AZ FRANCHISING - DICEMBRE 2020

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NCHI RA S

MENSILE - TARIFFA R.O.C. POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB ROMA. P. I. 2/12/2019

LO STORYDOING: L’IMPRESA SI METTE IN SCENA PER RADDOPPIARE GLI ACQUISTI

CONTRATTI: COME TUTELARSI DA PRATICHE COMMERCIALI SCORRETTE

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INDUSTRIA 4.0: TANTI SOLDI A FAVORE DELLE IMPRESE

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OCCHIO ALLA LEGGE

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COMUNICAZIONE

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NUOVI STRUMENTI

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www.azfranchising.com 5.00 EURO n. 12 dicembre 2019 anno XXI

BUSINESS FORMAT

NEXT TREND RETAIL, IDEE, OPPORTUNITÀ, STRUMENTI PER FAR CRESCERE LA TUA ATTIVITÀ

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EDITORIALE “Prendi una buona idea e mantienila. Inseguila, e lavoraci fino a quando non funziona bene”. (Walt Disney)

1999 – 2019: venti anni di AZ franchising. Di tempo ne è passato e di cose ne sono successe. Tutto è iniziato in una giornata di maggio. Ero stato invitato ad un convegno dove era ospite, come relatore, Jeremy Rifkin, uno dei più brillanti pensatori del nostro tempo. In aeroporto, stavo ad aspettare l’orario della mia partenza e casualmente incontro di nuovo Jeremy Rifkin, che stava, anche lui, aspettando il suo aereo per New York, che ritardava di un’ora. Allora abbiamo scambiato qualche parola, quasi un’intervista. La nostra chiacchierata riprendeva i concetti che avevo sentito durante il convegno e ritrovati in un suo libro: “L’ era dell’accesso. La rivoluzione della new economy”. In questo libro Rifkin analizza le strutture organizzative dell’economia delle reti e i meccanismi dell’informazione caratteristici dell’era corrente, evidenziando i rischi e le opportunità che si prospettano per lo sviluppo della società e l’emancipazione dell’uomo nel ventunesimo secolo. Concetto chiave è la condivisione: la sharing economy è alla base dello sviluppo e diventerà sempre più forte in tutto il mondo e in tutti i settori. Ripensando alle parole di Rifkin allora incomincio a riflettere su come rappresentare in modo più esaustivo, in Italia, un fenomeno economico che si stava sviluppando sempre di più: un fenomeno che all’estero era sempre più incalzante e si fondava appunto sulla condivisione, sui sistemi a rete: il franchising. A quei tempi dirigevo una rivista “Sfida” dove venivano affrontati temi del settore economico e business alternativi. All’interno c’era una rubrica nella quale veniva trattato il franchising dalla A alla Z. Ecco la risposta: serviva un’evoluzione editoriale, allora nella mia sede di Roma, inizio a inviare una serie di fax a contatti e clienti che avevo nella mia mailing, per l’altra rivista, chiedendo se avevano voglia di condividere con me una nuova esperienza. Le risposte furono immediate e positive. È nato “AZ franchising”, la prima rivista italiana del franchising, e il titolo nasce proprio dalla vecchia rubrica all’interno di Sfida “il franchising dalla A alla Z”. Ho coinvolto accademici italiani e internazionali, conoscitori del settore, per garantire al pubblico un organo di informazione autorevole presentato con una campagna promozionale sulle reti televisive nazionali. Per la prima volta il franchising andava in TV, all’attenzione del grande pubblico. L’adesione delle più grandi imprese, che ancora oggi sono presenti sulle nostre pagine, è stata immediata e dopo venti anni condividiamo questa esperienza, con i nostri lettori, con molto entusiasmo. Condividiamo questa esperienza con i nostri collaboratori e con tutte le imprese e le persone che hanno contribuito alla continuità e evoluzione del nostro Gruppo che aveva all’inizio, e, ha oggi, la missione di far crescere le imprese attraverso i sistemi a rete. Quindi un ringraziamento va a tutte le persone, le aziende, gli autori e i collaboratori che hanno contribuito al successo editoriale costruito in questi 20 anni. Si apre un nuovo anno con l’augurio di sviluppare tante idee innovative per i nostri lettori e di ricevere altrettanti input da parte dei nostri sostenitori. Buon 2020.

Fabio Pasquali Direttore responsabile f.pasquali@azfranchising.it


Dicembre 2019 FOCUS 16

Visti in Fiera: tante opportunità e tanti brand

NEW CONCEPT 68

COMUNICAZIONE 72

LA PROPOSTA 32

Piazza Italia: successo garantito

34

Carrefour: “Forti Insieme”

Sistema imprenditoriale italiano: accelerazione verso il green

76

Il copyright e la sua applicazione EVENTI

52

Ritorna la fiera leader in franchising di Londra

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Il Salone Franchising di Milano si conferma l’appuntamento clou per il settore MARKETING

58

Le promozioni su Facebook geolocalizzate

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2

L’AGCM e la pubblicità ingannevole in tema di franchising NOTE LEGALI

84

I doveri e gli obblighi del franchisor

RUBRICHE 4

New entry

6

News

14

News comunicazione

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Le schede Segnalibro

Questa e l’industria 4.0

86 90

Appunti retail

TECH RETAIL

92

Upp&Down

NUOVI STRUMENTI 60

Normativa sul franchising, utile ma incompleta OCCHIO ALLA LEGGE

ESTERO 42

Dal dire al fare: dallo storytelling allo storydoing FINANZA & LEGALE

SPECIALE 36

Lo shopping omnicanale

Retail in crescita grazie all’Ecommerce



RISPARMIO CASA INVESTE IN LIGURIA E APRE IL 4° STORE DELLA REGIONE Risparmio Casa, aderente al gruppo CRAI, è un’insegna di successo nell’ambito della vendita di prodotti non-food che prosegue nella strategia di espansione con l’apertura del terzo punto vendita a Genova in via Rivarolo, 47. Con una superficie di 2700 mq, 8 casse e 14 dipendenti, il nuovo store è pronto ad accogliere le esigenze della clientela genovese grazie a una vastissima gamma di prodotti nelle categorie merceologiche non food. Risparmio Casa, che opera da anni nel canale Drug, spazia infatti dalla cura per la casa e per la persona al bazar, dal giardinaggio agli accessori e complementi di arredo per la casa fino ai giocattoli. L’insegna di proprietà dai fratelli Stefano e Fabio Battistelli e gestita insieme a un gruppo di manager del settore, affronta le sfide quotidiane di questo particolare ambito commerciale. Il momento dell’inaugurazione

INTESA SANPAOLO ENTRA IN MATIPAY Il Gruppo Intesa Sanpaolo entra con un investimento di 7 milioni di euro nel capitale di MatiPay, startup Fintech fondata da Matteo Pertosa e nata nella divisione IOT di Sitael, facente parte del Gruppo Angel. MatiPay ha sviluppato un nuovo sistema di pagamento che consente di acquistare con cash servizi e prodotti online, utilizzando la rete fisica dei lettori di banconote e gettoniere delle vending machine. L’operazione è stata realizzata attraverso Neva Finventures, il Corporate Venture Capital che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center – società del gruppo bancario presieduta da Maurizio Montagnese e diretta da Guido de Vecchi - e che investe in società fintech e in startup che intendono entrare in nuovi mercati e settori chiave quali la circular economy e data-driven economy.

LE CUCINE DI CURNO È LA NUOVA FOOD HALL DI BERGAMO Eurocommercial inaugura Le Cucine di Curno, la nuova food hall che completa l’offerta merceologica del Centro Commerciale di Curno, una delle più importanti e favorite shopping destination alle porte di Bergamo, di cui la società d’investimento immobiliare olandese è proprietaria dal 1994. Le Cucine di Curno riunisce le più importanti catene del Food & Beverage che saranno presenti con i loro nuovi format accanto ad assolute novità per il settore. Il progetto Le Cucine di Curno vede il coinvolgimento di 24 aziende e ditte, molte delle quali locali e sono oltre 200 i nuovi posti di lavori creati con questa operazione. L’investimento è ben superiore ai 10 milioni di euro.

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IL GRUPPO CF LANCIA “CF IMPRESA – CAPITALIZZAZIONE” Al fine di ampliare la propria offerta al mondo delle imprese, Il Gruppo CF Assicurazioni, di cui Tecnocasa è azionista di maggioranza, lancia “CF Impresa – Capitalizzazione”. La nuova polizza inaugura una serie di prodotti specificatamente rivolti alle imprese e nasce con l’obiettivo di soddisfare le esigenze delle aziende che vogliono investire in modo sicuro somme destinate a future esigenze e, in particolar modo, a coprire l’impegno nei confronti dei propri dipendenti relativo al Trattamento di Fine Rapporto (TFR). “CF Impresa – Capitalizzazione” verrà collocata da TC Welfareconsulting, la società di distribuzione assicurativa e finanziaria del Gruppo Tecnocasa, e da altri canali distributivi quali in particolare Agenzie, Broker e Banche. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il set informativo disponibile sul sito www.cfassicurazioni.com.

HELBIZ APPRODA A MIAMI: I MONOPATTINI ELETTRICI ALLA CONQUISTA DELLA EAST COAST AMERICANA

Salvatore Petrella Fondatore Helbiz

Helbiz porta i suoi monopattini a Miami. Per la società americana fondata dall’italiano Salvatore Palella, si tratta di un altro importante traguardo nell’ottica di un’espansione globale della sua ormai nota piattaforma per la smart mobility in formato sharing. L’ingresso delle due ruote elettriche nel cuore della Florida – frutto di una licenza rilasciata dall’amministrazione cittadina – rappresenta infatti il primo passo di un percorso di sviluppo su tutta la East Coast americana. “La conformazione della città, il grande afflusso di visitatori durante l’anno e il clima favorevole, con quasi 250 giorni di sole all’anno, fanno di Miami una città ideale per lo sviluppo di un sistema virtuoso di sharing mobility”, commenta Salvatore Palella, fondatore e CEO di Helbiz.

BURGER KING® INAUGURA L’OTTAVO RISTORANTE A MILANO Burger King® ha aperto un nuovo punto vendita a gestione diretta a Milano in Viale Edoardo Jenner 51. Il ristorante inaugura un nuovo format pensato appositamente per essere punto di riferimento per il delivery nella zona Nord di Milano, ospita al suo interno 22 posti a sedere e dispone di kiosk digitali per le ordinazioni in autonomia e del servizio di Wi-Fi gratuito a disposizione di tutti i clienti. L’apertura ha portato alla creazione di 25 nuovi posti di lavoro destinati a giovanissimi, la cui età media è di circa 26 anni. Leggermente diverso dagli altri ristoranti della catena, per il layout del punto vendita di viale Jenner si è scelto di limitare la superficie calpestabile e i coperti a favore della finestra esterna dedicata proprio al food delivery, che consente di velocizzare le operazioni di pick up da parte dei rider e di evitare le code all’interno.

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News. IL FRANCHISING ITALIANO CRESCE ALL’ESTERO

SUPERMERCATO24 FESTEGGIA NUMERI DA RECORD NEL 2019

Nell’ultimo anno sono aumentati i punti vendita delle catene che da tempo si sono consolidate al di fuori del territorio nazionale e che oggi superano i 10.800 negozi, registrando un +7,6% rispetto all’anno precedente. Lo stato di salute del franchising italiano, quindi, è certificato dall’aumento del numero degli addetti: +3,8% rispetto al 2017 e +11% rispetto al 2014. Segno che il settore è vivo. Non a caso, sempre più italiani, in particolare i giovani, scelgono l’affiliazione per diventare imprenditori di se stessi: quasi il 90% dei franchisee presenti in Italia ha un’età compresa tra i 25 e i 45 anni. Tra l’altro spicca anche l’accessibilità al sistema: il 34,3% degli investimenti non supera i 20 mila euro, mentre il 50% oscilla fra 20 e 100 mila euro.

Supermercato24 - il marketplace italiano della spesa online con consegna in giornata, anche entro un’ora – si appresta a chiudere il 2019 con numeri da record e performance positive. Con il fatturato più che raddoppiato rispetto allo scorso anno e grazie alla recente acquisizione del player polacco Szopi, la scale-up italiana è il primo player europeo del mercato e-grocery a espandersi a livello internazionale. “Gli importanti traguardi raggiunti quest’anno e la continua e costante crescita della nostra azienda, sono la conferma che il nostro servizio piace ai consumatori, che hanno a disposizione una tecnologia innovativa, che rende semplice e veloce la spesa di tutti i giorni, consentendo loro di risparmiare tempo prezioso”, ha dichiarato Federico Sargenti, CEO di Supermercato24.

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APERTO A TORINO NUOVO NIKE STORE In occasione dell’apertura del nuovo Nike store, situato in via Roma 53, a Torino, erano presenti gli atleti Daniele Baselli, Kevin Bonifazi, Leonardo Bonucci, Federico Bernardeschi, Barbara Bonansea, Andrea Barzagli, Armando Izzo, Marcell Jacobs, Vittorio Parigini, Daniele Rugani, Filippo Tortu e Simone Zaza che hanno provato in anteprima il servizio di personalizzazione del modello di sneakers Air Force 1 con patch e grafiche ispirate alla città di Torino. Gli atleti presenti, hanno lasciato come “legacy” per lo store due paia di Air Force 1 con una customizzazione dedicata alla città di Torino. Nello store sono disponibili le collezioni Nike Football, Nike Sportswear, Nike Women, Nike Running, Nike Training, Jordan, Nike Basketball, Nike Kids e i principali servizi come bra fitting, concierge service, football jersey customization, Click & Collect. Lo store si estende su due piani per una superficie complessiva di 1.800 metri quadrati e impiega 30 addetti.


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PRESTASHOP E ALIEXPRESS: PARTNERSHIP A SUPPORTO DEGLI E-COMMERCE PrestaShop, la piattaforma di e-commerce leader in Europa e America Latina, e AliExpress, la piattaforma del Gruppo Alibaba leader nell’e-commerce cross-border per piccole e medie imprese, annunciano una collaborazione volta a stimolare lo sviluppo del commercio digitale in Italia. Grazie alla partnership attivata per il mercato italiano, da oggi gli e-merchant PrestaShop possono replicare facilmente il proprio negozio online su AliExpress: ciò si traduce in un conseguente aumento di visibilità, oltre che in un sensibile incremento del giro di affari. Gli utenti PrestaShop hanno, infatti, semplice accesso a un nuovo canale di vendita, traendo un importante vantaggio competitivo dal traffico, dai servizi digitali e dall’esperienza di AliExpress. Ogni 4 minuti nel mondo viene creato un negozio PrestaShop, che va ad aggiungersi alle centinaia di migliaia di e-shop che hanno scelto il software open-source disponibile in oltre 40 lingue, generano ogni anno vendite online da miliardi di euro, 15 solo nel 2018.

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ASSEGNATI I PREMI DELL’INNOVA RETAIL AWARD 2019 Kiki Lab ha organizzato la terza edizione dell’Innova Retail Award, riconoscimento annuale che premia progetti innovativi in grado di conferire valore aggiunto alle aziende Retail e alla retail experience dei loro clienti. L’evento è stato arricchito dalla presentazione di Fabrizio Valente, Fondatore e Amministratore Kiki Lab – Ebeltoft Italy, che ha approfondito le tendenze trasversali dei progetti vincitori. Vincitore assoluto: Omnichannel: OVS Digital Personal shopper (OVS); vincitore categoria food: Verdure che passione! (Cristina e Massimo Artisti del Vegetariano); vincitore categoria non food: Omnichannel: OVS Digital Personal shopper (OVS); vincitore categoria ristorazione: 21 grammi (Big Bang Cooperativa Sociale Onlus); vincitore categoria servizi: Nails, Coffee & More (NailEasy); vincitore categoria startup: Better Deliveries, Better Ecommerce (Milkman); vincitore categoria aziende IT: Nexi SmartPOS® (Nexi Payments).

UNA HOTEL PARTE CON IL FRANCHISING Franchising gruppo Una aggrega il primo hotel. Si tratta di Relais Villa Grazianella (11 camere tra le colline di Montepulciano), che farà parte della collezione UnaEsperienze. L’iniziativa sul franchising é la prima che punta alla crescita dopo la ristrutturazione e il rilancio della società e punta nell’ arco dei prossimi tre anni ad aggregare fra le 30 e le 50 strutture, da affiancare all’ attività core della gestione diretta di hotel. Passo dopo passo, il gruppo Una sta recuperando quote di mercato e infatti ad agosto sono saliti sia il tasso di occupazione sia i ricavi medi per camera. Nel frattempo, sotto la guida di Nicola Accurso, responsabile Sales & Marketing di Una, il gruppo sta anche lasciando la gestione di alcuni alberghi. Ma in ogni caso ha chiuso il 2018 con ricavi intorno a 135 mln.


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GEOX SVILUPPO POSITIVO Chiuso il 2018 con ricavi oltre 872 milioni di euro e un’ebitda di 38,3 milioni, il gruppo punta a raggiungere il miliardo entro tre anni, secondo il piano strategico 2019-2021. L’azienda famosa nel mondo per la tecnologia abbinata al comfort nella produzione di calzature ha avviato da un paio di anni un piano di importanti investimenti sui canali digitali, al fine di sviluppare i ricavi anche sulle piattaforme ecommerce. Oggi Geox vende i suoi prodotti, nei suoi circa mille monomarca, gestiti in forma diretta e attraverso una rete in franchising, negli store multibrand e, appunto, online. Dove da un paio di anni, alla vendita affidata a partner esterni, il gruppo ha affiancato le piattaforme gestite in casa, sia in Europa che negli Stati Uniti.

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PRADA RILEVA FRATELLI PRADA E CESSA IL RAPPORTO DI FRANCHISING Con questa operazione, la maison assume il controllo diretto di tutti gli store del capoluogo lombardo, compreso quello storico in Galleria Vittorio Emanuele II, dove l’azienda ha mosso i primi passi nel 1913. Le altre boutique sono, rispettivamente, due in via Montenapoleone e una in via della Spiga. Fratelli Prada era controllata da Miuccia Prada, proprietaria, direttore artistico e co-ceo insieme al marito Patrizio Bertelli. Il prezzo concordato per l’acquisizione, supportato da una perizia di Kpmg, è di 66 milioni di euro e sarà pagato in tre tranche. Con tale operazione cessa da subito il rapporto di franchising che regolava il rapporto con i quattro negozi. Il consiglio di amministrazione del gruppo luxury, inclusi gli amministratori indipendenti, ha dichiarato in una nota che la decisione di gestire direttamente i negozi di Milano attraverso questa operazione sia “un passo importate per sviluppare ulteriormente ed estendere l’identità del brand”.

TRIUMPH SI RINNOVA E DIVENTA SEMPRE PIÙ OMNICHANNEL Importante restyling per alcuni degli store monomarca Triumph, l’azienda produttrice di lingerie, che annuncia il reopening del punto vendita di Marcianise (Ce) all’interno del CC Campania, oltre all’inaugurazione di altri 3 monomarca in Portogallo. Il brand rinnova, quindi, il design dei propri store monomarca proseguendo così nella strategia di rinnovamento della rete retail, accompagnata anche dallo sviluppo di una customer experience che si svilupperà principalmente nell’arco del prossimo anno e che vedrà le consumatrici sempre più al centro. Il restyling degli store Triumph sono andati di pari passo con l’introduzione di alcune iniziative focalizzate su omnicanalità e digitalizzazione per dare sempre più attenzione alle consumatrici. Il brand punta infatti a valorizzare l’esperienza di acquisto in store, attraverso diverse iniziative pensate per offrire al proprio pubblico un’esperienza sempre più a 360°.


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CEETRUS SCEGLIE LA VIA DELL’INNOVAZIONE DIGITALE

LEADER PRICE ITALIA SI ESPANDE IN EMILIA-ROMAGNA

Grazie all’accordo firmato da Ceetrus Italy con RetailTune, società specializzata in local digital marketing e strategie drive to store, attraverso la nuova piattaforma i centri commerciali Ceetrus potenzieranno le loro performance, incrementando in-store traffic e fatturato. La missione di RetailTune è quella di trasformare l’omnicanalità da concetto astratto a implementazione concreta ed efficace, fornendo nuovi strumenti per gestire la presenza digitale, affinare la customer journey e prendere decisioni in tempi molto rapidi. I centri commerciali saranno in grado di fornire agli utenti informazioni sempre aggiornate, complete e coerenti con un notevole risparmio di tempo e con un occhio attento alla customer experience, ancor prima che i clienti varchino la soglia del centro e fino al loro ingresso in negozio.

Leader Price Italia (LPI), nuova realtà della distribuzione italiana attiva nel segmento dei negozi-convenienza, amplia il numero di negozi sul territorio italiano, grazie alla collaborazione del gruppo La Meridiana, con il quale verranno aperti, entro gennaio 2020, 6 negozi in Emilia-Romagna. LPI sbarca in Emilia-Romagna con la collaborazione del gruppo La Meridiana, storica azienda del panorama distributivo emiliano-romagnolo. Nata nel 1989 come grossista di prodotti ortofrutticoli, l’azienda conta oggi 15 supermercati, 6 dei quali diventeranno punti vendita LPI. I punti di vendita manterranno la fornitura di Ortofrutta del gruppo La Meridiana, andando a cogliere le opportunità del territorio. L’esperienza acquisita in questi mesi in Italia, monitorando attentamente i gusti dei consumatori, ha permesso a LPI di ottimizzare anche la configurazione dei negozi.

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LG PRESENTA LE NOVITÀ DELLA LINEA TOUCH LG Electronics presenta le nuove lavagne interattive della linea Touch, progettate per essere utilizzate in ambito educational e nelle meeting rooms aziendali. Grazie a caratteristiche quali la risoluzione Ultra HD (UHD) che consente di visualizzare contenuti come documenti, immagini e video senza alcuna distorsione e il pannello IPS (In-Plane Switching) che permette di visualizzare chiaramente i contenuti da diverse angolazioni, queste soluzioni sono in grado di soddisfare le esigenze specifiche di questi ambienti. Si collabora sempre più frequentemente con partner di diversi Paesi e accade spesso che non siano tutti presenti nello stesso ufficio. TN3F, la prima soluzione di LG per meeting room interattive, è in grado di soddisfare questa esigenza rendendo più semplice la collaborazione ovunque e in tempo reale.


GABETTI VINCE ITALIAN FRANCHISING AWARD In occasione della 34 esima edizione del Salone del Franchising, è stato assegnato l’Italian Franchising Award, premio dedicato alle aziende che eccellono nel franchising in Italia. Gabetti, in finale con Vodafone e Best Western, ha vinto per il secondo anno consecutivo il riconoscimento come migliore azienda nel campo della “formazione e assistenza” ai propri affiliati. Premio che riconferma l’attenzione mostrata, da sempre, dal Gruppo nei confronti dei consulenti immobiliari, e non solo, attivi all’interno delle proprie reti. A fare la differenza è stato il “Progetto Ecobonus”: un’iniziativa innovativa lanciata dal Gruppo che coinvolge tutte le sue reti sia di agenzie immobiliari con i marchi Gabetti, Grimaldi e Professionecasa sia di amministratori di condominio, con il supporto delle imprese e dei professionisti associati alle reti Gabetti Tec.

COMPAGNIA DEI CARAIBI GUARDA AL FUTURO DAL BAR CONVENT DI BERLINO

DAL PUNTO VENDITA ALL’E-COMMERCE… E RITORNO, SMARTPHONE ALLA MANO

Si è concluso il Bar Convent di Berlino e Compagnia dei Caraibi ne ha colto l’opportunità per mostrare un nuovo volto, che proprio alla fiera berlinese ha colpito per concretezza e ambizione. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da importanti dati di crescita sia per i brand distribuiti che per l’azienda stessa, portandola a distinguersi per innovazione e ricerca nel mercato italiano dell’import e della distribuzione. Ora lo sguardo dell’azienda piemontese volge anche all’Europa, con una proposta per l’export nel continente rappresentata dal nuovissimo catalogo Compagnia dei Caraibi Progressive, 34 brand premium da 6 paesi di cui l’azienda detiene anche il diritto di distribuzione in Europa. Un catalogo con un’identità definita, capace di proporre oltre ai distillati americani con una selezione di malti, tra cui uno anche messicano, il Sierra Norte, i Rum di Haiti, un’importante selezione di Bitter, tra cui Bitter Rouge, il Vermouth Riserva Carlo Alberto e in cui trova posto persino una piccola selezione di vini piemontesi.

Dagli scaffali fisici a quelli virtuali: l’avvento di Internet e l’evoluzione tecnologica hanno permesso l’affermarsi dell’e-commerce come una delle più grandi rivoluzioni commerciali di questo secolo. Dopo il primo importante sviluppo nell’ambito dei servizi – si pensi a turismo, trasporti, assicurazioni - lo shopping online ha preso rapidamente piede anche nell’ambito dei prodotti, a partire da quelli non food. E se prima gli acquisti si facevano seduti davanti a un PC, oggi le innovazioni tecnologiche e digitali hanno portato lo smartphone ad essere l’interfaccia preferita dai consumatori per i propri acquisti in rete, in qualunque momento della giornata e da qualsiasi luogo. Ma senza rinunciare al piacere e alla comodità di vedere, acquistare e cambiare gli articoli scelti nel punto vendita più vicino a casa. A fotografare questo contesto di continuo e radicale cambiamento, legato soprattutto ai processi e ai comportamenti d’acquisto, è l’edizione 2019 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy.

