C'era una volta alla fine del mondo Volume 2 Preview

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LIBRO DUE

ascesa e caduta di GOLGONOOZA

TESTI J ason a aron

DISEGNI L ei L a d e L d uca

CON L’ASSISTENZA DI CAT FARRIS (CAPITOLO DUE)

COLORI t amra B onvi LL ain

SEQUENZE FLASHBACK

DISEGNI a L exandre t efenkgi

COLORI L ee L oughridge

SEQUENZE FLASHFORWARD

DISEGNI n ick d ragotta

COLORI ..................................................................................... r ico r enzi

LETTERING ORIGINALE a nd W or L d d esign

COPERTINA REGULAR k evin W ada

Logo design

Jared K. Fletcher

Design originale

Madison Goyette

Traduzione

Leonardo Favia

Impaginazione e lettering

Chiara Colucci con Officine Bolzoni

Supervisione

Francesco Savino

Proofreading

Teresa de Pasquale

Volume stampato in quadricromia su carta Lecta Gardamatt da 115 g/m2 per gli interni e cartoncino Alaska White da 300 g/m2 per la copertina.

Font del fumetto: Hundred Watt BB (Blambot) e CC Treasure Trove Aged (Comicraft).

Font del colophon: Divenire (C-A-S-T).

Stampato nell’ottobre 2024 presso Centro Poligrafico Milano S.p.A. Casarile (MI).

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it

Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang.

Titolo originale dell’opera: Once Upon A Time At The End Of The World Il presente volume raccoglie i numeri dal 6 al 10 della serie originale Once Upon A Time At The End Of The World ONCE UPON A TIME AT THE END OF THE WORLD is™ & © 2024, Golgonooza, Inc. BOOM! STUDIOS™ and the BOOM! logo are trademarks of Boom Entertainment, Inc., registered in various countries and categories. All rights reserved. All characters, events, and institutions depicted herein are fictional. Any similarity between any of the names, characters, living or dead,events, and/or institutions in this publication to actual names, characters, and persons, whether living or dead, events, and/or institutions are unintended and purely coincidental.

ISBN: 979-12-5621-045-9

PRIMA EDIZIONE CEO

UN FANTASTICO MONDO DEL CAZZO

CAPITOLO UNO

Si erano incontrati in una torre che si ergeva tra le onde. E, da lì, avevano attraversato le terre desolate.

Avevano camminato giorno e notte, anno dopo anno…

… sopravvivendo…

… alla ricerca…

… adorandosi a vicenda a ogni passo in più.

Avevano iniziato il loro viaggio da ragazzi.

Ma proseguirono a lungo, fino al giorno in cui…

… cazzo, ti amo.

Ti amo, mezzy.
Oh, dio… ora vengo…

Questo mondo è fantastico.

Lo è? Fantastico?

Ne sei certo?

Questo posto sembra masticato e sputato via da sempre.

Sai, come tutto il resto di questo pianeta dimenticato da dio.

Non intendevo quel mondo.

Ah. Adoro quando dici “cielo”.
Cielo.
Wow.

C’è un altro mondo che non conosco?

Sì che lo conosci. Perché siamo gli unici due che lo abitano.

Potremmo essere le ultime due persone rimaste anche in questo.

Mi va bene.

Forse è anche meglio. Cioè… fai veramente casino quando vieni.

Non è colpa mia. È che mi fai venire fin dentro la testa. È come un… vulcanico orgasmo cerebrale.

Sì? Be’, tu mi fai venire fin dentro le ossa. L’intero scheletro.

E dopo mi sento solo un mucchietto informe e tremolante.

Be’, sei un mucchietto molto carino.

Lo senti, mezzy? O sono solo io?

Sentire cosa, piccolo?

Quando ci stringiamo così, tutti intrecciati…

Quando non riesci a distinguere le gambe di uno o dell’altra, è come…

È come se ci fondessimo?

Esatto.
Molto importante.
C’è una cosa che dobbiamo fare.
Maceo.
Cosa, amore?
Scopare per sempre.
Ogni giorno si svegliavano tra le rovine.
Testimoni di una desolazione raccapricciante.
Ma non avevano occhi se non per loro stessi.

Giorno dopo giorno, l’orizzonte mostrava che non aveva nulla da offrire al loro istinto di sopravvivenza.

Eppure Maceo e Mezzy camminavano ridendo.

Maceo… sposami in mezzo alla

Superavano

ogni vetta o ogni valle con entusiasmo.
strada.
Mezzy… sposami nella palude del cielo.
Sì, amore.
Sì, amore.
Insieme, esploravano il mondo.
Un tocco alla volta.
Oooh, tesoro… Sposami.

Puzziamo peggio di questa roba.

Non c’è legna da ardere. Hai qualcosa?

Delle riviste di moda arrotolate. Sembrano campioncini di profumo, se le bruci.

Che c’è?

Cosa guardi?

Nei loro anni di viaggio, avevano visto tutto ciò che c’era da vedere.

Che ne pensi?

sia il caso di bruciarle.

Maceo poteva disegnare a memoria la mappa dei nei sulle spalle di Mezzy.

Mezzy sapeva che Maceo si martoriava le dita quando pensava ai genitori.

Eppure ogni giorno i loro occhi si spalancavano di meraviglia e delizia…

Lo sai che ne penso.

Lei sapeva individuare a occhi chiusi i punti del suo collo che avrebbero tremato a ogni bacio.

Lui sapeva dal suo respiro quando far scivolare le dita dentro di lei, per farla gemere e farle spingere di più i suoi fianchi contro il proprio viso.

Credo
Penso di aver puzzato peggio di questa roba.

… come a osservare la bellezza del mondo per la prima volta.

Mezzy…
Sposami nella vasca.
Sì, amore mio.
Stai pensando che saremmo già dovuti arrivare lì.
E tu che potremmo rimanere proprio qui.
Costruire una casa intorno alla vasca.

Chi ha bisogno di una casa? basta non uscire dalla vasca!

Non pensiamo più a trovare una qualche terra promessa… che forse non esiste.

Mi piace come sogno. Ma è solo questo, tesoro.

intendi “amarci qui per il resto delle nostre vite”?

Questo posto è come gli altri. Non è un luogo dove poter rimanere.

A meno che tu non voglia morire qui.

No, amore.

Lo faremo quando troveremo l’oasi.

… seguire le indicazioni.

No, aspetta, aspetta… Mezzy, ti prego, smettila. Non c’è motivo per sottoporti a tutto questo.

C’è, invece, tesoro. il nostro fantastico mondo del cazzo.

È l’unico modo per salvarlo.

Fatti aiutare, allora. Se vuoi aiutare, fidati di me, maceo.

E non lasciarmi mai la mano.
Cristo, sono stufa di ascoltare questa roba.

C’erano volte in cui provavano a fermarsi.

Per costruirsi una casa nelle terre desolate…

… un luogo devastato uguale a tanti altri.

Ma, alla fine, stavano sempre male per qualcosa nell’aria o nei pozzi che scavavano.

O la terra tremava e cercava di inghiottirli.

O arrivavano sciami di insetti vampiri.

O a volte la minaccia peggiore mostrava il proprio, terribile volto.

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