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LinkedIn è la più grande rete professionale del mondo. La sua missione è connettere i professionisti del mondo per renderli più produttivi e di successo. The Beginning LinkedIn è stata fondata da Reid Hoffman,
Allen Blue, Konstantin Guericke, Eric Ly
e Jean-Luc Vaillant. La società è nata nel salotto del co-fondatore Reid Hoffman nel 2002 e è stata lanciata ufficialmente il 5 maggio 2003. Alla fine del primo mese di attività, LinkedIn aveva un totale di 4.500 membri nella sua rete.
LE TAPPE DELLA STORIA DI LINKEDIN
• 2005: LinkedIn introduce le sue prime linee di business: lavori e abbonamenti. • 2006: LinkedIn inizia a rivendicare la propria pretesa come profilo professionale di record con il lancio di profili pubblici, raggiunge la redditività e vengono introdotte funzionalità fondamentali come raccomandazioni e persone che potresti conoscere. 2007: dopo quattro anni come CEO, Reid si allontana gestire il prodotto e portare Dan Nye alla guida dell'azienda. 2008: LinkedIn diventa una società veramente globale, aprendo il suo primo ufficio internazionale a Londra e lanciando versioni in spagnolo e francese del sito. 2009: Jeff Weiner entra a far parte di LinkedIn come Presidente, allora amministratore delegato e porta attenzione e chiarezza alla missione, ai valori e alle priorità strategiche di LinkedIn. 2010: LinkedIn passa alla modalità di iper-crescita, raggiungendo 90 milioni di membri e quasi 1.000 dipendenti in 10 uffici in tutto il mondo. 2011: LinkedIn diventa una società quotata alla Borsa di New York e ospita un municipio con Barack Obama, il presidente degli Stati Uniti. 2012: Project Inversion con un sito completamente riprogettato hanno consentito un ritmo senza precedenti di innovazione e trasformazione del prodotto. 2013: LinkedIn raggiunge 225 milioni di membri e cresce di oltre due membri al secondo. 2014: LinkedIn crea il grafico economico, una mappa dell'economia digitale, i suoi partecipanti e ogni aspetto delle opportunità che collegano questi nodi. 2015: LinkedIn acquisisce lynda. com per rendere ancora più facile per i professionisti di tutto il mondo accelerare le loro carriere e realizzare il loro potenziale attraverso l'apprendimento e lo sviluppo di nuove competenze. 2016: LinkedIn lancia "Sei più vicino di quanto pensi", la sua prima campagna di marketing integrata e spot TV che si ispira alla visione di LinkedIn di creare opportunità economiche per ogni membro della forza lavoro globale. Microsoft e LinkedIn annunciano di aver stipulato un accordo definitivo in base al quale Microsoft acquisirà LinkedIn.
LINKEDIN OGGI LinkedIn ha un modello di business
diversificato con entrate derivanti da abbonamenti, vendite pubblicitarie e soluzioni di talento. Nel terzo trimestre del 2016 le entrate totali dell'azienda sono aumentate del 23% su base annua per raggiungere $ 960 milioni con Talent Solutionsrevenue aumentando del 24% su base annua a $ 623 milioni, le entrate di Marketing Solutions sono aumentate del 26% su base annua a $ 175 milioni e Premium Le sottoscrizioni aumentano del 17% su base annua a $ 162 milioni.
LinkedIn ha oltre 467 milioni di membri in
200 paesi e territori, di cui 148 milioni + in EMEA, 105 milioni + in Asia e Pacifico e 79 milioni + in Altre Americhe. La società ha più di 10.000 impiegati a tempo pieno e con sede a Mountain View, California. LinkedIn ha uffici in 30 città: Amsterdam, Bangalore, Pechino, Chicago, Dubai, Dublino, Graz, Hong Kong, Londra, Los Angeles, Madrid, Melbourne, Milano, Mumbai , Monaco, Nuova Delhi, New York, Omaha, Parigi, Perth, San Francisco, San Paolo, Shanghai, Singapore, Stoccolma, Sunnyvale, Sydney, Tokyo, Toronto e Washington DC. LinkedIn è disponibile in 24 lingue: arabo, inglese, semplificato Cinese tradizionale C i n e s e , ce co, d a n e s e , o l a n d e s e , francese, tedesco, indonesiano, italiano, giapponese, coreano, malese, norvegese, polacco, portoghese, rumeno, russo, spagnolo, svedese, tagalog, tailandese e turco.