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News Comunicazione. AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA DI MONDADORI STORE PER LA PROMOZIONE DEL LIBRO Mondadori Store lancia la nuova campagna per la promozione del libro e della lettura “C’è vita, in un libro. La tua”, in cui dà voce ai piccoli lettori. L’iniziativa del network di librerie del Gruppo Mondadori, giunta alla seconda edizione, ha l’obiettivo di valorizzare l’esperienza della lettura attraverso testimonianze autentiche. “Mondadori Store, con le proprie librerie, contribuisce a una missione sociale importante, favorendo la diffusione del libro su tutto il territorio italiano e promuovendo attivamente l’importanza della lettura”, dichiara Francesco Riganti, direttore marketing di Mondadori Retail. “Per noi i lettori sono i migliori portavoce di questo messaggio”. Nato da un’idea dell’artista Mr. Savethewall, il progetto coinvolge più di 40 bambini di età compresa tra i 4 e gli 11 anni.

40 CANDELINE PER METRO LA CASA DELL’HORECA DI VENEZIA

CONCEPT “ACEA ENERGIA” REALIZZATO DA ALESSANDRO LUCIANI

A tre anni dall’inaugurazione di METRO La Casa dell’Horeca, si taglia il traguardo dei quarant’anni di attività del punto vendita. METRO La casa dell’Horeca di Venezia accoglie e serve i professionisti della ristorazione e dell’ospitalità di una delle città più attive d’Italia sul fronte dei consumi “fuori casa”. Basti pensare che il giro d’affari, a Venezia e provincia, incide per il 2,6% sui consumi fuori casa nazionali, percentuale che si traduce in un fatturato complessivo di oltre 2 miliardi di euro, sviluppato per l’80% dai turisti. L’intero comparto Horeca di Venezia e provincia conta oltre 7.100 punti di consumo totali, oltre il 50% dei quali ha scelto METRO come fornitore. Di questi, 1.100 attività vengono servite nella sola laguna grazie alle barche “METRO da Te” che, ogni giorno, navigano lungo i canali della Serenissima per portare direttamente presso i locali dei propri clienti tutta la qualità e la freschezza che contraddistingue i prodotti METRO.

Il progetto dei nuovi spazi “Acea Energia”, realizzato da Alessandro Luciani, nasce da una profonda analisi delle nuove esigenze degli attuali e futuri consumatori e tiene conto dei loro bisogni, attenti e sensibili al mondo in cui vivono, al rispetto per l’ambiente e al proprio benessere. La filosofia antropocentrica del Design è volta al coinvolgimento emotivo, segue i principi fondamentali dell’accoglienza e del rispetto per l’ambiente grazie alla selezione dei materiali come i legni naturali di origine europea, la carta e l’inserimento di elementi vivi come le piante fiorite o il verde vero, passando da un concetto, quello basato solo sul prodotto da vendere, al concetto di generare una bella esperienza da vivere. Il Design esclusivo rende un ambiente facilmente riconoscibile ed iconico.

Anniversario 40 anni Metro Venezia

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Alessandro Luciani


LE STRATEGIE OMNICHANNEL DI MIROGLIO FASHION DIVENTANO CASE STUDY

DASH CONQUISTA IL PREMIO GOLD EFFIE CON LA CAMPAGNA “IO POD, E TU?”

NELLA NUOVA CAMPAGNA PROMOZIONALE UPIM “È DI CASA”

Miroglio Fashion, società del Gruppo Miroglio specializzata nell’abbigliamento femminile, e Istituto Marangoni, la scuola che forma professionisti e talenti altamente specializzati per il mondo della moda, hanno collaborato per la preparazione delle tesi d’esame del “Master in Contemporary Fashion Buying”. Il progetto ha riguardato gli allievi dell’Istituto provenienti da Cina, India, Taiwan, Ucraina, Brasile e Italia, che hanno lavorato per quattro mesi in quattro gruppi di lavoro, con l’obiettivo di sviluppare quattro analisi incentrate sulla comunicazione digitale e le iniziative omnichannel dei brand di punta di Miroglio Fashion: Elena Mirò, Fiorella Rubino, Motivi e Oltre. Gli studenti hanno avuto modo di approfondire le dinamiche di business, le strategie di marketing e comunicazione digitale dei brand di Miroglio Fashion, analizzandone l’efficacia e confrontandole con i principali competitors.

Dash, con la campagna “Io POD, e tu?” ha fatto goal agli Effie Awards Italy, conquistando il premio gold nella categoria “Reinassance”. La campagna, firmata dal regista e sceneggiatore Paolo Genovese, con protagonista il campione del mondo di calcio Francesco Totti, è stata premiata a Milano, essendosi distinta per creatività e risultati generati. Gli Effie Awards incoronano, infatti, le campagne che più contribuiscono al successo di un brand, sottoponendole a un rigoroso processo di selezione. La giuria degli Effie Awards Italy si è riunita a giugno e ha valutato le campagne in corsa considerando diversi aspetti quali: la strategia, la creatività, i media e l’esecuzione. A determinare la vittoria di “Io POD, e tu?” è stata una pluralità di fattori, a partire dalla communication idea basata sulla grande popolarità del testimonial scelto: Francesco Totti.

Upim “è di casa” nella nuova campagna di McCann, con Flavio Insinna. Il claim del brand che si propone come “family store” e che sottolinea come l’insegna in piena fase di rilancio intenda essere vicino alle famiglie nella vita di tutti i giorni. L’attenzione alla contemporaneità e alla vita reale delle persone fanno infatti di Upim una presenza quotidiana, consueta, nei territori dove è presente. Concetti riassunti nel nuovo store di Milano in via Marghera, uno spazio di 1.500 mq dove si dà valore al “fattore umano”, la tendenza del design che concepisce i negozi come luoghi da frequentare non necessariamente per fare acquisti ma anche semplicemente per rilassarsi, con aree di intrattenimento dedicate ai bambini, utilizzabili anche per party privati, nursery, salottini relax.

Studenti Marangoni

Dash Pod 3in1

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Soluzioni, modelli e tendenze del retail del futuro

VISTI IN FIERA: TANTE OPPORTUNITÀ E TANTI BRAND Cosa significa per un’insegna partecipare a una fiera di settore. È necessario colpire il pubblico con un messaggio davvero differenziante. Di seguito le risposte di noti marchi del mondo del franchising alla domanda. “quali sono state le novità che avete presentato ai vostri potenziale affiliati? E quali invece le novità sia di prodotto, di marketing e di sviluppo del brand nell’imminente futuro”

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sing, con un’offerta estremamente eterogenea che spazia dagli articoli e i servizi per la casa, le imprese e la cura della persona, all’abbigliamento, la ristorazione, il commercio e la distribuzione. Il settore dell'affiliazione commerciale è una miniera di opportunità e una palestra d'eccezione per testare la voglia di imprenditorialità. Tutele, investimenti vantaggiosi, formazione costante, aggiornamento e accessibilità al sistema sono alcuni degli aspetti che invogliano gli aspiranti imprenditori, per la maggior parte giovani, ad avvicinarsi al franchising e ne decretano il successo della formula. A tastare il polso del mercato ci ha pensato proprio il Salone del Franchising, ormai archiviato. Ma l’obiettivo di proporre ai visitatori soluzioni, modelli e tendenze del retail del futuro è stato raggiunto? Come un franchising dovrebbe comunicare in fiera? Cosa significa per un brand partecipare a una fiera? Innanzitutto la bravura dei responsabili dei marchi deve concretizzarsi nel fornire il giusto materiale e colpire il pub-

l franchising è un settore in salute. Nel 2018 c'è stata una crescita sia nel numero dei franchisor che in quello dei franchisee, con un fatturato complessivo di circa 25 miliardi di euro. Si tratta di un settore in forte crescita che offre a tutti l'opportunità di diventare imprenditori: questo è il successo del franchising. Conclusa la 34a edizione del Salone Franchising Milano, si conferma anche quest’anno un punto di riferimento per il settore. Un ricchissimo programma per una tre giorni di eventi, dibattiti e formazione per un totale di oltre 60 tra convegni e workshop e oltre 100 relatori nelle aree della F-Talk, della F-School e del Ret@il Innovation Forum – powered by Jakala. Presso lo spazio F-4you si sono tenuti 144 incontri one-to-one con professionisti del settore a disposizione dei visitatori per consulenze in ambito business, finanza e counseling. Grande successo anche sul fronte degli espositori, con il padiglione 3 di Fieramilanocity che ha ospitato oltre 200 insegne rappresentative del panorama del franchi-

Insegne per sede legale e punti vendita in franchising per regione 10000 9000 8000 7000

300

961 insegne per sede legale

8685

53.886 PVF

250

6166

200

6000 5000 4000

4751 268

4440

4092

150 3764 3715

3297

3000 2000 1000 0

100

2769 1997 1798

107

70 29

90

88 42

84

55

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7

1514 1479 1326 11

19

14

1072 936 828 632 14

12

9

4

417 209 3 1

50 28

0

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blico con un messaggio davvero differenziante, in tal caso potrebbe essere che a seguito della partecipazione avvenga qualcosa di più concreto e utile per il proprio business. Le fiere di settore, come quella di Milano, sono strumenti utili dove è presente una forte domanda e una variegata offerta. Chi partecipa a una fiera, come quella del franchising, sa che nella fiera troverà la gran parte delle informazioni che riguardano quel determinato settore, tutte insieme, in un unico luogo e in pochi giorni. Spetta agli organizzatori e agli espositori renderle interessanti. Se interessa un determinato ambito di sviluppo e si vuole conoscere determinate aziende, invece di doverle cercare su Google, chiedere in giro, o fare mille altre ricerche per intercettarle, potenzialmente sono tutte concentrate in fiera, lì, pronte. In fiera si possono trovare tutte le informazioni, ma soprattutto vedere in faccia chi ci sia dietro un determinato business, conoscere meglio chi ha inventato o porta avanti quella rete. Queste dovrebbero es-

sere le leve che portano le persone a informarsi in fiera e nel caso specifico sul franchising. La fiera è un evento dove è presente l’espositore e il visitatore. Senza l’uno non esiste l’altro, senza l’altro non parteciperebbe mai l’uno. Funzionano, insieme. Per questo motivo all’interno della fiera si organizzano incontri e momenti di formazione di valore, non solo con aziende che presentano i loro servizi, ma anche con professionisti che agevolano la conoscenza del settore e le sue potenzialità. Dal Salone sono arrivati spunti di riflessione. Consideriamo che In Italia il franchising non ha un tasso di penetrazione clamoroso nel mondo della distribuzione: siamo attorno al 7%, i tedeschi sono quasi al triplo, i francesi quasi al doppio, gli americani sono un altro pianeta. Il settore ha quindi potenzialità molto elevate: la possibilità di entrare nel campo dell'imprenditoria piccola, media e grande con investimenti controllati e in moltissimi casi accessibili, tanto che i tre quarti delle attività del franchising comporta investimenti

Franchisor per area merceologica 961 Insegne GDO Casa 4% 5%

Altro 5%

Abbigliamento 19%

Beauty, cura e benessere 11%

Ristorazione 18% Commercio specializzato 13%

18

Servizi 25%


Suddivisione merceologica per aree Nielsen dei PVF in Italia PVF tot.

12887

1422

4358

1902

8125

6605

3906

14681

AREA 3 Centro

19%

21%

21%

21%

25%

16%

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22%

23%

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28%

26%

25%

32%

31%

24%

18%

17%

18%

17%

18%

16%

28%

33%

36%

32%

38%

27%

31%

AREA 1 Nord-Ovest AREA 2 Nord-Est AREA 4 Sud-Isole

15% 43%

entro i 100mila euro. Come muoversi in maniera efficace, quindi? La soluzione potrebbe stare nel capire chi può scegliere il franchising. Tre categorie di persone, secondo Italo Bussoli, Presidente Assofranchising: commercianti che vogliono rimettersi in gioco, giovani, e manager, specialmente se usciti dalle aziende con una buona dote economica. Guardando a questi ultimi, Assofranchising ha stretto un accordo con Manageritalia in modo che i dirigenti attualmente liberi possano accostarsi a questo mondo e capire come reinventarsi. Spunti di riflessione sono arrivati anche dagli espositori e noi ad alcuni brand presenti in fiera, i veri protagonisti del mondo del franchising, abbiamo chiesto: “quali sono state le novità che avete presentato ai vostri potenziale affiliati? E quali invece le novità sia di prodotto, di marketing e di sviluppo del brand nell’imminente futuro? Ecco le risposte.

29%

101CAFFE’: Umberto Gonnella - CEO e Fondatore

“101CAFFE’ ha rinnovato la propria presenza al Salone Franchising Milano presentando un’importante novità. Questo appuntamento vede presente il nostro marchio ormai da sette anni, fin dall’inizio dell’attività e dello sviluppo della catena in franchising. La 34° edizione

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CONFIMPRESE: “Internazionalizzazione in collaborazione con Ice e finanza con il sostegno di Borsa Italiana”

Mario Resca, Presidente Confimprese

“Al Salone del Franchising abbiamo presentato la 12° ricerca dell’Osservatorio Franchising Confimprese, condotta in collaborazione con Largo Consumo su un panel di 594 imprenditori in franchising e 186 affiliati con l’obiettivo di analizzare il profilo del

è stata l’occasione per proporre un significativo ampliamento della nostra offerta, con un nuovo modello di somministrazione: non più solo “food market”, per la vendita di caffè, in tutte le sue forme, ma anche “food service”, con lo sviluppo della caffetteria, che diventa itinerante con il truck 101CAFFE’: dalle colazioni fino al pranzo, 100% made in Italy, con un modello di servizio innovativo e strategico per la crescita del marchio e degli affiliati. Proprio in questa edizione del Salone 101CAFFE’ ha ricevuto l’Italian Franchising Award come “Best in Show”, il miglior spazio espositivo tra tutti gli espositori franchisor. 101CAFFE’ è un brand specializzato nella vendita di caffè di qualità in cialde, capsule, grani, macinati e solubili, provenienti dalle migliori torrefazioni artigianali italiane. Oltre all’ampia

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franchisee. Interessante notare che anche nel nostro settore si sta affermando un’evoluzione che va di pari passo con il mutare dello scenario economico: il franchisee si è evoluto, dando maggiore credito alla diversificazione dell’attività in contesti merceologici diversi dal suo. Segno, questo, non solo di un approccio più maturo al franchising, che gli permette di allargare il raggio d’azione sviluppando altri brand spesso in competizione tra loro, ma anche di una sua crescita culturale. Quanto alle novità, nel 2020 continueremo con le attività convegnistiche sul retail real estate, sull’internazionalizzazione in collaborazione con Ice e sulla finanza con il sostegno di Borsa Italiana per evidenziare le crescenti operazioni di private equity nel retail. Proseguiranno le attività dei tavoli di lavoro interni che coinvolgono le imprese associate sui temi caldi del settore. Ne abbiamo istituiti altri due (fashion e food) oltre ai 7 già attivi: franchising, hr, cfo, uffici stampa, marketing, real estate, internazionalizzazione”.

scelta di caffè, i punti vendita del marchio si distinguono per una vastissima gamma di bevande alternative al caffè, utilizzabili per tutte le macchine da caffè sul mercato. Nell’arco di sette anni la catena è cresciuta in modo misurato e costante, consolidando sempre di più il concept e la formula. Ad oggi si contano oltre 101 negozi attivi e ben strutturati in Italia e all’estero, dove il marchio sta intensificando le aperture, anche grazie ad un processo di duplicazione dei punti vendita esteri già esistenti, da parte dei master franchisee. Per il futuro, oltre che in Italia, il brand ha in previsione un’ulteriore espansione della propria rete all’estero e, sempre attenta alle nuove esigenze e tendenze del mercato, ha in programma l’entrata in gamma di nuovi prodotti e materiali”.


Franchisee per fasce d’età e sesso Fasce d’età

age 46-55 10%

over 55 2%

Uomini/Donne

age 18-24 1% age 25-35 29%

Donne 35% Uomini 65%

age 36-45 58%

ANYTIME FITNESS: Luca Briaschi - Marketing Manager

“Ecco le principali novità che abbiamo avuto il piacere di presentare riguardano il piano di svi-

luppo che Anytime Fitness prevede entro la fine del 2020 sul territorio nazionale. Stiamo cercando attivamente partner nella maggior parte delle regioni italiane, con particolare focus su Veneto, Trentino, Piemonte, Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. Ad oggi Anytime Fitness conta 18 palestre in Italia e l’obiettivo è quello di aprirne 50 entro la fine del prossimo anno. Come risultato di un recente processo di rebranding, il design dei club sta assumendo un aspetto sempre più contemporaneo ed elegante. Macchinari di ultima generazione, apertura 24/7 – 365 giorni l’anno ed accesso con chiavetta magnetica garantito per gli oltre 4.500 club AF del mondo, rimangono comunque le principali caratteristiche che identificano il format. Infatti, nonostante i continui aggiornamenti che permettono al marchio di restare al passo con le tendenze di un mercato in continua evoluzione, Anytime Fitness mantiene ben saldi i caratteri distintivi che lo rendono un modello di business consolidato, affidabile e remunerativo. Con un ROI stimato del 30%, il 96% di Success Rate a livello globale e il 60% dei fran-

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chisee che possiede più di una palestra, Anytime Fitness rappresenta anche in Italia l’opportunità per il futuro adatta anche a chi vuole diversificare i propri investimenti, senza esperienze pregresse nel mondo del fitness”.

FIT AND GO: Marco Campagnano - Fondatore e Ceo

“La novità primaria di quest’ anno è stata senza dubbio quella di presentarci al Salone del Franchising come unico gruppo; Fit and Go e Seta Beauty fanno infatti parte di un’unica struttura che ad oggi conta oltre 130 negozi in tutta Italia e 10 prossime aperture previste entro il 2019. Abbiamo potuto condividere con gli utenti interessati il nostro rapido successo, dato dal ruolo fondamentale che gioca la nostra propensione all’innovazione, la passione del team che lavora su questo progetto e i servizi offerti alla rete affiliata, che ha trovato in noi un partner solido e una guida nello sviluppo dei loro centri. Sull’aspetto marketing, ad oggi siamo una delle poche realtà che sostengono gli affiliati a 360° attraverso la creazione del loro sito di prenotazione online, garantendo così un flusso continuo di contatti di potenziali clienti acquisiti grazie alle campagne di lead acquisition su scala nazionale e fornendo loro un software gestionale di proprietà dotato di automation marketing, che processa una serie di comunicazioni automatiche ai clienti finali ed un consulente marketing a livello locale. Gli obiettivi futuri sono sicuramente la conquista di tutte le città italiane dove ancora non siamo presenti e l’ulteriore divulgazione di

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questa nuova metodologia di fitness, una vera e propria innovazione. Inoltre, da qualche tempo stiamo vagliando diverse proposte per lo sviluppo del master franchising all’estero, per portare il brand fuori dai confini nazionali”.

MINICONF S.P.A. - iDO: Denis Camillotto - Responsabile Retail Italia Head of Retail Italy

“Da quest’anno iDO punta sulla multicanalità, una strategia integrata che permetta l’inserimento di maggior prodotto nel mercato e l’aumento della notorietà e della percezione del consumatore del Brand. La formula franchising iDO offre una somministrazione senza canone (royalties), con una marginalità netta del 40% garantita tutto l’anno, anche durante il periodo dei saldi con materiale pop incluso in base alla stima di fatturazione ed un contratto, rinnovabile, con durata di 5 anni. La merce viene fornita in conto vendita con riassortimenti settimanali gratuiti, l’investimento è sostenibile per la metratura sviluppata e il costo d’arredo. Novità di quest’anno è il nuovo concept iDO, sviluppato per raggiungere un’ottima resa al mq. iDO mette a disposizione un’area Manager, una piattaforma BtB e una carta fedeltà che garantisce un alto tasso di fidelizzazione dei clienti. Inoltre, attraverso la Miniconf Academy saranno previste sessioni di formazione, sia in fase di start-up che continuativa, riservate agli affiliati con personale specializzato”. E quali invece le novità sia di prodotto, di marketing e di sviluppo del brand nell’imminente futuro? “Nella stagione SS20, per la prima volta, iDO introduce la linea beachwear: grande novità per il brand che ha sviluppato capi per bambini adatti a vivere in armo-

nia e divertimento il mare e la spiaggia, sempre in linea col mood di collezione e perfetti per lo stile dei più piccoli. Diversi modelli di costumi da bagno si abbinano agli accessori giusti – come ciabattine, bandana, teli mare – e a copricostume a tema. Abitini, completini due pezzi, t-shirt, canotte, completano l’offerta iDO per un’estate dedicata ai bambini, frizzante e iper-colorata! Per quanto riguarda i progetti di brand abbiamo lanciato la collaborazione con Special Olympics, nota Onlus che propone e organizza eventi sportivi per persone con e senza disabilità intellettiva. iDO, che da sempre mette al centro la sua passione per i bambini e l’importanza dell’educazione, in questo caso l’educazione all’integrazione, ha deciso di supportare l’associazione attraverso una partnership siglata a settembre 2019 e che si svilupperà per tutta la durata dell’anno scolastico. La collaborazione tra iDO e Special Olympics Italia nasce dall’esigenza di condividere i valori di sensibilizzazione, sostegno e inclusione, essenziali per la formazione degli adulti di domani. Inoltre, nel 2019 l’identità di iDO ha subito un restyling. Il logo cambia colore e diventa blu scuro, adattandosi meglio al mercato di riferimento, rafforzato anche dall’aggiunta di 0-16 che sta appunto a indicare l’età di riferimento del target. Infine, il payoff “Everyday Style” viene inserito in armonia con il resto del logo”.

SETA BEAUTY: Marco Campagnano – Fondatore e Ceo

“Con oltre 60 centri tra Italia e Svizzera, Seta Beauty offre un’ampia gamma di trattamenti estetici

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ASSOFRANCHISING: “Recruiting degli affiliati, una fase delicata e cruciale per il successo di una rete” Italo Bussoli, Presidente Assofranchising

“Numerose sono state le iniziative dell’Associazione alla 34a edizione del Salone Franchising Milano in qualità di main sponsor: abbiamo organizzato dieci workshop insieme ai nostri partner in cui sono sta-

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te trattate tematiche fondamentali per il settore, durante i tre giorni i nostri esperti hanno offerto la loro consulenza agli aspiranti imprenditori e infine, abbiamo premiato le best practice del franchising nella seconda edizione degli Italian Franchising Awards. Per i nostri Soci abbiamo predisposto una serie di servizi, insieme a realtà importanti, in una prospettiva di maggiore vicinanza al business e alle esigenze di innovazione e internazionalizzazione del settore. In particolare, ci siamo concentrati sul supporto nel recruiting degli affiliati, una fase delicata e cruciale per il successo di una rete. In questa direzione si collocano le partnership con Intoo (Gi Group) e Manageritalia per offrire ai professionisti, coinvolti nei processi di ricollocazione e di sviluppo professionale, l’opportunità di mettersi in proprio grazie alla formula del franchising in un’ottica sia di autoimpiego che di investimento”.


all’avanguardia, in un ambiente confortevole e curato nei minimi dettagli. Sempre alla ricerca delle ultime innovazioni per rimanere al passo in un mercato come quello dell’estetica, quest’ anno ci siamo presentati al Salone del Franchising con la nostra nuova linea di cosmesi naturale totalmente green; senza parabeni, siliconi e petrolati. Altra novità di quest’anno una nuova tecnologia 3 in 1, il Beauty Plus, un macchinario multifunzionale che unisce radiofrequenza, vacuum ed infrarossi, adatto per il rimodellamento del corpo ma anche per un lifting viso non chirurgico. Stiamo investendo moltissimo anche sul marketing, per sostenere i nostri affiliati e dargli tutti gli strumenti per essere competitivi come ad esempio il software gestionale di proprietà, il loro sito di prenotazione dedicato ed il sistema di lead acquistion e di automation che abbiamo messo in piedi per una ottimale customer journey”.

LA BOTTEGA DEL CAFFE’: Alessandra Montano - Marketing and Franchising Assistant

“Abbiamo partecipato alla 34° edizione del Salone del Franchising di Milano, presentando La bottega del Caffè nella sua veste completamente rinnovata a seguito dell’importante processo di restyling che ne ha coinvolto sia l’immagine che i prodotti. In 24 mq abbiamo ricreato un vero locale in cui poter gustare i nostri caffè, le pizze e le focacce gourmet, e vivere l’atmosfera tipica de La bottega del Caffè. In una cornice di materiali pregiati ed eleganti che rievocano la caffetteria

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storica in chiave contemporanea, La bottega del Caffè si propone oggi come un format capace di rispondere alle esigenze della clientela durante tutta la giornata grazie ad una forte specializzazione sui prodotti di caffetteria che si integra con una proposta di prodotti salati ideali per uno spuntino o una pausa pranzo. Alla classica proposta La bottega del Caffè si possono aggiungere infatti anche pizze e focacce realizzate con impasti di alta qualità e di semplice gestione grazie ad una preparazione che non richiede la presenza di canna fumaria. La flessibilità e la modularità del format consentono di adattare l’offerta a seconda degli spazi e dei contesti e rendono la formula perfettamente indicata anche per il centro storico. La volontà di riscoprire le tradizioni delle caffetterie storiche all’italiana si incontra con il desiderio di rispondere alle esigenze più contemporanee della clientela (dalle tecnologie e i nuovi metodi di pagamento ad una formula plastic free) per un perfetto mix tra tradizione e innovazione”.

to sulla riduzione dell’infiammazione attraverso Freddo e Detox, utilizza una Criocamera Elettrica e senza azoto per i trattamenti di Crioterapia Total Body, una Cryolocalizzata unita ad innovativi ingredienti cosmetici per il ringiovanimento viso e una criolipolisi estetica combinata con tecniche manuali. I nostri Kit Detox per il digiuno intermittente e gli integratori sono il complemento dei nostri protocolli scientifici”.

