Aida al confine Preview

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Lettering e impaginazione Cosimo Torsoli e Officine Bolzoni Supervisione Caterina Marietti Proofreading Francesco Savino e Andrea Petronio

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Aida al confine è © 2016 Vanna Vinci Per l’edizione italiana: © 2016 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-668-4 PRIMA EDIZIONE


A Trieste e ai fantasmi dei miei fantasmi



Trieste. La città dei miei nonni materni.

Io invece sono nata aBologna... come mia mamma e mio babbo, del resto.

Mia mamma è medico.

Mio babbo è morto quando io ero molto piccola.

Perché Trieste?

Volevo allontanarmi da Bologna, da me stessa e da un mucchio di altre cose.

E Miramare e il molo audace mi sono sempre piaciuti.


Ecco Mara, mia cugina...

Ehi, Mara... bellissimo, il taglio...

Senti, Aida... non pensare di fregarmi con le tue solite cazzate fashion... Sputa il rospo!

Mh...?!

Mi telefoni durante un attacco di pianto...

... emi dici che ti sei iscritta qui aTrieste...

Adesso mi arrivi truccata da Theda Bara...

L’onnipresente Carlo non è presente...

Vuoi spiegarmi che cazzo è successo?!


Gnam... sai cosa è arrivato a dirmi?!

Che ero brava solo amettermi vestiti scollati...

E tu ti sei comprata il collo alto, eh?

A mostrare le tette, in pratica...

E dai che scherzo...

Mara...

Quindi tra te eCarlo è tutto finito... Be’, allora posso dirlo... Mi è sempre stato un po’ sul cazzo... sapeva fare tutto benissimo.

Vero...

Troppo bene... un robottino, cazzo! E adesso sei triste?

Mi sento liberata da un peso, non facevamo l’amore da un casino... Basta Carlo... non evochiamolo nemmeno...


Ma non è proprio solo questo...

Sono venuta qui aTrieste perché in verità non sapevo cosa fare...

A un certo punto mi vedevo dal difuori, come in un film...

Tutto mi sembrava falso... senza senso... econ Carlo era uguale...

Mi hanno chiesto tutti cosa c’era esattamente che non andava...

Il fidanzato era carino, a posto, bravissimo... un sacco diamici, tante cose da fare...

Mi capisci?

Eppure non c’era niente di vero, tutto fasullo...

Ehm... non esattamente... un malessere interiore... ma io non sono mai stata troppo brava con la psiche... Però mi dispiace che tu stia così, Aida...

Adesso basta, che se no non ne veniamo fuori... dimmi dite...


Sai la mail che ti ho mandato?

Sì... la mail, appunto...

Aida, mi sono fidanzata! Sono innamorata pazza... dio, mi dispiace un po’ dirtelo, adesso che tu...

Non dire cazzate...

Be’, è un flash... Mara, la mia cugina preferita, la mia amica di sempre, perennemente single, mi parla di amore!

Ma di chi può trattarsi?! Ciao.

È lei la persona dicui ti parlavo... Aida, ti presento Lulli...


Io mi aspettavo un moretto e invece chi mi arriva? Quella che mamma ha sempre definito “‘mmazz’ebbionda”.

Dopo un attimo di smarrimento, eccomi avoi... Lulli, sono contenta diconoscerti...

...

Anche io... Mara mi aveva parlato di te come una molto elegantina...

E che ne sapevo io che era diventata una dark...

Sentite, io vado... sono venuta solo per salutarti, Aida... vi lascio un po’ sole.

Allora, dimmi... Sei morta?!


No, ci ho pensato spesso...

Sì... come la zia Titti...

Che io fossi lesbica, vuoi dire? La zia Titti...?!

Be’... ti scandalizzi?

Scusa...

Allora, cosa ne pensi di Lulli?

‘Mmazz’ebbionda’!

Aida... è inutile, sei come tua madre... Siete fffuooori!!!

Non capisco perché... Il giusto l’ama Dio...


Casa dei nonni. È rimasta così da quando sono morti.

Dormo nella cameretta, anche perché è l’unica con l’armadio quasi vuoto.

Ma non ha l’aria abbandonata, mia madre ci viene spesso... eanch’io.

I miei nonni si erano trasferiti a Bologna prima della guerra, eci sono rimasti fino ache non sono diventati vecchi ese ne sono voluti tornare qui.

Mia mamma lascia la roba dov’era... non è feticismo, piuttosto credo che non capisca il motivo dieliminare la roba anche se i legittimi proprietari sono morti.

Una sorta di eredità totale.

Mio nonno diceva che lo iodio fa bene.

Ho messo su un cd divecchie canzoni, quando ancora la radio si chiamava eiar...

Come per sentire la vita dei miei nonni in quel tempo, quando loro erano giovani.


Be’, almeno l’impermeabile di mio nonno lo posso mettere nell’armadio di là...

Gli armadi vecchi, pieni dicose delle persone morte, hanno sempre un certo odore...

Devo fare la spesa... Un misto dipolvere e profumo, come ivecchi bouquet difiori secchi impolverati...

Del resto, Zia Gigina diceva che se in sogno sentiva profumo difiori voleva dire che era morto qualcuno...


Patate lesse... cena wow...

Nonno...?!



Lino, c’è tua nipote Aida...

Macché... mica è morta, per fortuna...

Gente, ci si vede... Aida!!! Cosa ci fai qui?!

Io... ma, nonno... ...


Gesù, aiutami...

Nonno, ma che cosa succede...? Perché sei apparso?

O io sono apparso... oddio, il mondo dei morti si è mescolato aquello dei vivi...

Tu sei apparsa...

Sarà colpa mia? Forse vi ho evocati entrando in casa vostra... o venendo a vivere qui?

Fammi pensare... si dice che i fantasmi appaiano quando hanno qualcosa in sospeso... oddio, uno ha sempre qualcosa in sospeso... E in ogni caso io cosa c’entro?

Chi ci capisce è bravo... Forse è capitato a te perché tuo padre è morto che eri così piccolina... La morte l’hai scoperta presto... O forse c’è qualcosa che non ricordo...


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