RINALDO DIPROSE
PER GLI UOMINI
Concisi Chiari Edificanti
RINALDO DIPROSE
PER GLI UOMINI
Per gli uomini Rinaldo Diprose
Proprietà letteraria riservata: BE Edizioni di Monica Vieira Pires P.I. 06242080486 Via Costa dei Magnoli 19 50125 Firenze Italia
Coordinazione editoriale: Filippo Pini Revisione: Teresa Castaldo Progetto grafico: Samuele Ciardelli Foto di copertina: Giosuè Petrone Prima edizione: Gennaio 2014 Stampato in Italia Tutte le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla Nuova Riveduta, Società Biblica di Ginevra. ISBN 978-88-97963-24-0
Per eventuali ordini: www.beedizioni.it
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INDICE Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Capitolo 1. La crisi dell’uomo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11
Capitolo 2. Da dove inizia la guarigione . . . . . . . . . . . . . . 17 Capitolo 3. Il bisogno di “rivestirsi” di Cristo . . . . . . . . 27
Capitolo 4. Essere uomo nei confronti della donna . . 33 Capitolo 5. Il ruolo di padre . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 43
Capitolo 6. Il bisogno di amore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59
Capitolo 7. Un cammino nella santificazione . . . . . . . . . 67 Conclusione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 77
Prefazione “Perché la cultura e la legislazione contemporanee producono uomini irrequieti e frustrati?” Questa è la domanda posta da Rinaldo Diprose nell’introduzione del suo nuovo libro Per gli uomini ed è anche il filo conduttore delle riflessioni fatte all’interno di esso. Come tale, il libro affronta la questione dell’uomo di Dio da una prospettiva coscientemente attuale. In realtà, il libro è per tutti, ma in un senso speciale è per gli uomini. È per tutti in quanto tratta una vasta gamma di aspetti della vita umana e lo fa con sapienza, intelligenza e compassione. È pieno di “lezioni di vita” scavate dall’esperienza personale dell’autore, ma interpretate mediante il filtro delle verità bibliche. Infatti, è di stile biblico-pratico, in modo che tutti possano essere edificati leggendolo. È specificatamente per uomini, però, perché Rinaldo si dedica alle questioni “grandi” che la stramaggioranza di noi maschi deve affrontare nella vita come mariti, fidanzati, padri e soprattutto come uomini di Dio. Infatti, la presupposizione dell’autore è che il lettore desidera essere marito, padre, ecc., come un uomo secondo il cuore di Dio. Quindi, sotto questo profilo il libro è un vero successo. Rinaldo ha vissuto in Italia per quarant’anni e conosce intimamente la cultura italiana. Infatti, ho sempre ammirato come lui e sua moglie Eunice sono riusciti, come missionari stranieri, a immedesimarsi nella vita e nei costumi di questo paese, fino al punto di diventa7
Per gli uomini
re italiani legalmente anni fa! Dico questo perché, per poter scrivere un libro utile agli uomini italiani, si deve conoscere la realtà italiana da uomo. Allo stesso tempo, poiché è uno straniero (neozelandese), Rinaldo riesce a “fare un passo indietro” per osservare lo stato degli uomini italiani con un’oggettività difficile da ottenere dallo stesso maschio italiano. Tutto questo non significa che il libro è mirato specificatamente all’uomo italiano (questo potrebbe sembrare presuntuoso e richiederebbe un ampio studio sociologico del soggetto); al contrario, come il titolo indica, è un’opera per gli uomini, cioè per i maschi in generale. La mia osservazione è, semplicemente, che il libro è di grande valore per gli uomini di questo paese perché l’autore ha vissuto una vita “dentro” e quindi, consapevolmente o inconsapevolmente, le questioni stesse che ha scelto di affrontare sono particolarmente adatte alla “situazione maschile” italiana attuale. Avendo detto questo, Per gli uomini rimane un’opera fondata nei principi universali delle Sacre Scritture cristiane e quindi è per tutti gli uomini. Senza diventare mai una serie di studi biblici sul maschio, non c’è nessun argomento nel libro che non è sorretto dalle “parole di vita eterna”. Dietro lo stile semplice, familiare e chiaro, c’è una vita d’esperienza con Dio, con le Scritture, con le chiese italiane e con gli uomini là dentro. Come sempre, nelle opere di questo tipo ci possono essere delle obiezioni riguardo ad alcune posizioni dell’autore. Per esempio, ho in mente la sezione sulla disciplina dei figli. Laddove tali critiche sono basate sulle questioni inter8
Prefazione
pretative bibliche, devono essere messe in discussione secondo i criteri esegetici ed ermeneutici. Invece, se le nostre obiezioni sono fondate nelle esperienze e filosofie personali di vita, ci conviene ragionare insieme al dottor Diprose, imparando dai suoi studi dei testi biblici e conversando seriamente con le sue conclusioni e applicazioni. Christopher Zito
Insegnante di ermeneutica e teologia presso l’IBEI e anziano della chiesa evangelica dei fratelli di Nettuno.
