La vergine del bordello Preview

Page 1


Traduzione Francesco Savino Impaginazione e lettering Officine Bolzoni Supervisione Leonardo Favia Proofreading Vanessa Nascimbene e Teresa de Pasquale Volume stampato in quadricromia su carta Lecta Gardamatt Rough da 120 g/m2 per gli interni. Stampa monocromatica su carta Lecta Gardamatt Rough da 140 g/m2 per i risguardi. Font del fumetto: CCColleenDoran (Comicraft). Copertina stampata in quadricromia su carta Lecta GardaMatt Art da 130 g/m2. Font del colophon: Divenire (C-A-S-T). Stampato nel maggio 2022 presso Abo grafika d.o.o. - Lubiana (Slovenia).

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: Miss Pas Touche Il presente volume raccoglie i tomi dall’1 al 4 di Miss Pas Touche © DARGAUD 2021 Per l’edizione italiana: © 2022 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-3273-706-6 PRIMA EDIZIONE CEO Caterina Marietti CCO Michele Foschini Redazione Leonardo Favia, Lorenzo Bolzoni, Francesco Savino, Sara Bottaini, Vanessa Nascimbene e Teresa de Pasquale Ufficio commerciale Simone Pappalettera Ufficio stampa Daniela Odri Mazza e Chiara Calderone Ufficio amministrativo Alessandro Virgara e Debora Magagnotti


“Odio quando Agata esce e mi lascia da sola.

“Non capisco cosa ci trovi nelle guinguette. Le trova divertenti, ma io le detesto.” Proprio un tipo atletico mi doveva capitare… che sudata!

io che dovrei dire?! uno mi ha distrutto i piedi!

Com’è possibile che due belle fanciulle come voi…

Signorine, vi prego… non calpestatemi il cuore in questo modo!

ah, no… per me basta così!

Andiamo? Per stasera ne ho abbastanza.

Se non vuole che le venga calpestato, smetta di farlo strisciare a terra!

3


se penso che dobbiamo farcela a piedi fino a parigi, mi sento morire.

e, come se non bastasse, neanche stavolta ho incontrato il principe azzurro.

per fortuna domani è domenica, possiamo riposare.

si credono irresistibili, quei bellimbusti. cosa pensano, che strusciarmi il loro armamentario addosso mi faccia venire voglia di loro?

signorina, le sembra il modo di parlare? lei è davvero un’anima persa!

mica tanto! ti assicuro che qualcuno riesce a trovarmi senza troppi problemi!

ti dirò… non è poi così male.

dimmi! ah, no! così poi ti concedi al primo che capita e sarà colpa mia.

non ti credo… so che non è così…

hai sentito? uno di quelli cui hai spezzato il cuore?

non sarebbe una buona notizia.

4

che sfacciata! stai dicendo che… non aggiungerò altro! ma tu, invece? vuoi dirmi che non sei ancora stata deflorata?

stasera era la serata dei ranocchi.

oh, be’… qualcosina è successo… ma ho salvato l’essenziale. pff… l’essenziale? non sai che ti sei persa, invece!


eugénie? eugénie?!

5


sono qui, agata!

eugénie! rispondimi, ti prego!

bastardo… mi ha tirato un pugno e mi ha rubato la borsetta.

ti ha toccata? no… ho avuto paura, ma cercava solo i soldi! dentro non c’era granché… ma mi piaceva, quella borsa!

ho temuto che fosse… sì, insomma, quel pazzo, il macellaio.

ho le scarpe piene di fango!

e ti lamenti? non solo il tuo fiorellino è ancora integro, ma hai anche la borsetta! dammi una sigaretta!

6

non dire niente a mia sorella, non ho voglia di sentirla!


