Bluerating Novembre 2022

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Luca Tenani di Schroders parla di come i portafogli dei risparmiatori possono aprirsi a forme d’investimento alternative PRIVATE ASSET DA SCOPRIRE ONOREVOLE TI SCRIVO Una lettera aperta al nuovo Parlamento di Anasf, Enasarco, Federpromm e Nafop-Assoscf Tasse sui risparmi da cambiare BENVENUTA ZURICH BANK I piani della nuova rete nata dalle ceneri di DBFA Silvio Ruggiu resta al timone NOVEMBRE 2022Numero 11Anno XII5,00 euro MensilePrima immissione 11/11/2022Poste Italiane SpASpedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/ 2004 n. 46) Art. 1 comma 1, LO/MI
country head Italy
BLUERATING AWARDS Consulenza d’eccellenza Tutti i professionisti, le reti e i manager premiati a Milano
Luca Tenani,
di Schroders

Si scrive fiducia, si legge industria

o scorso 4 ottobre a Milano s’è svolta la sesta edizione dei Bluerating Awards, un evento organizzato da questo magazine, che è diventato un punto di riferimento per le eccellenze della consulenza finanziaria italiana. All’interno di questo numero troverete un’ampia sintesi anche fotografica della manifestazione, durante la quale è stato offerto uno spazio di riflessione per tutta l’industria grazie all’intervento di Sergio Sorgi di Progetica (servizio alla pag. 38). Al centro del suo discorso il rapporto tra fiducia e consulenza finanziaria, legame tanto inscindibile da costituire la chiave del successo dell’advisory. Una recente ricerca di Vanguard ci dice, infatti, che la fiducia è l’elemento in base al quale i consulenti e i pianificatori sono scelti ma anche mantenuti. Chi si fida non cambia consulente, fornisce referenze, aumenta lo share of wallet. Tradotto sul piano pratico, la fiducia è un bene economico fondamentale, è l’interruttore che abilita o inibisce l’accoglienza di un consulente, la messa in comune di dati privati, la valutazione di una piattaforma o di un prodotto. “Pensate”, s’è chiesto Sorgi, “che 1.700 miliardi di euro giacciano sui conti correnti corrosi dall’inflazione perché le persone sono sciocche? No, perché non si fidano. Se siamo il popolo meno assicurato tra quelli evoluti, se versano in un fondo pensione 6 milioni di cittadini su una popolazione adulta di quasi 50 milioni di persone, la motivazione è semplice:

non ci si fida”. Ecco perché la questione della fiducia riguarda tutti, anche i manager: se i vostri consulenti non si fidano di loro prima o poi andranno altrove o, ancor prima, la fiducia è alla base del reclutamento. Di conseguenza dovrebbe diventare al centro di un piano e un progetto, non un caso o un complemento romantico di un discorso tecnico. E la fiducia serve a questo: ad aiutare le persone a modificare i propri comportamenti, se lo desiderano. Per essere affidabili, dovremmo sapere cosa attiva o disattiva l’interruttore fiducia nei clienti e qui le sorprese sono molte. Il 17% dei consumatori ripone fiducia in un consulente perché fa quello che dice, il 30% nel fatto che il consulente agisce nell’interesse dei clienti ma il più grande peso, il 53%, viene dato a un elemento inatteso: ci si fida di un consulente perché ci fa dormire meglio la notte. Non ci si fida di chi non sa e questo ci richiede di essere competenti sui clienti, il che ci rimanda alla disponibilità di dati (predizioni comportamentali) e a strumenti di preanalisi che ci aiutino a orientarci sui bisogni e i desideri senza dover chiedere tutto. I consumatori, i clienti, stanno ricominciando a chiedersi “perché”. I consulenti finanziari ne hanno colto la portata? Perché solo comprendendo questa nuova sfida saranno più affidabili di una piattaforma con motori di calcolo e infinità di alternative e vinceranno la partita della disintermediazione.

@andreagiacobin1 | andreagiacobino.wordpress.com

IDEE&PROTAGONISTI | 3
L
Un bene economico fondamentale per la consulenza finanziaria Durante i Bluerating Awards un intervento di Sorgi si interroga sulla questione
BLUERATING n novembre 2022
4 | SOMMARIO 37 Consulenza dieci e lode I premiati dei Bluerating Awards 22 Lettera aperta alla politica Cosa chiede l’advisory Il trading si fa anche nel Metaverso ITForum torna con focus sul digitale Zurich Bank è ai nastri di partenza Una nuova rete con grandi ambizioni 28 La carica dei fondi indicizzati Aumentano gli Etf nei portafogli 56 12 BLUERATING n novembre 2022 78 Accelerazione da zero a cento km orari in un baleno Ecco la Audi R8 Coupe V10 GT RWD limited edition 61 Sostenibilità con un grande avvenire Crescono le strategie e i prodotti Esg

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Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il KIID disponibili su www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informazioni importanti. Predisposto da BlackRock (Netherlands) B.V.. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e regolamentata dall’Autorità olandese per i mercati finanziari. Sede legale Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam, Tel: 020 – 549 5200, Tel: 31-20-549-5200. Numero di registro commerciale 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. La politica di gestione dei reclami di BlackRock è disponibile in italiano e consultabile al sito www.blackrock.com/it/investitori-privati/ literature/investor-education/politica-gestione-reclami-sito-retail-italia-maggio2022.pdf. © 2022 BlackRock, Inc. Tutti I diritti riservati. 2402286

anno XII - numero 11 - novembre mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011

Editore

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Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com - www.bfcmedia.com

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Opinioni

Gaetano Megale, Maria Grazia Rinaldi, Nicola Ronchetti, Alessandro Rossi, Giuseppe Santorsola, Fabrizio Tedeschi

Hanno collaborato Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Daniel Settembre, Francesca Vercesi

Graphic design Paolo Di Stefano distefano@bfcmedia.com

Fotografie di Luca Tenani by Laila Pozzo in copertina e nell’intervista alle pagine 18-20

Pubblicità Michele Gamba gamba@bfcmedia.com Mob. (+39) 393.95.010.95

Ufficio abbonamenti Direct Channel SpA Via Mondadori 1, 20090 Segrate (MI) Tel. 02 49572012 - abbonamenti.bfc@pressdi.it

6 | SOMMARIO BLUERATING n novembre 2022
Stampa TEP Arti Grafiche Srl - Piacenza (PC) Strada di Cortemaggiore, 50 - 29100 Tel. 0523.504918 - Fax. 0523.516045 Distributore esclusivo per l’Italia Press - Di Distribuzione stampa e multimedia srl Via Bianca di Savoia, 12 - 20122 Milano Il costo di ciascun arretrato è di 10 euro 76 Addio casa con tanto di fienile Venduta la villa di Ariana Grande 8 Non sfonda l’app di Fedez e papà In liquidazione una società del cantante 74 Il Polo del Gusto allarga gli orizzonti I piani di sviluppo della sub holding di Illy 8 Tutti gli affari del gieffino Spinalbese Due nuove società per l’ex di Belen

Un’app senza appeal

In liquidazione la società digitale costituita da Fedez e partecipata anche dal padre

La crescente concorrenza tra società che progettano siti web fa naufragare dopo sei anni di vita la N-App, controllata al 60% dalla Zedef di Federico Leonardo Lucia, detto Fedez (nella foto), e per il restante 40% dal padre Franco

Crescente concorrenza Nelle scorse settimane, infatti, durante un’assemblea degli azionisti svolta a Milano davanti al notaio Alfonso Cuoco, la società è stata messa in liquidazione e nel verbale il padre del rapper spiega che lo scioglimento dell’azienda, nata nel 2016, è stato causato dalla “crescente concorrenza che negli ultimi tempi ha investito il settore di attività, rendendone dispendioso e difficile l’esercizio”. Fedez, comunque, si può consolare con i numeri delle sue società: Zedef, appunto, la holding del rapper da lui controllata

Spinalbese, gli affari del gieffino

Tempo di affari e non solo di confessioni al “Grande Fratello Vip” per Antonino Spinalbese, ex parrucchiere e ex compagno di Belen Rodriguez (insieme nella foto). Qualche settimana fa, infatti, Spinalbese ha dato vita quasi contestualmente a Milano a due società, le prime da lui costituite in Italia. Nel capoluogo lombardo davanti al notaio Diletta Girardi si sono presentati lo stesso Spinalbese con Alessandro Grange e Federico Chimenti per costituire la Santa Gertrudis srl di cui sono azionisti rispettivamente al 33% ciascuno Chimenti e Spinalbese con Grange al 34%, nominato amministratore unico. La newco ha per oggetto “la fabbricazione e il commercio di calzature, abbigliamento, tessuti in genere, cosmetici, profumi, costumi da bagno, beachware, borse e articoli da boutique”.

attraverso la Carini Fiduciaria e gestita dalla madre Annamaria Berrinzaghi e la controllata Zdf L’utile di Zedef, infatti, è stato di 2,3 milioni di euro rispetto ai 15mila euro di perdita del precedente esercizio ed è stato interamente accantonato facendo così salire il patrimonio netto a oltre 5,8 milioni. Anche Zdf ha chiuso il bilancio in utile per 3,3 milioni rispetto al profitto di 941mila euro del 2020.

Immobili e noleggi Zedef, proprietaria di un immobile a Milano valutato oltre mezzo milione, controlla Autoscontri, che noleggia veicoli di rappresentanza con ricavi per 113mila euro nel 2021. Zdf detiene il 75% della Dream of Ordinary Madness (Dom) che promuove calciatori, cantanti e influencer.

8 | INSIDER / 1
@andreagiacobin1
BLUERATING n novembre 2022

Virtuale. Reale.

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Conti da Leone

Cresce la società dell’ex direttore di Raiuno

Ricavi in crescita per la romana Q10 Media, advisor nel campo del marketing, dei contenuti multimediali, della comunicazione, delle relazioni esterne e di quelle istituzionali, fondata cinque anni fa da Giancarlo Leone (nella foto, già direttore di Raiuno e dal 2017 presidente dell’Associazione Produttori Audiovisivi) che ne è azionista di controllo col 69%.

Utili in ascesa Qualche settimana fa, infatti, s’è riunita a Roma l’assemblea dei soci per approvare il bilancio 2021 chiuso con un fatturato di oltre 2,8 milioni di euro rispetto ai 2 milioni circa del precedente esercizio e con un utile progredito da 20mila a 87mila euro, mandato tutto a riserva. Q10 Media, che ha liquidità per 197mila euro e debiti verso banche per 200mila euro, ha remunerato con 280mila euro il consiglio d’amministrazione

di cui fanno parte lo stesso Leone, la moglie Diamara Parodi Delfino (socia col 25%) che dal 2017 è consulente per la Piemme (gruppo Caltagirone), concessionaria di pubblicità dei quotidiani del gruppo, e Carlo Perrone, vicepresidente di Gedi e azionista con il 5% attraverso la sua cassaforte Mercurio. L’1% di Q10 Media è della project manager Marisol Avigliano.

@andreagiacobin1

Profondo rosso per Chili

Nuovo bilancio in perdita per il “socio” di Dario Franceschini. Si tratta di Chili, la piattaforma streaming di film che ha venduto a ITsART, piattaforma digitale voluta dall’attuale ministro per la cultura, la piattaforma “vod” (video on demand) per un valore di 6 milioni di euro, ricevendone in cambio il 49% del capitale, il cui restante 51% è di Cassa Depositi e Prestiti. Chili, di cui primo socio è la lussemburghese Capsicum, emanazione del fondo Negentropy, ha chiuso il bilancio 2021 con un rosso di oltre un milione di euro che si aggiunge agli oltre 70 milioni di perdite accumulate negli anni precedenti.

letto su Forbes

CAMBIA IL CLIMA BILANCI IN TEMPESTA

Un terzo delle imprese italiane è esposta a potenziali perdite economiche a causa di fenomeni naturali. È quanto emerge da uno studio condotto per le compagnie assicurative dalle società Crif e Red, specializzate nello sviluppo di prodotti e servizi nel campo della valutazione dei rischi indotti da eventi connessi al clima. Si tratta dello 0,65% del fatturato odierno delle aziende. Una cifra che potrebbe risultare innocua, ma che diventa preoccupante se proiettata al 2050. Entro la metà del secolo, infatti, per effetto del cambiamento climatico, tali perdite cresceranno di circa l’8%. Le province italiane a essere maggiormente colpite dall’innalzarsi delle temperature saranno quelle del Sud e quelle della valle del Po. Da una prospettiva settoriale invece, il fenomeno si abbatterà più duramente su agricoltura, commercio e logistica. Al contrario, il comparto dei servizi sarà quello meno a rischio, ma, nonostante ciò, la percentuale di imprese colpite supererà comunque il 25%. Nel complesso, a causa delle ondate di calore, il 7% delle aziende presenti su tutto il territorio nazionale potrebbe subire perdite, con un picco del 55% nel Sud Italia. Il rischio frane preoccupa soprattutto le aziende in zone montuose. Seguono le province di Lecce e Siracusa. Nonostante questi dati, in Italia si tende ancora a sottovalutare la pericolosità dei fenomeni climatici. Secondo Ania infatti le coperture assicurative per gli eventi catastrofali sono ancora scarsamente diffuse.

10 | INSIDER / 2
*rossi@bfcmedia.com
di Alessandro Rossi*
BLUERATING n novembre 2022

Zurich Bank: pronti, via

I piani di sviluppo della nuova rete di consulenza nata dall’acquisizione di DBFA

di Matteo Chiamenti

1.085

I consulenti finanziari della nuova rete 16

I miliardi di euro di masse in gestione

È arrivata al debutto ufficiale Zurich Bank, la nuova rete di financial advisory, creata a seguito dell’acquisizione da parte di Zurich della rete dei consulenti finanziari Deutsche Bank Financial Advisors (DBFA), che a sua volta aveva raccolto il testimone da Finanza&Futuro, una delle prime e più prestigiose realtà della financial advisory in Italia.

Numerose opportunità

fondazione del gruppo e dopo 120 anni di presenza in Italia, Zurich entra nel mondo della consulenza finanziaria, confermando ancora una volta di saper comprendere e rispondere alle evoluzioni storiche e del mercato. Con Zurich Bank nasce un modello unico nel Paese, capace di promuovere la cultura della protezione, patrimoniale e assicurativa, grazie a due reti capillari di professionisti esperti. Da oggi sono 5mila i consulenti Zurich sul territorio a supporto delle famiglie e delle imprese”.

120MIL A

La dote di clienti di Zurich Bank

“La nuova rete è già pronta a cogliere le numerose opportunità offerte dal wealth management italiano”, recita un comunicato diffuso da Zurich che annuncia anche i nomi dei manager ai vertici: Alessandro Castellano è stato designato presidente e Silvio Ruggiu direttore generale. Con 1.085 consulenti finanziari, oltre 16 miliardi di euro di masse in gestione e più 120mila clienti, Zurich Bank si configura già come una realtà solida e sicura, un modello di advisory d’eccellenza, evoluto e multicanale, grazie a una rete di consulenti qualificata, attrattiva e performante, in grado di valorizzare l’appartenenza a un gruppo assicurativo leader a livello mondiale. In occasione della presentazione della nuova società Giovanni Giuliani, country ceo di Zurich in Italia, ha dichiarato: “A 150 anni dalla

Piattaforma digitale

I clienti di Zurich Bank avranno accesso ad una piattaforma che farà leva anche su un approccio digitale con un’offerta ampia, con servizi di investimento, assicurativi, bancari e finanziari, così da integrare pianificazione finanziaria e assicurativa. La nuova rete potenzierà l’area di Private e Wealth Advisory che conta una struttura e un brand identity completamente dedicate. La tecnologia, l’innovazione digitale e la scalabilità hanno rappresentato fattori abilitanti per la costruzione di Zurich Bank e per la realizzazione delle nuove piattaforme a beneficio dei consulenti finanziari e dei clienti. “Zurich Bank”, recita un comunicato della società, “guarda alle sfide

12 | INSIDE
BLUERATING n novembre 2022
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INSIDE | 13 BLUERATING n novembre 2022
150 anni dalla nascita del nostro gruppo e dopo 120 anni dall’ingresso in Italia, entriamo nel mondo della consulenza finanziaria
A
Giovanni Giuliani / country ceo di Zurich in Italia

e alle grandi opportunità del nostro mercato con fiducia e preparazione, puntando a crescere rapidamente lungo quattro direttrici: lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, l’innovazione digitale, la creazione di un modello sempre più data driven, il recruiting di nuovi consulenti”.

Valorizzare l’identità “Vogliamo diventare la migliore rete di consulenti finanziari del Paese”, ha detto Ruggiu, direttore generale di Zurich Bank, “valorizzando l’appartenenza a un gruppo assicurativo leader a livello globale. Gestiremo i patrimoni dei nostri clienti con la stessa diligenza e competenza con cui Zurich gestisce i propri investimenti”. Il lancio di Zurich Bank sarà supportato da una campagna pubblicitaria dedicata, realizzata in collaborazione con l’agenzia creativa Mercurio GP e l’agenzia media Dentsu, in onda da novembre sui principali canali televisivi nazionali per una durata di tre settimane oltre che da una campagna stampa e digital.

Fase complicata Nell’annunciare la partenza delle attività con il nuovo marchio, Zurich Bank ha anche sottolineato come la nuova rete nasca con coraggio in uno scenario non facile: “Quella attuale è una fase macroeconomica complessa e in continuo

14 | INSIDE BLUERATING n novembre 2022
Vogliamo diventare la rete migliore del Paese grazie anche all’appar tenenza a un gruppo leader
Silvio Ruggiu / direttore generale di Zurich Bank
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AD USO ESCLUSIVO DEI CLIENTI PROFESSIONALI. Il valore degli investimenti e il reddito da essi generato possono aumentare o diminuire e l’investitore potrebbe non recuperare l’importo investito. La presente comunicazione di marketing è pubblicata da MSIM Fund Management (Ireland) Limited. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è regolamentata dalla Banca centrale d’Irlanda. MSIM Fund Management (Ireland) Limited è costituita in Irlanda come società privata con numero di registrazione 616661 e ha sede legale presso The Observatory, 7-11 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, D02 VC42, Irlanda. Italia: MSIM FMIL (Sede Secondaria di Milano), Palazzo Serbelloni Corso Venezia, 16 20121 Milano, Italia.

cambiamento”, dice il comunicato, “nella quale si amplificano le sfide per la gestione dei patrimoni. I bisogni dei clienti evolvono rapidamente e lungo più direttrici, favorendo sempre più modelli di business capace di integrare elevate competenze, digitalizzazione e sostenibilità. In questo contesto, si accentua la necessità di consulenza qualificata, come testimonia nel nostro paese la costante crescita del modello di banca con rete di consulenti finanziari. Questo approccio consulenziale, fortemente apprezzato dagli investitori italiani,

ha visto una crescita delle masse complessive in gestione superiore al 10% negli ultimi 5 anni con ancora ampi spazi di sviluppo e consolidamento”.

