BARAONDA BIANCOROSSA - Fanzine Anno II Numero 4 15.11.2015

TRASFERTA A CREMONA Lunedì 23 Novembre Ore 20.45 Dopo una serie di partite “ordinarie” per quanto riguarda orari e palinsesto (con l’eccezione dell’ultima casalinga con Cantù all’ora di pranzo dovuta alla diretta Sky) siamo di fronte ad un primo esame importante in orario “scomodo” come può essere una trasferta di lunedì sera: saremo infatti di scena al PalaRadi di Cremona alle ore 20.45. Il palazzo non è quel che si dice uno dei più caldi della lega, ma proprio per questo è importante presentarsi in buon numero per avere la certezza anche nel Monday Night di far sentire i nostri ragazzi “a casa” come tifo e sostegno.

La Baraonda Biancorossa organizza il pullman con partenza dal PalaCarrara, ai seguenti prezzi: € 17 SOCI € 22 NON SOCI Come sempre, per qualsiasi informazione contattare Luca 3476257232 / Tommaso 3345737824 Prenotazioni all’Alibabar Bar del Palazzetto TRASFERTA A SASSARI Domenica 27 Dicembre Ore 18.15 Come si può notare dalla data, sembrerebbe molto presto, ma logisticamente non lo è. La trasferta in Sardegna quest’anno capita fra le festività natalizie, recandoci non pochi problemi a livello organizzativo. Le due ipotesi concrete e fattibili sono aereo (Pisa - Alghero) e traghetto (Livorno - Olbia) ma entrambe devono essere organizzate in comitiva nel minimo dettaglio in questi giorni, soprattutto per gli spostamenti in loco. Chiunque fosse interessato a passare un paio di giorni con noi in Sardegna, ci contatti tempestivamente, tramite Bar del Palazzetto o i numeri sopra indicati per Cremona.

BARAONDA BIANCOROSSA Fanzine Anno II numero 4 – 15.11.2015

L’editoriale - Gtg Pistoia vs. Pasta Reggia Caserta 10 punti, 5 su 6, 5-1 all’americana. E’ questo l’incredibile bilancio dell’inizio di stagione della nostra squadra. 3 vittorie casalinghe, 2 lontane dalla Toscana, nel mezzo solo la preventivabile sconfitta al Forum di Assago, fortino inespugnabile non fraintendeteci, solo per il budget smisurato e la profondità del roster dell’Olimpia di Armani, non certo per il clima da teatro silenzioso che si respira a Milano –. Sono ancora cucite sulla pelle le emozioni dell’ultima vittoria, quella di domenica scorsa nel “derby” con Cantù, dopo una partita sempre in controllo ma con una pericolosa flessione fra terzo e quarto quarto che ha gettato un po’ di pepe sull’esito finale. Come previsto, presente nel settore ospiti insieme ai gemellati canturini giunti in buon numero a Pistoia, qualche esponente di Montecatini, come dimostra la pezza Odu1989 esposta accanto allo striscione degli Eagles, il gruppo organizzato principale di Cantù. Ed ancora una volta, ci ha fatto un gran piacere: con la squadra di Cucciago sono 4 le vittorie (3 ai supplementari) in 5 scontri in Serie A dal 2013. Appuntamento fissato alla gara di ritorno al Pianella, a fine Febbraio, per vedere se i termali ancora una volta si riveleranno una vera e propria iettatura per i canturini. Il tempo intanto scorre in fretta, e già un’altra partita è alle porte in Via Fermi.

Molto diverso, ma comunque presente un discreto carico di emozioni anche a questo giro: arriva a Pistoia la Pasta Reggia Caserta, ex formazione di Michele Antonutti ma soprattutto di coach Vincenzo Esposito, casertano doc che con i bianconeri ha scritto le pagine più belle della sua carriera italiana da giocatore e ha mosso i primi passi come allenatore. Per lui non sarà sicuramente una partita come le altre, ma inutile sottolineare che la professionalità dimostrata fin qui dal tecnico campano prenderà il sopravvento su ogni aspetto sentimentale, una volta alzata la palla a due. Per quanto riguarda noi, dopo i Canturini ci troveremo di fronte un’altra realtà di primo livello per quanto riguarda il tifo in Italia: i casertani guidati dal gruppo Curva Ancillotto sono considerati in trasferta ancora più che in casa una tifoseria molto calda, compatta e che non farà mancare nemmeno per un secondo il proprio sostegno ai propri giocatori. Per questo, non dovremo avere nemmeno noi un attimo di pausa e spingere sull’acceleratore dal 1’ al 40’ e oltre come più volte abbiamo dimostrato di saper fare. FORZA PISTOIA!

PADRONI (ANCORA) DEL FORUM Quando il calendario ci pone di fronte alla trasferta di Milano, l’atmosfera ha un qualcosa di diverso da ogni altra partita. Un po’ forse perché chi come noi ha vissuto la cavalcata del Pistoia Basket 2000 sin dalle palestre di provincia della B, poter seguire la propria squadra in trasferta al Mediolanum Forum di Assago, casa di una delle squadre più titolate d’Italia e vincitrice di 3 Euroleghe, rappresenta il massimo motivo di orgoglio ed il coronamento di un sogno.

