BLUERATING GENNAIO 22

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Paola Pietrafesa fa un bilancio dei primi tre anni trascorsi alla guida di Allianz Bank Financial Advisors E illustra i piani di sviluppo futuro del suo team, dopo aver toccato nel 2021 il massimo storico della raccolta IL VALORE DELLA SQUADRA La squadra di Allianz Bank FA, da destra verso sinistra: Giuseppe Ghisleni, Mario Ruta, Rossano Guerri, Silvio Migliori, Francesco Camaiani, Paola Pietrafesa, Alessandro Baldi, Antonio Peccati, Domenico Lella, e Carlo Balzarini RECLUTAMENTI Gli ingaggi delle reti nel 2022 Circa 1.000 assunzioni previste ANNIVERSARI Sei lustri di consulenza I trent’anni delle legge 1/91 OUTLOOK I mercati nel nuovo anno Previsioni di analisti e gestori

La consulenza spegne 30 candeline Compleanno all’insegna dei record

L’industria festeggia l’anniversario, mentre la raccolta vola

In aumento anche le iscrizioni che risultano raddoppiate E due studi dicono che...

Il 2021 dell’industria della consulenza finanziaria italiana, nel trentesimo anno della legge che istituì l’albo della professione, sta per chiudersi all’insegna dei record. Secondo gli ultimi dati disponibili quando scriviamo, a ottobre scorso le reti di consulenza realizzano il miglior risultato mensile di sempre; i dati rilevati da Assoreti indicano volumi netti pari a circa 5,8 miliardi di euro con una crescita del 63,3% anno su anno e di ben il 119,9% mese su mese. Nei primi dieci mesi dell’anno la raccolta ha così raggiunto i 46,7 miliardi di euro, risultando già superiore a quanto realizzato nell’intero 2020 (43,4 miliardi). Le risorse raccolte nel mese sono confluite sui prodotti del risparmio gestito, con investimenti netti più che triplicati rispetto all’anno precedente e pari a 3,3 miliardi di euro (+228,2% a/a) e su conti correnti e depositi, sui quali arriva liquidità netta per 3,1 miliardi di euro (+11,8% a/a). Ma questa non è la sola buona notizia perché le iscrizioni all’Albo Unico dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, alla data del 1° ottobre 2021, risultano pari a 52.181

Da inizio anno al 30 novembre scorso sono state deliberate 2.566 iscrizioni, numero quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1.359). È evidente, dunque, il trend di crescita delle iscrizioni. Nella sezione dei consulenti finanziari autonomi, al 26 novembre 2021 risultavano 421 iscritti (da inizio anno sono state deliberate 136 iscrizioni) e 48 Società

di consulenza finanziaria (da inizio anno deliberate 4 iscrizioni). Un recente studio di Bain & Company ha rilevato che il segmento affluent (con ricchezza investibile fino ai 500mila euro), servito per il 65% del mercato dai player tradizionali, sta lentamente ma costantemente evolvendo verso il modello delle reti. I consulenti rosicchiano circa l’1% annuo alle banche, e lo studio prevede per i prossimi anni un incremento addirittura superiore. E nell’altrettanto recente studio di Excellence Consulting si dimostra che le prime sette reti di consulenti finanziari (Fideuram, Banca Mediolanum, FinecoBank, Banca Generali, Azimut, Allianz Bank FA, Banca Euromobiliare) si sono dimostrate più remunerative nei confronti degli azionisti rispetto alle prime sette banche commerciali (UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco Bpm, Mps, Credit Agricole, Bnl, Credem). Infatti, il Roe, ricalcolato non considerando le rettifiche sui crediti imputabili all’effetto Covid, in media è pari al 22% per le reti, mentre per le commerciali si ferma al 2%. Determinanti sul risultato in particolare sono le rettifiche su crediti: 0,7 bps rispetto agli asset nel caso delle reti, 25 bps per le banche commerciali. Insomma, se i primi trent’anni dell’industria si chiudono con questi risultati, c’è da credere che i prossimi trenta saranno altrettanto entusiasmanti.

*direttore responsabile | giacobino@bfcmedia.com @andreagiacobin1 | andreagiacobino.wordpress.com

BLUERATING n gennaio 2022 IDEE&PROTAGONISTI | 3
4 | SOMMARIO BLUERATING n gennaio 2022 8 Due startup nel portafoglio di Massimo Doris E mamma Lina sale nella cassaforte Finprog 69 Super bolide senza una goccia di benzina Una variante per la Porsche tutta elettrica 37 Un anno in chiaroscuro L’outlook 2022 sui mercati 28 Trenta candeline per la financial advisory Le celebrazioni per la legge 1/91 58 Un Campus per veri professionisti La formazione targata Fideuram ISPB 16 Quanti posti per i consulenti finanziari Mille ingaggi in vista nelle banche-reti 72 La road map per crescere fino al 2024 Gli obiettivi di Generali nell’asset management

anno XII - numero 1 - gennaio mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011

Editrice BFC Media S.p.A. Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bluefinancialcommunication.com www.bluefinancialcommunication.com

Editore Denis Masetti masetti@bfcmedia.com

Direttore responsabile Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.com

Redazione Andrea Telara telara@bfcmedia.com redazione@bluerating.com Tel. (+39) 02.30.32.11.72

Matteo Chiamenti chiamenti@bfcmedia.com Gianluigi Raimondi raimondi@bfcmedia.com Daniele Tortoriello tortoriello@bfcmedia.com

Opinioni

Alessio Fiorini, Gaetano Megale, Maurizio Primanni, Maria Grazia Rinaldi, Nicola Ronchetti, Alessandro Rossi, Giuseppe Santorsola, Fabrizio Tedeschi

Hanno collaborato Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Daniel Settembre, Francesca Vercesi

Graphic design Paolo Di Stefano distefano@bfcmedia.com

Fotografie di Allianz Bank Financial Advisors

by Laila Pozzo copertina e intervista nelle pagine 12-13-14-15

Pubblicità Michele Gamba gamba@bfcmedia.com Mob. (+39) 393.95.010.95

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Un’eroina Barbados Rihanna La pop star celebrata nella madrepatria Panorama
6 | SOMMARIO BLUERATING n gennaio 2022 68
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di nome
10 Ritorno in campo per lady Green Network Nuova avventura imprenditoriale per la Corbo 74 Team rinforzato e voglia di crescere in Italia Stefania Paolo svela i piani di BNY Mellon IM 67
sul Pacifico e vista sulle montagne La super modella Tyra Banks vende casa in California
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INVESTIMENTI PENSATI PER IL MONDO DI DOMANI M&G (Lux) Global Listed Infrastructure Fund M&G (Lux) Positive Impact Fund M&G (Lux) Global Maxima Fund Scopri la nostra selezione di fondi tematici e innovativi: www.mandgitalia.it/tematici Capitale a rischio Ad uso esclusivo di investitori qualificati Il presente documento è concepito a uso esclusivo di investitori qualificati. Non destinato alla distribuzione ad altri soggetti o entità, che non devono basarsi sulle informazioni in esso contenute. Queste informazioni non costituiscono un’offerta o una sollecitazione di offerta per l’acquisto di azioni di investimento di uno dei Fondi qui citati. Gli acquisti relativi a un Fondo devono basarsi sul Prospetto Informativo corrente. Copie gratuite degli Atti Costitutivi, dei Prospetti Informativi, dei Documenti di Informazione Chiave per gli Investitori (KIID) e delle Relazioni annuali e semestrali sono disponibili presso M&G International Investments S.A. Tali documenti sono disponibili anche sul sito: www.mandgitalia.it. Prima della sottoscrizione gli investitori devono leggere il Prospetto informativo, che illustra i rischi di investimento associati a questi fondi. Questa attività di promozione finanziaria è pubblicata da M&G International Investments S.A. Sede legale: 16, boulevard Royal, L 2449, Luxembourg. MAR 21 / 548704 LET’S CREATE

Doris socio nella lavanderia

L’a.d. di Banca Mediolanum compra a titolo personale quote delle startup MamaClean e Homepal

Nuovi investimenti personali per Massimo Doris (nella foto)

L’amministratore delegato di Banca Mediolanum, infatti, è diventato terzo azionista con l’8,01% di MamaClean, leader italiano della lavanderia a domicilio che opera in oltre 30 comuni tra Milano e Monza, società fondata da Francesco Malmusi che ne è primo socio con circa il 25% seguito dal padre Paolo con il 21%.

Doppio investimento

La società ha chiuso il 2020 con 754mila euro di ricavi e una perdita di 500mila euro. Doris, tramite Snow Peak, è poi diventato socio con l’1,22% anche di Homepal A Better Place, startup per le transazioni immobiliari fra privati sul web. Homepal, presieduta dal fondatore Andrea Lacalamita che ne detiene il 13,55%, vede presenti a libro soci tra gli

altri col 16% circa Homeclub, veicolo creato da Maria Ameli responsabile del corporate, real estate e art advisory di

Banca Generali. Tra gli altri soci ci sono Bper, Directa, Davide Serra di Algebris e Daniele Ferrero del gruppo Venchi. A. G.

La vedova del banchiere sale nella cassaforte Finprog

Lina Tombolato (nella foto) vedova di Ennio Doris diventa la maggiore azionista di Finprog, cassaforte della famiglia che detiene il 20,1% di Banca Mediolanum. Nel dettaglio la Tombolato in base al “diritto di accrescimento” ai sensi dell’articolo 678 del codice civile, ha visto la sua quota in proprietà diretta salire dal precedente 7,4% al 18,96% ricevendo quella del marito e parimenti quella in usufrutto passare dal 29,06% al 67,59%. Sempre in Finprog sono rimaste immutate, invece, le quote in proprietà diretta pari al 40,5% per ciascuno dei due figli: Massimo, amministratore delegato di Banca Mediolanum e la sorella Annalisa. La vedova Doris, peraltro, può contare su un altro 6,8% nell’istituto quotato attraverso la sua holding personale T-Invest il cui patrimonio netto è salito a a 84,4 milioni di euro nel bilancio chiuso allo scorso maggio dopo che il socio unico ha riportato a nuovo l’intero utile di 1,1milioni di euro. A. G.

8 | INSIDER / 1
BLUERATING n gennaio 2022

ORA DI CAMBIARE

Capitale a

Messaggio

“È PROPRIO
PROSPETTIVA.” (disse probabilmente) Galileo Galilei, 1633
rischio: Tutti gli investimenti comportano dei rischi e non vi è garanzia di restituzione del capitale investito. Cambia prospettiva con gli ETF Fixed Income Scopri come gli exchange traded funds (ETF) possono risolvere le sfide dei mercati obbligazionari moderni. Investi in qualcosa di più grande.
Promozionale: Prima dell'adesione leggere il Prospetto, il KIID ed il Documento di Quotazione disponibili su http://www.ishares.it e su www.borsaitaliana.it. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V.. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dalla Netherlands Authority for the Financial Markets. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam, Tel: 020 – 549 5200, Tel: 31205495200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. © 2021 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 1573551.

Ritorno in campo

Le disavventure giudiziarie non fermano l’imprenditrice Corbo

RICCHI E PIÙ RICCHI

Sabrina Corbo (nella foto), imprenditrice romana residente a Londra, si “ricicla” in Italia dopo alcune disavventure giudiziarie che hanno colpito la Green Network, distributrice di energia da lei fondata col marito Piero Saulli

Indagini e interdizioni

La Procura di Roma, attraverso il gip Paola Della Monica, ha indagato e interdetto i vertici del gruppo e disposto il sequestro delle azioni. Con un’ordinanza, poi, il tribunale del riesame di Roma ha respinto il ricorso dei proprietari della società di vendita di energia Green Network, Piero Saulli e Sabrina Corbo, e dell’ex direttore finanziario Giovanni Barberis, contro le misure cautelari di interdizione dal ruolo di amministratori della società Green Network, che poche settimane fa ha chiesto l’ammissione al concordato

Nel frattempo la Corbo è diventata socio unico della nuova Styles & Feeling srl costituita a Roma, che si occuperà dell’organizzazione di congressi e center office, ma anche di servizi di ristorazione e architetture d’interni. A. G.

Cgp, concordato e bilanci in rosso

La corsa dei prezzi dell’energia e l’operato di un dipendente infedele mettono alle strette l’azienda di Faenza Cura Gas & Power (Cgp). Il giudice del tribunale di Ravenna Alessandro Farolfi ha nominato Alice Palmieri, Monica Catani e Giananadrea Facchini commissari della società ammessa al concordato preventivo. Cgp oggi è controllata dal Cura Consorzio Utilities Ravenna, costituito dall’Associazione degli Industriali della provincia di Ravenna, è presieduta da Tullio Bosi, guidata dall’amministratore delegato Andrea Leporesi e ha chiuso il 2020 con ricavi per 604,4 milioni di euro e un patrimonio netto di 3,5 milioni a fronte di debiti per quasi 140 milioni. L’azienda è entrata in crisi con la pandemia per il calo dei consumi energetici e poi nel 2021 per l’impennata dei prezzi dell’energia. A ciò si è aggiunto l’operato di un trader gas che aveva caricato sul sistema gestionale degli acquisti di gas inesistenti, facendo apparire una situazione difforme da quella reale, tanto che la situazione patrimoniale aggiornata a settembre 2021 evidenzia una perdita di quasi 33 milioni, mentre i debiti sono saliti a 162,7 milioni. A. G.

Èstato un ottimo anno per arricchirsi. Specialmente per chi era già molto ricco. Ecco la classifica dei primi dieci secondo Forbes. Si comincia con l’americano Elon Musk, ceo di Tesla e SpaceX, che possiede un patrimonio di 265,4 miliardi di dollari e nel 2021 ne ha guadagnati 109,8. Al secondo posto si sono l’indiano Gautam Adani e la sua famiglia (che si occupa di infrastrutture) con un patrimonio di 81,1 miliardi e un guadagno nel 2021 di 52,5 miliardi. Terzo in classifica è Larry Page, un altro americano, che ha un patrimonio di 126,3 miliardi di dollari e ha visto crescere le sue azioni Alphabet, la società madre di Google, di 49,1 miliardi. Bandiera a stelle e strisce anche per il quarto classifica, Larry Ellison: il suo patrimonio di 135,7 miliardi è cresciuto di 47,5 miliardi grazie al suo pacchetto di azioni Oracle. Sergey Brin, altro cittadino Usa e altro cofondatore di Google, è al quinto posto dei ricchi più ricchi, con un patrimonio di 121,7 miliardi cresciuto di altri 46,7 miliardi nel 2021. Il primo europeo in classifica è francese, Bernard Arnault, al sesto posto. Lui e la sua famiglia controllano Lvmh e hanno un patrimonio di 193,9 miliardi di dollari cresciuto di 43 miliardi. Il settimo posto è ancora di un americano, Steve Ballmer, con un patrimonio di 107,5 miliardi e un guadagno di 32,3 miliardi dovuto all’incremento del valore della sua squadra di basket, i Los Angeles Clippers. All’ottavo posto c’è il cinese Zhang Yiming con un patrimonio di 59,4 miliardi e un guadagno nel 2021 di 31,7 miliardi dovuto al successo della app TikTok. Al nono posto c’è un cittadino di Hong Kong, Robin Zeng con un patrimonio di 57,6 miliardi. Il decimo della lista è probabilmente il più famoso: Bill Gates con un patrimonio di 139,2 miliardi.

10 | INSIDER / 2 letto su Forbes
*rossi@bfcmedia.com
BLUERATING n gennaio 2022

Il mondo è all‘apice di una rivoluzione in tema di sostenibilità. L’impatto ambientale è uno dei megatrend che stanno cambiando il modo in cui viviamo e lavoriamo. Noi siamo convinti che debba cambiare anche il modo in cui investiamo.

Dati al 31 maggio 2021. Data di lancio del fondo: 14/02/2020. Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri, che possono variare. Ad uso esclusivo di investitori professionali. Nell’Unione Europea, il presente materiale è stato approvato da Goldman Sachs Asset Management Funds Services Limited, che è regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Gli obiettivi non garantiscono in alcun modo i risultati futuri. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima dell‘adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione e il prospetto disponibile sul sito Internet https://assetmanagement.gs.com/content/gsam/ita/it/advisors/homepage. html e presso gli intermediari collocatori. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio è comparto della SICAV di diritto lussemburghese Goldman Sachs Funds. Il presente documento non rappresenta un‘offerta di acquisto o sottoscrizione di quote. Prima di ogni investimento consigliamo di contattare il vostro consulente finanziario.

Riservatezza: Nessuna parte di questo materiale può, senza il previo consenso scritto di Goldman Sachs Asset Management, essere (i) riprodotta, fotocopiata o duplicata, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, o (ii) distribuita a qualsiasi persona che non sia un dipendente, un funzionario, un amministratore o un agente autorizzato del destinatario. Goldman Sachs & Co., © 2021 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati. Compliance Code: 244188-OTU-1428482

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Tutto il valore di una squadra

In alto il team di Allianz Bank Financial Advisors, da destra verso sinistra: Alessandro Baldi, area manager Centro (Romagna, Marche, Toscana e Umbria); Domenico Lella, area manager Centro (Lazio e Abruzzo); Antonio Peccati, area manager Wealth Protection; Francesco Camaiani, area manager Sud, Isole e Basso Lazio; Paola Pietrafesa, amministratore delegato; Carlo Balzarini, vice direttore generale; Silvio Migliori, area manager Nord Ovest (Lombardia: Milano, Lodi, Pavia, Varese); Rossano Guerri, area manager Nord Est, Emilia, Lombardia (Cremona, Mantova, Brescia); Mario Ruta, vice direttore generale e Giuseppe Ghisleni area manager Nord Ovest (Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia: Monza e Brianza, Como, Lecco, Bergamo, Sondrio, Varese, Milano).
Pietrafesa (Allianz Bank FA): “Raccolta ai massimi nel 2021. Così cresceremo ancora nel 2022”

di Andrea Telara

Tre anni alla guida di una banca-rete che è tra i big player della consulenza finanziaria in Italia. È il traguardo da poco tagliato da Paola Pietrafesa, ceo di Allianz Bank Financial Advisors, che in questa intervista a BLUERATING fa un bilancio della sua esperienza e racconta i piani di sviluppo futuri della banca.

