Valorizzazione della filiera mediante attività di sperimentazione e ricerca su acidi grassi essenziali (Omega3 ed Omega6)
Obiettivi L’attività proposta mira a rendere applicabili in allevamento strategie alimentari alternative per l’arricchimento naturale dei prodotti zootecnici in Omega-3 ed il CLA (Conjugated Linoleic Acid) che è un acido grasso Omega 6. Obiettivo primario: verificare la possibilità di modificare la composizione acidica ed il contenuto in CLA del latte con l’aggiunta o meno di alcuni composti ad alto contenuto di CLA somministrati a diversi livelli di integrazione. Obiettivi del medio periodo: certificazione e valorizzazione di alimenti ecocompatibili ricchi di acidi grassi polinsaturi per una positiva evoluzione delle tecniche di razionamento e delle formulazioni mangimistiche dell’allevamento da ottimizzare per una corretta e bilanciata razione alimentare. Essa si propone di caratterizzare analiticamente e valutare le qualità nutrizionali dei mangimi ottenuti dalle diverse attività di sperimentazione, nonché di ampliare e approfondire le cognizioni scientifiche sulle esigenze nutritive e sul metabolismo lipidico dei prodotti del latte. Ricadute sul territorio: accrescere la competitività del settore agricolo, sia sostenendo gli investimenti individuali funzionali all’adeguamento tecnologico e all’introduzione di innovazioni di prodotto, sia accompagnando le Aziende agricole a migliorare il grado di aggregazione dell’offerta, il collegamento con la logistica regionale e l’utilizzo delle reti (e-commerce). L’attività di progetto permetterà la realizzazione di una azione di foresight tecnologico ossia di previsione tecnologica di un processo sistematico partecipativo che comporta la rilevazione di informazioni e la creazione di visioni sul futuro a medio-lungo termine, destinato ad orientare le decisioni del presente e a mobilitare i mezzi necessari per azioni congiunte.
Azione 1 Arricchimento lipidico della dieta degli ovini da latte a mezzo del pascolo Fase 1.1: acquisizione di strumenti informativi e di dati relativi alla situazione comprensoriale in relazione all’impiego di specie innovative per la composizione degli erbai e dei prati pascoli nelle aziende ad indirizzo zootecnico. Preliminarmente saranno predisposte delle schede di rilevazione aziendale da compilare operando su aziende rappresentative ai fini della elaborazione statistica dei dati acquisiti.
Comparto zootecnia da latte Misura 124 Progetto Integrato di Filiera Regionale - Verdi Fattorie www.verdifattorie.com - info@verdifattorie.com
Fase 1.2: delimitazione delle aree oggetto di studio e di diversificazione colturale. Nelle aziende partner si realizzano campi sperimentali di erbai a specie singola (monofiti) ed a miscuglio (polifiti) sperimentando tecniche agronomiche per ottimizzare le performance produttive e la qualità della produzione del latte, con particolare riferimento al contenuto in CLA e Omega 3. Sono utilizzate specie annuali (ad es. Camelina sativa Crantz, Chenopodium quinoa Willd., Portulaca oleracea L.). Fase 1.3: campionamento. Si procede al prelievo dei campioni delle diverse specie, seguendo il metodo “random”. Si effettua una valutazione delle caratteristiche biometriche e tecnologiche dei campioni, con la determinazione in laboratorio di parametri qualitativi (valutazione di composti specifici, solidi solubili, sostanza secca, Acido Ascorbico e Vitamina C, caratterizzazione di alcuni macro, meso e microelementi). Fase 1.4: caratterizzazione quali/quantitativa delle specie oggetto delle attività di sperimentazione, nel latte e nella razione alimentare integrata. Lo studio viene effettuato su bovine in lattazione. Alla razione di base, costituita da insilato di mais, fieno e concentrati si prevedono due livelli di integrazione con un preparato ricco in Acidi Grassi Omega 3 e CLA. Fase 1.5: elaborazione dei dati statistici e di laboratorio e formulazione di disciplinari per la sicurezza alimentare. I dati ottenuti dalle singole attività di progetto sono sottoposti alla elaborazione statistica con l’impiego di software specifici.
Azione 2 Integrazione della dieta con fonti lipidiche ed effetti sulla quantità e sulla qualità del latte Acquisizione di strumenti informativi e di dati relativi alla situazione comprensoriale in relazione all’impiego di specie innovative per la composizione degli erbai e dei prati pascoli nelle aziende ad indirizzo zootecnico. Controlli sperimentali: Latte La quantità di latte prodotta da ogni singolo animale deve essere registrata giornalmente. I campioni sono utilizzati per il controllo latte qualità, per l’analisi qualitativa e quantitativa degli acidi grassi e per l’attitudine casearia del latte. L’analisi della qualità del latte prevede la ricerca dei seguenti parametri: • Composizione chimica: - grasso - proteine - lattosio - residuo secco magro L’attitudine casearia del latte dovrà essere esaminata. Dai campioni di latte verranno estratti i lipidi totali; gli esteri metilici degli acidi grassi ottenuti saranno iniettati in un gas-cromatografo dotato di rilevatore ad ionizzazione di fiamma (FID)consentendoci di separare nove isomeri cis e trans dell’acido C18:1 oltre a tutti gli altri acidi grassi. Caseificazione ed Analisi sul formaggio Il latte raccolto viene utilizzato per la caseificazione; la tecnica utilizzata per lo svolgimento della minicaseificazione, segue le direttive tecnologiche per la produzione del formaggio tipo “Cacioricotta Lucano”. Ogni formella viene sottoposta alla misurazione del pH, della temperatura e al rilevamento dei principali parametri chimici (percentuale di umidità, di grasso, di sale, di proteine e di solidi totali).
Partnership: Istituto di BioRisorse e Bioscienze. Consiglio Nazionale delle Ricerche (capofila) Aziende di produzione primaria. Azienda Agricola De Carlo Rosa - Bella (PZ) Referenze: Giulio Sarli - CNR Istituto di Biorisorse e Bioscienze giulio.sarli@ibbr.cnr.it
Consiglio Nazionale delle Ricerche National Research Council
Istituto di Bioscienze e BioRisorse Institute of Biosciences and BioResources
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l’Europa investe nelle zone rurali