MENSILE - TARIFFA R.O.C. POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB ROMA
SPECIALE
COMUNICAZIONE
FINANZA & LEGALE
COSA E COME UN FRANCHISING DEVE COMUNICARE IN UNA FIERA DI SETTORE
IL POTERE DELLE RECENSIONI PER L’EFFICACIA DELL’AZIENDA
QUANTO COSTA AVVIARE UN FRANCHISING. UNA RISPOSTA TUTT’ALTRO CHE FACILE
www.azfranchising.it 5.00 EURO n. 5 maggio 2019 anno XXI
I FORMAT FOOD MADE IN ITALY CHE PIACCIONO AL MONDO QUICK SERVICE RESTAURANT, CIBO TAKE AWAY, FOOD STREET, FASHION MASS MARKET, CASUAL DINING, KIOSK DIGITALI: 207 APERTURE E UN VALORE DI 83 MILIARDI DI EURO. TANTE OPPURTUNITÀ MAI VISTE
RETAIL, IDEE, OPPORTUNITÀ, STRUMENTI PER FAR CRESCERE LA TUA ATTIVITÀ
EDITORIALE “Il più grande nemico della conoscenza non è l’ignoranza, è l’illusione della conoscenza”. Stephen Hawking
Conoscenza. Questa la nostra parola del mese. Infatti, lo spartiacque principale tra coloro che riescono a dominare e avvantaggiarsi dei cambiamenti del mercato e, soprattutto in questa era, delle innovazioni che provengono dal mutamento tecnologico e coloro che restano indietro, risiede nella capacità di saper analizzare rapidamente i nuovi dati, nuove informazioni, laddove vengono generati, e nella conseguente capacità di rendere i processi produttivi più veloci ed efficaci. Spesso si sente dire che nell’era digitale le opportunità di business per i diversi settori dell’economia sono pressoché illimitate. Ogni giorno nascono occasioni digitali che consentono di connettersi meglio con i propri clienti, trovare formule innovative di collaborazione e sviluppare nuovi modelli di business. Tuttavia, l’innovazione e le innumerevoli possibilità digitali sono anche fonte di preoccupazione per i business tradizionali, che temono il rischio di essere lasciati indietro nei processi di cambiamento tecnologico (e di conseguenza economico). Come evitare tutto ciò? Solo attraverso la conoscenza, attraverso la differenza tra chi sa e chi non sa. L’ampia disponibilità di know how acquisito durante anni di lavoro, insieme alla capacità di far proprio e analizzare le informazioni in possesso, permette alle aziende di acquisire credibilità e diventare punto di riferimento per le persone. Sono più di venti anni che WM Capital, società editrice di AZ Franchising, è specializzata nel business format, promuovendo la crescita delle imprese attraverso lo sviluppo di sistemi franchising in Italia e all’estero, conferendo knowhow industriale e operativo, e mettendo a disposizione un network qualificato e internazionale. È proprio questo know how acquisito che fa la differenzia da altre realtà. Attenzione perché la moltiplicazione delle informazioni in circolazione, l’immediatezza della comunicazione digitale, che favorisce il rapporto diretto fra fonti e pubblici e, soprattutto, velocizza e intensifica i flussi informativi, produce un sovraccarico informativo in cui è più difficile il lavoro di selezione e verifica, che da sempre qualifica brand seri. Approfondimento, inchieste e verifica delle fonti sono alla base della nostra informazione che giunge puntuale tutti i mesi perché accreditarsi come punto di riferimento irrinunciabile in un determinato campo e acquisire consenso e seguaci è il nostro obiettivo. E se il moltiplicarsi dei media e social media, come detto, velocizza e intensifica i flussi informativi, generando un sovraccarico di informazioni è più difficile costruire un concetto di qualità, oggi la differenza la fa chi sa intercettare i bisogni reali dei propri clienti modellando l’offerta su questi. Questo concetto fondamentale non può essere condotto una tantum e neanche a scadenze, ma è un processo continuativo che analizza, esplora, approfondisce ogni singolo momento dell’esperienza aziendale.
Fabio Pasquali Direttore responsabile f.pasquali@azfranchising.it
Maggio 2019 FOCUS 16
Non si arresta l’ondata del food
COMUNICAZIONE 74
LA PROPOSTA 40
Con Regus lo smart-working si fa in franchising
42
Primadonna: obiettivo estero
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Naturhouse: da cliente a imprenditrice
Il potere delle recensioni dei consumatori FINANZA & LEGALE
78
Quanto costa avviare un franchising OCCHIO ALLA LEGGE
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Il know-how sul banco del giudice
SPECIALE 52
L’importanza delle fiere franchising MARKETING
64
Le stories sui social media MARKETING EVENTI
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Quando il retail diventa format NEW CONCEPT
70
2
L’innovatore del sonno
14 46
APRI LA TUA AGENZIA COL SUPPORTO DEL MIGLIOR GRUPPO IMMOBILIARE IN FRANCHISING. RIDUZIONE DEL RISCHIO D’IMPRESA PROFESSIONISTI ASSOCIATI QUALIFICATI E CON ESPERIENZA AGENZIA CON ILLIMITATA OPPORTUNITÀ DI CRESCITA INDIPENDENZA, MA COL SUPPORTO DEL GRUPPO N°1 AL MONDO FORMAZIONE MANAGERIALE FORTE PENETRAZIONE NEL MERCATO
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DEA CAPITAL ENTRA NELLA PIZZERIA ALICE Idea Taste of Italy, il fondo gestito da DeA Capital Alternative funds, la sgr guidata dall’ad Gianandrea Perco, ha rilevato il 76% del brand Alice, che ha chiuso il 2018 con un giro d’affari di 76 milioni. La catena di pizzerie si va ad affiancare alle altre partecipazioni del fondo dedicato al settore food, ovvero il residuo 8,82% de La Piadineria, il 70% di Gelati d’Italia, il 33% di Acque minerali Lurisia, il 35% di Cds (produttore di chiusure in plastica per bevande) e il 22,5% di Casa Vinicola Batter. Il business model che il fondo vuole applicare ad Alice ricalcherà il piano di sviluppo de La Piadineria, con la razionalizzazione dell’attuale rete di vendita e l’intenzione di incrementare il numero di punti vendita diretti rispetto a quelli in franchising. L’obiettivo è aumentare la presenza a livello internazionale e consolidarsi all’interno dei centri commerciali.
Pizzieria Alice nel Centro Commerciale di Arese
LEADER PRICE: PRIME APERTURE IN FRANCHISING Il 2019 sarà l’anno della verità per Leader Price Italia, la società nata dalla partnership tra Crai e la francese Geimex del Gruppo Casino. Il progetto dovrebbe entrare nel vivo, con le prime aperture in affiliazione e quelle realizzate in master franchising dai poli Crai che aderiscono all’iniziativa. Punti vendita che si aggiungeranno ai sei diretti inaugurati finora. La sfida sarà ora calare il format in territori diversi, peraltro in piccola parte già presenti e raggiungere una numerica di negozi tale da innescare positive sinergie assortimentali e non solo. Fino ad arrivare a quello che per ora resta un progetto: il lancio di una carta fedeltà. Punto vendita Leader Price
ASSOIMPRESE PER LA CULTURA E IL TERZO SETTORE È stato siglato un Accordo tra Assoimprese, Assoimprese Roma e Alta Classe Accademia dello Spettacolo che porterà, insieme a tutti i progetti di alto valore artistico e culturale già in programma, anche i progetti etici di “Con il sole sul viso”, che si rivolgono al Terzo Settore e sui quali Assoimprese intende tenere viva l’attenzione e porre in atto tutto l’impegno. Tante le iniziative già in essere che nel tempo saranno condivise, tra le altre la produzione di audiovisivi, eventi di solidarietà e comunicazione positiva. Tutto questo segue la mission del progetto di Alma Manera che come finalità ha quella di creare un processo virtuoso: la cultura e le arti strumenti al servizio del bene. 4
da sinistra Nicoletta Penna e Cristina Di Silvio Assoimprese
NUOVE NOMINE IN CIOCCOLATITALIANI Cioccolatitaliani, l’innovativo format di food retail fondato nel 2009 dalla famiglia Ferrieri che conta oggi 36 punti vendita in Italia e nel mondo, annuncia l’ingresso nel proprio team di due figure strategiche in ottica di sviluppo aziendale internazionale: Marco Valle, in qualità di Managing Director e Stefano Sacchetto, come Chief Operating Officer. Marco Valle, dopo un grande percorso in Lavazza culminato con il ruolo di Coofee Shop Business Director Lavazza Group, è passato a Bosca Spumanti 1831 in qualità di General Manager. Stefano Sacchetto ha maturato significative e diversificate esperienze professionali all’interno sia di imprese familiari che di grandi aziende multinazionali. Dopo una lunga carriera in McDonald’s ha proseguito il suo percorso professionale in ENI e, successivamente, in Venchi come retail Director, quindi in Percassi F&B come Direttore Operations responsabile dello sviluppo dei più grandi brand internazionali.
Marco Valle
Stefano Sacchetto
IL MARCHIO FRANCESE LAMAZUNA ARRIVA IN ITALIA
Lamazuna lavaviso pelle normale, profumo esotico
Lamazuna, marchio francese di prodotti per l’igiene personale e la cura della persona, fondata da Laëtitia Van de Walle nel 2010, ha lanciato anche in Italia la sua linea di prodotti zero-rifiuti, zero-sprechi e zero-plastica, dimostrando che azzerare la spazzatura è possibile, cominciando proprio dalla toilette. Una filosofia aziendale, quella di Lamazuna, a vantaggio dell’ambiente e che si realizza attraverso il reperimento di materie prime eccellenti, naturali e 100% vegetali, associata ad una lavorazione artigianale di ogni singolo prodotto e un impiego minimo del packaging, sempre compostabile. La composizione dei prodotti solidi è costituita esclusivamente da ingredienti biologici, 100% vegetali, principalmente locali; ogni linea rispetta il principio dello zero-waste (Slow Cosmétique) ed ha ottenuto la certificazione Peta (vegan e cruelty-free).
CELIACOM PENSA AL FRANCHISING Celiacom, nata nel 2013, sta già pensando all’estero e all’apertura di punti di vendita in franchising; produce per il 50% del proprio fatturato prodotti a marchio del distributore. Per la restante parte produce referenze a marchio Veramore (per l’horeca), Veramore Home Sweet Home (per la gdo) e Green Flute (linea 2.800 impianti coperti (mq) 6 linee produttive 28 dipendenti di prodotti erogabili presenti nel Registro Nazionali Alimenti dietoterapeudici, venduti nelle farmacie e negozi specializzati). Innovare, in casa Celiacom, ha significato non solo investire in tre risorse dedicate alla ricerca e sviluppo, ma anche captare le esigenze del canale. “Siamo stati i primi - spiega l’amministratore delegato Italo Greco - a pensare a una soluzione del genere, che facilita la somministrazione del prodotto al bar e garantisce la totale sicurezza al consumatore”. 5
News. ALDI APRE IL 54° PUNTO VENDITA A BOLZANO Aldi, multinazionale attiva nel settore della Grande Distribuzione Organizzata, ha inaugurato il suo nuovo punto vendita a Bolzano. Già presente in provincia con i 2 negozi di Brunico e Merano e con una rete di oltre 50 punti vendita inaugurati dallo scorso anno nel Nord Italia, il brand amplia la propria presenza con un nuovo store dal concept moderno, realizzato appositamente per l’Italia, e assume 17 nuovi collaboratori. Il negozio presenta un’area vendita di oltre 1.100 m2 sviluppata su 2 livelli e offre ai clienti prodotti selezionati che uniscono qualità e convenienza. L’esperienza d’acquisto all’interno dello store è piacevole, semplice e intuitiva: gli allestimenti e la cartellonistica interna permettono una fruizione facile e funzionale degli spazi e dei prodotti. Il punto vendita, inoltre, dispone di un parcheggio sotterraneo con 35 posti auto coperti e gratuiti per tutti i clienti.
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GRUPPO TECNOCASA: SUPERATE LE 3.200 AGENZIE
IL CACHEMIRE DI FABIANA FILIPPI SBARCA IN CINA Fabiana Filippi, azienda di moda nel segno del made in Italy di qualità in provincia di Perugia di strada in Italia e all’estero ne ha fatta. Oggi, il 75% del fatturato, di circa 85 milioni di euro, con ebitda del 18%, è fatto proprio all’estero anche se l’Italia con il 25%, resta il mercato principale. Infatti l’azienda umbra amplia il business della maglieria e guarda alla Cina e ai magazzini “automatici” 4.0. Oggi conta già 50 tra negozi diretti e franchising, e nel business plan ci sono tre nuove aperture dirette e altrettante in franchising l’anno, per il futuro. Ma l’obiettivo è anche investire nell’ecommerce sul quale hanno iniziato a scommettere tre anni fa. Su un nuovo magazzino semi automatico di oltre 4 mila metri quadri, investimento che rientra nel quadro di industria 4.0.
Il Gruppo Tecnocasa conta oggi oltre 3.246 agenzie nel mondo (dati a febbraio 2019) che operano nell’intermediazione immobiliare e nella mediazione creditizia. In Italia attualmente le reti del Gruppo Tecnocasa in Franchising contano 2.237 punti vendita, così suddivisi: Tecnocasa settore residenziale (1.717); Tecnocasa immobili per l’impresa (72); Tecnorete settore residenziale (443); Tecnorete immobili per l’impresa (5). Per quanto riguarda il comparto creditizio, Kìron Partner SpA opera con 187 agenzie come Mediatore iscritto all’Albo OAM attraverso una propria rete di agenti distribuiti nei punti vendita Kìron ed Epicas. Nel 2018 sono stati inseriti 180 nuovi collaboratori, arrivando ad un totale di 780 effettivi. Su tutto il territorio nazionale si ricercano per il 2019 ancora 200 collaboratori da inserire all’interno delle agenzie creditizie dislocate su tutto il territorio nazionale.
Presidente e Fondatore Dott. Oreste Pasquali
MONDADORI: IL RETAIL REGISTRA UNA CRESCITA DEL CANALE FRANCHISING Mondadori ha chiuso il 2018 riportando un utile netto delle attività rettificato a 20,3 milioni di euro, in flessione rispetto ai 27,2 milioni dell’esercizio precedente. I ricavi netti consolidati delle attività in continuità sono diminuiti dell’8,1% a/a a 891,1 milioni, “in linea con le attese” come recita la nota stampa diffusa dal gruppo, guidato da Ernesto Mauri. L’Ebitda adjusted si attesta invece a 90,1 milioni, in aumento del 6,6% a/a. Per quanto riguarda le aree di business, l’area libri registra un calo delle vendite pari al 6,7% a/a a 450,4 milioni di euro, ma si riconferma leader di mercato, con una quota del 27,4% e 4 titoli nella classifica dei 10 libri più venduti nell’anno. Nel 2018 il retail registra una crescita del canale franchising (+0,9%, ma -0,4% a/a a parità di negozi), analogamente al trend riportato dai bookstore diretti (+0,9%; -2,9% a parità di negozi). L’online registra una flessione del 9,3% imputata al ritardo nell’attuazione del bonus cultura.
ECOLINE WASH CONFERMA LA PROPRIA CRESCITA IN EUROPA
CONTINUA L’ESPANSIONE DEL GRUPPO ACCOR In qualità di leader mondiale nei settori travel & lifestyle, il Gruppo Accor continua a espandere il proprio portafoglio di marchi. Dopo il successo di JO&JOE e le partnership con 25Hours, Mama Shelter e, più recentemente, sbe Entertainment con i marchi Delano, SLS, The House of Originala, Mondrian e Hyde, Accor è ormai leader mondiale nel segmento lifestyle. L’ultimo arrivato in casa Accor, TRIBE è progettato per attrarre clienti, proprietari e investitori con un prodotto che ripensa la tradizionale esperienza alberghiera e consente agli ospiti di vivere, lavorare e divertirsi in ambienti dallo stile contemporaneo. Affiliarsi ad Accor vuol dire beneficiare del know-how alberghiero che il Gruppo offre, attraverso una collezione incomparabile di 39 marchi nei segmenti lusso, midscale ed economy.
Il progetto franchising di Ecoline Wash viene lanciato a Parma nel 2011 da Michele Manara, dal quale è nata l’idea di equipaggiare un furgone con tecnologia a vapore creata ad hoc e tutto il necessario per svolgere servizi di sanificazione e lavaggio a vapore a domicilio. Ad oggi la rete franchising di Ecoline Wash conta circa 150 punti in 15 paesi e conferma costantemente la propria crescita in Europa e non solo. La metodologia impiegata dagli affiliati sposa il concetto di sanificazione approfondita degli interni al valore imprescindibile del rispetto dell’ambiente, prestando la massima cura ed attenzione alle necessità del cliente. Sfruttare il potere igienizzante del vapore permette di eliminare qualsiasi traccia di sporco da tutte le superfici e di poter lavorare su qualsiasi veicolo sia internamente sia esternamente, senza alcun rischio ne danno per carrozzerie, interni in pelle o tessuto.
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NEC PER VISIONI STRAORDINARIE SU LARGA SCALA NEC Display Solutions Europe ha annunciato un importante upgrade nella sua gamma di video wall che rende ancora più semplice la gestione dei contenuti grazie all’introduzione di HiperSource Browser. Hiperwall, partner di lunga data di NEC, ha introdotto recentemente sul mercato la versione 6.0, l’ultima del suo flessibile sistema di gestione dei contenuti video wall basato su IP. Il software incorpora il nuovo HiperSource Browser che semplifica la pubblicazione di contenuti basati sul web su superfici di grandi dimensioni come pareti video wall o superfici dvLED (direct view LED). HiperSource Browser offre un collegamento diretto tra contenuto web e video wall, consentendo agli amministratori dei sistemi di bypassare la cattura dello schermo e garantendo una migliorata flessibilità ed un maggior controllo sul contenuto.
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CARREFOUR ACCELERA SULL’OMNICHANNEL II piano di trasformazione 20192022 vedrà Carrefour Italia impegnata sul fronte dello sviluppo. L’obiettivo generale è adattare il modello di business e l’organizzazione aziendale alle più recenti evoluzioni della domanda, che richiede da un lato un maggior livello di servizio e di selezione di prodotti, dall’altro più eCommerce e sviluppo di punti di vendita di prossimità con superfici medio-piccole. Il nuovo Piano seguirà due direttrici principali: sviluppo del programma Act for Food con il quale Carrefour detiene un ruolo di leadership sul tema della transizione alimentare (per educare a un’alimentazione sempre più responsabile); e aggiornamento/revisione dei formati di vendita anche in ottica omnicanale mediante forte trasformazione digitale. L’espansione della rete avverrà attraverso acquisizioni, nuovi accordi di franchising e sviluppo organico per rafforzare la presenza nelle regioni italiane chiave per il business Carrefour in Italia (Lombardia, Piemonte, Lazio, Liguria e Valle d’Aosta) e per consolidare la presenza in Triveneto, Emilia Romagna, Campania e Sardegna.
APERTE LE CANDIDATURE PER INNOVA RETAIL AWARD 2019 Dopo il successo delle prime 2 edizioni, i premi di Kiki Lab si ampliano e diventano gli Innova Retail Award, che oltre all’open innovation includeranno anche progetti con una forte componente di innovazione a 360°, dalla digital transformation alle tante possibili innovazioni non digitali. Saranno premiati i progetti nazionali e internazionali del Retail a 360° (commercio, servizi, ristorazione), valutati per l’innovazione e l’unicità, il reale valore dei benefici per i clienti, la user experience, la scalabilità e il business Model. Le categorie per l’edizione 2019 sono: Retailer nel settore Food, Retailer nel settore Non Food, Retailer nel settore dei Servizi, Retailer nella Ristorazione, Start-Up, Aziende IT. La Giuria, presieduta da Fabrizio Valente, fondatore e amministratore di Kiki Lab, è composta da Top manager di aziende Retail (Miroglio Group, Rossopomodoro, Unes, Pam), oltre che da importanti professionisti, docenti universitari, giornalisti ed esperti del Retail. Per info: www.kikilab.it.
RONCADIN SEMPRE PIÙ GREEN Roncadin investe in innovazione per risparmiare sui consumi e rendere il polo produttivo di Meduno (PN) ancora più rispettoso dell’ambiente. L’azienda produttrice di pizze surgelate ha infatti ottenuto i Certificati Bianchi di Enel X per un intervento di efficientamento energetico sul tunnel di surgelazione dello stabilimento, che porterà a un risparmio di circa 1,7 milioni di kWh all’anno, pari a 600 tonnellate di CO2 in meno immesse in atmosfera (risparmio calcolato su valori di conversione ISPRA - Rapporto 257/2017). “Questo investimento è solo l’ultimo step di un percorso che da anni vede Roncadin impegnata a essere un’azienda green, recependo le innovazioni tecnologiche che possono aiutare a ridurre i consumi e aumentare la sostenibilità” spiega l’amministratore delegato Dario Roncadin.
NESPRESSO APRE UNA NUOVA BOUTIQUE A CIVITANOVA MARCHE Nespresso, leader globale nel settore del caffè porzionato, prosegue il piano di espansione retail in Italia con una nuova apertura nelle Marche e precisamente a Civitanova Marche, in provincia di Macerata. Situato all’interno del centro commerciale “Il Cuore Adriatico”, il nuovo corner si inserisce perfettamente nella variegata offerta di negozi della galleria, con uno spazio dedicato a tutti gli amanti del caffè che potranno concedersi una breve e dolce pausa tra un acquisto e l’altro. Posizionata in una zona strategica, a metà strada fra due importanti città delle Marche, la Boutique intercetterà i numerosi visitatori offrendo loro un assaggio dell’esclusiva coffee experience di Nespresso. Grazie alla centralità del punto vendita e alla competenza dei Coffee Specialist, i consumatori avranno la possibilità di essere seguiti nella scelta e nell’acquisto dei loro gusti di caffè preferiti.
P&G APRE IN AMERICA DUEMILA TINTORIE TIDE Se negli anni 90 il mantra delle lavanderie inglesi era «We will dye for you», tradotto, a seconda della pronuncia, «tingeremo (o moriremo) per voi» per indicare al cliente una vasta gamma di servizi, trent’anni dopo qualcosa di simile sta accadendo ai brand del largo consumo: spinti dal calo della spesa e dalla scarsa propensione dei giovani a farsi un bucato, hanno deciso di trasformarsi da produttori di detersivi a insegne o app di lavanderie pur di ingaggiare il cliente. Procter&Gamble sta facendo scuola: in America ha annunciato l’apertura di duemila tintorie a marchio “Tide Cleaners”, protagonista il detersivo più usato d’Oltreoceano, Tide. Una mossa che arriva dopo aver studiato per 20 anni il settore toccando città e centri universitari per affinare metodi e “un approccio olistico”.
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LEXDO.IT: PER IL 2019 IL PRIMO CONTRATTO PERSONALIZZATO ONLINE È GRATUITO LexDo.it, startup italiana di servizi legali automatizzati online, ha registrato nel 2018 risultati record con oltre 200 mila documenti generati dagli utenti sulla piattaforma digitale. Grazie agli ottimi risultati e al round di finanziamenti da 1 milione di euro chiuso nel 2018, la società legaltech ha deciso di offrire la possibilità di creare gratuitamente un documento all’anno. “Il nostro obiettivo è quello di rendere accessibile a tutti l’assistenza legale qualificata; per questo abbiamo deciso di rendere sempre gratuito il primo contratto creato sul sito, sia per gli utenti privati che per i clienti business che potranno provare il nostro servizio prima di scegliere un piano completo con consulenze con avvocati incluse”, commenta Giovanni Toffoletto, founder e CEO di LexDo.it. L’ambizione del team, che unisce avvocati, ingegneri ed esperti di marketing, è rivoluzionare il modo in cui si ottiene assistenza legale.
Giovanni Toffoletto @StefanoGuindani per StartupItalia
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IL LANCIO DI NUOVI FORMAT DETERMINA IL SUCCESSO DI KFC KFC è la più famosa catena al mondo di ristoranti che servono pollo, con 22mila punti vendita in 135 paesi. In Italia è arrivata nel 2014 e oggi conta 31 ristoranti in 11 regioni, gestiti totalmente in franchising e con un giro d’affari medio per ristorante pari a 1,9 milioni di euro, ma le nuove aperture si susseguono di mese in mese. Il successo è rappresentato dal lancio di nuovi format originali, spesso legati a prodotti specifici, ideati da giovani imprenditori, format che nascono già con l’obiettivo di diventare una catena. Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse dei fondi finanziari, italiani e internazionali, a investire nella ristorazione, coadiuvando, quindi, gli imprenditori a sviluppare il marchio e la catena.
