Il mare verticale Preview

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Lettering e impaginazione Officine Bolzoni con un font creato sulla calligrafia di Ilaria Urbinati Supervisione Leonardo Favia Proofreading Francesco Savino e Vanessa Nascimbene

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Il mare verticale è © Brian Freschi e Ilaria Urbinati Per l’edizione italiana: © 2020 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-3273-467-6 PRIMA EDIZIONE


A chi non accetta di soccombere a una paura invisibile ma, a modo suo, la combatte e la comprende ogni giorno. – Brian e Ilaria

Nella mia testa c’è sempre stata una stanza vuota per te quante volte ci ho portato dei fiori quante volte l’ho difesa dai mostri Adesso ci abito io e i mostri sono entrati con me Cento poesie d’amore a Ladyhawke Michele Mari - Giulio Einaudi Editore


Dunque, l’ultima volta che ci siamo sentiti ha usato un’espressione un po’... estemporanea.

Si sieda pure, signorina India.

Precisamente... Spiare cosa nascondo senza saperlo.

Grazie.

Ho ventinove anni e faccio la maestra alla scuola elementare Dante Arfelli... Insegno più che altro italiano.

Mi permette qualche domanda? Quanti anni ha? Cosa fa nella vita?

Cosa le piace?

Cosa mi piace? Non lo so, tante cose... Perché questa domanda?

Lei è lei, India... è se stessa e sicuramente diversa da tutti gli altri pazienti affetti da DAP.

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Un po’ poetico, ma penso di aver capito cosa intende.

Non so se la conosce. È quella vicina al molo, accanto al Ristorante Amico.

Mi serve per conoscerla.


Mi piace leggere e fare il bagno dove non tocco. E amo il mio lavoro... Non lo dice quasi più nessuno, però io lo amo davvero.

Sono bravi, non ci crederà.

Ecco, le faccio vedere.

Alex, poi, è geniale a descrivere i mostri. Possono spiegarglielo meglio di me...

Dopo guarderemo, ma ora ho bisogno che lei mi dica cosa ha provato, senza alcun filtro.

Sono successe cose strane, nell’ultimo anno, e i miei bambini hanno scritto tutto.

India, lasci stare.

A ogni attacco mi ricordo del buio. Quello c’era sempre.

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Tanto buio e pochissima aria.

L’aria la davo cosÏ per scontata... Non credevo mi sarebbe mancata tanto.

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Ci vediamo dopo, semino.

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Smettila! Brutto scemo!

Ssssh... Senti questa.

So già che me ne pentirò. Sssssh!

Sto soffocando! Aiuto!

Fai il serio, per una volta.

Ascolta... Ah! Ah! Ah! Basta!

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“Ti chiamerei... Gennaio. Come quando ti ho incontrato.”

Già, è avvincente.

… Identità. Come i tuoi occhi scuri di fronte a me. Dai!

“Ti chiamerei... Ricatto. Come la strada che mi hai imposto di fare.”

Questa è pesante!

“Ti chiamerei... Ora. Come quello che conta.”

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Pffff


“Ti chiamerei... Distrazione. Come quel merlo che ci osserva sul ramo.”

Dici che va bene per i bambini? È difficile.

Mh.

Se la capisci tu…

Al massimo cambio qualche passo. E comunque non devo leggerla per forza ai bambini!

Okay.

Devo ancora decidere!

Ho detto okay!

“Stanchezza... Come quando non so guardarti.

“Ti chiamerei... Tentoni, come la prima volta. “Ti chiamerei... Sottovoce. Come quando non so lasciarti.”

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“Ti chiamerei... Silenzio.”

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E poi?

Cosa?

Ti chiamerei silenzio... E poi?

E poi basta, non lo so.

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Mh...

Non mi stai ascoltando, vero? Non è brutta.

Non te ne frega niente, ammettilo.

Mi sono venute le smagliature.

Non dovrei leggerla ai bambini?

Volevo insegnare un po’ di romanticismo a quelle frane.

Devo riscriverla. Forse è difficile come dici. Smettila, sei bellissima.

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Però non so bene cosa... Anche io adoro gli orchi sbudellati.

Dopo tanti orchi sbudellati, mi piacerebbe scrivere qualcosa per le bambine.

Usciamo a fare due passi?

Pier... Amore...

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Ripetimelo. Te l’ho già detto mille volte.

È lo stesso. Mi piace sentirlo.

Poi ci aspetta l’Elettra. Dobbiamo fare dei controlli e saldare a filo e pinza dove qualche idiota ha fatto danni..

Okay... Lunedì devo partire all’alba insieme a Stefano e ai ragazzi. Saremo a bordo della Moranna.

Quei bestioni non la smettono di darci problemi.

Ehi... Che succede?

Niente. Lo sai...

Ho voglia di sentire com’è l’acqua.

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