LA CASA DI VETRO
LE PAGELLE DELLE RETI
Recruiting, flussi netti e raccolta pro capite FinecoBank è la prima della classe a metà anno
LA BUSSOLA DEI MERCATI
Caro gas, guerra e stretta delle banche centrali I gestori sono prudenti e giocano in difesa
“Efficienza e trasparenza” è il motto che ispira il nuovo corso di Enasarco voluto da Alfonsino Mei Il presidente della Fondazione racconta come cambierà il wellfare degli agenti e dei consulenti
Alfonsino Mei, presidente di Fondazione Enasarco
SETTEMBRE 2022 - Numero 9 - Anno XII - 5,00 euro Mensile - Prima immissione 12/09/2022 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, LO/MI
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AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID/KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KIID sono disponibili nella lingua uffi ciale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modifi care in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito
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Come parlare a donne e giovani Consulenti, istruzioni per l’uso
di Andrea Giacobino
Cosa si aspettano donne e giovani dal loro rapporto con il denaro, il risparmio e gli investimenti? E quali sono le loro richieste e le loro aspettative verso la figura del consulente finanziario? Donne e giovani, infatti, sono due categorie-chiave per la crescita dimensionale e professionale dell’industria italiana dell’advisory. Circa i primi è stato svolto recentemente un sondaggio su un campione di 750 ragazzi in tutta Italia, cosi composto: per genere 50% donne e 50% uomini; per fascia d’età 33% Z Tribe (18-24 anni), Nouveau Millennials (25-29 anni) e Mid Millennials (30-34 anni). Guardando più da vicino questi giovani, emerge che forse i bisogni, i desideri e gli obiettivi di vita non sono poi così diversi da quelli delle generazioni precedenti. Quattro su 10 hanno in programma nel breve periodo di risparmiare per il futuro (39%) e praticamente la stessa quota vuole investire il proprio denaro (35%) e, solo dopo, pensano a fare molti viaggi (32%). Ma quali caratteristiche dovrebbe avere il consulente ideale per GenZ e Millennials? Tutti i giovani, senza distinzione di età, tenderebbero ad affidarsi a persone (in “carne e ossa”), esperte nel campo da lungo tempo, che abbiano un’ottima esperienza nel trading e conoscenza dei fondi d’investimento (anzitutto quelli integrativi pensionistici), cui affidarsi
anche per accrescere le proprie (scarse) conoscenze finanziarie. Per il 57% del campione il consulente dovrebbe guidare nel percorso, educarli, andando a scegliere insieme le soluzioni. Il consulente diviene quindi un mentore, in grado di essere allo stesso tempo un saggio e lungimirante “guru” e una persona paziente, amichevole e dinamica. In questo contesto, la figura del consulente finanziario può rappresentare il perfetto punto d’incontro tra il passato e il futuro, tra generazioni solo apparentemente molto distanti, in grado di colmare il gap, scolastico e istituzionale, sull’educazione finanziaria, il cui peso è ancora troppo spesso sulle spalle delle famiglie italiane. Un altro recente sondaggio su un campione di circa 1.500 donne residenti in Italia ha evidenziato che il 72% di chi investe afferma che quest’anno prevede di aumentare la propria somma mensile, seppur preferendo la sicurezza dei servizi bancari (40%). Inoltre il 30% delle donne investitrici sceglie principalmente le nuove forme d’investimento, quali le criptovalute; mentre il 60% delle donne tra 35 e 44 anni che non hanno mai investito ha già valutato la possibilità di iniziare e in generale il 51% delle donne non investitrici sarebbe incentivato a iniziare con una formazione adeguata e conversazioni più aperte sui temi finanziari.
@andreagiacobin1 | andreagiacobino.wordpress.com
A fare la differenza è sempre l’esperienza, ma anche il dinamismo e la pazienza
La necessità di dare formazione perché aumenta la propensione a investire
BLUERATING n settembre 2022 IDEE&PROTAGONISTI | 3
4 | SOMMARIO BLUERATING n settembre 2022 18 Le semestrali senza effetto-guerra Bilanci positivi per i big dell’advisory 10 Utili al decollo per Allianz Bank FA La rete di Pietrafesa viaggia spedita 12 Consulenti e manager d’eccellenza Tornano a Milano i Bluerating Awards 50 Il portafoglio allarga gli orizzonti BG amplia l’offerta dei certificati 32 / 34 Cigni neri e buone prospettive Il risparmio italiano e la crisi 37 Il gestore gioca ancora in difesa sulle azioni L’outlook di fine anno degli asset manager 26 Giudizi e pagelle arrivano a settembre I voti di BLUERATING alle società mandanti
Trend d’investimento per il presente
In un mondo imprevedibile è essenziale conoscere quali siano i trend globali di lungo periodo per poter individuare i possibili rischi e le migliori opportunità d’investimento.
Di questo parleremo alla conferenza Franklin Templeton Futurology – Trend d’investimento per il presente con 6 dei nostri gestori azionari e obbligazionari, moderati da Stefania Scordio, che presenteranno le loro view sui principali trend di mercato: tecnologia, infrastrutture, obbligazioni verdi e molto altro.
© 2022 Franklin Templeton. Tutti i diritti riservati.
Triennale Milano, giovedì 22 settembre 2022 – ore 10:30 Inquadra il QR code e registrati ora
anno XII - numero 9 - settembre mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011
Editore BFC Media Spa Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com - www.bfcmedia.com
Presidente Denis Masetti masetti@bfcmedia.com
Amministratore delegato Marco Forlani forlani@bfcmedia.com
Direttore responsabile Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.com
Redazione Andrea Telara telara@bfcmedia.com redazione@bfcmedia.com Tel. (+39) 02.30.32.11.72
Matteo Chiamenti chiamenti@bfcmedia.com Gianluigi Raimondi raimondi@bfcmedia.com Viola Sturaro sturaro@bfcmedia.com Daniele Tortoriello tortoriello@bfcmedia.com
Opinioni
Antonio Marangi, Gaetano Megale, Maurizio Primanni, Maria Grazia Rinaldi, Nicola Ronchetti, Alessandro Rossi, Giuseppe Santorsola, Fabrizio Tedeschi
Hanno collaborato
Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Daniel Settembre, Francesca Vercesi
Graphic design Paolo Di Stefano distefano@bfcmedia.com
Pubblicità Michele Gamba gamba@bfcmedia.com Mob. (+39) 393.95.010.95
6 | SOMMARIO BLUERATING n settembre 2022
Ufficio abbonamenti Direct Channel SpA Via Mondadori 1, 20090 Segrate (MI) Tel. 02 49572012 - abbonamenti.bfc@pressdi.it Stampa TEP Arti Grafiche Srl - Piacenza (PC) Strada di Cortemaggiore, 50 - 29100 Tel. 0523.504918 - Fax. 0523.516045 Distributore esclusivo per l’Italia Press - Di Distribuzione stampa e multimedia srl Via Bianca di Savoia, 12 - 20122 Milano Il costo di ciascun arretrato è di 10 euro 64 Scatto in pista e sulla strada Il connubio tra McLaren e APL 68 Katy Perry dice addio alla sua villa La star vende la casa di Beverly Hills 62 La paura e il successo nel lavoro Come vincere il timore di fallire
PIANO DI ACCUMULO DEL CAPITALE (PAC) Un investimento regolare e programmato nel tempo Scopri benefici e vantaggi dei piani di risparmio a lungo termine, ideali per accrescere il proprio patrimonio in modo graduale nel tempo. © 2022 Morgan Stanley. Tutti i diritti riservati. 3724091 Scad. 31/08/2023 10260208 AD USO ESCLUSIVO DEI CLIENTI PROFESSIONALI. Il valore degli investimenti e il reddito da essi generato possono aumentare o diminuire e l’investitore potrebbe non recuperare l’importo investito. La presente comunicazione di marketing è pubblicata da MSIM Fund Management (Ireland) Limited. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è regolamentata dalla Banca centrale d’Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è costituita in Irlanda come società privata con numero di registrazione 616661 e ha sede legale presso The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda. Italia: MSIM FMIL (Sede Secondaria di Milano), Palazzo Serbelloni Corso Venezia, 16 20121 Milano, Italia. SCOPRI I DETTAGLI DELLA CAMPAGNA LA CAMPAGNA A ZERO COSTI, INIZIATA IL 3 FEBBRAIO 2020, CONTINUA!
La filiale è in vendita
Banca d’Italia guidata da Ignazio Visco (nella foto) mette in vendita le sue ex sedi in quattro immobili prestigiosi, il primo a Imperia, il secondo a Novara, il terzo a Pisa e l’ultimo a Siena, che occupano complessivamente circa 16mila metri quadrati.
Zone storiche
A Imperia l’immobile è ubicato nella zona storica di Porto Maurizio, in Via Felice Cascione: il corpo principale della ex filiale risale alla metà del 1800 e la Banca d’Italia ne è venuta in possesso dell’edificio agli inizi del 1900. Il complesso, che all’esterno dispone in via esclusiva di un importante giardino-terrazza ed è sottoposto a vincolo storicoartistico, viene offerto in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 2.528 mq, oppure per singoli lotti. A Novara l’immobile è ubicato nel centro storico della città, in Via Negroni. Edificato nel 1926, si
compone di un blocco di tre piani fuori terra: anch’esso vincolato, è offerto in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 3.078 mq, o per lotti singoli. Il terzo è un complesso immobiliare in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 6.065 mq, oppure per singoli lotti. Ubicato nel centro storico
Crediti problematici, bilanci in rosso
S’è chiuso con una perdita drasticamente ridotta l’ultimo bilancio di Rev, la società di gestione dei crediti controllata da Bankitalia e la cui piattaforma operativa è stata appena ceduta a Cerved Credit Management (Ccm), divisione del gruppo Cerved (che fa capo alla Ion di Andrea Pignataro), focalizzata sulla gestione di crediti problematici. Il bilancio 2021, infatti, ha registrato un rosso di 26,3 milioni di euro rispetto a quello di oltre 121 milioni dell’esercizio precedente. Rev, presieduta da Maria Teresa Bianchi e guidata dall’amministratore delegato Salvatore Immordino, ha deciso nell’assemblea dei soci di rinviare a nuovo il disavanzo.
di Pisa, è denominato “Palazzo Franceschi” e fu acquistato dalla Banca d’Italia nel 1881 dal marchese Luigi Malaspina, nell’esigenza di istituire una succursale nella città. Vincolato, è costituito da un unico edificio, articolato su quattro piani e su un piano sottotetto.
Quattromila metri quadri Infine a Siena l’immobile comprende la preesistente “Palazzina Nava”, fatta costruire alla fine del secolo XIX dalla famiglia Nava, di origine milanese, e l’adiacente nuovo edificio costruito dalla Banca d’Italia agli inizi degli anni Settanta. Il complesso viene offerto in vendita in blocco, per una superficie commerciale complessiva di circa 4.408 mq, oppure per singoli lotti.
Bankitalia cede 4 immobili di prestigio a Imperia, Novara, Pisa e Siena
8 | INSIDER / 1
@andreagiacobin1 BLUERATING n settembre 2022
Esistono aziende innovative che stanno creando le tecnologie necessarie per combattere con successo il cambiamento climatico. Si chiama Rivoluzione Ambientale, e rappresenta una concreta opportunità per investire nei settori in grado di creare un impatto positivo sia sul tuo portafoglio che sull’ambiente.
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Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri, che possono variare. Ad uso esclusivo di investitori professionali. Nell’Unione Europea, il presente
è stato approvato da Goldman Sachs Asset Management Funds Services Limited, che è regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Gli obiettivi non garantiscono in alcun modo i risultati futuri. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima dell‘adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione e il prospetto disponibile sul sito Internet https://assetmanagement.gs.com/content/gsam/ita/it/advisors/homepage.html e presso gli intermediari collocatori. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio è comparto della SICAV di diritto lussemburghese Goldman Sachs Funds. Il presente documento non rappresenta un‘offerta di acquisto o sottoscrizione di quote. Prima di ogni investimento consigliamo di contattare il vostro consulente finanziario. Riservatezza: Nessuna parte di questo materiale può, senza il previo consenso scritto di Goldman Sachs Asset Management, essere (i) riprodotta, fotocopiata o duplicata, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, o (ii) distribuita a qualsiasi persona che non sia un dipendente, un funzionario, un amministratore o un agente autorizzato del destinatario. Goldman Sachs & Co., © 2022 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati. 253743-OTU-1478729
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Utile al decollo
Raddoppiati i profitti di Allianz Bank Financial Advisors
Il 2021 è stato un ottimo anno per Allianz Bank Financial Advisors, la banca-rete di consulenti finanziari e private banker controllata da Allianz Spa, e guidata da Paola Pietrafesa (nella foto)
Asset in crescita Infatti, il bilancio 2021 si è chiuso con un profitto di oltre 24,2 milioni di euro (interamente mandato a riserva) rispetto a quello di 13,4 milioni dell’esercizio precedente, a fronte di un totale di attività salito da 6,3 a 7 miliardi, un margine d’intermediazione progredito da 173 a 203,8 milioni e commissioni nette passate da 167 a 201,5 milioni. La banca-rete ha raccolto durante l’anno 693 milioni di prodotti bancari e oltre 3,4 miliardi nel vita mentre gli asset under management sono saliti del 14% attestandosi a 61,5 miliardi. Lo scorso anno è proseguita la spinta di Allianz
Bank FA sul digitale consentendo di arrivare al 45% di penetrazione per la firma smart ed è continuato il trend di crescita del segmento private grazie a un perimetro finale di circa 560 consulenti finanziari, anche perché il numero dei clienti “wealth” (con più di 3 milioni) ha raggiunto i 1.300 (+20% sul 2020). @andreagiacobin1
Fideuram ISPB accorcia la catena
I consigli d’amministrazione di Intesa Sanpaolo, Fideuram ISPB e Sanpaolo
Invest Sim hanno deliberato la fusione per incorporazione di Sanpaolo Invest Sim (società di intermediazione mobiliare, autorizzata all’esercizio di servizi e attività d’investimento e controllata al 100% da Fideuram, a sua volta controllata al 100% da Intesa Sanpaolo) nella sua controllante, nell’ottica di razionalizzazione delle strutture societarie. L’operazione completerà il percorso avviato da tempo ma il brand Sanpaolo Invest sarà mantenuto per assicurare continuità nella gestione dei rapporti con i consulenti e con la clientela.
letto su Forbes
PEGGIO DELLA RECESSIONE
Ma quale recessione?
Un nuovo sondaggio di PwC ha rilevato che i leader aziendali temono di più gli hacker che l’inflazione e la recessione. Gli intervistati inoltre mettono la crescita in cima alle loro priorità, ma la metà di loro ha affermato di voler pianificare o implementare licenziamenti o blocchi delle assunzioni. Il sondaggio condotto su 722 dirigenti statunitensi ha rilevato che solo il 30% pensa che la recessione sia un serio rischio per la propria azienda e l’83% ha affermato che sta concentrando la propria strategia aziendale sulla crescita, nonostante la crescente minaccia di venti contrari all’economia.
I risultati arrivano in un momento in cui le segnalazioni di licenziamenti o minacce di tagli di posti di lavoro crescono in tutti i settori. Quindi, se l’economia non è in cima alla lista, quali sono le maggiori preoccupazioni dei dirigenti? Mentre l’acquisizione e la fidelizzazione dei talenti sono ancora viste come un rischio (il 38% degli intervistati le ha indicate come un rischio), altri sembrano altrettanto temuti. Il 40% ha affermato che gli attacchi informatici frequenti rappresentano un rischio serio.
Per concludere, il 34% ha indicato come rischi l’aumento dei costi dei prodotti e le interruzioni della catena di approvvigionamento e il 31% ha citato l’attuale contesto normativo o l’inflazione. La recessione è scesa al settimo posto, appena al di sopra di questioni come i cambiamenti della politica fiscale e le relazioni tra Stati Uniti e Cina e il Covid-19.
*rossi@bfcmedia.com di Alessandro Rossi*
GLI
10 | INSIDER / 2
HACKER
BLUERATING n settembre 2022
Tornano i Bluerating Awards per i migliori financial advisor e manager delle reti Consulenti da premiare
Tornano i Bluerating Awards, i premi che BLUERATING assegna ogni anno ai migliori consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e ai manager delle maggiori banche-reti italiane che si sono distinti per aver raggiunto risultati importanti. La premiazione giunge nel 2022 alla sua sesta edizione e si terrà il 4 ottobre a Milano, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di via Via Romagnosi 8, a partire dalle ore 17. I consulenti verranno premiati in quattro diverse categorie: High
Fidelity, Junior, Manager, Top Entry. Saranno invece 12 le categorie di riconoscimenti assegnati alle reti: Best Workplace; Customer Care; Digital & Social; Formazione; Inclusion & Diversity; Manager dell’anno; Private & Wealth Management; Raccolta d’oro; Rete dell’anno; Top Recruiting; Sostenibilità. I nomi e i volti di tutti consulenti in nomination verranno pubblicati nel prossimo numero di BLUERATING del mese di ottobre. Non perdetelo! @bluerating_com
BLUERATING n settembre 202212 | EVENT
IL RICONOSCIMENTO GIUNGE QUEST’ANNO ALLA SESTA EDIZIONE LA CERIMONIA SI TERRÀ IL 4 OTTOBRE 2022 A MILANO
Insieme verso il futuro
I migliori risultati sono possibili grazie all’unione: un passato collaudato con un occhio al futuro, prospettive diverse che scoprono tutte le opportunità, la tecnologia che si fonde con l’ingegnosità umana. Con lo sguardo da sempre proiettato al futuro, offriamo più di 3.000 soluzioni a livello globale. Lavorando insieme, possiamo ottenere risultati migliori. Scopri di più su inves.co/insiemeversoilfuturo
Pubblicato da Invesco Management S.A., President Building, 37A Avenue JF Kennedy, L-1855 Luxembourg, regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier, Luxembourg.
Il futuro inizia adesso
di Matteo Chiamenti
Non è passato ancora un anno da quando Alfonsino Mei è stato eletto presidente di Enasarco; eppure sono tante le idee che il nuovo corso della Fondazione ha già avuto modo di esprimere e i progetti sono molteplici. BLUERATING ne ha discusso con lo stesso Mei, in questa intervista dedicata al presente e al futuro di un ente che vuole sempre più porsi come punto di riferimento indispensabile per i propri iscritti.
