Evo - Blocco 12

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Merda...

...è tardissimo...

oh!

eh!

erhm... sì... ciao...

Umm... ci conosciamo?

Sì, cioè, no... cioè sì...


sĂŹ, ecco... quello sarei io...

Ezra?!

Ezra! non ci vediamo da quanto? dalle elementari? Dio, che bello!

sei davvero tu...? Quanto tempo...

Ffiore?

giĂ , quanto tempo...


con certe persone va così... le incontri in un punto del cammino e quando le lasci, sai di non averle lasciate sul serio...

sai che le ritroverai più avanti, in un modo o nell’altro, sai che non vi siete detti tutto, che il tempo ricaverà una stanzetta per voi due soltanto e avrete finalmente l’occasione di continuare il discorso...

...per riprenderlo più avanti ancora, forse, o per troncarlo una volta per tutte.

a volte, mentre attraversi una folla, il tuo sguardo si posa su un volto... e hai come la sensazione che in un altro momento, in un’altra vita, quel volto sarebbe potuto essere qualcosa di più che un estraneo sullo sfondo del tuo film...

ti compare davanti agli occhi un disegno e, per un attimo, in un attimo, vivi tutta una vita... qualcosa talmente bello, talmente rarefatto, da durare giusto il tempo di vederlo svanire...

ma lei... lei c’era sempre stata... e non avevo mai avuto bisogno di cercarla perché sapevo che, prima o poi, ci saremmo incontrati...

e sapevo anche che dal nostro incontro sarebbe dipeso tutto o quasi... sapevo che dal nostro incontro...


...sarebbe dipesa la mia vita...

beh... dovrei controllare la mia agenda, ma cosĂŹ su due piedi...

eccoci qua...

ci vediamo domani, giusto?

...direi che sĂŹ, potremmo vederci...

...poi sai, la vita è strana...

Fiore! Attenta!


FIOREEEE!!!!!!

hanf... hanf...

Gliela taglio? ... no, lascia stare‌ vuol dire che sta meglio.

!!! ops...

punti di vista. secondo me non arriva a domani.

scusa, io non volevo... stavo... avevo...

peccato, eri appena guarito‌


mmh... sì, così dovrebbe bastare.

ora ce la metteremo sopra. tu Cerca di spingerla bene contro la pelle. E non fare quella faccia. La ferita è okay?

La ferita... è okay? oh, beh... sì, è okay. e comunque chi sei? chi siete? dove siamo? come faccio a sapere che non siete...

i tipi della torre? tu calmati e vedrai che le risposte arriveranno.

qui di ferito c’è solo il mio orgoglio.

quando ribecco quello stronzo del tuo ragazzo...

passero non è il mio ragazzo... non quello fisso, insomma. e non mi riferivo all’occhio nero...


intanto le presentazioni... mi chiamo Verbena.

se fai il bravo un giorno o l’altro ti presento anche ernesta.

hai già conosciuto anche callista, la mia tetta sinistra

ora dai un bel tiro.

io sono Ezra. e di solito non vado in giro a palpare le ragazze... prima le porto almeno a prendere un gelato. e non fumo. e non mi drogo. e non comincerò certo a drogarmi ora.

tranquillo, nessuna droga. Serve solo a me per capire un paio di cose.

per favore, verbena... sono stanco... e confuso.

Capire che? Perché invece non mi dicnon ti dico chi sono? Dove sei? Cosa vogliamo? Lo vuoi sapere? Fuma! vediamo, se riesci a smetterla con le domande...

io non so chi sei, ezra... ma di gente stanca e confusa come te ne troviamo in continuazione, ed è sempre la stessa storia...

uhhh, la pancia…

vita precedente? Precedente a cosa? La smetti di parlare come se fossi morto?

fiuhhh!!!! …morto?

Ti ci vorrà tempo, e fatica... tanta, per abituarti a quello che sto per farti vedere. Alcuni non si abituano mai, sono quelli che non sono riusciti ad abituarsi mai nemmeno alla vita precedente.


Dimmi la verità, Ezra. Ti sei mai sentito vivo? ti sei mai sentito vivo, veramente?

Domanda stupida, eh? Come mai non hai ancora risposto?

la vita che viviamo, questa possibilità che abbiamo, Ezra, non è per niente scontata. Sempre più gente, nel tuo mondo, nasce già esclusa.

“Ad alcuni capita perché nascono in posti, o luoghi dove gli uomini non possono sopravvivere.”

“Ad altri, per via delle guerre o delle catastrofi naturali.”

“ad alcuni, sempre di più, capita di nascere in una società che non li riconosce, o della quale, per molti motivi, non riescono a stare al passo.”

“Capita a tutti, ogni tanto, di non riuscire a comunicare con gli altri. Di mancare un confronto importante, di pensare questo non sono io.” “Capita a tutti, e alcuni non riescono a venirne fuori. Per alcuni, è la normalità.”


A volte viene da pensare... e se questi individui avessero un’altra possibilità...? se avessero un posto tutto loro...? come potrebbe essere la loro vita?

Ecco, Ezra… io lo so… lo so per molti di loro, e forse lo so anche per te… per questo, ti chiedo ancora, ti è mai capitato di vedere passare la tua vita come una vecchia pellicola, in cui non sei un attore?

…che ne so, di desiderare qualcosa tanto da poterci morire, ma lasciarlo scappare senza la forza di muoverti? Ti è capitato?

va bene, fammi vedere.


La mia città! Cosa è successo alla mia città?!

Non è la tua città, Ezra. Non più di quanto sia la mia... e credimi, quella sembra la mia città. ma non lo è.

io e te, ezra... tutti noi... non ce l’abbiamo più, una città.



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