimane di alternanza scuola-lavoro. Personalmente noi abbiamo scelto di recarci in questa sede, perché ci ha
sempre affascinato il mondo del volontariato ed avendo avuto finalmente un’opportunità per vederlo più da vicino ne abbiamo subito approfittato. Effettuando diverse ricerche abbiamo compreso che essere volontari non è soltanto un gesto di generosità e altruismo, ma può rappresentare un’attività in grado di produrre crescita a livello umano e professionale e a contribuire alla sostenibilità e al benessere di tutta la comunità. Abbiamo avuto modo di conoscere sia gli addetti che garantiscono il funzionamento di questa lunga catena di volontariato sia i donatori, i quali anch’essi hanno un ruolo fondamentale.
Questa esperienza ci è servita soprattutto dal punto di vista formativo, poiché avendo avuto la possibilità di assistere ad un intervento all’interno di una scuola elementare ci siamo rese conto di come Avis, con questi incontri, riesca a stimolare bambini di diversa età a fare anche solo piccoli gesti nella loro vita quotidiana per aiutare il prossimo. Vogliamo concludere ringraziando tutte le persone che hanno reso possibile la realizzazione di questo percorso lavorativo, che ci ha arricchito molto.
Gara podistica: Settimo Trofeo Avis Provinciale Brescia A cura di Vincenzo Calvio – Gruppo Giovani Il gruppo giovani dell'Avis Provinciale di Brescia ha organizzato il Settimo Trofeo Avis Provinciale, manifestazione podistica che si è svolta il 12 giugno 2016. L'iniziativa è ormai giunta al settimo anno e ha visto la conferma della partecipazione di molti appassionati podisti, con l'obiettivo di condividere una passione e sensibilizzare sempre più persone alla donazione, a uno stile di vita più sano praticando attività fisica. La gara si è svolta, come ormai di consuetudine, con il patrocinio della Provincia di Brescia e del Comune di Brescia. Il Trofeo è inserito ormai da anni nel circuito di gare podistiche della FIAPS, del “Amici del Podismo Valle del Chiese e hinterland gardesano”. Il trofeo prevedeva quattro percorsi rispettivamente di: km 9 per gli adulti; km 4 per i ragazzi; km 1,5 per i bambini; km 0,5 per i pulcini. Da ricordare la giornata particolarmente piovosa che ha messo a dura prova i concorrenti e gli organizzatori che hanno tenuto duro fino all'ultimo affinché la gara si svolgesse come previsto. Tutti i concorrenti sono stati premiati con trofei, mentre a tutti i bambini oltre al premio di partecipazione sono stati offerti dei “buoni pizza” dati dal gruppo di ristorazione I Silvani. Gli obiettivi della manifestazione, e quindi dell'Avis sono, oltre a coinvolgere sempre più persone, di educare le nuove generazione al dono del sangue, alla solida-
rietà, alla socializzazione , alla condivisione e ad un corretto stile di vita. L'evento quest'anno ha visto la partecipazione di sessantatré gruppi podistici e circa 750 partecipanti. La gara nonostante il maltempo che ci ha accompagnati fino alla fine è stata resa possibile grazie a tutti i partecipanti, alle loro famiglie che hanno condiviso questa mattinata. Un ringraziamento a tutti i collaboratori, al personale addetto al ristoro, al gruppo dei Borgobikers
di Borgosatollo che con il loro impegno hanno vigilato sui partecipanti, un ringraziamento anche ai volontari della Croce Bianca agli enti locali alle forze dell'ordine e a tutti i membri del Gruppo Giovani Avis Provinciale. Un ringraziamento per il loro sostegno al gruppo ristorazione I Silvani, all’azienda Aliprandi Beverge Company. Al termine delle premiazioni il gruppo organizzativo ha salutato tutti i presenti con l'augurio e l'invito a partecipare ai prossimi eventi futuri.
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GIOVANI E SCUOLA
Servizio Civile per Avis
Con il Progetto 2016 di Servizio Civile Nazionale “Un anno con Avis: percorsi di cittadinanza, dono e consapevolezza” Avis promuove il dono del sangue quale atto di cittadinanza attiva e impegno solidale. Nel 2015 Avis Provinciale Brescia è stata accreditata come ente ospitante del programma regionale Garanzia Giovani. Da quest’anno con Avis Regionale Lombardia come ente capofila, la nostra sede è stata accreditata anche per il Servizio Civile Nazionale con le Avis Comunali di Desenzano e Pavone Mella. Ognuna delle sedi citate, attualmente sta ospitando un giovane volontario.
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Le attività previste dal progetto sono numerose: la partecipazione ad iniziative di promozione e sensibilizzazione sul territorio attraverso eventi di tipo sportivo, culturale e ricreativo ed interventi di promozione nelle scuole. Sperimentazioni sul territorio del vademecum “Protagonisti della Società Plurale” ed inoltre avvio di nuovi contatti con le comunità territoriali per
aprire nuove partnership. Iniziative di attivazione giovanile: eventi teatrali, laboratori, e altre modalità di promozione e sensibilizzazione del dono. Studio e avvio di strumenti finalizzati a migliorare la comunicazione diretta coi donatori e le modalità di accesso e prenotazione della donazione. Infine accoglienza e assistenza al donatore in occasione delle visite di idoneità e della donazione e customer care. Tutte queste conoscenze e le competenze acquisibili verranno certificate. Dal 2017 il progetto di Servizio Civile Nazionale a cui Avis Provinciale Brescia ha già aderito, sarà coordinato direttamente da Avis Nazionale. Saranno 15 i progetti regionali in cui sarà suddiviso e 399 i volontari richiesti in tutta Italia. Il bando e la documentazione per l’invio delle candidature verranno pubblicate come ogni anno in primavera sul sito www.serviziocivile.gov.it.
PAOLA
un’opportunità che ho colto senza pensarci due volte perché sono sicuro che sarà la mia occasione per conoscere nuove persone, per fare in modo che questo grande gruppo di volontari possa aumentare ancora di più e anche per creare qualcosa di bello che poi possa restare anche per gli anni che verranno!
