Asset 75-76

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Identikit di chi oggi affida i propri risparmi ai gestori

TOP&FLOP

ACOMEA SGR

Portafogli growth Eurizon primeggia

Lombard Odier IM Obbligazioni amare

Forte dell’esperienza maturata in 30 cicli di mercato,* PGIM crede nel proprio approccio attivo e nella rigorosa gestione del rischio per aiutare i clienti a perseguire rendimenti di lungo termine.

Esplora il tuo domani su PGIM.com

EDITORIAL

ESG come la BOLLA DOTCOM? Ma il tema rimane

Negli ultimi anni gli investitori si sono riversati sui fondi azionari ambientali, sociali e di governance (Esg), attirati dall’idea di poter fare bene facendo del bene. Ma l’entusiasmo sta scemando per questo settore tanto pubblicizzato che ha raccolto trilioni di dollari di asset, al punto che Larry Fink di BlackRock l’anno scorso ha dichiarato di non usare più il termine Esg “perché è stato completamente strumentalizzato”.

Inoltre una comunicazione poco trasparente rispetto ai criteri e alle attività svolte in ambito Esg da parte delle imprese nella stesura dei bilanci di sostenibilità sta allontanando gli investitori dai fondi in materia.

La Global Investor Survey di PwC rivela che il 94% degli investitori non ha fiducia in tali report, con la maggioranza che nutre sospetti di greenwashing, ovvero la presenza di informazioni non veritiere o non supportate da evidenze concrete riguardanti l’impegno delle organizzazioni sul fronte Environmental, Social, Governance.

Secondo Barclays, quest’anno i clienti hanno ritirato 40 miliardi di dollari netti dai fondi azionari Esg, il primo anno in cui i flussi sono stati negativi, con un deflusso netto mensile record di circa 14 miliardi di dollari in aprile. Il cambiamento di sentimento nei confronti dei fondi azionari incentrati sulla sostenibilità riflette le scarse performance, gli scandali (come l’inchiesta sul greenwashing della tedesca Dws) e gli attacchi dei repubblicani statunitensi. Tanto che Pierre-Yves Gauthier, responsabile della strategia e cofondatore di AlphaValue, una società di ricerca indipendente con sede a Parigi, ha paragonato il settore alla bolla tecnologica scoppiata nel 2000: “L’Esg è stato una specie di hype da dotcom 20 anni dopo e ora è passato”, ha detto. E tuttavia, anche se l’etichetta Esg potrebbe cadere sempre più in disuso, le sfide sociali e ambientali sottostanti rimarranno e, dietro le quinte, gli investitori si impegneranno molto di più per comprendere i rischi ambientali e sociali.

Deflussi consistenti nell’ultimo anno dai fondi sostenibili
Sono però ancora aperte tutte le sfide ambientali e sociali alla base dei loro temi d’investimento

anno 7 - numero 75-76 - luglio/agosto 2024 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 24 del 31/01/2018

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Fotografie a Matteo Serio e al team di Robeco by Laila Pozzo in coper tina e nell’intervista alle pagine 12-16

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Il costo di ciascun arretrato è di 10,00 euro Le gemme del listino

Superbonus e debito

Un’analisi

sugli ef fet ti degli sconti fiscali per l’edilizia

utto tranne un Superbonus per la sostenibilità del debito italiano”. È il titolo di un recente commento a cura di Katharine Neiss, chief european economist di PGIM Fixed Income, che tratta della situazione dei conti pubblici italiani.

Agevolazioni generose

L’economista ricorda che il Superbonus è un’agevolazione fiscale estremamente generosa visto che il totale dei crediti d’imposta a oggi supera i 200 miliardi di euro, ovvero l’equivalente dell’intero ammontare dei fondi Next Generation Eu stanziati per l’Italia Ecco un estratto di quanto scritto da Neiss. “Sebbene vi siano rischi in agguato gli ingredienti chiave per la sostenibilità del debito italiano rimangono incentrati sulla crescita del Pil e sull’unità dell’Unione Europea, con quest’ultima sostenuta dalle nuove norme fiscali dell’Unione

europea, dai finanziamenti NextGen Eu e dalla Banca centrale europea. Anche il punto di partenza del rapporto debito/Pil dell’Italia è migliorato e qualsiasi ulteriore impulso all’economia derivante dal Superbonus potrebbe comportare una revisione al rialzo della crescita di quest’anno”.

I motori della crescita

“Anche se abbiamo menzionato il rischio di una moderazione dell’incremento del Prodotto interno lordo una volta svaniti gli effetti del Superbonus, negli ultimi anni le esportazioni e i servizi si sono aggiunti al settore delle costruzioni come importanti motori di crescita.

Ci sono anche segnali che indicano che il potenziale dell’offerta italiana è migliorato, grazie all’aumento della partecipazione al mercato del lavoro e ai tassi di disoccupazione a minimi pluridecennali”.

C’è un rischio di un rallentamento del Pil con la fine degli incentivi Ma l’economia italiana può contare su altri fattori di sviluppo come le espor tazioni e il settore dei ser vizi che si sono aggiunti alle costruzioni

chief european economist
Katharine Neiss

UN ALTRO PREMIO PER LOESER

Il numero 1 di Arca Fondi Sgr nominato miglior ceo dell’asset management in Italia

Per il terzo anno consecutivo, la rivista internazionale World Business Outlook ha conferito a Ugo Loeser il riconoscimento come miglior amministratore delegato dell’asset management italiano. Arca Fondi Sgr ha inoltre ricevuto il premio Best Sme Equity Fund Italy 2024 per il fondo Arca Economia Reale Equity Italia, che investe nelle pmi italiane caratterizzate da un elevato potenziale di crescita e redditività. World Business Outlook ha sottolineato come la sgr milanese, sotto la guida di Loeser, “sia stata in grado di crescere conquistando quote di mercato pur mantenendo elevati livelli di redditività. Risultati che sono il frutto della visione del ceo che si è sostanziata nello sviluppo di una strategia data-driven, di un approccio cliente-centrico e di un focus sulla qualità dei prodotti”. Un insieme di elementi fondamentali, che nel corso del 2023 hanno consentito ad Arca Fondi di far segnare una raccolta netta in crescita di 2,5 miliardi a fronte di un’industria che ha registrato deflussi netti per 49,5 miliardi di euro. “Sono profondamente onorato di ricevere nuovamente il riconoscimento”, ha detto Loeser, “questo premio non è solo un tributo personale, ma riflette l’impegno e la dedizione di tutto il team e valorizza la nostra attenzione alla qualità dei prodotti dedicati ai nostri clienti”.

Il riconoscimento che abbiamo ricevuto valorizza l’attenzione verso i prodotti di qualità per i clienti
Ugo Loeser / amministratore delegato di Arca Fondi Sgr

MASSE AL RADDOPPIO

I piani di crescita nei prossimi cinque anni di Sycomore AM, società del gruppo Generali

7 , 3

I miliardi di euro di asset gestiti oggi da Sycomore

14

I miliardi di euro di asset previsti per il 2028

I rafforzamenti nel nostro team hanno portato a un’inversione di trend nelle performance e nella raccolta dei fondi legati alle strategie più importanti

Un obiettivo di raddoppiare le masse in gestione nei prossimi 5 anni, di cui due terzi proverranno dai mercati internazionali e un terzo dalla Francia. A fissarlo è stata Sycomore Asset Management, società parte di Generali Investments, che ha presentato il nuovo piano di crescita Shaping 2028. Illustrato dall’amministratore delegato Denis Panel, il piano intende far leva sul Dna della società quale pioniere degli investimenti sostenibili in Europa per crescere ulteriormente sui mercati internazionali. “In linea con la nostra indipendenza in termini di gestione e l’autonomia nello sviluppo delle attività”, ha detto Panel, “il piano Shaping 2028 mira ad accelerare il nostro sviluppo diversificando le nostre soluzioni d’investimento, migliorando la nostra gamma di reddito fisso, che ora ammonta a più di 1,7 miliardi di euro, e continuando a fare leva su Generali Investments per rafforzare la nostra posizione”. Di recente Sycomore ha rafforzato il suo team di investimento con l’arrivo di un capo economista e di un ingegnere quantistico, nonché il team di ricerca Esg con un esperto ambientale. Di recente è entrato nel team anche un nuovo cio, Pierre-Alexis Dumont “Questi cambiamenti hanno già portato a un’inversione di tendenza nella performance e nella raccolta dei fondi nel 1° semestre 2024 sulle nostre strategie di punta”, ha detto Panel, “e pure la nostra gamma di fondi a reddito fisso ha avuto successo, grazie anche ai nostri prodotti a scadenza target, in particolare Sycoyield 2026”.

Denis Panel / amministratore delegato di Sycomore Asset Management
A cura di Andrea Telara
Matteo Serio direttore commerciale di AcomeA Sgr

Quante gemme sul mercato

Serio (AcomeA Sgr): “Le pmi quotate a Piazza Af fari sono sot tovalutate

Ma lo scenario potrebbe cambiare radicalmente e creare oppor tunità”

A3

I prodotti di AcomeA Sgr che investono nelle pmi

circa 150

I milioni di euro investiti nelle small e mid cap

Matteo Serio, direttore commerciale di AcomeA Sgr, non è certo sfuggito ciò che è accaduto sui mercati finanziari nell’ultimo anno. I listini azionari hanno viaggiato con il vento in poppa ma a trainare i rialzi, soprattutto negli Stati Uniti, sono state poche grande aziende come i giganti della tecnologia, che stanno cavalcando l’onda di entusiasmo generata dall’avvento dell’intelligenza artificiale. Sui mercati, però, esiste da sempre una regola vecchia quasi quanto il mondo: quando tutte le attenzioni vanno da una parte sola, si rischia di perdere di vista quelle che sono delle vere e proprie gemme nascoste, aziende con ottimi fondamentali che sono sottovalutate e che sono scomparse dai radar degli investitori per troppo tempo. Chi riesce a scovarle con lungimiranza, ovviamente, prima o poi ne coglie i frutti. A Piazza Affari, secondo la view di AcomeA Sgr, di gemme nascoste ve ne sono parecchie. E sono nell’universo delle piccole e medie imprese (pmi) quotate in Borsa “che”, dice Serio, “nell’ultimo anno e mezzo hanno avuto una sottoperformance”. Ora, però, lo scenario potrebbe cambiare, come spiega in questa intervista il direttore commerciale di AcomeA.

Dottor Serio, l’universo delle pmi non ha dato molte soddisfazioni agli investitori nell’ultimo anno. Per quale ragione? Innanzitutto, è ben noto che nell’ultimo biennio le attenzioni degli investitori, un po’ su tutti i principali mercati, si sono indirizzate verso pochi grandi titoli a larga capitalizzazione. Le small cap hanno dunque sottoperformato anche all’estero. Nel caso di Piazza Affari, poi, c’è stato anche un altro fattore che ha inciso notevolmente.

Quale?

Nel 2023, è maturata per la prima volta l’agevolazione fiscale prevista per i Piani individuali di Risparmio (Pir), che investono gran parte del loro patrimonio nei titoli delle pmi e che prevedono l’esenzione totale dalle imposte sui rendimenti per chi tiene il capitale investito per almeno 5 anni. Essendo stati lanciati a partire dal 2017, questo beneficio fiscale è maturato dal 2023 in poi.

Dunque?