A gennaio è iniziata la sua avventura alla presidenza di Enasarco. Come sono andati questi primi mesi? Come li ha vissuti professionalmente?
Sono state fatte più cose negli ultimi sei mesi che negli ultimi venti. Per evidenziare il cambio di corso abbiamo da subito inserito all’interno dei vari organi figure di altissimo profilo, la cui collaborazione è e sarà preziosa per gli anni di governance che ci attendono. Il nuovo organismo di vigilanza vede quale presidente Tommaso Marvasi e quali membri Gaetano Caputi, Domenico Sapia e Andrea Mancini. Il collegio dei sindaci, che si è insediato da subito con lo spirito costruttivo necessario per espletare con serenità e trasparenza le proprie funzioni in sinergia con gli altri organi della Fondazione, un collegio di
altissima qualità e professionalità che Enasarco non vedeva da tempo, vede Sara Armella quale presidente, nominata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luciano Cimbolini, nominato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Massimo Caramante, Umberto Mele e Antonio Frediani.
La riorganizzazione della Fondazione passa ovviamente anche dal riassetto del comparto degli investimenti, già in corso d’opera, che prevede tre diverse fasi: la selezione del dirigente del servizio finanza; il potenziamento dell’organico del servizio finanza, per rendere adeguata la struttura e sviluppare funzioni operative allineate con le migliori e più avanzate best practice; la revisione dell’assetto organizzativo regolamentare e procedurale del processo riguardante l’impiego delle attività finanziarie della Fondazione, per superare le attuali rigidità e lacune procedimentali e rendere il processo d’investimento più dinamico e aderente alle necessità della Fondazione e al repentino mutamento degli scenari economici e finanziari. Per quanto riguarda il contratto integrativo aziendale, abbiamo concluso la trattativa sindacale per il rinnovo e abbiamo portato all’attenzione del cda il documento condiviso con tutte le organizzazioni sindacali aziendali, superando le divisioni e gli attriti che spesso
hanno caratterizzato le passate consiliature. Infine, ultimo ma non certamente per importanza, il cda ha fortemente voluto una revisione del programma delle prestazioni assistenziali caratterizzato da criteri di valutazione che favoriscano e migliorino la partecipazione degli iscritti alle forme di welfare messe a disposizione dall’attuale regolamento assistenziale.
Uno degli elementi sui quali avete maggiormente puntato nell’ambito della definizione delle linee strategiche della Fondazione è sicuramente quello della ristrutturazione del portafoglio immobiliare, unito all’efficientamento di quello mobiliare. Come mai ritenete che siano elementi essenziali del vostro programma? Quali obiettivi vi siete posti in tal senso? Vogliamo individuare valide soluzioni innovative di valorizzazione ed efficientamento dell’asset class real estate, che permettano la monetizzazione e la riconversione qualitativa dell’intera asset class immobiliare della Fondazione che ad oggi ha rendimenti negativi. Ci troviamo in un momento propizio sia per l’Italia sia per la città di Roma, con diversi investitori istituzionali anche
Investimenti, immobili, welfare. Così Enasarco sta cambiando davvero
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La
deve essere una casa di
e
del
centrale per cui
nata: garantire diritti e
a tutti gli
Alfonsino Mei / presidente di Fondazione Enasarco
COVER STORY | 15BLUERATING n settembre 2022
Fondazione
vetro
riappropriarsi
ruolo
è
servizi
associati
internazionali che guardano al mercato italiano del real estate con crescente interesse, con il fine di attuare operazioni value added e in grado di generare valore.
Data la sua esperienza di consulente finanziario in una primaria società dell’advisory italiana, come risponde a chi potrebbe ipotizzare un conflitto di interessi nel riordinare gli asset mobiliari e gli investimenti finanziari di un ente come Enasarco?
Questa domanda mi dà l’opportunità di far capire bene il
ruolo del consulente finanziario. Rimango sbalordito e ritengo che chi pensa e parla di conflitto di interessi commetta una clamorosa svista interpretativa confondendo i consulenti finanziari con la loro professionalità e l’industria con la quale collaborano. Vi è un’informativa dei componenti della commissione finanza della Camera (che conoscono perfettamente la nostra professione in quanto firmatari di una interrogazione parlamentare) che chiarisce bene il punto. Un consulente finanziario non lavora per l’industria bensì per un intermediario finanziario che ha
una vasta gamma di prodotti di varie società di gestione, infatti è proprio nel ruolo del consulente finanziario cercare la migliore soluzione in termini di rischio e rendimento e di pianificazione degli obiettivi.
Come si immagina Enasarco tra una decina d’anni? Qual è il suo auspicio in merito al futuro della Fondazione?
Come ho sempre detto Enasarco deve essere una casa di vetro e diventare la casa dell’intermediazione. La Fondazione deve riappropriarsi del ruolo centrale per cui è nata, deve assolvere al suo compito di garantire i diritti alla sua base associativa, garantendo dunque una serie di servizi. Vogliamo che Enasarco sia governata ancora dagli agenti. Costituiremo un tavolo per determinare la compartecipazione di tutti i consiglieri, e condivideremo un manifesto programmatico in nome della legalità e dell’innovazione. Il nostro motto è “efficienza e trasparenza”. Negli ultimi anni gli investitori istituzionali hanno notevolmente adeguato le loro policy interne e le strutture organizzative, al fine di incrementare l’efficienza e la trasparenza nella gestione dei patrimoni loro affidati. In un momento generale di difficoltà, ci aspettavamo da tempo interventi politici e istituzionali a sostegno delle nostre professioni, ma questi non si sono mai verificati; dobbiamo quindi essere in grado di trasformare la Fondazione nell’Ente che tutti gli agenti e i consulenti finanziari vogliano che diventi.
@MatteoChiamenti
Sara Armella / presidente del collegio sindacale di Enasarco
16 | COVER STORY
BLUERATING n settembre 2022
ANNI DI
PERFORMANCE
La flessibilità si fa resilienza
Flessibilità, elevata diversificazione del portafoglio e una lunga storia di successo sono i punti di forza di KIS BOND PLUS, la soluzione di Kairos che evolve i tradizionali canoni dell’investimento obbligazionario e sfida il contesto di mercato contemporaneo.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
Questa
con
cartacea.
sintesi
in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-diritti-degli-investitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE. Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione. Le informazioni e i dati sono ritenuti corretti, completi e accurati. Tuttavia, Kairos non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, sull’accuratezza, completezza o correttezza dei dati e delle informazioni e, laddove questi siano stati elaborati o derivino da terzi, non si assume alcuna responsabilità per l’accuratezza, completezza, correttezza o adeguatezza di tali dati e informazioni, sebbene utilizzi fonti che ritiene affidabili. I dati, le informazioni e le opinioni, se non altrimenti indicato, sono da intendersi aggiornati alla data di redazione, e possono essere soggetti a variazione senza preavviso né successiva comunicazione. Eventuali citazioni, riassunti o riproduzioni di informazioni, dati e opinioni qui fornite da Kairos non devono alterarne il significato originario, non possono essere utilizzati per fini commerciali e devono citare la fonte (Kairos Partners SGR S.p.A.) e il sito web www.kairospartners.com. La citazione, riproduzione e comunque l’utilizzo di dati e informazioni di fonti terze deve avvenire, se consentito, nel pieno rispetto dei diritti dei relativi titolari. (*) Dati dal 30/12/2016 al 30/12/2021, Classe P-EUR. (**) Dati dal 30/12/2011 al 30/12/2021, Classe P-EUR.
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I bilanci al giro di boa
di Gianluigi Raimondi
L’alta volatilità dei mercati finanziari non ha intaccato la resilienza dei big italiani del risparmio gestito, che mediamente hanno archiviato il primo semestre di quest’anno con utili e raccolta in crescita. Ecco di seguito, nel dettaglio, i numeri società per società.
AZIMUT
Azimut ha chiuso la semestrale al 30 giugno con un utile netto di 201,7 milioni di euro rispetto ai 194,1 milioni del primo semestre 2021 nonostante il minor contributo delle commissioni di performance rispetto all’anno precedente e l’aumento dell’aliquota fiscale. Il patrimonio complessivo è cresciuto del 7% a 81,2 miliardi rispetto al primo semestre dello scorso anno e le commissioni ricorrenti sono salite del 21% a 552 milioni (83% dei ricavi totali). Il totale delle masse gestite a fine giugno ha raggiunto quota 52,1 miliardi di euro. E il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 81,2 miliardi registrando un incremento del 7% sul primo semestre dello scorso anno, con un’incidenza del business internazionale del 44%.
La posizione finanziaria netta consolidata a fine giugno 2022 risulta positiva per circa 285,6
milioni rispetto ai 408,5 milioni di fine dicembre 2021, tenuto conto del pagamento del dividendo per cassa di 1,30 euro per azione e del dividendo relativo agli strumenti finanziari partecipativi nel primo semestre del 2022 per un importo totale di 261 milioni. Positiva inoltre l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nei primi sei mesi del 2022 il gruppo e le sue divisioni hanno registrato 64 nuovi ingressi, portando il totale del gruppo Azimut a fine giugno a 1.863 unità. Nel segmento Private Markets, Azimut ha continuato il suo percorso di forte crescita con gli aum che hanno superato i 6 miliardi a luglio 2022, anche grazie all’ultima acquisizione di una quota di minoranza in RoundShield Partners. E il management ha confermato gli obiettivi di almeno 400 milioni di euro di utile netto e di 6-8 miliardi di euro di raccolta netta per l’esercizio 2022. “La diversificazione del nostro modello di business, l’approccio innovativo ai prodotti e ai servizi, nonché la qualità e la professionalità del nostro personale”, ha affermato l’amministratore delegato Gabriele Blei, “hanno continuato a generare risultati concreti anche in un contesto di mercato più complesso. I nostri aum nei mercati privati sono cresciuti di dieci volte rispetto
Rassegna sulle semestrali delle banche-reti: utili e ricavi reggono alla crisi
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-13,5% Il ribasso dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari tra febbraio e agosto di quest’anno -13,7% Il ribasso dell’indice Ftse Mib di Piazza Affari tra agosto 2021 e agosto 2022 18 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n settembre 2022
Le tensioni
e
calo dei
lasciato il segno. Ma la raccolta netta continua a
a buoni ritmi anche
risparmio gestito
geopolitiche
il
mercati finanziari hanno
navigare
sul
COVER FINANZA / 1 | 19BLUERATING n settembre 2022
I CONTI DI METÀ ANNO AI RAGGI X
LE PRINCIPALI VOCI DELLE SEMESTRALI
RICAVI PRIMO SEMESTRE 2022 666 milioni
UTILI PRIMO SEMESTRE 2022 201,7 milioni
RACCOLTA NETTA SEMESTRALE 3,5 miliardi
RICAVI PRIMO SEMESTRE 2022 314, 4 milioni
UTILI PRIMO SEMESTRE 2022 131,3 milioni
RACCOLTA NETTA SEMESTRALE 3 miliardi
COMMISSIONI RICORRENTI 734,7 milioni
UTILI PRIMO SEMESTRE 2022 237,9 milioni
RACCOLTA NETTA SEMESTRALE 4,34 miliardi
RICAVI PRIMO SEMESTRE 2022 464,3 milioni
UTILI PRIMO SEMESTRE 2022 222,5 milioni
RACCOLTA NETTA SEMESTRALE 5,6 miliardi
COMMISSIONI NETTE 1 miliardo
UTILI PRIMO SEMESTRE 2022 528 milioni
RACCOLTA NETTA SEMESTRALE 6,8 miliardi
Il calo dei listini borsistici ha avuto un effetto negativo sulle masse, compensato in par te da una raccolta netta delle reti che resta positiva per diversi miliardi di euro 20 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n settembre 2022
all’inizio del 2020 e ora superano la soglia dei 6 miliardi di euro, rappresentando più del 10% delle masse gestite, e oltre 30 mila dei nostri clienti in Italia hanno accesso ai nostri prodotti innovativi nei mercati privati e a quelli dei nostri partner”. Pietro Giuliani, presidente di Azimut, in occasione della presentazione dei risultati ha poi sottolineato di voler proseguire con determinazione nella strategia di internazionalizzazione, “grazie alla quale il 44% delle masse totali oggi deriva dalle attività all’estero e con i nostri investimenti nell’economia reale che rappresentano oltre il 10% delle masse gestite”.
BANCA GENERALI
Banca Generali ha archiviato il semestre con un utile netto di 131,3 milioni (in calo del 31%). Il confronto, fanno notare dalla banca del Leone, non risulta però omogeneo: “i primi sei mesi del 2022 sono stati infatti caratterizzati da una delle peggiori crisi finanziarie di sempre, in netta contrapposizione alla fase espansiva dei mercati finanziari dello scorso anno. Le gravi tensioni geopolitiche internazionali, le politiche restrittive avviate dalle banche centrali per contrastare le tensioni inflattive e i crescenti timori di recessione economica hanno portato a una forte contrazione dei mercati finanziari sia azionari che obbligazionari nel semestre appena concluso. In un simile contesto Banca Generali ha comunque potuto raccogliere i frutti del suo impegno a favore di una maggiore sostenibilità finanziaria dei suoi risultati, sottolineato nel corso del
recente avvio del Piano strategico 2022-2024”. L’utile netto ricorrente si è infatti attestato a 107,9 milioni (+30%), le commissioni nette ricorrenti per 231,4 milioni (+9%) e la raccolta netta è stata positiva (3 miliardi) a conferma della qualità della rete e dei servizi offerti ai clienti con masse totali cresciute dell’1% a 80,9 miliardi (+1%). Confermata poi la posizione patrimoniale solida, forte di un Cet1 ratio al 15,2% e un Tcr ratio al 16,3%. L’amministratore delegato e direttore generale, Gian Maria Mossa, ha commentato: “La componente ricorrente del conto economico mostra una buona tenuta grazie alla grande flessibilità del nostro modello di business, alla ripresa del margine di interesse e alla tenuta della redditività della componente gestita. Inoltre, anche il mese di luglio sta confermando gli ottimi risultati dei mesi precedenti, nonostante la grande incertezza del contesto, grazie al nostro forte posizionamento al fianco delle famiglie nella consulenza finanziaria e nella protezione patrimoniale. L’attenzione operativa e l’impegno nello sviluppo degli importanti progetti del piano industriale hanno contraddistinto questi mesi in cui abbiamo già fatto buoni passi avanti rispetto ai nostri obiettivi progettuali”.
BANCA MEDIOLANUM
Proseguendo, per quanto riguarda Banca Mediolanum, il commento dell’amministratore delegato Massimo Doris a margine dei risultati dice tutto su quanto il semestre sia stato incoraggiante: “Quello appena concluso è in
termini sostanziali e qualitativi un semestre straordinariamente positivo poiché i risultati sono stati raggiunti in un contesto geopolitico e macroeconomico di grande difficoltà e incertezza. Evidenzio l’ulteriore accelerazione del margine operativo, pari a 307 milioni di euro, in crescita del 25%. Ciò è stato possibile grazie alla nostra cultura identitaria del cliente che, nei periodi di difficoltà, fa ancor più la differenza. Molto significativo poi per il conto economico il contributo del margine da interessi, a testimonianza di un ottimo posizionamento del portafoglio impieghi, pronto a beneficiare del rialzo dei tassi. Sottolineo anche gli eccellenti flussi di raccolta netta gestita, totalmente azionaria, e quindi ancor più rilevante considerando le fasi avverse dei mercati. Il business del credito continua inoltre a progredire con un portafoglio di oltre quindici miliardi, di ottima qualità, ben diversificato ed equilibrato. Prosegue bene l’acquisizione di clienti ma stavolta mi preme soprattutto segnalare l’aumento del numero dei Family Banker in crescita di 185 consulenti (per un totale di 5.947) in soli sei mesi, grazie all’inserimento di tanti nuovi professionisti per i quali Banca Mediolanum è sempre più attrattiva”. Dati alla mano, la consistente raccolta netta in prodotti gestiti ha in parte mitigato il calo delle masse dovuto all’andamento dei mercati e ha contribuito a portare le commissioni ricorrenti a 734,7 milioni, in crescita del 5% rispetto al 30 giugno 2021.
COVER FINANZA / 1 | 21BLUERATING n settembre 2022
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LA DIVERSIFICAZIONE DEL NOSTRO MODELLO DI BUSINESS HA DATO RISULTATI CONCRETI ANCHE IN UN CONTESTO DI MERCATO DIFFICILE
Gabriele Blei chief executive officer del gruppo Azimut
Il margine da interessi pari a 163,8 milioni risulta in aumento del 26%, grazie alla continua crescita del portafoglio crediti alla clientela e all’ordinaria attività di tesoreria in un contesto di tassi di interesse più favorevole rispetto allo scorso anno.
Il Common Equity Tier 1 Ratio al 30 giugno 2022 conferma poi l’assoluta solidità di Banca Mediolanum attestandosi al 21,1%. La raccolta netta totale è stata positiva per 4,34 miliardi. Infine, ultimo elemento man non certo per importanza, il numero totale dei clienti si è attestato a 2.352.000, in aumento del 2% rispetto alla fine del 2021.
FINECOBANK
Ancora, FinecoBank ha messo a segna un utile netto in crescita del 20,5% rispetto allo stesso periodo del 2021 per un totale di 222,5 milioni di euro e ricavi totali per 464,3 milioni in aumento del 15,1% su base annua.
Il cost/income ratio è al 29,3% e il Cet1 è al 19,14%, che denotano una solida posizione del capitale. I Total Financial Assets al 30 giugno 2022 si attestano a 102,8 miliardi, in crescita dell’1,4% rispetto a giugno 2021.
