AZ FRANCHISING - OTTOBRE 2022

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RETAIL,IDEE,OPPORTUNITÀ,STRUMENTIPERFARCRESCERELATUAATTIVITÀ FINANZIAMENTI DA20.000A4MILIONIDIEURO: ARRIVANOIFINANZIAMENTI PERLEPMI FINANZA E LEGALE ILRUOLODELLEAGENZIE PERILLAVORONELFRANCHISING. OPPORTUNITA’OPERICOLO FORMAZIONE PERCHE’IGIOVANI SCELGONOILFRANCHISING www.azfranchising.com 5.00EURO n.10ottobre2022 annoXXIV Luca Polvara, CEO di WBA Spa proprietaria dei marchi Abritaly, Unica Pool e Akena Italy Abbiamo vinto perche’ abbiamo innovato il sistema retail WBA HOLDING: OLTRE IL FRANCHISING MENSILET ARIF F A R .O C. P O S TE I T ALIANE S P ASPEDIZIONE IN ABBONAMEN T O P O S T ALED .L. 3 5 3 / 20 0 3 ( C ON V . IN L. 2 7 / 0 2 / 2004 N. 46) A R T 1 , C OMMA 1 , DCB ROMA. P I. 0 6 / 10 / 2 0 22

EDITORIALE

La vita può essere capita solo all’indietro ma va vissuta in avanti.

Andare oltre. I tempi passati ci hanno insegnato molte cose. Soprattutto che tutto è mutabile e anche le certezze più consolidate possono venire meno. L’esperienza ci ha insegnato a guardare oltre e le aziende, oggi, devono avere qualcosa in più, portare sul proprio tavolo un valore aggiunto per garantire una giusta distribuzione dei propri prodotti. I consumatori di oggi gravita no su piani diversi, quindi è necessario un’innovazione del retail in modo da creare eventi memorabili ed evocare sentimenti emotivi in associazione con i prodotti. Possiamo dire che ci troviamo di fronte ad una economia dell’esperienza. Ed è proprio la nostra esperienza trentennale nel settore del franchising che ci ha fatto ragionare e allargare l’orizzonte verso modi di distribuzione che vanno oltre il franchising, mantenendo saldo il concetto iniziale di affiliazione commerciale e rafforzandolo con nuovi e innovativi sistemi di distribuzione. E’ necessario allargare gli orizzonti in base al mutato tessuto sociale e imprenditoriale determinato dai “tempi moderni”. I nuovi consumatori sono esperti, selettivi e informati e vogliono essere compresi a livello personale, ed è quello che sta facendo AZ Franchising in questo par ticolare momento storico: comprendere l’attrattiva di ciascun sistema per i clienti e il modo in cui vogliono essere coinvolti per attuare, successivamente, azioni trasformative per interagire con prodotti e servizi. Il nostro obiettivo, che poi sarà l’obiettivo dei nostri lettori, dei nostri affezionati imprenditori e investitori è concentrare l’attenzione del mondo aziendale sul processo di vendita. E noi lo facciamo attraverso l’informazione perché la comunicazio ne, nel suo essere azione che dà forma alle idee, rappresenta la chiave di volta per ampliare gli orizzonti strategici degli imprenditori e il loro indispensa bile contributo alla nuova economia. La comunicazione è linfa essenziale per stimolare gli imprenditori ad andare oltre la propria sfida quotidiana promuovendo la circolazione di idee, concetti, strumenti e suggestioni capaci di interpretare le grandi trasformazioni in atto.

Ottobre 2022

FOCUS

Il franchising si conferma una formula

FOCUS

L’Italia e le sue aziende

LA PROPOSTA

NAU! Una costante crescita sia in Italia che all’estero

LA PROPOSTA

EasyCassa: la chiave di volta per le attività in franchising

STORIA DI COPERTINA

L’outdoor per la casa e il giardino di altissima qualità

DOSSIER

Una strategia di marketing: il cobranding

FORMAZIONE

Dalla “yolo economy” alla scelta del franchising

FINANZIAMENTI

Agevolazioni per l’acquisto di impianti ed attrezzature

MARKETING

Come sta cambiando la comunicazione sui social

MARKETING & CONSUMI

Outdoor e sostenibilità: top trend dei consumi anche nel 2022

NUOVI TREND

Sfumare i confini tra offline e online

TECH RETAIL

Addio alle strette di mano, arrivano social selling e gestione lead

NEW CONCEPT

Il ristorante che favorisce l’integrazione sociale

COMUNICAZIONE Influencer: tra il dire e il fare

FINANZA E LEGALE Agenzie per il lavoro in franchising: sono vietate…

OCCHIO ALLA LEGGE

Come applicare il nuovo codice della crisi di impresa

2 New entry News News comunicazione Le schede Segnalibro Appunti retail Up&Down 4 6 14 40 86 90 92 RUBRICHE
vincente
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© voila.it un mondo di benessere frutta e zuppe | caffetteria | pausa pranzo Vuoi portare un punto di salute e benessere nella tua città? apri il tuo punto haden Scopri il nostro piano franchising su www.mondohaden.com/franchising

MONDADORI BOOKSTORE APRE A PADOVA

Un nuovo Mondadori Bookstore ha aperto le porte al pubblico di Padova in piazza Garibaldi, nello storico palazzo dell’ex Rinascente. Con questa inaugurazione, Mondadori Store, il più esteso network di librerie in Italia, rafforza il proprio presidio culturale nel centro della città veneta, amplian do l’offerta rivolta agli amanti dei libri in questa area. Grazie alla sua ricca proposta editoriale e di incontri con autori e protagonisti del mondo let terario e dell’intrattenimento, la libreria sarà un luogo di aggregazione e scoperta per tutta la comunità, aperto 7 giorni su 7.

CBRE: MIRKO BALDINI NUOVO HEAD OF PROPERTY MANAGEMENT ITALY

CBRE, leader mondiale nella consulenza immobiliare, ha nominato Mirko Baldini nuovo Head of Property Management Italy. Mirko, in CBRE da 17 anni, ha coperto il ruolo di COO dal 2017, dopo aver assunto ruoli di responsabilità nel dipartimento Capital Markets e guidato per sei anni il dipartimento Valuation&Advisory Services. Con questa nomina, porterà il suo contributo alla crescita e alla valorizzazione della piattaforma Property Management per le asset class Retail, Uffici, Logistica ed NPL, favorendo l’implementazione del Living, con particolare focus in ambito data intelligence e ESG.

VICTORIA’S SECRET APRE A ROMA ALLA STAZIONE TERMINI

Ė stato inaugurato a Roma, alla Stazione Termini, lo store full assort ment di Victoria’s Secret insieme a Percassi, in partnership con Grandi Stazioni Retail, la società privata che gestisce e valorizza gli spazi com merciali e di comunicazione all’interno delle 14 grandi stazioni italia ne. Il nuovo negozio Victoria’s Secret si estende su una superficie di ca. 200 metri quadrati e si trova all’interno della Galleria Centrale della Stazione: dal rifacimento dei prospetti, con vetrine a tutta altezza per valorizzare la visibilità dei brand, ad un maggiore confort nei percorsi e nell’offerta, all’apertura di due asole per la connessione visiva con il piano interrato, questo spazio rappresenta tutta la modernità e la bellezza di Termini.

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MirkoBaldini

GIANLUCA MONFRECOLA È IL NUOVO MANAGING DIRECTOR DI BANCO FRESCO

Banco Fresco, il brand specializzato nel commercio al dettaglio di prodotti freschi e freschissimi presente in Lombardia e Piemonte, annuncia la nomina di un nuovo Managing Director. Si tratta di Gianluca Monfrecola, manager con una lunga esperienza nella GDO che avrà come obiettivo quello di portare avanti la strategia di crescita dell’insegna, che prevede lo sviluppo dei punti vendita sul territorio nazionale, e valorizzare in Italia il modello Banco Fresco ispirato al mercato di una volta ma in chiave moderna, un format innovativo nella grande distribuzione. Classe ’76, Monfrecola vanta una carriera di oltre vent’anni nel settore del retail, ricoprendo ruoli di sempre maggiore responsabilità.

NIKE APRE A ROMA: IL TERZO STORE NIKE LIVE IN ITALIA

Il concept Nike Live arriva nella capitale italiana offrendo uno spazio unico nel suo genere, digitalizzato e specificamente progettato per fornire la miglio re esperienza fisica di acquisto ai membri di Nike. Lo store, inaugurato oggi a Roma presso il centro commerciale Euroma2, è il terzo Nike Live in Italia aperto dal Gruppo Percassi, proprietario e gestore del negozio, oltre che par tner licenziatario di Nike per il Sud Europa. Nike by Eur offrirà una gamma di prodotti e servizi digitali e personalizzati premium in-store per dare modo a tutti gli Atleti che vivono, lavorano e praticano sport nella città eterna, di accedere allo sport e mettersi in gioco con stile e un sano spirito di competi zione.

STARBUCKS A MILANO: UN NUOVO STORE IN CENTRO CITTÀ

Nella centralissima via Torino, apre l’ottavo punto vendita Starbucks® dell’area milanese, in collaborazione con Percassi. Con quello di via Torino, Percassi, part ner licenziatario unico del brand in Italia, raggiunge quota 19 store aperti nel no stro Paese, creando 20 nuovi posti di lavoro. Il piano di espansione di Starbucks insieme a Percassi prevede inoltre entro il 2023 altre 17 aperture, che porteranno a 280 opportunità di lavoro nel Nord e Centro Italia. Il concept dello store ri manda al dinamismo di Milano, che si trova in un crocevia tra edifici storici e moderni, e punta ad attrarre clienti dallo stile di vita “on-the-go”, scandito dai ritmi della città locomotiva economica d’Italia. Il negozio si trova nel cuore della via dello shopping di Milano, ulteriore segno delle opportunità di crescita.

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GianlucaMonfrecola

TAGLIO DEL NASTRO PER KENTUCKY FRIED CHICKEN, APALERMO

Il colosso del pollo fritto fe steggia la 66esima apertura in Italia con il taglio del na stro di KFC Palermo Conca d’Oro. Il nuovo ristorante, gestito in franchising dalla Kreyns srl, crea 35 nuovi posti di lavoro sul territorio e con solida la presenza di KFC in Sicilia. Ad oggi, con il nuovo KFC Palermo Conca d’Oro sono nove in tutto i ristoranti KFC sull’isola, di cui tre a Pa lermo, quattro a Catania, uno a Milazzo e uno a Messina. Il ristorante KFC Palermo Conca d’Oro sarà aperto tutti i giorni dalle 11:30 alle 22 (le 22:30 il sabato e la domenica) e come tutti i ristoranti KFC in Italia e nel mondo sarà un luogo dove tutti potranno sentirsi accolti in una dimen sione familiare, moderna e cool.

EUROCOMMERCIALRINNOVALANUOVAFOODHALL

Il Centro Commerciale Caro sello inaugura la nuova Corte del Gusto, interessata da un processo di refurbishment che in soli 5 mesi ha conferito alla frequentatissima food hall una nuova immagine a corredo di uno dei Centri Commerciali di riferimento dell’area mila nese. La riorganizzazione degli spazi, per una superficie totale di 950 metri quadri, con l’au mento di 40 posti a sedere per un totale odierno di 504 sedu te complessive, disposte in aree più comode e funzionali ai di versi usi da parte dei clienti, con l’introduzione di confortevoli zone comuni dedicate al lavoro e al relax, alla sosta, alla cura e al divertimento per i più piccoli. Esternamente sono stati rinno vati i dehor legati alle attività ristorative, gli spazi open air, allestiti per la clientela che gra disce sostare o, semplicemente, consumare all’aperto.

EVERLI ANNUNCIA UNA PARTNERSHIP CON L’ORA DEGLIANIMALI

Everli, il marketplace della spesa online, annuncia una partnership con L’Ora degli Animali, che permetterà ai clienti dei due brand di ac quistare comodamente online i prodotti migliori per i pro pri piccoli amici e riceverli direttamente a casa, contan do sull’innovazione di Everli e sulla qualità dell’offerta de L’Ora degli Animali. La par tnership, attiva con 4 punti vendita nelle aree di Bologna e Firenze, ha già reso disponi bili sulla piattaforma di Everli circa 2.500 referenze, con una ricca offerta di prodotti per l’alimentazione e la cura degli animali, come alimenti, anti parassitari, prodotti per l’igie ne e la toelettatura, accessori e giochi.

6 News.

ESSILORLUXOTTICA MO DERNIZZA L’ELABORAZIONE DEGLI ORDINI

BoomiTM, leader della con nettività e dell’automazione intelligente, ha annunciato che EssilorLuxottica, pio niere nel mercato dell’oc chialeria, ha implementato l’integration platform as a service (iPaaS) di Boomi per accelerare l’elaborazione degli ordini e soddisfare l’aumen to della domanda dei suoi prodotti in ASEAN, Medio Oriente, Turchia, Africa, In dia, Australia e Nuova Zelan da (AMERA). Utilizzando la piattaforma AtomSphere di Boomi, EssilorLuxottica ha integrato in modo rapido e semplice le applicazioni in terne e gli ordini dei clienti provenienti da diversi canali in tempo reale, aumentando l’efficienza e ottenendo note voli risparmi.

SIGLATA LA PARTNERSHIP TRA CAFFITALY E CAFFÈ BORBONE

Caffitaly – l’azienda italiana che con il suo sistema unico, inno vativo e sostenibile porta in taz za un’esperienza di gusto mai provata prima – e Caffè Borbo ne – azienda napoletana, attiva nel business della torrefazione, produzione e commercializza zione di caffè, e tra i principali produttori specializzati in caffè porzionato, siglano una nuova partnership che da ottobre darà vita a un vero e proprio connu bio di eccellenze nel mondo del caffè. Da un lato, l’innovazione e l’alta qualità del sistema bre vettato di Caffitaly che combi na la tecnologia di macchina e capsule per esaltare al meglio il gusto e l’aroma dei migliori caffè, dall’altro, la passione e l’e sperienza di Caffè Borbone per l’espresso napoletano, il territo rio, la tradizione e tutto l’impe gno per l’eccellenza, frutto della capacità di guardare al futuro.

APERTURE MD: PESCHICI, BITONTOECAMPOBASSO

Triplice appuntamento inau gurale per MD. A Peschici (FG) il primo punto vendita della cittadina che porta a 14 gli MD in provincia di Foggia e a 55 quelli pugliesi. Neo as sunti per la gestione del punto vendita 17 addetti. La quota degli MD pugliesi si aggior na subito a 56 con l’apertura a Bitonto in provincia di Bari. Situato nella periferia nord della città, molto comodo a raggiungersi. La squadra MD addetta alle nuove aperture si sposta poi in Molise, con l’apertura del 5° punto ven dita di Campobasso, l’8° del la provincia, il 12° molisano. Situato in zona centrale, tra via Gazzani e via Monsignor Bologna, il nuovo punto ven dita sorge sulla sede di un ex officina meccanica.

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ILFRANCHISINGBNI:SCO PRIRSIIMPRENDITORIDI SUCCESSO

Rendere concreto il proprio sogno d’indipendenza è dun que una vera sfida ma l’espe rienza di altri può essere un ottimo punto di partenza. Un modello di business con solidato e di stampo interna zionale come BNI® (Business Network International) che trasforma in affari la propria capacità di networking è un valido sistema per crearsi un lavoro su misura mettendo a frutto attitudini personali e creatività. Nato negli USA nel 1985, su iniziativa del fondatore Ivan Misner, im prenditore locale in cerca di nuovi clienti per sostenere la sua attività, BNI® è una realtà consolidata anche in Italia dal 2003, anno in cui Paolo Ma riola ha creato il primo grup po di imprenditori impegnati a darsi man forte per crescere nelle rispettive attività profes sionali.

ASPIAG SERVICE CRESCE IN VENETO

Aspiag Service, concessiona ria del marchio Despar per il Triveneto, l’Emilia-Roma gna e la Lombardia, annun cia l’acquisizione di tre punti vendita a insegna Winner Supermercati di proprietà dell’imprenditore Gianni Menegazzo, localizzati in provincia di Venezia a San Donà di Piave, Gruaro e Je solo Lido. I tre punti vendi ta del veneziano andranno quindi ad allargare il network dei negozi a gestione diretta di Aspiag Service e si presen teranno completamente rin novati tra ottobre e novem bre con insegna Eurospar (Gruaro e Jesolo Lido) e In terspar (San Donà di Piave).

CARO ENERGIA: IL CNCC SOSTIENE LE IMPRESE

Il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (Cncc) manifesta il proprio supporto alle proposte che Ancc-CO OP, Ancd-Conad, Confcom mercio e Federdistribuzione, in rappresentanza della qua si totalità delle imprese del commercio al dettaglio, han no presentato al Governo e alle forze politiche per con trastare l’impatto dei rincari energetici ed evitare il rischio di chiusure. Tra le misure richieste emergono l’incre mento del credito d’imposta per il caro energia elettrica dal 15% al 50% nel caso di aumenti dell’energia supe riori al 100%, l’ampliamento dell’orizzonte temporale per la rateizzazione delle bollet te almeno fino a dicembre 2022, e altri porvvedimenti.

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BOFROST CRESCE A BRE SCIA

Bofrost, la più importante realtà italiana della vendita a domicilio di specialità ali mentari surgelate e fresche, continua a crescere nel ter ritorio di Brescia e inaugura una nuova sede per la filiale di Montirone, più funzionale e spaziosa, pronta a ospitare un maggior numero di per sone per supportare i piani di crescita dell’azienda. “Una crescita che avviene nel segno della sostenibilità – sottolinea l’amministratore di Bofrost Italia Gianluca Tesolin – per ché con il cambio di sede ab biamo colto l’occasione per ridurre il nostro impatto am bientale, non solo puntando sul fotovoltaico, già presente nei nostri vecchi spazi sempre a Montirone, ma anche in stallando un impianto di re frigerazione a CO2 in grado di ridurre i consumi del 30%”.

BATH & BODY WORKS SBARCAABERGAMO

Bath & Body Works, lifestyle brand noto per le sue variega te fragranze per il corpo e per la casa, apre un nuovo store a Bergamo, in partnership con Percassi, partner licenziata rio unico del brand in Italia, nella centralissima via XX Settembre dalla forte voca zione commerciale. Lo store, con una superficie di oltre 250 metri quadrati, occupa sette addetti alla vendita, pron ti ad accogliere i clienti per accompagnarli in un viaggio multisensoriale nelle incre dibili fragranze per il corpo, saponi mani e prodotti per la casa di Bath&Body Works. Le profumazioni, caratteriz zate da note molto diverse l’una dall’altra, da quelle più frizzanti ad altre intriganti ed esotiche o più sofisticate, offrono un’ampia possibilità di scelta ai consumatori, per andare incontro alle loro pre ferenze.

PRESTASHOP NOMINA FRANCESCOD’ACRINEL RUOLODICOUNTRYMANAGERITALY

PrestaShop, soluzione open-source per l’e-com merce leader in Europa e America Latina, annuncia la nomina di Francesco D’A cri come Country Manager per l’Italia. Questo incarico si inserisce nell’importan te processo di crescita av viato dall’azienda negli ul timi mesi, che ha registrato un incremento dei ricavi del 40% nel 2021, oltre a pre vedere di raddoppiare l’or ganico nel corso del 2022. In questo ruolo, Francesco D’Acri avrà l’obiettivo di sviluppare e potenziare ulte riormente il mercato italia no di PrestaShop, guidando il team italiano nello svilup po del business esportando in PrestaShop una potente combinazione di esperienze - sia manageriali che ope rative - che ben si allinea no alla cultura e alla vision aziendale.

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KLARNA ANNUNCIA LA PARTNERSHIP CON ABOUT YOU

Klarna, leader globale nei servizi bancari, di pagamen to e di shopping, annuncia la partnership con About you, la piattaforma di e-commerce in più rapida crescita in Eu ropa. Ora, About you offre ai consumatori italiani l’opzione di pagamento senza interessi “Paga in 3 rate”; a breve sarà disponibile anche “Paga Ora”, per pagare subito gli acquisti effettuati.

Grazie all’opzione “Paga in 3 rate”, i clienti di About you beneficeranno di una mag giore flessibilità e avranno quindi un maggiore controllo sulle proprie finanze. Klarna garantisce inoltre un’esperien za di acquisto fluida e sicura, grazie alla protezione fornita al consumatore qualora il pro dotto non venga consegnato nei tempi previsti, risulti di fettoso o, più semplicemente, non in linea con le aspettative.

LACASAADATTAA LUOGODILAVORO

La pandemia ha fatto scopri re nuove modalità di lavoro agli italiani, introducendoli allo smart working, anche se attualmente solo un ter zo (32%) dei lavoratori ha la possibilità di lavorare da remoto. Per queste persone l’abitazione diventa quindi un luogo in cui esercitare la propria professione, tantoché il 33% ha deciso di rivoluzio nare una stanza per ricreare l’ufficio, il 23% di acquista re una sedia ergonomica da poter utilizzare per più ore consecutive, e, addirittura, il 7% ha deciso di insonorizza re una o più pareti per non essere disturbato durante l’o rario lavorativo.

SATISPAY ATTIRA

ALTRI €320 MILIONI DI INVESTIMENTI

Satispay - l’innovativo su per network di pagamento - annuncia un nuovo round di serie D in cui la scale up attira nuovi investimenti per €320 milioni, superan do la soglia di valutazione di €1 miliardo. L’operazio ne vede l’ingresso di Ad dition come lead investor. Greyhound Capital, tra gli altri azionisti dal 2018, se gue e incrementa la propria quota nella Società. Tra gli altri azionisti esistenti che partecipano figurano: Coatue, Lightrock1, Block Inc.2, Tencent e Mediola num Gestione Fondi SGR, tutti entrati nel 2021.