Segno di continuità

Già prima della presentazione della nuova rete, Bluerating.com (sito web della nostra testata) aveva svelato uno dei ruoli apicali della neonata realtà. Stiamo parlando di Carmelo Sarcià, nome noto nel settore della consulenza finanziaria in Italia, che ha recentemente evidenziato su LinkedIn la nuova

carica professionale di coordinatore nazionale private advisory di Zurich Italy Bank. Dopo un passato da regional manager in Bnl Investimenti, Sarcià è stato direttore commerciale di Fineco (fino al 2006) e di Credem (fino al 2009), per poi essere network manager di Finanza & Futuro e infine coordinatore nazionale della private advisory di Deutsche Bank FA. Una nomina, quella di Sarcià che appare quindi con un chiaro segno di continuità della rete acquisita dal gruppo Deutsche Bank.

16 | INSIDE BLUERATING n novembre 2022
@MatteoChiamenti
Luca Tenani / country head Italy di Schroders

Più spazio a nuovi asset

Tenani (Schroders): “Gli investitori necessitano di fonti alternative di rendimento”

di Andrea Telara

Democratizzazione dei private asset. È l’espressione usata per descrivere l’ingresso nel portafoglio degli investitori individuali di nuove classi di investimento, un tempo riservate soltanto agli istituzionali.

BLUERATING ha intervistato su questo tema un manager con una lunga esperienza nel settore dell’asset management: Luca Tenani, country head Italy di Schroders.

Dottor Tenani, cosa ne pensa di questo fenomeno e da cosa deriva?

Ritengo che sia un fenomeno tanto necessario quanto delicato. I tempi sono maturi per aprire gli asset privati a una platea più ampia di investitori. Questa democratizzazione è solo all’inizio: se consideriamo gli Stati Uniti, l’allocazione media in strategie alternative è ancora appannaggio dei clienti istituzionali, con una quota del 27%, mentre si ferma al 5% nei portafogli degli investitori individuali. Il fenomeno è in crescita per motivazioni che risiedono sia sul lato della domanda che dell’offerta. Da una parte, infatti, viviamo in un contesto di mercato e socio-economico a dir poco sfidante, fatto di incertezza, inflazione, shock geopolitici: cresce quindi l’appetito per fonti alternative di rendimento e di diversificazione. Dall’altra, l’evoluzione normativa e

di prodotto consente di creare nuovi veicoli d’investimento che abbassano le soglie di ingresso e offrono un efficientamento dei costi.

C’è chi mette in guardia dal rischio di una eccessiva diffusione dei private asset nei portafogli, essendo una classe d’investimento poco liquida. Cosa ne pensa? È ovvio che quello della democratizzazione è un processo graduale, il cui fine non è saturare i portafogli di asset illiquidi ma offrire più opportunità a più investitori, nel rispetto del loro profilo e della normativa che già impone specifici limiti di concentrazione. Non dimentichiamo comunque che il premio di illiquidità di questi investimenti porta con sé un interessante potenziale in termini di rendimento e decorrelazione dai mercati tradizionali, oltre che di resilienza, come quella dimostrata nella crisi del 2008-2009. Un altro aspetto da considerare è che, per quanto liquidi, i mercati pubblici sono sempre meno rappresentativi del reale universo d’investimento, visto il trend discendente del numero di aziende che decidono di quotarsi in Borsa. È infatti sempre più riconosciuta dalle istituzioni l’importanza del capitale privato come canale di finanziamento e di supporto al tessuto imprenditoriale, e quindi di volano per l’economia reale.

Come accoglieranno secondo lei gli investitori italiani i private asset, visto che sono tradizionalmente amanti degli investimenti a reddito fisso? Se guardiamo ai dati, in Italia l’interesse è crescente specialmente per il private equity, con una raccolta nei primi sei mesi dell’anno che supera i 1.700 milioni di euro. E da un nostro studio emerge che l’86% degli investitori italiani prenderebbe in considerazione gli asset privati in forma di Eltif se questa soluzione venisse proposta da un consulente finanziario. Chiaramente, i private asset non si rivolgono a una platea indistinta di clienti. Previa la verifica di adeguatezza, sono soprattutto i clienti affluent e gli High Net Worth Individual, con patrimoni superiori a 500mila euro, quelli maggiormente interessati alla ricerca di un efficace complemento a un più ampio portafoglio. Peraltro spesso si sottostima che alcuni di questi veicoli cominciano a redistribuire parte del capitale prima del termine dell’investimento. Inoltre, tra gli elementi di attrattività dei private asset c’è sicuramente la possibilità di sentirsi partecipi di un’iniziativa imprenditoriale o di un progetto infrastrutturale: sono convinto che nel nostro Paese esista una larga fetta di investitori che apprezzerebbero questo aspetto.

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COVER STORY | 19 BLUERATING n novembre 2022

Qual è la strategia seguita da Schroders nel segmento dei private asset?

Da oltre 20 anni il Gruppo è attivo nel settore e lo fa con una divisione dedicata, Schroders Capital, che oggi conta 88 miliardi di dollari in gestione. Nel tempo le competenze in questo ambito sono state consolidate

e rafforzate con una serie di partnership e acquisizioni mirate di operatori specializzati, che spaziano dal private equity alle infrastrutture e fonti rinnovabili, dall’immobiliare agli investimenti a impatto. L’offerta di Schroders Capital si articola sia in mandati di gestione e fondi dedicati per clientela istituzionale, sia in FIA tradizionali chiusi e, proprio nell’ottica della democratizzazione, una piattaforma “Semi-Liquid” ed evergreen, cioè con prodotti sempre aperti a nuove sottoscrizioni e senza scadenza, con la possibilità di effettuare disinvestimenti su base trimestrale. Abbiamo inoltre in rampa di lancio un Eltif con minimi di ingresso ridotti, pari a 10mila euro. In corso di autorizzazione, si tratta di una soluzione di private equity con focus su operazioni di buyout in Europa ed enfasi su società di piccole-medie dimensioni, spesso a conduzione familiare o di proprietà del fondatore: consentirà agli investitori italiani di sentirsi partecipi dello sviluppo del tessuto imprenditoriale europeo.

È possibile integrare l’attenzione alla sostenibilità quando si investe nei mercati privati?

Assolutamente sì, anzi la vocazione degli asset privati è per natura sostenibile. Innanzitutto perché l’orizzonte temporale di questi investimenti ben si sposa con le dinamiche di lungo periodo legate alla sostenibilità. Inoltre il rapporto diretto dell’asset manager con le realtà in cui si investe permette un maggiore engagement e la possibilità di promuovere in modo davvero

attivo prassi e condotte aziendali virtuose. Non a caso, sia l’Eltif prima citato che gli ultimi prodotti da noi lanciati, di private equity così come di infrastrutture e debito immobiliare, sono tutti Articolo 8 a livello Sfdr e ce n’è qualcuno che è addirittura a impatto, ovvero Articolo 9.

Al di là dei private asset, quali altre aree d’investimento possono offrire valore in questo sfidante contesto di mercato?

Per la parte core, riteniamo che una valida linea di azione sia orientare il portafoglio verso strategie flessibili che diano ampia delega al gestore, ad esempio il Global Multi-Asset Balanced, in modo da sfruttare la libertà di movimento tra le asset class contenendo il rischio. Per gli investitori obbligazionari, in uno scenario di restringimento delle politiche monetarie, meglio prediligere scadenze più brevi e ricercare rendimenti oggettivamente interessanti nel segmento investment grade e high yield, nei settori più difensivi e meno ciclici. Sul fronte azionario, rimangono solide le dinamiche a lungo termine degli investimenti tematici, dal cambiamento climatico all’healthcare, dalla disruption alla transizione energetica. Su questo punto, la crisi geo-politica in corso ha evidenziato la fragilità dell’attuale sistema di approvvigionamento energetico rendendo ancora più urgente il passaggio a un futuro libero dai combustibili fossili, il che premierà negli anni a venire le aziende coinvolte in questa trasformazione.

20 | COVER STORY
BLUERATING n novembre 2022
Stiamo vivendo in un contesto geopolitico e di mercato a dir poco sfidante Bisogna ampliare l’accesso a classi d’investimento finora confinate agli istituzionali
@andreatelara

Esistono aziende innovative che stanno creando le tecnologie necessarie per combattere con successo il cambiamento climatico. Si chiama Rivoluzione Ambientale, e rappresenta una concreta opportunità per investire nei settori in grado di creare un impatto positivo sia sul tuo portafoglio che sull’ambiente.

Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri, che possono variare. Ad uso esclusivo di investitori professionali. Nell’Unione Europea, il presente materiale è stato approvato da Goldman Sachs Asset Management Funds Services Limited, che è regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Gli obiettivi non garantiscono in alcun modo i risultati futuri. Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima dell‘adesione leggere il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione e il prospetto disponibile sul sito Internet https://assetmanagement.gs.com/content/gsam/ita/it/advisors/homepage.html e presso gli intermediari collocatori. Goldman Sachs Global Environmental Impact Equity Portfolio è comparto della SICAV di diritto lussemburghese Goldman Sachs Funds. Il presente documento non rappresenta un‘offerta di acquisto o sottoscrizione di quote. Prima di ogni investimento consigliamo di contattare il vostro consulente finanziario. Riservatezza: Nessuna parte di questo materiale può, senza il previo consenso scritto di Goldman Sachs Asset Management, essere (i) riprodotta, fotocopiata o duplicata, in qualsiasi forma, con qualsiasi mezzo, o (ii) distribuita a qualsiasi persona che non sia un dipendente, un funzionario, un amministratore o un agente autorizzato del destinatario. Goldman Sachs & Co., © 2022 Goldman Sachs. Tutti i diritti riservati. 253743-OTU-1478729

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LA

Caro Parlamento ti scrivo

Lettera aperta ai nuovi deputati e senatori della maggiori sigle della consulenza

È passata giusto qualche settimana dall’insediamento del nuovo parlamento che si occuperà di condurre l’Italia attraverso la XVIII Legislatura. La nostra rinnovata classe politica si troverà ovviamente a dover far fronte alle numerose urgenze dettate dall’attualità

economica e sociale, ma allo tempo stesso dovrà essere capace di mantenere un dialogo proattivo con il tessuto produttivo e professionale della nazione, unico vero volano, al di là delle congiunture geopolitiche esogene, per il rilancio effettivo del Bel Paese. Tra gli auspicabili interlocutori politici del mondo finanziario non possiamo non

citare i consulenti finanziari, veri e propri paladini del risparmio gestito nostrano e conseguentemente potenziali figure di riferimento per la salvaguardia dei risparmi degli italiani, asset fondamentale tra le ricchezze del nostro Paese. Il dialogo tra politica e consulenti è cresciuto nel corso degli ultimi anni, con una maggiore presa di coscienza

22 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n novembre 2022
di Matteo Chiamenti

Nella prossima legislatura, l’intero mondo politico non potrà cer tamente ignorare il settore della consulenza finanziaria per la funzione sociale che svolge nel Paese

da parte del legislatore del ruolo, delle finalità e delle caratteristiche precipue della professione; affinché questa discussione prosegua in maniera virtuosa anche per i periodi a venire, BLUERATING ha deciso di interpellare le principali realtà istituzionali e associative legate al settore dell’advisory chiedendo loro di redigere una sorta di “lettera

aperta” indirizzata al Parlamento da poco insediato. Ecco quindi una carrellata dei desiderata del mondo della consulenza, realtà per realtà, diretti e senza filtri; perché, come ci suggerisce una vecchia massima orientale, l’intelligenza non teme il confronto, lo spera. Nelle pagine seguenti gli interventi del presidente di Anasf Luigi Conte, del presidente

di Enasarco Alfonsino Mei, a cui si aggiungono le richieste avanzate anche da altre sigle rappresentative del mondo della financial advisory italiana. La prima è Federpromm guidata da Manlio Marucci, le altre sono (congiuntamente) Nafop e Assoscf che riuniscono il mondo dei consulenti autonomi e delle Scf.

COVER FINANZA / 1 | 23 BLUERATING n novembre 2022
Giorgia Meloni / neo presidente del Consiglio
@MatteoChiamenti

In questi ultimi due anni l’Associazione si è focalizzata sulle opportunità di crescita del settore del risparmio, finalizzate allo sviluppo della professione di consulente finanziario, e intendiamo al più presto riavviare il confronto con il Parlamento e il Governo, interrotto dopo la crisi del Governo Draghi. Porteremo nuovamente l’attenzione sul tema della sperequazione fiscale. I lavori in atto per la riforma dell’Irpef e del sistema tributario, che ha visto un disegno di legge recante delega al Governo per la riforma fiscale approvato dal Consiglio dei Ministri a ottobre 2021, e quelli per il superamento delle criticità legate ai due diversi e autonomi regimi fiscali per i redditi di natura finanziaria sono stati fermati per il cambio di legislatura. Anasf, dal canto suo, riprenderà il dialogo con i nuovi rappresentanti delle Commissioni parlamentari di settore, per equilibrare il trattamento fiscale sui redditi da capitale dei cittadini affinché questi ultimi possano scegliere investimenti senza condizionamenti esogeni. Torneremo a porre il tema dei giovani, con investimenti volti a incentivare attraverso politiche fiscali il ricambio generazionale e a rimodulare l’offerta didattica del sistema scolastico, con un duplice intendimento: formare cittadini consapevoli in materia economico-finanziaria e stimolare giovani universitari a orientare la

scelta del loro futuro lavorativo nel settore della consulenza finanziaria. Riguardo all’aspetto della rappresentazione funzionale del valore della consulenza finanziaria faremo in modo che i Ministeri competenti, le Autorità e in particolare la Presidenza del Consiglio dei Ministri comprendano che la consulenza è un servizio essenziale. Auspichiamo che vengano definite attività programmatiche inclusive di una campagna di comunicazione volta alla sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza e il valore dei servizi della consulenza, necessari per migliorare i processi di scelta e le prospettive di tutti i risparmiatori, al contempo generando un profilo virtuoso per il sistema economico finanziario del Paese. Osservando il futuro, la relazione dinamica che noi consulenti finanziari abbiamo con i cittadini costituisce la base fondamentale sulla quale innestare il seme dell’educazione finanziaria e i meccanismi di scelta che danno valore attraverso lo spostamento di capitali nell’economia reale. In virtù dell’Art. 47, primo comma, della nostra Costituzione “la Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito”, Anasf ritiene che la comunicazione della consulenza finanziaria come servizio essenziale al cittadino debba essere prima di tutto veicolata dalle Istituzioni.

24 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n novembre 2022
Più equilibrio nel fisco
LA COMUNICAZIONE SULL’IMPORTANZA DELLA FINANCIAL ADVISORY DEVE PARTIRE ANCHE DALLE ISTITUZIONI
Anasf (lettera del presidente Luigi Conte)

Questioni di previdenza

Alla luce del delicato momento storico e sociale che sta vivendo il nostro Paese, ritengo sia doveroso instaurare con le istituzioni un rapporto di stretta collaborazione e di reciproco sostegno. Credo che la nascita di un dialogo con la Fondazione Enasarco possa giovare a istituire un rapporto sinergico e proficuo teso alla valorizzazione del panorama lavorativo italiano e in questo caso della categoria degli agenti, dei rappresentanti di commercio, dei consulenti finanziari e dei mediatori creditizi. Le maggiori difficoltà che oggi si riscontrano, attraversano in modo trasversale la vita lavorativa e post lavorativa dei nostri iscritti. In particolare voglio mettere in risalto il disagio prodotto dalla duplice visione in campo pensionistico della figura del monomandatario e del plurimandatario, che crea un dislivello non indifferente a parità di attività contributiva. È necessario, quindi, un intervento politico atto a normare la definizione corretta dell’agente e del rappresentante di commercio che ad oggi lascia alcune ambiguità in campo interpretativo. La Fondazione Enasarco ha la necessità, poi, di ampliare la propria platea al fine di rafforzare e migliorare la base contributiva dell’Ente. Un atto fondamentale per raggiungere l’obiettivo che dall’inizio del nuovo corso ci siamo posti, ossia quello di garantire una duratura sostenibilità. Sono così allo

studio diverse proposte per inserire nuove categorie professionali all’interno del sistema contributivo Enasarco. La Fondazione, in tema di sostenibilità, ha il dovere poi di sciogliere il nodo in merito alla questione dei cosiddetti “silenti”, ossia coloro che risultano essere in pensione ma che non ricevono alcun emolumento a causa di una troppo esigua attività contributiva. Per consentire ciò, però, Enasarco non può agire in solitaria, in quanto tale procedura comporterebbe il completo default dell’Ente. È quindi evidente come un intervento congiunto Fondazione-Istituzioni sia assolutamente necessario per individuare delle soluzioni che possano risolvere il problema. Per concludere, il nostro impegno e il nostro sguardo sono rivolti anche a una maggiore e migliore integrazione dei giovani all’interno del mondo del lavoro. Siamo certi che grazie all’aiuto del Governo si possa attuare l’emendamento di proposta per l’agevolazione fiscale per l’accesso dei giovani alla professione. Sentiamo infatti forte la necessità di favorire, tramite premi fiscali, l’arrivo di nuove figure; questo permetterebbe non solo un incentivo allo sviluppo delle giovani menti, ma fornirebbe una spinta ulteriore per entrare a far parte del mondo del lavoro. Voglio augurare al nuovo Governo, a nome di tutta la Fondazione Enasarco, un buon lavoro.