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CAPITOLO 1
La crisi dell’uomo Non sono in grado di valutare la bravura di Cesare Prandelli come allenatore della squadra nazionale di calcio, però lo ammiro per due motivi. In primo luogo, perché nel 2004 non esitò a lasciare la panchina della Roma per assistere la moglie, Manuela Caffi, malata di cancro. A giudicare dalle espressioni di condoglianze in occasione della morte della moglie, tre anni più tardi, sono stati in molti ad ammirarlo per aver fatto questa scelta. Simili dimostrazioni di lealtà e bontà piacciono ancora, pur essendo sempre più rare in un mondo in cui, il più delle volte, le scelte vengono fatte per curare i propri interessi. In secondo luogo, ammiro Prandelli perché non bestemmia e odia sentire altre persone bestemmiare: queste sono parole sue. Poiché, come disse Gesù, “dall’abbondanza del cuore la bocca parla” (Matteo 12:34), il non bestemmiare rispecchia i valori su cui uno basa la propria vita. Infatti, Gesù pronunciò queste parole proprio in un contesto in cui parlava della “bestemmia contro lo Spirito Santo [che] non sarà perdonata” (v. 31). Alcuni si illudono che bestemmiare sia un segno dell’essere un vero uomo, inteso come “un duro”. In realtà, è 11
Per gli uomini
un segno di debolezza, di non sapersi controllare e di non saper distinguere fra Dio e il diavolo! Inoltre, Gesù collocò gli scatti d’ira nella stessa categoria dell’omicidio (Matteo 5:21-22) e si potrebbe aggiungere, oggi, del “femminicidio”. Saper fare delle rinunce per poter aiutare un’altra persona e saper controllare la propria lingua sono caratteristiche di un uomo di carattere. Purtroppo, la nostra società produce uomini disorientati e frustrati, che diventano femminicidi senza sapere perché, ma i motivi ci sono. Per esempio, mentre per natura l’uomo è portato a voler provvedere alla propria famiglia, oggi il lavoro scarseggia e questo è una fonte di frustrazione. Alcuni uomini, vedendosi impossibilitati a provvedere per i propri familiari, contemplano addirittura il suicidio. In altri casi, dove la moglie di una coppia guadagna tanto quanto il marito se non anche di più, ciò diventa motivo di tensioni, in particolare riguardo a come i soldi verranno spesi. Intanto, l’uomo si sente umiliato. Questo senso di umiliazione è legato al nuovo concetto di matrimonio, secondo cui i coniugi hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri.1 In passato c’era il problema di uomini che agivano come padri-padroni, senza preoccuparsi di coinvolgere moglie e figli nelle decisioni riguardanti le scelte di famiglia. La figura di padre, in questi casi, era vista in una luce negativa. Oggi, invece, non gli è permesso né di essere il “capo della donna”, né di esercitare autorità sui propri figli e quindi sono 1
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Codice Civile Italiano, articolo 144.
La crisi dell’uomo
molti i padri che non sanno quale sia il loro ruolo. Inoltre, essendo l’uguaglianza intesa come identità di ruolo dei due coniugi, si crea un grave problema quando i due non riescono a comporre una differenza di opinione. In questi casi il codice civile prevede il coinvolgimento di un giudice di pace, autorizzato a prendere una decisione che sarà vincolante per la coppia, 2 ma purtroppo, il più delle volte, anziché chiamare un giudice di pace, i coniugi cominciano a prendere le distanze l’uno dall’altra e così facendo preparano la strada per un divorzio. Da quando la legge promossa dal socialista Loris Fortuna sul divorzio fu approvata nel 1970, la possibilità di divorziare viene celebrata in Italia come un segno di “civiltà”. La valutazione del divorzio che fa il Creatore è ben diversa, visto che aveva istituito il matrimonio monogamo come vincolante “vita natural durante”. Rivolgendosi a chi aveva ripudiato la propria moglie, il profeta Malachia si esprime così, parlando da parte di Dio: “Badate dunque al vostro spirito e nessuno agisca slealmente verso la moglie della sua giovinezza. «Poiché io odio il ripudio», dice il Signore, Dio d’Israele; «chi ripudia copre di violenza la sua veste», dice il Signore degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non siate sleali” (Malachia 2:15-16). Il profeta Isaia disse: “Guai a quelli che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il dolce in amaro” (Isaia 5:20). Considerare la possibilità di divorziare come un segno 2
Si veda l’articolo 145 del Codice Civile.