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INDAGINETASKRABBIT:

PARTNERSHIP ESSELUNGA-DELIVEROO PER LA SPESA IN POCHI MINUTI

Esselunga e Deliveroo hanno siglato un accordo che darà la possibilità agli utenti di Deli veroo, leader dell’online food delivery, di fare la spesa sulla propria App e ricevere in po chi minuti l’alta qualità dei prodotti Esselunga. Il servi zio, attraverso il negozio di sola consegna della spesa la Esse by Deliveroo HOP, può offrire ai consumatori più di 2.400 prodotti e fa leva su una profonda integrazione tra gli asset e la tecnologia di nuo va generazione di Deliveroo HOP. A questo si aggiungo no, la qualità dei prodotti e l’esperienza di Esselunga nella definizione degli assortimen ti con tanti piatti pronti della Gastronomia, oltre a referenze a marchio privato e prodotti di marca. Le consegne rapide avvengono in pochi minuti e raggiungono gran parte della città di Milano, tra cui il Cen tro e le zone di Porta Romana, Città Studi, Nolo, Isola e City Life.

MAIORA SOLUTIONS LAN CIA RESMART PER RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI

Maiora Solutions, start-up innovativa specializzata nel lo sviluppo di strumenti di in telligenza artificiale e analisi avanzata dei dati per aziende di diversi settori, ha lanciato Re smart, versione rivista e poten ziata di ARGO (Advanced Re staurant Growth Optimizer), il primo strumento di intelligenza aumentata dedicato al mondo della ristorazione che permette di massimizzare i ricavi del lo cale ed elevare l’esperienza del cliente, ottimizzando i profitti, gestendo capienza e coperti e riducendo gli sprechi alimen tari.

LA TECNOLOGIA CHE FA CRESCERE I BRAND

Aumentare trasparenza e tracciabilità della filiera, otti mizzando i processi aziendali lungo la catena di approvvi gionamento, incrementare la governance sulla produzione, grazie al controllo sui costi e i fabbisogni effettivi, e prose guire nel percorso di interna zionalizzazione: sono questi gli obiettivi principali al cen tro del percorso di digitalizza zione intrapreso da Il Bisonte, brand che da mezzo secolo, con i suoi accessori in pelle, è l’espressione della tradizione manifatturiera italiana. Al suo fianco, in questo cambiamen to, Dedagroup Stealth, azien da che fa capo a Dedagroup e che da 30 anni, grazie alle solide competenze e alla pro pria piattaforma software, ac compagna nella crescita i più grandi brand del Fashion e del Luxury, rispondendo alle esigenze verticali del settore.

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LA CANNOLERIA SICILIA

NA APRE A MILANO

Con il debutto a Milano, in via Marghera, angolo via Buonarroti, La Cannoleria Siciliana avvia il suo sviluppo anche sulla più importante piazza del Nord nel merca to della ristorazione, dopo aver aperto 8 punti di vendi ta a Roma, l’ultimo dei qua li all’Eur. Yousef Sharafi, 39 anni, ingegnere gestionale, un’esperienza nella consulen za con Accenture, è il promo tore di questo format di pa sticceria in franchising nato a Roma dodici anni fa: nel 2010 Sharafi, dopo un’impor tante esperienza nella consu lenza direzionale, si mette in proprio scegliendo la strada, non proprio facilissima, del la ristorazione specializzata. Parte da una piccola pasticce ria siciliana di 25 mq nel cen tro storico di Roma.

IPERBIMBO PUNTA SULL’E-COMMERCE

Iperbimbo punta sull’eCom merce e sceglie Instilla per accelerare il suo business online. Instilla ha sviluppato una strategia per il rafforza mento delle vendite online, tramite il passaggio a una nuova piattaforma tecnolo gica (Shopify) e il redesign completo delle pagine del sito e del blog istituzionale. Sempre Instilla si occuperà anche di fornire alcune linee guida SE0 e l’impostazione di tutti i tracciamenti neces sari a misurare le performan ce, supportando una strategia di crescita omnichannel sia per i negozi diretti che per i franchising.

SOLOAFFITTI INAUGURA

LASTARTUPDIGITALRENT

SoloAffitti lancia la startup Digital Rent. Il franchising immobiliare per l’affitto ha avviato su Mamacrowd, piat taforma italiana per investi menti in equity crowdfoun ding, la campagna di raccolta fondi per la startup Digital Rent, con lo scopo di lanciare il portale digitale di SoloAf fittiPay. Quest’ultima è una piattaforma in grado di tro vare il canone più vantaggioso per l’affitto e lo tutela sia per il proprietario sia per l’inqui lino. Nelle prime dodici ore, SoloAffittiPay ha raggiunto 200 mila euro, l’azienda ora punta a un milione di euro.

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YUM! BRANDS SI CONSOLI DANELLARISTORAZIONE

Nel corso del 2021 Yum! Brands ha aperto 4.200 ri storanti in oltre 110 Paesi, con un saldo positivo di 3.057 punti di vendita in più rispet to al 2020. Il fatturato com plessivo si è portato sopra i 6,5 miliardi di dollari (dai 5,6 del 2020) e i profitti operativi hanno toccato quota 2,1 mi liardi da 1,5 (con un aumen to del 42%). E l’utile netto è aumentato del 74% da circa 900 milioni a 1,5 miliardi. Le vendite complessive nei nego zi hanno prodotto un valore di 58 miliardi. Ma quello che rileva maggiormente è che le vendite digitali hanno toccato un nuovo record a 22 miliardi di dollari, in aumento del 25% sul 2020.

IL FAI DA TE SPERIMENTA UN NUOVO MODELLO DI FRANCHISING CHIAVI IN MANO

Ace Hardware Corporation è la più grande cooperativa re tail al mondo di prodotti e at trezzature per la casa, il giar dino e il fai da te. Nel 2020 l’azienda aveva annunciato un nuovo modello di franchising chiavi in mano, che è diventa to operativo con il primo pun to di vendita aperto in Messi co, a Monterrey, nell’ottobre 2021. Entro la fine del 2022 saranno inaugurati altri 13 negozi con questo modello, che si inserisce nella strategia di sviluppo internazionale che Ace Hardware sta portando avanti dal 2011. L’anno scor so è stato presentato anche il progetto per il nuovo Retail Support Center a Visalia, in California, tra Sacramento e Los Angeles: il centro di di stribuzione occuperà una su perficie di oltre 90.000 metri quadrati e creerà più di 400 nuovi posti di lavoro.

ARTSANA IN FORTE RIPRESA

Il secondo anno della pande mia non affonda Artsana, il gruppo dei prodotti per l’in fanzia guidato da Claudio De Conto, controllato per il 60% dal fondo Investindustrial di Andrea Bonomi attraverso la lussemburghese Baby Care International Development e per il restante 40% dalla fami glia Catelli. Il bilancio conso lidato 2021 ha visto infatti i ricavi crescere del 10,8% a 1,67 miliardi di euro dagli 1,54 miliardi dell’esercizio precedente e l’ebitda è pro gredito anno su anno da 176 a 204 milioni, l’ebit da 56,5 a 51 milioni e la perdita s’è ridotta da 12,7 a 1,3 milioni.

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Trionfo del sigaro Antico Toscano eletto “Best Cigar Other Countries” durante la Cigar Trophy Award Cere mony 2022; a sancire la vitto ria i consumatori, grazie alla votazione online organizzata dall’autorevole rivista inter nazionale Cigar Journal. A ricevere il prestigioso ricono scimento, consegnato durante la cerimonia di premiazione tenutasi presso l’InterTabac a Dortmund, è stato Stefa no Mariotti, Amministratore Delegato di Manifatture Si garo Toscano. Il Cigar Trophy nasce per iniziativa del Cigar Journal nel 1998 e i suoi premi si sono affermati come i più ambiti per i migliori brand e i migliori servizi del mondo dei sigari. Dal 2013 sono i consu matori ad assegnare i premi, inviando le proposte di can didatura e successivamente votando su www.cigartrophy. com.

HELBIZ KITCHEN SOSTIENE LA FONDAZIONE UMBERTO VERONESI

Helbiz Kitchen la più grande ghost kitchen internazionale sviluppata per rivoluzionare l’esperienza del food delivery, da sempre sensibile ai temi della sostenibilità e della pro mozione di stili di vita sani, sostiene Pink is good, il pro getto di Fondazione Umber to Veronesi nato nel 2013 per finanziare la ricerca scientifi ca sul tumore al seno e ricor dare l’importanza della pre venzione. In particolare, per tutto il mese di ottobre 2022, Helbiz Kitchen devolverà il 20% del ricavato di alcuni piatti selezionati a Fonda zione Umberto Veronesi. Nel menù presente nell’app sarà, infatti, possibile individuare facilmente le pietanze grazie all’inconfondibile fiocco rosa – simbolo della lotta contro il tumore al seno - un colore altresì particolarmente caro a Helbiz Kitchen e che ne rap presenta lo stesso brand.

GERMANIA, SPAGNA E SVIZ ZERA: QUESTO IL PODIO DI LADYAMARENA2022

34 anni, nata a Berlino, di nazio nalità vietnamita, lavora presso l’hotel Villa Rita Rosenpark di Marburg: Linh Nguyen è Lady Amarena 2022. La premiazio ne, avvenuta alla conclusione dei lavori che hanno visto 14 bar tenders provenienti da tre con tinenti sfidarsi a colpi di shaker al Teatro del Sole di Bologna, ha visto un podio tutto euro peo. Il secondo gradino è stato conquistato da Jessica Fletcher dalla Spagna mentre al terzo si è posizionata la Svizzera Noemi Marras. Il suo cocktail “Home Sweet Home” unisce i toni sec chi della sua Patria d’elezione, la Germania, rappresentati dal Marendry, con la dolcezza dei gusti esotici ricreati dal latte di mandorla e il succo di limone.

14 News Comunicazione.

MCDONALD’SE

MONDADORIMEDIA

SIGLANOUNACCORDOPER ILCORRETOUTILIZZODEI DATIDIGITALI

Si è tenuto presso il Mu seo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, l’evento State of Privacy ’22, che, patrocina to dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli, si impegna a promuovere un corretto uso dei dati digitali tra gli utenti. È all’interno di questa importante cornice che McDonald’s e Monda dori Media hanno aderito alla proposta del Garante per la Privacy, firmando un accordo con cui si impegna no a promuovere il corretto utilizzo dei dati digitali tra i più giovani: l’obiettivo è met tere in campo gli strumenti necessari per educare i bam bini e i ragazzi al valore dei loro dati personali, affinché diventino cittadini, utenti e consumatori attivi e consa pevoli.

NESTLÉ LANCIA IL NESCAFÉ PLAN 2030 PER PROMUOVERE L’AGRICOL TURA RIGENERATIVA

Nescafé, il più diffuso mar chio di caffè Nestlé e uno dei preferiti al mondo, pre senta la sua strategia per contribuire a rendere la col tivazione di caffè più soste nibile: il Nescafé Plan 2030. Nescafé sta lavorando con i coltivatori di caffè per sup portarli nel passaggio verso l’agricoltura rigenerativa, ac celerando al contempo il suo lavoro decennale nell’ambito del Nescafé Plan. L’azien da investirà nel NESCAFÉ Plan 2030 oltre un miliardo di franchi svizzeri entro il 2030. Questo investimento ha l’obiettivo di consentire al brand di continuare il suo percorso di sostenibilità.

PRELIOS PRESENTA IL PRO GETTO DI RIQUALIFICAZIONE DELLA GALLERIA ALBERTO SORDI

E’ stato presentato in un evento istituzionale riservato, il progetto di riqualificazione della Galleria Alberto Sordi, lo storico salotto romano che ha fatto da cornice all’appun tamento. Tra i presenti anche Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità, e Ales sandro Onorato, Assessore a Turismo, Grandi Eventi, Moda e Sport di Roma Ca pitale che hanno partecipato alla presentazione organizza ta da Prelios SGR, una delle principali società di gestione del risparmio in Italia che fa parte del Gruppo Prelios, che gestisce il patrimonio im mobiliare del Fondo Megas (fondo d’investimento alter nativo italiano immobiliare riservato a investitori profes sionali, il cui unico quotista è Fondazione Enasarco), che tra gli asset di maggior pre gio include anche la Galleria Alberto Sordi.

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I numeri restituiscono un settore in crescita nonostante covid, guerra e crisi energetica

IL FRANCHISING SI CONFERMA UNA FORMULA VINCENTE

I sistemi a rete rappresentano la giusta scelta per chi mostra di avere un forte desiderio di imprenditorialità, ma anche un luogo di confronto sicuro, dove poter fare squadra anche nei momenti di crisi

Crescono le insegne operative in Italia tra 2021 e 2020 (+78), dopo la contrazione avvenuta nel 2020. Una situazione positi va che trova un riscontro nell’incremento del 4,7% del numero di punti di vendita in franchising (+2.679) e degli addetti occu pati (+10.608) 10.608). Un fenomeno che può essere spiegato da molteplici cause: la ripresa del mercato, la riapertura di punti di vendita chiusi nel 2020 e l’incremento

del clima di fiducia dei consumatori. Infine, due correnti opposte che stanno interessan do il mondo del lavoro attuale: da un lato la voglia di cimentarsi in un’attività impren ditoriale con le sicurezze e le garanzie di assistenza commerciale e formazione date dal sistema del franchising di coloro che tra 2020 e 2021 hanno visto mutare non per loro scelta la situazione lavorativa; dall’al tro lato il fenomeno della “Great Resigna

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tion”, sempre più un fenomeno in crescita. La ripresa del mercato nella fase post pan demia, la riapertura di alcuni punti vendita chiusi nel 2020, l’incremento del clima di fiducia dei consumatori, unito alla voglia di cimentarsi in un’attività imprenditoriale, hanno determinato una crescita di quasi il 5% (+10.608 addetti), rispetto al 2020, de gli occupati nel settore del franchising che, complessivamente, ammontano a 238.194. A rilevarlo è il rapporto Assofranchising Italia 2022 “Strutture, tendenze e scenari”, curato da Nomisma, secondo cui il franchi sing è un modello di business destinato a crescere, nonostante le crisi economiche.

NUMERO DEGLI ADDETTI

L’evoluzione del numero di addetti risen te di due aspetti che hanno forze opposte e che portano ad una compensazione. Da un lato, l’apertura di nuovi punti di vendita fa sì che cresca l’occupazione nel settore del franchising contemporaneamente, realtà già attive hanno proceduto ad una riduzio ne dell’organico nel punto di vendita.

LA DURATA DEL CONTRATTO

La durata del contratto è l’elemento tempo rale sui cui franchisor e franchisee basano il loro rapporto. Più breve sarà la durata degli accordi, tanto più questi dovranno basarsi su un modello di business con un veloce

ritorno dell’investimento Il vantaggio, in questo caso, risiede in un vincolo minore per le parti Se nel 2020 circa il 73 dei con tratti aveva una durata compresa tra i 3 e 5 anni, nel 2021 questi rimangono sostanzial mente stabili, anche se aumenta l’incidenza dei contratti a 5 anni. La fascia oltre i 7 e i 10 anni è in lieve crescita rispetto al 2020 e raggiunge il 13%.

IL PUNTO VENDITA IDEALE

Nel considerare l’attrattività di una rete in franchising, sono molteplici gli elementi da prendere in esame Un pilastro che gui da la scelta delle aperture sul territorio è il bacino di utenza ovvero il numero di po tenziali clienti del punto vendita. Il bacino ottimale per 4 franchisor su 10 è nel ran ge 20/50 mila abitanti, dato coerente con quanto osservato nel 2020 e nel 2019. In forma residuale, il 4% (3,2% nel 2020) delle imprese considerate si rivolge ad un bacino di portata superiore a 100 000 persone. In generale, dunque, il franchisee risulta essere maggiormente propenso ad investire in reti con bacino di utenza medio, sebbene anche bacini di minori dimensioni siano di inte resse per il 36% dei franchisor. Tra le top 3 caratteristiche per la definizione dell’ubi cazione ideale emergono, in ordine di im portanza, il buon transito pedonale 25% il fatto di essere in vie commerciali 17% e in alternativa, la presen za di traffico veicolare 14%. Ma non sono solo questi gli elementi che consentono di avere successo nel franchi sing. Fondamentale è determinare la coeren za tra il brand che si vuole inserire e il terri torio di riferimento in particolare, in funzione del segmento target a cui il franchising si ri volge. Sono questi gli

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questi, si nota una parti colare concentrazione nei business che richiedono tra i 10 e 20 mila euro e tra i 30 e i 50 mila euro. Nel 2021 a differenza di quanto accaduto nel 2020 a causa della situazione pandemica, si è ridotta la quota di franchisor che hanno applicato sconti stiche sull’investimento iniziale.

elementi concreti che consentono di elabo rare una previsione di fatturato attivabile e il conseguente piano di aperture per lo svi luppo della rete.

L’INVESTIMENTO INIZIALE

Con riferimento all’entità dell’investimento iniziale, che il franchisee deve sostenere per iniziare ad intraprendere l’attività in rete, la lettura dei dati mostra una quasi equità nelle percentuali di reti attive, il cui investi mento iniziale è inferiore ai 100 000 euro in linea con quanto osservato nel 2020. Tra

PANDEMIA: I FRANCHISOR A SUPPORTO DEI FRANCHISEE

Nel corso del 2020 quasi 1 italiano su 3 ha visto ridursi il proprio reddito, con flessioni generalizzate a tutte le categorie professio nali, ma con cali più marcati nell’area del la voro autonomo e tra chi già aveva situazioni lavorative meno stabili e che attualmente si trova disoccupato o in cassa integrazione, con un evidente effetto sperequativo della crisi che accentua una polarizzazione della società.

Tale riduzione del reddito, associata ai

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lunghi periodi di restrizioni e ad una for te incertezza sulle prospettive future, ine vitabilmente ha inciso e sta incidendo sui consumi. Dall’inizio della pandemia da Covid-19, molte tipologie di consumi sono state ridotte e non raramente sospese del tutto, in attesa di condizioni economiche e normative favorevoli.

IL RUOLO DEL FRANCHISOR NEI MOMENTI DI CRISI

In questo contesto, che in misura diversa si è protratto anche nel 2021, il franchisor ha giocato un ruolo fondamentale nel suppor to alle attività dei franchisee. Un affianca mento fondato su 4 pilastri: economico, di processo, di assistenza e di consulenza. Nel 2021, il 45% dei franchisor ha infatti ridot to o congelato temporaneamente le royal ties, l’11% ha deciso di intraprendere questa

politica di sostegno eco nomico anche nel 2022. Il supporto organizzativo ha interessato la modifica delle procedure operative per conformarsi alle mi sure emergenziali (32%) e più di 1 su 2 (55%) pro seguirà nell’adattamento di queste strategie anche quest’anno. Oltre all’assi stenza tradizionale previ sta per contratto, i fran chisor hanno potenziato il servizio di consulenza per i propri fran chisee, affiancandoli nell’aggiornamento dei servizi e concept di prodotto/servizio, ma soprattutto nella rinegoziazione con i proprietari per la riduzione temporanea del canone di locazione (30%). Oggi, nel 2022, il supporto più impor tante si fonda su 3 pilastri: commerciale, di prodotto e tecnologico, con il supporto consulenziale trasversale alle direttrici in dividuate. Ecco perché il 64% dei franchi sor ha introdotto e sta introducendo nuovi programmi di marketing e promozionali, lasciando alla tecnologia digitale, che con sente di interfacciarsi con i clienti su App, il ruolo di abilitatore del business (47%).

FIDUCIA CON IL CLIENTE E ACCELERAZIONE DIGITALE

Per organizzare al meglio la ripartenza, sono stati indi viduati i punti di forza nel breve periodo, due le parole chiave: instaurazione di un rapporto di fiducia con il cliente (64%), accelerazione digitale e utilizzo dei social network per una vendita funzionale (55%). Esistono, per 6 franchisor su 10, del le barriere all’introduzione della tecnologia digitale, in

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1 caso su 2 si tratta di investimenti eleva ti, ma anche l’aspetto della digital culture e della formazione rappresenta uno scoglio per il 30% dei franchisor; elementi impor tanti su cui ragionare per poter pianificare un percorso di crescita guidato.

IN UN MONDO IPERCONNESSO VINCE UNA STRATEGIA GLOCAL

In un mondo iperconnesso e digitale nel quale viviamo siamo ormai abituati a pre tendere risposte immediate, ciò avviene sia da parte dei cittadini-consumatori, sia dalle imprese. Nel franchising in Italia prevale una strategia che mutuata dal marketing internazionale può essere definita glocal (7 su 10), ovvero una strategia nazionale del franchisor per garantire una riconoscibilità ed un incremento della forza del brand, che trova un adattamento locale nell’attività di comunicazione sul territorio del franchisee.

Solo nel 23% dei casi i franchisor non la sciano alcun grado di autonomia, fornendo tutte le linee guida e il materiale per la co municazione.

PER IL FRANCHISING IN ITALIA, CRE-

SCE NEL 2022 DEL 17% IL BUDGET DEDICATO ALLA COMUNICAZIONE RISPETTO AL 2020

L’analisi del mercato pubblicitario in Italia, dopo la contrazione del 9% tra 2020 e 2019 (da 8,7 miliardi a 7,9 miliardi – fonte: Niel sen) ha evidenziato nel 2021 un importan te segnale di ripresa, con un investimento complessivo che di poco ha superato i livelli del 2019, raggiungendo gli 8,9 miliardi di euro.

Un quadro positivo, che si rispecchia anche nelle scelte dei franchisor in Italia, che ve dono crescere del 4% il budget dedicato alla comunicazione tra 2021 e 2020 e del 17% tra 2022 e 2020.

Tra i canali indispensabili per l’attività di comunicazione dei franchisor non poteva non emergere l’online – in Italia, comples sivamente l’investimento in digital nel 2021 è stato pari a 3,78 miliardi - in particola re il sito internet (utilizzato dal 92% e con un’utilità elevata per il 70% dei franchisor) e i social media (utilizzati dall’87% e con un’utilità elevata per 73%). Il mix di canali utilizzati vede anche il ricorso a stampa e riviste specializzate (62%), eventi e fiere di settore (entrambi 57%).

