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ANASF, LA PARTITA È FINITA
IL DIFFICILE VIENE
ADESSO
Il presidente Conte, leader della lista che ha vinto le elezioni per il Congresso, dovrà fronteggiare sfide non semplici nel percorso che porta all’affermazione del ruolo sociale dei consulenti finanziari
Quando questo numero di BLUERATING sarà in edicola mancheranno pochi giorni al congresso nazionale dell’Anasf che si terrà a Napoli dal 17 al 19 novembre ed eleggerà il nuovo Consiglio Nazionale, all’interno del quale verrà nominato il nuovo presidente dell’associazione dei consulenti finanziari. Finito il tempo della campagna elettorale, i risultati sono chiari: vincitrice è risultata la Lista 1 “Insieme per crescere” che ha ottenuto 3.448 voti e 66 delegati mentre seconda è risultata la Lista 3 “Tradizione Innovazione” con 1.940 voti e 37 delegati. Le elezioni hanno confermato una sostanziale continuità nella gestione dell’Anasf visto che la Lista 1 era guidata dal presidente uscente Luigi Conte che ha ottenuto 381 voti. All’interno del programma, come è logico che sia per la lista che raccoglie il testimone della passata maggioranza, veniva dato risalto al fatto che dallo scorso 30 maggio Anasf è entrata nell’albo delle fondazioni e associazioni riconosciute presso la prefettura di Milano, ribadendo la volontà di rafforzare ulteriormente la propria rappresentatività nei confronti delle Istituzioni e degli altri stakeholders. Attenzione anche alla prossima evoluzione della Retail Investment Strategy: evitato (per ora?) il divieto alla retrocessione degli inducement, la lista puntava alla rappresentanza qualificata da parte
di Anasf, anche mediante il Fecif, all’interno dei tavoli legislativi e regolamentari.
“I prossimi quattro anni”, ha dichiarato Conte su LinkedIn, “rappresenteranno una svolta cruciale per il futuro dell’associazione e per l’intero mondo della consulenza, ma al tempo stesso garantiranno quella stabilità di governo che emerge dalla volontà delle urne. L’espressione del voto ha indubbiamente premiato l’attività del governo uscente assegnando unitariamente alla Lista 1 e Lista 2, rappresentata dalla vicepresidente Alma Foti, il 64% dei voti totali quale chiara indicazione di continuità e fiducia. Raggiungere una maggioranza così importante non è solo motivo di orgoglio, ma implica l’assunzione di una grande responsabilità: rappresentare e ascoltare i colleghi e le colleghe che vorranno contribuire alla definitiva affermazione di Anasf nel panorama istituzionale italiano”. Le parole di Conte sono un buon viatico perché nel prossimo quadriennio l’associazione acceleri il processo di riconoscimento della “funzione sociale” del consulente finanziario e che sia più incisiva sul tema dello svecchiamento dell’industria, tanto più urgente quanto più è in atto un trasferimento della ricchezza dai baby boomers ai millennials.
Insomma, il difficile per Anasf viene adesso.
Andrea Giacobino | andreagiacobino.wordpress.com
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si
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anno XIV - numero 11 - novembre 2024 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011
Editore BFC Media Spa Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano Tel. (+39) 02.30.32.11.1 Fax (+39) 02.30.32.11.80 info@bfcmedia.com - www.bfcmedia.com
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Hanno collaborato Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini, Marta Serbelloni
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Molto utile nella cucina
Primi
profit ti per il
ristorante di Cracco in Galleria Vit torio Emanuele a Milano
A sei anni dall’apertura nel 2018 arriva finalmente il primo utile del ristorante del noto chef Carlo Cracco (nella foto) in Galleria Vittorio Emanuele a Milano.
Il bilancio 2023 della Felix srl, proprietaria del locale, evidenzia infatti un profitto di 906mila euro rispetto alla perdita di 410mila euro del precedente esercizio.
Buone polpette per Abatantuono
Diego Abatantuono (nella foto) ha da poco festeggiato dopo dieci anni la sua scommessa imprenditoriale di puntare sulle “polpette”. Fu nel 2013, infatti, che il noto attore, sceneggiatore, comico e conduttore televisivo italiano con altri lanciò l’idea di un ristorante a base esclusivamente della polpetta di carne, idea che s’è tradotta oggi in una catena di sette locali fra Milano e Roma. Ma sono i numeri del bilancio 2023 di Italian Meatball Company srl a testimoniare il successo dell’iniziativa che evidentemente ha incontrato i gusti del pubblico. L’esercizio, infatti, s’è chiuso con ricavi balzati anno su anno da 2,1 a oltre 3,6 milioni di euro e così l’utile è passato da 164mila a 214mila euro.
Tenendo presente che nello stato patrimoniale figuravano perdite pregresse e non ripianate per 4,6 milioni, quasi tutto l’utile del 2023 è stato destinato dall’azionista Cracco Investimenti srl (al 100% di Cracco) a parziale copertura del passivo. L’utile è frutto di una significativa crescita dei ricavi anno su anno da 4,3 a 6,1 milioni. Il ristorante ha beneficiato sia della piena ripresa post pandemica sia del forte flusso di turisti a Milano. Se il ristorante in galleria è andato bene ha invece frenato quello “storico” di Cracco sempre a Milano, in via Victor Hugo. La Hugo 4 srl (anch’essa controllata dalla Cracco Investimenti) ha infatti chiuso il 2023 con ricavi diminuiti anno su anno da 5,5 a 4,9 milioni e un utile crollato da un milione a poco più di 100mila euro.
Andrea Giacobino
Taaac, inizia il business
Avventura imprenditoriale nei media per il “Milanese Imbrut tito” Lanzoni
“Ricomincio da Taaac”, il nuovo film diretto da Pietro Belfiore da settembre scorso nelle sale che vede protagonista Germano Lanzoni, è stata l’occasione per il “Il Signor Imbruttito” non solo di reinventarsi come “rider” sugli schermi, ma anche di debuttare come imprenditore nella vita reale creando una media company. A Milano infatti davanti alla notaia Giulia De Benedetti si sono presentati recentemente lo stesso Lanzoni con la moglie Lara Bogni e Fania Alemanno che sul suo profilo Instagram si definisce “psicologa e giornalista e personal branding strategist”. I tre hanno così costituito la nuova Humor Business Experience (Hbe) srl, di
cui Lanzoni ha una quota pari al 50%, la consorte il 20% e la Alemanno il restante 30%.
La newco ha come oggetto sociale “consulenza e promozione in proprio e per conto terzi e gestione di artisti, musicisti, autori, personaggi dello spettacolo, designers e videomakers”, ma si occuperà anche di “acquisto, produzione, commercializzazione e gestione di contenuti web, audiovisivi e opere cinematografiche”, di “gestione e progettazione di eventi, mostre e convegni, di attività pubblicitaria e di pubbliche relazioni”, nonché di “consulenza di marketing e immagine”, di “organizzazione e svolgimento di corsi di formazione”.
Andrea Giacobino
Checco ringrazia Mediaset
Checco Zalone (nella foto), pseudonimo di Luca Pasquale Medici, ringrazia la Mediaset di Pier Silvio Berlusconi che ha trasmesso il suo spettacolo teatrale “Amore + Iva”. È per effetto di quello spettacolo, infatti, se hanno cambiato volto i numeri della Mzl, la società di Zalone (che ne detiene il 95% mentre il restante 5% è della madre Antonietta) che ha appena depositato il bilancio 2023 chiuso brillantemente con un super utile di oltre 1,4 milioni di euro rispetto alla perdita di 95mila euro del 2022. Il balzo del profitto è dovuto alla crescita esponenziale dei ricavi che anno su anno sono passati da soli 162mila euro a oltre 4,2 milioni a fronte di costi di produzione contenuti a 2,2 milioni.
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I DRIVER DEL RENDIMENTO
Giovanni De Mare, head of Italy di AllianceBernestein analizza
gli scenari dei mercati dopo le manovre sui tassi e le elezioni Usa Occorre guardare oltre le Magnifiche Sette, puntando su aziende profittevoli, capaci di far leva su un chiaro vantaggio competitivo
di ANDREA TELARA
Le manovre sui tassi d’interesse, l’andamento dell’economia americana, il dopo elezioni negli Usa e le tensioni geopolitiche. Sono soltanto alcuni dei temi con cui devono confrontarsi oggi gli investitori, per trovare opportunità sui mercati finanziari. BLUERATING ha chiesto un’analisi a Giovanni De Mare, country head of Italy di AllianceBernstein
Tra tensioni geopolitiche, politiche monetarie, rallentamento della crescita, il 2024 è stato un anno interessante che ha premiato sia gli investitori azionari che quelli obbligazionari. Cosa ne pensate?
Dopo un primo semestre caratterizzato da progressi relativamente tranquilli sui mercati azionari, gli investitori hanno vissuto un terzo trimestre disorientante.
Gran parte dell’instabilità è scaturita dai crescenti segnali di debolezza dell’economia Usa. A settembre la Federal Reserve ha annunciato un aggressivo taglio dei tassi d’interesse da 50 punti base, rassicurando di fatto gli investitori sulla possibilità di riportare sotto controllo l’inflazione senza far precipitare l’economia Usa in recessione. I mercati azionari hanno quindi cominciato a riprendere quota. Successivamente, dopo il taglio dei tassi da parte della Fed, le large cap a stelle e strisce hanno messo a segno un rimbalzo, pur sottoperformando nel trimestre i mercati europei, dell’Asia-Pacifico ed emergenti. Sempre a fine settembre le borse cinesi hanno registrato un deciso rialzo grazie alle nuove misure di stimolo varate dal governo. Nel corso dell’anno, a livello di performance settoriali si è registrato un cambiamento significativo.
continua a pag. 15 >
Negli Stati Uniti, benché permangano ancora dei rischi concreti, è al momento più probabile un atterraggio morbido dell’economia, ovvero un rallentamento della crescita piuttosto che una vera e propria recessione
I titoli tecnologici, rimasti in testa ai listini per tutto il primo semestre, si sono piazzati agli ultimi posti nel terzo trimestre in quanto le Magnifiche Sette hanno perso in parte il loro vigore. La debolezza dei titoli tecnologici e delle azioni growth è il frutto di un ripensamento riguardo alle mega cap dopo due anni in cui i loro titoli hanno dominato i listini. Anche se i risultati del secondo trimestre annunciati da queste aziende hanno in genere soddisfatto le attese, i rendimenti hanno evidenziato un andamento divergente, poiché quattro di esse hanno perso terreno e sottoperformato l’indice di mercato nel terzo trimestre.
Cosa ne pensate delle cosiddette Magnifiche Sette?
Meglio detenerle o evitarle nei portafogli?
Come abbiamo detto più volte, è bene investire con cautela in questo gruppo di mega cap, specie con l’impennata delle valutazioni. È vero, all’interno delle Magnifiche Sette si trovano aziende con ottimi business e un grande potenziale di crescita. Tuttavia, considerando il loro enorme peso sul mercato, il 30% circa dell’S&P 500 nel suo insieme, riteniamo che sia molto rischioso avere un’esposizione all’intero gruppo, e che ciascun titolo debba essere detenuto in linea con la filosofia del portafoglio e con una ponderazione adeguata. Il crollo dei mercati azionari all’inizio di agosto ha offerto agli investitori un’anteprima di come potrebbe configurarsi una correzione dei
colossi statunitensi, e l’esperienza non è stata gradevole. Le cosiddette Magnifiche Sette dominano i rendimenti dei mercati azionari Usa e globali dalla fine del 2022, e hanno in questo periodo registrato un’impennata delle valutazioni, per effetto della ripresa della crescita degli utili e delle aspettative riguardo agli enormi benefici che queste aziende avrebbero tratto dall’intelligenza artificiale (IA). Mentre la crescita degli utili delle Magnifiche Sette ha superato quella del resto del mercato nel 2023 e nella prima metà di quest’anno, secondo le stime di consensus altri titoli azionari degli Stati Uniti e del resto del mondo sono avviati a chiudere il divario nel primo semestre del 2025. All’interno delle Magnifiche sette si trovano alcune imprese eccellenti. Tuttavia, detenere l’intero gruppo può essere a nostro avviso rischioso, considerando la concentrazione e le valutazioni elevate di questi titoli. Inoltre, si possono trovare solide opportunità di crescita anche in altri segmenti del mercato a valutazioni molto più appetibili. Un ampio gruppo di società di qualità trascurate dal mercato negli ultimi trimestri, che abbiamo ribattezzato “le altre Magnifiche”, cominciano infatti a essere premiate dagli investitori e questo trend potrebbe proseguire.