Il saldo della raccolta gestita risulta pari a 50,8 miliardi, in lieve calo (-1,2% su base annua), la raccolta amministrata ammonta a 21,5 miliardi (-1,2%) e quella diretta è di 30,5 miliardi (+7,9%). “Siamo molto soddisfatti dei risultati del primo semestre dell’anno che confermano l’efficacia di un modello di business diversificato e sostenibile, in grado di produrre stabilmente risultati solidi in tutte le fasi di mercato” ha affermato l’amministratore delegato e direttore generale, Alessandro Foti,
“il nuovo contesto, caratterizzato da grandi cambiamenti, rappresenta per Fineco uno stimolo per crescere in tutte le aree di business: dal banking, che beneficia di un incremento del margine di interesse, all’investing, con il contributo di Fineco Asset Management, fino al brokerage, la cui attività continuerà ad attestarsi oltre i livelli precedenti la pandemia. Inoltre, la capacità di integrare tutti i servizi in un’unica piattaforma tecnologicamente avanzata rende possibile uno sviluppo sano ed equilibrato della banca, confermando un incremento
L’INNOVAZIONE DEI NOSTRI SERVIZI E DELL’OFFERTA CI RENDE FIDUCIOSI DI POTER CENTRARE GLI OBIETTIVI FISSATI
Gian Maria Mossa amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali
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NULLA DI GRANDE ACCADE SE SI PENSA IN PICCOLO Le sfide dei tuoi investimenti non si fermano mai, quindi nemmeno noi lo faremo. iShares. Aspettati di più. Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il KIID disponibili su www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informazioni importanti. Predisposto da BlackRock (Netherlands) B.V.. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e regolamentata dall’Autorità olandese per i mercati finanziari. Sede legale Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam, Tel: 020 – 549 5200, Tel: 31-20-549-5200. Numero di registro commerciale 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. La politica di gestione dei reclami di BlackRock è disponibile in italiano e consultabile al sito www.blackrock.com/it/investitori-privati/literature/investor-education/politica-gestione-reclami-sito-retail-italiamaggio2022.pdf. © 2022 BlackRock, Inc. Tutti I diritti riservati. 2184767 Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito che ne deriva possono crescere così come diminuire, e non sono garantiti. Gli investitori potrebbero non rientrare in possesso dell’importo inizialmente investito.
SI È APPENA CONCLUSO UN PRIMO SEMESTRE STRAORDINARIAMENTE POSITIVO IN TERMINI SIA QUALITATIVI CHE SOSTANZIALI
Massimo Doris amministratore delegato di Banca Mediolanum
sia degli investimenti sulla crescita, sia dei dividendi futuri, a fronte di un costante impegno nella sostenibilità”. Al 30 giugno 2022 la rete dei consulenti finanziari era composta da 2.887 unità, distribuite sul territorio con 423 negozi finanziari (Fineco Center).
Nel primo semestre 2022 sono stati acquisiti 48.001 nuovi clienti per un totale di 1.454.645.
FIDEURAM ISPB
Infine, ultimo ma non certo per importanza, Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking (gruppo di Intesa Sanpaolo) ha chiuso il primo semestre con utile netto di 528 milioni di euro rispetto ai 646 del 2021 (positivamente però impattati dalla plusvalenza netta di 164 milioni di euro realizzata).
Un risultato, fa notare il management, caratterizzato dalla forte resilienza delle componenti core dei ricavi e dalla stabilità dei costi, da una solida performance commerciale con 6,8 miliardi di euro di flussi netti nonostante il forte deterioramento del contesto di riferimento e masse amministrate per 322,4 miliardi di euro (-7%). Le commissioni nette, pari a un miliardo di euro, sono state sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre dello scorso anno, composte per il 96% da commissioni ricorrenti. Il Cost/Income ratio è al 34%, rispetto al 32% del 2021. La solidità patrimoniale è poi molto al di sopra dei requisiti normativi, con un Common Equity Tier1 ratio al 14,8%. Nel primo semestre dell’anno l’attività commerciale del gruppo Fideuram ISPB ha
registrato 6,8 miliardi di euro di raccolta netta, in diminuzione di 1,8 miliardi (-21%) rispetto al dato dei primi sei mesi del 2021 per il significativo deterioramento del contesto di mercato che ha caratterizzato il semestre. L’analisi per aggregati mostra che la raccolta si è concentrata sulla componente di risparmio amministrato (5,3 miliardi) riflettendo un orientamento decisamente più conservativo dei flussi di risparmio. Al 30 giugno 2022 il gruppo si avvaleva di 6.641 private banker, con un portafoglio medio pro capite pari a circa 49 milioni di euro.
@GianluigiRaimon
IL NUOVO CONTESTO CARAT TERIZZATO DA GRANDI CAMBIAMENTI RAPPRESENTA UNO STIMOLO
Alessandro Foti amministratore delegato di FinecoBank
24 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n settembre 2022
Le pagelle sono in arrivo
Raccolta, recruiting e pro capite. BLUERATING dà i voti alle banche-reti italiane
di Matteo Chiamenti
A settembre, si è soliti dire, si torna sui banchi di scuola. Per certi versi sarà così anche per il mondo della consulenza finanziaria in Italia, con le principali reti che, dopo il naturale basso profilo del periodo estivo, si troveranno a dovere affrontare una seconda parte del 2022 che si annuncia certamente sfidante, specie considerando anche il contesto di mercato e quello politico. Per cercare di capire come
si presenteranno all’appuntamento i principali protagonisti del settore, BLUERATING ha voluto stilare una sorta di griglia di partenza sulla base di alcuni elementi di giudizio oggettivi raccolti nella prima metà dell’anno (dati Assoreti su afflussi netti, pro capite, procapite gestito e variazione organico. Per ciascuno di questi fattori abbiamo assegnato un punteggio a scalare, dal migliore al peggiore, sommando infine il montante complessivo dei punti ottenuti nelle quattro categorie).
CLASSIFICA AFFLUSSI NETTI GENNAIO-GIUGNO 2022 - DATI IN MIGLIAIA DI EURO
TOTALE 6.466.481,3 PUNTI 12
TOTALE 4.935.317,8 PUNTI 11
TOTALE 3.671.386,8 PUNTI 10
TOTALE 3.047.302,0 PUNTI 9
TOTALE 2.943.774,2 PUNTI 8
TOTALE 935.478,1 PUNTI 7
TOTALE 828.976,4 PUNTI 6
TOTALE 605.579,5 PUNTI 5
A questi numeri abbiamo affiancato una valutazione ragionata su quanto fatto dalle singole reti fino a ora, con tanto di considerazione finale racchiusa, a seconda dei casi, in una parola o in una frase; perché se è vero il detto che gli esami non finiscono mai, allora anche i giudizi sono inevitabili.
TOTALE 517.305,6 PUNTI 4
TOTALE 347.162,2 PUNTI 3
TOTALE 281.972,5 PUNTI 2
TOTALE 14.278,0 PUNTI 1
12° posto - Consultinvest RIMANDATA Se osserviamo le classifiche parziali e quella finale il verdetto è inoppugnabile: Consultinvest arriva ultima su ogni fronte. Ecco perché sinceramente non si può fare altro che rimandarla a settembre sperando che la squadra guidata dall’amministratore delegato e fondatore Maurizio Vitolo possa raggiungere gli obiettivi definiti a inizio anno dalla società, tra i quali, come dichiarato a BLUERATING da Domenico Loizzi, responsabile area business, vi era la volontà di essere “ancora tra gli attori primari del mercato”. Sicuramente le basi solide ci sono, dato che la rete nel 2021 era stata anche molto attiva sul fronte delle operazioni straordinarie e delle collaborazioni (si pensi alla fusione con Solidarietà e Finanza e la partnership con Zenit), con le masse gestite, la raccolta netta, il reclutamento di consulenti, le commissioni attive e gli utili societari, che erano cresciuti a doppia cifra. Probabilmente la
26 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n settembre 2022
società deve semplicemente oleare di nuovo gli ingranaggi per tornare a mostrare quello che sempre è stata.
11° posto - Azimut INCOMPRESA
Ammettiamolo, è un po’ la sorpresa della classifica. Vedere Azimut in penultima posizione non può non far rumore, anche alla luce degli innumerevoli spunti offerti dalla società in materia di innovazione dell’offerta (si pensi alla scelta di rendere più pop gli investimenti alternativi), di attenzione al mercato e di crescita strutturale (basta guardare la presenza all’estero). Il gruppo probabilmente paga i soli 281,9 milioni di raccolta complessiva tra gennaio e giugno, nonostante questi evidenzino una buona qualità della stessa, con una presenza consistente di gestito. Parafrasando alcune dichiarazioni del presidente Pietro Giuliani, che ha più volte sottolineato alla stampa quanto il valore di borsa della società fosse sottostimato rispetto al fair value, lo stesso ci sentiamo di dire vedendo la classifica finale dei punti: certamente Azimut merita di più di questa posizione e con ogni probabilità a fine anno lo scenario sarà differente. Per ora, viene da dire, siamo di fronte a una semplice incomprensione di passaggio.
10° posto - Banca Widiba
IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO
Considerando l’oggettiva incertezza che aleggia intorno al futuro della capogruppo, non si può di certo biasimare quanto ottenuto in classifica da Banca Widiba, una delle reti più giovani
CLASSIFICA VARIAZIONE ORGANICO GENNAIO-GIUGNO 2022
VARIAZIONE 97 PUNTI 12
TOTALE 96 PUNTI 11
TOTALE 47 PUNTI 10
TOTALE 44 PUNTI 9
TOTALE 29 PUNTI 8
TOTALE 28 PUNTI 7
TOTALE 23 PUNTI 6
TOTALE 23 PUNTI 6
TOTALE 21 PUNTI 4
TOTALE 12 PUNTI 3
TOTALE 4 PUNTI 2
TOTALE -8 PUNTI 1
e digitali del settore. I consulenti guidati da Nicola Viscanti sono sicuramente tra i più preparati del mercato (e la spinta continua alla valorizzazione della certificazione secondo lo standard UNI-ISO UNI 11348:2018 è lì a ricordarcelo) e le iniziative promosse da inizio anno dalla società sono importanti (gli accordi con Candriam e Algebris Investments), così come degni di nota sono gli ultimi sviluppi dell’offerta sulla piattaforma Wise (per esempio la nuova modalità di riconoscimento facciale in fase di apertura conto). Quello che però probabilmente frena ancora la definitiva affermazione della rete è forse la mancata possibilità di emanciparsi totalmente da una
proprietà, Monte dei Paschi di Siena, che allo stato attuale sul biglietto da visita è più un fardello che un’opportunità, data la fama non propriamente impeccabile della stessa sul fronte dell’opinione pubblica. Non resta quindi che augurare un futuro più chiaro su questo fronte, con la speranza, per dirla come il ragazzino del celebre film di Lina Wertmüller, che se la possano cavare al meglio.
9° posto - Credem
TRADIZIONALISTA
Rete che forse più di tutte vive della sinergia con la propria banca di riferimento, Credem ha vissuto
COVER FINANZA / 2 | 27BLUERATING n settembre 2022
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CLASSIFICA PRO CAPITE GENNAIO-GIUGNO 2022 - DATI IN MIGLIAIA DI EURO
TOTALE 1.709,5
TOTALE 1.381,4
TOTALE 1.361,6
TOTALE 1.341,4
TOTALE 1.002,5
TOTALE 990,7
PUNTI 12
PUNTI 11
PUNTI 10
PUNTI 9
PUNTI 8
PUNTI 7
TOTALE 848,3
TOTALE 814,9
TOTALE 640,5
TOTALE 553,0
TOTALE 151,4
TOTALE 34,8
PUNTI 6
PUNTI 5
PUNTI 4
PUNTI 3
PUNTI 2
PUNTI 1
momento vissuto da Deutsche Bank Financial Advisors: una tra le migliori reti del panorama italiano, che però aspetta da diversi mesi di intraprendere appieno il nuovo corso derivante dall’acquisizione da parte di Zurich Italia
In seguito ad alcune lungaggini burocratiche è infatti arrivata solamente lo scorso luglio la notizia dell’ottenimento, da parte di Zurich Bank, dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività bancaria e dei servizi di investimento, rilasciata dalla Banca centrale europea. Nel mentre la brillante squadra guidata da Silvio Ruggiu ha avuto il tempo di confermare ancora una volta la bontà del proprio modello, sfiorando il podio nel pro capite e proseguendo un cammino virtuoso nel reclutamento, con diversi nuovi ingressi di spessore.
7° posto - CheBanca!
una prima parte di 2022 all’insegna della solidità. In riferimento alla capogruppo troviamo da registrare l’importante addio dello storico direttore generale Nazzareno Gregori, il quale ha manifestato l’intenzione di beneficiare del diritto pensionistico alla fine di gennaio 2023; da buona banca tradizionale il consiglio di amministrazione ha designato al suo posto l’ex condirettore generale Angelo Campani, all’insegna della totale continuità. Sullo sfondo, lo scorso luglio il segmento dell’advisory aveva deciso di potenziale le sinergie tra le due anime del gruppo, Credem e Banca Euromobiliare, creando Credem - Euromobiliare Private Banking, società focalizzata
sulla gestione della clientela con importanti patrimoni che rappresenta l’unione appunto di Banca Euromobiliare alla struttura di private banking di Credem. Nell’attesa di capire quali risultati porterà questa operazione, per ora registriamo una posizione da metà classifica nella raccolta netta, mentre il procapite del gestito è ancora un po’ basso. Ma si sa, come nella migliore delle tradizioni bancarie, l’amministrato ha pur sempre il suo perché.
8° posto - Deutsche Bank FA ASPETTANDO GODOT
La celeberrima opera teatrale di Samuel Beckett incentrata sul tema dell’attesa bene si adatta all’attuale
L’ETÀ DELLA RAGIONE
Quella che è una delle reti maggiormente emergenti del nostro mercato sta diventando ormai adulta. Nonostante le turbolenze che hanno caratterizzato lo scenario gli ultimi mesi, CheBanca! ha chiuso l’esercizio con ottimi risultati commerciali e una significativa crescita di masse, ricavi e utile netto, confermando la resilienza del modello di business e dando ormai l’ennesima prova di essere diventata a tutti gli effetti una grande protagonista del panorama italiano. Se i fasti dell’adolescenza rimangono ancorati nella storia, il futuro della realtà guidata da Duccio Marconi è votato all’adozione di una struttura sempre più consapevole
28 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n settembre 2022
e indirizzata verso lo sfruttamento delle sinergie con la capogruppo. Dopo aver celebrato lo scorso luglio il primo lustro della rete con un evento ad hoc, CheBanca! si prepara ad affrontare con fiducia la seconda parte del 2022, già forte dei buoni risultati ottenuti.
6° posto - Bnl Bnp Paribas LB TALENTO TASCABILE
Ci avviciniamo ai piani alti della classifica con quella che probabilmente è una delle reti più virtuose nei risultati, rapportati alle proprie dimensioni di organico.
Per dirla in termini più commerciali, nelle botti piccole c’è il vino buono e così Bnl Bnp Paribas Life Banker, società che è quart’ultima per
dimensione complessiva di organico tra le realtà che comunicano i propri dati ad Assoreti, è puntualmente ai piani alti delle classifiche nostrane, specie in riferimento al pro capite nel gestito, dove è addirittura seconda. Non resta quindi che complimentarsi con Ferdinando Rebecchi per il lavoro svolto nel corso di questi anni, impegno proseguito nella prima parte del 2022 a suon di reclutamenti e numeri importanti nella masse in gestione.
5° posto - Fideuram ISPB
IL GIGANTE BUONO
È la stabile primatista degli afflussi netti ogni mese che passa, nonché la rete più antica per tradizione.
CLASSIFICA PRO CAPITE GESTITO GENNAIO-GIUGNO 2022 - DATI IN MIGLIAIA DI EURO PUNTI 6
TOTALE 854,1
TOTALE 688,6
TOTALE 573,9
TOTALE 547,6
TOTALE 446,1
TOTALE 437,6
Come si fa a non essere affezionati al gigante buono Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, che da oltre 50 anni rappresenta l’ammiraglia nazionale della consulenza finanziaria, con più di 6.500 consulenti appartenenti alle società del gruppo? Certo, magari la percentuale di gestito negli afflussi non è tra le più alte, ma con ogni probabilità questa specifica rientra nella natura delle sue dimensioni, elemento che rende più complicato svolgere una strategia più tipicamente da boutique.
Un colosso figlio di un passato glorioso, ma che guarda con fiducia anche al futuro con l’evento dello scorso luglio denominato Next Generation Private Banker.
La seconda parte del 2022 con ogni probabilità la vedrà ancora lì, davanti a tutti nella raccolta.
4° posto - Banca Generali
CUOR DI LEONE
PUNTI 12
PUNTI
TOTALE 395,5
TOTALE 224,5
PUNTI 5
PUNTI
TOTALE 220,3
PUNTI
TOTALE 87,0
PUNTI
TOTALE 46,3
PUNTI
TOTALE 27,2
PUNTI 4
PUNTI 3
PUNTI 2
PUNTI 1
Fuori dal podio per un soffio, ma sempre sulla cresta dell’onda. Banca Generali, società guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Gian Maria Mossa, continua a fare la parte del leone (di Trieste) nel mercato italiano: nel pro capite la rete è seconda solo a Fineco, mentre sfiora il podio sia sul fronte della raccolta netta che su quello dei nuovi ingressi. I frutti della strategia commerciale pagano (interessante anche la scelta di ampliare il raggio d’azione sui certificati, diventando il primo distributore ad aprire una finestra anche sul
COVER FINANZA / 2 | 29BLUERATING n settembre 2022
11
10
9
8
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mercato secondario rivolta a tutti gli operatori di mercato), specie perché sorretti anche da un’attenzione particolare al tema della sostenibilità, vero e proprio fiore all’occhiello della società e punto cardinale del piano industriale. Per un ruggito, è il caso di dirlo, sempre più green.
3° posto - Banca Mediolanum VISIONARIA
Il 2022, primo anno vissuto senza la presenza dell’indimenticabile padre fondatore Ennio Doris, è partito come sempre con la volontà di guardare con fiducia al futuro del risparmio e della consulenza finanziaria, nonostante un contesto di mercato e geopolitico certamente non semplice. D’altra parte questo è sempre stato l’insegnamento di Doris, la visione di Banca Mediolanum. Stare vicino ai clienti, specie nei momenti difficili, come ha sottolineato di recente il direttore commerciale Stefano Volpato. Alle sue parole sono seguiti fatti, dato che la società è in ottima posizione sul pro capite gestito, così come nella raccolta complessiva: se poi ci aggiungete la seconda posizione assoluta sul fronte dell’incremento di organico, allora il quadro risulta essere ancora più convincente.
2° posto - Allianz Bank FA CORAZZATA Teutonica, rocciosa, inaffondabile. Una vera e propria corazzata dell’advisory e del risparmio gestito, Allianz Bank Financial Advisors ha probabilmente nella sua grande tradizione assicurativa i pilastri della propria resilienza.