LinkedIn connette i professionisti
di tutto il mondo per aumentarne la produttività e il successo e trasforma il modo in cui le aziende svolgono le attività di ricerca del personale, marketing e vendita. Fondato nel maggio 2003 da Reid Hoffman, Allen Blue, Konstantin Guericke, Eric Ly e Jean-Luc Vaillant è oggi il più grande network professionale al mondo. La proprietà è di Microsoft.
Ha come slogan Relationships Matter
LINKEDIN OPPORTUNITY INDEX 2020 La recente ricerca LinkedIn Opportunity Index 2020 è una misura composita pensata per determinare come le persone percepiscono le opportunità e, soprattutto, le barriere che impediscono loro di raggiungere i propri obiettivi. Nel corso della ricerca sono stati intervistati più di 30.000 adulti (di età compresa tra 18 e 65 anni) in 22 paesi nel mondo, inclusa l’Italia. Secondo la ricerca, in media le persone in tutto il mondo vogliono trovare opportunità che permettano loro di perseguire le proprie passioni, trovare un equilibrio tra vita professionale e privata e poter contare sulla sicurezza del lavoro. Tuttavia, le persone generalmente ritengono che la mancanza di risorse finanziarie, l’invecchiamento e le difficili condizioni del mercato del lavoro ostacolino la realizzazione di tali opportunità. In Italia, lo studio ha determinato che le persone non si sentono altrettanto ottimiste in termini di accesso alle opportunità rispetto al resto del mondo. Di fatto, nella valutazione della percezione della “disponibilità di opportunità sul mercato”, l’Italia ha ottenuto il punteggio più basso a livello mondiale, al 22° posto. Rispetto alla “fiducia nel successo”, l’Italia si è classificata al 21° posto a livello globale, ovvero in penultima posizione. Anche se gli italiani non condividono il livello di ottimismo del resto del mondo per quanto riguarda la disponibilità di opportunità sul mercato, sono convinti che impegnarsi nel lavoro e acquisire un livello di istruzione superiore siano gli aspetti più importanti per superare queste barriere e realizzarsi nella vita. È interessante notare come gli uomini in Italia sembrano essere più fiduciosi delle donne rispetto alle possibilità di trovare opportunità professionali.
I PRINCIPALI RISULTATI Le preoccupazioni del mondo di oggi: a livello globale, gli aspetti che preoccupano sempre più le persone sono: questioni ambientali (20%), sicurezza (14%) e problemi di salute (13%). Queste preoccupazioni si rispecchiano anche in Europa. Per gli italiani, in particolare, i motivi di preoccupazione principali sono: questioni ambientali (20%), problemi di salute (16%) e sicurezza (10%). Lo studio ha rilevato che le persone in Italia sono generalmente più preoccupate per i problemi di salute (16%) e la qualità dell’istruzione (9%) rispetto ad altri paesi europei. Che cosa vuol dire “vivere bene” per le persone? A livello globale, “vivere bene” viene definito come godere di una buona salute (50%), con l’Europa che lo considera l’aspetto più importante (n. 1) rispetto ad altre aree geografiche. L’indipendenza finanziaria occupa la seconda posizione a livello globale (29%), con il Brasile e il Messico al di sopra della media globale. Avere una relazione appagante con un partner viene al terzo posto a livello globale, con il Nord America al di sopra della media globale. In confronto, per la maggior parte degli italiani “vivere bene” significa innanzitutto godere di una buona salute (56%), in prima posizione e sopra la media globale. Essere finanziariamente indipendenti (33%) è al secondo posto, anch’esso al di sopra della media globale. Avere un lavoro stabile (28%) è in terza posizione, superiore al quinto posto di queto dato nella classifica globale. Come realizzarsi nella vita? A livello globale, impegnarsi nel lavoro (81%) è visto come il fattore più importante per realizzarsi nella vita, seguito dalla disponibilità di una persona ad accettare il cambiamento (80%). Più di tre quarti (76%) delle persone a livello globale sostengono che avere la giusta rete di contatti sia importante per realizzarsi, allo stesso livello della parità di accesso alle opportunità (75%) e del livello di istruzione (74%). È interessante notare che impegnarsi nel lavoro viene classificato al primo posto in tutti i mercati europei tranne che