COVER FINANZA / 1 | 25 BLUERATING n novembre 2022
UNIFORMARE IL REGIME PENSIONISTICO DEGLI AGENTI MONOMANDATARI E PLURIMANDATARI
Enasarco (lettera del presidente Alfonsino Mei)

Alfabetizzazione finanziaria

Federpromm Uiltucs (lettera del segretario generale Manlio Marucci)

In un quadro economico e finanziario articolato e complesso come quello attuale, riteniamo che l’attenzione del nuovo Parlamento deve essere rivolta con più attenzione a come difendere la stabilità finanziaria ma soprattutto la tutela del risparmio delle famiglie italiane che trova nella figura del consulente finanziario un punto di riferimento stabile e di fiducia nel garantire la sicurezza del proprio patrimonio. Tale prospettiva di lungo termine implica una maggiore diffusione dell’educazione finanziaria al momento troppo poco diffusa ma necessaria affinché gli investitori abbiano una maggiore consapevolezza nella gestione dei loro risparmi nel momento in cui vengono conferiti alle società di gestione attraverso la figura del cf che ne orienta gli elementi

sostanziali migliorandone i rendimenti e il patrimonio. Una alfabetizzazione finanziaria, riteniamo, sia da considerare come momento educativo di massa attraverso un percorso di educazione civica obbligatoria nei programmi scolastici a partire dalle scuole medie inferiori fino ad arrivare agli studi superiori ma anche attraverso politiche formative orientate nel mondo del lavoro attraverso forme di previdenza complementare e di conoscenza di come migliorare le proprie condizioni economiche, professionali e di partecipazione diretta alla gestione della vita dell’impresa e del welfare. In questo modo si colmerebbe quel gap strutturale che vive il nostro paese.

L’attenzione su cui necessita da parte delle associazioni di tendenza, quale nostro compito primario, dovrà essere orientata anche a far capire alle forze politiche l’importanza che dovrà essere riservata al quadro generale delle normative che disciplinano attualmente le attività sia dei soggetti abilitati nel settore creditizio, finanziario e assicurativo, cercando di rendere uniforme tutta la regolamentazione secondaria attraverso un testo unico di riordino generale dei vari elementi che compongono il quadro di riferimento per ogni singolo settore in cui operano i consulenti finanziari e altri operatori professionali di tutta l’intermediazione finanziaria.

Una nuova base imponibile

Come associati presentiamo una sequenza di spunti che sono stati raccolti tra i colleghi operativi iscritti tra i consulenti autonomi e le società di consulenza finanziaria. Auspichiamo una armonizzazione di basi imponibili e unificazione “redditi da capitale” e “redditi diversi di natura finanziaria”, in modo da consentire le compensazioni fiscali (in pratica, permettere sempre la completa compensazione delle minusvalenze, anche con plusvalenze su fondi e Etf). Servirebbe in aggiunta l’eliminazione della tassazione sul capital gain sugli investimenti in startup e venture capital e aumento dell’incentivo fiscale per coloro che investono, unitamente alla riduzione dell’aliquota iva su consulenza in materia di investimenti e pianificazione finanziaria. Quest’ultima avrebbe tre evidenti vantaggi. In primis incentiverebbe la fruizione di un servizio vitale per i cittadini in questo difficile momento economico. In secondo luogo ridurrebbe il vantaggio economico della consulenza abusiva e infine porterebbe di conseguenza ad un’emersione di base imponibile, anche nelle imposte dirette. In ultima analisi auspichiamo un accesso sistematico per i nostri clienti alle classi istituzionali e il ripristino della denominazione “indipendenti” per tutti i professionisti attivi nel mondo fee only.

26 | COVER FINANZA / 1 BLUERATING n novembre 2022

10 ANNI DI PERFORMANCE

La flessibilità si fa resilienza

Flessibilità, elevata diversificazione del portafoglio e una lunga storia di successo sono i punti di forza di KIS BOND PLUS, la soluzione di Kairos che evolve i tradizionali canoni dell’investimento obbligazionario e sfida il contesto di mercato contemporaneo.

I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Questa è una comunicazione di marketing con finalità promozionali. Si prega di consultare il Prospetto e il documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID) prima di prendere una decisione finale di investimento, disponibili in lingua italiana sul sito www.kairospartners.com nonché presso la sede legale di Kairos Partners SGR S.p.A. (“Kairos”) e i soggetti collocatori, anche in forma cartacea. Una sintesi dei diritti degli investitori è disponibile in lingua italiana e inglese al link https://www.kairospartners.com/sintesi-dei-diritti-degli-investitori-it-en/. I rendimenti sono rappresentati al netto delle spese a carico del Fondo e al lordo degli oneri fiscali. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. L’investimento riguarda l’acquisizione di azioni del Fondo e non di una determinata attività sottostante che resta di proprietà del Fondo medesimo e implica una componente di rischio, di conseguenza il capitale investito in origine potrebbe non essere recuperato in tutto o in parte. Le oscillazioni dei tassi di cambio possono influenzare il valore dell’investimento e i costi laddove espressi in una valuta diversa da quella di riferimento dell’investitore. Informazioni sulle specificità del Fondo e sugli aspetti generali in tema sostenibilità (ESG) ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088, sono disponibili al link www.kairospartners.com/esg/. In caso di commercializzazione del Fondo in paesi diversi da quello di origine, Kairos ha il diritto di porre fine agli accordi per la commercializzazione in base al processo di ritiro della notifica previsto dalla Direttiva 2009/65/CE. Le informazioni e le opinioni qui riportate non costituiscono un’offerta al pubblico, né una raccomandazione personalizzata, non hanno natura contrattuale, non sono redatte ai sensi di una disposizione legislativa, non sono sufficienti per prendere una decisione di investimento e non sono dirette a persone residenti negli Stati Uniti o ad altri soggetti residenti in Paesi dove il Fondo non è autorizzato alla commercializzazione. Le informazioni e i dati sono ritenuti corretti, completi e accurati. Tuttavia, Kairos non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, sull’accuratezza, completezza o correttezza dei dati e delle informazioni e, laddove questi siano stati elaborati o derivino da terzi, non si assume alcuna responsabilità per l’accuratezza, completezza, correttezza o adeguatezza di tali dati e informazioni, sebbene utilizzi fonti che ritiene affidabili. I dati, le informazioni e le opinioni, se non altrimenti indicato, sono da intendersi aggiornati alla data di redazione, e possono essere soggetti a variazione senza preavviso né successiva comunicazione. Eventuali citazioni, riassunti o riproduzioni di informazioni, dati e opinioni qui fornite da Kairos non devono alterarne il significato originario, non possono essere utilizzati per fini commerciali e devono citare la fonte (Kairos Partners SGR S.p.A.) e il sito web www.kairospartners.com. La citazione, riproduzione e comunque l’utilizzo di dati e informazioni di fonti terze deve avvenire, se consentito, nel pieno rispetto dei diritti dei relativi titolari. (*) Dati dal 30/12/2016 al 30/12/2021, Classe P-EUR. (**) Dati dal 30/12/2011 al 30/12/2021, Classe P-EUR. © 2021 Morningstar, Inc. Tutti i diritti riservati. Le informazioni (1) sono di proprietà di Morningstar e/o dei suoi fornitori di contenuti; (2) non possono essere copiate o distribuite; e (3) non si garantisce che siano accurate, complete o tempestive. Né Morningstar né i suoi fornitori di contenuti sono responsabili di eventuali danni o perdite derivanti dall’uso di queste informazioni.

sul premio UCITS Hedge Awards 2022 www.thehedgefundjournal.com, sul premio Refinitiv Lipper www.lipperfundawards.com/Awards/Switzerland/2022/Fund.

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UCITS Hedge Awards 2022 Long/Short Best Kairos (Kairos)
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Rischio più basso Rischio più alto Rendimento potenzialmente più basso Rendimento potenzialmente più alto 123 4 567 Le informazioni complete sui rischi sono disponibili sul Prospetto e sul KIID. (1) al 31.03.2022 +17,84% +61,86% RENDIMENTO CUMULATIVO A 5 ANNI* RENDIMENTO CUMULATIVO A 10 ANNI** KIS BOND PLUS +1,0% 2016 +6,2% 2017 -6,1% 2018 +6,0% 2019 +2,2% 2021 -2,37% 2022 (1) +9,0% 2020 +5,9% 2013 +17,7% 2012 +7,4% 2014 +2,0% 2015
ulteriori
Dopo 20 anni in Italia, i fondi passivi crescono nelle reti La carica degli Etf 28 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n novembre 2022 8 I miliardi di euro di aum delle reti in Etf nel 2022 3,5 I miliardi di euro di aum delle reti in Etf nel 2017 1,2% La quota di aum delle reti Investita oggi in Etf

di Gianluigi Raimondi

Occupano ancora una quota minoritaria del portafoglio dei clienti delle reti di consulenza finanziaria ma stanno crescendo. Stiamo parlando degli Exchange traded fund (Etf), i fondi indicizzati e a gestione passiva che, assieme agli Exchange traded commodities (Etc), i prodotti legati ai panieri di materie prime, rappresentano attualmente l’1,2% dell’asset allocation delle reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede in Italia. Si tratta di una quota minoritaria, è vero, corrispondente a circa 8 miliardi di euro. Ma è una quota in crescita, pari a circa il doppio rispetto allo 0,7% che si registrava nel 2017 (dati Assoreti), corrispondente allora un valore di 3,5 miliardi di euro circa.

Ora, per giunta, ci sono alcuni eventi che fanno pensare a una possibile accelerazione di questo trend. A vent’anni dal debutto a Piazza Affari dei primi Etf, infatti, Fineco Asset Management ha quotato sul listino di Borsa Italiana la seconda settimana di ottobre i primi prodotti, 11 per la precisione, di un emittente italiano. Nel dettaglio, il team di Fineco AM ha sviluppato internamente sei Etf azionari e cinque obbligazionari: di questi, otto sono classificati tra i prodotti a norma dell’articolo 8 Sfdr, ovvero promuovono, tra le altre, caratteristiche di sostenibilità ambientale o sociale, o una combinazione tra le due. I sei comparti azionari coprono settori sia tradizionali, come materie prime,

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finanza e consumi sostenibili, sia legati all’innovazione, tra cui sicurezza informatica e tecnologia. Quelli obbligazionari sono invece un’offerta corporate sostenibile: i cinque strumenti sono infatti tutti classificati come prodotti a norma dell’articolo 8 Sfdr.

Alternativa efficiente

“I nuovi prodotti rappresentano un’alternativa efficiente e costi in linea con il mercato a disposizione dei consulenti finanziari per bilanciare i portafogli dei propri clienti, favorendo così una gestione dei risparmi evoluta e personalizzata”, afferma Fabio Melisso, amministratore delegato di Fineco AM.

Con questa nuova linea di business rendiamo poi la nostra offerta in linea coi grandi gruppi globali per ampiezza del proprio catalogo e diversificazione di prodotto”. Ma se, come e in che misura, nel corso degli ultimi vent’anni gli Etf sono stati utilizzati dai consulenti? Per tentare di rispondere a questa domanda, facciamo un passo indietro e vediamo anzitutto i numeri della crescita nel corso questo periodo a Piazza Affari. Il mercato degli Etf in Italia è sempre stato in costante crescita ed evoluzione, sin dalla sua nascita, sia in termini di volumi che di offerta: “Con oltre 1.700 strumenti a disposizione degli investitori, 29 emittenti internazionali di Etf e un totale di 33 emittenti di Etp

(inclusi quindi anche Etc ed Etn), il listino ETFplus si conferma il mercato di riferimento di questi strumenti, leader a livello europeo con un’offerta che si prospetta sempre più ampia”, fa notare Silvia Bosoni, group head of ETFs di Euronext. Un’offerta molto ampia che mette quindi a disposizione degli investitori la possibilità di posizionarsi su qualsiasi asset class e/o idea d’investimento. La crescita del mercato, fanno poi notare da Borsa Italiana (gruppo Euronext), interessa anche l’ammontare delle masse gestite (aum), che hanno raggiunto il record storico di 115,5 miliardi di euro a fine 2021. A fine agosto 2022, a causa delle incertezze geopolitiche,

30 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n novembre 2022
Fabio Melisso / Fineco Asset Management

e il conseguente effetto prezzo negativo, l’asset under management depositato in Italia, presso Euronext Securites Milan (ex Monte Titoli), contava 108,3 miliardi di euro. Ma il Cagr, ovvero il tasso annuo di crescita composto, resta impressionante: circa il 20% negli ultimi dieci anni. Il segnale positivo, che attesta la crescita costante degli Etf in Italia, è poi rappresentato dagli oltre 2,7 miliardi di euro di nuovi capitali investiti in questi strumenti solamente da inizio 2022. Non solo. Il mercato si caratterizza, fanno notare da Piazza Affari, sia per la presenza di investitori che operano sul mercato con obiettivi di rendimento nel medio e lungo termine (tipici di chi acquista i prodotti del risparmio gestito), sia per un’attività puramente di trading, ossia con un’ottica più di breve periodo anche approfittando della volatilità dei mercati. Certo resta però un dato di fatto che il mercato italiano degli Etf è da sempre caratterizzato da un’ampia partecipazione dell’investitore retail e lo dimostrano il fatto che il 72,5% di contratti scambiati lo scorso anno avevano una size pari o inferiore a 10mila euro. Nel 2002, sebbene al di fuori dei confini nazionali gli Etf fossero già una realtà in alcuni casi consolidata (nel 1993 al via l’offerta negli Stati Uniti, in Europa il debutto a Francoforte e Londra nel 2000), gli Etf erano visti con molta diffidenza. E proprio soprattutto da tutto il mondo del risparmio gestito, che temeva un’erosione del mercato dei più classici fondi comuni. A parecchi anni di distanza, lo scenario è cambiato, con gli emittenti di

fondi che li utilizzano per costruire i prodotti e i consulenti che offrono come alternativa per diverse strategie alla clientela. Il futuro? Difficile, ovviamente fare previsioni certe. Ma è lecito ritenere che nei prossimi anni per questa tipologia di prodotti l’offerta crescerà ulteriormente, così come, forse, anche i volumi e il numero di emittenti.

Gli ostacoli allo sviluppo “Costi e performance fanno la differenza rispetto ai prodotti più tradizionali per gli investitori”, sostiene Alfred Hoffmann, amministratore delegato e fondatore di Avalon Investment Research, “ma le retrocessioni fanno ancora la differenza per i consulenti, specie per quelli non indipendenti. Fino a quando sarà così l’utilizzo degli Etf in Italia sarà limitato anche se in crescita continua”. A ben guardare, tra le grandi reti FinecoBank ha già sposato la logica dei fondi passivi, ancor prima della quotazione degli Etf da parte della sua casa di gestione. Risale all’aprile 2022 il comunicato con cui il gruppo guidato da Alessandro Foti ha lanciato Fineco AM Passive Underlyings, una soluzione basata sui prodotti indicizzati. “Il risparmio gestito in Italia è arrivato a un punto di svolta”, recita il comunicato di Fineco su questa importante innovazione: “Le pressioni inflazionistiche rendono sempre più difficile soddisfare i ritorni attesi dai risparmiatori e un numero crescente di persone si affaccia al mondo degli investimenti con una forte esigenza di soluzioni semplici e trasparenti, oltre che economiche.

In linea con lo spirito di innovazione che la contraddistingue, Fineco risponde all’appello e lancia un’innovazione nella strategia del risparmio gestito, ampliando le opportunità d’investimento nel rispetto dei principi di trasparenza e fair pricing. Fineco AM Passive Underlyings è una soluzione di portafoglio che concentra le migliori strategie passive, ingegnerizzate grazie alle competenze e al motore tecnologico di Fineco AM. Si basa su un portafoglio di strumenti passivi bilanciati e monitorati su base quotidiana, selezionati in modo da massimizzare la diversificazione. La soluzione

continua a pag. 32 > BLUERATING n novembre 2022 COVER FINANZA / 2 | 31
Silvia Bosoni / Euronext

prevede 6 opzioni con diversi livelli di esposizione azionaria (dal 15% fino a un massimo dell’85%) affinché ciascun investitore possa trovare la risposta più aderente al proprio profilo di rischiorendimento”. Il ruolo del financial advisor però resta fondamentale: “La consulenza finanziaria rimane un valore aggiunto determinante nell’ambito della nuova strategia”, hanno sottolineato da Fineco, “che si integra pienamente nella

nostra piattaforma. Per i consulenti lo strumento rappresenta infatti un’opportunità sia per consolidare le relazioni con i clienti esistenti, anche nel segmento di clientela più sofisticata del private banking, sia per ampliare la base di clienti, rivolgendosi a una platea in crescita di risparmiatori interessati ad avvicinarsi per la prima volta al risparmio gestito. Per le caratteristiche di efficienza, innovazione,

semplicità ed economicità che la contraddistinguono, la nuova soluzione può risultare particolarmente adatta anche tra le fasce più giovani. Fineco AM Passive Underlyings conferma e rafforza così la “one stop solution” di Fineco: tutte le esigenze bancarie e finanziarie dei risparmiatori gestite all’interno di un’unica realtà, grazie alle piattaforme tecnologiche proprietarie più evolute, al modello di consulenza avanzato e alla continua ricerca dell’innovazione a favore di soluzioni semplici, trasparenti, efficienti e a costi ridotti”.

Approccio diverso Anche l’amministratore delegato e direttore generale di Fineco Foti ha posto l’accento su questi temi: “Oggi l’industria del risparmio gestito in Italia è chiamata a rivedere l’approccio verso la clientela”, ha detto, “per poter rendere sostenibile la propria crescita. Occorre un’assunzione di responsabilità nel garantire qualità, trasparenza e prezzi corretti. Con le nuove strategie di gestione del risparmio presentate oggi, confermiamo la spinta all’innovazione al servizio della clientela come parte integrante del nostro Dna: siamo il primo operatore istituzionale a proporre in Italia una soluzione di questo tipo. Riteniamo che questa sia la strada più corretta per cogliere l’opportunità di crescita che l’intera industria ha davanti in questo momento: favoriamo lo sviluppo attraverso l’ampliamento del mercato piuttosto che imporre costi supplementari”.