CLASSIFICA FINALE
PUNTEGGIO TOTALE
PUNTI 38
PUNTI 36
PUNTI 35
PUNTI 33
PUNTI 33
PUNTI 25
PUNTI 19
Guidata dalla leadership lucida e lungimirante di Paola Pietrafesa, la banca-rete di consulenti finanziari e private banker controllata da Allianz ha iniziato ancora una volta l’anno col botto, dopo un 2021 già indimenticabile, chiuso con un profitto di oltre 24,2 milioni di euro (interamente mandato a riserva) rispetto a quello di 13,4 milioni dell’esercizio precedente. La società è la dominatrice incontrastata della classifica del pro capite gestito, segno evidente di una raccolta che ha puntato fortemente sulla qualità.
1° posto - FinecoBank FUORICLASSE
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Ogni dubbio su come avrebbe retto dopo l’addio di UniCredit è svanito, l’emancipazione dalla ex controllante non ha fatto altro che rafforzare ulteriormente lo spirito di appartenenza di una società che da sempre si è posta come modello di avanguardia dei servizi di consulenza finanziaria. Digitale dalla nascita, concreta per attitudine, la squadra di Alessandro Foti riesci a combinare come poche altre realtà una forte propensione all’innovazione (si pensi alla recente spinta sugli Etf, strumento fino tabù per le reti italiane) con una proposta di consulenza sui canali tradizionali di alta qualità. Seconda per afflussi netti annuali, prima per incremento di organico e per pro capite e infine terza per pro capite gestito, Fineco si guadagna di diritto lo scettro di prima della classe in questo 2022, per un risultato netto e senza appello, come solo i veri campioni sanno regalare.
PUNTI 45
30 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n settembre 2022
@MatteoChiamenti
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BLUERATING n settembre 202232 | OPINION Perché la financial advisory ha resistito alle tensioni geopolitiche internazionali Non temete il cigno nero
di Maurizio Primanni
Difficile immaginare anni così problematici per la congiuntura economica sia nazionale che globale: dalla lunga e faticosa uscita della pandemia da Covid-19 (scoppiata nel 2019 a Wuhan in Cina) all’invasione della Ucraina da parte della Russia (iniziata il 24 febbraio 2022), dall’aumento del costo dell’energia a quello delle materie prime e dei trasporti, dai rischi di recessione all’inflazione. Quest’ultima in Italia, secondo le previsioni estive della Commissione europea, nel 2022 toccherà il 7,4%. Malgrado tali condizioni, le banche reti, quelle che aderiscono ad Assoreti, nei primi cinque mesi dell’anno (da gennaio a maggio, dati disponibili al momento della scrittura di questo articolo, n.d.r.), raccolgono 21,46 miliardi rispetto ai 56,87 complessivi del 2021, il che corrisponde al 37,7% del totale.
Tenuta sostanziale
Se linearizziamo l’esito, possiamo parlare di tenuta sostanziale: le reti, nonostante i cigni neri, dimostrano di avere stabilizzato la propria clientela. Tuttavia, gli eventi negativi degli ultimi due anni hanno conseguenze sul mix di prodotti. Sempre nei cinque primi mesi del 2022 la quota del risparmio gestito è pari a 8,78 miliardi (40,8% del totale) rispetto ai titoli (4,14 miliardi, 19,3% del totale) e alla liquidità (8,55 miliardi, 39,9%). Nel 2021 i dati erano stati: risparmio gestito: 41,21 miliardi (72,5% del totale); titoli: 2,07 miliardi (3,6%); liquidità: 11,92 (21,0%). Che cosa prevedere
per la seconda parte dell’anno? Arduo ipotizzare una situazione peggiore di quella della prima. Le dimissioni del governo Draghi e le elezioni politiche anticipate del 25 settembre sembrano in via di metabolizzazione nel Paese e se esistevano rischi di aumento dello spread, la Bce ha subito approntato lo scudo del Tip (Transmission Protection Instrument). Credo che il livello di maturità delle reti consentirà alle stesse di ribadire, da luglio a dicembre, quanto conseguito da gennaio a maggio: una tenuta sostanziale sul 2021.
Effetto-metabolizzazione
Per quanto riguarda il risparmio gestito, possiamo supporre che quell’effetto metabolizzazione di cui abbiamo detto consentirà un recupero rispetto al risultato dei primi cinque mesi dell’anno: possiamo attendere che da luglio a dicembre la raccolta del gestito peserà il 50%-55% del totale rispetto al 37,5% dei primi sei mesi. I clienti aumenteranno? Sono convinto di sì circa le reti, organizzazioni intrinsecamente e strutturalmente più veloci nell’offrire prodotti innovativi che stimolano la raccolta; pensiamo ai conti depositi, prodotti sintetici o cosiddetti “bundle”, che declinano l’investimento in nodo graduale. La congiuntura negativa ridimensionerà invece il fenomeno della migrazione dei professionisti dalle banche commerciali, che non vorranno rinunciare alle sicurezze del posto fisso verso le reti. Con una eccezione: i giovani, motivati e in grado di mettersi in gioco. @bluerating_com
Maurizio Primanni ceo di Excellence Consulting
La clientela continuerà ad aumentare mentre frenerà probabilmente il reclutamento dei professionisti ex bancari
BLUERATING n settembre 2022 OPINION | 33
Tutte le premesse di un ultimo trimestre positivo per la consulenza
BLUERATING n settembre 202234 | OPINION
finanziaria Fine anno con il botto?
di Nicola Ronchetti
Una serie di fattori oggettivi e soggettivi ci fanno scommettere su un secondo semestre 2022 e quindi su una chiusura di anno con il botto per le reti dei consulenti finanziari. Partiamo dai fattori oggettivi. Il primo semestre del 2022, che può considerarsi a tutto titolo come un annus horribilis, ha visto il sistema delle reti reggere ai marosi innescati dalle crisi geopolitiche mondiali a cui si è aggiunta da ultima la caduta di uno dei pochi governi credibili della storia della nostra giovane repubblica.
Quota triplicata
Dati Assoreti alla mano, ben sette delle reti che fanno parte dell’associazione hanno registrato un saldo positivo in termini di consistenze patrimoniali rispetto all’anno precedente e nei momenti più volatili il calo non è mai stato superiore ai cinque punti percentuali. Se volgiamo lo sguardo agli ultimi quindici anni la quota di mercato delle reti è triplicata e il patrimonio gestito dalle reti è cresciuto passando dai meno di centocinquanta miliardi del 2007 agli oltre settecento miliardi di euro di fine 2021. Si tratta di un settore sano caratterizzato da una crescita organica consistente e che ha registrato risultati positivi soprattutto nel quinquennio 20162021 caratterizzato da due eventi cruciali: l’entrata in vigore della Mifid 2 e lo scoppio della pandemia. Il modello di servizio delle reti non solo ha saputo reggere alle onde di un mare in tempesta ma
ha dimostrato di saperle cavalcare surfando agevolmente grazie alla capacità di innovare e adeguarsi più agevolmente rispetto alle banche cosiddette tradizionali. Certo non è tutto oro quello che luccica, la volatilità dei mercati ha indotto molti italiani a mantenersi liquidi, nonostante la storia insegni che nei mercati si debba investire con continuità e soprattutto ai minimi, la maturità del settore porterà a una inevitabile concentrazione, il numero dei consulenti finanziari cresce ma meno di quanto auspicato. Il lavoro del consulente finanziario richiede uno spirito imprenditoriale non così diffuso tra chi si occupa della gestione del risparmio degli italiani. Ma anche da questo punto di vista ci sono dati inequivocabili: oltre diecimila sportelli bancari chiusi negli ultimi dieci anni, cinquantamila dipendenti bancari in meno.
Proattività e successo
E proprio sulla figura del consulente finanziario che ci sentiamo di scommettere su un futuro del settore ancora in crescita. Illuminante è stata una frase di un grande banchiere che rivolto ai suoi gestori corporate e private per incitarli al raggiungimento degli obiettivi del prossimo semestre, molto sfidanti, si è lasciato sfuggire un apprezzamento per chi, come i consulenti finanziari, si guadagna il proprio stipendio grazie al raggiungimento degli obiettivi essenzialmente per meriti personali. Certamente la proattività dei consulenti finanziari è un fattore determinante del loro successo parimenti non va sottovalutata la
Nicola Ronchetti founder & ceo di Finer Finance Explorer
Un settore che investe in formazione e innovazione tecnologica non può che avere il vento in poppa anche in futuro
capacità delle mandanti di fornire adeguati supporti. Un settore che si basa su un sistema di retribuzione meritocratico, che opera in un contesto iper regolato, che investe ogni anno in innovazione digitale e in formazione dei propri professionisti e che ha i clienti mediamente più soddisfatti non può che affrontare i prossimi marosi con il vento in poppa. Buona navigazione a tutti i consulenti finanziari e soprattutto a quanti vorranno intraprendere questo bellissimo lavoro sapendo che, pur avendo una mandante alle spalle, il loro successo dipenderà soprattutto dai loro meriti.
BLUERATING n settembre 2022 OPINION | 35
@bluerating_com
ANDREA TELARA @andreatelara
GIANLUIGI RAIMONDI @GianluigiRaimon
Sui mercati finanziari c’è troppa incertezza. I gestori navigano a vista e consigliano prudenza Ma i prezzi delle azioni sono interessanti in un’ottica di medio e lungo termine LA ROTTA DI FINE ANNO OUTLOOK OUTLOOK OUTLOOK OUTLOOK
Sembrava un nemico sconfitto e dimenticato. E invece, in un 2022 turbolento per i mercati finanziari, l’inflazione è tornata a turbare i sonni dei risparmiatori. Proprio l’aumento dei prezzi è l’argomento che attira la maggiore attenzione della comunità finanziaria, vista la sua capacità di erodere nel tempo il valore dei portafogli d’investimento. Quanto durerà questa fiammata inflazionistica che ha portato i prezzi al consumo a crescere dell’8%9% annuo sia in America che
in Europa? In molti, tra gli economisti delle maggiori società di gestione internazionali, si sono posti questo interrogativo. Dopo mesi di preoccupazioni, tra gli asset manager si sta facendo strada un cauto ottimismo, nella convinzione che il carovita abbia raggiunto un picco durante l’estate e sia destinato a calare nei prossimi mesi.
REVIVAL ANNI ’60 “Attualmente negli Usa l’inflazione si attesta ai livelli più elevati da fine anni ’60/
inizio anni ’70”, dice Michael Bazdarich, economist and product specialist di Western Asset, società di gestione parte del gruppo Franklin Templeton. L’esperto aggiunge però alcune considerazioni importanti: “Il contesto odierno presenta alcune importanti differenze rispetto a quel periodo. Oggi l’inflazione è aumentata senza che ci fosse un vero e proprio boom della crescita negli Stati Uniti, 55 anni fa non è andata così. Al momento, inoltre, salari e redditi reali sono in diminuzione, un trend assente
BLUERATING n settembre 202238 | REPORT
Per la prima volta da decenni i risparmi sono minacciati dall’inflazione Patrimoni e caroprez zi QUESTA FIAMMATA INFLAZIONISTICA HA PORTATO I PREZZI AL CONSUMO A CRESCERE DELL’ 8% 9% ANNUO SIA IN AMERICA CHE IN EUROPA 8% 9%
MACRO MACRO
MACRO MACRO
in occasione dell’impennata dell’inflazione negli anni ’60. Per di più, attualmente il divario tra i rincari di beni e servizi appare più ampio che negli anni ’60 e ’70, segno che negli anni ’60 l’inflazione aveva natura monetaria mentre oggi è alimentata dalle restrizioni sul fronte dell’offerta”. L’economista di Western Asset sottolinea che “i prezzi saranno soggetti a forti pressioni ribassiste. Acuiti dall’inasprimento monetario, questi effetti saranno ancora più intensi”.
VICINO AL PICCO
È ottimista su un progressivo allentamento delle pressioni inflazionistiche anche Filippo Garbarino, gestore del fondo Lemanik Global Equity Opportunities, che in un recente commento ha scritto: “Ci si aspetta che l’inflazione raggiunga il suo picco durante l’estate e cominci a scendere verso la fine del 2022. Il contenimento dell’inflazione dovrebbe supportare sia i mercati azionari che quelli obbligazionari. Tuttavia, non è ancora chiaro
in questa fase se la Federal Reserve riuscirà a orchestrare un atterraggio morbido o se perseguirà un forte rallentamento economico per riportare l’inflazione al suo livello target. In ogni caso, dato che le banche centrali stanno parlando di una recessione, essa dovrebbe essere almeno parzialmente già prezzata dal mercato”. Dopo aver portato indietro di 30 anni le lancette dell’orologio, insomma, per molti gestori il caroprezzi dovrebbe ricominciare a planare.
BLUERATING n settembre 2022 REPORT | 39
@bluerating_com
Un ritorno sull’altalena
EQUITY EQUITY EQUITY EQUITY EQUITY EQUITY
“Back to a volatile future”. Ritorno a un future volatile. Si intitola così l’ultimo outlook di metà anno presentato a luglio da BlackRock, la più grande casa di gestione al mondo che ha sintetizzato in poche parole lo scenario dei mercati finanziari. L’inizio del 2022 è stato pessimo per le borse internazionali ma
ora è un po’ troppo presto per intravedere il sereno all’orizzonte.
Anche nei prossimi mesi la volatilità sarà probabilmente una compagna di strada degli investitori. Ovviamente, molto dipende anche dall’orizzonte temporale che un investitore si pone davanti per ottenere dei rendimenti cospicui.
Le azioni sono interessanti del medio termine. Ma nel breve restano volatili
BLUERATING n settembre 202240 | REPORT
In una prospettiva di almeno 5 anni, BlackRock mantiene un sovrappeso sull’equity, nonostante le incertezze sul breve termine.
MARGINI SOTTO PRESSIONE
“Ci aspettiamo che le banche centrali alla fine convivano con un certo livello di inflazione e non trascurino i rischi a breve termine di una stretta monetaria”, hanno scritto gli strategist di BlackRock nel loro outlook.
“Tatticamente, abbiamo ridotto a sottopeso le azioni dei mercati sviluppati, poiché assistiamo a uno stallo dell’attività economica in quest’area geografica, in quanto le banche centrali sembrano destinate a una politica monetaria eccessivamente restrittiva. I margini di profitto aziendali, storicamente elevati, saranno sotto pressione a causa
di un probabile aumento dei costi degli input produttivi”. In altre parole, le banche centrali per BlackRock sembrano nel breve termine decise a frenare l’inflazione schiacciando la crescita e aumentando il rischio che la ripresa post-Covid venga fatta deragliare. Nello specifico, i portafogli azionari di BlackRock hanno un sottopeso sia sugli Stati Uniti che sull’Europa, così come sull’equity britannico. Negli Usa, i gestori della grande casa di gestione d’Oltreoceano (al momento della stesura dell’outlook) ritenevano che le valutazioni dei titoli non fossero scese abbastanza per riflettere in maniera adeguata gli utili più deboli. In Europa, invece, il sottopeso è dovuto al fatto che lo shock dei prezzi energetici all’indomani della tragica guerra in Ucraina ha messo il Vecchio Continente a rischio di stagflazione. Sulla Gran Bretagna, a metà anno la valutazione di BlackRock era underweight principalmente per ragioni “congiunturali”, visto che nel primo semestre le borse d’Oltremanica sono andate meglio di quelle degli altri mercati dei paesi sviluppati, grazie a una notevole esposizione al settore energetico (beneficiario dei rincari delle materie prime). Neutrale invece la posizione dei portafogli di BlackRock su Giappone, Asia e Paesi emergenti. Per Tokyo viene apprezzata la politica monetaria non restrittiva della banca centrale nipponica mentre per la Cina e l’Asia si
intravedono segnali positivi, non tali da giustificare però il sovrappeso. Le incognite legate al rallentamento dell’economia sono infatti ancora troppe. Tra gli emerging market, BlackRock ritiene tuttavia opportuno privilegiare gli esportatori di materie prime, piuttosto che gli importatori. Un po’ più ottimismo sugli Stati Uniti da parte dei gestori di Amundi, che nel loro ultimo outlook di metà 2022 hanno scritto: “Nel passaggio da un’inflazione eccessiva a una crescita insufficiente, gli utili potrebbero essere rivisti al ribasso. Di conseguenza, il posizionamento azionario dovrebbe essere difensivo.
RICERCA DI VALORE
Gli utili degli Stati Uniti sono tradizionalmente più resistenti di quelli della zona Euro, il che conferma la nostra preferenza per le azioni statunitensi. In termini di stile, Value, Quality e dividendi rappresentano un buon mix. Il Value beneficia dell’aumento dei tassi reali, mentre il Quality è la scelta migliore in un ciclo maturo in quanto potrebbe beneficiare sia del picco dell’inflazione. Infine, i dividendi tendono a seguire l’inflazione, rappresentano una parte fondamentale dei rendimenti quando questa si indebolisce e la loro volatilità è limitata”. Cautela di Amundi invece sulle small cap, che vengono giudicate “troppo cicliche”.
BLUERATING n settembre 2022 REPORT | 41
@bluerating_com Le grandi case di gestione mantengono tatticamente un rating underweight sull’equity o una posizione per lo più neutrale
Bond leggeri
Poco attraenti a causa dell’inflazione, ma più appetibili di prima per costruire portafogli diversificati, in grado di bilanciare i rischi assunti sul mercato azionario. È questa, in sintesi, la considerazione dei gestori di molte case d’investimento nei confronti dei titoli obbligazionari, ancora avari di cedole, nonostante la recente inversione di rotta delle banche centrali, che hanno iniziato a rialzare i tassi d’interesse. Con un’inflazione al 7% 8% su entrambe le sponde dell’Atlantico, però, è ancora difficile considerare appetibili molti bond quotati sui mercati internazionali, soprattutto nel segmento dei titoli di stato. Strategicamente, in un’ottica di medio e lungo termine, l’ultimo outlook di metà anno indicava ancora un sottopeso sul segmento del credito, considerando più opportuno assumere rischi sul settore azionario piuttosto che sull’obbligazionario. In particolare, BlackRock consiglia ancora molta prudenza con i titoli di stato, privilegiando quelli di breve scadenza. Tuttavia, anche nel segmento del reddito fisso così pieno di incognite, la casa di gestione d’Oltreoceano vede del valore in alcune categorie di titoli come i bond emergenti in valuta locale, che
con i loro rendimenti elevati possono compensare l’azione erosiva dell’inflazione sui risparmi. Tatticamente BlackRock apprezza anche i bond indicizzati alla crescita dei prezzi (inflation linked), in un’ottica difensiva. Nel mese di luglio, sono arrivate le previsioni della maggiore casa di gestione internazionale del segmento obbligazionario: Pimco, che ha presentato il suo secular outlook, cioè lo scenario a medio e lungo termine.