Guardiamo al futuro: negli Stati Uniti vi aspettate un atterraggio morbido o duro?
Negli Stati Uniti, benché permangano rischi concreti,
riteniamo più probabile un atterraggio morbido, ovvero un rallentamento della crescita, piuttosto che una recessione. Il taglio dei tassi attuato dalla Federal Reserve a settembre ha segnato l’inizio di un ciclo di allentamento che secondo gli economisti di AllianceBernstein dovrebbe durare per diversi trimestri. Il ritmo e l’entità delle future riduzioni dei tassi negli Stati Uniti e in Europa influenzeranno l’andamento dei mercati e i risultati delle imprese. Tuttavia, non crediamo che l’evoluzione futura dei tassi debba essere una preoccupazione prioritaria per gli investitori azionari con un orizzonte di lungo termine, e questo per due motivi. In primo luogo, a prescindere dall’andamento dei tagli dei tassi, prevediamo che l’inflazione rimarrà più elevata rispetto ai livelli osservati negli ultimi dieci anni. La nostra ricerca suggerisce che le azioni hanno giocato un ruolo vitale nella generazione di rendimenti reali nelle fasi di inflazione moderata dell’ultimo secolo. In secondo luogo, riteniamo che la performance azionaria di lungo periodo sia determinata soprattutto dagli utili e dai cash flow delle aziende. È vero che la crescita economica e i tagli dei tassi incidono sulle imprese, ma gli investitori attivi possono puntare sulle società in grado di generare una crescita degli utili anche in contesti impegnativi; persino nelle condizioni più difficili ci sono vincitori e vinti.
lungo
Il colore politico alla Casa Bianca non è mai stato determinante
Cambiano gli andamenti della crescita degli utili. Che cosa dovrebbero ricercare dunque gli investitori? Tutto dipende dalla propria propensione negli investimenti. Gli investitori orientati alla crescita possono puntare sulle aziende con un chiaro vantaggio competitivo in grado di sostenere la generazione di profitti superiori al costo del capitale, un robusto indicatore di un potenziale di crescita regolare. Dopo aver segnato il passo per anni, anche le azioni value meritano attenzione, in quanto lo stile ha dato segni di vita e molti investitori sono sottoesposti. In Europa, nonostante gli ostacoli alla crescita economica, gli utili delle singole aziende rimangono a nostro avviso il principale driver dei rendimenti azionari. La nostra ricerca dimostra che le performance azionarie europee hanno ricalcato la crescita degli utili sul lungo termine nel tempo e che le aziende con una migliore dinamica dei profitti rispetto al mercato tendono ad essere premiate. Anche nei mercati emergenti si trovano diverse opportunità, dall’IA di Taiwan al risanamento delle banche greche. Persino in Cina gli incentivi dati alle aziende per incrementare le distribuzioni di dividendi potrebbero sostenere i listini azionari. L’economia cinese è ancora intralciata dalle difficoltà del settore immobiliare e da una crescita stagnante, ma le nuove riduzioni dei tassi e le misure di stimolo a sostegno del mercato azionario annunciate a settembre potrebbero dare impulso a determinate opportunità
d’investimento. Inoltre, come ci ha ricordato l’ondata estiva di tensioni sui mercati, i titoli a bassa volatilità (low volatility) dovrebbero costituire una parte importante di una robusta strategia azionaria. Il segreto è privilegiare le imprese con performance regolari e valutazioni appetibili, che possono contribuire ad attutire le perdite nelle fasi di ribasso e dare agli investitori la fiducia necessaria per restare sul mercato nei periodi di turbolenza.
In che modo l’esito delle elezioni statunitensi influenzerà i mercati?
Al di là del risultato elettorale, ciò che conta alla fine è quello che abbiamo imparato dalla storia. E appunto, storicamente l’impatto delle elezioni sui mercati azionari Usa è stato complessivamente indifferente nel medio e lungo periodo. La storia mostra che in passato il partito politico del presidente degli Stati Uniti non ha inciso in misura determinante sui rendimenti azionari. Basti osservare, per esempio, che successivamente alla crisi finanziaria globale, l’S&P 500 ha registrato solidi guadagni a lungo termine sotto tre presidenti diversi, anche se le decisioni di policy hanno avuto periodicamente effetti sull’andamento del mercato. Complessivamente, l’esito delle elezioni difficilmente influisce in misura sostanziale sulla crescita complessiva degli utili societari nel lungo periodo. Ciò detto, il risultato elettorale è rilevante ai fini della gestione del rischio. Gli investitori azionari attivi devono cioè valutare
in che modo le società del loro universo saranno influenzate dai cambiamenti di policy nel lungo periodo, che siano sgravi fiscali o aumenti di imposte o variazioni delle priorità di spesa. Naturalmente, le politiche statunitensi hanno importanti implicazioni globali di cui gli investitori devono tener conto. A titolo di esempio si potrebbe citare l’impatto di possibili nuovi dazi o l’effetto dei grandi cambiamenti geopolitici sulla spesa aziendale o militare in Europa.
Quali temi d’investimento ritenete più interessanti in ambito azionario per il 2025? Grandi tendenze globali come la disruption tecnologica, l’urbanizzazione e la transizione energetica offrono storie tematiche entusiasmanti per gli investitori
azionari. Ma affinché l’investimento tematico funzioni, gli investitori hanno bisogno di criteri chiari per definire temi duraturi e di un processo coerente per costruire portafogli con potenziale di rendimento reale e purezza tematica. Soprattutto, i portafogli tematici devono essere costruiti con lo stesso rigore, disciplina e controlli di gestione del rischio di qualsiasi portafoglio azionario attivo. L’IA non è l’unico tema su cui puntare. Persino nella tecnologia, il settore del software include aziende che beneficiano della migrazione in atto verso il cloud. La crescente domanda di servizi di pagamento digitale dovrebbe creare opportunità per le società di tecnologie finanziarie (fintech).
La salute resta un tema molto importante nei prossimi anni,
sedi
presenza nel mondo
ci sono aziende di qualità per tempi incerti. Gli investitori attivi possono trovare aziende con valutazioni interessanti che beneficiano di trend di crescita aziendale duraturi in tutto il settore. Tra queste ci sono aziende di diagnostica e scienze della vita che aiutano a migliorare la diagnosi precoce delle malattie e aziende tecnologiche, che potrebbero trarre vantaggio dall’introduzione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale nell’assistenza sanitaria. Anche le aziende di apparecchiature innovative stanno sviluppando nuovi modi per migliorare i risultati, per esempio tramite la chirurgia robotica e altri tipi di procedure minimamente invasive. Come spesso si dice la Salute è tutto, anche negli investimenti.
Andrea Telara
Vince la continuità
La lista di Conte si af ferma alle elezioni Anasf. I nomi dei delegati
Tra le società mandanti, al Congresso saranno maggioritari, anche se all’interno di liste diverse, i consulenti della squadra di Fideuram ISPB
Dopo una campagna elettorale serrata e che ha visto l’acceso confronto tra due correnti divergenti (da una parte il fronte della “continuità”, rappresentato da Lista 1 e 2, dall’altra quello del “cambiamento” di Lista 3 e 4) lo scorso 2 ottobre 2024, alle ore 18:00, si sono chiuse le votazioni per l’elezione dei delegati al XII Congresso Nazionale ordinario Anasf, che si terrà dal 17 al 19 novembre a Napoli.
Alta affluenza
L’affluenza all’urna digitale è stata di 7.293 votanti su 10.734 soci aventi diritto, pari al 67,94% degli elettori e l’esito della consultazione ha visto l’affermazione di Lista 1 Insieme per crescere come prima realtà
politica associativa, con oltre il 47% delle preferenze; a vincere è stata quindi la principale rappresentante della stabilità di governance dell’associazione, cioè la lista capitanata non a caso dal presidente uscente, Luigi Conte
Priorità da affrontare
Tra le priorità dichiarate da Insieme per crescere vi è la volontà di proseguire il focus associativo sulla formazione e lo sviluppo delle competenze dei consulenti, dopo l’introduzione già avvenuta dell’Hub Formazione e dei corsi finalizzati all’ottenimento delle certificazioni Esg Advisor e AI Advisor, insieme all’impegno di
IL DETTAGLIO DI VOTI E DELEGATI PER OGNI LISTA
CINQUE LE SCHEDE BIANCHE
continuare e rafforzare il dialogo con gli stakeholder e le istituzioni, sia a livello nazionale (si pensi al protocollo di intesa firmato in passato con Confesercenti) , sia a livello europeo. Non è riuscita invece a ottenere la maggioranza dei consensi la lista 3, Tradizione Innovazione, capitanata da Elisabetta Trombatore e appoggiata dal presidente di Enasarco, Alfonsino Mei, capace comunque di portare a casa oltre il 26% delle preferenze, con un programma incentrato su un cambio di passo radicale rispetto all’attuale gestione dell’associazione. Più distanziate Lista 2, Professione Ruolo Associazione di Alma Foti (con il 16%) e Lista 4, Il tempo della consulenza (con il 9%), guidata da Marco Deroma; tuttavia entrambe le realtà assumeranno un fondamentale ruolo politico in un’ottica di coalizione, con la Lista 2 dalla parte di Conte, mentre Lista 4 appoggerà la corrente rappresentata da Trombatore.
Parentesi di confronto
Ma sebbene l’attuale scenario politico veda, come detto in precedenza, una evidente affermazione della continuità di governance, non è da escludere che in vista del Congresso potrebbe emergere qualche ulteriore parentesi di confronto attivo tra le parti in gioco: stando all’attuale distribuzione politica dei delegati convocati a partire dai quali verrà definita la composizione dei 25 membri del Consiglio Nazionale, potrebbero essere in bilico i numeri necessari per la
Conte Luigi
Criscione Luigi Antonio
Turriziani Andrea
Carli Rossella
Ariano Attilio
Franceschelli Vania
Gambacorta Giuseppe
Pillitteri Antonello
Starace Antonio
Magelli Lorenzo
Frigerio Gabriele
Bonadei Andrea
Di Pietro Paola
Riva Ferruccio
Repele Daniela
Guerriero Silvio
Cerini Susanna
Biafore Drago
Quaglio Fabrizio
Di Giulio Fabio
Naama Pattaro Nakla
Zonato Elisa
Parise Giovanni
Lorusso Stefano
Livraghi Sergio
Granata Raoul
Lagrasta Sergio
Colombo Franco
Fabbri Michele
Giombetti Stefano
Pini Massimiliano
De Gisi Antonio
Vairo Felice
Pianazzola Pierino
Corrado Pasquale
Castellazzi Elisabetta
Molari Massimo
Cainelli Federico
Fabbiani Federico
Seno Andrea
Perini Danilo
Donato Maurizio
Licini Alessandro V. E.