in Germania dove occupa la decima posizione, e in Svizzera dove occupa la settima. Anche il livello di istruzione viene classificato al terzo posto in Europa (rispetto al quinto a livello globale). Conoscere le persone giuste occupa la quarta posizione in Europa (rispetto al terzo posto nella classifica globale). In confronto, gli italiani ritengono che l’impegno nel lavoro (81%) e il livello di istruzione (80%) siano gli aspetti più importanti per realizzarsi nella vita. Seguono la disponibilità di una persona ad accettare il cambiamento (75%) e la parità di accesso alle opportunità (75%). Le opportunità di cui sono in cerca gli italiani: a livello globale, la stragrande maggioranza delle persone è alla ricerca di opportunità legate al lavoro (87%), seguite dalle opportunità sociali (59%). Quasi un terzo delle persone è alla ricerca di opportunità di apprendimento o istruzione (29%), guidate innanzitutto da chi desidera apprendere una nuova competenza (19%). Anche gli italiani sono per lo più alla ricerca di opportunità legate al lavoro. Desiderano posti di lavoro che garantiscano: un buon equilibrio tra vita professionale e privata, la sicurezza e la stabilità del lavoro e la possibilità di fare ciò che amano. Sono anche alla ricerca di opportunità che permettano loro di trascorrere del tempo di qualità con amici e familiari, un aspetto legato al desiderio di mantenere attivi la mente e il corpo.
“Questa ricerca ci permette di comprendere il livello di fiducia delle persone rispetto alle opportunità disponibili per loro. È rassicurante vedere come, nonostante il contesto di incertezza in merito a tutto ciò che sta accadendo nel mondo, le persone siano ancora fiduciose rispetto alle loro opportunità personali per realizzarsi”, ha commentato Karin Kimbrough, Chief Economist di LinkedIn. “Tuttavia, sappiamo anche che il modo in cui viviamo e lavoriamo sta cambiando rapidamente e che le persone in tutto il mondo dovranno adattarsi per cogliere le opportunità offerte dalla nuova situazione economica. Spetta a ognuno di noi creare un ambiente che aiuti le persone a realizzare le proprie ambizioni, incoraggiarle a correre rischi o a investire in se stesse in modo da aumentare le proprie competenze e la propria esperienza, nonché sviluppare reti che le aiutino a ottenere il lavoro che desiderano.” LinkedIn ha richiesto a GfK, una società indipendente di ricerche di mercato, di condurre questo studio tra
settembre e ottobre 2019. Lo studio rappresenta la visione degli intervistati al momento del sondaggio. L’indagine è stata condotta tra persone di età compresa tra 18 e 65 anni in 22 paesi tramite interviste online. Il sondaggio ha visto la partecipazione di 30.000 intervistati, di cui più di 1.000 in Italia. • Nord America: Canada, Stati Uniti • America latina: Brasile, Messico • Medio Oriente: Emirati Arabi Uniti • Europa: Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera • Asia/Pacifico: Australia, Cina, Filippine, Giappone, India, Indonesia, Malesia, Singapore
METODOLOGIA LinkedIn Opportunity Index misura il livello di fiducia di un mercato rispetto all’economia e al perseguimento delle opportunità e utilizza “100” come punteggio di base. Un punteggio più alto rappresenta un maggiore ottimismo da parte degli intervistati che vivono in un paese specifico. I sette fattori che hanno contribuito a una misura composita delle opportunità sono stati gli stessi dello studio LinkedIn Opportunity Index 2018 e sono i seguenti: Percezioni relative a fattori socio-economici e stile di vita 1. Prospettive sull’economia nei prossimi 12 mesi 2. Prospettive sulla situazione finanziaria degli intervistati nei prossimi 12 mesi 3. Qualità della vita, in particolare la felicità 4. Qualità della vita rispetto alla generazione precedente o ai genitori Percezioni rispetto alle opportunità: 5. Disponibilità di opportunità sul mercato 6. Valutazione delle possibilità di accesso alle opportunità nei prossimi 12 mesi 7. Fiducia nel successo
(Le relazioni contano). La vision aziendale consiste infatti nel creare un’opportunità economica per ciascun membro della forza lavoro globale, attraverso lo sviluppo del primo Economic Graph al mondo. LinkedIn conta più di 675 milioni di membri e dispone di uffici in tutto il mondo.