DOUINA
Ciao a tutti, sono Paola, ho 27 anni e presto servizio presso l’Avis Comunale di Pavone del Mella - Cigole. Ho scelto di intraprendere il Servizio Civile per provare l’esperienza del volontariato, una novità per me, e di farlo con l’Avis del mio paese, una realtà che conoscevo solo dall’esterno, per sapere di più sull'importanza della donazione di sangue e anche per mettermi alla prova conciliando l’attività con il mio lavoro. Credo che questo anno sia una grande opportunità, speriamo di sfruttarla al meglio!
ANDREA
Ciao a tutti! Io sono Andrea e sono impegnato con il Servizio Civile presso la sede Avis di Desenzano del Garda. Sono nato un freddo dicembre del 1994 e per il primo anno non sono stato un bambino molto socievole e allegro. Mi sono diplomato nel 2013 come perito informatico, ma la mia passione più grande è la musica, suono il basso elettrico da 7 anni e ho lavorato anche all'allestimento di diversi concerti nella zona del lago. Sono entrato in contatto con Avis perché quasi tutti nella mia famiglia sono donatori e quindi è una realtà di cui ho sentito parlare fin da quando ero bambino. Appena ho avuto l’età per iscrivermi sono stato quindi ben felice di poter dare il mio contributo. Partecipare poi al progetto del servizio civile è stata
Mi chiamo Dounia, ho 22 anni e svolgo il Servizio Civile Nazionale presso l'Avis Provinciale Brescia da settembre. Nel 2014 mi sono diplomata come Tecnico dei Servizi Sociali presso l'istituto Piero Sraffa, durante gli anni di scuola ho svolto volontariato in casa di riposo e fino a poco tempo fa facevo parte di un'associazione non profit che svolge attività di volontariato presso gli Spedali Civili di Brescia. Queste esperienze mi hanno permesso di capire, che la nostra società ha il continuo bisogno di persone, che offrono il loro tempo libero per le attività sociali. L'anno scorso per puro caso sono venuta a sapere della possibilità per i giovani dai 18 ai 29 anni, di svolgere il Servizio Civile, colpita dal progetto e dall'importanza che l'Avis da alla promozione del dono mi sono candidata e ho passato la graduatoria. L’anno scorso sono stata scelta per prestare il mio servizio con il programma di Garanzia Giovani in Avis Regionale Lombardia, quindi a Milano, un'esperienza che mi ha permesso di crescere personalmente e professionalmente, mi sono messa in gioco; vi confesso che prima di quest'avventura riuscivo tranquillamente a perdermi anche a Brescia, fare la pendolare e andare in un'altra città mi ha dato la possibilità di conoscere di più me stessa e di superare i miei limiti. Ho avuto la possibilità di conoscere nuove persone, di confrontarmi con gli altri, di credere nelle mie idee e di portarle avanti, devo ammettere che ci sono stati alti e bassi, ma sono lezioni di cui bisogna trarre un insegnamento. Quest'anno invece presto servizio nella segreteria associativa di Avis Provinciale Brescia, i compiti da svolgere in ufficio sono diversi da quelli dell'anno precedente, io a mia volta mi impegno a dare il massimo di me per riuscire ad imparare tutto ciò che Avis ha da insegnarmi. Sono sicura che sarà un esperienza unica, sono entusiasta di poter collaborare con tutti i volontari del servizio civile in Lombardia e di creare un progetto che possa lasciare il segno. Avis ci mette nelle mani la possibilità di creare qualcosa di unico, ha fiducia in noi giovani e noi a nostra volta dobbiamo credere nelle nostre idee, nelle nostre possibilità e di metterci in gioco. Ora vi saluto, alla prossima. Dounia
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CONVEGNI
AIL, l'Assemblea annuale: la vostra voce Cari amici, il 17 aprile ci sarà la nostra tradizionale Assemblea annuale, aperta come di consueto a tutti i soci ed a tutti i volontari AIL e si terrà presso la sede Avis Provinciale di Brescia. Quest'anno AIL Brescia compie 15 anni di vita ed è un traguardo importante. Grazie all'impegno di centinaia di volontari abbiamo raggiunto risultati importanti e per molti di noi impensabili, abbiamo sicuramente modificato la realtà onco-ematologica bresciana offrendo nuove opportunità di assistenza e cura ai nostri ammalati. La sezione bresciana è cresciuta costantemente diventando una delle tre sezioni italiane più rappresentative per capacità di raccolta fondi e per realizzazione di importanti progetti. Questo è un risultato fantastico raggiunto grazie alla nostra trasparenza, onestà e generosità. Durante l'assemblea ci sarà il rinnovo delle cariche sociali in quanto scade il triennio del Consiglio di Amministrazione. Sarà importante quindi proporre candidature che tengano alto l'impegno della associazione e mi auguro che le persone che si metteranno
in gioco mettano in campo tutto il loro talento, la loro disponibilità ed il loro amore in quell'ottica di gratuità e generosità che da sempre contraddistingue la nostra azione. Al termine dell'assemblea ci sarà la consegna del Premio al Merito 2016, momento straordinario di riflessione e di ringraziamento che permetterà a tutti i volontari di approfondire un tema legato strettamente all'aiuto degli ammalati. Come vedete, l'Assemblea annuale diventa un momento fondamentale della vita associativa, durante il quale si può conoscere e seguire il cammino di AIL Brescia, condividerlo o criticarlo, proporre suggerimenti, controllare il bilancio, ed ascoltare le linee guida per i 2016 e conoscere le difficoltà e gli ostacoli che ancora ci troviamo di fronte. Vi aspettiamo quindi numerosi per conoscere e sostenere AIL Brescia composta da tante persone di buona volontà che hanno deciso di dedicare una parte significativa della propria vita al volontariato in difesa della vita.