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Continua la ripresa anche delle vie dello shopping delle grandi città

L’ITALIA E LE SUE AZIENDE

Andamento particolarmente positivo per la ristorazione +9,7% e per abbigliamento-accessori +6%, che spingono i consumi. Ancora in sofferenza il retail non food con il -4,6%

Analizzando i dati di luglio 2022 sullo stes so mese del 2021 balzano agli occhi subito segni di ripresa, con il totale mercato che chiude a +5,1% e mostra un avvicinamen to ai livelli di consumi pre-pandemia. E’ quanto rilevato dall’’Osservatorio Confim prese-EY sui consumi. Nei settori merce ologici corre la ristorazione che nel mese di luglio 2022 raggiunge +9,7% rispetto a

luglio 2021. In sofferenza il retail non food che chiude a -4,6%: la battuta di arresto del retail non food, dopo i buoni andamenti durante la pandemia, si lega al ritorno a un consumo fuori casa più ampio con la ridu zione dell’acquisto di beni legati all’arreda mento e alla cultura. Nei canali di vendita il mese di luglio 2022 mostra la continua ripresa del travel che chiude a +39,7% ri

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spetto allo stesso mese del 2021, ma rima ne ancora distante dai livelli pre-pandemia. Continua la ripresa anche delle vie dello shopping delle grandi città, con il setto re high street che chiude il mese di luglio 2022 a +5,7% rispetto allo stesso mese del 2021.

COSA SUCCEDE NELLE SINGOLE REGIONI

Nelle aree geografiche il Nord-ovest con solida i consumi di luglio 2022 a +7,3% ri spetto a luglio 2021, seguito dal Nord-est a +3,3%. Il Centro chiude luglio 2022 a +7,9% rispetto a luglio 2021, mentre al Sud i consumi si fermano a +0,9%. “Continua la ripresa dei consumi con la ristorazione che si consolida e sfiora il double digit verso il 2021 – chiarisce Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese –. Buono anche l’andamento di abbigliamento-accessori, che pur non beneficiando del favore dei sal di, raggiunge una maggiore stabilità. I dati del mese di luglio inducono a sperare che anche nei prossimi mesi possa continuare la ripresa, benchè l’incertezza causata dai rin cari record di gas ed elettricità stia iniziando a pesare fortemente sui conti economici dei retailer, soprattutto quelli della ristorazio ne, che hanno costi altissimi. Senza ovvia mente dimenticare l’impatto sul potere di spesa e sulle aspettative dei consumatori. È necessario procedere con cautela e valutare gli andamenti dei prossimi mesi, soprattut to se l’inflazione continuerà a salire”. Massimo rigore, dunque, nel tracciare le linee del prossimo futuro. Occorre seguire l’indice dei prezzi mese su mese che rischia di erodere il leggero recupero dei consumi registrato negli ultimi due mesi.

Paolo Lobetti Bodoni, EY consulting mar ket leader in Italia, commenta: “L’anda mento dei consumi di luglio 2022 rispetto allo stesso mese del 2021 segnala una ripre sa particolare soprattutto nella ristorazione

e nell’abbigliamento. Nei mesi estivi gli ita liani tornano a consumare secondo le abi tudini pre-pandemia e dedicano parte del proprio paniere di spesa al proprio tempo libero e alle attività fuori casa. In questo periodo notiamo una buona ripresa anche delle aree del Centro e Nord Italia, che su perano il +7% rispetto al mese di luglio del 2021, mentre i consumi per le località del Sud, che avevano sofferto in maniera infe riore durante i mesi di emergenza sanitaria, si fermano a +0,9%”.

IN EVIDENZA

• Andamento particolarmente positivo per la ristorazione +9,7% e per abbigliamento-accessori +6%, che spingono i consumi.

• Ancora in sofferenza il retail non food che chiude a -4,6%.

• Ancora in forte recupero il travel che raggiunge +39,7%.

• Tra le aree geografiche il Centro-Nord registra trend migliori rispetto al Sud Italia che chiude a +0,9%

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162 store, di cui 94 negozi diretti e 68 in franchising

NAU! UNA COSTANTE CRESCITA SIA IN ITALIA CHE ALL’ESTERO

Intervista a Fabrizio Brogi, Chairman NAU! Spa: “Abbiamo studiato una nuova Formula “Easy” di affiliazione per consentire a nuovi Partners di fare con successo il nostro Mestiere e continuare a crescere insieme. Offriamo un prodotto esclusivo ed assistenza gratuita a 360°, dalla ricerca della location e realizzazione del punto vendita alla ricerca, selezione e formazione delle persone”

NAU! nasce nel 2004 a Castiglione Olo na (Varese), nel luogo dove nasceva il pri mo distretto dell’occhialeria italiana. Luogo che ancora oggi è il secondo distretto italia no dell’eyewear. L’azienda è protagonista di una costante crescita che dal 2004 ad oggi ha portato il brand ad avere circa 162 store, di cui 94 negozi diretti e 68 in franchising, in Italia e all’estero, oltre all’apertura della pro pria fabbrica di occhiali, tutto grazie al suo fondatore Fabrizio Brogi.

Quali sono le priorità oggi della vostra azienda per stare al passo con i tempi in un

mercato che sicuramente è cambiato?

“Alle aperture di negozi “fisici” sono affianca te novità in chiave “digitale” e “omnicanale” in modo da creare sempre più traffico all’in terno dei nostri negozi. La spinta del digi tale è un grande valore aggiunto del nostro brand, un supporto sempre più importante per i nostri negozi, grazie alle molteplici at tività drive-to-store. Oltre ai classici servi zi digitali come il Click and Collect, nel lo scorso semestre abbiamo introdotto una forte innovazione omnicanale: NAU!ME, i nostri occhiali personalizzati e configura

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bili on line. Personalizzati al 100% - forma, misura, colore, iniziali - gli occhiali NAU!ME vengono prodotti solo se effet tivamente acquistati. Dunque super sostenibili e a tutto van taggio di magazzini pressoché inesistenti”.

Quali invece le esigenze dei consumatori?

“Le esigenze che leggiamo nei consumatori sono sempre più di carattere aspirazionale e spesso mettono al centro la capacità dei brand di attivarsi per affrontarle le sfide climatiche e sociali. Da sempre sia mo un’impresa sostenibile e socialmente re sponsabile. Abbiamo costruito NAU! perché fosse un’oasi stabile nel mercato, perché cre sca con regolarità, benessere e orgoglio. Non puntiamo mai al massimo profitto immedia to, ma a una sostenibilità di lungo periodo: che sia economica, sociale e ambientale. Per questo - e per molti altri motivi - ogni anno il 10% dei nostri utili viene reinvestito nel sociale, con progetti ad alto impatto destinati all’aiuto di persone che non sono state fortu nate quanto noi o all’ambiente:

• dal 2007 creiamo collezioni di occhiali in materiali riciclati;

• dal 2021 offriamo collezioni di occhiali da vista e da sole realizzate con un polime ro plastico stabile, atossico e resistente, il cui 30% è fatto di bottiglie ripescate dal mare. Dal giugno 2022 siamo Carbon Neutral, ov vero ogni kg di CO2 emesso per la realiz zazione dei nostri occhiali viene compensato attraverso il sostegno di un importante pro getto di rimboschimento nell’area di Bukale ba, Uganda Orientale. Dal 2022 sosteniamo il progetto Homo Faber | Centro Gulliver Varese, polo di recupero per persone affet te da dipendenze e di supporto alle loro fa miglie. Un progetto legato alla coltivazione della terra per il reinserimento sociale e lavo rativo di ragazzi e ragazze che hanno termi nato l’esperienza di recupero clinico”.

Cosa sta facendo NAU!, oggi, per il recruiting di nuovi affiliati?

“Abbiamo studiato la nuova Formula “Easy” di affiliazione per consen tire a nuovi Partners di fare con successo il no stro Mestiere e conti nuare a crescere insieme. Ai nostri affiliati offria mo un prodotto esclusivo con nuove colle zioni ogni 2 settimane, con riassortimento automatico sul venduto, ed assistenza gratui ta a 360°, dalla ricerca della location e realiz zazione del punto vendita alla ricerca, sele zione e formazione delle persone”.

Qual è il vostro futuro piano di espansio ne, dopo circa due anni, di quasi fermo for zato?

“Sappiamo che il momento non è stato fa cile e che nel Mercato permangono ancora elementi di incertezza. Ma questo non ha fermato il nostro sviluppo. Abbiamo conti nuato ad investire in prodotto, tecnologie e formazione, arrivando a realizzare 20 nuo ve aperture e 5 restyling in poco più di due anni. Abbiamo precisi target crescita in Ita lia e all’Estero. E per il 2023 investiremo in nuove aperture con un ritmo superiore agli ultimi anni. Altro elemento distintivo sonio i nostri franchisee che hanno continuato ad aprire negozi NAU! anche in questi ultimi anni. Spesso non provengono dal mondo dell’ottica, ma dalla moda, dall’accessoristica o altri retail. Infatti, siamo sempre presenti nel dare supporto ai nostri partner per soste nere il successo dell’investimento”.

Quali invece le caratteristiche dei vostri potenziali affiliati. L’identikit del vostro franchisee ideale?

“Cerchiamo retailer che con determinazione e voglia di fare sappiano mettersi in gioco e abbracciare la filosofia aziendale che ci con traddistingue e ci porta ogni giorno al suc cesso. Con gioia”.

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FabrizioBrogieMonicaSalvestrin

Uno strumento di lavoro trasversale e ricco di funzionalità ideale anche per una gestione complessa come quella di una rete di store

LA CHIAVE DI VOLTA PER LE ATTIVITÀ IN FRANCHISING

EasyCassa è la soluzione ideale e affidabile per gestire l’attività in maniera centralizzata ed efficiente, disegnata su misura e adatta a molteplici attività commerciali in quanto completa e flessibile

Completa, semplice e pratica. Questa è EasyCassa, l’ecosistema di cassa sviluppato da Mooney che offre uno strumento di lavo ro trasversale e ricco di funzionalità ideale anche per una gestione complessa come quel la di una rete di store. Una soluzione tecno logica di ultima generazione racchiude tutti i vantaggi dell’abbonamento e riduce costi e pensieri per franchisor e franchisee, poiché

permette una gestione efficiente e puntua le sia dei singoli punti vendita così come il pieno controllo sull’andamento dell’intero business grazie alla naturale integrazione tra i punti cassa ed il portale gestionale in cloud, accessibile in qualunque momento e aggior nato in tempo reale. Dispositivi coperti da garanzia estesa, software e servizi aggiuntivi compongono

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il comodo abbonamento “Tutto Incluso” di EasyCassa, un’offerta non solo semplifica la gestione contrattuale ma elimina le compli cazioni relative a licenze o moduli a paga mento aggiuntivi, e apporta un notevole van taggio quale la deducibilità fiscale del 100% per i sottoscrittori di EasyCassa. Un’ulteriore novità che EasyCassa rivela in anteprima riguarda le principali novità rac chiuse nel nuovo software, in arrivo questo autunno: non solo una nuova interfaccia ma, questa release, porta anche grandi novità nel suo funzionamento, frutto del lavoro di svi luppatori e designer fortemente specializzati nel settore dei pagamenti. Velocità, presta zioni ottimizzate e semplicità caratterizzano il look ed il funzionamento della rinnovata EasyCassa, adatta a realtà operanti nel Re tail e nel Food, offre numerose possibilità di personalizzazione di prodotti, sconti, cataloghi e listini, giacenze e movimentazioni di magazzino a seconda delle proprie necessità. Inoltre, grazie al lavoro congiunto con l’app comande, quale EasyCassa Go anch’essa totalmente riprogettata, permet te di gestire la ristorazione in ogni aspetto direttamente dallo smartphone. Annotare le ordinazioni, segnalare variazioni ed allergie in cucina diventa immediato e preciso. In aggiunta, è possibile differenziare la stampa delle comande in base alle aree di prepara zione per ottimizzare i tempi ed il lavoro dei collaboratori.

Accedere ai dati della propria attività, ap portare modifiche e curare ogni dettaglio dell’attività anche da remoto è ancora più facile e veloce dal portale Cloud EasyCassa, anch’esso incluso. Ciascun punto cassa mo strerà direttamente le modifiche apportate in cloud, inoltre dashboard e reportistiche aggiuntive aiutano il titolare a monitorare le performance del business, il lavoro svol to dai collaboratori e le transazioni quali documenti commerciali, chiusure di cassa e fatturazione elettronica in entrata e in uscita.

Molti servizi aggiuntivi sono stati inclusi nell’abbonamento per semplificare ulterior mente il lavoro: aggiornamenti futuri, l’in stallazione e formazione iniziale, le verifi che fiscali periodiche ed in caso di necessità, l’assistenza tecnica 365 giorni l’anno dalle 7:00 alle 24:00, domenica e festivi inclusi, comprese le eventuali uscite del tecnico per un rapido intervento.

EasyCassa è la soluzione ideale e affidabile per gestire l’attività in maniera centralizzata ed efficiente, disegnata su misura e adatta a molteplici attività commerciali in quan to completa e flessibile. EasyCassa nasce dall’esperienza pluriennale nello sviluppo di tecnologie per semplificare l’attività degli esercenti di Mooney, prima realtà in Italia per i servizi di pagamento e ricarica già usati da oltre 20 milioni di cittadini.

Per informazioni: www.easycassa.it Mail: info@easycassa.it

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WBA Spa, una Holding formata da Abritaly, Unica Pool e Akena, e con un giro d’affari stimato per il 2022 di circa 35 milioni di euro

L’OUTDOOR PER LA CASA E IL GIARDINO DI ALTISSIMA QUALITÀ

Intervista a Luca Polvara, CEO di WBA Spa: “Ho il desiderio e l’obiettivo di creare una rete distributiva fisica su tutto il territorio nazionale, quindi parliamo di retail. Rete non tanto di concessionari di vendita indipendenti ma di spazi fisici ed espositivi esclusivi, come ambientazione, per avvicinare il potenziale cliente al prodotto”

“Ho sempre fatto l’imprenditore, non ho mai lavorato per terzi. Tre sono i periodi più im portanti della mia vita professionale: dall’88 fino al 2000, dal 2000 al 2017, dal 2017 ad

oggi. Nel primo periodo ho lavorato nel set tore della moda e in quello motociclistico, due ambiti differenti ma riuniti in un’unica azienda. Importavo prodotti tecnici per la

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moto e per il motociclista sfruttando un mo mento storico particolare, quando nel 1987 è entrata in vigore l’obbligatorietà del casco, io acquisii l’esclusiva di un brand spagnolo. In seguito l’azienda crebbe molto distribuendo per l’Italia marchi prestigiosi come Barbour, Climax, Chevignon, Vanson, etc. Lo svilup po della distribuzione a dealer indipendenti e l’importante volume del nostro catalogo, mi portò a creare un brand specifico con un’i dentità precisa e aprii due negozi pilota. Da lì partì una catena di negozi monomarca in franchising iniziando così anche la mia espe rienza nel mondo dell’affiliazione. Nel 1999 ho ceduto l’azienda e nel 2000 fondai una nuova compagine sociale con la quale ini ziai ad accompagnare lo sviluppo di aziende estere, specialmente francesi, con l’obiettivo di creare reti distributive ed organizzative. Ho spaziato nei settori più disparati e lavo rato per grandi gruppi della moda, produtto ri di abbigliamento bambino e donna, gio ielli, fiori, etc. Quando iniziai ad avere delle partecipazioni finanziarie in queste aziende, nacque l’esigenza di rafforzare una Holding, la WBA con la quale oggi investo nel set tore dell’Outdoor per la casa e il giardino. È questa infatti la terza ed attuale fase della mia vita professionale: lo sviluppo, attraver so l’acquisizione di attività di produzione e di commercializzazione, di brand inerenti al mondo delle piscine e del giardino”. Questo è il racconto di Luca Polvara, oggi CEO di WBA Spa.

Quali sono stati e quali sono adesso i luoghi della sua vita?

“Da sempre vivo a Lecco, mia città natale, di cui apprezzo molto le montagne. È sulle loro cime che spesso nei fine settimana liberi ri carico le mie energie camminando in mezzo alla natura. Ma sono stati molti i luoghi della mia vita, come ad esempio la Liguria, in par ticolare il Tigullio, luogo estivo molto amato fin da adolescente dove ho anche potuto col tivare la mia grande passione per il mare e

per l’immersione subacquea”.

Quali sono state le tappe fondamentali del suo percorso di vita che l’hanno portata a realizzare il suo obiettivo professionale, la sua azienda?

“Sono tre e si chiamano Giovanni, France sco e Ludovica, i miei figli. Sicuramente loro hanno rappresentato uno scopo, dandomi la spinta giusta per raggiungere i miei obiettivi personali e professionali”.

Arriviamo ad oggi. Ci descrive la realtà la

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Luca Polvara CEO di WBA Spa

vorativa in cui è inserito… “Oggi sono socio di maggioranza e dirigo una holding di partecipazioni, la WBA Spa, azienda che investe in attività industriali nel mondo dell’outdoor per la casa e il giardino. Nello specifico, sono concentrato su attività che producono e commercializzano: pisci ne (interrate e fuori terra) tramite l’azienda UNICA POOL srl, coperture per pisci na tramite Abritaly spa e pergole, verande e carport con Akena Italy srl. A fianco di queste aziende, esiste una unit operativa, la Service&Construction srl sempre apparte nente alla Holding WBA, che ha lo scopo di installare direttamente i prodotti (piscine, coperture, pergole, verande) ai nostri clien ti. L’intento è quello di sviluppare con una sempre maggiore capillarità questi brand sul territorio nazionale, prevedendo aperture anche ai mercati esteri. Il giro d’affari stima to per il gruppo WBA per il 2022 è di circa 35 milioni, con una potenzialità di crescita importante”.

Ci parli più nel dettaglio dei suoi prodot ti… “Sono prodotti che sono stati definiti di

“lusso accessibile” nel settore outdoor, casa e giardino.

ABRITALY è lo specialista della copertura per piscina. Grazie alla lunga esperienza e alla vastità della gamma di prodotti offerti (più di 45), Abritaly accompagna il cliente nell’intero processo di scelta e di installazio ne della copertura per piscina. Realizza pro dotti su misura, caratterizzati dalla qualità assoluta dei materiali scelti e dai numerosi brevetti. Coperture telescopiche e motoriz zate, coperture piatte e minimal, coperture calpestabili e resistenti, coperture di grandi dimensioni. L’obiettivo è sempre lo stesso: soddisfare l’esigenza del cliente, qualunque essa sia (pulizia, sicurezza, riduzione dei costi di manutenzione, acqua calda o prolunga mento della stagione dei bagni).

UNICA POOL è una realtà ben consoli data nel settore delle piscine, caratterizzata da un sistema brevettato di piscine modulari con un solarium che ha un obiettivo chiaro: rendere più semplice e veloce l’installazione della piscina. Unica Pool infatti si adatta ad ogni esigenza di stile, di spazio e di installa zione. È possibile installarla ovunque: dal se minterrato di una palestra, in collina, oppure

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all’ultimo piano di un edificio. Ampia possi bilità di scelta in quanto a colori, stile e op tional come il nuoto contro corrente o l’idro massaggio.

AKENA ITALY è leader europeo da oltre 40 anni nella produzione e commercializza zione di pergole, verande e carport. Colori, optional, alta tecnologia: ogni prodotto pro posto da Akena si adatta allo stile dell’abi tazione. L’obiettivo è la creazione di spazi outdoor, combinando qualità dei materiali, know-how dell’azienda, stile e design”.

Perché consiglierebbe i suoi prodotti. Qual è la mission della sua azienda?

“Si tratta di prodotti realizzati con materiali di qualità e frutto di grandi studi e brevetti. Alle spalle vi è una progettazione attenta e versatile e una grande innovazione tecno logica. Ho preteso che le aziende seguisse ro direttamente l’intero processo di vendita, quindi per tutti i nostri prodotti fin dal primo contatto telefonico, passando per il sopral luogo in loco o online, fino all’installazione del progetto su misura. Questa padronan za, esperienza e conoscenza di ogni singola attività, ci consente di dare vita al progetto su misura del cliente assicurando il caratte re “Made in Italy” e la qualità della materia prima che ci contraddistingue sul mercato”.

Come vengono distribuiti i suoi prodotti. In cosa consiste il suo modello di vendita? “Innanzitutto ci rivolgiamo prettamente al mercato B2C, raggiungendo direttamente il consumatore finale. Il business model che caratterizza tutte e tre le aziende commercia li (Unica Pool, Abritaly, Akena Italy) si può riassumere con i seguenti passaggi: ricerca del potenziale cliente attraverso campagne digitali dedicate, presa dell’appuntamento presso il cliente per le nostre reti vendita, scelta accurata e preventivazione del prodot to più adeguato per il cliente, produzione e consegna, con relativa installazione e col laudo della struttura presso il cliente finale.

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Tutto il processo, dalla ricerca del cliente sino alla consegna del prodotto, avviene at traverso personale dedicato e formato dalla WBA Spa”.

Da cosa si differenzia la sua attività dai suoi competitor?

“La differenza sostanziale credo sia legata alla forza di gruppo: con le tre aziende, Abri taly, Unica Pool e Akena, riusciamo ad avere una gamma talmente vasta di prodotti nel mondo outdoor che non è possibile compa rare la nostra realtà ad altre. Esistono sicura mente grandi aziende italiane e non, di alto livello e stimolanti in termini di competizio ne, ma solo singolarmente, e cioè per ogni categoria merceologica.”

Qual è il prossimo obiettivo che vuole rag giungere per le aziende del suo gruppo?

“Ho il desiderio e l’obiettivo di creare una rete distributiva fisica su tutto il territorio nazionale, quindi parliamo di retail. Rete non tanto di concessionari di vendita indipen denti ma di spazi fisici ed espositivi esclusivi, come ambientazione, per avvicinare il poten ziale cliente al prodotto. Ogni unit che riu scirò ad aprire dovrà occuparsi di esporre e di commercializzare il prodotto, oltre alle atti vità di installazione dello stesso e di servizio post vendita. È una realtà che oggi non esiste ma è un progetto che vorrei concretizzare a breve, per rafforzare il processo commerciale: avere dei partner locali, su tutto il territorio nazionale, con i quali portare avanti lo svi luppo di tutti e tre i brand del mio gruppo. Wba investirà direttamente in ogni unit che verrà aperta”.

