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Il muro della vergogna che divide Messico e Stati Uniti

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STORIE

Già nelle poche ore dopo l’abolizione del Titolo 42 sono state compiute azioni che hanno offerto una cupa previsione dei giorni a venire americani, il presidente americano ha sostituito il provvedimento con una nuova serie di politiche di applicazione delle norme di frontiera che avrebbero avuto più o meno lo stesso effetto.

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Una rete, alta due metri e ricoperta dal filo spinato in alto. Questa è la prima immagine degli Stati Uniti che appare davanti agli occhi dei migranti che stanno cercando di iniziare una nuova vita. Giorni passati nel deserto, pensando che non sarebbero riusciti a sopravvivere, un viaggio in cui hanno affidato le loro vite nelle mani degli smugglers, i trafficanti di uomini.

di Martina Ucci

Il 12 maggio è stato abolito il Titolo 42, la legge straordinaria inserita dal governo Trump durante la pandemia di Covid 19. La norma, appellandosi a ragioni sanitarie, permetteva il respingimento in massa dei migranti che volevano entrare in Usa dal confine messicano. Il Presidente Joe Biden ha deciso di revocare questo ordine di sanità pubblica, che aveva bloccato l'accesso al confine per più di tre anni. Mentre si raccontava che il confine era ormai aperto e che Biden voleva che i migranti diventassero

Ora la situazione sta solo che peggiorando. «Con l’eliminazione del Titolo 42, è stata inserita una legge ancora più punitiva verso i migranti: ora abbiamo il Titolo 8. Con questa nuova norma le persone vengono direttamente punite se attraversano i confini», ha raccontato Dora Rodriguez, una migrante salvadoregna che da anni vive a Tucson, Arizona, lavorando come assistente sociale e prestando soccorso ai migranti che cercano di attraversare il confine. Dora è arrivata negli Stati Uniti a 19 anni, nel 1980. È una dei 13 salvadoregni sopravvissuti quando altre 13 persone del gruppo morirono dopo essere state abbandonate dalla loro guida e lasciate a vagare vicino all'Organ Pipe Cactus National

Monument in Arizona. «L’approccio generale dell’amministrazione Biden è quello di creare percorsi legali per l'ingresso negli Stati Uniti e di imporre conseguenze più severe per chi cercherà di attraversare il confine illegalmente», ha dichiarato il segretario del Dipartimento di Sicurezza Nazionale, Alejandro Mayorkas. Presentarsi semplicemente alle porte della nazione non è più sufficiente: i richiedenti asilo possono scaricare un'app e iscriversi a una fila elettronica. Coloro che non avranno prima chiesto asilo in un altro Paese non potranno entrare. Si delinea così un’accelerazione delle deportazioni e una modifica dei colloqui di asilo per renderli più difficili da superare».

Mentre i giornali americani pubblicavano notizie di una ritrovata calma oltre il confine, già dopo poche ore dall’abolizione del Titolo 42, le conseguenze delle nuove misure si potevano vedere chiaramente e hanno offerto una cupa suggestione dei giorni a venire.

Seguendo l'appello dei leader politici di destra dello Stato, vigilanti armati hanno perseguitato e molestato i fornitori di aiuti umanitari durante il giorno e al calar della notte hanno rastrellato i bambini migranti nel buio. Gli eventi hanno fatto seguito a settimane di crescenti tensioni, tra cui l'arresto di un vo - lontario degli aiuti di lunga data da parte delle autorità federali. Nel mezzo, come sempre, c'erano famiglie disperate che affrontavano un deserto mortale.

Dora Rodriguez stava guidando il camion di volontari dei Samaritani di Tucson e Green Valley-Sahuarita lungo il muro di confine per identificare i richiedenti asilo che avevano bisogno di aiuto.

Un pick-up bianco con a bordo circa quattro vigilantes ha infine affrontato i volontari, accusandoli di lavorare per i cartelli e di essere trafficanti. I vigilantes hanno iniziato a pedinare i volontari e li hanno seguiti per circa 10 miglia lungo la strada sterrata che corre parallela al muro di 30 metri, ha detto Rodriguez. Rodriguez ha detto di essersi «spaventata molto» quando ha capito cosa stesse succedendo.

«È sempre la stessa storia in ogni elezione: vengono fatte molte promesse di cambiare e risolvere il problema dei migranti. Ma il fatto è che la migrazione non è un problema, gli Stati Uniti si fondano sugli immigrati, ma i politici usano questo tema per ottenere consensi politici. Ogni presidente fa promesse che non mantiene, durante la presidenza di Obama ci sono state tantissime deportazioni, e separazioni di migliaia famiglie e anche Joe Biden si sta dimostrando uguale ai suoi predecessori». «Attraversare il confine è diventato sempre più pericoloso», continua Dora. «Nel 2020 le persone che migravano venivano etichettate come “terroristi” e il muro che da anni avevano iniziato a costruire è stato anche militarizzato. Hanno installato telecamere di sorveglianza, torri di controllo».

«Questo rafforzamento delle frontiere ha ucciso un sacco di persone che cercavano di attraversare, è come un genocidio, vista la quantità di persone che è morta. Dal 2000 ad oggi ci sono più di 4000 persone che ancora non sono state trovate, ma ci sono anche tantissime persone scomparse che nessuno cerca. È veramente crudele quello che succede qui e nessuno lavora per trovare una soluzione».

Si pensava che l’abolizione del Titolo 42, una legge che Rodriguez definisce «un crimine contro l’umanità», avrebbe riportato a una maggiore equità di trattamento dei migranti, invece già dalle prime ore dalla sua abolizione sembra che la situazione possa solo che peggiorare. ■

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