INTERVISTA A MARCELLO ALBERGONI, COUNTRY MANAGER LINKEDIN ITALIA
Quale impatto ha LinkedIn Italia sul mercato del lavoro oggi?
“LinkedIn conta oltre 14 milioni di utenti in Italia, ciò significa che abbiamo circa il 60% della forza lavoro italiana sulla nostra piattaforma, e la tipologia di professionisti e aziende presenti sulla piattaforma è ampia e variegata. Questi elementi ci consentono di tenere sotto controllo il flusso delle assunzioni nel nostro paese, ci offrono una rappresentazione digitale dello stato dell'economia. Pensi che ogni giorno su LinkedIn migliaia di persone in Italia cercano un nuovo lavoro, o una nuova opportunità di business, avviando discussioni e scambiandosi suggerimenti e indicazioni preziose con gli altri utenti, in relazione al proprio profilo, o sulle aspirazioni personali in ambito lavorativo, sulle loro attività per creare nuove opportunità. E in questo contesto, LinkedIn cerca di supportare la propria community di persone e aziende, impegnandosi continuamente a promuovere la cultura digitale tra i nostri utenti, e la connessione e la condivisione di conoscenze tra i talenti più promettenti. Forniamo degli strumenti, come le LinkedIn Talent Solutions, pensati per aiutare gli HR manager e le aziende a pianificare le attuali e future esigenze per l’attività di selezione del personale, trovare reali talenti digitali anche nei luoghi più inattesi, e creare team di lavoro diversificati. Per i lavoratori, la nostra piattaforma è ricca di strumenti e contenuti legati all’ambito lavorativo, in modo da diventare rilevanti per gli head hunter e recruiter presenti su LinkedIn; organizziamo sessioni live, denominate Rock Your Profile, per aiutare dal vivo i giovani professionisti a migliorare il proprio profilo, fornendo suggerimenti per rendere più efficaci le relazioni all’interno del network, e fare leva sul potenziale della community. Inoltre, per i nostri membri alla ricerca di un nuovo lavoro, LinkedIn offre anche strumenti utili ad incrementare le conoscenze relative a diverse materie e ambiti professionali, così come le hard e le soft skill, come ad esempio il Cloud Computing, il Machine Learning e la Collaboration, etc.). Sulla piattaforma LinkedIn Learning, ad esempio, sono presenti decine di contenuti formativi, organizzati per tematica (business, creative e technology) che vanno a coprire tutte le esigenze relative alle competenze digitali maggiormente richieste dal mercato del lavoro.”
In Europa, sono quasi tutti uomini i talenti con competenze nell’ambito delle IA. Tra i divari più evidenti che emergono nella ricerca LinkedIn vi è quello di genere: solo il 16% dei lavoratori nel campo delle AI in Europa sono donne. Italia in controtendenza in questo ambito con il 25%. Il Suo commento?