Molti investitori che avevano tenuto il capitale investito nei Pir per più di un quinquennio hanno liquidato le loro posizioni, per approfittare dell’esenzione dalle imposte. Possiamo dire che probabilmente c’è stato un spesso un equivoco e una interpretazione sbagliata su come funzionano le agevolazioni. L’esenzione dalle imposte, infatti, non vale una volta sola ma per sempre, non appena scatta la scadenza dei 5 anni. E così, in seguito al numero elevato di riscatti dai Pir, i titoli di molte pmi quotate hanno perso appeal sul listino e hanno avuto performance deludenti, benché appartenessero a ottime aziende, con solidissimi fondamentali di bilancio. Non pochi imprenditori validi sono rimasti delusi da come la Borsa trattava i loro titoli e hanno pensato di fare un delisting. In altri casi, approfittando dele valutazioni fortemente a sconto a Piazza Affari, ci sono stati player esteri che hanno colto l’opportunità di acquistare qualche pmi di grande valore. Si è invertita quella tendenza del passato che aveva visto l’Euronext Growth Milan (Egm) primeggiare a livello internazionale per numero di nuove aziende quotate.

Insomma, lei ritiene che gli attuali corsi di Borsa non riflettano il reale valore di molte piccole e medie imprese italiane?

Esattamente. E credo che ci sia tantissimo valore inespresso sul listino. Ma le dirò di più, con una battuta: di questa situazione se ne è accorto anche il governo.

In che senso?

È notizia dei mesi scorsi il progetto dell’esecutivo di creare un fondo di fondi che investe in piccole e medie imprese quotate. Il nuovo veicolo dovrebbe avere una dotazione complessiva di un miliardo: circa la metà sarà frutto di un investimento della Cassa Depositi e Prestiti. Altri 500 milioni dovrebbero arrivare invece da investitori istituzionali privati come banche, assicurazioni, fondi pensione e società di gestione del risparmio. Anche noi come sgr abbiamo avuto una interlocuzione su questo progetto.

Quali effetti avrebbe, secondo lei. questa iniziativa?

Sicuramente porterebbe molte risorse e liquidità in mercati, come per esempio l’Egm, dove spesso i titoli sono poco liquidi e non sono oggetto di ricerca da parte degli analisti, nonostante il valore delle aziende. Oggi la capitalizzazione complessiva dell’Egm è di circa un miliardo e mezzo. Se il nuovo fondo di fondi potrà investire un miliardo, ci saranno molte risorse in più anche se, ovviamente, non tutte andranno a finire sull’Euronext Growth Milan.

AcomeA Sgr crede molto nell’asset class delle piccole e medie imprese italiane. Qual è il vostro approccio a questa categoria di aziende?

Abbiamo masse investite per circa 150 milioni con tre diversi prodotti. Per le attività di analisi quantitative abbiamo

Una società di gestione senza banche alle spalle

II III IV V VI I

fondazione I manager sono anche azionisti e non ci sono banche controllanti azionisti

La società è nata nel 2010 per iniziativa di alcuni gestori e imprenditori

Gli investimenti si basano su una valutazione razionale dei titoli value

Le strategie sono spesso indipendenti dal consensus dei mercati contrarian

Per ben dieci anni consecutivi ha vinto il premio “Alto Rendimento” de Il Sole 24 Ore premi

Ha una gamma di fondi comuni in varie asset class, tutti gestiti attivamente prodotti

Il palazzo dove ha sede AcomeA Sgr, in Largo Guido Donegani a Milano

sviluppato un nostro modello proprietario molto avanzato, curato dai nostri portfolio manager Antonio Amendola e Simone Benini, in collaborazione con Dennis Marco Montagna, docente all’Università di Pavia e anche chief investment officer Client Solutions di UniCredit Wealth Management. È un modello che ci consente di valorizzare i progetti di crescita delle aziende, anche quelli che si protraggono in un orizzonte di tempo molto lungo. A questi elementi di analisi quantitativa si aggiungono poi degli aspetti qualitativi, basati su un confronto diretto con i proprietari, i fondatori e i top manager delle aziende.

In sintesi, quali caratteristiche hanno le aziende che sono nei vostri portafogli?

Sono aziende che hanno ottimi indici di bilancio, basso indebitamento, una posizione di leaderhip in settori di nicchia, una cifra imprenditoriale rilevante e un posizionamento internazionale notevole. Sono quelle imprese che, con un’espressione divenuta molto in voga, sono state definite le multinazionali tascabili.

Gestione del risparmio e piccole e medie imprese sono due mondi che hanno vissuto a lungo lontani. Il connubio sarà in futuro sempre più stretto?

Io credo proprio di sì. Il mondo del wealth management per lungo tempo ha guardato con attenzione soprattutto ai cosiddetti rentier, gli italiani con grandi patrimoni che hanno rendite accumulate

Per l’analisi delle aziende abbiamo creato un modello proprietario che ci consente di valorizzare anche i progetti di crescita in un orizzonte temporale molto lungo

di generazione in generazione. Oggi li scenario è mutato: gli attori del wealth management sanno che il loro universo di riferimento è rappresentato sempre più dagli imprenditori, gente che vuole servizi professionali non solo per la gestione del loro patrimonio personale, a cui solitamente dedicano ben poco tempo ma soprattutto per lo sviluppo dell’azienda. Il risparmio gestito può rappresentare una importante fonte di finanziamento per dare risorse alle pmi, in alternativa al credito bancario. Ma aggiungo un aspetto importante: il connubio con il mondo del wealth management è per gli imprenditori italiani anche un’occasione di crescita per alcuni aspetti qualitativi, come per esempio quelli legati al mondo Esg.

Cosa intende dire?

1 , 58

I miliardi di euro di masse di AcomeA al 31.12.2023

90 %

Quota del capitale detenuta da manager e dipendenti

Per loro natura, molte piccole e medie imprese hanno un business e un modo di operare allineato ai criteri Esg e magari non lo sanno neppure o non sono in grado di comunicarlo con efficacia. Hanno infatti un legame stretto con il territorio in cui operano e le comunità che lo abitano, tengono conto di aspetti di responsabilità sociale e di salvaguardia ambientale. Ecco, io credo che il confronto con il mondo del risparmio gestito può aiutare gli imprenditori a comunicare meglio questi aspetti, vincendo un pregiudizio secondo cui le pmi non sono attente alle tematiche Esg. Ci sono diversi studi che dimostrano come le aziende attente alla sostenibilità riescano ad avere valutazioni di mercato ben superiori rispetto alle imprese che non lo sono.

Costruiamo relazioni che durano.

Da oltre 50 anni, ci impegniamo a creare e a rendere più forti le relazioni con i nostri Clienti. Lo facciamo attraverso una consulenza finanziaria che svolgiamo con professionalità, riservatezza e continua innovazione. Da sempre, infatti, mettiamo a disposizione di ogni Cliente le nostre migliori competenze.

I nostri Partner di eccellenza

Top Manager

Woody Bradford g

A cura di Marta Serbelloni

Giri di poltrone nella scuderia del Leone

Completato il riassetto delle principali divisioni del gruppo Generali

SNuova guida per il risparmio gestito mentre Trabattoni ha un incarico nel real estate

ono ormai completi tutti i tasselli del mosaico con cui Generali ha dato il via alla riorganizzazione di tutte le sue divisioni, con un nuovo numero uno delle attività nel risparmio gestito. Si tratta di Woody Bradford, ceo della controllata Conning Holdings Limited Nell’aprile scorso, al posto della precedente business unit Asset & Wealth Management, che è stata superata, Generali Investments Holding (GIH) ha iniziato a supervisionare tutte le attività di asset management a livello globale all’interno del gruppo, a eccezione delle attività basate in Cina.

Doppio ruolo

Generali sarà focalizzata sul fornire performance e servizi di eccellenza agli attuali clienti e nel far crescere l’attività per clienti terzi a livello globale. Ciò avverrà attraverso la valorizzazione delle attuali competenze e di quelle nuove, che derivano dall’acquisizione di Conning e delle sue controllate e dalla partnership di lungo termine definita con Cathay Life nell’ambito dell’operazione conclusa il 3 aprile scorso.

Proprio Bradford è stato nominato ceo di Generali Investments Holding pur mantenendo il ruolo di ceo e presidente del cda di Conning Holdings Limited. Il group ceo Carlo Trabattoni, prima ceo Asset & Wealth Management e ceo di Generali Investments Holding, ha assunto nuove responsabilità nell’area asset management.

Carriera trentennale

Il nuovo numero 1 di Generali Investments ha una carriera quasi trentennale alle spalle. Prima di entrare a far parte di Conning nel 2010, Bradford è stato partner operativo presso Advent International, una società globale di private equity. In precedenza ha trascorso 12 anni in Putnam Investments dove ha ricoperto diversi ruoli, tra cui responsabile dello sviluppo aziendale e direttore operativo della distribuzione globale. Bradford è laureato negli stati Uniti al Worcester Polytechnic Institute e alla Harvard Business School, dove si è laureato come Baker Scholar.

50 +

I paesi in cui

è presente Generali

82 , 5

I miliardi di euro di raccolta del gruppo

1912

Anno di fondazione di Conning

150

I miliardi di euro di masse confluite in Generali

Woody Bradford / ceo di Conning Holdings Limited

Oggi sovraintende ed è membro di numerosi board come parte delle sue responsabilità operative, in Octagon Credit Investors, Global Evolution Asset Management, Pearlmark Real Estate e numerosi altri enti affiliati e correlati. Fa parte del consiglio di amministrazione del Worcester Polytechnic Institute (WPI) e attualmente è presidente del comitato d’investimento; in precedenza ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del consiglio di WPI. Partecipa anche al consiglio emeriti della Greater Boston Food Bank, dove ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio. In passato ha fatto parte del cda del Connecticut Insurance and Financial Services e del consiglio di sorveglianza di Quoniam Asset Management.

Mattone e fabbrica prodotto

In questo giro di poltrone Trabattoni, che prima guidava al business unit dedicata all’asset e al wealth management, è stato nominato presidente di Generali Real Estate sgr, la società del gruppo dedicata alla gestione dei fondi d’investimento immobiliari. Il ruolo di vicepresidente è ricoperto da Aldo Mazzocco, già ceo di Generali Real Estate. Trabattoni ha assunto inoltre la carica di presidente del cda di Generali Investments Luxembourg, la fabbrica prodotti di Generali Investments Holding, mantenendo l’incarico di componente del board di Plenisfer Investments Sgr

“Il cambiamento organizzativo è finalizzato ad accelerare ulteriormente

2 - Carlo Trabattoni / presidente di Generali

la crescita del gruppo, a rispondere in maniera ancora più efficace alle priorità delle attività assicurative e di asset management, ed è pienamente in linea con il piano strategico Lifetime Partner 24: Driving Growth”, è scritto in una nota della compagnia. Nato nel 1831, il gruppo Generali è presente in oltre 50 paesi con una raccolta premi complessiva a 82,5 miliardi di euro nel 2023.

1 - La torre Hadid del gruppo Generali nel quartiere City Life a Milano
Real Estate Sgr

INVESTIRE IN MODO SOSTENIBILE CON CHIAREZZA

Investire in fondi sostenibili significa anche comprendere esattamente in cosa si sta investendo.

Ecco perché in iShares ci stiamo impegnando al massimo per fornirti i dati ESG e sul clima di cui hai bisogno, con l’obiettivo di farti comprendere cosa includono i nostri ETF.

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ETF sostenibili. iShares. Aspettati di più.

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Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo oal ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.

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Ecco perché in iShares ci stiamo impegnando al massimo per fornirti i dati ESG e sul clima di cui hai bisogno, con l’obiettivo di farti comprendere cosa includono i nostri ETF.

Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il PRIIPs KID disponibili su http://www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 - Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 3046038

Doppietta di State Street

State Street ha annunciato la nomina di Denis Dollaku (1) a head of business di State Street Bank International e quella di Riccardo Lamanna (2) a head of products. Entrambi rispondono al ceo Andreas Przewloka e Lamanna anche a Chris Rowland

Tris per Banca AideXa

Un tris di novità per Banca AideXa, che ha annunciato la nomina di Giovanni Beninati (nella foto) nel ruolo di vicedirettore generale, insieme a Walter Rizzi Arrivano anche due nuovi ingressi nel top management: si tratta di Federica Pavesi e Niccolò Piccirilli

Un cio per l’Europa

Edmond de Rothschild Real Estate Investment Management ha annunciato la nomina di Benoit de la Boulaye (nella foto) in qualità di cio Europe. A livello interno, Benoit diventerà presidente dei comitati di investimento e supervisionerà il flusso di deal in Europa.

L’esperienza di un gruppo, l’autenticità di valori condivisi.

Più di 120 anni di storia, solidità e indipendenza. www.bancafinnat.it

Un esper to di real estate

Dws ha annunciato la nomina di Ulrich von Creytz (nella foto) quale chief investment officer real estate per l’Europa. Con sede a Francoforte, von Creytz riporterà a Clemens Schaefer e nel suo nuovo ruolo metterà a frutto la sua vasta esperienza nel settore.

Staffetta in Nuveen

Nuveen ha annunciato la nomina a chief executive officer di William Huffman (1). Il manager è stato presidente di Nuveen Asset Management e subentrerà a Jose Minaya (2). Huffman presiederà anche il Nuveen Executive Leadership Team.

Barberis in Kairos

Kairos ha nominato Claudio Barberis (nella foto) come head of discretionary mandates. L’ingresso di Barberis, che riporterà al direttore investimenti Filippo Di Naro, rientra nel percorso di rafforzamento del wealth management.

Top Stor y Wall Street

Tra le partecipazioni in essere, nel portafoglio del prodot to hanno grande spazio i giganti della tecnologia come Apple, Microsoft, Nvidia, Amazon e titoli più difensivi come Eli Lilly

A cura di Matteo Chiamenti

A New York in prima classe

Un fondo di Eurizon è tra i migliori azionari statunitensi con stile grow th Le strategie sono af fidate a due gestori esper ti del mercato americano

“TEurizon AM Sicav USA Equity Growth Primaclasse

Società di gestione Eurizon Asset Management

Codice Isin LU1785079077

Categoria MorningstarTM

Azionari USA Large Cap Growth

Domicilio Lussemburgo

Data di partenza 12.10.2018

Nome dei gestori

Brian Gillott / Mark DeFranco

u vuò fà l’americano, ma si’ nato in Italy!”. cantava Renato Carosone, sottolineando la goffaggine di un individuo del Bel Paese nel cercare di interpretare gli usi e i costumi a stelle e strisce. Beh, un po’ di anni sono passati, e possiamo dire che c’è qualcuno nel nostro Paese che sembra invece decisamente a suo agio nell’interpretare le tendenze Usa.

Rendimenti a due cifre

Stiamo parlando di Eurizon, ammiraglia del gestito di casa Intesa Sanpaolo e del suo Eurizon AM Sicav USA Equity Growth Primaclasse, uno tra i migliori comparti dedicati al mondo delle azioni americane e, cosa ancora più rara, tra i pochi prodotti di un asset manager italiano a riuscirci. A dare forza a queste affermazioni sono le performance del fondo: considerando tre diversi profili temporali (cioè Ytd, un anno e tre anni), il comparto proposto da Eurizon porta a casa un rendimento sempre in doppia cifra, precisamente +26%, +38% e +12%; questi numeri, rapportati alla media di categoria, evidenziano una sovraperformance rispettivamente del +7%, +7,30% e +5%, collocandosi stabilmente all’interno del primo quartile.

Ottimi risultati per un prodotto lanciato nel 2018 e gestito in outsourcing da due fund manager stranieri con esperienza internazionale come Brian Gillott e Mark DeFranco. A livello di composizione di portafoglio il fondo Eurizon AM Sicav USA Equity Growth Primaclasse investe in azioni di una vasta gamma di settori dell’economia statunitense, tra cui tecnologia, sanità, finanza e consumi. Più nel dettaglio questo strumento predilige titoli growth di alta qualità, con il 42% del capitale destinato al settore tecnologico, seguito da quello dei consumi ciclici (14,72%) e da quello dei servizi legati alle comunicazioni (11,99%).

Le top five

Guardando le principali partecipazioni in essere, la top five degli investimenti è composta da Apple (8,97%), Microsoft (8,51%), Nvidia (7,86%), Amazon (5,56%) e Alphabet (4,09%); star indiscusse dell’azionario a stelle e strisce che, unite a qualche ulteriore efficace intuizione come Broadcom ed Eli Lilly, hanno garantito una solida base per una gestione remunerativa. D’altra parte, con dei nomi così, il successo era quasi annunciato.

Flop Stor y reddito fisso

A cura di Matilde Balestra g

Quei bond avari di rendimenti

Un fondo di Lombard Odier IM è in rosso

Deludente il

por

tafoglio a basso rischio

NLO Funds

Global Government Fundamental

Società di gestione Lombard Odier IM

Codice Isin LU0572160181

Categoria MorningstarTM Obbligazionari Globali

Domicilio Lussemburgo

Data di partenza 21.08.2012

Nome dei gestori

Nic Hoogewijs / André Kayisire

on è certamente un momento particolarmente brillante per Lombard Odier Investment Managers, fabbrica prodotto dello storico gruppo bancario svizzero indipendente, fondato nel 1796. Con sullo sfondo un bilancio della capogruppo che ha mostrato nel 2023 una discesa dell’utile netto consolidato a quota 221 milioni di franchi, dai 243 milioni del 2022, l’asset manager elvetico presenta qualche caso di rendimento non propriamente brillante tra i propri comparti.

Per formance negative

Uno dei più evidenti è certamente quello che riguarda il LO Funds Global Government Fundamental, prodotto che paga con ogni probabilità le difficoltà vissute dagli obbligazionari globali, categoria di riferimento del comparto, accentuandone però le conseguenze. Il profilo di rendimento del fondo mostra una perfomance dall’inizio dell’anno pari a -2,7% (con dati aggiornati all’11 luglio), inferiore dello 0,7% rispetto al

benchmark, ma la situazione di certo non migliora se ampliamo l’orizzonte di analisi: a 3 anni ha perso il 15,94%, peggio del 4,46% rispetto al benchmark, mentre a 10 anni la performance negativa è dell’8,48%, quando invece il benchmark guadagna l’11,88%. Lanciato nel 2012, il fondo ha il 41% del capitale investito in governativi tripla A, il 48,50% in

doppia A, il 31,90% in A e una quota del 4,90% allocato in tripla B. I titoli di debito maggiormente rappresentati sono i treasury americani, con un’attenzione anche ai bond governativi giapponesi: un’asset allocation che evidentemente non ha pagato quanto sperato e che probabilmente ha determinato un vero e proprio flop in termini di rendimento, al

di là del già citato complesso scenario di riferimento. Il fondo è gestito da Nic Hoogewijs e André Kayisire

Aspettando la Fed Hoogewijs entrato in Lombard Odier nel giugno 2015. Prima ancora, è stato gestore di portafoglio a Londra nel gruppo Bnp Paribas. Kayisire è in

Lombard Odier dal 2010, dopo essere stato analista quantitativo per un desk di trading proprietario di derivati di credito presso Société Générale Cib. Riusciranno Hoogewijs e Kayisire a risollevare la redditività di un prodotto che fino ad ora ha offerto ben poche soddisfazioni ai propri sottoscrittori? Ai posteri (e alla Fed) l’ardua sentenza.

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Repor t statistiche

Il risparmio gestito

Identikit dell’italiano che investe in fondi comuni

A cura di Riccardo Simone

è un fenomeno pop

Lo fa una persona su cinque, crescono i giovani

Assogestioni ha presentato come ogni anno l’aggiornamento dell’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni, curato dall’Ufficio Studi dell’associazione.

I risultati dell’Osservatorio, aggiornati a dicembre 2023, tracciano l’identikit degli investitori individuali italiani, analizzandone la composizione di genere e anagrafica, la distribuzione geografica, i numeri sugli investimenti in fondi, le preferenze su prodotti e asset class e sulle modalità di sottoscrizione. Una fotografia che l’Ufficio Studi aggiorna dal 1996 con l’obiettivo di comprendere meglio come evolvono le preferenze e le esigenze del risparmiatore italiano. Sono in totale 11,1 milioni gli italiani che sottoscrivono fondi comuni di investimento, per un valore complessivo investito che ha raggiunto la soglia di 546 miliardi di euro

Il dato implica un tasso di partecipazione del 18,8%, il che significa che quasi 1 italiano su 5 affida almeno parte dei propri risparmi a questa tipologia di strumento. Il valore medio dell’investimento è di 49mila euro. Un importo che però varia a seconda del tipo di prodotto scelto: più basso per i sottoscrittori di fondi italiani (30mila euro), più elevato per i sottoscrittori di fondi esteri. Tra questi, il valore dell’investimento medio in fondi cross border si attesta a 55mila euro.

Molteplici peculiarità

Cifre che però necessitano di una attenta lettura. “Una evidenza che emerge molto chiaramente dall’Osservatorio è che un solo identikit non basta. L’insieme dei sottoscrittori al suo interno presenta molteplici peculiarità: per esempio, il patrimonio resta concentrato sul quartile

LA PLATEA ESAMINATA

L’82% del mercato sotto la lente

445 mld €

Valore dei prodotti aperti delle sgr che aderiscono ad Assogestioni e hanno un patrimonio suddiviso come segue

198 mld €

Valore dei fondi di diritto italiano

247 mld €

Valore dei fondi di diritto estero

Fonte: Banca d’Italia, Assogestioni

INVESTIMENTO MEDIO

Sfiorati i 50mila euro a testa

Chi investe nei prodotti di diritto italiano dispone mediamente di un patrimonio personale inferiore a chi detiene fondi di diritto estero

49mila € 30mila € 45mila € 55mila €

Quasi il 19% dei risparmiatori usufruisce dell’asset management, per un totale di 11 milioni di persone

più alto, i cui sottoscrittori detengono circa tre quarti dell’investimento totale”, osserva Riccardo Morassut, senior research analyst dell’Ufficio Studi di Assogestioni, aggiungendo: “Metà degli 11 milioni circa di investitori accede ai fondi con cifre inferiori alla mediana che è pari a circa 20mila euro”. Alessandro Rota, direttore dell’Ufficio Studi di Assogestioni, aggiunge: “Il risultato sulla concentrazione del patrimonio è in linea con le stime di Banca d’Italia, che attribuiscono al 30% delle famiglie più abbienti l’80% della ricchezza finanziaria complessiva. Tuttavia, l’elevato numero di italiani che scelgono i fondi allocando anche cifre più contenute ci dimostra come questo sia uno strumento realmente democratico. Inoltre, l’investimento in fondi rappresenta di per sé un atto basilare di educazione finanziaria, che può aiutare a trasferire i valori della diversificazione, programmazione e gestione professionale dei risparmi”.

La dimensione più pop dei fondi comuni di investimento emerge anche dai

risultati sulla modalità di sottoscrizione e dallo spaccato demografico dei dati, che confermano come questi strumenti consentano a chiunque l’accesso alla gestione professionale dei risparmi e non siano di appannaggio esclusivo di coloro che possiedono grandi patrimoni.