ALLOCAZIONE ROBUSTA “Guardando al futuro”, hanno scritto i gestori di Pimco, “anziché fare la corsa ai rendimenti crediamo che nella costruzione dei portafogli gli investitori si adopereranno per ottenere allocazioni più robuste e rafforzare la resilienza a fronte di un contesto di maggiore incertezza per la volatilità macroeconomica e di mercato, nonché più incerto sul versante del sostegno da parte delle banche centrali. Da parte nostra, punteremo a potenziare la resilienza dei portafogli che gestiamo per conto dei clienti e a trarre benefici nelle fasi di volatilità dei mercati. La diversificazione merita un approfondimento a sé. Così come le imprese diversificano le loro filiere di approvvigionamento, gli
investitori possono diversificare i portafogli alla luce dei fattori e dei rischi geopolitici. Gli esiti sorprendenti sono possibili, come testimonia il rapido isolamento della Russia dal sistema finanziario globale. Esiste la possibilità che governi e imprese siano chiamati a schierarsi per una o l’altra parte nelle divisioni geopolitiche, siano esposti a rischi di sanzioni, di controllo dei capitali e in ultimo di confisca. Oltre alla diversificazione in diverse classi di attivo anche queste considerazioni di stampo
Sottopeso dei gestori sulle obbligazioni
BLUERATING n settembre 202242 | REPORT
geopolitico possono avere implicazioni per le decisioni d’investimento e i premi al rischio richiesti”. In uno scenario così complesso, Pimco ritiene il settore obbligazionario del medio periodo abbia dunque una funzione importante nell’asset allocation, con rendimenti bassi ma pur sempre sopra lo zero.
OCCHIO AI TIPS
“Le obbligazioni, a livelli di rendimento più elevato, dovrebbero svolgere un ruolo importante nel conferire
resilienza in portafogli diversificati”, hanno scritto i gestori nel loro secular outlook, con un’aggiunta: “Riteniamo che i titoli del Tesoro americano indicizzati all’inflazione (Tips) offrano una copertura a prezzo ragionevole rispetto a sorprese al rialzo dell’inflazione. I Tips americani scontano un ritorno dell’inflazione sul target della Fed del 2% in 12 -18 mesi. Questo è in linea con il nostro scenario di base ma un tale esito non è affatto garantito”.
BLUERATING n settembre 2022 REPORT | 43
@bluerating_com C’è interesse tra gli strategist dei fondi verso i titoli indicizzati all’aumento dei prezzi FIXED INCOME FIXED INCOME FIXED INCOME FIXED INCOME
COMMODITY COMMODITY COMMODITY
COMMODITY
L’incognita recessione
Gas naturale ai massimi storici, rame in recupero, petrolio e oro in discesa. Commodity agricole in stand-by. Questa, in estrema sintesi, la descrizione degli andamenti delle principali materie prime quotate negli ultimi mesi. In tale scenario, ecco di seguito le ragioni delle rispettive tendenze. Mentre il gas continua a registrare nuovi record (e non solo in Europa ma anche in Asia), complice in ottica di breve termine un’ennesima
interruzione delle forniture da parte del colosso russo Gazprom legate a interventi di manutenzione (almeno stando alle dichiarazioni ufficiali) e in ottica di medio-lungo termine il protrarsi della guerra in Ucraina e delle conseguenti sanzioni alla Russia di Putin, le quotazioni del petrolio rimangono depresse a ridosso dei recenti minimi semestrali al di sotto della soglia tecnica e psicologica dei 90 dollari per barile.
“Per il greggio a pesare sulle quotazioni è il potenziale impatto di un possibile accordo sul nucleare con l’Iran e le ripercussioni sulla domanda, specie di marca cinese, derivante dalle recenti correnti recessive con i principali dati macroeconomici mondiali in deciso peggioramento”, afferma Michael Palatiello, amministratore delegato e strategist di Wings Partners Sim
IL GREGGIO E L’IRAN
L’incertezza sull’andamento dell’economia condiziona le materie prime
BLUERATING n settembre 202244 | REPORT
Al contempo, il dollaro è tornato sui recenti massimi di periodo, negoziando sul limitare della parità contro euro. Uno scenario che grava sulle commodity in generale (quotate in dollari) e sull’oro in particolare, da sempre particolarmente sensibile alle dinamiche del biglietto verde. Così, benché l’operatore internazionale nei metalli preziosi Hereaus ritenga che la domanda indiana di oro nel 2022 superi quella cinese, le quotazioni del metallo giallo restano per il momento depresse e ormai prossime alla soglia dei 1.700 dollari. E in scia all’oro si muove anche l’argento, il cui prezzo relativamente contenuto (19 dollari per oncia circa) contribuisce però a un sempre maggior impiego industriale per un’ampia varietà di settori. Nella produzione di smartphone, per esempio, l’uso di componenti in argento diventa via via più ampia vista l’elevata conduttività e l’eccellente schermatura magnetica è sempre più diffuso. Inoltre, secondo il Silver Institute la domanda di argento industriale (senza considerare la richiesta da parte del settore fotovoltaico) crescerà del 4,6% quest’anno fino a un massimo record di circa 410 milioni di once. Il 13,2% in più rispetto al rimbalzo registrato dopo la crisi pandemica del 2020. Sempre restando nel settore dei metalli preziosi (che però hanno anche una valenza industriale), il palladio è di recente tornato sugli scudi muovendosi a ridosso dei 2.100 dollari per oncia in scia
alle incognite derivanti dalle esportazioni russe (Mosca è big mondiale dell’offerta con in Sudafrica). Passando poi ai metalli esclusivamente industriali, il rame (le cui quotazioni sono ritenute il “termometro dell’economia mondiale”) è tendenzialmente in rialzo dalla seconda metà dello scorso mese di luglio in scia alla tenuta della domanda in Cina, ma i ribassisti hanno dalla loro, oltre alla forza del dollaro, anche e soprattutto il pessimismo sull’economia globale, i dati sull’inflazione in Germania e Giappone e le dichiarazioni dei banchieri centrali europei e statunitensi che suggeriscono i rapidi aumenti dei tassi di interesse continueranno anche nei prossimi mesi.
IL REBUS CINA
“È improbabile che la domanda cinese possa accelerare data la crisi del mercato immobiliare nel Paese e visto che la costruzione di infrastrutture non è abbastanza rapida e l’export è debole”, avverte Carsten Menke, analista di Julius Baer. Infine le principali materie prime agricole (grano, granoturco e soia) sono attualmente tutte in trading range, ovvero mostrano un andamento laterale, sinonimo di un’incertezza globale combattuta tra il ritenere che l’offerta scarseggerà (a causa della guerra o dei problemi comunque legati all’approvvigionamento) o che la a mancare sarà la domanda a causa della potenziale recessione.
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Per il petrolio a pesare di più sono soprattutto le ripercussioni sulla domanda che derivano dalla congiuntura del Pil in Cina
BLUERATING n settembre 2022 REPORT | 45
Qualche dollaro in più
Il
L’attuale downtrend del cambio tra euro e dollaro è iniziato a giugno di quest’anno. Da allora (dati aggiornati all’ultima settimana di agosto) la moneta unica ha perso oltre il 18%, arrivando fino a scendere al di sotto della parità a metà luglio. I dati macroeconomici a partire dall’inflazione e dai dati su lavoro e consumi e, soprattutto le prospettive di tenuta dell’economia, d’altronde sono andati via via peggiorando in Europa. Certo, non è che gli Stati Uniti negli ultimi mesi abbiano brillato in tal senso. Ma comunque al di là dell’Atlantico le stime restano meno negative per il futuro. In questo scenario, la domanda che sorge spontanea è se l’euro/dollaro abbia raggiunto il fondo oppure si profila una continuazione della discesa con nuovi record per il biglietto verde. Molto dipenderà dalle prossime decisioni di politica monetaria delle banche centrali, a cominciare da quella europea.
REBUS A FRANCOFORTE Nel dettaglio secondo Federico Vetrella, market strategist di IG Italia, la Banca centrale europea potrebbe considerare un nuovo aumento di 50 punti base nella prossima riunione di settembre alla luce del dato sull’inflazione relativo al mese di luglio (8,9%).
“Dopo decenni di politica monetaria ultra-espansiva”, spiega Vetrella, “ora la Bce sta cercando di riportare le pressioni inflazionistiche intorno al target del 2% annuo”.
Tuttavia, Vetrella non esclude che nel medio periodo la Bce possa optare per un calmieramento dell’inflazione fino a livelli un po’ più elevati del 2% (intorno al 3%-4%) visto che la crescita dei prezzi è dovuta in gran parte all’aumento record delle quotazioni di petrolio e gas naturale a causa della guerra in Ucraina. Nel frattempo, ad aggravare la situazione, ad agosto l’indicatore Zew relativo al sentiment sulla locomotiva tedesca è peggiorato a -55,3 punti dai -53,8 punti del mese precedente. Un dato peggiore delle previsioni degli analisti, che stimavano invece un dato invariato a causa specialmente delle rinnovate pressioni energetiche che causano gravi ripercussioni sulle economie europee e in particolar modo sulla Germania che vede sempre più tangibile il rischio di una prossima recessione qualora la crisi energetica dovesse continuare ad aggravarsi, così come confermato dal presidente della Bundesbank, Nagel Per quanto riguarda invece gli Usa, secondo gli analisti di
Il biglietto verde sarà forte sulla sterlina. Per l’euro sarà determinante la Bce
BLUERATING n settembre 202246 | REPORT
costo del denaro è in rialzo su entrambe le sponde dell’Atlantico ma con ritmi differenti che sono in grado di influire sui tassi di cambio
CURRENCY CURRENCY CURRENCY
CURRENCY
Credit Suisse, contrariamente che in Europa l’inflazione (scesa ad agosto all’8,5% dal precedente 9,1% e contro un consensus dell’8,7%) ha ormai verosimilmente raggiunto il suo picco, ma la rigidità dei mercati del lavoro e residenziale manterrà l’inflazione al di sopra del 3%, almeno fino alla fine del 2023.
MANOVRE IN VISTA
“Prevediamo”, affermano da Credit Suisse, “altri 125 punti base di rialzi da parte della Federal Reserve statunitense entro la fine dell’anno, con un ulteriore rialzo nel primo trimestre del 2023”. Il tutto si inserisce quindi in un contesto dove si parla sempre
più di recessione “soft” in arrivo per gli Usa, secondo Vontobel Discorso a parte merita poi il Regno Unito, dove la crescita sta rallentando a un ritmo molto elevato. Tanto che Credit Suisse stima che una recessione a partire dal quarto trimestre di quest’anno al terzo trimestre del prossimo anno. A peggiorare lo scenario c’è poi l’inflazione, ai massimi degli ultimi 40 anni, mantenendo la Bank of England su posizioni aggressive. Considerato il difficile contesto macroeconomico e politico, “riteniamo che la sterlina rimarrà debole, in particolare nei confronti del dollaro americano”. Più in particolare,
a detta dell’istituto elvetico, il cambio sterlina/dollaro dovrebbe scendere nel tempo e puntare a quota 1.16 da qui a tre mesi con una leggera ripresa verso quota 1.18 entro i prossimi 12 mesi, ma dipenderà in particolare dai progressi compiuti sul fronte dell’inflazione e della politica. Ultimo, ma non certo meno importante elemento da notare in campo valutario, il franco svizzero si rafforza: rispetto all’euro la divisa rossocrociata ha messo a segno un rialzo del 35% dalla seconda metà di luglio (violando la parità) e, rispetto al dollaro Usa, nello stesso periodo ha guadagnato il 3% circa.
BLUERATING n settembre 2022 REPORT | 47
@bluerating_com
ESGESGESGESG
L’onda verde dei listini
Azioni, bond altre asset class. Ormai gli investimenti Esg che seguono le tematiche ambientali, sociali e di governance interessano trasversalmente tutta l’industria finanziaria. Non a caso i gestori di Amundi, nel loro outlook sulla seconda parte del 2022, hanno dedicato proprio agli Esg un intero capitolo del report, analizzandone le valutazioni di mercato.
MASSE IN AUMENTO
“Negli ultimi anni”, hanno i gestori di Amundi, “gli investimenti Esg sono emersi come un’onda anomala che ha spazzato via tutti gli approcci d’investimento sul suo cammino. Le masse gestite focalizzate sugli Esg hanno raggiunto i 5.800 miliardi di dollari nel 2021, un anno durante il quale hanno registrato una crescita impressionante del 208%
“Riteniamo che in media la maggior parte degli asset Esg sia valutata correttamente, aggiungono gli esperti di Amundi; “tuttavia, alcuni asset molto specifici, solitamente associati alle strategie tematiche o agli asset green, possono presentare temporaneamente valutazioni molto elevate rispetto al mercato generale. A fine marzo, stimiamo il premio P/E degli Sri rispettivamente al 23,5% e al 17,2% rispetto ai loro omologhi standard della zona Euro e del Nord America. Queste nicchie richiedono un’analisi più approfondita per determinare se il premio è giustificato. Al di là del puro aspetto valutativo, le considerazioni ambientali, sociali e di governance hanno completamente ridisegnato l’approccio del settore finanziario alla sostenibilità. Questi criteri extra-finanziari hanno fornito
agli investitori un approccio olistico alla gestione del rischio, consentendo una piena comprensione delle società in cui investono. Il loro contributo è tale che gli investimenti Esg sono diventati il nuovo standard del settore finanziario.
FENOMENO DURATURO
“Questi cambiamenti ci sembrano irreversibili. Inoltre, gli investimenti Esg beneficiano di un contesto favorevole che ne favorisce il profondo radicamento nella nostra vita quotidiana e sono espressione del desiderio espresso dalla società civile di salvare il pianeta. Da un punto di vista razionale, le sfide che la società si trova ad affrontare (transizione energetica e disuguaglianza sociale) richiedono investimenti colossali”.
Gli Esg sono diventati ormai una vera e propria asset class indipendente
@bluerating_com
BLUERATING n settembre 202248 | REPORT
Con un approccio flessibile e diversificato, puntiamo a trarre vantaggio dalle mutevoli condizioni di mercato e dalle opportunità di investimento sostenibile e a impatto positivo, investendo in diverse asset class tra cui azioni, obbligazioni societarie, governative e green, infrastrutture e liquidità. Il fondo è classificato come Art.9 del Regolamento SFDR.
leggere il Prospetto informativo e il Documento di Informazioni Chiave per gli Investitori, che illustrano i rischi di investimento associati a questi fondi e che descrivono i diritti degli investitori. Le informazioni qui contenute non sostituiscono una consulenza indipendente in materia di investimenti. M&G Luxembourg S.A. può decidere di terminare gli accordi presi per la commercializzazione in base al
sulla distribuzione transfrontaliera. Informazioni sulla gestione dei reclami sono disponibili in italiano presso www.mandg.
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Comunicazione di marketing. Ad uso esclusivo di investitori qualificati. M&G (LUX) SUSTAINABLE ALLOCATION FUND Capitale a rischio Il presente documento è concepito a uso esclusivo di investitori qualificati. Non destinato alla distribuzione ad altri soggetti o entità, che non devono basarsi sulle informazioni in esso contenute. Queste informazioni non costituiscono un'offerta o una sollecitazione di offerta per l'acquisto di azioni di investimento di uno dei Fondi qui citati. Gli acquisti relativi a un Fondo devono basarsi sul Prospetto Informativo corrente. Copie gratuite degli Atti Costitutivi, dei Prospetti Informativi, dei Documenti di Informazione Chiave per gli Investitori (KIID) e delle Relazioni annuali e semestrali sono disponibili presso M&G Luxembourg S.A. Tali documenti sono disponibili anche sul sito: www.mandg.com/investments/professional-investor/it-it. Prima della sottoscrizione gli investitori devono
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MAY 22 / 729902
Il por tafoglio si allarga
Banca Generali arrichisce l’offerta collocando certificati anche sul secondario
di Andrea Barzaghi
Banca Generali amplia l’offerta di soluzioni di risparmio amministrato con una iniziativa interamente dedicata al mondo dei certificates.
La banca guidata da Gian Maria Mossa ha infatti ampliato il raggio d’azione su questi strumenti, diventando il primo distributore ad aprire una finestra anche sul mercato secondario rivolta a tutti gli operatori di mercato. Lavorando a quattro mani con i propri partner emittenti, Banca Generali ha
infatti iniziato a promuovere una selezione di strumenti in secondario che possono essere acquistati direttamente sul listino di Borsa Italiana. “La fase di forte volatilità dei mercati che stiamo vivendo da inizio anno, unita ai rialzi dei tassi in corso da parte delle banche centrali, dimostra ancora una volta che non esistono prodotti d’investimento per ogni stagione. Per questo abbiamo lavorato su un nuovo servizio dedicato al mercato secondario che ci consente di aumentare il livello di servizio per i nostri clienti, guidandoli nelle diverse opportunità che si creano nel contesto attuale”, commenta Melania D’Angelo, responsabile risparmio amministrato di Banca Generali.
Rendimenti e protezione
In particolare, il team di BG Certificates Hub (la struttura creata da Banca Generali per la gestione del mondo dei certificati) sta dando vita a una serie di soluzioni Phoenix Memory dai tratti fortemente protettivi (con barriere del 50% o inferiori), ma comunque in grado di offrire rendimenti appetibili per gli investitori. Inoltre, a seguito del rialzo dei tassi cominciato a inizio estate, sono nate una serie di soluzioni Equity Protection che ripercorrono la medesima logica di coniugare protezione e rendimento. Per facilitare la selezione dei prodotti da parte della rete di private banker,
inoltre, Banca Generali ha messo in campo un ricco palinsesto di webinar periodici finalizzati ad approfondire le opportunità nelle diverse fasi di mercato. “Il lavoro del nostro team non si focalizza solo sulla fase di selezione e scelta dei certificati, ma punta anche sulla creazione di valore aggiunto nel post collocamento che è cruciale per elevare il livello del servizio che la nostra rete di banker mette a disposizione dei propri clienti. Proprio per questo abbiamo dato vita ad altre iniziative finalizzate ad accompagnare i prodotti in tutta la loro fase di vita”, aggiunge ancora D’Angelo. Quelle sul mercato secondario non sono infatti le uniche novità messe in campo da Banca Generali nella sfera dei certificati in questo 2022. Il team della banca private ha infatti alzato il livello del servizio anche nel campo dei nuovi collocamenti in primario. Tra queste, c’è l’innovativa video brochure dedicata a ogni singolo collocamento che i banker della rete del Leone possono condividere direttamente coi clienti, tramite e-mail e WhatsApp, per facilitare la comprensione e le informazioni di ciascun prodotto.