In che modo guarda il mercato estero… Cosa vuol dire per lei internazionalizzazione?

“La scelta dell’azienda è replicare il business model su altri mercati, investendo diretta mente con un partner locale che non dev’es sere esperto di settore ma un investitore con

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capacità organizzative e commerciali. Ab biamo avviato un progetto pilota in Svizzera e in Croazia, per poi continuare con i paesi balcanici e del nord Europa”.

Quanto la pandemia ha influito sulla sua vendita e soprattutto visto che gli spazi esterni vengono sempre più valorizzati mettendo in primo piano la sicurezza e il benessere del cittadino quali sono le age volazioni relative all’installazione dei suoi prodotti?

“Il mercato dell’outdoor ha potuto beneficia re di una forte spinta data dall’esigenza – de terminata dalla pandemia – di creare spazi esterni. Mai come adesso le aree open air, il loro arredo e gli accessori ad esso destinati, hanno avuto così tanta considerazione. Tutti gli indicatori segnalano nei vari comparti de dicati all’outdoor una crescita costante. Il de siderio – e il bisogno – di verde e aria aperta, ha fatto riconsiderare l’importanza degli spazi esterni. Gli incentivi statali esistono ma sono marginali e specifici per alcuni pro dotti da noi commercializzati. Sicuramente hanno dato un grande aiuto alla vendita delle pergole che godono di molte agevolazioni”.

La Pandemia e sicuramente anche la Guerra in Ucraina ha generato un au mento considerevoli dei prezzi. Come si fa ad essere competitivi in un mercato che genera continui aumenti dei costi delle materie prime?

“Aumentando i volumi, così da realizzare grandi sinergie di gruppo. Ovviamente au mentando i volumi, i costi progressivamen te si alzano ma non in modo proporzionale. Ciò che conta, come sempre, è la pianifica zione che, se ben fatta, permette di bloccare i prezzi delle materie prime. Oggi è questo ciò che ci ha permesso di far fronte alle pro blematiche di un periodo indubbiamente dif ficile, soprattutto per gli aspetti di carattere energetico e politico però, al di là di questo, rimane la necessità e la volontà delle persone di godere di uno spazio esterno piacevole”.

Per concludere una domande molto perso nale: Qual è la lezione più importante che la vita le ha insegnato? “Prendo in prestito le parole di D’Annunzio: Memento audere semper”.

33 / STORIA DI COPERTINA /

UNA STRATEGIA DI MARKETING: IL CO-BRANDING

Merita una riflessione l’aspetto relativo al marchio ed al suo utilizzo. Si è così sviluppato un orientamento della dottrina e della giurisprudenza che sottolinea l’opportunità di registrare il marchio apposto su prodotti di terzi, anche nelle classi di appartenenza di tali articoli, pur in assenza di senza alcuna attività produttiva da parte dello sponsor proprietario del marchio apposto su tali nuovi prodotti

Il co-branding: rappresenta la cooperazione o l’unione di brand noti appartenenti ad aziende diverse attraverso un’azione di marketing congiunto.

Tra le strategie adottate dalle aziende figurano quelle forme di colla borazione tra imprese, non necessariamente appartenenti allo stesso

34
Viene utilizzato per il franchising, le joint ventures, i gruppi d’acquisto
/ DOSSIER/

settore merceologico, volte ad aumentare la presenza sul mercato tramite una reciproca sponsorizzazione.

Esse possono riguardare prodotti comple mentari o aziende appartenenti alla mede sima filiera, quali fornitori e distributori o soggetti presenti in aree di mercato diverse oppure anche un nuovo prodotto.

Esistono forme di collaborazione più o meno vincolanti sia in relazione alla loro durata, sia riguardo le modalità di attuazione, con con seguenti diversi livelli di libertà operativa la sciata all’imprenditore.

Tra esse ricordiamo i rapporti di franchising, le joint ventures, i gruppi d’acquisto ed altri, tra i quali sempre di più si affrontano le varie forme di co-branding.

Unire le forze significa dunque trovare l’arma vincente per uno sviluppo che per la singola azienda sarebbe impossibile o più oneroso.

In particolare, il co-branding rappresenta una strategia di marketing attuata attraverso l’accostamento di marchi con l’obiettivo di raggiungere risultati utili a ciascun titolare con l’offerta di nuovi prodotti o con l’amplia mento del tipo di clientela, per incrementare i profitti o l’area geografica di riferimento.

Si tratta di solito di una operazione tempo ranea per lo svolgimento di un’iniziativa co mune, sia che riguardi il lancio di un nuovo prodotto, sia la promozione dei prodotti di ciascuna azienda, presentati congiuntamen te, sia nell’ambito di concorsi a premi.

Possiamo così assistere ad un’unica azione promozionale relativa ad uno o più prodot ti di varia provenienza ovvero alla commer cializzazione di prodotti sui quali siano stati apposti marchi appartenenti anche a soggetti diversi rispetto al produttore dell’articolo sul quale vengono riprodotti, e pertanto utiliz zati per beni rientranti in classi merceologi che diverse rispetto a quelle per le quali sono stati registrati.

Il co-branding riguarda normalmente mar chi noti per i quali i titolari stipulano un ac cordo di utilizzo temporaneo destinato ad

35 /DOSSIER /

immettere sul mercato un prodotto comune, o per realizzare una campagna di marketing con la presenza di due o più marchi apparte nenti a settori differenti, al fine di promuo vere congiuntamente i prodotti nell’intento di trarne un beneficio maggiore rispetto alla promozione in maniera indipendente, tra mite la presentazione in ambiti prima non affrontati.

Questo tipo di progetto presuppone l’elabo razione di una strategia preventiva che tenga conto:

• Dell’ambiente in cui l’azienda opera;

• Delle risorse disponibili;

• Di una “visione” e dell’analisi delle dinami che di mercato.

L’utilità di tale iniziativa dipende infatti dal la valutazione di diversi fattori, quali la ti pologia della clientela, lo studio del possibile ampliamento dei clienti di riferimento, le modalità di attuazione dell’iniziativa, la co erenza dell’accostamento.

L’analisi preventiva ha anche lo scopo di evi tare eventuali danni, che potrebbero deriva re, in caso di squilibrio nella notorietà di cia scun brand, dal fatto che uno offuschi l’altro o di togliere valore ad un marchio, che viene abbinato ad un brand percepito dalla cliente la come marchio di minor valore.

Lo scopo che le aziende si prefiggono è costi tuito dalla volontà di ottenere un vantaggio competitivo in relazione al tipo di prodot ti interessati, alle loro caratteristiche e alla loro percezione da parte del mercato rispet to ad altri realizzati da aziende concorrenti, nell’intento di guadagnare una posizione più favorevole.

La possibilità di ottenerlo dipende dai fattori sopra indicati, dal prezzo, dal posizionamen to e dalla percezione rispetto ai prodotti con correnti, che lo ponga in una posizione tale da poter essere ritenuto superiore o migliore rispetto ad altri, ed alla diversità che lo carat terizza rendendolo unico.

36 / DOSSIER /

DUE ESEMPI DI CO-BRANDING VINCENTI

Starbucks e Spotify

Starbucks ha trasformato l’espe rienza di un caffè premium in un grande marchio globale, utiliz zando la musica per creare un’atmosfera attorno al suo caffè. Spo tify, una piattaforma di streaming musicale, ha alimentato quasi 25 miliardi di ore di ascolto in tutto il mondo. Starbucks e Spotify hanno forgiato un’innovativa partnership di co-branding per costruire un “ecosistema musicale”, offrendo agli artisti un maggiore accesso ai consumatori Starbucks e dando accesso a Starbuck alla discogra fia espansiva di Spotify. Attraverso l’iniziativa, i dipendenti Starbucks ricevono un abbonamento premium a Spotify, con il quale possono curare le playlist (che gli utenti possono accedere tramite l’app mobile Starbucks) per giocare tut to il giorno nel negozio. Questo ecosistema musicale è progettato per espandere l’ambiente del caffè che è noto a Starbucks, dando agli artisti una maggiore visibilità ai clienti Starbucks. La partnership “musical-ecosistema” è reciprocamente vantaggiosa, un’opportu nità per le aziende di raggiungere il pubblico dell’altro senza sacrificare il proprio marchio.

BMW e Louis Vitton

Quando un marchio automobilis tico di prima classe collabora con un brand dell’alta moda, ottenere

dei buoni risultati è sicuramente meno complicato. I fans del mar chio BMW sono attenti ad aspetti come la qualità costruttiva e le ele vate prestazioni. Questi stessi trat ti coincidono perfettamente con la qualità percepita della linea di ab bigliamento, pelletteria e valigeria d’élite di Louis Vuitton. Non a caso, nel2014ledueaziendehannodato vita ad un’efficace operazione di co-branding. Attraverso la ricer ca, l’esperienza nella produzione e la devota collaborazione, Louis Vuitton ha introdotto una linea di valigie che può essere riposta con precisione all’interno del modello di lusso della BMW, la i8. L’idea di avere quella valigia nel bagagliaio di quell’auto era di creare un’espe rienza di viaggio super lussuosa. Si tratta di un’alleanza intrigante che mette in connubio i rinomati sim boli di classe, design e innovazione dei due marchi.

37 /DOSSIER /

Tutto ciò viene realizzato attraverso la sot toscrizione di un contratto atipico che disci plina la concessione del diritto di utilizzo del marchio da parte di ciascun soggetto titolare del brand, le modalità ed i limiti temporali dell’accordo, le tutele atte ad evitare danni di immagine, gli effetti per il periodo suc cessivo rispetto alla cessazione del contratto, gli aspetti economici ed alla ripartizione dei costi.

In pratica assistiamo ad una forma di coo perazione di solito meno vincolante rispetto alla conclusione di un contratto di joint-ven ture, anche in termini di durata.

Sono molti i casi pratici, sicuramente cono sciuti, pensiamo al marchio Gore-tex abbi nato a quello di produttori di calzature spor tive o per escursionismo (es. Adidas), Nike e IPod, H&M e stilisti di moda (Versace, Karl Lagerfeld, ..), Baci Perugina e Dolce & Gab bana, Nestlè e Starbucks. Merita una riflessione l’aspetto relativo al marchio ed al suo utilizzo.

In generale dobbiamo ricordare che il “mar chio di fabbrica” rappresenta la garanzia sulla provenienza di un prodotto in quanto realiz zato da chi lo ha registrato. I “marchi com merciali” invece identificano il venditore o il distributore e tale marchio si affianca a quel lo del produttore rappresentando una sorta di garanzia sulla scelta del prodotto stesso. Un tempo il marchio non poteva essere ce duto indipendentemente dall’azienda o dal ramo d’azienda del produttore. L’art. 2573 C.C. del Codice Civile del 1942 conferma va questo principio “il marchio è trasferibile solo con l’azienda” specificando però che il marchio poteva essere trasferito anche con un ramo particolare dell’azienda, purchè ine rente i prodotti contraddistinti con il mar chio ceduto, oltre che con l’azienda nel suo

LA DIFFERENZA TRA CO-BRANDING E CO-MARKETING

Adifferenzadelco-branding,incuileaziendeco-creanounprodottonuo vo e unico, il co-marketing nasce quando due marchi differenti promu ovono più prodotti attraverso una campagna combinata. Qui, il focus del la strategia è sulla comunicazione. Le aziende si sforzeranno di allineare i loro messaggi per catturare l’attenzione del pubblico di destinazione. Il co-marketing è efficace quando le aziende si impegnano a vicenda e promuovono in modo incrociato prodotti o servizi esistenti. In circostan ze in cui i marchi vogliono trasmettere una connessione più profonda e creare un’offerta nuova e avvincente, un’iniziativa di co-branding può generare risultati e ricavi interessanti per ciascun partner.

38 / DOSSIER /

complesso.

In seguito alle modifiche introdotte dall’art. 83, D.Lgs. 4 dicembre 1992, n. 480, (attua zione della direttiva n. 89/104/CEE, del 21 dicembre 1988 in materia di marchi di im presa) e in particolare, per quanto riguarda la cessione del marchio con riferimento all’art. 15, R.D. 21 giugno 1942, n. 929, recante di sposizioni legislative in materia di brevetti per marchi di impresa, il marchio può essere trasferito o concesso in licenza per la totalità o per una parte dei prodotti o servizi per i quali è stato registrato, purché in ogni caso dal trasferimento o dalla licenza non derivi inganno in quei caratteri dei prodotti o ser vizi che sono essenziali nell’apprezzamento del pubblico.

Quando il marchio è costituito da un segno figurativo, da una denominazione di fanta sia o da una ditta derivata, si presume che il diritto all’uso esclusivo di esso sia trasferito insieme con l’azienda.

In questo contesto si sono sviluppati anche i contratti di licensing attraverso i quali i proprietari del marchio consentono a terzi di utilizzarli per contraddistinguere prodotti appartenenti alle classi merceologiche per le quali il marchio è stato registrato, pur sotto il controllo del titolare e a determinate con dizioni.

Con il contratto di co-branding questa si tuazione viene ulteriormente a cambiare, poiché i marchi potranno risultare abbinati o apposti su prodotti non rientranti nelle classi per i quali è stato registrato.

Si è così sviluppato un orientamento della dottrina e della giurisprudenza che sotto linea l’opportunità di registrare il marchio apposto su prodotti di terzi, anche nelle clas si di appartenenza di tali articoli, pur in as senza di senza alcuna attività produttiva da parte dello sponsor proprietario del marchio apposto su tali nuovi prodotti.

In tal senso si è espresso il prof. Davide Sar chi in un recente seminario, richiamando sentenze della Corte di Giustizia.

IN EVIDENZA

• Il co-branding rappresenta una strategia di marketing attuata attraverso l’accostamento di marchi con l’obiettivo di raggiun gere risultati utili a ciascun tito lare

• E’ una operazione temporanea per lo svolgimento di un’iniziati va comune, sia che riguardi il lan cio di un nuovo prodotto, sia la promozione dei prodotti di cias cuna azienda

• L’utilitàditaleiniziativadipende dalla valutazione di diversi fat tori, quali la tipologia della clien tela, lo studio del possibile ampli amento dei clienti di riferimento, le modalità di attuazione dell’ini ziativa, la coerenza dell’accosta mento

• Viene realizzato attraverso la sottoscrizione di un contratto atipico che disciplina la conces sione del diritto di utilizzo del marchio da parte di ciascun sog getto titolare del brand

39 /DOSSIER /

schede

elencate in ordine alfabetico

(fino a 20mila

iniziali

/ LE SCHEDE / 40 Pag.42 Nau Pag.43 Primigi Istruzioni per orientarsi tra le
di AZ Franchising,
e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia
euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese
se non quelle relative al diritto di entrata*. pag.41 CaliforniaBakery pag.41 Haden Pag.42 Igi&Co *idatipubblicatinelleschedesonofornitidaifranchisor

RISTORANTE

CON SOMMINISTRAZIONE

Ragionesociale: CBTasteS.r.l.-Indirizzo:ViaSenaton.6, 20121, Milano - Anno di fondazione: 1995 - Anno partenza franchising: 2022 - Punti vendita diretti: 16 - Punti vendita affiliati: 3 - Punti vendita diretti (estero): 0 - Punti vendita affiliati(estero):0

COSA CERCHIAMO

PUNTOVENDITA: 150MQ

BACINODIUTENZA: <50.000PERSONE

UBICAZIONEOTTIMALE: CENTROCITTÀ,POLIUNIVERSITARIE

METETURISTICHE

ESPERIENZANELSETTORE: CONSIGLIATA

INVESTIMENTOINIZIALEDA: 150.000EURO

FATTURATOMEDIOANNUO: 1.000.000EURO

COSA OFFRIAMO

CaliforniaBakeryassicuraunaforteprospettivadiredditività, grazie a un brand prestigioso e consolidato. Le strutture di CB Taste, proprietaria del brand California Bakery, garantirannoagliaspirantifranchiseeunsupportologistico eformativocostanteinterminidiknow-howebackoffice, oltre che offrire consulenza finanziaria. Standardizzazione e innovazione tecnologica dei processi produttivi saranno parte essenziale dell’opportunità di business offerta al franchisee.

COSA CHIEDIAMO

ll programma di concessione dell’uso del brand in licenza si rivolge a giovani manager, imprenditori ambiziosi e dipendenti coraggiosi, ispirati da una storia di successo e pronti a mettersi in gioco. La passione per il mondo del food&beverage,unasanaambizione,un’accertatacapacità economica e doti di leadership saranno valori chiave per i futurifranchisee.

FEED’INGRESSO:

ROYALTIES:

DURATA

RISTORAZIONE

Ragionesociale:HADENdiSpataroCarmelo(ditta individuale)-Indirizzo:viaMascheroni49,27100Pavia(PV)

-Annodifondazione:2009-Annopartenzafranchising: 2022-Puntivenditadiretti:1-Puntivenditaaffiliati:0

-Puntivenditadiretti(estero):0-Puntivenditaaffiliati (estero):0

COSA CERCHIAMO

PUNTOVENDITA: 30-70mq

BACINODIUTENZA: 50.000ABITANTI

UBICAZIONEOTTIMALE: CENTROCOMMERCIALECONFORTE

AFFLUSSO,AREEMOLTO FREQUENTATEDALAVORATORI.

ESPERIENZANELSETTORE: RISTORAZIONE

INVESTIMENTOINIZIALEDA: 50.000-110.000€

FATTURATOMEDIOANNUO: 250.000€

COSA OFFRIAMO

Haden offre ai propri affiliati un format chiavi in mano dalla notevole semplicità gestionale, dai costi di impianto contenutiedall’altaredditività,offrendoalclientefinalela possibilità di degustare prodotti salutari esclusivamente preparati a base di frutta e verdura per uno stile di vita totalmente orientato al benessere in un ambiente allegro ed informale, a tutte le ore della giornata. Da oltre 30 anniCarmeloSpataro,fondatorediHaden,sioccupadella selezione,lavorazioneepreparazionedellemigliorfruttae verdura.Laformulafranchisingconsenteatuttigliaffiliatidi gestire facilmente un’attività senza incorrere negli errori e neglisprechitipicidellefasidistart-updiqualunqueattività. IllocaleHadenègiovane,versatile,informale,apertotuttoil giorno,studiatosiaperunconsumoimmediatochepertake awayedeliverydiprodottiadattiperlacolazione,merenda, pranzo,aperitivodiunavastaclientela.

COSA CHIEDIAMO

FEED’INGRESSO:

DURATA

Nomereferente: StefanoCipollaTel:+393272664318 e-mail:franchising@californiabakery.it Web:https://californiabakery.it

Nomereferente: CarmeloSpataroTel:3200342511 e-mail:info.@mondohaden.com Web:http://mondohaden.com/franchising/

/ LE SCHEDE / 41
50.000EURO
5%
DELCONTRATTO 6+6 (INANNI):
15.000€ ROYALTIES: 5%
DELCONTRATTO 5 (INANNI):

CALZATURE, ABBIGLIAMENTO ED ACESSORI

Ragionesociale:RedaRetailS.p.A,-GruppoIMACS.p.A.Indirizzo: Via Menocchia, 27 - 63062 - Montefiore dell’Aso (AP)-Annodifondazioneattività:2002-Annodipartenza delfranchising:2012-Puntivenditadiretti:3-Puntivendita affiliati:160

COSA CERCHIAMO

SUPERFICIEMEDIADEL PUNTOVENDITA(INMQ): DA50A100

BACINODIUTENZA: DA10.000A50.000ABITANTI

UBICAZIONEOTTIMALE:

CENTROCOMMERCIALE,CENTROSTORICO PRINCIPALI,VIECOMMERCIALI

PERSONALERICHIESTO (COMPRESOILTITOLARE): ADETTIDA1A3

ESPERIENZANELSETTORE: NONRICHIESTA INVESTIMENTOINIZIALEDA: €400A€700/MQ

FATTURATOMEDIOANNUO: €5.000/MQ

COSA OFFRIAMO

Prodotto Made in Italy. Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto.Riassortimentionline.Progettazionedelpunto venditagratuita.ServizioditrainereassistenzaVisualMer chandising.Softwaredigestionegratuito.Comunicazioneda leader nazionale in tv, radio, stampa, redazionali, affissioni. Iniziativepercomunicarel’openingdelnegozio.FidelityCard edazionididirectmarketingconinviodismsedemaiclienti fidelizzati.

COSA CHIEDIAMO

FIDEJUSSIONEBANCARIA: €50.000

PAGAMENTOARREDO/ LEASING ALLESTIMENTO:

FEED’INGRESSO: NESSUNA

ROYALTIES: NESSUNA

DURATADELCONTRATTO 6 (INANNI):

Ufficiosviluppo Tel:0735-99241 e-mail:info@redaretail.com web:www.igieco.it

VENDITA DI OCCHIALI DA VISTA, DA SOLE, LENTI A CONTATTO, LIQUIDI E SOLUZIONI, ACCESSORI

Ragionesociale:NAUSpa-Indirizzo:ViaS.eP.Mazzucchel li,7-21043-CastiglioneOlona(Va)-Annodifondazione: 2004-Annopartenzafranchising:2007-Puntivendita Ita lia:160-Puntivenditadiretti:93-Puntivenditaaffiliati:67 puntivenditaestero:15

COSA CERCHIAMO

SUPERFICIEMEDIADEL PUNTOVENDITA(INMQ): 80/120MQ

BACINODIUTENZA: 40.000ABITANTI(MINIMO)

UBICAZIONEOTTIMALE:

PERSONALERICHIESTO (COMPRESOILTITOLARE):

CENTRISTORICIOCENTRICOMMERCIALI

INMEDIA3

ESPERIENZANELSETTORE: APPREZZATAESPERIENZANELRETAIL FATTURATOMEDIOANNUO:

DA5.000€A10.000€ALMQ

COSA OFFRIAMO

NAU!Èunbusinessconcretochesiesprimeconun’offerta fortemente distintiva e contemporanea, fondata su un pro dottoesclusivosempreaunprezzofacile.

