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Borsette, la passione di una vita
Collezionismo ◆ Un tripudio di forme e colori per raccontare la storia della raccolta infinita di Agata
Maria Grazia Buletti
Borse e borsette: c’è chi possiede una borsa dalla quale non si separa mai, sempre quella o sempre lo stesso genere, e c’è chi desidera possedere tutte le varianti di colore di un determinato modello. Chi colleziona le borse vintage, chi quelle rigorosamente firmate e chi quelle microscopiche. E poi c’è Agata che colleziona borse e basta. Tante, tante, tante borse: «Penso di averne di ogni sorta, di ogni colore e dimensione; qualcuna mi è stata regalata, ma per la maggior parte le ho comprate un po’ dappertutto secondo come mi sentivo in quel momento, o seguendo la moda, oppure semplicemente innamorandomi della forma che in quel momento mi faceva sentire bene».
Agata ci riceve nella sua casa con la promessa di mostrarci «una grande collezione di borse e borsette di ogni genere, e le uso tutte!». Ma, onestamente, mai avremmo pensato di trovare tutta questa varietà e soprattutto questa quantità a dir poco incredibile. «Forse, il vero problema è che non riesco a buttarne via nemmeno una. Non so quante siano, per la verità, ne ho un po’ dappertutto», racconta mentre mostra quattro scatoloni che ne contengono non sappiamo quante ciascuno, ma che nel complesso potrebbero essere almeno un centinaio se non di più.
Alquanto stupiti dal tripudio di colori, forme e soprattutto dal nume-
Cruciverba
Il telefono del vento è una sorta di monumento che si trova in… e simbolicamente serve…. Termina le frasi leggendo a cruciverba ultimato le lettere nelle caselle evidenziate.
(Frase: 8 – 1, 7, 3, 1, 7) ro imprecisato, non facciamo a tempo a chiederle quando ha iniziato a collezionarle e se mai ne ha buttata via qualcuna, magari vecchia o forse rotta, che lei inizia a mostrarcele spiegandoci il perché e il per come di questa sua passione. Tirandole fuori una a una da uno dei quattro scatoloni, Agata ci mostra quella di rafia azzurra, con il bordino bianco: «Questa è la mia prima borsetta che mi hanno regalato quando avevo tre anni, ce l’ho ancora e qualche volta la uso come micro-bag che oggi è nuovamente di grande moda». Non ci nasconde la sua età: «Ho 56 di anni e ce l’ho ancora qui con me, la prima, insieme a quasi tutte quelle che ho comprato o che mi hanno regalato durante la mia vita». No, non ne ha gettate via molte e dinanzi all’evidenza della cospicua collezione che ci troviamo dinanzi non fatichiamo a crederle. Secondo lei: «Per noi donne la borsa è la nostra amica più fedele, conosce la nostra storia, ci accompagna sempre e sa contenere tutti gli oggetti che amiamo portarci dietro, un po’ come la casetta della lumaca». Però lei ne ha davvero un’infinità e spiega di non sapere bene quale sia il vero impulso che l’abbia portata a collezionarne così tante. Dice che in qualche modo sente che tut- te la rappresentino, ed è in linea con l’interpretazione psicologica che gli esperti danno del significato simbolico di questo importante accessorio paragonato a una sorta di «contenitore del nostro sé». Sempre meravigliati dalla quantità, ascoltiamo la storia di ciascuna borsetta che le passa per le mani, a partire da circa una quindicina di borse molto colorate e originali, con paillettes, raso e catenelle dorate: «Queste rigide sono delle mini-borse da sera, quelle “glamour” per intenderci». Poi passa a quelle (saranno una decina) che definisce «da lavoro»: «Sono capienti, squadrate così da essere “autorevoli” e contenere tutto quanto mi serve: computer, bottiglietta d’acqua, astuccio, agenda e telefonino». Passiamo a quelle di stoffe cangianti e coloratissime, piene di perline o conchiglie: «Sono etniche: in un certo periodo mi andava di essere un po’ zingara e casual; ci sta dentro qualsiasi cosa e fanno tendenza; hanno un loro stile, anche solo per portare il cane a spasso». Non manca un discreto numero di borse iconiche, delle firme più note: «Quando posso, mi permetto anche una Saint Laurent o una Karl Lagerfeld: mi fanno sentire chic in occasioni particolari». Però confida il sogno di una Chanel o di una Birkin Hermes: «Sono davvero tanto care, anche se so che fanno parte delle borse di design che diventano sempre più preziose, ma insom- ma: un sogno nel cassetto bisogna pur averlo!». Così ci spiega che una borsa Birkin Hermes, che purtroppo non può annoverare fra tutte le sue, abbia un valore che aumenta ogni anno del 14 percento.
