Esistono molte pubblicazioni con la storia di una Banca di Credito Cooperativo ma una storia illustrata non è un’opera comune. È un ulteriore occasione per evidenziare la “differenza” della BCC del Friuli Centrale. È proprio vero che la nostra Cooperativa di Credito ha vissuto il suo percorso imprenditoriale insieme con le Persone, con le Famiglie, con le Comunità del nostro territorio. La sua storia è talmente intrecciata con il quotidiano dei Soci e dei Clienti che quasi non può neppure essere considerata “storia”. Abbiamo pensato di chiedere a Otto D’Angelo di illustrarla con il suo magistrale tratto per consentire anche ai Lettori più giovani di cogliere il filo conduttore che unisce i pensieri e le opere di tutti Coloro che hanno lavorato con la Cassa Rurale di Martignacco prima e con la BCC del Friuli Centrale poi. Questo filo si chiama “identità aziendale” ed è quello che ha consentito a questa azienda di avere un passato. Ma è anche ciò che le potrà garantire un futuro se sapremo adempiere al dovere di trasmettere alle nuove Generazioni i valori fondanti dello stare insieme, del cooperare con spirito solidaristico per il bene comune. E con il solo vincolo di rispettare i Valori del Credito Cooperativo, i Soci di domani, avranno il diritto (e la responsabilità) di realizzare, in base alla loro creatività, sensibilità e capacità progettuale, il futuro della nostra Cooperativa di Credito. Questo spiega come questa storia illustrata non abbia la parola “fine”, ma si chiuda con una tavola dove i Lettori potranno cominciare a disegnare la loro BCC del Friuli Centrale. Tavola che però non è completamente bianca, ma contiene già 11 segni che rappresentano la traccia data dagli 11 punti della Carta dei Valori del Credito Cooperativo. Questo significa “la mia Banca è Differente”! Perchè in un mondo dove tutto cambia così velocemente, forse la vera “differenza” è proprio quella di mantenersi fedeli ai Valori, ai Principi, agli Ideali! Martignacco, giugno 2006 IL PRESIDENTE dott. Giuseppe Graffi Brunoro
INTRODUZIONE Anna, una ragazzina di 10 anni, dopo aver passato una mattinata con la sua classe presso la Bcc del Friuli Centrale, partecipando al progetto formativo “Le BCC incontrano la scuola” e aver sentito parlare di cooperazione e di mutualità, ritorna a casa e racconta al nonno la sua esperienza e gli chiede cosa sa della BCCFC. Il Nonno racconta quello che ha appreso dai racconti di suo nonno “Jacum” e quello che ha vissuto in prima persona. Anche il Papà e la Mamma di Anna, Paolo e Maria hanno qualcosa da raccontare sulla BCCFC. I protagonisti della storia: Luigi “Vigj” (classe 1860) Papà di Jacum, tris nonno di Anna. Agricoltore, era uno dei primi Soci e Clienti.
Luigi
Caterina
Vigj
Giacomo “Jacum” (classe 1898) Bis nonno di Anna, papà di Toni e nonno di Paolo. Socio e Cliente della Cassa Rurale. Era agricoltore e falegname.
Catine
Giacomo
Anna “Anute” (classe 1900) Moglie di Jacum. Bis nonna di Anna, mamma di Toni e nonna di Paolo, cliente della Cassa Rurale.
Anna
Jacum
Antonio “Toni” (classe 1930) Nonno di Anna e papà di Paolo. Socio e Cliente della Cassa Rurale. Agricoltore in pensione che si diverte ancora a fare l’apicoltore.
Caterina “Catine” (classe 1866) Moglie di Vigj e mamma di Jacum, cliente della Cassa Rurale.
Anute
Antonio
Luigia
Toni
Paolo (classe 1955) Papà di Anna. Tecnico presso una grossa impresa edile, come passatempo lavora la campagna di famiglia, socio della BCCFC.
Vigje
Paolo
Anna (classe 1995) Bimba di 10 anni che frequenta la 5 a elementare e partecipa al programma: “Le BCC incontrano la scuola”. Cliente e… futura Socia della BCCFC. I testi in friulano sono nella tipica parlata Martignacchese.
Anna
Maria
Luigia “Vigje” (classe 1933) Moglie di Toni, nonna di Anna e madre di Paolo, Socia e cliente della Cassa Rurale.
Maria (classe 1960) Mamma di Anna, infermiera, Socia e cliente della BCCFC.
PER ANNA OGGI A SCUOLA È UNA GIORNATA DIVERSA, PARTECIPA AL PROGETTO: “LA BCC INCONTRA LA SCUOLA”
Queste sono Banche differenti.
...POI ASSIEME AI SUOI COMPAGNI E ALL’INSEGNANTE NEL CAVEAU DELLA BANCA...A Vedete ragazzi, le banche locali offrono tutti i servizi bancari.
Nonno Toni ! Sai che oggi abbiamo parlato della Banca di Credito Cooperativo e siamo andati a visitarla. La conosci?
IL POMERIGGIO DAI NONNI...
Ah, certo che la conosco. Il nonno Vigj, tuo trisnonno, è stato uno dei primi Soci della Cassa Rurale. A quel tempo c’era tanta miseria e bastava poco per mettere in difficoltà le famiglie.
…. BASTAVA UN’ANNATA DI SICCITÀ O UNA GRANDINATA E LE FAMIGLIE NON RIUSCIVANO A LIBERARSI DELLA MISERIA PERSISTENTE. L’UNICA SOLUZIONE POSSIBILE ERA IL RICORSO AI DEBITI. GLI UNICI DISPOSTI A PRESTARE SOLDI AI POVERI ERANO GLI USURAI. Madonute… a jè tornade le tampieste ! 2
1) 2)
Lo scorso anno la siccità... quest’anno la grandine... Madonnina… è tornata la grandine !
L’an passât il sut… chest an le tampieste…1
Cujetaisi, mame, combinarìn... 2 Nus tocjarà domandâ bês d’imprest… 1
NEI LORO PENSIERI SI CONCRETIZZAVA L’IDEA DI RICORRERE ALL’USURAIO.
No vin pui bês par lâ indenant… Ce vino di metisi a fâ cumò ?… 3
Cence le Bise no rivi nanche a da di mangjâ ai frus ! 4
Sint po, Vigj, o cussì o nuje ! 5
Pùare int, no si pò lâ indenant cussì… 6
QUALORA A FINE STAGIONE AGRARIA (SAN MARTINO) NON FOSSERO STATI RESTITUITI I SOLDI, L’USURAIO SAREBBE DIVENTATO PROPRIETARIO DELLA MUCCA.
1)
Saremo costretti a chiedere soldi a prestito... Calmatevi, mamma, troveremo una soluzione... 3) Non abbiamo più denaro per campare... Cosa dobbiamo fare ora? 2)
4)
Senza la mucca “Bise” non ce la faccio neppure a sfamare i bambini! 5) Senti un pò, Luigi, o così o niente! 6) Povera gente, non si può andare avanti così...