AprireunnegozioNAU!significafareuninvestimentoreddi tizioeconunritornoveloce,grazieadunaformulaorientata alCliente.ConlaformulaEASYNAU!ARREDIESTRUMEN TAZIONE IN COMODATO D’USO GRATUITO – ZERO FEE D’INGRESSO – ZERO ROYALTIES - MARGINE GARANTITO. Dal 2004 NAU! è una bella storia italiana fatta di passione artigianapergliocchialibelli,coloratiefattibene.Semprea prezzofacile.

COSA CHIEDIAMO

NESSUNA

FEED’INGRESSO:

ROYALTY: NESSUNA DURATADELCONTRATTO (INANNI):

5ANNI

INVESTIMENTOINIZIALEDA: 50.000€

Nomereferente:MarcoGibertini Tel:0331-861233 e-mail:franchising@nau.it Web:www.nau.it

/ LE SCHEDE / 42

ABBIGLIAMENTO

E CALZATURE BAMBINO

Ragionesociale:RedaRetailS.p.A,-GruppoIMACS.p.A.Indirizzo: Via Menocchia, 27 - 63062 - Montefiore dell’Aso (AP)-Annodifondazioneattività:1976-Annodipartenza delfranchising:2008-Puntivenditadiretti:3-Puntivendita affiliati:400-Puntivenditaaffiliatiall’estero:37

COSA CERCHIAMO

SUPERFICIEMEDIADEL PUNTOVENDITA(INMQ): DA100A250

BACINODIUTENZA: DA10.000A50.000ABITANTI

UBICAZIONEOTTIMALE: PERSONALERICHIESTO (COMPRESOILTITOLARE): DA1A3

ESPERIENZANELSETTORE: NONRICHIESTA INVESTIMENTOINIZIALEDA: €400A€700/MQ

FATTURATOMEDIOANNUO: €4.800/MQ

Non lasciare

tuoi

perdere tempo,

tuo marchio.

COSA OFFRIAMO

Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto. Riassorti mentionline.Progettazionedelpuntovenditagratuita.Ser vizioditrainereassistenzaVisualMerchandising.Softwaredi gestionegratuito.Comunicazionedaleaderinternazionalein tv,radio,stampa,redazionali,affissioni.Iniziativepercomu nicarel’openingdelnegozio.FidelityCardedazionididirect marketingconinviodismsedemaiclientifidelizzati.

COSA CHIEDIAMO

FIDEJUSSIONEBANCARIA: €50.000

PAGAMENTOARREDO/ LEASING ALLESTIMENTO: FEED’INGRESSO: NESSUNA ROYALTIES: NESSUNA DURATADELCONTRATTO 6 (INANNI):

CENTROCITTÀ,CENTROCOMMERCIALE CENTROSTORICO,VIECOMMERCIALI Tel:0735-99241 e-mail:info@redaretail.com web:www.primigi.it

/ LE SCHEDE / 43
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DALLA “YOLO ECONOMY” ALLA SCELTA DEL FRANCHISING

La ruota del “criceto” della carriera in azienda non soddisfa più. Il posto fisso comincia a “stare stretto”. Autonomia, soddisfazioni professionali, senso di responsabilità: sono le proposte che può offrire un franchising di qualità

“Yolo” è l’acronimo della frase inglese “you only live once”, cioè “si vive una volta sola”. Affermazione ovvia ma che in un col po solo capovolge il rapporto tra vita e lavoro. In altri termini, sembra mettere in discussione il principio per il quale “si vive per lavorare” e che invece debba prevalere piuttosto l’idea che “si lavora per vivere”. In altri termini, significa che il lavoro passa in secondo piano e che esistono altre priorità più im portanti alle quali occorre porre attenzione: la salute, la fami

44
I giovani sono alla ricerca di un maggiore equilibrio tra vita privata e lavoro
/ FORMAZIONE /

glia, il tempo libero, la propria soddisfazione personale.

Quando si parla di Yolo Economy, in con creto, ci si riferisce alla nuova tendenza delle persone, soprattutto i più giovani, a cercare un migliore equilibrio tra vita privata e lavo ro, a preferire una attività che dia maggiori gratificazioni, al di là del mero guadagno, anche in termini di creatività, autonomia, benessere personale.

Quello che fino a qualche decennio fa era stato l’obiettivo principale per chi si avvici nava al mondo del lavoro, cioè il posto fisso, sembra ora messo completamente in discus sione, anche perché di posti fissi non ce ne sono molti.

QUALI LE CAUSE DI QUESTA NUOVA VISIONE DELLA VITA?

Ci sono motivi reali, come la pandemia, il lavoro da remoto, l’incertezza dovuta a una economia in crisi, alle guerre, ecc. che con tribuiscono non poco, ma nel nostro Paese anche il fatto che nelle aziende l’ambiente di lavoro è diventato sempre più competitivo, i ritmi sempre più stressanti e insostenibili a fronte di ridotte possibilità di carriera e di miglioramento economico.

Dispiace dirlo, ma questo è anche l’effetto

di una cultura manageriale piuttosto miope, che nelle aziende ha spinto perché i lavora tori si impegnassero al massimo, per ottenere performance sempre più elevate, ma nel con tempo non ha saputo (o voluto) sostenere, tranne qualche eccezione, tale azione con adeguate forme di investimento in termini di aumento del reddito, dello sviluppo di car riera, del benessere e del welfare aziendale. Soprattutto i giovani stanno soffrendo que sta situazione. Stiamo parlando in particola re degli under 35 che ancora non si sono fatti una famiglia, hanno minori responsabilità, e sono alla ricerca di qualcosa di meglio, di sposti anche a rischiare se il caso lo richiede.

LA DOMANDA CHE I GIOVANI SI PONGONO È SEMPLICE: VALE LA PENA, OGGI, “SACRIFICARE” LA PROPRIA VITA PER UN’AZIENDA, CHE CHIEDE SEMPRE IL MASSIMO E IN CAMBIO OFFRE POCO?

I giovani che si fanno questa domanda sono quelli ai quali è venuta meno la motivazione, che non va mai confusa con l’incentivazio ne. E se alle imprese viene meno la capacità sia di conservare e motivare i collaboratori che vi lavorano sia di attrarre nuovi talenti, i giovani preferiscono ricercare altrove atti

45 / FORMAZIONE /

vità di lavoro più stimolanti nelle quali poter esprimere la propria autonomia e creatività adattandosi persino a lavori meno impegna tivi che però consentano di avere tempo libe ro da dedicare ai propri interessi, alle proprie passioni.

Ricordiamo che già in passato i giovani era no stati criticati per certi loro atteggiamenti che sembravano preferire il benessere indivi duale piuttosto che impegnarsi nella ricerca di un lavoro, anche se non del tutto adeguato alle loro aspettative. Alcuni politici li aveva no definiti “bamboccioni” o “choosy”, troppo viziati o schifiltosi per impegnarsi. Probabil mente non si trattava di un atteggiamento o di una moda passeggera ma di un cam biamento di paradigma che ha coinvolto le nuove generazioni e di cui occorreva tenere conto.

UN CAMBIO DI MENTALITA’

Se il lavoro non è più una priorità assoluta,

la tendenza sarà sempre di più quella di ab bandonare le imprese in cui il lavoro è diven tato fonte di stress e di insoddisfazione, di rinunciare alla carriera, se è frutto di esaspe rata competitività, per seguire altre priorità, cambiando il proprio stile di vita.

E’ chiaro che non saranno molti quelli che si potranno permettere certe scelte drastiche, cioè abbandonare il proprio posto di lavoro, e chi sarà costretto a restare in azienda pa gherà e farà pagare cara questa sua disaffe zione, non solo in termini di produttività. D’altra parte la pandemia, il pericolo della guerra, l’inflazione, l’aumento dell’anergia, ci hanno fatto comprendere quanto fragile sia la nostra esistenza, quali e quante siano le forze che operano al di fuori dal nostro con trollo. Anche senza volerlo, siamo stati co stretti a riflettere sul senso delle nostre scelte passate, sui valori più importanti a cui spesso abbiamo dovuto abdicare, sulla nostra stessa vita professionale.

Alcuni si sono resi conto che non vogliono più essere come criceti che girano a vuoto sulla ruota aziendale, con salari bassi, capi pretenziosi, culture aziendali tossiche. E sono emerse le priorità più importanti che dovrebbero stare alla base della nostra vita, della nostra felicità, rivalutando le passioni e le motivazioni più profonde che ci rendono ciò che siamo.

PERCHE’ IL FRANCHISING PUO’ ESSERE LA SOLUZIONE GIUSTA

Abbiamo riscoperto un bisogno quasi pato logico di libertà, indipendenza e controllo che può essere soddisfatto attraverso un la voro autonomo nel quale tornare ad essere protagonisti e responsabili. E la proprietà in franchising è diventata sotto questi aspetti una soluzione tra le più interessanti. Il rischio più grande, infatti, non è tanto av viare un’impresa (in franchising, tra l’altro, l’investimento iniziale può essere relativa mente ridotto) quanto rimanere infelici e insoddisfatti nel proprio lavoro.

46 / FORMAZIONE /

Certamente si tratta di decisioni importanti che non vanno prese alla leggera ma con la necessaria determinazione, riconoscendo che il successo che si potrà raggiungere dipende interamente dalle proprie capacità, dal pro prio impegno e dalla fiducia che un modello di franchising forte sarà in grado di garan tire.

IL BISOGNO DI REALIZZARSI

Negli Usa, in questi ultimi tempi, abbiamo assistito al fenomeno della “great resigna tion”, cioè dell’aumento del numero di per sone che dà le dimissioni per cercare nuove soluzioni che offrano loro maggiori soddi sfazioni (si veda grafico). Si è trattato di una specie di risveglio, della

constatazione che ciò che ha funzionato in passato, oggi non funziona più. Gli obiettivi sono cambiati. Le priorità devono essere ri sistemate. Ci evolviamo e cambiamo perché abbiamo bisogno di realizzarci. E realizzarsi significa anche semplicemente sapersi pren dere le proprie responsabilità. Che spesso è meno facile di quello che si può pensare. Non è esagerato, infine, dire che in questi pe riodi le persone sono alla spasmodica ricerca di maggiore felicità. Più la società e il mondo aziendale diventano difficili e lontani dalla nostra realtà di ogni giorno, più è essenziale mettersi in gioco direttamente, trovare altre motivazioni, più solide ed efficaci per ritro vare il senso della nostra vita.

47 / FORMAZIONE /

AGEVOLAZIONI PER L’ACQUISTO DI IMPIANTI ED ATTREZZATURE

L’accesso all’incentivo è consentito alle micro, piccole, medie imprese regolarmente iscritte nel Registro delle imprese, che non siano in liquidazione volontaria o sottoposte a misure concorsuali, e che non siano in difficoltà

Dott.ssa Francesca Paleari - Founder & General Manager Obiettivo Sviluppo

“Beni Strumentali Nuova Sabatini” è una misura messa a di sposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico con lo scopo di facilitare l’accesso al credito delle imprese. L’agevola zione sostiene infatti gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie

48 / FINANZIAMENTI /
Beni strumentali Nuova Sabatini: una misura messa a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico

digitali.

Il Decreto interministeriale del 22 aprile 2022 introduce interessanti novità proprio in merito alla misura.

Andiamo quindi ad analizzarne le caratteri stiche salienti, e le novità introdotte.

L’accesso all’incentivo è consentito alle mi cro, piccole, medie imprese regolarmente iscritte nel Registro delle imprese, che non siano in liquidazione volontaria o sottopo ste a misure concorsuali, e che non siano in difficoltà.

Sono ammessi tutti i settori produttivi ad ec cezione delle attività finanziarie ed assicura tive, ed alle attività connesse all’esportazione. Finanzia l’acquisto di beni nuovi ricondu cibili alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature indu striali e commerciali” e “altri beni”, nonché a software e tecnologie digitali. Gli investi menti devono poter garantire l’autonomia funzionale dei beni, e la correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produt tiva svolta dall’impresa.

La misura consiste nella concessione da par te di banche ed intermediari finanziari con venzionati di finanziamenti a sostegno degli investimenti, abbinati ad un contributo ero gato dal Ministero dello Sviluppo Economi co rapportato agli interessi sui finanziamenti

precitati. Importante sottolineare che questi ultimi possono coprire interamente l’investi mento, e possono altresì essere assistiti dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le pic cole e medie imprese” fino all’80% del loro importo.

Il finanziamento dovrà essere utilizzato esclusivamente per coprire gli investimenti ammissibili, di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro, e di durata non su periore a 5 anni.

Il contributo ministeriale è invece un con tributo in conto impianti pari all’ammontare degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento.

Il tasso di interesse è differenziato in base alle tipologie di investimento. A questo pro posito è bene menzionare il sopracitato il Decreto interministeriale del 22 aprile 2022, che introduce delle novità in merito proprio all’entità delle agevolazioni concedibili.

In particolare, il tasso di interesse annuo ri conosciuto è differenziato in base al tipo di investimento:

- 2,75% per gli investimenti in beni stru mentali;

- 3,575% per gli investimenti 4.0 e, novità 2022, per gli investimenti green, ovvero in vestimenti in macchinari, impianti e attrez

Obiettivo

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Sviluppo nasce per dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori italiani che negli anni si sono sempre avvicinati al mondo delle agevolazioni pubbliche, dei mercati globali, delle partnership, senza riuscire a fare il next step: dall’idea all’execution. Con il progetto UP, il team entra nel vivo di questi argomenti, liberando imprenditori e manager dall’operatività di queste azioni, lasciandoli liberi di fare il loro lavoro e sviluppa re il loro core business. I campi di azioni sono: finanza agevolata, internazionalizzazione, networking. Settori di intervento: agricoltura, agroindustria/agroalimentare, artigianato, commercio, cultura, industria, pubblico, servizi/No Profit, turismo. Per informazioni: francesca@obiettivosviluppo.com - Tel. +39 349.5603388 CARTA D’IDENTITÀ FINANZA AGEVOLATA, INTERNAZIONALIZZAZIONE, NETWORKING

zature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecoso stenibilità dei prodotti e dei processi produt tivi.

Altra novità è la cosiddetta “Nuova Saba

tini Sud”, riservata alle imprese che hanno sede legale o unità locale nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Cala bria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

In questo caso, infatti, il tasso di interesse annuo riconosciuto è pari al 5,5%. Per poter ottenere l’agevolazione la PMI deve rivolgersi ad una Banca convenzionata, la quale verificherà il possesso dei requisi ti e l’aderenza degli investimenti rispetto a quanto stabilito dalla legge, e, sulla base delle domande pervenute, trasmetterà al Ministe ro richiesta di prenotazione delle risorse re lative al contributo.

IN EVIDENZA

• La misura consiste nella concessione da parte di banche ed intermediari finanziari convenzionati di finanziamenti a sostegno degli investimenti, abbinati ad un contributo erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico

• Il finanziamento dovrà essere utilizzato esclusivamente per copriregliinvestimentiammissibili, di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro, e di durata non superiore a 5 anni.

• Ilcontributoministerialeèinvece un contributo in conto impianti pari all’ammontare degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento

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Per avere risultati è sempre più necessario sponsorizzare i contenuti

STA CAMBIANDO LA COMUNICAZIONE SUI SOCIAL

I social media nella loro evoluzione rimangono un mezzo di comunicazione estremamente immediato e a basso costo, anche per le aziende, che se utilizzato nel modo corretto può essere vincente

Una delle certezze quasi assolute che un utente di social come Fa cebook (o Meta) e Instagram ha, è il loro essere gratuiti. Anche per le aziende. Questo però solo in apparenza, perché soprattutto per le pagine business la visibilità dei post organici è diminuita drasticamente. Oggi un post organico è visibile da meno del 2% dei follower (avendo mille follower solo 20 vedranno il post), di

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COME
di Mattia Nicoletti - Creative marketing strategist and producer –Dreamcatchers Entertainment

conseguenza per avere risultati è sempre più necessario sponsorizzare i contenuti. In sin tesi fino a qualche anno fa sui social, conte nuti pensati strategicamente, grazie anche alla viralità e alle condivisioni potevano raggiungere anche il 7-10% dei follower, e le aziende investivano in promozione solo per aumentare il numero dei follower. Nel 2022, invece, è necessario promuovere i post per dargli visibilità.

Considerata la possibilità di promuovere i post anche solo con pochi euro, chi utilizza i social per business, dovrebbe solo stanziare un budget per il piano editoriale, tuttavia le restrizioni imposte per la tutela della pri vacy da Apple e da Android hanno reso il raggiungimento di un target specifico an cora più complesso. Fino a poco tempo fa la strategia di marke ting sui social era orientata a creare un pub blico e ottimizzarlo con poche campagne pubblicitarie. Una volta creato il pubblico, si creavano diversi target di pubblico simili in parte sovrapposti per poter raggiungere potenziali nuovi follower più e più volte. Oggi però questo approccio non funziona a causa principalmente di un targeting li mitato. La frammentazione del pubblico era più efficace quando Facebook disponeva dei dati corrispondenti. Ma ora che le pro mozioni social sono diventate leggermente meno precise (per le limitazioni dovuto alla privacy sopracitate) è più efficace creare un pubblico ampio. A dispetto della difficoltà nel raggiungere un target preciso i costi del le campagne per migliaia di utenti raggiunti (CPM) e costi per risultato si sono ridotti (circa il 10% nell’ultimo trimestre. Fonte: Statista).

Di conseguenza per testare un target po tenzialmente interessato all’interno di un gruppo più ampio, la creatività dell’annun cio diventa una delle leve più importanti. Infatti, secondo Facebook, solo la creativi tà degli annunci è responsabile di circa il 58%-60% del rendimento delle campagne

pubblicitarie.

Stabiliamo quindi alcune regole di base per la creatività dell’annuncio. Queste regole non garantiscono il successo, ma se combi nate con i dati e obiettivi definiti, possono portare a ottimi risultati:

- Realizzare un minimo di 3-5 annunci per campagna per consentire all’algoritmo di Facebook informazioni sufficienti per l’ot timizzazione.

- Combinare diversi formati di annunci all’interno delle campagne per scoprire qua le pubblico preferisce quali formati (Caro sello, video, video brevi, Immagini quadrate, etc).

- Creare annunci video emozionali. I video rimangono il formato più popolare sui so cial media.

- Progettare annunci video di 10-15 per la visione verticale con i sottotitoli e con sug gerimenti visivi (non tutti attivano l’audio quando guardano i video su mobile).

I social media nella loro evoluzione (e in quella del rispetto della privacy), rimangono un mezzo di comunicazione estremamente immediato e a basso costo che, se utilizzato nel modo corretto (grazie anche alla speri mentazione), può essere vincente.

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Gli italiani confermano il loro interesse verso i prodotti green e la vita all’aria aperta

OUTDOOR E SOSTENIBILITÀ: TOP TREND DEI CONSUMI ANCHE NEL 2022

Si assiste a una rinnovata valorizzazione dei brand, che continuano ad essere percepiti dal consumatore come sinonimo di maggior standard qualitativo, e per i quali si è disposti anche a spendere qualcosa di più

Quali sono le nuove priorità dei consumatori per il 2022, e quali sono le principali tendenze di mercato che interesseranno sia il mondo del commercio in generale che, più specificatamente, quello del fai da te? Per rispondere a queste domande, ho lanciato una survey ad hoc (somministrata trasversalmente a circa 5.000 cittadini italiani,

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di tutte le estrazioni socio-economiche), nell’ottica di capire in quali ambiti industria e retailer dovranno investire maggiormente per intercettare le esigenze del cliente di oggi. Ho inoltre confrontato i risultati ottenuti dall’indagine 2022 con quelli della medesima indagine effettuata nel 2021, evidenziando i punti di convergenza, e di divergenza, fra i due studi.

AMBIENTE, INNANZITUTTO

L’urgenza principale, per i nostri connazionali, è quella di avere un maggior contatto con la natura e con l’aria aperta (è così per oltre il 44% delle persone). L’esigenza di vivere outdoor non è una novità: dal 2020 ha continuato a rappresentare un’istanza molto sentita. Nella survey 2021, quella di trascorrere più tempo in spazi verdi rappresentava comunque la seconda priorità per gli italiani. Al primo posto, l’anno passato, c’era l’attenzione alla propria salute, in un periodo in cui - lo ricordiamo – le preoccupazioni legate al covid erano verosimilmente maggiori rispetto ad oggi, dato che la campagna vaccinale era in

una fase meno avanzata. Traducendo queste evidenze nel mondo dei consumi, vuol dire che le categorie del garden e dell’outdoor si confermano fra i segmenti più performanti, e verrebbe da supporre che il trend di sviluppo sia destinato a durare ancora per parecchio.

GREEN, AFFIDABILE, ITALIANO

La voglia di verde e di natura rientra in un maggiore interesse degli italiani verso tematiche di sostenibilità ambientale, con un 26% del panel che intende acquistare di più prodotti green. Un concetto, quello dell’ecosostenibilità, piuttosto ampio, e che arriva ad includere anche l’ambito del risparmio energetico, con un numero crescente di persone propenso a investire in prodotti a maggior efficienza e magari anche dal costo più elevato, ma in grado, sul lungo periodo, di assicurare dei risparmi importanti. In linea con questo approccio, un significativo 27% di consumatori si dichiara pronto a comprare articoli di qualità, a patto che durino nel tempo. In tal senso, si nota una rinnovata valorizzazione dei brand,

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ESSERE GREEN

Se vogliono restare competitive, le imprese del futuro devono essere ecosostenibili. E’, infatti, in costante crescita il numero delle imprese che investono nella green economy e nella sostenibilità dei loro processi. Ma quali sono le caratteristiche distintive di un’azienda verde? Le aziende ecosostenibili fanno un uso più efficace delle risorse naturali nell’ottica della riduzione degli sprechi, valorizzano gli ecosistemi,privilegianolepolitiche economiche intergenerazionali e ricorrono a fonti di energia pulita e rinnovabile. Il tutto senza perdere di vista l’obiettivo finale: il profitto che, in un’azienda sostenibile, cammina di pari passo con un modello di crescita economica e di investimenti rispettoso dell’ambiente. Complice l’acquisita consapevolezza dell’importanza di adottare un processo produttivo che miri al miglioramento del

benessere umano e alla riduzione dei rischi ambientali. E’ necessario, quindi, adottate misure finalizzate alla riduzione dei consumi e degli sprechi, a partire dal risparmio energetico aziendale attraverso azioni di riqualificazione energetica e, più in generale, con interventi che rientrino nell’ambito di un più ampio processo di transizione energetica. Un altro aspetto riguarda l’adozione di sistemi gestionali per monitorare le esigenze dei clienti, i rapporti con i fornitori, le aspettative dei dipendenti, le relazioni con le istituzioni e le comunità locali e la competitività del business in termini di qualità dei prodotti e di livello dei servizi.