Alessandro Foti / FinecoBank
@GianluigiRaimon 32 | COVER FINANZA / 2 BLUERATING n novembre 2022

Quell’attrazione fatale

Perché gli Etf iniziano a essere apprezzati anche dai consulenti finanziari

Prima sconosciuti, poi temuti, ora apprezzati e, per certi versi, amati. Sono gli Etf che sbarcavano venti anni fa alla Borsa Italiana i primi

iShares e Lyxor, gli uni del colosso BlackRock, gli altri finiti al colosso transalpino Amundi. Oggi sono tra gli strumenti finanziari che fanno del mercato italiano una tra le piazze più importanti in Europa per la loro

negoziazione. Oltre a crescere in termini quantitativi raggiungendo oggi la cifra vicina ai 110 miliardi, gli Etf si sono evoluti anche dal punto di vista quantitativo. Dalla semplice replica di indici, paesi, settori, sono

34 | LEGGI&MERCATI BLUERATING n novembre 2022

stati progressivamente introdotti quelli cosiddetti a leva, quelli attivi e quelli tematici e da ultimo quelli Esg. I consulenti finanziari vedevano questo strumento inizialmente con sospetto, in quanto negazione della gestione attiva e quindi considerati prodotti a basso valore aggiunto. Il settore della consulenza finanziaria si è poi evoluto in una direzione impensabile fino a pochi anni fa. Si è passati da tre quarti dei consulenti finanziari che sceglievano in modo autonomo il singolo fondo da proporre al cliente e solo a un quarto che seguiva le soluzioni di investimento proposte dalla mandante a un rapporto inverso.

Chiarezza sui costi A innescare queste dinamiche ci sono stati almeno tre fattori. Il primo è la normativa che ha imposto una maggior chiarezza e trasparenza sui costi e sulle retrocessioni degli asset manager ai distributori. Il secondo fattore è stata la progressiva capacità degli Etf di generare performance interessanti a volte anche superiori ai fondi cosiddetti a gestione attiva penalizzati da commissioni di gestione più elevate che ne hanno messo a dura prova le performance in epoca di tassi zero. Il terzo fattore che spiega il successo degli Etf è stata la loro consacrazione come ingredienti nei modelli di consulenza evoluta e, per certi versi, anche nei modelli fee-only. Il modello di consulenza evoluta è stato adottato da molte delle reti dei consulenti finanziari che ne hanno visto il potenziale sia per i clienti che per i professionisti. Oggi in Italia abbiamo oltre trenta emittenti di

Etf, a cui si è aggiunto da pochissimo un primo emittente italiano. Fineco Asset Management (FAM), società di gestione del risparmio interamente partecipata da FinecoBank, ha quotato su Borsa Italiana i suoi primi 11 Exchange traded fund. Il gruppo è diventato così il primo emittente italiano di Etf, proseguendo nella strategia di investire in un maggiore controllo della catena del valore condividendone i vantaggi con i clienti, tramite soluzioni di investimento a costi contenuti.

La società ha sviluppato internamente 6 Etf azionari e 5 obbligazionari: di questi, 8 sono classificati tra i prodotti a norma dell’articolo 8 Sfdr, ovvero promuovono, tra le altre, caratteristiche di sostenibilità ambientale o sociale, o una combinazione tra le due.

Valore aggiunto

Da prodotti visti con sospetto e sufficienza oggi gli Etf rappresentano un’alternativa efficiente a disposizione dei consulenti finanziari per bilanciare i portafogli dei propri clienti. Certamente centrale rimane la capacità del consulente finanziario di fare da guida nell’interpretare la mappa progettuale del singolo cliente in termini di profilo di rischio, di obiettivi e di orizzonte temporale. Prodotti efficienti con costi contenuti non tolgono spazio al buon professionista ma viceversa offrono l’opportunità di creare valore aggiunto per i propri clienti che saranno ben lieti di riconoscerne il valore. @bluerating_com

LEGGI&MERCATI | 35 BLUERATING n novembre 2022
I fondi passivi rappresentano un’alternativa efficiente per i financial advisor nella gestione del por tafoglio della clientela
Nicola Ronchetti founder & ceo di Finer Finance Explorer

IL MEGLIO DELL’ADVISORY

Anche quest’anno il nostro magazine ha premiato i consulenti finanziari e le loro reti Tutti i professionisti e manager presenti alla cerimonia dei Bluerating Awards 2022

Consulenza a 5 stelle

Tredici società e dodici consulenti. I vincitori dei BLUERATING Awards 2022

DURANTE

Nella cornice del Centro Congressi della Fondazione Cariplo di via Romagnosi 8 a Milano, si è svolta la sesta edizione dei Bluerating Awards, i riconoscimenti che la nostra testata conferisce ogni anno alle migliori reti di advisory e ai migliori consulenti finanziari italiani abilitati all’offerta fuori sede. Le premiazioni hanno coinvolto le principali società attive nel campo della financial advisory. Dodici i premi riservati ai singoli consulenti finanziari, i cui nomi e volti sono riportati alle pagine 42 e 43.

LE MOTIVAZIONI

Altri dodici premi speciali sono stati assegnati ad altrettante reti italiane e ai loro manager. Carlo Garavaglia, responsabile Sviluppo Italia di Mediobanca Financial Advisor ha ritirato il riconoscimento per Chebanca! che è stata premiata come Best Workplace. Motivazione ufficiale: “Per la capacità di avere creato una sinergia ottimale tra rete proprietaria, rete dei consulenti e la capogruppo Mediobanca e per un modello di advisory fondato sull’architettura aperta e sull’offerta completa e sinergica di prodotti e servizi per privati e aziende”.

Il premio per la categoria Customer Care è andato al Credem ed è stato ritirato da Moris Franzoni, direttore commerciale consulenti finanziari.

Il riconoscimento è dovuto “alla costante attenzione verso il cliente

attraverso il progetto Wellbanking e la figura del Financial Wellbanker”. Nella categoria Digital & Social, il Bluerating Award è stato assegnato a Banca Widiba, rappresentata nella persona di Claudio Pandelli, responsabile governo rete consulenti finanziari. La banca che fa capo al gruppo Mps si è vista riconoscere il merito di “avere confermato, anno dopo anno, un modello di consulenza finanziaria globale che si integra perfettamente con una piattaforma online innovativa e completa”. Tra le categorie dei Bluerating Awards era presente anche la Sostenibilità. In questa categoria il premio è andato a Copernico Sim ed è stato ritirato dal presidente Saverio Scelzo Alla sua società di consulenza va il merito di aver prestato “attenzione alle tematiche Esg nella divulgazione di approfondimenti sul mondo della sostenibilità”. Premio Formazione a Fideuram ISPB rappresentata da Paolo Lecco, responsabile sviluppo professionale. Motivazione: “Per le iniziative a supporto della crescita professionale delle nuove generazioni di consulenti attraverso l’evento Next Generation Private Banker e per l’investimento quasi decennale in un Campus di formazione dedicato ai professionisti”. Nella categoria Inclusion & Diversity si è affermata

BLUERATING n novembre 2022 38 | BLUERATING AWARDS 2022
LA
NEL RAPPORTO TRA CLIENTE E PROFESSIONISTA, UN FATTORE CHE DEVE SEMPRE ISPIRARE CHI GESTISCE I RISPARMI continua a pag. 41 >
LA CERIMONIA UN BREVE MA INTENSO SPEECH DI SERGIO SORGI, FONDATORE DI PROGETICA, HA RICORDATO ALLA PLATEA QUANTO SIA IMPORTANTE
FIDUCIA
BLUERATING n novembre 2022 BLUERATING AWARDS 2022 | 39
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- I premi dei Bluerating Awards 2022. 2- L’ingresso alla cerimonia. 3- Il pubblico in attesa di entrare ai Bluerating Awards. 4- Andrea Telara (Bluerating).
5
- Da sinistra: Giuseppe Massara, Denis Baraviera e Patrizio Bariselli (Azimut CM). 6- La platea del Centro Congressi. 7- La premiazione. 8- Uno scatto dopo la cerimonia.
BLUERATING n novembre 2022 40 | BLUERATING AWARDS 2022
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1- Ferdinando Rebecchi (Bnl Bnp Paribas LB). 2- Da sinistra: Matteo Chiamenti (Bluerating.com) e Massimo Arrighi (Kearney). 3- Da sinistra: Maurizio Primanni (Excellence) e Moris Franzoni (Credem). 4- Alfonsino Mei (Enasarco). 5- Da sinistra: Andrea Giacobino (direttore di BLUERATING) premia Stefano Volpato (Banca Mediolanum). 6- Mauro Albanese (Fineco). 7- I magazine finanziari di Bfc. 8- Da sinistra: Nicola Ronchetti (Finer) premia Claudio Pandelli (Banca Widiba).

BANCA

MEDIOLANUM SI È AGGIUDICATA IL TITOLO DI RETE DELL’ANNO PER IL SUO AIUTO AI CLIENTI NELLE FASI DELICATE DEI MERCATI FOTI DI FINECO SI È AFFERMATO COME MIGLIOR TOP MANAGER

Azimut Capital Management e ha ritirato il premio Denis Baraviera, head of sales support & banking relations. Motivazione: “Per avere avviato un Talent Program dedicato ai giovani e per la presenza massiccia di consulenti donne nella rete, maggiore quota in Italia”. Premio Innovazione a Banca Generali rappresentata in sala da Riccardo Renna, chief operating office & innovation. Motivazione: “Per la spinta verso l’innovazione dei prodotti dedicati alla consulenza finanziaria, lo sviluppo di piattaforme e applicativi anche con un occhio di riguardo per le nuove tecnologie come la blockchain”. Nella categoria Private & Wealth Management è stata premiata Deustche Bank FA, ormai entrata nell’orbita di Zurich. Ha ritirato l’award Federico Gerardini, responsabile dell’head office della rete. Motivazione: “Per il forte imprinting nei servizi dedicati alla gestione patrimoniale del cliente, che verrà ulteriormente integrato dall’esperienza e dal know how nel mondo assicurativo e previdenziale di Zurich Italia”. Premio Top Recruiting a Bnl Bnp Paribas Life Banker alla presenza in sala di Ferdinando Rebecchi, responsabile della rete. La sua squadra si è vista riconoscere il merito di “essere stata la rete con il maggiore incremento di consulenti finanziari operativi rispetto al 2021, con

una crescita dell’organico di quasi il 6%”. Vincitrice della categoria Raccolta d’oro è Allianz Bank FA, rappresentata da Marco Negri, responsabile della pianificazione commerciale. Motivazione: “Per i risultati raggiunti sul fronte della raccolta netta pro capite nel risparmio gestito nel 2022, con quasi 1 milione di euro di afflussi per professionista”.

IL GRAN FINALE

Il riconoscimento come Manager dell’anno è andato ad Alessandro Foti, amministratore delegato di FinecoBank, non presente in sala ma rappresentato da Mauro Albanese, direttore commerciale della Rete pfa e private banking. A Foti è stato riconosciuto il merito di “avere creato una società che nel corso degli anni è riuscita mantenersi costantemente a livelli di eccellenza nella raccolta e nel reclutamento, anche in seguito a variazioni nell’assetto proprietario”. Infine, last but not least, il premio Rete dell’anno è andato a Banca Mediolanum, ritirato dal direttore commerciale Stefano Volpato. Motivazione: “Per la capacità di stare vicino ai clienti e di elevare la qualità della raccolta nei momenti di difficoltà dei mercati, come quelli recentemente vissuti in seguito alle incertezze geopolitiche e all’ondata inflazionistica”.

BLUERATING n novembre 2022 BLUERATING AWARDS 2022 | 41
@bluerating_com 6° EDIZIONE 13 SOCIETÀ 12 PREMI RETI 24 PREMI TOTALI
BLUERATING n novembre 2022 42 | BLUERATING AWARDS 2022
WINNER / TOP ENTRY WINNER / JUNIOR
PATRIZIO BARISELLI Azimut Capital Management MIRKO CALICIOTTI Banca Mediolanum IVAN VITALI Credem VALERIA TEDALDI Allianz Bank Financial Advisors GIUSEPPE DE SIMONE Copernico Sim
BLUERATING n novembre 2022 BLUERATING AWARDS 2022 | 43 WINNER / MANAGER WINNER / HIGH FIDELITY
NICOLA VALLARDI Banca Mediolanum ENZO BOVE Banca Widiba MARCO FERRO FinecoBank
GIUSEPPE MASSARA Azimut Capital Management LUIGI ELIA Bnl Bnp Paribas Life Banker GIOVANNI IRACI Credem

WINNER / PREMI SOCIETARI

BEST WORKPLACE CheBanca!

CUSTOMER CARE Credem

ha ritirato il premio

CARLO GARAVAGLIA

responsabile sviluppo Italia - Mediobanca Financial Advisor

DIGITAL & SOCIAL Banca Widiba

ha ritirato il premio

CLAUDIO PANDELLI

responsabile governo rete consulenti finanziari

ha ritirato il premio

MORIS FRANZONI

direttore commerciale consulenti finanziari

SOSTENIBILITÀ Copernico Sim

ha ritirato il premio

SAVERIO SCELZO presidente

BLUERATING n novembre 2022 44 | BLUERATING AWARDS 2022
BLUERATING n novembre 2022 46 | BLUERATING AWARDS 2022 INNOVAZIONE Banca Generali RICCARDO RENNA chief operating office & innovation ha ritirato il premio PRIVATE & WEALTH MGMT Deutsche Bank FA FEDERICO GERARDINI responsabile dell’head office della rete ha ritirato il premio WINNER / PREMI SOCIETARI FORMAZIONE Fideuram ISPB
LECCO responsabile sviluppo professionale ha ritirato il premio INCLUSION & DIVERSITY Azimut Capital Management
BARAVIERA head of sales support & banking relations ha ritirato il premio
PAOLO
DENIS

Con un approccio flessibile e diversificato, puntiamo a trarre vantaggio dalle mutevoli condizioni di mercato e dalle opportunità di investimento sostenibile e a impatto positivo, investendo in diverse asset class tra cui azioni, obbligazioni societarie, governative e green, infrastrutture e liquidità. Il fondo è classificato come Art.9 del Regolamento SFDR.

Capitale a rischio

investimento associati a questi fondi e che descrivono i diritti degli investitori. Le informazioni qui contenute non sostituiscono una consulenza

gli accordi presi per la commercializzazione in base al

com/investments/professional-investor/it-it/complaints-dealing-process. Questa attività di marketing è pubblicata da M&G Luxembourg S.A. Sede legale: 16, boulevard Royal, L 2449, Luxembourg. MAY 22 / 729902

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leggere il Prospetto informativo e il Documento di Informazioni Chiave per gli Investitori, che illustrano i rischi di indipendente in materia di investimenti. M&G Luxembourg S.A. può decidere di terminare nuovo processo di revoca della notifica della direttiva sulla distribuzione transfrontaliera. Informazioni sulla gestione dei reclami sono disponibili in italiano presso www.mandg. Scopri di più

RACCOLTA D’ORO

ha ritirato il premio

ha ritirato il premio

MAURO

BLUERATING n novembre 2022 48 | BLUERATING AWARDS 2022
FinecoBank
MANAGER DELL’ANNO Alessandro Foti -
WINNER / PREMI
TOP RECRUITING Bnl Bnp Paribas LB
ALBANESE direttore commerciale rete pfa e private banking ha ritirato il premio RETE DELL’ANNO Banca Mediolanum STEFANO VOLPATO Direttore Commerciale ha ritirato il premio
SOCIETARI
FERDINANDO REBECCHI responsabile della rete Allianz Bank FA
MARCO NEGRI responsabile della pianificazione commerciale

Ecco i banker di domani

Bernardi (BG): “Il nostro Progetto Giovani per i consulenti finanziari del futuro”

di Andrea Barzaghi

Banca Generali apre le porte del private banking ai consulenti del futuro con un progetto a loro dedicato. La banca guidata dall’amministratore delegato Gian Maria Mossa ha infatti alzato il sipario sul “Progetto Giovani”, un’iniziativa pensata per accogliere nella rete di private banker e wealth advisors una nuova squadra di professionisti di età inferiore ai 35 anni da guidare nel loro percorso di crescita.

Under 35 d’eccellenza “Come banca leader nel private banking in Italia siamo consapevoli della necessità di allargare le maglie della nostra professione anche a una nuova generazione di consulenti che saranno coloro i quali si occuperanno di creare valore per il risparmio del futuro. Per questo motivo abbiamo dato vita a questo percorso che punta a generare un travaso positivo di competenze dai nostri professionisti più affermati verso quegli under 35 che hanno l’ambizione di eccellere in futuro in questa professione. Siamo convinti che il percorso creato possa rappresentare la strada giusta per la creazione di valore nel lungo periodo”, commenta Marco Bernardi, vice direttore generale di Banca Generali. L’iniziativa si rivolge a giovani under 35 già abilitati alla consulenza finanziaria fuori sede con

un background professionale solido e che presentano le caratteristiche per sviluppare un proprio portafoglio clienti. I neoinseriti, grazie al supporto di un consulente senior, potranno incrementare le proprie competenze tecniche e relazionali in un percorso di mentorship che avrà durata pari a 36 mesi, mettendosi a diposizione dei clienti per fornire un supporto strutturato e aiutarli a realizzare i loro propri progetti di vita. La formazione continua assicurata dalla banca mira infatti a un costante aggiornamento dei propri professionisti in ambito finanziario, garantendo profili completi e pronti a raccomandare soluzioni realizzate su misura per ogni singolo cliente. L’affiancamento a un consulente con esperienza offre inoltre l’evoluzione della componente empatica, elemento cruciale per intercettare le necessità dei risparmiatori e gestirne le emozioni durante periodi di mercato in cui gli stessi potrebbero sentirsi smarriti.