Boom tra i boomer

Sul fronte demografico, infatti, l’età media nazionale dei sottoscrittori è di 61 anni, con la generazione dei boomer che pesa per il 41% del totale. A seguire, i risparmiatori della generazione X con il 29%, le generazioni più anziane (ultra 78enni) che rappresentano il 16% e infine i risparmiatori più giovani (millennial e generazione Z), la cui partecipazione è più contenuta e si attesta al 15% L’investimento medio per fasce di età sottolinea il gap generazionale: per i boomer, che detengono da soli il 48% del patrimonio complessivo, si attesta a 58mila euro, cifra che sale a 66mila

Generale Fondi italiani
Fondi esteri
Cross border

Generazione Z (> ’97)

Millennial (’81-’96)

Generazione X (’65-’80)

Boomer (’46-’64)

Silent Generation (’28-’45)

Greatest Generation (< ’27)

SOTTOSCRITTORI PER ETÀ

I boomer sono la maggioranza relativa

Oltre il 60% dei sottoscrittori dei fondi comuni in Italia ha compiuto più di 60 anni

per la silent generation e 83mila per la greatest generation. Sotto media, ma con un importo rilevante, la generazione X con 42mila. Per i millennial, invece, l’investimento medio è di 21mila euro e per la generazione Z di 13mila, e insieme detengono il 6% del patrimonio.

Under 40 in aumento

“Nonostante l’apparenza, questi numeri sono da leggersi in modo positivo per i giovani”, afferma Morassut, aggiungendo: “Rispetto a un anno fa, la partecipazione delle due generazioni più giovani è passata dal 13% al 15% e, di conseguenza, anche il patrimonio detenuto da millennial e generazione Z è salito dal 5% al 6% del totale. Tutto ciò conferma che gli under 40 stanno gradualmente iniziando ad aumentare la quota investita in fondi”.

La par tecipazione delle nuove generazioni al risparmio gestito è salita dal 13% al 15% in un anno

Ma come accedono a questi strumenti?

In media, il versamento unico (Pic) rimane la forma prevalente, scelta dal 62% dei risparmiatori, mentre la quota dei sottoscrittori che investe tramite piani di accumulo (Pac) è pari al 21% e in forma mista al 17%. Percentuali, però, ancora una volta stressate dallo spaccato per età, che dimostra comportamenti differenti tra under 40 e generazioni più anziane. “Tra le evidenze più interessanti dell’Osservatorio”, prosegue Morassut, “emerge la propensione di millennial e generazione Z a prediligere i Pac, che permettono di investire gradualmente attraverso versamenti periodici che possono avere entità anche molto contenute. Infatti, la quota dei sottoscrittori in età più giovane che investono con questa modalità oltrepassa la soglia del 50%.

Riccardo Morassut
senior research analyst dell’Ufficio Studi di Assogestioni

Generazione Z (> ’97)

Millennial (’81-’96)

Generazione X (’65-’80)

Boomer (’46-’64)

Silent Generation (’28-’45)

Greatest Generation (< ’27)

INVESTIMENTO MEDIO PER ETÀ

Gli anziani dispongono di un capitale maggiore

Gli 80enni e 90 enni sono una minoranza ma hanno un patrimonio medio più che triplo rispetto ai millennial e alla generazione Z

Si tratta di un modo efficiente, che aiuta l’investitore da un punto di vista comportamentale, eliminando il fattore market timing. Viceversa, oltre il 70% dei boomer e l’80% della silent generation sceglie di investire in un’unica soluzione”.

Il calo del gender gap

Infine, un ultimo argomento conferma la natura democratica dei fondi. Infatti, sulla scia di un trend in corso da anni, la differenza uomo-donna nell’universo dei sottoscrittori italiani si sta progressivamente annullando, in favore di un sostanziale equilibrio tra i generi, con le donne che oggi rappresentano il 47% degli investitori contro il 53% degli uomini. Anche l’investimento medio di uomini e donne si sta avvicinando nei valori: infatti, i primi investono circa 51mila euro, contro i 47mila delle donne.

Metà dei sottoscrittori delle quote dei fondi comuni ha un capitale inferiore a 20mila euro

Due aspetti indagati dall’Osservatorio riguardano alcuni cliché sugli investitori locali. Il 95% dei fondi italiani viene distribuito tramite gli sportelli bancari, ma il canale di distribuzione delle reti di consulenti finanziari ha un peso maggiore per i fondi cross border, acquistati in questa modalità per il 48% e solo per il 52% tramite le banche. A livello di asset allocation, l’Osservatorio evidenzia valori differenziati in base alla tipologia di prodotto. Tra i fondi di diritto italiano prevale la componente obbligazionaria (36%) e flessibile (34%), a cui seguono gli investimenti in fondi bilanciati (19%) e azionari (11%). Tra i prodotti esteri è più marcata la componente azionaria, con il valore per i fondi cross border che si attesta al 50%

Alessandro Rota
direttore dell’Ufficio Studi di Assogestioni

L’INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO REGIONE PER REGIONE

Distribuzione sul territorio di chi investe in fondi comuni

Regione Quota sulla popolazione regionale Investimento complessivo Investimento medio

43%

Quota di sottoscrittori che risiede al Nord-Ovest

26%

Quota di sottoscrittori che risiede al Nord-Est

17%

Quota di sottoscrittori che risiede al Centro

9%

Quota di sottoscrittori che risiede al Sud

4%

Quota di sottoscrittori che risiede nelle Isole

SOTTOSCRITTORI PER GENERE

Prevalgono gli uomini ma in percentuale ridotta

Non c’è ancora assoluta parità tra i sessi nella composizione dei patrimoni

Gli investitori maschi hanno un portafoglio medio maggiore

Questo indicatore misura la percentuale di sottoscrittori in rapporto alla popolazione residente (dati Istat). Anzitutto, i dati delineano un Paese spaccato in due, con il 64% dei sottoscrittori che risiede nel Nord Italia. La regione con il tasso di partecipazione più alto è l’Emilia-Romagna con il 29,3%, seguita da Lombardia (27,1%), Piemonte (26,6%) e Liguria (25,1%). Liguria, Lombardia e Piemonte sono anche le regioni in cui l’investimento medio è più alto e pari rispettivamente a 55.212, 54.971 e 54.841 euro. In Emilia-Romagna si attesta a 53.184 euro.

Unicum internazionale

Resta stabile attorno al 30% il peso dei fondi obbligazionari, mentre diminuisce la quota dei fondi flessibili e bilanciati (all’11% e 10%). Lo studio del portafoglio dei sottoscrittori italiani per aree geografiche mostra infine una prevalenza di Europa e America, entrambe al 32% L’allocazione all’Italia pesa per il 16% (il 13% in bond e il 3% in azionario).

“Un 16% di home bias non è poco, considerando che Borsa Italiana pesa lo 0,6% della capitalizzazione mondiale”, sottolinea Morassut. In aggiunta al quadro nazionale, è interessante notare le diverse specificità geografiche, a cominciare dal tasso di partecipazione.

Nei portafogli c’è una prevalenza dell’allocazione
in Europa e negli Stati Uniti, mentre l’Italia pesa per una quota del 16%

Le Regioni del Nord d’Italia sono le prime per investimento complessivo: i sottoscrittori residenti in questa area detengono il 69% del totale. Nel dettaglio, al Nord-Ovest va il 43%, mentre al Nord-Est il 26%. Gli investitori del Sud hanno il 9% del portafoglio generale e quelli delle isole il 4%. L’Osservatorio dell’Ufficio Studi di Assogestioni, sottolinea l’associazione, rappresenta un unicum nel panorama internazionale, per capillarità dei dati raccolti e livello di dettaglio. Gli oltre 25 anni di storico permettono inoltre di mappare l’evoluzione della diffusione dei fondi comuni in Italia. “Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione dell’industria uno strumento così potente e distintivo, di grande valore per la comprensione delle caratteristiche e delle preferenze degli investitori retail in Italia”, conclude nella sua analisi il direttore Ufficio Studi di Assogestioni.

Inter view

Marco Mencini
A cura di Andrea Barzaghi
Marco Mencini / head of research di Plenisfer Investments Sgr

Rame, petrolio e uranio sotto i riflettori del mercato

La view sul settore delle materie prime di Plenisfer Investments Sgr

Materie prime sotto i riflettori nel primo semestre dell’anno. Ne abbiamo parlato con Marco Mencini, head of research di Plenisfer Investments Sgr, boutique che opera nell’ambito dell’ecosistema di Generali Investments e che ha un forte focus sulle materie prime, soprattutto in ambito energetico.

Dottor Mencini, partiamo dal rame: al forte rally dei prezzi, cresciuti in due mesi del 30%, è seguita una correzione. Cosa è successo?

Il rame, cruciale nei processi di elettrificazione, ha beneficiato dell’interesse degli investitori per diverse ragioni, alcune strutturali e altre contingenti. Tra queste, per esempio, c’è il mercato che ha cercato un’esposizione laterale, rispetto a quelle più ovvie, al tema dell’intelligenza artificiale. Le notizie relative alla necessità di costruire grid per data center ha fatto supporre una domanda di rame addizionale. Ma a mio avviso, questo trend comporterà una domanda aggiuntiva solo del 3% entro la fine del decennio. I numeri che contano sono altri.

Quali?

Il 2024 si candida ad essere il primo anno di deficit dell’offerta di rame.

La domanda è attesa in crescita strutturale, essendo il rame cruciale nei processi di elettrificazione connessi alla transizione energetica, mentre l’offerta resta limitata. L’aumento di costi e tempi per realizzare nuove miniere hanno alzato il prezzo target del rame che le società di estrazione considerano adeguato a generare un profitto ragionevole. Oggi questo target è di circa 7 dollari a libbra. Non basta quindi la crescita dei prezzi registrata a inizio anno: il picco toccato a maggio, pari a 5,2 dollari a libbra, è ancora ben lontano dal target delle società che prima di tornare a investire vorranno vedere prezzi più elevati ed essere certi che lo rimangano a lungo. Quanto alla correzione dopo il picco di maggio, la considero naturale e riconducibile anche a questioni tecniche. Assisteremo ad altri periodi di crescita seguiti da correzioni, ma il trend rialzista in atto è a nostro avviso di lungo periodo.

E guardando ai prossimi mesi, quali i fattori da monitorare?

Eventuali nuove iniziative a supporto dell’economia cinese, che tradizionalmente arrivava a consumare il 50% del rame globale. In caso di una più decisa ripartenza del paese, la domanda tornerebbe a crescere. Ma si deve guardare oltre la Cina: diverse economie emergenti sono in crescita, in particolare quella indiana: la domanda di rame qui aumenta al ritmo del 20% annuo e l’India potrebbe arrivare a generare il 10% della domanda di rame nei prossimi 5 anni. Dall’altro lato, la domanda potrebbe essere controbilanciata in Occidente dove non è da escludere un rallentamento dell’economia che potrebbe derivare da politiche monetarie ancora restrittive.

Se la transizione energetica sostiene il rame, potrebbe invece deprimere i prezzi del petrolio?

Non nel breve periodo. La domanda di petrolio dovrebbe raggiungere il picco alla fine del decennio per poi iniziare gradualmente a calare. Penso che nei prossimi anni il prezzo del Brent resterà nel range dell’ultimo biennio, ovvero tra 80 e 90 dollari. Salvo si rompa l’equilibrio trovato dall’Opec+ nell’ultimo meeting di giugno quando è stato trovato un compromesso tra diverse istanze e che ha evitato l’implosione dell’organizzazione che avrebbe potuto portare a un ribasso dei prezzi. L’Arabia Saudita ha accettato le richieste di alcuni paesi, tra cui gli Emirati Arabi, di aumentare la produzione per 12 mesi dal prossimo ottobre.