Dottoressa Pietrafesa, com’è andato il suo primo triennio alla guida di Allianz Bank?

A livello globale sono stati tre anni di sfide senza precedenti. Chi come noi non si è fatto cogliere impreparato o ha saputo cogliere le opportunità nella crisi, come realizzare grandi innovazioni e rafforzare elementi chiave, ha ottenuto risultati molto positivi. Noi puntiamo molto ad avere la fiducia dei clienti e curiamo la reputazione della banca per supportare i nostri consulenti finanziari. La nostra rete di professionisti si è distinta sul mercato nella raccolta qualificata (gestito e unit-linked) e le nostre masse sono cresciute da circa 45,3 miliardi di euro (fine 2018) a 61,6 miliardi di euro (settembre 2021), superando in anticipo l’obiettivo del piano strategico presentato alla rete tre anni fa. Questi risultati, è bene sottolinearlo, sono stati raggiunti grazie al contributo fattivo di tutta la nostra rete, che la struttura manageriale ben rappresenta, a partire dai nostri area manager, che hanno collaborato con la sede sapendo creare una squadra davvero unica e vincente. Abbiamo spinto sulla digitalizzazione e personalizzato i servizi per i diversi segmenti di clientela, in particolare wealth, private e affluent.

Abbiamo sviluppato Allianz Wealth Protection per imprenditori e pmi e lanciato il progetto Casa Allianz, un unicum sul mercato per educare i clienti a una corretta pianificazione finanziaria e di protezione dai rischi: gli italiani investono sul mercato per affrontare esigenze di protezione dai rischi che potrebbero essere invece gestite con prodotti assicurativi. Il nostro approccio, in Casa Allianz, è quello perciò di coprire prima i rischi assicurativi e soltanto dopo investire sul mercato, con l’animo più sereno perché proprio grazie agli strumenti di protezione non si mettono a repentaglio quelle che sono le priorità nella vita di ciascuno di noi.

Il 2021 si è appena concluso: per la financial advisory è stato un anno positivo mentre per l’economia mondiale è stato un anno pieno di incognite. Qual è il bilancio per Allianz Bank FA?

Gli eccezionali aiuti messi in atto dalle banche centrali e dagli stati a sostegno di famiglie e imprese hanno dato una forte spinta al risparmio gestito. In Allianz Bank abbiamo raccolto, e lo stiamo facendo tuttora, meno liquidità e più raccolta qualificata, confermando la nostra leadership in termini di distribuzione di prodotti di risparmio gestito e nel Vita. Il 2021 si è chiuso premiando la nostra solidità con un risultato straordinario: abbiamo raggiunto flussi netti di oltre 5 miliardi (un livello mai ottenuto prima) che rappresenta per noi un’incoraggiante spinta a fare sempre meglio in futuro. Oggi, oltre alla solidità del gruppo Allianz, con rating AA, e la forte riconoscibilità del brand a livello

mondiale, ci distinguiamo per essere una delle poche realtà private in Italia in grado di fornire un risk assesment completo, non solo relativamente al rischio finanziario e assicurativo, ma soprattutto riguardanti le imprese, rispondendo così alle esigenze della clientela di alto valore.

Il nuovo anno è appena iniziato e il mese di gennaio è sempre l’occasione per fissare gli impegni dei mesi che ci aspettano. Quali sono i punti-chiave in termini di progetti per il 2022? Riteniamo che l’offerta di consulenza finanziaria non possa prescindere dalla collaborazione con i nostri asset manager partner e un’ampia gamma di offerta, in particolare quelle di gruppo come Allianz Global Investors e Pimco, con i quali costruiamo soluzioni uniche e personalizzate per consentire ai nostri clienti di cogliere le strategie migliori. I nostri progetti chiave coinvolgeranno alcuni target specifici: il segmento corporate per il quale abbiamo sviluppato l’ecosistema wealth advanced in collaborazione con Deloitte e guidato dal wealth advisor Matteo Galeotti; la clientela femminile, che rappresenta a oggi circa il 35% del mercato servito dal private banking; il target affluent, ad alto potenziale di crescita nei prossimi anni; il mass retail, che serviremo attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali evolute; il cluster più giovane, sotto i 35 anni, attento ai temi della sostenibilità. Il nostro focus primario resta comunque, in considerazione della fascia di età, la clientela che predilige

continua a pag. 14 > BLUERATING n gennaio 2022 COVER STORY | 13

NUOVA COPPIA DI VICE DG

i canali tradizionali della consulenza. Inoltre, stanno già emergendo esigenze specifiche per soddisfare in particolare i Millennial. In futuro, saranno necessari modelli di servizio sempre più ibridi, dove aumenterà l’utilizzo dei supporti digitali e dell’intelligenza artificiale, mantenendo sempre centrale la figura del consulente professionista e la sua relazione con il cliente finale.

Ci sono categorie di prodotti o servizi su cui punterete di più nei prossimi anni?

Alla base delle nostre strategie c’è sempre la ricerca di un percorso di individuazione dei trend secolari con l’obiettivo di renderli investibili per i nostri clienti. Quindi architettura aperta, prodotti tematici, flessibili e alternativi alla liquidità, Esg e new trend, per navigare sinergicamente insieme

alla nostra rete nel perseguimento di nuovi ambiziosi obiettivi. Il tutto completato da servizi unici per aiutare la pianificazione e l’entrata sui mercati finanziari nonché i migliori sistemi di informativa real time, curati da un team molto affiatato coordinato dal vice direttore generale e responsabile wealth management & marketing Carlo Balzarini. Selezioniamo le migliori opportunità del momento in un’ottica di investimento che deve sempre essere di medio e lungo periodo. Continueremo a investire nel nostro ecosistema unit linked Challenge Plus, con nuovi filoni tematici per cogliere i megatrend del futuro attraverso le soluzioni gestite dalle case più competenti e specializzate. Abbiamo anche un programma, unico sul mercato, per accompagnare i nostri clienti e i loro consulenti verso una pianificazione che tenga conto dei trend

di longevità, formando la nostra rete di professionisti quali care advisor.

Quali sono i vostri programmi sul fronte dei reclutamenti e quali professionalità cercherete quest’anno sul mercato per potenziare la vostra rete?

Nel 2021, nonostante la pandemia, abbiamo accolto ben 143 nuovi professionisti, dopo avere inserito 120 consulenti nel 2020. Continueremo a fare leva sulla crescita esterna con un recruiting mirato verso figure top di consulenti, private banker e giovani professionisti, per arricchire il bagaglio di competenze al nostro interno e servire al meglio la clientela ad alto valore.

I programmi e i processi di reclutamento sono coordinati centralmente dalla direzione commerciale guidata dal vicedirettore generale Mario Ruta.

La struttura della banca si rafforza con la nomina di due vice direttori generali, Carlo Balzarini e Mario Ruta, rispettivamente già responsabile direzione wealth management & marketing e responsabile direzione commerciale, che sosterranno le strategie di crescita per i prossimi anni. Da destra verso sinistra: Mario Ruta, Paola Pietrafesa e Carlo Balzarini
BLUERATING n gennaio 202214 | COVER STORY

Tuttavia, ogni presidio locale, grazie ai nostri area manager, disegna percorsi di selezione costruiti su misura in funzione delle caratteristiche e delle esigenze del territorio. Quanto al ricambio generazionale, il reclutamento di giovani professionisti e l’attenzione alla parità di genere rappresentano ingredienti indispensabili con cui Allianz Bank guarda con fiducia al futuro. A sostegno delle consulenti finanziarie donne abbiamo da poco sviluppato un articolato progetto di valorizzazione, perché siamo convinti che puntare sulla presenza femminile in tutti i ruoli, anche manageriali, possa portare maggiori vantaggi e ci posizioni, anche su questo fronte, leader sul mercato italiano.

La Torre Allianz, sede del gruppo, nel quartiere CityLife a Milano
BLUERATING n gennaio 2022 COVER STORY | 15
Nel 2022 ci sarà un recruiting mirato verso figure top di consulenti, private banker e giovani advisor, puntando anche sulla presenza femminile

Galvanizzate da una raccolta straordinaria e dall’ennesima prova di forza offerta dai consulenti finanziari,

le grandi reti italiane si godono il momento magico e pongono le basi per un’ulteriore crescita nel 2022. Questa passa necessariamente dalla pianificazione minuziosa delle

di Matteo Chiamenti
BLUERATING n gennaio 202216 | COVER FINANZA / 1
Le banche-reti svelano i loro piani di reclutamento. Nel 2022 previsti 900-1.000 ingaggi Caro cf, c’è un posto per te

campagne di reclutamento; nel 2022 le maggiori banche-reti hanno intenzione di effettuare almeno 900-1.000 ingaggi di consulenti, tra giovani, ex bancari e professionisti della concorrenza.

BLUERATING ha interpellato i principali protagonisti del mercato italiano e ha chiesto loro di illustrare i piani di sviluppo del proprio organico per il nuovo anno. Nelle pagine seguenti

i lettori potranno conoscere i loro programmi di recruiting, preceduti dalle analisi di due nostri editorialisti: Maurizio Primanni e Nicola Rochetti @MatteoChiamenti

BLUERATING n gennaio 2022 COVER FINANZA / 1 | 17

Porte aperte ai bancari

Il reclutamento di consulenti finanziari da parte delle reti negli ultimi anni è già stato contraddistinto da un’evoluzione importante. Da qui bisogna partire per capire che cosa succederà nell’immediato futuro. L’inserimento di nuovi consulenti è da sempre una leva chiave di sviluppo per le reti, al punto che le stesse sono arrivate da un lato a rubarsi vicendevolmente i professionisti migliori, dall’altro, quale fase estrema di tale processo, a conseguire un livello di

quasi di saturazione del mercato. Anche così può essere spiegato il fatto che nel nostro paese le prime sei organizzazioni di consulenti finanziari (Fideuram, Mediolanum, Fineco, Generali, Azimut, Allianz Bank) detengono circa 85% degli asset intermediati dai consulenti.

Più fedeli ai big Non solo, tale concentrazione ha aumentato nel tempo anche la fidelizzazione dei consulenti alla propria

BLUERATING n gennaio 202218 | COVER FINANZA / 1

rete di appartenenza: approdare in una delle big six nazionali può essere da alcuni vissuto come una sorta di punto di arrivo della carriera. Il passaggio successivo è stato che le reti, sempre alla ricerca di nuovi professionisti per favorire la crescita dimensionale e portare al loro interno nuove energie e competenze, hanno iniziato a rivolgere la loro attenzione ai private banker, di provenienza principalmente bancaria (UniCredit, Banco-Bpm, Mps, Bper, Credit Agricole, Bnl, Credem). Ciò, va detto per completezza, è stata anche un’operazione di riposizionamento per le stesse reti: in questo modo si spiega anche perché le medesime gestiscono oggi circa il 40% degli asset della clientela private.

Gestori affluent appetibili Che scenario ci aspetta allora nel 2022? È ragionevole pensare che nel nuovo anno le reti potranno continuare ad arruolare alcuni private banker poiché esistono ancora margini in questo senso; tuttavia, c’è da ritenere che anche questo mercato tenderà a saturarsi. Che cosa fare? Una possibile soluzione potrà essere quella di guardare a profili più bassi, per livello di competenza ed esperienza, mi riferisco per intenderci ai gestori affluent delle banche. È evidente che tale opzione necessiti di un maggior livello di attenzione: infatti, va da sé che è più probabile che una rete inserisca un consulente con alto potenziale scegliendo un private banker. Sarà quindi essenziale porre attenzione alla selezione ed all’accompagnamento verso la crescita. Alcune caratteristiche chiave da ricercare saranno soprattutto:

1) la leadership, che consente al professionista di farsi seguire dai propri clienti nella gestione del portafoglio;

2) l’imprenditività, ovvero la capacità di essere propositivi e di sapere assumersi dei rischi. Guardando al 2022 con il giusto ottimismo che contraddistingue la professione del consulente e con gli indicatori economici che confermano la ripresa del nostro Paese, a chi predilige la professione del consulente finanziario e vuole eccellere in esso è consigliabile da ultimo focalizzarsi su due aspetti che in prospettiva potranno diventare strategici per il valore del consulente:

1) la produttività, la capacità di saper coordinare e ottimizzare la propria attività, di lavorare in un’ottica flessibile, per essere in grado di poter gestire un numero di clienti sempre maggiore; tutti gli studi e le analisi vanno in questo senso: nei prossimi anni un consulente dovrà essere in grado di gestire più clienti rispetto a quanti ne gestisce oggi;

2) la capacità di utilizzo delle nuove tecnologie, che oggi hanno raggiunto un livello elevato di evoluzione ma che, malgrado ciò, troppe volte sono date come conoscenza sottintesa, forse perché viviamo sprofondati nella tecnologia, nella realtà è da considerare irrinunciabile, oltre che per aumentare la produttività, per migliorare il livello di servizio offerto ai clienti.

LA LEADERSHIP, LA PRODUTTIVITÀ E LA DIMESTICHEZZA CON LA TECNOLOGIA SARANNO PUNTI DI FORZA VINCENTI PER GLI ADVISOR
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Gioco di squadra e sfida digitale

Le reti dei consulenti finanziari chiudono un anno eccezionale, il 2021, ma già sono alle prese con le nuove sfide di un anno, il 2022, che appare ancora indecifrabile. L’industria della consulenza finanziaria è in fase di forte consolidamento: il mercato di fatto è in mano a una dozzina di reti, le prime sei hanno oltre tre quarti degli aum, le altre le tallonano, dopo di loro c’è, di fatto, il vuoto. Per crescere in modo significativo e rapidamente ci sono tre possibili strade.

La prima opzione è quella del cosiddetto M&A (Merger & Acquisition), fondersi e acquistare nuove reti. È apparentemente la più semplice, i capitali non mancano, visto il successo degli ultimi anni; quello che è più complesso è trovare la società da acquisire e integrarla in modo rapido ed efficiente per evitare la fuga dei migliori consulenti finanziari, sia lato rete acquirente che rete acquisita. La seconda opzione è puntare sul reclutamento di cf provenienti da altre

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reti. Si tratta però spesso di un gioco che per il settore è a somma zero (si tratta solo di spostare professionisti, clienti e portafogli da una società all’altra).

In alcuni casi si tratta anche di una somma a meno di zero, una campagna acquisti a suon di ingaggi da calcio mercato (4% 6% del portafoglio) infatti potrebbe metterne a dura prova la sostenibilità finanziaria soprattutto nel caso di un pesante storno dei mercati.

Da dipendente ad autonomo La terza opzione è quella di fare adepti fuori dalla solita aia, ovverossia cercare tra le decine di migliaia di bancari quelli in grado di accettare le sfida del passaggio da dipendente a consulente finanziario. È un’opzione che, ovviamente, viene già praticata dalle reti, ma è anche la più complessa. Innanzitutto perché non tutti i bancari sono disponibili a fare il salto da dipendente a consulente e molto spesso tra quelli più pavidi si nascondono i talenti potenzialmente più interessanti. Viceversa tra gli impavidi disponibili a fare il salto da dipendente bancario a consulente la probabilità di successo non è garantita quanto lo stipendio a fine mese. È quindi fondamentale definire le caratteristiche che dovrebbero avere i consulenti finanziari del futuro, quali i profili più attrattivi per le reti, quali expertise e competenze da privilegiare e soprattutto quali sono le doti sulle quali il consulente finanziario del 2022 dovrebbe coltivare per avere maggiore successo sul mercato. Le caratteristiche che fanno di un consulente finanziario (anche potenziale) un buon professionista possono essere sintetizzate in tangibili ed intangibili. Quelle tangibili sono il suo track record misurato sia a livello quantitativo (numero di clienti seguiti, valore e

composizione del portafoglio) che qualitativo (soddisfazione, fedeltà dei clienti). Le doti intangibili partono dalla maieutica socratica che, per gli antichi greci, era l’arte di far nascere i bambini. Socrate ha utilizzato questo termine per descrivere l’arte di far emergere la verità dalle persone attraverso il dialogo, l’ascolto empatico e le domande.

Lo sguardo da tigre

A questa dote, non tanto diffusa ma antica quanto l’uomo, se ne accompagnano altre più attuali: la capacità di lavorare in team, di padroneggiare il mondo digitale e il continuo aggiornamento professionale. Come individuare il candidato ideale?

A volte basterebbe guardare una persona negli occhi per capire se ha lo sguardo della tigre. Caccia aperta dunque ai migliori consulenti finanziari nella giungla dei professionisti.

LA CAPACITÀ DI LAVORARE IN TEAM E LA DISPONIBILITÀ AD AGGIORNARSI SEMPRE SONO DUE DOTI IMPORTANTI PER I PROFESSIONISTI RICERCATI DALLE RETI
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AZIMUT

Paolo Martini amministratore delegato e direttore generale

Sul fronte del reclutamento è presumibile che manterremo gli stessi obiettivi di crescita degli ultimi anni, con una media di inserimenti di circa 100-120 unità. Al di là dei numeri, però, la nostra priorità resta quella di inserire professionisti che sposino il nostro modello in cui il consulente è partner ed è impegnato nella società in qualità di azionista e si rispecchino nello spirito imprenditoriale che ci caratterizza dove il consulente finanziario è responsabile diretto della relazione di lungo termine con i clienti.

BNL-BNP PARIBAS LB

Il 2021 è stato il miglior anno della nostra storia sia dal punto di vista del recruiting, siamo stati scelti da oltre 150 nuovi banker, sia dal punto di vista della produzione, 2 miliardi di euro di cui 500 milioni d’impieghi. A livello di nuovi ingressi per il 2022 l’obiettivo è ripetere i numeri del 2021 continuando con il nostro impegno concreto rivolto ai banker senior, che vogliano ampliare le loro competenze e potenzialità professionali, e agli junior che abbiano le attitudini e il potenziale per diventare i banchieri della vita (Life Banker) dei loro clienti.

