La Goccia Giugno 2014

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PROVINCIALE SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE ART. 2 COMM 20/C LEGGE 662/96 – FILIALE DI BRESCIA - LUGLIO 2014 – ANNO XLVII – N. 177

periodico DCOER1717

Omologato

MARCO

ZAMBELLI

Calcio solidarieta’ e Avis Oltre la donazione di sangue intero

I giovani dell Avis bresciana far comunicazione e sport

Le iniziative dalla provincia


L’editoriale del Presidente Avis Provinciale

Uno sforzo corale In questo secondo semestre dell’anno la sede provinciale dell’Avis è impegnata nel completamento del programma di accorpamento e riorganizzazione dei punti raccolta Il progetto ormai avviato da tempo é in fase di conclusione con un impegno importante di energie e risorse e la disponibilità delle sedi comunali a collaborare con convinzione. Per noi sarà una sorta di “epocale rivoluzione” gestionale e organizzativa che si concluderà il prossimo anno con la totale informatizzazione dei centri. L’impegno per la riorganizzazione Questo sforzo, ribadiamo, ha il suo principale obbiettivo nell’aumentare la sicurezza e la garanzia, tecnica e sanitaria, del prodotto raccolto e lavorato. Assicurando tracciabilitá dei dati, migliori e più affinate strumentazioni, locali dedicati e quindi meglio adeguati, condizioni di accoglienza e percorsi migliori per i donatori. Peraltro, le nuove indicazioni per la lavorazione e scomposizione del prodotto “ sangue”, impongono tempi più brevi e le raccolte collettive dovranno essere coordinate diminuendo il numero delle sacche giornaliere e aumentando pertanto il numero delle sedute per le sezioni più grandi. Un sacrificio in più per i donatori, che pur avendo a disposizione maggiori sedute, dovranno cambiare le proprie abitudini, oltre la sede. Siamo convinti che la generosità personale non modificherà e che riusciremo a mantenere invariate le donazioni a garanzia dei bisogni quotidiani dei nostri malati. L’inizio di questo periodo dell’anno porta con se anche il tradizionale appuntamento con le vacanze estive, per molti il meritato riposo! Certo la crisi non aiuta e non tutti potranno godere di questo privilegio. Pensiamo a chi é in difficoltà economiche o non ha un lavoro, a chi l’ha perso e non riesce a reinserirsi, alle incertezze degli esodati, allo sconforto dei giovani a cui non dobbiamo rubare la speranza. Un ulteriore impegno di responsabilità e condivisione per concorrere a risolvere i problemi della crisi e a spingere per la crescita e la sussidiarietà. Donare anche d’estate Gli ospedali non vanno però in vacanza, ai disagiati e agli anziani soli non diminuiscono i problemi e a tutti, donatori e non, rivolgiamo l’invito a non dimenticarsi del proprio impegno sociale. Richiamiamo al dovere di donare, prima delle vacanze, garantendo le scorte estive e la ripresa delle attività. Donare, prima che imperversi, oltre il fastidio, l’incubo estivo delle sospensioni per le punture delle zanzare tigre. L’augurio è che il periodo estivo rappresenti per tutti momento di riposo, tempo di elaborazione per una ripresa attiva. Gianpietro Briola 2


Attività avisine sommario Utilizzando RePrint Deluxe FSC® rispetto ad una carta non riciclata,

02 /

Uno sforzo corale

28 /

Ail e Avis: una sinergia importante

04 /

Marco Zambelli Quanto il mondo non è solo un pallone

29 /

V Trofeo Avis: un successo in salute

12 /

L’Avis bresciana e i nuovi strumenti della comunicazione

30 /

Dharma Onlus

14 /

Oltre la donazione di sangue intero

15 /

I Novant’anni di Gianfranco Callegari

L’IMPATTO AMBIENTALE SARÀ RIDOTTO DI:

2.887 Kg di rifiuti

CO2 523 Kg di CO2

33 /

L’Avis bresciana con Mondinelli

34 /

NOTIZIE DALLE SEZIONI LOCALI Barghe

5.233 Km percorsi mediamente da una macchina europea

Comezzago Cizzago

16 /

Serate di serenità, serate avisine

Gardone Valtrompia Carpenedolo - Acquafredda

54.662 Litri di acqua

Calvisano

18 /

Avis e il progetto I Care

19 /

Avis Provinciale premia i giovani che parlano con gli spot

20 /

Il Torneo Beach Volley Avis provinciale Brescia e CSI Brescia

22 /

Avis Bresciana e Avis di Carpi: un gemelaggio fruttuoso

Pisogne

13.558 KWh di energia

Direzione, redazione e amministrazione Segreteria AVIS Piazzetta AVIS, 1 – 25124 Brescia Tel. 030 3514411 – fax 030 3514490

4.695 Direttore responsabile: Marcello Zane Registrazione del Tribunale di Brescia n. 2 del 14/2/1968 Spedizione abbonamento postale art.2 comm. 20/c legge 662/96 Filiale di Brescia.

23 /

Grazie alla Fondazione Comunità Bresciana

24 /

Nazionale Avis: percorsi di qualità e innovazione

Progetto editoriale e stampa: Grafiche Artigianelli – Brescia Caffelatte Comunicazione – Borgosatollo (Brescia)

27 /

Atelier Europeo: l’Avis bresciana in Europa

Fotografia copertina ed articolo Marco Zambelli: Tiziano Reguzzi

Kg di legno Fonti: La valutazione dell’impronta carbonio è realizzata da Labelia Conseil conformemente al metodologia Bilan Carbone®. I calcoli vengono da un paragone tra la carta riciclata considerata ed una carta a fibre vergini secondo gli ultimi dati disponibili dell’European Bref (per la carta a fibre vergini). I risultati ottenuti sono generati da informazioni tecniche e sono soggetti a modifica.

Arjowiggins Graphic è membro del programma Climate Savers di WWF


Protagonisti

MARCO

ZAMBELLI

Quando il mondo non è solo un pallone

Il calciatore del Brescia Marco Zambelli nuovo amico dell’Avis bresciana La condizione di calciatore professionista è certa-

meritati, ma soprattutto …. utilizzati al servizio

mente privilegiata: ingaggi elevati, esperienze in-

della propria comunità.

ternazionali, prime pagine sui giornali. Marco Zam-

Marco Zambelli ha visitato la sede dell’Avis bre-

belli, vera e propria bandiera del calcio bresciano,

sciana, accompagnato dal vice presiedente Ezio

possiede questa consapevolezza. Ma, a differenza

Quaglietti, e si è prestato a divenire testimonial

di quel che ci si potrebbe aspettare, possiede pure la coscienza che questi privilegi non solo vanno

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Protagonisti del dono del sangue. Un giovane famoso, meno di trent’anni, ma di una semplicità e umanità esemplare, pronto a sollecitare, nei giovani soprattutto, la scelta della solidarietà, ad iniziare, appunto, dal dono del sangue. Ciao Marco e benvenuto. I lettori de “La Goccia” ben sanno della tua disponibilità ed attenzione al mondo del volontariato. Ma iniziamo col farci raccontare la tua carriera sportiva. Giovane ma già uomo squadra. Non so se lo sono davvero. Di certo tiro calci ad un pallone sin da bambino. Sulle orme di mio papà Paolo, che ha militato a lungo nelle file del Calcio Gavardo nelle categorie dilettanti. E così anch’io sono entrato nelle file delle squadre giovanili del mio paese: avevo sei anni. Poi sono stato notato dal Brescia Calcio, ancora adolescente, e da allora sono rimasto nella squadra della mia città. Ho fatto qualche apparizione nelle nazionali giovanili e poi a 25 anni sono divenuto capitano della squadra. E per me, gavardese e bresciano, militare nella squadra del Brescia è stato prima un sogno che si è avverato, e ancora oggi un’avventura che continua, dopo quasi 260 presenze in prima squadra. La tua carriera è stata costellata da grandi soddisfazioni (e lo sarà certamente anche in futuro), ma pure da sacrifici e gravi infortuni. Come ci si confronta con le difficoltà e con la sofferenza? Forse è esagerato parlare di difficoltà, certo è, però, che i primi mesi della mia carriera nel Brescia Calcio non sono stati facili, fra delusioni e attesa di un debutto che non veniva mai. Mi allenavo duramente ma non giocavo, a volte addirittura mi chie5


Piero, il quale con molta franchezza stabilisce che il ginocchio sinistro e da rioperare. Non c’era scelta e quindi l’operazione avvenne l’1 agosto 2005 con i soliti consecutivi 6 mesi di stop, la riabilitazione viene effettuata tra Belgio e Brescia e tutte le volte che transitavo nelle vicinanze del Rigamonti mi veniva sempre un tuffo al cuore, chiedendomi “potrò giocare ancora?”. Tenacia e costanza, certamente doti non comuni. Con l’idea di tornare in campo ancora, in una professione che per te si forgia nello stampo della circolarità operosa di interessi e di cose. Certamente non sono mancate nella tua carriera le devano di fare il … guardialinee. Ma poi il debutto

soddisfazioni.

mi ha fatto dimenticare queste attese. Sì, gli infor-

Non dimenticherò mai la mia prima volta in cam-

tuni non sono stati pochi. Fra l’altro occorsi spesso

po. In questa occasione prima della partita entrai

in momenti delicati per la mia carriera. Nei primi

negli spogliatoi e vidi per la prima volta la maglietta

mesi del 2003 purtroppo arriva anche il mio primo

con scritto il mio nome e il numero assegnatomi

infortunio serio: a Coverciano, in ritiro con la nazio-

dalla Società, Il numero 15 che porto ancora oggi.