“I dati della nostra recente ricerca AI talent in EU mettono in evidenza che l’Italia è uno dei paesi con una delle più basse concentrazioni di lavoratori operanti nell’ambito delle Intelligenze Artificiali, appena il 7,3% sul totale europeo. Ma, a differenze degli altri paesi in Europa, il gender gap in Italia è più mitigato, a dimostrazione del fatto che c’è un certo equilibrio di genere tra uomini e donne nel settore della ricerca scientifica e tecnica, e probabilmente un crescente interesse delle donne in Italia nei confronti delle materie STEM. Questo dato ci fa ben sperare che in futuro possa ridursi il cosiddetto digital gender gap nel nostro paese.”
Ci parli di "Open for Business", lo spazio virtuale di LinkedIn per PMI e professionisti.
“Open for Business è una funzione della piattaforma LinkedIn che consente ai liberi professionisti e ai piccoli imprenditori di aggiungere i propri servizi al profilo LinkedIn, facilmente individuabili attraverso le ricerche sulla piattaforma. Dopo un lancio iniziale in UAE nel corso della scorsa estate, la funzione è stata resa disponibile lo scorso autunno per tutti i piccoli imprenditori e i liberi professionisti in 28 lingue, tra le quali l’Italiano. La nuova funzione è stata realizzata a partire da una ricerca di LinkedIn, che ha rivelato che le piccole imprese si affidano fortemente al passaparola per acquisire nuovi clienti. Open for Business ha lo scopo di digitalizzare questo concetto di passaparola, rendendo più semplice per gli utenti LinkedIn eseguire ricerche, comunicare e fornire referenze. In questo modo aiutiamo ancora di più la piccola e media impresa italiana ad avere successo sulla piattaforma. Pensando all’attualità degli ultimi mesi, questo periodo di emergenza particolare legato alla diffusione del Covid-19, non è mai stato così importante come ora per i liberi professionisti e i proprietari di piccole imprese avere i loro servizi facilmente ricercabili. Questo periodo di quarantena ha avuto un impatto significativo sulle piccole imprese, a causa della chiusura temporanea o del rallentamento di varie attività commerciali, in particolare quelle legate agli eventi, e le attività sulla piattaforma sono state fondamentali per i liberi professionisti perché hanno avuto l'opportunità di continuare a fare networking, e informare le persone sul loro business. Sappiamo che questa situazione non durerà per sempre, e quando i governi inizieranno ad allentare i blocchi, puoi star certo che molte persone e aziende avranno bisogno dei servizi offerti dai liberi professionisti e piccoli imprenditori, e la nostra funzione Open for Business sarà uno dei modi più semplici per garantire che i consumatori possano trovare questi servizi quando necessario.”
Quali sono i numeri e i risultati consolidati di LinkedIn in Italia e nel mondo (compresi utenti paganti e gratuiti)?
“LinkedIn ha oltre 690 di membri (dei quali oltre il 70% fuori dagli USA) in oltre 200 paesi e territori e, come detto prima, oltre 14 milioni di utenti in Italia. Contiamo l’iscrizione di oltre due nuovi membri al secondo, e la nostra piattaforma è disponibile in 24 lingue. Inoltre, più di 30 milioni di aziende sono rappresentate su LinkedIn, delle quali più di 483.000 in Italia e, attualmente, sono presenti più di 20 milioni di posizioni lavorative aperte sulla piattaforma.”
Linkedin Economic Graph: Quali sviluppi futuri prevede per LinkedIn?