Report personalizzati
Un approccio che Banca Generali ha portato anche all’interno della piattaforma di home banking dove da qualche mese è già disponibile per tutti i clienti un report
50 | RETI MERCATO / 1 BLUERATING n settembre 2022
Abbiamo lavorato su un nuovo servizio che ci consente di aumentare le opportunità per i clienti Melania D’Angelo responsabile risparmio amministrato di Banca Generali
personalizzato per singolo certificato collocato da BG e aggiornato quotidianamente per rimanere sempre informati in tempo reale sulle singole posizioni in portafoglio. Innovazioni che confermano dunque l’approccio innovativo del servizio di Banca Generali nel campo dei certificate. Nato a fine 2018, il progetto della banca nel campo dei certificates è stato costruito intorno ad un vero e proprio hub che si basa su una innovativa piattaforma multi emittente in cui si mixa l’offerta dei principali operatori a livello nazionale e internazionale.
Soluzioni su misura La costruzione di soluzioni su misura per le differenti esigenze patrimoniali e fasi di mercato ha consentito a Banca Generali anche una importante spinta nella raccolta. Da inizio progetto, infatti, il servizio ha già portato in dote oltre 2 miliardi di euro di collocamenti, offrendo ai private banker del Leone un alleato alternativo per gestire parte dei portafogli della clientela e rispondere con efficacia alle differenti fasi dei mercati. “Oggi la nostra infrastruttura ci consente di aprire finestre di collocamento con un panel diversificato di prodotti. Il nostro obiettivo è quello di venire incontro ai bisogni della nostra rete e dei loro clienti con soluzioni ad hoc”, conclude D’Angelo.
RETI MERCATO / 1 | 51
@bluerating_com
Rotta sul private market
Perché investire nell’economia reale dà efficienza ai portafogli nella fase attuale
di Antonio Marangi
La fase di mercato che stiamo attraversando è quella tipica di un iniziale ciclo recessivo, innescato dalla lotta all’inflazione da parte delle banche centrali. Molti indizi portano in questa direzione: la curva dei rendimenti è invertita, l’andamento del settore immobiliare e di molte materie prime è in linea con altri episodi recessivi,
gli indicatori di sentiment dei consumatori e dello small business seguono in coerenza. Questo vale per gli Usa e per l’Ue, dove il problema è amplificato dalle incertezze sul gas.
Identificare le aspettative Gli impatti negativi su azioni e bond si sono già fatti sentire nelle performance dei portafogli. La crisi in corso ha evidenziato la necessità di identificare
correttamente le aspettative del risparmiatore, soprattutto nel lungo termine. È già l’approccio necessario per gli investimenti azionari, ma oggi non solo. Una soluzione in questa prospettiva può venire dalla maggiore apertura verso nuove asset class, con opportunità di diversificazione e di rendimento alternative, senza inseguire le mode ma attraverso una strategia scientifica e di lungo termine.
BLUERATING n settembre 202252 | RETI MERCATO / 2
In questo senso, l’ambito dei mercati privati offre una buona efficienza al portafoglio, grazie alla potenziale bassa correlazione con i mercati pubblici. Richiede una pianificazione di portafoglio maggiore, dove la componente temporale di medio e lungo termine esercita una funzione chiave. Questi investimenti, se ben declinati all’interno di un processo di consulenza organizzato, portano diversi vantaggi nei portafogli, in quanto riescono a sfruttare fattori di performance/volatilità non ottenibili con gli investimenti tradizionali. Un grande pregio dei mercati privati è rappresentato poi dalla concretezza degli impatti diretti sul tessuto produttivo, ovvero sull’Economia Reale. Investire in Economia Reale vuol dire investire su quelle aziende, di dimensioni contenute e con un forte radicamento locale, che necessitano forme di finanziamento alternative e più adatte ai loro bisogni rispetto al classico canale bancario. Il circolo virtuoso che si crea da questa collaborazione è chiaro e porta grandi vantaggi sia alle imprese che agli investitori. Ma vediamo quanto e come: all’estero il peso degli investimenti in alternativi sui portafogli dei clienti è in crescita e già superiore al 10% degli aum, su fasce di clientela private e su Hnwi. In Italia siamo ben al di sotto, ma la percezione sta lentamente cambiando, grazie soprattutto a un costante lavoro di formazione sui consulenti finanziari, all’introduzione nei portafogli modello delle asset class alternative e alla recente revisione della normativa in merito alle soglie
minime di per questi prodotti. Uno dei fattori che ci teneva disallineati rispetto ad altri paesi europei era infatti la normativa sui limiti di accesso per queste soluzioni, finora molto restrittivi. Per lungo tempo si è parlato di necessità di democratizzazione degli alternativi e ora finalmente ci siamo. Grazie alla recente revisione delle soglie minime di investimento in Fia per la clientela assistita da un servizio di consulenza (soglia passata dai 500mila ai 100mila euro) nuovi investitori potranno beneficiare di queste opportunità.
Soglie più basse per l’Eltif Inoltre, anche la normativa sugli Eltif (veicoli d’investimento dedicati alle Pmi) è tarata per minimi ancora più bassi, ovvero 10mila euro. Stiamo dunque vedendo un maggiore interesse e una maggiore penetrazione di queste soluzioni, che aiutano a rendere i portafogli meno correlati ai mercati tradizionali e con maggiori possibilità di performance. È chiaro: ci vogliono figure preparate e proattive per illustrare le opportunità collegate all’economia reale e a un corretto utilizzo del fattore tempo o a quello della illiquidità, ma questo è proprio parte integrante del nostro processo di consulenza evoluta. Grazie alla continua formazione alla nostra rete di consulenti finanziari e alle opportunità offerte dal recente ingresso nel gruppo Banca Finint, siamo già oggi in grado di portare a una platea di clienti ancora più ampia questa nuova filosofia di approccio agli investimenti.
@bluerating_com
L’ingresso nel gruppo Banca Finint ci permette di rivolgerci a una platea più ampia di clientela
Antonio Marangi amministratore delegato di Banca Consulia, oggi Finint Private Bank
BLUERATING n settembre 2022 RETI MERCATO / 2 | 53
Nuovo contratto
Dibattito per un diverso inquadramento dei consulenti
di Andrea Barzaghi
Un nuovo contratto per i consulenti finanziari, sganciato dalle logiche tipiche degli agenti commerciali, che nulla hanno a che fare con le problematiche legate agli investimenti e al risparmio.
La proposta è arrivata alla fine di luglio da Manlio Marucci, presidente di Federpromm e ha raccolto molte adesioni.
In un sondaggio sulle pagine di Bluerating.com, sito web della nostra testata, gli utenti hanno aderito all’idea quasi all’unanimità. Sull’argomento è intervenuto anche Luigi Conte, presidente di Anasf, con nun messaggio inviato in esclusiva a Bluerating.com
Rapida evoluzione
“La rapida evoluzione che negli ultimi anni”, ha scritto Conte, “ha caratterizzato la nostra attività professionale richiede ai diversi stakeholder una partnership per una più moderna configurazione degli aspetti giuridico-contrattuali che definiscono e regolamentano i rapporti tra consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e intermediari. Tema per cui Anasf ha suonato un campanello di allarme già nel lontano 2011 in occasione del Congresso nazionale di Perugia, che ha portato nel 2014 alla stesura di una proposta concreta di un nuovo contratto, stilata con l’intento di
L’Anasf ha fatto una proposta strutturata di cambiamento già nel 2014
rendere la professione più appetibile e adeguata alla realtà lavorativa. Il contratto europeo di consulenza finanziaria proposto intendeva valorizzare l’attività professionale con un modello comune per la categoria, che ciascuna società mandante avrebbe potuto adattare sulla base delle proprie esigenze, della struttura societaria, dei propri aspetti caratterizzanti”.
@bluerating_com
di Fabrizio Tedeschi
SINGOLARE SENTENZA
Semplice, ma piuttosto singolare la motivazione della decisione del giudice di pace di Varallo in merito a una lite tra un cliente e Poste Italiane sulla vexata quaestio dei buoni postali fruttiferi recanti una modifica con un semplice timbro. Il giudice prende atto della decisione favorevole al cliente da parte dell’Abf, ma non basa la sua decisione sulle prove e motivazione di quel “lodo”, bensì si appella al fatto che l’intermediario non abbia provveduto ad adempiere al pagamento di quanto richiesto dal cliente. In breve, la sanzione morale della pubblicità del mancato rispetto della decisione dell’Abf diviene prova della ragione del cliente e del torto dell’l’intermediario. Assolutamente singolare e priva di ogni nesso logico. Con ogni probabilità la decisione è giusta o, se si preferisce, equa, ma è totalmente errata nella sua motivazione. In primo luogo l’Abf non può imporre pagamenti a nessuno e quindi la violazione del lodo può costituire un atteggiamento non etico ma non antigiuridico. In secondo luogo il mancato pagamento di un danno, non costituisce prova del danno stesso. A maggior ragione nel caso di specie poiché la decisione dell’Abf è un’obbligazione solo morale non vincolante. Quello che può essere posto a base della decisione di un giudice è solo la prova. Questa può essere costituita dalla decisione motivata dell’Abf, ma soprattutto dalla documentazione che è stata prodotta nel corso dell’arbitrato e che dev’essere riproposta in giudizio per il vaglio del magistrato.
tedeschi@alezio.net
luci&ombre
54 | RETI MERCATO / 3 BLUERATING n settembre 2022
Recruiting sotto il sole
Non si è fermato neanche in estate il processo di crescita della rete del gruppo Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking. Nel periodo 1° gennaio - 30 giugno 2022 nelle reti Fideuram, Sanpaolo Invest e IW Private Investments sono stati inseriti 178 nuovi private banker. Il numero complessivo dei consulenti delle 3 reti, al 30 giugno, risultava pari a 5.495 professionisti. Ecco alcuni ingaggi di rilievo del mese.
Per Fideuram Sara Chiarotto (1) in Piemonte; Costanza De Rosa (2) in Lombardia; Mauro Plucani in Emilia Romagna e Maddalena Tamma (3) in Puglia. Nella rete di Sanapaolo Invest (che conserva il proprio brand nonostante la recente incorporazione nella capogruppo), è entrata invece Marianna Ziliani (4) in Lombardia.
PORTE APERTE AI GIOVANI
contropelo di Giuseppe Santorsola
LA RECESSIONE NEGATA
Non è agevole, questa volta più di altre, considerare le prospettive nei prossimi mesi. Osservo una costante negazione della eventualità di una recessione, anche da parte delle istituzioni internazionali indipendenti, oltre che delle banche centrali.
In particolare, questo quadro sembra riguardare l’Italia i cui dati, all’inizio del terzo trimestre appaiono migliori delle attese e nel confronto con i consueti paesi di riferimento.
Il momento elettorale e l’incertezza del risultato si stagliano peraltro come un fattore determinante per proseguire o invertire il trend.
Advisor in banca
Nel mese di agosto si aperta una campagna per il recruiting di financial advisor anche nel mondo bancario. Ad attuarla è il gruppo Intesa Sanpaolo che ha dato il via a un programma di arruolamento di consulenti finanziari junior e senior. Quest’ultimi devono essere iscritti all’Albo Ocf e possedere un diploma o una laurea e avere esperienza pluriennale.
La rete di consulenti finanziari Credem ha avviato un progetto denominato “What’s New” per affiancare i giovani nell’accesso alla professione di consulente finanziario. In particolare, l’obiettivo della rete guidata da Moris Franzoni, è raggiungere quota 20 professionisti “in erba” inseriti entro la fine dell’anno. Ai giovani saranno erogate 40 ore pro capite di formazione finalizzata alla preparazione dell’esame per l’iscrizione all’Albo Ocf.
Ingaggio a Venezia
Entra in Südtirol Bank un dipendente di Intesa Sanpaolo: Luca Ortolan, la cui carriera è iniziata nel 1988. Con un portafoglio clienti di oltre 25 milioni di euro, Ortolan si occuperà anche di creare una struttura di consulenti finanziari nel territorio di Venezia grazie anche a due uffici di financial advisor già aperti a Mestre e Strà.
Quanto acquisito nei primi sei mesi mette al riparo da dati troppo negativi a fine anno. Il periodo estivo beneficia dell’effetto trainante del turismo. L’ultimo quadrimestre non consente alcuna previsione tecnica quanto solo letture condizionate da crisi geo-politica, andamento dei prezzi raw (cioè alla base dei processi produttivi) ed esito elettorale.
L’impatto più pericoloso potrebbe manifestare effetti nel 2023; sarebbe auspicabile partire da livelli più elevati possibili del recupero del Pil del 2019. I tassi reali restano fortemente negativi nell’area Ue, lo spread, dopo il rialzo, si muove in una fascia ristretta di volatilità e le commodity sembrano aver esaurito l’effetto speculativo. Non è affermazione socially correct, ma l’effetto bellico appare in stallo, notizia non positiva in sé, ma gestibile in area economica con impatto più tranquillo in campo finanziario.
santorsola@uniparthenope.it
Moris Franzoni / Credem
56 | VALZER POLTRONE
BLUERATING n settembre 2022
1 2 3 4
12 PREMI FISSI MEMORY CASH COLLECT SU PANIERI DI AZIONI
Dodici
Premi
Premi
ssi mensili non condizionati dall’andamento dei Sottostanti e Barriera no al 50%
Rimborso
I Certificate 12 Premi Fissi Memory Cash Collect su Panieri di azioni consentono di ottenere un premio fisso per i primi dodici mesi. Inoltre, dal tredicesimo mese di vita, i Certificate pagano potenziali premi mensili con Effetto Memoria nelle date di valutazione mensili purché le azioni che compongono il paniere quotino tutte a un valore pari o superiore al Livello Barriera (fino al 50% del rispettivo valore iniziale). A partire dal dodicesimo mese di vita, i Certificate possono scadere anticipatamente qualora nelle date di valutazione mensili tutte le azioni che compongono il paniere quotino a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio mensile, il Valore Nominale oltre gli eventuali premi non pagati precedentemente (c.d. Effetto Memoria).
se la quotazione di
NLBNPIT1AIZ1
NLBNPIT1AJ01
NLBNPIT1AJ35
NLBNPIT1AJ43*
NLBNPIT1AJ68*
AZIONI SOTTOSTANTI
Eni SpA, Enel, Tenaris SA 60% 0,75%
Unicredit, Mediobanca, Banco BPM 50% 0,85%
Stellantis NV, Porsche Automobil Holding SE, MercedesBenz Group AG 60% 1,00%
Stellantis NV, Tesla Inc, Lucid 50% 1,85%
Leonardo, Safran, Bae System 60% 0,85%
NLBNPIT1AJ92* Advanced Micro Devices Inc, Zoom, Uber 50% 1,20%
NLBNPIT1AJB0*
Air France, Easyjet, Airbus 50% 1,10%
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate leggere attentamente il BaseProspectusfortheissuanceofCertificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 01/06/2021, come aggiornato da successivi supplementi, la Nota di Sintesi e le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID) ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate . L’investimento nei Certificate comporta il rischio di perdita totale o parziale del capitale inizialmente investito, fermo restando il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante allo strumento del bail-in. Ove Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui Certificate siano acquistati o venduti nel corso della sua durata, il rendimento potrà variare. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it. Gli importi espressi in percentuale (esempio 0,75%) ovvero espressi in euro (esempio 0,75 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge * Il Certificate è dotato di opzione Quanto che lo rende immune dall’oscillazione del cambio tra euro e la valuta del sottostante
tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate rimborsa il Valore Nominale più il premio con Effetto Memoria; se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito). A scadenza, se il Certificate non è scaduto anticipatamente, sono due gli scenari possibili:
premi
ISIN
LIVELLO BARRIERAPREMI MENSILI, FISSI E CONDIZIONATI
MESSAGGIO PUBBLICITARIO
fissi mensili per i primi dodici mesi compresi tra lo 0,75%1 e l’1,85% del Valore Nominale
mensili potenziali dal tredicesimo mese compresi tra lo 0,75% e l’1,85% del Valore Nominale con Effetto Memoria, fino a scadenza Barriera Premio e a Scadenza fino al 50% del valore iniziale dei sottostanti Scadenza a tre anni (14 aprile 2025)
condizionato del capitale a scadenza Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana CARATTERISTICHE PRINCIPALI: SCOPRILI TUTTI SU investimenti.bnpparibas.itIl Certificate è uno strumento finanziario complesso
Non manipolare i clienti
di Gaetano Megale
All’assioma: “Non si può non comunicare”, si può aggiungere: “Non si può non persuadere”. Infatti, la persuasione non è una scelta in quanto con la comunicazione le persone comunque cercano di influenzare, far cambiare atteggiamenti e credenze e indurre gli altri all’azione.
Gaetano Megale independent ethics advisor
Ciò è particolarmente evidente per le professioni consulenziali laddove la persuasione dell’utente può tuttavia assumere la forma virtuosa del convincimento o quella patologica della manipolazione
Intenzioni alla luce del sole Un fattore decisivo si riferisce alle intenzioni del consulente e se queste siano rivelate o meno. Nel caso del convincimento, il consulente dichiara in modo onesto i suoi scopi e le modalità di perseguirli, evidenziando la loro coincidenza con gli interessi dell’utente, affinché quest’ultimo possa avere la possibilità di valutarli e dunque accertarli o meno. Nel caso della manipolazione, il consulente si propone in funzione
dei desiderata dell’utente, individuati mediante una intervista specifica, al fine di presentarsi come, “sono come tu mi vuoi”. Inoltre, sono importanti le modalità della comunicazione. Infatti, il convincimento si basa sul riconoscere e incoraggiare il libero arbitrio e l’autonomia dell’utente mediante un processo di deliberazione razionale con il quale vengono co-create le soluzioni consulenziali, sulla base di elementi logici e riflessivi approvati intellettualmente dall’utente. La manipolazione tende invece a paralizzare la riflessione razionale e a privare l’utente della libertà del pensiero utilizzando le sue emozioni e i sentimenti.