nale under 18, mi ruppi i legamenti del ginocchio

A 10 minuti dal termine l’allenatore De Biasi mi

destro, costringendomi a star fermo per 6 mesi. E altri stop sono stati osservati negli anni successivi. Purtroppo durante una partita a Trieste con la Primavera, subisco la rottura dei legamenti ma questa volta del ginocchio sinistro, e in data 11 febbraio 2004 dovetti subire una seconda operazione, avevo 19 anni e dovetti stare lontano dai campi altri 6 mesi. Quindi in meno di un anno sono stato costretto a subire due operazioni, 12 mesi totali di riposo e molte domande iniziarono ad affiorarmi nella mente, molti erano i dubbi sul mio futuro e sulla mia carriera… Ma non ero a posto. I dolori aumentano e quindi decido di volare in Belgio da Dott.re Martens, già medico di vari campioni tra i quali Inzaghi e Del 6


Protagonisti fece scaldare, tutto emozionato giocai gli ultimi 5 minuti. Era talmente tanta la mia felicità per il mio esordio, che rubai un ciuffo d’erba del Rigamonti, riponendolo in una scatolina che custodisco ancora oggi gelosamente. Ma la soddisfazione è esserci, godere del privilegio di poter giocare, di vivere una vita sana e fortunata. Questo non lo dimentico mai. Dai giornali sappiamo che dedichi non poco del tuo tempo in iniziative di solidarietà, di attenzione ai meno fortunati. Recentemente hai portato molti dei tuoi compagni a servire ai tavoli della mensa per i poveri e i senza fissa dimora “Eugenia Menni”. Sei anche un ormai abituale frequentatore degli Spedali Civili e delle cliniche bresciane, verso i bambini ed i ragazzi ricoverati, nel distribuire doni e un sorriso; sei vicino all’Associazione Bambini Emopatici, hai appena visitato il centro educativo “La mongolfiera” per ragazzi in difficoltà, e siamo certi che altre presenze preferisci addirittura farle passare sotto silenzio, dimenticando - come giusto - le feste e le riverenze. Lo sottolineavo all’inizio. Essere calciatore più o meno noto è condizione che sento deve imporre delle responsabilità. Responsabilità in campo: centinaia di ragazzi seguono le tue partire, imitano i tuoi comportamenti, e sento quindi di dover rappresentare, nel mio piccolo, un esempio positivo in ambito sportivo e agonistico. A maggior ragione sento di non vivere in una “bolla di sapone”, ma dentro la realtà della comunità bresciana. Comprese le sue più nascoste difficoltà, le sue parti più emarginate e complicate. Sento che è mio dovere, di cittadino e di uomo fortunato, vivere questa responsabilità verso gli altri, e provare a dare il mio piccolo contributo, quando anche solo una presen7


za, un’attenzione di ascolto sincero, può essere accolta con favore. A me pare sia una cosa semplice, necessaria, utile il suo tanto per cercare di migliorare il mondo in cui viviamo. Ahimè i media, i giornalisti, finiscono spesso per venire a conoscenza di questi piccoli gesti e li trasformano in notizie. Nulla di sensazionale, solo gesti semplici, doverosi. Non vorremmo contraddirti Marco, ma non tutti, anche non famosi calciatori, pensano ed agiscono in questo modo e spesso è impossibile riscontrare, in chi potrebbe dare, una virgola di bello spirito, un punto nel quale gli sguardi si possano incontrare e aprirsi al prossimo. Può darsi, e non sta certamente a me giudicare. Io però ricavo da queste presenze una straordinaria emozione. Ricordo per esempio la mia visita al centro della Mongolfiera. Al mattino tutti insieme 8


Protagonisti

abbiamo visitato la Loggia, il Duomo vecchio, facendo un bel giro in centro nonostante il meteo non favorevole. Dopo ci siamo trasferiti presso il centro e nell'attesa del pranzo abbiamo giocato a calcio balilla, dopodiché abbiamo pranzato assieme ai volontari e agli addetti del centro che sono stati davvero mitici perché hanno adibito la stanza da pranzo tutta di bianco azzurro compreso piatti posate e tovaglioli, facendoci sentire davvero a casa! Infine la crostata con la V Bianca al centro è stata davvero una bellissima sorpresa. Per me è stato davvero un giorno speciale, grazie a questi amici. Sappiamo che il tuo impegno valica anche i confini nazionali. Ne parliamo in altre pagine di questo stesso numero de “La Goccia”: il tuo impegno qui è davvero totale, là dove crudeltà ha insozzato la malasorte. Sostengo e appoggio i numerosi progetti dell'orgazzazione dhar9


ma a livello internazionale, di cui è fondatrice la

laborazione di progetti nei paesi in cui l’associazio-

mia compagna Clara. Ad esempio, la donazione di

ne è presente, Repubblica democratica del Congo,

un'autovettura adibita ad ambulanza da poter do-

Burkina Faso, Benin, Uganda, Angola Sao Tomé,

nare al villaggio di Mopti, scenario di guerriglie tra

Mali, India, Pakistan, Rwanda, Madagascar. E’

esercito regolare ed una cellula di Al-Qaeda che

un progetto a cui tengo molto, che agisce e porta

miete vittime e feriti tra i civili locali. L'autovettura

speranza in un luogo dimenticato dagli uomini, ma

servirà per raggiungere le zone di montagna, prive

dove vivono gli uomini

di strada asfaltata e di assistenza sanitaria. Dal 2011 l’associazione ha attuato una convenzio-

E oggi sei qui, nuovo amico dell’Avis bresciana.

ne con l’Università Cattolica di Brescia. Gli studen-

Sono cresciuto fra molti amici, conoscenti e parenti

ti iscritti hanno la possibilità di partecipare alla col-

che sono da sempre avisini.

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Protagonisti Senza doverlo far sapere, in silenzio e generosità.

Amicizia e condivisione che sento di poter espri-

La vostra è un’attività straordinariamente utile: mi

mere anch’io a tutta la grande famiglia avisina bre-

piace soprattutto il fatto che sia un gesto anoni-

sciana.

mo, gratuito, direi quasi tranquillamente voluto e

m.z.

ricercato.

Si dona il proprio sangue a sconosciuti che avranno così salva la vita. E so per esperienza che non vi fermate qui. Praticamente in ogni paese gli avisini organizzano feste, conferenze, gite, aiutano cioè a vivere meglio e in amicizia. 11


L’Avis bresciana e i nuovi strumenti della comunicazione L’Avis Provinciale di Brescia ha da tempo intrapreso una significativa attività di promozione del dono. Numerosi sono gli strumenti adottati, che oggi presentiamo alla stampa ed ai media bresciani Il periodico associativo “la Goccia” è da questo

con i referenti scolastici; il progetto si propone di

numero completamente rinnovato nel formato e

realizzare interventi legati al tema del dono, della

nei contenuti, per essere più vicino ai donatori ed

solidarietà e della cittadinanza attiva. Sono previ-

all’intera società locale. In particolare sarà ospite

sti interventi di sensibilizzazione di base strutturati

di ogni numero un importante testimonial brescia-

in relazione all’età degli studenti. Su richiesta dei

no. Nel primo numero amico dell’Avis è l’alpinista

referenti scolastici, sarà possibile ideare una speci-

SILVIO MONDINELLI, che ha accettato di esserci

fica progettazione diversificata per obiettivi, tempi e

vicino grazie alla sua simpatia e apertura alla soli-

tematiche. Avis Provinciale Brescia punta sul web

darietà, incontrando i nostri donatori e regalandoci

2.0 per avvicinarsi ai suoi donatori. L’obiettivo è

una bella intervista. Il testimonial di questo nume-

quello di attrarre soprattutto i più giovani attraver-

ro è il calciatore MARCO ZAMBELLI.

so le nuove tecnologie e gli strumenti forniti dal

Continua il progetto denominato “Piacere Avis e

web. Avis Provinciale Brescia è stata la prima Avis

tu?”, in collaborazione con l’Università Cattolica

in Italia a sbarcare sulle piattaforme digitali di Go-

di Brescia, le sezioni Avis comunali bresciane e

ogle Play e Itunes con una propria App scaricabile

12


Attività avisine gratuitamente per dispositivi mobili Android e Ap-

ulteriore consapevolezza e senso di responsabilità,

ple. L’App è strutturata in maniera semplice e chia-

ben maturato da chi si avvicina alla donazione.

ra. Effettuato il download sul proprio telefonino, un

Certezza maggiore per i malati che usufruiscono

messaggio invita il donatore a scegliere la propria

del nostro prezioso “dono”. Infine, una rinnovata

sezione dopo di che compare il menu principale.

campagna pubblicitaria, affidata alla Agenzia di co-

Backstage del servizio fotografico per la nuova pagina pubblicitaria con protagonisti i giovani sportivi bresciani.

Esso è suddiviso in quattro sezioni: info, eventi,

municazione “Caffelatte Comunicazione”, avente

sedi e raccolte. Avis Provinciale Brescia “cinguet-

ora un duplice scopo: 1- Rappresentare la società

ta” anche sul web, affiancando al proprio profilo e

italiana che testimonia la propria vicinanza ai valori

alla pagina ufficiali su Facebook (cerca Avis Provin-

della donazione e costituisce il “popolo dell’Avis”

ciale Brescia o chiedi l’amicizia) l’account su Twit-

che segue la linea. 2- Coinvolgere attivamente le

ter, per seguirci sul più “cool” dei social network

persone che, tramite la visita alla sede vengono a

basta cercare ed effettuare il cosiddetto “follow”a

contatto con la realtà Avisina ed informate perché

@AvisProvBrescia. Iniziative e strumenti voluti

possano diventare loro stessi veicolo di informazio-

per rendere l’immagine di una associativa viva e

ne. La “linea rossa” (da seguire nel segno di una

vitale a tutti i livelli, in grado di rinnovarsi, cresce-

direzione solidaristica) diverrà l’elemento sul quale

re e adattarsi alle nuove esigenze. Ricordo che i

sviluppare la comunicazione del futuro attraverso

dati della raccolta di sangue nelle ultime stagioni

il coinvolgimento di giovani, sportivi di ogni età,

si sono mantenuti sostanzialmente costanti ma, in

gruppi di lavoro o di interesse, attivi nella società

particolare, sono aumentati i donatori e diminuito

bresciana. “Segui la linea” sarà lo slogan che fir-

il numero dei sospesi per patologie o raggiunti limiti

merà ogni azione dell’Avis Provinciale di Brescia e

d’età e dei non salassati per fattori di rischio o pa-

speriamo anche dalle sezioni della nostra provincia.