“La nostra missione è creare opportunità economiche per ogni membro della forza lavoro globale e uno degli strumenti più importanti che possiamo sfruttare, al fine di raggiungere tale visione, è l’Economic Graph di LinkedIn, che è una rappresentazione digitale dell'economia globale, con approfondimenti in tempo reale che ci consentono di tenere sotto controllo lo stato dell'economia nel mondo. Condividiamo i nostri insight con politici, formatori, datori di lavoro e professionisti, poiché miriamo a migliorare le potenzialità di ogni lavoratore, oltre a ridurre le lacune in termini di competenze e migliorare le diverse economie. Stiamo sviluppando prodotti basati su questi insight che consentono ai membri della piattaforma e ai nostri clienti di essere più produttivi, e di avere successo. Uno di questi prodotti, ad esempio, è LinkedIn Learning, che offre a tutti l'accesso ai corsi utili ad acquisire nuove competenze e ottenere il lavoro desiderato. Inoltre, grazie al nostro prodotto dedicato alle analisi dei dati in modalità self-service, chiamato Talent Insights, e a una nuova strategia dedicata alle Talent Solutions, che mettono insieme dati, approfondimenti e le intuizioni dei recruiter relative all’assunzione dei talenti, riteniamo che LinkedIn sia in una posizione unica per aiutare le organizzazioni a comprendere meglio le tendenze del mercato del lavoro e il panorama dei talenti, in modo da prendere le giuste decisioni in fase di assunzione. Di recente, siamo stati in grado di sfruttare il nostro Economic Graph per mostrare come la pandemia di Covid-19 abbia influito sui tassi di assunzione a livello nazionale. Abbiamo pubblicato i dati aggiornati su base bi-settimanale. Condividendo questi insight, i responsabili politici, gli educatori, i datori di lavoro e i lavoratori stessi, possono essere in grado di pianificare in modo più efficace le attività future.”
Quali consigli darebbe ad un professionista per presentarsi al meglio su LinkedIn e mettersi in evidenza sulla piattaforma?
“Considerando che oggi uno dei metodi largamente utilizzati per trovare un nuovo lavoro o nuove opportunità di business è sicuramente LinkedIn, il nostro team di career expert ha creato nel tempo una lista di consigli per i nostri utenti utili a trovare il lavoro dei propri sogni. E il primo suggerimento da parte nostra è quello di avere un buon profilo LinkedIn. Alcuni di questi consigli comprendono alcune semplici regole di base come il caricare una buona foto profilo, perchè aiuta a rendersi più riconoscibili sulla piattaforma, sia ai contatti già consolidati sia per attrarre nuovi possibili contatti. Dalle ricerche LinkedIn è dimostrato che una buona immagine profilo può portare fino a 21x visualizzazioni in più del profilo, e a 9x richieste in più di connessione. È anche importante scrivere un buon sommario del proprio profilo, perché
è la prima cosa che i recruiter e i professionisti del proprio settore leggeranno quando visualizzano un profilo. Inoltre, è importante aggiornare anche la sezione relativa all'esperienza, con la posizione attuale e quelle precedenti. Man mano che la carriera prosegue, la sezione dedicata alle esperienze lavorative aiuta gli utenti a raccontare la propria storia professionale e ad ottenere fino ad 8x visualizzazioni in più del proprio profilo. Inoltre, secondo i nostri career expert, è essenziale aggiungere informazioni sul percorso formativo, in modo che gli ex "compagni di classe" possano trovarci più facilmente e creare nuove possibili proficue collaborazioni professionali. È anche importante articolare l'elenco delle competenze, sia hard che soft skill, in modo da mettere in mostra i propri punti di forza. Si consiglia di inserire almeno 5 competenze di base. Quindi è importante aggiungere il settore professionale e industriale di competenza, oltre a quello di maggiore interesse. Ciò sarà utile per trovare più facilmente nuove offerte di lavoro, eventi, contenuti di formazione su LinkedIn e articoli di settore. I membri che elencano la loro posizione hanno 23 volte più probabilità di essere trovati nelle ricerche su LinkedIn. Inoltre, sempre per rendersi più visibili, è importante aggiornare il profilo con le informazioni relative al percorso di studi e gli attestati ricevuti. I membri che hanno completato la sezione relativa all'istruzione del proprio profilo hanno una probabilità 17 volte maggiore di ricevere messaggi dai recruiter.”
Brand reputation e LinkedIn. Qual è la strategia migliore per l'utente?
