Introduzione “
VUOI VENIRE A CASA MIA A GIOCARE AI G.I. JOE?”
È una delle mie battute cinematografiche preferite. Viene da uno dei film più classici che mai siano stati proiettati sul grande schermo. Sto parlando di Ricky Bobby- La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno, ovviamente! Quella battuta riassume la mia infanzia e, in un certo senso, anche il mio essere adulto. In realtà a me i G.I. Joe non piacevano particolarmente, ma vi avrei invitati a giocare a Star Wars, o con He-Man. Il cuore della domanda sarebbe rimasto lo stesso.
“Vieni da me, giochiamo a inventarci le cose e a perderci nella fantasia?”
È precisamente ciò che ho fatto con il fumetto che avete tra le mani.
Qualche anno fa, mi è stata offerta un’opportunità fantastica, e mi sono trovato nella posizione di poter fare dei fumetti. Substack, un sistema di newsletter/blog/piattaforma di contenuti dava fondi a un certo numero di autori per creare nuove storie e pubblicarle da loro. Decisi che, invece di fare un fumetto da solo, avrei usato quei soldi per chiedere ad alcuni dei miei fumettisti preferiti al mondo di raccontare storie brevi insieme a me. Mi serviva solo un tema centrale comune per tutti.
Feci un elenco di idee e generi, ma non trovai nulla che mi emozionasse. Per un lungo istante, pensai di abbandonare l’idea di un’antologia e di rimettermi a realizzare Odio Favolandia da solo, ma l’agenda degli impegni mi fece capire che sarebbe stato impossibile. Però quell’idea non era male… anzi, la soluzione di usare Odio Favolandia era davvero perfetta.
Avevo scritto e disegnato una ventina di numeri di quella serie, che sembrava creata apposta per essere espansa; si poteva giocare negli interstizi narrativi di quella mia pazza, squinternata storia. Avevo manipolato lo spazio, il tempo e ogni strumento narrativo che conoscevo, nella serie, quindi era tutto pronto per nuove storie. Storie speciali.
Quindi, proprio come Cal faceva con Ricky Bobby, chiamai alcuni dei migliori autori di fumetti in circolazione.
“Ehi, vuoi venire a giocare con me a Odio Favolandia?”
Non vi dirò che ero in slip da bagno, in piedi davanti a una piscina di acqua calda come Cal, quando pronunciava quella frase… ma non dirò nemmeno che non sia andata così. Lascerò questo dettaglio alla vostra immaginazione e alle parcelle del terapeuta, nel caso immaginaste troppo.
Buona lettura, godetevi queste fantastiche storie create da me e da un manipolo dei miei folli e talentuosi amici!
Traduzione
Michele Foschini
Lettering e impaginazione
Sara Bottaini con Chiara Colucci
Supervisione
Leonardo Favia
Proofreading
Francesco Savino, Vanessa Nascimbene e Teresa de Pasquale
Lettering originale e logo design
Nate Piekos
Supervisione originale
Joel Enos
Copertine
Mike Del Mundo
Copertina Variant creata per questa edizione da Rachele Aragno
Volume stampato in quadricromia su carta Sappi Magno Satin da 115 g/m2 per gli interni.
Copertina stampata in quadricromia su cartoncino mono patinato Papyrus Alaska White da 300 g/m2
Font del fumetto: CCSoliloquous (Comicraft).
Font del colophon: Divenire (C-A-S-T).
Stampato nel settembre 2024 presso Centro Poligrafico Milano S.p.A. Casarile (MI).
Via Leopardi 8 – 20123 Milano chiedi@baopublishing.it – www.baopublishing.it
Il logo di BAO Publishing è stato creato da Cliff Chiang.
Titolo originale dell’opera: The Unbelievable, Unfortunately Mostly Unreadable and Nearly Unpublishable Untold Tales of I Hate Fairyland
Il presente volume raccoglie i numeri dall'1 al 5 della serie originale Untold Tales of I Hate Fairyland
Copyright © 2024 Skottie Young & Young & Stupid Fresh Mess, LLC. All Rights Reserved. For the Italian edition: © 2024 BAO Publishing. All Rights Reserved. Per l’edizione italiana: © 2024 BAO Publishing. Tutti i diritti riservati.