A E IN

tologie “emergenti”. Segnale importante di un percorso di educazione e prevenzione alla salute, ben

Gianpietro Briola

recepito e compreso dai donatori, risultato di una

Presidente Avis Provinciale

I

S

U EG

L A L 13


Oltre la donazione di sangue intero Le nuove metodologie di raccolta in uso anche presso il Centro avisino di Brescia e della Provincia

Nell’aferesi (termine greco che significa l’atto del “portar via”), attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità: plasma (plasmaferesi) o piastrine (piastrinoaferesi), restituendogli contemporaneamente i restanti elementi. Soltanto una parte del fabbisogno annuo di albumina e fattore VIII e degli altri plasmaderivati viene prodotta in Italia; la restante parte deve essere importata comportando una spesa notevole e un potenziale maggior rischio di malattie trasmissibili. Plasma La plasmaferesi si esegue con apparecchiature che prelevano il sangue e ne separano le componenti, restituendo le cellule al donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso venoso. Questa donazione ha una durata variabile da 35 minuti a 50 minuti circa, si effettua preferibilmente su appuntamento e poiché sono necessarie apparecchiature specifiche (separatori cellulari) si effettua presso strutture trasfusionali abilitate. I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per la donazione del sangue intero. Piastrine La piastrinoaferesi consiste nel prelievo delle sole piastrine. Oltre ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero, il donatore di piastrine dovrà avere un normale assetto emocoagulativo. Può essere effettuata con metodica di centrifugazione mediante alcuni cicli durante i quali l’appa14

recchiatura utilizzata separa la parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest’ultimo viene raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al donatore. Dalla parte corpuscolata vengono estratte automaticamente a circuito chiuso, senza possibilità di contaminazione, le piastrine che si raccolgono in una apposita sacca. Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi. A questo punto inizia il nuovo ciclo, fino al raggiungimento della quota desiderata di piastrine. Tutto il procedimento dura circa un’ora e mezza. Le piastrine raccolte verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi malattie come per esempio le leucemie, per i pazienti oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo. Multicomponente Grazie all’impiego di separatori cellulari è oggi possibile effettuare anche donazioni multiple di emocomponenti. Presso il Centro Raccolta della sede Provinciale di Piazzetta Avis 1 – Brescia si effettuano donazioni di Plasmaferesi e Multicomponente: dal lunedì al venerdì su appuntamento (telefonando al numero 030/3514411 dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle 13.00 alle 16.00). Presso le sedi ospedaliere si effettuano donazioni di Plasmaferesi: Per informazioni e orari contattare direttamente le sezioni aderenti oppure il Centro Trasfusionale presso gli Ospedali di Chiari, Desenzano, Esine, Gavardo, Leno, Manerbio, Salò.


Attività avisine

I Novant’anni di Gianfranco Callegari Una vera e propria “Festa a sorpresa” al “nostro” Gianco

Una festa a sorpresa presso la nuova sede: così l’Avis provinciale ha inteso festeggiare il traguardo dei novanta anni di età – un traguardo davvero straordinario - del prof. Gianfranco Callegari, ringraziandolo per l’entusiasmo e la passione con le quali ha guidato a lungo sia l’Avis di Brescia che quella della Regione Lombardia, sia in qualità di responsabile che di direttore sanitario, senza mai sottrarsi alle proprie responsabilità ma garantendo ai donatori bresciani e lombardi adeguata competenza e costante, solidale presenza. Valori declinati anche nella sua lunga professione di Primario ospedaliero, nel Rotary Club ed in altre associazioni di volontariato, sempre al servizio della comunità. Per questo la grande famiglia avisina bresciana gli è riconoscente e lo ringrazia. Ad multos annos!


Serate di serenità, serate avisine La sede provinciale, funzionale per gli spazi dedica-

un brindisi in amicizia. Un’iniziativa Un’in ’iniz iizzia iati tiva va ludico-ricrealud udic dic icoo--rriic

ti agli uffici, all’auditorium, alla sede della comuna-

tiva, ma che serve, come le altre, a rendere saldo il

le cittadina e, naturalmente al Centro di raccolta, è

reticolo di amicizie, di nuove conoscenze, insomma

anche luogo da frequentare, da animare: insomma,

per migliorare la qualità dell’incontrarsi anche in

una vera casa di tutta la grande famiglia avisina.

sede avisina.

Fra l’altro, come noto, è stata recentemente recuperata anche una nuova, spaziosa sala (detta “Dei

Un’altra bella serata si è tenuta venerdì 23 maggio.

Cinquecento” per via della possibile capienza) che

Lo ricorda il professor Gianfranco Callegari:

ha già ospitato non pochi eventi.

“L’AVIS provinciale ha invitato i presidenti di tutte

Fra questi segnaliamo due serate davvero ben ri-

le AVIS comunali della provincia, i loro più stretti

uscite.

collaboratori, i responsabili di zona, “i grandi vecchi

Una, svoltasi sabato 31 maggio è stata una “Sera-

Callegari e Zorzi ad una serata all’insegna dell’a-

ta di tango argentino”, organizzata in collaborazio-

micizia avisina: un intrattenimento musicale di

ne con la Associazione Danza “Alma Portena”. Una

grande relax, particolarmente gradito in momenti

notte di tango argentino per assaporare l’atmosfera

di tensione e preoccupazione come gli attuali.

delle milongas di Buenos Aires, cui è seguito anche

La serata è stata centrata su alcune celebri canzoni

16


Attività avisine

(‘O sole mio, Torna a Surriento, Granada) ed altre

noti, ma tutti di gradevole ascolto. È seguito un

eseguite da un tenore d’eccezione: il presidente

piacevole rinfresco.

dell’ AVIS regionale Domenico Giupponi il quale nel

Il presidente Briola, che Dio ce lo conservi a lungo,

ruolo di “dilettante allo sbaraglio” è dotato di una

nel ringraziare fervidamente l’équipe, ha annuncia-

voce potente e melodiosa, così da meritare i più

to che questa serata è solo la prima di una serie

calorosi applausi da parte di tutti i presenti insieme

che servirà a mantenere sempre più saldi i rapporti

al bravo pianista, Gianfranco Cavagna, che lo ha

di collaborazione tra il centro e la periferia diffon-

accompagnato. Tra una canzone e l’altra il Signor

dendo il messaggio avisino di pace, fraternità ed

Vincenzo Treccani, attore, ha recitato con grazia

amicizia”.

ed efficacia alcuni brani scritti da autori più o meno

G.F.Callegari

17


Avis e il progetto I Care I CARE BRESCIA nasce dal Progetto denominato

lezza che le proposte di volontariato contengono

“Brescia: citta’ della solidarietà per tutte le età e

un’importante funzione educativa e preventiva,

tutte le culture” ovvero dalla sperimentazione di

grazie al valore formativo del volontariato in età

un network innovativo per potenziare la ricchezza

giovanile. Il progetto si inserisce coerentemente con

delle diverse generazioni e delle diverse culture nel

quanto definito nel Decreto Legge n. 169/2008 e

volontariato.

nella Circolare n. 100 del Ministero della Pubbli-

Il progetto aveva come obiettivo la creazione di un

ca Istruzione. Ad oggi sono state coinvolte: CFP

network tra le scuole, associazioni di volontariato

Zanardelli (Bs), CTP Franchi (Bs), Scuola Bottega

ed enti di ricerca, atto a migliorare le competenze

(Bs), Liceo Rovato, Istituto Tecnico Leno. In tali

promozionali del volontariato quale canale di pre-

scuole, si vogliono sperimentare esperienze pilota

venzione del disagio sociale e strumento di inte-

di volontariato, di solidarietà e di cittadinanza atti-

grazione tra diverse culture presenti a Brescia. Ca-

va in scuole fino ad oggi non coinvolte per intercet-

pofila di questo progetto è l’associazione ANTEAS,

tare minori a rischio e immigrati (ANTEAS-AVIS-

con cui collaborano AVIS Provinciale Brescia, As-

BIMBOCHIAMABIMBO)

sociazione Bimbo Chiama Bimbo onlus, CSV Brescia, Osservatorio sul Volontariato dell’Università

A quali obiettivi mira il progetto?

Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Il progetto è

• Intercettare giovani e scuole a rischio non ancora coin-

stato approvato dal Ministero del Lavoro e delle Po-

volti in progetti di sensibilizzazione alla solidarietà.

litiche Sociali. Talvolta gli interventi promozionali e

• Raggiungere tali giovani proponendo loro innova-

di sensibilizzazione alla solidarietà appaiono episo-

tive iniziative di sensibilizzazione al volontariato,

dici. Il presente progetto, invece, ha voluto miglio-

alla solidarietà e alla cittadinanza attiva.

rare tali azioni educative grazie alla creazione di un

• Studiare casi di associazioni in cui la presenza

network di Associazioni di Volontariato competenti

di giovani e/o immigrati è concreta e individuare

dal punto di vista formativo e scientifico.

i meccanismi operativi, organizzativi e relazionali

Il progetto ha messo a disposizione delle scuole in-

che favoriscono ciò.

terventi di sensibilizzazione al volontariato per gli

• Sensibilizzare i dirigenti e i coordinatori delle

allievi degli Istituti secondari superiori condotti da

OdV di Brescia ad una diversa organizzazione e re-

formatori professionisti e da volontari in qualità di

lazione tra diverse culture e diverse età nella vita

testimoni oltre ad Associazioni pronte ad accogliere

delle organizzazioni di volontariato.

in maniera adeguata giovani protagonisti.