Ferdinando Rebecchi responsabile della rete dei Life Banker
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CHEBANCA!

Nel 2022 vorremmo reclutare circa 100 consulenti con un obiettivo di raccolta netta prossimo al miliardo e mezzo. Ovviamente vorremmo privilegiare le regioni dove siamo ancora poco presenti, con l’apertura di centri finanziari nelle città più strategiche in Veneto, Friuli, Puglia, Marche, Abruzzo e Romagna. Per l’attività di reclutamento, porremo particolare focus ai professionisti, consulenti finanziari o private banker, con più di 50 milioni che vorranno cogliere tutti i vantaggi di poter operare attraverso il brand dei Mediobanca Financial Advisor. La nostra attività di reclutamento rivolge particolare attenzione, infatti, anche ai banker che desiderano passare alla libera professione: è prevista infatti per questo target un’offerta ad hoc, che ritengo sia un nostro fiore all’occhiello. La nostra proposta prevede una fase di transizione piuttosto lunga, tre anni, in cui l’ex gestore affluent o il private banker ritrova le stesse condizioni che aveva come dipendente sia in termini di remunerazione (vale a dire un fisso) sia in termini di welfare (pensione, condizioni di mutuo).

CONSULTINVEST

Crescere significa anche avere sempre maggiore visibilità, e certamente in ambito di reclutamento continueremo a farci conoscere maggiormente in diversi ambiti. Continueremo a ingrandire la squadra di consulenti, e amalgamarci tutti, e a proporre soluzioni innovative ed efficienti. L’obbiettivo numerico non è per noi fondamentale, la nostra ricerca punterà sulla qualità e sulla potenzialità di esprimersi dei nuovi colleghi, una condivisione di scelte di visione. Vogliamo che i consulenti possano lavorare in un ambiente sereno e stimolante, dove poter essere ascoltati e far emergere il contributo di ognuno.

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B. EUROMOBILIARE

Oscar Anni responsabile rete consulenti finanziari

Confermiamo la nostra strategia di crescita attraverso la selezione di professionisti di elevato standing e puntiamo a inserire 20 nuovi consulenti finanziari che abbiano consolidato una leadership indiscussa sul territorio di riferimento. Siamo alla ricerca di profili qualificati, capaci di portare in dote un patrimonio di relazioni in grado di apprezzare un modello di servizio fondato sull’architettura aperta, su una piattaforma di servizi evoluti per la consulenza finanziaria e la consulenza patrimoniale e sul valore del brand.

FIDEURAM ISPB

Riteniamo che per poter garantire un servizio di consulenza di alto profilo ai nostri clienti sia necessario poter contare da un lato su private banker con elevate competenze professionali, relazionali e, dall’altro, su un’azienda che sia in grado di offrire costantemente soluzioni, prodotti, servizi, strumenti innovativi e soprattutto percorsi di formazione continui e di elevata qualità. In questo ambito, l’attività di selezione delle migliori professionalità presenti sul mercato è per noi da sempre una leva strategica di crescita finalizzata ad alimentare la qualità del nostro servizio. I risultati straordinari, qualitativi e quantitativi, che di anno in anno raggiungiamo confermano la capacità attrattiva della nostra realtà soprattutto verso i profili professionali più elevati che cercano e apprezzano un’azienda in grado di offrire prestigio, solidità, innovazione e che, nel contempo, alimenta e promuove l’iniziativa e l’imprenditorialità dei private banker. Grazie alla nostra attrattività, anche per il prossimo anno puntiamo a raggiungere risultati al top del mercato con una sempre maggiore attenzione alla qualità e alla professionalità dei nuovi colleghi private banker.

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FINECOBANK

Stiamo registrando un forte interesse da parte dei consulenti nei confronti di Fineco, motivato dalla consapevolezza che nella fase attuale il nostro modello di business permette le maggiori opportunità di crescita professionale. Al 30 novembre scorso abbiamo reclutato 116 nuovi professionisti dall’inizio dell’anno, mantenendo tuttavia percentuali elevate di raccolta organica, che sfiorano il 90%. Crediamo che il reclutamento possa rappresentare una spinta al rinnovamento per la rete, grazie alla contaminazione con esperienze differenti e, nel caso dei profili più giovani, con competenze elevate e attitudine all’innovazione.

BANCA GENERALI

Il reclutamento rappresenta un asset cruciale per l’acquisizione di nuova raccolta e clientela, ma non l’unico. Negli ultimi anni, infatti, la raccolta di Banca Generali Private è stata trainata per oltre i due terzi dalla rete già esistente, a testimonianza della grande qualità e professionalità delle nostre persone. Proprio per questo motivo, sul fronte del reclutamento continueremo a lavorare per inserire in struttura un congruo numero di figure professionali in grado di abbracciare interamente il nostro modello di consulenza patrimoniale a 360 gradi. Nel corso del 2021 gli inserimenti di questo tipo sono stati 130 e riteniamo che questo possa essere un obiettivo verosimile anche per il 2022. Il tutto senza però perdere di vista il necessario processo di ringiovanimento della nostra rete che ci porterà a inserire in struttura anche giovani professionisti da affiancare ai consulenti storici per avvicinarli alla professione.

Mauro Albanese vice d.g. e responsabile private banking e rete pfa
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BANCA MEDIOLANUM

Siamo sempre interessati a conoscere ed accogliere bancari con spirito imprenditoriale, che sentono la necessità di occuparsi pienamente e senza pressioni commerciali dei clienti. Quella del consulente è una professione che ha prospettive di crescita importanti, anche per giovani brillanti che vogliono avvicinarsi alla professione. Per questo l’anno scorso abbiamo lanciato Next, un percorso formativo d’eccellenza, organizzato dalla nostra Mediolanum Corporate University, a cui segue un affiancamento attivo, ad personam, con i nostri migliori professionisti, i private banker e i wealth advisor.

La prima classe si è conclusa lo scorso giugno con risultati eccellenti e nuovi consulenti finanziari che da qualche mese si stanno misurando sul campo, affiancati dai loro tutor.

Una seconda classe sta concludendo il suo iter formativo, mentre nel 2022 potenzieremo sia la frequenza delle sessioni dei master, sia il numero di partecipanti a classe. Ciò per far fronte alla crescente adesione dei nostri professionisti al modello Next.

BANCA WIDIBA

Riteniamo che per poter garantire un servizio di consulenza di alto profilo ai nostri clienti sia necessario poter contare da un lato su private banker con elevate competenze professionali, relazionali e, dall’altro, su un’azienda che sia in grado di offrire costantemente soluzioni, prodotti, servizi, strumenti innovativi e soprattutto percorsi di formazione continui e di elevata qualità. In questo ambito, l’attività di selezione delle migliori professionalità presenti sul mercato è per noi da sempre una leva strategica di crescita finalizzata ad alimentare la qualità del nostro servizio. I risultati straordinari, qualitativi e quantitativi, che di anno in anno raggiungiamo confermano la capacità attrattiva della nostra realtà soprattutto verso i profili professionali più elevati che cercano e apprezzano un’azienda in grado di offrire prestigio, solidità, innovazione e che, nel contempo, alimenta e promuove l’iniziativa e l’imprenditorialità dei private banker. Grazie alla nostra attrattività, anche per il prossimo anno puntiamo a raggiungere risultati al top del mercato con una sempre maggiore attenzione alla qualità e alla professionalità dei nuovi colleghi private banker.

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Messaggio pubblicitario con finalità promozionale che non costituisce un’offerta o una sollecitazione ad investire né una raccomandazione d’investimento.

Trent ’anni con piena fiducia

Tempo di importanti ricorrenze per il mondo dell’advisory italiano. Si è svolto infatti lunedì 13 dicembre 2021, al Mudec - Museo delle Culture di Milano, il convegno “Le nuove frontiere della consulenza” (vedi foto sotto), realizzato da Anasf per celebrare il trentennale dalla legge sulle Sim 1/91 (che ha istituito la figura del consulente finanziario) e per raccontare l’evoluzione della professione e le prossime sfide dei professionisti di oggi e di domani.

Rivoluzione di categoria Presente l’intera catena del valore del risparmio gestito e del mondo istituzionale, tra cui Confesercenti, in platea con la presidente Patrizia De Luise e il direttore generale Giuseppe Capanna

Tre le conferenze dell’evento: la prima intitolata “legge 1/91, una rivoluzione per la categoria”, seguita da “Le nuove frontiere della consulenza: i giovani” e infine dalla tavola rotonda “Le nuove frontiere della consulenza: gender equality”. Una rivoluzione dicevamo, quella della Legge 1/91, che ha caratterizzato l’intero mercato finanziario, tema approfondito da Vincenzo Roppo, Università di Genova, Studio Legale Roppo Canepa, che con Anasf ha contribuito a scrivere le pagine di questa storia: “La Legge sulle Sim si colloca in un contesto storico molto rivoluzionario. Nell’89 la caduta del muro di Berlino, nel ’92 la firma del Trattato di Maastricht e nel ’94 il crollo della Prima Repubblica, tutti elementi che hanno innescato nuove dinamiche nell’Unione europea e nello scenario degli assetti istituzionali.

La legge sulle Sim è stata approvata in un contesto storico molto rivoluzionario

Ho creduto con forza alla legge 1/91 che indubbiamente ha dato buoni frutti

Carla Rabitti Bedogni

Anniversario della legge 1/91 che ha istituito la figura del consulente finanzario in Italia
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Uno status di rivoluzione che cambiò profondamente quello della categoria di consulenti finanziari e l’intero mercato nel suo assetto ordinamentale e istituzionale”. L’evoluzione della professione è avvenuta anche grazie ad altri attori del mercato, come Ocf e Assoreti Carla Rabitti Bedogni, già commissaria Consob, ora presidente Ocf, ha ripercorso emozionata le tappe storiche di allora. “Ho creduto con forza nell’istituzione della Legge 1/91, che ha dato buoni frutti”, ha dichiarato Rabitti Bedogni, che ha anche ricordato Ennio Doris, “un uomo che ha sempre creduto nel valore e nell’importanza della consulenza finanziaria per il Paese e soprattutto per le famiglie italiane”. Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti, ha raccontato come si è evoluto il rapporto con le reti: “Sono cambiati gli obiettivi, le banche non raccoglievano

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TUTTO QUEL POTENZIALE ANCORA INESPRESSO

Per approfondire ulteriormente tutti i prossimi obiettivi dell’associazione (oltre a fare il punto su quelli già raggiunti), BLUERATING ha intervistato Luigi Conte, presidente di Anasf; un dialogo tra presente e futuro che offre diversi spunti su cui riflettere.

QUALI SONO I PRINCIPALI RISULTATI CHE ANASF HA CONSEGUITO NEL 2021?

L’associazione è riuscita nella realizzazione di numerose attività, nonostante le difficoltà legate alla situazione pandemica che stiamo vivendo, volte a valorizzare la professione, fornire una formazione puntuale agli associati e incrementare il livello di

Luigi Conte / presidente di Anasf
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più risparmi solo per erogare servizi ma per investire. In questo percorso di crescita il consulente finanziario è sempre rimasto centrale per costruire la relazione con il cliente attraverso un rapporto di fiducia”, e Lorenzo Alfieri, country head di J.P. Morgan AM, ha ripercorso la parallela crescita esponenziale del risparmio gestito.

L’importanza della formazione

Nella prima tavola rotonda era presente anche Fiammetta Modena, 5ª Commissione Bilancio, Senato della Repubblica, che ha dichiarato come vi sia un alto interesse del Paese per contribuire a migliorare l’accesso alla professione per le nuove leve. “È importante puntare sulla professionalità del consulente finanziario attraverso la formazione, con supporti come i crediti di imposta e corsi universitari. Credo che la

chiave dell’evoluzione del settore sia nell’azione di educazione finanziaria dei risparmiatori, affiancata dalla preparazione dei consulenti finanziari”, ha dichiarato Modena. Vista anche la presenza di ospiti istituzionali, Luigi Conte, presidente di Anasf, ha colto l’occasione per esplicitare le richieste formali ai piani alti della categoria dei consulenti finanziari. Il primo punto che è stato messo in luce è la necessità di promuovere normative che facilitino gli investimenti, per esempio rendendoli più convenienti dal punto di vista fiscale. In secondo luogo, per il presidente di Anasf, occorre promuovere il ricambio generazionale dei professionisti, incentivando l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Infine Conte ha sottolineato come sarebbe importante incrementare l’impegno delle istituzioni verso la digitalizzazione del Paese.

educazione finanziaria dei risparmiatori. Ne sono un esempio le numerose consultazioni delle autorità europee a cui partecipiamo con costanza per tutelare e sviluppare la categoria, le attività rivolte ad aumentare la partecipazione dei giovani alla professione, la realizzazione di numerosi seminari e webinar, e infine le 50 scuole già coinvolte, solo nel primo quadrimestre dell’anno scolastico 21/22, dal progetto economic@mente.

QUALI SONO LE INIZIATIVE CHE AVETE IN CANTIERE PER IL PROSSIMO ANNO?

L’associazione nel 2022 continuerà a sviluppare i temi introdotti i primi mesi di quest’anno in occasione delle tre tappe di ConsulenTia digital e che riteniamo essere le nuove frontiere della consulenza finanziaria: sostenibilità, giovani e lavoro in team, e innovazione.

Continueremo a lavorare per il ricambio generazionale della categoria, arrivata ormai all’età media di 52 anni, e favorire l’ingresso di nuove giovani leve under 30 nella professione, che attualmente rappresentano solo il 2% degli iscritti all’Albo. Infine, sarà doverosa l’attività per rendere la professione più attrattiva e sviluppare nuove modalità comunicative per raggiungere i risparmiatori più ostili a rivolgersi alla categoria e le nuove generazioni di investitori più digitali.

Le reti di consulenza finanziaria gestiscono circa 750 miliardi per il 18% delle famiglie italiane, ma ammonta a oltre 1.700 miliardi il risparmio nazionale giacente infruttifero sui conti correnti e depositi. Risorse che, se consapevolmente investite, potrebbero alimentare l’economia reale del Paese e generare valore non solo al singolo investitore ma contribuire anche al benessere collettivo. Il potenziale di crescita è esponenziale e la categoria ha dimostrato di saper dare grande prova di sé. Riteniamo che la prossima sfida che si profila all’orizzonte consista nel cambiare l’approccio culturale delle famiglie italiane e nel portarle anche a ragionare sulla base dei cicli di vita. Anasf supporterà la categoria e solleciterà la forza politica del Paese al fine di individuare e implementare tutte le soluzioni necessarie a stimolare questo processo.

LE RETI HANNO REGALATO UN 2021 FANTASTICO SUL FRONTE DELLA RACCOLTA E MONDO DELLA CONSULENZA FINANZIARIA IN ITALIA OFFRE GIÀ SERVIZI DI ALTISSIMO VALORE AGGIUNTO. VI SONO A SUO AVVISO ULTERIORI MARGINI DI CRESCITA E, SE SÌ, ATTRAVERSO QUALI STRATEGIE?
I consulenti finanziari nell’arco di 30 anni sono rimasti centrali per la clientela
È impor tante puntare sulla professionalità dei financial advisor con la formazione
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Per l’ingaggio di un consulente, occorre un processo ben organizzato. Ecco come Le tappe della selezione 32 | RECRUITING BLUERATING n gennaio 2022

Il reclutamento nelle reti da sempre assume una valenza strategica e ogni fine anno le società dichiarano gli obiettivi qualitativi e quantitativi per il successivo. Al di là delle dichiarazioni di intenti, quali sono le condizioni imprescindibili affinché si ottengano i risultati sperati? Credo, sulla base della mia esperienza, occorrano principalmente organizzazione e intelligenza emotiva, hard e soft skills. In mancanza di uno dei due fattori, il risultato diventa incerto e casuale. Di intelligenza emotiva, capacità di ascolto, empatia, condivisione di valori comuni ho già scritto in precedenza.

Cambiamenti in un trentennio Oggi vorrei fare qualche breve cenno al tema organizzativo. La selezione è cambiata nel corso dell’ultimo trentennio. Quando ero un giovane manager e mi ispiravo a persone di grande esperienza, mi sembrava che il carisma personale la facesse da padrone. I colloqui per arrivare alla chiusura erano pochi, non si faceva un’analisi approfondita del modello di servizio, si puntava principalmente a creare feeling, anche grazie ad aperitivi, pranzi e cene. E solitamente vi era un solo interlocutore che si occupava dell’iter. Insomma un one man show. Gradualmente e in parallelo alla crescita della nostra industria, ci sono stati cambiamenti significativi. Oggi la selezione portata avanti dall’inizio alla fine da un solo manager non funziona più. Rimane sempre fondamentale creare il link emotivo, tuttavia non è

più sufficiente. Le reti sono diventate grandi organizzazioni, i servizi offerti ai clienti sempre più numerosi e sofisticati, i candidati più consapevoli ed esigenti. Si può quindi affermare che la selezione sia diventata un vero processo, che coinvolge diversi attori di rete e di sede. La percezione e poi la certezza da parte del consulente o del bancario che esiste una struttura organizzata e supportiva rappresentano quindi i veri fattori critici di successo. In rete è importante siano attivi i manager di territorio, le figure dedicate in maniera esclusiva al reclutamento, alcuni colleghi esperti di temi specifici (quali la consulenza evoluta, i servizi di private insurance e di pianificazione successoria, la corporate advisory e così via) che possano essere, caso per caso, dei validi testimonial. Last but not least, nella fase finale, risultano determinanti le business assistant. Figure chiave perché determinano la buona riuscita dell’on boarding, curando tutti gli aspetti amministrativi e contrattuali riguardanti la clientela, insieme al candidato.