Se poi si aggiunge la possibilità unica, storica e irripetibile di entrare al Forum cantando “Salutate la capolista” in virtù del primo posto provvisorio, è veramente facile spiegare i motivi per cui questa trasferta sia stata una di quelle da portare per sempre in un angolo del proprio cuore.

Infine, a renderla veramente unica, è il procedente: anno 2014, 27 Maggio. Siamo al primo anno nella massima serie dopo la storica promozione in Serie A1 nella stagione 2012/13, e come prima volta è veramente indimenticabile: arrivano subito i PlayOff. Non solo, dopo essere andati 0-2 in Lombardia, arrivano due vittorie clamorose nella bolgia del PalaCarrara che rimanda l’esito finale alla “bella” in casa milanese, il 27 maggio per l’appunto. Dopo due ottime prove in trasferta, sia a livello di numeri sia a livello canoro, quel Martedì sera è l’intera città a mobilitarsi per raggiungere Assago. Pullman in doppia cifra e infiniti mezzi propri, per un totale di più di mille persone al seguito dei biancorossi (pistoiesi) infrasettimana. Uno spettacolo incredibile, che attirò le attenzioni di tutto il panorama cestistico e del tifo. Il sogno svanì dopo 2 quarti, ma quel che conta davvero fu che i veri protagonisti e padroni di quella serata furono i pistoiesi nel settore ospiti.

Le emozioni però, non terminarono una volta ripartiti dal parcheggio: il pullman che ci avrebbe dovuto riportare a casa aveva già mostrato i primi segni di cedimento al termine del viaggio di andata, per poi arrendersi definitivamente in tangenziale. Le vicissitudini che ne nacquero, persi di notte fra le tortuose superstrade dell’interland milanese, in attesa di un pullman di ricambio da Pistoia che ci avrebbe riportato a casa intorno alle 8 del mattino, sono leggenda negli occhi e nella memoria di tutti i presenti quella sera.

Ma torniamo al recente passato: Domenica 1 Novembre, salutate la capolista: siamo di nuovo tornati a farla da padrone al Forum. E il senso, ovviamente, non è sportivo, ma per calore e passione: sono quasi 500 i Pistoiesi che entrano cantando questo coro nell’impianto milanese.

Impianto quanto storico per risultati della squadra che ospita tanto triste e freddo per l’assenza di tifo e calore della sua gente. Sembra quasi di entrare alla Scala, dal clima da “spettatori” e non “tifosi” che si respira lassù. Il budget del facoltoso Giorgio Armani contribuisce a sopperire questa assenza di passione con un roster ogni anno profondo di talenti, ma non sempre - raramente per essere più precisi - questa “collezione di figurine” ha fruttato medaglie e trofei.

Dal 2008, anno in cui Armani è sponsor dell’Olimpia, le Scarpette Rosse hanno vinto un solo scudetto, proprio nel 2013/14, battendo solo alla bella dei Quarti la nostra “piccola” squadra formata con una frazione infinitesima di quel budget, ma con alle spalle una città passionale come poche altre. Anche questa volta, il risultato sul parquet è quello previsto. A vincere sono i locali, in larga misura, dopo 3 quarti mediamente combattuti. Ma ancora una volta, non usciamo sconfitti dal Forum. 40’ di cori incessanti e chiarissimi anche dalla tv, per poi sbizzarrirci in goliardia anche ampiamente dopo la sirena finale. Il risultato non se lo ricorderanno in tanti, ma la trasferta, come tutte le altre in quel di Milano, forse sì. A mezzanotte circa rientriamo al PalaCarrara, e la testa va già alla partita successiva: a Pistoia arrivano i Canturini. Per rimanere in tema di partite diverse dalla media.

Dietro le quinte di una coreografia Il risultato finale è sotto l’attenzione di tutti, con un colpo d’occhio molto scenico immortalato da scatti che ne risaltano il buon risultato. Ma quei 5 minuti di ammirazione di tutto il palazzo e di tutte le tifoserie italiane e d’Europa che sui social apprezzano quanto fatto, nascondono molto molto di più. Un lavoro certosino, tantissimi soldi, tempo e fatica tolti ad altro e dedicati giorno e soprattutto notte con unico obiettivo la riuscita finale. Causa e motore immobile, la passione e l’orgoglio, il riconoscersi in un’identità fortissima, quella della nostra città, Pistoia.

Per questo, vogliamo trasmettere tramite qualche foto, alcuni passaggi di questa minuziosa organizzazione che nelle due settimane precedenti la partita ha assemblato ogni ingranaggio.

Più di mille stendardi “due aste”, distribuiti uno ad uno in curva ad ognuno dei presenti, divisi per colore in base al settore di curva occupato. Nello striscione in corsivo, una frase di uno dei nuovi cori degli ultimi periodi: “Quando un giorno morire dovrò, voglio portare in cielo i miei color”

In foto, da sinistra in senso orario: le duemila aste di plastica tagliate simmetricamente e ammucchiate in scatoloni, la colorazione a bomboletta degli stendardi bianchi utilizzando forme raffiguranti il nostro stemma, un gruppo di due aste bianchi ultimati, la scrittura dello striscione in corsivo, la spillatura dei teli alle aste, i cesti all’ingresso della Curva in attesa dell’apertura dei cancelli. “Quando un giorno morire dovrò, voglio portare in cielo i miei color”