Obiettivi di portafoglio A ciascun giovane professionista viene inoltre assegnato un obiettivo di portafoglio adeguato al termine del piano, periodo dopo il quale il tutor potrà valutare se dar vita ad un vero e proprio team. “Il Progetto Giovani rappresenta l’ennesimo passo di Banca Generali verso una direzione di svecchiamento

50 | RETI MERCATO / 1 BLUERATING n novembre 2022
Siamo consapevoli della necessità di allargare le maglie della nostra professione a una nuova generazione di professionisti che dovranno creare valore per il risparmio del futuro

della professione del consulente finanziario, ma non è l’unico. In ottica lungimirante la banca controllata dal Leone di Trieste aveva già iniziato questo percorso con iniziative dedicate ai team genitore-figlio che oggi sono ben 50 e coinvolgono 104 professionisti”, aggiunge Bernardi. Le iniziative di Banca Generali vanno incontro alla necessità di favorire il ricambio generazionale e abbassare l’età media di una professione che inizia ad essere sbilanciata verso una fase di vita più avanzata. Come conferma l’ultima rilevazione di Assoreti, nel 2021 l’età media degli iscritti all’albo era di 51 anni, con punte ancora maggiori nelle più grandi reti di consulenza. Ecco allora che progetti di questo tipo possono risultare non solo utili in tale direzione, ma anche per aprire il dialogo con una nuova fascia di clientela più giovane. “Questi progetti vanno incontro al nostro obiettivo annunciato nel piano strategico al 2024, che punta ad allargare il dialogo sulle scelte di pianificazione patrimoniale con quella fascia di clientela che ancora private non è, ma che punta a diventarlo. In questo le nuove generazioni rappresentano sicuramente un bacino dal quale vogliamo pescare, con giovani consulenti che possono così crescere di pari passo insieme ai propri clienti”, conclude Bernardi.

MERCATO / 1 | 51
@bluerating_com RETI
Marco Bernardi / vice direttore generale di Banca Generali

Cambio di passo in vista

Riva (Finint Private Bank): “Così cresceremo con la consulenza patrimoniale evoluta”

di Andrea Barzaghi

Claudio Riva (nella foto), direttore della rete commerciale di Finint Private Bank, parla con BLUERATING delle sfide che si aprono per una realtà emergente del private banking italiano, che nasce dall’esperienza maturata negli anni da Banca Consulia.

Da qualche mese Banca Consulia è entrata a far parte del Gruppo Banca Finint e avete rilevato Unica sim dando vita a Finint Private Bank, quali sono i vostri piani nel mondo del private?

L’ingresso nel Gruppo Banca Finint ha determinato un cambio di passo che porta con sé obiettivi molto ambiziosi che ci stiamo ponendo anche in virtù del potenziale che si dispiega a seguito di questa integrazione. Banca Finint, una delle boutique di corporate e investment banking più attive sul territorio nazionale, opera infatti sulle esigenze della piccola media impresa che, con il Gruppo al proprio fianco, può allargare il proprio orizzonte al debito privato e all’equity privato, anche attraverso Finint Investment, una delle sgr più consolidate nel contesto degli alternativi. La piccola media impresa è al contempo l’altra faccia della medaglia del piccolomedio imprenditore, con il quale Finint Private Bank ragiona del

proprio patrimonio personale, anche agganciandolo ai mercati privati.

Si crea così un circolo virtuoso tra economia reale e componente finanziaria che è proprio al cuore della nostra nuova proposta.

Tornando a Finint Private Bank, quali sono i numeri della nuova realtà?

La nuova realtà Finint Private Bank è composta da 3 divisioni: la direzione commerciale che è sotto la mia responsabilità, la direzione

Wealth Management (WM) e la direzione Clientela Istituzionale. Siamo presenti in Italia con tre filiali e 194 consulenti finanziari in 62 uffici sul territorio nazionale. Facciamo parte di un gruppo che conta 40 anni di esperienza nel settore finanziario, occupa oggi oltre 550 persone e gestisce circa 10 miliardi di euro di attivi, dei quali circa 2,9 miliardi nel private banking, 3,5 miliardi nell’asset management e 3,6 miliardi nel segmento Npe, oltre a 1,7 miliardi

52 | RETI MERCATO / 2 BLUERATING n novembre 2022

di Aua(Asset Under Advisory) per conto di clienti istituzionali. Un gruppo giovane, dinamico e motivato che fa dello studio e della ricerca per l’innovazione un motivo di crescita professionale e umana per sé e per i propri clienti. Grazie all’esperienza di Finint Private Bank, costruita in decenni di servizio, siamo in grado di gestire tutte le esigenze che pertengono al patrimonio personale e familiare. Il modello di Finint Private Bank è basato sulla consulenza evoluta e su una piattaforma aperta per gli investimenti, servizi di assesment del portafoglio, analisi successorie e art advisory. I clienti istituzionali accedono, oltre che alla consulenza, anche all’attività di negoziazione titoli grazie a un team specificatamente dedicato.

Agli obiettivi di crescita delle masse, accompagnate anche obiettivi di crescita della squadra?

Oggi siamo una delle poche realtà che è riuscita a mantenere consulenti finanziari indipendenti e private banker dipendenti all’interno della stessa rete cogliendo il meglio dei due mondi. Gli obiettivi e gli strumenti sono comuni, sia che si scelga un contratto da libero professionista, sia che si voglia intraprendere il percorso da dipendente. Vogliamo decisamente crescere in una direzione e nell’altra e per questo siamo alla ricerca di professionisti che vogliano offrire la propria esperienza a clienti sofisticati in un mondo che è cambiato e non si accontenta solo di prodotti. Le persone che ricerchiamo

sono banker e advisor con un focus sul private e portafogli e capacità di crescere nel settore dell’economia reale, oltre che una certa esperienza del mondo del Corporate. Per queste figure abbiamo sviluppato percorsi di formazione specifici sulle principali tematiche relative alla finanza di impresa, guidati dai colleghi di Banca Finint e Finint Investments.

In questa complessa fase storica, quali sono i prodotti e servizi dei quali il consulente si può avvalere a servizio dei vostri clienti?

Per questa fase storica, più che indicare i prodotti i nostri consulenti consigliano un approccio strutturato che coniughi una valutazione delle esigenze, una diversificazione finanziaria e una diversificazione temporale, aspetti che sono alla base del nostro processo di consulenza evoluta. E l’avere un contratto di consulenza evoluta come il nostro rafforza il rapporto fiduciario con il cliente perché centrato sulle sue reali esigenze, perché la redditività della banca e del banker non sono più legati al prodotto ma ad una fee sul portafoglio gestito dalla banca e perché al cliente viene retrocesso il 100% delle commissioni che le società prodotto pagano alla banca. Fondamentale sempre, ma particolarmente utile in questa fase di mercato incerto, per assistere al meglio il cliente in base ai suoi bisogni ed esigenze senza essere vincolato alla redditività per la banca di un prodotto piuttosto che di un altro.

luci&ombre

REGOLE E METAVERSO

Unione Europea è in procinto di emanare un regolamento in materia di cripto attività e strumenti similari. Un documento molto corposo di oltre 300 pagine che dovrebbe disciplinare gli emittenti di strumenti virtuali, i loro collocatori, tutelare gli investitori, regolare i conflitti d’interesse, le situazioni di crisi e tutti gli altri elementi del mercato che si è sviluppato (forse per questo) fino a oggi in una situazione di assenza di controlli. L’Europa non è la prima a conoscere il fenomeno degli asset virtuali. Altri paesi hanno già costituito unità di controllo del fenomeno o addirittura impiantata una sede in Metaverso per questi nuovi strumenti finanziari. Il regolamento europeo entrerà in vigore nel 2.024 e quindi i suoi effetti non saranno immediati, anche se è evidente che nell’interregno i protagonisti del mercato inizieranno ad adeguarsi alle future norme. Il regolamento ricalca in molti suoi aspetti la direttiva Mifid, si avvale di strumenti già conosciuti e collaudati della normativa. Altri sono relativamente innovativi, quali ad esempio la procedura sanzionatoria più aperta ai diritti della difesa in merito all’accesso agli atti e all’audizione del soggetto vigilato. Non dovrebbe avere effetti traumatici sul mercato finanziario in generale. Certamente non si possono fare previsioni solide non essendo conosciute la dimensione e la qualità del mercato attuale. Si può però ipotizzare che, alla inevitabile confusione iniziale, subentrerà una progressiva stabilizzazione.

L’

tedeschi@alezio.net
RETI MERCATO / 2 | 53 BLUERATING n novembre 2022

Recruiting con il turbo

Prosegue il percorso di crescita della rete del gruppo Fideuram ISPB. Nei primi 9 mesi del 2022 sono stati inseriti 271 nuovi private banker.

Il numero complessivo dei consulenti delle tre reti, al 30 settembre, era di 5.516 professionisti. Di seguito alcuni inserimenti di rilievo del mese di settembre. Nella rete di Fideuram sono entrati: Chiara Colombo, Matteo Carminati e Guido Mamoli (Lombardia), Alex Krause (Trentino Alto Adige), Riccardo Tonussi (Friuli Venezia Giulia), Andrea Avigliano (Veneto) e Stefano Iotti (Emilia Romagna). Ingresso in SanPaolo Invest per Alessandro Menini (Veneto) mentre IW Private Investments ha arruolato Aldo Maccari che sarà attivo in Lombardia.

BANCA GENERALI FA DOPPIETTA

Ingaggi per Rebecchi

Diversi ingressi nella rete di Bnl Bnp Paribas Life Banker guidata da Ferdinando Rebecchi Ecco alcuni nomi: Giuseppe Andreoli, Giuseppe Di Berardino, Maria Rosa Baldini, Vito Carambia, Giovanni Chirdo, Loris Pieri, Chiara Corinni, Monica Verani, Nicola Vicinelli, Giorgio Iurato, Alessandro Moretto, Fabio Repetti, Gianluigi Hoerner, Stefania Delbalzi e Alessandro Bracci.

Fee only alla carica

Continua la crescita, seppur lenta, del numero dei consulenti finanziari autonomi, iscritti nell’apposita sezione dell’Albo. A settembre sono entrati 12 autonomi, 7 sono stati cancellati, mentre sul fronte delle scf troviamo un nuovo ingresso. Con questi numeri la platea degli autonomi in autunno è 547 consulenti e 61 scf.

contropelo

di Giuseppe Santorsola

AGGIORNAMENTO PER MIFID 2

Nei prossimi mesi si prospettano alcuni interventi di natura operativa sulle regole della Mifid 2, ferma restando la prospettiva di una nuova direttiva, magari in anticipo rispetto alla cadenza quasi decennale finora riscontrata (1996-20072018). Il primo tema copre la fase precontrattuale nell’ottica della investor protection in merito alla trasparenza su costi ed oneri, che resta opaca e priva di omogeneità fra i Kid e i documenti disponibili. All’opposto, resta da affinare la disciplina sulla rendicontazione expost. Terzo tema interessa execution only e appropriatezza, a lungo accantonate rispetto all’attenzione verso il tema dell’adeguatezza. A livello più globale resta da coordinare la materia della product governance che coinvolge sim, sgr, compagnie di assicurazione e le banche in quanto produttrici e distributrici. Ormai dirimente è la regolamentazione, con la individuazione di adeguate tassonomie, della finanza sostenibile per la quale va protetto il rischio crescente di greenwashing. Altrettanto necessari sono interventi di coordinamento nell’ambito della compliance e del risk management, soprattutto alla luce della diffusione delle scelte di outsourcing. Infine, è sempre più necessario regolamentare, nel rispetto della libertà d’impresa e delle attività professionali, la materia della remunerazione della distribuzione e degli incentivi. Ciascun argomento meriterà sicuramente spazio separato nei prossimi Contropelo.

santorsola@uniparthenope.it

54 | VALZER POLTRONE
Banca Generali, guidata da Gian Maria Mossa cresce sul territorio con due inserimenti a Napoli e Grosseto. Nel capoluogo campano ha fatto il suo ingresso Massimiliano Di Luccio, 51 anni, proveniente da Fineco ed è andato a coadiuvare la district manager Gabriella Familio. A Grosseto, invece, la squadra del district manager Graziano Campinoti si è rafforzata con il 53enne Lucio Lapalorcia, proveniente da Allianz Bank. Gian Maria Mossa / Banca Generali
BLUERATING n novembre 2022
Ferdinando Rebecchi / Bnl Bnp Paribas LB

Clara ha compiuto cento anni.

Ecco perché dovresti festeggiare anche tu.

Ci sono forze inarrestabili che ci parlano del mondo che sarà. L’aspettativa di vita aumenterà, la sostenibilità diventerà fondamentale, Internet sarà ovunque. In economia si chiamano megatrend. Per te sono grandi opportunità di investimento. I fondi ANIMA Megatrend* si concentrano sulle aziende che beneficeranno di questi cambiamenti globali per permetterti di investire nell’economia di domani, oggi.

Scopri di più su megatrend.animasgr.it

AVVERTENZE: Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto, il Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (KIID/KID), il Regolamento di gestione e il Modulo di sottoscrizione prima di prendere una decisione finale di investimento. Questi documenti, che descrivono anche i diritti degli investitori, possono essere ottenuti in qualsiasi tempo, gratuitamente sul sito web della Società di gestione e presso i Soggetti Incaricati del collocamento. È, inoltre, possibile ottenere copie cartacee di questi documenti presso la Società di gestione del fondo su richiesta. I KIID sono disponibili nella lingua uffi ciale locale del paese di distribuzione. Il Prospetto è disponibile in italiano. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il collocamento del prodotto è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. ANIMA Sgr si riserva il diritto di modifi care in ogni momento le informazioni riportate. Il valore dell’investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe ricevere un importo inferiore rispetto a quello originariamente investito

* con “Fondi Megatrend di ANIMA” si intendono i fondi Anima Bilanciato Megatrend People e Anima Megatrend People. Top Gestore Fondi Italia Big dell’Istituto Tedesco Qualità e Finanza. Per maggiori info: www.istituto-qualita.com

TRADING & METAVERSO

Il 29 novembre torna a Milano una nuova edizione di ITForum orientata al digitale

di Gianluigi Raimondi

Fervono i preparativi in vista dell’evento clou della stagione autunno-inverno per il trading e gli investimenti: l’ITForum, che aprirà infatti i battenti il 29 novembre a Milano al Palazzo delle Stelline

Profilo educational Protagonista della manifestazione, anche in questa che sarà la 28esima edizione, sarà l’educazione finanziaria di qualità ma free (l’evento è, come sempre, gratuito), dedicata a tutti quanti, esperti o neofiti, vogliono apprendere

e aggiornarsi sulle nuove e sulle classiche tecniche per investire e fare trading con l’obiettivo di guadagnare realmente. In quest’ottica, sarà possibile immergersi nelle novità dei settori trading e investimenti grazie al contributo di relatori al top nel panorama italiano e mondiale.

56 | EVENT BLUERATING n novembre 2022

Capiremo insomma assieme (l’invito a partecipare è rivolto anche a tutti i lettori di BLUERATING) come meglio muoversi tra azioni, obbligazioni, materie prime, valute e criptovalute in questa, ancora una volta, difficile fase per i mercati dato il quadro macroeconomico,

finanziario e tecnico. Non solo, il letiv motiv di questa 28a edizione sarà il Metaverso e tutte le novità e innovazioni che sta portando e porterà nel mondo del trading e degli investimenti. In attesa che sia

TUTTI I PROTAGONISTI DI ITFORUM MILANO

ANUBI DIGITAL

Anubi Digital è la prima piattaforma italiana di custodia pensata per un vasto pubblico di soggetti istituzionali, aziende e di singoli Hnwi che rende semplice il possesso di digital asset. È stat fondata da Diego D’Aquilio, Adriano Marconetto e Federico Nitidi.

DEGIRO

Degiro è il brand paneuropeo di flatexDegiro, il broker online leader in Europa che opera con licenza bancaria tedesca a cui oggi oltre due milioni di clienti si affidano in 18 Paesi. La mission è quella di aiutare le persone a diventare investitori autonomi e capaci.

EVENT | 57 BLUERATING n novembre 2022
continua a pag. 58
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GRANITESHARES

GraniteShares è un emittente di Etp statunitense, approdato in Italia a fine 2021 con la missione di rendere l’investimento short e a leva pienamente accessibile anche agli investitori non istituzionali. I suoi prodotti combinano gli Etf con strategie sofisticate.

GLOBAL X ETFS

Global X Etfs nasce negli Stati Uniti nel 2008 con la pionieristica quotazione dei primi Etf sul litio, sulla robotica o sui social media per citarne alcuni. Superando la visione dell’universo investibile degli indici tradizionali, ha ripensato la classificazione globale dei mercati.

INVESTETICA

Investetica è la prima azienda di formazione in Italia e in Europa specializzata sul Prop Trading. Nasce con lo scopo di apportare valori di etica e trasparenza nel mondo della Trading Industry. Si occupa di formazione e ricerca con approccio sia discrezionale che algoritmico.

definito il programma completo della manifestazione, che sarà a breve pubblicato su sito ITForum. it, le aree tematiche portanti dell’evento saranno tre, tutte di scottante attualità per trader, investitori: gli outlook per l’anno prossimo in funzione dell’attuale e previsionale scenario tecnico, macroeconomico e fondamentale dei mercati finanziari, le commodity, a partire dal gas, e il Metaverso che trasversalmente interessa sempre più anche l’universo degli investimenti. Attenzione però: per poter partecipare, come al solito gratuitamente, occorre registrarsi in anticipo sul sito dedicato: itforum.it, dove tra l’altro è possibile iscriversi a una newsletter ad hoc mandata settimanalmente durante tutto

l’arco dell’anno che consente di tenersi informati sull’andamento dei mercati e sulle novità del settore del trading e degli investimenti mantenendosi in contatto con i relatori dell’evento.