Intercettare le esigenze Per quanto riguarda le attività da porre in essere con la sede, la capacità deve essere quella di intercettare le reali esigenze di approfondimento del cf/ bancario e proporre momenti da remoto o incontri personali finalizzati anche a dare contezza della solidità e serietà del gruppo in termini di risorse umane e know how. Ogni fase richiede i suoi tempi ed è anche utile renderle trasversali le une alle altre, come in una orchestra dove il direttore (chi si occupa in prima persona della trattativa) guida i musicisti

creando armonia e fluidità. Il processo di selezione in realtà non si conclude con l’attribuzione del codice e la firma del mandato. Sono molto importanti le settimane e i mesi successivi. Troppe volte, in mancanza di organizzazione, si pensa a inserire le persone senza considerare che il servizio post vendita è strategico. Se il neo inserito viene abbandonato a se stesso, si vanifica in gran parte l’efficacia dell’operazione e soprattutto si rende scontento chi ha abbracciato, con entusiasmo, un nuovo progetto. Oltre a considerazioni di natura etica e di rispetto verso il professionista, l’organizzazione messa in atto post codice produce ulteriori risultati, oltre all’ottimizzazione dell’operazione in sé.

Dopo

RECRUITING | 33BLUERATING n gennaio 2022
l’ingresso nella nuova rete, il consulente non deve essere abbandonato a se stesso

Anno nuovo, vetrina nuova

di Edoardo Blosi

Nuove e diverse tendenze si manifesteranno nel 2022 per il personal branding, l’arte di promuovere se stessi e la propria attività, che per i professionisti come i consulenti finanziari sta diventando via via sempre più importante. A individuare questi trend è stato di recente il Forbes Business Council, che dà anche qualche consiglio su come sfruttarli al meglio.

Il primo suggerimento è quello di avere un atteggiamento molto più empatico

verso i propri interlocutori (potenziali clienti o clienti già acquisiti), cercando di mettersi sempre nella loro testa. Il secondo consiglio del Forbes Business Council è di metterci sempre la faccia, sfruttare al meglio i selfie, le immagini personali e sul contesto in cui un imprenditore o un professionista si muove, per creare un clima di fiducia verso la propria audience. Altra pratica suggerita è di creare il più possibile dei contenuti video sui social network, per dare un volto alla propria attività professionale e imprenditoriale.

Gli esperti del Forbes Business Council, che riunisce un gruppo ristretto di uomini d’affari di successo titolari di piccole e medie attività imprenditoriali, individuano come buona pratica per migliorare il personal branding nel 2022 il saper educare la propria audience attraverso la narrazione, lo storytelling.

Storie vere Sembra un consiglio fatto apposta per i consulenti finanziari che spesso devono spiegare ai clienti concetti complessi e possono farlo partendo per esempio

John Brown John Brown John Brown I trend del 2022 per promuovere al meglio un’attività professionale, soprattutto sul web
34 | PERSONAL BRANDING BLUERATING n gennaio 2022

da una vicenda personale o da un caso concreto di gestione ottimale del risparmio. Contribuire a buone cause, impegnarsi nella responsabilità sociale (ovviamente nei limiti delle proprie possibilità) è un’altra buona pratica per fare un buon personal branding. Occhio però a non esagerare. Tra le tendenze individuate dal Forbes Business Council, c’è anche un ritorno del minimalismo, all’insegna del motto: “Less is more”. Di conseguenza, una buona pratica di personal branding consiste anche nell’essere il più possibile sinceri e

trasparenti e non voler apparire buoni a tutti i costi, soprattutto quando un professionista o un imprenditore sceglie di comunicare attraverso i social media, dove c’è una forte interazione con l’audience e una certa esposizione alle critiche.

Essere accessibili

Il vademecum del personal branding 2022 continua con un altro consiglio: essere accessibili, cioè impegnarsi a connettersi il più possibile con la propria audience, soprattutto con chi

sperimenta in prima persona i prodotti o i servizi offerti. Il filo conduttore di questa forma di comunicazione deve però essere la coerenza. “Che si tratti di partecipare a comunità online, rispondere alle chiamate o fornire presentazioni, sii coerente”, suggerisce una dei componenti del Forbes Business Council: Valerie Hayman Sklar, presidente della società statunitense di promozione commerciale, Corporate Specialties, che circoscrive il suo consiglio soprattutto ai social media e alle newsletter.

Anne Ferdinand Anne Ferdinand Anne Ferdinand
BLUERATING n gennaio 2022 PERSONAL BRANDING | 35
L’outlook per il 2022 sui mercati finanziari delle maggiori case d’investimento internazionali PARTENZA IN CHIAROSCURO di GIANLUIGI RAIMONDI @GianluigiRaimon AZIONARIO OBBLIGAZIONARIO COMMODITY VALUTE
38 | OUTLOOK BLUERATING n gennaio 2022 Le incognite tra tassi e inflazione

Inflazione in aumento e probabilmente non transitoria come ha precisato il presidente della Fed, pandemia recrudescente e con il pericolo di nuove varianti che minaccia la ripresa economica mondiale e listini azionari resilienti a ridosso dei massimi con una volatilità ai minimi storici che incute il timore di una possibile, fisiologica, inversione al ribasso della tendenza, tassi ancora molto risicati che non favoriscono gli investimenti sulle obbligazioni, commodity in tensione, transizione ecologica (con tutti i costi che ne conseguono) e molta liquidità che resta parcheggiata sui conti correnti in attesa di tempi forse migliori. In questo scenario si profila quest’anno più che mai difficoltoso, da parte delle principali case d’investimento, fornire delle previsioni corrette sulle prospettive dei mercati finanziari per i prossimi 12 mesi. L’ora dell’outlook season annuale è ormai scattata e tutti tra i big del risparmio gestito sono obbligati, volenti o nolenti, di conseguenza a esprimere una visione. Ecco così nelle pagine seguenti, suddivise per asset class, le stime e le raccomandazioni su come muoversi e posizionarsi sui mercati finanziari nel 2022

L’AUMENTO DEI PREZZI NEGLI USA
MENO TRANSITORIO
E ORA LA COMUNITÀ
SI STA INTERROGANDO
PROSSIME MOSSE
BLUERATING n gennaio 2022 OUTLOOK | 39
SI È RIVELATO
DEL PREVISTO
FINANZIARIA
SULLE
DELLA FED 6,8% Il tasso di inflazione degli Stati Uniti rilevato a novembre 4,9% L’inflazione rilevata in Europa nel corso del mese di novembre

AZIONARIO

Ottimismo e cautela

Da una ricerca di Hsbc emerge che i business leader stimano una crescita dei ricavi a doppia cifra nel 2022 che compenserà le perturbazioni di breve termine alle catene di approvvigionamento e aprirà le porte a nuovi mercati per raggiungere più clienti. “Molte tra le aziende big hanno astutamente resistito alla tentazione di ridimensionare le attività durante il recente periodo turbolento innescato dalla pandemia e stanno comprendendo sempre più che una strategia globale multi-market può aiutare le loro attività a raggiungere nuovi record”, fa notare Barry O’Byrne, amministratore delegato di Hsbc Global Commercial Banking. In questo scenario, la sostenibilità resta però in cima alla lista delle priorità delle aziende orientate al futuro che cercano di migliorare i ricavi sul lungo termine. Azionario, ma solo quello di qualità e sostenibile quindi ancora sugli scudi per Hsbc.

Aspettando la Cina

Per Amundi invece, il possibile allungo delle azioni nel 2022 dipenderà da cinque fattori: il Pil della Cina, che potrebbe tornare in forze nel primo trimestre; il 2022 potrebbe risultare un anno a doppia velocità con una crescita più lenta a inizio anno e meno lenta nella seconda metà; i prezzi dell’energia potrebbero subire l’effetto dell’inflazione e pagherebbero lo scotto del dazio economico; i salari potrebbero aumentare (e con essi l’inflazione); infine, il Covid da pandemico si trasformerà in endemico (come le comuni influenze).

Per quanto riguarda la questione Esg, invece, occorre considerare che soprattutto il rischio climatico è diventato talmente importante come fattore da essere inteso come

MOLTE AZIENDE BIG HANNO RESISTITO ALLA TENTAZIONE DI RIDIMENSIONARE LE ATTIVITÀ DURANTE IL RECENTE PERIODO DELLA PANDEMIA
40 | OUTLOOK BLUERATING n gennaio 2022

modello di rischio, funzionale alla mappatura generale. Gli eventi climatici di una certa identità, straordinari e causati dalla crisi climatica per l’appunto, influiscono sull’economia reale e pertanto non è possibile non tenerli in considerazione in maniera trasversale.

Un nuovo regime finanziario

“Inizia un nuovo regime finanziario” afferma Matteo Germano, head of Multi Asset Amundi e cio di Amundi Sgr. “In questo contesto, l’obiettivo degli investitori deve essere quello di

puntare a rendimenti reali positivi e alla preservazione del capitale. In assenza di alternative, il mercato azionario rimane privilegiato, ma bisognerà prestare attenzione alle aree con valutazioni eccessive, esposte al rialzo dei tassi, puntando invece su mercati più a sconto come quello europeo e degli emergenti (oltre che al segmento value)”. Attenzione però, avvertono gli strategist di Amundi: “Non appena l’economia riaccelererà nel secondo o nel terzo trimestre del 2022, nell’azionario si passerà probabilmente da una posizione sostanzialmente neutrale a una posizione di sovrappeso tattico. Nel frattempo, è necessario dotarsi di coperture perché cresce il rischio di errori della politica. Inoltre, notiamo che l’esposizione azionaria è salita ai massimi del ciclo, situazione di cui beneficiano i mercati sviluppati e in particolare gli Usa, dove le valutazioni sono ora estreme. La ripresa si sta estendendo anche ai mercati emergenti, un’area in cui l’allocazione è scesa al di sotto degli obiettivi strategici e il potenziale di rendimento è più alto; prevediamo quindi che gli investitori ritorneranno su questi mercati alla ricerca di valutazioni attraenti”. Certo, tengono poi a precisare da Amundi, per quanto riguarda le azioni, c’è il rischio di bolle in alcune

IL SEGMENTO EQUITY RIMANE PRIVILEGIATO, MA OCCORRE FARE ATTENZIONE ALLE AREE CON VALUTAZIONI OGGI ECCESSIVE
Matteo Germano
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aree: “Non sappiamo quali siano le società che non sono in grado di determinare i prezzi (e che quindi non possiedono una struttura dei costi competitiva), perché sui mercati non è ancora avvenuta una discriminazione su questa base.

Gli investitori dovrebbero quindi privilegiare i titoli di qualità/ value, quelli che distribuiscono dividendi e quelli che presentano la capacità sostenibile (difficilmente misurabile però) di determinare i prezzi”.

Poche cicatrici

“Siamo sempre più convinti che la pandemia lascerà poche cicatrici dal punto di vista economico, ma ci aspettiamo che gli interventi politici adottati al culmine della crisi avranno un impatto duraturo sui mercati”, ha dichiarato John Bilton, head of Global Multi-Asset Strategy di J.P. Morgan Asset Management. “La nostra visione nel complesso è ottimistica e gli investitori sono disposti ad ampliare lo spettro delle opportunità di investimento aggiungendo altre fonti di premio al rischio agli attivi tradizionali, hanno ancora la possibilità trovare alfa e generare rendimenti solidi ed efficienti, anche se le aspettative di ritorno dei mercati pubblici restano basse”. Più nel dettaglio, J.P. Morgan Asset Management sull’azionario prevede un rendimento annuo invariato del

4,1% per le big cap Usa e margini più favorevoli per i titoli dell’Eurozona (5,8%). Sull’azionario nipponico è stato fatto invece un piccolo portando le aspettative al 5% e un notevole aggiustamento al ribasso (4,1%) per le azioni del Regno Unito, I mercati emergenti vedono, infine per J.P. Morgan, un calo più modesto al 6,6%. “Il 2021 ha registrato una sovraperformance delle azioni globali mentre le obbligazioni hanno riportato in genere delle perdite, uno scenario che probabilmente si ripeterà anche l’anno prossimo”. Parola di Bruno Rovelli (nella foto), chief investment strategist di BlackRock, che spiega: “Se le attese saranno confermate, sarà la prima volta da quando nel 1977 abbiamo iniziato a produrre outlook che per due anni consecutivi l’azionario riporta un risultato positivo e l’obbligazionario uno negativo. Tuttavia, confermiamo un sovrappeso sulle obbligazioni indicizzate all’inflazione”. A livello macro, infatti, BlackRock reputa che l’aumento dell’inflazione sarà ancora persistente nel 2022 anche se nell’Eurozona tornerà a livelli coerenti

PER LA PRIMA VOLTA DAL 1977, A FINE 2021 LE AZIONI RIPORTANO UN RISULTATO POSITIVO MENTRE I BOND CHIUDONO IN NEGATIVO
42 | OUTLOOK BLUERATING n gennaio 2022

con il target della Bce mentre negli Usa rimarrà oltre il target Fed. A livello geografico, il gestore ritiene che la Cina possa offrire opportunità di investimento in scia al fatto che Pechino metterà probabilmente in campo strumenti di sostegno l’anno prossimo per fronteggiare il rallentamento economico degli ultimi mesi. Ma in generale da BlackRock indicano come maggiormente preferibili le azioni dei mercati sviluppati rispetto a quelle degli emergenti. Riguardo all’impatto della pandemia, l’analisi di fondo è che il Covid sia ormai diventato endemico e che l’impatto economico sia più contenuto rispetto al recente passato. Tanto che “gli squilibri dovuti al problema dell’accumulo della domanda rispetto all’offerta, andranno progressivamente a ridursi nei prossimi mesi”, conclude Rovelli. Ancora, secondo State Street Global Advisors sarà necessario essere cauti poiché la volatilità nel mercato azionario continua ad aumentare. Tuttavia, le azioni offrano interessanti extrarendimenti rispetto ad altre classi di attivo, considerando il premio al rischio azionario sia nei mercati sviluppati che in quelli emergenti che rimane al di sopra della media a lungo termine, il rapporto medio price-to-equity per l’Msci World (che si trova a un livello sostenibile) e le prospettive sugli utili aziendali ancora solide.

Ciclici e finanziari

A livello settoriale, “i titoli ciclici e finanziari globali tendono a performare meglio quando la curva è più ripida e il percorso di crescita si fa più chiaro, segnala Brian Nick, chief investment strategist di Nuveen, “e se gli asset privati, quali quelli del real estate, possono essere sensibili all’aumento dei tassi, non dovrebbero preoccuparsi eccessivamente di rendimenti moderatamente più alti in un contesto di crescita economica superiore alle attese”. In questo scenario, secondo Nuveen, gli asset reali possono accrescere il loro valore in un contesto di solida crescita e di inflazione elevata, e quelli legati alle infrastrutture possono beneficiare di ulteriori investimenti nelle energie rinnovabili e degli investimenti promessi dai

governi e dalle aziende per aumentare la produttività. View sostanzialmente positiva per l’azionario, infine, anche da Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos: “I mercati hanno ora un posizionamento equilibrato e un atteggiamento di attesa costruttiva. La fase euforica del rialzo azionario è conclusa, ma il fondo rimane piuttosto solido. Rimetteremo in discussione l’idea di restare investiti quando ci sarà evidenza di un rallentamento della crescita, di cui per ora non c’è traccia”.

IN UN CONTESTO DI SOLIDA CRESCITA E DI ALTA INFLAZIONE, I PRIVATE ASSET POSSONO ACCRESCERE IL PROPRIO VALORE
Brian Nick
BLUERATING n gennaio 2022 OUTLOOK | 43

Obiettivo corporate OBBLIGAZIONARIO

“In assenza di un grave rallentamento globale e di un persistente amento dell’inflazione, prevediamo un ambiente favorevole per le obbligazioni societarie dei mercati sviluppati per realizzare un carry stabile nel 2022 con una volatilità moderata degli spread e rendimenti totali positivi. Questa la previsione di Mondher Bettaieb-Loriot, head of Corporate Bonds di Vontobel Asset Management

Gli fa eco Lori Heinel, global chief investment officer di State Street Global Advisors: “Riteniamo che nel 2022 gli spread obbligazionari degli asset più rischiosi siano una buona fonte di carry e di rendimento incrementale rispetto ai Treasury statunitensi. Più nel dettaglio, prevediamo che gli spread nei segmenti obbligazionari più rischiosi, tra cui il credito investment grade e high yield, rimangano ben supportati da solidi fondamentali e dalla richiesta di rendimento da parte degli investitori esteri. Inoltre, uno scenario più ottimista per le cosiddette rising star contribuirà a creare un contesto favorevole per quanto riguarda i default e i declassamenti”.

Rendimenti e duration

Per Amundi: “Le obbligazioni societarie con rendimenti più alti e una duration breve potrebbero essere la soluzione migliore per contrastare l’inflazione, ma la selezione avrà un peso determinante perché i tassi di default inizieranno ad aumentare viste le condizioni finanziarie meno favorevoli”. Più scettici invece gli strategist di J.P. Morgan Asset Management, secondo i quali “le prospettive per i titoli di Stato rimangono preoccupanti anche se in generale le nostre previsioni per i rendimenti nominali delle obbligazioni

ALL’ORIZZONTE

Lori Heinel
44 | OUTLOOK BLUERATING n gennaio 2022
VEDIAMO SCENARI MIGLIORI PER QUANTO RIGUARDA I TASSI DI DEFAULT SOCIETARI E ANCHE I DECLASSAMENTI

migliorano rispetto al 2021. Rendimenti iniziali più elevati e il semplice spostamento in avanti di un anno, in modo che i nostri calcoli non considerino un anno di tassi zero o negativi e includano un anno di tassi almeno modestamente più alti alla fine dell’orizzonte di previsione, migliorano i rendimenti delle obbligazioni. Insieme, questi fattori spingono la nostra previsione di rendimento del Treasury decennale statunitense al rialzo di 80 punti base al 2,4%, mentre le previsioni di rendimento della liquidità in dollari sono in aumento di 20 punti base all’1,3%. Tuttavia, la nostra stima dell’inflazione statunitense al 2,3% implica ancora rendimenti reali negativi per la liquidità e un rendimento reale praticamente nullo per i Treasury, in media, nel nostro orizzonte di previsione. Al di fuori degli Stati Uniti, il quadro appare desolante, con rendimenti nominali dei titoli di stato decennali dell’area euro di appena l’1,25% e dell’1,7% per i decennali inglesi, che implicano rendimenti reali significativamente negativi”.

