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L’accordo che scongiura un processo storico
La causa di diffamazione a carico della rete americana Fox News si è conclusa il 18 aprile, quando le due parti hanno deciso per il patteggiamento
I 787,5 milioni di dollari che Fox News pagherà a Dominion Voting System, una società privata che produce apparecchiature per il voto, non ricuciranno la ferita nel cuore democratico degli Sati Uniti.
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Nel marzo 2021 Dominion ha intentato una causa di diffamazione da 1,6 miliardi di dollari contro Fox News, sostenendo che la rete, i suoi conduttori e gli ospiti abbiano consapevolmente diffuso informazioni false sull'integrità delle macchine per il voto di Dominion e sul suo ruolo nelle elezioni attraverso la trasmissione di affermazioni infondate di frode elettorale.
Luisa Barone
Più di un anno dopo, martedì 18 aprile, il processo viene interrotto da un accordo dell’ultimo minuto con cui Dominion Voting System ha ottenuto una compensazione per i danni alla sua reputazione, pari nemmeno a un terzo di quanto aveva richiesto inizialmente. Da parte sua, la rete conservatrice non ha apertamente ripudiato le false affermazioni secondo cui le tecnologie Dominion sarebbero state utilizzate per capovolgere i totali dei voti dall’ex presidente Donald Trump a Joe Biden, limitandosi ad una dichiarazione: "Riconosciamo le sentenze della Corte che ritengono false alcune affermazioni su Dominion. Speriamo che la nostra decisione di risolvere amichevolmente questa controversia con Dominion, invece dell'acrimonia di un processo divisivo, consenta al Paese di superare questi problemi".
"Questa è davvero la prima volta che qualcuno ha pagato un prezzo per aver detto bugie sulle elezioni del 2020 e ne siamo molto orgogliosi", ha detto l'avvocato capo di Dominion, Justin Nelson, alla CNN, sottolineando quanto una visione condivisa dei fatti nazionali sia vitale per la sopravvivenza della democrazia.
Secondo i termini dell’accordo però non sembra sia stato richiesto ai conduttori di prima serata di scusarsi in onda. Al contrario, la causa ha avuto un’enorme risonanza mediatica in tutto il paese – e nel mondo - tranne che su Fox News. Secondo una stima del New York Times il principale canale conservatore americano vicino al GOP ha coperto solo tre volte il raggiungimento dell’accordo tra le parti nelle quattro ore dopo che il patteggiamento è diventato pubblico, per un totale di circa 6 minuti di copertura. I temi di maggiore rilevanza rimanevano quelli tipici: l’immigrazione clandestina e le possibili origini del Covid-19. Già la sera di martedì, l’unico articolo di Fox News sul caso Dominion era sceso in fondo alla home page.
Le conseguenze sono state repentine. “Il principale anchorman di Fox News ha lasciato la rete. I motivi non sono chiari ma sembra evidente che l'estremista di destra Tucker Carlson fosse stanco di seguire alcuni rituali, il che non vuol dire che non abbia partecipato alla deriva mediatica del canale conservatore. Di conseguenza si sono dimezzati gli ascolti e le inserzioni pubblicitarie nella sua fascia oraria” ha detto Lorenzo Castellani, professore di Storia delle Istituzioni Politiche presso la Luiss. Nonostante un’evidente ammissione di colpa e il notevole accordo finanziario, è difficile prevedere un'increspatura nella bolla dei media conservatori e tra i milioni di elettori di Trump che hanno abbracciato le sue bugie sulle elezioni del 2020. “Per capire l’impatto del caso Dominion sull’elettorato conservatore americano si dovranno attendere le primarie, quando il senso di caos politico e culturale potrebbe avere l’effetto di incentivare l’astensionismo tra i repubblicani”.
Con il patteggiamento, Fox ha evitato il proseguimento del processo e dunque né il presidente della rete Rupert Murdoch né le star televisivive come Sean Hannity e Tucker Carlson sono stati chiamati a testimoniare sotto giuramento, evitando anche di svelare ulteriore materiale. "Ma anche senza un patteggiamento è difficile in questo contesto politicoraggiungere un accordo sulla verità".■