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che continuano ad essere percepiti dal consumatore come sinonimo di maggior standard qualitativo, e per i quali si è disposti anche a spendere qualcosa di più. In particolare, nell’ultimo biennio si è andata consolidando la tendenza, nei consumatori, ad acquistare marchi, e prodotti, Made in Italy: questa esigenza è stabilmente in terza posizione sia nel ranking 2021 che in quello 2022.

MENO SPESE NEL TELELAVORO

Superate le fasi più critiche della pandemia, si coglie una minor focalizzazione, da parte degli italiani, sullo smart working. O, per meglio dire, nel 2021 oltre il 30% delle persone dichiarava di voler spendere più denaro per prodotti e soluzioni atte a rendere il proprio spazio domestico più adatto al telelavoro. Nel 2022, questa necessità si è in parte affievolita, sia perché gli smart worker hanno già provveduto ad attrezzare l’ambiente domestico ai fini di svolgere attività da remoto, sia perché parecchie persone hanno ripreso a recarsi più di frequente presso la propria sede lavorativa.

OMNICANALITÀ AL CENTRO

Nel 2022, archiviato il periodo delle chiusure dei negozi e delle restrizioni, gli italiani hanno ricominciato anche a frequentare i punti vendita e i luoghi del commercio, mentre durante i momenti di lockdown, giocoforza, avevano spostato parte dei loro acquisti sul canale online. Il risultato, come noto, è che oggi molti consumatori hanno sviluppato un approccio agli acquisti che potremmo definire ibrido, nel quale cioè si alternano le spese in store a quelle online, a seconda del momento e dell’opportunità. Sebbene, dunque, le due modalità di acquisto (reale e virtuale) coesistano e, verosimilmente, continueranno a farlo, è innegabile che il ritorno alla visita dello shop fisico abbia rallentato la crescita dell’ecommerce. Così, mentre nel 2021 oltre il 28% degli

intervistati intendeva incentivare il ricorso al web per effettuare i propri acquisti, nell’anno in corso la percentuale è scesa al 20,5%. In altre parole, dopo il boom del biennio 2020-2021, l’ecommerce oggi si è assestato su uno sviluppo più moderato, ancorché importante. La strada da perseguire, per i player del mercato del brico (e non solo per quelli), è senz’altro quella dell’omnicanalità, per intercettare il maggior numero di clienti, sia nel canale fisico che nel digitale.

IN EVIDENZA

• Le categorie del garden e dell’outdoor si confermano fra i segmenti più performanti, e verrebbe da supporre che il trend di sviluppo sia destinato a durare ancora per parecchio

• Il 26% del panel intende acquistare di più prodotti green

• Il 27% di consumatori si dichiara pronto a comprare articoli di qualità, a patto che durino nel tempo

• Nell’ultimobienniosièandata consolidando la tendenza, nei consumatori, ad acquistare marchi, e prodotti, Made in Italy

• La strada da perseguire, per i player è senz’altro quella dell’omnicanalità, per intercettare il maggior numero di clienti, sia nel canale fisico che nel digitale

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Come i retailer utilizzano la tecnologia mobile per migliorare l’esperienza di acquisto in negozio

SFUMARE I CONFINI TRA OFFLINE E ONLINE

Per sopravvivere e prosperare, i brand devono ripensare l’esperienza di acquisto all’interno del punto vendita per continuare a invogliare i clienti sempre più orientati alla tecnologia a tornare in negozio

Per molti anni abbiamo sentito parlare della morte delle “vie dello shopping” e la pandemia avrebbe dovuto dare la sferzata finale. Tuttavia, anche se abbiamo assistito a un certo numero di chiusure - tra il 2020 il 2021 in Italia sono spariti ben 70 negozi al giorno - lo scenario non è del tutto negativo.

Molti negozi sono ancora fiorenti, perché il ritorno all’ufficio ha aumentato il numero di acquirenti in molte città e centri urbani. Tuttavia, nonostante questa ripresa, una cosa è certa: per sopravvivere e prosperare, i brand devono ripensare l’esperienza di acquisto all’interno del punto vendita per continuare

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a invogliare i clienti sempre più orientati alla tecnologia a tornare in negozio.

L’ASCESADELLATECNOLOGIAMOBILE

Le app per dispositivi mobili sono in crescita nel settore dell’e-commerce ormai da qualche tempo, e la pandemia ha certamente dato una grande spinta. Durante la prima ondata, tra febbraio e maggio 2020, le installazioni di app per lo shopping sono cresciute di oltre il 150% nel Regno Unito, del 124% in Spagna e del 66% in Francia. La crescita è proseguita soprattutto nei periodi chiave dello shopping come il Black Friday. Ad esempio, tra agosto e novembre 2021, in vista delle festività natalizie, la spesa nelle app per lo shopping è cresciuta del 68%. Tuttavia, se si analizzano i dati anno per anno, si nota un calo generale sia delle installazioni sia della spesa, probabilmente a causa dell’abolizione delle restrizioni pandemiche. Questo, tuttavia, rappresenta una vera opportunità per i rivenditori fisici. È chiaro che le persone sono ansiose di tornare nei negozi. La chiave, ora, è assicurarsi di mantenere alto l’engagement e la fedeltà delle persone che si sono rivolte ai dispositivi mobili durante i periodi di lockdown e conciliare in maniera innovativa entrambe le esperienze di acquisto, fisica e digitale.

Brand dell’eCommerce come ASOS, etsy e Depop hanno fatto da apripista, riconoscendo il potere del mobile come un altro canale per offrire esperienze eccezionali, e ora vediamo che altri rivenditori tradizionali ne seguono l’esempio. L’obiettivo è quello di mantenere i clienti esistenti fedeli e coinvolgere un nuovo pubblico.

L’aspetto interessante, tuttavia, è che questi due canali - mobile e tradizionale - non operano in modo isolato. Il che ha senso, visto che la maggior parte degli acquirenti ha utilizzato l’app di un rivenditore mentre si trovava in una delle sue sedi fisiche. Di conseguenza, ora vediamo che i brand utilizzano il mobile per migliorare l’esperienza

di acquisto in negozio, realizzando benefici per ambe le parti.

PROVARE PRIMA DI ACQUISTARE

La possibilità di vedere, toccare e provare gli articoli ha sempre rappresentato un grande vantaggio per i negozi fisici rispetto alle loro controparti digitali, ma questo non significa che sia sempre stato un processo perfetto.

Le code per entrare nelle cabine di prova sono frequenti nei momenti di maggiore affluenza e, in alcuni casi, non è semplice e pratico provare prima di acquistare. Ecco

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perché l’app di L’Oréal, basata sulla realtà aumentata, consente di “provare” le tinture per capelli senza dover uscire dal negozio, sovrapponendo il colore desiderato a un’immagine in tempo reale sul proprio smartphone. Allo stesso modo i clienti possono provare il make-up, assicurandosi di lasciare il negozio con il prodotto perfetto. Non si tratta solo di capelli e make-up. IKEA ha un’applicazione che permette ai clienti di vedere come appariranno i diversi mobili nella loro casa, prima di effettuare l’acquisto. Questo non solo è ottimo dal punto di vista dell’esperienza utente, ma aiuta anche a ridurre la probabilità di reso, spesso dispendiosa per molte aziende. Infine, a prescindere dalla possibilità di provare

o meno il prodotto, le app possono anche aiutare i clienti a prendere decisioni più informate, consentendo loro di controllare rapidamente le recensioni e le valutazioni dei prodotti a cui sono interessati. In questo modo le aziende sono in grado di comprendere al meglio gli interessi dei loro clienti e mostrare loro prodotti simili sulla app, che possono essere acquistati direttamente in negozio.

NAVIGAZIONE IN-STORE

Non c’è niente di più frustrante che recarsi in un negozio con un preciso articolo in mente e non riuscire a trovarlo facilmente, o perché è esaurito o perché il negozio è semplicemente troppo grande. Molti brand, tra cui H&M e Zara, permettono di verificare

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la disponibilità di magazzino di determinati negozi attraverso la loro app. Questo non solo migliora l’esperienza del cliente, ma alleggerisce anche la pressione sul personale di vendita in negozio che deve rispondere alle domande sulla disponibilità delle giacenze o delle taglie. Anche Marks and Spencer sta sperimentando un’applicazione AR chiamata List & Go, che consente agli acquirenti di caricare un elenco di articoli desiderati e di essere guidati verso la posizione di ciascun prodotto nel punto vendita locale.

AUMENTARE LA FEDELTÀ DEI CLIENTI

I retailer notano sempre più spesso che gli utenti delle loro app sono tra i loro clienti più fedeli e più propensi a spendere, per cui generare installazioni ed engagement sta diventando una priorità assoluta. Sebbene ciò possa includere pubblicità in-app, influencer marketing, campagne sui social media e altro ancora, anche un semplice QR code che può essere facilmente scansionato nelle cabine di prova e alle casse è un’altra opzione efficace ed economica per conquistare un pubblico che già conosce il brand. Al giorno d’oggi è chiaro che i rivenditori tradizionali non possono pensare che un solo canale di vendita sia quello che funzioni per tutto, e tutti. I consumatori desiderano interagire con i brand che preferiscono, che sia sullo smartphone, sul computer, in negozio o su più canali contemporaneamente, e si aspettano che ogni interazione sia fluida e coerente. Di conseguenza, l’esperienza di acquisto fisica si sta evolvendo e i brand che stanno eccellendo sono quelli che riescono a sfumare i confini tra offline e online in modi nuovi ed entusiasmanti.

A cura di Sue Azari, eCommerce Industry Lead EMEA, AppsFlyer

IN EVIDENZA

•Trail2020il2021inItaliasono spariti ben 70 negozi al giorno

• Tra febbraio e maggio 2020, le installazioni di app per lo shopping sono cresciute di ol tre il 150% nel Regno Unito, del 124% in Spagna e del 66% in Francia

• L’aspetto interessante, tut tavia, è che questi due cana li - mobile e tradizionale - non operano in modo isolato. Di conseguenza, ora vediamo che i brand utilizzano il mobile per migliorare l’esperienza di ac quisto in negozio, realizzando benefici per ambe le parti

• I consumatori desidera no interagire con i brand che preferiscono, che sia sullo smartphone, sul computer, in negozio o su più canali con temporaneamente, e si aspet tano che ogni interazione sia fluida e coerente

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Industria, il digitale entra nel marketing del B2B

ADDIO ALLE STRETTE DI MANO, ARRIVANO SOCIAL SELLING E GESTIONE LEAD

E’ una rivoluzione culturale che ha posto centralità sullo “smarketing”, il punto di contatto tra sales e marketing

Strumenti nuovi, creazione di reti, obiettivi condivisi, ma soprattutto digitale: cambia l’approccio al marketing delle aziende B2B. Il settore che, storicamente, ha sempre avuto una relazione più tradizionale nella vendita, si sta aprendo alle soluzioni più tecnologi che. «La centralità non è più data dall’agenda del singolo commerciale, ma dalla capacità di generare, catalogare e fare propri i lead», spiega Andrea Pizzato, CEO di Spider 4

Web, azienda di Fiume Veneto (PN) impe gnata nel mettere al servizio delle imprese le opportunità del digitale. «È un’importante rivoluzione culturale che, se per certi aspetti è stata accelerata dalla pandemia, per altri era già in corso con l’impulso alla digital tran sformation avviato una decina di anni fa. Un processo confermato dalle ultime rilevazioni: è raddoppiato il numero di aziende che de stina oltre il 5% del proprio fatturato a inve

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stimenti sul marketing digitale».

Gli ultimi due anni hanno di fatto traccia to una linea netta: con la pandemia è andata in soffitta la classica stretta di mano. «Si è compreso che per il B2B non era più possi bile operare in ambito marketing così come si faceva prima», prosegue Simone Perenzin, COO di Spider 4 Web. Davanti all’impossi bilità di sfruttare canali quali fiere di settore, visite ai clienti e incontri di networking, al cuni strumenti digitali, già utilizzati in am bito marketing, sono diventati sempre più importanti anche per i processi di vendita. «Il reparto commerciale ha capito che, grazie allo studio e all’implementazione di strate gie e tecniche di Lead Generation e Account Based Marketing, il marketing è diventato un prezioso alleato per l’acquisizione di nuo vi contatti di potenziali clienti che, se oppor tunamente seguiti e gestiti, possono generare interessanti opportunità commerciali», sot tolinea Pizzato di Spider 4 Web. Anche le attività di networking si sono spo state online: sono nate strategie di social sel ling e la ricerca di nuovi contatti e la gestione della relazione con clienti e prospect è passa ta attraverso i profili professionali aziendali e personali su social network come Linke din, rendendone imprescindibile la cura e la completezza. È quindi indispensabile ormai per tutti i membri della rete vendita saper utilizzare a livello professionale gli strumen ti digitali a disposizione. E diventa inoltre sempre più fondamentale avere un database integrato a disposizione di tutto il team: at traverso l’uso di software CRM e di Marke ting Automation avanzati è possibile tenere sotto controllo i risultati di un’attività di lead generation o lo stato di una trattativa. Le parole d’ordine diventano: condivisione e collaborazione. Dai punti di contatto tra sales e marketing è nato il concetto di “smar keting”, un processo che prevede un forte al lineamento e condivisione tra i reparti mar keting e commerciale e che non è sempre così semplice. È necessario avere obiettivi

chiari e condivisi, conoscere i pro e contro dei diversi strumenti disponibili e avvalersi di competenze specifiche del mondo digita le, anche attraverso il supporto di consulen ti specializzati. Per questo allineamento tra reparto sales e marketing, oltre alle compe tenze specifiche, è importante tener conto di alcune buone pratiche. Sei quelle indicate da Spider 4 Web: La condivisione di obiet tivi e KPI ben definiti per ciascun ambito di competenza; l’identificazione delle strategie

I VANTAGGI E IL SIGNIFICATO DELLA DEMAND GENERATION

Quando parliamo di demand generation nel marketing (spesso abbreviato con “demand gen”) ci riferiamo a quel processo il cui scopo primario è quello di semplificare e ottimizzare i rapporti professionali fra chi elabora strategie per acquisire nuovi contatti (marketing) e coloro che hanno il compito di trasformare tali contatti in clienti (sales team). Entrando più nel concreto, la demand generationriguardatreaspetti del processo di vendita di un’azienda,checorrispondono ai tre step principali che portano alla vendita finale del prodotto: lead generation, lead management e sales conversion.

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database integrato; il controllo di contatti e lead con software CRM e sistemi di Marke ting Automation integrati e la condivisione di dati e report per misurare le performance delle diverse attività.

66 / TECH RETAIL / e dei canali digitali migliori per raggiunge re ciascun obiettivo; lo studio di strategie di Account Based Marketing e Inbound Marketing per trasformare i lead in clienti; il tenere traccia di tutte le attività svolte e delle informazioni raccolte all’interno di un
•Èraddoppiatoilnumerodiaziendechedestinaoltreil5%delpropriofatturato a investimenti sul marketing digitale • Lead Generation e Account Based Marketing, il marketing è diventato un prezioso alleato per l’acquisizione di nuovi contatti di potenziali clienti • È indispensabile ormai per tutti i membri della rete vendita saper utilizzare a livello professionale gli strumenti digitali a disposizione • Diventa sempre più fondamentale avere un database integrato a disposizione di tutto il team: attraverso l’uso di software CRM e di Marketing Automation avanzati è possibile tenere sotto controllo i risultati di un’attività di lead generation o lo stato di una trattativa IN EVIDENZA

CHE COS’È LO SMARKETING

Smarketing deriva dall’unione dei termini “sales” e “marketing”, e sta a indicare l’allineamento tra i due team, creato attraverso una comunicazione chiara, regolare ereciproca.Nellamaggiorparte delle aziende, questo non solo non avviene ma, come riporta Hubspot, l’87% dei termini che marketing e sales utilizzano per descriversi reciprocamente ha una connotazione poco lusinghiera:iprimisonoadditati come accademici e teorici; i secondi come sempliciotti, pigri e incompetenti. Non è decisamente la situazione ideale per un lavoro sinergico finalizzato agli obiettivi. Una mutua comunicazione senza pregiudizio tra i due reparti

porta all’individuazione di obiettivi misurabili, condivisi da entrambi: gli obiettivi di smarketing, infatti, devono essere decisi insieme e, se necessario, rivalutati ogni mese per identificare nuove opportunità di miglioramento utili alle due divisioni. Il risultato finale è un aumento dell’efficienza e, di conseguenza, dei profitti. Secondo alcune ricerche di Hubspot, lo smarketing porta una crescita annuale di fatturato del 20% nelle aziende che lo applicano. Uno studio condotto da Hugh Macfarlane, fondatore dell’agenzia australiana di marketing di align.me, evidenzia che rispetto ai competitor in cui Sales e Marketing lavorano separatamente, le aziende che seguono un approccio smarketing: crescono di 5.4 punti in più; chiudono il 38% in più delle proposte; perdono il 36% dei clienti in meno. L’approccio smarketing sta anche alla base della Demand Generation, il processo di acquisizione, gestione e dei clienti potenziali fino alla loro conversione in acquirenti, messo a punto da Yourbiz. Il vantaggio più rilevante della Demand Generation sta nel fatto che ti permette di individuare e ottimizzare quel 20% di attività di marketing e vendita per generare l’80% del fatturato.

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IL RISTORANTE CHE FAVORISCE L’INTEGRAZIONE SOCIALE

Il caso Mezze a Lisbona in Portogallo è una testimonianza della possibilità di creare progetti sociali capaci di diventare sostenibili economicamente. La chiave del successo è basata su un mix di elementi: coinvolgimento di associazioni e istituzioni, capacità manageriale e uso sapiente dei social media

A una studentessa siriana 24enne, Alaa, trasferitasi a Lisbona per studiare architettura, è stato chiesto cosa le mancasse di più e la sua risposta è stata: “Il pane siriano. Il pane da noi significa famiglia e condivisione”. Questa risposta è stato il punto di partenza per il lancio di un progetto di integrazione sociale in Portogallo, sviluppato dall’Associazione non-profit

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Pão a Pão, ‘pane al pane’, di cui Alaa è stata una dei quattro fondatori.

Sustainable Experience

L’associazione ha l’obiettivo di inserire nel mondo del lavoro giovani siriane rifugiate, che hanno iniziato ad arrivare anche in Portogallo dal 2015. Inizialmente l’idea dell’associazione era quella di aprire un panificio, ma i fondatori hanno voluto puntare più in alto, decidendo di lanciare un ristorante a Lisbona. Nel 2016 hanno iniziato a proporre cene-evento in un vecchio mercato al coperto e, grazie a un crowdfunding di oltre 23.000 € (10.000 € in più rispetto all’obiettivo iniziale), hanno inaugurato il locale nel 2017. L’offerta comprende pane e specialità della cucina siriana come le kibbeh (polpette fritte a base di bulgur, carne macinata e noci) e il kabseh (riso con pollo e verdure). Tutti gli ingredienti, ad eccezione della carne, provengono dal vicino mercato di quartiere ‘Mercado de Arroios’, che ha accettato con entusiasmo di collaborare al progetto. Il team è composto da giovani siriane per il 90% alla prima esperienza di lavoro, impiego che diventa un ponte per connettere i rifugiati con la comunità ospitante, facendoli sentire a casa e dando loro la possibilità di trasmettere

e condividere identità e tradizioni. Vengono spesso organizzati anche workshop e seminari con l’obiettivo di far conoscere più da vicino la cultura mediorientale e favorire il superamento dei pregiudizi.

I clienti del locale sono principalmente portoghesi, provenienti da tutto il Paese e non solo da Lisbona, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, alla ricerca di una cucina diversa (e ormai di tendenza) come quella mediorientale. Grazie alla comunicazione e alla diffusione sui social la clientela si era estesa, in era pre-Covid, anche a un numero crescente di stranieri. Il successo ha consentito di restituire il prestito iniziale alle istituzioni e di rendere il progetto totalmente autosufficiente.

Commento finale Kiki Lab

Il progetto Mezze è una testimonianza della possibilità di creare progetti sociali capaci di diventare sostenibili economicamente. La chiave del successo è basata su un mix di elementi: coinvolgimento di associazioni e istituzioni, capacità manageriale e uso sapiente dei social media.

Sfida: riuscire a superare la difficilissima transizione imposta dalla pandemia, in uno dei settori più penalizzati.