NATURHOUSE SRL: Raffaello Pellegrini - Amministratore Delegato

LONGEVITY SUITE: Elisa Mondelli - Founder & Operation Directos

“Il nostro brand è una novità in sé nel mondo del franchising. Il successo dei nostri 6 centri diretti di Milano, Parma e Costa Smeralda ci ha spinto a costruire la possibilità di affiliazione per tutti coloro che vogliono cavalcare il business più grande del XXI secolo, la longevità. Abbiamo deciso di unire la nostra Metodologia Antiage, nata dalla ricerca medico scientifica, alle più innovative tecnologie del mondo del Wellness per costruire un format di Estetica Avanzata e di Ringiovanimento unico nel suo genere. Il nostro Metodo basa-

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“In occasione dell'ultimo Salone del Franchising la novità più importante era sicuramente costituita dallo stand stesso, totalmente rinnovato e con l'inserimento di superfici grafiche intercambiabili, che consentiranno di adattare la comunicazione a seconda dell'evento fieristico o promozionale in cui lo useremo. Il claim scelto per l'edizione 2019 della fiera “BYB – Be Your Boss” sintetizzava la concreta possibilità che NaturHouse offre a tutti i laureati nelle discipline idonee a fare educazione alimentare, di costruirsi uno sbocco professionale di successo. Per quanto concerne l'imminente futuro, relativamente al marketing, protrarremo anche nel primo trimestre 2020 l'attuale campagna televisiva, che sta ottenendo un grande successo, mentre per quanto riguarda le novità di prodotto, continueremo come nel 2019 a presentarne almeno uno nuovo ogni mese, dando la possibilità ai nostri affiliati di migliorare sempre di più la qualità


del servizio offerto e generando al contempo traffico nel punto vendita”.

SBABAM POINT SRL: Emanuele Fedeli - Ceo

“Sbabam Point è un progetto di convenience store. Il cliente potrà trovare tutti quegli articoli e servizi necessari alla quotidianità e del divertimento per i piccoli. L'idea nasce proprio dal progetto di creare un punto di riferimento per la stessa comunità in cui sorgerà lo Sbabam Point di riferimento. I prodotti e servizi venduti sono: giornali, giochi, caramelle, gelati, bibite, pile, occhiali, biglietti d'auguri, patatine, accessori, parafarmaci, cartucce stampante, accessori telefonia, tickets trasporto, calze, carta regalo, giochi per feste, pannolini, accessori per infanzia, ritiro pacchi, pagamento bollette, servizio foto, servizio fax, servizio fotocopie, servizio taxi, free wi-fi. – La proposta di affiliazione – Alla base del progetto c'è l'edicola/cartoleria. L'affiliato entra nella rete Sbabam proponendo la propria edicola alla riconversione in uno Sbabam Point. Questo permette di dare nuova vita ad una attività esistente che ha già una posizione strategica e già un bacino di clienti fidelizzati. In questo modo, è possibile ottimizzare al massimo le performance di vendita e l'offerta proposta alla clientela così da far crescere il volume d'affari. È possibile anche creare uno Sbabam Point da zero, o sfruttando location che in passato presentavano

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FEDERFRANCHISING: “Promuovere il franchising, offrendo alle imprese l’assistenza e i servizi” re sul Franchising, ma non osi chiedere”, “Il franchising oltre i luoghi comuni” insieme a Confimprese, e “La tutela del marchio e le strategie di comunicazione per una rete in franchising”; mentre nell’Area F-Meeting, con BNL Gruppo BNP PARIBAS, abbiamo discusso sul tema “BNL: Soluzioni per il Franchising” in collaborazione con Cosvig, e di “Strumenti per l’internazionalizzazione delle PMI”. Inoltre, la Federazione ha presidiato i Desk Accesso al Credito e Business Idea presso l’Area F-4you dedicata alle consulenze gratuite. Infine, abbiamo preso parte alla Giuria del talent show Re.Start - Smart Up Your BuAlessandro Ravecca, Presidente Federfranchising siness, ideato con lo scopo di valorizzare e premiare le migliori idee di business in “La partecipazione di Federfranchiambito retail e franchising. La nostra missing-Confesercenti alla 34° Edizione sion è promuovere il franchising, offrendel Salone Franchising Milano, anche do alle imprese l’assistenza e i servizi con quest’anno partner istituzionale della mal’autorevolezza di un’associazione come nifestazione, è stata molto positiva. Per Confesercenti, diffusa capillarmente su quanto riguarda le iniziative, nell’Area tutto il territorio nazionale. Stiamo lavoInvestimento F-TALK Federfranchising ha presentato i rando iniziale in questa direzione, Peso presto% presenworkshop “Tutto quello che vorresti sapeteremo le nostre nuove iniziative”.

Investimento iniziale richiesto

Superficie media 0-10.000 €

Investimento iniziale richiesto

16,0%

10.001-20.000 € Investimento iniziale richiesto Superficie media

Investimento iniziale

20.001-30.000 € Superficie media Peso % 30.001-50.000 € 16,0%

0-20 mq

10.001-20.000 €

18,2%

21-40 mq

0-10.000 € 20.001-30.000 €

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0-10.000 €

Investimento iniziale

100.001-150.000 € 16,0% 41-60 mq

0-20 mq

5,6%

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6,2%

50.001-100.000 € 20.001-30.000 €

superiore a81-100 300.000 mq€ 41-60 mq 19,5% 13,6%

100.001-150.000 € 30.001-50.000 €

5,6%

101-150 mq 17,0%

150.001-300.000 €

6,2%

151-200 mq

superiore a 300.000 €

3,9%

201-250 mq

150.001-300.000 € superiore a 300.000 €

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17,0%

Superficie media19,5%

10.001-20.000 € 30.001-50.000 €

100.001-150.000 €

13,6% Peso %

Peso % 50.001-100.000 €

150.001-300.000 € 61-80 mq 18,2% 17,0%

50.001-100.000 €

18,2%

19,5%

16,9%

0,7%

14,5%

16,9%

3,9% 11,9% 8,6%

81-100 mq

5,0%

101-150 mq

6,2%

151-200 mq

3,9%

201-250 mq

superiore a 500 mq

Peso %

21,6%

61-80 mq

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251-500 mq

0,7%

2,5% 12,0% 6,4%

21,6%

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11,9%

8,6%

5,0%

2,5%

251-500 mq

12,0%

superiore a 500 mq

6,4%


edicole oppure individuando i luoghi migliori attraverso accurate analisi di geomarketing. In entrambi i casi l'effetto "wow" sarà assicurato. La casa madre fornisce tutto l'allestimento e l'arredo necessari per effettuare la riconversione o per creare da zero un nuovo Sbabam Point”.

UNIPOSTE S.P.A.: Francesco Paduano - Presidente & Ceo

“Ancora una volta UniPoste S.p.A. ha voluto esporre in vetrina le sue 4 aree di business (Assicurazioni, Finanziamenti, Posta/Spedizioni/Utility e Viaggi/ Vacanze) con la collaborazione sia dei BP che delle società controllate dal Gruppo UniPoste, che ad oggi hanno rafforzato la loro veste grazie anche a prestigiose collaborazioni con fornitori di calibro internazionale come Groupama per il mondo assicurativo, Credem per quello finanziario. L’obiettivo principale dell’Azienda, infatti, è proprio quello di inglobare in un’unica realtà aziendale servizi e prodotti che solo per chi non è del settore possono sembrare distanti e discordanti tra loro, ma che in realtà si intrecciano tra di loro appagando le esigenze primarie del cliente. Infatti abbiamo presentato in Fiera una speciale promozione che rappresenta la sintesi della nuova politica commerciale dell’azienda per chi vuole aprire un’agenzia UniPoste in franchising: esclusiva di zona, un anno di canone gratis, una fornitura di sim e paycard in omaggio e la possibilità del finanziamento agevolato, evidentemente per i candidati che risultano idonei al percorso di selezione del comitato di valutazione interno”. E quali invece

le novità sia di prodotto, di marketing e di sviluppo del brand nell’imminente futuro? “L’occasione è stata indispensabile per entrare in contatto con la Business Community dell’intera filiera: dai diversi marchi, alle associazioni di settore, per non parlare delle numerose persone incuriosite del Progetto Facciamo Impresa Insieme 4.0 presentato da UniPoste SPA e che desiderano entrare nel mondo del commercio in affiliazione offrendo al cliente diversi prodotti che ad oggi rappresentano i bisogni quotidiani della gente comune. Alla kermesse UniPoste, presieduta dal Dr. Francesco Paduano, Presidente & CEO della UniPoste SPA, hanno preso parte figure di rilevante importanza tra queste l’Onorevole Irene Pivetti, nonché Socia UniPoste SpA. Abbiamo avuto nel nostro stand tante partecipazioni ed attestati di stima e numerosi contatti interessati alle novità del business Facciamo Impresa Insieme 4.0, che sono sicuramente delle iniezioni di fiducia per il presente ma soprattutto per il futuro. Perché la società UniPoste avrà un solo destino: il successo! Il motivo è semplice perché UniPoste è composta da persone straordinarie che hanno voglia di imparare, capire e fare, ma soprattutto perché ci mettono tanto cuore”.

WINELIVERY: Andrea Antinori - Founder

“Winelivery nasce nel 2016, aprendo i suoi bat-

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*** IN EVIDENZA

• L'affiliazione consente di diventare imprenditori con un investimento contenuto: i tre quarti delle attività richiedono meno di 100mila euro • Il giro d'affari nel 2018 è stato di oltre 25 miliardi di euro (+2%) • Il numero di punti vendita affiliati è cresciuto sia in Italia (+4,5%) che all'estero (+7,6%) • Cresciuto anche il numero di addetti: +3,8%

tenti su Milano, per poi espandersi su altre 9 città, ed entro il 2020 punta ad essere su 25 città italiane per poi aprire anche all’estero. Questo 2019 si può identificare come il primo vero anno da Franchisor, quindi la realizzazione dell’offerta e la presenza al salone sono essa stesse delle novità. La forza del marchio costruita in questi anni di attività, i continui investimenti in marketing e tecnologia abbinati al piglio di un imprenditore locale sono i fattori che rendono il nostro modello perfetto per la diffusione in modalità Franchising. Queste caratteristiche sono valse anche i premi ricevuti durante la manifestazione: premio miglior franchisor categoria Startup e premio miglior franchisor di tutto il salone. Winelivery è alla costante ricerca di novità sia in termini di prodotto che in termini di servizio per offrire ai propri clienti un’esperienza sempre al top. Le ultime novità relative ai canali di vendita sono il “Compositore di cocktail kit” (con cui ci si può creare il proprio cocktail kit personalizzato) e il “Sommelier Virtuale”, algoritmo che permette di individuare tra i nostri 1000 e più prodotti quello più adeguato ai propri gusti o all’occasione”.

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“Ogni brand ha un’anima e portarla direttamente ai consumatori diventa un valore fondamentale per creare una relazione stabile e duratura”. Nasce da qui la nostra Mission: trovare location di prestigio e creare, gestire e sviluppare negozi monomarca in partnership con realtà multinazionali. Una sfida che con oltre 400 dipendenti diretti e quasi 15 anni di esperienza ci rende Leader Retailer italiano ma soprattutto ci porta oggi a vantare partnership con aziende quali Lindt & Sprüngli, Beiersdorf Nivea, Pasticcerie Zamberletti e Birrificio Angelo Poretti. E se il prossimo fossi tu?

SelecTTrade Spa Via Tintoretto,15 Cassano Magnago (VA) | Tel. +39 0331283500 | info@select-trade.com


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Dalla Casa madre un’ottima organizzazione che mira ad ottenere sempre risultati eccellenti sul mercato

PIAZZA ITALIA: SUCCESSO GARANTITO Intervista a Vincenzo Modica, proprietario dello store Piazza Italia a Mazara Del Vallo in provincia di Trapani in Sicilia: “visto i risultati soddisfacenti ottenuti, i progetti futuri, sono orientati ad effettuare altre aperture”

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rima di aprire il punto vendita Piazza Italia, gestiva punti vendita multi Brand con l’insegna di proprietà. In più, era già affiliato con il gruppo Teddy, con l’insegna “Terranova” e con il gruppo OVS con l’insegna “UPIM”. Dal gennaio 2017, Vincenzo Modica, è proprietario dello store Piazza Italia a Mazara Del Vallo in provincia di trapani in Sicilia.

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Perché ha scelto Piazza Italia?

“Le principali motivazioni che mi hanno spinto ad allacciare rapporti commerciali con Piazza Italia, consistono nell’adottare una logica di diversificazione di brand. Inoltre da indagini di mercato eseguiti, sono emersi rassicuranti e soddisfacenti probabilità di successo”.


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Quali sono in termini economici i numeri per chi come lei ha intenzione di aprire un punto vendita Piazza Italia?

“I termini economici per aprire un punto vendita Piazza Italia, sono in linea con i prezzi di mercato, tenendo conto del potere contrattuale che l’affiliante ha con i fornitori delle varie attrezzature occorrenti alla realizzazione del progetto”. Che consiglio darebbe ad un nuovo affiliato?

“Il consiglio che posso dare ad un nuovo affiliato è quello di seguire scrupolosamente le direttive impartite o consigliate dalla Casa Madre”. I suoi progetti futuri... In che modo la casa madre lo ha sostenuto?

“L’organizzazione aziendale di Piazza Italia, in fase di dialogo/trattativa e conseguentemente in fase di pre apertura è stata molto efficiente, professionale e soddisfacente”.

“Visto i risultati soddisfacenti ottenuti, i progetti futuri, sono orientati ad effettuare altre aperture”.

È necessario seguire dei corsi di formazione? Se si su quali aspetti...

“Una ottima organizzazione, come quella di Piazza Italia, che mira ad ottenere sempre risultati eccellenti sul mercato, non può esimersi dal formare l’imprenditore (ove dovuto), e conseguentemente lo Staff che gestirà il punto vendita: Store Manager, Visual, Magazziniere, Cassiere, Capo reparti. Corsi eseguiti almeno un mese prima dell’apertura e conseguente tutoraggio all’interno del punto vendita appena aperto per almeno altri 20 giorni”.

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Realizzare le proprie aspirazioni imprenditoriali in un clima di fiducia e trasparenza

CARREFOUR: “FORTI INSIEME” Intervista a Maurizio Nicolello, Direttore Franchising di Carrefour Italia: “siamo alla ricerca di imprenditori già presenti nella Grande Distribuzione con negozio ed insegna propri, ma interessati a cambiare insegna, o persone che vogliono entrare, per la prima volta, nel mondo della GDO”

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on una cifra di 5,51 miliardi di euro, più di 1000 punti vendita tra ipermercati, Carrefour Market, Carrefour Express e Cash e Carry, Carrefour è un’insegna di elevata notorietà presente in 18 regioni e che impiega in Italia oltre 18.000 collaboratori. “Carrefour è arrivato in Italia nel 1999, dal distacco di due grandi aziende GS e Diperdì – afferma Maurizio Nicolello, Direttore Franchising di Carrefour Italia – a sin dal suo esordio nella nostra Penisola è stato abbastanza naturale proseguire con la formula del franchising, perché sia GS che Diperdì già erano strutturate come franchising. La formula si è da subito dimostrata di grande successo anche grazie alla forte riconoscibilità del brand, garanzia di credibilità sul mercato italiano”.

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Quali sono i vantaggi di affiliarsi a Carrefour?

“Innanzitutto il potenziale franchisee ha la possibilità di scegliere tra diversi format, ciascuno con una strategia studiata ad hoc e assortimenti ampi e profondi che comprendono oltre 3.000 prodotti a marchio Carrefour. Il primo e indiscusso vantaggio è quello di affiliarsi ad un brand consolidato: questo è dimostrato dal fatto che da quando l’azienda è arrivata in Italia, circa 20 anni fa, continua a gestire esclusivamente i Carrefour Market e i Carrefour Express, senza mai cambiare marchio, in quanto garanzia di sicurezza. In secondo luogo all’interno della nostra organizzazione abbiamo delle strutture dedicate che affiancano il franchisee fin dal suo ingresso, sotto l’aspetto finanziario, commerciale ed


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e dei tanti servizi studiati per garantire la massima redditività dell’investimento”. Qual è il profilo del vostro affiliato tipo?

Maurizio Nicolello

economico. I nostri capi area, direttori ed ex direttori di supermercati, seguono tutte le fasi dell’apertura di un nuovo punto vendita realizzando una vera e propria formazioni, ed erogando consigli preziosi e fondamentali per l’imprenditore all’interno della propria gestione. Inoltre ci avvaliamo della collaborazione di un network di commercialisti i quali forniscono un servizio di controllo gestione e amministrazione di una attività specifica, come il supermercato, mettendo tutti i mesi a disposizione dell’imprenditore i dati necessari della gestione del suo negozio dando quindi l’opportunità di intervenire in caso di problemi e nel momento più opportuno. In dettaglio supportiamo il nostro franchisee sin dalla fase inziale con progettazione e studio di layout, secondo i più moderni criteri di Commercio e lo aiutiamo nella realizzazione di business plan costruiti sulle singole realtà”. Come è organizzata la formazione?

“Siamo gli unici in Italia ad offrire una formazione modulare che si sviluppa su tre livelli: il primo rivolto ai dipendenti per prepararli alla vendita e diventare dei buoni caporeparto, i cosiddetti corsi iniziali di mestiere; il secondo, più evoluto, che viene svolto all’interno del supermercato per insegnare la gestione di tutti gli aspetti amministrativi che possono presentarsi all’interno del punto vendita, i corsi di management; il terzo è rivolto agli imprenditori, tenuto da esperti esterni all’azienda, su tematiche commerciali e programmi di aggiornamento, che possono essere di grande rilevanza per il franchisee. Infine abbiamo anche una piattaforma di formazione on line. Questo significa poter realizzare le proprie aspirazioni imprenditoriali in un clima di fiducia e trasparenza. Avvantaggiandosi del know how

“Da sei mesi abbiamo lanciato un progetto che si chiama “Forti Insieme” proprio per la ricerca dei nostri affiliati. Innanzitutto ogni imprenditore ha un ruolo chiave per la comunità in cui opera, dove il suo negozio diventa un punto di riferimento, ma anche per Carrefour, in quanto la conoscenza del territorio e le sue capacità imprenditoriali sono fondamentali per il successo del Gruppo. Siamo alla ricerca di imprenditori già presenti nella Grande Distribuzione con negozio ed insegna propri, interessati a cambiare insegna, o persone che vogliono entrare, per la prima volta, nel mondo della GDO. Carrefour ha una serie di supermercati a gestione diretta e altri di prossima apertura, quindi è costante la ricerca di persone con l’ambizione di diventare imprenditori. Nella fare di recruiting facciamo dei colloqui telefonici e, dopo attente valutazione, la persona che riteniamo possieda le caratteristiche giuste per poter entrare a far parte del mondo Carrefour, viene inserita in un percorso formativo alla fine del quale gli vengono attribuiti dei negozi di piccole o medie dimensioni, sulla base delle caratteristiche personali e patrimoniali”. Progetti futuri?

“Puntiamo molto sull’innovazione. Siamo un’azienda che crede molto nelle persone, quindi per le nostre nuove aperture ricerchiamo affiliati con la visione e la condivisione di un progetto durature nel tempo. Infatti nell’imminente futuro sono in previsione circa 300 aperture”.

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Sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi che hanno investito in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2

SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO: ACCELERAZIONE VERSO IL GREEN Il franchising non resta escluso e la rete propone formule “chiavi in mano”, che alleggeriscono e facilitano di molto la parte un pochino più problematica, cioè quella dell'avviamento, offrendo soluzioni complete e da subito funzionanti

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osa cerca oggi chi decide di investire… Innanzitutto un brand che sia redditizio, perché l’investimento è concepito chiaramente in un’ottica di business. In secondo luogo la scelta del prodotto che sia credibile di qualità per potenziare e incrementare la fedeltà del cliente e oggi, si potrebbe aggiungere, lanciare uno sguardo alla green economy, decisamente in crescita negli ultimi anni. Chi decide di percorrere questa conveniente strada ha un’ampia scelta di business format legati al settore ecologia, energia e riciclo che offrono varie tipologie di servizi: fornitura di servizi a prezzi agevolati, possibilità di seguire un manuale operativo già testato e utilizzo di pratiche commerciali di successo. Una moda passeggera, quindi, o una vera opportunità? I dati sulla green economy parlano chiaro. La green economy è stata, in questi anni difficili, la migliore risposta alla crisi, una strada che guarda avanti e affronta le sfide del futuro incrociando la natura profonda della nostra economia: la spinta per la qualità e la bellezza, la coesione sociale, naturali alleate dell’uso efficiente di energia e materia, dell’innovazione, dell’high-tech. Una coraggiosa e vincente evoluzione di sistema avviata “dal basso”, che si basa su investimenti e produce lavoro, sostiene la coesione delle comunità e si intreccia con il territorio. In occasione dei dieci anni del Rapporto GreenItaly, si coglie una accelerazione verso il green del sistema imprenditoriale italiano con uno studio su oltre 300 storie di economia circolare. Record di eco investimenti nel 2019, anno in cui la quota raggiunge un valore pari a 21,5%, corrispondente a un valore assoluto di quasi 300

mila imprese e di 7,2 punti superiore a quanto registrato nel 2011. Lo racconta GreenItaly 2019: il decimo rapporto della Fondazione Symbola e di Unioncamere – promosso in collaborazione con Conai, Ecopneus e Novamont, con la partnership di Si.Camera e Ecocerved e con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – che misura e pesa la forza della green economy nazionale. Sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 20152018, o prevedono di farlo entro la fine del 2019 in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. In pratica quasi un’azienda italiana su tre, il 31,2% dell’intera imprenditoria extra-agricola. E nel manifatturiero sono più di una su tre (35,8%). Solo quest’anno, quasi 300 mila aziende hanno investito, o intendono farlo entro dicembre, sulla sostenibilità e l’efficienza. Il rapporto è stato presentato a Roma, presso la sede di Unioncamere, da Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola e Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, alla presenza di Andrea Di Stefano, Responsabile Progetti Speciali Novamont, Giorgio Quagliuolo, Presidente Conai, e ha coordinato i lavori Fabio Renzi, Segretario Generale della Fondazione Symbola. “La generazione Greta ha bisogno di risposte più che di carezze. Molto sta cambiando anche se troppo lentamente. Quando 10 anni fa pubblicavamo il primo GreenItaly – afferma il presidente della Fondazione Symbola Ermete Realacci – nel mondo c’erano 25 GW di fotovoltaico installato:

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LA CURIOSITÀ IL FRANCHISING ITALIANO GREEN ECONOMY SBARCA A PARIGI

Ha aperto i battenti a Parigi la prima filiale in Francia di Negozio Leggero, la catena italiana di supermarket senza imballaggi, con prodotti alla spina, sfusi o con vuoto a rendere. Il negozio parigino, in zona Republique, è gestito in franchising da due soci

oggi i GW sono diventati 660. La tecnologia ha compiuto enormi progressi e in questi 10 anni il costo dell’elettricità da fotovoltaico, dice l’Unep, è crollato dell’81%, e quello dell’eolico del 46%. È già oggi in campo un’economia più sostenibile e a misura d’uomo che mette insieme innovazione e qualità con valori e coesione sociale; ricerca e tecnologia con design e bellezza, industria 4.0 e antichi saperi. Un modello produttivo e sociale che offre al nostro Paese la possibilità di avere un rilevante ruolo internazionale: già oggi l’Italia è la superpotenza europea nell’economia circolare con il 79% di rifiuti totali avviati a riciclo e presenta un’incidenza ben superiore rispetto a tutti gli altri grandi Paesi europei: la Francia è al 55%, il Regno Unito al 49%, la Germania al 43%. La green economy italiana è la frontiera più avanzata per cogliere queste opportunità. È un’Italia che fa l’Italia, che non perde la propria anima ed è insieme innovativa e in grado di affrontare le sfide del futuro, senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno”. “Le 10 edizioni di GreenItaly dimostrano come l’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente del sistema economico italiano

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locali, Pauline e Dany, che sono stati formati dal gruppo italiano. La catena è stata creata a Torino nel 2009 dall'ente di ricerca ambientale Ecologos, ed è gestita dalla società Rinova. Negozio Leggero ha 15 punti vendita: la maggior parte in Piemonte e Lombardia, poi 2 a Roma, uno a Palermo e uno in Svizzera, a Lugano. I prodotti sfusi, lanciati in Italia dieci anni fa, non hanno mai attecchito nella grande distribuzione tradizionale. La gente è troppo abituata all'usa e getta e non gradisce di doversi portare il contenitore da casa per riempirlo. Negozio Leggero è l'unica eccezione di successo: ha saputo crearsi una nicchia di clientela molto motivata dal punto di vista ambientale, che vuole ridurre l'inquinamento da plastiche eliminando gli imballaggi. E ora, la catena piemontese sbarca in Francia e cerca di conquistare l'esigente pubblico parigino.