Nardini Marta
Locci Simone
Mazzone Patrizia
Corrù Giuseppe
Cettolin Francesco
Castaldini Maurizio
Manferdini Simone
D’intino Antonio
Becchi Alberto
Garofalo Anna Maria
Schirru Giuliana
Bagnasco Carlo
Scandurra Giuseppe
Martino Mario
De Martini
Angelo Lorenzo
Ambrosi Mario
Pastorini Anna Maria
Ernesto
Di Fresco
Granzotto Mauro
Morelli Mauro
Anese Alessandro
Rinaldi Nunzio
D’aromando Giovanni
FinecoBank
Allianz Bank
FinecoBank
Allianz Bank
FinecoBank
Allianz Bank
Banca Mediolanum
Banca Mediolanum
Allianz Bank
Allianz Bank
Banca Mediolanum
Allianz Bank
Allianz Bank
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Banca Mediolanum
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Allianz Bank
Banca Mediolanum
Allianz Bank
Allianz Bank
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Banca Mediolanum
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Allianz Bank
Allianz Bank
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Fideuram ISPB
Banca Generali
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Banca Mediolanum
maggioranza qualificata su alcune votazioni. Nell’attesa quindi di capire i dettagli di un futuro associativo i cui contorni però appaiono definiti, a pagina 19 vi riportiamo il dettaglio di voti e delegati per ogni lista. Lo scorso 8 ottobre il Comitato Esecutivo Anasf, preso atto dei risultati delle elezioni e della autentica del Notaio degli stessi, ha deliberato la convocazione dei 139 delegati al Congresso, eletti secondo il sistema proporzionale con metodo del quoziente Hare o dei resti più alti. In caso di parità di voti a persone della stessa lista è valsa la maggiore anzianità di iscrizione ad Anasf e, in subordine, la maggiore età anagrafica.
I numeri nel dettaglio
Analizzando il profilo dei convocati, possiamo capire il nuovo peso politico associativo delle reti nostrane. La prima realtà del mercato per consulenti e masse gestite, Fideuram ISPB, è anche la primatista per delegati convocati, 35, corrispondenti al 25,18% del totale, suddivisi tra i 22 volti di Lista 3, i 12 di Lista 2 e un componente di Lista 1. Segue con 34 convocati Banca Mediolanum, la quale ha subito de facto una “scissione” politica altrettanto evidente tra i 23 componenti di Lista 1 e gli 11 di Lista 4: alla luce di questa distribuzione si può dire che, sebbene sia primatista di delegati, Fideuram ISPB ha una prevalenza di appartenenti alla corrente “riformista”, mentre Banca Mediolanum, già società di riferimento del presidente di
Delegati Lista 2
Foti Alma
Iacomino Silvio
Rossi Paolo
Melluso Marco
Caon Mattia
Dilillo Roberto
Florentino Nicola
Visione Maria Luisa
Alcaro Alonso
Petruzzelli Nicola
Durando Nicola
Andreoli Antonio
Merisio Stefano
Gionta Ernesto
Sergi Agostino Roberto
Miotto Maurizio
Severgnini Francesco
Coppola Giancarlo
Tirino Nicola
Giordano Sabato
Larossa Maria Grazia
Di Luise Barbara
Amaddeo Maria Laura
Società
Fideuram ISPB
Credem
Banca Widiba
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Banca Widiba
Banca Widiba
Banca Widiba
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Banca Widiba
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Banca Generali
Credem
Fideuram ISPB
Banca Widiba
Mediobanca Premier Allianz Bank
Delegati Lista 3
Rapetta Giuliana
Trombatore Elisabetta
Ghidini Luca
Giannetto Giuseppe
Capriolo Roberto
Alberti Alessandro
Silvano Angelo
Sardellitti Daniele
Pasqualoni Marco
Guidi Roberto
Giannini Guazzugli GF Centonze Vincenzo
Bonella Paolo Maria
Riccioli Paola
Crespi Andrea
Vecchi Stefania
Del Pretaro Libero
Calori Stefania
Proietti Muzi Valentina
Nicita Claudio
Mei Niccolò
Zanetti Cesare
D’Andrea Marco
Mauceri Lucia
Cassella Emilio Liberato
Pozzato Enrico
Toccacieli Alessandro
Briganti Antonino
Fiore Gianluca
Regimenti Loreto
Cancedda Augusto
Di Martino Sergio
Menichelli Monica
Lettieri Ferdinando
Scrivani Dino
Pagliari Tommaso
Granara Beatrice
Delegati Lista 4
Deroma Marco
Calabrese Teresa
Mecca Francesco
Alessandrini Fabrizio
Boetto Gianni
Borgato Paolo
Alunni Ivano
Ceschetti Maurizio
Carbone Patrizia
Rochira Roberto
Gallo Eugenio
Ramundo Luigi
Verrua Sebastiano
Società Numero voti
Banca Generali
Banca Patrimoni Sella
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Banca Generali
Fideuram ISPB
Zurich Bank
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram Ispb
Azimut
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Banca Generali
Fideuram ISPB
FinecoBank
Bper Banca
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Banca Patrimoni Sella
Fideuram ISPB
Banca Patrimoni Sella
Zurich Bank
Azimut
Fideuram ISPB
Banca Generali
Fideuram ISPB
Zurich Bank
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
Fideuram ISPB
IW PI
Fideuram ISPB
Società Numero voti
Banca Mediolanum
Bnl Bnp Paribas
Banca Mediolanum
Banca Mediolanum
Banca Mediolanum
Banca Mediolanum
Banca Mediolanum
Bnl Bnp Paribas
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Assoreti (Massimo Doris, n.d.r.), si è mostrata maggiormente propensa per la continuità. Incuriosisce sicuramente anche il limitato peso politico associativo di FinecoBank e Banca Generali, con soli 14 delegati complessivi, pari al 10% circa del totale, nonostante le due società rappresentino sul mercato più del doppio, a livello percentuale, dei consulenti attivi (oltre il 22%). Limitata anche la rappresentanza di professionisti di casa Bnl, nel dettaglio 2 di Lista 4, mentre troviamo un buon numero di delegati di Allianz Bank (21) e Azimut (14).
Soddisfazione sui social
Dopo la vittoria elettorale è arrivato il momento di esprimere la soddisfazione per i risultati raggiunti e così ha fatto Conte, attuale presidente di Anasf, con un post su LinkedIn: “Siamo futuro! L’esito del voto ha decretato che Lista 1 - Insieme per Crescere si afferma come la prima lista di Anasf. I prossimi quattro anni rappresenteranno una svolta cruciale per il futuro dell’Associazione e per l’intero mondo della consulenza, ma al tempo stesso garantiranno quella stabilità di governo che emerge dalla volontà delle urne. L’espressione del voto ha indubbiamente premiato l’attività del governo uscente assegnando unitariamente alla Lista 1 e Lista 2, rappresentata dalla vicepresidente Alma Foti il 64% dei voti totali quale chiara indicazione di continuità e fiducia. Raggiungere una maggioranza così importante non è solo motivo di orgoglio, ma implica l’assunzione di una grande responsabilità. Grazie!” Matteo Chiamenti
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Quanti profit ti nella rete
L’analisi di BLUERATING sui conti di Fideuram ISPB: business e redditività in crescita
di GIANLUIGI RAIMONDI
Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking, guidata dall’amministratore delegato Lino Mainolfi e controllata al 100% da Intesa Sanpaolo, è la divisione che riunisce le società del mondo della consulenza finanziaria, patrimoniale e dei servizi fiduciari del gruppo e con masse per 375,9 miliardi di euro e con una presenza di asset management internazionale, si conferma la maggiore private bank in Italia e tra le prime in Europa. E stando ai risultati del primo semestre dell’esercizio in corso gode di buona salute.
Rialzo a due cifre
In tal senso i numeri parlano chiaro: l’utile netto consolidato è stato pari a 815 milioni di euro, il 14% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. E anche al netto di un ricavo non ricorrente di 20 milioni, ottenuto con la cessione dell’attività di un “soggetto incaricato dei pagamenti” per i fondi gestiti da Fideuram Asset Managment (Ireland), l’utile netto è cresciuto del 12%. Il cost/income ratio (ossia il rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione, tra i principali indicatori dell’efficienza gestionale) si è attestato al 26%, in miglioramento rispetto al 28% del primo semestre dello scorso anno.
E il Roe (acronimo di “return on equity”, indice di bilancio che misura
la reddittività del capitale proprio) è risultato pari al 40%, sugli stessi livelli del 31 dicembre 2023. L’analisi dei principali aggregati economici evidenzia poi che i proventi operativi netti hanno registrato un aumento di 143 milioni di euro (sempre rispetto al primo semestre 2023), grazie alla crescita delle commissioni nette (+115 milioni), all’incremento del margine di interesse (+20 milioni) e al risultato delle partecipazioni e altri proventi (+8 milioni).
Più margine di interesse
In aumento però anche i costi operativi, cresciuti di 16 milioni e le rettifiche di valore nette su crediti, salite di 7 milioni. Ma il risultato corrente lordo si è attestato a 1,2 miliardi di euro, mettendo a segno un incremento del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ancora, il margine di interesse si è attestato a 622 milioni, in aumento di 20 milioni grazie, fa notare da Fideuram ISPB, alla maggiore contribuzione degli impieghi in titoli e dell’intermediazione con banche. E l’analisi della dinamica trimestrale mostra una sostanziale tenuta del margine anche in presenza di una lieve riduzione dei tassi di interesse. Il risultato netto delle attività e passività finanziarie,
Nella prima metà dell’anno gli utili sono cresciuti di circa il 12% e di oltre il 14% se si considera anche una voce non ricorrente, generata dalla vendita di alcune at tività collaterali
Fideuram Intesa
Sanpaolo Private Banking è controllata al 100% da Intesa Sanpaolo
375,9
miliardi di euro
Masse totali di Fideuram ISPB
815
milioni di euro
Utile netto consolidato semestrale
milioni di euro
Proventi straordinari nella prima metà del 2024 20
143
milioni di euro
Aumento dei proventi operativi netti
pari a 24 milioni, è sostanzialmente in linea rispetto al primo semestre 2023. L’incremento di un milione di euro del risultato netto delle attività valutate al fair value con impatto a conto economico e l’aumento anche in questo caso di un milione di euro del risultato netto dell’attività di copertura è stato interamente compensato dalla riduzione del risultato netto da cessione di attività finanziarie di 2 milioni. Le commissioni nette sono risultate pari a 1,1 miliardi, in crescita del 12%. Il patrimonio netto del gruppo al 30 giugno 2024, con inclusione dell’utile del periodo, è risultato pari a 5 miliardi di euro rispetto ai
il 18,4% al 31 dicembre 2023) e il total capital ratio (che offre una visione complessiva della solidità della banca) era al 27,8% (18,6%). Le masse in amministrazione (assets under management) si sono attestate a 375,9 miliardi, in aumento di 16,1 miliardi rispetto a fine 2023. “Un andamento”, precisano da Fideuram, “attribuibile principalmente alla performance di mercato, che ha inciso in misura favorevole sui patrimoni per 12,4 miliardi e, in misura minore, alla raccolta netta positiva per 3,7 miliardi”. L’analisi per aggregati evidenzia come la componente di risparmio gestito (59% delle masse totali) è
I flussi nel risparmio
gestito hanno iniziato un trend di ripresa a scapito di quelli nel risparmio amministrato
3,215 del 31 dicembre 2023 grazie anche al versamento in conto capitale di un miliardo, effettuato nel primo trimestre 2024 da Intesa Sanpaolo a favore di Fideuram (operazione che rientra nell’ambito degli interventi di rafforzamento patrimoniale richiesti dalle novità regolamentari in materia di deduzione dai fondi propri del valore delle partecipazioni di controllo in banche dell’Ue detenute da subholding appartenenti a gruppi bancari). Sempre al 30 giugno il common equity tier1 ratio (coefficiente che indica il grado di patrimonializzazione delle banche) era pari al 27,7% (contro
risultata pari a 220,6 miliardi, in crescita di 10,9 miliardi rispetto alla consistenza di fine 2023. Un incremento imputabile in primis ai fondi comuni (+4,5 miliardi), poi alle gestioni patrimoniali (+4,3 miliardi) e ancora alle assicurazioni vita (+2,4 miliardi). La componente di risparmio amministrato, equivalente a 155,3 miliardi, ha registrato un incremento di 5,2 miliardi, sempre rispetto al 31 dicembre 2023. Da notare però che nel primo semestre le reti distributive del gruppo hanno acquisito una raccolta netta di 3,7 miliardi di euro, in flessione del
1 ,2
miliardi di euro
Commissioni nette tra gennaio e giugno
2 ,6
miliardi di euro
Raccolta semestrale nell’amministrato
1 ,2
miliardi di euro
Raccolta semestrale nel risparmio gestito
622
milioni di euro
Margine di interesse nel semestre
29% sul primo semestre dello scorso anno. L’analisi per aggregati mostra comunque una raccolta di risparmio gestito positiva per 1,2 miliardi con un aumento di 3,2 miliardi. La componente di risparmio amministrato, positiva per 2,6 miliardi, ha invece evidenziato una flessione di 4,7 miliardi.