La domanda di greggio dovrebbe raggiungere
i picchi alla fine del decennio per poi iniziare a scendere gradualmente

Questo incremento dovrebbe essere assorbito da una domanda attesa in crescita che dovrebbe quindi mantenere il prezzo ai livelli attuali, considerato dai sauditi sufficiente a mantenere l’equilibrio fiscale del paese alle prese con gli ingenti investimenti infrastrutturali previsti dal piano Vision 2030.

Cosa potrebbe rompere questo delicato equilibrio?

L’elezione di Trump a presidente degli Usa. Come ha più volte dichiarato, potrebbe riavviare l’esplorazione offshore degli Stati Uniti aumentando l’offerta.

D’altra parte, non si può escludere un aumento della tensione con l’Iran e un conseguente nuovo embargo, la cui offerta potrebbe però essere compensata dal riavvio degli investimenti americani in Venezuela. In questo scenario, solo ipotetico, difficilmente l’Opec continuerebbe a limitare la produzione per mantenere prezzi elevati di cui beneficerebbero soprattutto gli Usa e potrebbero quindi decidere di aumentare la produzione con il conseguente calo dei prezzi.

Plenisfer ha una forte esposizione anche sull’uranio, il cui prezzo è passato in due anni da 30 al picco di 107 dollari a libbra. Quali prospettive?

Il mercato sta digerendo i nuovi livelli di prezzo. Ma, come per il rame, anche sull’uranio abbiamo una visione rialzista di lungo periodo connessa alla transizione energetica. Ma questo è un tema per un altro approfondimento.

Lunga estate a Washington

La view di Pimco sulle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti

Molte le incer tezze all’orizzonte sui candidati e la loro politica fiscale

Joe Biden

rospettive sulle presidenziali Usa, si prospetta una lunga estate”. È il titolo di un recente commento a cura di Libby Cantrill, head of Public Policy di Pimco, che affronta il tema della prossima competizione per la Casa Bianca, ovviamente con l’ottica di una grande casa di gestione del risparmio. Ecco un estratto di quanto scrive Cantrill.

“Gli opinionisti hanno continuato a valutare le prospettive di rielezione del presidente Joe Biden dopo la performance oggettivamente pessima del dibattito con Donald Trump

Non solo non è riuscito a rassicurare gli elettori di essere all’altezza del compito per altri quattro anni, ma Biden ha anche sgonfiato la sua base e, per molti, ha posto in discussione il fatto di essere all’altezza della presidenza”.

A cura di Edoardo Blosi

5

Novembre 2024

Presidenziali Usa

538

Grandi elettori che nomineranno il presidente

“Non sorprende che i mercati dei pronostici elettorali abbiano virato, favorendo ora una vittoria di Trump come risultato più probabile. Prima di giovedì, la nostra opinione era che l’esito fosse effettivamente un lancio di moneta, ma ora siamo dell’avviso che, con la premessa che molto può ancora accadere nei quattro mesi rimanenti, le probabilità favoriscano senza dubbio l’ex presidente Trump a questo punto, supponendo che Biden rimanga in gara. Ciò potrebbe avere implicazioni anche per le competizioni sia alla Camera che al Senato, e quindi anche sulla direzione della politica fiscale”.

MECCANISMI COMPLICATI

“Per quanto riguarda la permanenza di Biden nella corsa, la decisione spetta solo a lui, non al Partito Democratico, né ai donor, né agli opinionisti. Biden controlla attualmente il 99% dei delegati e ciò che accade a quei delegati è una sua decisione. Naturalmente, nessun candidato si è mai ritirato a questo punto della corsa; il partito ha pianificato l’intera campagna attorno alla sua candidatura;

20 Gennaio 2025 Proclamazione presidente

60

Numero di presidenziali Usa nella storia

66 %

Affluenza urne ultime presidenziali

Donald Trump

i meccanismi di presentazione di un nuovo candidato sono incredibilmente complicati; e non c’è una chiara alternativa di consenso. Detto questo, anche se riteniamo che le probabilità che Biden si ritiri rimangano remote, sono certamente più alte di quanto non fossero prima. Se questo esito dovesse verificarsi, crediamo che l’annuncio verrebbe fatto entro le prossime settimane. Per i mercati, gli elementi più importanti emersi dal dibattito sono che i deficit rimarranno elevati, gli Stati Uniti rimarranno aggressivi nei confronti della Cina e i dazi saranno probabilmente aumentati, soprattutto se Trump verrà rieletto”.

ASPETTATIVE DELUSE

“Si tratta di capire quando tutto ciò sarà interiorizzato dai mercati. Nel primo (e potenzialmente ultimo) dibattito per le presidenziali del 2024, il presidente Biden non solo ha deluso le aspettative, probabilmente basse, che erano state riposte in lui, ma ha anche esacerbato ciò che la maggioranza degli elettori pensava prima di questa serata: è semplicemente troppo vecchio per guidare il Paese per altri quattro anni. Anche nei momenti migliori, la performance di Biden è stata

Riteniamo remote le possibilità che l’attuale inquilino della Casa Bianca si ritiri dalla competizione Per i mercati gli elementi più importanti sono il deficit e i dazi verso la Cina

discontinua e le sue battute, chiaramente provate, sono state pronunciate con voce sommessa e roca; nei momenti peggiori, è stato del tutto incomprensibile e incoerente. È stato l’opposto della sua presentazione allo Stato dell’Unione, quando è apparso sicuro di sé, rilassato e incisivo. Al contrario, l’ex presidente Trump è stato energico e certamente più disciplinato rispetto alla brutta performance nel primo dibattito del 2020 (un livello molto basso, di certo)”.

ARGOMENTI CHIAVE

“Ha spesso fatto perno sui suoi argomenti chiave, come l’immigrazione. Visto l’esito del dibattito della scorsa settimana, è probabile che la campagna di Trump non accetti un secondo dibattito per evitare di dare a Biden l’opportunità di riprendersi. Tuttavia, rimane una possibilità. Quello che potrebbe essere più interessante, e con una posta in gioco più alta, è il dibattito per la vicepresidenza previsto per fine luglio o agosto (la data esatta e l’avversario della vicepresidente Kamala Harris devono ancora essere definiti). Sebbene i dibattiti tendano ad essere molto più incentrati sullo stile che sulla sostanza, si è parlato anche di politica”.

“Per gli investitori, sono tre le principali conclusioni da trarre. In primo luogo, le tasse hanno ricevuto molta attenzione, anticipando quello che sarà un enorme problema politico a Washington nel 2025, quando i tagli fiscali di Trump dovrebbero scadere. Nel dibattito di giovedì, Trump ha giurato (ancora una volta) di estenderli, mentre Biden (in modo un po’ maldestro) ha detto che aumenterà le tasse sui ricchi mantenendo gli sgravi fiscali per chi guadagna meno di 400mila dollari all’anno. Dopo giovedì è più probabile che i repubblicani conquistino la Casa

Bianca e il Congresso, quindi è anche più probabile una (non finanziata) estensione completa dei tagli fiscali di Trump. In secondo luogo, non si è parlato di riduzione del deficit o di riforma previdenziale, anche se Biden ha indicato che sarebbe favorevole a un aumento dell’imposta sui salari per coloro che guadagnano più di 400mila dollari”.

INCREDIBILE COERENZA

“Nessuno dei due candidati, né i due partiti, sembrano propensi a proporre un’importante revisione della spesa. Pertanto, la nostra opinione che il deficit sarà il maggior sconfitto delle elezioni rimane valida, indipendentemente dal risultato. In terzo luogo, Trump ha ancora una volta confermato la sua posizione sui dazi, sostenendo che ridurranno il deficit e saranno una vittoria per l’America (e non aumenteranno l’inflazione). Sin dall’elezione di Trump nel 2016 abbiamo sostenuto che si dovrebbe prenderlo sul serio in materia di dazi, è stato incredibilmente coerente su questo tema per tutta la sua vita adulta”, scrive Cantrill di Pimco.

A cura di Gianluigi Raimondi

Evitare le trappole sui listini mondiali

L’ultimo outlook sui mercati di J.P. Morgan AM

Cautela sui pochi titoli che trainano gli indici

rovare valore evitando trappole” è il titolo dell’outlook di metà anno di J.P. Morgan Asset Management presentato dalla global market strategist Maria Paola Toschi Una titolazione che fa intuire come, ora più che mai, occorre saper distinguere per investire al meglio in ottica di medio e di lungo termine, soprattutto di fronte all’apparenza di un mercato in buona salute stando alle performance degli indici di riferimento.

Inflazione persistente

Dal punto di vista macroeconomico J.P. Morgan AM prevede un’inflazione persistente nel contesto di una crescita economica solida. Tuttavia, le banche centrali dovrebbero mantenere una certa tolleranza supportando così l’ambiente economico.

METÀ ANNO FAVOREVOLE

Fanno eccezione i bond governativi

Rendimenti delle principali asset class nel semestre iniziale del 2024. Solo l’ oro ha battuto i maggiori indici

In termini pratici: “Sebbene i tassi d’interesse siano leggermente diminuiti in molte regioni principali, si prevede che rimarranno notevolmente superiori rispetto ai livelli pre-pandemici e ciò potrebbe influenzare significativamente sia il reddito fisso che il settore azionario”, avverte Toschi. Come muoversi di conseguenza? J.P. Morgan AM suggerisce agli investitori di guardare oltre i tradizionali “vincitori” del mercato azionario, a cominciare dai Magnifici 7, poiché le dinamiche economiche in cambiamento potrebbero favorire un ampliamento dei rendimenti verso altri settori e regioni.

Prevista quindi una possibile rotazione della leadership a causa delle valutazioni estreme e delle variazioni nei fattori macroeconomici globali. Non dovrebbero poi essere solo le banche a beneficiare dei tassi d’interesse più alti più a lungo.

Occhio ai ciclici

“Se i tassi sono più alti a causa di livelli di crescita nominale più robusti, anche i settori ciclici, quali industria e materiali, maggiormente legati all’andamento economico, dovrebbero registrare performance migliori”, afferma Toschi.

Sebbene i tassi d’interesse siano leggermente diminuiti in molte aree, si prevede che rimarranno notevolmente superiori rispetto ai livelli precedenti alla pandemia influenzando sia i mercati azionari, sia il reddito fisso

global market strategist
Maria Paola Toschi di J.P. Morgan AM

INVESTI NEL REDDITO FISSO

Alla luce dell’aumento delle valutazioni su tutti i mercati negli ultimi trimestri, gli investitori devono inoltre guardare con cautela alle prospettive per i rendimenti a medio termine. Il rally del segmento growth statunitense si è sviluppato su fondamenta solide, ma le valutazioni, i tassi d’interesse e la correlazione azioni-obbligazioni sono tutti fattori che favoriscono una rotazione della leadership. Ora è il momento giusto per riesaminare le allocazioni azionarie allo scopo di assicurarsi che siano atte a prosperare nelle condizioni future, non passate. Sul fronte obbligazionario, in un contesto di tassi d’interesse più elevati e persistenti, gli analisti della casa di gestione prevedono un cambiamento nella fonte dei rendimenti obbligazionari con cedole più solide e una minore dipendenza dalle plusvalenze.