Ciò che Agata racconta sulla sua collezione ci spinge a indagare sull’interpretazione psicologica non tanto della certificata cospicua collezione, quanto del valore simbolico della borsa: pare sia paragonata a «un’arma competitiva, polo di attrazione e messaggio verso le altre donne»; si dice compensi «la distanza tra come si è e come si vorrebbe essere» e via dicendo. Poi, la psicologia pone l’accento sul fatto che «le borse ci rassicurano mostrando coerenza».
E possiamo dire che la coerenza di collezionarne un’infinità lungo tutta la sua vita non manchi proprio alla nostra interlocutrice che ci regala un ultimo suo sogno: «Un giorno vorrei avere una borsa come quella della regina Elisabetta: una Launer. Pensi che la regina madre e la regina Elisabetta acquistavano entrambe queste borse da una ditta anglosassone che le ha servite per tutta la vita, e pare che Elisabetta abbia ricevuto in regalo la sua prima Launer dalla regina madre negli anni ’50. A me basterebbe riceverla per i miei 60 anni!». A questo punto, non le chiediamo quante saranno le borse della sua collezione se e quando questo suo sogno si dovesse avverare.
Soluzione
ORIZZONTALI
1. Capo di vestiario
6. Canta «Su di noi»
9. Eroe troiano
10. La famosa de’ Tolomei
12. Le iniziali di Leoncavallo
13. Davanti al nome del Principe
14. Fiume egiziano senza il finale
15. I vicoli di Venezia
16. Un dio greco
18. L’attore Schreiber
19. Immagini sacre
20. Organo linfatico addominale
21. Una signora... in gioco
22. Piccola insenatura
23. Le iniziali di Totti
24. Dentro all’astuccio...
25. È nero a Ginevra
27. Manifestano insoddisfazione
VERTICALI
1. Si accorciano scrivendo
2. Desinenza di diminutivo femminile
3. Relativo all’aviazione
4. Le iniziali dell’attore Amendola
5. Toro sacro agli egizi
6.
7.
8.
11.
14.
15.
17.
18.
20. L’uomo inglese
21. Prefisso che vuol dire dieci
22. Preposizione articolata
23. È adatto a Londra...
26.
Regolamento per i concorsi a premi pubblicati su «Azione» e sul sito web www.azione.ch I premi, tre carte regalo Migros del valore di 50 franchi, saranno sorteggiati tra i partecipanti che avranno fatto pervenire la soluzione corretta entro il venerdì seguente la pubblicazione del gioco. Partecipazione online: inserire la soluzione del cruciverba o del sudoku nell’apposito formulario pubblicato sulla pagina del sito. Partecipazione postale: la lettera o la cartolina postale che riporti la soluzione, corredata da nome, cognome, indirizzo del partecipante deve essere spedita a «Redazione Azione, Concorsi, C.P. 1055, 6901 Lugano». Non si intratterrà corrispondenza sui concorsi. Le vie legali sono escluse. Non è possibile un pagamento in contanti dei premi. I vincitori saranno avvertiti per iscritto. Partecipazione riservata esclusivamente a lettori che risiedono in Svizzera.