Concentrazione sul private
L’analisi della composizione della clientela evidenzia una forte concentrazione sui segmenti Private e Hnwi (il 78% degli asset under management corrispondente a circa il 16% dei clienti è riconducibile ai segmenti Private e Hnwi). A fine giugno 2024 i clienti aderenti al servizio di consulenza finanziaria
evoluta ammontavano a circa 64mila unità, corrispondenti a 54 miliardi di euro di masse amministrate. Al 30 giugno 2024 il numero dei private banker ammontava a 6.790 unità, in aumento rispetto ai 6.696 professionisti del 31 dicembre 2023 e ai 6.682 del 30 giugno 2023. E sempre con riferimento al primo semestre, le masse per private banker sono risultate pari a 55 milioni contro i 54 milioni di fine 2023. L’organico del gruppo, al 30 giugno, era composto da 4.207 risorse in aumento rispetto alle 4.188 rispetto a fine dicembre 2023. Gli sportelli bancari erano a quota 251 e gli uffici dei private banker a quota 399. Gianluigi Raimondi
AUM PER TIPOLOGIA DI RACCOLTA DATI IN MILIONI DI EURO
gestito Risparmio amministrato
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II mondo delle reti non è rimasto di cer to indif ferente di fronte a innovazioni come ChatGPT ma la figura del cf viene considerata ancora centrale e insostituibile
Consulenti e algoritmi
Manager ed esperti di finanza riflettono sull’impat to dell’IA nella financial advisory
Grazie alle nuove tecnologie i professionisti non avranno più impegni che oggi tolgono spazio alla cura dei clienti
Massimo Arrighi ex partner di Kearney
“Robo for advisor o intelligenza artificiale? La consulenza finanziaria a un bivio”: questo il titolo della tavola rotonda andata in scena nel corso dell’ultima edizione dei Bluerating Awards 2024 e che ha visto i preziosi interventi di Massimo Arrighi, ex partner di Kearney ed esperto del settore finanziario, Maurizio Primanni, fondatore e ceo di Excellence
Consulting e Nicola Ronchetti, fondatore di Finer Finance Explorer
Rischi e opportunità Una tematica, quella relativa all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie, di strettissima attualità e di grande interesse per tutti i settori, compreso quello della finanza. Ma mentre la robo advisory, ovvero la costruzione di portafogli attraverso l’utilizzo di algoritmi, è un argomento che tiene banco da diversi anni, con l’intelligenza artificiale generativa
Tutte le ricerche effettuate dicono che i risparmiatori vogliono avere un confronto con una persona fisica
Maurizio Primanni fondatore e ceo di Excellence Consulting
abbiamo iniziato a familiarizzare più di recente, cercando di coglierne aspetti positivi e negativi, navigando tra la consapevolezza dei tanti salti di qualità che potrebbe portare e il rischio che possa sempre di più sostituire il lavoro intellettuale dell’uomo. E così, come tutte le rivoluzioni che hanno interessato il mondo, senza dubbio anche i consulenti finanziari saranno prima o poi coinvolti da questo cambiamento. “Dalle diverse ricerche di mercato che abbiamo fatto a livello europeo, è emerso un dato fondamentale: nella gestione dei propri risparmi, i clienti vogliono una vera relazione con una persona, un essere umano con cui confrontarsi ma soprattutto di cui fidarsi. Si tratta di un elemento persistente in tutti i segmenti di clientela e fasce d’età: per questo, l’idea che un ChatGPT di turno, per quanto evoluto, possa sostituire un trust individuale mi sembra piuttosto complicata”,
Le innovazioni oggi in atto possono produrre effetti benefici nella gestione delle attività di back office
Nicola Ronchetti fondatore di Finer Finance Explorer
ha esordito Arrighi. In tutto ciò, però, un’attenzione particolare è sicuramente riservata alla gestione di questi nuovi strumenti da parte dei professionisti.
Navigare tra i dati “La cosa nuova e positiva dell’intelligenza artificiale è il fatto che sia una tecnologia con cui possiamo comunicare, quindi molto diversa da ciò a cui siamo sempre stati abituati fino a oggi. L’IA è capace di navigare all’interno di dati e contenuti anche destrutturati in maniera molto veloce, oltre a essere in grado di costruire un suo ragionamento nel risolvere problemi. Parliamo quindi di una tecnologia molto potente e sicuramente ci sono tante applicazioni che può avere e che possono aiutare i consulenti finanziari a essere più efficienti ed efficaci. Sarà un percorso lungo decenni, ma credo davvero ci possa
Il progetto Life Planning consente al family banker di avere una overview sul patrimonio dell’investitore
Sandra Cattapan diversity manager di Banca Mediolanum
essere il potenziale per evolvere in maniera significativa”, ha commentato Primanni. In parte, però, l’IA viene giù utilizzata dai professionisti della finanza per la sua grande capacità di elaborazione dati, rendendo alcuni processi più rapidi e produttivi, andando così potenzialmente a incidere anche sul mercato del lavoro.
Risparmio di tempo
“Il tempo che si potrà risparmiare non servirà per eliminare i consulenti finanziari, ma per liberarli da una serie di attività che l’automazione in generale sarà in grado di svolgere, consentendo loro di poter dedicare più tempo alla clientela, servendola di più e meglio”, ha aggiunto Arrighi. Non solo: l’utilizzo dell’IA, infatti, permette anche ai consulenti di ampliare il proprio bacino di utenza. “Personalmente vedo il bicchiere mezzo pieno, e le nostre ricerche sull’evoluzione del mercato dicono
Siamo impegnati a verificare come l’IA può far crescere il valore aggiunto dell’of ferta met tendolo al servizio dei cf
Paolo Isidoro direttore commerciale di Credem
come l’unico limite allo sviluppo di questa industria sta proprio nella sua capacità di far aumentare le persone che praticano questa attività.
Se guardiamo quanto successo negli ultimi dieci anni, dal 2013 al 2023, notiamo come il portafoglio medio dei consulenti finanziari è passato dai 19 ai 30 milioni di oggi, con un miglioramento circa la qualità dei clienti e un aumento di quelli in portafoglio, passati da 165 a 220. L’unico dato rimasto fermo è quello relativo ai professionisti attivi sul mercato. Il punto focale, quindi, resta la capacità di attirare risorse per far crescere l’industria. Le reti di consulenza stanno però lavorando in maniera molto seria sul passaggio generazionale e l’ingresso di giovani leve: i presupposti per fare bene ci sono tutti”, ha concluso Primanni. E proprio in tal senso sono diverse le reti che si sono già mosse o si stanno organizzando per inserire l’intelligenza artificiale nei propri processi lavorativi.
Federico Gerardini direttore commerciale di Zurich Bank Guardiamo con attenzione al mondo dell’intelligenza artificiale per aumentare l’ef ficienza del consulente
“In Banca Mediolanum abbiamo puntato sul progetto Life Planning, che dà la possibilità al family banker di avere una overview su tutto il patrimonio del cliente e del suo nucleo relazionale, dal punto di vista personale e aziendale”, ha spiegato Sandra Cattapan, diversity manager del gruppo di Basiglio.
Proiezione nel 2025
Anche Credem non è rimasta alla finestra: “L’IA è un argomento a cui stiamo lavorando e ci auguriamo nel corso del 2025 di capire come questo valore aggiunto può essere messo al servizio della rete”, ha detto il direttore commerciale, Paolo Isidoro. E al futuro guarda anche Zurich Bank: “Quello dell’intelligenza artificiale è un tema che guardiamo molto da vicino, soprattutto nell’ottica di rendere più efficiente l’attività del consulente”, ha sottolineato il direttore commerciale Federico Gerardini
Viola Sturaro
La consulenza intelligente
Esempi pratici di come l’IA può essere applicata alla gestione dell’intera clientela di NICOLA RONCHETTI
Da sempre abituati a operare fuori sede e senza poter contare su una filiale e una presenza fisica sul territorio, i consulenti finanziari sono sempre stati i primi ad adottare ogni novità e innovazione che potesse facilitare il loro lavoro.
Oggi la novità è rappresentata dall’intelligenza artificiale e sono in molti a chiedersi come questa potrà impattare sul lavoro dei professionisti della consulenza finanziaria. L’IA consentirà ai consulenti finanziari di ottimizzare
il proprio tempo e di dedicarlo prevalentemente alla attività a maggior valore aggiunto ovverosia la gestione dei clienti. Se è vero che almeno il 50% del tempo dei professionisti che lavorano in banca è dedicato alle attività burocratiche e amministrative, ai consulenti le stesse attività richiedono poco meno del 30%, quindi una differenza significativa che spiega in parte la maggior proattività dei consulenti finanziari nella gestione dei clienti.
Efficienza ed efficacia
Dover investire metà o anche solo un terzo del proprio tempo in attività che distolgono l’attenzione dal cliente, è sempre meno accettabile soprattutto per le figure di front office. L’intelligenza artificiale, se ben conosciuta e applicata, può produrre effetti benefici in termini di efficienza e di efficacia nella gestione delle attività di back office. Pensiamo alle attività di gestione delle procedure ripetitive e ricorrenti, al monitoraggio delle attività di risk management e in genere a tutte le operazioni che se opportunamente classificate e ordinate possono essere sistematizzate e risolte con l’intelligenza artificiale. Il vero valore aggiunto dell’IA potrebbe essere però anche un altro. Immaginiamo di poter segmentare i consulenti in base alle loro attitudini, in attaccanti, difensori e centrocampisti. Parimenti immaginiamo di poter segmentare i clienti di una banca in base al livello di delega, di conoscenza e interesse verso le tematiche che attengono la gestione del loro risparmio e del loro patrimonio e di classificare
i clienti in quattro categorie: deleganti, controllori, protagonisti e partner. Ognuna di queste quattro tipologie di clienti desidera potersi interfacciare con un consulente finanziario dotato di un approccio differente. Le combinazioni tra le tipologie di clienti e di professionisti possono poi essere incrociate anche con variabili socio demografiche (genere, età, area geografica, stato civile, professione), entità del patrimonio a cui si potrebbero aggiungere i dati in possesso della banca, in termini di prodotti sottoscritti e masse gestite. Inoltre le stesse informazioni potrebbero essere arricchite con variabili che attengono alla maggiore o minore soddisfazione dei clienti rispetto alla banca, ai suoi servizi e allo stesso gestore.
Dalla teoria alla pratica
Si tratta di una mole di dati e di informazioni che necessitano non solo di essere elaborati ma che, se opportunamente impiegati, possono aumentare le probabilità di successo di qualsiasi iniziativa. Si tratterebbe di trovare il binomio perfetto clienteconsulente, fondamentale non solo per il successo delle attività di proposizione commerciale ma anche per la riassegnazione dei clienti dormienti a singoli professionisti o a singoli componenti di team caratterizzati da attitudini differenti. Se tutto ciò non è stato fatto fino ad oggi è anche perché mancava uno strumento in grado di trasformare la teoria in pratica. Oggi questo strumento c’è e si chiama intelligenza artificiale.