Crescita resiliente

“Secondo la nostra aspettativa di base, spiega Toschi, la crescita si dimostrerà relativamente resiliente e l’inflazione piuttosto persistente, riducendo la capacità delle banche centrali di ridurre i tassi nella misura auspicata dai mercati all’inizio dell’anno. Sebbene ciò abbia provocato un altro picco di volatilità del reddito fisso, siamo fondamentalmente convinti che i tassi più alti più a lungo si riveleranno favorevoli per gli investitori obbligazionari. A nostro avviso”, continua Toschi, “il reddito fisso core è interessante per gli investitori a lungo termine. Benché la storia non sia sempre una guida perfetta per il futuro, dal livello di rendimento attuale, le obbligazioni

TREND DIVERSI PER L’ECONOMIA

Indici delle sorprese economiche di Citigroup

Mentre l’economia statunitense rallenta, l’ Europa inizia a riprendersi (dati al 31.05.2024)

4 %

Rendimento aggregato attuale delle obbligazioni

3 , 8 %

Rendimento Btp decennale registrato a metà luglio

aggregate globali hanno storicamente generato rendimenti annualizzati nell’ordine del 6,5% nei cinque anni successivi e offerto sempre rendimenti positivi. Questo perché anche nei periodi di aumento dei rendimenti, il punto iniziale più elevato offre una protezione solida contro eventuali deprezzamenti del capitale. Nel caso degli investitori di oggi, i rendimenti delle obbligazioni aggregate globali dovrebbero salire dal 4% odierno al 7% nei prossimi cinque anni per fare scendere gli investimenti in territorio negativo nello stesso periodo. È opportuno ricordare”, aggiunge Toschi”, “che se i tassi di riferimento rimangono relativamente elevati, è perché la crescita si dimostra resiliente”.

Stati Uniti Eurozona Regno Unito
Gennaio 2023 Aprile 2023
Luglio 2023
Ottobre 2023
Gennaio 2024

L

’INFLAZIONE A STELLE E STRISCE SI STABILIZZA

Ripartizione del caroprezzi in America

Variazione su base annua dell’ aumento del costo della vita negli Stati Uniti, scomposto per i principali fattori che lo generano

interessanti perché i tassi d’interesse Bce in calo sono stati storicamente un prerequisito per la sovraperformance delle obbligazioni di tali Paesi. In questo ciclo gli spread sono rimasti bassi, ma a giusto titolo. La prospettiva di crescita più forte, l’introduzione dello strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria della Bce e i trasferimenti del Recovery Fund Ue dovrebbero supportare la stabilità finanziaria di Italia e Spagna”.

Incertezza politica negli Usa

“In tal caso, i segmenti moderatamente più rischiosi del reddito fisso come il credito societario di qualità più elevata o le obbligazioni dei Paesi periferici europei probabilmente sovraperformeranno i segmenti più solidi. Sul piano regionale, gli investitori possono sfruttare gli spread più elevati dell’high yield europeo in quanto la convergenza della crescita tra gli Stati Uniti e l’Europa dovrebbe favorire la regione. Anche i titoli di Stato dei Paesi periferici europei appaiono

Il settore azionario fuori dagli Usa sconta in modo meno evidente le prospettive dell’economia

Le prospettive di J.P. Morgan AM riflettono anche l’incertezza legata alle politiche statunitensi, soprattutto in vista delle elezioni imminenti. E l’analisi avverte che il contesto fiscale attuale potrebbe limitare l’impatto positivo delle politiche fiscali future, inducendo volatilità nei mercati obbligazionari e azionari. Attenzione poi, avverte Toschi: “I mercati azionari al di fuori degli Stati Uniti scontano in misura molto meno evidente le prospettive economiche favorevoli che ci attendiamo. Gli sconti di valutazione per il Regno Unito e l’Europa rispetto agli Stati Uniti si collocano attualmente a livelli record pluridecennali e non possono essere spiegati dalla sola composizione degli indici, dato che quasi ogni settore presenta sconti maggiori della media rispetto alle controparti statunitensi. Poiché la dinamica economica ora vira a favore dell’Europa, i divari di valutazione sono troppo ampi. Ciò vale soprattutto per le small cap europee, che beneficiano dei tagli dei tassi data la loro dipendenza dal debito a tasso variabile”.

AIRBAG CASH COLLECT

Premi mensili potenziali con Effetto Memoria no all’1,801% (21,60% p.a.)

Barriera Premio e livello Airbag a scadenza no al 50%

CARATTERISTICHE PRINCIPALI:

Emittente: BNP Paribas Issuance B.V.

Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-)

Premi mensili potenziali con Effetto Memoria compresi tra lo 0,65% (7,80% p.a.) e l'1,80% (21,60% p.a.) dell'Importo Nozionale

Barriera Premio e livello Airbag a scadenza no al 50% del valore iniziale dei sottostanti

Possibilità di Scadenza Anticipata a partire dal 6° mese

Scadenza a 4 anni (22/05/2028)

Rimborso condizionato dell'Importo Nozionale a scadenza

Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana

EFFETTO AIRBAG

L'effetto Airbag permette di contenere gli effetti negativi di eventuali ribassi dei sottostanti oltre il Livello Airbag e di limitare, in tale scenario, le perdite rispetto a un investimento in un classico certi cate Cash Collect su azioni. Nel dettaglio, nel caso in cui, a scadenza, la quotazione del peggiore dei sottostanti sia inferiore al Livello Airbag si attiva l’effetto Airbag e l’investitore riceve un importo commisurato al valore del sottostante a scadenza moltiplicato per il Fattore Airbag. Il fattore Airbag è pari a 1,6667 quando il Livello Airbag è pari al 60% del valore iniziale dei sottostanti. Ad esempio, ipotizzando un Fattore Airbag pari a 1,6667 e un valore del peggiore dei sottostanti pari al 40%, il rimborso a scadenza del Certi cate sarà pari a 66,67 € ovvero 40 moltiplicato per 1,6667.

NLBNPIT23528 Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco BPM

NLBNPIT23536 Fineco, Mediobanca, Banca Monte dei Paschi di Siena

NLBNPIT23544Intesa Sanpaolo, Banco BPM, Banca Monte dei Paschi di Siena, Fineco1,20%

BPER, Telecom, Diasorin, Tenaris

Moncler, Brunello

per legge.

€ I Certi cate con un sottostante denominato in una valuta diversa dall’Euro sono dotati di opzione Quanto che li rende immune dall’oscillazione del cambio tra l’Euro e la valuta di denominazione del sottostante, neutralizzando il relativo rischio di cambio.

Il Certi cate è uno strumento nanziario complesso.

Per maggiori informazioni

92 40 43 Numero Verde SCOPRILI TUTTI SU investimenti.bnpparibas.it

Messaggio pubblicitario con nalità promozionali Prima di adottare una decisione di investimento, al ne di comprenderne appieno i potenziali rischi e bene ci connessi alla decisione di investire nei Certi cate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certi cates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 31/05/2023, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni De nitive (Final Terms) relative ai Certi cate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento scale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certi cate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai ni di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certi cate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certi cate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certi cate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i gra ci a contenuto nanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esempli cativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certi cate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

Cr yptoasset multinazionali

Arriva l’exchange con il brand Sony

A cura di Viola Sturaro

Si chiama S.Blox.Co. ed è collegato a un’app Così il gruppo nipponico diversifica il business

Il colosso tecnologico giapponese

Sony ha fatto il suo ingresso nel mondo delle criptovalute con il lancio del proprio exchange crypto, denominato S.Blox Co. Un nuovo progetto che ha rappresentato un ulteriore passo avanti nel percorso di espansione della multinazionale nel settore del Web3, evidenziando l’impegno di Sony nel diversificare e potenziare la propria offerta tecnologica.

INTERFACCIA NUOVA

La nuova piattaforma sarà caratterizzata da una nuova interfaccia utente e un’app mobile, mirate a migliorare l’esperienza degli utenti e ad integrare meglio i servizi di trading con l’ecosistema Sony. Una mossa arrivata dopo l’acquisizione, nell’agosto del 2023, della piattaforma Amber Japan, che gestiva i servizi di trading di criptovalute attraverso il cex locale giapponese WhaleFin.

Ma non solo: Sony ha anche dimostrato un notevole interesse per il mondo degli Nft. La società ha recentemente brevettato un nuovo sistema di trading cross-platform per Nft, ribattezzati “super-fungible tokens”, destinati principalmente al mondo del gaming. Un brevetto che potrebbe rappresentare un elemento chiave nella strategia del gruppo per integrare le criptovalute con i suoi prodotti di punta, come PlayStation

La casa giapponese mostra oggi grande interesse per il mondo degli Nft e ha di recente brevettato anche un servizio di trading di non fungible token destinati al gaming, suo settore di punta

In tandem per il Bitcoin

La fintech italiana Conio e quella americana Mesh hanno dato vita al primo open banking per Bitcoin in Europa: un punto di accesso unico per il mondo crypto, connesso con le principali piattaforme di scambio di asset digitali. L’integrazione consente infatti la connessione diretta con Binance, Bitfinex, Bitsamp, Bybit, Coinbase, Houbi, Kraken, Kucoin, Okx, Robinhood. Dopo questa fase iniziale, il servizio sarà ampliato ad altri exchange, coinvolgendo nuovi asset e aggiungendo nuove funzionalità.

Anche le celebrità, loro malgrado, a volte vengono imbrogliate. È quanto successo al rapper 50 Cent, il cui account su X è stato bucato da un truffatore che lo ha poi utilizzato per promuovere un token che ovviamente non aveva alcun legame con il cantante, ma che ha finito ugualmente per ingrossare il conto dei truffatori. Una moda, quella delle celebrity che lanciano meme token, che è sempre più in voga e può rendere davvero difficile capire quali promozioni sono autentiche e quali sono invece truffaldine.

Truffa a ritmo di rap
50 Cent / rapper americano

La larga maggioranza che è uscita dall’ultima competizione elet torale e siede adesso in Parlamento non dovrebbe avere dif ficoltà ad approvare in futuro delle riforme economiche

Poche nuvole sul Messico

Le incognite politiche non intaccano i fondamentali del paese

“Dal Giappone all’India al Messico, quanto conta la variabile politica?”. Si intitola così un recente commento a cura di Giacomo Saibene, portfolio manager di Quaestio Sgr. Ecco, di seguito, un estratto di quanto scrive il gestore.

IN LINEA CON LE ASPETTATIVE

“Nella prima parte dell’anno il complesso e variegato universo dei mercati emergenti ha performato in linea con le aspettative del consensus con il Msci Emerging Markets, che ha segnato un rendimento Ytd pari a +7,68% (in dollari, con dati aggiornati all’8 luglio scorso). Nel continente americano, un caso interessante è quello del Messico. Anche qui il fronte politico gioca il suo ruolo, dato che il recente scivolone generalizzato nelle diverse asset class è riconducibile principalmente al risultato delle urne.

Guardando ai prossimi mesi, la larga maggioranza che siede adesso in Parlamento non dovrebbe avere difficoltà a far approvare un pacchetto di riforme che, in questo momento, non è facile comprendere quanto pro-mercato potrà rivelarsi”.

MERCATO INTERESSANTE

“Quindi, a conti fatti, pur prendendo in considerazione una possibile incognita politica, è corretto inquadrarlo come l’unica possibile fonte di rischio, al netto di un’economia con fondamentali solidi che rendono il Paese ancora interessante dal nostro punto di vista”.

TOP 20 AZIONARI ITALIA

Società Nome fondo

Codice Isin Rendimento di gestione annualizzato a 12 mesi Lemanik Lemanik Sicav High Growth Cap Retail

Amundi Amundi Is Italy Mib Esg Etf Dr - Eur C LU1681037518 p 28,58%

Anima Anima Italian Sm Md Cp Eq Silver Eur Acc IE00BZBXFP28 p 28,46%

Anima Anima Iniziativa Italia A IT0005186041 p 28,12%

Xtrackers Xtrackers Ftse Mib Etf 1d LU0274212538 p

Amundi Amundi Ftse Mib Etf Dist FR0010010827 p 27,74%

Eurizon Eurizon Am Sicav Italian Equity R LU1238255514 p 27,24%

Anima Anima Italia B IT0005158784 p 27,03%

WisdomTree WisdomTree Ftse Mib Etp

Societe Generale Sg Etn Mib Esg

Matricola a Piazza Affari

Debutto in rialzo per Sys Dat Group a Piazza Affari, operatore italiano attivo nel settore Ict che offre soluzioni informatiche per l’industria. Al prezzo del collocamento, la capitalizzazione è di 103 milioni di euro.