Se vuoi aiutaci nella realizzazione dei nostri progetti troverai qui di seguito tutte le indicazioni per darci una mano nel raggiungere gli obiettivi. Banca di Credito Cooperativo dell'Agro Bresciano - Agenzia di Castel Mella (BS) - Codice Iban: IT 15 U | ABI 08575 | CAB 54260 | Conto corrente: 000000111173
Il Collegio Provinciale IPASVI in Avis I convegni 2016 IPASVI in sede Avis Provinciale Brescia sono stati numerosi, segno di un connubio positivo tra due importanti istituzioni sul territorio: Il Collegio Provinciale IPASVI (Infermieri Professionali, Assistenti Sanitari, Vigilatrici d'Infanzia) di Brescia è stato istituito nel 1954 dalla Commissione Istitutiva, che ottenne dal Ministero della Sanità regolare autorizzazione per indire le elezioni del primo Consiglio. Nell'anno 1955 s'iscrissero 267 professionisti (di cui 225 infermieri professionali, 40 assistenti sanitari, 2 vigilatrici d'infanzia) che crebbero in numero fino agli attuali 8420 (aggiornamento 20/10/2015).
I Convegni 2016 Ipasvi in Sede Avis Provinciale Brescia: 24
20 gennaio - Convegno - L’Infermiere Coordinatore: ruolo e responsabilità alla luce delle recenti innovazioni normative.
19 marzo - Convegno dedicato a studenti del Corso di Laurea in Infermieristica e neo laureati. 9 giugno - Convegno le cure di fine vita: aspetti etici e clinico-assistenziali. 2 dicembre - Evoluzione normativa-contrattuale e flessibilità organizzativa. Risvolti per il professionista e per l’organizzazione. Una menzione speciale va all’evento del 14 maggio 2016: “La giornata Internazionale dell’Infermiere”, promossa dal collegio stesso e dal comune di Brescia, è stata ospitata nell’aula magna della Facoltà di Economia dell’Università di Brescia dove un gruppo di volontari Avis ha potuto allestire uno stand per promuovere le attività della nostra associazione.
Il Collegio IPASVI della Provincia di Brescia nell'ambito dei propri compiti istituzionali, preso atto della continua evoluzione dei requisiti del cliente, si propone di: • favorire la crescita professionale degli iscritti e la loro partecipazione alle attività istituzionali; • favorire l'iscrizione al Collegio IPASVI di Brescia di tutti i professionisti aventi diritto ed obbligo; • garantire la tutela dei cittadini che usufruiscono delle prestazioni degli iscritti; • garantire la tutela degli iscritti contro l'esercizio abusivo della professione; • garantire il rispetto del nomenclatore tariffario; • garantire la tutela dell'immagine della professione.
Campagna di prevenzione dell'HPV - Papilloma Virus Nel programma nazionale lanciato da Rotary e intitolato «Stop HPV» prevenzione fa rima con sensibilizzazione al vaccino. Destinatarie della campagna, che è stata accolta anche dal distretto Rotary 2050 cui fanno riferimento i club bresciani, sono le ragazze di undici e dodici anni, fascia d’età che si ritiene oggi antecedente all’inizio dell’attività sessuale. Il distretto Rotary 2050, guidato dal governatore Omar Bortoletti, ha quindi deciso di impegnarsi in tale campagna di sensibilizzazione, coinvolgendo in prima battuta le ragazze e i ragazzi di giovane età, diretti interessati di una strategia preventiva che può fare la differenza. Un piccolo gruppo di studenti dell’Istituto Sraffa ha avuto così la possibilità, nella sede Avis Provinciale, l’opportunità di partecipare all’incontro di presentazione del programma, che si pone l’obiettivo di creare consapevolezza della prevenzione del cancro della cervice uterina grazie alla vaccinazione anti HPV. Con la prevenzione primaria, ben illustrata da uno dei relatori Donatella Albini, Consigliera Comunale con delega alla sanità, si lavora perchè la patologia non insorga; con la prevenzione secondaria è possibile fare una diagnosi nel più breve tempo possibile e iniziare la battaglia.
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CONVEGNI
Congresso Nazionale SIMET ed "Oltre Confine - La donazione consapevole: Africa sub-sahariana"
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Il 21 e 22 ottobre, presso la Sala Conferenze Avis Provinciale di Brescia si sono tenuti il Congresso Nazionale della SIMET (Società Italiana di Medicina Tropicale e Salute Globale), che si è svolto in associazione al Convegno di Avis Lombardia sulla donazione consapevole del sangue da parte dei migranti provenienti dall’Africa. In un mondo sempre più globalizzato a causa della crescente velocità dei viaggi e degli spostamenti" di uomini, animali e merci ed a causa di fenomeni epocali quali l’incremento demografico, le migrazioni ed il riscaldamento del pianeta, patologie un tempo confinate ai climi caldi sono oggi di sempre più frequente riscontro anche nei Paesi occidentali. Nuove patologie dunque, e una sempre maggiore interazione tra uomini di provenienza geografica diversa, i cittadini di domani, e tra uomo, animali e ambiente che rischia di cogliere impreparati" i medici, i veterinari ed i responsabili di sanità pubblica nei Paesi europei ed occidentali in generale. Uno scenario che appare in continua evoluzione e che richiede competenze nuove ed aggiornate di natura clinica, ma anche epidemiologica, entomologica, antropologica e sociale. Sotto il profilo entomologico ed epidemiologico, è essenziale predisporre adeguate attività di sorveglianza di infezioni a trasmissione vettoriale potenzialmente possibili sul nostro territorio, mentre sotto il profilo clinico appare necessario aumentare il livello culturale degli operatori di salute, sia in ottica biomedicale che antropologica e culturale. Analogamente, la donazione responsabile di sangue anche da parte del migrante che risiede sul territorio italiano costruisce una straordinaria opportunità che deve essere tuttavia affrontata con la consapevolezza della necessità di una attenta valutazione infettivologica per la tutela della salute pubblica. Il Prof. Francesco Castelli, Ordinario di Malattie Infettive della Università di Brescia e Presidente SIMET, ha spiegato le ragioni dei due convegni: “In considerazione della sintonia dei due temi congressuali si è deciso di organizzare i due eventi in sequenza. Alcuni relatori sono intervenuti in entrambi i convegni a testimonianza delle profonde intersezioni tre i due momenti scientifici, nei quali le tematiche delle migrazioni e delle infezioni emergenti rappresentano il filo conduttore”.