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di civiltà è un esempio di ciò che Isaia dice qui. A questo proposito, l’apostolo Paolo profetizzò che una delle caratteristiche degli “ultimi giorni” sarebbe stata proprio la “slealtà” nei confronti delle altre persone (2 Timoteo 3:1-5). In un’altra lettera, dopo aver fatto un elenco di comportamenti contro natura, comprese la slealtà e mancanza di affetti naturali, l’apostolo commenta: “Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette” (Romani 1:32). Diverse leggi approvate durante gli ultimi decenni dimostrano questo degrado morale e purtroppo le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. L’uomo che non gode del rispetto dei propri figli o della collaborazione della propria moglie, facilmente diventa una bestia irrequieta, pericolosa. Spesso la sua frustrazione lo porta ad allontanarsi dalla famiglia e a trascurare i propri figli che, invece, hanno molto bisogno di lui. Magari, per mezzo di internet, intraprende un amicizia con un’altra donna e fa un’esperienza di sesso, nella sua dimensione puramente fisica, senza alcun impegno, nonché altri vizi che l’allontanano ulteriormente da quelli che sarebbero i suoi doveri di marito e padre. Intanto, la ormai ex-moglie, sentendosi libera, trova un nuovo “compagno” e sapendolo, l’ex-marito diventa geloso e così via. Ma, a questo punto, bisogna porsi la domanda: “Perché la cultura e la legislazione contemporanee producono uomini irrequieti e frustrati?” Non potrebbe essere che quelli che i nuovi costumi salutano come segni di 14
La crisi dell’uomo
libertà siano essi stessi contro natura? Può essere che le differenze fra uomo e donna si estendano, oltre alla sfera sessuale e alla maggiore forza fisica dell’uomo, anche alla sfera psicologica e alla relativa differenziazione dei ruoli che dovrebbero ricoprire? Potrebbe essere che l’uomo sia programmato per accollarsi le responsabilità relative al ruolo di capo e guida della propria famiglia? Il bisogno che i figli sentono della figura del padre nella loro vita è da considerarsi casuale? Non potrebbe essere anche questo il frutto del tipo di rapporto genitori/figli previsto dal Creatore? La convinzione che le cose stanno realmente così è la base di questo libro, che si ispira a ciò che la Bibbia insegna riguardo all’uomo e al suo ruolo nella vita.
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Questo libro è per gli uomini – per tutti gli uomini. La sfida che ogni uomo deve affrontare è enorme. Lottiamo contro una cultura che promuove ideali anti-biblici, contro noi stessi e contro i nostri cuori che devono essere ancora del tutto trasformati; lottiamo contro la poca – o perfino mancata – preparazione che abbiamo ricevuto per questa chiamata o contro esempi non positivi che abbiamo visto intorno a noi. Nell’affrontare questa sfida, però, non siamo da soli: Dio è pronto ad aiutarci per raggiungere l’obiettivo. Nella Bibbia troviamo la guida giusta che ci permette di rispondere alla chiamata di Dio per essere uomini secondo la sua volontà. Il dottor Diprose ci accompagna dall’alto della sua esperienza biblica – e della sua esperienza sul campo – a non gettare la spugna, ma a combattere per essere uomini secondo il cuore di Dio nella società, verso nostra moglie, verso i nostri figli e nella chiesa. Leggendo questo volume, i giovani troveranno dei consigli che li aiuteranno a crescere nell’importante ruolo che hanno in quanto uomini, mentre i credenti più maturi riceveranno un ottimo incoraggiamento che li spingerà a impegnarsi ancora di più.
Rinaldo Diprose è autore di numerosi libri tra cui In tandem. Imparando insieme nel cammino della vita. È il direttore responsabile della rivista Lux Biblica. È stato sposato con Eunice per quasi quarantacinque anni, è padre di Esther, Andrea e Jonathan e ha otto nipoti.
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