sia cresciuta anno dopo anno”, ha sottolineato il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. “I dati parlano chiaro. Una impresa su tre ha imboccato la strada della sostenibilità, 90mila in più dello scorso anno. E questa scelta si traduce in una maggiore produttività e competitività e in più capacità di innovazione e di export. Un dato interessante è che a questa accelerazione stanno contribuendo molto anche le imprese dei giovani under 35, che, nella metà dei casi, hanno puntato sulla greeneconomy. Nei prossimi 5 anni, l’economia circolare e sostenibile offrirà una opportunità di lavoro su 5 sia nel settore privato, sia in quello pubblico. Insomma, la svolta dell’economia italiana verso la sostenibilità e l’ambiente è in pieno svolgimento e l’Italia è in anticipo rispetto alle altre economie europee”. GREEN ECONOMY ITALY: DINAMISMO SUPERIORE RISPETTO ALL’ESTERO

Le aziende di questa GreenItaly hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (5–499 ad-


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detti), il 51% delle eco-investitrici ha segnalato un aumento dell’export nel 2018, contro il più ridotto 38% di quelle che non hanno investito. Queste imprese innovano più delle altre: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 61% delle non investitrici. Innovazione che guarda anche a Impresa 4.0: mentre tra le imprese eco-investitrici il 36% ha già adottato o sta portando avanti progetti per attivare misure legate al programma Impresa 4.0, quelle non investitrici sono al 18%. GREEN JOBS: OCCUPAZIONE E INNOVAZIONE

Nel 2018 il numero dei green jobs in Italia ha superato la soglia dei 3 milioni: 3.100.000 unità, il 13,4% del totale dell’occupazione complessiva (nel 2017 era il 13,0%). L’occupazione green nel 2018 è cresciuta rispetto al 2017 di oltre 100 mila unità, con un incremento del +3,4% rispetto al +0,5% delle altre figure professionali. La green economy è anche una questione anagrafica. Una importante spinta al nostro sistema manifatturiero verso la sostenibilità ambientale, infatti, è impressa dai giovani imprenditori: tra le imprese guidate da under 35, il 47% ha fatto eco-investimenti, contro il 23 delle over 35. Green economy significa anche cura sociale: il 56% delle imprese green sono imprese coesive, che investono

cioè nel benessere economico e sociale dei propri lavoratori e della comunità di appartenenza relazionandosi con gli attori del territorio (altre imprese, stakeholder, organizzazioni non profit, ecc.); tra le imprese che non fanno investimenti green, invece, le coesive sono il 48%. Leadership europea nelle performance ambientali. Le imprese di GreenItaly, incluse le PMI, hanno spinto l’intero sistema produttivo nazionale e il Paese verso una leadership europea nelle performance ambientali. Queste oltre 430 mila imprese hanno dato all’Italia una leadership nella sostenibilità che possiamo misurare constatando che il nostro sistema industriale, con 14,8 tonnellate equivalenti di petrolio per milione di euro prodotto, è il secondo tra quelli dei grandi UE per input energetici per unità di prodotto: dietro alla Gran Bretagna (13,7, che ha però un’economia guidata dalla finanza) ma davanti a Francia (15,6), Spagna (17,3) e Germania (17,8). Stesso discorso per gli input di materia: con 285,9 tonnellate per milione di euro prodotto siamo dietro alla Gran Bretagna (240,1) ma davanti a Francia (340,5), Spagna (355,3) e Germania (399,1). Siamo i più efficienti nella riduzione di rifiuti: le nostre imprese ne producono 43,2 tonnellate per milione di euro, quelle spagnole 54,7, quelle britanniche

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*** IN EVIDENZA • I dati del decimo Rapporto Greenitaly di fondazione Symbola e Unioncamere • 432 mila imprese italiane negli ultimi 5 anni hanno investito sulla green economy per superare la crisi e affrontare il futuro in Italia • 3,1 milioni di green jobs, il 13,4% degli occupati • 2019 record eco investimenti con 21,5%, dato più alto ultimi 10 anni corrispondente a un valore assoluto di quasi 300 mila imprese e di 7,2 punti superiore a quanto registrato nel 2011 • L’occupazione green nel 2018 è cresciuta rispetto al 2017 di oltre 100 mila unità, con un incremento del +3,4% rispetto al +0,5% delle altre figure professionali • Energie e talenti da valorizzare anche per la lotta alla crisi climatica: una sfida per l’economia, l’innovazione e un’opportunità per il Made in Italy • Italia prima per rifiuti riciclati: il 79% del totale • Realacci: “la green economy in Italia incrocia innovazione, qualità e bellezza e può dare forza all’economia e al paese senza lasciare indietro nessuno, senza lasciare solo nessuno. L’Italia è una superpotenza nell’economia circolare” • Tripoli: “le 10 edizioni di Greenitaly dimostrano come l’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente del sistema economico italiano sia cresciuta anno dopo anno

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63,7, le tedesche 67,4 e le francesi 77,4. Oltre ai rifiuti le emissioni climalteranti: con 97,3 tonnellate di CO₂ equivalenti ogni milione di euro, fanno meglio di noi Francia (80,9, forte del nucleare) e Regno unito (95,1) mentre distanziamo Spagna (125,5) e soprattutto Germania (127,8). L’attenzione delle imprese all’ambiente si legge anche nella crescita dei brevetti green in Italia: complessivamente 3.500 (10% dei brevetti europei). Con un aumento del 22% nel periodo 2006-2015, e una dinamica in controtendenza rispetto ai brevetti in generale. L’Italia è il terzo Paese al mondo, dopo Cina e Giappone e davanti a Spagna, Germania, Francia ma anche Usa, per numero di certificazioni ISO 14001. GREEN ECONOMY: LE SOLUZIONI IN FRANCHISING

Come abbiamo detto e ridetto negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso di “green economy”, cioè di un modello di sviluppo economico che sia eco-sostenibile e quindi abbia tra le priorità quella di tener conto di quale possa essere l'impatto a livello ambientale. Un modo di pensare, una cultura, che si sta diffondendo nelle persone, che tendono ad adottare sempre più frequentemente comportamenti che vanno in questa direzione. Si può quindi decidere di intraprendere un'attività che si ispira a tutto questo, e che concilia l'esigenza di produrre un reddito, con il rispetto e l'attenzione verso il mondo nel quale, bene o male, dobbiamo vivere. Sono diverse le strade percorribili, sia a livello di forma giuridica che di tipologia di business. Per quanto riguarda il primo aspetto, si può scegliere di occuparsi di tutte le fasi direttamente in prima persona, oppure si può decidere di avvalersi di una tra le molte soluzioni in franchising. Queste molto spesso propongono formule “chiavi in mano”, che alleggeriscono e facilitano di molto la parte un pochino più problematica, cioè quella dell'avviamento, offrendo soluzioni complete e da subito funzionanti. Anche per quello che riguarda il settore di business, le alternative sono davvero tante e molto diverse tra loro. La raccolta differenziata, la rigenerazione delle cartucce, l'eco-edilizia, il fotovoltaico, l'eolico, la green mobility sono soltanto alcune tra le possibili scelte.


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La riforma del copyright UE è una nuova legge approvata dall’Unione Europea che, una volta in vigore, potrebbe cambiare per sempre il volto e l’uso di Internet in Europa

IL COPYRIGHT E LA SUA APPLICAZIONE Chi fa uso improprio di materiale non di proprietà infrange le regole sulla legge del diritto d’autore. Ecco come tutelarsi e come funziona il meccanismo di protezione internazionale Avv. Patricia de Masi Taddei Vasoli*

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on il termine copyright si intende la legge sul diritto d’autore, (Lda) che tutela le opere d’ingegno di carattere letterario, musicale, cinematografico, ma anche le fotografie, i disegni e i software per computer. A differenza della proprietà intellettuale che protegge l’idea inventiva, il copyright tutela la realizzazione di una certa opera e la sua forma tangibile. Secondo questa legge, presente in Italia e in moltissime altre nazioni, esistono due categorie di diritti legati all’opera: quelli morali e quelli patrimoniali. Il titolare dei diritti morali dell’opera è sempre il suo creatore, mentre per i diritti patrimoniali possono subentrare altri soggetti. L’autore può infatti cedere o vendere i diritti di utilizzazione economica dell’opera. La fotografia è quel procedimento che, mediante processi chimico – fisico o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni e luoghi

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su lastre, carte chimicamente preparate o su supporti digitali. La particolare interazione tra fotografo e macchina fotografica solleva importanti quesiti sotto il profilo della protezione giuridica da accordare alle immagini che ne sono il risultato. In particolare, le incertezze riguardano il livello minimo di creatività richiesto dalla Lda per accedere alla protezione attribuita alle sole opere fotografiche. La Lda prevede infatti una diversa intensità di protezione dell’autore della fotografia a seconda che si tratti di: • opere fotografiche dotate di un marcato carattere creativo (unicità dell’opera), che permette di riconoscere l’impronta personale dell’autore stesso (artt. 12 – 24 Lda). In tal caso l’autore gode sia dei diritti morali, sia di utilizzazione economica. I diritti patrimoniali durano per tutta la vita dell’autore e per 70 anni dopo la sua morte (sistema di computo unico in tutta l’UE);


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fotografie semplici definite dalla Lda come immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale ottenute con processo fotografico o analogo (artt. 87 – 92 Lda): l’autore ha il diritto esclusivo di riproduzione, diffusione e spaccio, nonché il diritto ad un equo compenso per la durata di 20 anni dalla data di produzione della fotografia; riproduzioni fotografiche: semplici riproduzioni di scritti, documenti, disegni tecnici o oggetti simili: esse non godono di una specifica protezione in quanto sono liberamente utilizzabili.

Le opere fotografiche godono della stessa protezione di un dipinto, di una scultura, di una musica, di un libro o di qualsiasi altra opera dell’ingegno protetta dal diritto d’autore. Esse possiedono il requisito della creatività e sono il risultato della creazione intellettuale dell’autore. Il fotografo non deve essersi infatti limitato a una mera rappresentazione della realtà, ma deve aver trasmesso nello scatto la propria fantasia, sensibilità ed interpretazione della realtà. L’autore vanta in tal caso non soltanto i diritti patrimoniali sull’opera (diritto esclusivo di riproduzione, distribuzione, comunicazione al pubblico…), ma anche i diritti morali. In particolare, egli vanta il diritto di paternità e quello di opporsi a modificazioni dell’opera che pregiudichino il suo onore o la sua reputazione. Le opere fotografiche e le fotografie semplici possiedono due aspetti comuni: • il diritto nasce nel momento in cui avviene la creazione della fotografia e non alla morte dell’autore; • per godere di tutela, l’immagine deve essere accompagnata dal nome del fotografo, dalla data di produzione della fotografia e dal nome dell’autore di un’eventuale opera fotografata. Queste due categorie si distinguono per i differenti diritti da rivendicare e per la durata degli stessi: • la tutela delle semplici fotografie dura 20 anni dal momento della produzione e l’autore gode del diritto di esclusiva sulla riproduzione e/o diffusione e del diritto ad un compenso in caso di utilizzo delle sue foto, a condizione che queste riportino i dati di cui al punto 2 (nome del fotografo, data di produzione della fotografia, nome dell’autore di un’eventuale opera fotografata); • per la tutela di un’opera fotografica si fa rife-

rimento alla normativa del diritto d’autore, ed il creatore dell’opera gode sia di diritti morali, ossia la paternità dell’opera, di diritti di inedito e di diritto di integrità della stessa, sia di diritti patrimoniali, che durano per tutta la vita dell’autore e per 70 anni dopo la sua morte. DIRITTI MORALI

La Lda tutela gli autori delle opere d’ingegno, sancendo il diritto a vedersi riconosciuta l’opera frutto del proprio intelletto ed a rivendicarne la paternità. In applicazione della normativa a tutela del diritto morale d’autore, le opere fotografiche, come tutte le opere dell’ingegno in genere, in caso di mancata autorizzazione dell’autore alla pubblicazione delle fotografie o di mancata menzione dello stesso nonché della data e del titolo della fotografia, non possono essere utilizzate da terzi. DIRITTI PATRIMONIALI

Oltre alla possibile lesione del diritto morale è possibile anche una lesione del diritto patrimoniale dell’autore, riscontrabile qualora l’opera abbia profili di originalità e quindi carattere di utilizzabilità esclusiva, o qualora venga sfruttata da terzi per ottenere ricavi suscettibili di valutazione patrimoniale. La lesione dei diritti patrimoniali dell’autore si verifica nel caso in cui l’opera creata od ideata venga divulgata e commercializzata da parte di terzi o sia utilizzata da essi in modo da produrre ricavi, non solo senza autorizzazione del creatore, ma anche senza la dovuta corresponsione allo stesso di un equo compenso derivante dallo sfruttamento economico delle creazioni, stante la violazione degli artt. 87 e seg. della Lda. Infatti, secondo quanto disposto dalla Lda, all’autore originale dell’opera fotografica o della fotografia spetta in ogni caso un equo compenso nel caso in cui sia ancora proprietario della stessa e non ne abbia ceduto i diritti ai terzi. PROFILI DI TUTELA

Accertata la lesione del diritto d’autore, sia sotto il profilo morale che patrimoniale per l’illegittimo utilizzo delle opere fotografiche, lo strumento più efficace è l’azione inibitoria. La finalità è quella di ottenere una sentenza di condanna che ordini la cessazione del fatto lesivo. È inoltre possibile richiedere l’adozione di un provvedimento cautelare d’urgenza (art. 700 c.p.c.) al fine di evitare il ripetersi dell’abu-

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so. L’autore avrà quindi diritto al risarcimento dei danni non patrimoniali scaturenti dalla violazione delle norme a tutela dei suoi diritti morali a norma dell’art. 20 e ss. della Lda, nonché dei danni patrimoniali a norma dell’artt. 87 e ss. della Lda, oltre alla corresponsione di un equo compenso derivante dallo sfruttamento economico delle sue opere.

magine o modificarla se non ottenendone dal titolare il permesso o facendone una copia ad esclusivo uso personale; in caso di semplici fotografie, esse sono liberamente utilizzabili se non riportano i requisiti che la legge impone, ossia nome del fotografo, data di creazione, nome dell’autore dell’eventuale opera ritratta.

PROTEZIONE DELL’IMMAGINE IN GENERALE

La riforma del copyright UE è una nuova legge approvata dall’Unione Europea che, una volta in vigore, potrebbe cambiare per sempre il volto e l’uso di Internet in Europa. Tale riforma, pur tenendo conto dei maggiori diritti e di una remunerazione più equa a editori, artisti, autori e giornalisti nei confronti delle grandi piattaforme online come Google, Facebook o Youtube, potrebbe però creare seri problemi alla libera circolazione delle informazioni online e quindi minacciare la libertà di internet, soprattutto in riferimento a quanto disposto dagli articoli 11 e 13 della delibera. L’articolo 11 prevede per gli editori o i grandi editori di giornali, la possibilità di autorizzare oppure bloccare l’utilizzo digitale delle loro pubblicazioni prevedendo anche una nuova remunerazione per l’editore. Questo significa che quando viene condiviso un articolo, quelle righe che compaiono al di sotto dell’indirizzo della pagina, dovrebbero essere tassate, cioè Google dovrebbe pagare l’editore per poter mostrare quell’anticipazione di articolo e condividerlo online. Invece l'articolo 13 prevede che tutti i contenuti caricati online nell’UE debbano essere controllati e poi pubblicati in modo da evitare che materiale coperto dal diritto d'autore possa essere pubblicato senza le dovute tutele. Tutte le piattaforme online, che gestiscono milioni di dati, video, fotografie…, dovrebbero verificare che ogni file non leda il diritto d’autore. Le multinazionali che gestiscono tali piattaforme (che nella maggior parte dei casi non sono nemmeno in Europa), avrebbero il potere di decidere cosa sia pubblicabile e cosa no e quali tipi di informazioni i cittadini potrebbero fruire. Tutto ciò a discapito delle micro, piccole e medie imprese che lavorano sul web e non hanno i mezzi economici di cui dispongono le multinazionali.

Al fine di ottenere il copyright non occorre depositare le fotografie o essere iscritti ad un elenco specifico per essere considerati “autori” di un’immagine. Semplicemente occorre averla realizzata. Per ottenere che l’immagine sia protetta ai sensi della Lda, è sufficiente scrivere sulla fotografia il nome e cognome dell’autore e l’anno di produzione. Per le diffusioni all’estero, il nome e il cognome va accompagnato dal simbolo internazionale di copyright ©, che è di uso libero. Preventivamente, è consigliabile accompagnare le foto non solo con il nome e cognome dell’autore, ma anche con l’esplicita indicazione del fatto che l’immagine è protetta da copyright e che qualsiasi diritto utilizzo deve essere concesso per iscritto. A differenza di altre opere creative, per le immagini fotografiche è del tutto superfluo il deposito di copie dell’opera presso l’Ufficio della proprietà artistica, scientifica e letteraria. FOTOGRAFIE DIGITALI

L’immagine fotografica è tutelata dalla Lda e dai suoi successivi aggiornamenti. Il fatto che la fotografia sia realizzata, diffusa e duplicata con strumenti digitali non altera la sostanza del diritto dell’autore e dell’illecito di chi ne fa un uso non autorizzato. La Lda tutela infatti le fotografie digitali così come le fotografie analogiche. L’art. 2, comma VII, include nella protezione del diritto d’autore: “Le opere fotografiche e quelle espresse con procedimento analogo a quello della fotografia sempre che non si tratti di semplice fotografia (…)”, mentre l’art. 87 della Lda considera “fotografie, le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, ottenute col processo fotografico o con un processo analogo”. FOTOGRAFIE SUL WEB

Anche quando si utilizzano immagini rese disponibili tramite il mezzo digitale e da Internet è necessario rispettare la normativa vigente, per cui se si tratta di opere fotografiche non sarà possibile utilizzare l’im-

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LA RIFORMA DEL COPYRIGHT UE

IL COPYRIGHT INTERNAZIONALE IN FOTOGRAFIA

La globalizzazione determinata dall'uso della Rete


/ ESTERO /

ha trasformato una parte del mercato fotografico in un terreno di confronto planetario. Ogni Stato ha una sua legge sul diritto d'autore, ovviamente influenzata non solo dalle dinamiche mondiali della protezione delle opere intellettuali, ma anche dalla cultura e dalla storia del Paese considerato. Questa situazione ha portato alla formazione di legislazioni che presentano fra loro delle affinità, ma per certi versi sono molto diverse fra loro. Se si dovesse adempiere alle norme e alle regole previste da ciascuna nazione, il vedere rispettate le proprie opere a livello planetario sarebbe impossibile. Ecco perché si è giunti ad un accordo internazionale (la Convenzione di Berna) che garantisce ai cittadini dei Paesi aderenti il rispetto reciproco del diritto d'autore senza il bisogno di particolari formalità e - nel caso della fotografia - una protezione minima di 25 anni dalla data di realizzazione. IL MECCANISMO DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE

Il meccanismo previsto a livello internazionale opera così: • alle opere originarie di uno Stato contraente (cioè nel caso in cui l’autore dell’opera sia un cittadino di tale Stato o di opere che siano state pubblicate in tale Stato), deve essere garantita negli altri Stati la stessa protezione, che ciascuno di questi ultimi prevede per le opere dei propri cittadini (principio del "trattamento nazionale"). • Tale protezione non deve essere subordinata al rispetto di tutte le formalità previste nello Stato estero (principio di "protezione automatica"). Infatti la minima formalità richiesta è l'indicazione dell’autore (nome), dell'anno di produzione e che l'opera sia protetta sul piano del copyright, indipendentemente dalla complessità della singola legislazione nazionale. È così sufficiente indicare, nella prima pubblicazione delle immagini, le informazioni sopra elencate accompagnate dal simbolo internazionale di copyright © (comprensibile da tutti). L’uso di tale simbolo è pienamente libero e non serve alcuna autorizzazione per il suo uso. • Tale protezione è indipendente dall'esistenza di protezione nel paese di origine dell’opera (principio di "indipendenza" di protezione). Se, tuttavia, uno Stato contraente prevede un termine più lungo rispetto al minimo prescritto dalla Convenzione (per le foto, 25 anni dalla

produzione) e il lavoro cessa di essere protetto nel paese di origine, la protezione può essere negata anche negli altri Stati. DIVULGAZIONE DI IMMAGINI A FINI PUBBLICITARI

In base agli artt. 96 e 97 della Lda, la divulgazione dell’immagine senza il consenso dell’autore interessato è lecita soltanto qualora risponda alle esigenze di pubblica informazione, non anche quando sia rivolta a fini pubblicitari. In questo caso, il consenso, anche laddove sia contenuto in una clausola contrattuale, conserva la propria natura giuridica di atto unilaterale avente ad oggetto non il diritto morale all’immagine (personalissimo ed inalienabile) bensì soltanto l’esercizio di tale diritto e avente come carattere essenziale la revocabilità in ogni tempo, qualunque sia il termine pattuito per la pubblicazione dell’immagine a fini pubblicitari, ed a prescindere dalla pattuizione di un compenso (Cass. civ., sez. I, 29 gennaio 2016, n.1748). L’AUTORIZZAZIONE DELL’AUTORE

Un caso da ricordare: un fotografo professionista ha contestato la pubblicazione sul sito internet di una scuola di una relazione di un’alunna, che conteneva una fotografia da lui scattata e disponibile online su un diverso sito. In calce all’immagine l’alunna aveva inserito il riferimento a tale sito senza però indicare l’autore della fotografia o il link al sito originario. Il fotografo ha sostenuto che tale pubblicazione (su un sito diverso e senza il suo consenso) avrebbe leso i suoi diritti d’autore. La Corte di Giustizia dell’UE – investita del caso – ha affermato che la messa in rete di un’opera fotografica protetta dal diritto d’autore su un sito diverso da quello sul quale è stata inizialmente pubblicata la fotografia con l’autorizzazione del titolare del diritto d’autore, deve essere qualificata come messa a disposizione di un pubblico nuovo. La messa a disposizione è considerata come un atto di comunicazione poiché dà la possibilità ai visitatori del diverso sito internet di avere accesso a detta fotografia. Tale utilizzazione dell’opera effettuata da un terzo in assenza del previo consenso dell’autore deve essere considerata lesiva dei diritti dell’autore di detta opera (CGUE, sez. II, sentenza 7 agosto 2018, causa C-161/17). *dMTV LEX

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/ LE SCHEDE /

Istruzioni per orientarsi tra le schede di AZ Franchising, elencate in ordine alfabetico e indicando l’investimento iniziale minimo. Nella prima fascia (fino a 20mila euro) abbiamo incluso anche anche i marchi che non prevedono altre spese iniziali se non quelle relative al diritto di entrata*.

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pag. 47

Carpisa Yamamay Jaked

pag. 49

Piazza Italia Kids

pag. 47

Igi&Co

pag. 49

Primigi

pag. 48

Nau!

pag. 50

Primadonna Collection

pag. 48

Piazza Italia

* i dati pubblicati nelle schede sono forniti dai franchisor


ITI IE IVIE TI E LECITTÀ/ CITTÀ/ IE VIE ALI LI E LECITTÀ/ CITTÀ/ IE VIE ALI LICITTÀ/ E LE CITTÀ/ ALI LI

BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZA NEL SETTORE: SETTORE: UBICAZIONE UBICAZIONENEL OTTIMALE: OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO ESPERIENZA ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOIL IL TITOLARE): TITOLARE): PERSONALE PERSONALE RICHIESTO RICHIESTO INVESTIMENTO INVESTIMENTO INIZIALE: INIZIALE: (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE:

DA DA¤ ¤100.000 100.000 DA DA¤ ¤100.000 100.000

offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete retediqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti Oltre Oltre a aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto e e una una forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un business business profi profi -Oltre Oltre aforte aprodotti prodotti con con un unottimo ottimo rapporto rapporto offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una una rete rete diqualità/prezzo, diqualità/prezzo, professionisti professionisti cuo cuo e eproduttivo. produttivo. offriamo offriamo lalanostra nostra esperienza, esperienza, una unarete rete dibusiness dibusiness professionisti professionisti e e una una forte forte formazione formazione per perlanciare lanciare un un profi profi -e e una una forte forteformazione formazioneper perlanciare lanciareun unbusiness businessprofi profi -cuo cuo e eproduttivo. produttivo. COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO cuo cuoe eproduttivo. produttivo.

COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO

NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIA DIDI¤ FIDEIUSSIONE ¤35.000 35.000 NO NORICHIESTA NO, NO, RICHIESTA FIDEIUSSIONE ROYALTY: ROYALTY: FEE FEE D’INGRESSO: D’INGRESSO: BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000 NO NO ROYALTY: ROYALTY: 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO NO NO ROYALTY: ROYALTY: (IN (INANNI): ANNI): 55 DURATA DURATADEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI): 55 DURATA DURATA DEL DELCONTRATTO CONTRATTO (IN (INANNI): ANNI):

CALZATURE, ABBIGLIAMENTO CALZATURE E ACCESSORI ED ACCESSORI

Ragione sociale: Pianoforte Holding S.p.a. - Indirizzo: Ragione Ragionesociale: sociale:Pianoforte PianoforteHolding HoldingS.p.a. S.p.a.- -Indirizzo: Indirizzo: PROFUMI PER IL Milano CORPO, Corso Magenta 74, 20123 - AnnoPROFUMAdi fondazione Corso CorsoMagenta Magenta74, 74,20123 20123Milano Milano- -Anno Annodidifondazione fondazione attività: 2011, ma per le controllate Yamamay e Carpisa TORI AMBIENTE, COSMETICI LA attività: attività: 2011, 2011, ma maper perlelecontrollate controllate Yamamay Yamamay ePER eCarpisa Carpisa Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) 2001Ubaldo e Jaked 2009 - AnnoSviluppo di partenza del franchising: 2001 2001e eJaked Jaked 2009 2009 - -Anno Annodidipartenza del delfranchising: franchising: e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /partenza /info@carpisa.it info@carpisa.it CURA DEL CORPO E DEL VISO vedi Ubaldo sopra - Punti vendita diretti: 354 al 31/05/2019* Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile Sviluppo Sviluppo Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) vedi vedisopra sopra - -(Responsabile Punti Punti vendita vendita diretti: diretti: 267 267 al al 30/04/2017* 30/04/2017* web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com Sergio Sergio Ubaldo (Responsabile (Responsabile Pianoforte Pianoforte Holding) Holding) PuntiUbaldo vendita affiliati: 929 Sviluppo alSviluppo 31/05/2019* - *(Yamamay e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it / /info@carpisa.it info@carpisa.it - -Punti Puntivendita vendita affiliati: affiliati:1.002 1.002 alwww.jacked.com al30/04/2017* 30/04/2017* - -*(Yama *(Yama -www.carpisa.com www.carpisa.com / / www.jacked.com e-mail: e-mail: info@inticom.it info@inticom.it /che /info@carpisa.it info@carpisa.it + Ragione Carpisa + Jaked sia in italia estero). Punti sociale: Aymara Italia srl - Indirizzo: viavendita Ghivizwww.yamamay.com www.yamamay.com may may+ +Carpisa Carpisa+web: +web: Jaked Jaked sia siaItalia Italiache cheestero) estero) web: web: www.yamamay.com www.yamamay.com totali: zani, 1283. 61www.carpisa.com –www.carpisa.com 55041 Capezzano Pianore (LU) - Anno di fon/ /www.jacked.com www.jacked.com www.carpisa.com www.carpisa.com / /www.jacked.com www.jacked.com dazione: 1995 - Anno partenza franchising: 2010 - Punti COSA CERCHIAMO CERCHIAMO vendita diretti:COSA 6 - Punti vendita affiliati: 2 - Punti ven dita diretti (estero): 1 - Punti vendita affiliati (estero): 2 SUPERFICIE SUPERFICIEMEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ):

COSA

Ragione sociale: Reda Retail S.p.a. - Gruppo IMAC Spa Indirizzo: Via Menocchia, 27 -63062 - Montefiore dell’Aso (AP) - Anno di fondazione attività: 2002 - Anno di partenza del franchising: 2012 - Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 155 152

COSA CERCHIAMO

90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - 50/150 50/150PER PERCARPISA CARPISA- -70/90 70/90 CERCHIAMO PER PERJAKED JAKED 50.000 50.000ABITANTI ABITANTI SUPERFICIE MEDIA 30MQ

BACINO D’UTENZA:

DA 10MILA A 50MILA ABITANTI

CENTRI CENTRI STORICI, STORICI, CENTRI CENTRI COMCOM50.000 ABITANTI (MINIMO) MERCIALI MERCIALI

UBICAZIONE OTTIMALE:

UBICAZIONE OTTIMALE: ESPERIENZA ESPERIENZA NEL NEL SETTORE: SETTORE:

CENTRO STORICO, ZONA NON NON RICHIESTA RICHIESTA COMMERCIALE ALTA PEDONABILITÀ 3/4 3/4PERSONE PERSONE

CENTRO COMMERCIALE, CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

ADDETTI DA 1 A 3

INVESTIMENTO INIZIALE:

DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

¤ 5.000/MQ

NON RICHIESTA DA DA¤ ¤100.000 100.000 1/2

COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO ¤75.000 – ¤80.000 INVESTIMENTO INIZIALE: (ARREDAMENTO ¤1200 AL MQ; PROGETTAZIONE E Oltre Oltrea aprodotti prodotticon conun unottimo ottimorapporto rapporto qualità/prezzo, qualità/prezzo, ALLESTIMENTO ¤6000; offriamo offriamolalanostra nostraesperienza, esperienza,una unarete retedidiprofessionisti professionisti FORNITURA MERCE INIZIALE e euna unaforte forteformazione formazioneper perlanciare lanciare un unbusiness businessprofi profi -¤25.000) cuo cuoe eproduttivo. produttivo.

FATTURATO MEDIO ANNUO:

200.000

COSA COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO FEE FEED’INGRESSO: D’INGRESSO:

43 43 43

COSA OFFRIAMO

NO, NO,RICHIESTA RICHIESTAFIDEIUSSIONE FIDEIUSSIONE BANCARIA BANCARIADIDI¤ ¤35.000 35.000

Prodotti cosmetici per il viso, il corpo e profumatori per NO NO ROYALTY: ROYALTY: la casa realizzati con ingredienti naturali e dalle prestazioni eccellenti. Erbario Toscano offre supporto nella 5 5 DURATA DURATA DEL DEL CONTRATTO CONTRATTO scelta della location, progettazione, allestimento e ar(IN (INANNI): ANNI): redamento del punto vendita; formazione del personale pre-apertura, assistenza commerciale e visual merchandising per tutta le durata del contratto. Attività di direct marketing coordinata con invio di newsletter ai clienti fidelizzati. Materiale POP e campagne istituzionali.

COSA CHIEDIAMO

DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):

Prodotto Made in Italy. Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto. Riassortimenti online. Progettazione del punto vendita gratuita. Servizio di trainer e assistenza Visual Merchandising. Software di gestione gratuito. Comunicazione da leader nazionale in tv, radio, stampa, redazionali, affissioni. Iniziative per comunicare l’ope ning del negozio. Fidelity Card ed azioni di direct marketing con invio di sms e dem ai clienti fidelizzati.

FIDEJUSSIONE BANCARIA:

¤ 50.000

PAGAMENTO ARREDO/ ALLESTIMENTO:

LEASING

FEE D’INGRESSO:

NESSUNA

ROYALTIES:

NESSUNA

DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

6

3 ANNI

VA (IVA O SOTRATRAGIO O

Ufficio sviluppo Tel. 0735-99241 e-mail: info@redaretail.com web: www.igieco.it

Tel. 0584-969660 e-mail: commerciale@erbariotoscano.it web: www.erbariotoscano.it

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COSA OFFRIAMO

COSA CHIEDIAMO

Sergio SergioUbaldo Ubaldo(Responsabile (ResponsabileSviluppo SviluppoPianoforte PianoforteHolding) Holding) NO FEE D’INGRESSO: e-mail: e-mail:info@inticom.it info@inticom.it/ /info@carpisa.it info@carpisa.it web: web:www.yamamay.com www.yamamay.com NO ROYALTY: www.carpisa.com www.carpisa.com/ /www.jacked.com www.jacked.com

CONDA ECONDA UISTATA. STATA.

DA 50 A 100

UBICAZIONE UBICAZIONE OTTIMALE: OTTIMALE: BACINO D’UTENZA:

INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

MPLESSIMPLESSIALMENO ALMENO N UNVALOVALO-

SUPERFICIE MEDIA DEL P.V. (IN MQ):

BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: PUNTO VENDITA:

PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): ESPERIENZA NEL SETTORE:

ntito ito e eco co -odo iodosaldi. saldi. alocation. location. r dedicati. dedicati. ibest bestselseldi i Vendita Vendita emateriale materiale coordinacoordinalidedicate dedicate munication unication Marketing Marketing

OCITTÀ CITTÀOO ALI LI ININCOCODIUTENZA UTENZA ABITANTI ITANTI

/ LE SCHEDE /

COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO Oltre Oltrea aprodotti prodotticon con un un ottimo ottimo rapporto rapportoqualità/prezzo, qualità/prezzo, COSA COSAOFFRIAMO OFFRIAMO

munication unication Marketing Marketing Marketing Marketing

aA.A.Volta, Volta, 94 4 - -Anno Anno

/ LE SCHEDE /

/ LE SCHEDE /

ntito ito e eco co -odo iodoesaldi. ntito ito esaldi. co co -aiodo location. location. ntito ito esaldi. esaldi. co co -odo raiodo dedicati. dedicati. odo saldi. saldi. location. location. irabest best selsellocation. location. dedicati. dedicati. ibest Vendita Vendita ridi dedicati. dedicati. best selselemateriale materiale idi best best selselVendita Vendita coordinadi i coordinaVendita Vendita e materiale materiale li dedicate dedicate e materiale materiale coordinacoordinamunication unication coordinacoordinalidedicate dedicate Marketing Marketing lidedicate dedicate munication unication

OCITTÀ CITTÀOO etti: retti: 160 160- ALI LI ININCOCOO CITTÀ CITTÀ OO ti(estero): (estero): DI UTENZA UTENZA ALI LI ININCOCOO CITTÀ CITTÀ OO 0 70 ABITANTI ITANTI DIUTENZA UTENZA ALI LI IN INCOCOABITANTI ITANTI DI UTENZA UTENZA MPLESSIMPLESSIABITANTI ITANTI ALMENO ALMENO MPLESSIMPLESSIN UN VALOVALOALMENO ALMENO MPLESSIMPLESSIIN TI UN VALOVALOALMENO ALMENO N UN VALOVALOVA (IVA IE VIE O SO TRATRAVA (IVA E LE CITTÀ/ CITTÀ/ GIO O O SO TRATRAALI LI VA (IVA GIO OTRAO SO TRACONDA ECONDA GIO O UISTATA. STATA. CONDA ECONDA UISTATA. STATA. CONDA ECONDA UISTATA. STATA.

90/150 90/150 PER PER YAMAMAY YAMAMAY - PER PER JAKED JAKED 50/150 50/150 PER CARPISA CARPISA - -70/90 70/90 90/150 90/150PER PER PER YAMAMAY YAMAMAY - PER PERJAKED JAKED 50/150 50/150 PER PERCARPISA CARPISA- -70/90 70/90 50.000 50.000 ABITANTI ABITANTI PER PERJAKED JAKED 50.000 50.000ABITANTI ABITANTI CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOM50.000 50.000ABITANTI ABITANTI MERCIALI MERCIALI CENTRI CENTRISTORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMNON NON RICHIESTA RICHIESTA MERCIALI MERCIALI CENTRI CENTRI STORICI, STORICI,CENTRI CENTRICOMCOMMERCIALI MERCIALI NON NON RICHIESTA RICHIESTA 3/4 3/4PERSONE PERSONE NON NONRICHIESTA RICHIESTA 3/4 3/4PERSONE PERSONE 3/4 3/4 DA DA¤PERSONE ¤PERSONE 100.000 100.000

SUPERFICIE SUPERFICIEMEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ): SUPERFICIE SUPERFICIE MEDIA MEDIADEL DELP.V. P.V. (IN (INMQ): MQ): BACINO BACINO D’UTENZA: D’UTENZA:

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// LLEE SSCCHHEEDDEE //

/ LE SCHEDE /

VENDITADI DIOCCHIALI OCCHIALI DA DA VISTA, VISTA, VENDITA DASOLE, SOLE, LENTI CONTATTO, DA AA CONTATTO, VENDITA DILENTI OCCHIALI DA VISTA, LIQUIDI SOLUZIONI, ACCESSORI LIQUIDI EESOLUZIONI, ACCESSORI DA SOLE, LENTI A CONTATTO, LIQUIDI E SOLUZIONI, ACCESSORI Ragione sociale: NAU Spa Indirizzo: via S.S. ee P.P. MazMazRagione sociale: NAU Spa - Indirizzo: via zucchelli,77- -21043 21043- -Castiglione CastiglioneOlona Olona(Va) (Va)- -Anno Annodi di zucchelli, Ragione sociale: NAU Spa- --Anno Indirizzo: via S. edel P. franMazfondazione attività: 2004 Anno partenza del franfondazione attività: 2004 didipartenza zucchelli, 7 - 21043 - Castiglione Olona - Anno di chising:2007 2005 Punti venditatotali: totali: 140(Va) Punti vendita chising: - -Punti vendita 167 - -Punti vendita fondazione 2004 -affiliati Anno partenza del frandiretti:107 -Punti Puntivendita vendita affiliatidi Italia:60 55 Punti diretti: 9185- attività: inin Italia: - -Punti 59 chising: 2007 Punti vendita totali: 167 Punti vendita vendita all’estero: 10 14 vendita all’estero: 16 diretti: 91 - Punti vendita affiliati in Italia: 60 - Punti vendita all’estero:COSA 16 CERCHIAMO

COSACERCHIAMO CERCHIAMO COSA

COSA CERCHIAMO 80/100 MQ

PUNTOVENDITA: VENDITA: PUNTO

80/130MQ 80/100 MQ

BACINO D’UTENZA: BACINO D’UTENZA: PUNTO VENDITA:

70.000ABITANTI ABITANTI(MINIMO) (MINIMO) 70.000 80/100 MQ

UBICAZIONE OTTIMALE: UBICAZIONE OTTIMALE: BACINO D’UTENZA:

CENTRIABITANTI STORICIDI DI CITTÀ CENTRI STORICI CITTÀ 70.000 (MINIMO) CENTRICOMMERCIALI COMMERCIALIDI DI OOCENTRI MEDIEEE GRANDI DIMENSIONI MEDIE GRANDI DIMENSIONI CENTRI STORICI DI CITTÀ

UBICAZIONE OTTIMALE:

ABBIGLIAMENTO Ragione sociale: Piazza Italia S.p.a. - Indirizzo: Palazzina Piazza Italia - Interporto Campano di Nola, Lotto D1 - 80035 Nola (Na) - Anno di fondazione attività: 1993 - Anno di partenza del franchising: 2008 - Punti vendita diretti: 161 161 160 -- Punti Punti vendita vendita affiliati affiliati in in Italia: Italia: 126 83 - Punti 125 vendita affiliati all’estero: 48 55 50

COSA COSA CERCHIAMO CERCHIAMO PUNTO VENDITA:

DA 300 A 1.200

BACINO D’UTENZA:

DA 20.000 ABITANTI IN SU

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO COMM.LE/PARCO COMM.LE/ STAND ALONE/CENTRO STORICO

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

IN BASE AL BUDGET

O CENTRI COMMERCIALI DI NONRICHIESTA RICHIESTA APPREZZATA ESPERIENZA NEL RETAIL NON MEDIE E GRANDI DIMENSIONI

INVESTIMENTO INIZIALE:

2 300/MQ PERARREDI GLI ARREDI ¤ 300/M € PER E LUCI

PERSONALERICHIESTO RICHIESTO PERSONALE ESPERIENZA NEL SETTORE: (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): (COMPRESO

4 4 NON RICHIESTA

FATTURATO MEDIO ANNUO:

€ DA € 2.800 A € 3.500 AL M2 ¤ 3.500/MQ

PERSONALE RICHIESTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: INVESTIMENTO (COMPRESO IL TITOLARE):

4 100.000 ¤ ¤100.000

FATTURATOMEDIO MEDIO ANNUO: FATTURATO ANNUO: INVESTIMENTO INIZIALE:

5.000AA¤ ¤10.000 10.000 DA ¤ ¤5.000 ¤ DA 100.000 ALMQ, MQ,IN INRAPPORTO RAPPORTO AL ALL’UBICAZIONEDEL DELPV PVEE ALL’UBICAZIONE DA ¤ 5.000 A ¤ 10.000 DELBACINO BACINODI DIUTENZA UTENZA DEL AL MQ, IN RAPPORTO ALL’UBICAZIONE DEL PV E DEL BACINO DI UTENZA

ESPERIENZANEL NELSETTORE: SETTORE: ESPERIENZA

FATTURATO MEDIO ANNUO:

COSA OFFRIAMO COSAOFFRIAMO OFFRIAMO COSA

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COSA COSA OFFRIAMO OFFRIAMO Formula conto vendita con Margine Fisso e garantito in ogni fase commerciale e reso totale delle rimanenze finali. Studio di fattibilità, Business Plan dettagliato e relativo progetto strutturale. Formazione iniziale e relativo supporto visual pre e post apertura. Gestione personalizzata dei riassortimenti settimanali. Materiale POP e campagne istituzionali.

COSA COSA CHIEDIAMO CHIEDIAMO FEE D’INGRESSO:

NON RICHIESTA

ROYALTY:

NON RICHIESTE

DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):

5 5 ANNI RINNOVABILI

COSA CHIEDIAMO COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO COSA

FEE D’INGRESSO:COSA FEE D’INGRESSO:

CHIEDIAMO ¤ 10.000 ¤ 10.000

ROYALTY: ROYALTY: FEE D’INGRESSO:

5% 5% ¤ 10.000

DURATA DEL CONTRATTO DURATA DEL CONTRATTO ROYALTY: (IN ANNI): (IN ANNI): DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):

5, RINNOVABILE 5, RINNOVABILE 5% A SCADENZA SENZA A SCADENZA SENZA ULTERIORI COSTI ULTERIORI COSTI 5, RINNOVABILE

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Gianluca Nolli Gianluca Nolli Tel. 0331-86.12.33 Tel. 0331-86.12.33 e-mail:Gianluca franchising@nau.it Nolli Nolli e-mail:Gianluca franchising@nau.it web: www.nau.it Tel. Tel.0331-86.12.33 0331-86.12.33 web: www.nau.it e-mail: e-mail:franchising@nau.it franchising@nau.it web: web:www.nau.it www.nau.it

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/ LE SCHEDE /

// LLEE SSCCHHEEDDEE //

ABBIGLIAMENTO, CALZATURE E ACCESSORI BAMBINO/A 0-14 ANNI

ABBIGLIAMENTO E SCARPE DA DONNA, BORSE CALZATURE BAMBINO E ACCESSORI

Ragione sociale: Piazza Italia S.p.a. - Indirizzo: Palazzina Piazza Italia - Interporto Campano di Nola, Lotto D1 - 80035 Nola (Na) - Anno di fondazione attività: 1993 - Partenza del franchising progetto kids: nov. 2011 - Punti vendita diretti con reparto kids: 150 - Punti vendita affiliati con reparto kids: 103 106 - Punti vendita affiliati all’estero con reparto kids: 39 40

Ragionesociale: sociale:PRIMADONNA Reda Retail S.p.a. Spa Ragione SPA -- Gruppo Indirizzo:IMAC S.P. 231 - Indirizzo : via Menocchia, 27 - di63062 - Montefiore Km 5,2 70032 Bitonto (Ba) - Anno partenza del frandell’Aso2006 (Ap) -- Punti Anno vendita di fondazione 1976 - Anno chising: diretti:attività: 152 - Punti vendita di partenza franchising: Punti vendita diretti: affiliati: 241 - Punti Vendita2008 totali:- 393 3 - Punti vendita affiliati: 381 373 - Punti vendita affiliati all’estero: 37 PUNTO VENDITA:

COSA CERCHIAMO PUNTO VENDITA:

150/250 MQ

BACINO D’UTENZA:

20.000 ABITANTI

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO COMM.LE/PARCO COMM.LE/ STAND ALONE/CENTRO STORICO

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

2 + TITOLARE

INVESTIMENTO INIZIALE:

Q2 PER ARREDI E LUCI € 300/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

DA € 2.800 A € AL 3.500 € 3.000/3.500 MQAL M2

No

COSA CERCHIAMO

COSA CERCHIAMO 100 MQ (+ 40 PER DEPOSITO)

BACINO D’UTENZA: PUNTO VENDITA:

35MILA DA 100 ABITANTI A 250 MQ

UBICAZIONE OTTIMALE: BACINO D’UTENZA:

STRADE PRINCIPALI, DA 10.000 A 50.000 CENTRI ABITANTI COMMERCIALI CENTRO CITTÀ, CENTRO NON RICHIESTA CENTRO COMMERCIALE, STORICO, VIE COMMERCIALI IN MEDIA 3/4 FULL TIME EQUIVALENTI NON RICHIESTA

UBICAZIONE OTTIMALE: ESPERIENZA NEL SETTORE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO TITOLARE): ESPERIENZAILNEL SETTORE: INVESTIMENTO INIZIALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

INVESTIMENTO INIZIALE: FATTURATO MEDIO ANNUO: FATTURATO MEDIO ANNUO:

N t

E

COSTO 400 - 500 DA 1 A ARREDI 3 AL ML* (LINEE DI ARREDO: ECONOMY/ LUXURY) *RIFERITO ALLA SUPERFICIE DA ¤ 400 A ¤DELL’AREA 700/MQ ESPOSOTIVA VENDITA ¤ 4.800/MQ DA 6MILA A 10MILA € AL MQ VENDITA

COSA OFFRIAMO

COSA OFFRIAMO

COSA OFFRIAMO

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COSA CHIEDIAMO FEE D’INGRESSO:

NON RICHIESTA

ROYALTY:

NON RICHIESTE

DURATA DEL CONTRATTO (IN ANNI):

5 RINNOVABILI

C

Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto. Riassortimenti online. Progettazione del punto vendita graAssistenza in loco in fase di apertura. Assistenza dutuita. Servizio di trainer e assistenza Visual Merchandirante contratto. Layout del punto vendita realizzato sing. il Software di gestione gratuito. Comunicazione da dall’ufficio progettazione leader internazionale in tv, Primadonna radio, stampa,Spa. web,Formula redaziocommerciale conto/vendita reso totale dell’invennali, affissioni. Iniziative percon comunicare l’opening del duto con Fidelity un margine costante tutto l’annegozio. Cardcontributivo ed azioni di direct marketing con no, assistenza formazione. Un concept originale e di invio di sms e edem ai clienti fidelizzati. grande impatto. Collezioni esclusive, supporto visual pre e post apertura. Formazione iniziale 2 settimane, COSA CHIEDIAMO riassortimento merce settimanale. ¤ 50.000 COSA CHIEDIAMO

FIDEJUSSIONE BANCARIA: PAGAMENTO ARREDO/ ALLESTIMENTO: FEE D’INGRESSO:

LEASING NO

FEE D’INGRESSO: ROYALTY:

NON RICHIESTA NO

ROYALTIES: ZONA IN ESCLUSIVA:

NON RICHIESTE DA VALUTARE IN FUNZIONE DEGLI ABITANTI 6 NESSUNA

DURATA CONTRATTO (IN ANNI): CONTRIBUTI PUBBLICITÀ NAZIONALE: DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

Tel. +39 081-3123111 / Fax: +39 081.3123022 e-mail: info.franchising@piazzaitalia.it l.caracci@piazzaitalia.it web:www.piazzaitalia.it

5

Tel. 0735-99241 e-mail: info@redaretail.com web: www.primigi.it Tel. 080-3751575/800-141207 Fax. 080-3756049 e-mail: franchising@primadonna.it Facebook: Primadonna Collection web: www.primadonnacollection.com

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/ LE SCHEDE /

// LLEE SSCCHHEEDDEE / /

/ LE SCHEDE /

E EE RE ANNI ANNI

SCARPE DA SCARPE DADONNA, DONNA,BORSE BORSE ABBIGLIAMENTO E E ACCESSORI E ACCESSORI CALZATURE BAMBINO

ABBIGLIAMENTO E CALZATURE BAMBINO

alazPalaz,LotLotività: ttività: 2011 v. 2011 tivenvenffiliati affiliati

Ragione SPA S.P. sociale:PRIMADONNA PRIMADONNA SPA-- Indirizzo: -Gruppo Indirizzo: S.P.231 231 IMAC Spa Ragionesociale: Reda Retail S.p.a. Km 5,2 (Ba) partenza del 5,270032 70032 Bitonto (Ba)- -Anno Anno partenza delfranfran-Km Indirizzo : Bitonto via Menocchia, 27 -didi 63062 - Montefiore chising: diretti: vendita 162- Punti 155 chising:2006 2006 Puntivendita vendita diretti:152 152 - Punti vendita 153 dell’Aso (Ap)- --Punti Anno di fondazione attività: 1976 - Anno affiliati: 241 totali: affiliati: 241- -Punti PuntiVendita Vendita totali: 393 225 226 379 380 205 367 di partenza franchising: 2008 -393 Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 373 - Punti vendita affiliati all’estero: 37 COSA COSACERCHIAMO CERCHIAMO

Ragione sociale: Reda Retail S.p.a. - Gruppo IMAC Spa - Indirizzo : via Menocchia, 27 - 63062 - Montefiore dell’Aso (Ap) - Anno di fondazione attività: 1976 - Anno di partenza franchising: 2008 - Punti vendita diretti: 3 - Punti vendita affiliati: 373 - Punti vendita affiliati all’estero: 37

BACINO BACINOD’UTENZA: D’UTENZA: PUNTO VENDITA:

35MILA ABITANTI 35MILA ABITANTI DA 100 A 250 MQ

UBICAZIONE UBICAZIONEOTTIMALE: OTTIMALE: BACINO D’UTENZA:

STRADE PRINCIPALI, CENTRI STRADE PRINCIPALI, CENTRI DA 10.000 A 50.000 ABITANTI COMMERCIALI COMMERCIALI

UBICAZIONENEL OTTIMALE: ESPERIENZA SETTORE: ESPERIENZA NEL SETTORE:

OOCOMM.LE/ COMM.LE/ TORICO STORICO

PERSONALE PERSONALERICHIESTO RICHIESTO (COMPRESO (COMPRESOILILTITOLARE): TITOLARE): ESPERIENZA NEL SETTORE: INVESTIMENTO INVESTIMENTOINIZIALE: INIZIALE: PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

LUCI

INVESTIMENTO INIZIALE:

M2

Non lasciare questo spazio COSA CERCHIAMO ai tuoi concorrenti. Non perdere tempo, fai trovare il tuo marchio.

