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Tomografia Computerizzata Cone Beam Immagini 3D ad alta definizione per cure odontoiatriche sempre più precise
∞ A CURA DI GIULIA SAMMARCO
Ottenere immagini delle arcate dentarie precise e di altissima qualità, in brevissimo tempo ed esponendo il paziente a basse dosi di radiazioni. Oggi tutto questo è possibile grazie alla Tomografia Computerizzata Cone Beam, una tecnologia avanzata che, a differenza della TC tradizionale o dalla radiografia panoramica dentale, permette di ricostruire un’immagine tridimensionale del cranio fornendo maggiori e più dettagliate informazioni della struttura anatomica presa in esame. Ne parliamo con il dottor Federico Previtali, odontoiatra. Che tipo di esame è la Tomografia Computerizzata Cone Beam? La Tomografia Computerizzata Cone Beam (CBCT) è una tecnica di imaging medico che consiste nella realizzazione di una tomografia (ndr. rappresentazione a strati) computerizzata in cui la sorgente di raggi X emette un fascio di raggi a forma di cono. Dopo l’introduzione dell’ortopantomografia bidimensionale (panoramica) negli anni Sessanta, verso la fine
degli anni Settanta nasce il primo scanner tomografico volumetrico tridimensionale. I primi utilizzi in ambito di diagnosi dento-facciale risalgono alla metà degli anni Novanta, ma è solo dai primi anni del Duemila che se ne diffonde l’uso in odontoiatria. Come funziona? Lo scanner ruota intorno alla testa del paziente ottenendo 600 immagini che vengono inviate a un software che ricostruisce il tutto in forma tridimensionale e permette di analizzare i settori interessati del distretto cranio-facciale. Il fascio conico permette a ogni esposizione di coprire l’intero campo di vista (field of view) e di acquisire una serie di immagini bidimensionali in un unico giro. Il fascio di raggi è emesso in modo da ridurre l’esposizione del paziente. Il field of view può essere modulato a seconda del settore da analizzare (mascella, mandibola) modificando l’ampiezza del cono ed evitando esposizione inutile a radiazioni quando non necessario. Il software, poi, ricostruisce l’immagine attraverso un algoritmo detto di retroproiezione
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filtrata per risalire alla forma esatta dell’oggetto analizzato. È possibile visualizzare la parte anatomica esaminata su diversi piani, coronale, sagittale e assiale. Qual è il suo utilizzo nella diagnostica odontoiatrica? La CBCT è utile in molte situazioni poiché fornisce maggiori informazioni rispetto alle radiografie bidimensionali (ortopantomografia e teleradiografia), grazie a misure molto precise dell’anatomia.
DOTT. FEDERICO PREVITALI Odontoiatra A Bergamo e Zogno