“agata è tutta la mia famiglia. ma lei dice che questo non è un buon motivo per starle con il fiato sul collo.”

che mi nascondi? ho trovato le tue scarpe nella cappelliera… erano piene di fango.

strano, non mi hai raccontato niente di ieri sera.

non ci credo! ora frughi tra le mie cose?!

oh… il solito, mai niente di nuovo…

non hai visto i titoli dei giornali? hanno trovato un’altra ragazza fatta a pezzi lungo la marna. il “macellaio delle guinguette…”

mi dispiace… però non vedo il nesso.

lavorava come modista, aveva vent’anni, era bella… come le altre. era appena stata a ballare in una guinguette… non è mai tornata a casa. dovresti smettere di andarci!

oh, brava gente, chiudete le vostre figlie a casa, la sera! non paghe di mettere a repentaglio la loro reputazione, finiranno fatte a pezzi!

il macellaio delle guinguette, lo sventratore delle poco di buono! il baluardo della virtù.

non c’è niente da ridere. sono preoccupata per te, è normale.

se ti sto così tanto a cuore, perché non vieni a ballare con me? ti farebbe bene!

la diocesi sarà contenta, finalmente hanno un nuovo argomento per i loro sermoni. chissà che tutto questo non sia opera loro, anzi!

non posso…

sono sicura che ti piacerebbe!

ma smettila! è tutto nella tua testa! ah, già, dimenticavo… hai un cervello di gallina!

smettila di chiamarmi così!

e poi, in ogni caso, sono troppo brutta.

cervello di gallina! cervello di gallina!

7

se ti prendo…

aiuto! la macellaia delle guinguette mi ha catturata!


agata! bianca! venite in soggiorno! immediatamente!

ha chiamato, signora? signorine, convenite che oggi è lunedì?

sì, signora.

uff… mi hai spettinata tutta! sono in condizioni indecenti!

e il lunedì è il giorno delle piastrelle. le abbiamo già pulite, signora.

sì, signora.

oh, non più del solito!

e cosa aspettate, dunque? è incredibile, bisogna sempre starvi dietro.

eppure io vedo ancora tracce di sporco… sono da rifare.

la signora non era una cattiva donna. era solo molto annoiata, e la noia rende crudeli. signorina dagli affascinanti polpacci, mi permetta di far divampare l’incendio che arde in me.

oh, non c’era bisogno di scendere… potevo salire io.

mi spiace, ma il tuo fuoco arde per la virtù incarnata. trattasi di caso disperato!

faresti meglio ad aiutarmi, invece di dire stupidaggini!

ma tu guarda!

8


la signora ci faceva alloggiare in una stanza nel sottotetto.

e l’importanza di una crepa non andrebbe mai sottovalutata.

dopo la costruzione della metropolitana, tutti i palazzi della zona avevano subito danni e si erano riempiti di crepe. quello accanto al nostro era perfino stato murato, tanto rischiava di crollare.

agata, dormi? mmm?

avrai sognato. non c’è nessuno, il palazzo è vuoto. forse era un topo. ho sentito un rumore dall’altra parte… tipo dei passi…

e se pure fosse… è dall’altro lato del muro, non ti mangia mica! su, dormi.

no. c’è qualcuno, ti dico.

dobbiamo andarcene da qui.

9


non dirmi che hai intenzione di tornare in quel posto, dopo quello che vi è capitato l’ultima volta!

non so di che parli.

buongiorno, ragazze!

ah, no! se devo essere trattata così, io me ne vado!

quando si dice un’accoglienza calorosa! anche io sono contenta di vedervi…

con te non ci parlo più! traditrice!

tu non pensare di aver vinto la partita!

eugénie, aspettami! arrivo!

10

eugénie mi ha raccontato tutto.

non riesce proprio a tenere la bocca chiusa.


sapevo che c’era qualcuno dall’altro lato. che indecenza! non possono fare un po’ più piano?!

… e metterci meno? no, vi prego! vi giuro che non l’ho detto a nessuno…

11


è morta. occupati tu del corpo.

perché devo essere sempre io a sbarazzarmi dei cadaveri?! e poi stavolta non si tratta di una ragazza qualsiasi, la polizia si insospettirà. potremmo gettarla nel canale…

non complicare le cose, procediamo come sempre: falla a pezzi e poi lasciala dalle parti di qualche guinguette. la polizia continuerà a indagare lì.

sei disgustosa.

questo buco nel muro… sono sicuro che non ci fosse, prima.

ehi! vieni a vedere.

il macellaio delle guinguette!

cosa?

12


dai, non è possibile! avrai fatto un altro dei tuoi incubi… come quella volta che eri sicura che la signora ci volesse avvelenare. no, scappiamo! ti ricordo che viviamo qui.

agata!

che ci fai qui?!

non piangere. ora mi racconti tutto e andrà meglio

è stato orribile.

io non entro.