• Diffondere le buone pratiche e gli esiti raggiunti

Questo network è nato dunque dalla consapevo-

alla cittadinanza e agli addetti ai lavori.

18


Attività avisine

Avis Provinciale premia i giovani che parlano con gli spot Anche quest’anno Avis Provinciale di Brescia ha realizzato un concorso (“Voglio farlo anch’io!”) invitando gli studenti degli istituti bresciani a realizzare uno spot video per promuovere la donazione del sangue. Tra i candidati, la scelta è caduta su due prodotti realizzati da due gruppi di studenti. Sono stati considerati belli e di buon livello entrambi i video, tanto che la giuria li ha giudicati meritevoli del primo posto ex equo. “Donation Motion” ha messo in campo alcuni studenti che si parlano davanti ad una lavagna che dà voce e colore ai loro messaggi. “Blood donation” filma invece ragazzi e ragazze intenti a fare… un po’ di tutto ma pronti a lasciare quando Avis li chiama. I ragazzi premiati sono stati: Noemi Fiorina, Greta Rocchi, Mattia Varini del Liceo Artistico Vincenzo Foppa; il secondo gruppo era composto da Nicola Gatti, Giacomo Oteri, Giuseppe Parisi, Giulia Aglioni, Gianluca Pellegrino e Alessia Facconi. In data 10 giugno i ragazzi sono stati premiati dal Vicepresidente Gabriele Pagliarini e dal Vice presidente Ezio Quaglietti; erano presenti Mirela Tingire e Maria Paola Mostarda, referenti del progetto scuola di Avis. Ad ogni rappresentante del gruppo di giovani è stato regalato un IPad e alla prof.ssa Anna Paterlini del Liceo Foppa è stato consegnato un computer portatile del valore di 600,00 euro a beneficio della scuola. Ora i video o alcuni photoframe saranno utilizzati da Avis Provinciale e diffusi sui media e non resta che augurarsi che altri giovani corrano … da Avis. 19


Il Torneo Beach Volley Avis Provinciale Brescia e CSI Brescia Sabato 24 maggio 2014 presso l’Area Beach di Cellatica si è tenuto il secondo torneo di beach volley Il torneo nato dalla collaborazione del CSI di Bre-

ben 25 squadre che si sono affrontate con molto

scia e dal Gruppo Giovani Avis Provinciale di Bre-

entusiasmo.

scia, dopo un avvio della prima edizione quasi in

Giornata all’insegna del divertimento cui hanno

sordina, quest’anno ha visto la partecipazione di

partecipato molti sostenitori che hanno caloro-

20


Attività avisine

BEACH VOLLEY CSI - AVIS

Torneo Beach Volley e Mini Beach Volley

Sabato 24 Maggio 2014 Inizio ore 14,30

UNDER 14 femminile e maschile

per i nati dal 2000 sl 2003 - Fromula 4x4

TOP JUNIOR femminile e maschile per i nati dal 1994 sl 1999 - Fromula 3x3

CATEGORIA OPEN femminile e maschile Fromula 3x3

MINI BEACH femminile e maschile

per i nati dal 2004 sl 2007 - Fromula 3x3 su minicampetti

ISCRIZIONE GRATUITA

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Tutti i partecipanti devono essere in possesso di certificato medico generico o agonistico

samente sostenuto i propri beniamini, tutto si è

Vincenzo Calvio, che ha rinnovato l’invito alla

svolto in una struttura di alto livello, qual è ap-

prossima edizione che si terrà l’anno prossimo. La

punto l’Area Beach gestita dai fratelli Iervolino,

giornata è stata resa possibile grazie alle due or-

che gentilmente hanno messo a disposizione la

ganizzazioni provinciali che hanno sponsorizzato

loro struttura.

l’evento: un grazie anche a tutti i volontari del

Giornata che oltre all’impegno agonistico è stata

CSI e a loro coordinatore Emiliano Scalfi, agli avi-

anche un momento di puro e sano divertimento

sini della sezione di Cellatica e al loro presidente

per tutti, organizzatori compresi, l’evento è cre-

Angelo Miotto coordinati da Vincenzo Calvio, ai

sciuto rispetto alla prima edizione grazie all’impe-

gestori della struttura - Paolo Iervolino e la sua fa-

gno dei due gruppi organizzatori.

miglia - che ci hanno gentilmente ospitati e a tutte

Peccato per chi non c’era..., potrà rifarsi l’anno

le persone che a vario titolo hanno contribuito alla

prossimo, perché il torneo coinvolge tutti dai più

realizzazione della manifestazione.

piccoli ai più grandi. Al termine del torneo sono state premiate le squa-

Un arrivederci all’anno prossimo.

dre vincitrici delle quattro categorie, alle premiazioni hanno assistito il presidente del CSI sig.ra

Per l’Avis provinciale Gruppo giovani

Amalia Morgano e per l’Avis provinciale il sig.

Vincenzo Calvio 21


Avis Bresciana e Avis di Carpi: un gemellaggio fruttuoso Ci sono voluti dieci anni per mettere la parola

ferti da vari soggetti del terzo settore per poter

fine alla ricerca di una nuova sede per l’Avis di

così garantire un servizio di grande qualità alla

Carpi. E, in mezzo, il devastante terremoto del

cittadinanza. Il cantiere si è chiuso, e l’Avis di

2012. Ma ora, per l’Avis di Carpi, anche grazie

Carpi festeggia così l’ingresso nella nuova sede,

all’Avis provinciale di Brescia, con una conven-

nel 60esimo anniversario di attività dell’associa-

zione per l’acquisizione del diritto di superficie

zione e aggiunge così un tassello fondamentale

- in scadenza il 6 ottobre 2031, quando tornerà

a una storia che proseguirà certamente ancora a

di proprietà del Comune di Carpi – utilizza una

lungo. All’interno della Polisportiva, insieme ad

porzione di 450 mq della locale Polisportiva ed il

Avis, sarà ospitata anche l’Aido cittadina - che

sogno è divenuto realtà. Un’operazione comples-

annovera oltre 4mila iscritti: “non esiste trapian-

sa e onerosa, come ha affermato il presidente:

to senza sangue. Aido e Avis sono intimamente

“il costo dell’acquisizione del diritto di superficie,

legate l’una all’altra e continueremo a esserlo

interamente sostenuto dall’Avis di Brescia, am-

anche fisicamente nei locali di via Nuova Ponen-

monta a 65mila euro più Iva a cui si aggiungono

te”. E così l’Avis di Carpi riparte: nel 2013 ha re-

le spese notarili e quelle legate alla trasformazio-

gistrato un 13% in più di donazioni, gli associati

ne e all’adeguamento dei locali, per un totale di

superano quota 2.900 aderenti (quasi sessanta

circa 380mila euro”.

in più).

L’importo dei lavori è stato finanziato attraverso

Buona attività, quindi, è l’augurio che viene da

risorse proprie dell’associazione e contributi of-

tutti gli avisini bresciani.

22


Attività avisine

Grazie alla Fondazione Comunità Bresciana Con la costituzione della Fondazione della Comunità Bresciana, avvenuta il 21 dicembre del 2001, Fondazione Cariplo ha inteso favorire lo sviluppo sul territorio di un soggetto autonomo destinato a promuovere la filantropia e la cultura della donazione, attivando la raccolta delle risorse disponibili nella comunità locale e provvedendo alla loro destinazione a finalità di solidarietà sociale Caratteristica peculiare della Fondazione della Co-

di lucro, che necessitano di un sostegno econo-

munità Bresciana è quindi la capacità di servire

mico nello svolgimento della propria attività. In

qualsiasi fine di utilità sociale ritenuto rilevante in

tal senso, il motto della Fondazione “Aiuta la

una determinata comunità, sviluppando una visio-

Comunità a crescere” non racchiude soltanto il

ne globale delle necessità presenti nel territorio.

significato dell’attività svolta, ma esprime anche

La mission della Fondazione è di convogliare le

quell’esortazione, quell’invito alla generosità che

risorse disponibili nel territorio verso progetti che

la Fondazione rivolge a tutti coloro che sul terri-

permettano di migliorare la qualità della vita.

torio bresciano hanno a cuore il tessuto sociale,

Questa attività è possibile solo grazie a una pro-

l’assistenza sanitaria, l’arte, la cultura, l’ambien-

fonda conoscenza della comunità che consente

te, l’istruzione. L’esistenza di un patrimonio i cui

infatti di orientare le risorse raccolte verso la so-

frutti sono destinati stabilmente e perpetuamen-

luzione delle problematiche di maggior rilievo e di

te all’operatività in determinati ambiti consente

agire incisivamente.

di promuovere l’azione filantropica in un’ottica di

La Fondazione della Comunità Bresciana si pro-

lungo periodo, non limitata, quindi, alla soluzione

pone di intervenire direttamente e concretamente

di problemi contingenti.

sul territorio di propria competenza finanziando

La Fondazione ha finanziato in passato alcuni pro-

progetti di utilità sociale in diversi settori quali

getti legati al mondo dell’Avis e ne ha supportato

l’assistenza sociale e socio-sanitaria, la tutela del

la concreta realizzazione.

patrimonio artistico ed ambientale, l’istruzione e

Per questo il mondo avisino bresciano è ricono-

la cultura.