LAVAZZA RILANCIA LA LINEA CLASSICA DI CAFFÈ PER IL CANALE BAR La linea Classic Collection, che rappresenta un caposaldo dell’offerta destinata agli estimatori dell’espresso tradizionale italiano, è stata riformulata in chiave contemporanea, creata per una perfetta estrazione in ambito professionale. All’interno della Collection, gli Speciali, miscele dalla grande personalità e dall’ampio profilo sensoriale. Sono composti dalle migliori Arabica e Robusta lavate, mentre i Classici sono il risultato di una sapiente selezione delle origini e delle tecniche di tostatura più innovative. Il rinnovamento coinvolge anche le capsule per il sistema BLUE, per la prima volta allineate alla gamma grani espresso per offrire le stesse esperienze di gusto. Con il rinnovamento si è voluto sottolineare l’italianità del caffè espresso, con la sua tradizione e la sua eccellenza.
COOP PIU FORTE IN PUGLIA E BASILICATA
NUOVA APERTURA DI BE STEAK A MILANO
Coop Alleanza 3.0 si rafforza in Puglia e Basilicata attraverso il franchising. A esserne interessati sono punti di vendita oggi Sigma della Tatò Paride Spa grazie a un accordo che porta i prodotti a marchio Coop in altri 110 supermercati, oltre ai 12 (di cui 11 ipercoop) a gestione diretta nelle due regioni. L’intesa prevede il cambio d’insegna in Coop Master Alleanza 3.0 e consente di ampliare in maniera molto significativa l’offerta Coop, arrivando a servire anche nuovi comuni e quartieri con negozi di vicinato dalle superfici contenute (da 250 fino a 1.500 mq) ideali per la spesa quotidiana e con un assortimento medio di 1.100 prodotti Coop.
Il gruppo piemontese specializzato nella ristorazione di alto livello, approda in Fiera a Rho. Ricordiamo che Be Steak ha come focus la cottura della carne alla griglia ed è già presente nella Food Hall al settimo piano di Rinascente, in Piazza Duomo, dove ha già raccolto larghi consensi. Si tratta, in pratica, di un “Burger Gourmet Bar” con tre parole d’ordine: qualità, artigianalità e modernità. Sono gli ingredienti italiani a essere i veri protagonisti della cucina dalla carne, selezionata con cura e trattata con maestria nei laboratori Maio, al pane preparato artigianalmente, fino a snack, contorni e salse, con sapienti accostamenti di sapore della tradizione rivisti in chiave contemporanea. Il tutto “condito” con la grande passione, esperienza e attenzione al dettaglio di Maio.
EDILIZIACROBATICA: PRIMA QUOTATA SU AIM E POI SU EURONEXT GROWTH EdiliziAcrobatica, forte delle due recenti operazioni che l’hanno portata a quotarsi, prima sul segmento AIM di Borsa Italiana, poi (prima azienda in assoluto nel panorama nazionale) sul mercato europeo Euronext Growth, è un chiaro esempio di come l’intuizione geniale di un imprenditore, se gestita con accuratezza e lungimiranza, possa produrre valore per un’intera rete di imprese. Fondata 25 anni fa dallo skipper genovese Riccardo Iovino, che intuì il potenziale dell’uso della doppia fune di sicurezza anche nell’edilizia, oggi l’azienda conta 71 sedi in Italia, una recente acquisizione in Francia e occupa oltre 750 persone. Delle 71 sedi in Italia circa la metà sono in Franchising, aperte da imprenditori provenienti dai settori più diversi, ma tutti ugualmente convinti che l’idea di EdiliziAcrobatica fosse vincente.
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REMAX: UN NUOVO MODO DI FARE FRANCHISING L’avventura imprenditoriale di RE/MAX, oggi il gruppo immobiliare più diffuso al mondo, comincia nel 1973 a Denver dove Dave e Gai! Liniger sviluppano un nuovo concetto d’intermediazione immobiliare. Nel 1996 il brand approda in Italia, sotto la guida del CEO e Founder Dario Castiglia, dove oggi conta più di 450 agenzie e oltre 3.500 consulenti immobiliari affiliati. RE/MAX ha rivoluzionato il mondo del franchising immobiliare e basa la sua forza sulla formula dello studio associato e sulla collaborazione tra professionisti. Ad un unico franchisee fanno capo gli agenti immobiliari, consulenti che partecipano a costi e ricavi in modo uguale, trattenendo la maggior parte delle provvigioni (anche fino all’85%) in rapporto ai propri risultati.
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IL MERCATINO FRANCHISING DI ALPIGNANO FESTEGGIA 15 ANNI DI ATTIVITÀ 15 anni di esperienza e 15 anni di occasioni per riusare con affidabilità, seguiti dalla passione e dalla professionalità di Francesca, Emy e di tutto lo staff. Tra i primi della rete di negozi dell’usato in franchising leader in Europa dal 1995, il Mercatino di Alpignano offre, ogni giorno, grandi occasioni e una vasta scelta d’articoli, insieme all’opportunità di risparmiare. Una bella possibilità per chiunque voglia ridurre gli sprechi vendendo e comprando usato. “Quindici anni fa il Mercatino era un’attività assolutamente nuova, non s’immaginava questo grande decollo” racconta Francesca che ha allargato il proprio business e aumentato i servizi, quali valutazioni gratuite a domicilio e un app per la raccolta dell’usato.
AS ROMA DIVENTA MEDIA COMPANY La società giallorossa sta compiendo la sua transizione da club calcistico a «media company» per ritagliarsi un ruolo da protagonista nello Sport Entertainment intemazionale. Per riuscire a compiere questo salto epocale serve vincere giocando un calcio propositivo e contemporaneamente far evolvere il proprio brand. Intanto, nell’ambito della strategia di crescita a medio-lungo termine, la As Roma ha deciso di gestire direttamente retail e merchandising. “Abbiamo 16 negozi, alcuni di proprietà altri in franchising sottolinea Francesco Calvo, Chief revenue officer -. Avere un maggiore controllo sull’area licerising potrà aiutarci molto. Essere a contatto con i nostri tifosi, negli store fisici e digitali, ci permetterà di conoscere meglio le loro esigenze e “profilare” la nostra fan base. La Juve dopo aver fatto questa mossa ha triplicato le entrate da questa voce. Il Barcellona da negozi e licensing ottiene circa 70 milioni. Siamo convinti che se ne gioverà anche il nostro bilancio”. Per ora l’As Roma registra 35 milioni di ricavi dalle sponsorship, altrettanti dallo stadio e 15 dal comparto retail/licensing. La Roma, insomma, sta perseguendo strade alternative per ristrutturarsi.
News Comunicazione. HEINEKEN LANCIA LE BOTTIGLIE UNLIMITED EDITION
CRAI LANCIA IL CONCORSO “GENERAZIONE VOLLEY”
NIKE SPONSOR DELLA UEFA WOMEN’S CHAMPIONS LEAGUE
Il brief di Heineken era chiaro e allo stesso tempo sfidante: creare 60 milioni di etichette differenti per celebrare il legame storico con la Champions League. Pezzi di design unici e numerati creati attraverso un lavoro di ricerca, di creazione manuale, di software e di intelligenza artificiale. Le bottiglie con etichette speciali, sono in distribuzione nella gdo. “E’ stata un’operazione davvero importante e impegnativa – ha detto Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali Heineken Italia – che ci rende orgogliosi averla realizzata interamente nel nostro Paese”. A supporto dell’iniziativa e’ prevista una campagna composta da due spot (‘delivery’ e ‘fridge’), realizzati da Publicis, che verranno pianificati su tv e online.
CRAI, Title Sponsor delle finali nazionali giovanili di Pallavolo, rinnova il proprio interesse verso il mondo giovanile della pallavolo lanciando il concorso “Generazione Volley”, attivo dal 20 marzo al 9 giugno 2019. Il progetto nasce in partnership con La Gazzetta dello Sport e punta a valorizzare sempre di più l’impegno di CRAI nel mondo del volley. L’obiettivo di CRAI è ancora una volta quello di rafforzare il legame solido con la comunità territoriale in cui opera grazie a uno sport di squadra come la pallavolo, ovvero il secondo per partecipazione a livello nazionale, che coinvolge soprattutto giovani di ogni regione. Il concorso è rivolto a tutte le Associazioni giovanili iscritte alla FIPAV e al Centro Sportivo Italiano; sono invitate a registrarsi al sito generazionevolley.gazzetta.it e a caricare immagini e video in grado di rappresentare al meglio le loro squadre.
Dopo Visa, primo sponsor del calcio femminile UEFA con un contratto per sette anni, Nike ha siglato un contratto di sponsorizzazione con la Uefa per le prossime competizioni di calcio femminile. Il brand sarà fornitore ufficiale dei palloni per la UEFA Women’s Champions League e UEFA Women’s EURO 2021, oltre che partner della campagna Together #WePlayStrong. I palloni sono stati disegnati appositamente per una distinzione ancora maggiore e maggiori opportunità pubblicitarie. Contestualmente Nike ha presentato le maglie delle 14 squadre femminili sponsorizzate, realizzate specificamente per il calcio femminile seguendo gli input delle atlete professioniste per ottenere le migliori performance e usando tecniche di scansione 4D e motion capture.
Heineken Unlimited Edition 2019
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/ NEWS COMUNICAZIONE /
PONTI LANCIA DOLCEAGRO CON SPOT DI ARMANDO TESTA
CHIQUITA E SNAPCHAT COMUNICANO AI MILLENNIALS
DOVE LANCIA ANCHE IN ITALIA IL “PROGETTO AUTOSTIMA”
Ponti lancia sul mercato un nuovo prodotto. E’ infatti on air il film ideato e realizzato da Armando Testa per il condimento Dolceagro Ponti. Girato tra vigneti e dolci colline in fiore, anche questo soggetto presenta il prodotto animato e antropomorfo come nella comunicazione degli ultimi anni della marca. Il soggetto, pianificato sulle principali emittenti generaliste e satellitari, completa una campagna di cui fanno parte sia il soggetto Aceto di Mele Ponti che il film istituzionale Il Potere di una Goccia. La pianificazione è curata da Media Italia mentre la produzione è stata curata da Little Bull. Regia di Federico Brugia, regia food di Vittorio Sacco. Postproduzione di Band.
Chiquita ha annunciato una partnership con Snapchat, l’app di messaggistica multimediale globale, che permetterà ai consumatori di divertirsi con il marchio in occasione del World Banana Day il 17 aprile. Dalle prossime settimane fino alla fine di maggio, diversi SnapCode appariranno su 200 milioni di Bollini Blu Chiquita, consentendo agli appassionati del brand di “staccare” virtualmente il Bollino per accedere a tre esperienze. L’iniziativa Snapchat include 3 diverse tipologie di filtri: filtro World, filtro Face e filtro Gamified. Il filtro World trasforma gli Snapchatter in una Banana Chiquita che balla. Il filtro Face trasforma i volti in una Banana Chiquita. Il filtro Gamified invita gli Snapchatter a catturare le banane che cadono in una fruttiera per guadagnare il maggior numero di punti.
Le campagne di Dove per la ‘bellezza autentica’ e per l’autostima sono da 15 anni una pietra miliare nel settore, anticipatrici di un approccio ‘purpose driven’ oggi di rigore. Ora il Progetto Autostima debutta anche in Italia “dove finalmente i tempi sono maturi e oggi Dove nella mente degli italiani ha raggiunto e sedimentato un vissuto tale per cui può permettersi di parlare di valori e consapevolezza”, spiega Antonio Giglio, senior marketing manager beauty&personal care Unilever. “È un ciclo di vita che cambia da paese a paese e ora in Italia è arrivato il momento giusto per parlare dei valori dietro al prodotto”. La campagna media partirà a settembre, con la ripresa dei workshop dopo la pausa estiva, con video in tv e online, ideati appositamente per l’Italia da un team di lavoro internazionale di Ogilvy e pianificati da Mindshare.
Spot Ponti
Chiquita Snapchat Cluster
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Avanzano i progetti di food retail, l’ultima frontiera del made in Italy iconico: cibo e moda in un unico spazio sotto l’egida del franchising
NON SI ARRESTA L’ONDATA DEL FOOD In Italia il comparto rappresenta la frontiera della ristorazione, cresce a ritmi del 3% l’anno ed è sostenuto dal forte incremento del cibo fuori casa che vale oggi 83 miliardi di euro
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a lettura dei dati dell’Osservatorio Confimprese sull’anno in corso prevede 1027 aperture a fronte di 205 chiusure dovute alla fase economica recessiva e alla conseguente ristrutturazione delle reti di vendita. La componente occupazionale è pari a 10mila nuovi posti di lavoro a fronte di circa 1920 persi con le chiusure. Il calo del 20% è dovuto, oltre che allo stallo dell’economia e all’incertezza causata dalla legge di stabilità, anche alla pressione fiscale sulle imprese, al costo del lavoro che allarga la forbice tra le aree geografiche con un Nord che tiene e un Sud che arretra. Le imprese retail hanno rivisto i piani di sviluppo al ribasso e chiudono i punti vendita marginali a causa della minore profittabilità, cercano solo location redditizie. L’online spinge molte imprese a frenare sullo sviluppo della rete commerciale e a guardare all’estero, dove il made in Italy è un format da esportazione che piace. Queste le principali evidenze dell’Osservatorio annuale di Confimprese. IL FOOD SEMPRE IN CRESCITA
Per il 2019, in generale, l’Osservatorio annuale Confimprese registra un incremento del 20% nelle chiusure di punti vendita. Il calo è dovuto alla stagnazione del Paese che sposta l’ago della bilancia sull’online e sulle aperture all’estero. Non si arresta l’ondata del food. Avanzano i progetti di food retail, l’ultima frontiera del made in Italy iconico: cibo e moda in un unico spazio sotto l’egida del franchising.
ne, cresce a ritmi del 3% l’anno ed è sostenuto dal forte incremento del cibo fuori casa che vale oggi 83 miliardi di euro. A riguardo l’Osservatorio Confimprese rileva 207 aperture per l’anno in corso con una ricaduta occupazionale di 2500 nuovi addetti. Quanto ai nuovi format, stanno nascendo progetti nel food retail, che si sta affermando come campo di sperimentazione non solo per i brand del lusso ma anche nel fashion mass market. La novità arriva dalla recente apertura di Y Cordusio a Milano: due piani dedicati ai prodotti fashion Yamamay e al food con Panino Giusto per un investimento di oltre 3 milioni di euro. Significativa anche l’alleanza nel food retail tra Unieuro e Gruppo Finiper con l’apertura di shop-in-shop Unieuro by Iper negli ipermercati Iper, la grande i. I CANALI TRADIZIONALI: PARITÀ DI APERTURE NEI CENTRI CITTÀ E CENTRI COMMERCIALI
La metà delle aperture avviene nei centri commerciali. I retailer scommettono su questo canale che ha chiuso il 2018 con 948 strutture contro le
NUOVE TENDENZE: QUICK SERVICE RESTAURANT E CIBO TAKE AWAY
Il settore più dinamico è il food, che registra una media di aperture del 32% superiore agli altri sub-settori e una media di chiusure vicina allo zero. Il food non arretra. Anzi. Il settore continua a crescere sostenuto dal fiorire di nuove aperture di quick service restaurant e cibo take away. Un trend questo mutuato dagli Stati Uniti, dove i ristoranti quick service detengono il 34% del totale mercato franchising e il 46% dell’occupazione del franchising (dati 2018 Ice New York). Anche in Italia il comparto rappresenta la frontiera della ristorazio-
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949 del 2017. Le aperture dei centri commerciali sono state 9 mentre sono state registrate nei database nell’arco degli scorsi 5 anni 10 chiusure riallineando così le cifre complessive (dati Confimprese-Reno). I centri commerciali chiusi in Italia sono pochi, tendenzialmente piccoli, distribuiti su tutto il territorio. Sul canale pesa, però, il Ddl sulla chiusura dei negozi la domenica e nei giorni festivi che porterebbe a una perdita di 34 miliardi di euro del fatturato annuo retail pari a una flessione del 13%, con un calo dei consumi del 12% e un esubero di circa 80mila posti di lavoro. La prospettiva a regime sarebbe altrettanto negativa con una flessione del -12% legata alle attese di modifica del comportamento di acquisto dei consumatori, che dovrebbero riprogrammare le loro abitudini per tornare a comprare durante la settimana (dove c’è meno tempo). Chiudendo la domenica, quando i consumatori e le famiglie hanno tempo libero, si vanificherebbe lo sforzo dell’industria dei centri commerciali di ripensarsi per diventare sempre più luoghi di aggregazione, e non solo di consumo, e contrastare così l’avanzata dell’e-commerce. FOOD E RISTORAZIONE OUTLOOK DELLE APERTURE E NUOVA OCCUPAZIONE PER SETTORE
Nel mondo Food Cigierre, che è la prima catena di ristoranti in Italia (ora di proprietà di Bc Partners)
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e comprende noti marchi come Old Wild West, America Graffiti, Shi’s, Temakinho, Pizzikotto, Wiener Haus prosegue l’espansione in tutta Italia con una media prevista di 40 aperture. Previste 25 persone a locale per un totale di 1000. Numeri importanti anche per il Gruppo Cremonini che apre 30 ristoranti con Roadhouse e con il nuovo marchio Cavalera Fresh Mex, un format casual dining ispirato alla cucina messicana. Non tutti i locali hanno lo stesso numero di dipendenti, ma le assunzioni previste sono 700. Nel quick service restaurant piani ambiziosi per Burger King, che ha messo a budget 30 aperture l’anno fino al 2022. In ogni ristorante di 400 mq lavorano 25 persone, 750 totali entro la fine del 2019. Le nuove aperture si concentrano lungo gli assi delle direttrici principali e quindi, idealmente, una ramificazione dell’A4 e dell’A1 fino ad arrivare nei centri città e nei centri commerciali. Quest’anno BK avrà la sua prima apertura in Sardegna e ne ha in programma diverse nel Sud Italia. Previsto l’ampliamento del servizio home delivery attraverso partner esterni e l’uso di nuove tecnologie come i kiosk digitali nei nuovi ristoranti e in alcuni dei punti vendita già esistenti, il servizio di pagamento Telepass Pay alla corsia drive in test presso un ristorante. KFC ha chiuso un accordo con Grandi Stazioni Retail per sbarcare nel canale travel. Sono stimate 25 nuove aperture, incluse quelle nelle re-
gioni dove il brand non è ancora presente, Sicilia e Puglia. Previste 35 assunzioni a locale, 875 in totale. Tutti i nuovi ristoranti avranno il formato fusion, che prevede la separazione dell’area dedicata all’ordinazione da quella del ritiro ordini. Il gruppo punta sui chioschi per ordinare nei punti vendita e sull’app mobile per fidelizzare i clienti e sviluppare il click&collect. Il 2019 è l’anno del franchising per Domino’s Pizza Italia, che prevede di raddoppiare il numero di store attualmente presenti sul territorio italiano, in particolare nel Nord Italia. L’azienda punta a circa 20 nuove aperture situate lungo le direttrici Milano-Verona, Milano-Torino, Milano-Bologna, Milano-Varese. Le risorse impiegate sono 15 a locale per 300 neoassunti totali. Le ricerche di personale si concentreranno in Piemonte e in Emilia Romagna, nelle province di Modena e Bologna. Per La Piadineria sono previste 60 aperture in tutte le regioni del centro e del nord Italia e in tutti i canali: da quello più tradizionale dei centri commerciali, outlet e retail park, ai centri storici (sia delle città metropolitane, sia nei capoluoghi di provincia) al travel retail (nei primi mesi del 2019 verrà inaugurato il punto vendita Roma Termini).
Gli addetti per locale sono pari a 3,7 per 222 totali. Vera Ristorazione, che gestisce direttamente i brand Ristò, Portello Caffe, Cremamore e La Tagliata e in franchising Alice, illycaffè e Odoroki (progetto di cucina orientale), prevede 15 aperture con una media di 10 risorse per locale, 150 totali, con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nelle regioni dove ha già altri locali aperti: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli. Per il gruppo campano specializzato nella patatineria take away Queen’s Chips sono in arrivo 10 punti vendita in tutta Italia con 7 risorse ciascuno per un totale di 70. Il gruppo campano Penta Group ha in programma 30 aperture, di cui 25 con il brand La Yogurteria e 5 a marchio Fry Chicken con rispettivamente 3 e 6 addetti a locale per un totale di 105 neoassunti. Dal gruppo tedesco Lowengrube arrivano 17 aperture di cui 8 Lowengrube Ristorante Birreria Bavarese, 4 Lowen Klein, il format per il canale travel e centri commerciali, 5 Lowen Wagen, lo street food bavarese per outlet e centri commerciali. Quanto al personale da assumere sono 25 le persone per il Lowengrube, 8 per il Lowen Klein, 5 per il Lowen Wagen per un totale di 35 a regime.
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Le regioni sono Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia. Previsto il lancio dell’applicazione per smartphone.
guria. Sirio è stata selezionata da Burger King come partner per l’ampliamento del sistema BK in Italia: in arrivo un locale ad Ancona con 30 addetti.
LA RISTORAZIONE AUTOSTRADALE
BIRRERIE E VINERIE
Nella ristorazione autostradale sono in arrivo per Gustofast (Gruppo Sarni) 20 aperture di cui 9 punti di ristoro e 11 oil (distribuzione di prodotti carbolubrificanti) per un totale di 260 nuove assunzioni. Le regioni interessate sono Campania, Piemonte (la regione con il maggior numero di assunzioni 121), Puglia, Sicilia, Toscana. Anche per Chef Express, che appartiene alla galassia del Gruppo Cremonini, sono previste 15 aperture non solo in autostrada ma anche negli aeroporti e negli ospedali (gestione bar-caffetterie) con una ricaduta occupazionale di 350 addetti.
Nelle birre il gruppo Food Brand apre 10 brew restaurant a marchio Doppio Malto, di cui 6 nel primo semestre. Ogni punto vendita impiega 20 persone per un totale addetti di 200. Le regioni sono Piemonte, Campania, Emilia Romagna, Sardegna, Friuli Venezia Giulia. Nel 2019 il gruppo si espande anche nel manifatturiero con l’apertura di una nuova fabbrica di birra artigianale in Sardegna. Continua la sperimentazione dei format Banco, format di pesce “democratico” e Bove Lover, boutique restaurant dedicato agli amanti della carne. Su Doppio Malto si concentrano anche i progetti per digitalizzare l’esperienza dei clienti nei punti vendita, attraverso una app per gestire le ordinazioni e i pagamenti. Il gruppo friulano Befed, specializzato nella birra artigianale e nel galletto stima 6 apertu-
LA RISTORAZIONE COMMERCIALE
Nella ristorazione commerciale il gruppo emiliano CIR food ha una previsione di 10 aperture con 15 addetti ciascuna (150 totali) concentrate in Lombardia e Lazio. Buoni i piani di sviluppo di Sirio, specializzata nella progettazione e gestione di servizi di ristorazione commerciale quali bar, caffetterie, punti di ristoro e ristorazione ospedaliera, apre 11 nuovi punti vendita con 104 neoassunti in totale Sardegna, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Li-
re su tutto il territorio con una media tra 6 e 8 addetti a locale per un totale di circa 40 neoassunti.
Punta sul nuovo format small & take away.
E DOPO IL CIBO IL CAFFÈ…
Passando al caffè, illycaffè, che concentra lo sviluppo della rete soprattutto sull’espansione all’estero, prevede 3 aperture con 8 persone a punto vendita, 24 in totale. Veneto, Lombardia e Lazio le regioni. Buoni i piani di sviluppo di 101 Caffè con 22 nuove aperture in prevalenza nel nord e centro Italia. Due le risorse per punto vendita, 44 totali. L’azienda prevede il lancio di un format: caffetteria + shop. Caffè Ottolina, che ha lanciato un nuovo format, ha messo a budget 3 aperture con una media di 5 risorse (15 in totale). Piemonte, Lombardia e Lazio le regioni prescelte. E PER FINIRE DOLCI E CIOCCOLATO
Nel mondo del cioccolato, a tenere alta la bandiera del made in Italy è Cioccolati Italiani, nata dall’idea dell’imprenditore lombardo Ferrieri, che quest’anno apre 8 locali in Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana e Piemonte. La media delle risorse
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A MILANO MAPIC FOOD MAPIC Food, che si terrà a Milano dall’8 al 9 maggio, in concomitanza della Milano Food Week, offrirà agli esperti del settore F&B e del mercato immobiliare retail l’opportunità di analizzare come il food&beverage stia trasformando le destinazioni retail in piazze sociali e luoghi “lifestyle” e quali siano le sfide che il settore dovrà affrontare. “MAPIC Food porrà l’accento su quali sono i valori chiave di cui i concept Food & Beverage hanno bisogno oggi e quale tipo di esperienza la gente vuole vivere con il food. Attraverso il tema centrale del programma “Il food: aggregatore sociale dell’era digitale “, gli esperti del settore discuteranno dei più recenti format F&B, di come ottenere il giusto mix F&B nei siti retail, di cosa guida proprietà e gestori di siti commerciali nelle loro scelte F&B e di come saranno le destinazioni
dipende dalla dimensione del punto vendita e va dai 6 ai 18 dipendenti, si ipotizzano circa 80 persone neoassunte. Il 2019 è un anno di svolta per il gruppo che partirà con il nuovo progetto di chioschi Cioccolatitaliani che ridurrà ulteriormente le dimensioni possibili inserendo l’opzione 12mq-
food e retail in futuro. Queste importanti domande si pongono in un momento in cui l’identificazione e lo sviluppo di nuove iniziative per rispondere i nuovi trend del mercato ed ai bisogni dei consumatori è diventata sempre più complessa per gli operatori del settore F&B. Le risposte a tali domende sono gli ingredienti essenziali per il successo nel settore F&B di oggi”, osserva Francesco Pupillo, Vice Direttore di MAPIC Food. A MAPIC Food è prevista la partecipazione di circa 2.000 delegati, tra cui 400 foodservice retailer e oltre 200 proprietà e gestori di centri commerciali, operatori travel e master franchisee provenienti da 50 paesi. PER SAPERNE DI PIÙ: www.mapic-italy.it www.mapic-foodandbeverage.com
20mq e con il progetto PIE Pizza Italiana Espressa. Il gruppo Select-Trade apre 6 locali a marchio Lindt in Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia e 36 risorse totali con l’obiettivo di una maggiore focalizzazione dell’e-commerce.