Nicola Ronchetti
La tecnologia consente alle reti l’elaborazione di una gran mole di informazioni che aumentano la probabilità di por tare avanti con successo ogni iniziativa
L’ADVISOR AL TOP AWARDS 2024
Il 1 ottobre si è svolta la consegna dei Bluerating Awards per i consulenti e le banche-reti d’eccellenza Nomi e volti dei vincitori che hanno partecipato alla cerimonia a Milano, giunta alla nona edizione
Bluerating
Professionisti da premiare
Al Principe di Savoia di Milano, la consegna dei riconoscimenti a manager e consulenti
Si è svolta a Milano, il 1° ottobre scorso nella cornice dell’Hotel Principe di Savoia, le cerimonia di consegna dei Bluerating Awards, i premi che il nostro magazine assegna ogni anno ai migliori consulenti finanziari italiani e alle banche reti che si sono distinte per particolari risultati nel corso dell’ultimo anno. La premiazione, che è giunta quest’anno alla sua nona edizione, ha visto 12 vincitori tra i consulenti finanziari, scelti in 4 diverse categorie. Sono stati invece 14 i premi assegnati alle reti e ai loro manager. Di seguito i lettori trovano una rassegna sull’evento. Appuntamento al prossimo anno
Bluerating
nomination
PREMI SOCIETARI
MANAGER DELL’ANNO
Mario Ruta
Vice direttore generale Allianz Bank Financial Advisors
“Per avere condotto la rete nel corso degli ultimi 11 anni, prima come direttore commerciale, poi come vice direttore generale, portandola a essere una delle protagoniste in Italia, con una particolare attenzione allo sviluppo di soluzioni di risparmio gestito e vita e di servizi per la clientela private e wealth”.
RETE DELL’ANNO
Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Ha ritirato il premio: Stefano Gallizioli Responsabile coordinamento reti consulenti finanziari
“Per la capacità di trainare il mercato della consulenza finanziaria italiana con volumi di raccolta sempre al top, sia nel totale che nel gestito e per essere da più di cinquant’anni una storia di successo italiana”.
winner PREMI SOCIETARI
BEST WORKPLACE
Bnl Bnp Paribas Life Banker
Ha ritirato il premio: Michele Cicoria Responsabile sviluppo rete e marketing
“Per l’entusiasmo trasmesso dai consulenti della rete nel raccontare la loro professione e il teamwork”.
CUSTOMER CARE
Credem
Ha ritirato il premio: Paolo Isidoro Direttore comm. rete financial wellbanker
“Per la capacità di porsi costantemente come solido interlocutore con la clientela, in particolare mantenendo il legame con il territorio attraverso le filiali”.
DIGITAL OFFERING
Azimut
Ha ritirato il premio: Denis Baraviera Head of sales support & banking relations
“Per l’impegno costante di Azimut nell’innovazione fintech e digitale con la creazione di un ecosistema a supporto delle attività dei consulenti finanziari sia in ambito private sia in ambito corporate”.
SOSTENIBILITÀ
Banca Generali
Ha ritirato il premio: Sonia Zanutto Sustainability officer
“Per il continuo impegno nella trasmissione dei valori esg in relazione alla proposta di advisory e in particolare per la scelta di lanciare la figura del Sustainable Advisor”.
FORMAZIONE
Zurich Bank
Ha ritirato il premio: Federico Gerardini Direttore commerciale
“Per l’attenzione ai programmi di formazione e all’integrazione delle competenze tra rete bancaria e assicurativa”.
INCLUSION & DIVERSITY
Banca Mediolanum
Ha ritirato il premio: Sandra Cattapan Diversity manager
“Per avere recentemente ottenuto la certificazione per la parità di genere da uno dei più importanti enti specializzati, il Bureau Veritas”.
INNOVAZIONE
FinecoBank
Ha ritirato il premio: Pietro Sforza Resp. network Pfa referenti territoriali
“Per l’attenzione da sempre mostrata verso le tecnologie applicate al mondo dell’advisory e in particolare per il recente focus sull’intelligenza artificiale, anche attraverso il sostegno a iniziative di formazione dedicata come AIxGIRLS”.
PRIVATE & WEALTH MANAGEMENT
Bper Banca Private Cesare PontI Ha ritirato il premio: Matteo Stoppa Executive Lombardia Centro e Triveneto
“Per lo sviluppo del segmento private attraverso la valorizzazione di un marchio storico come Cesare Ponti”.
SOCIAL COMMUNITY
Banca Widiba
Ha ritirato il premio: Nicola Viscanti Resp. direzione consulenza finanziaria
“Per l’attento presidio dei principali social network e la capacità di raccontare la professione e le novità della rete attraverso queste piattaforme, in particolare LinkedIn”.
RACCOLTA D’ORO
Allianz Bank Financial Advisors
Ha ritirato il premio: Mario Ruta
Vice direttore generale
“Migliore raccolta procapite nel gestito calcolata sulla base dei dati Assoreti riferibili al primo semestre 2024”.
TOP PERFORMANCE
Bnl Bnp Paribas Life Banker
Ha ritirato il premio: Michele Cicoria Responsabile sviluppo rete e marketing
“Fondo con la migliore performance annualizzata a dieci anni proposto da una casa di gestione direttamente riferibile a una rete, il Bnp Paribas Funds Disruptive Technology”.
TOP RECRUITING
Mediobanca Premier
Ha ritirato il premio: Duccio Marconi
Direttore centrale rete financial advisor
“Maggiore incremento percentuale di organico sulla base dei dati Assoreti relativi al primo semestre 2024”.
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Il por tafoglio è su misura
Alto grado di personalizzazione nelle gestioni patrimoniali di BG, proposte anche in Svizzera
di ANDREA BARZAGHI
Uno strumento realmente personalizzabile su misura per i bisogni dei clienti e in grado di adattarsi a tutte le stagioni dei mercati. È questo che puntano a essere le gestioni patrimoniali individuali, uno dei prodotti potenzialmente più versatili nel ventaglio a disposizione dei private banker, per affrontare scenari differenti, dai periodi di rally alle più complesse fasi di volatilità.
Sopra il miliardo
Queste fasi che possono alternarsi rapidamente, come si è visto da ultimo quest’estate, e che richiedono a risparmiatori e professionisti sangue freddo e l’uso di una gestione attiva e flessibile per non essere presi in contropiedi. Tra i big italiani del private banking, uno dei player ad avere creduto con più forza nel valore di questi strumenti è Banca Generali. Le gestioni patrimoniali della banca del Leone hanno raccolto da inizio anno circa 1 miliardo di euro e a fine giugno registravano asset in gestione per quasi 11 miliardi. E di recente le linee di gestione sono state messe a disposizione della clientela della nuova private bank svizzera del gruppo: BG Suisse. Un successo tra la clientela che affonda le sue radici in una scelta fatta ormai 6 anni fa, per rendere questo prodotto uno strumento in grado di essere
sartorializzato sulle esigenze del cliente, come spiega Mario Beccaria, responsabile dell’asset management di Banca Generali. “Il riscontro positivo che abbiamo avuto con le nostre gestioni patrimoniali ha alla sua base la riorganizzazione della nostra struttura di asset management avvenuta dopo il 2018, con lo scopo
di diversificare il più possibile le filosofie di gestione patrimoniale”, illustra Beccaria.
Sette team
La struttura si basa oggi su sette team, differenziati in base a quattro parametri: target, universo investibile, stile di gestione e
cliente di riferimento. Ogni team è responsabile di diverse linee di gestione con caratteristiche e strategie peculiari. “Siamo stati tra i primi a concepire questi ‘silos verticali’, ben differenziati, così da permetterci di diversificare la gamma e dare diverse risposte in funzione delle diverse condizioni di mercato”, prosegue Beccaria. La selezione di una o più linee d’investimento offre ai clienti la possibilità di costruire un portafoglio finalizzato al conseguimento di diversi obiettivi d’investimento: dalle linee più tradizionali che seguono un approccio di selezione top-down a quelle più dinamiche che offrono elevata rotazione di portafoglio, per passare a quelle più focalizzate sullo stock picking sulla base dell’analisi fondamentale, fino a quelle più orientate alla decorrelazione del portafoglio dalle dinamiche delle asset class tradizionali.
“A questa differenziazione tra team di gestione associamo la possibilità di una struttura multilinea, ovvero di combinare una serie di linee di gestione a seconda del cliente e delle sue esigenze, così da permettere alla rete dei nostri private banker di comporre soluzioni veramente su misura. A questo si associano poi una serie di servizi orientati sempre al cliente, dalla rendicontazione alla capacità di compensare le minusvalenze”, aggiunge Beccaria.
Scelta delle strategie
Una personalizzazione che si fa ancora più su misura per i clienti con un portafoglio superiore ai 2,5 milioni di euro, ai quali vengono offerti altri elementi di personalizzazione, come la scelta del benchmark di riferimento, specifiche asset class da includere nel portafoglio e il peso di alcune particolari strategie.
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di Fabrizio Tedeschi
MANIPOLAZIONE DA FRODE SUBITA
Curiosa e interessante sanzione della Consob in merito a un caso di manipolazione di fatto dovuta alla mancata comunicazione e contabilizzazione delle conseguenze di una frode subita. La vicenda non è comune, perché chi subisce la frode, e pertanto è parte lesa, nello stesso tempo commette l’illiceità della manipolazione e viene sanzionato. L’essenza della frode (tale la definisce la delibera della Consob) consiste nella sottrazione di un rilevante quantitativo di titoli di stato nell’ambito di un contratto di prime brokerage. Probabilmente i titoli erano un collaterale o una forma di pagamento per operazioni che un intermediario avrebbe dovuto compiere per conto della società. Vi è anche un incrocio con un’emissione obbligazionaria difficile da collocare, che in parte si sblocca con una sottoscrizione che è una “contropartita” del contratto di brokerage. È forse lecito contrarre un servizio, anche se tra operatori professionali, che abbia come “contropartita” la sottoscrizione di una parte di prestito obbligazionario emesso dal cliente? Probabilmente vi è un intreccio sottostante di incentivi e conflitti d’interesse che la delibera non approfondisce. E questo è il primo punto da sottolineare. I testi delle decisioni Consob in materia di sanzioni sono spesso sintetici e non consentono di avere il quadro completo della situazione. Nei casi complessi, una maggiore profondità di motivazione o la pubblicazione dell’atto di accertamento sarebbero molto utili.
Taglio del nastro
Nuovo ufficio di Banca Mediolanum a Roma in zona Eur
di EDOARDO BLOSI
“Oggi abbiamo avuto il piacere di inaugurare il nostro nuovo ufficio in un importante quartiere di Roma, all’Eur, in Viale Cesare Pavese 305, un traguardo che ci riempie di orgoglio”. Ad annunciare con orgoglio la nuova apertura sui social è stato Costante Turchi, regional manager di Banca Mediolanum. “L’evento è stato reso speciale dalla partecipazione di autorità civili e religiose, insieme al nostro direttore generale, Igor Garzesi, e al manager territoriale, Stefano Benedetti Con questa nuova apertura, riaffermiamo il nostro impegno a fornire consulenza di alta qualità, ponendo sempre le persone al centro delle nostre scelte. Siamo entusiasti di continuare a costruire legami forti e duraturi, offrendo ai nostri clienti un servizio sempre attento e personalizzato. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno condiviso questo momento con noi e che ci supportano nel nostro percorso. Un sincero in bocca al lupo a Stefano e a tutti i collaboratori di questo nuovo ufficio. Avanti con determinazione”.
contropelo di Giuseppe G. Santorsola
A PROPOSITO DI PRIVACY
n evento specifico sollecita attenzione in merito all’applicazione del Gdpr che regolamenta nella Ue il diritto alla protezione dei dati personali. Tralascerò ogni commento di matrice politica e ogni riferimento di carattere giuridico, per soffermare l’attenzione sulle conseguenze gestionali ed organizzative del caso. È infatti da comprendere se e cosa non ha funzionato nei sistemi di controllo e nella gestione della comunicazione di quanto avvenuto, violando alcuni principi di fondo della disciplina dettata dal Gdpr. Si tratta infatti di circa 7mila accessi su 3.500 soggetti, in 679 filiali per oltre due anni. Il Gdpr prevede indicazioni su come e quando riferire di violazioni dei dati personali all’autorità di controllo e al diretto interessato. È compito di autorità di vigilanza e giudiziarie verificare il caso specifico. È utile però legare l’evento particolare al tema più generale del nuovo scenario di gestione dei dati che deve tenere conto dell’impatto delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale e della sensibilità dei dati da proteggere. I modelli in essere potrebbero risultare non idonei per affrontare le intrusioni. Poiché la gestione dei dati è guidata dal “risk based approach”, risulta evidente che gli intermediari e chi li vigila debbano porre mano all’approfondimento dei fattori di rischio legati all’immensa quantità di dati disponibili e che hanno un “valore” il cui spettro è sempre crescente. Anche la semplice curiosità è motivazione non idonea.
ggsantorsola@gmail.com
AIRBAG CASH COLLECT CALLABLE
Proteggiti a scadenza con l’Effetto Airbag!