Economia in via di guarigione

Alberto Conca, gestore di Zest, fa poi notare come: “L’aumento dei tassi è stato interpretato come sintomo di un’economia in via di guarigione e una chiara testimonianza che le autorità monetarie sarebbero riuscite a tenere sotto controllo la condizione deflazionaria spingendo l’inflazione verso l’obiettivo del 2%. Nel caso in cui la correlazione dovesse diventare negativa, cosa possibile nei prossimi trimestri, potrebbe essere un primo sintomo del fatto che gli investitori abbiano dubbi sull’effettiva capacità delle banche centrali di tenere sotto controllo l’inflazione e che il processo deflattivo iniziato a fine anni ’90 si è esaurito. Il fatto che il decennale americano non sia salito quanto l’inflazione è un’indicazione che gli investitori si aspettano una riduzione della crescita dei prezzi al consumo nel 2022, confermando de facto la visione delle autorità monetarie. Questa situazione continuerà a essere positiva quindi per gli asset rischiosi”. In merito al debito dei mercati mondo emergente, scossi anch’essi dall’aumento

dell’inflazione, secondo David Rees, senior Emerging Markets economist di Schroders. “potrebbero esserci ancora problemi nel breve termine. Detto questo, con il picco dell’inflazione in vista e le aspettative di crescita che iniziano a invertirsi, tanto che potrebbero emergere delle opportunità per gli investitori”.

MOLTI INVESTITORI SI ASPETTANO UNA RIDUZIONE DELLA CRESCITA DEI PREZZI AL CONSUMO
BLUERATING n gennaio 2022 OUTLOOK | 45

Un barile ribassista COMMODITY

“La cura contro gli alti prezzi del petrolio sta sempre negli alti prezzi del petrolio”. A farlo notare è Shinwoo Kim, portfolio manager, Global Natural Resources Equity Strategy di T. Rowe Price, che spiega: “Sebbene vediamo il rischio potenziale di un ulteriore rialzo delle quotazioni del petrolio nel prossimo trimestre o due, la nostra convinzione che il mercato delle materie prime resterà ribassista nel lungo periodo rimane invariata”.

Potenziale nel breve In altri termini, sintetizza Kim, “non crediamo che i fondamentali supportino un mercato rialzista prolungato del petrolio, ma riteniamo che i prezzi del greggio abbiano il potenziale per rimanere elevati nel breve termine”. Di opinione analoga Barclays che ha alzato le sue previsioni sul prezzo del greggio per il 2022 in quanto prevede un calo delle scorte più rapido del previsto. Nel dettaglio, l’istituto ha aumentato la sua previsione di prezzo medio 2022 a 80 e 77 dollari al barile rispettivamente per Brent e Wti. Per quanto riguarda invece l’oro, “prevediamo che i prezzi scambieranno in un range compreso tra 1.800 e 1.900 dollari per oncia ma identifichiamo eventuali rischi nella parte al ribasso di questo intervallo”, avvertono da Ubp Société Générale Attenzione però: la casa transalpina prevede poi un calo l’anno prossimo fino 1.700 dollari nel quarto trimestre. Scotia Bank si attende un prezzo medio di 1.850 dollari, salvo poi però scendere a quota 1.700 nel 2023. Ribassista invece la view di Abn Amro: il prezzo medio atteso per il 2022 è di 1.500 dollari e per l’anno successivo il target scende a quota 1.300.

46 | OUTLOOK BLUERATING n gennaio 2022
PER IL PETROLIO C’È UN POTENZIALE DI RIALZO MA SOLO NEL BREVE PERIODO E NON NEL MEDIO E LUNGO TERMINE

Aggrappati alle banche centrali

“Nel 2022 ci attendiamo un moderato apprezzamento del dollaro rispetto alle valute del G10 e di alcune monete dei mercati emergenti. Questo costituisce un importante cambiamento rispetto alla visione che nutrivamo da tempo sul dollaro, ma lo riteniamo avvalorato dai toni più hawkish adottati dalla Fed, che hanno portato a un rialzo dei rendimenti a breve e a lungo termine negli Usa nonostante l’attesa di una crescita asincrona delle principali economie e i flussi ridotti dei portafogli”. Ad affermarlo è Peter Kinsella, global head of FX Strategy di Ubp, che spiega: “La recente underperformance delle valute ciclicamente sensibili e ad alto beta del G10 sarà accentuata dalla crescita asincrona delle principali economie e ciò ha conseguenze nefaste per alcune valute tra cui il dollaro australiano, quello neozelandese e quello canadese, ma anche per l’euro: una frenata della crescita cinese implica rischi al ribasso per la moneta unica a causa delle forti esportazioni europee in Cina”. Detto ciò, per Ubp le prospettive per le valute dei mercati emergenti sono comunque eterogenee: “Brilleranno le valute dei paesi le cui banche centrali aumentano proattivamente i tassi d’interesse. In quest’ottica ci attendiamo dunque un exploit del rublo, sulla scia di un carry nominale elevato e del supporto proveniente dall’ascesa dei prezzi del petrolio. Anche il real brasiliano beneficerà di un carry nominale elevato, per quanto controbilanciato dalla ripresa dell’inflazione nei primi mesi del 2022”. Per contro “valute tra cui il rand sudafricano, il peso messicano e la lira turca continueranno a perdere terreno a causa dell’inflazione sostenuta, degli investimenti sottotono e della riluttanza delle banche centrali ad aumentare i tassi”.

48 | OUTLOOK BLUERATING n gennaio 2022
VALUTE NEL PROSSIMO ANNO CI ASPETTIAMO UN MODERATO APPREZZAMENTO DEL DOLLARO SULLE VALUTE DEI PAESI DEL G10

INIZIALE / STRIKEBARRIERA

XS2394940642

STRIKE)PREMIO TRIMESTRALE1

STMicroelectronics 43,90 € 35,12 € (80%)

2,00% (8,00% su base annua)

XS2394940998 ENI 12,38 € 9,904 € (80%) 1,80% (7,20% su base annua)

XS2394940725

XS2394941020

11,12 € 7,784 € (70%) 1,80% (7,20% su base annua)

Stellantis 17,01 € 11,907 € (70%) 1,70% (6,80% su base annua)

XS2394941293 Tesla $ 1.109,03 $ 665,418 (60%) 3,20% (12,80% su base annua)

XS2394941376 Plug Power $ 42,27 $ 25,362 (60%) 3,60% (14,40% su base annua)

PREMI TRIMESTRALI CONDIZIONATI: su base trimestrale, il certificato corrisponde un premio, con effetto memoria, se il prezzo di chiusura2 dell’azione Sottostante risulta pari o superiore alla Barriera.

POSSIBILITÀ DI LIQUIDAZIONE ANTICIPATA: su base trimestrale, dalla quarta osservazione (novembre 2022), il certificato è liquidato anticipatamente per un importo pari al Valore Nominale (100 Euro) se il prezzo di chiusura2 dell’azione Sottostante risulta pari o superiore al rispettivo valore iniziale (Strike). In caso contrario l’investimento prosegue.

PROTEZIONE CONDIZIONATA DEL CAPITALE A SCADENZA: qualora il certificato non sia stato liquidato anticipatamente, l’investitore riceve 100 Euro se il prezzo di chiusura2 dell’azione Sottostante risulta pari o superiore alla Barriera. In caso contrario, l’investitore riceve un importo pari al Valore Nominale (100 Euro) moltiplicato per la performance finale3 Questi prodotti sono a complessità molto elevata, non prevedono la garanzia del capitale a scadenza ed espongono ad una perdita massima pari al capitale investito. I Certificati sono emessi da SG Issuer e hanno come garante Societe Generale4 Prima dell’adesione leggere il Prospetto di Base (integrato dai relativi supplementi) e le pertinenti Condizioni Definitive. L’approvazione del prospetto non deve essere intesa come approvazione da parte dell’autorità che ha approvato il prospetto dei titoli offerti o ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato. State per acquistare un prodotto che non è semplice e può essere di difficile comprensione.

verde

1 I premi sono non garantiti (premi condizionati) e sono espressi al lordo dell’effetto fiscale. I premi percentuali sono espressi come percentuale del Valore Nominale (100€).

2 Per prezzo di chiusura si intende, nel caso di un’azione sottostante quotata su Borsa Italiana, il prezzo di riferimento di tale azione come definito ai sensi del Regolamento dei mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.; nel caso di un’azione sottostante quotata su altro mercato, il prezzo di chiusura di tale azione.

3 Per performance finale si intende il rapporto tra il prezzo di chiusura dell’azione Sottostante rilevato alla data di valutazione finale e il valore iniziale (Strike).

4 SG Issuer è un’entità del gruppo Societe Generale. L’investitore è esposto al rischio di credito di Societe Generale (rating S&P A ; Moody’s A1; Fitch A). In caso di default di Societe Generale, l’investitore incorre in una perdita del capitale investito.

I Certificati sono soggetti alle disposizioni della Direttiva 2014/59/UE in materia di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, a seguito della cui applicazione l’investitore potrebbe incorrere in una perdita parziale o totale del capitale investito (esempio bail-in).

Il rendimento effettivo dell’investimento non può essere predeterminato e dipende, tra l’altro, dall’effettivo prezzo di acquisto dei prodotti nonché, in caso di disinvestimento prima della data di scadenza, dal relativo prezzo di vendita. Il prezzo di questi certificati può aumentare o diminuire nel tempo ed il valore di rimborso o di vendita può essere inferiore all’investimento iniziale. Condizioni di mercato straordinarie possono avere un effetto negativo sulla liquidità del prodotto sino a renderlo totalmente illiquido, cioè possono portare all’impossibilità di vendere il prodotto in senso assoluto o comunque entro un lasso di tempo ragionevole e a condizioni di prezzo significative, determinando la perdita totale o parziale del capitale investito. Questo è un messaggio pubblicitario e non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento. Il Prospetto di Base, approvato dalla CSSF in data 04/06/2021 nel rispetto della Prospectus Regulation (Regulation (EU) 2017/1129), e le rispettive Condizioni Definitive (Final Terms), inclusive della Nota di Sintesi dell’emissione, sono disponibili sul sito internet http://prospectus.socgen.com e l’ultima versione del Documento contenente le Informazioni Chiave relativo a ciascun prodotto potrà essere visualizzata e scaricata dal sito http://kid.sgmarkets.com. Tali documenti, nei quali sono descritti in dettaglio le caratteristiche e i fattori di rischio associati all’investimento nel prodotto, sono altresì disponibili gratuitamente su richiesta presso la sede di Societe Generale, via Olona 2 Milano.

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(%
Unicredit

Gestioni da medaglia d’oro

Gli asset manager di Banca Generali hanno la medaglia d’oro come Migliori Gestori Patrimoniali 2022

Il riconoscimento è arrivato dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza che ha analizzato le proposte di portafogli d’investimento dei principali operatori finanziari italiani. Tra questi, solo in dieci hanno ottenuto una certificazione di qualità, con Banca Generali prima nelle gestioni tradizionali e seconda nelle gestioni green

Sette team

A guidare il giudizio degli esperti dell’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza sono stati diversi fattori, a cominciare dall’intera revisione del team di asset management che ha portato allo sviluppo di una struttura di 7 team corrispondenti ciascuna alle diverse linee di gestione. Un approccio che ha dato i suoi frutti con performance ottenute che si sono rivelate generalmente sopra i benchmark anche grazie all’apporto delle linee Esg. Quest’ultimo punto è stato infatti particolarmente apprezzato dall’Istituto che ha evidenziato il lavoro di analisi delle diverse asset class e delle aziende da un punto di vista strettamente legato alla sostenibilità.

Profonda riorganizzazione

“Siamo molto felici di questo riconoscimento che premia il lavoro del team di asset management di Banca Generali. Negli ultimi 3 anni abbiamo

lavorato a una profonda riorganizzazione che ci ha portato oggi ad avere veri e propri team di gestione con differenti approcci e stili gestionali, che si rivolgono a diverse tipologie di clientela e di esigenze”, ha commentato Mario Beccaria (nella foto), responsabile Asset Management di Banca Generali. Per ottenere la certificazione dell’Istituto, i

gestori dovevano sottoporre al giudizio del team di analisi dell’Istituto una proposta di investimento sulla base delle esigenze di un profilo di investitore dalla propensione al rischio predefinita. La proposta è stata quindi valutata dall’Istituto Tedesco, sia nella qualità dei sottostanti che nella chiarezza della rendicontazione.

Banca Generali premiata dall’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza per i suoi portafogli
50 | RETI MERCATO / 1
BLUERATING n gennaio 2022

I Certificate Memory Cash Collect su singole Azioni consentono di ottenere potenzialipremi conEffetto Memoria nelle date di valutazione trimestrali anche nel caso di andamento negativo del sottostante purché la quotazione del sottostante sia pari o superiore al livello Barriera Premio (che varia dal 60% all’80% del suo valore iniziale). Inoltre, a partire dal sesto mese di vita, i Certificate possono scadere anticipatamente qualora nelle date di valutazione trimestrali il sottostante quoti a un valore pari o superiore al suo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio trimestrale, il Valore Nominale oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente (c.d. Effetto Memoria).

A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono tre gli scenari possibili:

ISIN

NLBNPIT166C0*

se la quotazione del sottostante

è pari o superiore al livello Barriera Premio, il Certificate rimborsa il Valore Nominale più il premio con Effetto Memoria;

AZIONE SOTTOSTANTE

se la quotazione del sottostante è inferiore al livello Barriera Premio ma pari o superiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate rimborsa il Valore Nominale;

PREMIO TRIMESTRALE

Tesla 4,6% (18,4% p.a.)

se la quotazione del sottostante è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance dell’azione sottostante (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

BARRIERA PREMIO BARRIERA A SCADENZA

70% 60%

Amazon.com 1,05% (4,2% p.a.) 80% 70% NLBNPIT166N7* Ford Motor 2% (8% p.a.) 70% 60%

NLBNPIT166I7*

NLBNPIT166O5*

NLBNPIT166F3*

NLBNPIT166G1*

NLBNPIT166H9*

NLBNPIT166D8*

NLBNPIT166E6*

NLBNPIT166P2*

NLBNPIT166J5*

NLBNPIT166K3*

NLBNPIT166L1*

NLBNPIT166M9*

NLBNPIT166Q0

NLBNPIT166R8

NLBNPIT166S6

NLBNPIT166T4

NLBNPIT166U2

NLBNPIT166V0

NLBNPIT166W8

NLBNPIT166X6

NLBNPIT166Y4

NLBNPIT166Z1

NLBNPIT16704

Meta Platforms 1,5% (6% p.a.) 80% 70%

Enphase Energy 3,3% (13,2% p.a.) 70% 60%

Plug Power 3,6% (14,4% p.a.) 70% 50%

Roblox 4,2% (16,8% p.a.) 70% 55%

CureVac 4,2% (16,8% p.a.) 70% 50%

Pinduoduo 4,2% (16,8% p.a.) 70% 60%

Beyond Meat 3,5% (14% p.a.) 60% 50%

Lucid Group 6% (24% p.a.) 60% 50%

Rivian Automotive 7% (28% p.a.) 60% 50%

Virgin Galactic Holdings 5,8% (23,2% p.a.) 70% 50%

Advanced Micro Devices 2,3% (9,2% p.a.) 70% 60%

ASML Holding 2,15% (8,6% p.a.) 80% 70%

Electricite de France 2,25% (9% p.a.) 80% 70%

Eni 1,7% (6,8% p.a.) 80% 70%

UniCredit 2% (8% p.a.) 80% 70%

Mediobanca 1,45% (5,8% p.a.) 80% 70%

Leonardo 1,75% (7% p.a.) 80% 70%

Intesa Sanpaolo 1,9% (7,6% p.a.) 80% 70%

Stellantis 2,3% (9,2% p.a.) 80% 70%

Moncler 1,5% (6% p.a.) 80% 70%

STMicroelectronics 1,9% (7,6% p.a.) 80% 70%

Air FranceKLM 1,85% (7,4% p.a.) 70% 60%

Messaggio nei Certificate leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 01/06/2021, come aggiornato da successivi supplementi, la Nota di Sintesi e le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID) ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del BaseProspectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate . L’investimento nei Certificate comporta il rischio di perdita totale o parziale del capitale inizialmente investito, fermo restando il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante allo strumento del bail-in. Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui Certificate siano acquistati o venduti nel corso della sua durata, il rendimento potrà variare. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni
pubblicitario con finalità promozionali. Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire
in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it. SCOPRILI TUTTI SU investimenti.bnpparibas.itIl Certificate è uno strumento finanziario complesso Gli importi espressi in percentuale (esempio 1,05%) ovvero espressi in euro (esempio 1,05 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge * Il Certificate è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra euro e la valuta del sottostante MEMORY CASH COLLECT SU SINGOLE AZIONI MESSAGGIO PUBBLICITARIO Potenziali premi trimestrali tra l'1,05% 1 (4,2% p.a.) e il 7% (28% p.a.) del valore nominale con Effetto Memoria Barriera a Scadenza fino al 50% del valore iniziale del sottostante Barriera Premio fino al 60% del valore iniziale del sottostante Scadenza a due anni (11 dicembre 2023) Rimborso condizionato del capitale a scadenza Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana CARATTERISTICHE PRINCIPALI:
Per investire su un’ampia gamma di azioni europee ed americane con potenziali premi trimestrali no al 7% (28% p.a.) e Barriera a Scadenza no al 50%

Il car tone è hi-tech

Azimut finanzia la società di packaging Mauro Benedetti Spa

Mauro Benedetti Spa, azienda perugina che vanta più di 75 anni di storia nel settore del packaging del cartone ondulato, ha ottenuto un finanziamento diretto da 2,5 milioni di euro attraverso la piattaforma Azimut Direct, la Fintech del gruppo Azimut.