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La chiave del successo: standardizzazione e digitalizzazione dei processi e soprattutto la qualità e velocità del servizio
BURGER KING: UN MODELLO DI BUSINESS COSTRUITO SUL FRANCHISING Intervista a Andrea Valota, General Manager Italy: “ricerchiamo imprenditori già affermati o professionisti che vogliono cimentarsi nella loro prima esperienza imprenditoriale, ma soprattutto persone energiche e positive che abbiano la voglia e capacità di aprire più di un ristorante”
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urger King è in forte crescita in particolare in America Latina, Russia ed Europa, e specialmente in Spagna e in Italia, dove abbiamo aperto 30 ristoranti nel solo 2018 - afferma Andrea Valota, General Manager Italy. - superando i 200 milioni di volume d’affari e i 4500 addetti. Il numero di aperture previste nel corso del 2019 è in linea con il 2018, cosa che ci permetterà di superare la soglia di 200 locali.
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Quali sono i modelli operativi più efficaci per espandere la vostra presenza sia sul territorio nazionale che internazionale?
“Una chiave del nostro successo è sicuramente la standardizzazione e digitalizzazione dei processi, la logistica e soprattutto la qualità e velocità del servizio. A tutto ciò si aggiunge una gestione centrale di tutte le leve di marketing, innovazione e comunicazione.
Tutto il nostro staff si impegna a garantire ai nostri licenziatari un supporto ampio e continuativo nella gestione e sviluppo del business day by day, nella gestione del conto economico, nel raggiungere l’eccellenza operativa, nel controllo dei costi contestualmente alla massimizzazione della profittabilità, nella formazione e crescita del personale e nell’attuazione di efficienti campagne di marketing”. BK IN ITALIA: NUMERI PRINCIPALI • Volume affari oltre 200 nel 2018 (>20% vs ’17) • Numero dipendenti sistema oltre 4.500 Andrea Valota
Da sempre operiamo attraverso sia aperture dirette che in franchising: in Italia abbiamo raggiunto quota 39 licenziatari, che gestiscono oltre tre quarti di tutti i locali sull’intero territorio nazionale. Grazie al lavoro comune riusciamo a garantire uno sviluppo veloce e sostenibile, e soprattutto un presidio territoriale capillare e profondo, facendo leva sulle capacità imprenditoriali dei nostri franchisee e sulla loro conoscenza delle specificità locali”. Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a Burger King?
• Dipendenti per store 25 in media • Età media dipendenti 26 anni • Ristoranti a fine 2018 193 a fine 2018, in 16 regioni e 67 province • Obiettivo aperture 2019 30 aperture • Numero clienti serviti nel 2018 24 milioni • Numero franchisee 39
“Imprenditori già affermati o professionisti che vogliono cimentarsi nella loro prima esperienza imprenditoriale, ma soprattutto persone energiche e positive che abbiano la voglia e capacità di aprire più di un ristorante, ovvero interessati a costruire un network da 3 a 5 locali assieme a noi. Devono dimostrare buone capacità gestionali, quindi tendenzialmente imprenditori o ex manager, senza necessariamente una esperienza specifica nella ristorazione. L’investimento per ogni ristorante va da 500 mila euro a 1 milione di euro circa, a seconda dei costi di impiantistica, di set-up e soprattutto della dimensione e del luogo in cui si trova la location, che viene valutata congiuntamente ai nostri franchisee. Burger King è un’azienda che da sempre ha costruito il proprio modello di business sul franchising e che crede fortemente nel concetto dell’auto miglioramento continuo, in particolare offrendo costantemente nuovi e migliori servizi ai propri affiliati.
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La Bottega del Caffè è stata selezionata dall’Università Bocconi tra i principali brand premium nel food service
PER RISCOPRIRE TUTTE LE TRADIZIONI DEL VERO CAFFÈ ITALIANO Intervista a Alessandro Ravecca, Presidente di Cibiamogroup: “per il futuro ci sono in cantiere alcune nuove aperture in centri commerciali di prossima realizzazione e stiamo guardando con interesse oltre ad un consolidamento della presenza sul territorio francese anche altri mercati”
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a bottega del Caffè è uno dei marchi storici di Cibiamogroup, gruppo ligure che crea e gestisce, direttamente e in franchising, format di ristorazione veloce dal 1992. Oggi la rete del gruppo è composta da oltre 100 punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale con i marchi cibiamo, La bottega del Caffè, Virgin Active Café e Mondadori Café. I punti vendita a marchio La bottega del Caffè sono oltre 40 e recentemente è stato inaugurato il primo store in Francia a Cannes. Abbiamo intervistato Alessandro Ravecca, Presidente di Cibiamogroup.
Un format dedicato tutto al caffè. Quali sono le caratteristiche principali del format?
“Il format La bottega del Caffè nasce nel 2002 ed è stato completamente rinnovato a partire dal 2016. Il restyling del format è stato guidato dalla nuova mission: “riscoprire tutte le tradizioni del vero caffè ita-
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liano, offrire il caffè in tutte le sue varianti, realizzare un luogo speciale, dove i baristi più esperti “mettono in scena” l’autentica coffee experience”. La bottega del Caffè oggi si presenta come un ambiente elegante in cui poter respirare la vera atmosfera italiana, grazie alla scelta di materiali importanti come marmo, ottoni e specchi, tipici dei cafè storici italiani. Nei punti vendita è possibile gustare le migliori miscele di caffè in tutti i modi e con diverse estrazioni, dall’espresso alla caffettiera napoletana, oltre ad una selezione di prodotti dolci e salati. Il format è modulare e a seconda dei contesti può essere completato con l’inserimento di pizze focacce gourmet o con il corner del gelato o del vino. A Cannes proponiamo tutte le referenze di caffetteria comprensive di caffè speciali e regionali, centrifughe di frutta e verdura e una ricca proposta salata di pizze e focacce con diversi tipi di impasto e farciture gourmet selezionate tra l’eccellen-
urbano (partendo da Milano) e internazionale. Oltre ad un consolidamento della presenza sul territorio francese stiamo valutando anche altri mercati”. Come si posiziona il brand dal punto di vista economico nel mercato del settore e che peso ha all’interno del franchising?
Alessandro Ravecca
ze italiane (DOP, IGP ecc). La metratura media è di circa 50 metri quadri ma il format si presta ad essere sviluppato anche con la formula del chiosco con metrature inferiori (circa 20 metri quadri). Le location ideali sono nei centri commerciali (dove la presenza del brand è molto consolidata) ma anche le vie principali dei centri storici e le location turistiche”. La particolarità dei prodotti?
“I prodotti che compongono l’offerta La bottega del Caffè sono sempre stati riconosciuti per la qualità. La miscela esclusiva a marchio è frutto della combinazione di dodici monorigini mentre gli impasti sono realizzati con ricette brevettate per garantire un risultato altamente digeribile, con un ridotto contenuto di lievito e l’assenza di strutto. Gli impasti vengono lavorati in un laboratorio centralizzato e ciò consente una totale standardizzazione e la semplificazioni di tutti i processi da replicare all’interno dei punti vendita. Oltre alla qualità riconosciuta si segnala anche la ricchezza dell’offerta che permette da una parte di poter gustare il caffè a 360 gradi, in tutte i modi possibili e con diverse combinazioni e dall’altra di poter avere pizze e focacce preparate con molteplici farciture, stagionali e gourmet, e diverse tipologie di impasti (curcuma, fibra, integrale o al latte)”.
“Nel 2018 La bottega del Caffè è stata selezionata dall’Università Bocconi tra i principali brand premium nel food service – all’interno di un’importante ricerca condotta sul mercato del fuori casa “Food retail e ristorazione commerciale: essere premium, essere casual”. Essendo presenti sul mercato dal 2002 rappresenta una realtà consolidata. Il 90% della rete di punti vendita è gestita in franchising”. Cosa vuol dire per voi internazionalizzazione del business e quali sono i mercati a cui guardate con maggiore interesse nel medio e lungo termine?
“Abbiamo avviato un processo di sviluppo internazionale partendo dalla Francia ed in particolare dalla Costa Azzurra (siamo a Cannes al 71 di Rue Félix Faure) che presenta caratteristiche molto simili a quelle del mercato italiano. Abbiamo la fortuna che i nostri prodotti core, caffè e pizza, siano molto riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Pensiamo di proseguire con lo sviluppo in Francia ma non solo. Stiamo valutando l’ingresso anche in altri paesi e cerchiamo per il nostro sviluppo i giusti partner per impostare accordi di master o di area developer”. Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a La bottega del Caffè?
“Piccoli e medi imprenditori con la passione per il settore del Food&Beverage, anche se privi di esperienza diretta, e capaci di sostenere l’investimento per la creazione di uno o più punti vendita”.
Quali sono gli obiettivi in termini di aperture e di espansione del brand?
“Il 2019 sarà caratterizzato da numerosi restyling di punti vendita esistenti e strategici, oltre ad alcune aperture. La più imminente in Campania. Per il futuro ci sono in cantiere alcune nuove aperture in programma in centri commerciali di prossima realizzazione e stiamo guardando con interesse ad uno sviluppo più
foto ph dannyBernardini
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Nato in Spagna, ogni locale ricrea l’ambiente e la decorazione delle taverne tradizionali degli inizi del XX secolo
100 MONTADITOS: IL PANINO AL CENTRO DEL BUSINESS Intervista a Andrea Cutispoto, Country Manager Italia: “l’obiettivo principale è offrire un portfolio variegato di marchi che soddisfino gli interessi degli attuali e futuri affiliati e che offrano esperienze gastronomiche originali, di qualità e a prezzi accessibili ai nostri clienti”
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estalia, gruppo spagnolo leader nel settore della ristorazione organizzata, è il fondatore e franchisor delle catene Cervecería 100 Montaditos, Cervecería La Sureña e TGB The Good Burger. I pilastri del gruppo sono: l’eccellenza nella gestione del modello di franchising, l’innovazione costante nel settore della ristorazione e l’internazionalizzazione della gastronomia spagnola. Restalia è presente in: Spagna, Italia, Portogallo, Francia, USA, Messico, Colombia, Cile, Paraguay, Guatemala, Costa Rica, Repubblica Dominicana e Panama con oltre 700 ristoranti operativi. LA MISSION
L’obiettivo principale è offrire un portfolio variegato di marchi che soddisfino gli interessi degli attuali e futuri affiliati e che offrano esperienze
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gastronomiche originali, di qualità e a prezzi accessibili ai nostri clienti. I VALORI
• Innovazione e qualità. • Democratizzazione della gastronomia e del divertimento. • Internazionalizzazione dei marchi. • Impegno con gli affiliati. 100 MONTADITOS: IL CONCEPT
100 Montaditos si caratterizza per la varietà e la qualità dei suoi prodotti, combinando intrattenimento e gastronomia in un concetto originale basato su una vastissima gamma di “montaditos” e altri prodotti tipici spagnoli a prezzi molto competitivi. Basato su un modello casual food, 100 Montaditos
Il panino al centro del business. Quali le ragioni del successo?
“Sicuramente la varietà del nostro menu, la qualità del prodotto e l’idea di internazionalizzare il modo di vivere la ristorazione alla spagnola fondato sul divertimento e la condivisione”.
Cosa significa per voi internazionalizzazione e quali sono stati i modelli operativi più efficaci per realizzarla?
“Significa portare un po’ di Spagna nel mondo. Il nostro modello vincente è lo sviluppo in franchising che riserva un ruolo fondamentale all’affiliato”. Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a 100 Montaditos?
Andrea Cutispoto - Country Manager Italia
invoglia il cliente alla partecipazione attraverso ordinazioni personalizzate e lo show cooking. IL PRODOTTO
“Cerchiamo affiliati entusiasti della vita, intraprendenti, appassionati di ristorazione e con una certa solidità imprenditoriale. Dal momento che Restalia offre pieno supporto lungo l’intero percorso non è requisito indispensabile, nel nostro caso, l’aver maturato esperienza nel settore”. Per informazioni sul franchising: franchising@100montaditos.it
Il ristorante è specializzato in “Montaditos”, bocconcini di pane dalla ricetta brevettata, ripieni con ingredienti tradizionali spagnoli, semplici e di qualità. Le 100 varietà sono, senza dubbio, uno dei segreti del successo che attira giovani, famiglie e “seniors”. La più recente evoluzione del menu ha visto crescere l’offerta di prodotti spagnoli grazie all’inclusione, per esempio, di sangria e paella. TIPOLOGIA DI LOCALI
100M Classico - 100M Chiosco - 100M Centri Commerciali 100 Montaditos è stato fondato nel 2000 in Andalusia, nel sud della Spagna. “Ogni nostro locale - afferma Andrea Cutispoto, Country Manager Italia - ricrea l’ambiente e la decorazione delle taverne tradizionali degli inizi del XX secolo, dando al marchio un’immagine inconfondibile, uno stile classico ma rinnovato che mantiene comunque l’aspetto “artigianale” nonostante si tratti di un franchising. Ordinare i “montaditos” lasciando il proprio nome per essere chiamati poi al microfono è una novità introdotta da 100M e oggi fa ormai parte dell’esperienza di consumo del marchio”.
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Trarre il meglio dalla tradizione fornaia di tutta Italia e reinterpretarlo in chiave contemporanea
IL FORNO DI CIBIAMO: NUOVO CONCEPT DELLA PANETTERIA È un format consolidato, frutto di un’esperienza pluriennale che ha consentito di standardizzare prodotti e processi in modo da rendere la formula facilmente replicabile e alla portata anche di persone non del settore
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ibiamo, oggi Il Forno di cibiamo, fa parte del gruppo ligure Cibiamogroup, nato nel 1992, che conta oggi oltre 100 punti vendita in tutta Italia con i marchi La bottega del Caffè, Virgin Active Café e Mondadori Café. “I punti vendita a marchio cibiamo – afferma Alessandro Ravecca, Presidente del Gruppo - si trovano principalmente nei centri commerciali e nelle stazioni ferroviarie con una declinazione più travel oriented”.
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Come è nata l’idea di riportare un’antica tradizione come quella del forno in chiave contemporanea. E perché è nata?
“Da sempre produciamo prodotti tipici della tradizione fornaia italiana: pizze, focacce e panini. Analizzando lo scenario internazionale e le principali tendenze di consumo abbiamo scelto di lavorare sull’immagine e sul concept dei punti vendita per valorizzare maggiormente il legame con
Secondo voi, i gusti e i modi degli italiani stanno cambiando o molte proposte del fast food sono solo mode passeggere?
la tradizione italiana, vero nostro punto di forza, e per allontanarci dall’idea di fast food che meno ci rappresentava. Il restyling del format cibiamo, avvenuto a partire dal 2016 è stato guidato dalla nuova mission: “trarre il meglio dalla tradizione fornaia di tutta Italia e reinterpretarlo in chiave contemporanea per creare il nuovo concept della panetteria “made in Italy””. Il restyling ha riguardato gli arredi e i materiali, legno caldo e marmo, tipici delle panetterie cittadine, e l’offerta che è stata arricchita di proposte gourmet, selezionate dalle varie regioni italiane. Ciò che è rimasto costante è stato il livello qualitativo, la velocità del servizio e il prezzo, competitivo e adatto a contesti commerciali”.
foto ph dannyBernardini
“Il ritorno alla tradizione e la ricerca di prodotti di alta qualità sono tendenze in atto da tempo, che abbiamo ragione di credere possano non identificarsi in semplici mode passeggere. Essere un fast food oggi, non significa prescindere dalla qualità dei prodotti. I consumatori sono sempre più attenti ed informati e cercano alternative buone e salutari anche quando si tratta di un pasto veloce. Poi ci sono alcuni prodotti o ingredienti che possono essere di tendenza per un periodo limitato. È importante saper cogliere anche queste piccole novità e aggiornando le ricette secondo i gusti e le stagioni”. Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a Cibiamo?
“Cibiamo è un format consolidato, frutto di un’esperienza pluriennale che ha consentito di standardizzare prodotti e processi in modo da rendere la formula facilmente replicabile e alla portata anche di persone non del settore. Gli affiliati cibiamo sono imprenditori che hanno la capacità di gestire una rete di uno o più punti vendita e che comprendono e condividono le logiche del modello di business del franchising”.
foto ph dannyBernardini
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È possibile gustare vini di qualità elevata e bottiglie pregiate “al bicchiere”, grazie alla conservazione del prezioso nettare anche dopo l’apertura
STORIA DI UN’ENOTECA TECNOLOGICA Il racconto del Brand Manager iVinattieri Alessandro Buscaglia:”il brand si presenta come un marchio giovane e intraprendente che garantisce ai suoi affiliati assistenza in fase di progettazione, nelle pratiche burocratiche, nella comunicazione online e che offre tutta la solidità del gruppo di franchising Lautomatica
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he il vino sia una passione per un numero crescente di italiani è, ormai, cosa risaputa, ma che il vino possa essere un’opportunità per un business in franchising è, ancora, poco noto. Da poco più di tre anni, si è affacciato sul mercato
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nazionale un nuovo modello di enoteca, in cui è possibile gustare vini di qualità elevata e bottiglie pregiate “al bicchiere”, grazie ad una tecnologia evoluta che consente la conservazione del prezioso nettare anche dopo l’apertura.
Alessandro Buscaglia
“Siamo stati tra i primi in Italia a introdurre questo nuovo concetto di enoteca – esordisce Alessandro Buscaglia, brand manager iVinattieri - ai clienti finali possiamo offrire degustazioni di etichette importanti al bicchiere e non semplice vino sfuso, grazie ad appositi macchinari che permettono di conservare inalterate le proprietà organolettiche delle bottiglie. Si è trattata di una vera e propria rivoluzione in questo campo che ci ha portato, oggi, ad essere uno dei maggiori franchising di vino nazionali”. La primogenita di casa Lautomatica nel ramo food & beverage è nata, come ci potremmo aspettare, dalla passione per il vino e per la sua antica tradizione, che trova origine propio nel nostro paese. Un passato che viene rinnovato dal brand iVinattieri, dando vita ad una “tecnoenoteca” di rottura,
in cui storia e innovazione visionaria si uniscono, creando un connubio totalmente made in Italy. “Abbiamo voluto dare una rinfrescata alla vecchia e cara “osteria”. Nelle enoteche iVinattieri, materiali contemporanei incontrano il legno e il ferro battuto della tradizione italiana, il tutto in un ambiente dal design unico. Una concezione di made in Italy che si riflette anche sulla nostra cucina: prodotti di qualità elevata a Km0 danno vita a ricette della tradizione regionale”, continua Alessandro Buscaglia. Tecnologia, qualità, territorio, ma anche fiducia: il marchio iVinattieri esprime tutta la sua vitalità nel rapporto che intercorre con i suoi franchisor. “Le nostre leve competitive sono sicuramente l’esperienza nel settore e il supporto di un marchio noto che consenta una maggiore forza a livello contrattuale con i fornitori. Tuttavia, ciò che è davvero importante è la fiducia che ci viene donata dai nostri affiliati e che noi riponiamo in loro; siamo una famiglia con un unico obiettivo comune: crescere insieme”, conclude Alessandro Buscaglia. iVinattieri si presenta come un marchio giovane e intraprendente che garantisce ai suoi affiliati assistenza in fase di progettazione, nelle pratiche burocratiche, nella comunicazione online e che offre tutta la solidità del gruppo di franchising Lautomatica, una rete che conta oltre 600 punti vendita in tutta Italia. Vi ricordiamo, però, che per entrare a far parte del mondo iVinattieri è richiesta una marcia in più: la passione.
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L’offerta agli affiliati è ampia, dal patto di riacquisto alla possibilità di rateizzazione, dall’assenza di royalty e fee d’ingresso al supporto
iBIRRATTIERI: LA PASSIONE CHE SI FA BUSINESS L’esperienza di un’affiliata, Virginia D’Andrea, franchisor del locale iBirrattieri di Mazara del Vallo e già proprietaria di una tradizionale “putìa: “una birreria capace di unire l’antica tradizione italiana ad un nuovo concetto imprenditoriale, fondato su una rete solida e assistenza continua, dalla fase di progettazione a quella di apertura
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er appassionati, degustatori e amatori del nettare del luppolo ci sono buone notizie: aprire una birreria è oggi un sogno realizzabile grazie al brand di franchising iBirrattieri. Una collaborazione nata quasi per gioco nel vicino 2018 che
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ha portato allo sviluppo di un format di successo, grazie anche alla partnership con nomi importanti come il Birrificio Angelo Poretti e Illy Caffè. “Ho conosciuto iBirrattieri per caso: stavo cercando un’attività economicamente accessibile
che coniugasse la mia passione per l’accoglienza con quella della gastronomia ed ecco che, grazie a Lautomatica, è nata la mia birreria a Mazara del Vallo”, racconta Virginia D’Andrea, franchisor del locale iBirrattieri di Mazara del Vallo e già proprietaria di una tradizionale “putìa”, un piccolo negozio di alimentari. Una birreria speciale, totalmente made in Italy, che punta a valorizzare le tipicità del nostro paese attraverso degustazioni di birra e prodotti gastronomici italiani, rispolverando il sapere artigianale delle nostre regioni grazie ad una cucina espressa che propone i sapori del territorio in accostamento a birre artigianali. “Non credo che iBirrattieri sia una semplice birreria - continua Virginia - è più un luogo conviviale, quasi famigliare, in cui trascorrere una bella serata, chiacchierando e gustando un buon boccale di birra italiana accompagnato da qualche sfiziosa creazione. Quello che cerco di fare con iBirrattieri è di tornare alla tradizione, la nostra, fatta di sorrisi e accoglienza. Credo, infatti, nel rapporto interpersonale e questo marchio incarna perfettamente i miei valori: ho trovato affidabilità, comprensione, sostegno nelle pratiche burocratiche, nella progettazione e, soprattutto, rapidità di esecuzione; in pochissimo tempo il mio sogno è diventato concreto. Non posso che essere soddisfatta”. In poche parole, una birreria capace di unire l’antica tradizione italiana ad un nuovo concetto imprenditoriale, fondato su una rete solida e
assistenza continua, dalla fase di progettazione a quella di apertura. L’offerta agli affiliati è ampia, dal patto di riacquisto alla possibilità di rateizzazione, dall’assenza di royalty e fee d’ingresso al supporto. Il tutto condito con un ingrediente unico, richiesto a tutti gli affiliati come Virginia: la passione, vero cuore pulsante di ogni business di successo.