scente alla Fondazione ed al suo presidente, Gia-

Non si dona alla Fondazione, ma tramite la Fon-

como Gnutti, che dopo un decennio ed oltre ha

dazione che svolge un ruolo d’intermediario fra

ceduto il testimone al nuovo presidente Pierluigi

coloro che donano e quegli enti, senza finalità

Streparava, cui l’Avis augura buon lavoro. 23


Nazionale Avis: percorsi di qualità e innovazione Numerosi i temi trattati durante i lavori assembleari di Chianciano Terme. La mozione conclusiva L’assemblea è stata davvero partecipata ed anima-

come soggetto portatore di valori, quali la solidarie-

ta da sincero confronto. Il mondo avisino nazionale

tà, la gratuità, finalizzati alla risposta di un bisogno

ha ribadito come la propria attività trova i presup-

di miglioramento della salute della popolazione e

posti prioritariamente nel:

di benessere favorendo un’azione prosociale tra i

a) porre realmente al centro dell’attenzione il do-

cittadini;

natore ed il malato. La nostra missione associative infatti configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario, come operatore della salute e protagonista nell’ambito sociale. Peraltro il contributo dei soci non è legato esclusivamente alla donazione, ma si estrinseca anche nell’attività associativa e quali soggetti di riferimento per una società solidale e testimoni di cittadinanza partecipata. Il contributo fattivo del donatore si concretizza nella donazione di emocomponenti come risposta ad un bisogno di salute che ci vede protagonisti nel focalizzare la nostra attenzione sul malato, fine ultimo, ma imprescindibile del nostro agire ed essere; b) rendere i nostri donatori sempre più consapevoli dell’importanza della donazione periodica e del positivo stile di vita ad essa connesso, diventandone testimoni e promotori quali “avisini”; c) rinsaldare la nostra rete associativa locale che vede un punto di forza nella capillare presenza delle sedi sul territorio fino a giungere, con le diverse articolazioni territoriali, ad AVIS Nazionale; d) presentare alla società il valore aggiunto di AVIS 24

e) rinsaldare l’unitarietà dell’Associazione, che è


Attività avisine

nostra caratteristica peculiare. AVIS Nazionale

confidando nella continuità dell’interesse delle isti-

deve rappresentare tutta l’Italia avisina, coagulan-

tuzioni nei confronti di Avis e del mondo del vo-

do le forze attorno ad un patto associativo sempre

lontariato. Auspica che il semestre di presidenza

più saldo e costituire un sicuro punto di riferimen-

italiana del Consiglio Europeo sia occasione di dif-

to sia per le nostre realtà associative, che in essa

fusione e condivisione dei nostri valori e principi

devono riconoscersi, sia per i nostri interlocutori

associativi.

esterni.

L’Assemblea indica quindi i punti fondamentali su cui dovrà svilupparsi nel prossimo anno l’azione

La Mozione finale

del Consiglio Nazionale e di Avis tutta, partendo

I rappresentanti dei Soci, Persone Fisiche, Persone

dal socio, centro dell’attenzione dell’agire di tutta

Giuridiche, dell’Assemblea Generale Avis riunita

l’associazione, socio donatore quale promotore di

nei giorni 16–18 maggio 2014 ringraziano l’Avis di

un primario servizio sanitario, riferimento per una

Chianciano Terme e l’Avis Regionale Toscana per

società solidale e testimone di cittadinanza.

l’impegno profuso nell’organizzazione dell’incontro,

Agire che dovrà concretizzarsi e svilupparsi su que-

l’accoglienza e l’ospitalità ricevuta.

sti obiettivi prioritari:

L’Assemblea esprime solidarietà e vicinanza alle

• Rendere la donazione differita patrimonio comu-

popolazioni colpite dalle recenti calamità naturali e

ne e valore etico a garanzia di una maggior sicurez-

auspica una soluzione positiva del rapimento delle

za per un moderno sistema trasfusionale.

studentesse Nigeriane.

• È essenziale concludere positivamente nei ter-

L’Assemblea apprezza la presenza del rappresen-

mini del 31/12/2014 l’iter di accreditamento di

tante del governo, nella persona del Ministro del

tutto il sistema trasfusionale italiano, associativo

Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti,

e pubblico. Apprezza l’impegno sinora profuso da 25


Avis Nazionale, ma chiede un ulteriore sforzo per

gue facendo un analisi equilibrata dei costi e che

supportare le AVIS non ancora in regola, monito-

riconosca la validità delle nostre azioni.

rando e sostenendo le realtà associative e fungendo

• Uniformità di gestione informatica dei dati as-

da pungolo verso quelle pubbliche.

sociativi, anche al fine di permettere una migliore

• È necessario che AVIS nazionale si impegni a

conoscenza delle dinamiche associative e sociali.

far si che tutte le regioni e le provincie autonome

• Comunicazione 2.0. Sviluppare i nuovi mezzi di

si dotino, con il coinvolgimento attivo delle asso-

comunicazione e supportare le Avis a tutti i livelli

ciazioni, di un moderno Piano Sangue e Plasma,

per il loro utilizzo. Creare uno strumento di raccolta

che non veda differenze economiche nei processi

e messa a patrimonio delle esperienze e delle buo-

di compensazione tra regioni, tramite la definizione

ne pratiche.

di una tariffa unica e etica nazionale per plasma

• Proseguire nella formazione continua, che sta

e plasmaderivati. Tutto questo sarà determinante

dando ottimi frutti, che sarà sempre più importante

per il perseguimento dell’autosufficienza nazionale

e strategica per la crescita e lo sviluppo dell’asso-

anche per plasma e plasmaderivati.

ciazione.

• Mantenere l’attenzione affinché il dono del cordo-

• Continuare nel coinvolgimento dei giovani ren-

ne ombelicale rimanga, al pari del sangue, gratuito,

dendoli protagonisti nella vita associativa fin dalle

volontario, pubblico, opponendosi con forza ad ogni

fasi progettuali, dalla base all’apice, valorizzando-

tentativo di privatizzazione e commercio.

ne competenze e creatività.

• Operare con forza per far sì che la proposta di

Si conclude ricordando il sostegno di AVIS verso tut-

modifica dell’accordo Stato-Regione del 20 marzo

te le forme di legalità, e l’indispensabilità dell’unita-

2008 non preveda tagli al bilancio del settore san-

rietà associativa che altro non è che la nostra forza.

26


Attività avisine

Atelier Europeo: l’Avis bresciana in Europa Continua l’attività dell’Atelier Europeo – l’Avis bre-

dell’Unione Europea nei settori del volontariato,

sciana è fra i soci – voluto per cercare di intercetta-

dell’impresa sociale, dello sport, della cittadinanza,

re, grazie a progetti specifici, finanziamenti europei

della cooperazione, della formazione e della promo-

e nazionali. Il primo fra questi, per 110.000 euro

zione dell’imprenditorialità giovanile e femminile. Il

erogati dalla Fondazione Cariplo, ha per oggetto il

Master intende formare figure professionali di alta

creare posti di lavoro per persone svantaggiate tra-

specializzazione che possano gestire la progetta-

mite la conversione a energia ecosotenibile della

zione europea per conto delle associazioni e orga-

gestione del verde pubblico.

nizzazioni regionali e nazionali che fanno capo al

È partita

network di Atelier Europeo.

anche, in collaborazione con la Fon-

dazione Politecnico di Milano, la 1ª edizione del

Sono in corso elaborazioni di nuovi progetti per un

MASTER EUROPEO DI SPECIALIZZAZIONE IN

importo superiore ai 3 milioni di euro, mentre si è

EUROPROGETTAZIONE. Un Master di specializ-

svolta in maggio la Festa dell’Europa, con il taglio

zazione allo scopo di incrementare le competen-

della torta per festeggiare il primo anno di attività

ze specialistiche di Europrogettisti sui Programmi

dell’Atelier bresciano.

27


Ail e Avis: una sinergia importante Per i malati oncologici, l’Ail è da sempre in prima fila. Lo fa anche con il Progetto Itaca. Come spiegano il presidente Giuseppe Navoni e il suo vice Ezio Belleri, tra i consensi di sempre più numerosi sostenitori, compresa l’Avis provinciale, che ha ospitato un loro incontro presso la sede avisina, il Progetto Itaca si accinge infatti anche quest’anno a prendere il largo, per la sua ottava edizione Ail e Avis: una sinergia imPer i malati oncologici,

zienti ematologici e i loro familiari per ridurre i disa-

l’Ail è da sempre in prima fila. Lo fa anche con il

gi dovuti ai lunghi periodi di cura; offrire un luogo di

Progetto Itaca. Come spiegano il presidente Giu-

soggiorno confortevole per ridurre al minimo i rischi

seppe Navoni e il suo vice Ezio Belleri, tra i con-

di contrarre infezioni dovute agli spostamenti; ri-

sensi di sempre più numerosi sostenitori, compresa

durre all’indispensabile la permanenza nell’ambito

l’Avis Provinciale, che ha ospitato un loro incontro

ospedaliero; rendere confortevole ed accogliente

presso la sede avisina, anche quest’anno il Proget-

l’ambiente extra ospedaliero, ricreando condizioni

to Itaca si accinge infatti quest’anno a prendere il

di vita di tipo familiare.

largo, per la sua ottava edizione.