“In LinkedIn, riteniamo che i dipendenti siano la risorsa più importante di un brand. Questo è il motivo per cui raccomandiamo a tutte le persone di un'azienda, che si tratti del CEO, del middle management o persino degli stagisti, di essere attivi sulla piattaforma in modo da fungere da ambasciatori del proprio marchio aziendale. Ogni singola persona appartenente a un'organizzazione può svolgere un ruolo chiave in termini di comunicazione aziendale. La cosiddetta Employee advocacy si basa su questo concetto, diventato ora una risorsa fondamentale per il marketing aziendale. I dipendenti hanno la capacità di mostrare autenticamente la cultura dell’azienda sui social media. Ciò è ancora più vero per i dirigenti, dato che il loro ruolo nell'azienda comporta una maggiore visibilità. Questi elementi abbreviano il percorso che ci conduce ai decisori aziendali e allo stesso tempo ci offre l'opportunità di mostrare quanto sono attivi i dipendenti. Questo a sua volta, rende più facile attrarre nuovi talenti, poiché i brand sono ora in grado di mostrare autenticamente gli aspetti positivi della cultura della loro azienda. Nell'era dei social media, siamo sempre più interessati alle persone dietro un marchio o un'azienda. I marchi più efficaci su LinkedIn hanno imparato a sfruttare queste nuove opportunità mettendo in luce i loro dipendenti, mostrando come questi incarnano i valori dell’azienda, creando messaggi che permettono una connessione più umana con il pubblico. Queste sono alcune delle tattiche che abbiamo visto utilizzate dai marchi per sviluppare una buona presenza dell’azienda su LinkedIn, per coinvolgere maggiormente il pubblico
e anche attrarre nuovi talenti.”
Perché preferire LinkedIn ai competitor?
“LinkedIn, nel suo essere una community composta da oltre 690 milioni di professionisti provenienti da tutto il mondo, non è solo una bacheca di lavoro, né un sito web utilizzato semplicemente per caricare il proprio CV digitale. Come accennato in precedenza, LinkedIn è un network di milioni di professionisti che utilizzano quotidianamente la piattaforma per offrire e ottenere consigli sulla carriera, parlare delle ultime tendenze nei vari settori industriali, rimanere aggiornati sulle ultime novità, grazie all'ottimo lavoro svolto dal nostro team editoriale, oltre ad apprendere e acquisire nuove competenze. Tutti questi elementi insieme sono ciò che rendono distintiva la piattaforma LinkedIn, che mette al centro di tutto la propria community. LinkedIn è davvero un'esperienza unica e rimane il punto di riferimento più importante per i professionisti di tutto il mondo.”
Quanto e in che modo è efficace LinkedIn come vetrina di un'attività professionale autonoma?
“Parlando della presenza delle attività di business sulla nostra piattaforma, dal nostro punto di vista tutto inizia dalle pagine aziendali. In passato, se avessimo cercato una società, avremmo tirato fuori le pagine gialle e sfogliato le sue infinite liste per trovare il nome dell'azienda. Era un processo ingombrante e noioso che spesso produceva poco in termini di informazioni utili. Oggi cerchiamo online. Con pochi clic, possiamo accedere a una vasta gamma di dettagli che aiutano a modellare le nostre decisioni di acquisto o le preferenze di impiego. Ovviamente, il sito Web dell'azienda è fondamentale, ma la gestione del marchio
digitale non dovrebbe mai fermarsi qui e sta diventando sempre più importante avere una pagina aziendale sulle piattaforme di social media. E una pagina aziendale di LinkedIn (e ci sono già oltre 30 milioni di pagine e 13 milioni di pagine aziendali su LinkedIn), offre alle aziende l'opportunità di ottenere i contenuti dell'azienda, come i valori, la mission, aggiornamenti sul business, offerte di lavoro ecc. per il pubblico che davvero conta di più per l'azienda. Le pagine aziendali di LinkedIn tendono ad avere un alto posizionamento nei risultati di ricerca e molte persone le cercano direttamente sulla piattaforma LinkedIn. Questa visibilità è una buona notizia per le aziende, perché ci sono una serie di funzioni e strumenti che consentono a ogni tipo di attività di mettere in evidenza la propria unicità, e la propria offerta in termini di business, in diversi modi possibili.”
Come si sono modificate le ricerche di lavoro su LinkedIn, a seguito dell'emergenza Covid19?