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Uno spazio green-friendly e una linea di merchandising propria del marchio rendono The Good Burger un posto unico
TGB, IL GIUSTO CONNUBIO TRA LE HAMBURGHERIE GOURMET E IL CASUAL FOOD Il brand è riuscito a creare l’immagine di un marchio irriverente, moderno e dove chiaramente il prodotto la fa da padrone differenziandosi così dai competitors
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T
he Good Burger offre un’esperienza gastronomica unica. Chi desidera gustare un hamburger di qualità in un ambiente moderno e trendy ad un prezzo contenuto sceglie TGB, il giusto connubio tra le hamburgherie gourmet e il casual food. Il concept occupa un settore del mercato nel quale nessuno si era mai cimentato. IL MENU
TGB offre un’ampia varietà di hamburger gourmet preparati al momento e a prezzi accessibili. Il pane dalla ricetta unica, esclusiva e brevettata si sposa perfettamente con ogni tipo di carne. Veggie burger latto-ovo-vegetariano, Pulled pork BBQ, Pollo Crunchy o Slim (meno di 300 calorie per unità) sono solo alcune delle opzioni per gli amanti del meatgasm ma anche per chi sta attento alla linea senza rinunciare al gusto. Il menù offre anche jumbos, squisite varietà di appetizers, gustose insalate, oltre a cremosi ice-creams con diversi topping e un assortimento selezionato di beers & drinks. L’AMBIENTE
Ambiente newyorchese. Arredamento curato in ogni dettaglio. Uno spazio green-friendly e una linea di merchandising propria del marchio rendono TGB un posto unico. Gli elementi postindustriali delle zone più moderne di Soho e Brooklyn assieme alla natura urbana di Central Park sono presenti nel locale attraverso metallo, legno, vetro, microcemento e giardini verticali. Proprio questi ultimi rievocano il polmone verde newyorchese più fa-
moso del mondo regalando la sensazione di essere all’aria aperta in uno spazio chiuso. Dal momento che gli hamburger sono i protagonisti il cliente può assistere alla preparazione del piatto dall’inizio alla fine, perciò le cucine sono totalmente aperte rendendo così lo showcooking parte integrante dell’esperienza gastronomica. “In Italia siamo presenti con un solo punto vendita come pure in Portogallo mentre nel mondo siamo presenti con 139 punti vendita”. A parlare è Andrea Cutispoto, Country Manager Italia. Quali sono state le vostre politiche di marketing per contrastare i vostri competitors?
“TGB è riuscita a creare l’immagine di un marchio irriverente, moderno e dove chiaramente il prodotto la fa da padrone differenziandoci così dai nostri competitors”. Quali sono gli obiettivi in termini di aperture e di espansione del brand?
“Stiamo sondando il terreno. L’obiettivo è aprire 2 punti vendita nelle principali città italiane entro la fine dell’anno”. Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a The Good Burger?
“Cerchiamo affiliati entusiasti della vita, intraprendenti, appassionati di ristorazione e con una certa solidità imprenditoriale. Dal momento che Restalia offre pieno supporto lungo l’intero percorso non è requisito indispensabile, nel nostro caso, l’aver maturato esperienza nel settore”. Per informazioni sul franchising: franchising@thegoodburger.it
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Capatoast ha fin dal primo momento puntato ad essere riconosciuto dai consumatori come un fast food di qualità
IL TOAST AL CENTRO DI UN FORMAT Intervista a Paolo Castaldo, responsabile marketing: “il primo punto vendita aperto a Napoli è stato immediatamente un enorme successo; sei mesi dopo avevamo già aperto il nostro primo negozio in franchising a Milano”
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te, friendly ed efficace. Intervista a Paolo Castaldo, responsabile marketing. Come è nata l’idea di proporre sul mercato un format dedicato al toast?
Paolo Castaldo
C
apatoast è il primo format di toasteria in Italia, un innovativo progetto food in cui il toast è assoluto protagonista. Dopo poco più di quattro anni dall’apertura del primo punto vendita, Capatoast è oggi una catena con 27 punti vendita distribuiti sul tutto il territorio nazionale; tra le motivazioni del successo ci sono l’alta qualità delle materie prime, l’artigianalità del pane (rigorosamente senza alcol etilico) e dei processi di cottura, le tante ricette di toast salati e dolci in grado di accontentare ogni tipo di esigenza e di gusto, un brand e una comunicazione accattivan-
“L’idea è nata nel 2014 in un momento in cui il settore dello street food era in forte ascesa. Cercavamo un prodotto che potesse incontrare il gusto di tutti i tipi di target e l’ispirazione è arrivata da un piacevole ricordo di infanzia di quando la mamma organizzava quelle che chiamavamo le “serate toast” in cui si cenava con tante ricette diverse di toast. Una volta avuta l’idea abbiamo fatto ricerche approfondite e scoperto che, nonostante il toast sia un prodotto che esiste da sempre, nessuno aveva mai pensato di metterlo al centro di un format. Il primo punto vendita aperto a Napoli è stato immediatamente un enorme successo; sei mesi dopo avevamo già aperto il nostro primo negozio in franchising a Milano”. Secondo voi, i gusti e i modi degli italiani stanno cambiando definitivamente o molte proposte del fast food sono solo mode passeggere?
“Negli ultimi anni la tendenza a mangiar fuori casa è in costante aumento ed è enorme il numero di nuove attività di food di nuova apertura; ma solo poche di queste sono riuscite a raggiungere e a mantenere il successo. Capatoast ha fin dal primo momento puntato sulla provenienza delle materie prime con l’obiettivo di essere sempre di più riconosciuto dai consumatori come un fast food di qualità; siamo convinti che sia questa l’unica strada per fidelizzare il nostro pubblico e continuare a crescere”. Quali sono le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati e perché affiliarsi a Capatoast?
“Con 27 punti vendita (che diventeranno 40 entro la fine del 2019) Capatoast è ormai un brand affermato e ha alle spalle una organizzazione in grado di supportare costantemente e al meglio l’affiliato. Puntiamo molto sulla formazione pre-apertura e abbiamo una struttura logistica in grado di fornire il pane e tutte le altre materie prime sempre fresche in tutti gli store d’Italia”.
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/ FOCUS - NOTE LEGALI /
Aprire un franchising nel fast food, vegano, biologico, salutista
LO START-UP DI UNA RETE IN FRANCHISING: LO STUDIO DI MERCATO Diventa di fondamentale importanza anche la sperimentazione, peraltro richiesta dalla legge per la costituzione di una rete in franchising. La sperimentazione dirà se l’idea riscuote il successo del pubblico e se ci sono dei punti di debolezza nel progetto di Alessandra Sonnati*
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/ FOCUS - NOTE LEGALI /
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o start-up di una rete in franching è una fase delicata: non basta avere un’“idea”, ma è necessario che si tratti di un’idea replicabile e che abbia quel qualcosa in più rispetto ai concorrenti. Ciò in particolare quando si tratta di avviare una rete in settori di tendenza, in cui la concorrenza è molto alta. Ad esempio il vegano, il biologico, il salutista, sono certamente settori in continua crescita: sono infatti sempre di più le persone che abbracciano questi stili di vita, tanto che moltissime imprese (anche molto note al pubblico) stanno entrando in questo business o stanno creando delle linee dedicate. Si tratta tuttavia di un settore che offre ancora tantissimi spazi e possibilità. Essenziale però è evitare di andare a proporre delle formule in franchising che poco si differenziano da quelle dei concorrenti, non solo in termini di offerta ma anche nei contenuti, nella comunicazione, nell’immagine, ecc. Diventano quindi di fondamentale importanza sia la sperimentazione (peraltro richiesta dalla legge per la costituzione di una rete in franchising) sia lo studio di mercato e della concorrenza. La sperimentazione dirà se l’idea riscuote il successo del pubblico e se ci sono dei punti di debolezza nel progetto, nonché di mettere a punto le procedure cui i futuri affiliati dovranno attenersi. Dal momento poi che il successo della rete dipenderà anche dagli affiliati, i quali dovranno non solo avere capacità imprenditoriali, ma anche condividere la filosofia alla base del progetto, importante sarà poi definire in modo chiaro la business idea e quali sono le caratteristiche del progetto che il futuro franchisor desidera comunicare all’esterno (se
vuole puntare ad esempio solo sulla somministrazione o sulla rivendita o anche alla divulgazione o alla certificazione dei prodotti e così via). Altrettanto importante sarà identificare il pubblico al quale il futuro franchisor intende rivolgersi e le sue caratteristiche (se si tratta di giovani, di meno giovani, di persone informate o che si affacciano a questa tipologia di prodotti per la prima volta, l’eventuale livello di istruzione, ecc.). Lo studio di mercato offrirà invece un quadro completo del contesto in cui agirà il futuro franchisor. In particolare lo studio di mercato consentirà di conoscere come si stanno muovendo i concorrenti. Ad esempio consentirà di sapere quante attività simili a quella che il futuro franchisor vuole avviare ci sono, quali dimensioni hanno e in quali ambiti operano, se si tratta di concorrenti noti a livello nazionale o solo locale e così via. In questo modo il futuro affiliato potrà differenziare la sua offerta rispetto a quella dei concorrenti, ciò che rappresenta un indubbio vantaggio competitivo. Non solo. Lo studio di mercato consentirà inoltre di sapere dove sono localizzati i concorrenti e quali sono le aree eventualmente scoperte, per meglio identificare il territorio in cui ricercare i futuri affiliati. Come si può vedere, benché lo studio di mercato non sia oggetto, a differenza della sperimentazione, di un obbligo di legge, ciò non significa affatto che lo stesso non sia utile. Anzi lo studio di mercato rappresenta un importante strumento per ridurre i rischi connessi con l’avvio di una nuova attività. *Avvocato - Frignani e Associati Studio Legale
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Il business degli spazi di lavoro flessibile è pronto a sbarcare in Italia ed è in cerca di investitori interessati ad un piano di espansione e crescita
CON REGUS LO SMART-WORKING SI FA IN FRANCHISING Parla Mauro Mordini, Country Manager di Regus in Italia: “La nostra reputazione. La nostra lunga esperienza nel settore è il nostro punto di forza. È garanzia della maturità del mercato per accogliere un format innovativo”
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egus, leader a livello mondiale nella fornitura di spazi di lavoro, annuncia lo sbarco ufficiale anche in Italia, offrendo ai professionisti del settore un’opportunità di investimento totalmente inedita e innovativa per il real estate. Il business degli spazi di lavoro flessibile è un segmento del real estate particolarmente promettente: si calcola che, entro il 2025, il 30% dell’impronta immobiliare totale delle grandi aziende, a livello globale, sarà costituita da spazi di lavoro flessibile. E con Regus lo smart-working si fa in franchising. Il piano di espansione dei business center Regus attraverso il format del franchising, che ha debuttato a livello globale nel 2015 in 12 Paesi
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extra-europei, è stato esteso nel 2018 anche a cinque mercati europei (Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna e Italia). Regus è pronta anche nel nostro Paese ed è in cerca di investitori interessati in questo piano di espansione e crescita. Già presente in Italia con 52 strutture, attraverso il franchising, la società si pone l’obiettivo di raggiungere i 65 business center in Italia entro la fine dell’anno. IL MODELLO FRANCHISING DI REGUS
La società mette a disposizione il proprio know-how trentennale nella gestione di spazi di lavoro professionali. La collaborazione con Regus si svilupperà a
In termini economici, visto che si tratta di un investimento medio alto, quali sono i margini di guadagno?
Mauro Mordini
partire dalla definizione congiunta di un programma di sviluppo, che prevede un’area geografica e un numero di aperture predefiniti. Oltre alle location, verrà definito il periodo di collaborazione: 10 anni a partire dalla data di apertura di ogni sede, con possibilità di estendere la partnership per ulteriori 5 anni. Il progetto, quindi, passerà dall’individuazione della location perfetta: un immobile con una superficie di almeno 1.000 m2, che possa ospitare almeno 100 postazioni di lavoro, allestita secondo i canoni architettonici e di design che contraddistinguono ogni spazio Regus nel mondo. LA PROPOSTA
La proposta si rivolge ad imprenditori e manager che abbiano uno spiccato radicamento territoriale, disponibilità finanziaria, spirito di iniziativa, ma anche a proprietari di immobili sul territorio italiano che vogliano mettere a frutto il loro patrimonio, trasformandolo in un prodotto innovativo e all’avanguardia. “Il nostro segreto è da sempre quello di saper trasformare qualcosa di rigido, un immobile, appunto, in uno spazio estremamente flessibile – afferma Mauro Mordini, Country Manager di Regus in Italia. – È chiaro che, per riuscire in questo progetto, l’apertura di un business center in franchising debba obbligatoriamente passare per investimenti significativi, più alti rispetto a quelli di un franchising tradizionale, seppur meno onerosi rispetto alla media del settore immobiliare. Per saperne di più visita il sito www.regus.it/franchisee oppure contatta il team: +39 02.5821.5020 via email: franchise.it@regus.com
“Oggi stiamo lavorando ad un business model che preveda un EBITDA superiore al 20% e un tempo di recupero del capitale investito di circa 4 anni. Una delle voci più rilevanti del nostro conto economico è rappresentata dai canoni di locazione pagati alle proprietà. Condurre una buona trattativa può determinare il successo o l’insuccesso del nostro business model. Anche in questo Regus è vicina ai suoi franchisee. Supporteremo e consiglieremo i futuri candidati nelle negoziazioni con le proprietà avvalendoci della nostra esperienza trentennale in questo business”. Ma quali sono i punti di forza del vostro innovativo format?
“La nostra reputazione. La nostra lunga esperienza nel settore è il vero punto di forza. È garanzia della maturità del mercato per accogliere un format innovativo come questo. Gli investimenti in franchising in Italia, fino ad oggi, hanno riguardato per lo più il segmento retail e quello del food & beverage ma siamo fermamente convinti che oggi ci sia la possibilità di sviluppare con successo anche il mercato degli spazi di lavoro flessibile. Un settore in enorme ascesa. CBRE stima una crescita a livello globale pari al 13% all’anno e noi di Regus stiamo crescendo anche di più. Aprendo un business center Regus in franchising, si vende un prodotto conosciuto, che attira clienti, nonchè anticipa la domanda sempre più in crescita per questo tipo di servizio”. Quali sono i vantaggi per un potenziale affiliato? Perché affiliarsi a Regus?
“Con questo progetto, diamo ai franchisee l’opportunità di entrare in un mercato consolidato insieme a un brand che vanta più di 30 anni di esperienza nel settore. Offriamo agli affiliati una serie di servizi per sostenerli nella crescita: consulenza in fase di progettazione, formazione del personale, un confronto costante con il nostro team, la promozione del brand sul mercato, la possibilità di sfruttare la rete Regus di clienti nazionali ed internazionali, la promozione e la vendita dei servizi ecc. Stiamo già discutendo con alcuni attori italiani, speriamo di poter vedere presto i primi frutti di queste collaborazioni”.
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La mission del marchio poggia sulla volontà di coniugare prodotti glamour, di qualità a prezzi accessibili, offrendo un’ampia varietà di scelta
PRIMADONNA: OBIETTIVO ESTERO Intervista a Valerio Tatarella, Amministratore Unico del brand: “adesso la rotta guarda oltre i confini nazionali, per esportare lo stile italiano nel resto del mondo, Est Europa e Medio Oriente in particolare, mercati ancora sprovvisti di una realtà come la nostra”
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rimadonna Collection nasce nel 2001 da un’idea dell’imprenditore Valerio Tatarella, proveniente da una famiglia che vanta 50 anni di attività nel settore delle calzature. Nel 2006 la società ha
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avviato il progetto franchising, ampliando la propria rete di negozi e arrivando a 400 punti vendita in Italia e nel mondo. Nel novembre del 2018 è nato il suo shopping online. “A portata di click! –
Quali sono le politiche di marketing e le strategie per l’espansione del marchio?
“Stiamo lavorando per rendere le nostre Primedonne ogni giorno più soddisfatte, concentrandoci su questi fattori: velocità d’acquisto, personalizzazione del prodotto ed estrema attenzione alla customer satisfaction. La fidelizzazione delle nostre Primedonne passa dall’assortimento settimanale di numerose nuove referenze in store, fino alla consulenza di stile che viene offerta sia dal personale della rete vendita che dal nostro servizio customercare sui socials e su canali aziendali dedicati a questa attività”. Quali sono i vantaggi e quali le maggiori criticità Valerio Tatarella, Amministratore Unico
afferma Valerio Tatarella, Amministratore Unico del brand – le creazioni dallo stile contemporaneo e trendy che si riflettono in collezioni ideate per soddisfare i desideri di ogni Primadonna”. Cosa rappresenta oggi Primadonna nel mercato del business e del franchising in Italia?
“La mission del marchio poggia sulla volontà di coniugare prodotti glamour, di qualità a prezzi accessibili, offrendo un’ampia varietà di scelta. Ogni collezione Primadonna Collection conta, infatti, innumerevoli modelli di calzature, accessori e abbigliamento, declinati in diversi colori e materiali. Il nostro business è unico nel suo genere, la formula franchising altamente allettante e i margini di crescita sono visibilmente performanti”.
quando si decide un’espansione internazionale del brand?
“Tra i vantaggi, chiaramente, annoveriamo la conoscenza approfondita di mercati diversi dal nostro, con consumi diversi dalla nostra realtà nazionale ed una, conseguente, diversa percezione del brand. L’unica criticità, se così vogliamo definirla, è studiare approfonditamente legislazioni e norme commerciali specifiche per ogni nazione. Per questo motivo, nel nostro staff sono presenti referenti per ciascun territorio, veri talenti di profilo internazionale, sempre pronti a superare con entusiasmo qualsiasi tipo di criticità”.
Cosa vuol dire per voi internazionalizzazione del business e quali sono i mercati a cui guardate con maggiore interesse nel medio e lungo termine?
“Primadonna Collection ha intrapreso da tempo un percorso di sviluppo sia in Italia sia all’estero, implementando la propria catena sul canale diretto e su quello franchising. Adesso la rotta guarda oltre i confini nazionali, per esportare lo stile italiano nel resto del mondo, Est Europa e Medio Oriente in particolare, mercati ancora sprovvisti di una realtà come la nostra. L’impegno estero riguarderà anche nazioni che già presentano un nutrito numero di stores Primadonna Collection, come Francia e Spagna”.
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Naturhouse consente di crearsi un autoimpiego estremamente redditizio
DA CLIENTE A IMPRENDITRICE Cinzia Vaccaro, proprietaria di due centri uno a Alcamo e un altro a Trapani, confessa che come imprenditrice ci sarebbe la volontà di aprire un nuovo punto vendita e non esclude la possibilità di aprirlo nel prossimo futuro
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a sempre desiderato diventare consulente nutrizionista. Infatti, dopo la laurea in biologia, ha frequentato un master a Roma in nutrizione e dietetica. Dopo aver conosciuto Naturhouse, nel 2006, Cinzia Vaccaro ha pensato che facesse proprio al suo caso. Ha aperto infatti il suo primo centro a Alcamo e poi anche a Trapani. Quando è entrata in contatto con il brand Na-
clienti, per poi aprire il nostro primo centro nel 2007. Ancora oggi ci consideriamo clienti fidelizzati”. Dove ha aperto il centro?
“Abbiamo aperto il primo centro nell’ottobre del 2007 ad Alcamo, e dopo solo un anno ne abbiamo aperto un’altro a Trapani, con la preziosa collaborazione decennale delle Dott.sse Cristina e Rossana”.
turhouse?
Quali sono state le principali motivazioni che
“Sono entrata in contatto con il brand nel 2006 a Catania, in quanto sia io che mio marito abbiamo seguito il percorso di educazione alimentare come
l’hanno spinta a scegliere Naturhouse?
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“Sicuramente penso sia l’approccio e l’importanza che viene data all’educazione alimentare, che
È necessario seguire dei corsi di formazione? Se si su quali aspetti...
“Sì la formazione è stata ed è fondamentale, in particolare nella fase di apertura del cento. È comunque prevista una formazione costante e continuativa che riguarda sia il metodo che i nuovi prodotti introdotti sul mercato negli anni”. Quali sono in termini economici i numeri per chi come lei vorrebbe aprire un centro Naturhouse?
Cinzia Vaccaro
ho potuto provare in quanto anch’io ho seguito il percorso per raggiungere il mio PesoBenessere. Un ulteriore pregio sono gli integratori, tutti di origine naturale e certificati dal Ministero della Salute. Prima seguivo delle diete sempre molto rigide e restrittive. Quello che ho apprezzato maggiormente di Naturhouse è il metodo accessibile a tutti. I piani alimentari sono di semplice attuazione, ampi nella scelta degli alimenti e di conseguenza compatibili con i gusti dei clienti. Ma specialmente il fatto di poter restare sempre in contatto con la gente e avere un rapporto diretto e amichevole con i clienti mi ha spinta ad intraprendere il mio precorso lavorativo con l’azienda”. In che modo la casa madre l’ha sostenuta?
“Sempre a 360°: aggiornamenti formativi costanti, innovazione ed introduzione di nuovi prodotti alimentari ed integratori, supporto di marketing sia attraverso campagne nazionali pagate dalla casa madre che a livello di formazione su come utilizzare i nuovi media per pubblicizzare localmente i miei punti vendita. Ma sono state senza dubbio delle guide fondamentali gli Area Manager e le Responsabili Tecniche Commerciali della zona, i quali ci appoggiano e sostengono sempre”.
“L’investimento iniziale minimo parte da meno di 10.000 € e consente di crearsi ad esempio un autoimpiego estremamente redditizio. Si può scegliere tra due diverse tipologie di centri Naturhouse: Centro Naturhouse Village, dove lavora solo ed unicamente la nutrizionista (superficie minima inferiore ai 30 mq concepito per gli insediamenti urbani con meno di 35mila abitanti) o Centro Naturhouse Standard, dove alla nutrizionista si affianca un’addetta vendite con compiti commerciali (superficie minima di almeno 30 mq, ideale per gli insediamenti urbani con più di 35mila abitanti)”. Che consiglio darebbe ad un nuovo affiliato
“Lavorare con lealtà e trasparenza, essere sempre disponibili con chi si ha davanti. Avere un approccio amichevole e saper consigliare i giusti prodotti per rendere il percorso più veloce, ma soprattutto piacevole. Motivare di settimana in settimana il cliente, incrementanto la determinazione e la costanza. Il percorso che porta a perdere peso non è sempre lineare. Gli insuccessi demotivano, ma la forza di squadra riporta il sorriso”. I suoi progetti futuri...
“Continuare ad essere presente con Naturhouse come affiliato poichè in questi anni ho avuto molte soddisfazioni, sia personali che in termini economici. Come imprenditrice ci sarebbe certamente la volontà di aprire un nuovo punto vendita, ma al momento preferisco dedicare del tempo alla mia famiglia, anche se non escludo la possibilità di aprire un nuovo centro in futuro”.
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/ LE SCHEDE /
Istruzioni per orientarsi tra le schede di AZ Franchising, elencate in ordine alfabetico e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia (fino a 20mila euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese iniziali se non quelle relative al diritto di entrata*.
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Carpisa Yamamay Jaked
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Piazza Italia
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Del Mare 1911
pag. 50
Piazza Italia Kids
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Igi&Co
pag. 50
Primadonna Collection
pag. 48
NaturHouse
pag. 51
Primigi
pag. 49
Nau!
* i dati pubblicati nelle schede sono forniti dai franchisor
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DA DA¤ ¤100.000 100.000 DA DA¤ ¤100.000 100.000
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offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete retediqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti Oltre Oltre a aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto e e una una forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un business business profi profi -Oltre Oltre aforte aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete rete diqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti cuo cuo e eproduttivo. produttivo. offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una unarete rete dibusiness dibusiness professionisti professionisti e e una una forte forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un profi profi -e e una una forte forteformazione formazioneper perlanciare lanciareun unbusiness businessprofi profi -cuo cuo e eproduttivo. produttivo. COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO cuo cuoe eproduttivo. produttivo.
COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO
NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIA DIDI¤ FIDEIUSSIONE ¤35.000 35.000 NO NO NO, NO, RICHIESTA RICHIESTA FIDEIUSSIONE ROYALTY: ROYALTY: FEE FEE D’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO NO ROYALTY: ROYALTY: 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO NO NO ROYALTY: ROYALTY: (IN (INANNI): ANNI): 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI): 55 DURATA DURATA DEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI):
Ragione sociale: Pianoforte Holding S.p.a. - Indirizzo: Ragione Ragionesociale: sociale:Pianoforte PianoforteHolding HoldingS.p.a. S.p.a.- -Indirizzo: Indirizzo: Corso Magenta 74, 20123 Milano - Anno di fondazione Corso CorsoMagenta Magenta74, 74,20123 20123Milano Milano- -Anno Annodidifondazione fondazione attività: 2011, ma per le controllate Yamamay e Carpisa attività: attività: 2011, 2011, ma maper perlelecontrollate controllate Yamamay Yamamay e eCarpisa Carpisa Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) 2001Ubaldo e Jaked 2009 - AnnoSviluppo di partenza del franchising: 2001 2001e eJaked Jaked 2009 2009 - -Anno Annodidipartenza del delfranchising: franchising: e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /partenza /info@carpisa.it info@carpisa.it vedi Ubaldo sopra - Punti vendita Sviluppo diretti: 354 al 31/05/2019* Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) vedi vedisopra sopra - -(Responsabile Punti Punti vendita vendita diretti: diretti: 267 267 al al 30/04/2017* 30/04/2017* web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) PuntiUbaldo vendita affiliati: 929 Sviluppo alSviluppo 31/05/2019* - *(Yamamay e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it / /info@carpisa.it info@carpisa.it - -Punti Puntivendita vendita affiliati: affiliati:1.002 1.002 alwww.jacked.com al30/04/2017* 30/04/2017* - -*(Yama *(Yama -www.carpisa.com www.carpisa.com / / www.jacked.com e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /info@carpisa.it info@carpisa.it + Carpisa + Jaked sia in italia /che estero). Punti vendita www.yamamay.com www.yamamay.com may may+ +Carpisa Carpisa+web: +web: Jaked Jaked sia siaItalia Italiache cheestero) estero) web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com totali: 1283. www.carpisa.com www.carpisa.com / /www.jacked.com www.jacked.com www.carpisa.com www.carpisa.com/ /www.jacked.com www.jacked.com
ABBIGLIAMENTO ED ACCESSORI UOMO Ragione sociale: Del Mare 1911 SpA - Indirizzo: Via Mecenate 75 20138 Milano - Anno di fondazione: 1980 - Anno partenza franchising: 2019 - Punti vendita diretti: 12 - Punti vendita affiliati: 0 - Punti vendita diretti (estero): 1 - Punti vendita affiliati (estero): 0
COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO
SUPERFICIE SUPERFICIEMEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ):
90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - 50/150 50/150PER PERCARPISA CARPISA- -70/90 70/90 PER PERJAKED JAKED
BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA:
50.000 50.000ABITANTI ABITANTI
PUNTO VENDITA:
100-120 MQ
UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE:
CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMMERCIALI MERCIALI
BACINO DI UTENZA:
SUPERIORE A 50MILA ABITANTI
ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE:
NON NONRICHIESTA RICHIESTA
UBICAZIONE OTTIMALE:
PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE):
3/4 3/4PERSONE PERSONE
CENTRI COMMERCIALI, CENTRI STORICI E STRADE AD ELEVATO AFFLUSSO PEDONALE.
INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:
DA DA¤ ¤100.000 100.000
COSA CERCHIAMO
PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):
2/4
ESPERIENZA NEL SETTORE:
AUSPICATA MA NON NECESSARIA
INVESTIMENTO INIZIALE DA:
100-120 MILA EURO
FATTURATO MEDIO ANNUO:
7000 EURO/MQ
COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO Oltre Oltrea aprodotti prodotticon conun unottimo ottimorapporto rapportoqualità/prezzo, qualità/prezzo, offriamo offriamolalanostra nostraesperienza, esperienza,una unarete retedidiprofessionisti professionisti e euna unaforte forteformazione formazioneper perlanciare lanciareun unbusiness businessprofi profi -cuo cuoe eproduttivo. produttivo.
COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:
NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000
ROYALTY: ROYALTY:
NO NO
DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI):
55
43 43 43
COSA OFFRIAMO Diritto all’uso del Brand e Concept store. Gestione CRM eTessera Fedeltà. Ingegnerizzazione dei processi interni ed esterni tramite software gestionali. Esclusività di zona. Formazione Iniziale e continuativa su prodotti e tecniche di vendita. Pubblicità a livello nazionale. Coordinamento attività di marketing. Indirizzo di visual merchandising.
COSA CHIEDIAMO
Sergio SergioUbaldo Ubaldo(Responsabile (ResponsabileSviluppo SviluppoPianoforte PianoforteHolding) Holding) e-mail: e-mail:info@inticom.it info@inticom.it/ /info@carpisa.it info@carpisa.it web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com www.carpisa.com www.carpisa.com/ /www.jacked.com www.jacked.com
FEE D’INGRESSO:
10.000 EURO
ROYALTIES:
NESSUNA
DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):
5
MPLESSIMPLESSIALMENO ALMENO N UNVALOVALO-
VA (IVA O SOTRATRAGIO O
Giovanni Mantriota tel: 334.9455497 email: g.mantriota@delmare1911spa.com web: www.delmare1911spa.com
CONDA ECONDA UISTATA. STATA.
43
47
/ LE SCHEDE /
MAR LA MonO azione
: 1994 Ghivizdi fon- Punti ti ven ero): 2
/ LE SCHEDE /
RETAIL CALZATURE E LIBRI ACCESSORI
NUTRIZIONE E DIETETICA
Ragione sociale: Retail S.p.a. Gruppo IMAC Spa Sociale :Reda Mondadori Retail- spa - Indirizzo : ViaIndirizzo: Via Menocchia, 27 -63062 dell’AA. Mondadori, 1 20090 Segrate (MI) -- Montefiore Anno di partenza so (AP) Anno di fondazione attività: 2002 Anno del franchising: ottobre 1998 - Punti vendita diretti: 31dipartenza del franchising: - vendita Punti vendita diretti: Punti vendita affiliati: 550 -2012 Punti Bookclub: 20 3 - Punti vendita affiliati: 152
Ragione sociale Naturhouse S.r.l. - Indirizzo: Sede legale Via F. Fellini, 6 - 44122 Ferrara - Anno di fondazione attività: 1986 - Anno di partenza franchising: 1997 - Punti vendita diretti: 52 - Punti vendita affiliati: 418 - Punti vendita affiliati all’estero: 1.688 - Punti vendita diretti all’estero: 200
COSA CERCHIAMO COSA CERCHIAMO PUNTO VENDITA: SUPERFICIE MEDIA DEL P.V. BACINO (IN MQ): D’UTENZA:
NTI;
BACINO D’UTENZA: UBICAZIONE OTTIMALE:
Q O A MO)
UBICAZIONE OTTIMALE: ESPERIENZA NEL SETTORE:
A DO-
PERSONALE RICHIESTO ESPERIENZA NEL SETTORE: (COMPRESO IL TITOLARE): INVESTIMENTO INIZIALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE): FATTURATO MEDIO ANNUO: INVESTIMENTO INIZIALE:
IA; ¤ ARE 400/
A PARTIRE DA 20
BACINO D’UTENZA:
ALMENO 5.000 ABITANTI
UBICAZIONE OTTIMALE:
ZONA COMMERCIALE ALTA PEDONABILITÀ
ESPERIENZA NEL SETTORE:
NON RICHIESTA
¤ 70.000/100.000 ADDETTI DA 1 A 3
PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):
1/2
¤ 400.000/500.000 DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ
INVESTIMENTO INIZIALE:
A PARTIRE DA ¤ 10.000
ESPERIEN
FATTURATO MEDIO ANNUO:
¤ 120.000/360.000
PERSONA (COMPRES
DURATA DEL CONTRATTO COSA (IN ANNI):
PAGAMENTO ARREDO/ ALLESTIMENTO:
LEASING
FEE D’INGRESSO:
NESSUNA
UBICAZIO
INVESTIM
FATTURAT
COSA CHIEDAMO FEE D’INGRESSO:
NO (C’È SOLO UN CANONE ANNUALE DI AFFILIAZIONE DI ¤ 600)
ROYALTY:
NO
DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):
5
6+3 ANNI
¤ 50.000
BACINO D
Investimento iniziale minimo, alta redditività, know how gestionale consolidato e di successo, formazione pre-apertura e assistenza commerciale continuativa, prodotti esclusivi con zona in esclusiva, settore in crescita esponenziale.
CHIEDIAMO
FIDEJUSSIONE BANCARIA:
PUNTO VE
COSA OFFRIAMO
- Progetto chiavi in mano COSA OFFRIAMO - Know how specifico di settore - Marketing Prodotto Made in Italy. Margine garantito del 40%. Reso - Supporto locale dell’invenduto. Riassortimenti online. Progettazione del punto vendita gratuita. Servizio di trainer e assistenCOSA CHIEDIAMO za Visual Merchandising. Software di gestione gratuito. Comunicazione da leader nazionale in tv, radio, stampa, ¤ 20.000 FEE D’INGRESSO: redazionali, affissioni. Iniziative per comunicare l’ope ning del negozio. Fidelity Card ed azioni di direct mar1% ai clienti fidelizzati. ROYALTY: keting con invio di sms e dem
eam di a della la for”. Una affilia ori peree compreottare. o nella oene. e arsonale rchandirect clienti li.
Ragione s zucchelli, fondazion chising: 2 diretti: 91 vendita a
PUNTO VENDITA:
¤ 5.000/MQ COSA OFFRIAMO
IALE
VEND DA S LIQUID
COSA CERCHIAMO
85/150 MQ DA 50 A 100 A PARTIRE DA 15.000 ABITANTI DA 10MILA A 50MILA CENTRI STORICI CITTADINI/ ABITANTI CENTRI COMMERCIALI CENTRO COMMERCIALE, NON NECESSARIA CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI 2 NON RICHIESTA
FATTURATO MEDIO ANNUO:
AL NE
/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
NESSUNA Dario De Giacomo Leonardo Gazza Tel. 335.6883151 dario.degiacomo@mondadori.it 6 DURATA CONTRATTO (IN email: leonardo.gazza@mondadori.it web: www.mondadoriretail.com ANNI): web: www.mondadoriretail.com
Un suppo keting, al vestiamo centro di a formare sti. Il mix aula, con ta, che gi affiancati zione un cation.
ROYALTIES:
FEE D’ING
Raffaello Pellegrini Num. verde: 800 090 532 / Fax: 0532-906699 e-mail: franchising@naturhouse.it web: www.naturhouse.it
ROYALTY:
DURATA D (IN ANNI)
Ufficio sviluppo Tel. 0735-99241 e-mail: info@redaretail.com web: www.igieco.it
48
49
52
45
/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
VENDITADI DIOCCHIALI OCCHIALI DA DA VISTA, VISTA, VENDITA DASOLE, SOLE,LENTI LENTI AA CONTATTO, CONTATTO, DA LIQUIDIEESOLUZIONI, SOLUZIONI, ACCESSORI ACCESSORI LIQUIDI Ragionesociale: sociale:NAU NAUSpa Spa- -Indirizzo: Indirizzo:via via S.S. ee P.P. MazMazRagione zucchelli,77- -21043 21043- -Castiglione CastiglioneOlona Olona(Va) (Va)- -Anno Annodi di zucchelli, fondazioneattività: attività:2004 2004- -Anno Annodidipartenza partenzadel delfranfranfondazione chising: 2005 Punti vendita totali: 140 Punti vendita chising: 2007 - Punti vendita totali: 167 - Punti vendita diretti:9185- -Punti Puntivendita venditaaffiliati affiliatiininItalia: Italia:60 55- -Punti Punti diretti: venditaall’estero: all’estero:1610 vendita
COSA CERCHIAMO COSACERCHIAMO CERCHIAMO COSA
ABBIGLIAMENTO Ragione sociale: Piazza Italia S.p.a. - Indirizzo: Palazzina Piazza Italia - Interporto Campano di Nola, Lotto D1 - 80035 Nola (Na) - Anno di fondazione attività: 1993 - Anno di partenza del franchising: 2008 - Punti vendita diretti: 161 161 160 -- Punti Punti vendita vendita affiliati affiliati in in Italia: Italia: 126 83 - Punti 125 vendita affiliati all’estero: 48 55 50
COSA COSA CERCHIAMO CERCHIAMO PUNTO VENDITA:
DA 300 A 1.200
BACINO D’UTENZA:
DA 20.000 ABITANTI IN SU
UBICAZIONE OTTIMALE:
CENTRO COMM.LE/PARCO COMM.LE/ STAND ALONE/CENTRO STORICO
PUNTOVENDITA: VENDITA: PUNTO
80/100MQ MQ 80/100
BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: BACINO
70.000ABITANTI ABITANTI(MINIMO) (MINIMO) 70.000
ESPERIENZA NEL SETTORE:
NON RICHIESTA
UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: UBICAZIONE
CENTRISTORICI STORICIDI DICITTÀ CITTÀ CENTRI CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALIDI DI OOCENTRI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI
PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):
IN BASE AL BUDGET
ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: ESPERIENZA
NONRICHIESTA RICHIESTA NON
INVESTIMENTO INIZIALE:
2 300/MQ PERARREDI GLI ARREDI ¤ 300/M € PER E LUCI
PERSONALERICHIESTO RICHIESTO PERSONALE (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): (COMPRESO
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FATTURATO MEDIO ANNUO:
€ DA € 2.800 A € 3.500 AL M2 ¤ 3.500/MQ
INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO
100.000 ¤ ¤100.000
FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO: FATTURATO
DA¤ ¤5.000 5.000AA¤ ¤10.000 10.000 DA ALMQ, MQ,IN INRAPPORTO RAPPORTO AL ALL’UBICAZIONE DELPV PVEE ALL’UBICAZIONE DEL DELBACINO BACINODI DIUTENZA UTENZA DEL
COSA OFFRIAMO COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA Unsupporto supportoampio ampioche cheva vadalla dallacomunicazione comunicazioneeemarmarUn keting,alla allaricerca ricercadel delpersonale personaleeealla allaformazione. formazione.InInketing, vestiamoil il5% 5%del del fatturato fatturato sulle sulle persone persone nel nel nostro nostro vestiamo centrodidiformazione, formazione, dove dove organizziamo organizziamo corsi corsi mirati mirati centro formaredei deivenditori venditoricompleti, completi,preparati preparatied edentusiaentusiaa aformare sti. Il mix della formazione prevede sia delle giornate sti. Il mix della formazione prevede sia delle giornate inin aula,con conapprofondimenti approfondimentispecifici specificieetecniche tecnichedi divendi vendi- aula, ta,che chegiornate giornateininnegozio, negozio,dove dovei ineo neoassunti assuntivengono vengono ta, affiancati dai più esperti. Inoltre mettiamo a disposi affiancati dai più esperti. Inoltre mettiamo a disposi - zioneun unsupporto supportodedicato dedicatoper perscegliere sceglierelalamiglior migliorlolozione cation. cation.
COSA COSA OFFRIAMO OFFRIAMO Formula conto vendita con Margine Fisso e garantito in ogni fase commerciale e reso totale delle rimanenze finali. Studio di fattibilità, Business Plan dettagliato e relativo progetto strutturale. Formazione iniziale e relativo supporto visual pre e post apertura. Gestione personalizzata dei riassortimenti settimanali. Materiale POP e campagne istituzionali.
COSA COSA CHIEDIAMO CHIEDIAMO FEE D’INGRESSO:
NON RICHIESTA
ROYALTY:
NON RICHIESTE
DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):
5 5 ANNI RINNOVABILI
COSA CHIEDIAMO COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO COSA FEE D’INGRESSO: FEE D’INGRESSO:
¤ 10.000 ¤ 10.000
ROYALTY: ROYALTY:
5% 5%
DURATA DEL CONTRATTO DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI): (IN ANNI):
5, RINNOVABILE 5, RINNOVABILE A SCADENZA SENZA A SCADENZA SENZA ULTERIORI COSTI ULTERIORI COSTI
Tel. +39 081.3123111 / Fax: +39 081.3123022 Tel. +39 081.3124000 e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it info@franchising@piazzaitalia.it e-mail: e-mail:l.caracci@piazzaitalia.it l.caracci@piazzaitalia.it email: web:www.piazzaitalia.it www.piazzaitalia.it web:
Gianluca Nolli Gianluca Nolli Tel. 0331-86.12.33 Tel. 0331-86.12.33 e-mail: franchising@nau.it e-mail: franchising@nau.it web: www.nau.it web: www.nau.it
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/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
// LLEE SSCCHHEEDDEE / /
ABBIGLIAMENTO, ABBIGLIAMENTO, CALZATURE CALZATUREEE ACCESSORI ACCESSORI BAMBINO/A BAMBINO/A0-14 0-14ANNI ANNI
SCARPE SCARPEDA DADONNA, DONNA,BORSE BORSE EEACCESSORI ACCESSORI
Ragione Ragione sociale: sociale: Piazza PiazzaItalia ItaliaS.p.a. S.p.a.- -Indirizzo: Indirizzo:PalazPalazzina zina Piazza Piazza Italia Italia - - Interporto Interporto Campano CampanodidiNola, Nola,LotLotto toD1 D1- -80035 80035Nola Nola(Na) (Na)- -Anno Annodidifondazione fondazioneattività: attività: 1993 Partenza del franchising progetto kids: nov. 2011 1993 - Partenza del franchising progetto kids: nov. 2011 - -Punti Puntivendita venditadiretti diretticon conreparto repartokids: kids:150 150- -Punti Puntivenvendita 106 ditaaffiliati affiliaticon conreparto repartokids: kids:103 103- -Punti Puntivendita venditaaffiliati affiliati all’estero 40 all’esterocon conreparto repartokids: kids:39 39
Ragione Ragionesociale: sociale:PRIMADONNA PRIMADONNASPA SPA- Indirizzo: - Indirizzo:S.P. S.P.231 231 Km Km5,2 5,270032 70032Bitonto Bitonto(Ba) (Ba)- -Anno Annodidipartenza partenzadel delfranfranchising: chising:2006 2006- -Punti Puntivendita venditadiretti: diretti:152 152 - Puntivendita vendita 153- Punti affiliati: affiliati:241 241- -Punti PuntiVendita Venditatotali: totali:393 393 226 379
150/250 150/250MQ MQ
BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA:
20.000 20.000ABITANTI ABITANTI
UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE:
CENTRO CENTROCOMM.LE/PARCO COMM.LE/PARCOCOMM.LE/ COMM.LE/ STAND STANDALONE/CENTRO ALONE/CENTROSTORICO STORICO
ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE:
NON NONRICHIESTA RICHIESTA
PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE):
2 2+ +TITOLARE TITOLARE
INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:
Q2 PER ARREDI E LUCI €€300/MQ 300/MQ
FATTURATO FATTURATOMEDIO MEDIOANNUO: ANNUO:
DA € 2.800 A € AL 3.500 AL M2 €€3.000/3.500 3.000/3.500 ALMQ MQ
PUNTO PUNTOVENDITA: VENDITA:
100 MQ (+(+ 4040 PER DEPOSITO) 100 MQ PER DEPOSITO) 35MILA ABITANTI 35MILA ABITANTI
PUNTO VE
UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE:
STRADE PRINCIPALI, CENTRI STRADE PRINCIPALI, CENTRI COMMERCIALI COMMERCIALI
BACINO D
ESPERIENZA SETTORE: ESPERIENZANEL NEL SETTORE:
NON RICHIESTA NON RICHIESTA
PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE):
ININ MEDIA 3/4 FULL TIME MEDIA 3/4 FULL TIME EQUIVALENTI EQUIVALENTI
INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:
COSTO ARREDI 400 - 500 COSTO ARREDI 400 - 500 AL ML* (LINEE DIDI ARREDO: AL ML* (LINEE ARREDO: ECONOMY/ LUXURY) ECONOMY/ LUXURY) *RIFERITO ALLA SUPERFICIE *RIFERITO ALLA SUPERFICIE ESPOSOTIVA DELL’AREA ESPOSOTIVA DELL’AREA VENDITA VENDITA
FATTURATO ANNUO: FATTURATOMEDIO MEDIO ANNUO:
NON RICHIESTE NON RICHIESTE
DURATA DEL CONTRATTO DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI): (IN ANNI):
5 RINNOVABILI 5 RINNOVABILI
ESPERIEN
PERSONAL (COMPRES
INVESTIME
FATTURAT
DA 6MILA AA 10MILA €€ ALAL MQ DA 6MILA 10MILA MQ VENDITA VENDITA
Margine g sortiment tuita. Serv sing. Soft leader int nali, affiss negozio. F invio di sm
Assistenza Assistenzaininloco locoininfase fasedidiapertura. apertura.Assistenza Assistenzadudurante ranteil ilcontratto. contratto.Layout Layoutdel delpunto puntovendita venditarealizzato realizzato dall’ufficio dall’ufficio progettazione progettazione Primadonna Primadonna Spa. Spa. Formula Formula commerciale totaledell’invendell’invencommercialeconto/vendita conto/venditacon conreso resototale duto dutocon conun unmargine marginecontributivo contributivocostante costantetutto tuttol’anl’anno, assistenza e formazione. Un concept originale no, assistenza e formazione. Un concept originalee edidi grande impatto. Collezioni esclusive, supporto visual grande impatto. Collezioni esclusive, supporto visual pre pree epost postapertura. apertura.Formazione Formazioneiniziale iniziale2 2settimane, settimane, riassortimento riassortimentomerce mercesettimanale. settimanale.
COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO NON NONRICHIESTA RICHIESTA
UBICAZIO
COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO
Formula Formula conto conto vendita vendita con conMargine MargineFisso Fissoeegarantito garantito inin ogni ogni fase fase commerciale commercialeeereso resototale totaledelle dellerimanenrimanenze zefinali. finali.Studio Studiodidifattibilità, fattibilità,Business BusinessPlan Plan dettaglia dettaglia- to toeerelativo relativoprogetto progettostrutturale.Formazione strutturale.Formazioneiniziale inizialee e relativo relativo supporto supportovisual visualpre preeepost postapertura. apertura.Gestione Gestione personalizzata personalizzatadei deiriassortimenti riassortimentisettimanali. settimanali.Materiale Materiale POP e campagne istituzionali. POP e campagne istituzionali.
ROYALTY: ROYALTY:
Ragione s - Indirizz dell’Aso ( di parten 3 - Punti all’estero:
BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA:
COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO
FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:
C
COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO
COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO PUNTO PUNTOVENDITA: VENDITA:
/ LE SCH
FIDEJUSS
COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO
Tel. Tel.+39 +39081-3123111 081-3123111/ /Fax: Fax:+39 +39081.3123022 081.3123022 e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it l.caracci@piazzaitalia.it l.caracci@piazzaitalia.it web:www.piazzaitalia.it web:www.piazzaitalia.it
PAGAMEN ALLESTIM
FEE D’INGRESSO: FEE D’INGRESSO:
NO NO
ROYALTY: ROYALTY:
NO NO
FEE D’ING
ZONA IN ESCLUSIVA: ZONA IN ESCLUSIVA:
DA VALUTARE IN FUNZIONE DA VALUTARE IN FUNZIONE DEGLI ABITANTI DEGLI ABITANTI
ROYALTIE
CONTRIBUTI PUBBLICITÀ CONTRIBUTI PUBBLICITÀ NAZIONALE: NAZIONALE:
NESSUNA NESSUNA
DURATA CONTRATTO (IN DURATA CONTRATTO (IN ANNI): ANNI):
5
DURATA C ANNI):
5
Tel. 080-3751575/800-141207 Tel. 080-3751575/800-141207 Fax. 080-3756049 Fax. 080-3756049 e-mail: franchising@primadonna.it e-mail: franchising@primadonna.it Facebook: Primadonna Collection Facebook: Primadonna Collection web: www.primadonnacollection.com web: www.primadonnacollection.com
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/ LE SCHEDE /
/ LE SCHEDE /
ABBIGLIAMENTO E E CALZATURE BAMBINO BAMBINO Ragione Retail S.p.a. S.p.a. -- Gruppo Gruppo IMAC IMAC Spa Spa Ragione sociale: sociale: Reda Reda Retail -- Indirizzo Indirizzo :: via via Menocchia, Menocchia, 27 27 -- 63062 63062 -- Montefiore Montefiore dell’Aso dell’Aso (Ap) (Ap) -- Anno Anno di di fondazione fondazione attività: attività: 1976 1976 -- Anno Anno di di partenza partenza franchising: franchising: 2008 2008 -- Punti Punti vendita vendita diretti: diretti: 3 Punti vendita affiliati: 373 Punti vendita affiliati 3 - Punti vendita affiliati: 373 - Punti vendita affiliati all’estero: all’estero: 37 37
COSA COSA CERCHIAMO CERCHIAMO PUNTO PUNTO VENDITA: VENDITA:
DA DA 100 100 A A 250 250 MQ MQ
BACINO BACINO D’UTENZA: D’UTENZA:
DA DA 10.000 10.000 A A 50.000 50.000 ABITANTI ABITANTI
UBICAZIONE UBICAZIONE OTTIMALE: OTTIMALE:
CENTRO CENTRO CITTÀ, CITTÀ, CENTRO CENTRO COMMERCIALE, COMMERCIALE, CENTRO CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI STORICO, VIE COMMERCIALI
ESPERIENZA NEL SETTORE: ESPERIENZA NEL SETTORE:
NON RICHIESTA NON RICHIESTA
PERSONALE RICHIESTO PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE): (COMPRESO IL TITOLARE):
DA 1 A 3 DA 1 A 3
INVESTIMENTO INIZIALE: INVESTIMENTO INIZIALE:
DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ
FATTURATO MEDIO ANNUO: FATTURATO MEDIO ANNUO:
¤ 4.800/MQ ¤ 4.800/MQ
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LE LE SCHEDE SCHEDE
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/ SPECIALE /
L’IMPORTANZA DELLE FIERE FRANCHISING
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All’Expo Parigi, tenutasi di recente, abbiamo incontrato i responsabili di alcuni importanti brand ai quali abbiamo chiesto un loro parere
ono molti gli aspiranti imprenditori che decidono di avviare la propria attività grazie ad un franchising, formula che offre alcuni indubbi vantaggi tra cui, ad esempio, la possibilità di sfruttare la notorietà e la buona reputazione del marchio e di usufruire dell’esperienza di una realtà già affermata e di agevolazioni nella gestione dell’attività stessa. Un valido canale di promozione volto all’espansione della propria rete franchising sono le fiere di settore. Le fiere specifiche del settore franchising sono anche un ottimo strumento per testare la validità del proprio format in paesi esteri prima di procedere all’espansione. All’estero, e soprattutto
negli USA, sta crescendo l’interesse per i format imprenditoriali Made in Italy, un motivo in più per far conoscere la propria attività tramite le fiere nazionali ed internazionali. Tra le Fiere Franchising Italiane sicuramente da sottolineare il Salone Franchising Milano che è la principale fiera del settore in Italia. Tra quelle internazionali l’International Franchise Expo di New York, Franchising Expo di Sydney in Australia, e Franchise Expo Paris in Francia, tenutasi di recente. Proprio all’Expo Parigi abbiamo incontrato i responsabili di alcuni importanti brand ai quali abbiamo chiesto un loro parere in merito alle fiere di settore.