I relatori Ultimo ma non certo per importanza, dopo l’evento di Milano, ITForum tornerà a Rimini il 15 e 16 giugno dell’anno prossimo. Tra i relatori presenti alla manifestazione di novembre: Francesco Caruso, strategist e analista quantitativo, Mfta, membro del comitato scientifico Siat e del board Ifta e fondatore di Clicli & Mercati. Maurizio Mazziero, socio Professional Siat, si occupa di analisi finanziarie, reportistica

58 | EVENT BLUERATING n novembre 2022

e formazione, autore di numerosi libri e dell’Osservatorio trimestrale sui dati economici italiani che parlerà di un tema al momento molto scottante: il gas. Carlo Aloisio, senior bond broker: che parlerà di titoli obbligazionari che hanno perso anche il 50% nel corso del 2022. Ancora, Eugenio Sartorelli, membro del board di Siat e strategist di Investimentivincenti. it, parlerà di criptovalute. Un’altra conferenza sarà poi targata Siat, la società italiana di analisi tecnica, che farà un punto, operativo, sulle nuove tendenze per lo studio dei mercati finanziari. Conferenze poi sulle tematiche del Metaverso, Nft e delle criptovalute che saranno approfondite negli incontri con gli youtuber Marco Costanza e

Simone Taverna. Ancora, per quanto rigurda gli influencer, Marco Casario che dopo il grande riscontro di Rimini torna anche a ITForum Milano. Spazio inoltre a certificati con Francesca Fossatelli e Alessandro Pavan di Freefinance. biz. Ancora, Vito Tarantini e Jgor Pretolani, sotto il cappello di TradingLibray, parleranno delle migliori tecniche per l’utilizzo profittevole delle opzioni. Per quanto riguarda il risparmio gestito, tra gli altri, a salire sul palco di alcune delle conferenze sarà Raimondo Marcialis, amministratore delegato di MC Advisory. Ecco alcune tra le aziende protagoniste all’edizione 2022 di ITForum Milano, al Palazzo delle Stelline.

NICOLA SCAMBIA

Nicola Scambia è consulente finanziario per una delle più importanti banche in Europa. Parlerà a ITForum, nel corso della conferenza del CB POINT Milano. Quest’ultimo è un ufficio di consulenti finanziari composto da molteplici professionalità complementari.

SEVENTHY THREE

Seventhy three è una startup nata per offrire un ecosistema in stile bancario che utilizza come moneta di scambio la criptovaluta USDC. Il suo motto è “I vantaggi della cripto con la sicurezza del dollaro”. Rispetto alle altre criptovalute, USDC, si distingue grazie al suo prezzo stabile.

VOLUMETRICA

Giotto Cellino Sim, storica società attiva nel settore del trading online, ha annunciato un’importante collaborazione con Volumetrica Trading, software house italiana che offre una serie di servizi per accompagnare il trader nel suo percorso formativo.

EVENT | 59 BLUERATING n novembre 2022

UN AVVENIRE SOSTENIBILE

I temi Esg stanno sempre più permeando l’industria internazionale dell’asset management Ecco la view sulla green economy e la responsabilità sociale di alcune grandi case di gestione

AMUNDI di ANDREA MOSSETTO INVESTIRE NELLA BLUE ECONOMY

CPR Invest - Blue Economy è il fondo azionario tematico globale lanciato quest’anno da CPR AM, società del gruppo Amundi, che investe in società coinvolte nell’uso sostenibile delle risorse marine e nella protezione degli ecosistemi marini. È gestito attivamente e nella costruzione del suo portafoglio non vi sono restrizioni legate ad alcun indice di riferimento. L’universo degli investimenti è costruito su due dimensioni: le azioni che lo compongono, circa 200 alla data di lancio, sono suddivise tra aziende legate all’economia degli oceani (acquacoltura, pesca, trasporti marittimi) e aziende che contribuiscono alla conservazione degli oceani (gestione dei rifiuti, qualità delle acque e cattura della CO2). Il fondo è caratterizzato da un approccio sostenibile a 360 gradi, che parte dalla definizione dell’universo tematico fino alla costruzione del portafoglio, includendo il dialogo e l’impegno con le aziende oltre al supporto di grandi iniziative legate agli oceani.

ARCA SGR di REDAZIONE ESG IN RIVA AGLI OCEANI

Arca Fondi Sgr ha di recente aggiunto un nuovo fondo alla gamma di prodotti ESG Leaders di cui già fanno parte i fondi della gamma Oxygen Plus. Il nuovo prodotto si chiama Arca Blue Leaders e investe principalmente in azioni di emittenti internazionali attivi nella cosiddetta “economia blu”, caratterizzati da elevati standard Esg. In particolare il fondo, classificato come articolo 8 e gestito da Giorgio Bortolozzo, investe in titoli legati al ciclo dell’acqua in termini di risparmio di consumo energetico e di pulizia/sanificazione dell’acqua, legati all’uso e allo sfruttamento sostenibile delle risorse marine o appartenenti a qualsiasi settore all’interno del quale si distinguano per l’uso sostenibile delle risorse idriche. Grazie ai sottoscrittori del nuovo fondo, inoltre, la Sgr ha attivato insieme a Marevivo Onlus un progetto triennale che valorizzerà concretamente gli obiettivi di Arca Blue Leaders aiutando a ripulire le nostre spiagge dalla plastica.

62 | REPORT ESG BLUERATING n novembre 2022
Andrea Mossetto / head of investment specialists di CPR AM Giorgio Bortolozzo / responsabile investimenti azionari di Arca Fondi Sgr

NLBNPIT1HL67

NLBNPIT1HL75

NLBNPIT1HL83

3,4% (13,6% p.a.) 60%

LEONARDO, STMICROELECTRONICS 4,9% (19,6% p.a.) 60%

ASSICURAZIONI GENERALI, AXA, UNIPOLSAI ASSICURAZIONI

2,5% (10% p.a.) 60%

NLBNPIT1HL91 A2A, ENEL, ENI 3,75% (15% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLA3 ENI, MONCLER, NEXI 4,45% (17,8% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLB1* NRG ENERGY, VEOLIA ENVIRONNEMENT, VESTAS WIND SYSTEMS 4,6% (18,4% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLC9* BIOGEN, NOVARTIS, SANOFI 2,6% (10,4% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLD7 AIR LIQUIDE, REPSOL, VERBUND 4% (16% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLE5* ADIDAS, KERING, NIKE 3,5% (14% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLF2* CARREFOUR, L'OREAL, PROCTER & GAMBLE 2,8% (11,20% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLG0*

ADVANCED MICRO DEVICES, ASML HOLDING, INFINEON TECHNOLOGIES 4,55% (18,20% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLH8* ALSTOM, ARCELORMITTAL, CATERPILLAR 4,65% (18,60% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLI6* FORD MOTOR, GENERAL MOTORS, PIRELLI 5% (20% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLJ4* AIR FRANCE-KLM, DELTA AIR LINES, SAFRAN 4,8% (19,20% p.a.) 60%

NLBNPIT1HLK2*

(22,80% p.a.)

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate , leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 01/06/2022, come aggiornato da successivi supplementi, la Nota di Sintesi e le Condizioni  Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. L’investimento nei Certificate comporta il rischio di perdita totale o parziale del capitale inizialmente investito, fermo restando il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante allo strumento del bail-in Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della sua durata, il rendimento potrà variare. Il presente

costituisce
pubblicitario e
materia
documento non
la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. Le informazioni e grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it Il Certificate è uno strumento finanziario complesso 1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 10%) ovvero espressi in euro (esempio 100 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge. *Il Certificate è dotato di opzione Quanto che lo rende immune del cambio tra euro e la valuta del sottostante. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Da ottobre 2022 ad aprile 2023, per ogni mille euro investiti nei Certificate, Reforest’Action pianterà (o curerà) un albero in una foresta situata in Italia INVESTIMENTO SOSTENIBILE investimenti.bnpparibas.it/esg Per maggiori informazioni Memory Cash Collect Certificate su panieri di azioni Premi annui potenziali dal 10%1 al 22,8%, pagati trimestralmente con Effetto Memoria Scadenza a 3 anni (6/10/2025) Barriera fino al 50% del valore iniziale dei sottostanti Sede di negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana Rimborso condizionato del capitale a scadenza
SOTTOSTANTI PREMIO TRIMESTRALE BARRIERA
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le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in
di investimenti. Inoltre, il presente
fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire
ISIN
INTESA SANPAOLO, MEDIOBANCA, POSTE ITALIANE
NEXI,
LUMEN TECHNOLOGIES, NVIDIA CORP, UBISOFT ENTERTAINMENT 5,7%
50%
ARRIVA L'INVESTIMENTO SOSTENIBILE CHE CONTRIBUISCE ALLA RIFORESTAZIONE DEL TERRITORIO ITALIANO IN UN MONDO CHE CAMBIA Senza rinunciare al potenziale di rendimento PER OGNI 1.000 € INVESTITI no aL 5 aprile sulla nuova gamma di Certi cate Memory Cash Collect REFOREST’ACTION pianterà (o curerà) un albero in una foresta situata sul suolo italiano
MESSAGGIO PUBBLICITARIO

AXA IM

NEL PORTAFOGLIO

L’economia dipende dalla natura. La perdita di biodiversità è un rischio sistemico che influisce sulla stabilità dell’economia globale e delle imprese. Le società in grado di offrire soluzioni innovative per contribuire a mitigare l’impatto sulla biodiversità continueranno a investire in ricerca e sviluppo per sviluppare nuove tecnologie. Con il fondo ACT Biodiversity Strategy di Axa Investment Managers che si pone il duplice obiettivo di puntare a performance finanziarie a lungo termine, con un impatto positivo e misurabile sull’ambiente. La strategia punta a investire in società quotate le cui attività proteggono in modo efficace la vita sulla terra, nell’acqua e nell’aria mediante l’offerta di prodotti e servizi alternativi sostenibili, che favoriscano la conservazione degli ecosistemi, con un obiettivo di crescita del capitale a lungo termine. La strategia investe in un ventaglio diversificato di opportunità nelle aree dei materiali sostenibili, della tutela del suolo, degli ecosistemi idrici, del riciclaggio e del reimpiego.

BNP PARIBAS AM di REDAZIONE

LA NUOVA ERA DEL SOSTENIBILE

Il mondo è sull’orlo di una nuova rivoluzione industriale che promette un futuro più verde attraverso una biosfera rivitalizzata. Oltre all’energia e alla sicurezza alimentare, possiamo aspettarci un’impennata nella crescita della produttività che aumenterà il tenore di vita e le opportunità di lavoro in tutto il mondo. Come nelle precedenti rivoluzioni industriali, emergerà una nuova piattaforma infrastrutturale. Oggi i progressi tecnologici in settori come l’intelligenza artificiale (IA), la stampa 3D e la raccolta di big data si fonderanno con l’energia a basso costo fornita da energia rinnovabile. Porre fine alla nostra dipendenza dai combustibili fossili è fondamentale. L’energia rinnovabile stimolerà la crescita economica, nello stesso modo in cui la sostituzione dell’olio di balena con il petrolio nel 19° secolo ha accelerato la crescita. Questa è la lente interconnessa attraverso la quale valutiamo il potenziale di opportunità di investimento durature.

DI THOMAS ATKINSON (gestore del fondo AXA WF ACT Biodiversity) BIODIVERSITÀ
64 | REPORT ESG BLUERATING n novembre 2022

CANDRIAM

DI

IL VALORE DELL’ENGAGEMENT

L’engagement è un pilastro fondamentale della nostra strategia climatica. Il nostro impegno si concentra sull’ottenere una migliore disclosure da parte delle aziende e prestazioni migliori in termini di riduzioni delle emissioni. Engagement non significa solo dialogare o esprimere il nostro punto di vista attraverso risoluzioni Say on Climate, ma anche votare su cda, remunerazioni e altre questioni di governance. Negli ultimi anni il clima è diventato un argomento rilevante durante le assemblee societarie. Questo dà a noi azionisti un potere più ampio nell’influenzare le strategie climatiche delle aziende. Secondo i dati di Climate Action 100+, sempre più aziende si impegnano a raggiungere il Net Zero entro il 2050. Tuttavia, sono in poche ad allineare i piani capex a una traiettoria compatibile con Parigi e, talvolta, persino con i loro stessi impegni climatici. Se vogliamo davvero ottenere risultati più efficaci e d’impatto, l’attività di engagement dovrà essere più attiva.

NORDEA di ALEXANDRA CHRISTIANSEN QUANDO IL GREEN È A SCONTO

L’idea alla base della strategia Global Climate Engagement è nata dall’osservazione della notevole crescita in termini di aum e di sovraperformance di quei settori di mercato considerati più green, accompagnata dalla fuga di capitali da quelli invece percepiti come meno sostenibili. Tutto ciò è molto interessante per un gestore con un approccio bottom-up. Riteniamo ci siano molte aziende in questi settori che sono state escluse o vendute, ma che possono risultare ancora rilevanti o addirittura fondamentali per un futuro a basse emissioni. Vogliamo quindi individuare le opportunità in quei settori che sono stati esclusi o svenduti, ma che sono indispensabili per creare la green economy del futuro. Ci orientiamo quindi su quei business che oggi hanno valutazioni scontate e collaboriamo con il management per definire la giusta strategia e i giusti obiettivi al fine di ridurne le emissioni, generando alfa e impatto allo stesso tempo.

REPORT ESG | 65 BLUERATING n novembre 2022
Alix Chosson / Esg Analyst, Climate & Environment specialist di Candriam Alexandra Christiansen / portfolio manager of Nordea

ROBECO

ENERGY

Il settore energetico è dominato dai combustibili fossili. Siamo però vicini a un punto di svolta in cui i governi incoraggeranno l’adozione di tecnologie che facilitano la completa elettrificazione delle economie. Con la diversificazione del mix di combustibili, la concorrenza tra fonti energetiche non potrà che aumentare, accelerando ulteriormente il passaggio alle rinnovabili e all’elettrificazione di tutta l’economia. Il team Smart Energy investe in aziende che favoriscono e accelerano la transizione lungo l’intera catena del valore dell’elettrificazione, dalle imprese a monte che supportano la generazione di energia eolica e solare rinnovabile alle aziende al centro e a valle, che creano soluzioni più efficienti per l’uso, l’immagazzinamento e la distribuzione. Oltre a investire nelle tecnologie in fase di maturazione, il team è alla continua ricerca di aziende in grado di semplificare e scalare la produzione di soluzioni innovative che daranno ulteriore impulso all’elettrificazione dell’economia.

SCHRODERS di UGO MONTRUCCHIO I TREND DELLA SOSTENIBILITÀ

Schroder ISF Sustainable Future Trends è un fondo che, in maniera innovativa, unisce il focus sulla sostenibilità con la logica multi-asset e l’approccio tematico. Investe nei principali temi che stanno plasmando il futuro: dall’urbanizzazione ai consumi, dalla tecnologia ai temi ambientali e sociali. Punta a beneficiare del potenziale di crescita offerto dalle società che operano in questi ambiti e presenta caratteristiche ambientali e/o sociali ai sensi dell’articolo 8 della SFDR. Per questo investe in titoli che dimostrano caratteristiche di sostenibilità positive come la gestione dell’attività a lungo termine, il riconoscimento delle proprie responsabilità nei confronti di clienti, dipendenti e fornitori e il rispetto dell’ambiente. Riteniamo infatti che queste aziende siano meglio posizionate per mantenere crescita e rendimenti nel lungo periodo. La sostenibilità è integrata lungo tutto il processo d’investimento, dall’analisi top-down alla selezione bottom-up dei titoli.

66 | REPORT ESG BLUERATING n novembre 2022
Roman Boner / portfolio manager di RobecoSAM Smart Energy Equities Ugo Montrucchio / head of multi asset investments Europe di Schroders
SALONE.SRI main sponsor ALLIANCEBERNSTEIN ALLIANZ GLOBAL INVESTORS AMUNDI ETF AMUNDI SGR BANCA GENERALI PRIVATE BLACKROCK BNP PARIBAS ASSET MANAGEMENT CANDRIAM CAPITAL GROUP CARBONSINK CRIF DPAM DWS ETICA SGR EURIZON FIDELITY INTERNATIONAL FIDEURAM ASSET MANAGEMENT IRELAND FIDEURAM ASSET MANAGEMENT SGR GOLDMAN SACHS ASSET MANAGEMENT GRUPPO CASSA CENTRALE ILLIMITY ISHARES BY BLACKROCK KAIROS PARTNERS SGR LA FINANCIÈRE DE L’ÉCHIQUIER NN INVESTMENT PARTNERS NORDEA ASSET MANAGEMENT NUVEEN PICTET ASSET MANAGEMENT RAIFFEISEN CAPITAL MANAGEMENT RBC BLUEBAY SWISSCANTO UBS ASSET MANAGEMENT VOLKSBANK partecipano: 14-15 novembre 2022 Milano, Palazzo delle Stelline www.salonesri.it media partner MEDIA THE ESG KNOWLEDGE COMPANY IT’S TIME TO WEIGH PRODUCTS, STRATEGIES AND PLAYERS IF EVERYTHING IS ESG TODAY, NOT ALL ESG WILL BE ALIKE TOMORROW partner istituzionali sri awards presented by

Perché essere autentici

di Gaetano Megale

La comunicazione consulenziale persuasiva con l’utente dovrebbe orientarsi al convincimento, piuttosto che alla manipolazione, e per questo uno dei requisiti etici necessari dovrebbe essere il perseguire l’ autenticità, uno dei cinque principi del test Tares.

Convinzione sincera

Il principio si riferisce al carattere del consulente, relativo alle sue motivazioni, intenzioni e atteggiamenti nel praticare la comunicazione con l’utente. Infatti, è importante che l’attività professionale, oltre a essere svolta in maniera corretta, sia sostenuta

anche dalla sincera convinzione che il servizio e i prodotti che propone siano utili e finalizzati al benessere, non solo dell’utente ma anche degli altri portatori di interessi.

Molteplicità di relazioni È opportuno che l’autenticità del professionista si eserciti per lo sviluppo della consapevolezza di operare in una dimensione complessa, multi-stakeholder, e quindi utilizzare il proprio discernimento morale per accertare se le richieste di queste lealtà siano eventualmente perverse e operare conseguentemente perseguendo, in maniera indipendente, i principi dell’etica professionale.

68 | FORMAZIONE / 1
La manipolazione del cliente non deve mai ispirare l’attività di un professionista
Gaetano
BLUERATING n novembre 2022 Il consulente opera in una dimensione complessa e multi-stakeholder
@GaetanoMegale

Guardare al futuro investendo in healthcare

AB International Health Care Portfolio

Robot che eseguono interventi chirurgici. Farmaci formulati su misura per il singolo paziente. Medici che visitano a distanza. La trasformazione del settore sanitario sta creando opportunità d’investimento entusiasmanti.