13


14


hanno ucciso agata! chiami la polizia! calma, piccina…

signora! si svegli!

è lì! hanno sparato da quella crepa… agata… ho… ho visto la sua testa…

ma… noooo!

no, no! non aveva nessuna pistola! la crepa… il… il macellaio!

sembra che si tratti di suicidio.

si calmi, signorina… i miei colleghi sono andati a verificare.

quindi?

vuoto. nessuna traccia.

ascolti, mia cara. capisco che il suicidio di sua sorella possa averla scossa, ma dall’altro lato non c’è nessun macellaio delle guinguette. è solo frutto della sua immaginazione.

no! non è possibile! erano lì!

15

non è un suicidio… è stato il macellaio. ho visto tutto dalla crepa.


questa è la tua paga… insieme a quella di agata. capisci bene che non posso tenerti… questa è una casa rispettabile, e un tale scandalo…

l’ho visto. non sono pazza.

ti pregherei di restituirmi le chiavi.

bianca?

agata…

cosa ne sarà di me, ora che non ci sei più?

16


eugénie, non è che potresti ospitarmi?

impossibile, la mia signora non approverebbe.

ma non so dove andare!

ascolta… lascia parigi, è meglio. vai da qualche parente. agata si è suicidata, devi rifarti una vita.

non si è suicidata! lui l’ha uccisa!

non c’è nessun “lui”, bianca. accetta la realtà.

17

è stato il macellaio. e io lo troverò!


sempre la stessa risposta. sono mortificata, ma lei non ha nessuna referenza né raccomandazione.

è che la mia vecchia signora non…

mi dispiace, non insista. ho parecchie candidate, capisce bene che ho l’imbarazzo della scelta.

edizione straordinaria! il macellaio delle guinguette colpisce ancora! prostituta ritrovata lungo la riva della marna!

avevo ragione. agata è stata uccisa dal macellaio!

18


buongiorno, signora. mi scusi, vorrei… mi dispiace, no.

sì, sì, fai poco la santarellina.

sei stupida o cosa? cos’è che non hai capito?

che succede, annie? ti sta importunando?

io… volevo solo…

mi lasci in pace o no?!

sparisci!

io… ehm… non capisco.

non scappare! io non sono come loro…

ah, no?

volevo solo un’informazione: la conosceva? e che cazzo.

ma figurati, quella lì era di alto livello! e le prostitute di alto bordo come lei non si mischiano certo alle donnacce di strada come me.

che poi, quelle che sono fortunate abbastanza da entrare in quei posti non escono praticamente mai. peggio delle suore in un convento!

era una ragazza del pompadour… dov’è?

e sa dove lavorava?

devi esserti bevuta il cervello se pensi che prendano una come te!

19


ed eccomi al pompadour.

signorina.

sì…

che ci fa qui?

ehm… sto rientrando?

c’è un errore, questa entrata è riservata alla clientela. c’era una ragazza…

non era una ragazza, era una dama. a ogni modo, non c’è niente in lei che mi faccia pensare di essere adatta a frequentare il nostro edificio…

la pregherei di andarsene.

20


mi lasci!

chi sei? una spia? una ladra?

non ne ha il diritto!

voglio lavorare per lei… come domestica. ho esperienza, sa…

no! non sono una ladra!

allora perché sei qui? mh-mh.

21

si direbbe che stai cercando di entrare a ogni costo nella nostra casa. curioso, in genere le ragazze cercano di uscire!


strano metodo per farsi assumere.

volevo vedere il palazzo da dentro…

in ogni caso, assumo solo domestiche di una certa età. così evito loro di fare una brutta fine… e in più sanno tenere la bocca chiusa.

ehi, mia cara, piano con le parole. e poi non dirmi che non avevi già qualche dubbio sul fatto che non fosse un collegio per ragazze.

vuole… vuole che faccia la puttana?!

era proprio quello che pensavo… una verginella perfetta. non preoccuparti, ho in mente un incarico particolare. non verrai nemmeno sfiorata.

ah, no! non ho nessuna intenzione di farmi toccare da un uomo!

pensaci bene. se rifiuti, non avrai una seconda possibilità.

ma è pur vero che una ragazza speciale potrebbe farmi comodo. sarebbe divertente… e se vuoi restare qui, è l’unico modo.

ma se… se non vendo la mia virtù, cosa dovrei fare?

22


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.