@GaetanoMegale
Un consulente deve stimolare la riflessione e non paralizzare la libertà di pensiero
58 | FORMAZIONE / 1 BLUERATING n settembre 2022
Occorre un convincimento che riconosce e incoraggia il libero arbitrio degli utenti
Learning on the job
Il modello di training professionale della rete dei consulenti di Ing Italia
di Daniele Tortoriello
BLUERATING affronta il tema della formazione dei consulenti finanziari con Giovanni Rossi, head of human connections tribe di Ing Italia
“La rete di financial coach di Ing, costituita da giovani nativi digitali, si basa su un nuovo modello di rete che unisce i vantaggi dell’advisory digitale con il valore della relazione umana”, introduce l’argomento Rossi. Le attività di formazione sono affidate alla Ing Financial Academy, nata in partnership con Sda Bocconi, e progettate per fornire una preparazione d’eccellenza a livello tecnico e commerciale.
Rilevanza fondamentale
La formazione ha infatti una rilevanza fondamentale nello sviluppo dei consulenti.
“In particolare”, come spiega Rossi, “l’apprendimento continuo è un elemento essenziale per i nostri professionisti, assieme alla capacità di lavorare per obiettivi e a uno spiccato interesse per il mondo degli investimenti. Vogliamo dare ai giovani l’opportunità di intraprendere la carriera di consulente, accompagnandoli nel tempo: assegniamo loro infatti un portafoglio di clienti, favorendo la costruzione di relazioni, e un iniziale sostegno al reddito, riassorbibile nel tempo. Si tratta di passaggi cruciali nell’ambito di un percorso
formativo che va oltre le competenze tecniche, prevedendo anche attività di learning on the job”. Passando alle competenze più apprezzate in Ing, oltre a una solida formazione tecnica, nei consulenti è ricercata anche una forte capacità relazionale.
Intelligenza emotiva “In due parole”, chiarisce Rossi, “devono avere intelligenza emotiva, caratteristica propria dei nostri financial coach. Devono poi essere in grado di operare in maniera indipendente, senza conflitti di interesse; per questo abbiamo scelto un sistema di remunerazione flat, che non dipende dalla rischiosità del prodotto selezionato”. Importanti sono anche le competenze tecnologiche. I consulenti di Ing lavorano con MyMoneyCoach, una piattaforma digitale che valuta il profilo di rischio del cliente e che permette di condurre simulazioni su portafogli modello. Infine uno sguardo alla progettazione dei piani formativi. Il percorso di inserimento parte con il programma di formazione esclusiva, con la partecipazione alla Ing Financial Academy. Si inizia con sessioni dedicate alla preparazione dell’esame Ocf, con risultati decisamente incoraggianti (92% di successo), si prosegue con attività focalizzate sulle soft skill fino a un percorso di affiancamento con i senior.
@bluerating_com
Sono essenziali l’apprendimento continuo e la capacità di lavorare per obiettivi
Giovanni Rossi head of human connections tribe di Ing Italia
60 | FORMAZIONE / 2
BLUERATING n settembre 2022
La paura e il successo
Il timore di fallire ostacola troppo spesso il raggiungimento dei nostri obiettivi
di Maria Grazia Rinaldi
Jack Canfield autore e imprenditore americano, nel suo testo, “I principi del successo. Come arrivare da dove sei a dove vuoi essere”, sostiene che tutti possono avere successo nella vita. Il successo non appartiene solo ad alcune persone o categorie.
Impegno e volontà
L’autore afferma a tal proposito: “Ognuno di noi ponendo il giusto impegno e forza di volontà, può
avere successo”. Costruire il proprio successo è un percorso, non accade in un attimo, non è questione di fortuna e non serve dare la colpa
62 | FINANZA COMPORTAMENTALE BLUERATING n settembre 2022
Maria Grazia Rinaldi head hunter e psicologa iscritta all’Albo
al destino se non sempre le cose vanno nella direzione sperata. Spesso le persone vogliono diventare professionisti di successo ma in fondo non sanno ancora chi sono o cosa vogliono realmente ottenere. Occorre quindi dapprima prendere in mano le redini della propria vita, guardando dove siamo, dove vogliamo arrivare e avere chiaro il perché lo desideriamo tanto.
Le giuste domande Provate, mentre leggete, a porvi queste domande, sono certa che alcuni risponderanno di getto e altri dovranno fermarsi a riflettere perché ancora non lo sanno.
Quindi prima di fare qualsiasi passo, chiediamoci che cosa rappresenta per noi il successo? Come ce lo rappresentiamo nella mente?
La felicità è una questione personale, quello che rende felice uno non è detto che faccia felice un altro. È solo una questione di punti di vista. Non esiste un solo concetto di successo, ma ne esistono tanti quanti sono i sogni delle persone.
Il successo si costruisce giorno dopo giorno. Ogni più piccola azione quotidiana è il segreto per avvicinarci al punto che vogliamo raggiungere.
Le difficoltà verso la meta Non rimandiamo a domani ciò che possiamo iniziare oggi.
A volte è proprio la paura del fallimento che ci porta a procrastinare. La paura del fallimento è il più grande ostacolo al raggiungimento del successo. Ricordiamoci che è impossibile avere successo senza fallire mai.
Basti pensare al famoso esempio di Thomas Edison che ha fallito più di 5mila volte prima di scoprire come si potesse far funzionare una lampadina.
Insegnamenti dell’esperienza Quando qualcuno gli chiese come mai avesse fallito così tante volte, lui rispose: “Io non ho affatto fallito, ho identificato cinquemila modi più vicini a quello che funzionerà”. Edison non faceva altro che trovare l’insegnamento nell’esperienza. La paura di fallire ci blocca piuttosto che spingerci all’azione. La paura del fallimento ci fa entrare in un circolo vizioso dal quale uscire potrebbe diventare difficile. Spesso le persone che temono l’insuccesso sono quelle più severe con loro stesse.
Campo ristretto Occhio alle paure quando restringono il nostro campo di azione, limitano il nostro modo di pensare, inficiano la nostra vita emotiva e condizionano i nostri comportamenti. Dobbiamo prendere consapevolezza che la paura di fallire ci coinvolge totalmente in tutto il nostro essere e ci impedisce di esprimere tutto il nostro potenziale. Non permettiamo alle nostre paure di reprimere i nostri talenti, non lasciamo che spengano la luce di cui possiamo risplendere. Se avremo paura di non riuscire e non agiremo, una cosa sarà certa non riusciremo perché non faremo. Il poeta e scrittore austriaco Ernst Ferstl diceva: “Chi ha paura delle proprie paure è già irrimediabilmente in loro potere”.
BLUERATING n settembre 2022 FINANZA COMPORTAMENTALE | 63
@bluerating_com L’eventualità di non riuscire in qualche cosa è l’elemento che più spesso reprime il talento
Uno scatto da HySpeed
Design e tecnologia sono i punti in comune tra McLaren Automotive, produttore di luxury supercar e Athletic Propulsion Labs, il marchio di calzature sportive ad alte prestazioni celebre per la tecnologia brevettata Load ‘N Launch, capace di aumentare il salto verticale. “Questa unione di intenti”, scrive il sito di Robb Report Italia, “ha dato impulso a una speciale limited edition che segna l’ingresso del brand di automotive nel mondo delle scarpe. APL McLaren HySpeed si compone di un modello da corsa in cinque colorazioni, adatto anche per l’utilizzo quotidiano”. La limited edition è acquistabile sul sito di APL, nel Flagship store di Los Angeles e presso rivenditori selezionati.
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Il connubio tra McLaren Automotive e le calzature Athletic Propulsion Labs
64 | ADVISOR ST YLE / 1 BLUERATING n settembre 2022
Per gli amanti delle bollicine, due week end dedicati ai vini Franciacorta Bianchi e rossi in festa
Nei week end del 10-11 e 1718 settembre torna il Festival Franciacorta in Cantina, appuntamento per riscoprire i luoghi dove nascono le celebri bollicine.
Ne parla il sito di Robb Report
Italia che racconta i dettagli della manifestazione. Cantine aperte, iniziative culturali e interessanti proposte gastronomiche animeranno
monasteri, castelli e dimore storiche immerse tra i vigneti. Per la sua tredicesima edizione, il festival coinvolgerà 65 diverse cantine.
@bluerating_com
FRANCIACORTA IN CANTINA 2022
66 | ADVISOR ST YLE / 2 BLUERATING n settembre 2022 FESTIVAL
CERTIFICATI CON CAPITALE PROTETTO E PARTECIPAZIONE
PROTEZIONE DEL CAPITALE AL 100%
Leonteq è un emittente svizzero di certificati di investimento. La società è stata fondata nel 2007 ed è attiva nei settori finanziario e tecnologico, con sede centrale a Zurigo e 13 uffici nel mondo. Specializzata nella creazione di soluzioni di investimento su diverse asset-class, per investitori sia istituzionali sia retail, Leonteq nel 2021 ha emesso oltre 40’000 prodotti a livello globale. Leonteq ha rating investment grade ed è operativa dal 2016 in Italia, dove la sua offerta si articola in oltre 1’000 certificati quotati su SeDeX, EuroTLX e Hi-Cert.
CERTIFICATI CON CAPITALE PROTETTO AL 100% E PARTECIPAZIONE A SCADENZA
I nostri certificati con capitale protetto al 100% e partecipazione a scadenza sono pensati per profili di rischio conservativi e per far fronte all‘attuale contesto di mercato di grande incertezza. Alla scadenza l‘investitore riceverà EUR 1‘000 a certificato ed inoltre parteciperà all‘eventuale performance positiva del sottostante (o del portafoglio equi-pesato dei sottostanti), fino al livello di cap. In caso di andamento negativo del sottostante, il capitale nominale sarà interamente protetto.
Possibili scenari a scadenza:
• Se il livello di chiusura del sottostante (o del portafoglio equi-pesato di sottostanti) è uguale o inferiore al livello di strike, l’investitore riceve comunque il 100% del capitale nominale, ovvero EUR 1‘000 a certificato.
• Se il livello di chiusura del sottostante (o del portafoglio equi-pesato di sottostanti) è superiore al livello di strike, l’investitore riceve EUR 1‘000 a certificato più la partecipazione alla performance positiva del sottostante (o del portafoglio equi-pesato di sottostanti), dal valore di strike e fino al livello di cap.
SECURITIES (EUROPE) GMBH
di Milano
Pietro Paleocapa,
20121 Milano
Emittente
LEONTEQ
Sede
Via
5
(MI) SOTTOSTANTI PROTEZIONE DEL CAPITALE LIVELLO DI STRIKELIVELLO CAP SCADENZA ISIN EURO STOXX Select Dividend® 30 Index 100% 100% 170% 03/06/2027 CH1186548629 FTSE MIB 100% 100% 135% 03/06/2027 CH1186548652 Euro Stoxx 50® 100% 100% 130% 03/06/2027 CH1186548645 Swiss Market Index 100% 100% 129% 03/06/2027 CH1186548678 Euro Stoxx 50®, Gold, iShares US Real Estate, Nikkei 225®, S&P 500®, WTI Crude Oil 100% 100% 140% 10/06/2027 CH1186551276 PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ Il presente documento ha finalità pubblicitarie e non costituisce sollecitazione, consulenza, raccomandazione né ricerca in materia di investimenti. Prima di assumere qualsiasi decisione di investimento, leggere attentamente il Prospetto di Base, ogni eventuale supplemento e la relativa Nota di Sintesi nonché le Condizioni Definitive (Final Terms) e il Documento contenente le informazioni chiave (KID) del prodotto, con particolare attenzione alle sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’investimento. Per i prodotti emessi da Leonteq Securities AG, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF) in Lussemburgo e notificato alla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia. Per i prodotti emessi da EFG International Finance (Guernsey) Ltd, il Prospetto di Base è stato approvato dalla Central Bank of Ireland in Irlanda e notificato alla CONSOB in Italia. L’approvazione dei Prospetti di Base non va intesa come approvazione da parte delle relative autorità degli strumenti finanziari emessi in base agli stessi e/o ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati o sistemi multilaterali di negoziazione (MTF). I Prospetti di Base e gli altri documenti relativi agli strumenti finanziari sono disponibili sul sito https://certificati.leonteq.com/our-services/prospectuses-notices, oppure gratuitamente presso Leonteq Securities AG, Europaallee 39, 8004 Zurigo, Svizzera. Il valore dei prodotti finanziari è soggetto a oscillazioni del mercato, che possono condurre alla perdita, totale o parziale, dei capitali investiti nei prodotti finanziari. I rendimenti riportati non sono indicativi di quelli futuri e sono espressi al lordo di eventuali costi e/o oneri a carico dell’investitore. I prodotti finanziari descritti sono prodotti non semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. Si raccomanda agli investitori di consultare un consulente finanziario competente prima di investire nei prodotti finanziari. Questo documento è fornito da Leonteq Securities (Europe) GmbH, Milan branch, che è autorizzata da BaFin in Germania e soggetta a supervisione limitata da parte della CONSOB in Italia. Dati societari: Numero di iscrizione alla CCIAA di Milano, C.F. e P.IVA: 11405000966; REA: MI – 2599953; SDI: USAL8PV; PEC: leonteq@legalmail.it. © Leonteq Securities AG 2022. Tutti i diritti riservati. certificati.leonteq.com infoitaly@leonteq.com SCOPRI DI PIÙ
Leonteq Securities AG Rating emittente Fitch BBB- (Outlook positivo) Denominazione EUR 1’000 Mercato di quotazione EuroTLX
di Sara Mortarini
Le donne sono storicamente sottorappresentate nelle posizioni manageriali e il settore della tecnologia, tipicamente dominato dagli uomini, non fa certo eccezione. Eppure, qualcosa si sta lentamente muovendo. La classifica annuale di Forbes sulle 100 maggiori compagnie cloud non quotate (Cloud 100) conta quest’anno otto startup guidate da una donna.
hi-tech
Una quota minoritaria, certo, ma in costante crescita nelle ultime edizioni (erano 6 l’anno scorso).
La prima società in classifica a guida femminile si posiziona al numero tre della top 100: si tratta di Canva, colosso della progettazione grafica online che ha raggiunto in pochi anni un valore di 40 miliardi di dollari. La co-fondatrice è Melanie Perkins. Vediamo qui a fianco chi sono le altre donne in classifica.
@bluerating_com
IN BREVE DAL MONDO
Katy dice addio alla villa
Katy Perry (nella foto) ha venduto la sua casa di Beverly Hills, in California, per 18 milioni di dollari. La cantante 37enne aveva messo in vendita la proprietà lo scorso marzo, con un prezzo di circa 19,5 milioni di dollari. La casa, situata nell’esclusivo quartiere di Hidden Valley Road, conta 5 camere da letto, di cui una padronale con terrazzo e doppia cabina armadio e sei bagni. La zona giorno è dotata di camino e vanta una vista sul grande giardino e sulla piscina a sfioro. Completano il tutto una cucina abitabile, una sala cinema e un centro benessere con palestra.
la
nella
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BLUERATING n settembre 2022
Ai primi posti c’è
fondatrice di Canva, azienda specializzata
progettazione grafica online Crescono le donne alla guida di startup innovative Signore
#1 Melanie PERKINS Società: Canva Posizione classifica globale: 3°
Top manager under
IN BREVE DAL MONDO BUSINESS LIFE / 1 | 69BLUERATING n settembre 2022
40 Se l’età media dei cfo all’interno della classifica Fortune 500 è di 53 anni, c’è anche chi tra coloro che gestiscono le finanze delle più grandi società americane si posiziona decisamente al di sotto di questa soglia. La nuova cfo di Meta, Susan Li (nella foto), con i suoi 36 anni si appresta a far parte a pieno titolo di questo gruppo ristretto. Li è vicepresidente del settore Finance in Meta, società madre di Facebook, dal 2008. All’ultima presentazione dei conti trimestrali, la compagnia ha fatto sapere che l’attuale cfo, David Wehner, sarà sostituito da Li. #2 Rachel CARLSON Società: Guild Education Posizione classifica globale: 32° #3 Edith HARBAUGH Società: LaunchDarkly Posizione classifica globale: 34° #4 Karen PEACOCK Società: Intercom Posizione classifica globale: 35° #5 Bernadette NIXON Società: Algolia Posizione classifica globale: 39° #6 Eynat GUEZ Società: Papaya Global Posizione classifica globale: 74° #7 Laura Behrens WU Società: Shippo Posizione classifica globale: 85°
Piccoli ma pure ricchi
La classifica di Global Finance dei paesi più benestanti. Primo il Lussemburgo
di Sara Mortarini
Molti dei paesi alla guida della nuova classifica delle nazioni più ricche al mondo, stilata da Global Finance, sono anche tra le più piccole. Basti pensare al Lussemburgo, in testa alla graduatoria, ma anche alla Svizzera o a Singapore: tutti beneficiano di regimi fiscali attraenti per investimenti e professionisti stranieri. Altri Stati molto ricchi e piuttosto piccoli, come Qatar, Brunei ed Emirati Arabi Uniti, possono invece contare su ingenti riserve di idrocarburi o altre risorse naturali lucrative. Casinò luccicanti e orde di turisti internazionali sono la ciliegina sulla torta. Nella classifica stilata da Global Finance,
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IN BREVE DAL MONDO
Newsletter milionaria
Daniella Pierson (nella foto), che ha fondato una società di newsletter focalizzata sulle donne, “The Newsette”, quando aveva solo 19 anni, è oggi una delle più ricche donne di colore negli Stati Uniti e, all’età di 27 anni, è più giovane di gran parte delle self made women entrate nella classifica di Forbes. La sua Newsette, scrive Forbes, è partita dal nulla per arrivare lo scorso anno a 40 milioni di dollari di ricavi e 10 milioni di dollari di profitti. Lo scorso anno, l’imprenditrice ha anche fondato la startup Wondermind, focalizzata sulla salute mentale.
