Due anni nelle sabbie bituminose
“Ducks... è una confutazione delle gerarchie del silenzio, un tentativo di attirare l’attenzione sulle forme di sofferenza più facili da ignorare.”
—SAM THIELMAN, (The New Yorker)
“Il nuovo capolavoro di Kate Beaton ha appena ridefinito lo standard per le autobiografie grafiche.”
—ROB SALKOWITZ, (Forbes)
“Complesso e indimenticabile.”
(TIME Top 100 Books of the Year)
“Le storie in questa autobiografia illustrata sono crude e angoscianti come è lecito aspettarsi, ma c’è anche umorismo, così come compassione e tenerezza.” (New York Times 100 Notable Books of 2022)
“Un’autobiografia feroce, riflessiva e rivelatrice sull’industria petrolifera dell’Alberta, che mette soldi nelle tasche dei lavoratori... e carburante nei serbatoi delle auto, ma lascia profonde cicatrici sia sul paesaggio del nord del Canada sia sulle persone che operano le sue immense macchine e gli equipaggiamenti delle piattaforme.” (Guardian Best Graphic Novels of 2022)
“Ducks è un resoconto toccante e intimo di sopravvivenza e sfruttamento, sia della terra che delle persone che vi lavorano, ed è reso vivo dalle illustrazioni coinvolgenti di Beaton. Nel rivelare la sua situazione difficile, Beaton fa osservazioni sorprendenti sulle intersezioni di classe, genere e capitalismo.”
(TIME Top 10 Nonfiction Books of 2022)
“Una monumentale sintesi di storia, politica e di se stessi... Ducks intreccia le esperienze personali di Beaton con ritratti calorosi e umani delle numerose persone che ha incontrato nelle sabbie bituminose... 140.000 chilometri quadrati [che rappresentano] un luogo controverso dell’economia, della cultura e della politica canadese, un termine usato sia per la prosperità che per la distruzione ambientale.”
—KATHRYN VANARENDONK, (Vulture)
“Che libro difficile, splendido e profondamente umano.”
—RACHEL COOKE, (The Guardian)
Epico. Kate Beaton si è diretta verso ovest in una delle operazioni petrolifere più distruttive al mondo dal punto di vista ambientale, dove i lavoratori vivevano in accampamenti simili a caserme e gli uomini erano nettamente più numerosi delle donne. La sua esperienza lì... le ha fornito una prospettiva da insider su un luogo e un pezzo di storia canadese che pochi estranei hanno mai visto.”
—ROBERT ITO, (New York Times)
“Un fumetto impegnato, commovente e sentito tanto gentile quanto coraggioso. Sicuramente uno dei romanzi grafici più impressionanti di quest’anno, o di opere di qualsiasi tipo nel decennio passato.”
—GRAEME MCMILLAN, (Wired)
“[Ducks] fonde il suo tipico umorismo sottile con una critica sociale incisiva e un’esperienza personale cruda.”
—DAN KOIS, (Slate)
“Potente e brillante, di sicuro la migliore opera grafica di quest’anno.”
—MARGARET KINGSBURY, (Buzzfeed Books)
“Beaton lascia Capo Bretone, in Nuova Scozia, all’età di 21 anni per un boom petrolifero che spruzza ricchezza con lavori così ben retribuiti da poterle permettere di ripagare il suo prestito studentesco. Il luogo che trova è pieno di vita, ma anche ostile a essa; un tassista l’avverte che una “popolazione ombra” di lavoratori “vive lì, ma non vive lì”. Mentre Beaton comincia a lavorare nell’attrezzeria, si rende conto di come quella transitorietà cambi le persone, ma anche della sua complicità nella distruzione su larga scala delle terre indigene.”
—EMMA ALPERN, (Vulture)
“L’empatia con cui Beaton guarda il mondo rende questo libro impossibile da dimenticare.”
—DUSTIN NELSON, (Thrillist)
“In Ducks, Beaton non parla esplicitamente di come il capitalismo sfrutti e alieni, ma lo mette in scena attraverso la vita di tutti i giorni in un cantiere minerario. Sono i dettagli e le sfumature a permettere di unire i puntini, generando nel lettore un effetto devastante. Nonostante il prezzo altissimo che ha pagato, l’autrice è riuscita a trarre dalla propria esperienza un racconto che restituisce l’umanità di quelle persone che svolgono il “lavoro sporco” di cui siamo tutti complici. E ogni pagina risplende di grazia.”
—ALISON BECHDEL, (Fun Home)
“Un capolavoro profondo.”
(Washington Post)
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