COSA CERCHIAMO 100 MQ (+(+ 4040 PER DEPOSITO) 100 MQ PER DEPOSITO)

PUNTO PUNTOVENDITA: VENDITA:

FATTURATO MEDIO ANNUO: FATTURATO ANNUO: FATTURATOMEDIO MEDIO ANNUO:

CENTRO CITTÀ, CENTRO NON RICHIESTA NON RICHIESTA COMMERCIALE, CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI ININ MEDIA 3/4 FULL TIME MEDIA 3/4 FULL TIME EQUIVALENTI EQUIVALENTI NON RICHIESTA COSTO ARREDI 400 - 500 COSTO ARREDI 400 - 500 AL ML* DIDI ARREDO: DA 1 A(LINEE 3(LINEE AL ML* ARREDO: ECONOMY/ LUXURY) ECONOMY/ LUXURY) *RIFERITO ALLA SUPERFICIE *RIFERITO ALLA SUPERFICIE ESPOSOTIVA DA ¤ 400 ADELL’AREA ¤DELL’AREA 700/MQ ESPOSOTIVA VENDITA VENDITA ¤ 4.800/MQ DA 6MILA AA 10MILA €€ ALAL MQ DA 6MILA 10MILA MQ VENDITA VENDITA

DA 10.000 A 50.000 ABITANTI

UBICAZIONE OTTIMALE:

CENTRO CITTÀ, CENTRO COMMERCIALE, CENTRO STORICO, VIE COMMERCIALI

ESPERIENZA NEL SETTORE:

NON RICHIESTA

PERSONALE RICHIESTO (COMPRESO IL TITOLARE):

DA 1 A 3

INVESTIMENTO INIZIALE:

DA ¤ 400 A ¤ 700/MQ

FATTURATO MEDIO ANNUO:

¤ 4.800/MQ

COSA OFFRIAMO Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto. RiasContattaci a pubblicità@azfranchising.it sortimenti online. Progettazione del punto vendita gratuita. Servizio di trainer e assistenza Visual Merchandising. Software di gestione gratuito. Comunicazione da leader internazionale in tv, radio, stampa, web, redazionali, affissioni. Iniziative per comunicare l’opening del negozio. Fidelity Card ed azioni di direct marketing con invio di sms e dem ai clienti fidelizzati.

COSA CHIEDIAMO

COSA ¤ 50.000 FIDEJUSSIONE BANCARIA: COSACHIEDIAMO CHIEDIAMO

FIDEJUSSIONE BANCARIA:

¤ 50.000

PAGAMENTO ARREDO/ ALLESTIMENTO:

LEASING

PAGAMENTO ARREDO/ FEE D’INGRESSO: FEE D’INGRESSO: ALLESTIMENTO:

LEASING NO NO

ROYALTY: ROYALTY: FEE D’INGRESSO:

NO NO NON RICHIESTA

FEE D’INGRESSO:

NON RICHIESTA

ZONA IN ESCLUSIVA: ZONA IN ESCLUSIVA: ROYALTIES:

DA VALUTARE IN FUNZIONE DA VALUTARE IN FUNZIONE NON RICHIESTE DEGLI ABITANTI DEGLI ABITANTI 6 NESSUNA NESSUNA

ROYALTIES:

NON RICHIESTE

DURATA CONTRATTO (IN ANNI):

6

DURATA CONTRATTO (IN CONTRIBUTI PUBBLICITÀ CONTRIBUTI PUBBLICITÀ ANNI): NAZIONALE: NAZIONALE: DURATA CONTRATTO (IN DURATA CONTRATTO (IN ANNI): ANNI):

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LE SCHEDE

Margine garantito del 40%. Reso dell’invenduto. Riassortimenti online. del punto venditadugraAssistenza ininfase Assistenza Assistenzain inloco locoProgettazione fasedidiapertura. apertura. Assistenza dutuita. di trainer edel assistenza Visual realizzato Merchandirante Layout ranteilServizio ilcontratto. contratto. Layout delpunto puntovendita vendita realizzato sing. Software di gestionePrimadonna gratuito. Comunicazione da dall’ufficio progettazione Spa. dall’ufficio progettazione Primadonna Spa. Formula Formula leader internazionale in tv, radio, stampa, web, redaziocommerciale conto/vendita con totale dell’inventotale dell’invencommerciale conto/vendita conreso reso nali, affissioni. Iniziative per comunicare l’opening del duto con un margine contributivo costante tutto l’anduto con un margine contributivo costante tutto l’annegozio. Fidelity Card ed azioni di directoriginale marketing con no, e eformazione. Un no,assistenza assistenza formazione. Unconcept concept originalee edi di invio diimpatto. sms e dem ai clientiesclusive, fidelizzati. grande Collezioni grande impatto. Collezioni esclusive,supporto supportovisual visual pre pree epost postapertura. apertura.Formazione Formazioneiniziale iniziale2 2settimane, settimane, riassortimento settimanale. COSA CHIEDIAMO riassortimentomerce merce settimanale.

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Non a No tro

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Conta



/ EVENTI /

Il 31 gennaio e il 1 febbraio 2020 The British & International Franchise Exhibition

RITORNA LA FIERA LEADER IN FRANCHISING DI LONDRA Obiettivo è supportare potenziali affiliati fornendo un’ampia gamma di informazioni su tutti gli aspetti del settore

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n tutto il mondo, il modello di franchising sta vivendo un momento positivo. I marchi affermati stanno aumentando le loro reti e gli entusiasmanti nuovi arrivati sul mercato rappresentano una gamma di settori in continua espansione. Il 31 gennaio e il 1 febbraio 2020, l’evento di

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franchising più importante del Regno Unito ritorna su Olympia London per presentare il concetto a un’intera nuova generazione di franchisee. La British & International Franchise Exhibition ospiterà grandi marchi internazionali, tra cui Tutor Doctor ed Esquires Coffee, tutti alla ricerca di


/ EVENTI /

imprenditori motivati ad espandere il loro franchising in territori inesplorati. L’intera organizzazione è orgogliosa del supporto esclusivo della British Franchise Association (bfa). Per mantenere i più alti standard possibili, ogni marchio che espone all’evento deve passare attraverso un processo di accreditamento con il bfa e dimostrare che gestisce un franchising di formato commerciale. Questo marchio di approvazione dell’ente normativo del settore consente ai visitatori di esplorare con sicurezza tutte le opzioni offerte. Oltre al catalogo di marchi, l’evento mira a supportare potenziali affiliati fornendo un’ampia gamma di informazioni su tutti gli aspetti del settore. Oltre 60 presentazioni gratuite copriranno una vasta gamma di argomenti, tra cui: come scegliere il franchising perfetto, le opzioni finanziarie e le storie personali dei franchisee. I consulenti professionisti offriranno gratuitamente appuntamenti one-to-one nelle Career and Finance Clinics. Coloro che considerano l’espansione di un’attività esistente attraverso il franchising avranno accesso a seminari dedicati, nonché consulenti con esperienza di franchising internazionale. La mostra ospiterà anche la conferenza di franchising multi-unità per i franchisee esistenti con piani

di crescita ambiziosi. I delegati trarranno vantaggio da preziose informazioni sulle cose da fare nella costruzione di un portafoglio multi-unità. Helen McCulloch, Responsabile delle vendite del portafoglio per The Franchise Exhibitions, commenta: “La British & International Franchise Exhibition è stata meticolosamente progettata in collaborazione con il bfa per offrire consigli e approfondimenti essenziali a tutti coloro che cercano di raggiungere il successo con il franchising. I visitatori avranno la possibilità di fare scelte informate mentre esplorano l’eccitante gamma di opportunità di franchising in offerta sotto lo stesso tetto”. La British & International Franchise Exhibition si svolgerà il 31 gennaio e il 1 febbraio all’Olympia di Londra ed è facilmente accessibile da tutti gli aeroporti di Londra. FIERA FRANCHISING LONDRA Per ulteriori informazioni sull’evento e per prenotare biglietti gratuiti, visitare il sito FranchiseInfo.co.uk o chiamare il numero +44 (0) 20 8394 5294.

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/ EVENTI /

Si è conclusa a Milano la 34° edizione

IL SALONE FRANCHISING MILANO SI CONFERMA L’APPUNTAMENTO CLOU PER IL SETTORE

Antonio Fossati, Presidente Salone Franchising Milano dichiara: “il franchising è un settore in salute che è cresciuto del 5% gli ultimi anni, occupa 200 mila persone, con oltre 54 mila affiliati in Italia”

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/ EVENTI /

Salone Franchising Milano 2019

S

i è tenuta dal 24 al 26 ottobre scorsi la 34° edizione del Salone Franchising Milano, la manifestazione di riferimento per il settore organizzata a Fieramilanocity da Fandango Club, agenzia di live communication. CONVEGNI, INCONTRI E DIBATTITI

Tre giorni di eventi, dibattiti e formazione per un totale di oltre 60 tra convegni e workshop e più di 100 relatori nelle aree della F-Talk, della F-School e del Ret@il Innovation Forum powered by Jakala. Presso lo spazio F-4you si sono tenuti 144 incontri one-to-one con professionisti del settore a disposizione dei visitatori per consulenze in ambito business, finanza e counseling. Appuntamento rinnovato anche con il talent show Re.Start - Smart Up Your Business, giunto alla sua 3a edizione e ideato con lo scopo di valorizzare e premiare le migliori idee di business in ambito retail e franchising

“Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa 34a edizione del Salone Franchising Milano che ha richiamato un pubblico estremamente trasversale per età, interessi e possibilità: dallo studente al neopensionato con un piccolo capitale da investire, all’imprenditore con potenziali di investimento più significativi, sino al semplice curioso che desidera iniziare una nuova avventura imprenditoriale – dichiara Michele Budelli, CEO di Fandango Club –. Abbiamo portato al Salone tutto il nostro know-how nell’organizzazione di grandi eventi, introducendo l’importanza della spettacolarizzazione in chiave esperienziale e della gamification per raccontare storie di eccellenze e modelli imprenditoriali vincenti che sappiano ispirare i visitatori”. PRESENTE TUTTO IL MONDO DEL FRANCHISING

Grande successo anche sul fronte espositori: oltre 200 insegne rappresentative del panorama del franchising, con un’offerta eterogenea che spazia dagli articoli e i servizi per la casa, alla cura della persona, l’abbigliamento, la ristorazione, il commercio e la distribuzione. “Il franchising è un settore in salute – spiega Antonio Fossati, Presidente Salone Franchising Milano – che è cresciuto del 5% gli ultimi anni, occupa 200 mila persone, con oltre 54 mila affiliati in Italia”.

Tanti i temi trattati in occasione dei convegni e talk in programma al Salone Franchising Milano

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/ MARKETING /

È necessario fare molta attenzione sul contenuto della comunicazione e alle regole restrittive che il social impone

LE PROMOZIONI SU FACEBOOK GEOLOCALIZZATE Per essere efficaci attenzione a: testo sull’immagine, ai video, anticipatevi per l’approvazione e sfruttate la possibilità di revisione

di Mattia Nicoletti*

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/ MARKETING /

“A

desso che abbiamo aperto il nostro nuovo negozio possiamo partire con la distribuzione di volantini”. Questa fino a quel tempo fa, ma in molti casi ancora oggi, era la modalità più semplice e diretta per comunicare nella zona di riferimento l’apertura di un nuovo punto vendita. Con l’avvento dei social media e la possibilità di fare promozioni su Facebook geolocalizzate con apparente facilità, molte persone decidono di investire parte del budget su questo tipo di comunicazione. Tuttavia, tralasciando alcuni aspetti sul processo da affrontare per realizzare una promo su Facebook di cui abbiamo scritto numerose volte, è necessario fare molta attenzione sul contenuto della comunicazione. E non ci riferiamo alle sole regole di comunicazione ma alle regole restrittive che Facebook impone. Dopo il caso Cambridge Analytica, l’azienda guidata da Zuckerberg ha infatti “stretto le maglie” sulle promozioni dettando alcune regole che chi non fa spesso pubblicità su Facebook non può conoscere (molte di queste regole si apprendono infatti solo con l’esperienza). Ecco alcuni accorgimenti da utilizzare per far sì che la promozione vada a buon fine. Il testo sull’immagine

Una delle grandi tentazioni per chi fa promozioni su Facebook è quella di utilizzare immagini e video con molto testo per fornire ogni tipo di informazione per il possibile consumatore. Dalla descrizione del prodotto/servizio al prezzo, senza tenere conto che Facebook penalizza la visibilità quando il testo supera il 20-30% dell’immagine. Penalizzazione significa che il numero di persone che si potrebbero raggiungere (nel caso di obiettivo copertura) può essere notevolmente più basso al termine della promozione. E’ quindi fondamentale inserire nell’immagine solo l’informazione più importante (che in ogni caso la rende anche più immediata). Attenzione alle immagini e ai video

L’algoritmo di Facebook che analizza le promozioni, analizza anche le immagini per evitare che si promuova qualcosa di illecito o comunque vietato. C’è il rischio ad esempio che se si vuole fare una pubblicità di intimo Facebook notifichi che la promozione non può essere accettata per il troppo

elevato quantitativo di pelle mostrato nell’immagine o nel video. Ed è assolutamente possibile che Facebook non notifichi nulla se l’immagine/video è semplicemente postata ma non messa in promo. Anticipate la promozione

Poiché la promozione di frequente viene avviata nei tempi in cui vorremmo che fosse vista dal target di riferimento, spesso si dimenticano due cose. La prima è che per approvare una promozione spesso ci vogliono diverse ore (quindi se fate una promozione alle 8 del mattino può essere che venga avviata alle 12), la seconda è che se non viene approvata dovete cambiarla o chiedere la revisione (nel punto successivo approfondiamo questo argomento) con una conseguente ulteriore perdita di tempo. Una soluzione può essere quella di anticipare di un giorno il post e programmare la promozione con la partenza stabilita in origine. Così avrete più tempo per gestire gli eventuali problemi. Sfruttate la possibilità di revisione

Quando Facebook non approva un contenuto in promozione, le possibilità sono due. O cambiate il contenuto oppure, se ritenete che il contenuto non abbia ragione di essere bloccato, chiedete la revisione manuale. Quando la chiedete, Facebook vi chiede di motivare la ragione per cui ritenete che sia un errore bloccare la promozione. La revisione manuale può richiedere fino a 24 ore di tempo. Non perdetevi d’animo

Può accadere che una promozione non venga approvata e che, nonostante le spiegazioni, di frequente criptiche, di Facebook, non si capisca la reale ragione del blocco. Se anche dopo la revisione manuale Facebook la respinge nuovamente, provate a cambiare il contenuto. Ad ogni buon conto solo con l’esperienza si può prevedere se un contenuto può essere a rischio, quindi non prendetevela con l’ottusità dell’algoritmo ma cercate di superarlo con la vostra intelligenza. *Creative marketing strategist and producer – Dreamcatchers Entertainment

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/ N U OV I ST R U M E N T I /

L’inizio dell’ennesima rivoluzione industriale che porterà alla creazione di fabbriche completamente automatizzate

QUESTA È L’INDUSTRIA 4.0 Ecco una serie di misure a favore delle imprese: "Nuova Sabatini", Fondo di Garanzia, Credito d'imposta R&S, Patent box. Di opportunità ce ne sono e ce ne saranno sempre di più. Ci vogliono conoscenza, studio, nuovi progetti

Dott.ssa Francesca Paleari

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/ N U OV I ST R U M E N T I /

D

obbiamo tornare indietro di quasi 250 anni, per trovare quella che convenzionalmente viene definita Industria 1.0: correva l’anno 1784 e l’invenzione della macchina a vapore, rivoluzionò la produzione di forza meccanica, mandando in cantiere l’uso di mulini ed animali, sino allora unici produttori di una primaria forma energetica. Dobbiamo altresì aspettarne quasi altri 90, di anni, per arrivare all’utilizzo di energia elettrica e petrolio come nuova fonte energetica: siamo all’Industria 2.0. Per lo step successivo (Industria 3.0), devono passare addirittura un secolo e due guerre mondiali, siamo negli anni 70 del ‘900, quando l’automazione e le prime forme di elettrotecnica ed informatica (ITC) rivoluzionano ulteriormente gli asset produttivi ed organizzativi del tessuto industriale. Oggi, alle fine della seconda decade del nuovo millennio, siamo ad affrontare una ennesima sfida: l’industria 4.0 rappresenta una rivoluzione dei processi produttivi con l’inserimento dell’informatica avanzata, della robotica, dell’uso di sensori di ogni tipo; dalla interconnessione degli strumenti e macchinari alla programmazione quasi totale dei cicli produttivi, fino all’avvento ormai prossimo dell’intelligenza artificiale (AI) e della Blockchain (tematiche che tratteremo nei prossimi numeri).

Ma che cosa è l’Industria 4.0?

Come già detto è l’inizio dell’ennesima rivoluzione industriale che porterà alla creazione di fabbriche completamente automatizzate. Per affrontare questa sfida, i governi europei e quello italiano nello specifico, hanno già messo in atto e metteranno in programma piani nazionali di sviluppo e supporto, al fine di incentivare l’aggiornamento tecnologico del sistema industriale, non perdendo terreno sul piano competitivo mondiale. Il Piano nazionale Impresa 4.0, che in Italia ha preso il posto del precedente piano Industria 4.0, prevede il potenziamento di alcune misure che nello specifico si sono già dimostrate efficaci, nonché l’inserimento di nuove azioni. Il programma si basa su alcuni strumenti che possono essere utilizzati in via esclusiva o complementare; vediamo un elenco non esaustivo delle principali misure (Fonte: Ministero dello sviluppo economico). •

Iper e Super Ammortamento: Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, in beni materiali e immateriali (software e sistemi IT) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.

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/ N U OV I ST R U M E N T I /

FINANZA AGEVOLATA, INTERNAZIONALIZZAZIONE, NETWORKING Obiettivo Sviluppo nasce per dare una risposta concreta alle esigenze degli imprenditori italiani che negli anni si sono sempre avvicinati al mondo delle agevolazioni pubbliche, dei mercati globali, delle partnership, senza riuscire a fare il next step: dall’idea all’execution. Con il progetto UP, il team entra nel vivo di questi argomenti, liberando imprenditori e manager dall’operatività di queste azioni, lasciandoli liberi di fare il loro lavoro e sviluppare il loro core business. I campi di azioni sono: finanza agevolata, internazionalizzazione, networking. Settori di intervento: agricoltura, agroindustria/ agroalimentare, artigianato, commercio, cultura, industria, pubblico, servizi/No Profit, turismo. Francesca Paleari

Per informazioni: francesca@obiettivosviluppo.com - Tel. +39 349.5603388

• •

Iper-ammortamento: supervalutazione del 250% degli investimenti; Superammortamento: supervalutazione del 130% degli investimenti;

NUOVA SABATINI

La misura Beni strumentali ("Nuova Sabatini") è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese; questa misura sostiene gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. FONDO DI GARANZIA

La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese. CREDITO D'IMPOSTA R&S

Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla

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media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi. PATENT BOX

Il decreto "Patent Box" prevede un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright, di brevetti industriali, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o

scientifico giuridicamente tutelabili. Di opportunità quindi ce ne sono e ce ne saranno sempre più. Ci vogliono conoscenza, studio, nuovi progetti. E i partners giusti. Yes, we can. * Founder & General Manager Obiettivo Sviluppo

*** IN EVIDENZA

• Industria 4.0: rivoluzione dei processi produttivi, informatica avanzata. robotica, uso di sensori di ogni tipo; dalla interconnessione degli strumenti e macchinari alla programmazione quasi totale dei cicli produttivi, fino all’avvento ormai prossimo dell’intelligenza artificiale (AI) e della Blockchain • "Nuova Sabatini": è l’agevolazione messa a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico con l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese • Fondo di Garanzia: La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese • Credito d'imposta R&S: Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo • Patent box: Il decreto "Patent Box" prevede un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di software protetto da copyright

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/ T E C H & R E TA I L /

L’interazione tra online e offline è oggi una prerogativa per il consumatore che chiede di vivere la stessa esperienza in tutti i canali

RETAIL IN CRESCITA GRAZIE ALL’ECOMMERCE

Nello scenario del commercio digitale, in continua crescita, è fondamentale che le aziende sviluppino una strategia di marketing in grado di utilizzare al meglio tutti i canali digitali e fisici

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/ T E C H & R E TA I L /

P

rosegue la crescita dell’eCommerce B2c in Italia. Il valore degli acquisti online sfiora nel 2019 i 31,6 miliardi di euro, +15% rispetto al 2018: l’incremento in valore assoluto è il più alto di sempre (4,1 miliardi di €). Questo lo scenario presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c, che quest’anno festeggia i 20 anni dalla prima rilevazione, durante un convegno promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm. “Dopo vent’anni dalla prima ricerca pubblicata dall’Osservatorio, l’eCommerce è indubbiamente diventato un fenomeno di assoluta rilevanza: un canale prioritario di relazione con i clienti attraverso lo sviluppo di servizi ad hoc e ingenti investimenti in infrastrutture logistiche, informatiche e di rete.” Afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “Se consideriamo che nel 1999 l’eCommerce in Italia valeva circa 100 milioni di € (quasi esclusivamente generati da acquisti di servizi) e che solamente nel 2010 raggiungeva la soglia dell’1% del Retail, sono evidenti i progressi fatti dal nostro Paese negli ultimi anni. Nonostante il ritardo rispetto ad altri mercati, anche in Italia l’eCommerce è ormai decisivo nello sviluppo e nella promozione di modelli fortemente innovativi di relazione con i consumatori che, pur partendo dall’online, si propagano a tutto il Retail”.

“Nello scenario del commercio digitale, in continua crescita, è fondamentale che le aziende sviluppino una strategia di marketing in grado di utilizzare al meglio tutti i canali digitali e fisici. L’interazione tra online e offline, infatti, è oggi una prerogativa per il consumatore che chiede di vivere la stessa esperienza in tutti i canali; anche per questo i punti vendita devono essere trasformati in touch point esperienziali e in showroom, con l’obiettivo di integrarsi nella strategia omnicanale del brand, accanto ai social e all’e-commerce.” Commenta Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, che prosegue: “Le imprese sono chiamate a investire sempre di più nelle tecnologie, che sono il cuore della nuova rivoluzione sociale, economica e commerciale cui stiamo assistendo. L’intelligenza artificiale, ad esempio, è l’innovazione tecnologica emergente da guardare con maggiore interesse fra quelle che stanno già ridisegnando tutta la filiera dell’industria. Le sue capacità di analisi predittiva, infatti, sono un elemento chiave sia nella personalizzazione dell’offerta e nell’esperienza di acquisto, sia nel mantenimento della relazione con il cliente. Non solo, l’AI consentirà di ridurre la percentuale di resi, che comportano un impatto energetico negativo sulla sostenibilità ambientale, un fattore importante per la scelta di acquisto degli italiani, soprattutto per i più giovani.”