Ma come si può investire con successo nei titoli healthcare? Non serve essere un luminare della scienza né avere la capacità di prevedere quali nuovi farmaci avranno successo. Fondamentale è invece individuare aziende di qualità elevata con soluzioni di comprovata efficacia per mercati in espansione.

AB International Health Care Portfolio fa esattamente questo. Esaminiamo in maniera approfondita il panorama globale per individuare aziende con nuove tecnologie, trattamenti e tecniche in grado di soddisfare le esigenze in continuo mutamento dei pazienti e dei sistemi sanitari nel 21º secolo. Investire in società che stanno trasformando il mondo della medicina può consentire di attingere al grande potenziale di rendimento a lungo termine del futuro della sanità.

Visitate alliancebernstein.com/go/it/healthcareportfolio

Ad uso esclusivo degli operatori qualificati. Il valore degli investimenti può diminuire o aumentare e l’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito. Il capitale investito è a rischio. Le presenti informazioni sono pubblicate da AllianceBernstein

Limited, 50 Berkeley Street, London W1J 8HA, una società registrata in Inghilterra con numero di iscrizione 2551144. AllianceBernstein Limited è autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority (FCA, con numero di riferimento 147956). IC2020672

La Next Generation

BLUERATING incontra Paolo Lecco, responsabile sviluppo professionale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, rete vincitrice del premio Bluerating Awards 2022 per la categoria Formazione, per le iniziative a supporto della crescita professionale delle nuove generazioni di consulenti attraverso l’evento Next Generation Private Banker e per l’investimento quasi decennale in un Campus di formazione dedicato ai professionisti.

Un campus Iniziamo approfondendo la motivazione e concentrando l’attenzione sul Campus Fideuram, che, come spiega Lecco: “Non può più essere considerato esclusivamente un centro dedicato alla formazione bensì un aggregatore di professionalità e un incubatore di idee e talenti. Il suo valore si completa sempre di più attraverso la ricorrente organizzazione di tavoli di lavoro composti da manager di sede e di rete e un’intensa attività di concertazione e lancio di iniziative. È il luogo che, oltre a formare i professionisti del gruppo, cura lo sviluppo delle nuove generazioni di consulenti e l’inserimento di professionisti esperti che hanno scelto Fideuram come partner per sviluppo e crescita professionale.

È il luogo dove i nostri consulenti possono confrontarsi fra di loro in un ambiente che favorisce scambi di idee”. Qualche numero per quantificare questo impegno: all’anno si registrano circa 13mila giornate di presenze al Campus, che fanno parte di circa 300mila ore di formazione erogate in totale. Passando poi ad analizzare come l’evoluzione della digitalizzazione stia impattando sulla formazione, così Lecco descrive la sua esperienza: “Di sicuro la professione del consulente si basa sulla relazione, ma è altrettanto vero che un eccellente professionista deve saper sfruttare al meglio tutte le opportunità che la tecnologia e il suo sviluppo offre”.

Specialisti nell’innovazione Per rispondere a questa esigenza Fideuram ha formato tra i cf un gruppo di circa 200 digital specialist che contribuiscono a diffondere su tutta la rete la cultura del digitale. Infine, sulle sfide della formazione, Lecco così conclude: “Credo che la sfida più importante in questo momento sia quella riguardante i giovani. Fideuram sta inserendo un elevato numero di giovani e continuerà a farlo nei prossimi anni: compito della formazione è quello di contribuire a far sì che questi nuovi professionisti possano affrontare il ruolo di consulente finanziario nel miglior modo possibile”.

@bluerating_com

Paolo Lecco responsabile sviluppo professionale di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking

70 | FORMAZIONE / 2
Oltre alla relazioni la tecnologia è un elemento ormai impor tante nella consulenza
Il training professionale di Fideuram ISPB orientato ai giovani e al digitale
BLUERATING n novembre 2022

Idrogeno Un grande passo per i tuoi investimenti e per la transizione energetica.

CPR Invest - Hydrogen, un’opportunità da cogliere per creare valore investendo nell’ecosistema dell’idrogeno: dà accesso a un mercato innovativo e ad alto potenziale; si stima che l’idrogeno coprirà circa il 17% dell’intero fabbisogno energetico entro il 2050**; l’idrogeno potrebbe contribuire a ridurre di un terzo le emissioni di gas serra a livello globale**.

amundi.it

a comprare né una sollecitazione a vendere. Esso non è rivolto a nessuna “U.S. Person” come defi nita nel Securities Act del 1933 e nel prospetto. Il KIID, che il proponente l’investimento deve consegnare prima della sottoscrizione, e il Prospetto sono disponibili gratuitamente presso le sedi dei soggetti collocatori nonché

*Fonte: IPE “Top 500 Asset Managers” pubblicato a giugno 2021, sulla base delle masse in gestione al 31/12/2020. **ETC (Energy Transition Commission), “Making the Hydrogen Economy Possible”, aprile 2021. Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KIID prima di prendere una decisione fi nale di investimento. CPR Invest - Hydrogen (di seguito anche “Fondo”) è un Comparto della SICAV CPR Invest, gestito da CPR Asset Management, una società del gruppo Amundi. CPR Asset Management è autorizzata in Francia e regolamentata dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF). Il Comparto è autorizzato in Lussemburgo e sottoposto alla vigilanza della Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). I potenziali investitori devono esaminare se i rischi annessi all’investimento nel Fondo siano appropriati alla loro situazione, e devono altresì accertarsi di aver compreso interamente il presente documento. In caso di dubbi, si raccomanda di consultare un consulente fi nanziario. Il valore dell’investimento potrebbe diminuire o incrementarsi. Il Fondo non o re alcuna garanzia di rendimento. L’investimento comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
non vi è garanzia di ottenere uguali rendimenti per il futuro. Il presente documento non rappresenta un’o erta
sul sito internet www.amundi.it. Una sintesi delle informazioni sui diritti degIi investitori e sui meccanismi di ricorso collettivo è reperibile in lingua inglese al seguente link: https://about.amundi.com. La
gestione può
notifi ca delle disposizioni adottate per la commercializzazione
quote, anche, se del caso, in relazione a categorie di azioni, in uno
membro rispetto alle quali
Il leader europeo del
gestito*
e
società di
decidere di ritirare la
di
Stato
aveva precedentemente e ettuato una notifi ca. Aprile 2022. |
risparmio

Imparare dal dolore

Come andare oltre le esperienze negative e trasformarle in una risorsa

Prima o poi tutti ci ritroviamo a vivere un momento difficile, un inconveniente, una perdita, una delusione, un dolore.

È comprensibile, in virtù di questi eventi, provare rabbia, frustrazione, ira. Rimuginare o rimpiangere su quello che è stato, a poco serve. È successo e non possiamo agire su quello che è stato.

72 | FINANZA COMPORTAMENTALE BLUERATING n novembre 2022
di Maria Grazia Rinaldi

L’unico tempo su cui possiamo agire, è il presente. Cosa dovremmo fare quindi quando ci sentiamo giù di morale? Quando stiamo vivendo una esperienza dolorosa? Alcune ricerche hanno dimostrato che le persone che hanno perso tutti i loro averi in un incendio, o hanno subito un lutto, o gli è stata diagnosticata una malattia, e hanno applicato il metodo della ricerca dei benefici hanno avuto dei vantaggi emotivi. L’università di Miami, grazie al professor McCullough e ai suoi colleghi, ha condotto un esperimento su oltre trecento ragazzi.

Episodi da ricordare Gli studenti furono dapprima esortati a scegliere tra i loro ricordi, episodi dove qualcuno li aveva feriti o offesi. Tutti individuarono un episodio doloroso. Gli studenti furono divisi successivamente in 3 gruppi: il primo gruppo dovette descrivere l’episodio nel dettaglio, concentrandosi sulla propria collera e sull’effetto negativo prodotto dall’esperienza. Il secondo gruppo dovette fare la stessa cosa, ma con l’obiettivo di soffermarsi sui vantaggi dell’episodio. Dovevano mettere in risalto i benefici che avevano tratto da quella esperienza. Il terzo gruppo dovette scrivere semplicemente i propri progetti per il giorno successivo. Alla fine dello studio tutti gli studenti furono invitati a compilare un questionario che misurava i loro pensieri e sentimenti verso chi li aveva feriti, o fatti arrabbiare. I risultati furono sorprendenti, misero in evidenza come quei pochi minuti trascorsi a riflettere sui vantaggi e i benefici

dell’esperienza dolorosa avevano aiutato i partecipanti a gestire meglio la rabbia. Si sentivano più indulgenti verso chi li aveva fatti soffrire. Potrà sembrare una mera illusione fare l’elenco dei vantaggi, ma in realtà i benefici di questo esercizio sono molto concreti. Le ricerche suggeriscono che essere grati, gentili, non perdere la speranza hanno come conseguenza quella di accrescere il coraggio. Ecco perché davanti a una esperienza sgradevole ci dobbiamo sempre chiedere: cosa ho imparato di buono? Fermatevi a riflettere per far tesoro dell’esperienza. Non è facile applicare quanto detto, perché tutti abbiamo la tendenza a rimuginare più sulle esperienze negative piuttosto che su quelle positive. Il nostro cervello ci insegna a imparare dalle esperienze dolorose del passato, per evitare di vivere gli stessi episodi nel futuro.

Non rimanere bloccati

Da una parte va bene perché ci mette in guardia ma attenzione a non rimanere bloccati su quello che è accaduto. Occorre saper andare oltre i pensieri negativi, anziché temerli, accettarli per poi trasformarli. Un’altra efficace tecnica per poter trasformare pensieri ed emozioni negative è quella di scrivere. Avere un diario dove annotare ogni giorno i propri pensieri, emozioni può portare ad avere un maggior benessere. Nel momento in cui scriviamo, prendiamo atto di che cosa sta accadendo dentro di noi e questo ci fa diventare più consapevoli. Diventare coscienti è l’inizio del cambiamento.

@bluerating_com

FINANZA COMPORTAMENTALE | 73 BLUERATING n novembre 2022
Avere un diario dove annotare i propri pensieri e le emozioni ogni giorno è un modo per avere maggior benessere
Maria
Grazia Rinaldi head hunter e psicologa iscritta all’Albo

Il gusto va oltre il caf fè

La sub holding che riunisce diverse attività del gruppo Illy allarga le attività

A giugno 2019, il gruppo Illy ha annunciato la costituzione della sub holding Polo del Gusto, presieduta da Riccardo Illy, che raggruppa tutte le attività extra caffè. Con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento della cultura e dell’eccellenza del gusto, nel segmento gourmet/ superpremium a livello mondiale, ponendosi sul mercato come realtà innovativa e offrendo una selezione di prodotti di estrema qualità. Ne parliamo con Andrea Macchione che, già amministratore delegato di Domori, è il primo amministratore delegato del Polo del Gusto.

Ci racconta il vostro progetto? Nel Polo del Gusto convivono due anime: una è di aggregazione, di gruppo, l’altra è l’autonomia e la forte identità dei singoli brand. Vale anche per il nostro approccio commerciale. Da una parte abbiamo i negozi monomarca, come la Boutique Dammann Frères a Milano e il nuovissimo negozio Domori a Torino. Dall’altra puntiamo ad aprire entro i primi mesi del 2023 due nuovi punti vendita Polo del Gusto: negozi quindi multibrand, che accoglieranno tutti i prodotti della holding. Se a Nord Ovest siamo presenti nelle grandi città, Milano e Torino, a Nord Est saremo presto presenti in città di media grandezza, in un’area in cui i marchi

74 | BUSINESS LIFE / 1 BLUERATING n novembre 2022
Non solo negozi monomarca Puntiamo ad aprire dal 2023 punti vendita multibrand con tutti i nostri prodotti
Andrea Macchione / amministratore delegato di Domori e del Polo del Gusto

del Polo del Gusto hanno dimostrato forte capacità d’attrazione e di fidelizzazione. Siamo un aggregatore di eccellenze, dalla identità consolidata e radicata.

Quali sono le prossime tappe da un punto di vista strategico/ finanziario?

Nel dicembre 2020 abbiamo emesso minibond Domori sono stati il primo collocamento finanziario di un’azienda del PdG, grazie allo strumento della garanzia pubblica di Mediocredito Centrale (MCC) confermata al 90% per il valore dell’emesso su un bond quotato. Un’operazione di successo, che ha confermato come Domori, insieme al marchio francese Dammann Frères, sia l’azienda del gruppo in grado di esprimere una maturità operativa, anche in operazioni finanziariamente più complesse. A novembre 2021, Domori ha poi annunciato l’investimento, da una decina di milioni di euro, per la realizzazione di un nuovo sito produttivo, sempre a None, nell’area ex Streglio. L’operazione garantirà all’azienda un’area di 36mila metri quadri di superficie, con una superficie edificabile di circa 22mila metri quadrati. L’obiettivo è realizzare un sito industriale in una prima fase di circa 12 mila metri, di moderna concezione, ad alto tasso di automazione e innovazione sia per quanto riguarda la produzione che la logistica. Da un punto di vista strategico/finanziario, il nostro obiettivo è di portare tutte le aziende ad una maturità finanziaria; puntiamo all’ingresso di nuovi investitori, interessati ai

UNA GALASSIA DI SOCIETÀ LE REALTÀ DEL POLO DEL GUSTO

Fondazione 1925 Prodotto Tè Nazione Francia Dipendenti 183

Fondazione 1995 Prodotto Vino Nazione Italia Dipendenti 28

Fondazione 1972

Prodotto Marroni, frutta candita e confetture Nazione Italia Dipendenti 88

Fondazione 1997 Prodotto Cioccolato Nazione Italia Dipendenti 76

singoli marchi, tutti di altissimo profilo e potenziale, lasciando piena autonomia decisionale alle singole società del gruppo.

Tutti i marchi della famiglia del Polo del Gusto, di cui lei è il primo ceo, condividono la vocazione per la qualità. Quale sarà l’evoluzione di questa realtà, che racconta la qualità e il territorio italiani ma che guarda al mondo?

Innanzi tutto, la forza del Polo del Gusto sta nella sua capacità di guadagnare nuovi mercati e aree di riferimento, proprio grazie

Fondazione 2004

Prodotto Prodotti da forno Nazione Italia Dipendenti 9

alla varietà e ricchezza delle sue referenze. Si tratta di aziende uniche. Sicuramente il Polo del Gusto si allargherà, accogliendo nuovi brand che ne condividano la filosofia e l’impegno per la qualità più rigorosa, in ogni fase della filiera produttiva. Soprattutto, i prodotti PDG si pongono sempre in una prospettiva di apertura e sensibilità sull’esperienza del consumatore, interpretando i parametri più contemporanei del gusto: qualità, la purezza degli ingredienti, garanzia di un prodotto autenticamente buono e unico nel suo genere.

BUSINESS LIFE / 1 | 75 BLUERATING n novembre 2022

Julia ha scalato la vetta

La vedova dell’industriale David Koch è la donna più ricca degli Stati Uniti

Il 2022 è stato un anno difficile anche per i miliardari, e le miliardarie, statunitensi: nella

JULIA KOCH

Patrimonio stimato 56 miliardi $

classifica al femminile dell’annuale Forbes 400, che ogni anno esamina il patrimonio dei paperoni d’America, compaiono due donne in più rispetto all’edizione precedente,

ALICE WALTON

ma complessivamente le 58 facoltose protagoniste della graduatoria sono più “povere”, per così dire, rispetto a un anno fa, con asset totali di 535 miliardi di dollari dai 564 miliardi

MACKENZIE SCOTT

Fonte di ricchezza Industrie Koch

Patrimonio stimato 55,7 miliardi $

Fonte di ricchezza Walmart

IN BREVE DAL MONDO

Patrimonio stimato 37,7 miliardi $

Fonte di ricchezza Amazon

Fienili da popstar

La popstar Ariana Grande (nella foto) ha venduto la sua casa di Montecito, in California, per 9,1 milioni di dollari. Lo riporta il sito web specializzato Mansion Global, ricordando che la cantante 29enne aveva acquistato l’immobile due anni fa per 6,75 milioni di dollari dalla conduttrice Ellen DeGeneres e dalla moglie, l’attrice Portia De Rossi. La proprietà, che si estende su un’area di oltre 5 km quadrati, è stata ricostruita a partire da due fienili di 300 anni fa, trasportati dal Surrey, in Inghilterra, fino in California negli anni Ottanta e integrati in un unico edificio.

76 | BUSINESS LIFE / 2
BLUERATING n novembre 2022

Nella

classifica di Fobes dei paperoni statunitensi crescono le esponenti del gentil sesso. Ma il loro patrimonio è leggermente calato rispetto al 2021

di settembre 2021 (la classifica è realizzata basandosi sui dati azionari al 2 settembre 2022). I principali cambiamenti si sono registrati ai piani alti della classifica delle donne

JACQUELINE MARS

più ricche d’America che, dopo sette anni, ha un nuovo numero uno: si tratta di Julia Koch, vedova 60enne del miliardario David, magnate del conglomerato industriale Koch.

MIRIAM ADELSON

Quest’anno, Koch ha infatti superato Alice Walton, erede dell’impero Walmart. Qui sotto la parte alta della classifica. @bluerating_com

ABIGAIL JOHNSON

Patrimonio stimato 37 miliardi $

Fonte di ricchezza Mars

Patrimonio stimato 26,4 miliardi $

Fonte di ricchezza Casinò

Patrimonio stimato 20,5 miliardi $

Fonte di ricchezza Settore finanziario

Gli avocadi di Sandra

Sandra Bullock (nella foto) ha messo in vendita la sua fattoria in California, con tanto di campi di alberi di avocado e di limone: la richiesta è di 6 milioni di dollari. La proprietà, che si estende su 368 km quadri ed è costituita da tre lotti di terreno, si trova nella zona di Valley Center, circa 64 chilometri a nord est di San Diego. Include un edificio principale di circa 560 metri quadri, 1.200 alberi di avocado, già presenti quando l’attrice acquistò i terreni, oltre ad altre residenze e giardini. Nell’ampio spazio esterno ci sono anche una piscina d’acqua salata e una spa.