“Attualmente, i dati a nostra disposizione sono quelli relativi ai tassi di assunzione in diversi paesi del mondo, compresa l’Italia, dall’inizio del lockdown. LinkedIn sta tenendo sotto osservazione i dati relativi all’impatto economico che sta avendo la pandemia in corso, e in particolare cosa ciò significa per il mercato del lavoro italiano. L’Economic Graph di LinkedIn offre approfondimenti in tempo reale rispetto a questa fase della crisi, e stiamo notando che il tasso di assunzioni in Italia è in calo fin dall’annuncio delle prime azioni di contenimento in ambito sanitario a fine febbraio. In particolare, nel nostro paese le assunzioni sono in calo del -62% anno su anno, secondo i dati aggiornati al 10 aprile. Un calo di ben 22 punti percentuali rispetto al precedente -40% anno su anno, registrato poche settimane prima.”
Ha dei consigli particolari per i lavoratori italiani attualmente costretti a lavorare in modalità smart working? Qualche consiglio in particolare per i genitori?
“In LinkedIn abbiamo sviluppato una lista di consigli pensata per i genitori che in questo periodo stanno lavorando da remoto in compagnia dei propri figli. Prima di tutto, sicuramente raccomandiamo di parlare con i propri figli in maniera schietta di ciò che sta succedendo e aiutali a capire perché un genitore ha bisogno di concentrarsi sul lavoro. Sicuramente è utile spiegare ai bambini che dovrebbero cercare di non disturbare (tranne in caso di emergenza...) mentre li si rassicura che il genitore è ancora lì per loro. È probabile che troveranno l'intera esperienza nuova e divertente, ma c'è la possibilità che possano essere confusi o preoccupati. Inoltre, pensiamo che sia utile creare uno spazio designato nella propria area ufficio in casa per i figli in modo che possano stare con il genitore mentre non è , ad esempio, in una call. Questo può variare da una culla o un box a un tavolino fornito di strumenti utili per la creatività, o con i libri e i quaderni per i compiti a casa, se il bambino è più grande. Inoltre, riteniamo importante cercare di organizzare le chiamate e le riunioni importanti durante l’orario del pisolino dei bambini. Se i figli sono troppo grandi per i pisolini, può essere utile stabilire ogni giorno un tempo del gioco tranquillo in cui possano leggere o giocare in silenzio, e utilizzare questo tempo per le chiamate o il lavoro che richiedono la piena attenzione.”
Di recente avete avete pubblicato la ricerca Opportunity Index 2020, volta a determinare come le persone percepiscono le opportunità e, soprattutto, le barriere che impediscono loro di raggiungere i propri obiettivi. Ci può sintetizzare i principali risultati?
“Nella nostra ultima ricerca è emerso che in media le persone in tutto il mondo vogliono trovare opportunità che permettano loro di perseguire le proprie passioni, trovare un equilibrio tra vita professionale e privata e poter contare sulla sicurezza del lavoro. Tuttavia, le persone generalmente ritengono che la mancanza di risorse finanziarie, l’invecchiamento e le difficili condizioni del mercato del lavoro ostacolino la realizzazione di tali opportunità. In Italia, lo studio ha determinato che le persone non si sentono altrettanto ottimiste in termini di accesso alle opportunità rispetto al resto del mondo. Di fatto, nella valutazione della percezione della disponibilità di opportunità sul mercato, l’Italia ha ottenuto il punteggio più basso a livello mondiale, al 22° posto. Rispetto alla fiducia nel successo, l’Italia si è classificata al 21° posto a livello globale, ovvero in penultima posizione. Al contempo, notiamo però che anche se gli italiani non condividono il livello di ottimismo del resto del mondo per quanto riguarda la disponibilità di opportunità sul mercato, sono convinti che impegnarsi nel lavoro e acquisire un livello di istruzione superiore siano gli aspetti più importanti per superare queste barriere e realizzarsi nella vita. È interessante notare come gli uomini in Italia sembrano essere più fiduciosi delle donne rispetto alle possibilità di trovare opportunità professionali.”