Il Presidente Regionale Avis, Domenico Giupponi, ha inoltre precisato in merito: “Il convegno del 22 ottobre rientrava in un quadro di eventi dedicati alle differenti aree geografiche di provenienza dei migranti. Lo scorso anno abbiamo dedicato l'evento al migrante proveniente dalla America Latina, quest'anno è stata la volta dell'Africa ed il prossimo anno ci occuperemo dell'Asia”. La scelta dell’argomento non dipendeva da una crisi della donazione del sangue nel nostro Paese. “Il sistema di approvvigionamento del sangue in Italia, e soprattutto in Lombardia, è del tutto autosufficiente ma in prospettiva futura“ hanno continuato Giupponi e Castelli ”la nostra società sarà sempre più variegata e Avis vorrebbe incentivare la cultura della donazione tra i migranti, in particolare di seconda generazione, quale segno tangibile di integrazione”.
ECM Avis Provinciale Brescia: la Formazione del Personale addetto alle Raccolte Collettive La scorsa primavera, a seguito delle innovazioni tecnologiche e dell'adeguamento strutturale alle nuove normative regionali e ministeriali, nell'ambito dei corsi ECM coordinati da Avis Regionale Lombardia, sono stati organizzati percorsi formativi di aggiornamento per il personale di segreteria (a seguito della informatizzazione della procedura di accettazione attraverso il programma EmoZione) e per medici responsabili della sala prelievi ed gli infermieri impegnati nelle raccolte collettive presso le Unità di Raccolta della provincia. Il corso di formazione interna sulla gestione tecnologica della seduta di raccolta si è tenuto in due edizioni, suddivise ognuna in 4 moduli:
MODULO 1
Determinazione emoglobina e utilizzo strumentazione con relativa prova pratica L’etichettatura con relativa prova pratica
MODULO 2
L’utilizzo delle bilance ed interfacciamento con il sistema informatico e prova pratica Discussione di casi
16 Marzo 2016 6 Aprile 2016
16 Marzo 2016 6 Aprile 2016
MODULO 3 4 Maggio 2016 11 Maggio 2016
MODULO 4 4 Maggio 2016 11 Maggio 2016
Gestione del sistema informatico e gestione delle emergenze informatiche Gestione del donatore e corretto comportamento in sala prelievi Discussione di casi pratici con valutazione dell’apprendimento a cura del responsabile scientifico
Responsabile del Progetto: Dott. Giovanni Moretti Responsabile del Gruppo: Dott. Giovanni Moretti, Dott.ssa Germana Zana, Inf. Nicola Battiloro, Inf. Laura Rovati. Il corso si proponeva il miglioramento e l'uniformazione dei comportamenti degli operatori addetti alla sala prelievi, al fine di migliorare la gestione della seduta di raccolta ed evitare “Non Conformità” di processo e prodotto. Il corso ha avuto, per questo motivo, una fortissima connotazione pratica. Gli argomenti trattati riguardavano la gestione del donatore e, in modo par-
ticolare, l’utilizzo corretto delle nuove apparecchiature introdotte in tutte le Unità di Raccolta, nel corso del primo semestre 2016: emoglobinometri e bilance, e quelle che verranno come gli etichettatori. Questi incontri hanno permesso di condividere le modalità operative descritte all’interno dei protocolli emessi all’interno dell’Unità di Raccolta al fine di garantirne una capillare diffusione e comprensione. Il 7 maggio infine con la prima edizione del corso di formazione in ECM “La riorganizzazione della raccolta di sangue nelle UdR dell’Avis Provinciale di Brescia: alla luce dei cambiamenti normativi, tecnologici ed organizzativi” organizzato dall’Avis Provinciale di Brescia con il supporto dell’Avis Regionale Lombardia, si è è trattato il tema della tracciabilità del percorso dell’emocomponente raccolto, dalla selezione alla trasfusione. La giornata formativa si è aperta con i saluti del Presidente Dott. Gianpietro Briola e l'apertura dei lavori è stata affidata al Direttore Sanitario Provinciale Dott. Giovanni Moretti, con una discussione sull’organizzazione della attività di raccolta di sangue intero alla luce dell’applicazione dei nuovi decreti e un intervento della Dott.ssa Germana Zana, Medico Responsabile sala prelievi UdR di Brescia su come cambia la raccolta di sangue intero con l’introduzione delle nuove tecnologie. La seconda parte della mattinata ha visto intervenireil team di medici SIMT – ASST di Brescia diretto dalla Dott. ssa Mirella Marini. La Dott.ssa Lucia Cretti ha introdotto le novità sulla selezione del donatore dal DM 02/11/2015. La Dott.ssa Ornella Consolandi ha spiegato l’organizzazione del CLQV di Brescia e l’attività di lavorazione del sangue e degli emocomponenti ed infine la Dott.ssa Dolores De Tomasi ed il Dott. Alessandro Copeta hanno concluso la trattazione dell’organizzazione del CLQV di Brescia a proposito dell’attività qualificazione biologica del sangue e degli emocomponenti. Tra settembre ed ottobre inoltre sono stati organizzati altri due incontri di approfondimento relativi all'introduzione delle nuove linee guida per la selezione del donatore in base al decreto ministeriale del 2 novembre, coordinati dal Dr Giovanni Moretti e dalla Dott.ssa Lucia Cretti, questi appuntamenti hanno coinvolto anche i Direttori Sanitari e i Dirigenti delle sezioni al fine di migliorare ed unificare i comportamenti, aprire un momento di confronto e dialogo sulle problematiche insorte, dall'applicazione dei nuovi criteri normativi.