LA PAROLA AI PROTAGONISTI Incrementare le opportunità di business è l’obiettivo di tutte le aziende, qualsiasi sia la loro dimensione e ragione sociale. Entrare in contatto con loro, può rappresentare invece un’opportunità per chi vuole entrare nel mondo imprenditoriale. Capire se ci sono i margini per una collaborazione è il miglior modo per mettere in atto strategie mirate a realizzare un proprio business. La parola ai protagonisti attraverso tre domande per offrire ai nostri lettori una informazione di servizio: • • •
Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati?
Nelle pagine seguenti le risposte.
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/ SPECIALE /
NOME: Umberto COGNOME: Gonnella RUOLO: CEO e fondatore AZIENDA: 101 CAFFÈ
IL BRAND: Con oltre 100 punti vendita in Italia e nuove aperture all’estero, 101CAFFÈ è la più importante realtà in franchising nella vendita di caffè porzionato. La sua mission è riportare il caffè espresso in capsule a parlare italiano, in Italia e nel mondo. Va in questa direzione l’accordo con Food Empire, multinazionale di Singapore, entrata nel dicembre 2017 nel capitale di 101CAFFÈ. Tutti i prodotti proposti sono di altissima qualità: il caffè a marchio proviene dalle migliori torrefazioni artigianali d’Italia, selezionate da 101CAFFÈ. Una scelta che premia, visto il grande successo tra i consumatori finali ma anche tra gli affiliati, che vedono i loro fatturati in costante crescita. Benché giovane (il primo negozio è del 2012), 101CAFFÈ è un marchio affermato, merito di un’attenta strategia commerciale e di una proposta di affiliazione che fa la differenza. È un brand solido e dinamico con una gamma di caffè e bevande in grado di soddisfare i gusti più diversi (oltre 1400 referenze) per le varie modalità di consumo (cialde, capsule, grani, macinati e solubili); è vendita al dettaglio, ma anche caffetteria. La formula di affiliazione accompagna il franchisee sin dall’inizio: scelta della location, formazione, supporto commerciale, di marketing e molto altro. I numeri confermano la validità della strategia: a fine 2018 sono state milioni le cialde e le capsule distribuite in Italia e nel mondo da 101CAFFÈ, con un trend che in Italia ha registrato una crescita del 40% rispetto all’anno precedente. Che ruolo ha la giusta informazione e
comunicazione per il successo di un brand? “Per la nostra azienda la comunicazione è fondamentale: siamo infatti strutturati con un ufficio apposito composto da sette risorse che lavorano quotidianamente sia per il brand a livello corporate sia per i negozi: area grafica, area digital, produzione video, produzione contenuti, ufficio stampa. Il tutto coordinato da un responsabile che si assicura che tutto quello che viene comunicato, sia dalla casa madre che dai negozi, rispetti le linee guida di comunicazione del brand 101CAFFÈ. Oggi non è più sufficiente avere un buon prodotto ad un buon prezzo o una buona formula di franchising: è necessario saper comunicare adeguatamente il proprio business, restando sempre coerenti con l’identità del marchio”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Eventi di importanza internazionale, come il recente Salone del Franchising di Parigi ed altri eventi di pari portata, sono strategici e sono occasioni ottimali sia per reclutare nuovi affiliati, sia per scambiare punti di vista con altri brand, inclusi quelli dello stesso settore. Il percorso internazionale di 101CAFFÈ ha avuto inizio proprio grazie alla partecipazione a questi importanti appuntamenti: la sua crescita, dal primo accordo di sviluppo firmato per il Marocco, fino all’apertura del primo punto vendita in Svizzera, il 13 ottobre 2017. Grazie ad un minuzioso lavoro di preparazione nel corso del 2018, sono
stati aperti altri tre punti vendita, in Marocco, Singapore e Kuwait e un popup store, in Slovacchia ed altro ancora è previsto per l’anno in corso. 101CAFFÈ sarà quindi presente alle fiere di primaria importanza nel mondo del franchising e del caffè: da Parigi a Londra, da Milano a Colonia, non mancheranno mai i caffè artigianali e le bevande calde 101CAFFÈ”. Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “Dovrei fare un lungo elenco dei punti di forza, ma li riassumo con un concetto che li racchiude tutti: 101CAFFÈ è un marchio che dalla sua nascita (fine 2012) sta crescendo sano e forte; in questi sei anni abbiamo aperto oltre 100 negozi, e diversi affiliati hanno aperto nel tempo più punti vendita, arrivando fino a cinque negozi. Gli affiliati 101CAFFÈ possono vantare un’assistenza ed una vicinanza della casa madre per ogni aspetto dell’attività, che va dal marketing alla logistica, dalla produzione di materiale pubblicitario al coaching ed alla continua formazione. Abbiamo aperto alcuni punti diretti proprio per creare dei centri “scuola” per i nostri affiliati, che possono usufruire di training per il proprio personale o per loro stessi. Tutti in azienda lavorano per massimizzare i risultati dei punti vendita e questo sta dando soddisfazioni reciproche sotto ogni aspetto: professionale, personale, economico. 101CAFFÈ è un brand in evoluzione esattamente come lo è il mercato in cui opera e questa è per tutti gli affiliati una garanzia di presente e di futuro”.
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/ SPECIALE /
NOME: Pietro COGNOME: Nicastro RUOLO: CEO e Founder AZIENDA: LÖWENGRUBE
IL BRAND: La rete in franchising Löwengrube nata nel 2014, rappresenta oggi un progetto di successo nel settore della ristorazione, con oltre 300 addetti impiegati all’interno dei 12 ristoranti e 5 wagen (food truck) distribuiti in Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Marche, Lazio e Sardegna. Il format si distingue sul mercato grazie alla sua ampia offerta gastronomica, basata su piatti della tradizione bavarese, accompagnati da una selezione di birre spillate rigorosamente alla tedesca. Per il 2019 sono in programma altre 10 nuove aperture. Abbiamo completato il 2018 con un + 35% complessivo fatturato rete oltre i 13 Milioni di Euro. Prevediamo di chiudere il 2019 con un ulteriore incremento dei fatturati dell’ordine del + 40%. Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “Tra i nostri valori fondanti c’è la trasparenza. Per questo crediamo fortemente che una corretta informazione
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ed una comunicazione trasparente (all’esterno del perimetro aziendale, ma anche all’interno, con i dipendenti ed i franchisee) siano fondamentali per il successo di un brand”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Noi crediamo molto a questi eventi, soprattutto alle fiere di settore, dal nostro lancio del franchising nel 2014. I fatti dimostrano questa no-
stra convinzione. Dal 2015 ad oggi abbiamo sempre investito per partecipare al salone di Milano, Parigi ed al Mapic Food & Beverage”. Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? "Tra i punti di forza c’è senza dubbio una authentic experience. Facciamo vivere una vera esperienza Bavarese a 360 gradi. Portiamo tutto l’anno in Italia l’Oktoberfest, con la sua atmosfera gioiosa e festosa. Prodotti, ambiente, divise, musica, fanno sì che nei nostri locali venga ritrovata l’originalità a cui ci ispiriamo. Quindi un format unico e ben identificato, che si differenzia chiaramente da tutte le birrerie in Italia. Il vantaggio per gli affiliati che quella di Löwengrube è una formula di franchising collaudata da oltre 15 anni, a partire dal primo ristorante in provincia di Firenze, e questo presenta economics molto attraenti per il Franchisee”.
/ SPECIALE /
NOME: Damiano COGNOME: Alberti RUOLO: CEO AZIENDA: ANONIMA CIBI SRL brand èPasta
IL BRAND: èPasta, il franchising dal gusto italiano. Una vera e propria cucina professionale che può essere trasportata su camion, treno, cargo e posizionata in strade, piazze, centri commerciali, stazioni e punti di passaggio, per offrire il prodotto base della dieta mediterranea italiana. èPasta è un nuovo format di ristorazione nato in occasione di Expo 2015 e ideato per offrire un prodotto fresco cucinato e condito al momento in modalità street food, all'interno di un container marittimo riadattato oppure in negozio su strada o nei Centri Commerciali. Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “Fondamentale per la riuscita di un brand di successo è l’informazione che a più livelli e con media differenti serve a comunicare e diffondere il marchio, l’offerta dei prodotti, la loro diffusione sul territorio e la fidelizzazione dei clienti. Il consumatore ha la necessità di sapere a chi si deve rivolgere per i propri acquisti con la sicurezza di orientarsi su dei prodotti e marchi che garantiscano serietà,
stabilità e affidabilità. L’informazione è quindi alla base di ogni acquisto in tutti i settori merceologici”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eveni di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Per un’azienda orientata al settore franchising il solo modo di poter presentare la propria offerta e ottenere contatti importanti a livello internazionale è la propria presenza nelle fiere di settore come ad esempio Expo Milano o Parigi a seconda se si è orientati al mercato interno oppure estero. Ci sono in tutto il mondo altre fiere di settore destinate al franchising. La fiera di settore poi dà l’opportunità ai singoli affiliati o neo affiliati di poter confrontarsi con una vasta scelta di proposte per poi scegliere quella più idonea a lui. Ho trovato nello specifico del Salone Expo Paris una grande organizzazione che coinvolge tutti gli operatori diretti e indiretti del settore (dai marchi proposti, agli istituti di credito, le immobiliari e l’avvocatura). Auspico che la stessa cosa possa svilupparsi anche in Italia per fare in modo che il franchising possa diventare sempre più una modalità di proposta per le aziende piccole e grandi”. Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “èPasta è un nuovo format di ristorazione ideato per offrire pasta fre-
sca cucinata e condita al momento con formula take away. Una vera e propria cucina professionale posizionata in strade, piazze, centri commerciali, stazioni e punti di passaggio per offrire il prodotto base della dieta mediterranea italiana: la pasta. Un pasto buono e sano a prezzo accessibile. Un’offerta semplice, nutriente e salutare in comune a tutti i popoli, le culture e religioni. Un’offerta in modalità Street Food, con la qualità da Chef Food ma un prezzo da Fast Food. La proposta nei nostri punti vendita si basa sull’offerta di 8 tipi di Pasta tra cui semole di grano duro, integrali al farro, legumi per celiaci e 12 tipi di sughi. La pasta è cotta e condita al momento secondo la richiesta del cliente, con ingredienti sempre freschi acquistati da fornitori italiani per garantire la massima qualità del prodotto. La somministrazione avviene mediante Take Away Food Box, composta da contenitore e forchetta biodegradabili e compostabili. Abbiamo studiato un format che si presta perfettamente alla diffusione sia in Italia che all'estero, secondo il modello del franchising, grazie a sistemi di gestione e produzione standardizzati che rendono lo svolgimento del processo produttivo semplice per tutti, senza la necessità di un cuoco o personale specializzato”.
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/ SPECIALE /
NOME: Francesco COGNOME: Fiandra RUOLO: Ceo e Founder AZIENDA: CAFFÈ NAPOLI - EXYTUS
IL BRAND: Caffè Napoli nasce nel 2015 dalla volontà di tre imprenditori di esportare l’espresso napoletano in Italia e nel mondo. Da Pozzuoli a Milano il passo fu breve. Caffè Napoli ha rivoluzionato il tradizionale concetto di bar al punto che il successo è stato immediato: in tre anni vengono aperti 11 punti vendita e si inaugura la formula franchising con all’attivo sette stores aperti da tre imprenditori. All’estero un primo punto vendita (diretto) è presente a Londra. Caffè Napoli è anche sede di una scuola di formazione per il personale che così viene avviato alla corretta preparazione del caffè. Ogni giorno in caffè Napoli vengono serviti circa 10000 caffè espresso. Quando si passa davanti ad un caffè Napoli non si può fare a meno di notarlo, le maioliche, i colori, il banco filo strada e l’accoglienza del personale lo rendono un posto unico, ormai una “destination” su Milano ed in espansione sia in Italia sia all’estero. Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “In Caffè Napoli informazione e co-
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municazione sono curate in modo particolare: il cliente è il destinatario di tante e preziose nozioni sul caffè, dalla sua nascita alla qualità. Mettiamo a disposizione il nostro sapere sul processo di torrefazione e sulla preparazione dell’espresso e dei nostri caffè speciali così che i clienti sappiano sempre che quello che stanno bevendo è un prodotto senza eguali. Inoltre, nei punti vendita il cliente è accolto a livello visivo da diversi supporti informativi anche a video così che in tempo reale venga coinvolto dall’esperienza Caffè Napoli. A livello social e web parliamo al cliente con un tone of voice confidenziale e alle volte ironico. Intendiamo fortemente coinvolgere, fare tendenza, trasmettere fiducia al cliente”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Caffè Napoli partecipa agli eventi di settore con particolare interesse e in modo mirato. Puntiamo ad attrarre nuovi affiliati in Italia così come master franchisee all’estero per sviluppare nuovi canali. Per noi il Salone Expo di Parigi è una vetrina di fondamentale importanza soprattutto in termini di visibilità. I riscontri che abbiamo ottenuto durante gli eventi di settore sono stati più che positivi. Il brand è nato e cresciuto velocemente e adesso puntiamo a crescere sia a livello nazionale che in Europa e nel Middle East”.
Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “I punti di forza di Caffè Napoli sono la scalabilità del format che può applicarsi a diverse tipologie di locale con dimensioni che vanno dai 60mq ai 120 mq, un investimento mediante il quale non solo si riceve il knowhow di Caffè Napoli ma anche affiancamento continuo in tutte le fasi di apertura e formazione del personale, la dotazione tecnica di macchine a leva per garantire al cliente un espresso di qualità superiore, la miscela customizzata “Cremoso” che rappresenta l’eccellenza dell’offerta caffetteria, la linea di vendita del prodotto food di eccellente qualità, una solida e costante crescita del business che garantisce il ritorno dell’investimento affrontato”.
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NOME: Riccardo COGNOME: Bacchi Reggiani RUOLO: CEO AZIENDA: BOTTEGA PORTICI
IL BRAND: Bottega Portici - Pasta Bolognese & Co. è il nuovo food-format 100% Made in Italy nato nel 2014 a Bologna, ad opera di un team di esperti nell’alta ristorazione riconosciuta dalla Guida Michelin. Inserito nella strategia di crescita del Gruppo Imperial Spa, azienda leader del Fast Fashion italiano nel mondo, Bottega Portici propone pasta fresca di alta qualità alla portata di tutti. La struttura organizzativa, il business model e la formazione in Academy garantiscono la solidità e la replicabilità del format. Nel 2018 infatti è partito il progetto di sviluppo e sono state fissate le condizioni del franchising (fee d’ingresso, royalty, investimento,…). Oggi Bottega Portici, oltre che a Bologna, si trova a Reggio Emilia, Roma, Brescia e Milano, registrando un grande successo di clientela, che per colazione, pranzo, aperitivo e cena può contare su prodotti artigianali, da consumare in loco, in un ambiente confortevole e di design, o take away, grazie a un packaging 100% compostabile. Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “L’alta qualità dei nostri prodotti, la
professionalità del nostro staff e il sapore tutto italiano sono i principali aspetti che vengono trasmessi a tutti i nostri clienti. La “sfoglina” crea la pasta fresca in vetrina, sotto gli occhi di tutti; così come la cucina dove gli chef preparano i primi della tradizione è a vista. Il cliente in Bottega vive un’esperienza che lo porta a conoscere tutto il processo di produzione della pasta. Questo è il nostro principale mezzo di comunicazione, che risulta vincente e soprattutto trasparente agli occhi del cliente”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Gli eventi di settore sono importantissimi momenti di networking e di confronto, in cui testare l’appeal del brand e riuscire a interloquire con grandi professionisti, a cui poter esporre il progetto. All’ultima edizione del Franchise Expo Paris 2019 eravamo presenti anche noi, per la prima volta oltre i confini nazionali, partiti con l’obiettivo di far conoscere i valori del nostro brand in Europa. È stato qui che abbiamo notato un grande
interesse da parte dei visitatori, molti dei quali possono rappresentare degli alleati per lo sviluppo di Bottega Portici sia in Italia sia all’estero”. Quali sono i punti di forza del brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “Bottega Portici è italianità, è qualità, è design. Il brand rappresenta una sintesi di tradizione e innovazione, in cui la pasta fresca viene servita in un packaging 100% compostabile, l’ordine avviene attraverso delle casse automatiche, il disk-pager evita attese per il servizio al tavolo. Bottega Portici risponde alle esigenze del consumatore europeo di oggi, che ha la necessità di mangiare velocemente, senza rinunciare alla qualità del cibo. Bottega Portici garantisce rapidità del servizio (dall’ordine alla somministrazione passano massimo 10 minuti) e altissima qualità dei prodotti e delle materie prime, tutte italiane. Tradizione e qualità che vengono messe a sistema, grazie a un know-how di procedure standardizzate, di controllo di gestione e di ottimizzazione delle risorse, che rendono il nostro format sostenibile. L’Headquarters, inoltre, raccoglie gli uffici Food, Selezione, Controllo di Gestione, Comunicazione e Marketing, Stile, che lavorano per lo sviluppo e il supporto continuo di ciascuno store; oltre che all’Academy, dove vengono formate tutte le figure professionali degli store, attraverso programmi formativi pre e post apertura studiati da esperti e chef stellati, per garantire gli stessi standard qualitativi in ogni punto vendita”.
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NOME: Vilma COGNOME: Tosco RUOLO: General Manager AZIENDA: PRODES s.r.l. – Pet’s Planet
IL BRAND: Pet’s Planet fa parte di un gruppo che produce alimenti per cani e gatti da oltre 40 anni in impianti propri, localizzati in Italia, e utilizzando ingredienti essenzialmente del territorio. La nostra forza sono i Consulenti Nutrizionali, una rete di persone di ogni età, ricche di passione e amore per gli animali, che consigliano e vendono l’alimentazione più adatta per cani e gatti su tutto il territorio italiano e in alcuni paesi europei quali Svizzera francese, Francia e Belgio. È il valore aggiunto in grado di differenziare la nostra azienda dagli altri operatori del settore. Un plus che, superando il concetto di canale distributivo classico, riesce a offrire una Consulenza Nutrizionale e la consegna del prodotto praticamente ovunque fondando il proprio modus operandi sul contatto personalizzato con il proprietario dell’animale. Da circa un anno questa filosofia si è completata grazie alla possibilità, per gli affiliati, di diventare titolari del negozio monomarca Pet’s Planet, rendendo di fatto omnicanale la nostra proposta in franchising. Che decida
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di diventare imprenditore in azione o in negozio, l’affiliato Pet’s Planet può crearsi un lavoro indipendente, redditizio e professionale, in un settore in crescita, con un investimento limitato, un ridotto rischio imprenditoriale e con un partner industriale di assoluta affidabilità. Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “Fondamentale”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli au-
torevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Le fiere di questo livello sono utili sia per incontrare nuovi potenziali affiliati, sia per incontrare candidati con i quali si sta trattando ma non si ha ancora avuto modo di conoscere personalmente”. Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “Offrire una Consulenza Nutrizionale e la consegna del prodotto praticamente ovunque fondando il proprio modus operandi sul contatto personalizzato con il proprietario dell’animale. Da circa un anno questa filosofia si è completata grazie alla possibilità, per gli affiliati, di diventare titolari del negozio monomarca Pet’s Planet, rendendo di fatto omnicanale la nostra proposta in franchising”.
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NOME: Fabrizio COGNOME: Magi RUOLO: Amministratore unico AZIENDA: MARIMA SRL IL BRAND: La Marima srl è un’azienda nata nel 2004 che produce vasche-micropiscine ad uso singolo con hydrobike ed idromassaggio. Dopo aver aperto il centro pilota a Fano (PU), a fine 2015 si è deciso di iniziare la strada del franchising in Italia per affiancare e supportare il cliente al fine di garantirgli il successo di questa attività innovativa ed assisterlo in ogni sua esigenza. In questi anni sono stati aperti più di dieci centri affiliati e attualmente altri tre in fase di apertura. Da quest’anno anche in Francia dove il brand è presente dal 2009 con circa 30 clienti, è iniziato il percorso del franchising con il marchio “1° Eau Fitness Marima” continuando con la stessa proposta di franchising completamente gratuito e senza vincoli per l’affiliato che gode dei benifici di questa formula (formazione, marketing, assistenza ecc) senza ulteriori costi rispetto all’acquisto delle macchine. La partecipazione all’Expo Franchise Paris è stato il primo passo per iniziare questo nuovo percorso nel mercato francese nel settore del franchising. Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “Sicuramente l’informazione e la comunicazione hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo del brand, naturalmente bisogna anche tenere conto dei costi delle stesse. Innanzi tutto è necessario avere una “sostanza” positiva che viene rappresentata dal brand. Noi proponiamo il moto in acqua abbinato all’idromassaggio, un servizio con effetti realmente salutistici per il cliente finale ed un format con bassi costi gestione ed alta redditività che soddisfa l’affiliato. Abbiamo testato gli effetti benefici dell’attività con studi universitari e il forte gradimento del pubblico è una
garanzia del successo per i nostri affiliati. Quindi la comunicazione e l’informazione anche con investimenti limitati danno buoni risultati. Gli stessi centri affiliati sono una promozione del nostro brand ed anche per questo riteniamo che la formula del franchising gratuito sia un vantaggio sia per l’affiliato, ma anche per noi perché genera comunicazione. Sicuramente è vera la regola di “fare bene e farlo sapere” bisogna fare entrambe le cose, ma il fare bene è un prerequisito senza il quale non si ha futuro”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Gli eventi di settore sono sicuramente importanti perché ci si confronta con un pubblico interessato e professionale, si ha una certa visibilità e si ha un’idea di come si muova l’intero settore quindi sono sicuramente utili, ma è difficile capire quali siano i reali ritorni in termini di sviluppo e reclutamento. Ritengo che oggi sia fondamentale la presenza sulla rete web che viene comunque utilizzata da chi sta cercando una nuova attività o un’opportunità di investimento. L’incontro in fiera è importante e può essere un’opportunità per conoscere gli operatori professionali e i distributori, ma non credo sia così determinante come in passato per il reclutamento dei singoli affiliati”. Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “I punti di forza di “Acqua Fitness Marima” sono molteplici. Il moto in acqua con hydrobike abbinato all’idromassaggio in vasca singola e cabina riservata su appuntamento è un servizio salus per aquam molto efficace che
permette di ottenere ottimi risultati salutistici ed estetici. Quindi l’affiliato vende ai suoi clienti un servizio veramente efficace (con evidenze dimostrate scientificamente) che non ha rivali per il trattamento di ritenzione idrica, gonfiori, cellulite, sovrappeso, inestetismi ecc., i risultati fidelizzano i clienti e producono un notevole passaparola positivo. Il tipo di attività genera grande interesse e curiosità da subito è quindi molto facile fare entrare i clienti a provare e questo è un requisito fondamentale per poter poi vendere. L’attività con sedute da 30 o 45 minuti è rapida e su appuntamento quindi è adatta anche ad un pubblico con poco tempo a disposizione. I costi gestione dell’attività sono estremamente ridotti e la redditività del centro è elevata, quindi i risultati economici sono sicuramente soddisfacenti. Anche l’investimento iniziale è relativamente basso ed accessibile a buona parte dei potenziali affiliati. Inoltre non è richiesta un’esperienza specifica perché l’attività è semplice da gestire. Altro vantaggio per l’affiliato è il fatto di aderire ad un franchising completamente gratuito, in cui l’unico investimento è rappresentato dall’acquisto dei prodotti perché non vengono richiesti fee d’ingresso, royalty o contributi pubblicitari. Di contro l’affiliato viene seguito dalla progettazione alla realizzazione del centro, ha tutta la formazione necessaria per la gestione del centro e per la parte commerciale, viene seguito nello start up e può confrontarsi con noi per ogni esigenza di gestione, ha l’uso gratuito dei marchi delle grafiche ecc. come un franchising tradizionale”.