Tra i leader del settore Mauro Benedetti (nella foto) è uno dei principali operatori nel settore del cartone ondulato e imballaggi di cartone, in grado di coprire tutta la fase del processo di produzione del cartone ondulato fino alla successiva trasformazione in imballaggi personalizzati, soprattutto per il settore alimentare. Il finanziamento, assistito da Garanzia Sace, ha una durata di 8 anni ed è stato sottoscritto da un investitore istituzionale. I proventi verranno utilizzati per importanti investimenti produttivi: oltre all’acquisto di un nuovo macchinario, verrà messo a punto un consistente up-grade tecnologico che permetterà di commercializzare prodotti più avanzati.

Missione per le pmi “L’operazione con Mauro Benedetti rappresenta perfettamente la missione di Azimut Direct: favorire le pmi nell’accesso alla finanza alternativa, fornendo loro un servizio completo di consulenza e collocamento sul mercato dei capitali”, ha detto Antonio Chicca, managing director di Azimut Direct.

BITCOIN E ABUSIVISMO

Lapidaria sentenza della cassazione in materia di Bitcoin: sono sufficienti poche righe per qualificare (ricorrendone le condizioni) le valute virtuali come strumenti finanziari con tutte le conseguenze del caso. La fattispecie sub judice è penale; il reato individuato è l’abusivismo finanziario. Collocare strumenti finanziari è attività riservata per legge a soggetti autorizzati; se questa attività è svolta da soggetti non autorizzati, costoro incorrono nel reato di abusivismo finanziario. Laddove si ritenga strumento finanziario la valuta virtuale, discende la conseguenza che si applicano le norme del Tuf e tutte quelle che disciplinano i servizi d’investimento. A quali condizioni una valuta virtuale è considerata uno strumento d’investimento? Di fatto tutte le volte che sia presentata come un investimento finanziario e non un normale mezzo di pagamento. Su questa posizione si era schierata in altre circostanze anche la Consob, ma non aveva tratte le conseguenze fino in fondo per quanto riguarda la valuta virtuale. In effetti, se si applica con rigore il principio fissato dalla Cassazione, non si può limitare il raggio d’intervento alla sola materia penale. Occorre che il collocamento dei Bitcoin e di tutte le altre valute virtuali sia riservato alla competenza di un soggetto autorizzato con tutte le garanzie previste dalla legge. È abbastanza evidente che gli investimenti in valuta virtuale sono stati fatti a fini d’investimento per ottenere un rendimento, anzi l’impronta speculativa è stata fortemente accentuata in molte circostanze. Ora tutta queste operazioni andrebbero riviste per verificare la loro liceità ai fini penali e amministrativi.

52 | RETI MERCATO / 2
*tedeschi@alezio.net
L’operazione ha una durata di otto anni ed è assistita da una garanzia da par te di Sace BLUERATING n gennaio 2022

È il momento di trasformare idee straordinarie in soluzioni reali.

S IN ES

ESG non è solo pale eoliche e ruscelli limpidi, quanto piuttosto la lungimiranza di scelte intelligenti. Significa minimizzare il rischio, rispettare le scelte condivise e raggiungere gli obiettivi finanziari stabiliti. Natixis Investment Managers con le sue oltre 20 società di gestione si dedica all’implementazione di una vasta gamma di strategie ESG, con ottimismo e pragmatismo, per aiutarti a raggiungere risultati migliori. Competenze diverse, concentrate su obiettivi chiari: creare valore e impatto, promuovere la sostenibilità ed essere al servizio degli investitori.

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SOLO PER INVESTITORI PROFESSIONALI Investire comporta rischi, compreso il rischio di perdita del capitale. Per maggiori informazioni, si rimanda al prospetto informativo. I fondi di cui sopra sono comparti di Natixis International Funds (Lux) I, una società di investimento a capitale variabile, organizzata secondo le leggi del Granducato di Lussemburgo e autorizzata dall’autorità di regolamentazione finanziaria (CSSF) come OICVM. da Natixis Investment Managers S.A., società di diritto lussemburghese, o dalla propria succursale Natixis Investment Managers S.A. Succursale italiana con in Clemente,
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Tanti colpi per Chebanca!

Continua la crescita della rete dei consulenti finanziari CheBanca! A Genova, è entrato Massimo Reggio (ex IwBank) mentre a Biella ha fatto il suo ingresso Romano Jorioz da IWBank. Si è rafforzata anche la Lombardia, con l’ingresso a Crema di Ferdinando Sarti proveniente da Fideuram. In Veneto è entrato Stefano Masiero, ex Fideuram. Nuovi professionisti anche per il Centro: a Roma è entrato Andrea Feriozzi, ex Sanpaolo Invest. In Toscana è arrivato Mirko Fabiano, ex Fideuram. Cinque arrivi in Campania: Gabriella Esposito (ex Allianz Bank), Alfredo Ferraro (ex Banca Euromobiliare), Claudio Michienzi (ex Azimut), Fabio Cirillo e Davide Esposito. A Cosenza ingresso di Giuseppe Ciardullo, proveniente da Banca Mediolanum, e a Catania di Guido Virgilio.

DOPPIETTA DI FINECOBANK

contropelo di Giuseppe Santorsola

UN RICORDO DI DORIS

Un senior per Banca Widiba

Banca Widiba ha ingaggiato il consulente finanziario senior Luigi De Prisco nella squadra dell’area manager Fernando Valletta (nella foto) e del district manager Enzo Bove sulla provincia di Salerno, dove Banca Widiba annovera 30 consulenti finanziari e offre i propri servizi a circa 8mila clienti. De Prisco svolgerà il ruolo di recruiting manager, addetto allo sviluppo.

Due nuovi importanti ingressi nella rete FinecoBank, più precisamente in Lombardia e nelle Marche. A Milano, la struttura dell’area Manager Stefano Amadei ha accolto Antonio Mannino, che opererà nella squadra del Group Manager Corrado Coffetti. Ad Ancona, invece, l’area manager Vincenzo Borchia (nella foto) ha arricchito la sua squadra con l’arrivo di Riccardo Ciancimino, professionista dalla consolidata esperienza in ambito bancario.

Tris di Giovani per Copernico

Copernico Sim ha arruolato altri 3 giovani: Loris Angeloni, 26 anni, di Giaveno (To), Alessandro Trocino, 25 anni, nato ad Aosta e Valentina Rottura, classe 1993, già in Copernico Sim dallo scorso maggio come agente indirizzata alla vendita del Servizio di Analisi di Portafoglio, che amplierà le sue competenze e rafforzerà la squadra di Milano.

difficile e poco consono a una rubrica denominata Contropelo dedicare una nota in occasione della morte di Ennio Doris. Una presenza costante nel mondo della consulenza finanziaria negli ultimi 50 anni. Una conoscenza personale di quasi 40 anni con numerose occasioni di incontro e di collaborazione. Desidero ricordare inizialmente due momenti che superano l’aspetto personale, conclusosi con l’ultimo contatto in occasione della sua decisione di lasciare la presidenza del gruppo da lui fondato. Il primo risale al 1984, quando firmammo il primo accordo per un’iniziativa di formazione dedicata ai massimi responsabili di Programma Italia, la denominazione iniziale della struttura dedicata all’attività di distribuzione dei servizi finanziari. Il secondo ricordo riporta alla nascita di Assoreti nel 1985, iniziativa allora innovativa in un settore ancora disomogeneo e fortemente competitivo, anche con modalità aggressive. Negli anni successivi, l’attenzione di Mediolanum verso la certificazione, Efpa mi portò a frequenti presenze presso la Corporate University come presso gli studi televisivi interni. In modo solo apparentemente casuale la sua presenza in sede fu spesso occasione d’incontro. Ultimo ricordo quello legato alle carrozze trainate da cavalli con cui paragonò il destino delle banche di credito cooperativo destando un’inusuale polemica. Invitato a un confronto su Dirigenza Bancaria, mia rivista dedicata al settore, si rese disponibile, ma lasciò lo spazio per l’intervista al figlio. Come dalla prima occasione, non aveva bisogno di apparire protagonista; lo era quale guida e per carisma. Un piacere poterlo ricordare.

54 | VALZER POLTRONE BLUERATING n gennaio 2022 *santorsola@uniparthenope.it
È

Guardare al futuro investendo in healthcare

AB International Health Care Portfolio

Robot che eseguono interventi chirurgici. Farmaci formulati su misura per il singolo paziente. Medici che visitano a distanza. La trasformazione del settore sanitario sta creando opportunità d’investimento entusiasmanti.

Ma come si può investire con successo nei titoli healthcare?

Non serve essere un luminare della scienza né avere la capacità di prevedere quali nuovi farmaci avranno successo. Fondamentale è invece individuare aziende di qualità elevata con soluzioni di comprovata efficacia per mercati in espansione.

AB International Health Care Portfolio fa esattamente questo. Esaminiamo in maniera approfondita il panorama globale per individuare aziende con nuove tecnologie, trattamenti e tecniche in grado di soddisfare le esigenze in continuo mutamento dei pazienti e dei sistemi sanitari nel 21º secolo. Investire in società che stanno trasformando il mondo della medicina può consentire di attingere al grande potenziale di rendimento a lungo termine del futuro della sanità.

Ad uso esclusivo degli operatori qualificati. Il valore degli investimenti può diminuire o aumentare e l’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito. Il capitale investito è a rischio. Le presenti informazioni sono pubblicate da AllianceBernstein Limited, 50 Berkeley Street, London W1J 8HA, una società registrata in Inghilterra con numero di iscrizione 2551144. AllianceBernstein Limited è autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority (FCA, con numero di riferimento 147956). IC2020672 Visitate alliancebernstein.com/go/it/healthcareportfolio

La bussola della sostenibilità

di Gaetano Megale

Nell’investimento Esg le motivazioni morali degli investitori possono essere alquanto differenti e dunque i criteri di analisi e valutazione delle attività in portafoglio, e i benchmark, dovrebbero essere individuati coerentemente.

che valuta i titoli e le aziende in base alle conseguenze che generano nel massimizzare il bene per il maggior numero delle persone, potrebbe essere implementato, per esempio, utilizzando il modello del Value Based Leadership per la selezione Esg delle aziende.

Per esempio, un approccio di egoismo morale, che utilizza l’Esg per la performance finanziaria, si concentrerà sulla ottimizzazione del profilo di rischio/rendimento del portafoglio, con il rating Esg quale vincolo.

Edonismo e valori

Un orientamento edonista, che usa l’Esg per esprimere la propria identità e compiacersi della motivazione morale, potrebbe orientarsi sulle aziende più sostenibili e di grandi dimensioni, a livello mondiale, utilizzando quale benchmark il The Global 100. Invece, un portafoglio coerente con l’“utilitarismo”,

Approccio deontologico

Infine, l’approccio deontologico, che valuta le aziende in base al valore morale in sé e per sé della loro attività, indipendentemente dalle circostanze e dalle conseguenze che generano, può essere costruito con un processo di screening negativo come, per esempio, lo standard Triodos, che escluda le società che non operino conformemente ai diritti umani. Non sembra però che l’industria sviluppi tali temi, limitandosi a dichiarare l’utilizzo di criteri Esg che non sono, tuttavia, decodificabili in una prospettiva metaetica.

Per gli investimenti Esg occorre un benchmark. Ma dipende dalle inclinazioni degli investitori
56 | FORMAZIONE / 1
BLUERATING n gennaio 2022
L’industria del risparmio gestito non ha sviluppato una riflessione su questi temi

Un Campus per gli advisor

Come funziona la struttura di training professionale della rete di Fideuram ISPB

BLUERATING e la formazione dei consulenti finanziari. L’indagine continua con Stefano Gallizioli (nella foto), responsabile sviluppo rete e recruiting di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, che così introduce l’argomento: “Riteniamo che la formazione sia un elemento essenziale nella crescita dei nostri consulenti finanziari. Abbiamo sempre creduto e investito molto in questo ambito e riteniamo che una costante attenzione all’aggiornamento professionale del consulente consenta di valorizzare gli aspetti di consulenza patrimoniale ed educazione finanziaria propri del ruolo. Nella nostra professione il valore è nelle persone e l’investimento nel capitale umano è di fondamentale importanza”. Questa attenzione è testimoniata dall’investimento in un Campus di formazione dedicato ai consulenti, nato nel 2013 alle porte di Milano, che ha consentito di erogare, nell’ultimo anno prima della pandemia, oltre 150mila ore uomo di formazione in presenza per circa 14mila partecipazioni.

Quattro percorsi

L’area formazione è strutturata su quattro percorsi, modulati progressivamente in funzione della seniority: risorse neo inserite, consolidamento, avanzata fino ad arrivare alla specializzazione di alto livello per approfondire nuove modalità

di sviluppo del portafoglio e per sviluppare leadership ed efficacia della comunicazione. La progettazione dei piani formativi vede il coinvolgimento di consulenti e struttura manageriale, nell’ottica che il cliente finale sia il vero beneficiario dell’accrescimento professionale della rete di Fideuram. Questo risultato è ottenuto anche grazie al contributo di professionisti del settore economico, giuridico e fiscale, e al rapporto diretto e continuativo con l’Università Cattolica del sacro Cuore di Milano.

Punti di riferimento

“Oggigiorno un buon consulente finanziario deve avere la capacità di sostenere e supportare i propri clienti a 360. Le capacità che cerchiamo di sviluppare nei nostri consulenti è proprio quella di essere per i propri clienti un punto di riferimento, la persona al quale il cliente può rivolgersi per condividere soddisfare i propri bisogni patrimoniali nel senso più ampio del termine”, spiega Gallizioli, “riteniamo che un buon consulente finanziario debba riuscire ad anticipare i bisogni di un proprio cliente essendo in grado di poter offrire sempre adeguate soluzioni. Una consulenza patrimoniale che abbracci tutto il patrimonio del cliente e che lo aiuti nella sua gestione nelle varie fasi della vita riteniamo che sia l’elemento essenziale per distinguersi in questo mercato che diventa ogni giorno più difficile”.

I programmi variano in base alla seniority dei singoli consulenti finanziari

Stefano Gallizioli responsabile sviluppo rete e recruiting di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking

58 | FORMAZIONE / 2 BLUERATING n gennaio 2022
BFC Media è la casa editrice leader nella comunicazione verso community di alto valore. Con la forza di brand affermati e riconosciuti dal mercato editoriale, BFC Media offre ai propri clienti l’opportunità di dare valore alle proprie iniziative e creare reputation sviluppando progetti di comunicazione multimediale innovativi e integrati: magazine, digital, social, newsletter, eventi, video, audio. LEADER IN CROSS MEDIA È TEMPO DI BRAND FOR COMMUNITY SPACE ECONOMY SPORT & MOBILITY LEADER & BUSINESS HORSE & BETTING FINANCE & INVESTMENTS

Chi ha la tendenza ad avere problemi con la gestione del tempo deve pianificare meglio. C’è chi sembra nato per pianificare la propria vita e chi proprio non ci riesce. Quando pianifichiamo stiamo lavorando per

priorità, abbiamo scelto noi su cosa investire il nostro tempo, le nostre risorse ed energie. La prima difficoltà che incontriamo nella pianificazione sta nello stabilire delle priorità. Dobbiamo renderci conto dell’utilità della programmazione, ci costringe a costruire una scala di priorità.

Alcune persone credono che pianificare il tempo significhi perdere la libertà e la creatività. In realtà quando abbiamo un buon piano non disperdiamo più il tempo e siamo più liberi di esprimerci in modo creativo. Il piano è il nostro gps personalizzato, ci accompagna nel raggiungimento delle nostre mete.

Pianificare meglio il proprio lavoro non limita la creatività di un professionista Così si gestisce il tempo
BLUERATING n gennaio 202160 | FINANZA COMPORTAMENTALE

Con il piano, iniziamo ad assumere il controllo della nostra vita al 100% e aumentiamo la produttività, poiché abbiamo una mappa da seguire che ci indica la strada per il raggiungimento del nostro obiettivo. Avere una mappa non significa non avere problemi, per questo non deve essere immutabile,

deve piuttosto adeguarsi in funzione di quelle variabili che non sono sotto il nostro controllo. Quanto più dettagliato sarà il piano, tanto più sarà facile per noi proseguire nel percorso.

Una pianificazione efficace ed efficiente ci aiuta oltre che a gestire meglio il tempo anche a ridurre lo stress poiché acquisiamo la possibilità di verificare dove siamo rispetto a quando siamo partiti e ad adottare eventuali correttivi.

Risorse personali

Alcune persone non riescono a raggiungere i propri obiettivi perché disperdono il proprio tempo dato che il tempo è la risorsa più preziosa di cui disponiamo, non ci possiamo proprio permettere di perderlo. Se non gestiamo il nostro tempo, sarà il tempo che gestirà noi. Avere un piano strategico ci consente di rimanere più focalizzati e concentrati poiché avremo chiaro oltre che l’obiettivo, l’intero processo.

Con il piano a portata di mano ci potremo godere il viaggio. Tutti abbiamo lo stesso tempo a disposizione, la differenza la fa il come lo impieghiamo.

Per gestire il tempo al meglio, dovremo intanto iniziare a programmare le nostre giornate in modo tale che l’attività più importante per noi venga fatta nel momento della giornata in cui siamo più produttivi. Proprio in queste ore bisogna svolgere le attività che generano maggior valore. Ognuno di noi sa qual è il proprio momento di maggiore produttività, per qualcuno sarà la mattina presto, per altri la sera, l’importante sarà imparare a conoscersi bene per sfruttarli al meglio.