69 / NEW CONCEPT /

Prossimo

Fabrizio

Alex Genov,

Ling

,

Ochama

Lorenzo Comaschi,

Comm. Miele Claudio Agazzi,

Diego Toscani,

Gruppo

Armando Garosci, Direttore Largo

Innova

Caso tratto dalla ricerca

Mezze – Lisbona, Portogallo

70 / NEW CONCEPT /
internazionale Retail Innovation
Un ristorante che propone piatti della cucina siriana offrendo lavoro a giovani rifugiati e diffondendo la cultura araba attraverso workshop e seminari Area chiave • Sustainable Experience Tendenze complementari • Human Tech • Sustainable Experience • Edutainment Info chiave • Ristorante etnico inclusivo • 2016: crowdfunding • 2017: apertura
evento Kiki Lab (Gruppo Promotica) Innova Retail Award & Ki-Best 2022 Evento Phygital Milano | Enterprise Hotel + Live streaming 20 ottobre 2022, ore 10:00 – 17:00 Ki-Best 2022
Valente, Founder & CEO Kiki Lab (Gruppo Promotica) Casi e chiavi di successo nel Retail in Italia e nel mondo Speaker
Head of Custom. Experience Research Zappos
Lei
CEO
(JD Group)
Dir
Founder and Managing Director RetailTune
CEO
Promotica Moderatore
Consumo
Retail Award 2022 Oltre 20 microspeech delle aziende Retail finaliste degli Innova Award con i loro ultimi progetti Premiazione 7 categorie: Retailer Food, Retailer Non Food, Retailer Servizi, Retailer Horeca, Start-Up Tech, People, Sostenibilità Evento a pagamento, inviti disponibili per manager Retail, Brand e Real Estate (disponibilità limitata) Per informazioni e iscrizioni: kiki@kikilab.it – 030 22 16 81 Partner: AllWays
71 / NEW CONCEPT / TROPPO TRAFFICO NELLO SPAZIO GLI EQUILIBRISMI DI ERDOGAN AL SICURO DAGLI ATTACCHI WEB UN MASTER MIGLIORA LA VITA SETTEMBRE, 2022 Italia 4,90 euro CH CT 11,30 Chf Côte d’Azur 9,00 euro Anno N° 59 Settembre, 2022 Periodicità: mensile Prima immissione: 8/9/2022 Mensile Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D. L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. comma LO/MI Speciale vino Eccellenze italiane COVER STORY CONTENT IS KING PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE, PROMOZIONE COME CAMBIA IL MONDO DELLA TV ALESSANDRO ARAIMO GENERALMANAGERSUDEUROPADIWARNERBROS.DISCOVERY FOCUS L’ITALIA DEI TRASPORTI INTELLIGENTI FORBES BRAND FOR COMMUNITY EVENTS / NEWSLETTER / WEB/ SOCIAL / PODCAST / TV FORBES IL PIÙ GRANDE E PRESTIGIOSO SISTEMA DI COMUNICAZIONE MULTIMEDIALE PER CONOSCERE LE STORIE, I PROGETTI E LE VISIONI DELLE DONNE E DEGLI UOMINI DI SUCCESSO CHE STANNO CAMBIANDO IL MONDO. SOSTENIBILI PER PRINCIPIO Economia circolare, durabilità e sicurezza: la sfida ecologica del futuro si vince con soluzioni innovative e tecnologie verdi ESCLUSIVO UN PALAGIO DI PROGETTI PER STING E TRUDIE Supplemento volume 59, settembre 2022, di Forbes Italia. Registrazione presso Tribunale di Milano 260 del settembre 2017. Copia non vendibile separatamente N. 2. Autunno 2022 MASSIMO DE IASI CEO DI SOCOTEC ITALIA FOTO DI ROBERTA BRUNO

INFLUENCER: TRA IL DIRE E IL FARE

Sono, per molti, delle persone di riferimento, che danno idee, suggerimenti e forniscono risposte precise a determinate necessità per un determinato argomento. Per le aziende rappresentano un collegamento tra il brand e i consumatori

Storicamente, una delle migliori strategie di marketing è il passaparola. È più probabile che le persone provino un pro dotto o un servizio se qualcuno che conoscono e di cui si fidano lo consiglia.

La rivoluzione scatenata dai social network e l’affermazione di un nuovo sistema di interconnessioni, ha cambiato il word-of-mouth e i meccanismi di costituzione delle relazioni e della reputazione online.

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Riescono a influenzare i pensieri e le decisioni di acquisto del pubblico che li segue
/ COMUNICAZIONE /

CHE COSA SIGNIFICA INFLUENCER

L’influencer marketing, in cui la concentra zione è posta sulle persone influenti più che sul mercato di riferimento [https://it.wiki pedia.org/wiki/Marketing_di_influenza], prevede una collaborazione tra un marchio e un individuo con una nicchia specifica e un ampio seguito online.

A differenza dei personaggi celebri, gli in fluencer possono essere ovunque e chiunque. Questi singoli individui, per ciò che scrivo no, per il tono che usano e per i valori che veicolano, riescono a influenzare i pensieri e le decisioni di acquisto del pubblico che li segue.

Ciò che li rende ‘influenti’ è il loro seguito: una community, ovvero una rete di persone interessate a priori al personaggio e alla sua credibilità. Qualsiasi settore ha i suoi in fluencer. Indipendentemente dal numero più o meno alto di follower, ognuno è considera to più autorevole di un classico testimonial.

Sono, per molti, delle persone di riferimento, che danno idee, suggerimenti e forniscono risposte precise a determinate necessità per un determinato argomento.

Più che sull’effettiva qualità di ciò che vie ne pubblicizzato da un influencer, il successo della promozione si basa sulla credibilità e il seguito di chi lo promuove.

UN PO’ DI STORIA PER SAPERNE DI PIU’

Ma questa forma di marketing viene da lon tano, e ha ricevuto una spinta dal Web 2.0 e dalla diffusione dei Social Networks.

Uno dei primi casi risale al 1890, negli Stati Uniti, con Nancy Green, perfetta sconosciu ta assunta dalla R.T. Davis Milling Com pany come “Mammy” per diventare il volto del mix per pancake “Aunt Jemima”.

Tra le celebrità che hanno fatto la storia dell’influencer marketing, nel 1931 Santa Claus diviene il memorabile volto della cam pagna pubblicitaria di Coca – Cola. Babbo Natale non è nato in Lapponia in un anno

imprecisato, ma dalla mano di Haddon Sun dblom, che lo ha illustrato come un perso naggio caldo e felice con sembianze umane, dalle guance rosee, barba bianca, occhi scin tillanti e rughe di risate. Questi ‘legami’ reciprocamente vantaggiosi, da un lato, consentono al brand di costru ire rapporti duraturi con i propri partner influencer e, dall’altro, consentono agli in

CHI SONO GLI INFLUENCER

Gli influencer sono blogger, videomaker, fotografi, content creators, YouTubers, Insta grammers che producono con regolarità dei contenuti e li postano sui loro canali (siti, social, blog…). Interagendo poi con i propri followers attraver so i commenti ai post, via chat, con i tweet, ecc. Solitamente ogni influencer si occupa ed è specializzato in uno specifico settore: fashion, food, beauty, gaming, travel, design, auto, moto, yachting, lifestyle, well ness, ecc. Gli influencer quindi generanoredditograzieallaco operazione con diversi marchi e brand. Gli influencer di moda, ad esempio, sono pagati per postare sui loro canali social fo tografie con prodotti specifici (capi d’abbigliamento, prodotti di bellezza, make-up). Oggi le due piattaforme più utilizzate in assoluto per l’influencer mar keting sono Instagram e Tiktok.

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INFLUENCER ITALIANI

Il mondo degli influencer si è diffuso in questi ultimi anni come mai prima d’ora. Anche l’Italia possiede i suoi: personaggi famosi ed apprezzati da milioni di utenti sia a livello nazionale che internazionale. Ecco alcuni nei nostri influencer.

Khaby Lame

Di origini senegalesi, 22 enne, Khaby è diventato famoso con i suoi videoreaction muti ed i suoi gesti tipici. Dal 23 giugno 2022 è diventato il tiktoker più seguito non solo in Italia, ma al mondo, con un seguito superiore a 143 milioni di fan. Su instagram al momento i seguaci ammontano a 78,6 milioni. La sua iconica presenza lo ha reso popolare al punto di ricevere proposte da importanti realtà, come la casa di moda tedesca Hugo Boss per la quale è un importante testimonial.

Chiara Ferragni

Ex fashion e beauty blogger, oggi Chiara è il personaggio più famoso nel suo ambito, sia in Italia che nel mondo. Tutti sanno che nel tempo abbia sviluppato il suo personale brand, producendo un merchandising abbastanzavariegato.Chiaraèunaveraepropriaimprenditricedisuccesso, nonché iconico personaggio del web. Il suo seguito su Instagram ammonta a 27,7 milioni di seguaci.

Gianluca Vacchi Imprenditore nonché influencer italiano, Gianluca è noto per la sua vita fatta di ricchezze, condivisa su internet attraverso i social. I settori del suo business sono i più vari e tra le principali aziende che gestisce ci sono quelle che riguardano prodotti alimentari, farmaceutici, cosmetici e altro ancora. I suoi follower su Instagram ad Agosto 2022 ammontano a 22,4 milioni.

Fedez

Noto rapper italiano e marito di Chiara Ferragni. È considerato uno dei più apprezzati influencer italiani, non solo per la sua carriera nella musica, ma per la sua personalità ed il suo modo di divulgare informazioni senza filtri. Famoso anche per il podcast Muschio Selvaggio, che gestisce assieme ad altri personaggi noti di internet e in cui spesso offre spazio ad ospiti importanti dei più svariati settori. I suoi follower sono pari a 14,3 milioni su Instagram.

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fluencer di mantenere la fiducia con il pro prio pubblico, promuovendo lo stesso mar chio nel tempo.

IL PERCHE’ DELLE STRATEGIE DI INFLUENCER MARKETING

Le strategie di influencer marketing di solito si utilizzano per aumentare la consapevolez za del marchio; costruire fiducia e credibilità; raggiungere il proprio target; aumentare le conversioni; generare una lista di possibili clienti interessati ai prodotti o servizi offerti dall’azienda; stabilire una nuova tendenza; aumentare la fetta di mercato.

Il passaparola è la forma di comunicazione commerciale più antica, proprio come l’at to di influenzare le scelte delle persone: cre diamo di scegliere, ma di fatto seguiamo la corrente invisibile che ci circonda e il Mar keting lo sa.

Gli eventi spesso sono realizzati grazie alle sponsorizzazioni di brand che ottengono biglietti d’ingresso da donare agli ospiti che scelgono, per farsi pubblicità.

Alla Mostra del Cinema di Venezia, Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, ogni anno si alternano sul red carpet attori e ce lebrità del mondo del cinema. Nelle ultime edizioni la passerella si è arricchita oltre che di personaggi semplicemente famosi, anche di influencer. Quest’anno è stato particolar mente acceso il dibattito sulla loro presenza, ritenuta da molti come una scelta fuori luo go.

Al centro delle critiche è il caso di Giorgia Soleri che prima afferma di non amare il ci nema e poi sfila sul tappeto rosso.

Per i nuovi player digitali, oltre all’impegno lavorativo, è necessaria e fondamentale una relazione etica e coerente con il brand.

L’uomo vive di storie sin da piccolo e il bi sogno di inserirsi all’interno di format nar rativi è qualcosa che nasce naturale: non è più solo al centro delle strategie di marke ting ma diventa ambasciatore della marca e protagonista consapevole delle proprie scelte

quotidiane.

Ogni azienda, con i suoi prodotti e servizi, è una “storia” unica ed irrepetibile, costruita nel tempo, capace di distinguersi e di creare vantaggio rispetto ai competitors.

Il racconto del brand, dei suoi valori, idee e contenuti, mostrato nei contesti della vita quotidiana del consumatore, può davvero fare la differenza sulle scelte di consumo. Ma la coerenza tra questi valori, idee e conte nuti evita, di commettere errori che possono compromettere la reputazione di entrambi.

IN EVIDENZA

• Più che sull’effettiva qualità di ciò che viene pubblicizzato da un influencer, il successo della promozione si basa sulla credibilità e il seguito di chi lo promuove

•Ciòchelirende‘influenti’èilloro seguito: una community, ovvero una rete di persone interessate a priori al personaggio e alla sua credibilità

• Tra le celebrità che hanno fatto la storia dell’influencer marketing, nel 1931 Santa Claus diviene il memorabile volto della campagna pubblicitaria di Coca – Cola

• Il racconto del brand, dei suoi valori, idee e contenuti, mostrato nei contesti della vita quotidiana del consumatore, può davvero fare la differenza sulle scelte di consumo

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AGENZIE PER IL LAVORO IN FRANCHISING: SONO VIETATE...

E’ facile individuare in rete annunci, pubblicità o articoli esplicativi nei quali si espone e si propone la possibilità di aprire un franchising di agenzie per il lavoro, ma la circostanza che ciò sia vietato risulta essere alquanto sconosciuta e, da aggiungere, non opportunamente perseguita dagli organi competenti

Con questo articolo, lo dico chiaramente, mi auspicherei di fare una pubblica denuncia sperando che dalla parte seria del settore si procedesse a richiedere un intervento da parte del Ministero del Lavoro, organo competente in materia, vista la presenza di situazioni che (ad un primo approccio)

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/ FINANZA E LEGALE /
di Mirco Comparini - Commercialista, Revisore Legale e Consulente al Franchising
E’ necessario un intervento da parte del Ministero del Lavoro

risulterebbero irregolari e che avrebbero la necessità di essere dettagliatamente approfondite e verificate.

Il riferimento, come ben si comprende dal titolo, è al settore “agenzie per il lavoro”, già note con la denominazione “agenzie interinali” o “agenzie di somministrazione del lavoro”.

Come detto, non è difficile rintracciare forme pubblicitarie dal titolo “Aprire un’agenzia per il lavoro è conveniente in franchising” (o annunci simili). Vediamo i dettagli.

SINTESI DELL’ATTUALE CONTESTO

I requisiti giuridici e finanziari delle “vecchie” agenzie di lavoro temporaneo erano riportati nella Legge 196/97, art.2, commi 2, 3 e 4, e quelli delle “vecchie” agenzie di mediazione nel D.Lgs.n.469/97, art.10.

Risulta ininfluente rispetto alla trattazione del tema di questo intervento, il fatto che, all’epoca, tali requisiti avessero suscitato dubbi di compatibilità con il generale principio di iniziativa economica privata di stampo costituzionale, ma, in ogni caso, da tali norme è successivamente derivata la disposizione attualmente vigente e che costituisce riferimento per l’ottenimento delle autorizzazioni in questione: il D.Lgs.n.276 del 10 settembre 2003 e successivi aggiornamenti resisi necessari anche a seguito di interventi della Corte Costituzionale (sentenza n.50/2005).

La norma in questione, all’art.4, oltre a suddividere in cinque sezioni l’Albo delle Agenzie per il Lavoro (agenzie di somministrazione di lavoro abilitate allo svolgimento di tutte le attività di cui all’art.20 della norma, agenzie di somministrazione di lavoro a tempo indeterminato abilitate a svolgere esclusivamente una delle attività specifiche di cui all’art.20, c.3, lett.da a) a h) della norma, agenzie di intermediazione, agenzie di ricerca e selezione del personale e agenzie di supporto alla ricollocazione professionale), specifica, al c.7, che

“L’autorizzazione di cui al presente articolo non può essere oggetto di transazione commerciale”, definisce i requisiti per l’ottenimento della stessa autorizzazione all’art.5 e all’art. 6 individua una serie di soggetti che possono ottenere delle autorizzazioni speciali.

LE ORIGINI DEL DIVIETO DI UTILIZZO DI CONTRATTI DI COOPERAZIONE TRA IMPRESE

Occorre tornare indietro nel tempo per individuare il primo chiarimento in merito al tema in trattazione che fu riportato nella Circolare n.83 del 24.12.1999 a firma del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Nel documento si specificava: “non si ritiene neppure possibile l’attività di fornitura di lavoro temporaneo mediante la conclusione di contratti di cooperazione tra imprese quali il contratto di franchising e di agenzia (o comunque altro accordo negoziale di natura commerciale che instauri forme di collaborazione), fra una agenzia autorizzata ex art.2 della legge n.196/97 e soggetti terzi in

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qualità di operatori locali. Infatti, alla stregua delle norme di diritto comune in tali ipotesi si costituirebbero distinti soggetti giuridici, ovvero distinti centri di imputazione di responsabilità, pregiudicando la funzione di vigilanza dell’Autorità autorizzante, in violazione della normativa di riferimento”. Alquanto chiaro, anzi, alquanto preciso.

L’AGGIORNAMENTO NORMATIVO

Il successivo aggiornamento normativo, non ha modificato tale divieto. Infatti, all’art.10 (Divieto di transazione commerciale) del DM 23.12.2003 (Modalità di presentazione delle richieste di autorizzazione per l’iscrizione all’Albo delle agenzie per il lavoro) è riportato: “1. L’autorizzazione, sia essa a tempo indeterminato o provvisoria, non può essere oggetto di transazione commerciale. 2. È vietato il ricorso a figure contrattuali, tipiche o atipiche, attraverso cui realizzare, anche a titolo non oneroso, qualsivoglia forma di trasferimento o concessione della autorizzazione ottenuta a favore di soggetti terzi, siano essi persone fisiche o giuridiche. È altresì vietato il ricorso a contratti di natura commerciale con cui viene ceduta a terzi parte della attività oggetto di autorizzazione compresa l’attività di commercializzazione.

3. Il trasferimento d’azienda o la fusione comportano, in caso di conferimento in nuova o diversa società non autorizzata a tempo indeterminato, il venir meno della autorizzazione e la necessità, per la costituenda agenzia, di ottenere una autorizzazione provvisoria”.

Come commenta la Dott.ssa Anna Alaimo in “Le agenzie per il lavoro: nuove regole e valutazioni di legittimità costituzionale” (Università degli Studi di Catania Facoltà di Giurisprudenza – I working papersCentro Studi di Diritto del Lavoro Europeo “Massimo D’Antona”, 2005):

“Se indubitabile è (ed era, nel precedente regime) il divieto di cedere, infatti, l’autorizzazione

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ottenuta attraverso il procedimento amministrativo descritto, dubbi si erano posti, nel vigore della vecchia disciplina, circa la possibilità di cedere, e cioè di esternalizzare, a favore di altri soggetti, singole fasi delle attività autorizzate, tramite contratti, di natura commerciale, quali il franchising di servizi, l’appalto di servizi, il contratto di agenzia.

Rispetto a queste ultime ipotesi – le uniche in relazione alle quali il divieto dell’ultimo comma dell’art. 4 sia in grado di rivestire un qualche significato – il D.M. 23.12.2003 ha stabilito che è “vietato il ricorso a contratti di natura commerciale con cui viene ceduta a terzi parte della attività oggetto di autorizzazione” (art. 10, comma 2). In linea con un parere espresso dal Consiglio di Stato, nel vigore della precedente disciplina sulle agenzie di lavoro interinale, il decreto ministeriale ha specificato, sostanzialmente, che è vietata l’esternalizzazione (cioè l’attribuzione a terzi) dello svolgimento di qualsiasi parte dell’attività autorizzata, e quindi, per esempio, delle attività di ricerca e selezione dei candidati, della gestione di banche dati, della stipulazione e del procacciamento di contratti. Tutte le attività oggetto di autorizzazione devono essere, insomma, svolte direttamente dai soggetti autorizzati, attraverso le loro strutture e il loro personale dipendente. E’ ovvio, poi, che, ai sensi dell’articolo 7 del D.M. 23.12.2003, la violazione del divieto è sanzionabile, dalla Direzione generale per l’impiego, con la sospensione o la revoca della autorizzazione.

Va, infine, ricordato che lo stesso art. 10 del D.M. 23.12.2003 chiarisce che il trasferimento d’azienda o la fusione di cui sia parte un’agenzia autorizzata comportano il venir meno dell’autorizzazione e la necessità, per la nuova società, di ottenere una nuova autorizzazione”.

LA CULTURA E LA CONOSCENZA (NON SOLO DEL FRANCHISING)

Ecco che, ancora una volta, si ripropone un

vecchissimo tema (al quale tengo molto) riguardante la assolutamente necessaria conoscenza di un ampio ventaglio di norme quando si ha intenzione di svolgere l’attività professionale di consulenza al franchising ormai spazio non vigilato di figure professionali di varia natura e origine e ritenuta “agevolmente fattibile ed esercitabile” spesso anche da chi ha titoli formalmente idonei (esempio, iscrizione in Albi Professionali), ma sostanzialmente inconsistenti sullo specifico e specialistico argomento.

Certo, possiamo sostenere che trattasi di una casistica particolare e specifica (sicuramente anche rara nel panorama imprenditoriale), di un settore praticamente unico e questo è vero.

Ma con questo intervento vorrei far comprendere ai lettori (e ai tanti operatori del settore) di come possa essere veramente difficile trattare il tema franchising, fare consulenza, fornire pareri, assistere clienti con intenzioni di mettersi in proprio, ecc. in una realtà di mercato (tutto italiano) che si permette di non tener neanche conto (addirittura) di norme e disposizioni vigenti e stringenti, figuriamoci se tiene conto della giurisprudenza, delle sentenze, dei vari provvedimenti, ma anche della prassi e delle semplici regole puramente aziendalistiche nel costruire ed offrire sul mercato, nonché, gestire una struttura di franchising o altra forma di rete commerciale.

In tali casi, sentirsi dire “ma lo fanno tutti” o sentirsi dire “ma c’è la pubblicità” o “l’ho letto su internet” o “c’è un articolo sul portale X, loro sono specializzati per il franchising”, così come sentirsi anche messi in dubbio, in discussione, non creduti nel far presente un divieto, una non corretta prassi, una o più carenze (sempre più presenti) dei vari sistemi di franchising, ecc., non sarebbe (e non è) poi così difficile in questa anarchia galoppante.

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L’aumento dei prezzi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di centinaia di migliaia di aziende

COME APPLICARE

IL NUOVO CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA

Luce, gas e materie prime: eccessiva onerosità dei contratti in essere: vi diciamo cosa fare

Avv. Letterio Stracuzzi

Le famiglie e le imprese italiane già duramente colpite dalle con seguenze economiche negative prodotte dalla recente Pandemia, si trovano oggi ad affrontare una nuova ondata che rischia di tra volgerli definitivamente. L’attuale conflitto tra Ucraina e Russia ha infatti iniziato a produrre i propri effetti devastanti, provocando un aumento ingiustificato dei prezzi del gas, dell’energia e delle

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materie prime.

L’aumento dei prezzi sta mettendo a rischio la sopravvivenza di centinaia di migliaia di aziende. Per la maggior parte delle imprese si pone il problema di fronteggiare l’eccessiva onerosità dell’esecuzione dei contratti in es sere. Pensiamo ad esempio alle aziende ma nifatturiere che si trovano a fare i conti con un aumento indiscriminato dei costi dell’e nergia e delle materie prime. Il medesimo problema riguarda migliaia di piccole attivi tà commerciali come panifici, bar e ristoranti che hanno visto triplicati i costi delle bollette di luce e gas.

