STRUTTURE
IN CAMMINO
Viaggio dentro la pandemia Il cuore oltre l’ostacolo
“Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, è perché non osiamo che le cose sono difficili” ∞∞ LUCIO ANNEO SENECA
«La chiusura di un anno è tempo di bilanci in cui i piatti di una bilancia immaginaria si contendono il buono da tenere e il “cattivo” da buttare. Anche il 2020 non sfugge a questo rituale, siamo certi che archiviarlo come annus horribilis ci priverebbe dello stupore e della meraviglia di tante esperienze edificanti che, nonostante il flagello della pandemia, hanno continuato a compiersi». Chi parla è Danila Beato, Presidente della cooperativa In cammino, che ha deciso di affidare alle pagine della nostra rivista la sua riflessione sull’andamento di quest’anno così difficile per la provincia bergamasca, così duramente colpita durante la prima ondata della pandemia. «In queste poche righe vorremmo condividere il vertice di osservazione e di azione dal e nel quale abbiamo abitato il nostro territorio, la Valle Brembana, e dal quale siamo partiti per incontrare il cuore della gente. Se abbiamo tutti negli occhi i canti, gli striscioni e gli impegni che tanti italiani si sono urlati dai balconi di mezza Italia, a noi resterà indelebile l’esperienza d’incontro con le persone che hanno risposto ai nostri appelli. Così abbiamo fatto fronte alla paura e alla sorpresa che dalla fine di febbraio ci ha costretti, spalle al muro, fino a giugno, rifiutando di “chiuderci in difesa” e scoprendo che se scegli di non essere solo e di chiedere aiuto, l’aiuto arriva nelle forme più impensate, con le persone che entrano nelle nostre Residenze per coprire il lavoro di chi si è ammalato o, spaventato, se n’è andato, chi dedica un mese a prendersi cura dei nostri servizi e ci insegna a utilizzare l’ozono per sanificare i luoghi di vita dei nostri servizi, chi chiama e ci regala tute e generi alimentari, chi ininterrottamente ha continuato a viaggiare e distribuire