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NOTIZIE DALLE SEZIONI
Avis di Bagnolo: dalla festa per i 50 anni nuovo slancio per il futuro La sezione dell’Avis di Bagnolo Mella ha festeggiato in bello stile il cinquantesimo anniversario della fondazione. Un “compleanno” che il sodalizio attualmente presieduto da Luigi Boldrini ha voluto celebrare dando vita a tutta una giornata rivolta non solo a riunire tutti i soci donatori, ma anche a valorizzare ulteriormente la “mission” che è alla base di questa esperienza così importante al servizio dell’intera comunità e della salute di tante persone. I festeggiamenti sono iniziati con il ritrovo nella sede di via XXVI Aprile e dopo il corteo che ha attraversato le vie del paese, con la deposizione delle corone ai monumenti ai Caduti e dell’Avis, sono proseguiti nella bella cornice del Cinema Teatro Pio XI dell’Oratorio San Luigi. Dopo la S. Messa sono state consegnate le benemerenze ai soci che si sono distinti per il numero delle donazioni. Alla presenza di diversi ospiti illustri, compreso il sindaco di Bagnolo, Cristina Almici, e i rappresentanti della sezione Avis gemellata dei Comuni piemontesi di Piobesi e di Corneliano d’Alba (in provincia di Cuneo), sono saliti sul palco i volontari che possono vantare una permanenza più o meno lunga nella fila dell’Avis, fino ai soci che contano più di 130 donazioni. Proprio questa, del resto, è stata la parola chiave rimarcata sia dal Presidente Boldrini che dal sindaco Almici nel loro intervento:
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“Il valore fondamentale al quale si ispira la nostra associazione – ha sintetizzato proprio Boldrini – è quello del dono. Un dono rivolto indistintamente a chi ne ha bisogno e non fatto certo a parole, ma con i fatti. Siamo convinti dell’importanza di questo nostro impegno ed è proprio per questo che oggi siamo qui a festeggiare questo cinquantesimo anniversario della nostra fondazione”. Un concetto che è stato ribadito con gratitudine dal primo cittadino bagnolese: “Gli avisini rappresentano una componente preziosa della nostra comunità. Sono sempre disponibili nelle varie circostanze nelle quali viene chiesto il loro aiuto e trasmettono a tutti noi un esempio davvero importante. È per questo che oggi tutta Bagnolo si stringe intorno a voi, ma non vi porta un regalo come si fa in occasione di tutti i compleanni”. In tutti rimane la voglia di fare e la ferma intenzione di coinvolgere sempre più persone (giovani in primis) nel progetto di portare avanti il grande programma che Daniele Pellini, Pietro Braione e Giusto Donati hanno fatto nascere cinquant’anni fa. Un progetto che oggi è diventato una parte importante della vita di 353 soci e che ogni anno riesce a “regalare” poco meno di 600 donazioni. Un piccolo sacrificio per chi lo compie, ma un grande gesto d’amore e una risorsa fondamentale per la vita di chi lo riceve.
Avis Bovegno ricorda il Dott. Carlo della Torre Pubblichiamo il ricordo fotografico di uno dei padri dell’Avis di Bovegno e Lavone, il Dott. Carlo Della Torre, scomparso lo scorso anno e qui ritratto in alcuni significativi appuntamenti della storia di quelle sezioni avisine. In lui vive ancora il segno di un presente di intensa attività che garantisce il futuro della donazione in Valle Trompia.
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NOTIZIE DALLE SEZIONI
45° Anniversario del Gruppo Avis Castelcovati Era ormai il lontano maggio 1971, quando un piccolo gruppo di persone si ritrovava nella sala consigliare alla presenza del Segretario Comunale per stilare l’atto di fondazione della sezione Avis di Castelcovati. Da allora sono passati passati 45 anni e per festeggiare l’importante anniversario Avis il 24 ed il 25 Settembre scorsi ha programmato questi 2 giorni intensi. Il sabato 24 settembre nel teatro parrocchiale del paese alla presenza del sindaco Dott.ssa Camilla Gritti, del parroco don Alfredo Savoldi, del Segretario Provinciale Luigi Spada ed altri ospiti, hanno avuto luogo le consegne degli Attestati di Benemerenza agli avisini che, negli anni, si sono distinti per la loro generosità. La domenica 25 è stata la giornata clou con il ritrovo alle ore 9.00 presso la sede in via Aldo
Moro. Da qui è partito il corteo per le vie del paese, fermandosi nei luoghi più significativi: l’edicola votiva in via Martiri di Piazza della Loggia, il monumento ai Caduti in Piazza Martiri della Libertà, il monumento Avis in via Marconi e presso le lapidi poste nel cimitero in memoria dei defunti avisini della nostra sezione, posizionate, queste, nel 1993, dopodiché tutti nella chiesa parrocchiale per la Santa Messa seguita infine con il pranzo. Alla sfilata del corteo hanno partecipato anche altre sezioni Avis provinciali e tutte le associazioni di volontariato castelcovatesi, che non hanno voluto mancare a questo importante momento per il sodalizio guidato dal Presidente Angelo Scalvini, dunque, un vero orgoglio. I donatori attivi della nostra sezione sono n. 295 e nello scorso anno hanno fatto più di 300 donazioni di sangue intero e n. 50 plasmaferesi.
40° Anniversario del Gruppo Avis Ceto
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Durante gli anni la nostra associazione Avis si è distinta anche sul piano sociale con continui sforzi per diffondere la cultura ella donazione di sangue. Le attività promosse variano dall’ambito sanitario al sociale, passando per cultura, tempo libero e sport, il tutto collaborando in maniera attiva con l’Amministrazione Comunale ed i vari gruppi di volontariato presenti sul territorio. Tra le storiche iniziative il concorso “Piccoli Madonnari”, che ha avuto luogo presso Piazza Martiri della Libertà e che è giunto quest’anno alla 28^ edizione. I partecipanti sono stati gli alunni delle scuole del paese, dalla materna alle medie inferiori, i quali, con cartoncini e gessetti hanno espresso ognuno lal propria creatività. Dunque, tante iniziative sempre portate a termine con successo, grazie al lavoro di tutto il Consiglio Direttivo.