Contenuti: Informazione presso i Reparti emato-

Di seguito, il calendario delle uscite: Sabato 10

logici riguardo la possibilità di accoglienza offerta

Maggio – DESENZANO; Domenica 1 Giugno – PE-

dall’A.I.L., l’accoglienza ed assistenza alle famiglie

SCHIERA; Sabato 14 Giugno – PORTESE; Venerdì

durante il periodo di cura; l’ assistenza nel rappor-

4 Luglio – SALO’ (in notturna); Domenica 13 Lu-

to tra paziente e struttura ospedaliera. Destinatari:

glio – ACQUAFRESCA di Brenzone; Sabato 19 Lu-

Pazienti ematologici e loro familiari provenienti da

glio – SULZANO; Sabato 9 Agosto – GARGNANO;

parti disagiate della provincia bresciana e da tut-

Domenica 31 Agosto – BARDOLINO; Domenica 14

ta Italia. Coordinatore del progetto: Il progetto ha

Settembre – PESCHIERA.

come Responsabile il Consigliere Giuliana Ferpozzi

In ogni circolo vela verranno organizzati gli equi-

che ha la responsabilità, assegnatagli dal Consiglio

paggi formati da pazienti, medici, infermieri, psico-

di Amministrazione dell’A.I.L., di programmare la

logi, volontari e skipper, che saranno impegnati in

corretta esecuzione dell’iniziativa e di valutarne la

piacevoli veleggiate nella cornice di diversi scorci

ricaduta, monitorando i bisogni e le esigenze degli

del Garda e del Sebino.

utenti.

E ha assunto grande rilievo anche il Progetto Casa

Sinora sono state ospitate ben 260 persone, fra pa-

Arcobaleno. Esso ha l’obiettivo di accogliere i pa-

zienti in cura al nostro Civile e loro famigliari.

28


Attività avisine

V Trofeo AVIS: un successo in salute Si è svolta domenica 15 giugno la quinta edizione della manifestazione podistica per grandi e piccoli organizzata dal gruppo giovani avisini di brescia. È stato un vero successo di partecipanti, come mostrano le immagini. E già è fissato l’appuntamento per il prossimo anno.

&

Provinciale Brescia

organizzano

le Proreviscnciaia B

DOMENICA 15 GIUGNO 2014

5

Trofeo

MANIFESTAZIONE PODISTICA km 11 per adulti km 4 per ragazzi km 1,5 per bambini km 0,6 per pulcini BRESCIA - PIAZZETTA AVIS (strada per Borgosatollo)

COMUNE DI BRESCIA

ASSESSORATO ALLO SPORT

le Prorveisncciaia B

Ritrovo ore 08.00 Partenza ore 08.50 ISCRIZIONI: Domenica 15 dalle 08.00 alle 09.00 AVIS provinciale Brescia Tel. 030.3514411 Fax 030.351449 INFORMAZIONI: Giovanni Monti 335.5943180 Gianpietro Gogna 339.8074014 Responsabile manifestazione Gabriele Pagliarini

29


Dharma Onlus Nel mese di aprile dell’anno corrente, io, insieme ad altre due donne, Donatella Albini (medico e consigliere comunale) e Tiziana Arici (foto reporter) vorremmo partire alla volta del Mali da Brescia, con un’autovettura adibita ad ambulanza da poter donare al villaggio di Mopti dove ci sono in atto guerriglie tra esercito regolare ed una cellula di al qaeda che miete vittime e feriti tra i civili locali Sono Clara MAR, Presidente e fondatrice dell’associazione Dharma onlus, ho 33 anni, la mia professione è terapista della neuro. Nel 2007 dopo varie collaborazioni con altre ONG, decido con il consiglio di Monsignor Vacchelli presidente emerito delle Ponteficie opere missionarie, di istituire l’associazione Dharma onlus, il cui significato in sanscrito significa, lo scopo di una vita. Seguo personalmente la realizzazione di progetti sociosanitari nei Paesi in via di sviluppo. L’Africa è composta da un popolo profondamente ricco di umanità che in silenzio sa farsi sentire, sa ascoltare, parlare, sa vivere il silenzio. Nei numerosi viaggi effettuati in questi anni in Africa ho appreso molto dal suo popolo. Vivere con loro,conoscerli, mi ha dato la possibilità di comprendere un importante insegnamento, “Ognuno di noi combatte la propria “guerra”, la finalità non sempre è vincere, ma convivere con ciò che vorremmo cambiare e dare un senso alla nostra esistenza”. Ognuno di noi può diventare il proprio sogno. Il mio era quello di occuparmi delle persone dagli occhi sorridenti, aiutandoli ad avere una possibilità di scelta in piena libertà. La stessa libertà che a molti esseri umani viene negata, come ai bimbi soldato conosciuti a Gulu, nel nord Uganda, i quali vengono arruolati come combattenti, messaggeri, spie, facchini, cuochi, e le ragazze, in particolare, sono costrette a prestare servizi sessuali, privan30

dole dei loro diritti e dell’infanzia. Oltre un miliardo di bambini vivono in 42 paesi colpiti, tra il 2002 e oggi, da violenti conflitti. Ma l’impatto dei conflitti armati sui bambini è difficile da stimare a causa della mancanza di informazioni affidabili e aggiornate. Si stima siano 14,2 milioni i rifugiati in tutto il mondo, di cui il 41% di età inferiore a 18 anni. E sono 24,5 milioni gli sfollati a causa dei conflitti, di cui il 36% sono minorenni. Non ci sono dati attendibili sul numero dei bambini associati a forze armate, ma oltre 100.000 bambini sono stati smobilitati e reintegrati dal 1998 (dati unicef). Un giorno in compagnia di Madre Imelda, suora missionaria canossiana, giungemmo a Gulu, nel nord Uganda, la quale mi presentò il capo villaggio che narrò una storia come risposta ad un mio quesito riguardo il reclutamento di bambini soldato che in quella zona, avviene tutt’ora. ...C’era una volta un cacciatore che andò nella foresta a cacciare gli elefanti, dopo qualche minuto ne vide spuntare uno, se ne stava comodamente seduto che non prestò attenzione all’uomo nemmeno quando sentì il rumore dei passi tra le foglie. Il cacciatore quando gli fu abbastanza vicino alzò il fucile e prese la mira, mentre stava per premere il grilletto l’elefante parlò: “se mi spari, tua madre morirà, e se non lo fai morirà tuo padre”. Poi si rimise comodamente seduto grattandosi la testa con la proboscide. L’anziano mi domandò cosa avrei fatto io, nei panni del cacciatore. In silenzio


Attività avisine pensavo a quale potesse essere la risposta esatta, ma la risposta giusta non esisteva. Se salvavo l’elefante qualcuno sarebbe morto e se lo uccidevo qualcuno sarebbe morto lo stesso. Risposi che io non sarei mai andata a caccia di elefanti, ma lui ribatté che non era una risposta accettabile, disse, va dato per scontato che il cacciatore abbia puntato il fucile e debba solo prendere la decisione. Poi iniziò a masticare un pezzo della noce di cola... ed io rimasi con il mio quesito irrisolto! Quando ci trovammo uno fianco all’altro intorno al fuoco la stessa sera per condividere la cena, in disparte mi disse... mio nipote all’età di 10 anni si trovò nei panni del cacciatore, doveva scegliere, decise di sparare all’elefante, ammazzò mia figlia, con un ak–47, con questo gesto, fu reclutato a bambino soldato, dando prova al reclutatore che sarà fedele all’esercito ribelle, perdendo il diritto alla sua infanzia ed evitando così che suo fratello di 7 anni si trovasse nella sua stessa situazione... ...Ecco in questo modo in una parte del mondo non troppo distante da noi vengono arruolati i bambini soldato. La stessa libertà che viene negata alle bambine sottoposte all’infibulazione, ai malati di lebbra, ai quali viene negata assistenza perché considerati maledetti da Dio in alcune zone rurali del Congo o alle ragazze madri che per sopravvivere devono prostituirsi in Mali. Ognuno di noi affronta la vita alla ricerca di un equilibrio personale così difficile da trovare nella nostra società, ma la si può trovare negli affetti, nei piccoli e grandi momenti quotidiani, nei nostri sogni, o progetti. L’Africa è per me la fonte che alimenta tale sorgente, l’occhio che mi permette di vedere la mia vita da un’altra prospettiva, la lente di ingrandimento che mi da la possibilità di riconoscere ogni mia, nostra fortuna. Il mio lavoro con l’Associazione è saper percepire queste richieste, a volte silenziose, e farle diventare realtà. “Gli uomini fanno ciò che devono fare per diventare ciò che vogliono essere e questo comprende anche il chiedere aiuto”.

Il nostro “sogno” entro la fine dell’anno corrente è quello di poter partire da Brescia ed arrivare in Mali, Africa, con un’autovettura fuoristrada adibita ad ambulanza da poter donare al villaggio di Mopti, presso la missione dove da alcuni anni collaboriamo con un ospedale locale. L’impresa sarà sostenuta da quattro donne io, insieme a Donatella Albini (medico e consigliere comunale),Tiziana Arici (foto reporter) Anna Astori (video maker). L’autovettura servirà per raggiungere le zone di montagna, prive di strada asfaltata e di assistenza sanitaria, scenari da alcuni anni di scontri e guerriglie tra esercito regolare ed una cellula di al qaeda che miete vittime e feriti tra i civili locali. Dharma Onlus, con sede in Brescia Via IV novembre 3, regolarmente costituita per atto pubblico in data 28/07/2007 ed iscritta presso il registro anagrafico delle Onlus, ha come prerogativa di poter aiutare a realizzare i sogni delle persone che vivono in Paesi in via di sviluppo. Attraverso una missione di fattibilità in loco valutiamo progetti per poi supportarne la realizzazione. Dal 2011 l’associazione ha attuato una convenzione con l’Università Cattolica di Brescia. Gli studenti iscritti hanno la possibilità di partecipare alla collaborazione di progetti nei paesi in cui l’associazione è presente, Repubblica democratica del Congo, Burkina Faso, Benin, Uganda, Angola Sao Tomé, Mali, India, Pakistan, Rwanda, Madagascar. Dal 2007, anno di fondazione dell’ associazione, ad oggi sono stati realizzati e sono in corso d’opera i seguenti progetti:


Progetti sul territorio nazionale • Progetti volti a creare ambienti destinati a donne italiane sole e/o con minori a carico nonché progetti volti all’ assegnazione di mini–alloggi, a condizioni inferiori rispetto a quelle del mercato corrente, destinati a padri o madri italiani separati che abbiano conferito l’alloggio all’altro coniuge con minori a carico. • Progetti volti a sostenere i costi dell’emergenza alimentare mediante l’organizzazione e la gestione di strutture che consentano l’erogazione diretta di pasti caldi. Ciò per far fronte alla grave crisi economica mondiale, in cui molti italiani hanno perso il proprio lavoro, e si trovano a dover chiedere aiuto alle realtà di sostegno presenti sul territorio. • Progetti di re-inserimento lavorativo indirizzati a persone italiane disoccupate ultracinquantenni e a donne italiane disoccupate ed in condizione di fragilità sociale poiché sole o con minori a carico. • Percorsi di informazione all’interno di Istituti Scolastici, per gruppi omogenei e ben individuati di giovani italiani nell’ambito di: • educazione alla salute ed educazione alimentare; • educazione all’affettività; • educazione stradale; • educazione all’uso del denaro; • prevenzione a malattie sessualmente trasmissibili, abuso anche occasionale di alcol e sostanze stupefacenti e nuove dipendenze. • Progetti volti a diffondere la consapevolezza tra i giovani italiani cosicché essi stessi diventino parte attiva e integrata della vita della comunità. Il presente ed il futuro, impegno civile, cura delle ricchezze storico-artistiche del proprio territorio ed integrazione interculturale attraverso la politica, l’arte e la cultura. • Percorsi di formazione scolastica che favoriscano l’avvicinamento e la conoscenza degli studenti italiani al mondo del lavoro. • Progetti volti a fornire e garantire un sostegno 32

professionale idoneo durante l’orario scolastico a studenti italiani in difficoltà a causa di complesse condizioni fisiche e/o mentali. • Sostegno psico socio-sanitario per emergenza post disastri e catastrofi antropico-naturali sul territorio nazionale. Progetti sul territorio internazionale • Ozono Terapia e cura dell’ulcera di Buruli presso la Missione delle Suore Figlie di San Camillo a Zinviè in Benin, dicembre 2007. • Realizzazione di un pozzo presso la missione delle Suore del cuore immacolato di Maria per la comunità e l’ospedale di Goualala in Mali, giugno 2008. • Realizzazione di un ambulatorio per l’assistenza sociosanitaria dei rifugiati, dei bambini malnutriti e delle persone affette dalla lebbra presso l’ospedale di Santa Bakhita ad Arù nella missione delle Suore Canossiane nella Repubblica Democratica del Congo, maggio 2009. • Potenziamento dell’ospedale di Ariwara nella Repubblica Democratica del Congo, gestito dalle Madri Canossiane. Ottobre 2010 • Ristrutturazione e sanificazione di otto edifici che ospitano i pazienti di tubercolosi e lebbra e la costruzione di una payotte annessa alla cucina presso il centro di Santa Bakhita ad Arù nella missione delle Suore Canossiane nella Repubblica Democratica del Congo. Maggio 2010. • Ristrutturazione della scuola materna di Arù nella Repubblica Democratica del Congo. Giugno 2010.


Attività avisine • Realizzazione di un sala per l’insegnamento e la formazione dell’attività di parrucchiere alle ragazze e donne madri, presso il centro Sainte Meirager delle Suore Figlie di San Camillo a Ouagadougou in Burkina Faso. Gennaio 2011. • Realizzazione di tre pozzi presso i villaggi di Berehola, Kolokani, N’Tonimba in MalI. Settembre 2011. • Realizzazione di un centro ambulatoriale e formazione per l’assistenza sociosanitaria degli abitanti del villaggio di Yèlè a Bankass regione di Mopti in Mali. Maggio 2011. • Proposta di una strategia e sensibilizzazione per ridurre il rischio di trasmissione dell’HIV nella Repubblica Democratica del Congo nella regione di Ituri. • Adeguamento igienico–sanitario del carcere ad Arù nella regione di Ituri, Repubblica Democratica del Congo. • Costruzione di un’ala nuova dell’orfanotrofio St Anthony ed insegnamento di un lavoro per i ragazzi abbandonati e orfani nella città di Ramandapallen, Devarapalli Mandal in India. • Ristrutturazione e sostegno di una scuola a Khushpur in Pakistan, distrutta dopo il terremoto, presso i Padri Francescani. • Realizzazione di una scuola primaria a Kampanga Rwanda gennaio 2013. • Sostegno e formazione per la presa in carico di ex bambini soldato a Gulu in Uganda. • Realizzazione di una fattoria per il sostentamento di un lebbrosario a Ilena, Finarantsoa, Madagascar, padri Camilliani. • Acquisto di alcune barche ai pescatori di Sao Tomè, per aiutare le famiglie in difficoltà. • Progetto di uno sportello d’ ascolto, condotto da una psicologa in Sao Tomè, presso le Madri Canossiane. • Potenziamento di una casa di riposo per anziani emarginati a Kottayam in India. • Prevenzione e presa in carico di bambini malnutriti nel centro di salute a Janja in Rwanda.

L’Avis bresciana con Mondinelli La Goccia si legge anche in alta montagna

L’alpinista Mondinelli, amico dell’Avis bresciana, pronto per lasciare il Rifugio Capanna Margherita (quota 4.556 mt) consegna copia del notiziario “La Goccia” per gli alpinisti di questa estate che pernotteranno anche quassù. Una promozione di “alto livello” per il dono del sangue e per tutta la famiglia dell’Avis: grazie, a chi un amico non lo è di nome, ma, come il “Gnaro” Mondinelli, amico lo è di fatto. BUONA ESTATE LUNGO I SENTIERI DELLA SOLIDARIETÀ!


Barghe Sessantesimo di fondazione Inaugurato a Barghe il Centro raccolta per le sezioniavisini di Valle Sabbia dei Pionieri Sabato 24 maggio alle ore 17.30 si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Centro di raccolta Sangue della Valle Sabbia. È stata questa l’occasione per ufficializzare l’attività di raccolta sangue già avviata a inizio anno da parte delle Avis valsabbine: Agnosine-Bione, Odolo-Preseglie, Sabbio Chiese, Vestone e Vobarno presso la nuova struttura. La necessità di un edificio unico dotato di attrez-

dente dell’Avis provinciale, c’erano i toni entusiasti

zature moderne, comode e sicure per la raccolta di

registrati in via Ippolito Boschi a Barghe, che ac-

sangue intero, è nata innanzitutto da esigenze di

compagnato la cerimonia di inaugurazione ufficiale

carattere burocratico/amministrativo: una direttiva

del Centro prelievi al quale fanno già riferimento

europea, infatti, vieta dal prossimo 2015, a chiun-

più di mille avisini valsabbini.

que, di adibire a sala per le donazioni di sangue luo-

Sono quelli che aderiscono ai sodalizi Agnosine-

ghi “inadeguati”, cioè non conformi alla normativa.

Bione, Odolo-Preseglie, Valsabbino-Vestone, Sab-

Le 5 sezioni comunali valsabbine, sostenute dall’A-

bio Chiese e Vobarno, che ogni anno fanno dono

vis Provinciale, hanno unito sforzi economici e non

disinteressato per più di duemila sacche del loro

solo in un’opera di riadattamento della struttura

sangue. Per l’occasione sono intervenuti anche il

sita in Barghe via I. Boschi, già sede del Cse, con-

sindaco di Barghe Gianbattista Guerra, il presiden-

cessa in comodato d’uso dalla Comunità Montana,

te della Comunità montana Gianmaria Flocchini,

in modo da renderla idonea alle nostre finalità isti-

Giorgio Bontempi in rappresentanza della Provincia

tuzionali. «Strutture come questa, che sono il frutto

ed il consigliere regionale Gianantonio Girelli. Della

di una condivisione fra il pubblico ed il volontariato

partita anche il direttore generale dell’ospedale Ci-

sociale, servono per dare continuità ad un servizio

vile Ezio Belleri ed il direttore del servizio immuno-

determinante e ci rendono vincenti e convincenti».

trasfusionale Mirella Marini, insieme a gran parte

Anche nelle parole di Giampietro Briola, il presi-

dei sindaci della zona e qualche centinaio di avisini.

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Notizie dalle sezioni locali

Comezzano Cizzago “Dona un sorriso”

Domenica 8 Giugno 2014 si è svolta la terza edizione della giornata denominata “Quattro zoccoli per un arcobaleno”, manifestazione organizzata

a persone meno fortunate ma anche tanta gioia a

dall’Avis di Comezzano Cizzago in collaborazione

tutti gli organizzatori. Hanno partecipato alla gior-

con il “Gruppo Brescia attacchi”, per donare un

nata, il “Gruppo Giovani Insieme“ di Ospitaletto,

sorriso a ragazzi e non, diversamente abili.

le associazioni “Vomere“ di Travagliato, “Agapha”

La giornata ha visto una nutrita partecipazione:

di Capriolo,”Amici delle Carrozze” di Bergamo,

circa 200 persone tra ragazzi, accompagnatori e

“Aver un Cavallo per Amico”, “Rustico Belfiore “di

organizzatori hanno cavalcato e scorazzato per le

Chiari e il Centro Ippico “Il Green“ della Barussa

vie in allegria e divertimento. Carrozze attrezzate

Castrezzano. Un Grazie all’Amministrazione Co-

per il trasporto delle persone in carrozzina hanno

munale, alle mamme dell’Oratorio di Cizzago, alla

quindi percorso un tragitto per le vie del paese per

Protezione Civile locale e a tutti i volontari.

tutta la giornata, mentre all’interno della” Cascina

Il pensiero di più associazioni pronte a condivide-

Elisa” altri cavalli accompagnavano i ragazzi in sel-

re una manifestazione così importante per que-

la per una piccola passeggiata interna. Pranzo per

sti ragazzi è sicuramente il risultato più grande

tutti, ovviamente, preparato e servito dai volontari.

raggiunto. Tappa di un percorso che siamo certi

Una giornata stupenda, che ha regalato un sorriso

seguirà anche in futuro.