Caratteristiche principali:
Emittente: BNP Paribas Issuance B.V.
Garante: BNP Paribas (S&P’s A+ / Moody’s Aa3 / Fitch AA-)
Possibilità di rimborso Anticipato a facoltà dell’Emittente a partire dal 6° mese
Potenziali premi mensili con Effetto Memoria tra lo 0,65%1 (7,80% p.a.) e l’1,20% (14,40 p.a) dell’Importo Nozionale
EFFETTO
AIRBAG
Sede di Negoziazione: SeDeX (MTF), mercato gestito da Borsa Italiana. Il Certi cate è ammesso alla negoziazione alla Data di Emissione
Barriera Premio e livello Airbag a scadenza no al 50% del valore iniziale dei sottostanti
Scadenza a 4 anni (25/10/2028)
Rimborso condizionato dell’Importo Nozionale a scadenza
L’effetto Airbag permette di contenere gli effetti negativi di eventuali ribassi dei sottostanti oltre il Livello Airbag e di limitare, in tale scenario, le perdite rispetto a un investimento in un classico Certi cate Cash Collect su azioni. Nel dettaglio, nel caso in cui, a scadenza, la quotazione del peggiore dei sottostanti sia inferiore al Livello Airbag si attiva l’effetto Airbag e l’investitore riceve un importo commisurato al valore del sottostante a scadenza moltiplicato peril Fattore Airbag. Il fattore Airbag è pari a 1,6667 quando il Livello Airbag è pari al 60% del valore iniziale dei sottostanti. Ad esempio, ipotizzando un Fattore Airbag pari a 1,6667 e un valore del peggiore dei sottostanti pari al 40%, il rimborso a scadenza del Certi cate sarà pari a 66,67 € ovvero 40 moltiplicato per 1,6667.
1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 0,65%), ovvero espressi in euro (esempio 0,65 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.
del cambio tra l’Euro e la valuta di denominazione del sottostante, neutralizzando il
Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 30/05/2024, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.
New entry in BG
Una giovanissima new entry nella squadra di Banca Generali. Si tratta di Lucrezia Galeone (a destra nella foto), professionista classe ’99, accolta dal private district manager Umberto Cavarzerani (a sinistra): “Diamo il benvenuto a Lucrezia, che con grande dedizione ha raggiunto questo traguardo. Si amplia così la mission di Banca Generali nel dare rilievo a nuovi talenti all’interno della nostra realtà”.
Ingaggio in Veneto
Banca Mediolanum ha allargato la propria squadra di professionisti in Veneto. A comunicare attraverso LinkedIn il nuovo ingresso è stato direttamente il regional manager, Claudio Licheri: “La struttura di Verona cresce ancora con l’ingresso di Erica Corsi (a sinistra nella foto, insieme alla family banker Luisa Massella). Erica ha alle spalle 25 anni di carriera in una storica banca del territorio”.
Rinforzo per la rete
Nuovo ingresso di grande esperienza per la squadra di IW Private Investments. Si tratta di Simone Lovison (nella foto), professionista bolognese in arrivo da Fideuram ISPB, che ha militato anche tra le fila di Sanpaolo Invest e Banca Mediolanum.
Cinquina di ingressi
Bnl Bnp Paribas Life Banker si arricchisce di una importante cinquina di nuovi professionisti, tutti appena entrati nell’operatività del network di consulenza patrimoniale guidato da Stefano Manfrone (nella foto). Le new entry sono: Santino Covelli, in arrivo da Mediobanca Premier, a Torino; Alfredo Gianotti, ex Fideuram a Pesaro; Giuseppe D’Urzo, già consulente finanziario, su Vibo Valentia, per Poste Italiane; ritorna nella squadra anche Giovanna Armaro, su Siracusa. Infine, tra i giovani cf è arrivata Anna Adragna, operativa ad Alcamo.
Guardare oltre gli ostacoli
Come gestire la frustrazione personale e trasformarla in una oppor tunità di crescita
di MARIA GRAZIA RINALDI
La frustrazione è una delle emozioni più comuni e allo stesso tempo, una delle più complesse da gestire. È quella sensazione che emerge quando un obiettivo sembra irraggiungibile o quando ci troviamo ad affrontare ostacoli imprevisti e all’apparenza insormontabili. Al contrario di quanto si possa pensare, la frustrazione non è necessariamente un’emozione negativa. Le neuroscienze ci aiutano a capire come questa emozione possa diventare un’opportunità di crescita, anziché una barriera insormontabile. Quando ci sentiamo frustrati, il nostro cervello risponde come farebbe di fronte a una minaccia.
Sistema limbico
La frustrazione attiva il sistema limbico, responsabile delle emozioni e delle reazioni istintive. In particolare, si attiva l’amigdala, che gestisce le risposte emotive, che entra in gioco cercando di proteggerci da ciò che percepisce come un fallimento imminente. Questo è il motivo per cui, spesso, reagiamo alla frustrazione con rabbia, tristezza e con il desiderio di scappare dalla situazione. Tuttavia, le neuroscienze ci insegnano che la frustrazione non deve necessariamente bloccarci o indurci alla fuga Quando percepiamo un ostacolo come insormontabile, il cervello
potrebbe alimentare una spirale di pensieri negativi, rinforzando la sensazione di impotenza. Se riusciremo a cambiare prospettiva e a guardare il problema come una sfida da affrontare, a quel punto il nostro cervello attiverà altre aree, in particolare la corteccia prefrontale, che ci sarà di supporto per risolvere i problemi in modo creativo e a trovare nuove soluzioni. Questa reinterpretazione della frustrazione è fondamentale. Non si tratta solo di un trucco mentale: è un vero e proprio meccanismo che ha radici profonde nel funzionamento del nostro cervello. Gli studi dimostrano che, quando affrontiamo un ostacolo con un atteggiamento proattivo, il nostro cervello inizia a creare nuove connessioni neurali, rafforzando la nostra capacità di adattamento. Ogni volta che superiamo una situazione frustrante, il cervello diventa più efficiente nella gestione delle difficoltà future. Un altro aspetto cruciale, nella gestione della frustrazione, riguarda la gratificazione immediata. Il nostro cervello, specialmente in momenti di frustrazione, tende a cercare soluzioni rapide per alleviare il disagio. Questo è il motivo per cui spesso ci troviamo a procrastinare o a cercare distrazioni superficiali quando ci sentiamo bloccati. Tuttavia, queste risposte non fanno altro che prolungare il ciclo della frustrazione. È importante comprendere che la soluzione non risiede nell’evitare il problema, ma nell’affrontarlo in modo consapevole e strategico. L’autoconsapevolezza gioca un ruolo chiave nella gestione della frustrazione.
Fermarsi e riflettere su cosa realmente ci sta bloccando ci permette di comprendere che, spesso, non è l’ostacolo in sé a essere così insormontabile, ma il modo in cui lo stiamo interpretando.
Pensieri costruttivi
Quando riusciamo a spostare la nostra attenzione dai pensieri negativi a quelli costruttivi, attiviamo una parte del cervello che favorisce soluzioni più efficaci e durature. Le neuroscienze sostengono che la frustrazione non è solo una reazione emotiva, è anche un segnale che può indicare la necessità di un cambiamento.
Se af frontiamo una dif ficoltà proat tivamente raf forziamo la capacità di adat tamento del cervello
È come se si fosse attivato un sistema di allarme interno che ci dice che qualcosa nella nostra vita, o nel modo in cui stiamo affrontando una situazione, non è in linea con i nostri valori o desideri profondi. Riconoscere questo segnale e utilizzarlo come leva per riflettere su cosa ci sta realmente limitando è il primo passo per uscire da uno stato di blocco. La frustrazione, quindi, non deve essere vista come un nemico, pertanto invece di combatterla o evitarla, possiamo imparare a usarla come uno strumento di crescita personale. Ogni volta che ci troviamo di fronte a una situazione che ci sembra frustrante, possiamo chiederci: “Cosa sta cercando di comunicarmi questa emozione? Cosa posso imparare da questo blocco?”
Questo cambiamento di prospettiva ci aiuta a trasformare la frustrazione in una risorsa per evolvere e migliorare. In conclusione, la frustrazione non è solo un ostacolo da evitare, ma può diventare un’opportunità per approfondire la nostra consapevolezza e migliorare le nostre capacità di adattamento. Il segreto sta nell’interpretarla non come un segnale di fallimento, ma come un catalizzatore per il cambiamento. Quando impariamo a gestirla in modo consapevole, scopriamo che può diventare uno dei nostri migliori alleati nel percorso verso la crescita personale e professionale. La frustrazione non è mai fine a sé stessa ma può diventare l’inizio di un processo di scoperta e miglioramento.
Maria Grazia Rinaldi
Quanta etica in quelle frasi
Il linguaggio contrattuale della consulenza finanziaria e la sua matrice di ordine morale
di GAETANO MEGALE
Il testo dei contratti di consulenza finanziaria viene generalmente percepito come neutrale, nascondendo così potenziali insidie etiche del linguaggio utilizzato, come, per esempio, in questa frase: “Il consulente si impegna a seguire le procedure aziendali standardizzate per la profilazione del rischio dei clienti e la raccomandazione di prodotti finanziari, bilanciando l’efficienza operativa con le esigenze individuali dei clienti, nel rispetto delle normative vigenti e delle politiche aziendali”
Ma una analisi attenta rivela una matrice morale e diversi bias, cognitivi e morali, che possono influenzare negativamente l’integrità e la qualità della consulenza. Infatti, l’analisi dell’orientamento morale evidenzia una predominanza di teorie non coerenti con l’approccio kantiano del rispetto della dignità del cliente. La forte enfasi legalista sul rispetto delle normative vigenti e delle politiche aziendali comporta il rischio di conformità cieca alle regole, senza considerare principi etici superiori, giustificando così comportamenti tecnicamente legali ma eticamente discutibili. Inoltre, il tentativo utilitaristico di bilanciare efficienza operativa con le esigenze individuali dei clienti potrebbe giustificare il conflitto tra interessi aziendali e benessere del cliente
C’è il rischio che si verifichi una conformità cieca alle norme
in quanto il consulente potrebbe privilegiare prodotti più redditizi per l’azienda, giustificandoli con un beneficio marginale per il cliente. E, in definitiva, la mancanza di riferimenti espliciti a principi etici universali e alla dignità del cliente potrebbe implicare sottovalutazione dell’imperativo categorico di trattare i clienti come fini in sé, e non come mezzi, in quanto non si enfatizza il dovere morale del consulente di agire sempre nel miglior interesse del cliente, indipendentemente dalle procedure o dall’efficienza operativa.
Sulla base di questa analisi, e per evitare questi inciampi etici, la frase del contratto potrebbe essere formulata come segue: “Il consulente si impegna a mettere al centro la dignità e gli interessi del cliente,
utilizzando le procedure aziendali e le normative vigenti come strumenti per garantire la massima tutela e il benessere finanziario delle persone. Nel processo di profilazione del rischio e di raccomandazione dei prodotti finanziari, il consulente si assume la responsabilità personale di adattare le proprie strategie alle esigenze uniche di ciascun cliente, privilegiando sempre il loro interesse superiore rispetto all’efficienza operativa o agli obiettivi aziendali. Il consulente si impegna inoltre a mantenere un approccio critico e riflessivo, valutando costantemente le implicazioni etiche delle proprie azioni e raccomandazioni, e proponendo miglioramenti alle procedure quando necessario per meglio servire i principi etici fondamentali della professione finanziaria”
Gaetano Megale
Il test del Dna finanziario
Un servizio di Azimut analizza bisogni e obiettivi dei clienti con l’intelligenza ar tificiale
di EDOARDO BLOSI
Il gruppo Azimut ha lanciato il servizio Goal Based Plan che permette, grazie al contributo dell’intelligenza artificiale (IA), di elaborare le informazioni sul singolo cliente a disposizione del consulente allo scopo di mappare il suo Dna finanziario, ossia l’insieme delle caratteristiche e attitudini di un individuo in merito alla gestione delle finanze personali.