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/ T E C H & R E TA I L /

L’EVOLUZIONE DEL MERCATO

“Anche quest’anno la crescita è trainata dall’acquisto di prodotti, che raggiungono i 18,1 miliardi di euro (+21%) grazie a 281 milioni di ordini e a uno scontrino medio di circa 66 euro. Sono positivi i risultati fatti registrare sia dai comparti storici (Informatica ed elettronica e Abbigliamento), sia da quelli emergenti (Arredamento & home living, Food&Grocery e Beauty). Nel 2019 le spedizioni eCommerce B2c, esclusi i resi, raggiungono il numero record di 318 milioni.” Afferma Riccardo Mangiaracina, Responsabile scientifico dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano “La componente dei servizi è entrata, invece, in una fase di maturità: con un incremento di quasi un miliardo di euro (+8%), raggiunge i 13,5 miliardi di euro grazie a 60 milioni di ordini e a uno scontrino medio di circa 228 euro”. Tra i prodotti, l’Informatica & Elettronica si conferma il comparto più rilevante (+19% e un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro) seguito dall’Abbigliamento (+16%, 3,3 miliardi di euro). Tra i settori con il ritmo di crescita più elevato troviamo l’Arredamento & Home living (+30%, 1,7 miliardi di euro) e il Food&Grocery (+42%, 1,6 miliardi di euro). L’Editoria supera il miliardo di

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euro (+8%) mentre gli acquisti in tutti gli altri comparti di prodotto valgono insieme 5,2 miliardi di euro nel 2019, in crescita del +21% rispetto al 2018. In questo aggregato si distingue il contributo dei Ricambi auto, con pezzi di ricambio e pneumatici per un valore di 760 milioni di euro (+24%), dei Giocattoli, con 602 milioni (+18%) e del Beauty, con l’acquisto di profumi e cosmetici per un valore di 568 milioni (+27%). Tra i servizi, il Turismo e Trasporti, con 10,9 miliardi di euro, è ancora il primo comparto dell’eCommerce italiano. La crescita (+9%) è determinata dagli acquisti di biglietti per i trasporti ferroviari e aerei, dalla prenotazione di appartamenti e case-vacanza (attraverso gli operatori della sharing economy) e dalla prenotazione di camere di hotel. Gli acquisti online nelle Assicurazioni valgono 1,5 miliardi di euro (+6%) e rimangono focalizzati sulle RC Auto. I comparti di servizio aggregati nell’Altro valgono 1,1 milioni di euro, in linea con il valore del 2018. Rimangono importanti, in questa categoria, i contributi del Ticketing per eventi e delle Ricariche telefoniche. “Nonostante rappresenti ancora una piccola parte degli acquisti complessivi (7,3% di penetrazione), l’eCommerce è oggi responsabile del 65% della crescita Retail complessiva (online + offline): gli


/ T E C H & R E TA I L /

acquisti online crescono infatti del 15%, mentre i consumi complessivi sono sostanzialmente stabili (+1,5%).” Dichiara Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c. “Nel 2019 l’incidenza dell’eCommerce B2c sul totale vendite Retail passa dal 6,5% al 7,3%, con una significativa differenza tra prodotti (6%) e servizi (11%). Rimangono importanti le differenze relative all’incidenza dell’eCommerce nei diversi comparti merceologici: si va dal 36% nel Turismo e trasporti all’1% nel Food&Grocery. Nel mezzo troviamo Assicurazioni, Arredamento e home living, Abbigliamento, Editoria e Informatica ed elettronica con penetrazioni comprese tra il 7% e il 27%”. VERSO IL SORPASSO DELLO SMARTPHONE SUL DESKTOP

Nel 2019 il valore degli acquisti online da Smartphone costituisce il 40% dell’eCommerce totale (era il 34% nel 2018). Il desktop – pur rimanendo il device preferito per fare shopping online – passa dal 60% nel 2018 al 55% nel 2019, mentre il tablet si riduce dal 6% al 5%. Nei principali comparti di prodotto lo smartphone ha una quota sull’eCommerce totale molto elevata e arriva già in alcuni casi a rappresentare il principale device di acquisto (50% degli acquisti a valore nell’Abbigliamento, 49% nell’Arredamento e home living e 48% nel Beauty). Nei servizi la quota è più contenuta, tra il 18% delle Assicurazioni e il 27% del Turismo e trasporti, per via del processo di acquisto più articolato e dello scontrino medio più elevato. In valore assoluto, l’eCommerce B2c da smartphone sfiora i 12,5 miliardi di euro, con un incremento del +33% rispetto al 2018. Lo smartphone diventerà il primo canale per l’eCommerce nel suo complesso tra il 2020 e il 2021. Alla base dello sviluppo del canale ci sono una maggior sensibilità dei merchant nella progettazione di customer journey nativamente mobile, la diffusione e la frequenza d’uso dei dispositivi mobili (dal 2016 lo smartphone è diventato il dispositivo più usato per connettersi a Internet) e il miglioramento dell’infrastruttura tecnologica in termini di copertura e connessione. Lo smartphone è poi adatto a favorire tutti quegli acquisti di impulso, personalizzati (sulla base delle informazioni “personali” salvate sul dispositivo) e omnicanale (acquisto online in store).

CRESCE L’EXPORT, TRAINATO DA TURISMO E ABBIGLIAMENTO

Nel 2019 l’Export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri, vale 4,4 miliardi di euro (+13% rispetto al 2018) e rappresenta il 15% delle vendite eCommerce totali. L’Export di servizi, pari a circa 1,4 miliardi di euro (+12% rispetto al 2018), è spinto dal settore Turismo, grazie specialmente agli operatori del trasporto. I prodotti, grazie a una crescita del +13%, valgono circa 3 miliardi di euro e rappresentano il 67% delle vendite totali oltreconfine. L’Abbigliamento è il principale comparto nell’esportazione e costituisce circa i due terzi dell’Export di prodotto, seguito da Arredamento & home living (6%), Informatica ed elettronica di consumo (5,5%), Beauty (4%) e Food&Grocery (3%). Le principali direttrici dell’Export digitale di prodotto sono rappresentate dall’Europa, che attrae il 58% circa del flusso a valore, e dagli USA (20%). Seguono alcuni Paesi del sud-est asiatico, come Cina (4%) e Giappone (3%), e la Russia (3%).

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/ NEW CONCEPT /

LO SHOPPING OMNICANALE Il caso Worten a Lisbona in Portogallo è un esempio di eccellenza per chi migliorare la retail experience dei clienti. Tutto questo grazie agli ambienti rinnovati, alla possibilità estesa di effettuare test sui prodotti e soprattutto a un livello superiore di servizi: velocità, flessibilità, post-vendita garantito anche per i prodotti non acquistati in negozio

di Fabrizio Valente*

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/ NEW CONCEPT /

A

fine 2016, Worten ha aperto un nuovo grande concept store di 5.000 mq per rafforzare la sua immagine innovativa e migliorare l’esperienza di shopping omnicanale. Il punto vendita è nato con l’intento di aumentare il tempo di permanenza dei clienti in negozio adattandosi meglio alle loro esigenze. Spazi, arredi, illuminazione, temperatura e punti di ascolto sono stati progettati per rendere coinvolgente e formativo lo shopping. In una logica di Try before buy in tutti i reparti ci sono aree dove testare i prodotti, tra cui giochi, droni o apparecchiature per DJ. Servizio 360°

In negozio Worten garantisce che i prodotti, acquistati online o attraverso il catalogo digitale del negozio, possano essere ritirati entro due minuti dal banco clicca e ritira. Grazie al catalogo digitale, i clienti possono inoltre ordinare i prodotti in un negozio Worten e poi ritirarli in un altro o naturalmente farli arrivare a domicilio. Il ruolo del post-vendita è una chiave strategica del flagship. Ci sono vari banchi, tra cui quelli dedicati ai brand principali, come Apple e Samsung, dove il

servizio è fornito da addetti dipendenti di Worten formati e certificati dai due brand. E’ interessante notare che il Worten Resolve, una serie di servizi in grado di fornire assistenza specialistica, è a disposizione a pagamento anche a chi non ha acquistato prodotti nei negozi Worten. In questo modo si attraggono nuovi potenziali clienti, oltre a generare marginalità interessanti su quei servizi. Innovazioni sostenibili

Potendo contare sul fatto che il mercato portoghese non è ancora ipercompetitivo (ad esempio non vede ancora la presenza di Amazon), l’azienda ha messo in campo alcune scelte interessanti. I prezzi elettronici, ad esempio, visto il loro costo elevato, sono applicati solamente sulla parte di assortimento più sensibile alle dinamiche di mercato. Inoltre i prezzi in negozio non sono allineati a quelli online. Il nuovo negozio Worten ha migliorato la retail experience dei clienti grazie agli ambienti rinnovati, alla possibilità estesa di effettuare test sui prodotti e soprattutto a un livello superiore di servizi: velocità, flessibilità, post-vendita garantito anche per i prodotti non acquistati in negozio.

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/ NEW CONCEPT /

Caso tratto dalla ricerca internazionale di Kiki Lab – Ebeltoft Group, Retail Innovations 14 Worten flagship – Portogallo, Lisbona Il flagship di Worten offre un livello di servizio mai raggiunto prima. Grazie ai grandi spazi può permettersi di far testare ai clienti la maggior parte dei prodotti e di assistere nel post-vendita anche per i prodotti non acquistati in negozio. Area chiave Omniexperience Tendenza complementare Try before buy - smart shopping - servizio 360° Info chiave • Specializzato elettronica ed elettrodomestici • 2016: lancio nuovo concept • 5.000 mq Worten 200+ negozi in Portogallo e Spagna

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Sfida: riuscire a fidelizzare una base di clienti sufficientemente ampia sia in negozio che con i canali digitali, prima che arrivi l’impatto dell’ecommerce come in molti altri Paesi europei. *Founder e AD di Kiki Lab – Ebeltoft Italy



/ COMUNICAZIONE /

L’arte del narrare si trasferisce nel marketing e “raccontarsi” diventa il modo migliore per stimolare l’esperienza di acquisto

DAL DIRE AL FARE: DALLO STORYTELLING ALLO STORYDOING I brand hanno cominciato a parlare attraverso il racconto di una storia, per agire sul piano emotivo, sedurre e convincere un pubblico a compiere un’azione che, altrimenti, non avrebbe mai fatto di Stefania Giuseppetti

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/ COMUNICAZIONE /

C

on la consapevolezza che il racconto, da sempre, costituisce l’elemento di unione di una comunità e la sua forza prorompente ha attraversato i secoli fino ad approdare nel mondo digitale, l’antica arte del narrare si trasferisce nel marketing e “raccontarsi” diventa il modo migliore per stimolare l’esperienza di acquisto. Citando Thierry Libaert – specialista francese leader nella comunicazione organizzativa ed ex professore di Comunicazione organizzativa all’Università cattolica di Lovanio – “prima di essere una tecnica di comunicazione, i racconti sono parte integrante della vita quotidiana di ogni impresa, che si tratti di grandi miti fondatori, (…) di racconti quotidiani che costituiscono la vita sociale dei lavoratori, o dei racconti di finzione in cui l’impresa si mette in scena”.

LA NARRAZIONE COME MEZZO DI COMUNICAZIONE

Risulta allora chiaro che la narrazione non è soltanto una questione di letteratura: saperla utilizzare come mezzo di comunicazione efficace apre le

porte a nuove possibilità di costruire significati e raggiungere fette di lettori, o di pubblico più ampie. Infatti, spesso si sente dire che le persone non acquistano solo prodotti ma storie. Allora i brand hanno cominciato a parlare attraverso il racconto di una storia, per agire sul piano emotivo, sedurre e convincere un pubblico a compiere un’azione che, altrimenti, non avrebbe mai fatto. “Lo storytelling management è una disciplina ampia e articolata che, basandosi sui principi della narrazione applicata all’impresa, genera un vasto assortimento di strumenti, cartacei, digitali e relazionali che possono essere applicati a diverse aree o funzioni aziendali, come per esempio: principi strategici; brand management; comunicazione integrata; advertising; formazione; product design” [“L’impresa nell’era digitale: Tecnologie informatiche e rivoluzione digitale al servizio dell’impresa” di Gianpaolo Neri]. Ogni azienda, con i suoi prodotti e servizi, è una “storia” unica ed irrepetibile, capace di distinguersi e di creare vantaggio rispetto ai competitors. C’è chi la descrive in un video, chi lo fa attraverso il sito

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/ COMUNICAZIONE /

ufficiale del brand e chi la mostra nel packaging del prodotto. In ogni caso l’obiettivo è suscitare emozioni. Ma nello scenario attuale saturo di messaggi, le aziende smettono di raccontare le storie per passare ai fatti. Dal dire al fare, lo storytelling lascia spazio allo storydoing: il racconto dell’azienda, dei suoi valori e dei suoi prodotti attraverso i fatti della vita reale del consumatore. LA DIFFERENZA TRA LO STORYTELLING E LO TORYDOING

Se lo storytelling racconta, lo storydoing crea le storie che si fanno. Queste, a differenza di quelle che si raccontano, hanno la straordinaria capacità di instaurare legami di fedeltà molto solidi e duraturi. Lo storydoing diventa un ponte concreto tra l’azienda e il consumatore, mezzo di promozione diretto che, con la narrazione della sua esperienza, contribuisce a fare la storia dell’impresa. L’EFFICACIA DELL’AUTONARRARSI

Il desiderio di auto-narrarsi è già insito negli utenti ma i social network e i canali web in generale, con l’ampia visibilità che hanno, sono gli strumenti

*** IN EVIDENZA

• Thierry Libaert: “prima di essere una tecnica di comunicazione, i racconti sono parte integrante della vita quotidiana di ogni impresa • Lo storytelling management: ogni azienda, con i suoi prodotti e servizi, è una “storia” unica ed irrepetibile • Lo storydoing: un ponte concreto tra l’azienda e il consumatore • Marketing collaborativo: una revisione moderna del passaparola. Creare una strategia significa semplicemente fare delle scelte e la bussola che le guida è il cliente

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ideali per favorire tale strategia e per coinvolgere le community in esperienze partecipative. AirBNB, Amazon, Apple, Waze, WhatsApp, Microsoft, Netflix e Uber sono tutte aziende che, offrendo esperienze di consumo rilevanti, hanno compreso le esigenze di mercato e così hanno conquistato il cuore dei clienti. E con loro hanno fatto storia. Creare una strategia significa semplicemente fare delle scelte e la bussola che le guida è il cliente. L’uomo vive di storie sin da piccolo e il bisogno di inserirsi all’interno di format narrativi è qualcosa che nasce naturale: non è più solo al centro delle strategie di marketing ma diventa ambasciatore della marca e protagonista consapevole delle proprie scelte quotidiane, contribuendo alla notorietà e al successo di un brand. Ed è così che il ConsumAutore partecipa al marketing collaborativo, una revisione moderna del passaparola.


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/ FINANZA & LEGALE /

Informazioni precontrattuali: al centro di dibattito di numerose sentenze del Tribunale

NORMATIVA SUL FRANCHISING, UTILE MA INCOMPLETA La Legge del 6 maggio 2004, la n.129 che regolamenta il franchising, è una legge dal testo scorrevole e semplice, ma presenta carenze molto importanti. Seppur ne consegua una facile applicazione ciò non sempre corrisponde alla realtà operativa, sempre più spesso sono i Tribunali a dover intervenire in contenziosi tra le due parti contrattuali di Mirco Comparini

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/ FINANZA & LEGALE /

N

onostante le ormai ben note resistenze alla proposta di riforma della normativa giunta al settore alcuni anni fa, continuano ad arrivare sentenze di tribunali del tutto in linea con i contenuti di tale “bloccata” proposta di riforma. È il caso della Sentenza del 05.02.2018 del Tribunale di Trani che, oltre a replicare i contenuti delle importanti sentenze del Tribunale di Trento (n.1918/2010 e n.1919/2010), confermate dal Consiglio di Stato (già commentate dalle colonne di AZ Franchising), rafforza e fornisce ulteriori conferme delle lacune che la norma sta esprimendo da moltissimo tempo nel disinteresse sostanziale di chi dichiara di voler tutelare il settore. Anche nel caso trattato dal Tribunale di Trani, il tema sono ancora le informazioni precontrattuali. Più volte abbiamo posto in evidenza come la Legge del 6 maggio 2004, la n.129 che regolamenta il franchising, sia una legge dal testo scorrevole e semplice, ma presenta carenze molto importanti. Seppur si possa ritenere che da questa struttura sintetica ne consegua una facile applicazione per la maggior parte del dettato normativo, ciò non sempre corrisponde alla realtà operativa e, come ormai sembra consolidarsi, così come i propositori della riforma hanno sempre cercato di porre in evidenza, sempre più spesso sono i Tribunali a

dover intervenire in contenziosi tra le due parti contrattuali. Infatti, pur essendo entrambe le parti (affiliante e aspirante affiliato) ad essere interessate da una serie di obblighi specifici, anche di carattere comportamentale, in tema di dati, notizie e informazioni, è ovvio che per l’affiliante sussistano obblighi aggiuntivi. In particolare, il riferimento più corposo, oggetto di intervento del Tribunale di Trani, è l’articolo 4, comma 1, un vero e proprio elenco prescrittivo da concretizzarsi in allegati al contratto per la preventiva lettura. Si tratta di un elenco “minimo”, ma non quello “necessario” per una efficace valutazione e, soprattutto, si tratta di un elenco per la cui consegna la norma non indica alcuna forma o modalità. Come già accennato, il Tribunale di Trani conferma che, nella fase applicazione dell’articolo 4, l’affiliante: • deve consegnare materialmente al potenziale affiliato le informazioni previste; • deve dare prova della consegna; • non deve considerare sufficiente la presenza nel contratto di clausole precostituite e prestampate, seppur sottoscritte, aventi un contenuto “dichiarativo” di ricevuta consegna delle informazioni;

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/ FINANZA & LEGALE /

Art. 4 (Obblighi dell’affiliante) – Comma 1 1. Almeno trenta giorni prima della sottoscrizione di un contratto di affiliazione commerciale l’affiliante deve consegnare all’aspirante affiliato copia completa del contratto da sottoscrivere, corredato dei seguenti allegati, ad eccezione di quelli per i quali sussistano obiettive e specifiche esigenze di riservatezza, che comunque dovranno essere citati nel contratto: a) principali dati relativi all’affiliante, tra cui ragione e capitale sociale e, previa richiesta dell’aspirante affiliato, copia del suo bilancio degli ultimi tre anni o dalla data di inizio della sua attività, qualora esso sia avvenuto da meno di tre anni; b) l’indicazione dei marchi utilizzati nel sistema, con gli estremi della relativa registrazione o del deposito, o della licenza concessa all’affiliante dal terzo, che abbia eventualmente la proprietà degli stessi, o la documentazione comprovante

non deve considerarsi assolto il dovere di informazione precontrattuale con la consegna di materiale informativo generico tipicamente distribuito in modo indifferenziato ai richiedenti informazioni generiche. In pratica, riprendendo le sentenze di Trento, l’adempimento di un obbligo informativo in un settore negoziale ad alto contenuto tecnico, come il contratto di franchising, “non può mai essere dimostrato mediante la sottoscrizione di dichiarazioni generiche, unilateralmente predeterminate e predisposte in via generale, essendo necessaria l’allegazione e la prova del contenuto e delle concrete modalità di messa a disposizione dell’affiliato della documentazione dettagliatamente elencata nel citato articolo 4, L.129/2004, in relazione alla quale vi è l’obbligo di preventiva consegna”. Pena la nullità del contratto. Il Tribunale di Trani aggiunge ulteriori e importantissimi principi ai quali l’affiliante deve attenersi. Vediamo i punti: 1. il primo punto di grandissima portata è dato dalla precisazione con la quale il Tribunale ha specificato che l’affiliante è non solo obbli-

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l’uso concreto del marchio; c) una sintetica illustrazione degli elementi caratterizzanti l’attività oggetto dell’affiliazione commerciale; d) una lista degli affiliati al momento operanti nel sistema e dei punti vendita diretti dell’affiliante; e) l’indicazione della variazione, anno per anno, del numero degli affiliati con relativa ubicazione negli ultimi tre anni o dalla data di inizio dell’attività dell’affiliante, qualora esso sia avvenuto da meno di tre anni; f) la descrizione sintetica degli eventuali procedimenti giudiziari o arbitrali, promossi nei confronti dell’affiliante e che si siano conclusi negli ultimi tre anni, relativamente al sistema di affiliazione commerciale in esame, sia da affiliati sia da terzi privati o da pubbliche autorità, nel rispetto delle vigenti norme sulla privacy.

gato a consegnare al potenziale affiliato una copia completa del contratto, come riporta la norma, ma tale copia deve essere identica a quella che le parti andranno a sottoscrivere in caso di accordo e, pertanto, non può essere un fac-simile; 2. a ciò occorre aggiungere che con il termine “completa” si debba considerare che la copia identica sia completata anche da tutti gli allegati che il contratto da sottoscrivere conterrà; 3. eccezione al punto 2, nel pieno rispetto di quanto prevede la norma, è la concessione per l’affiliante di poter omettere la consegna dei soli allegati che, per motivi di riservatezza effettivamente meritevoli di tutela, consideri opportuno non divulgare nella fase precontrattuale, ferma restando la citazione nel contratto. È sulla base dell’attuazione di queste modalità che l’affiliato potrà esaminare tutte quelle informazioni che gli consentano di avere una visione reale dell’affiliante oggetto di interesse valutandolo nella consistenza e nelle caratteristiche dell’attività oggetto del sistema di franchising.


/ FINANZA & LEGALE /

In conclusione, l’omesso o l’incompleto adempimento degli obblighi di informativa precontrattuale è da considerare un’ipotesi di inadempimento contrattuale dell’affiliante generando una risoluzione del contratto con possibilità, da parte dell’affiliato, di chiedere il risarcimento del danno. La portata di quest’ultima sentenza, che integra le precedenti citate e altre non citate, non è certamente da trascurare. La presenza di un obbligo normativo a carico del franchisor a fornire le informazioni precontrattuali in forma scritta, con idonea documentazione e idonea prova di consegna e ricezione, avrebbe certamente evitato il contenzioso in questione con notevoli risparmi per le aziende contendenti e risparmi per le casse dello Stato, avrebbe fornito certezza alle parti su ciò che costituiva dovere e diritto, avrebbe evitato la presenza di franchisor più “fumosi” ma rispettosi dell’attuale legge, ecc., ecc..

*** IN EVIDENZA

La Legge del 6 maggio 2004, la n.129 che regolamenta il franchising, è una legge dal testo scorrevole e semplice, ma presenta carenze molto importanti. • RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER COLPA DELL’AFFILIANTE: omesso o incompleto adempimento degli obblighi di informativa precontrattuale • RISARCIMENTO DEL DANNO: lo può richiedere l’affiliato • CONCLUSIONI: Non si tratta di giudizi e valutazioni soggettive, ma solo oggettive e l’oggettività giunge proprio da numerose sentenze dei Tribunali che non fanno altro che certificare l’infondatezza di chi sostiene che la normativa italiana sul franchising stia ben funzionando

L’assenza di una tale disposizione lascia ampi spazi a disposizione di chi potrà farla franca per vari motivi. Insomma, le sentenze mettono in clamorosa evidenza che la mancanza di una regolamentazione che dia certezza e sicurezza alle due parti contrattuali alza il rischio che siano proprio le prestazioni professionali di avvocati e i conseguenti giudizi dei Tribunali a dovere lentamente portare a far sapere non come debba essere attuata una normativa, quella sul franchising, utile ma incompleta, ma come non cadere proprio nelle “trappole” contenute dalla normativa con le sue carenze. Non si tratta di giudizi e valutazioni soggettive, ma solo oggettive e l’oggettività giunge proprio da queste ed altre sentenze che non fanno altro che certificare l’infondatezza di chi sostiene che la normativa italiana sul franchising stia ben funzionando e non necessiti di un aggiornamento indirizzato a tutelare maggiormente franchisor e franchisee e, quindi, il settore, unici obiettivi degni di attenzione. Non solo, smentisce clamorosamente tutti coloro che continuano a sostenere che il contenzioso nel settore è diminuito, considerando, ad esempio, che il dato della mediazione-conciliazione non lo si saprà mai.