Domenica 20 settembre a Ceto abbiamo celebrato un fantastico anniversario per i 40 anni di fondazione del Gruppo Avis. Presenti i labari di tutti i Gruppi che fan parte della sezione di Breno, delle Sezioni Avis di Valle Camonica, del labaro Avis Provinciale, del gonfalone comunale, dei gagliardetti di altri gruppi e associazioni presenti sul territorio comunale; presente il Sindaco di Ceto, le autorità avisine, i numerosi avisini iscritti al gruppo e simpatizzanti. Abbiamo sfilato per le vie del paese (per l’occasione addobbate con festoni di color rosso) accompagnati dalla banda musicale di Capo di Ponte. Abbiamo posato un omaggio floreale alla lapide in memoria degli avisini defunti presso il cimitero, una corona d’alloro ai piedi del monumento che ricorda tutti i Caduti sia sul lavoro che in guerra, una corona di alloro al monumento che ricorda i caduti della Grande Guerra, un omaggio floreale al monumento Avis inaugurato in occasione del 25^ di fondazione del gruppo, scoprendo inoltre il quadro restaurato che rappresenta la Vergine con il Bambin Gesù posto nella Santella presso il sagrato della chiesa parrocchiale, a ricordo del 40^ di fondazione del Gruppo. Il perimetro del sagrato era abbellito con dei bellissimi disegni che i bambini delle scuole elementari di Ceto hanno preparato per l’occasione; frutto della significativa collaborazione instaurata negli anni, con gli insegnati e gli alunni della scuola elementare Giacomo Mazzoli di Ceto. La sfilata è poi proseguita verso la chiesetta dei Santi Faustino e Giovita dove il parroco don Pierangelo Pedersoli ha concelebrato la Santa Messa
con don Paolo Paderno (ex Parroco di Ceto e uno dei principali fondatori del Gruppo nel 1975), allietata con le voci del “Gruppo di canto parrocchiale”. Al termine della Santa Messa dopo il discorso del Capogruppo Giuseppe Gasparini, la testimonianza toccante di mamma Francesca nei confronti dell’Avis per aver salvato la vita al proprio figlio, sono seguiti i discorsi delle autorità presenti, le premiazioni dei 42 avisini benemeriti con 9 benemerenze in rame, 14 in argento, 10 in argento dorato, 5 in oro e ben 4 in oro con rubino; la cerimonia si è conclusa con la “liberazione” in cielo di 40 palloncini rossi e con il pranzo presso il ristorante Il Cenacolo di Ceto. Come capogruppo devo ricordare e ringraziare coloro che nel 1975 hanno avuto l’iniziativa di fondare il gruppo ed a tutti i capigruppo e componenti del consiglio direttivo che si sono susseguiti nel corso degli anni e che fino ad oggi lo hanno gestito in maniera eccellente. Un grazie a tutti gli abitanti di Ceto per la calorosa accoglienza e per la collaborazione per l’addobbo delle vie del centro storico, a tutti gli avisini che collaborano per la buona riuscita delle varie iniziative. Per ultimi, ma non per importanza, devo ringraziare i miei più stretti collaboratori per la disponibilità, l’entusiasmo e l’impegno che ci mettono nell’organizzare tutte le iniziative che il gruppo ha svolto nel corso degli anni. Per me la maggior soddisfazione di queste manifestazioni è che siano veicolo di traino per nuove richieste di adesioni avisine.
Avis Desenzano ricorda Mara Montini Una folla commossa ha dato l'estremo saluto, nella chiesa di Rivoltella, a Mara Montini, 51 anni compiuti da poco, storica segretaria dell'Avis di Desenzano. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nella grande famiglia avisina gardesana. Mara conosceva tutti i volontari, li chiamava tutti per nome. Era il loro punto di riferimento, le sue parole rasserenavano chi affrontava per la prima volta una donazione e consolavano chi, invece, non aveva potuto dare il sangue. I suoi consigli, il suo impegno, la sua esperienza erano una garanzia per tutti. Se n'è andata troppo presto, vinta da un male che non perdona ma che ha affrontato sempre con spirito positivo, decisa fino all'ultimo a non rinunciare al suo lavoro, ottimista anche quand'era ricoverata in ospedale, convinta di potercela fare, di poter tornare dai suoi familiari, dai suoi donatori. Professionalità, simpatia, disponibilità: Mara aveva tante qualità ma era soprattutto una persona buona. "Era riservata, riflessiva, paziente e forte", ha detto il parroco don Guido durante l'omelia, ricordando anche il suo impegno nella comunità e sottolineando la vicinanza al marito Angelo, al figlio Andrea e al papà Sergio, anche lui avisino di lungo corso, per anni consigliere dell'Avis desenzanese. "Con il suo sorriso, la sua gentilezza, le sue doti umane e professionali", l'ha ricordata al termine della Messa, a nome di tutto il direttivo il presidente della sezione Claudio Mafrici, "sapeva sempre trovare la parola giusta, sapeva proporre la strada migliore per risolvere un problema, sapeva offrire il suo aiuto con la discrezione che la contraddistingueva. E poi era una persona che si faceva voler bene, e questo suo spirito positivo lo metteva a disposizione dell'associazione e dei suoi volontari. Vedeva sempre il bicchiere mezzo pieno, e questo era un incentivo per tutti a fare ancora di più. Ora che il suo doloroso calvario è terminato, avvertiamo il silenzio di un grande vuoto. Mara ci manca e ci mancherà, lo sappiamo, ma il suo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, in quelli dei tanti donatori che l'hanno conosciuta e apprezzata, più forte di qualsiasi parola, più intenso di questo nostro ultimo saluto".
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NOTIZIE DALLE SEZIONI
L'Assemblea annuale della Sezione Avis di Gardone V.T. Venerdì 26 Febbraio gli avisini (e i simpatizzanti) gardonesi si sono dati appuntamento all'Albergo Trattoria Marcheno per partecipare all'Assemblea annuale e alla cena della Sezione Avis di Gardone Val Trompia. Un’occasione importante per il consiglio direttivo, le donatrici e i donatori di quella che si conferma come una delle realtà associative più attive sul territorio valtrumplino. I molti partecipanti sono stati accolti con flûtes di benvenuto e stuzzichini, e si è quindi aperta l'assemblea. Dopo i saluti di rito, la delegata di Avis Provinciale Mina Taboni ha fatto il punto sulla neonata sala prelievi allestita nei
locali del vecchio nosocomio. Quindi Maria Cristina Brunori, Vicepresidente e responsabile della formazione, ha aggiornato gli astanti sull'incremento del numero di soci e di donazioni ed ha approfondito il significato del dono, entrando nel dettaglio del percorso educativo "Formazione al dono", varato con successo quest'anno nelle scuole elementari, medie e superiori del nostro distretto, che ha avuto come corollario un partecipatissimo concorso di disegno tra artisti in erba. Il Consigliere Marco Pardetti ha poi illustrato i bilanci consuntivo e preventivo, approvati all'unanimità. Un ricco menu ha deliziato i palati dei commensali, e il taglio della torta ha preceduto i saluti.