Le variabili considerate includono l’età, la professione, le prospettive reddituali, il patrimonio, la tolleranza al rischio e la propensione agli investimenti sostenibili. La piattaforma elabora un ritratto del cliente sulla base di 10 obiettivi predefiniti, classificabili in 3 macrocategorie: finanziari, strategici, stile d’investimento. Una volta suggerito il grado di rilevanza di
ciascun obiettivo da parte della piattaforma IA, il consulente integra la proposta intervenendo in base alla conoscenza diretta del cliente. La capacità del portafoglio di raggiungere gli obiettivi costituisce il benessere finanziario, misurato dal Financial Wellness Index tramite un numero da 0 a 100, il quale viene poi monitorato nel tempo.
Bluerating
L’altro lato della ricchez za
Tra le 400 persone più facoltose negli Stati Uniti, meno di un terzo è composto da donne
di SARA MORTARINI
Non tutti i miliardari d’America sono abbastanza ricchi da poter entrare nella prestigiosa Forbes 400, la lista delle 400 persone più facoltose
degli Stati Uniti. Nel 2024 infatti, la soglia minima si è alzata a 3,3 miliardi di dollari. E oltre una decina dei membri vanta un patrimonio
personale superiore a 100 miliardi. Nonostante questo, sono ben 23 i nuovi nomi comparsi per la prima volta nella graduatoria (alcuni
30%
Quota ricchezza DONNE
5 . 400 miliardi di dollari
Patrimonio complessivo dei 400 più ricchi d’America
70%
Quota ricchezza UOMINI
IN BREVE DAL MONDO
Una Ferrari tres jolie
Angelina Jolie (nella foto) mette all’asta la sua Ferrari 250 GT Pininfarina. L’attrice ha dato mandato alla casa d’aste Christie’s Francia di vendere la lussuosa auto. L’asta è in programma il 20 novembre a Parigi. L’auto, frutto di una storica collaborazione tra Ferrari e Pininfarina, è stata prodotta in soli 353 esemplari e quello di Jolie è l’undicesimo. Di colore nero lucido, ha gli interni in pelle rossa e il volante in legno, oltre a cerchi in filo d’argento. La stima del lotto si colloca nella forchetta tra 600mila e 800mila euro.
Nel ranking delle multimiliardarie non ci sono molte giovani
Le under 60 presenti nella graduatoria sono in totale cinque mentre oltre cento hanno ormai un’età matura o
hanno ereditato, altri sono riusciti da soli a far crescere le proprie fortune): tra di loro figura anche il fondatore di OnlyFans, Leonid
Radvinsky. Complessivamente, i 400 più ricchi d’America hanno un patrimonio record di 5.400 miliardi di dollari. Le donne costituiscono
avanzata
il 30% del totale, di cui solo cinque sono under 60. Eccole qui sotto (in ordine di età crescente).
Bluerating
età
42 anni
patrimonio stimato 7,3 mld $
fonte di ricchezza In-N-Out Burger
età
49 anni
patrimonio stimato 32,3 mld $
fonte di ricchezza Endeavor Energy
età 54 anni
patrimonio stimato 33,3 mld $
fonte di ricchezza Amazon
età 55 anni
patrimonio stimato 8,5 mld $
fonte di ricchezza Enterprise Products
età
58 anni
patrimonio stimato 3,6 mld $
fonte di ricchezza 84 Lumber
Solidarietà da vera star
La cantante Taylor Swift (nella foto) e la coppia di attori Blake Lively e Ryan Reynolds si sono messi in gioco in prima persona per sostenere le vittime degli uragani Helene e Milton. Nello specifico, Swift ha donato 5 milioni di dollari, mentre Lively e Reynolds hanno contribuito con un milione di dollari. “Questo contributo aiuterà le comunità a ricostruire e riprendersi, fornendo cibo essenziale, acqua pulita e beni di prima necessità alle persone colpite da queste devastanti tempeste”, ha scritto l’ente Feeding America, destinatario dei fondi.
Ecco chi lascerà il segno
Chi sono i personaggi che avranno in futuro un impat to nella società secondo il Time
di SARA MORTARINI
Sono quasi sempre giovani, vogliono lasciare un impatto e non temono di scardinare le strutture di potere.
Con queste parole la rivista Time descrive i membri della sua TIME100 Next, la lista annuale, arrivata ormai
alla quinta edizione, che indica i 100 leader di domani. La lista non ha requisiti anagrafici e i suoi
IN BREVE DAL MONDO
Un campione allo scoper to
Alla fine, il misterioso proprietario è venuto alla scoperto.
È Micheal Jordan (nella foto), campione di basket che non ha certo bisogno di presentazioni, l’acquirente Pininfarina Battista di colore grigio e senza tetto, apparsa nella scorsa estate al Monterey Car Week, il raduno delle auto più belle del mondo che si tiene ogni anno in California. Il disvelamento è avvenuto tramite un post sui social network diffuso dalla Automobili Pininfarina, con una foto che immortala Jordan vicino al nuovo gioiello della sua ricca collezione di bolidi sportivi.
età 25 anni
paese
Stati Uniti
professione
Cantautrice e attrice
età 32 anni
paese Giappone
professione Attrice
età 27 anni
paese
Stati Uniti
professione Giocatore di basket
età 45 anni
paese
Stati Uniti
professione Fondatrice Springboard to Opportunities
età 32 anni
paese Francia
professione Fondatore di Mistral AI
membri sono attivi in diversi settori: dalla sanità al clima, dal mondo del business a quello dello sport.
I 100 nomi sono divisi in categorie, come succede per la lista Time 100 e per ciascuna di esse viene scelto un
protagonista. Ecco qui sopra i volti della cover per ciascuna categoria. Bluerating
IN BREVE DAL MONDO
Vendita con sconto
Miranda Kerr ed Evan Spiegel (nella foto) hanno trovato un acquirente per la loro casa di Los Angeles. L’immobile era stato messo in vendita a marzo per 19,95 milioni di dollari, successivamente ridotti a 17,7 milioni. Spiegel, co-fondatore di Snapchat, l’aveva acquistato nel 2016 per 12 milioni di dollari. In precedenza, la casa era appartenuta all’attore Harrison Ford, che l’aveva acquistata nel 1983 per rivenderla nel 2012. Costruita nel 1951 dall’architetto Gerard Colcord, la dimora si estende su una superficie di circa 650 metri quadri.
C’è un post in albergo
Gli hotel che spopolano sui social network. Primo il Burj al Arab di Dubai
Il Burj al Arab di Dubai è tra gli hotel più pittoreschi del mondo. A forma di vela e noto per il suo lusso esagerato, tra cui interni in foglia d’oro e una spiaggia privata, non sorprende che sia in testa alla classifica globale con ben 2.616.657 post degli utenti si Instagram e oltre 205mila post su TikTok. Il servizio impareggiabile e il design iconico della struttura ne fanno una calamita per ospiti
di alto profilo e star dei social media. Al secondo posto della lista c’è il Dorchester di Londra, simbolo dell’eleganza e della grandezza britannica. Con la sua storia di ospitalità di reali, celebrità ed élite mondiali, il Dorchester non è solo un’istituzione londinese, ma anche uno degli scenari preferiti dagli utenti di Instagram e TikTok. Pur avendo solo 592 post su Instagram, ha il secondo maggior
numero di citazioni su TikTok, con 48.538 tag #thedorchester. Al terzo posto c’è il lussuoso Soneva Jani, un’isola paradisiaca e remota delle Maldive. Questo hotel vanta 417.408 post su Instagram e 5.447 post su TikTok. Famoso per le sue incontaminate ville overwater con tetti retrattili e lagune private, il Soneva Jani offre la fuga tropicale definitiva.
Bluerating
MEZ ZO SECOLO SUL PODIO
La nuova hypercar di McLaren celebra i cinquant’anni della prima vit toria in Formula 1
McLaren alza il velo sulla sua nuova hypercar: McLaren W1, erede della P1 del 2013. Presentata il 6 ottobre 2024, data del 50° anniversario della vittoria di Emerson Fittipaldi nei primi campionati mondiali piloti e costruttori di Formula 1 della McLaren, la W1 vuole offrire “un’esperienza di guida in pista suprema e un piacere di guida senza pari su strada”, come ha spiegato
Michael Leiters, amministratore delegato di McLaren Automotive. Alimentata da un powertrain ibrido, composto da un V8 biturbo e un motore elettrico, la hypercar vanta una potenza complessiva 1.258 CV con una coppia di 1.340 Nm, mentre i cilindri raggiungono i 9.200 giri al minuto. La W1 è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi, mentre la velocità
massima è limitata a 350 km/h. La casa inglese ha puntato molto anche sulla leggerezza dell’auto, che vanta il miglior rapporto potenza/peso della categoria, pari a 899 CV/tonnellata (il peso totale è di 1.399 kg). Stando a quanto dichiarato dalla società, l’auto sarà prodotta in sole 399 unità, con un prezzo di oltre 2 milioni di euro. Bluerating
LA FORZA DELLA TRANSIZIONE ESG
SALONE.SRI
18-19 novembre 2024
Milano, Palazzo Mezzanotte
Borsa Italiana
Official Sponsors
ANIMA SGR
BANCA GENERALI PRIVATE
BNP PARIBAS ASSET MANAGEMENT
CLARITY AI
DEEPKI
DPAM
ETICA SGR
EURIZON
FIDEURAM ASSET MANAGEMENT IRELAND
FIDEURAM ASSET MANAGEMENT SGR
GRUPPO BANCA FININT
GRUPPO CASSA CENTRALE
IMPACT SGR
INTESA SANPAOLO VITA
KAIROS PARTNERS SGR
MC ADVISORY CSR
NORDEA ASSET MANAGEMENT
PICTET ASSET MANAGEMENT
S&P GLOBAL RATINGS
SCHRODERS
SWISSCANTO
UBS ASSET MANAGEMENT partecipano:
ESG IN VETRINA
Il 18 e il 19 novembre si svolge a Milano la nona edizione del Salone SRI dedicato alla responsabilità sociale BLUERATING propone la view sui temi della sostenibilità di tre importanti case di gestione internazionali
La for za della transizione
Il passaggio a un modello di sviluppo sostenibile al centro del dibat tito a Milano
MANAGER FINANZIARI, RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI
E DELLE MAGGIORI AUTHORITY DEL RISPARMIO PARTECIPERANNO
A DUE GIORNI INTENSI DI CONFERENZE E TAVOLI DI LAVORO
“La forza della transizione Esg”. È il titolo della nona edizione del Salone SRI che si svolgerà il 18 e 19 novembre prossimi a Milano a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana. L’edizione 2024 del primo evento in Italia dedicato all’intera filiera della finanza sostenibile vedrà la partecipazione diretta di oltre 30 tra asset manager, banche, assicurazioni, fondi pensione, aziende, advisor, studi legali ed esponenti delle maggiori istituzioni finanziarie tra cui la Consob, la Bei, la Bce e la Banca d’Italia. ET.Group, la compagine che controlla le testate ETicaNews ed Esg Business Review e che ha ideato il Salone SRI, ha coinvolto un parterre di relatori e partner istituzionali di elevatissimo standing.