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NOME: Alessandro COGNOME: Ravecca RUOLO: Presidente Cibiamogroup AZIENDA: VIRGIN ACTIVE CAFÉ
IL BRAND: Cibiamogroup, fondata nel 1992 a Sarzana (SP), è una società leader nella ristorazione veloce di qualità che ha creato e gestisce, direttamente e in franchising, una rete di oltre 100 punti vendita in Italia con i marchi Il Forno di cibiamo, La bottega del Caffè, Virgin Active Café e Mondadori Café. Da un anno Cibiamogroup è presente anche in Francia dove ha inaugurato La bottega del Caffè a Cannes. Virgin Active Café, nato nel 2004 e rinnovato nel 2016, è il format studiato per i centri fitness Virgin Active, per soddisfare le esigenze di coloro che cercano anche attraverso il cibo di raggiungere benessere, forma fisica e felicità. Il menù propone in modo innovativo le giuste combinazioni alimentari a seconda del momento (prima, dopo e durante l’allenamento) e dell’obiettivo che si desidera raggiungere (forza, equilibrio e leggerezza). Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “Informazione e comunicazione sono due fattori fondamentali per il successo di un brand. Nel 2016 abbiamo intrapreso un processo di restyling per rinnovare l’immagine del brand e rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più attento al benessere ed alla forma fisica. Attraverso il nuovo menù, formulato in collaborazione con nutrizionisti ed esperti di psicologia dei consumi (Prof.ssa Olivero, docente all’Università Bicocca) abbiamo creato un potente strumento di comunicazione che ci permette
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di trasmettere al cliente informazioni utili e regole facili da seguire. Il nostro menù rappresenta una vera e propria guida che aiuta il consumatore nella scelta del pasto ideale, in termini di alimenti e quantità, durante i vari momenti della giornata e dell’allenamento”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Diamo da sempre molta importanza alla partecipazione a fiere o eventi di settore che rappresentano per noi, interessanti occasioni di incontro e condivisione di opportunità. Anche quest’anno abbiamo partecipato alla 38° edizione di Franchise Expo Paris presentando La bottega del Caffè, uno dei format del gruppo, oggi già presente in Francia e oggetto di un
progetto di sviluppo internazionale. Non abbiamo promosso il brand Virgin Active Café essendo presenti solo sul territorio nazionale”. Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “La nuova formula studiata per il format Virgin Active Café che lo rende attuale e capace di rispondere concretamente alle esigenze di una clientela evoluta ed attenta al proprio benessere grazie ad un approccio unico ed innovativo sul piano dell’alimentazione per il fitness. La semplicità del modello rende inoltre il format facilmente replicabile e adatto alla formula franchising. Le future aperture saranno, però, gestite con la formula diretta”.
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NOME: Salvatore COGNOME: Grizzanti RUOLO: Head of business development AZIENDA: DOPPIO MALTO
IL BRAND: Doppio Malto Brew Restaurant è una realtà che oggi conta 12 locali (10 diretti e 2 in franchising) in tutta Italia e punta a far crescere la cultura della birra artigianale nel nostro paese con un piano che prevede sei nuove aperture sul territorio nazionale nel primo semestre del 2019. Lo sbarco all’estero è previsto nel 2020, con l’apertura di un brew restaurant Doppio Malto a Lione (Francia). In tutti i brew restaurant protagonista è la birra pluripremiata (oltre 100 i riconoscimenti internazionali conseguiti) prodotta nella fabbrica Doppio Malto di Erba (CO) insieme a un cibo semplice e genuino: carni alla brace, dolci fatti in casa, burger di carne fresca e ricette in cui la birra è un ingrediente speciale. A fine 2019 sarà attiva una nuova fabbrica di birra in Sardegna, in costruzione nelle vicinanze di Iglesias, che porterà ad un aumento della produzione del 400% per sostenere lo sviluppo della rete dei locali su tutto il territorio nazionale con linee di confezionamento per fusti, bottiglie e lattine. Il fatturato globale dei Doppio Malto Brew Restaurant nel 2018 si è attestato intorno agli 8 milioni di euro (con una forbice per punto vendita che va dagli 1,2 ai 2 milioni di euro) e la fabbrica Doppio Malto ha prodotto circa 400.000 litri di birra. Che ruolo ha la giusta informazione e comunicazione per il successo di un brand? “La comunicazione, a tutti i livelli, ha un ruolo fondamentale per comunicare l’identità di un marchio, fattore centrale per il suo successo. Con Doppio Malto siamo riusciti ad
instaurare da subito un dialogo con i nostri pubblici che si basa sui valori di eccellenza e familiarità”. Quanto sono importanti e che valore dà agli eventi di settore, quelli autorevoli, come il Salone Expo Parigi, per lo sviluppo dei brand del settore e per il reclutamento di nuovi affiliati? “Da sempre partecipiamo a quelli che riteniamo gli eventi più importanti del settore, come l’Expo di Parigi e il Mapic Food di Milano. Sono luoghi fondamentali per incontrare nuovi possibili affiliati e i maggiori player del real estate oltre che per guardarsi intorno, confrontandosi con le tante insegne che fanno dell’affiliazione un canale di sviluppo privilegiato”. Quali sono i punti di forza del suo brand e quali i vantaggi per potenziali affiliati? “Siamo una delle prime realtà produttive ad approdare nel mondo del food retail. La nostra autenticità è un elemento di innovazione e di forte focalizzazione all'interno del mercato fast casual del nostro paese. Una storia di persone, esperienza e passione in grado di valorizzare in modo unico la customer experience dei
nostri clienti. Il nostro concept si fonda principalmente sul controllo e la produzione delle materie prime, che ci permettono di assicurare ai nostri clienti un prodotto di estrema qualità. Ulteriore valore aggiunto del nostro format è sicuramente il mood autentico, caldo e industriale, che rimanda direttamente al sapore artigianale della nostra storia; un luogo dove poter degustare la birra artigianale fresca, accompagnata da un menu sempre vario e con ingredienti selezionati, ampliando la propria cultura brassicola e intrattenendosi con aree ludiche ed eventi sempre diversi. Raccontiamo Doppio Malto come “un posto felice” ed è quello che è: un luogo in cui sentirsi a proprio agio ad ogni ora del giorno. È questo concept che detta la linea del layout dei locali, con spazi grandi, divani, free wi-fi, biliardo, freccette, spazi a misura di bambino. Gli affiliati hanno la possibilità di lavorare con un marchio che, senza dimenticare il lavoro costante sull’eccellenza del prodotto, offre ai propri clienti qualcosa di più: un’esperienza indimenticabile”.
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/ SPECIALE /
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/ MARKETING /
Sono uno strumento potente che va affrontato, in un’ottica business, in modo completamente differente da un post normale
LE STORIES SUI SOCIAL MEDIA Comunicano con le emozioni e possono essere un valido strumento per la comunicazione aziendale. Devono fare sorridere, emozionare, coinvolgere, e in questo modo comunicare quello che è il messaggio di Mattia Nicoletti*
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I
l social media è diventato parte del quotidiano. Non c’è una persona che almeno una volta al giorno non dica “l’ho letto su Facebook” o “l’ho visto su Instagram”. Che il social faccia parte del nostro quotidiano è spesso però un problema, perché chi lo usa tutti i giorni pensa di conoscerne ogni segreto. E non è così. Ci sono due considerazioni importanti da fare, la prima è che ogni settimana cambiano le regole, si modificano gli algoritmi e vengono modificati alcuni processi (anche se nei minimi dettagli), la seconda è che quando si usano i social per questioni personali non si affrontano le problematiche che si affronterebbero se si utilizzasse il social media per un’azienda. Allo stesso tempo, però, la “rigidità” che si può avere nell’utilizzare facebook o Instagram (o Twitter) per il business, può essere in alcuni casi limitante. È il caso delle stories, che hanno necessità di un approccio mentale completamente differente.
Le stories rappresentano degli istanti
Inventate da Snapchat le stories sono delle testimonianze momentanee che, se non si mettono in evidenza sul proprio profilo, nascono e muoiono in 24 ore. Vanno quindi utilizzate come tali. Coinvolgere prima di comunicare
Le stories, comunicano con le emozioni. A volte possono andare fuori dallo standard di comunicazione aziendale, ma è giusto così. Devono fare sorridere, emozionare, coinvolgere, e in questo modo comunicare quello che è il messaggio.
Il dono della sintesi
Le stories sono delle immagini, dei video, sui quali può essere scritto un testo, apposto un tag (o più di uno) e delle grafiche. Pensare però alla semplicità può aiutare, perché l’errore che di frequente viene commesso è quello di riempire lo schermo con qualsiasi cosa. Piuttosto è meglio fare più storie che farne una sola che include tutto ciò che si vuole dire. Essere creativi
Gli utenti, soprattutto quelli di Instagram, sono abituati a vedere le stories, e ne vedono decine e decine ogni giorno. È fondamentale quindi che quando si fa una storia, soprattutto se con obiettivo business bisogna essere creativi. Sia nell’immagine o nel video che nel testo. Condividere, condividere, condividere
Un’altra caratteristica delle stories è quella di condividere qualcosa che le persone non possono abitualmente vedere. Un backstage, un processo di produzione, un evento esclusivo. Condividere significa stimolare la curiosità di chi guarda. L’importanza di osare
L’immediatezza delle stories crea spesso un blocco in chi le deve creare. Questo accade perché le variabili da considerare sono molte e si ha paura di esagerare. Quindi accade di realizzare stories che sono banali o inutili. Le stories, che sono presenti da qualche tempo anche su Facebook (anche se non sono così utilizzate come su Instagram) sono uno strumento potente che va affrontato, in un’ottica business, in modo completamente differente da un post normale. Cogliere l’attimo è la chiave, per trasmettere emozioni a chi le vedrà. *Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment
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Spunti di riflessione per convertire lo shopping in un’esperienza: il caso Nike Soho di New York
QUANDO IL RETAIL DIVENTA FORMAT Vivere un’esperienza emozionante assieme ad un brand di nostro interesse consolida l’affezione al marchio e consente alle aziende di iniziare una nuova storia con i propri clienti; una storia fatta di informazioni, di parole, di immagini, di cose e accompagnata dall’attivazione di quanti più sensi possibile Seconda parte di Massimo Melis
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CONTESTO
Siamo in un campo dove field e retail marketing ALT si fondono, quello dell’ultimo miglio dove il dialogo tra consumatore e brand ormai si svolge senza soluzione di continuità e dove si sperimentano tecnologie, format, ma soprattutto si realizzano Social Media Special Event esperienze. & Web Tra attivazioni, lanci e prove di prodotto le azioni lavorano su conoscenza, consapevolezza del brand e aumento delle vendite e l’interazione e la prosField & simità con i clienti permette di raccogliere dati, Retail informazioni e profilare il consumatore. Il tutto sostenuto da un volano virtuoso che sostiene le attività field e retail e le integra conFORMAT advertia Berlino nel 2015, e adesso all’experience sing, social media management, web marketing e unocome Senza dubbio degli store più cool è e rimane il Nike Soho di New York. Oltre & interactive store. e interazione; si potrebbe affermare 6.000 mq. special event. Vediamo qual è il retail format chedistribuiti su 5 piani di divertimento che Nike sia passata dal concept store al digital retail experience poi, come a Bene, iniziamoprima, l’esperienza, è possibile utilizzapropone l’articolo di questo mese comeBerlino spunto nel 2015, e adesso all’experience & interactive store. re un free locker,utilizzare un armadietto extra large come Bene, iniziamo è possibile un free locker, un armadietto extra di riflessione di come sia possibile convertire lo l’esperienza, large come tutto negli US of America, per riporre il nostro monopattino elettrico o lo tutto negli US of America, per riporre il nostro shopping in un’esperienza. zaino e poi GO! monopattino elettrico lo zaino e poi GO! un Niente paura, sei in a hurry, hai fretta? Il servizioo“Express session” ti garantisce acquisto, comunque personalizzato, in noninpiùa di mezz’ora. Ma se hai più e te Niente paura, sei hurry, hai fretta? Il tempo servizio FORMAT la vuoi godere puoi richiedere il servizio “Shop with an expert” e aderire alle diverse “Express session” ti garantisce un acquisto, codi prova delle Trial Zone dedicate al basketball, al soccer e al running. Senza dubbio uno degli store più cool è esessioni rimane All’interno dello store tutto racconta i valori e il mondo Nike. Lampadari realizzati munque personalizzato, in non più di mezz’ora. il Nike Soho di New York. Oltre 6.000 mq. districon scarpe luminose – strano a dirsi, ma sono bellissimi – nuovi modelli esposti in Ma se hai più tempo e te la vuoi godere puoi riteche di plexiglass come opere d’arte, abbigliamento e manichini palestrati, buiti su 5 piani di divertimento e interazione; si il servizio “Shop an quella expert” e adeimmagini mega deichiedere grandi campioni di basket, non puòwith mancare del grande potrebbe affermare che Nike sia passata Michael dal conJordan, enormi schermi LED e perfino un record: il muro di scarpe Nike più rire alle diverse sessioni di prova delle Trial Zone cept store prima, al digital retail experience grandepoi, al mondo. dedicate al basketball, al soccer e al running. Alcune sezioni sono dedicate alla possibilità di sfogliare il catalogo dei prodotti attraverso schermiAll’interno interattivi, collegati perfino alla reale disponibilità capi in e il dello store tutto racconta ideivalori negozio; altre allo storytelling del brand e dei suoi storici modelli. mondo Nike. Lampadari realizzati con scarpe luminose – strano a dirsi, ma sono bellissimi – nuovi modelli esposti in teche di plexiglass come opere d’arte, abbigliamento e manichini palestrati, immagini mega dei grandi campioni di basket, non può mancare quella del grande Michael Jordan, enormi schermi LED e perfino un record: il muro di scarpe Nike più grande al mondo. Alcune sezioni sono dedicate alla possibilità di sfogliare il catalogo dei prodotti attraverso schermi interattivi, collegati perfino alla reale disponibilità dei capi in negozio; altre allo storytelling del brand e dei suoi storici modelli. Scaricando l’applicazione dedicata si può accedere a diversi contenuti in realtà aumentata come video, filmati di partite e interviste della propria squadra di basket preferita.
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si fondano senza soluzione di continuità. I prodotti si possono esporre e raccontare attraverso l’interazione con il consumatore, che, attraverso dei touch screen integrati all’espositore del prodotto reale, o dei visori, sceglie quale direzione deve prendere lo storytelling. Il prodotto c’è ma è sostenuto e accompagnato da video, contributi multimediali, racconti sulla storia del brand e sull’utilizzo del prodotto, esperienze sensoriali visive, olfattive, tattili. Il partecipante, immerso nel mondo del suo brand preferito o aspirato, può virtualmente o realmente indossare abiti e complementi, realizzare delle esperienze di prodotto, inserite anche in contesti e mood non reali ma aderenti ai valori del brand, che rimbalzano in tempo reale e divertente sui social attraverso foto o video clip. La prova di un prodotto diventa un’esperienza da ricordare e condividere. Non solo, il consumatore evolve in opinion leader, può indirizzare, suggerire, richiedere, diventa un creatore di contenuti.
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e dei servizi. Siamo in epoca di user generated content, dove il consumatore, partecipante, crea i CONCLUSIONI contenuti da poter condividere nel luogo dove si arrivano al soffitto. Quando si arriva al piano dedicato alle Trial zone Il target non èinpiù passivamente svolge l’esperienza e conuna il suo sul web network. anche realizzare sessione outdosembra di entrare unasollecitato moderna ed equipaggia- dal-È possibile le informazioni e dai contenuti relativi a brand e or “Air Max Styling Session” per le strade della ta palestra. Le Trial zone sono aree attrezzate per RIPRODUZIONE VIETATA prodotti; oggi è lui stesso a richiedere a gran voce Grande Mela e prenotare un paioAZdi©Nike persorealizzare un’esperienza con ai piedi un paio di la definizione e personalizzazione dei prodotti nalizzate e pronte in tre giorni. Insomma, difficile nuove Nike, davanti ad un megaschermo e cornon entusiasmarsi e non trovare il modello giusto rendo su un tapis roulant come se si fosse a Cenper le proprie esigenze. tral Park, o in una porzione, metà in effetti, di un LA CARTA DI IDENTITA’ Una cosa singolare rispetto ai negozi italiani, sugli campo di basket. scaffali le scarpe sono esposte a paia e non singoAvvolti da musiche, suoni e megaschermi che rile: un dettaglio di un sofisticato merchandise o creano il pathos di un reale scambio di gioco, i è un’agenzia di live con uffici Roma e Milano, sono ancora gli effetti dellaa“tolleranza zero” ;)che ? sensoriComunicando cinetici collegatiEventi alle scarpe riproducono i communication da oltre 14 anni supporta grandi aziende e multinazionali in progetti di comunicazione movimenti del corpo e li proiettano su un grande cross mediale ed eventi. L’agenzia dispone di risorse interne dedicate allo sviluppo creaschermo. Il tutto circondato dalle tipiche splentivo, alla produzione (contenuti multimediali e scenografie) e al project management, e dide finestre newyorkesi che partono da diterra e in volta in funzione dello specifico e necessario propone team di lavoro formati volta linguaggio del progetto.
Massimo Melis
MASSIMO MELIS, Live Communication Project Massimo Melis - Per oltre un decennio si dedica alla valorizza& Strategy Manager massimomelis1964@gmail.com zione e riqualificazione di luoghi e destinazioni a beneficio di Per aziende oltre un decennio si dedica alla valorizzazione e riqualificazione immobiliari, finanziarie, territori. Successivamente entra di luoghi e destinazioni a beneficio di aziende immobiliari, finanziacome Project & Strategy Manager nelle agenzie di marketing rie, territori. Successivamente entra come Project & Strategy esperienziale e di live communication a supporto dellaManarealizzager nelle agenzie di marketing esperienziale e di live communication zione di nuovi format di comunicazione cross mediale dedia supporto della realizzazione di nuovi format di comunicazione cati alle multinazionali. Da oltre 15 anni porta la sua cross mediale dedicati alle multinazionali. Dainsegna oltre 15eanni insegna testimonianza professionale nei master di marketing e comunie porta la sua testimonianza professionale nei master di marketing cazione delle delle business school universitarie come quelle di Luiss, e comunicazione business school universitarie come quelle di LUMSA e Tor Luiss, LUMSA e TorVergata. Vergata. È anche docente abilitato alla preparazione della certificazione con valenza pubblica ed europea UNI11483 Professional of Communication – massimomelis@advertereitalia.it.
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L’INNOVATORE DEL SONNO Il caso Casper a Toronto in Canada è un esempio di brand che rompendo le regole tradizionali del mercato, ha raggiunto con maggiore forza i clienti potenziali: ottima qualità-prezzo, resi generosi e marketing attrattivo. Fra i prossimi progetti quello di un servizio di registrazione della qualità del sonno attraverso un’app di Fabrizio Valente*
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anciato nel 2014, Casper ha rivoluzionato il processo di acquisto dei materassi, alla luce di quanto emerso da una serie di ricerche preliminari realizzate dall’azienda. Molti clienti si aspettano un prodotto di qualità, che garantisca una sensazione di fresco sulla pelle, un equilibrato rapporto qualità prezzo e la semplicità nel processo d’acquisto, inclusa la possibilità di reso dopo un primo periodo di uso. Grazie a un prodotto semplice e di qualità, all’utilizzo sapiente dei social media, all’ecommerce che ora viene affiancato anche ai negozi fisici, Casper nel giro di pochissimo tempo è divenuto uno dei Brand del settore più conosciuti e apprezzati.
Semplicità
L’azienda si è concentrata su un prodotto di ottimo rapporto qualità-prezzo, con una gamma semplificata: un unico modello in 6 misure. La consegna è garantita in 3-5 giorni e soprattutto viene concesso un periodo di prova di 100 notti, rassicurando i clienti sulla possibilità di poter confermare l’acquisto solo dopo un utilizzo ripetuto e soddisfacente. Strategia multicanale
Casper vende on-line, potendo così abbattere i costi distributivi, ma ha anche aperto un flagship a Toronto e vari pop-up store dalle diverse tipologie, dal ‘cottage’ di Toronto al bus andato in giro per le principali città canadesi per il ‘nap-tour’ (tour del sonnellino).
Marketing accattivante
La strategia di marketing si è basata sulla capacità di usare in modo adeguato i vari canali che possono spingere l’ecommerce, facilitati dall’inusuale lungo periodo di prova concesso (100 notti). Questo approccio, valorizzato da comunicazioni accattivanti e linguaggio smart, ha creato un circolo virtuoso di passaparola fisico e digitale. La scelta della consegna a domicilio in bicicletta, grazie alla scatola di dimensioni contenute e al materasso ripiegabile, si è dimostrata un ulteriore fattore di curiosità verso
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Caso tratto dalla ricerca internazionale di Kiki Lab – Ebeltoft Group, Retail Innovations 13 Casper – Canada, Toronto La semplificazione di un processo di acquisto tradizionale, come quello del materasso, grazie al servizio ‘100 notti di prova’ e a un marketing accattivante. Area chiave Smart Shopping Tendenze complementari Sogni accessibili - Brand-to-store Info chiave • Specializzato materassi e “mondo sonno” • 2014: inizio attività on-line • 7 Paesi (America e Europa) • 480€ - 850€ range di prezzo • 3-5 giorni per la consegna • 100 notti in prova • Aperture costanti di pop-up store
il Brand, con connotati positivi. Per i più scettici, prima di recarsi in negozio è possibile prendere appuntamento per un test di 30 minuti dietro una tenda oscurante, in modo da provare al meglio il prodotto.
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Autorevolezza nel mondo del sonno
Per promuovere la cultura di un buon sonno, Casper gestisce da qualche tempo Van Winkle’s, un sito di notizie su come dormire meglio e aggiornato con le ultime ricerche scientifiche nel settore. Il Brand ha così rafforzato il proprio posizionamento di esperto del mondo del sonno, ampliando l’assortimento con cuscini, set di lenzuola, piumini, reti, coprimaterassi, telai in metallo e perfino materassi per cani, entrando in un settore in forte crescita come quello del pet. Casper si dimostra un innovatore che, rompendo le regole tradizionali del mercato, ha raggiunto con maggiore forza i clienti potenziali: ottima qualità-prezzo, resi ‘generosi’ e marketing attrattivo. Continuando a innovare: fra i prossimi progetti quello di un servizio di registrazione della qualità del sonno attraverso un’app. *Founder e AD di Kiki Lab – Ebeltoft Italy
È IL MOMENTO DI SCENDERE IN PIAZZA! CONTO VENDITA | PROGETTAZIONE | ASSISTENZA
MARGINE GARANTITO
Non sono previste quote di ingresso. Il margine è fisso e garantito per tutto l’anno, anche nel periodo Saldi e in tutte le fasi promozionali ordinarie e straordinarie previste da Piazza Italia.
FORMULA CONTO VENDITA
La merce fornita resta proprietà di Piazza Italia e garantirà il noto impatto quantitativo e promozionale del marchio. Il partner paga periodicamente solo la merce venduta e non dovrà preoccuparsi delle rimanenze finali, che verranno ritirate interamente da Piazza Italia ad ogni fine stagione.
GESTIONE COLLEZIONE E RIFORNIMENTI
La collezione, costantemente rinnovata da una gestione di riassortimenti automatici e personalizzabili dal Franchisee, vanta una potenzialità logistica in grado di effettuare consegne anche giornaliere.
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Già dalla fase di progettazione e nella gestione quotidiana del negozio, Piazza Italia è garante del massimo supporto formativo e di assistenza, mettendo a disposizione tutti i servizi di sede dedicati, ed un supporto territoriale continuo, fornito da Area Manager e Staff Visual.
info.franchising@piazzaitalia.it - Tel. +39 081 312 4000
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Un’arma potentissima, dal valore inestimabile
IL POTERE DELLE RECENSIONI DEI CONSUMATORI I giudizi di prodotti o servizi in vendita online danno adito al successo di un prodotto o di un servizio, ma anche al suo fallimento di Stefania Giuseppetti
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I
n un’epoca come la nostra in cui si sono moltiplicati i canali di diffusione della comunicazione, anche le forme di pubblicità ingannevole sono cresciute e sono diventate sempre più sottili e sempre più nascoste: con un messaggio falsato e distorto, esaltano qualità che il prodotto non possiede, ingannando il consumatore.