Avis Lonato d/G
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Il 2016 è iniziato con successo per la sezione avisina di Lonato d/G, il primo impegno dell'anno il 14 gennaio con un convegno organizzato in collaborazione con la Coldiretti Brescia e il Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina, il quale si è svolto al Teatro Italia di Lonato d/G. Il tema è stato “La qualità della vita attraverso una giusta alimentazione”. I relatori chiamati ad esporre la loro relazione dal moderatore Guido Lombardi hanno informato il numerosissimo pubblico presente (oltre 400 persone) sulle varie tematiche dell'alimentazione e la necessità per il nostro corpo di assumere i vari alimenti sempre con moderazione. Dopo i saluti iniziali del sindaco di Lonato d/g Roberto Tardani, il Presidente Avis Lonato Gianbattista Braga ha ringraziato anticipatamente i relatori intervenuti: Claudio Macca - Nutrizionista Ospedali Civili di Brescia, Paolo Daminelli - Responsabile del Reparto di Microbiologia dell'Istituto Zooprofilattico di Brescia, Gianpietro Briola - Presidente Avis Provinciale di Brescia, Ettore Prandini – Presidente Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia, e l'Assessore Regionale all'Agricoltura Giovanni Fava. Al termine del convegno è stato offerto un buffet a base di carne bovina offerta dal Consorzio Macellai della zona. La gestione del servizio è stata effettuata dai ragazzi della scuola alberghiera di Desenzano Caterina de Medici. La critica a fine convegno è stata molto positiva, tutti i partecipanti erano concordi con la semplicità delle esposizioni e l'argomento è risultato interessantissimo. Il Presidente Gianbattista Braga ha voluto ringraziare per la loro preziosa
collaborazione Ettore Prandini, Presidente Coldiretti Brescia, l'Assessore ai Servizi Sociali Michela Magagnotti e soprattutto Michele Savoldi del Gruppo Savoldi Carni e Vice Presidente Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina. Il secondo appuntamento il 16 e 17 gennaio Avis Lonato è di nuovo presente tra la gente alla 58° Fiera di S. Antonio per dare visibilita' all'associazione e sensibilizzare la gente al gesto della donazione. In questa manifestazione dice il Presidente: abbiamo avuto ben 17 iscrizioni, i quali entro marzo saranno visitati dai nostri medici di sezione e una volta avuta l'idoneità potranno entrare nella famiglia Avis. I nostri prossimi programmi, oltre le donazione collettive di marzo, giugno, settembre e dicembre, il nostro obbiettivo è quello di avere sempre più donatori e per far questo Avis Lonato fa promozione oltre che nelle scuole della cittadina lonatese anche in eventi sportivi che si svolgono sul nostro territorio. Il 10 giugno abbiamo in calendario la gara podistica serale a S. Tomaso, a luglio in collaborazione con la Parrocchia di Lonato il 2° torneo di calcio balilla umano visto il risultato ottenuto lo scorso anno sia a livello d' iscrizioni (14 ragazzi poco piu' che 18enni) che di pubblico di tutte le età. Questi successi continua il Presidente, sono da condividere con il Vice Presidente Luigi Crotti i membri del consiglio Direttivo, i medici, e anche con i collaboratori che soprattutto in occasione della Fiera di S.Antonio nelle persone di Enrico Maraviglia e Pierino Buizza sono un supporto non indifferente per la buona riuscita dell'evento stesso.
Avis Montichiari Si è concluso il lavoro delle classi del Don Milani che hanno aderito al progetto promosso da Avis-Aido: è nato il Portale Servizi Persona pspmontichiari.it, referente del progetto Prof. Fausto Accini, amministratore del dominio lo studente Paolo Cocchi. Un grazie va anche a Coop Montichiari che tramite il progetto alleanza 3.0 con la raccolta punti-spesa ha reso possibile la realizzazione del portale. A seguito di molti incontri che ogni singola associazione ha tenuto nelle
varie classi per farsi conoscere dettagliatamente, gli studenti hanno costruito questo sito che raccoglie informazioni su molte associazioni di volontariato di Montichiari, sito a cui tutti possono accedere e interagire per qualsiasi bisogno. Sarà anche bacheca per i vari eventi organizzati da ogni singola associazione. Le associazioni che hanno aderito sono: Avis, Aido, San Cristoforo, Insieme Per I Nostri Nonni, Caritas, Grimm, Cvs, Un Sorriso Di Speranza, Croce Bianca, A.M.A., Asso-
ciazione Diabetici. È un progetto molto innovativo e importante e come sempre l’unione fa la forza: in questo caso la collaborazione tra associazioni, studenti, insegnanti e Coop ha fatto sì che questo portale sia un punto di riferimento e d’incontro virtuale tra volontari, cittadini. In particolare è un modo di sensibilizzare i giovani, avvicinandoli al mondo della solidarietà e del volontariato.
50° Anniversario del Gruppo Avis Sarezzo Ghè n'è al mond de beì regai, de ogni sort, de ogni foza, ma chel pio car e de pio valur, l'è chel del sanch, vita e vigur.
Esistono al mondo regali belli Di ogni specie, per ogni moda Ma quello più caro e prezioso È il dono del sangue che dà forza e vita.
La 'ndoe natura e malatia La gha fat giogera en compagnia A roba salute che senza nincurzit Forse trop tarde ta l'het capit.
Là dove natura e malattia Han fatto festa in compagnia Rubandoti la salute che, senza te ne accorgessi Forse troppo tardi l'hai capito.
