1 minute read
PITTI UOMO 103
I numeri da capogiro in un clima di fashion show
A cura di Carla Cavicchini
Quattro giorni decisamente speciali, densi di eventi alla Fortezza da Basso di Firenze, nonché dentro la città, quelli di “Pitti Uomo 103”. Grazie a quelle ‘vetrine’ altamente prestigiose in un clima di fashion show. Decisamente piacevole pertanto snocciolare numeri da capogiro, visti i 789 espositori con oltre 18mila presenze registrate, doveroso segnalare 13.500 compratori in rappresentanza di 6.500 aziende di vendita e distribuzione, con un aumento del 210% rispetto al gennaio 2022. Quindi un bilancio ottimale da inquadrare in questo delicato momento geo-politico segnato anche dall’inflazione e crisi varie, legate soprattutto alla pandemia da Covid.
Leggerezza e comfort hanno accompagnato questo percorso grazie a sapienti accessori, in virtù di capi comodi, fluidi e non ingessati, tutto di grande qualità visto che ‘sfilano’ solo eccellenze, con un occhio di riguardo verso l’outdoor e moda sostenibile che, giustamente, avanza consapevolmente verso un ambiente più sano e quindi maggiormente vivibile.
Anche il tempo ‘gioca’ in casa grazie al clima impazzito, alle primavere bizzarre che un giorno regalano brina con tanto di freddo ‘birbone’, seguite spesso da temperature semitorride. Di conseguenza un vero e proprio terremoto ambientale capace d’influenzare il modo di portare l’abito buona parte dell’anno a discapito dei sette, otto mesi precedenti.
Decisamente protagonista per questo “Pitti 103” assieme a tutte le altre maestranze estere ed italiane, il Giappone - dopo l’assenza come sappiamo forzata - capace d’aver ospitato designer e brand “Made in Japan”, quale tassello decisamente rilevante del fashion internazionale. Questo senza mancare d’aggiungere nella kermesse ‘pittiana’ l’ottimo accostamento del ‘Pitti Way’, tramite la giusta interpretazione del ‘mood’, contrassegnato dalle aspirazioni odierne nei confronti di quel filo conduttore d’ottime campagne pubblicitarie e sapienti allestimenti presso la location ‘Fortezza’.
Tra le novità interessante e non poco, l’ala del “Pitti – Pets” dedicato ai nostri amici pelosetti in tema di benessere e stile… - ambiziosetti i nostri animaletti! - in trade-d’union - tutto si ‘sposava’ perfettamente - col designer per il lancio de “The Sign”. Felice complemento in collaborazione con “Ghost Studio” atto alla visione d’oggetti e complementi d’arredo alquanto innovativi. Altamente significativo che il governo italiano e l’ICE – Agenzia promozione per l’estero – sostengano Pitti Uomo e le edizioni invernali dei saloni. Praticamente un felice modo di promozione estera ed internazionalizzazione delle imprese italiane, promuovendo la città gigliata nelle strategie mondiali legate alla moda italiana.
Da considerare poi che il nuovo appuntamento, con la collaborazione triennale di Pitti Immagine con Unicredit, è determinante nel mantenere il forte radicamento sui territori sostenendo i vari progetti di “Pitti Uomo 103” verso la piattaforma per i brand del ‘menswear’ responsabile con gli altri incontri proprio dentro la Fortezza da Basso che, tra qualche anno, sarà completamente rinnovata.