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- l’ideazione di un logo: una catena fatta Gardone Valtrompia amici con il filo spinato che racchiude tutte le atrocità Sessantesimo di fondazione compiute dall’uomo e le rotaie che portano all’enUn cicloviaggio per non dimenticare trata del lager di Auschwitz, simboli di tutti i camle atrocità dei lager avisini dei Pionieri pi di concentramento. Sabato 21 giugno dalla piazza di Sarezzo quattro

Nel mezzo noi con le nostre biciclette, dando con-

triumplini partono per un viaggio alla volta di Cra-

sistenza con il ricordo a ogni pedalata. E una ma-

covia, passando per i campi di Bolzano, Mauthau-

glietta con la bandiera dell’Italia a simboleggiare

sen, Hartheim, Auschwitz, Birkenau

i circa 900.000 compatrioti torturati e uccisi nei

Quattro biciclette, undici giorni, un viaggio nella

campi di sterminio nazisti, con quella bandiera ar-

storia. Per non dimenticare.

cobaleno della Pace a rendere vivo un versetto del

Ecco gli ingredienti di un’avventura a colpi di pe-

Genesi: ‘Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e

dale che ha per protagonisti quattro triumplini

servirà di segno nel patto fra me e la terra’”.

pronti a partire dalla piazza di Sarezzo: i 52enni

Un viaggio patrocinato dal Comune di Sarezzo,

saretini Claudio Moretti e Guerino Fontana, suo

un viaggio che i quattro “allegri ciclisti” (questo

fratello Giovanni (50) e il 35enne gardonese Sal-

il nome della pagina facebook dove seguire la loro

vatore Pepe. Una passione comune per la bici-

avventura) si apprestano a vivere, portando in

cletta a spingerli lungo questo viaggio con il quale

giro anche il messaggio di altruismo e solidarietà

attraversare l’Europa sulle orme dei deportati che

espresso dall’Avis di Gardone Val Trompia, una

durante la Seconda guerra mondiale hanno trovato

delle prime realtà a credere nel progetto.

umiliazione e morte nei campi di concentramento.

Sabato 21 giugno Guerrino, Claudio, Giovanni e

Un cicloviaggio di 1.200 chilometri tra Italia, Au-

Salvatore saranno pronti a partire da piazza Ce-

stria, Germania, Cecoslovacchia e Polonia, spinti

sare Battisti a Sarezzo. Pronti a mettersi in viag-

dalla forza dei muscoli sulle pedivelle, inseguen-

gio - come diceva Fernando Pessoa - consapevoli

do i silenzi di luoghi che hanno deturpato e can-

che ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma

cellato l’umanità di tanti troppi uomini: Bolzano,

ciò che siamo. Ciò che siamo stati e ciò che sare-

Mauthausen, il castello di Hartheim, Auschwitz,

mo se sapremo dare senso a ogni storia, per non

Birkenau, Cracovia, con arrivo alla fabbrica di

dimenticare. Anche ad una piccola storia triumpli-

Schindler. “L’idea di un viaggio del genere - rac-

na scritta a colpi di pedale.

contano i quattro - è nata lo scorso settembre, anche seguendo l’impronta di un’esperienza simile fatta da tre ragazzi di Cremona, Manerbio e Leno. Poche parole a fare da trampolino di lancio per un viaggio che subito ci ha coinvolti tutt’e quattro, cominciando ad allenarci con costanza e cercando anche di dare corpo a un progetto che avesse significato per noi e per quanti ci avrebbero visto pedalare. Di qui - continuano il racconto i quattro 36

Andrea Alesci di Valletrompianews


Notizie dalle sezioni locali

Carpenedolo Acquafredda Tanti, tanti, tantissimi Domenica 8 giugno, baciati da una bellissima giornata di sole, si è svolta la 12° edizione della Biciclettata Avis-Aido Carpenedolo-Acquafredda; ben più di 300 i partecipanti che alle 8,00 si sono ritrovati in Piazza Matteotti a Carpenedolo per la festa. Abbiamo preso le iscrizioni, distribuito le magliette e i fischietti e alle 8,30 siamo partiti. Gli amici dei Tiratarde hanno aperto il gruppo con il furgone (attrezzato a discoteca) che dirigendosi verso via

Maris, Sterilgarda e Pata che hanno offerto le calze, i succhi e le patatine.

Deretti richiamava, a suon di musica, i partecipanti

Buona estate a tutti, ma non dimentichiamoci di

che uscivano dalla piazza e lo seguivano snodando-

chi ha bisogno di noi, vi aspettiamo al prossimo

si per le vie del paese.

prelievo del 3 Agosto.

Dopo un’oretta di sana pedalata abbiamo raggiunto Acquafredda percorrendo le stradine di campagna delle Gerole ed arrivati all’oratorio abbiamo potuto riprendere le forze approfittando di un piccolo rinfresco, dopo esserci rifocillati e rinfrescati siamo

Calvisano

tornati a Carpenedolo, per via Ravere.

Avvia l’attività del Centro di raccolta

Il sole caldo cominciava a pesare ma la gioia e la

Anche il centro di raccolta di Calvisano, entro il più

compagnia ci hanno accompagnato al nostro rien-

ampio disegno Provinciale di riorganizzazione della

tro e dopo un’altra oretta siamo ritornati in piazza

raccolta avisina, ha avviato felicemente la propria

Matteotti a Carpenedolo dove un altro lauto rinfre-

attività.

sco ci aspettava.

La prima donazione è stata effettuata l’11 maggio

Abbiamo festeggiato i piccoli partecipanti con una

scorso: senza clamori, ma con concretezza, gli avi-

lotteria e salutato tutti con un arrivederci al pros-

sini hanno iniziato a lasciarsi alle spalle le raccolte

simo anno.

domenicali nei propri paesi per affluire nell’attrez-

Ringraziamo tutti: gli AMICI AVIS-AIDO che han-

zato centro.

no organizzato la festa, gli amici della PROLOCO e

Per il momento questo è aperto per gli avisini di

dei TIRATARDE che hanno collaborato per la bella

Calvisano, Isorella, Remedello, Visano, ma la pos-

riuscita, le Amministrazioni Comunali che hanno

sibilità è che debba accogliere anche avisini di se-

permesso lo svolgimento, gli amici del Calzificio

zioni vicine. 37


Pisogne 60° anniversario Ho ancora negli occhi alcune immagini di quel giorno – 4 maggio 2014 – di festeggiamenti. Immagini che mi hanno emozionato molto; ma ne ho in serbo una, più di altre, da regalare ai vostri occhi, al vostro cuore. Non è quella dei più di cento labari schierati in corteo per le vie del paese, dinnanzi allo sguardo ammirato dei bimbi con occhi sgranati e bocca ro-

Tra la consegna di una medaglia e l’altra, c’è stato

tonda. Non è nemmeno quella dei labari allineati,

un vero e proprio passaggio del testimone tra un

alti, orgogliosi, dietro l’altare, durante la lettura

giovanissimo avisino (“tessera numero 1000” che

della preghiera del donatore, sebbene l’emozione,

ha all’attivo la sua prima donazione) ed il donatore

in quel momento, fosse forte. Non sono le paro-

“più operoso”: medaglia d’oro con diamante! È sta-

le che voglio descrivervi e nemmeno l’entusiasmo

to un incontro tra due generazioni con lo stesso spi-

dei discorsi tenuti dalle varie autorità, anche se

rito, la medesima generosità, identico entusiasmo.

mi hanno commosso o fatto riflettere o infervora-

Una stretta di mano tra due uomini che hanno a

to. Non vi racconterò del piglio fiero degli avisini

cuore il prossimo, chiunque esso sia… Ho visto un

premiati in quella sede, davanti a parenti, amici,

ragazzo poco più che adolescente guardare con am-

compaesani e alte cariche.

mirazione il donatore “anziano”: e questo è L’Avis

Non voglio nemmeno donarvi allegri aneddoti ser-

di Pisogne e Gratacasolo, questo è e deve essere lo

peggiati fra i tavoli durante il pranzo o parlarvi della

spirito dell’Avis: uomini e donne, giovani e meno

tombola, di soldi raccolti o donati… Niente di tutto

giovani, insieme, uniti da un unico ideale, quello di

ciò.

più estremo altruismo: il dono di se stessi, il dono

Quello che serbo in cuore è un piccolo gesto, av-

del proprio sangue.

venuto durante la premiazione dei donatori: una stretta di mano.

Marcello Ravani - Avis Pisogne


In ricordo degli avisini scomparsi

B

Agostino Pellizzari

Crescini Mario

Distintivo d’Oro con fronda Avis Palazzolo s/Oglio

Distintivo d’Oro Avis Leno

Vanni Salari

Angelo Stefano Regazzoli

Avis Breno

Avis Breno

AE VS IC SI

R

A

Inno dell’Avisino Avisini noi siamo per voto, sempre il sangue vogliamo donar, se richiesti siam subito in moto una vita in periglio a salvar. Con l’aiuto d’un essere ignoto più nessuno dovrà disperar: con la nostra donazione la speranza finirà. Volete vivere, potere chiedere, siamo al servizio dell’umanità. Ovunque, subito, sempre più celere un Avisino correrà.

Lina Pagani

Francesco Leone

Medaglia Oro Palazzolo s/Oglio

Distintivo d’Oro con rubino Avis Leno

Martino Marietti

Primo Schivalocchi

Avis Malegno

Avis Vobarno

Parole: Sig. Tenchini dr. Ugo Musica: Sig. Fogliata prof. Gino

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