XS2427354985 p 26,48%

XS2425317794 p 26,29%

iM Global Partner iMGP Italian Opportunities N Eur LU0133192608 p 25,28%

Fideuram Fonditalia Equity Italy R LU0058495788 p 24,39%

Eurizon Eurizon Equity Italy Smart Vol R Acc LU0130323438 p 24,36%

Fideuram Fideuram Italia R IT0000388147 p 24,29%

Fideuram Interfund Equity Italy LU0074298604 p 24,26%

Eurizon Eurizon Azioni Italia R IT0001021192 p 24,22%

Eurizon Eurizon Italian Equity Opps Rd Eur Inc LU1980836073 p 24,21%

AllianzGI Allianz Azioni Italia All Stars A IT0004287840 p 23,68%

Bnp Paribas Bnp Paribas Equity Focus Italia Classic FR0013269354 p 23,33%

Euromobiliare

Euromobiliare Azioni Italiane A IT0001013520 p 23,18%

Un Etf su Solana

Anche 21Shares ha inviato la richiesta per l’emissione di un Exchange traded fund sul prezzo spot di Solana negli Usa, come riportato da Cryptonomist.ch. Il prodotto si chiamerà 21Shares Core Solana Etf.

TOP 20 AZIONARI EUROPA

J.P. Morgan Priviledge Jpmorgan Eurozone Eq Eur Ma

State Street Spdr Stoxx Eurp 600 Sri Etf Eur Acc

20,49% C. Threadneedle Ct (Lux) European Growth & Inc A Inceur LU0515381530

Buone per formance

“Le tensioni geopolitiche, le mosse delle banche centrali e le economie più forti del previsto hanno guidato il primo semestre dell’anno, che è giunto al capolinea con buone performance dei mercati”. Corrado Cominotto (Banca Generali).

Bnp Paribas Amselect Janus Henderson Eurp Eqclcapeur LU2537474392 p 19,33%

Bnp Paribas Theam Quant-Eq Eurp Guru N Eur Cap LU1235104020 p 19,20%

LFDE Echiquier Positive Impact Europe A FR0010863688 p 19,14%

J.P. Morgan Jpm Europe Equity Plus D Perf (Acc) Eur LU0289214628 p 19,10%

Graubündner Gkb (Lu) Aktien Europa Esg A Eur Dis LU2368098385 p 18,94%

C. Threadneedle Ct (Lux) Sust Opps Eurp Eq A Inc Eur LU0153358667 p 18,53%

Janus Henderson Janus HndrsnPan Eurp X2 EUR LU0135928025 p 18,29%

Arca Sidera Funds Eq Eurp Active Sel A Acc LU1325864384 p 17,84%

Bnp Paribas Theam Quant-Eq Europe Defi C Eur Cap LU1542716607 p 17,73%

Ubs Ubs (Lux) If Key Sel Euro Equity I A2acc LU2571468474 p 17,65%

Cambiamenti di mercato

“La creazione di ricchezza in poche aziende ha indicato un cambiamento nella dinamica dell’azionario, confermando come un numero limitato di società catturi una grande parte del valore di mercato” (Pictet AM).

Società Nome fondo Codice Isin Rendimento

Il cambiamento climatico ha importanti conseguenze anche sugli investimenti finanziari*. Con Anima Net Zero Azionario Internazionale puoi investire già da oggi sulle società che hanno adottato piani di riduzione e azzeramento delle emissioni nette di gas serra**.

di più su

Il fondo è classificato come ex articolo 9 della SFDR (Sustainable Finance Disclosure Regulation).

AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave (KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito. Nel caso di stacco cedola, l’importo da distribuire potrà anche essere superiore al risultato conseguito dal fondo, rappresentando in tal caso rimborso di capitale.

Top Gestore Fondi Categoria Italia BIG 2024

Miglior Gestore (1° classificato), Fondi Italiani Big

Per maggiori informazioni consultare i siti www.istituto-qualita.com e www.premioaltorendimento.ilsole24ore.com

* Fonte: ESMA - Fund portfolio networks:

Top Funds classifiche

TOP 20 AZIONARI USA

Dollaro da record “Il dollaro statunitense ha raggiunto livelli da record nel 2024. Il Dollar Index è aumentato dell’1,2% nel mese di giugno, posizionandosi solo lo 0,3% al di sotto del massimo annuale di aprile”. Mark Haefele (Ubs WM).

L’India nell’indice

I titoli di Stato indiani debutteranno per la prima volta all’interno di un indice obbligazionario globale, il JPMorgan Government Bond Index-Emerging Markets. L’inclusione sarà graduale e avverrà nell’arco di dieci mesi.

Società Nome fondo
Codice Isin Rendimento

Top Funds classifiche

TOP 20 AZIONARI GIAPPONE

Sciopero storico

Il 27 giugno è stata una giornata storica: per la prima volta dalla sua nascita, Borsa Italiana ha registrato uno sciopero dei dipendenti per la perdita di centralità di Piazza Affari dopo l’acquisto da parte di Euronext.

Bnp Paribas Bnpp Sust Japan Mlt-Fac Eq Cl Eur

Asia Matthews Japan Fund I Usd Acc

13,88% Lazard Visionfund Japan Equity Val I Jpy Acc

J.P. Morgan Jpm Japan Strategic Value D (Acc) Jpy

Hsbc Hsbc Japan Sustainable Equity Etf

12,55% Nikko AM Nikko AM Japan Value A Jpy

PineBridge PineBridge Japan Equity A

BlackRock iShares Japan Index (Ie) S Acc Jpy

Un bond da Goldman Sachs

Per diversificare il portafoglio obbligazionario e fornire anche un’opzione per cavalcare eventuali scenari avversi, Intermonte ha ideato un nuovo bond a otto anni, emesso da Goldman Sachs con una struttura Floater to Fixed Rate.

11,03% Alpha Japan Asset Priviledge - Alpha Japan Jpy Pa Uh

Swisscanto Swc (Lu) Ef Syst Resp Jpn Aa

Fideuram Interfund Equity Japan A

10,91%

TOP 20 AZIONARI ASIA*

Società Nome fondo

Goldman Sachs Gs Asia Eq I-X Cap Usd

Baillie Gifford Baillie Gifford Ww Asia Ex Jpn A Usd Acc

Codice Isin Rendimento

annualizzato a 12 mesi

Questione di tassi

“Ci aspettiamo che il rallentamento della crescita economica e dell’inflazione nella seconda metà del 2024 spinga le banche centrali a tagliare i tassi d’interesse, inducendo i mercati a scontare tassi più bassi in futuro” (Ubs WM).

Equity B2 Usd IE00B61BM748

15,96% TT International TT Asia Ex Japan Equity A2 Usd Acc

Ninety One Ninety One Gsf Asian Equity C Inc Usd LU0345776339 p 15,65%

Jupiter Asia Pac Inc C Usd Acc

Ninety One Ninety One Gsf Asia Pac Eq Opps C Acc $

Ubs Ubs (Lux) Kss Asian Eqs $ Usd P Acc

p 14,83% Morgan Stanley Ms Invf Sustainable Asia Equity B

Mirae Asset Mirae Asst Esg Asia Sect Ldr Eq A Usd

Matthews Asia Matthews Asia Innovative Gr S Usd Acc

J O Hambro Johcm Asia Ex-Japan B Eur Inc IE00B5L49R51 p 13,32%

M&G M&G (Lux) Asian A Eur Acc

13,29%

iShares iShares Msci Em Asia Etf Usd Acc IE00B5L8K969 p 13,10%

Commodity senza smalto “Le materie prime hanno registrato una sottoperformance rispetto alle azioni, dopo la crisi finanziaria del 2008. Questo potrebbe aver indotto gli investitori a non inserirle in un portafoglio diversificato”. Tim Murray (T. Rowe Price).

TOP 20 AZIONARI EMERGENTI

Bitcoin cruciale

“Donald Trump ha ribadito la propria posizione sul Bitcoin, sottolineando l’importanza cruciale per gli Stati Uniti di assumere la leadership nelle criptovalute anche come risorsa tecnologica e finanziaria” (Cryptonomist.ch).

Future ad ampio raggio

AvaTrade ha annunciato il lancio di AvaFutures, piattaforma progettata per trasformare lo scenario del trading retail sui futures. Si tratta di un broker regolamentato che dispone di diverse licenze in sei continenti.

Società Nome

Investiamo con cura nell’healthcare del futuro

Un approccio focalizzato sulla salute delle aziende.

AB International Health Care Portfolio

In un contesto di mercato incerto, il settore sanitario può offrire interessanti opportunità agli investitori grazie alla sua resilienza.

I mutamenti demografici e l’incremento della domanda a livello globale, infatti, lo hanno reso meno vulnerabile alle condizioni macroeconomiche.

Grazie all’innovazione, a valutazioni favorevoli e a una redditività via via maggiore, inoltre, il comparto presenta anche un buon potenziale di crescita.

Per scovare opportunità occorre un approccio focalizzato. Piuttosto che inseguire le ultime novità in ambito scientifico, il team di AB International Health Care Portfolio punta a scoprire società con un potenziale di rendimento interessante tramite un’approfondita ricerca sulla loro solidità. Seguiamo un approccio concentrato, investendo nelle aziende destinate a nostro avviso a prosperare sia oggi che in futuro.

Per saperne di più

Questa è una comunicazione di marketing. Riservato esclusivamente agli investitori professionali. Il valore di un investimento può diminuire o aumentare e un investitore può anche non riottenere l’intera somma investita. Capitale a rischio.

Le presenti informazioni sono fornite da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. Société à responsabilité limitée, R.C.S. Lussemburgo B 34 305, 2-4, rue Eugène Ruppert, L-2453 Lussemburgo. Autorizzata in Lussemburgo e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Il portafoglio è un comparto di AB SICAV I, società di investimento a capitale variabile (société d’investissement à capital variable) di diritto lussemburghese.

La vendita dei Comparti di AB può essere limitata o soggetta a conseguenze fiscali avverse in alcune giurisdizioni. La presente promozione finanziaria è destinata esclusivamente a persone nelle giurisdizioni in cui i fondi e le relative classi di azioni sono registrati o che possono comunque legittimamente riceverla. Prima di investire, gli investitori devono esaminare il Prospetto completo del Comparto, insieme insieme al KIID o KID del Comparto e il bilancio più recente. Le copie di tali documenti, ivi inclusa l’ultima relazione annuale e, se emessa successivamente, l’ultima relazione semestrale, possono essere ottenute gratuitamente da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. visitando il sito www.alliancebernstein.com o www.eifs.lu/alliancebernstein, o in formato cartaceo contattando il distributore locale nelle giurisdizioni in cui la distribuzione dei fondi è autorizzata. ICMA2024242

TOP 20 AZIONARI GLOBALI

Lyxor Dj Global Titans 50 Etf

Invesco Invesco Global Founders & Owners Eeuracc

32,70% Gam Gam Star Worldwide Equity Ord Gbp Acc

Fisher Investments Fisher Invts Instl Glbl Devconcntreqesg$

MFS Mfs Meridian Global Strategic Eq N1 Usd

PGIM Pgim Jennison Global Eq Opps Usd A Acc

Raiffeisen Raiffeisen Paxetbonum Aktien (R) Vta AT0000A261H5 p 31,88%

Gam Multilabel Orchestra Glb Eq C Usd Acc LU1900184661 p 31,67%

Bnp Paribas Bnpp Easy Low Cb 300 Wld Pab Trcl Euracc

Gam Gam Star Disruptive Gr M Usd Acc

Sycomore Sycomore Fund Global Happy@Work Rc Eur LU2413894051

Union Investment UniFavorit: Aktien DE0008477076 p 30,86%

Julius Baer Jb Global Excell Eq Chf B LU1945287289 p 30,48%

J.P. Morgan Jpm Global Core Equity C (Acc) Usd LU2582001959 p 29,94%

La Borsa può attendere Golden Goose Group ha rinunciato, per il momento, al debutto a Piazza Affari. A convincere l’azienda di moda e life style, famosa per le sue sneakers di lusso, sarebbero state le avverse condizioni di mercato.