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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

Ha il compito di controllare e tutelare gli interessi dei consumatori, in materia di pratiche commerciali scorrette

L’AGCM E LA PUBBLICITÀ INGANNEVOLE IN TEMA DI FRANCHISING L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) si può attivare sia d’ufficio sia su segnalazione del franchisee quindi è molto importante che il franchisor presti estrema attenzione al contenuto del know-how ed ai suoi requisiti, previsti dalla Legge n. 129/2004. avv. Paolo Fortina e dott.ssa Ilaria Secchiatti*

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/ OCCHIO ALLA LEGGE /

L’

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, c.d. AGCM, è un’autorità amministrativa indipendente italiana, istituita dalla legge 10 ottobre 1990, n. 287, incaricata principalmente di tutelare la concorrenza e il mercato nazionale. Dal 2011, l’autorità è composta da tre componenti, di cui uno è il presidente. I membri dell’Autorità sono nominati dai presidenti della Camera e del Senato e ciascuna carica ha una durata di 7 anni, non rinnovabili. Tra le varie mansioni, l’AGCM svolge la funzione di controllare e tutelare gli interessi dei consumatori, in materia di pratiche commerciali scorrette, clausole vessatorie e pubblicità ingannevole. L’autorità in tal ultimo caso può procedere ad istruttorie o indagini conoscitive, che possono concludersi con una diffida o, come nella maggior parte dei casi, in una sanzione amministrativa. In questo articolo ci soffermeremo sulla possibilità di intervento per pubblicità ingannevole della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) a causa della mancata o dell’insufficiente trasmissione del know how da parte del franchisor, poiché sono sempre più frequenti le sanzioni erogate da tale autorità contro i franchisor che non rispettino questo requisito essenziale. Ma prima di proseguire sarà necessario riprendere alcuni concetti fondamentali circa il tema del know-how. Come è già stato più volte ribadito negli articoli precedenti, l’elemento di maggior rilevanza nel contratto di franchising è il know-how che consiste nel c.d. “sapere pratico”, generato dal franchisor e trasmesso al franchisee in via contrattuale. Detto elemento fa parte del c.d. franchise package, ossia di quel complesso di diritti che il franchisor concede al franchisee al fine di creare una sorta di alter ego, dotato delle stesse capacità e delle conoscenze necessarie per ricoprire la figura del franchisor avanti al gruppo di consumatori di un settore. Brevemente, il know-how è richiamato genericamente dalla Legge n. 129/2004 come “un patrimonio di conoscenze pratiche non brevettate derivanti da esperienze e prove eseguite dall’affiliante (franchisor)”. Si tratta, quindi, di un complesso di

esperienze, informazioni, conoscenze, abilità operative indispensabili per svolgere una determinata attività che non sono state brevettate dal franchisor per ragioni di carattere strategiche-economiche o per contraria previsione di Legge. Tuttavia, ciò che contraddistingue e determina la preponderanza del franchising rispetto ad altre tipologie di accordi commerciali, è la circostanza per cui il franchisor non distribuisce semplicemente prodotti ai propri affiliati, ma offre loro una complessa formula imprenditoriale, caratterizzata per la sua segretezza, la sua individualità e la sua originalità. In ciò si sostanzia appunto il trasferimento del know-how, ovvero del “pacchetto” di conoscenze e tecniche messe a punto dal franchisor, attraverso l’applicazione di esperienze dallo stesso maturate. Ciò nonostante, può accadere che la trasmissione del know-how sia assente o insufficiente, integrando così un’ipotesi di pubblicità ingannevole, che potrebbe interessare l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e di conseguenza attivare un procedimento innanzi a quest’ultima. Difatti, l’AGCM si può attivare sia d’ufficio sia su

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segnalazione del franchisee. Naturalmente la segnalazione all’AGCM deve contenere i dati identificativi del franchisee, poiché non sono ammissibili denunce anonime, l’indicazione del franchise package denunciato ed i motivi di carenza per i quali lo si ritiene ingannevole. Se nel corso dell’indagine non emergono elementi di ingannevolezza, si ha l’archiviazione del caso. Altrimenti l’AGCM prosegue con la fase istruttoria, dandone comunicazione a tutti i soggetti coinvolti e pubblicizzando la procedura anche e sul sito internet dell’AGCM. Il procedimento deve concludersi di regola entro un termine breve di 120 giorni, prorogabile per un massimo di 60 giorni quando vi siano particolari esigenze istruttorie. Tale procedimento è volto a determinare dettagliatamente il contenuto del know-how, oggetto del contratto di franchising concluso tra le parti, la sussistenza dei requisiti di legge, la correttezza del mezzo individuato per la sua trasmissione e, dunque, tutto ciò che è inerente alla tipologia di know-how e al settore economico-produttivo di competenza. Nel corso dell’istruttoria le parti interessate hanno la possibilità di difendersi, depositando le memorie difensive, accedere alla documentazione di causa, tranne nei casi di manifesta riservatezza dei segreti commerciali e possono essere sentite dal responsabile del procedimento circa l’effettivo

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contenuto del know-how o su altri punti cruciali. Alla conclusione di tale procedimento, l’AGCM può adottare due provvedimento: in un caso, se riterrà fondata la segnalazione di carenza o assenza del know-how potrà irrogare con provvedimento amministrativo una elevata sanzione pecuniaria nei confronti del franchisor inadempiente oppure, se non riterrà fondata la segnalazione potrà adottare un provvedimento di chiusura. Un noto esempio di quanto è stato descritto fino ad ora è il caso AreaFilm che nel 2007 ha generato un primo precedente di intervento dell’AGCM contro un franchisor per ingannevolezza di un messaggio pubblicitario pubblicato su varie piattaforme digitali. In particolare, nel 2007 un consumatore segnalava all’AGCM una presunta ingannevolezza riferita al contenuto del sito internet areafilm.it, all’interno del quale si promuoveva l’affiliazione ad AreaFilm. Detta società affermava di godere di una ventennale esperienza nella distribuzione dei prodotti Home-Video ed offriva ai possibili affiliati l’opportunità di diventare professionisti del settore, assicurando un’assistenza commerciale, fiscale, formativa e un supporto ai futuri affiliati in tutte le fasi necessarie per l’avviamento ed il consolidamento del punto vendita Allo stesso modo veniva segnalata anche l’intervista ingannevole del responsabile commerciale di


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AreaFilm, pubblicata sul sito infofranchising.it, in cui lo stesso illustrava, in termini entusiastici ed enfatici, qualità e pregi dell’offerta e le caratteristiche dell’affiliazione proposta, sottolineando la sua unicità, oltre il suo successo, l’assistenza e il supporto assicurati all’affiliato in fase di avviamento e di consolidamento del negozio. Nel corso di tale vicenda, l’AGCM, con provvedimento n. 17609/2007, accertava l’inadeguatezza e la mendacità del messaggio promozionale di Area Film. Infatti, dalle risultanze istruttorie emergeva che in verità AreaFilm era di recente costituzione, non possedeva la vantata esperienza ventennale nel settore della distribuzione di prodotti home-video; le prospettive di guadagno enunciate si fondavano su prospetti e proiezioni meramente presuntivi e privi di riscontro oggettivo; il know-how consisteva in un veloce corso di formazione diretto a consentire l’utilizzo di software e dei distributori e pertanto privo di qualsiasi requisito di legge circa la sua segretezza, la sua individualità e la sua originalità. In particolare le strategie commerciali, l’assistenza gestionale e la stretta collaborazione, promesse da AreaFilm, si limitavano a proposte non vincolanti, suggerimenti di tipo promozionale

*** IN EVIDENZA

• L’elemento di maggior rilevanza nel contratto di franchising è il know-how che consiste nel c.d. “sapere pratico”, generato dal franchisor e trasmesso al franchisee in via contrattuale • Segretezza, individualità e originalità: la complessa formula imprenditoriale del sistema franchising • Il franchisee ha la possibilità di tutelare la propria posizione giuridica e di conseguenza i propri interessi commerciali nel caso di carenza o inadeguatezza del know-how

dispensati periodicamente e consulenze telefoniche prestate all’occorrenza da AreaFilm. Per tali motivi l’AGCM irrogava al franchisor una sanzione pecuniaria di euro 21.100 per pubblicità ingannevole, dovuta tra le tante motivazioni anche ad una grave carenza del know how. Successivamente Area Film, noncurante del provvedimento dell’AGCM, reiterava il comportamento ingannevole utilizzando link su altri siti. L’AGCM aveva quindi nuovamente sanzionato il franchisor con la pena di euro 100.000 per inottemperanza al precedente provvedimento. Anche se il provvedimento dell’AGCM era stato poi impugnato da Area Film dapprima davanti al TAR e poi davanti al Consiglio di Stato, il provvedimento sanzionatorio veniva confermato in entrambe le sedi giudiziarie. Insomma, è molto importante che il franchisor presti estrema attenzione al contenuto del knowhow ed ai suoi requisiti, previsti dalla Legge n. 129/2004. Quindi, visto il fondamentale ruolo del know-how nel rapporto di affiliazione, lo stesso deve essere non solo descritto con sufficiente chiarezza e precisione, ma anche trasmesso al franchisee con strumenti più che idonei, altrimenti il rapporto tra franchisor e franchisee potrebbe diventare oggetto di interesse da parte dell’AGCM. In conclusione, il franchisee dispone di due sedi attraverso le quali ha la possibilità di tutelare la propria posizione giuridica e di conseguenza i propri interessi commerciali nel caso di carenza o inadeguatezza del know-how: sul piano civilistico il franchisee può adire il giudice ordinario avvalendosi degli istituti giuridici della nullità o, in alternativa, dell’annullabilità per inadempimento del contratto di franchising, mentre, sul piano amministrativo può attivare l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato affinché quest’ultima, previa segnalazione del franchisee, accerti la condotta sleale del franchisor ed irroghi una sanzione amministrativa pecuniaria adeguata contro quest’ultimo. *Avvocato, NL Studio Legale

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Esistono numerose obbligazioni in capo all’affiliante che devono essere adempiute nella fase di esecuzione del contratto

I DOVERI E GLI OBBLIGHI DEL FRANCHISOR Qui di seguito analizzeremo brevemente i più importanti obblighi dell’affiliante di Alessandra Sonnati*

T

ra gli obblighi posti dalla legge in capo al franchisor c’è quello dell’informativa precontrattuale, previsto dall’art. 4 della legge 129/2004, che impone al franchisor di fornire, almeno trenta giorni prima della sottoscrizione del contratto di affiliazione commerciale, la “copia completa del contratto da sottoscrivere”, corredato da una serie di informazioni quali:

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a. i principali dati relativi all’affiliante; b. l’indicazione dei marchi utilizzati nel sistema, con gli estremi della relativa registrazione o del deposito, o della licenza concessa all’affiliante dal terzo; c. una sintetica illustrazione degli elementi caratterizzanti l’attività oggetto dell’affiliazione commerciale;


d. una lista degli affiliati al momento operanti nel sistema e dei punti vendita diretti dell’affiliante; e. l’indicazione della variazione, anno per anno, del numero degli affiliati con relativa ubicazione negli ultimi tre anni; f. la descrizione sintetica degli eventuali procedimenti giudiziari o arbitrali, promossi nei confronti dell’affiliante e che si siano conclusi negli ultimi tre anni. Tale articolo deve essere letto in congiunzione con l’art. 3 della legge 129/2004, il quale elenca una serie di elementi che il contratto deve necessariamente contenere. L’insieme delle informazioni di cui agli artt. 3 e 4 della legge costituisce il nocciolo delle informazioni che devono essere fornite preventivamente all’aspirante affiliato prima che questi stipuli il contratto. Esistono però ancora più numerose obbligazioni in capo all’affiliante che devono essere adempiute nella fase di esecuzione del contratto. Qui di seguito analizzeremo brevemente i più importanti obblighi dell’affiliante. i.

La trasmissione dei segni distintivi. Tale obbligo è desumibile dall’art. 1 della legge, secondo il quale uno degli elementi che contraddistingue il franchising da altre tipologie di contratti è la concessione in licenza di un insieme di diritti di proprietà industriale, di cui la legge fa una lunga elencazione. Alcuni di essi non potranno mai mancare, come i marchi o l’insegna (la quale, in genere, è costituita dal marchio utilizzato come insegna), mentre altri sono invece solo eventuali se non molto rari, come il caso dei brevetti. ii. La trasmissione del know-how. Un altro obbligo, che si ricava dall’art. 3.4, lett. d) della legge, è quello di mettere a disposizione del franchisee il know-how, con le caratteristiche indicate dalla legge. La legge nulla dice sul modo col quale il know-how deve essere “fornito”. Esso di solito è racchiuso nel manuale operativo, ma spesso è composto da “conoscenze pratiche” che vengono trasmesse oralmente e con la pratica mediante il training e la formazione. In tale caso il contratto dovrà coordinarsi con la lett. f ) dell’art. 3.4, che impone di descrivere le caratteristiche

iii.

iv.

v.

vi.

della formazione. Mentre l’insussistenza del know-how è causa di nullità del contratto di franchising, la sua mancata trasmissione costituirà invece inadempimento contrattuale da far valere secondo i rimedi di legge. L’assistenza e la consulenza tecnica e commerciale. L’assistenza e consulenza tecnica e commerciale sono un elemento essenziale che non può mancare in un vero franchising. Tale conclusione è avvalorata dall’art. 3.4, lett. f ) che fa obbligo di indicare nel contratto “le caratteristiche dei servizi offerti dall’affiliante in termini di assistenza tecnica e commerciale, progettazione ed allestimento, formazione”. La fornitura di prodotti (supply). Si tratta di un obbligo di rilevante importanza soprattutto nel franchising di distribuzione di beni ma che sussiste anche nel franchising di servizi, in quanto quasi sempre l’erogazione dei servizi è accompagnata da beni strumentali o finali che l’affiliato deve acquistare presso l’affiliante o da produttori da esso indicati (ad esempio dei macchinari specifici o un particolare programma software). La promozione pubblicitaria della rete. L’attività promozionale in esame è quella c.d. “istituzionale”, che viene realizzata dal franchisor in favore di tutta la rete di distribuzione per rafforzare il marchio. Essa si distingue dalla pubblicità c.d. “locale”, che viene invece realizzata dal singolo franchisee a proprio esclusivo beneficio, di norma previa approvazione da parte del franchisor dei contenuti. L’esclusiva territoriale (eventuale). Un discorso a parte merita invece l’esclusiva territoriale a favore del franchisee, che vincola il franchisor a non servirsi nello stesso territorio di altri franchisees e/o a non aprire, sempre nel territorio, punti vendita diretti. Non essendo l’esclusiva territoriale un elemento strettamente connaturato al contratto, sarà più che legittimo per l’affiliato chiedere un’esclusiva, ma sarà altrettanto legittimo per l’affiliante non concederla o condizionarla al raggiungimento di determinati risultati. *Avvocato - Frignani e Associati Studio Legale

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/ IL SEGNALIBRO /

Un Green New Deal globale contro il climate change: il nuovo libro di Jeremy Rifkin

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n questo libro Jeremy Rifkin, autore bestseller del «New York Times» e famoso teorico dell’economia, espone il pensiero politico e il piano economico per il Green New Deal di cui abbiamo bisogno in questo momento critico. La convergenza fra la bolla dei combustibili fossili fuori mercato e una visione politica verde apre la possibilità di un passaggio a un’era ecologica post carbonio, in tempo per prevenire l’aumento della temperatura che ci farebbe superare il limite oltre il quale tornare indietro diverrebbe impossibile. Con venticinque anni di esperienza nel promuovere cambiamenti simili a questo nell’Unione europea e nella Repubblica popolare cinese, Rifkin presenta la sua visione su come rivoluzionare l’economia globale e salvare la vita sulla Terra. Una nuova visione sul futuro dell’umanità sta rapidamente guadagnando slancio. Di fronte a un’emergenza climatica planetaria, una giovane generazione sta promuovendo un dibattito sull’ipotesi di

un Green New Deal e dettando il programma di un audace movimento politico capace di rivoluzionare la società. Sono i Millennial a farsi carico del problema del cambiamento climatico. Se il Green New Deal è diventato un tema fondamentale nella sfera politica, nel mondo delle imprese sta emergendo un movimento parallelo che nei prossimi anni scuoterà le fondamenta dell’economia globale. Settori chiave dell’economia si stanno prontamente sganciando dai combustibili fossili a favore dell’energia solare ed eolica, più a buon mercato e accompagnate da nuove opportunità di business e occupazione. Nuovi studi stanno suonando l’allarme: migliaia di miliardi di dollari in combustibili fossili per i quali non esiste più un mercato potrebbero creare una bolla suscettibile di scoppiare entro il 2028, provocando il crollo della civiltà dei combustibili fossili. Il mercato sta parlando e i governi, se vogliono sopravvivere e prosperare, dovranno adattarsi.

UN GREEN N E W D E A L GLOBA LE Autore: Jeremy Rifkin Editore: Mondadori Pagine: 300 / Prezzo: € 22,00 Uno dei più brillanti pensatori del nostro tempo, consigliere della leadership dell’Unione Europea, della Repubblica Popolare Cinese e anche di molti altri leader mondiali. Tiene inoltre lezioni alla Warthon School dell’Università di Pennsylvania sul rapporto fra l’evoluzione della scienza e della tecnologia e lo sviluppo economico, l’ambiente e la cultura. NOTE SULL’AUTORE:

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/ IL SEGNALIBRO /

LA CIVI LTÀ D E LL’ E M PAT IA – BE ST SE LLE R Autore: Jeremy Rifkin Editore: Mondadori Pagine: 644 / Prezzo: € 11,00 Per secoli filosofi, scienziati, psicologi ed economisti hanno contribuito a diffondere l’idea che l’essere umano sia per natura aggressivo e utilitarista. Ma negli ultimi decenni alcune scoperte nel campo della biologia e delle neuroscienze hanno dimostrato, al contrario, che uomini e donne manifestano fin dalla più tenera età la capacità di relazionarsi con gli altri in maniera empatica. Alla luce di questo nuovo approccio, Jeremy Rifkin propone una radicale rilettura del corso degli eventi umani: se nel mondo agricolo la coscienza era governata dalla fede e in quello industriale dalla ragione, con la globalizzazione e la transizione all’era dell’informazione si fonderà sull’empatia. Mentre le società depredavano i beni della natura, infatti, si è fatta silenziosamente strada una nuova “coscienza biosferica” che ha la forza di renderci davvero solidali con il pianeta che abitiamo, portandoci a ridefinire il corso dello sviluppo economico e i nostri stili di vita nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale. Sta a ognuno di noi far sì che questa nuova “civiltà dell’empatia” veda la luce prima che sia troppo tardi.

LA FINE D E L LAVOR O – BE ST SE LLE R Autore: Jeremy Rifkin Editore: Mondadori Pagine: 574 / Prezzo: € 10,50 La rivoluzione tecnologica e informatica che ha segnato gli ultimi decenni del ventesimo secolo e l’inizio del terzo millennio ha portato nel mondo del lavoro veri e propri sconvolgimenti caratterizzati dalla progressiva scomparsa dei vecchi “mestieri” e dalla crescente obsolescenza delle abilità e delle competenze acquisite dai lavoratori delle generazioni meno giovani. Stiamo entrando – sostiene Rifkin – nell’era della “fine del lavoro”: calcolatori e robot sostituiscono via via l’uomo in un numero crescente di settori produttivi, un fenomeno che non riusciranno ad arginare neppure le professioni emergenti e i nuovi mercati esteri. E, in un’economia che si globalizza, ogni stato dovrà fare i conti con una massa sempre più consistente di disoccupati. Nel suo saggio, intelligente e provocatorio quanto pieno di speranze per il futuro, Rifkin non prospetta l’imminenza di una catastrofe socioeconomica, ma ci spiega come sarà possibile sfruttare le potenzialità della tecnologia per evitare il collasso e creare un nuovo e più umano ordine sociale.

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LE BUSINESS CARD



APPUNTI RETAIL In questo numero: Con Paper Phone il telefonino diventa di carta. L’applicazione raccoglie una

serie di informazioni importanti dallo smartphone e prepara un file di stampa su un foglio così si può uscire senza telefonino. Inoltre, l’app TeamViewer con oltre 50 milioni di dowload è una delle soluzioni migliori per la gestione e l’accesso in remoto ad altri dispositivi. Utile soprattutto per risolvere problemi senza essere fisicamente davanti ad un pc.

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WE FLIP, METTI IN PAUSA L’USO DELLO SMARTPHONE L’APP è una delle sei nuove app, già disponibili nel Play Store, lanciate da Google per il benessere digitale. We Flip è una sorta di gioco di gruppo dove ciascun giocatore scarica l’app sul proprio telefono e attivando il bottone “non disturbare”, si crea una pausa generale dall’uso dello smartphone per tutti. Se uno dei partecipanti riprende ad usare il suo smarthphone viene sbloccata la sessione di pausa anche per gli altri membri del gruppo. L’App nasce per introdurre un utilizzo più ponderato dei telefonini.

DAYLIO, ECCO COME TI SENTI Nel 2019 abbiamo una vita così piena di situazioni e stimoli che non sappiamo più che umore avere o come ci sentiamo. Come stai? Te lo dice Daylio. Basta scegliere dall’interfaccia l’emoticon che corrisponde all’umore del momento e cliccarla. L’app con le sue funzionalità di diario ti aiuta a monitorare l’umore con grafici e mini-statistiche e ti aiuta a capire come affronti le varie situazioni e che cosa ti fa stare bene e cosa no.

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STIRAPP, CAMICIE STIRATE A DOMICILIO Stirapp è un’app dell’omonima startup. L’app consente di prenotare un ritiro a domicilio di panni da lavare che in 48 h verranno restituiti lavati e stirati. L’app ha una funzionalità Wallet, ovvero un portafoglio che consente di effettuare più ordini senza ricaricare e beneficiando di alcuni benefit. L’app nata in Emilia Romagna è arrivata a fine Settembre anche a Milano. La startup ha annunciato qualche rinnovo nel look in concomitanza con l’approdo nel capoluogo lombardo.


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GOOGLE PAPER PHONE, LA SESTA APP GOOGLE PER IL BENESSERE DIGITALE Paper Phone è la sesta app sperimentale di Google per il benessere digitale. L’applicazione raccoglie una serie di informazioni importanti dallo smartphone come i contatti, gli itinerari di Google Maps, e prepara un file di stampa su un foglio A4. Il foglio stampato può poi essere piegato e creare un’agendina formato A6. L’idea è che l’agendina raccogliendo le informazioni essenziali permetta di uscire di casa senza lo smartphone. Il telefonino diventa di carta!

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TEAMVIEWER, CONTROLLARE GLI ALTRI DISPOSITIVI DA REMOTO L’app TeamViewer con oltre 50 milioni di dowload è una delle soluzioni migliori per la gestione e l’accesso in remoto ad altri dispositivi. Utile soprattutto per fornire assistenza ai clienti e dipendenti e risolvere problemi senza essere fisicamente davanti ad un pc, esiste sia per mobile che per pc. Il software permette di mantenerti informato sui problemi ricevendo una notifica non appena qualcosa sta andando storto. L’app può contare su un sistema sicuro e antimalware.

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TIKTOK, UN FATTURATO DA URLO Nel 2017 la Bytedance aveva lanciato TikTok in Cina (dove era conosciuta come ‘Douyin’). In sostanza si tratta di un’applicazione social, che permette attraverso il playback di creare video a tema musicale, imitando le star della musica. L’app con quasi 5 stelle su 5 e oltre 500 milioni di download solo su Google Play è il social più in crescita nel 2019, sfidando per fatturato i colossi Facebook e Instagram. Tik Tok è diventata un fenomeno economico di interesse globale.

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UP & DOWN La nostra rubbrica che ha come obiettivo quello di verificare se il sito del franchisor è esaustivo nelle informazioni pubblicate.

IDEA BELLEZZA / www.ideabellezza.it Il piano di sviluppo franchising del brand Idea Bellezza si trova sinteticamente ma esaustivamente spiegato nella pagina franchising del sito ufficiale. È lì possibile consultare sotto forma di tabella le informazioni più importanti come: ammontare delle royaltes, caratteristiche del punto vendita e punti di forza.

DOPPIO MALTO / www.d o p p i o mal to.co m La sezione in franchising del sito di Doppio Malto si struttura in una breve introduzione che lascia all’utente la possibilità di scaricare una brochure informativa. Nella brochure ci sono la maggior parte delle informazioni utili da che cosa serve per iniziare, cosa prevede il contratto e il contributo marketing nazionale. Una bella idea le due slide “Step by step” dove vengono spiegate le fasi che portano ad affiliarsi.

GIAPPO / www.g i ap p o.co m Il progetto franchising del brand Giappo, catena di SushiBar, si trova spiegato nella sezione apposita del sito. La pagina è poco estesa, non troppo approfondita e non molto funzionale a chi sta cercando informazioni. Soprattutto alla voce “Format Giappo” occorre spiegare e sintetizzare la proposta in modo che il potenziale affiliato sia predisposto ad un primo contatto.

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VODAFONE / www.vo d a fo ne. i t La sezione franchising del sito Vodafone si articola in: franchising Vodafone, perché diventare partner, testimonianze, gallery e scarica la brochure. Dal momento che le informazioni sono poche nella sezione dedicata, la brochure dovrebbe illustrare in maniera più esaustiva la proposta di affiliazione. Nonostante alcune informazioni sono citate occorrerebbe una tabella riassuntiva che le risalti.

FIORITO / www.f i o r i to. ne t La catena franchising Fiorito, commercializzazione fiori e piante, ha un bottone del suo sito dedicato alle informazioni per i potenziali affiliati. Dopo un’introduzione del brand sono spiegati i requisiti del potenziale affiliato, le formule di affiliazione, le fasi del processo di apertura e infine il form di contatto. La proposta è spiegata in maniera sintetica ma esaustiva e con una grafica accattivante. Promosso!

VINOTECA / www.v i no te caf ranc hi si ng .co m Il format franchising di Vinetoca è spiegato nel bottone “franchising opportunità” del sito del brand. Qui vengono spiegati i vantaggi di aprire in franchising con il brand e l’ammontare dell’investimento, oltre che alcune caratteristiche del contratto. Le informazioni sono esaustive quindi la sezione è promossa anche se sarebbe utile una scheda riassuntiva.

• Scheda franchising con informazioni essenziali sul progetto contenente anche: ammontare dei costi di investimento, ammontare del diritto di ingresso, ammontare e periodicità delle royalties sia sulle vendite che sulle pubblicità • Descrizione esaustiva dell’attività e dei servizi e/o prodotti distribuiti • Elenco, ubicazione e riferimenti degli affiliati in essere

• Modalità di affiliazione • Possibilità di porre domande specifiche da parte dei potenziali affiliati • Eventuali zone di preferenza per l’ubicazione delle nuove attività • Presenza di esclusiva di zona • Storia dell’affiliante • Un conto economico medio • Il fatturato minimo conseguibile

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AGENDA 2019/2020 DICEMBRE 4-5-6 // HKTDC HONG KONG INTERNATIONAL FRANCHISING SHOW Hong Kong, Cina 5-7

// FRANCHISE EXPO WEST 2019 Long Beach, USA

3-4-12-16 //

SEMINARIO: COME VINCERE NEL WEB 3/12 Milano, 4/12 Brescia,12/12 Verona,16/12 Napoli

GENNAIO 2020 11-14

// NRF CON RETAIL TOUR New York, U.S.A

FEBBRAIO 2020 31-1

// THE BRITISH & INTERNATIONAL FRANCHISE EXHIBITION 2020 Londra, uk

MARZO 2020 22-25 // FRANCHISE EXPO PARIS Parigi, Francia 25-27 // BUY BRAND MARKET Mosca, Russia 25-28 // FRANCHISE ASIA PHILIPPINES Manila, Filippine

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Acconsento al trattamento dei dati da parte di WM Capital S.p.A. nel rispetto della normativa sulla tutela dei dati personali, regolamento EU n. 2016/679, l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico e/o comunicazioni personali. Ai sensi degli artt. 7 e 10 ai suddetti destinatari è data facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o 95 rettifica dei dati, mediante comunicazione scritta all’Editore WM Capital, via Pontaccio 2, Milano, luogo di custodia della banca dati medesima.


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