Le imprese, già al collasso per gli effetti de vastanti della pandemia e per l’aumento dei costi, si trovano oggi duramente colpite da una condotta aggressiva dell’Agenzia del le Entrate-riscossione che, negli ultimi due mesi, ha notificato a più di 100.000 contri buenti intimazioni di pagamento e atti di pi gnoramenti presso terzi.

Il recente aumento del costo del denaro im posto dalla BCE rende sempre più caro e dif ficile l’accesso al credito bancario da parte delle famiglie e imprese italiane. In partico lare, le famiglie si trovano a fare i conti con una rata del mutuo che mese dopo mese sta

diventando sempre più cara. A tutto questo si aggiunge un’inflazione galoppante che sta raggiungendo livelli record. Ebbene. In questo quadro generale non cer to roseo, trova collocazione il nuovo Codice della crisi di impresa che è entrato in vigore il 15 luglio 2022, dopo essere stato oggetto di vari interventi modificativi ed integrativi sia per fronteggiare gli effetti economici della pandemia, e sia per consentire al legislatore italiano di recepire la direttiva Insolvency. In uno scenario di evidente crisi economi ca generalizzata, la riforma intende perse guire lo scopo di salvaguardare la continuità aziendale di tante realtà imprenditoriali, ap prestando idonei strumenti che consentano agli imprenditori, ove possibile, di evitare il dissesto dell’azienda.

GLI OBIETTIVI DEL NUOVO CODICE DELLA CRISI

La riforma ha inteso quindi:

1) favorire l’emersione e la risoluzione an ticipata della crisi delle imprese tramite strumenti innovativi. Tra questi, merita una particolare attenzione il nuovo istituto della composizione negoziata;

CARTA D’IDENTITÀ

L’avv. Letterio Stracuzzi è considerato uno dei massimi esperti in Italia in materia di sovraindebitamento, crisi di impresa e risanamento aziendale. Docente del Master “Sovraindebitamento e gestione della crisi di impresa” e del Corso abilitante in Gestione della Crisi da Sovraindebitamento presso l’Università Niccolò Cusano di Roma. Autore di numerosi articoli su blog tematici e riviste giuridiche e del Best seller Amazon del 2022 “Fuori dai debiti con la legge 3 del 2012”. Presidente e fondatore dell’associazione Protezione Sociale Italiana. L’as sociazione in questi anni ha stralciato la cifra record di oltre 120 milioni di euro di debiti che gravavano sulla vita di famiglie e imprese italiane.

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2) modificare la legge fallimentare rendendo maggiormente fruibili le soluzioni negoziate tra le quali: gli accordi di ristrutturazione ad efficacia estesa e i piani di ristrutturazione soggetti ad omologazione;

3) favorire maggiormente l’istituto dell’esde bitazione, per le famiglie e imprese in crisi;

4)modificare ed incorporare nel nuovo Co dice la L. 3/2012 (la legge salva-suicidi).

Quindi se da un lato il legislatore ha previsto l’obbligo per le imprese di dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili che siano in grado di rilevare tempestivamente la crisi; dall’altro consente all’imprenditore di utilizzare uno degli strumenti di regola zione della crisi e dell’insolenza per evitare il fallimento.

I NUOVI STRUMENTI INTRODOTTI

DAL CODICE DELLA CRISI

Con il codice della crisi, quindi, la disciplina concorsuale è stata rivista attraverso la messa a punto di strumenti che consentono all’im prenditore di fare un “auto-analisi” circa l’e mersione anticipata della crisi. Le maggiori novità della riforma si possono così sintetiz zare:

1) Accordo di ristrutturazione con beneficio della transazione fiscale

Si tratta di un istituto che consente all’impre sa di ottenere uno stralcio del debito fiscale e tributario anche senza ottenere il consenso da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’im presa può evitare il fallimento e garantire la continuità aziendale anche senza il consenso dell’amministrazione finanziaria e degli enti previdenziali, laddove la proposta di accordo in continuità risulti più conveniente rispetto a quella liquidatoria.

2) Composizione negoziata

Si tratta di un istituto che mira a persegui

re la continuità aziendale, laddove lo stato di crisi dell’azienda risulti ancora sanabile. La riforma prevede, altresì, che anche l’INPS, l’INAIL e l’Agenzia delle entrate e riscossio ne possono invitare l’imprenditore, che abbia superato determinate soglie, ad attivare la composizione negoziata. Con questo istituto l’impresa, in presenza di determinate condizioni, può:

a) chiedere l’applicazione di misure pro tettive del patrimonio contro le aggres sioni dei creditori, ossia la sospensione immediata delle procedure esecutive e di pignoramento del conto corrente da par te dell’Agenzia delle Entrate e degli altri creditori. L’istanza deve essere depositata contestualmente alla nomina dell’esperto ed è pubblicata nel registro delle imprese uni tamente all’accettazione dell’esperto. Sono esclusi dalle misure protettive i diritti dei crediti dei lavoratori;

b) fruire delle misure premiali tra cui la rateizzazione del debito con il fisco per 72 mesi con l’abbattimento delle sanzioni e interessi;

c) rinegoziare i contratti divenuti eccessiva mente onerosi;

d) stralciare i debiti con i fornitori, le banche e tutti gli altri creditori.

La figura chiave del nuovo istituto è quella “dell’esperto negoziatore” che, coadiuvato dai professionisti che assistono il debitore, agevolerà le trattive tra l’imprenditore e i suoi creditori. L’istanza per la composizione negoziata deve essere inoltrata utilizzando la piattaforma telematica nazionale a cui tut ti gli imprenditori iscritti nel registro delle imprese possono accedervi attraverso il sito istituzionale di ogni Camera di Commercio. L’esperto dovrà effettuare preliminarmen te delle verifiche per accertare se sussistano

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concrete prospettive di risanamento. All’e sito, nell’ipotesi di assenza delle condizioni per accedere alla composizione negoziata, l’istanza verrà archiviata. Quando è individuata una soluzione idonea al superamento di crisi le parti possono, al ternativamente:

a) concludere un contratto con uno o più creditori che produce gli effetti dell’art. 25 bis, comma 1, se secondo la relazione dell’e sperto è idoneo ad assicurare la continuità aziendale;

b) concludere la convenzione di moratoria di cui all’art. 62;

c) concludere un contratto sottoscritto dall’imprenditore, dai creditori e dall’esper to che produce gli effetti di cui all’art. 166, comma 3, lettera d) e 324.

3) Il concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio

Si tratta di uno strumento che l’imprendi tore può usare solo dopo avere fatto ricorso all’istituto della composizione negoziata. La relativa istanza deve essere presentata entro sessanta giorni dalla ricezione della relazio ne finale prodotta dall’esperto indipendente, nella quale si dichiara che le trattative si sono svolte secondo correttezza e buona fede, che non hanno avuto esito positivo e che le so luzioni individuate non sono risultate prati cabili. In sostanza il debitore, in alternativa al fallimento, potrà librarsi da tutti i debiti tramite la vendita dei beni aziendali a pre scindere dal ricavato della vendita.

4) I gruppi di imprese

Per i gruppi di imprese la riforma prevede una procedura unitaria davanti al Tribuna le dell’impresa per l’accesso al concordato preventivo e all’accordo di ristrutturazione dei debiti per garantire la continuità azien dale. Nell’ipotesi di mancata omologa si ap

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plicherà la liquidazione giudiziale del grup po. Il bilancio consolidato di gruppo deve essere allegato al ricorso unitamente alla documentazione prevista, rispettivamente per l’accesso al concordato preventivo o di omologazione dell’accordo di ristrutturazio ne dei debiti. Il piano unitario o i piani reci procamente collegati deve essere attestato da un professionista indipendente che attesta la veridicità dei dati aziendali, la fattibilità del piano o dei piani, le ragioni di maggio re convenienza e ciò in ragione del “migliore soddisfacimento dei creditori delle singole imprese”.

5) Il sovraindebitamento dei consumatori e delle imprese sotto soglia Le imprese sotto-soglia, i consumatori, i professionisti, le start-up, le associazioni, gli artigiani, le imprese agricole, che si trovano in uno stato di crisi e di insolvenza possono ricorrere agli strumenti originariamente pre visti dalla L. 3/2012, (ora accorpata e modi ficata nel nuovo Codice della Crisi):

1) Il piano di ristrutturazione dei debiti del consumatore

Con il piano il debitore propone un piano di uscita dalla crisi che prevede un pagamento di un importo mensile per un periodo me dio che va dai 5 ai 7 anni. Al termine del piano i debiti che non risulteranno pagati saranno cancellati. Non rientrano in questa procedura i debiti contratti per l’attività di impresa. La proposta di piano prevede anche la falcidia dei debiti derivanti da cessione del quinto della pensione e dello stipendio. Nel riproporre l’impianto della legge 3/2012, la riforma ha ampliato la platea di soggetti che possono accedervi comprendendo i soci illi mitatamente responsabili di società di perso ne (s.n.c. e s.a.s) per debiti estranei a quelli societari;

2) il concordato minore Con il concordato il debitore propone ai cre

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ditori un piano di pagamento con importi definiti per pagare una parte del debito. Il concordato è sottoposto alla votazione dei creditori e verrà omologato se sarà raggiunto il 50% dei crediti ammessi al voto. A questo istituto non vi possono accedere i consuma tori ai quali è riservato l’accesso al piano di ristrutturazione e/o alla liquidazione con trollata.

3) la liquidazione controllata

Con la liquidazione la persona o l’impresa in crisi decide di mettere in vendita tutti i suoi beni, utilizzando il ricavato della vendi ta per pagare i debiti, prevedendo lo stralcio anche dei debiti tributari. L’istituto si applica a qualsiasi tipologia di debito (impresa/con

sumo/famiglia). La liquidazione non richie de il consenso dei creditori ed il debitore si libererà dei debiti anche se il ricavato della vendita è inferiore all’ammontare dei debiti.

Il debitore potrà beneficiare dell’esdebitazio ne entro tre anni dall’apertura della liquida zione anche se la stessa non si è conclusa.

6)Le procedure familiari

Sono state introdotte nella disciplina del so vraindebitamento le cosiddette “procedure familiari” in cui i membri della stessa fami glia possono presentare un unico progetto di risoluzione della crisi, precisando che le mas se attive e passive devono risultare distinte per il rispetto della responsabilità personale. La norma, tuttavia, precisa che se tra i mem bri della stessa famiglia vi è un debitore non consumatore allora si applicano al progetto comune le norme sul concordato minore.

PROTEZIONE SOCIALE ITALIANA

PSI nasce nel 2017 per offrire un servizio di orientamento e assistenza legale alle famiglie e alle imprese con problemi di debito.

La struttura dell’Associazione è così composta:

250 gestori della crisi (tra avvocati e commercialisti esperti in diritto fallimentare e crisi di impresa) accreditati presso il Ministero di Giustizia e suddivisi per settore di attività dell’impresa in crisi.

Organismi di Composizione della Crisi accreditati presso il Ministero di Giustizia (Enti pubblici ausiliari dei Tribunali dove il privato o l’azienda in crisi ha la propria residenza o sede legale)

7)L’esdebitazione del debitore incapiente

Comitato Scientifico composto da professori universitari, ordinari di diritto societario, diritto fallimentare e procedura civile, giornalisti e altre figure di particolare rilevanza

La riforma ha introdotto la disciplina dell’e sdebitazione dell’incapiente, ossia il debito re persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, di accedere all’esdebitazione solo per una volta, fatto salvo l’obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice nel caso in cui sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al 10%. Pertanto, anche il debitore meritevole (as senza di atti in frode, dolo e colpa grave) che non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni e non ha alcun patrimonio, po trà esdebitarsi.

Deputato al controllo sull’andamento reddi tuale rimane sempre l’Organismo di Com posizione della Crisi che, mediante la figura del gestore nominato, avrà il compito di ve rificare se nei quattro anni successivi il pa trimonio del debitore non abbia subito rile vanti incrementi utili a soddisfare i creditori.

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professionale. www.letteriostracuzzi.it www.protezione-sociale.it

DENOMINAZIONE DI ORIGINE INVENTATA - Le bugie del marketing sui prodotti tipici italiani

Autore: Alberto Grandi Editore: Mondadori Pagine: 192 / Prezzo: € 19,45

Il Parmigiano Reggiano più simile a quello creato tanti secoli fa dallasapienza dei monaci emiliani? È il Parmesan prodotto nel Wiscon sin, in USA. E quella meraviglia dolce e succosa, coccolata dal sole edall’aria della Sicilia, che si chiama pomodoro di Pachino? È un ibrido prodotto in laboratorio da una multinazionale israeliana delle semen

ti. Per non dire del Marsala: fu inventato, commercializzato e pro dotto su larga scala da un commerciante inglese che aggiunse alcool al vino al solo scopo di conservarlo meglio durante il trasporto verso la madrepatria. E tutto quel gran sbattersi per definire il vino DOC, DOP o IPG in base a presunte e millenarie tradizioni dei vigneti?

Un nobile intento che però finge di non sapere che nella seconda metà del 1800 un parassita distrusse tutte le vigne presenti sul territo rio italiano ed europeo. Dovendo ripartire da zero, i nostri viticoltori usarono obbligatoriamente viti non autoctone e innesti vari. Alberto Grandi, professore dell’Università di Parma, svela quanto marketing ci sia dietro lo strepitoso successo dell’industria gastronomica italiana. «Denominazione di Origine Inventata» è un libro che farà arrabbia re - ma forse anche ragionare - tutti coloro che sono fideisticamente innamorati del grande mito della tipicità italiana.

SOSTENIBILITÀ E DIGITALIZZAZIONE - Un approc cio economico – aziendale

Autore: Arcangelo Marrone – Nicola Raimo Editore: Giuffrè Pagine: 161 / Prezzo: € 20,00

Il presente volume si colloca nell’ambito degli studi dei modelli di sviluppo sostenibile, evidenziazione, dal punto di vista economicoaziendale, le strette correlazioni col processo di transizione digitale che caratterizza l’era che stiamo attualmente vivendo, da molti rino minata della Quarta Rivoluzione Industriale. In particolare, il pre sente lavoro nell’esaminare le relazioni esistenti tra la digitalizzazione e la sostenibilità, attraverso l’analisi di un single case study, dimostra come la digitalizzazione abbia effetti immediati sia sulla sostenibilità ambientale che su quella sociale. I risultati della ricerca hanno dimo strato la capacità della digitalizzazione di migliorare l’eco-efficienza dei processi produttivi, le relazioni interne ed esterne dell’impresa, la sostenibilità dei processi di gestione delle risorse umane e la salute e sicurezza dei luoghi di lavoro.

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SOCIAL MEDIA MARKETING – Marketer dal phygital al metaverso

Autore: Philip Kotler - Svend Hollensen - Marc Oliver Opresnik

Editore: Hoepli

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La nuova edizione riveduta e ampliata di questo besteller interna zionale si conferma un riferimento essenziale per i marketer che vo gliono capire gli scenari, le novità e le possibilità nascoste nel meta verso. Social Media Marketing, considerato da BookAuthority uno dei migliori manuali di marketing a livello mondiale, continua ad accompagnare il lettore nel labirinto di community, piattaforme e ri sorse social, presentando nuovi contenuti sulla pianificazione tattica e illustrando le ultime ricerche nell’ambito del social media marketing, del metaverso e del suo impatto su imprese, organizzazioni e clienti. Gli argomenti teorici di maggior rilevanza sono svolti in modo da favorire l’applicazione delle conoscenze ai processi decisionali. Stu denti, marketer e professionisti saranno così in grado di decidere con competenza quali strumenti adottare e come utilizzarli nel modo più efficace nella progettazione di strategie social.

IDEE AD ALTO VOLTAGGIO - Come tradurre un’idea in un successo su vasta scala Autore: John A. List Editore: Hoepli Pagine: 272 / Prezzo € 19,90

Se è vero che non esiste un modo per prevedere con assoluta certez za che un’idea avrà successo, la storia recente ha dimostrato che alla base di ogni progresso sociale e tecnologico c’è sempre il concetto di “scalabilità”: che si tratti di una scoperta in ambito medico, di un pro gramma politico o di un’innovazione tecnologica, un progetto deve poter crescere ed essere replicabile in maniera sostenibile su larga scala. Prendiamo come esempio lo chef Jamie Oliver e il fallimento della sua catena di ristoranti; cosa non ha funzionato? Semplice: il talento non è replicabile e dunque la qualità dei piatti non poteva essere uguale in tutti i ristoranti, come accade invece nel caso di catene come McDo nald’s. Tradurre un’idea in un successo dipende quindi sostanzialmente dal fatto che tale idea sia in grado di garantire un “alto voltaggio”, la possibilità cioè di essere replicabile, con la giusta energia e in diversi luoghi. Dalla contaminazione tra le teorie della behavioral economics e la sua lunga esperienza sul campo come consulente di società inter nazionali, List mette a punto una vera e propria scienza dello scaling e, analizzando vari casi del mondo del business, della politica, della scuola o della salute pubblica, identifica i fattori chiave e le strategie efficaci per una prospettiva scalabile.

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UP & DOWN

La nostra rubbrica che ha come obiettivo quello di verificare se il sito del franchisor è esaustivo nelle informazioni pubblicate.

EXTYN

https://extyn.it/fashion/franchising/

Nella sezione del sito di EXTYN dedicata al progetto franchising sono spiegate in maniera semplice e chia ra le condizioni per avviare l’affiliazione suddivise in: cosa cerchiamo, cosa offriamo e trasparenza affiliazione. Non è indicato il fatturato medio conseguibile da parte di un potenziale franchisee e non è presente una spie gazione esaustiva dei prodotti distribuiti.

La sezione per ora è rimandata. Con qualche piccola miglioria può essere promossa.

• Scheda franchising con informazioni essenziali sul progetto contenente anche: ammontare dei costi di investimento, ammontare del diritto di ingresso, ammontare e periodicità delle royalties sia sulle vendite che sulle pubblicità

• Descrizione esaustiva dell’attività e dei servizi e/o prodotti distribuiti

• Elenco, ubicazione e riferimenti degli affiliati in essere

KUMON https://www.kumon.it/franchising/

Kumon Matematica e Kumon English è un franchi sing del settore servizi che si occupa di fornire lezioni professionali di matematica e inglese ai bambini. La se zione franchising sul sito che si trova alla voce “Apri un centro Kumon” è ricca di informazioni che vanno dal che cosa significa essere affiliato all’investimento neces sario, il guadagno e la procedura di selezione dell’affilia to. La sezione è promossa. Particolarmente bella l’idea del “Test Kumon”, un breve test che è possibile fare in pochi minuti per scoprire se aprire un franchising Ku mon è la soluzione ideale per te.

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IL DIZIONARIO DEL FRANCHISING

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Comodato

Contrattoconcuiunapersonaconcedeaun’altral’uso gratuitodiunbeneperunperiododeterminato.

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Dirittod’entrata(feed’ingresso)

Compensocorrispostodalfranchiseealfranchisorafondo perdutooatitolodicauzionepercontribuireallespese organizzativevolteallarealizzazionedelprogramma franchising.

Fatturato

Iltotaledellevenditeeffettuate,alnettodell’iva,risultante dalregistrodeicorrispettivi.

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Trasferimentodispecificheconoscenzerelativealla formulamediantecorsiosessionisvolteinviadirettain aulaotramitestrumentiinformatici/multimediali.

Franchisee(oaffiliato)

Imprenditoreche,permezzodiuncontratto,aderisceal sistemadifranchisingimpegnandosiagestireilproprio puntovenditasecondopreciseclausole.

Franchising(oaffiliazionecommerciale)

Contratto,regolamentatodallaleggen.129/2004,chesi imperniasullacollaborazionecontinuativatrailfranchisor, chedisponediunaprofondaesperienzainundeterminato settore(industriale,commerciale,diservizi)eilfranchisee, imprenditoreindipendentecheauspicadiaumentareilgiro d’affarielaredditivitàdellasuaazienda.

Franchisor(oaffiliante)

Imprenditorechehamessoapuntoilsistemadi distribuzione(franchising)eche,cedendoadaltriilsuo know-how,siassumeilcompitodicontrollareecoordinare ilfunzionamentodelsistema.

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Lasuperficielordalocabileinuncentrocommerciale.

Know-how

Insiemedelleconoscenzetecnicheecommercialirelative allaproduzioneealladistribuzionediunprodottoodiun servizio.

Location

L’ubicazionediunpuntodivendita

Manualeoperativo

Insiemedituttelenozionifondamentalidelprogetto franchisingcheilfranchisortrasferiscealsuoaffiliatoin sededistipuladelcontratto.

MasterFranchisee

Sitrattadiunfranchiseechehaottenutopercontrattoil dirittodistipularecontrattidisub-franchisingnellazonain cuihal’esclusiva,assumendosiinpropriolaresponsabilità perlosviluppo,l’amministrazioneeilcontrollodellaretedi affiliaticosìcostituita.

Puntopilota

Denominazioneattribuitaaunpuntodivenditadiprova diproprietàdelfranchisorcheserveasperimentareil programmadifranchisingprimadellasuaattuazione pratica.Ilricorsoall’unitàpilotadiventaindispensabile nelfranchisingestero,specialmentequandoilfranchisor abbiascarsaconoscenzadelnuovomercatoedeisuoiusi ecostumi.

Purpose

Èlarisultantedeivaloriedellastoriaaziendale,laragione d’esserediunaaziendaedèdeterminatodaquelloche l’aziendavorrebberealmenteessere

Ritornosull’investimento(R.O.I.)

Nelsistemafranchisingessoindicalaredditivitàdel capitaleinvestitodalfranchisee.Sicalcolasottraendoal risultatooperativoiltotaledegliinvestimenti.

Royalty

Compensoproporzionaleall’attivitàsvoltadalfranchiseee versatoalfranchisorperremunerarlodituttiiserviziresi, compresididirittiall’insegnaealmarchio.

RitornosulleVendite(R.O.S)

Nelsistemafranchisingessoindicailrisultatooperativo medioperunitàdiricavoedèutilizzatopervalutare l’efficienzaoperativadiunasocietà.Sicalcola dividendol’utilenetto(allordodiinteressieimposte) perlevendite.

Sellin

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