Tanto che dopo, zlongat a let A bras deerc s'è leè a spetà Che vergu de cor e con gran rispet, de niscus el rìes per dat 'na ma.
Così dopo, disteso in un letto Con le bracca aperte stai ad aspettare che Qualcuno di cuore e con gran rispetto Di nascosto arrivi per aiutarti.
Zènt che vol mia "grasie né unur" Zènt che ta zloma al par de lur Zènt che i ta ota a stò mond E te vol bè, sensa saì el to nom
Gente che non vuole onori e riconoscenza Gente che ti considera suo pari Gente che ti aiuta a vivere E che ti vuol bene, senza conoscere il tuo nome Poesia di Resy Pescatori
I 50 anni di vita della Sezione Avis sono stati ricordati dalla comunità di Sarezzo in diverse e partecipate occasioni. Già a febbraio, nell’occasione delle festività per i Santi Patroni, SS. Faustino e Giovita, alla Sezione è stato conferito il riconoscimento del “Faustino d’Oro”, a ricordo dell’attività svolta negli anni a favore del volontariato, con la seguente motivazione “L’intera comunità di Sarezzo, terreno fecondo della storia dell’Avis, dice grazie a tutti i donatori, defunti, vivi, ed a quelli futuri che porteranno avanti il messaggio avisino di generosità ed altruismo”. Venerdì 25 aprile, sono inoltre stati comunemente ricordati gli 85 anni di fondazione della locale Sezione Alpini ed i 50 anni della Sezione Avis, con la rappresentazione “La forza del dono” che ha unito le due organizzazioni locali ad evidenza del profondo legame con il territorio che le ha sempre contraddistinte: l’evento ha così anticipato la sentita processione di discesa, dal Santuario di Sant’Emiliano, della Madonna del
Soldato e del Buon Ritorno, evento quinquennale caro ed intensamente vissuto da tutta la popolazione. Si è così giunti alla celebrazione di domenica 22 maggio, che ha permesso alla Sezione di Sarezzo di abbracciare le altre sezioni Avis ed associazioni locali di volontariato, complessivamente presenti con un centinaio di labari dalla Provincia e dalla Regione: tra questi, anche il nuovo labaro della Sezione di Sarezzo, benedetto durante la toccante cerimonia religiosa celebrata presso la Parrocchiale del capoluogo. Prima di questa, i rappresentanti delle Istituzioni, i delegati provinciale e regionale, oltre ai responsabili sanitari, hanno salutato collaboratori e donatori, consegnando onorificenze a riconoscente ricordo del silenzioso, quanto prezioso e generoso, dono che contraddistingue la vita del volontariato Avis. Sono state complessivamente distribuite 384 benemerenze, premiando 7 collaboratori e 314 donatori (una donatrice riceverà riconoscimento da Avis Provinciale per 75 donazioni ef-
fettive). La memoria ed il pensiero sono corsi ai soci fondatori Giovanni Chittò e Pierino Guerini, recentemente scomparsi. Il corteo, accompagnato dalla locale banda “Filarmonica Santa Cecilia”, ha poi percorso le vie del paese, raggiungendo anche la locale Casa di Riposo, “RSA S. Teresa di Calcutta” a cui la Sezione ha fatto dono di attrezzature sanitarie. Il corteo ha quindi concluso il proprio cammino al monumento posto nel parco “Donatori di sangue”, inaugurati nel 1996 a segno tangibile della presenza viva dell’associazione a Sarezzo. Il Presidente, il Consiglio e tutti i Saretini, riconoscenti, ringraziano tutti coloro che hanno consentito il pieno successo della celebrazione della ricorrenza, portando quella gioia, sincera e disinteressata, che caratterizza il gesto del donatore. Desideriamo infine condividere con tutti i lettori un emozionante passaggio della poesia dialettale dedicataci, in questa importante ricorrenza, da Resy Pescatori, che ci ha lasciato il 12 Agosto scorso.
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IN RICORDO DEGLI AVISINI SCOMPARSI
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Lorandi Luciano
Taglietti Giovanni
Bernardelli Serenella
Poli Gianmauro
CROCE D'ORO AVIS BAGNOLO MELLA
AVIS BOVEGNO
AVIS BOVEGNO
AVIS BOVEGNO
Damiolini Giovanni
Ercoli Giovan Battista
Scolari Caterina
Angeli Martina
AVIS BRENO
AVIS BRENO
AVIS BRENO
AVIS BRENO
Vielmi Silvana
Verzeletti Lorenzo
Beffa Eleonora
Peli Italo
AVIS BRENO
AVIS BRESCIA
AVIS GARDONE V.T.
AVIS GARDONE V.T.
Galloni Fernarno
Uccelli Severo
Conti Giuseppe
Amici Daniele
AVIS GHEDI
MEDAGLIA D’ARGENTO AVIS LOGRATO
MEDAGLIA D’ORO CONSIGLIERE E FONDATORE (1973) AVIS LOGRATO
AVIS LUMEZZANE
Zanetti Piergiorgio
Pezzoni Carlo
Bergomi Maria Assunta
Maccarinelli Angelo
AVIS LUMEZZANE
AVIS MALEGNO
AVIS MALEGNO
AVIS MONTICHIARI
Bignotti Francangelo
Zaniboni Guglielmo
Beschi Luigi
Spatti Battistina
AVIS MMONTICHIARI
AVIS MONTICHIARI
AVIS NUVOLERA
FRONDA D'ORO AVIS PISOGNE
Mattinzoli Paolo
Danesi Pierfausto
Amighetti Franceschina
Bertoglio Mario
AVIS RODENGO SAIANO
AVIS RODENGO SAIANO
AVIS RUDIANO
AVIS SAREZZO
Tonoli Ermanno
Romano Elena
Dolcetti Luicina
Bianzani Paolo
AVIS TORBOLE CASAGLIA
AVIS TORBOLE CASAGLIA
AVIS VALSABBINO VESTONE
AVIS VALSABBINO
Squaratti Luca
Ferrandi Elide
MEDAGLIA ARGENTO DORATO AVIS VILLA CARCINA
AVIS VOBARNO