ISBN: 979-12-5621-075-6
ISBN Variant: 979-12-5621-098-5
PRIMA EDIZIONE
CEO Caterina Marietti CCO Michele Foschini
Redazione Leonardo Favia, Lorenzo Bolzoni, Francesco Savino, Sara Bottaini, Vanessa Nascimbene e Teresa de Pasquale
Ufficio commerciale Alessandro Boggiani Ufficio stampa Daniela Odri Mazza e Chiara Calderone
Contenuti digitali originali Giuditta Esposti Ufficio amministrativo Alessandro Virgara
Bruud il Brutale
Skottie Young & Aaron Conley
Non fidarti del p.o.r.c.o. dell’appartamento 23
Dean Rankine
La morte e rinascita di Cloudia
Morgan Beem
Il doposballo
Dean Rankine
La partita
Dax Gordine
Finché morte non ci separi
Skottie Young & Rachele Aragno
La ballata di Ser Lanzellotto
Dean Rankine
Io odio Gert
Fábio Moon & Gabriel Bá
La canzone d’amore della sala giochi
Morgan Beem
Favolandia prima del tempo
Jorge Corona
La strada delle favole
Scott Brown & David DelGrosso
Giudice Gerty
Derek Laufman
bRUud iL BRUtAle
Scritto da Skottie Young
Disegnato da Aaron Conley
Colorato da Aaron Conley & Sarah Stern
“isola del gelato. terra di cremose delizie che vorreste avere sulle labbra e--”
“GEBÙ FRiSTO, fra’!”
ci sono di certo ragazzini che non dovrebbero leggere questa storia, ma lo fanno perché hanno genitori troppo avanti… quindi magari meno “dolce crema sulle labbra” e più c’erauna-volta, eh?
cercavo solo di aggiungere colore. cosa?
l’ho capito, amico. ma è il tuo primo giorno nel ruolo del narratore! atteniamoci al copione, per ora.
okay…
… c’era una volta una ragazza di nome gertrude, che si trovava nei guai per aver affrontato sua fluffosità la regina cloudia.
gertrude si era trattenuta troppo a lungo e la regina aveva finito la sua regale pazienza.
non poteva fare personalmente del male a un’ospite…
“… ma aveva ballato tra le gocce di pioggia delle leggi di favolandia e aveva messo quell’incubo di ragazzina dai capelli verdi davanti a…”
b-b-b…
santo
io devo averlo!
… non ho mai visto qualcosa di così brutalmente…
sì, molte donnine dicono lo stesso.
Whoa! ma che FLUFFO?!
come mi hai appena chiamata?
bro! non puoi chiamarmi così.
donnina.
e io mi chiamo gert, non donnina!
donnina significa donna, o ragazza.
sai che c’è? non importa…
ah, però può anche significare prostituta. lo è.
tu come credi lo intendesse?
… perché non parlavo di lui e dei suoi inquietanti capezzoli a tettarella…
… io voglio quella meravigliosamente semplice arma di morte e distruzione. è cooooosì perfetta!
difficile a dirsi. il tono era ambiguo e… allora è il tuo giorno fortunato…
… è tutta tua!
… gridare come un cacciatore che si è fatto tirare i capezzoli come pezzi di pongo!
Aww… mancata, mancata, e ora devi…
awww, a bruudy fanno male le tettine?
hai usato analogie del baseball mentre decapitavi quel barbaro?
esatto, è FLUFFOSAMENTE andata così.
le teste mozzate non sono pupazzi.
accetto senza fare obiezioni.
lo ammetto, è stato strano. sì, molto.
ti prego, non farlo più.
non sei il mio capo.
e comunque forse non lo farò più. ma solo perché era scontato e pigro, non perché lo dici tu.
“andiamo a bere qualcosa, mia cara faccina di testicolo!”
uhhh… allora dimmi perché la sto animando come se fossi un geppetto! puffo fluffo
ti odio.