Regolamento cripto Il governo italiano ha pronto il testo del decreto che recepisce il regolamento Ue in materia di cripto-attività, con una serie di nuove norme e sanzioni severe. Un intervento che mira ad aggiornare il quadro normativo.

Società Nome fondo
Codice Isin Rendimento di gestione annualizzato a 12 mesi

certificati.leonteq.com infoitaly@leonteq.com

CERTIFICATO DI INVESTIMENTO CREDIT LINKED CEDOLE CONDIZIONATE FINO AL 7%

PER ANNO

Leonteq è una società svizzera attiva nei settori finanziario e tecnologico, specializzata nell’emissione di certificati di investimento. Fondata nel 2007 e quotata sulla Borsa di Zurigo dal 2012, è diventata uno dei protagonisti del mercato dei certificati di investimento grazie all’esperienza sviluppata negli anni ed alla piattaforma proprietaria di cui si avvale. Dall’inizio della sua attività in Italia, Leonteq ha emesso oltre 3000 prodotti di investimento sui mercati EuroTLX e SeDeX. A conferma della sua solidità, la società ha ottenuto il rating investment grade (BBB con outlook stabile) dall’agenzia Fitch Ratings.

Come funzionano i nostri certificati Credit Linked

• I Credit Linked Certificate (CLC) sono strumenti finanziari che consentono ai loro investitori di assumere un’esposizione al rischio creditizio di una o più entità di riferimento.

• I CLC prevedono cedole di importo fisso o variabile pagate periodicamente e il rimboso del capitale a scadenza, condizionatamente al verificarsi o meno di un Evento di Credito sull’Entità di Riferimento (o una delle Entità di Riferimento).

• In particolare, qualora quest’ultimo si materializzi durante la vita del prodotto, i flussi cedolari, compreso il rimborso del capitale, potrebbero essere ridotti in relazione al Tasso di Recupero (effettivo o fissato anticipatamente nelle condizioni contrattuali) per le Entità di Riferimento. In caso di evento di credito, dunque, l’investitore è esposto alla perdita parziale o totale del capitale investito.

PUBBLICITÀ La presente comunicazione ha finalità pubblicitarie e non costituisce sollecitazione, consulenza, raccomandazione né ricerca in materia di investimenti. Prima di assumere qualsiasi decisione di investimento, leggere attentamente il Prospetto di Base, ogni eventuale supplemento e la relativa Nota di Sintesi nonché le Condizioni Definitive (Final Terms) e il Documento contenente le informazioni chiave (KID) di ciascun prodotto, con particolare attenzione alle sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento, alle sedi di esecuzione ed ai costi e oneri connessi. Per i prodotti emessi da Leonteq Securities AG, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo e notificato alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia. Per i prodotti emessi da EFG International Finance (Guernsey) Ltd, il Prospetto di Base è stato approvato

emessi in base agli stessi e/o ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione (MTF). I Prospetti di Base e gli altri documenti relativi

notices, oppure gratuitamente presso Leonteq Securities

Europaallee

Zurigo, Svizzera. Il valore dei prodotti finanziari è soggetto a oscillazioni del mercato, che possono condurre alla perdita, totale o parziale, dei capitali investiti nei prodotti finanziari. I rendimenti riportati non sono indicativi di quelli futuri e sono espressi al lordo di eventuali costi e/o oneri a carico dell’investitore. I prodotti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. Si raccomanda agli investitori di consultare un consulente finanziario competente prima di investire nei prodotti finanziari. Gli strumenti finanziari collegati agli indici non sono in alcun modo sponsorizzati, garantiti, promossi o venduti dai licenziatari ed i licenziatari non rilascia alcuna dichiarazione, garanzia o assicurazione espressa o implicita in merito a: (a) l’opportunità di investire negli strumenti finanziari; (b) la qualità, l’accuratezza e/o la completezza dell’Indice; e/o (c) i risultati conseguiti o che verranno conseguiti da qualsiasi persona o soggetto tramite l’utilizzo dell’Indice. I licenziatari si riservano il diritto di modificare le modalità di calcolo o di pubblicazione relative all’Indice. I licenziatari non saranno responsabili per eventuali danni subiti o derivanti dall’utilizzo (o dall’impossibilità di utilizzo) dell’Indice. In alcun modo i licenziatari promuovono, garantiscono o sono in altro modo coinvolti nell’emissione e nell’offerta dei presenti Prodotti. I licenziatari non rilasciano alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in merito all’opportunità di investire in titoli o prodotti finanziari in generale, o nei presenti Prodotti in particolare, o rispetto alla capacità di alcuno dei rispettivi indici di riflettere le opportunità di investimento

LEONTEQ SECURITIES (EUROPE) GMBH
Sede di Milano Via Verziere, 11 20122 Milano (MI)

TOP 20 BILANCIATI

Generali Gsf Pir Evoluzione Italia Zx Eur Acc

Dws Dws Concept Dje Responsible Invest Ld LU0185172052 p 17,44%

Carmignac Carmignac Investissement Lat A Eur Acc FR0010147603 p 17,33%

Fideuram Private Suite Eurizon Ma Crclr Ecoy Geur LU2512193892 p 17,18%

Fideuram Ailis Schroder Global Thematic R Eur Acc LU2218727035 p 17,17%

Degroof Petercam Hector Sicav Absolute Return B Cap LU0445640682 p 16,69%

Varenne Capital Varenne Valeur It Eur Acc LU2358390594 p 16,65%

Degroof Petercam Priviledge Dpam Eurp Re P Eur Cap LU1515327135 p 16,60%

Eurizon Eis Euro Equity Insurance Cap Light Id LU0282141893 p 16,46%

Eurizon Eurizon Investment Sicav Flexible Beta9i LU2015234607 p 16,39%

Eurizon Eurizon Investment Sicav Flexible Beta8i LU2015234516 p 16,32%

Compass AM Compam Sb Equity D Eur Inc LU0620020429 p 16,05% Open Capital Open Capital Professional R IT0005279713 p 15,81%

Piccole ma resistenti “Dopo le elezioni europee, le società a media/piccola capitalizzazione hanno registrato performance meno negative rispetto alle big cap, in quanto meno esposte al rischio politico”. Andrea Randone (Intermonte).

Rotta verso il listino Litix ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione, funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni ordinarie sul mercato Euronext Growth Milan.

Società Nome fondo
Codice Isin Rendimento

WYSIATI: finanza tra realtà e profezia

TOP 20 OBBLIGAZIONARI GLOBALI

Fattore Ethereum

“Come i protocolli TCP/ IP sono stati il motore per la decentralizzazione di internet, allo stesso modo Ethereum sarà l’agente che porterà la decentralizzazione delle app e dei servizi”. Adrian Fritz (21Shares).

Rendimenti in calo

“I rendimenti Usa sono diminuiti: il biennale è sceso sotto il 4,7% e il decennale è calato al 4,22%.

Gli aggiornamenti sull’inflazione tengono vive le attese di un taglio dei tassi a fine anno”. Ipek Ozkardeskaya (Swissquote).

Società Nome fondo

BRAND FOR COMMUNITY

MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL

BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

TOP 20 OBBLIGAZIONARI HIGH YIELD

Janus Henderson Janus Henderson Hrzn

Niente di nuovo a Tokyo

Come previsto dal mercato, la Banca centrale giapponese ha mantenuto invariato il suo tasso di interesse di riferimento a breve termine tra lo 0% e 0,1%. L’istituto inizierà a ridurre gli acquisti di obbligazioni a luglio.

Il poker di Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo ha emesso quattro nuove obbligazioni in dollari Usa e canadesi rivolte al mercato retail, direttamente negoziabili sul listino del Mot e su EuroTLX di Borsa Italiana da giugno.

BRAND FOR

Orgoglio e investimenti

Per concludere il mese del Pride, tramite un video dal proprio canale YouTube, Ubs ha voluto condividere alcune ricerche illuminanti e fornire diverse informazioni circa il rapporto della comunità LGBTQ+ con i servizi finanziari e gli investimenti.

Studio by BlackRock

BlackRock ha celebrato il 10° anniversario di Big City Bright Future aprendo il programma a ragazzi di Milano e Dublino, oltre a quelli di Francia, Inghilterra e Spagna. Un’iniziativa lanciata nel 2015 per far fare esperienza lavorativa agli studenti.

La bellezza degli oceani

“Un mare pulito è il cuore pulsante della vita. Insieme possiamo fare la differenza!”. È questo il messaggio di Axa Italia e Worldrise, con l’obiettivo di proteggere i nostri oceani e preservare la bellezza e la biodiversità che li caratterizzano.

BNY spegne 240 candeline

Gli iconici edifici di New York, tra cui il One World Observatory, sono stati illuminati di verde acqua per celebrare il 240° anniversario di BNY Mellon. Fondato da Alexander Hamilton nel 1784, il gruppo ha contribuito a plasmare il sistema finanziario globale.

Flessibilità. Convizioni. Potenziale di rendimento.

PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.

Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Comunicazione di marketing dedicata agli investitori professionali. Questo non è un documento contrattualmente vincolante e la sua emissione non è vincolata da alcuna legge o regolamento dell’Unione Europea o del Regno Unito. Questa comunicazione di marketing non include dettagli sufficienti per consentire al destinatario di prendere una decisione di investimento informata. Il contenuto non costituisce una raccomandazione, né un’offerta di acquisto o vendita di Fondi PIMCO Global Investment Series (GIS). Questo documento si basa su informazioni ottenute da fonti considerate affidabili, ma non comporta responsabilità per PIMCO. Tutti gli investimenti finanziari comportano rischi inclusa la possilibità di perdita di capitale. PIMCO Europe GmbH (società n. 192083) e la filiale italiana di PIMCO Europe GmbH (società n. 10005170963, Via Turati 25/27 (angolo via Cavalieri n. 4), 20121 Milano, Italia)) sono autorizzate e regolamentate dall’Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin). La filiale italiana è inoltre soggetta alla supervisione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). I prodotti e i servizi offerti da PIMCO Europe GmbH sono sono destinati unicamente a clienti professionali e non agli investitori individuali che non devono fare affidamento a questa comunicazione. Gli investitori individuali devono contattare il loro consulente in caso di richieste sugli investimenti e richieste di assistenza finanziaria, legale e fiscale. Il valore degli investimenti e la redditività possono variare e l’ammontare inizialmente investito potrebbe non essere recuperato. Prima della sottoscrizione leggere il Prospetto e il KID disponibili su www.fundinfo.com o presso i Collocatori. PIMCO GIS Income Fund, comparto di PIMCO GIS Funds: Global Investors Series plc è domiciliato in Irlanda. PIMCO è un marchio di Allianz Asset Management of America LLC negli Stati Uniti e in tutto il mondo. ©2024, PIMCO. Tutti i diritti riservati.

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