6.
chiede una moratoria internazionale su tutte le attività minerarie in alto mare, nonché il divieto di esplorazioni o perforazioni per l'estrazione di petrolio o gas all'interno o in prossimità delle zone marine protette e delle zone costiere, come richiesto nella risoluzione del Parlamento del 16 gennaio 2018, al fine di proteggere gli ecosistemi oceanici, le popolazioni ittiche e il futuro del settore della pesca dell'UE;
7.
sottolinea che il coinvolgimento degli esistenti portatori di interessi, come i pescatori e gli acquacoltori, è un prerequisito per l'attuazione di una strategia ambiziosa per le energie rinnovabili offshore; ricorda che le consultazioni con i settori marittimo e della pesca e con le comunità costiere sulla condivisione dello spazio marittimo sono essenziali per il successo di qualsiasi strategia di questo tipo; sostiene, in queste condizioni, l'iniziativa della Commissione di istituire una strategia per le energie rinnovabili offshore;
8.
sottolinea che il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP) si presta perfettamente per sostenere la transizione ecologica e che questi settori devono ricevere un adeguato sostegno finanziario per aiutarli a realizzare con successo tale transizione;
Transizione e innovazione digitali 9.
sottolinea la necessità di includere i settori della pesca e dell'acquacoltura nella transizione digitale; ritiene che la transizione digitale di questi settori ne migliorerà la competitività, la resilienza e la sostenibilità e consentirà la produzione di nuovi dati, facilitando nel contempo la raccolta e l'accessibilità dei dati, oltre a migliorare la comprensione degli ambienti acquatici e della biodiversità marina e la conoscenza della loro evoluzione in tempo reale;
10.
sottolinea che una transizione digitale ben riuscita dei settori della pesca e dell'acquacoltura contribuirà a migliorare il funzionamento del mercato dei prodotti ittici grazie a una migliore corrispondenza tra domanda e offerta e all'ottimizzazione della catena di approvvigionamento in un settore caratterizzato da una forte frammentazione geografica delle fonti di approvvigionamento;
11.
ritiene che la digitalizzazione dei settori della pesca e dell'acquacoltura renderà più efficaci i sistemi di controllo e di tracciabilità dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, accrescerà il valore di questi prodotti, promuoverà la fiducia dei consumatori e contribuirà alla lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non dichiarata (INN); chiede l'inclusione nella strategia "dal produttore al consumatore" di una sezione dedicata alla valorizzazione dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura, al fine di sostenere questi settori nella transizione ecologica e digitale;
12.
ritiene che l'innovazione debba svolgere un ruolo essenziale nel raggiungimento del triplice obiettivo della transizione ecologica, della transizione digitale e della competitività globale per i settori della pesca e dell'acquacoltura, e debba in particolare incoraggiare lo sviluppo di nuove tecniche e attrezzature di pesca più selettive e più ecologiche; sottolinea l'importanza dell'innovazione e della ricerca scientifica in questi settori al fine di raggiungere l'obiettivo di sostenibilità della politica comune della pesca; ritiene che una politica proattiva di formazione, finanziamento e partenariato internazionali mirante a sviluppare la ricerca per lo sfruttamento del mare sia essenziale per promuovere l'innovazione in questo settore;
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