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BLUERATING n settembre 2022
LUSSEMBURGO
Purchasing Power Parity 140.694 dollari
SINGAPORE
Purchasing Power Parity 131.580 dollari
IRLANDA
Purchasing Power Parity 124.596 dollari
QATAR
Purchasing Power Parity 112.789 dollari
l’indicatore preso in esame è il PPP, o Purchasing Power Parity: questo indicatore altro non è che il Pil pro capite, corretto per il tasso di inflazione e il costo di prodotti e servizi locali. Certo, il Pil pro capite non riflette necessariamente il reale livello di reddito del singolo individuo. E in effetti, rileva Global
MACAO
Purchasing Power Parity 85.611 dollari
SVIZZERA
Purchasing Power Parity 84.658 dollari
Finance, “se assumessimo che nelle nazioni in cui il PPP è più alto tutta la popolazione ha un ottimo tenore di vita, saremmo in errore: stiamo ragionando con valori medi, ma le inuguaglianze strutturali restano”. Qui sopra la graduatoria delle nazioni più ricche al mondo.
@bluerating_com
IN BREVE DAL MONDO
Zuckerberg cambia casa
Mark Zuckerberg e sua moglie, Priscilla Chan (nella foto), hanno venduto una delle loro case a San Francisco per 31 milioni di dollari in una transazione avvenuta off market. Si tratta della maggiore operazione immobiliare avvenuta nella zona di San Francisco quest’anno. La dimora, costruita nel 1928, ha una superficie di circa 686 metri quadri e conta quattro camere da letto e quattro bagni. Il numero uno di Facebook l’aveva acquistata insieme alla consorte nel 2012 per poco meno di 10 milioni di dollari. Allora però, la casa era più piccola di circa 167 metri quadri.
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BLUERATING n settembre 2022
L’ESPRESSO. TUTTO CIÒ CHE ERA E TUTTO IL NUOVO CHE VERRÀ. lespresso.it I LIBRI DE L’ESPRESSO IN EDICOLA, NELLE MIGLIORI LIBRERIE E SU AMAZON. L’ESPRESSO INIZIA UNA NUOVA STORIA. IL VETRO SOFFIATOSupplemento opzionale al numero in edicola. Euro 9,90 + il prezzo del settimanale
GESTORI del MESE
Luca Comunian - Bnp Paribas Corporate Institutional Banking
Zsolt Kohalmi - Pictet Asset Management
Giordano Lombardo - Plenisfer Investments
Marco Deroma - Efpa Italia
Investire con l’Airbag
I certificate di Bnp Paribas coniugano assieme protezione e potenziali rendimenti
di Gianluigi Raimondi
Scadenza a tre anni e potenziali premi annui compresi tra l’8,40% e il 26,80%, pagati su base trimestrale. Questi due degli elementi più interessanti della nuova serie di Certificate Airbag Cash Collect, emessa nelle scorse settimane da Bnp Paribas.
Effetto memoria
A essi si aggiungono l’effetto Memoria sui premi e, in particolare, l’Effetto Airbag a scadenza: in caso in cui il sottostante registri una performance negativa oltre la barriera di protezione del capitale, il certificate genererà una performance che, seppur negativa, sarà comunque migliore rispetto a quella di un Cash Collect Certificate senza l’Effetto Airbag, o rispetto all’investimento diretto nel sottostante stesso. I nuovi Certificate Airbag Cash Collect consentono infatti di ottenere potenziali premi con effetto memoria nelle date di valutazioni trimestrali anche nel caso di andamento negativo
delle azioni che compongono il paniere, purché la quotazione dell’azione con performance peggiore sia superiore o pari al Livello Airbag del suo valore iniziale. A partire dal sesto mese di vita, poi, se nelle date di valutazione trimestrali tutte le azioni che compongono il paniere quotano a un valore pari o superiore a quello iniziale, il certificate scade anticipatamente e l’investitore riceve il valore nominale più il premio trimestrale e gli eventuali premi non erogati precedentemente (Effetto
Memoria). Se il Certificate arriva a scadenza (22/07/2025) sono due gli scenari possibili: se la quotazione di tutte le azioni del paniere è pari o superiore al Livello Airbag, il certificate rimborsa il valore nominale più il premio trimestrale e gli eventuali premi non pagati precedentemente (Effetto Memoria); se invece la quotazione di almeno una delle azioni del paniere è inferiore al Livello Airbag, si attiva l’Effetto Airbag e il certificate rimborsa un importo commisurato al valore dell’azione con performance peggiore moltiplicato per il Fattore Airbag, pari a 1,6667 (ovvero 100/60) per il certificate con Livello Airbag 60% e a 1,8182 per i Certificate con Livello Airbag 55%.
2,8% (11,2%
Adatti alla fase attuale Per esempio, se a scadenza il valore dell’azione peggiore del paniere è pari al 50% del suo valore iniziale e il Livello Airbag è pari al 60%, il Certificate rimborserà all’investitore un importo pari a 83,83 euro, cioè 50euro moltiplicato per 1,6667. “Nella nuova serie di Certificate Airbag Cash Collect, l’Effetto Airbag consente di limitare gli effetti negativi di possibili ribassi. Ciò rende questi strumenti particolarmente adatti a un periodo di forte incertezza sui mercati, come quello attuale”, sottolinea Luca Comunian, Distribution Sales - Global Markets di Bnp Paribas Corporate Institutional Banking.
74 | GESTORE MESE BLUERATING n settembre 2022
@GianluigiRaimon CERTIFICATE AIRBAG CASH COLLECT DUE ESEMPI DI PANIERI COLLEGATI CODICE ISIN NLBNPIT1ELY0 AZIONI SOTTOSTANTI VALORE INIZIALE LIVELLO AIRBAG PREMIO TRIMESTRALE Generali UniCredit Banco Bpm 14,295 € 8,500 € 2,346 € 8,577 € (60%) 5,10 € (60%) 1,4076 € (60%)
p.a.) NLBNPIT1ELZ7 Leonardo A2a Mediobanca 9,802 € 1,212 € 1,212 € 5,8812 € (60%) 0,7272 € (60%) 4,8192 € (60%) 2,6 % (10,4% p.a.)
BRAND FOR COMMUNITY MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.
Un nuovo Rinascimento
L’elemento umano e l’innovazione al centro dell’Efpa Italia Meeting di Firenze
di Francesca Vercesi
“Il ruolo di orientamento per la formazione qualificata e permanente del settore rimarrà prioritario per noi, al servizio dei professionisti del risparmio che vogliono investire nella loro continua crescita”.
Si è espresso così, in occasione della rielezione alla presidenza di Efpa Italia, Marco Deroma. Una rielezione che si può leggere nel segno della continuità come riconoscimento degli ottimi risultati della gestione. Con l’occasione, Deroma ha dato appuntamento a Firenze il 6 e 7 ottobre con la tredicesima edizione di Efpa Italia Meeting, al Palazzo dei CongressiVilla Vittoria nel capoluogo toscano.
Il titolo scelto per il vostro evento è “Meta-verso il nuovo Rinascimento: l’evoluzione della consulenza finanziaria”.
Ci spiega il perché di questa scelta?
E le relazioni?
Quelle restano essenziali ma abbiamo giocato sulla scomposizione della parola: verso la meta. Il meeting sarà focalizzato sul riportare tutto quanto alla centralità. L’uomo rimane sempre il fulcro di questo lavoro. Mai come oggi le competenze sono fondamentali.
Tutti i temi caldi di questi difficili mesi richiedono professionisti sempre più preparati non solo su come si deve investire il denaro ma anche su come intervenire sul profilo psicologico, per superare il problema della sfiducia.
Cosa ha determinato i vostri buoni risultati?
Marco Deroma presidente di Efpa Italia
L’evento di ottobre sarà un momento di confronto sulle novità che sta attraversando la professione, con il consulente finanziario chiamato a gestire i profondi cambiamenti che stanno avvenendo in scenari in continua evoluzione. Svilupperemo sessioni didattico-formative con il coinvolgimento di qualificati esponenti del settore, oltre che di aziende partner. L’ottica, comunque, è quella del rinnovamento.
Abbiamo impresso una convinta trasformazione digitale e lo abbiamo fatto in tempi molto rapidi. Nell’ambito degli esami abbiamo fatto un doppio sistema di monitoraggio, con dei tablet per il controllo del candidato a distanza, per mantenere alta la reputazione e il rigore. L’Ocf lo ha implementato di recente. Ci siamo adeguati agli standard più elevati delle università italiane. In questi quattro anni poi abbiamo lavorato in modo importante con gli enti di formazione. Basti vedere che nel nostro cda ci sono Aida Maisano per ABIServizi e Filippo Parrella per Assoreti Formazione Studi e Ricerche.
76 | GESTORE MESE BLUERATING n settembre 2022
@bluerating_com Proseguirà ancora il nostro impegno per accrescere la visibilità tra i risparmiatori del brand Efpa
Mattone anti-inflazione
Scenario positivo per il settore immobiliare con la ripresa del caro-vita
di Edoardo Blosi
In un contesto di inflazione in aumento, gli investimenti immobiliari possono offrire rendimenti interessanti. A sostenerlo è Zsolt Kohalmi, global head of Real Estate e gestore del fondo PictetElevation Core Plus, che di seguito spiega la sua view: “L’aumento dei prezzi è adesso una preoccupazione globale. E quando l’inflazione si impenna, non sono tanti i posti dove gli investitori possono trovare rifugio. Un riparo parziale può essere offerto dal settore immobiliare. Nei momenti di turbolenza economica, solitamente si guarda infatti ai beni reali (tra cui il mattone) in quanto riserve tangibili di valore. Certo, gli immobili non sono una copertura perfetta contro l’inflazione”, afferma Kohalmi.
Domanda latente
“Nel lungo termine, però”, continua il gestore, “i valori degli affitti e delle proprietà tendono ad aumentare insieme agli altri prezzi. Naturalmente, nessun periodo storico è uguale all’altro. A ogni modo, riteniamo che le circostanze attuali forniscano uno scenario favorevole per il real estate, in particolare se confrontato con quello di altre classi di attività.
Le ragioni sono svariate. In primo luogo, sebbene la crescita globale abbia rallentato, nella maggior parte
e
altri prezzi
dei settori, si registra una domanda latente di immobili commerciali e residenziali. In secondo luogo, sebbene vi sia incertezza sul fatto che le banche centrali siano in grado di trovare il giusto equilibrio tra controllare l’inflazione ed evitare la recessione, c’è ampio consenso su un punto: l’inflazione dovrebbe essere superiore ai rialzi dei tassi di interesse, soprattutto in Europa. Questo scenario favorisce il comparto immobiliare, poiché l’inflazione contribuisce a far salire gli affitti, mentre il costo dei finanziamenti aumenta a un ritmo più moderato”.
Un Eltif sul real estate “Recentemente, Pictet Asset Management ha lanciato il fondo Pictet - Elevation Core Plus, primo Eltif di Pictet sul real estate per il mercato retail. È una strategia che investe in attività residenziali, uffici e logistica dell’ultimo miglio nelle principali città dell’Europa occidentale. L’approccio d’investimento si fonda su tre fattori di crescita e catalizzatori di cambiamento nel settore immobiliare: sostenibilità, vivibilità e tecnologia. Il fondo mira, infatti, a generare rendimento migliorando al contempo la sostenibilità e la vivibilità delle attività immobiliari in cui investe grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia”.
78 | GESTORE MESE
@bluerating_com BLUERATING n settembre 2022
I valori degli affitti
delle proprietà solitamente seguono un trend al rialzo insieme agli
Zsolt Kohalmi global head of Real Estate e gestore del fondo Pictet - Elevation Core Plus
Partner
Enti di Formazione
Partner Istituzionali
Non solo bond e azioni
Le gestioni di Plenisfer Investments vanno oltre la tradizionale asset allocation
di Andrea Barzaghi
In un anno complesso come il 2022, sembra esserci una sola certezza: l’era delle performance facili sui mercati è finita. Ne è convinto Giordano Lombardo, e non da oggi. Tre anni fa ha infatti fondato, con Mauro Ratto (co-cio), Diego Franzin (head of Portfolio Investments) e Robert Richardson (coo), la società di gestione Plenisfer Investments Sgr,
Giordano Lombardo founder, ceo and co-chief
officer di Plenisfer Investments
80 | GESTORE MESE
BLUERATING n settembre 2022
Abbiamo assunto posizioni impor tanti in real asset, commodity e metalli preziosi che un tempo pesavano poco nei por tafogli
investment
boutique nata dalla convinzione che servisse un diverso approccio alla gestione: l’idea di fondo era che, in uno scenario atteso in profonda evoluzione, l’asset allocation tradizionale non sarebbe più stata la strada giusta da seguire per raggiungere obiettivi di rendimento e rischio. Un’idea che ha portato il gruppo Generali a investire 1 miliardo in Destination Value Total Return, primo fondo gestito da Plenisfer che oggi opera, quindi, nell’ecosistema di Generali Investments
Dottor Lombardo, Plenisfer nasce dalla convinzione che si debba superare l’asset allocation tradizionale. Ci spiega perché? Dopo un percorso di oltre 20 anni insieme nell’asset management, io e i tre cofondatori vedevamo la fine di quello che è stato il paradigma consolidato per decenni, ovvero la combinazione di tassi bassi accompagnati da una progressiva disinflazione. Siamo partiti dall’idea che in questo nuovo scenario servisse un diverso approccio alla gestione perché quel che aveva funzionato per 30 anni, in termini di asset allocation, non avrebbe funzionato più bene. Il 2022 ha confermato i principi alla base della nascita di Plenisfer: l’approccio tradizionale all’asset allocation, basato sul bilanciamento di azionario e obbligazionario, non è più sufficiente. È necessario allargare la selezione ad altre asset class oggi ancora poco presenti nei portafogli degli investitori italiani. Noi, per esempio, abbiamo una posizione
importante in real asset, commodity, metalli preziosi, tutti settori che tradizionalmente avevano un peso molto piccolo nei portafogli e un mix che non si trova in un indice di mercato.
In cosa si differenzia il vostro approccio alla gestione?
Pensiamo che, per una vera gestione attiva, sarà sempre più decisiva la capacità di selezionare singole opportunità e abbiamo quindi un approccio svincolato dai benchmark che riteniamo un vincolo alle scelte di investimento. Si deve tornare alle radici della professione recuperando la libertà di scelta che esiste solo fuori da quel paniere di titoli che un indice rappresenta. Per questo motivo gestiamo fondi multiasset per chiari obiettivi di rendimento e rischio, non per battere un benchmark. Per farlo, superiamo gli steccati della iperspecializzazione del settore finalizzata a ottimizzare piccoli segmenti di mercato per offrire una proposta d’investimento in grado di mettere insieme le diverse visioni degli specialisti, integrando visioni macro e micro.
Siete entrati nel terzo anno di gestione in una fase particolarmente complessa per i mercati. Quali prospettive? Abbiamo fondato Plenisfer per essere pronti ad affrontare uno scenario inedito, ma certamente non potevamo immaginare eventi drammatici come una pandemia o una guerra in Europa, con tutte le conseguenze che ne sono derivate, non solo per i mercati finanziari. La sfida è quindi oggi ancora più
complessa. Ci troviamo di fronte ad una inflazione strutturale che chi lavora nei mercati finanziari da vent’anni non ha mai vissuto. Le banche centrali, sia negli Usa che in Europa, si sono mosse tardi e trovo sorprendente si aspettino di far rientrare velocemente l’inflazione. Ritengo che dovranno ricredersi. Basta pensare alla componente energetica che vive una fase di rialzo strutturale dei prezzi che in Europa proseguirà anche quando la guerra in Ucraina, come ci auguriamo, finirà. In questo contesto, e con l’aumento delle attese di probabile recessione, il nostro scenario di base è quindi di possibile stagflazione.
Come affrontare uno scenario di questo tipo? In questo scenario ripensare l’asset allocation è ancora più decisivo. Si dovrebbe anche pensare a uno strumento nuovo, caratterizzato da una delega al gestore molto più alta così che possa assumersi la responsabilità dell’intero portafoglio, non solo di una porzione. Questo comporterebbe per l’investitore la massima trasparenza e fiducia e per il gestore di ripartire da un foglio bianco includendo diversi strumenti, anche alternativi.
Quali progetti per i prossimi mesi?
Stiamo lavorando a due nuovi prodotti che naturalmente seguiranno la filosofia del primo fondo, ma che avranno una declinazione del rischio/rendimento diversa. Un fondo sarà più moderato, l’altro invece più aggressivo.
@bluerating_com GESTORE MESE | 81BLUERATING n settembre 2022
CHIACCHERE DA BAR
“In Banca sono tutti ladri”. Ecco una frase che si ascolta nelle chiacchere da bar. Ne parla su Facebook il financial advisor Federico Demaldè, che dà un consiglio: “Invece di lamentarvi rivolgetevi a un consulente”.
IL PODCAST LIVE
Giacomo Saver, ex private banker che ha lavorato nel gruppo Sella e in Deutsche Bank ha lanciato il podcast “Segreti Bancari Live”, dove ogni settimana parla di investimenti con approfondimenti di attualità.
SCELTA GIUSTA IN 4 MOSSE
“Il consulente finanziario è una figura cruciale nella vita degli investitori”. Parola di Enrica Troiano, life banker iscritta all’Albo Ocf che su Instagram dà quattro consigli su come scegliere il financial advisor giusto.
ATTENZIONE AL CLIMA
Fabio Cappa, professionista di Raiffeisen Capital Management, su LinkedIn racconta l’attenzione del gruppo verso il clima, in particolare circa la distruzione della foresta pluviale in corso in Indonesia.
82 | SOCIAL WEB BLUERATING n settembre 2022
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e con più classi di azioni. Il presente materiale è pubblicato da FIL Luxembourg) S.A., autorizzata e regolamentata dalla CSSF (Commission de Surveillance du Secteur Financier). CL21112103-2205 Capitale a Rischio. Ogni investimento comporta dei rischi e l’investitore può anche non riottenere la somma investita. Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento contatta il tuo consulente. È ora di cogliere il potenziale dei trend di domani con il fondo FF - Global Thematic Opportunities Fund. Scopri la soluzione di investimento multi-tematica e flessibile, pensata per consentire ad ogni investitore accesso ai trend più promettenti ed esclusivi del settore. Scopri di più su fidelity-italia.it/GTO