Le persone che gestiscono in modo efficace il proprio tempo programmano

in maniera meticolosa, stabilendo per ogni attività il tempo adeguato da dedicargli. Nel 2013 la Harvard Business Review fece un esperimento sulla produttività e constatò che il 41% del tempo dei lavoratori veniva speso in attività che davano poca soddisfazione. Essere occupati non significa fare cose importanti. Avere un piano ci permetterà di concentrare le nostre energie in attività ad alto valore aggiunto.

Saper dire no Ci sveglieremo la mattina meno stanchi e più energici perché sapremo già cosa fare. Indirizzeremo infatti le energie nel fare e non nel capire cosa fare! Una ultima chiave fondamentale nella gestione del tempo, come disse Steve Jobs, è questa: “focalizzarsi significa dire di no”.

Ognuno di noi sa qual è il momento di maggiore produttività

Maria Grazia Rinaldi head hunter e psicologa iscritta all’Albo
BLUERATING n gennaio 2021 FINANZA COMPORTAMENTALE | 61

Alla conquista dell’Italia

di Daniel Settembre

L’Italia continua ad attrarre l’innovazione democratica delle fintech straniere. La piattaforma di risparmio tedesca Trade Republic ha infatti lanciato nel nostro paese i suoi servizi, offrendo ai clienti italiani la possibilità di investire senza commissioni in azioni ed etf italiani, europei e americani attraverso un’app semplice e intuitiva.

I piani di risparmio in azioni ed Etf, in particolare, vengono offerti con lo scopo di aiutare gli italiani a investire i propri risparmi nel lungo periodo sui mercati finanziari internazionali.

Il tutto attraverso un accesso facile e senza commissioni.

Grandi risparmiatori

“In Italia si risparmia molto di più della media delle altre nazioni europee ma meno di una persona su due investe

i propri risparmi”, dice Emanuele Agueci, country manager Italia di Trade Republic. “La nostra azienda offre una piattaforma semplice e accessibile per creare piani di risparmio automatizzati e completamente gratuiti, direttamente dal proprio smartphone”. Non viene addebitata, infatti, alcuna commissione, solo un euro di costi esterni per transazione per quanto riguarda investimenti in oltre 9mila azioni ed etf italiani e internazionali, indipendentemente dalle dimensioni dell’ordine o dal titolo scambiato. Inoltre, i clienti possono scegliere di creare piani di risparmio e investire con essi a partire da 10 euro su oltre quattromila azioni ed Etf, anche frazionati, senza alcun costo.

“Attraverso la nostra app consentiamo a tutti di sfruttare le opportunità offerte dai mercati finanziari”, dice Christian Hecker, co-fondatore di Trade Republic.

Le aziende del Fintech Trade Republic e Revolut puntano sul nostro Paese
BLUERATING n gennaio 202262 | FINANZA ONLINE
Per acquisire nuove quote di mercato, i due player internazionali fanno leva su una strategia di pricing molto competitiva e aggressiva

“Il 50% dei nostri clienti non aveva mai investito prima di scaricare l’app, e ora considera Trade Republic un riferimento per i piani di risparmio e per la crescita a lungo termine dei propri fondi”. Dotata di licenza bancaria con specialità nella negoziazione di prodotti finanziari in Germania e supervisionata da Bafin e dalla Bundesbank tedesca, Trade Republic è sbarcata in Italia dopo aver lanciato il suo servizio in Germania, Austria, Francia e Spagna. Con oltre un milione di utenti, asset in gestione superiori a 6 miliardi di euro e la fiducia di investitori come Accel, Creandum e Sequoia, Trade Republic si è posta l’obiettivo di rivoluzionare il modo in cui investire i propri risparmi. Ma non è l’unica novità nel settore degli investimenti online.

Licenza europea Revolut, app finanziaria globale con oltre 16 milioni di clienti in tutto il mondo, ha infatti reso operativa la sua licenza bancaria europea specializzata in Italia. I depositi dei clienti italiani che passano a Revolut Bank saranno protetti dal sistema di garanzia dei depositi.

I clienti possono così passare da subito a Revolut Bank per ottenere servizi aggiuntivi dall’interno dell’app. A oggi, Revolut ha conquistato più di 650mila clienti in Italia e l’azienda è fiduciosa che la protezione sui depositi, insieme all’ampia gamma di prodotti e servizi di Revolut, assicurerà ai clienti in Italia più controllo, valore e sicurezza rispetto alle banche tradizionali.

Niente costi nascosti “Revolut è l’azienda fintech che cresce più rapidamente in Europa perché mettiamo il cliente al centro di tutto ciò che facciamo”, commenta Joe Heneghan, chief executive officer di Revolut Bank. “Il design del nostro prodotto non è secondo a nessuno, non abbiamo costi nascosti e costruiamo costantemente prodotti finanziari nuovi e innovativi. Il lancio della banca in Italia fornirà un maggiore livello di sicurezza e fiducia per i nostri clienti e ci consentirà di lanciare una serie di nuovi prodotti e servizi nel prossimo futuro.

Joe Heneghan / Revolut Christian Hecker e Emanuele Agueci / Trade Republic
BLUERATING n gennaio 2022 FINANZA ONLINE | 63

Sempre impeccabili sulle piste

Casco o cappello, maschera oppure occhiali? Per rispondere a molte domande che si pone spesso chi deve scegliere l’outfit perfetto sulle piste innevate, sulla rete c’è un vademecum che può rivelarsi all’occorrenza molto utile. Lo si trova nel sito web della Salomon (salomon.com), noto marchio di attrezzature e abbigliamento per lo sci e gli altri sport invernali. “Se essere

al passo con le ultime tendenze non è fondamentale, è indispensabile invece indossare abbigliamento tecnico, specifico per gli sport invernali”, scrivono gli esperti della Salomon, che spiegano innanzitutto la regola degli strati, molto utile per evitare malanni: a) uno strato interno traspirante per allontanare il sudore dal corpo; b) uno strato intermedio per mantenere il calore; c) uno strato esterno come protezione dagli agenti atmosferici.

Giacca antivento

“Lo strato esterno è la giacca da sci. Come già indicato, le giacche da sci spesso sono foderate in pile o in tessuto sintetico, mentre le giacche più pesanti hanno un’imbottitura in piuma.

La giacca deve essere antivento in quanto, sia che sia previsto o che sia dovuto alla velocità con cui sfrecci giù per la montagna, il vento è un elemento sempre presente in montagna. Sarai esposto al vento anche durante gli

I consigli sull’outfit da tenere durante le sciate e le escursioni sulle montagne innevate
BLUERATING n gennaio 202264 | ADVISOR ST YLE

spostamenti in seggiovia”, scrivono gli esperti di Salomon, che aggiungono: “Se scii principalmente con il bel tempo, una giacca con trattamento idrorepellente (DWR) è sufficiente per proteggerti in caso di eventuale mal tempo. Se scii con qualsiasi condizione meteo e ami lanciarti nella polvere allora è essenziale che la tua giacca abbia una protezione impermeabile, per esempio in Gore Tex. Vestirsi a strati è più semplice per la parte inferiore del corpo, dal momento che in questa zona vi è meno produzione di sudore. Come per le giacche, anche i pantaloni da sci sono spesso foderati e caldi. Puoi indossare i pantaloni da sci”, consigliano quelli di Salomon, che aggiungono anche

qualche suggerimento su cosa mettere sotto i pantaloni “da soli, o indossarli sopra un intimo termico lungo in base alle condizioni meteo”. Indossare abbigliamento adatto non significa però solo scegliere i pantaloni o la giacca giusti.

Proteggere le mani Il sito web della nota casa di attrezzature sportive ricorda che è “importante anche proteggere le estremità, che sono particolarmente sensibili al freddo. Quando hai freddo, il corpo concentra il flusso sanguigno verso gli organi vitali, come il cuore o il cervello, per mantenerli a una temperatura costante di 37° C. Ecco perché le tue estremità, come

i piedi o le mani, sono particolarmente sensibili al freddo... e non dimenticarti il cappello! Proteggi la testa dal freddo con un berretto, o ancora meglio con un casco da sci”. Per chi è un po’ più perfezionista, “uno scaldacollo, anche se sottile, fornirà ulteriore protezione contro freddo e vento. Puoi usarlo per coprire anche la parte inferiore del viso. La scelta dei guanti da sci è spesso insidiosa. Con un paio di guanti sottili avrai miglior sensibilità nella presa dei bastoncini, ma non tengono abbastanza caldo in caso di clima freddo. Se hai spesso le mani fredde scegli un paio di guanti impermeabili e non troppo stretti. In pista solitamente si indossano i guanti sotto le maniche della giacca”.

BLUERATING n gennaio 2022 ADVISOR ST YLE | 65

Quanta influenza Super Mario

Che cos’hanno in comune il presidente del Consiglio Mario Draghi e l’astronauta Samantha Cristoforetti? Sono entrambi italiani e compaiono nella prestigiosa classifica stilata dalla testata giornalistica Politico.eu, che ogni anno elegge le persone più influenti d’Europa. Draghi conquista il posto d’onore, con il titolo di persona più potente d’Europa nel 2021. Politico. eu sottolinea come il premier non sia allineato a nessun partito e stia governando l’Italia come un tecnocrate: “L’ex capo della Banca Centrale Europea ha portato una mano ferma alla politica nazionale a Roma, mantenendo il paese in equilibrio mentre cerca di uscire dalla pandemia e allo stesso tempo di regolare

Il Time incorona Musk

Elon Musk (nella foto) è la persona dell’anno 2021 secondo la rivista Time. L’uomo più ricco del mondo, ma che ha venduto tutte le sue proprietà, “aspira a salvare il nostro pianeta e a procurarcene uno nuovo da abitare”, si legge nell’articolo dedicato al fondatore di Tesla e Space X. Un uomo che mentre “lancia in orbita satelliti” (Starlink) e “guida un’auto creata da lui che non usa benzina e ha bisogno a malapena di un guidatore” (Tesla), è in grado di influenzare gli umori del mercato azionario solo con un colpo di dito (e qui il riferimento è all’intensa attività di Musk su Twitter). Un personaggio sicuramente controverso, ma che, nel bene o nel male, secondo la rivista americana, ha influito sugli eventi dell’anno.

Per Politico.eu, Draghi è oggi il personaggio di spicco in Europa. Ecco chi sono gli altri big PIÙ POTENTE D’EUROPA MARIO DRAGHI TITOLO ASSEGNATO DA POLITICO.EU Il tecnocrate PAESE Italia RUOLO Presidente del Consiglio
66 | BUSINESS LIFE / 1 BLUERATING n gennaio 2022
IN BREVE DAL MONDO PERSONA

le sue vele con una serie di riforme economiche”. Il resto della lista invece è suddiviso in tre sotto-classifiche (in ognuna delle quali compaiono cinque

personaggi): doers (cioè uomini e donne del fare), dreamers (sognatori) e disrupters (innovatori). Ebbene, “astroSamantha”, è l’unica altra italiana in

classifica e compare in quarta posizione nella lista dei sognatori. Ecco qui sopra i volti che rappresentano ciascuna delle categorie che compongono la classifica.

IN BREVE DAL MONDO

Tra l’Oceano e le montagne

La supermodella, attrice e personaggio televisivo Tyra Banks (nella foto) ha messo in vendita la sua proprietà in California, nell’esclusivo quartiere di Pacific Palisades, per 7,8 milioni di dollari. L’aveva acquistata nel 2018 per 6,9 milioni. Arroccata su una collina che si affaccia sul nuovo centro commerciale Caruso, la residenza conta cinque camere da letto e sei bagni, per una superficie totale di 572 metri quadri. Costruita nel 2014, la residenza dispone anche di due uffici, una palestra, una sala media, un bar e una cucina professionale. All’esterno si trovano una seconda cucina, diverse aree relax, una spa e un camino da giardino, il tutto con vista sull’oceano e sulle montagne.

BLUERATING n gennaio 2022 BUSINESS LIFE / 1 | 67
DOERS OLAF SCHOLZ TITOLO ASSEGNATO DA POLITICO.EU Il successore (di Angela Merkel) PAESE Germania RUOLO Cancelliere tedesco DREAMERS ANNE HIDALGO TITOLO ASSEGNATO DA POLITICO.EU La rivoluzionaria urbana PAESE Francia RUOLO sindaco di Parigi DISRUPTERS DONALD TUSK TITOLO ASSEGNATO DA POLITICO.EU Il contro-insurrezionista PAESE Polonia RUOLO ex Presidente del Consiglio europeo

Nel cocktail c’è l’italian st yle

di Sara Mortarini

L’Italia conquista una rappresentanza di tutto rispetto nella classifica dei 50 cocktail bar migliori al mondo, nell’ultima edizione di The World’s

50 Best Bars. Il primo in ordine di apparizione è il romano Drink Kong, in 19esima posizione, seguito a ruota dal “secret bar” milanese 1930. Infine, al numero 27 della graduatoria, merita un cenno una new entry di quest’anno: il Camparino in Galleria, iconico indirizzo dell’aperitivo milanese. C’è da dire che un po’ di Italia la si trova anche al vertice della classifica, dove si conferma per il secondo anno di fila il londinese Connaught Bar. Sì, perché a gestire il locale sono due italiani: Agostino Perrone e Giorgio Bargiani.

Rihanna eroina a Barbados

Le isole Barbados diventano una repubblica presidenziale e proclamano Rihanna (nella foto) “eroe nazionale”. Dopo 55 anni di monarchia, il piccolo stato caraibico si è infatti autoproclamato ufficialmente una repubblica, rimuovendo la regina Elisabetta II dal titolo di Capo di Stato: la nuova presidente è Dame Sandra Mason. E proprio nel corso della cerimonia, a cui ha partecipato anche il Principe Carlo, il primo ministro Mia Mottley ha assegnato l’onorificenza alla cantante di Umbrella: “A nome di una nazione grata, presentiamo l’eroe nazionale delle Barbados: l’ambasciatrice Robyn Rihanna Fenty”, ha detto Motterly, augurando alla cantante di continuare a “brillare come un diamante”.

IN BREVE DAL MONDO Il Connaught di Londra, gestito da due nostri connazionali, si afferma come miglior bar al mondo
68 | BUSINESS LIFE / 2
BLUERATING n gennaio 2022
1

Porsche tutta elettrica

IN BREVE DAL MONDO BLUERATING n gennaio 2022 BUSINESS LIFE / 2 | 69 #1 Connaught Bar Londra #2 Tayer + Elementary Londra #3 Paradiso Barcellona #4 The Clumsies Atene #5 Floreria Atlantico Buenos Aires 2 3 5 4
Porsche vira sull’elettrico, ma non rinuncia a lusso, prestazioni e divertimento. Il primo modello completamente elettrico della casa tedesca è la Taycan, che ora arriva sul mercato anche nella variante GTS, come avviene per le 911, la GTS si inserisce tra la variante S e la Turbo. Come sempre, le GTS si distinguono per le finiture in nero, nelle prese d’aria, nel diffusore posteriore e nelle modanature sotto le porte, ma anche all’interno del veicolo. A spingere queste auto sono due motori elettrici, per una potenza complessiva di 380 kW, ossia 517 cv. E con la funzione di Launch Control si può arrivare fino a 598 cv. Capaci di passare da 0 a 100 km all’ora in 3,7 secondi, raggiungono una velocità massima di 250 km/h.

OBBLIGAZIONI

IN ARMONIA: TUTTA UN'ALTRA MUSICA

JUPITER FIXED INCOME

Per gli investitori, la dissonanza tra mercati obbligazionari rappresenta una sfida. Per chi cerca di fronteggiare i rischi d'inflazione, liquidità e rendimenti costantemente al ribasso, offriamo soluzioni in grado di riportare armonia nel portafoglio. I nostri team di esperti hanno un vero talento nel trovare e combinare nuove opportunità, un vantaggio competitivo che chiamiamo "il valore delle menti attive". Scopri questo e altri motivi per affidarti ai nostri servizi visitando il sito www.jupiteram.com

Come in tutti gli investimenti, il tuo capitale è a rischio.

Riservato a investitori professionali. Non è adatto agli investitori retail. Questo annuncio è puramente a scopo informativo e non costituisce una consulenza di investimento. Jupiter Asset Management International S.A. autorizzata e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier, Lussemburgo. JAM001742-001-1021

GESTORI DEL MESE

Massimo Malvestio - Praude Asset Management Stefania Paolo - BNY Mellon Investment Management Gillian Diesen - Pictet Asset Management Lei Qiu - AllianceBernstein Carlo Trabattoni - Generali Investments

Dritti agli obiettivi del 2024

Real assets, Esg e focus su prodotti e distribuzione, sono i pilastri al centro della prossima fase di crescita per la business unit Asset & Wealth Management di Generali (che coordina le diverse società di gestione del Leone oltre a Banca Generali nel private banking) da un anno guidata dal ceo Carlo Trabattoni (nella foto). Dopo aver superato gli obiettivi prefissati nel piano 2018-21, con l’avvio di un modello che riunisce diversificate e specializzate competenze d’investimento, si guarda ora al 2024, puntando ad un’ulteriore espansione internazionale, anche al di fuori dell’Europa, grazie alle solide performance delle soluzioni d’investimento offerte dall’ecosistema Generali Investments

Dottor Trabattoni, a un anno di distanza dalla nomina come a.d. della busines unit Asset & Wealth Management, che primo bilancio possiamo delineare?

È stato un anno di sfide ambiziose e scenari straordinari, a cui abbiamo saputo rispondere in modo deciso facendo leva sul nostro Dna di gestore attivo, sull’eccellenza delle soluzioni che offriamo e sullo straordinario impegno di tutte le nostre persone. Solo poche settimane fa il ceo del gruppo Philippe Donnet ha evidenziato l’importanza dell’asset management tra i pilastri di sviluppo per il prossimo triennio, anche alla luce dei risultati conseguiti.