ATTENZIONE ALLA PUBBLICITÀ INGANNEVOLE
Spesso gli annunci pubblicitari, esaltando le qualità del prodotto o servizio a cui si riferiscono, trasmettono un flusso di informazione alterato che rende il pubblico sempre più scettico ed indifferente. Allora il consumatore, piuttosto che lasciarsi influenzare dalla sola pubblicità, ripone la sua fiducia nelle esperienze altrui. Esperienze che, attraverso i commenti, viaggiano all’interno dei social network e che diventano una formula importante per avvicinare i prodotti ai consumatori. Così vale di più il consiglio di un amico delle costose campagne pubblicitarie: crediamo di scegliere, ma di fatto seguiamo la corrente invisibile che ci circonda e il marketing lo sa. IL RISCHIO DELL’INGANNO È DIETRO L’ANGOLO
Attraverso i social network, i giudizi di prodotti o servizi in vendita online, che all’apparenza potrebbero sembrare una valutazione spontanea, si trasformano in un’arma potentissima, dal valore inestimabile. La forza delle recensioni, infatti, diventa l’ago della bilancia in grado di dare adito al successo di un prodotto o di un servizio, ma anche al suo fallimento; e difronte alla potenza di tale tecnica, il rischio all’inganno è evidente. Ma “come sempre accade, ogni futuro si porta dietro un bel po’ di passato” [Philip Kotler, “Marketing 4.0”].
CHE COSA È L’ASTROTURFING
L’astroturfing è un termine formulato negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ottanta, che nasce come tecnica di alterazione della percezione delle qualità di un prodotto/servizio, creando a tavolino il consenso proveniente dal basso. In particolare, si basa sull’idea che i giudizi lusinghieri, o comunque positivi, verso un determinato prodotto, possano influenzare le scelte dei consumatori/utenti spingendoli all’acquisto. Come è facile
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immaginare, con il diffondersi dell’e-commerce e, soprattutto, con l’affermazione dei meccanismi di costituzione delle relazioni e della reputazione online caratterizzati dalla proliferazione dei canali social, questa pratica si è diffusa rapidamente. L’esempio più comune è rappresentato dai commenti con false impressioni positive, che possono accompagnare recensioni o presentazioni di singoli prodotti o servizi, spesso utilizzata anche per Curiosità sul termine: AstroTurf è il marchio registrato di un’erba artificiale prodotta dalla Monsanto e commercializzata su grande scala a partire dal 1966, anno in cui fu utilizzata per la copertura del terreno di gioco dell’Astrodome di Houston, in Texas. Proprio il nome di tale stadio fu all’origine del marchio, che si componeva di ASTRO (dome) e (artificial) TURF (in inglese Turf significa Zolla). Il suo derivativo Astroturfing fu coniato come antonimo di grassroots (alla lettera Radici dell’erba) equivalente, in italiano, al termine Politica dal basso, espressa dalla similitudine con le radici che affondano nel terreno, e anche col fatto che ogni filo d’erba ha una sua individualità, ma che tanti fili d’erba si uniscono a formare un prato [https:// it.wikipedia.org/wiki/Astroturfing].
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bilanciare quei giudizi negativi in modo da rendere neutra la percezione che arriva al pubblico. Oppure nel creare un diverso contenuto, ad esempio un post su un blog, che tuttavia riferisca ed esalti l’oggetto dell’astroturfing. INGANNARE NON CONVIENE: IL CASO TRIPADVISOR
Ma ingannare il pubblico non paga. In pubblicità c’è una grande differenza tra dichiarare la verità e affermare il falso, e per le aziende che superano la linea di confine ci possono essere danni milionari, oltre a quelli di immagine. TripAdvisor, il colosso statunitense del web che pubblica recensioni di alberghi, bed and breakfast e ristoranti, prenotazioni di alloggi e altri contenuti relativi ai viaggi (da 78 milioni di iscritti e una media di 139 recensioni al minuto), ha dovuto vedersela addirittura con l’antitrust, che l’ha condannata a mezzo milione di euro di multa per avere diffuso «informazioni ingannevoli sulle fonti delle recensioni» online, tali da poter indurre in errore una vasta platea di consumatori. In Italia (con il decreto legislativo 146/2007 che ha recepito tale direttiva), così come in Europa e negli Stati Uniti, è considerata una pratica illegale, un reato compreso nel più ampio spettro giuridico delle scorrette pratiche commerciali.
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Una informazione rara da trovare in Italia, può generare confusione e disorientamento
QUANTO COSTA AVVIARE UN FRANCHISING Una delle domande più ricorrenti che può ricevere un Consulente al Franchising e la risposta è tutt’altro che facile, nonostante si ritenga possibile rispondere agevolmente di Mirco Comparini
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hi scrive ha individuato, ben venti anni fa, una sola volta una ipotesi di costo elaborata da una testata. Da tale momento non è mai stata pubblicata alcuna ipotesi in merito. Negli Usa, invece, la si può trovare con una certa facilità. Proprio recentemente una società di consulenza ha pubblicato una ipotesi di costo per l’avvio di un sistema di franchising. Si ritiene opportuno procedere in una analisi di tale elaborazione non tanto in quanto applicabile in toto anche al mercato nazionale, ma, soprattutto, per poter prendere in considerazione come quel che emerge da tale elaborazione possa: • fornire una indicazione generica in un mercato molto maturo, molto “frequentato” da consulenti del settore e, pertanto, altamente concorrenziale così da poter generare l’applicazione di tariffe ridotte; • fornire la possibilità di un confronto con quanto applicato sul mercato italiano consentendo di effettuare una necessaria riflessione in presenza di tariffe alquanto ridotte e che dovrebbero preoccupare gli operatori non renderli contenti, in quanto ciò, può incidere fortemente sulla qualità dell’impostazione del sistema di franchising. Sinteticamente, dalla ricerca Usa, emerge che, durante il primo anno di creazione del sistema di franchising, le possibili spese possono verificarsi con tali range: • tra $ 3.500 e $ 7.500, per uno studio di fattibilità al fine di valutare la concorrenza e la
probabilità di successo del progetto; tra $ 20.000 a $ 35.000 per la preparazione del documento di informazione precontrattuale e il contratto di franchising; • fino a $ 15.000 per la preparazione di un piano di marketing specifico per il franchising; • tra $ 15.000 a $ 120.000 per attività di recruting e scouting verso i franchisee; • tra $ 25.000 a $ 70.000 per la predisposizione di materiali di formazione e per la formazione stessa agli affiliati. Complessivamente, tali spese possono, pertanto, raggiungere anche più di un quarto di milione di dollari. La società che ha elaborato questa sintesi, tende anche a precisare che si tratta di un elenco non esaustivo ed in effetti sono moltissimi i dati mancanti. Si pensi, ad esempio, alla struttu•
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ra software eventualmente necessaria alla gestione dell’attività oggetto di franchise. Ovviamente quanto illustrato non può che essere interpretato come una indicazione ad alto livello di genericità, ma indipendentemente da molte dichiarazioni o affermazioni rilasciate da molti consulenti al franchising, la determinazione dei costi per l’attivazione di un sistema di franchising rimane e permane sempre difficoltosa. Poi possiamo sposare qualsiasi altra tesi, semplicemente per libertà di pensiero e per libertà di esistenza della sola teoria. Come sempre, però, fa molta più “presa” e riesce più facilmente a convincere la soluzione che appare meno problematica, che sembra crei meno problemi rispetto ad una soluzione che ci porta a seguire una regola, quindi, intralcio e, soprattutto, la soluzione che ci porta sotto gli occhi il minor costo possibile. Purtroppo, nel medio termine può portare poi molte brutte sorprese e purtroppo è molto più complesso contrastare tesi “facilone”, rispetto a enunciare le stesse tesi “facilone”. Per dimostrare tale ultima affermazione, riportiamo un estratto di una edizione “Guida al Franchising” di una Camera di Commercio che sintetizzava molto bene il fatto di quanto sia veramente difficoltoso predisporre un affidabile preventivo di spesa per avviare una rete di franchising. Ad integrazione, ulteriori passi di tale guida certamente utili al completamento della riflessione.
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Quanto costerà lanciare un progetto di franchising?
Il costo per lanciare con successo una franchise è soggetto a molte variabili. Occorre intanto decidere se si intende espandere la propria attività a livello regionale, nazionale oppure internazionale. Altro fattore che incide sui costi è il ritmo con cui si intende espandere la franchise. Un terzo elemento che influisce sui costi è la struttura della franchise, vale a dire le caratteristiche che deve avere, il tipo di franchisee che occorre cercare, se si tratta di un prodotto/servizio già noto oppure da lanciare ex-novo. Ulteriore influenza sui costi è data dal fatto che si siano già seguiti e gestiti in passato programmi di franchising, oppure si tratti di un’esperienza total-
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mente nuova, che richiede dunque tempi e costi di “apprendimento” anche per il franchisor. Da non trascurare inoltre la “complessità” della franchise, proprio in termini di produzione/erogazione del prodotto/servizio proposto, che può comportare la necessità di mettere a punto e trasferire nel Manuale operativo procedure di una certa articolazione e complessità. Occorre infatti non commettere l’errore di dare troppi elementi per scontati, di pretendere che il franchisee “entri” nella filosofia della franchise in modo automatico, che comprenda da solo ciò che noi non spieghiamo. Viceversa il Manuale operativo deve essere quanto più possibile dettagliato.
metodo, un approccio ai problemi e alle opportunità che migliora e razionalizza l’intera operatività dell’impresa e permette più facilmente di conseguire il successo delle iniziative intraprese”. C’è da chiedersi come sia possibile che molti potenziali franchisor non riflettano sui vari preventivi che ricevono, soprattutto nel caso in cui nella loro valutazione e nella conseguente scelta ci si basi e si dia molta importanza all’aspetto economico-finanziario in forma “ridotta” ed accattivante. Il rischio è trovarsi all’interno di un “discount” di un supermercato delle consulenze a basso costo…e più che un rischio, oggi, potrebbe essere più una realtà in consolidamento, ma con le ovvie conseguenze.
Quanti affiliati si possono reclutare in un anno?
La risposta dipende da molti fattori: il settore in cui si opera, la domanda attuale e/o potenziale del prodotto/servizio costituente l’oggetto della franchise, l’effettivo grado di rispondenza della franchise alle necessità del mercato e la sua capacità di costituire un’effettiva differenziazione rispetto all’offerta attuale, la dimensione dell’investimento che si richiederà agli affiliati. Con una rete di affiliati, non c’è il rischio di compromettere questi risultati?
Il mantenimento degli standard di prodotto e di servizio sono alla base del successo dei sistemi di franchising. In ogni caso essi dovrebbero essere chiaramente definiti e documentati in modo appropriato. Inoltre, è necessario mettere a punto e realizzare programmi di controllo ed implementazione della qualità del prodotto/servizio, di cui il più importante è la misurazione sistematica della soddisfazione dei clienti dei punti in franchising. In definitiva, come si può garantire il successo del programma di franchising?
Nel franchising, come in tutte le altre attività aziendali e in particolare in quelle commerciali, solo la definizione di un piano e la gestione dello stesso permettono di ridurre il rischio d’impresa. La pianificazione permette di conciliare le risorse di cui si dispone (denaro, tempo, conoscenze e abilità delle persone che costituiscono il “cuore” dell’azienda) con gli obiettivi di crescita che l’azienda si pone e con le opportunità che può offrire il mercato. Procedere secondo un piano significa seguire un
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È molto importante che il franchisor presti estrema attenzione al know-how in modo che sia realmente dotato dei requisiti previsti dalla Legge n. 129/2004
IL KNOW-HOW SUL BANCO DEL GIUDICE Per comprendere a fondo le problematiche, oltre agli interessi economici in gioco, relativi al tema del know-how nei contratti di franchising è necessario evidenziare la reazione della più recente giurisprudenza avv. Paolo Fortina e dott.ssa Ilaria Secchiatti*
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a prerogativa del know-how è senza dubbio un concetto in continua evoluzione e oggetto di molteplici adattamenti giurisprudenziali, in vista dei vari settori economici-produttivi tendenti verso un Mercato internazionale. Il know-how svolge un ruolo di fondamentale importanza all’interno dei contratti di franchising poiché esso fa parte del c.d. franchise package, ossia di quel complesso di diritti che il franchisor concede al franchisee, permettendo al franchisee di ricoprire pienamente la figura del franchisor avanti al gruppo di consumatori di un settore. In particolare il know-how è definito genericamente dalla Legge n. 129/2004 come “un patrimonio di conoscenze pratiche non brevettate derivanti da esperienze e prove eseguite dall’affiliante (franchisor)”. Si tratta quindi di un complesso di esperienze, informazioni, conoscenze, abilità operative necessarie per svolgere una determinata attività che non sono state brevettate dal franchisor o per scelta strategica-economica o per contraria previsione di legge. Per comprendere a fondo le problematiche, oltre agli interessi economici in gioco, relativi al tema del know-how nei contratti di franchising, da un lato, è necessario ripercorrere alcuni aspetti che lo caratterizzano e dall’altro evidenziare la reazione della più recente giurisprudenza.
L’articolo 3, comma 4, lett. d della Legge n. 129/2004 obbliga il franchisor a indicare, tra gli altri elementi, il know-how fornito tramite il contratto di franchising. Ciò conferma indubbiamente la sua centralità all’interno del rapporto contrattuale costituitosi tra le parti, in quanto il know-how deve essere previsto e decritto in modo sufficientemente esauriente. Tra i requisiti di validità del know-how, l’articolo 1, comma 3 della suddetta Legge prevede tre caratteristiche essenziali: segretezza, sostanzialità e individuabilità. Per segreto si intende che il know-how non debba essere generalmente noto né facilmente accessibile. Occorre dunque che l’insieme di conoscenze, informazione e esperienze del franchisor non siano liberamente accessibili o non siano state divulgate in precedenza. Per sostanziale si intende che il know-how debba comprendere le conoscenze indispensabili al franchisee per l’uso, per la vendita o la rivendita, la gestione o l’organizzazione dei beni o servizi contrattuali, essenziali al franchisee per l’esercizio della propria attività. Infine, per individuabile si intende che il knowhow sia descritto in modo sufficientemente esauriente, tale da consentire di verificare se risponde ai criteri di segretezza e di sostanzialità. Si tratta
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probabilmente del requisito più importante dei tre poiché permette al franchisee non solo di conoscere nel dettaglio la formula commerciale, ma anche di verificare sistematicamente il rispetto dei requisiti di segretezza e sostanzialità. Sicché, si osserva che la ratio della norma esaminata è acconsentire al franchisee di svolgere effettivamente la propria attività all’interno di una ricca rete in franchising e giustificare il periodico pagamento delle royalties al franchisor. Nella prassi di quest’ultimo ventennio, si sono sviluppati due strumenti di trasferimento del
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know-how dal franchisor al rispettivo franchisee: il manuale operativo e la formazione. Il manuale operativo è una sorta di guida, di aspetto e di contenuto multiforme, che il più delle volte il franchisor consegna al franchisee, quando il contratto di franchisee è sottoscritto dalle parti. Precisamente questo manuale racchiude un complesso di istruzioni abbastanza dettagliate che il franchisee deve seguire, consentendogli di aprire e gestire l’unità in franchising secondo le strategie operative, le informazioni confidenziali e le conoscenze tecniche impartite dal franchisor. Differentemente, la trasmissione del know-how può avvenire attraverso l’attività formativa erogata al momento della costituzione del rapporto contrattuale e periodicamente nell’interesse di entrambe le parti al fine di ottimizzare lo sviluppo del prodotto commercializzato. Tale strumento trasferisce le conoscenze tecniche, in più assicura al franchisee una più elevata assimilazione delle conoscenze pratiche, apprendibili solo attraverso un contatto diretto con il formatore. Infatti questo strumento, che possiamo riconoscere essere più moderno rispetto a quello precedente, è preferibile nei casi in cui il know-how funga da protagonista nell’ambito del c.d. franchise packag. Nonostante la precisione del Legislatore nell’individuare in capo al franchisor l’obbligo di designare il know-how secondo i requisiti sopra affrontati, quest’ultimo non ha disciplinato pre-
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cisamente le conseguenze che possono derivare qualora il franchisor abbia adoperato strumenti di trasmissione del know-how in modo da realizzare la sua mancanza o la sua carenza. A fronte di questo vuoto normativo, la giurisprudenza e la dottrina rivestono una funzione principale al fine di dirimere le controversie sorte tra le parti circa la prerogativa del know-how. Nell’eventuale mancanza o insufficienza del know-how, la giurisprudenza contemporanea sostiene che il contratto di franchising sia nullo per indeterminatezza dell’oggetto del contratto ai sensi dell’art. 1418 c.c., con conseguente diritto del franchisee alla restituzione dei pagamenti periodici effettuati (Tribunale di Milano, sez. V, sent. 868/2019), o, in alternativa, che il contratto sia risolvibile per inadempimento all’obbligo di indicazione specifica del know-how del franchisor ai sensi dell’art. 1453 c.c., con conseguente diritto al risarcimento del danno subito dal franchisee (Tribunale di Ferrara sent. 276/2012 e sent. 238/2013). Per giunta nel caso in cui la mancanza o l’insufficienza della trasmissione del know-how integri un’ipotesi di pubblicità ingannevole, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) irroghi, d’ufficio o su segnalazione del franchisee, una cospicua sanzione pecuniaria nei confronti del franchisor. Tuttavia, viene spontaneo domandarsi quali siano i poteri del Giudice in un giudizio che abbia per oggetto l’esame della violazione degli articoli 1 e 3 della Legge 129/2004 fino ad ora analizzati. Ebbene, il Tribunale di Milano (sentenza del 29 gennaio 2019, sez. v, n. 871, dott. Andrea Manlio
Borrelli) ha recentemente espresso la massima secondo cui gli articoli suddetti hanno la natura di norma imperativa e che “il giudice, e non ad altri, ha il potere/dovere di verificare direttamente, in caso di controversia, che il know-how specificato abbia effettivamente i requisiti per integrare quel patrimonio di conoscenze pratiche non brevettate derivanti da esperienze e da prove eseguite dal franchisor”, indipendentemente dall’attestazione di idoneità del know-how compiuta dal franchisee. Ciò detto, la verifica della sussistenza del suddetto requisito deve essere compiuta in via autonoma e diretta dal Giudice, non potendo questi limitarsi a prendere atto di quella effettuata, al momento della stipulazione, dal contraente debole (franchisee), o comunque in condizione di minorità per quanto concerne il possesso delle informazioni necessarie allo svolgimento dell’attività che si accinge a intraprendere (Tribunale di Milano, sez. V, sent. 871/2019) In conclusione è molto importante che il franchisor presti estrema attenzione al know-how nel contratto di franchising, anche avvalendosi di consulenti esperti, in modo che il know-how sia realmente dotato dei requisiti previsti dalla Legge n. 129/2004, descritto con sufficiente chiarezza e precisione e trasmesso al franchisee con strumenti idonei, altrimenti il rapporto tra franchisor e franchisee non potrà che esser destinato a concludersi amaramente.
*Avvocato, NL Studio Legale
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APPUNTI RETAIL In questo numero: Se hai un’attività commerciale e hai il bisogno di restare in contatto diretto con il cliente e migliorare l’interazione è nata WhatsApp Business. Sono moltissime le app utili per migliorare i tuoi contenuti social e creare una buona dinamica tra immagini, foto e video al fine di avere una strategia di web marketing efficace: l’App Canva è una must-have in questo settore. Inoltre, se invii un messaggio per sbaglio e non sai come rimediare o hai paura che qualcuno spii le tue conversazioni, l’app Wickr possiede cinque diverse chiavi di crittografia per ogni messaggio che invii.
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MICROSOFT EXCEL APP INTRODUCE LA MODIFICA DEI FOGLI DATI DALLE IMMAGINI ACQUISITE DA SMARTPHONE Microsoft Excel, il programma prodotto da Microsoft, dedicato alla produzione ed alla gestione di fogli di calcolo elettronici ha anche una app per Android e iOS, la quale sta introducendo funzionalità molto interessanti ed utili. Per esempio è possibile modificare le tabelle dati a partire dalle immagini acquisite dalla fotocamera smartphone: fotografando l’immagine di una tabella dati attraverso l’app, sarà possibile infatti convertirla in una tabella Excel standard totalmente modificabile ed esportabile come un classico file Excel. La funzionalità è frutto di intelligenza artificiale e sarà disponibile per gli utenti Microsoft 365. La novità è in fase di distribuzione per gli utenti Android e successivamente lo sarà per quelli iOS.
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L’APP “MOMONDO” LA REALTÀ AUMENTATA PER MISURARE IL TUO BAGAGLIO A MANO Per realtà aumentata, o realtà mediata dall’elaboratore, si intende l’arricchimento della percezione sensoriale umana mediante informazioni, in genere manipolate e convogliate elettronicamente. L’App Momondo sfrutta questa funzione per risolvere uno dei problemi che spesso deve affrontare chi viaggia, le misure del bagaglio a mano. Il passeggero infatti non deve fare altro che aprire l’app e selezionare l’opzione “misura il tuo bagaglio”. Viene quindi chiesto loro di inquadrare il bagaglio con la fotocamera per acquisirne le dimensioni. “Check Bagaglio a Mano” calcola così le dimensioni (lunghezza, larghezza e altezza, oltre a eventuali sporgenze) e le confronta con i requisiti della compagnia aerea concludendo se possono portarlo con sé o se devono imbarcarlo in stiva.
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CANVA PER FARE VISUAL CONTENT MARKETING Sono moltissime le app utili per migliorare i tuoi contenuti social e creare una buona dinamica tra immagini, foto e video al fine di avere una strategia di web marketing efficace. L’App Canva è una must-have in questo settore perché ti dà la possibilità di creare qualsiasi tipo di visual con pochi tap sullo smartphone. Puoi generare post e copertine Facebook e Pinterest, puoi progettare banner su Twitter e anteprime per YouTube. In più ci sono le storie di Instagram. In pochi passaggi scegli un formato, lo salvi e lo modifichi come preferisci. Canva è senz’altro una delle app migliori per fare visual storytelling.
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WICKR ME – L’APP A PROVA DI FBI Le applicazioni di messaggistica istantanea stanno offrendo un servizio che comprende l’eliminazione programmata e automatica dei messaggi con crittografia end-to-end. Capita a tutti di inviare un messaggio per sbaglio e non sapere come rimediare o di aver paura che qualcuno spii le nostre conversazioni, l’app Wickr possiede cinque diverse chiavi di crittografia per ogni messaggio che invii. L’App oltrepassa i limiti non solo crittografando il messaggio, ma aggiungendo altri livelli in modo che il mittente sappia che il destinatario è l’unica persona a decifrare il messaggio. Nessuno sarà in grado di sorvegliare i messaggi che invii.
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UP & DOWN La nostra rubbrica che ha come obiettivo quello di verificare se il sito del franchisor è esaustivo nelle informazioni pubblicate. TUTTO CAPSULE / www.tuttocapsule.it Il sito del brand in franchising “Tutto Capsule” ha una sezione dedicata all’apertura attraverso il sistema a rete. La sezione è piuttosto discorsiva e introduce il potenziale affiliato al concept del brand. È possibile scaricare una scheda informativa dove sono descritti i 6 passi per aprire un negozio “Tutto capsule” ma non sono presenti nella scheda i numeri necessari a questa operazione come ad esempio l’investimento iniziale. È chiaro che il potenziale affiliato prima di contattare il brand vuole conoscere a livello generale gli aspetti economici e contrattuali del franchising. È quindi fondamentale trovare questi dati in una scheda informativa così che chi compila il form sia realmente interessato al format. LA BOTTEGA DEL TARTUFO / www. l ab o tte g a d e l tar tufo. i t La bottega del Tartufo, franchising di ristorazione, ha un bottone dedicato a chi è interessato ad aprire uno store. In meno di 10 righe viene spiegato il concept dello store in franchising ma l’unica informazione realmente utile è l’investimento iniziale. Sicuramente occorre arricchire questa pagina. Non si può far altro che bocciarla per il momento.
• Scheda franchising con informazioni essenziali sul progetto contenente anche: ammontare dei costi di investimento, ammontare del diritto di ingresso, ammontare e periodicità delle royalties sia sulle vendite che sulle pubblicità • Descrizione esaustiva dell’attività e dei servizi e/o prodotti distribuiti • Elenco, ubicazione e riferimenti degli affiliati in essere
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• Modalità di affiliazione • Possibilità di porre domande specifiche da parte dei potenziali affiliati • Eventuali zone di preferenza per l’ubicazione delle nuove attività • Presenza di esclusiva di zona • Storia dell’affiliante • Un conto economico medio • Il fatturato minimo conseguibile
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GIUGNO 2019 18-25 // LUXURY SUMMIT Milano,Italia 18-20 // FRANCHISE MARKETING LEADERSHIP CONFERENCE Atlanta, Georgia
LUGLIO 2019 18-27 // RETAIL DISRUPTION 2019 Milano,Italia
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MENSILE - ANNO XXI - N. 05 MAGGIO 2019 DIRETTORE RESPONSABILE Fabio Pasquali f.pasquali@azfranchising.it CONTATTI TEL. 02/46.77.81 email: info@azfranchising.com UFFICIO ABBONAMENTI abbonamenti@azfranchising.it STAMPA Arti Grafiche Boccia Via Tiberio Claudio Felice, 7 84131 Salerno DISTRIBUTORE PER L’ITALIA Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. 20134 Milano IMPAGINAZIONE Adasto - www.adasto.com
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