Non è te che aspettavo Preview

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Traduzione Francesco Savino Lettering e impaginazione Sara Bottaini con Officine Bolzoni Supervisione Leonardo Favia Proofreading Andrea Petronio, Vanessa Nascimbene e Teresa de Pasquale

Estratto de “Il profeta” tratto da Il profeta - Il giardino del profeta, Mondadori, 2001, traduzione di Piera Oppezzo e Nicola Crocetti.

Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang. Titolo originale dell’opera: Ce n’est pas toi que j’attendais Ce n’est pas toi que j’attendais, by Fabien Toulmé © Editions Delcourt - 2014 Per l’edizione italiana: © 2018 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati. ISBN: 978-88-6543-986-9 PRIMA EDIZIONE




“Tutto alla grande!”


Fine degli anni Ottanta, periferia di Orléans

Yu-uuuh!

fabien, non vale! Non hai detto “via”!

chi arriva ultimo alla grande quercia è un fifone!

peggio per voi!

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ah! ah! chi è il fifone, allora?!

...

ehm... buongiorno.

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non sei ancora arrivato, quindi non hai vinto!

ehi mongoloide! allontanati dalla rete, se non vuoi prenderle!

gagaa!

fa' attenzione, dicono che siano pericolosi! potrebbe prenderti attraverso la rete e morderti. tranquillo!

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ah! ah! ah!

ah!

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hai visto come si è spaventato, il mongoloide?!


ehi! almeno chiudi la porta!

sono tornato!

jayce il cavaliere dello spazio.

che guardi?

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che schifo.


buonasera, tesori miei.

buonasera, mamma!

'sera, mamma.

jack, è giunta la tua ora! Adesso morirai!

se fossi in te, rimonterei a cavallo e me ne andrei per non tornare mai piĂš.

ih! ih! john, dimentichi che sono il pistolero piĂš veloce del west.

è ora di mettersi a letto.

non ci penso nemmeno, john!

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buonanotte, mamma.

buonanotte. dormi bene.

quando ero piccolo, la sera mia madre lasciava la luce tra camera mia e quella di mia sorella sempre accesa. non voleva che avessimo paura del buio.

era il poster di un ciclista. luis oca Ăąa, mi pare.

dal mio letto, scorgevo un poster appeso alla parete del corridoio.

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mi colpiva soprattutto l'assenza della minima goccia di sudore sulla fronte, nonostante fosse impegnato in una scalata.

nella foto, probabilmente scattata durante un tour de france, indossava un casco e una maglia gialla. la sua postura era dritta, elegante.

la sua pelle era abbronzata, i suoi muscoli tesi.

non sembrava stanco.

anzi, rivolgeva un sorriso a trentadue denti al fotografo. sembrava che dicesse: “tutto alla grande.”

proprio sopra la foto, c'era un piccolo foglio con sopra un testo scritto da mia madre.

mamma, cosa c'è scritto sul foglio?

era un estratto dal libro il profeta dinonkhalil gibran. I vostri figli sono figli vostr i.

Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stess a. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono. Potete donar loro l’amore ma non i vostri pensieri: Essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime : Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di esser e simili a loro, ma non farli simili a voi: La vita procede e non s’att arda sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati in avanti. L’Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito, e vi tende con forza affinc hé le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell’Arciere; Poiché come ama il volo della freccia, così ama la fermezza dell’a rco. Khalil Gibran

è un po' difficile... non so se capiresti.

mi sembra il terzo capitolo.

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e dai, mamma!

“i vostri figli non sono figli vostri. sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa. essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono. potete donar loro l'amore ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri.

non ho capito. che significa?

“voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati in avanti. l'arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. affidatevi con gioia alla mano dell'arciere; poiché come ama il volo della freccia, così ama la fermezza dell'arco.”

mmm... ecco, vuol dire che i genitori hanno il compito di preparare i propri figli a diventare adulti e a sapersela cavare da soli.

divenne la mia nuova concezione di vita.

i bambini dovevano imparare a cavarsela da soli, a essere indipendenti. solo così potevano andare avanti senza troppi sforzi, proprio come luis oca ña sulla sua bici mentre scalava una montagna.

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“stressato?! assolutamente no!�


Brasile, qualche anno piĂš tardi...

Secondo mese di gravidanza...

è oggi!!!

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mi ero trasferito in Brasile da ormai cinque anni. vivevo con la mia compagna patricia, che era brasiliana...

... e mia figlia louise, di quasi quattro anni. lei era nata lì, a joão pessoa, una piccola città del nord-est.

quel giorno, avevamo la prima ecografia della nostra piccola julia.

in quel momento non sapevamo ancora che sarebbe stata una “piccola” e non un “piccolo”, e che si sarebbe chiamata julia.

patricia era al secondo mese di gravidanza.

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mi passi il caffè, per favore? non pensi di averne bevuto abbastanza?

lasciagli bere il suo caffè, minha filha! mi sembra già sufficientemente stressato!

stressato?! assolutamente no!

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louise, santo cielo! non puoi cercare di sederti come si deve, a tavola? guarda che cosa hai combinato!!!

?

?

okay... forse un pochino sono stressato...

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il motivo del mio nervosismo era che, durante la prima ecografia, viene misurata la translucenza nucale.

la translucenza nucale è una fessura che compare tra la cute e la colonna vertebrale del neonato, e si misura nel primo semestre di gravidanza.

si tratta di una misurazione che permette di valutare il rischio di malformazioni e di alterazioni cromosomiche.

nello specifico, la trisomia 21 (o sindrome di down).

che strano... potenzialmente, il numero di malformazioni o malattie è infinito...

un feto potrebbe avere un braccio in meno, la leucemia o chissĂ che altro...

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eppure, a spaventarmi davvero, era proprio la trisomia 21.

non so perché. forse perché è il primo handicap a cui pensiamo di solito. il più conosciuto, il più evidente...

bene, è tutto okay. il feto sta bene, la translucenza nucale ha uno spessore normale.

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yeeeesss!!!

mi tornò in mente la risposta alla mia domanda da parte del medico che si occupava della gravidanza di patricia mentre aspettavamo louise (sì, ero nervoso anche allora):

oltre l'ecografia, c'è un altro test del sangue (il tri test) che permette di valutare la presenza della trisomia nel feto. ma in brasile non viene praticato in modo sistematico.

con la translucenza nucale spessa meno di 2,2 millimetri a undici settimane di gravidanza, il rischio di trisomia è pressoché nullo...

in generale, perciò, ci si basa esclusivamente sulla misurazione della translucenza nucale.

in ogni caso, lì l'aborto non è legale. perciò, se succede qualcosa durante la gravidanza, non resta altro che documentarsi, essere forti e aspettare.

ci sono più possibilità di vincere alla lotteria! eh! eh! vivere con un ba mbino trisomico

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la trisomia da ll a a alla z


sei piĂš tranquillo?

buonanotte!

sĂŹ, va meglio...

'notte...

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domani giochiamo alla lotteria?

ma cosa dici?! niente, niente...

dormi!

e se avesse sbagliato la misurazione? forse dovremmo chiedere un consulto a un altro medico, per essere sicuri!

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