Tra il 2018 ed il 2021 abbiamo rafforzato le nostre strategie d’investimento, cresciute da 14 a 45 soluzioni e ampliato la nostra presenza geografica, presidiando oggi 15 mercati. I risultati finanziari confermano il successo di questa strategia: gli utili della nostra BU sono cresciuti da 115 milioni di euro nel 2016 ad un dato atteso per l’esercizio 2021 di oltre 400 milioni. A questo ha contribuito ogni società della nostra BU, con l’apporto fondamentale di Banca Generali, affermatasi come terzo operatore di private banking in Italia con oltre 80 miliardi di masse, che si avvia a un ulteriore ambizioso piano di sviluppo.

Guardando al 2024, quali saranno i target chiave?

Il piano 2024 proietta una crescita dei ricavi, che per il 2021 sono stimati in 1.050 milioni di euro, sino a 1.300 milioni, con 100 milioni di ricavi addizionali provenienti da asset gestiti per conto di clienti terzi. Risultati che siamo fiduciosi di poter raggiungere, grazie alla nostra expertise trasversale a tutte le asset class che rafforzeremo ulteriormente: sia nei comparti liquidi, supportando l’offerta unit-linked di Generali, sia nei real asset. In quest’area già vantiamo una competenza unica nell’immobiliare, con Generali Real Estate, e puntiamo a essere uno dei protagonisti nella sfera del private equity, del private debt e delle infrastrutture, guardando a strumenti alternativi che consentano di decorrelare le performance dai mercati tradizionali.

Continueremo l’espansione internazionale già iniziata durante il 2021 valutando paesi ad alto potenziale

I piani di crescita della business unit Asset & Wealth Management del gruppo Generali
72 | GESTORE MESE BLUERATING n gennaio 2022

Insieme alla crescita nei private e real asset, quali altri driver vi guideranno?

Continueremo nell’espansione internazionale che nel 2021 ha visto l’avvio di una nostra presenza in Germania, Austria e Svizzera, nonché in Spagna e Portogallo. Lavoreremo sul rafforzamento della distribuzione e della presenza commerciale in Europa ma guardiamo con interesse anche a nuovi mercati, valutando le opportunità che provengono da regioni ad alto potenziale come l’Asia. Continueremo inoltre a investire per migliorare sia il nostro modello operativo che la customer experience facendo leva sulla tecnologia e sull’implementazione di soluzioni robotizzate, di intelligenza artificiale e di machine learning.

Come risponderete a esigenze d’investimento sempre più sofisticate e consapevoli?

Continueremo ad essere un partner solido ed affidabile, al fianco dei i nostri investitori. ll 70% delle nostre masse gestite si posiziona tra i primi quartili Morningstar, con rendimenti distintivi nella sfera dei Real Asset. Grazie allo sviluppo di un framework Esg all’avanguardia, cresceremo ancora nelle soluzioni con una chiara impronta di sostenibilità, rispondendo così alla sempre più marcata domanda in tale direzione. La forza delle nostre strategie si combina inoltre con scrupolosi presidi nella gestione del rischio, nell’audit e compliance.

BLUERATING n gennaio 2022 GESTORE MESE | 73

Con il team si cresce in Italia

Stefania Paolo (nella foto), country head per l’Italia di BNY Mellon Investment Management fa un bilancio dell’attività nel 2021 e anticipa a BLUERATING i piani di sviluppo per il 2022.

Com’è andata la vostra attività nell’anno appena concluso? È stato un 2021 positivo: abbiamo rafforzato le nostre partnership e la nostra presenza al fianco degli investitori italiani durante un anno complesso. Tra i nostri prodotti di maggiore successo nel corso dell’anno c’è sicuramente il BNY Mellon Mobility Innovation, un fondo unico nel suo genere che ha realizzato performance brillanti e investe nelle azioni delle società protagoniste della rivoluzione della mobilità. Nel corso del 2021 abbiamo anche introdotto altri fondi innovativi, tematici e sostenibili come il Responsible Horizons Euro Corporate Bond Fund, che investe in obbligazioni europee con un focus sulla sostenibilità; il BNY Mellon Smart Cures Fund, un azionario globale che investe nelle società che sviluppano terapie e trattamenti genetici, e i BNY Mellon Future Earth Fund, Future Food Fund e Future Life Fund, una linea di strategie azionarie sostenibili che mirano a ridurre il consumo risorse naturali del nostro pianeta, investire in una filiera alimentare più sana e sostenibile, e cogliere le opportunità legate all’aumento della longevità della popolazione.

Quali aspettative avete per il vostro business in Italia nel 2022?

Il nostro obiettivo è continuare a crescere, e soprattutto aiutare tutti gli investitori italiani a raggiungere i propri obiettivi di investimento. Per conseguire questo risultato abbiamo tre tipologie di fondi per cui siamo rinomati a livello globale: i fondi tematici, come appunto i nostri BNY Mellon Mobility Innovation e BNY Mellon Blockchain Innovation; i fondi legati al tema della sostenibilità, accompagnati da nostri processi proprietari di analisi e nel nostro costante impegno in favore dell’ambiente e delle comunità; infine, la terza tipologia è quella dei fondi efficient beta, che uniscono l’efficienza sui costi dei passivi con la capacità di sfruttare le inefficienze e le asimmetrie dei mercati tipica delle gestioni più attive.

Di recente il vostro team italiano si è arricchito di nuove risorse. Con quali obiettivi? Sì, abbiamo annunciato tre nomine senior di cui vado particolarmente fiera. Abbiamo assunto Maja Jankovic come head of Wholesale per aiutarci a guidare la crescita ulteriore di questo segmento in Italia; e abbiamo potenziato il marketing con gli ingressi di Felicia Zinna, esperta nella gestione di campagne e progetti di digital transformation e acquisizione clienti, e Rachele Trombetti, che reca con sé un’esperienza preziosa nella pianificazione di eventi istituzionali e nella gestione delle attività in sinergia con le reti e i partner italiani.

Paolo (BNY Mellon IM): “Fondi tematici e una squadra rinforzata guidano il nostro sviluppo”
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Long/Short Equity – Italy Best Performing Fund over 3, 4, 5 and 7 Year Periods Kairos International SICAV – Italia (Kairos) UCITS Hedge Awards 2021

Quanto value nelle small cap

Le strategie del fondo Hermes Linder di Praude AM che punta sulle piccole capitalizzazioni

di Francesca Vercesi

Massimo Malvestio (nella foto), presidente del comitato d’investimento di Praude Asset Management, illustra le caratteristiche e le strategie di Hermes Linder, fondo d’investimento che ha visto per la prima la volta la luce nel 2004, anche se ha origini che risalgono al 1999, per iniziativa dello stesso Malvestio e del suo amico Mario Zarattini, grande banchiere e gestore.

Quali sono le caratteristiche distintive del fondo?

Potremmo definire Hermes Linder un fondo super value che investe solo in small cap e che basa la propria forza anche sull’arbitraggio legale. Fattori alla base di una performance di oltre il 600% dal lancio ad oggi, con un rendimento composto dell’11,85%. Non abbiamo nessuna struttura commerciale, siamo cresciuti grazie al passaparola, in ragione della performance che siamo in grado di ottenere e che ci ha portato agli attuali 334 milioni di euro di masse in gestione. Non avere una rete commerciale da una parte limita la crescita, ma dall’altra rende più semplice l’attività dei gestori: è una scelta che funziona solo se la performance alimenta il passaparola.

Dal punto di vista geografico, che esposizione avete? Compriamo soltanto in Europa, il primo mercato in cui siamo investiti

è l’Italia e manteniamo la posizione per anni quando un titolo ci convince. Per esempio, l’Aeroporto di Zurigo è stata la nostra prima partecipazione per quattordici anni, a partire dal 2004. Ovviamente quando effettuiamo operazioni di arbitraggio legale la durata degli investimenti è molto più breve, ad eccezione di Autostrade Meridionali dove abbiamo una posizione importante e dove, nonostante tutti i diversi giudizi siano andati nel senso da noi previsto, non siamo ancora riusciti ad avere il ritorno che ci aspettiamo a causa dei tempi biblici dell’amministrazione pubblica italiana.

In quali società siete investiti? Che posizione avete rispetto alle tematiche Esg? Nelle prime posizioni del fondo ci sono Adesso, una società tedesca di software, e Sesa. Rappresentano bene il mondo IT e, pur avendo multipli impegnativi rispetto ai nostri normali standard, siamo investiti da oltre otto anni. Abbiamo poi Sol, azienda che secondo noi viene gestita in una logica di lungo periodo. Le tematiche Esg ci vedono lontani dalla folla: stiamo notando che società di grande qualità hanno valutazioni molto sofferte e, spesso, rating molto bassi. Siamo convinti che l’adeguamento Esg sia inevitabile e quando tutti, prima o poi, si saranno adeguati, anche valutazioni punitive dettate da considerazioni Esg verranno progressivamente meno.

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La nostra per formance dal lancio è stata pari a oltre il 600% Massimo Malvestio presidente del comitato d’investimento di Praude Asset Management

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Specializzate e anche vincenti

di Francesca Vercesi

In passato erano considerate di nicchia; tuttavia, negli ultimi anni le azioni tematiche sono diventate investimenti molto popolari. Di questo sono ben consapevoli Gillian Diesen e Steve Freedman, che ricoprono rispettivamente il ruolo di Client Portfolio manager e di Sustainability and Research manager Thematic Equities di Pictet Asset Management. Per i due gestori, le azioni tematiche (cioè quelle legate a trend di ampio respiro a lungo termine, di tipo macroeconomico o tecnologico) possono ben integrare i portafogli degli investitori. Per quale ragione?

Allocazioni efficiente “Esiste un ampio corpus di prove del fatto che i titoli delle società specializzate”, sostengono Diesen e Freedman, “hanno nel lungo periodo un andamento migliore rispetto a quelli delle grandi società diversificate”. Fondamentalmente, fanno notare i due gestori di Pictet AM, “le grandi aziende soffrono di quello che viene chiamato sconto conglomerato: vale a dire, le società ampiamente diversificate valgono meno della somma delle loro parti”. Per contro, le aziende specializzate (dette a volte “società pure”) hanno di solito una visione molto più chiara delle proprie priorità strategiche e concentrano la spesa in aree che promettono una maggiore crescita. Una ricerca di BCG ha scoperto che la loro allocazione di

capitale è più efficiente, permettendo così, a sua volta, la formazione nel tempo di un premio nel prezzo delle loro azioni.

Elevata purezza “Le nostre strategie tematiche”, aggiungono Diesen e Freedman “sono progettate per trarre vantaggio da tale tendenza. Esistono regole esplicite di costruzione del portafoglio per ogni nostra strategia tematica”. Per essere considerato un potenziale investimento, ogni titolo deve avere un’elevata purezza tematica. Quest’ultima è un indicatore della specializzazione e dell’allineamento tematico delle attività di un’azienda.

La view di Pictet AM è favorevole all’inserimento di azioni tematiche all’interno del portafoglio
Gillian Diesen Steve Freedman
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L’innovazione batte l’inflazione

L’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse hanno spinto molti investitori azionari a riconsiderare le imprese tecnologiche e quelle in rapida crescita. L’attuale contesto d’inflazione, tuttavia, è diverso dal passato, e lo stesso può dirsi delle imprese più preparate ad affrontarlo. Ne parliamo con Lei Qiu (nella foto), che gestisce il fondo AB International Technology di AllianceBernstein, 5 stelle Morningstar e ottime performance anno su anno.

Come incidono le pressioni inflazionistiche sulle aziende innovative?

Storicamente, l’inflazione e i tassi in aumento non giocano a favore delle aziende in rapida crescita, le cui valutazioni sono basate sul valore attuale degli utili futuri. A nostro parere, tuttavia, il tipo d’inflazione che sta prendendo piede nell’economia mondiale dopo la pandemia del Coronavirus potrebbe costituire un fattore d’impulso per la sovraperformance delle società innovative più dinamiche. Alcune pressioni inflazionistiche, soprattutto quelle provocate dalle carenze dovute alle interruzioni della produzione, potrebbero essere temporanee. Inoltre, con la graduale riapertura delle economie, la maggior parte dei prezzi dovrebbe normalizzarsi sulla scia del progressivo ribilanciamento delle dinamiche di domanda e offerta.

Quali aziende possono beneficiare del cambiamento dirompente del mondo del lavoro?

In effetti una percentuale record (3%) di lavoratori statunitensi ha lasciato volontariamente il lavoro ad agosto. Molti di coloro che cambiano lavoro si stanno lanciando nella “gig economy”, cioè nel freelancing e lavoro indipendente o temporaneo, che negli Stati Uniti è cresciuto di 2 milioni di persone nel 2020. Secondo una ricerca di Statista, entro il 2023 il volume lordo previsto della gig economy a livello globale potrebbe toccare i 455 miliardi di dollari. Queste mutevoli dinamiche del mondo del lavoro forniscono abbondanti fonti di manodopera a società come Uber Technologies, Lyft e DoorDash, o più utenti alle piattaforme di lavoro online come Glassdoor, Indeed e Fiverr. Inoltre, con l’avvio di nuove imprese, 4,4 milioni in Usa nel

2020, secondo l’US Census Bureau, porta un’impennata della domanda di soluzioni innovative di registrazione e archiviazione in cloud per le piccole aziende, fornite da società come Bill.com e HubSpot. Anche il settore dell’energia sta subendo una trasformazione radicale. Nonostante i passi avanti, si deve fare di più per accelerare il progresso verso gli obiettivi “net zero”, tenendo sotto controllo il rialzo dei prezzi delle materie prime dovuto al calo delle forniture. Accelerare gli investimenti in iniziative energetiche alternative è il modo migliore per ridurre la dipendenza globale da fonti sempre più costose e dannose per il clima. Questo creerà nuove opportunità d’investimento in soluzioni energetiche dirompenti.

I primi titoli in portafoglio? Nvidia, Microsoft, AMD, Asml Holding, Tesla, Apple, Kla, Applied Materials.

Qiu (AllianceBernstein): “Le aziende più dinamiche resistono meglio alla fiammata dei prezzi”
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CFD ETF Azioni Asset Management LA TUA PORTA D'ACCESSO AI MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI Ed altro Più di 10.000 Prodotti I CFD sono strumenti complessi e presentano un alto rischio di perdere rapidamente denaro a causa della leva finanziaria. Il 64% dei conti dei nostri investitori al dettaglio perdono denaro nel trading di CFD. Dovresti valutare se sei in grado di comprendere il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre questo alto rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di fare riferimento al nostro Liberatoria sul Rischio . “SquaredFinancial” e tutti i nomi e loghi associati sono di proprietà e gestiti da Squared Financial (CY) Limited, Cyprus o sue società collegate, società madre e società controllate dalla società madre.

IMPARARE DA GOETHE

“Come raggiungere un traguardo? Senza fretta, ma senza sosta”. Una massima di Goethe è stata scelta da Daniela Panarello, consulente di Banca Generali, come post su Facebook. Una frase che aiuta a svolgere bene la professione.

ACCOUNT INSTAGRAM @esame_consulente_finanziario

ADVISOR

Daniele Bianchessi

PROFILO FACEBOOK

Daniela Panarello

SOCIETÀ Banca Generali

ABITUDINI DI SUCCESSO

Quali sono le abitudini dei financial advisor di successo? Enrico Florentino, noto consulente d’impresa specializzato nei servizi destinati alle banche-reti, risponde a questo interrogativo su YouTube dove ha creato un suo spazio personale.

ESAMI IN VISTA

Il consulente finanziario Daniele Bianchessi si occupa di divulgazione per i giovani professionisti che si preparano all’esame per l’accesso all’Albo dell’Ocf. Anche su Instagram Bianchessi ha creato uno spazio con oltre 1.500 follower.

PROFILO LINKEDIN Valentina Fraschetta

SOCIETÀ

Banca Widiba

CANALE YOUTUBE IMPRENDIPROMOTORE

ADVISOR

Enrico Florentino

EDUCARE I PIÙ PICCINI

“Supportare i propri figli nella loro educazione, anche finanziaria, è fondamentale per aiutarli a costruire il loro futuro”. Valentina Fraschetta, consulente di Banca Widiba cita su LinkedIn gli insegnamenti del formatore Luciano Canova.

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NEI PERIODI

DI INDECISIONE BISOGNA SAPER DECIDERE.

I big data, i megatrend, l’intelligenza artificiale possono dirci molto sul futuro degli investimenti. Ma quando accade l’imprevedibile – come negli ultimi 18 mesi – l’elemento umano fa ancora la differenza. Grazie a un team di gestione dedicato e a una strategia basata sulla velocità di pensiero, nell’ultimo anno ANIMA ALTO POTENZIALE EUROPA

è cresciuto del 7,6% * . Ora sta a te decidere. Scopri di più su altopotenziale.animasgr.it * Classe A. Performance a 1 anno al 30/09/21. Fonte: ANIMA Sgr.

Avvertenze: Prima di adottare qualsiasi decisione di investimento, è necessario leggere il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (il “KIID”), e il modulo di sottoscrizione, così come il Regolamento di gestione. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione (www.animasgr.it) e presso i Soggetti incaricati della distribuzione. È inoltre possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del Fondo su richiesta. I KIID sono disponibili nella lingua ufficiale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modificare in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del

inferiore rispetto a

rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo
quello originariamente investito. Nel caso di stacco cedola, l’importo da distribuire potrà anche essere superiore al risultato conseguito dal fondo, rappresentando in tal caso rimborso di capitale. Performance media annua al 30/09/21 1 anno 3 anni ann. Anima Alto Potenziale Europa - Classe A +7,6% +5,1% Indice di categoria** +6,7% +1,9% Fonte: ANIMA Sgr. La deviazione standard (volatilità), calcolata sulla base di tre anni, del fondo Anima Alto Potenziale Europa A, è del 5,3%. CFS Rating al 30/09/2021. ** Indice Fideuram della categoria Assogestioni di riferimento (Fondi flessibili). Rendimenti al lordo degli oneri fiscali.

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