BUSINESS LIFE / 2 | 77
BLUERATING n novembre 2022

Paperoni tra due Oceani

New York e San Francisco sono le città con più milionari residenti

New York, Tokyo e San Francisco

Sono queste le tre città al mondo con il maggior numero di milionari residenti, secondo quanto emerge da una recente indagine della società di consulenza sulla cittadinanza globale Henley & Partners Group. L’analisi mostra anche un’altra tendenza interessante, che riguarda l’ascesa degli Emirati Arabi Uniti come area prediletta dai paperoni del mondo. Vediamo ora le prime posizioni della classifica. Nella pagina a fianco i lettori trovano le prime cinque città ai vertici della classifica. Da notare che ben 5 su 10 nomi della ton ten sono negli Usa. @bluerating_com

78 | BUSINESS LIFE / 3
IN BREVE DAL MONDO
BLUERATING n novembre 2022 Audi R8 Coupe V10 GT RWD

Da

0 a 100 in tre secondi

Nuova versione in edizione limitata in arrivo per la Audi

R8 Coupe V10 GT RWD (nelle foto). L’ha annunciata di recente la casa automobilistica tedesca, precisando che la nuova coupé, prodotta 12 anni dopo il debutto della prima

R8 GT, sarà costruita in appena 333 esemplari numerati e sarà disponibile nel corso del 2023. Grazie a un motore V10 aspirato da 5,2 litri, la cui potenza aumentata a 602 Cv ne fa l’unità a trazione posteriore più potente nella storia del marchio, l’auto sarà in grado di accelerare a 100 km/h in 3,4 secondi.

NEW YORK

Residenti milionari 345.600

TOKYO

Residenti milionari 304.900

SAN FRANCISCO

Residenti milionari 276.400

LONDRA

Residenti milionari 272.400

SINGAPORE

Residenti milionari 249.800

BUSINESS LIFE / 3 | 79 BLUERATING n novembre 2022
IN BREVE DAL MONDO

GESTORI del MESE

Tazio Storni - Pictet Asset Management Matteo Del Fante - Poste Italiane Santo Borsellino - Generali Asset & Wealth Management Karen Kharmandarian - Thematics Asset Management

Esg, le sfide all’orizzonte

Il 2022 ha posto molte sfide per gli investimenti sostenibili, alle prese con il ritorno di settori negli ultimi anni esclusi dall’approccio Esg, con una regolamentazione in evoluzione e la richiesta di maggiore trasparenza. Con Santo Borsellino, head of Governance & Sustainability di Generali Asset & Wealth Management, la business unit che riunisce le società di gestione e wealth management del Leone, approfondiamo le prospettive degli investimenti Sri.

Il conflitto in Ucraina ha innescato un balzo del costo delle materie prime e rialzi per i segmenti degli idrocarburi fossili, armamenti e difesa, penalizzando i gestori che li avevano esclusi. Come inquadrare questa recente performance?

L’invasione russa in Ucraina ha messo in discussione alcuni criteri di allocazione degli investimenti responsabili, come le strategie di esclusione nel settore delle armi o dell’energia. Nel nuovo scenario la spesa europea in difesa sta aumentando e sul fronte energetico ha richiesto scelte drastiche ai fini della sopravvivenza energetica, arrivando alla riapertura di centrali a carbone e rallentando la transizione alle rinnovabili. Al tempo stesso,

la crisi energetica e le scelte dell’Ue circa la Tassonomia hanno aperto un nuovo capitolo verso gli investimenti in fonti nucleari. A mio avviso, il tema degli investimenti sostenibili deve essere considerato in un quadro più ampio ed indipendente dalle fluttuazioni di mercato di breve periodo. Un quadro che tenga in considerazione la necessità, da un lato, di una transizione verso fonti rinnovabili e di un approvvigionamento energetico indipendente che ponga al riparo da rischi geopolitici, dall’altro, di una transizione “giusta”, che includa le tematiche sociali.

Dati e strumenti Esg sono in miglioramento ma occorrono ancora altri passi in avanti. Come spingere verso una maggiore qualità?

Negli ultimi due anni sono stati fatti enormi passi in avanti, un progresso trainato innanzitutto da un più solido corpus normativo, insieme ad una serie di iniziative di mercato. Tuttavia, queste normative hanno comportato una duplice sfida per gli asset manager. Da un lato, persistono dubbi interpretativi, ad esempio circa la definizione di investimento sostenibile e alla categorizzazione dei prodotti in relazione al livello di sostenibilità. Come Generali Investments e con le associazioni di categoria abbiamo sollevato questi temi, per migliorare la qualità e

la trasparenza delle informazioni fornite agli investitori. Un’altra sfida riguarda l’integrazione di dati Esg, dove la presenza di metriche non sufficientemente solide e standardizzate crea incertezza. Un esempio è rappresentato dai rating Esg della Russia, i cui titoli obbligazionari presentavano a inizio 2022 un punteggio Esg pari a Grecia e Cile. Dopo l’invasione dell’Ucraina, lo score Esg ha subito un rapido downgrade rendendo manifesti i limiti di un’analisi quantitativa e un’aggregazione non bilanciata delle componenti Esg.

Quali dovranno essere i pilastri della prossima fase Esg?

Nonostante il leggero calo della raccolta verso gli investimenti sostenibili, tali fondi sono arrivati a circa 2,47 trilioni di dollari a livello globale con una crescita impressionante negli ultimi dieci anni (dati Morningstar). È un processo di lungo periodo, caratterizzato da accelerazioni e frenate, ma che difficilmente si arresterà. Dobbiamo leggere tale sfida come un momento di svolta, di impulso a fare maggiore chiarezza. In primis, lavorando verso una maggiore disponibilità e standardizzazione dei dati Esg, sia per la selezione e il monitoraggio degli investimenti, sia per la misurazione dell’impatto. In secondo luogo, l’educazione e la formazione sono

Borsellino (Generali A&WM): “La sostenibilità va oltre le fluttuazioni di mercato”
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leve fondamentali: questo vale tanto per gli operatori del settore, che devono adottare metodologie di investimento non convenzionali, che per i clienti.

In che modo Generali Asset & WM orienta le sue scelte? Facciamo leva sui punti di forza di un ecosistema che riunisce molteplici società con competenze diversificate. Come Sycomore, pioniere negli investimenti sostenibili che offre per esempio fondi con focus sull’educazione, sul tech sostenibile o lo sviluppo green. La transizione verso un’economia più sostenibile comporta inoltre investimenti in asset class reali come gli immobili e le infrastrutture. Generali Real Estate è il nostro pilastro nel settore immobiliare. La sgr sta aumentando la proposizione di fondi Esg in linea con l’Articolo 8 Sfdr. Infranity investe invece nelle infrastrutture sostenibili tramite differenti metodologie, quali l’esclusione dello sviluppo di infrastruttura legata agli idrocarburi e l’investimento ad impatto su specifici obiettivi di sostenibilità. Infine, dedichiamo grande attenzione all’attività di engagement ed active ownership, strumenti efficaci per gli investitori che, anziché puntare unicamente sugli emittenti migliori, si impegnano a migliorare la performance Esg delle aziende in portafoglio.

GESTORE MESE | 83
Santo Borsellino / head of Governance & Sustainability di Generali Asset & Wealth Management
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Specialisti e vincenti

Il cio di Thematics AM (Natixis IM) spiega le qualità degli investimenti tematici

d’investimento, e proprio grazie a Thematics AM, offre strategie azionarie tematiche molto innovative.

Quali sono i punti di forza degli investimenti tematici?

della Silicon Valley. Limiti non ce ne sono. Il dato incontestabile è che queste aziende sono all’avanguardia sul piano del cambiamento e, probabilmente, andranno incontro a una crescita duratura.

di Edoardo Blosi

Ben 589 fondi tematici lanciati sul mercato nel 2021 e una raccolta che, nel periodo 2019-2021, è triplicata raggiungendo gli 806 miliardi di dollari. Sono i numeri che definiscono il boom sul mercato dei fondi d’investimento tematici.

BLUERATING ne ha parlato con Karen Kharmandarian, cio di Thematics Asset Management (affiliata di Natixis Investment Managers) e co-manager del fondo Thematics Artificial Intelligence & Robotics. Natixis IM, con la sua squadra di specialisti nelle diverse asset class, affina ed evolve la propria offerta

L’approccio tematico è svincolato da molte delle caratteristiche specifiche della costruzione di portafoglio tradizionale ed è proprio questa la sua particolarità. Anziché replicare da vicino un indice, per esempio lo S&P 500 o l’Msci World Index, i veri fondi tematici sono completamente liberi da vincoli. La ricerca di nuovi driver di crescita va al di là dei confini geografici, dei bias di stile (Value o Growth, per esempio) e della capitalizzazione (alta, media o bassa) ed è trasversale rispetto alle tradizionali classificazioni per settori, tipiche dell’investimento azionario.

Dunque?

I fondi tematici sono molto diversi dai fondi azionari tradizionali. Un approccio opportunistico di stock picking, purché attinente al tema del fondo, permette agli investitori di selezionare i titoli vincenti di domani, anziché puntare sui vincitori attuali che rischiano di rimanere indietro. Per esempio, un fondo dedicato all’intelligenza artificiale potrebbe investire in una piccola azienda di Tel Aviv specializzata in visualizzazione dei dati, o in una media impresa che produce chip a Seul, oppure in un colosso tecnologico megacapitalizzato

Non c’è il rischio che l’investimento tematico diventi una moda?

Negli ultimi anni abbiamo assistito indubbiamente al lancio di migliaia di cosiddetti fondi tematici. Ma sottolineo che il nostro approccio è diverso da quello seguito da molti prodotti di questo tipo attualmente sul mercato, spesso orientati al breve termine, fantasiosi o troppo concentrati.

Qual è il fattore che vi contraddistingue?

Il team di Thematics Asset Management ricerca tre fattori chiave per individuare i veri temi d’investimento. Il tema deve poter offrire un rendimento sostenibile a lungo termine superiore a quello del mercato. L’orizzonte deve essere almeno di 10 anni, anche se normalmente è decisamente più lunga. Questa caratteristica consente investimenti stabili e a lungo termine. Infine, per essere investibili, i temi scelti devono essere ragionevolmente ampi e profondi, permettendo di creare un portafoglio diversificato di 40-50 titoli best in class.

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BLUERATING n novembre 2022
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Karen Kharmandarian / Thematics AM
L’ESPRESSO. TUTTO CIÒ CHE ERA E TUTTO IL NUOVO CHE VERRÀ. lespresso.it L’ESPRESSO INIZIA UNA NUOVA LE GUIDE DE L’ESPRESSO NELLE MIGLIORI LIBRERIE E SU AMAZON.

Lezioni dalla pandemia

Covid-19 ha evidenziato opportunità d’investimento nel settore della salute

di Edoardo Blosi

Dall’infrastruttura digitale e fisica all’importanza della prevenzione, la pandemia ha evidenziato i punti di forza, i punti deboli e le opportunità di investimento nel settore sanitario. È questa in sintesi la view di Tazio Storni, senior investment manager di Pictet Asset Management che di seguito spiega nel dettaglio il suo pensiero: “La pandemia di Covid 19 ha messo in luce i punti di forza e le debolezze dei sistemi sanitari in tutto il mondo. Il Pictet-Health Thematic Advisory Board ha identificato cinque lezioni che il settore può apprendere da questa esperienza, aprendo nuove opportunità sia per le aziende che per gli investitori. Primo insegnamento: Sfruttare i benefici del digitale. Nei primi mesi della pandemia, gli appuntamenti in modalità da remoto (telemedicina) sono aumentati di 78 volte rispetto ai livelli pre-Covid. Secondo la società di consulenza McKinsey, già solo negli Stati Uniti, circa 250 miliardi di dollari della spesa sanitaria corrente potrebbero essere trasferiti all’assistenza virtuale o semivirtuale. Il secondo insegnamento è: Prevenire può essere meglio che curare. Il Covid si è dimostrato particolarmente problematico per le persone con patologie preesistenti; ciò ha fatto aumentare nella società la consapevolezza della necessità di adottare stili di vita più sani. Tutto

ciò significa la possibilità per il settore sanitario di registrare una crescita della domanda di cibo sano, prodotti per l’igiene e la cura della persona e servizi legati a stili di vita salutari. Terzo insegnamento: Non sottovalutare il fabbisogno di ospedali e infermieri. La pandemia ha inoltre chiaramente sottolineato l’importanza di disporre di personale qualificato sufficiente. Assistere i malati viene considerato un lavoro sempre meno interessante, che offre una retribuzione bassa e un basso riconoscimento sociale. Questa situazione deve cambiare. Quarto insegnamento: Privato e pubblico devono collaborare. Un’altra lezione importante è stata comprendere che la sanità ha chiaramente bisogno di maggiori investimenti. Fortunatamente, la pandemia ha fornito un modello di come le aziende, i governi e gli accademici possono collaborare per raggiungere un obiettivo comune, in particolare nello sviluppo dei vaccini. Quinta lezione: Le catene di approvvigionamento sono fondamentali. Le interruzioni delle filiere che hanno colpito il commercio internazionale hanno evidenziato il problema. Le aziende del settore sanitario stanno cercando di aumentare la flessibilità e la reattività delle loro filiere; ciò può spesso essere ottenuto ricorrendo a dati di alta qualità e utilizzando nuove tecnologie”.

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Il
Le infrastrutture digitali assieme alla prevenzione hanno assunto particolare impor tanza
Asset
Tazio Storni senior investment manager di Pictet
Management
BRAND FOR COMMUNITY MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

Un pilastro molto green

Poste Italiane spinge ancora sulla sostenibilità in linea con il piano industriale

Negli ultimi anni Poste Italiane si è concentrata su un progetto molto preciso, focalizzato sulla sostenibilità, non solo ambientale. Il gruppo ha così elaborato, grazie alle intuizioni e alla volontà dell’amministratore delegato e direttore generale Matteo Del Fante, un Piano strategico Esg integrato in modo strutturale nel Piano Industriale 2024 Sustain & Innovate, che include tutti i target specifici di sostenibilità dell’azienda, sia quantitativi sia qualitativi.

Sviluppo responsabile

In questo programma, uno degli otto pilastri su cui si fonda il Piano è la finanza sostenibile che prevede l’integrazione dei criteri esg nei processi e nelle scelte di investimento, per promuovere in maniera responsabile lo sviluppo dell’azienda e del paese. Poste è infatti convinta che l’inclusione di questi temi in tutto il contesto aziendale sia necessaria per perseguire performance sostenibili nel lungo periodo, ridurre i rischi ambientali e sociali, agire con trasparenza e integrità in tema di governance e nei confronti dei dipendenti e dei clienti. Anche per questo le due società del gruppo, Poste Vita e Bancoposta Fondi Sgr, hanno aderito fin dal 2019 ai Principles for Responsible investments promossi dall’Onu.

Dallo stesso anno il gruppo Poste Vita ha anche aderito ai Principles for Sustainable Insurance, la cui sottoscrizione impegna formalmente la compagnia a includere nei propri processi decisionali criteri di sostenibilità rilevanti per il settore assicurativo. Qualche esempio? Nel portafoglio di Poste Vita rientra l’investimento nel fondo di Real Estate Diamond Eurozone Office, che ha ottenuto la massima valutazione in termini di sostenibilità da parte della GRESB Foundation, organizzazione internazionale che analizza e confronta gli investimenti real estate in ottica sociale e di governance in tutto il mondo. Il Fondo Deo ha raggiunto una valutazione di cinque stelle, conquistando il titolo di fondo Green e un punteggio complessivo

di 86/100. Poste Vita detiene anche il Fondo Diamond Core, fondo d’investimento immobiliare il cui asset sottostante è un immobile che gode della certificazione LEED Gold e che ha ricevuto il primo finanziamento green nel settore immobiliare italiano.

Ampia gamma

Tra i fondi green lanciati da BancoPosta Fondi sgr, poi, troviamo BancoPosta Focus Ambiente 2027 e BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028, gestiti in delega da Anima sgr. Tra i fondi Esg best-in-class c’è Poste Investo Sostenibile, gestito in delega da Amundi e fatto da una platea di titoli selezionati dal gestore sulla base di criteri scelti con un metodo di rating esg proprietario.

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BLUERATING n novembre 2022
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Matteo Del Fante / amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane

ORE 18.30/23.30 BORSA ITALIANA PIAZZA AFFARI MILANO Un evento

BFC Media organizza la settima edizione dei PRIVATE BANKING AWARDS.

Nella sede di Borsa Italiana saranno assegnati prestigiosi premi durante la serata di gala che si terrà il 18 novembre 2022.

18 NOVEMBRE 2022
SPONSOR

SPORT E FINANZA

Sport e finanza, binomio vincente. Tramite il suo profilo Facebook, il consulente finanziario Fabio Buoncompagni ha commentato il suo incontro con il rugbista Diego Domínguez.

CONSULENTI IN ERBA

Davide Manzoni, consulente finanziario abilitato all’offerta fuori sede dal 2020, tramite il suo canale YouTube prova a portare le persone all’interno di questo mondo, applicando quello che ha imparato.

MARTINI E LE SUE STORIES

Paolo Martini è sbarcato su Instagram. Il ceo di Azimut Holding ha inaugurato il suo nuovo profilo social, dove tratterà in maniera semplice temi di educazione finanziaria e attualità.

PRIMO ANNIVERSARIO

Il consulente finanziario Sebastiano Parillo ha festeggiato un anno dall’uscita del suo libro “Pianificazione Finanziaria: istruzioni per l’uso”, regalandolo. L’iniziativa è stata annunciata tramite il profilo LinkedIn.

90 | SOCIAL WEB BLUERATING n novembre 2022

È ora di cogliere il potenziale dei trend di domani con il fondo FF - Global Thematic Opportunities Fund. Scopri la soluzione di investimento multi-tematica e flessibile, pensata per consentire ad ogni investitore accesso ai trend più promettenti ed esclusivi del settore.

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