Slide Scudo democratico contro le interferenze straniere

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Romania

Durante le elezioni del 2024, sono state denunciate "interferenze senza precedenti" da parte della Russia, che ha sostenuto candidati filo-russi, orchestrato campagne di disinformazione online, condotto cyberattacchi, infiltrato agenti diplomatici e persino tentato un colpo di stato.

Georgia

Nelle elezioni del 2024, vinte dal partito di governo filo-russo Sogno Georgiano, sono state denunciate gravi irregolarità, tra cui violazioni della segretezza del voto, aggressioni a osservatori e giornalisti, nonché manipolazione delle schede elettorali.

Moldavia

Nel 2024, la polizia di frontiera ha fermato oltre 100 passeggeri provenienti dalla Russia con ingenti somme di denaro in contanti, presumibilmente destinate a finanziare proteste antigovernative e influenzare il voto.

In ottobre, le autorità moldave hanno denunciato una frode elettorale in cui circa 130mila elettori sarebbero stati pagati con fondi russi per votare "no" al referendum sull'integrazione dell'adesione all'Unione Europea nella Costituzione.

Ursula Von der Leyen lo aveva messo in agenda già nel maggio 2024:

«Se sarò rieletta, la Commissione proporrà lo SCUDO EUROPEO PER LA DEMOCRAZIA
come obiettivo prioritario»

In sintesi, questo strumento dovrebbe prevedere:

▪ il rilevamento delle informazioni per evidenziare eventuali manipolazioni

▪ la condivisione dell’intelligence sulle minacce da parte delle varie agenzie che si occupano di questo problema a livello nazionale

▪ la creazione di una struttura comune a livello europeo per contrastare le interferenze straniere

A dicembre 2024 la Corte Costituzionale della Romania ha annullato il primo turno delle presidenziali nel dicembre 2024.

A gennaio 2025, la Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa ha approvato un rapporto sulle condizioni e le garanzie a cui dovrebbero essere sottoposte le procedure per invalidare l’esito delle elezioni , quando queste sono state oggetto di una attività di ingerenza esterna per condizionare con pratiche illecite il processo democratico

ROMANIA GEORGIA MOLDAVIA

Interferenze

▪ Campagne di disinformazione online

▪ Cyberattacchi

▪ Infiltrazione di agenti diplomatici

▪ Tentato colpo di stato

Brogli e violenze

▪ Violazioni della segretezza del voto

▪ Aggressioni a osservatori e giornalisti

▪ Manipolazione delle schede elettorali

Ingerenze economiche e corruzione

▪ Finanziamenti occulti per destabilizzare il paese

▪ Trasferimento di ingenti somme di denaro dalla Russia per finanziare proteste antigovernative

▪ Acquisto di voti per ostacolare l’adesione all’UE

TRE BENCHMARK EUROPEI: FRANCIA, SVEZIA E

SVEZIA FRANCIA SPAGNA

AGENZIA PER LA DIFESA

PSICOLOGICA (2022)

L’agenzia ha il compito di

▪ identificare

▪ analizzare

▪ riconoscere

▪ prevenire un’influenza maligna sull’informazione.

VIGINUM (2021)

Il servizio di vigilanza ha il compito di:

▪ analizzare dati e contenuti pubblici online in particolare nei periodi elettorali, per individuare possibili tentativi di disinformazione straniera.

▪ Trasmettere analisi e segnalazioni alle istituzioni competenti

PLAN DE ACCIÓN POR LA DEMOCRACIA (2024)

Il piano contiene una sezione per la «lotta contro la manipolazione delle informazioni e le ingerenze straniere», che prevede una maggiore responsabilità per le piattaforme online nel prevenire la diffusione della disinformazione

Cosa prevede la nostra proposta

L’obiettivo della legge è quello di contrastare le ingerenze straniere che si manifestano attraverso propaganda e manipolazione del dibattito democratico di un paese, con i seguenti strumenti:

ISTITUIRE COMITATI DI ANALISI PER CONTRASTARE LA DISINFORMAZIONE

La definizione di ingerenza straniera : le attività di diffusione di contenuti falsi, distorti e ingannevoli per l’alterazione del processo democratico, nonché i fin anziamenti erogati, a qualunque titolo, per il medesimo fine da parte di istituzioni o organizzazioni governative di Paesi terzi, nonché da persone fisiche e giuridiche operanti sotto il loro controllo o coordinamento. 2 3 1

GARANTIRE TRASPARENZA E CONTRASTARE LE INGERENZE GRAZIE AL

DOPPIO CONTROLLO DI AGCOM E DIS

INTERVENIRE CONTRO LA MANIPOLAZIONE DEL VOTO CON MISURE

STRAORDINARIE

Le piattaforme informative (giornali, organi di informazione, social network, etc .) individuati in base a criteri quantitativi e qualitativi si dovranno dotare di un COMITATO DI ANALISI composto da dieci soggetti estratti a sorte da un elenco nazionale di esperti, di formazione tecnica e giuridica, con i seguenti compiti:

Contrastare le attività di ingerenza esterna volte alla manipolazione del consenso politico, attraverso la produzione, promozione e diffusione di informazioni false o distorte

Verificare i contenuti diffusi (anche in base alla segnalazione degli utenti), rettificare e rimuovere quelli falsi e ingannevoli e bloccare l’operatività degli utenti ripetutamente coinvolti nelle attività di disinformazione

Segnalare e interdire l’uso manipolatorio di sistemi di intelligenza artificiale e di compagne organizzate e coordinate di diffusione dei contenuti falsi, distorti e ingannevoli, evidenziando anche l’origine geografica di tale attività

Riferire periodicamente all’AGCOM sulle attività svolte e promuovere buone pratiche tra gli utenti delle piattaforme sottoposte al loro controllo

1. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni vigila sul rispetto degli obblighi di legge da parte delle società ad essi sottoposte e sull’attività dei rispettivi comitati di analisi.

Inoltre, l’AGCOM:

• Trasmette alle Camere una relazione di sintesi sulle attività svolte dai comitati di analisi due volte l’anno, evidenziando gli eventuali profili di rischio rilevati dai comitati e ogni eventuale rilievo di interesse

• Valuta la pertinenza e l’adeguatezza delle misure adottate dalle società dell’informazione sottoposte agli obblighi di legge, indicando le iniziative correttive da adottare e il relativo termine

2. Il DIS vigila sulle attività di disinformazione e ingerenza esterna, trasmettendo alle Camere una relazione trimestrale sulle attività rilevate nell’ambito della propria attività.

Qualora l’AGCOM nei tre mesi antecedenti o successivi a una competizione elettorale, su segnalazione di almeno un quinto dei comitati di analisi, ravvisi la sussistenza di una campagna organizzata di disinformazione attraverso attività di ingerenza esterna invia una relazione informativa alle camere e al Presidente del Consiglio dei ministri.

Nel caso in cui l’AGCOM e il DIS segnalino a Parlamento e Governo una massiccia attività di ingerenza esterna, inizia un iter che può portare alla sospensione/annullamento delle elezioni di Camera, Senato e membri spettanti all’Italia nel Parlamento europeo .

Il Presidente del Consiglio dei ministri riferisce alle Camere entro tre giorni circa la sussistenza, la natura, l’origine e l’entità delle attività di ingerenza esterna individuate

Gli elementi di prova sono pubblicati sul sito istituzionale del Governo e trasmessi all’Autorità giudiziaria al fine di valutare eventuali responsabilità penali da parte dei soggetti coinvolti

Dove ravvisi che le attività di ingerenza documentate abbiano pregiudicato irreversibilmente l’integrità del processo democratico, il Parlamento può deliberare, a maggioranza dei due terzi dei componenti, la sospensione e l’aggiornamento del procedimento elettorale

Contro la deliberazione del Parlamento è ammesso ricorso presso la Corte Costituzionale; sul ricorso decide il collegio previsto dall’articolo 135, settimo comma, della Costituzione per i procedimenti di impeachment del Capo dello Stato

Qualora la procedura di sospensione non possa terminare prima delle elezioni, le Camere possono deliberare l’annullamento delle elezioni, anche dopo il loro svolgimento. Anche a questa delibera può essere opposto ricorso alla Corte Costituzionale .

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