TAVOLI DI LAVORO
Tra i primi vi sono Aldo Romani, head of Sustainable Finance della Banca Europea per gli Investimenti (Bei), Chiara Mosca, commissaria di Consob, Matteo Laterza, amministratore delegato di UnipolSai, Giuseppe Zafarana, presidente di Eni, Stefano Venier, amministratore delegato di Snam e Cristian Fabbri, presidente Esecutivo di Hera. Il gruppo dei partner istituzionali del progetto salone.SRI comprende: Acepi; Aiaf; Aifi; Aipb; Anasf; Assiomforex; Assofondipensione; Assoprevidenza; Assoreti; Cfa
Society Italy; Efpa; Forum per la Finanza Sostenibile e Mefop. La giornata del 18 novembre, su invito, si aprirà con due tavoli di lavoro guidati da Msci e PwC e a seguire altri due guidati da Morningstar e Linklaters, tutti sulle tematiche più di frontiera della finanza sostenibile; seguirà poi la proclamazione degli Esg Identity Awards: L’appuntamento del 19 novembre si svolgerà invece nel format abituale, ovvero sarà aperto al pubblico previa registrazione (all’indirizzo salonesri.it) e prevede, accanto all’area espositiva, una serie continua di conferenze e leadership panel nel parterre e nelle sale del Centro Congressi di Borsa Italiana. Gli official sponsor dell’edizione 2024 del Salone SRI sono Morningstar e Msci, accompagnati da Linklaters (Law Firm Official Sponsor), Pwc (Consulting Firm Official Sponsor), Bper (Bank Official Sponsor) e Unipol Gruppo (Insurance Official Sponsor). Gli altri sponsor che compongono l’edizione di quest’anno sono: Anima Sgr, Arwin & Partners, Banca Generali Private, Bnp Paribas Asset Management, Clarity Ai, Deepki, Dpam, Etica Sgr, Eurizon, Fideuram Asset Management Ireland, Fideuram Asset Management Sgr, Intesa Sanpaolo Vita, Gruppo Banca Finint, Gruppo Cassa Centrale, Impact Sgr, Kairos Partners Sgr, Mc Advisory Csr, Nordea
Asset Management, Pictet Asset Management, S&P Global Ratings, Schroders, Swisscanto e Ubs Asset Management. Nelle scorse settimane il Salone SRI ha presentato una ricerca mette in chiaro la necessità di più fondi a focus “Transition”, che oggi si contano nelle decine in Italia.
DIVERSE SFUMATURE
Il 74% dei fondi autorizzati in Italia sono classificati articolo 8 o articolo 9, ovvero i due gradi di sostenibilità (light e dark green) previsti dal Sustainable finance disclosure regulation (Sfdr) ma, come ribadito più volte dalle Authority, la classificazione Sfdr non è una label e queste tipologie di fondi possono avere diverse sfumature Esg. Tra questi infatti, un ruolo discriminante è quello dei prodotti per investire sulla transizione. Ma solo 45 fondi italiani sono focalizzati sulla “Transition”, ovvero investono non solo su ciò che è già sostenibile ora ma anche su quegli asset che si stanno impegnando a diventare sostenibili in futuro. Bluerating
Bond sempre più green
Amundi ha sviluppato una metodologia per valutare le obbligazioni verdi
La riduzione delle emissioni di gas serra deve rimanere la priorità nella lotta al riscaldamento globale. I green bond contribuiscono alla traiettoria verso un’economia a zero emissioni di carbonio finanziando progetti ambientali. Uno dei vantaggi principali dei green bond è la loro trasparenza. Gli investitori possono vedere come vengono utilizzati i fondi raccolti, quali progetti verdi specifici vengono sostenuti e possono stimare i benefici
I
NOSTRI
ANALISTI
MISURANO LA RILEVANZA E L’IMPATTO DEI PROGETTI FINANZIATI CON L’EMISSIONE
DEI TITOLI
ambientali associati a questi progetti. Il mercato dei green bond ha registrato una crescita significativa negli ultimi quindici anni ed è ormai consolidato e maturo. Non è più un mercato di nicchia e offre un’ampia gamma di opportunità d’investimento. Amundi ha definito un quadro analitico e sviluppato una metodologia proprietaria per le obbligazioni verdi, sociali e di sostenibilità (Gss). Questo processo valuta la rilevanza e l’impatto dei progetti finanziati
Un gruppo di analisti dedicati alle obbligazioni Gss, parte del team Amundi Esg Research, è responsabile della definizione dell’universo investibile all’interno del mercato delle obbligazioni Gss. Tutti i nuovi investimenti devono essere sottoposti a una valutazione prevista dalla nostra metodologia interna sulle obbligazioni Gss. In seguito a tale valutazione, i dati risultanti vengono inseriti nel nostro database, che comprende più di 1.800 obbligazioni Gss. Questo database consente ad Amundi di monitorare l’universo investibile dei green bond e fornisce dati preziosi sull’emittente e sull’emissione a livello di singolo fondo, consentendoci di comprenderne l’allocazione e l’impatto. Queste informazioni sono utilizzate come base per portare avanti l’attività di engagement con gli emittenti di obbligazioni Gss. L’engagement è un aspetto fondamentale della nostra filosofia, in quanto dialoghiamo attivamente con gli emittenti in merito ad esempio a report e dati mancanti, discrepanze nei dati di impatto e questioni tematiche. Bluerating
La rot ta della sostenibilità
Bnp Paribas AM ha raf forzato l’of fer ta di prodot ti green e socialmente responsabili
Il cambiamento climatico, le profonde disuguaglianze sociali e i danni ambientali causati dall’attività umana possono esercitare un grave impatto sull’andamento delle aziende scelte come investimenti dalle società di gestione patrimoniale. Per affrontare con successo le sfide di oggi e promuovere la prosperità e la sostenibilità dell’economia di domani, gli investitori a lungo termine devono fare la loro parte, indirizzando i propri investimenti e la propria sfera di influenza per cambiare positivamente le pratiche aziendali. Siamo fermamente convinti che il settore finanziario, se tenesse maggiormente conto delle esternalità sociali e ambientali, potrebbe fornire più valore, rendendo al contempo il mondo un posto migliore e aumentando la sostenibilità dell’economia globale. Bnp Paribas Asset Management si assume le sue responsabilità al riguardo in questa trasformazione. Pertanto, lavoriamo con i nostri clienti per affrontare oggi le sfide di domani e contribuire a un futuro economico più sostenibile. Nel 2023 abbiamo rafforzato la nostra azione conseguendo diversi
LO SCORSO ANNO ABBIAMO DECISO DI AMPLIARE LA NOSTRA GAMMA DI FONDI ESG IN PARTICOLARE
TRA GLI ETF A REDDITO FISSO
risultati. A) È stata ampliata la nostra gamma di fondi Esg, con particolare attenzione agli etf a reddito fisso. B) Abbiamo continuato a investire nel nostro programma di dati Esg per supportare l’ulteriore integrazione dei fattori Esg nei portafogli. C) È stata completata l’acquisizione di una quota di maggioranza di International Woodland Company, azienda danese specializzata in risorse naturali. D) Abbiamo aggiornato la nostra Strategia Globale
di Sostenibilità. Quest’anno abbiamo proseguito nel nostro percorso: A) È stata pubblicata una nuova edizione del nostro studio globale sulla presenza femminile nei cda. B) Abbiamo lanciato due etf “active Esg”. C) Abbiamo pubblicato la nostra “Equality Roadmap”: il terzo documento programmatico che fissa la nostra tabella di marcia per affrontare le sfide relative al tema della disuguaglianza in tutte le attività di gestione.
Bluerating
Acque molto preziose
La scarsità di risorse idriche è un tema d’investimento che crea rischi e oppor tunità
A cura del team di gestione di CANDRIAM
Lo stato delle risorse idriche è probabilmente la minaccia più urgente per la sostenibilità Nel 2022 circa metà della popolazione mondiale ha sperimentato scarsità d’acqua per almeno una parte dell’anno, mentre un quarto ha sofferto di grave stress idrico (ossia ha utilizzato più dell’80% dell’acqua dolce disponibile). Il problema non sembra essere la crescita demografica, poiché a subire lo stress maggiore non sono i paesi con la crescita più rapida.
Ma nei paesi a reddito basso e medio-basso, il 70%-80% dei posti di lavoro dipendono dall’acqua (soprattutto in agricoltura e nell’industria).
Da tempo i 22 milioni di abitanti di Città del Messico soffrono di scarsità d’acqua. La regione del Golfo Persico sta registrando un numero crescente di eventi meteorologici estremi. Nel 2022, il continente europeo, molto più rigoglioso, ha sperimentato la peggiore siccità degli ultimi 500 anni secondo Copernicus, il programma di osservazione della Terra dell’Ue. Le conseguenze economiche dello stress idrico stanno diventando sempre più evidenti.
LE INFRASTRUTTURE GLOBALI SONO OBSOLETE E SARANNO NECESSARI GRANDI STANZIAMENTI FINANZIARI
Le infrastrutture idriche globali sono obsolete e sia i paesi sviluppati che quelli emergenti necessitano di notevoli investimenti finanziari. Di fronte al problema migratorio è ormai evidente che soluzioni sostenibili sono fondamentali per la stabilità e la sicurezza globali. In quanto investitori sostenibili, dobbiamo comprendere sia i rischi che le opportunità a breve
e lungo termine. È naturale che per ogni pressione si creino migliaia di opportunità. Gli investitori potrebbero trovare opportunità sia nelle obbligazioni sovrane che in quelle societarie, poiché realizzano rendimenti, beneficiano d‘infrastrutture o sviluppano nuovi prodotti e servizi nella filiera di distribuzione dell’acqua pulita. Bluerating
Consumi e per formance
Una strategia di Infusive AM punta sulle aziende leader nel set tore dei consumer good
di ANDREA BARZAGHI
Cos’hanno in comune aziende come Meta, Amazon, McDonald’s, Procter&Gamble o l’Oreal?
A prima vista poco e niente se non un particolare tutt’altro che trascurabile: sono grandi società con un brand riconosciuto in tutto il mondo, che producono beni e servizi di consumo acquistati in quasi tutti e 5 i continenti. Questo particolare non è certo sfuggito a un manager di lunga esperienza come Jack Dwyer, chief executive officer di Infusive Asset Management, casa di gestione internazionale che ha tre sedi nel mondo, a New York, Londra e Sidney e che crede molto sulle potenzialità di espansione sul mercato a sud delle Alpi.
Portafoglio concentrato
“L’Italia è il paese in Europa in cui crediamo di più per la crescita del nostro business”, dice Dwyer che ha lavorato per circa un ventennio investendo nelle principali asset class e che ha avuto una lunga esperienza di un decennio anche all’interno della Soros Fund Management, società che fa capo al noto finanziere George Soros. Infusive AM crede nell’Italia ma anche e soprattutto nella strategia d’investimento azionaria che ha creato, che si chiama Consumer Alpha Global leaders Ucits Fund ed è basata su un portafoglio concentrato che varia tra 30 e 50 azioni, appartenenti
tutte ad aziende dalle caratteristiche sopra descritte: grandi produttori di beni e servizi di consumo che, dice il ceo di Infusive AM, “hanno un sistema distributivo globale e un posizionamento di mercato al top”.
Nuove generazioni
L’Italia è il paese in Europa in cui crediamo di più per far crescere la nostra at tività nei prossimi anni
Jack Dwyer chief executive officer di Infusive Asset Management
Si tratta di titoli che hanno buone chance di generare alpha, soprattutto per una ragione: entro il 2030, ben il 70% della popolazione mondiale sarà composta da appartenenti alla generazione z o dei millennial, cresciuta con abitudini di consumo tipiche della classe media. Mentre si fa strada questo trend, fa notare Dwyer, ci sono altri due dati da non trascurare: “il settore dei consumi di prodotti usati più frequentemente assorbe il 50% della spesa della popolazione ma, nel portafoglio di investitori di lungo periodo come i fondi pensione, ammonta ad appena il 2%”. Oltre al valore, c’è da considerare anche un elemento di stabilità. “Negli ultimi 12 mesi”, dice ancora Dwyer, “la nostra strategia ha avuto una volatilità ben inferiore a quella dell’indice S&P 500 e molto più vicina a quella di un bond governativo come il Btp. Il nostro obiettivo è offrire una crescita con caratteristiche difensive e un rendimento, nel lugo periodo, superiore a quello della media dei mercati azionari”.
Bluerating
La cit tà diventa più smar t
Così l’intelligenza ar tificiale e i big data rivoluzionano le realtà urbane nel mondo
di EDOARDO BLOSI
“Intelligenza artificiale e big data rivoluzionano la resilienza urbana”. Si intitola così una recente analisi a cura di Steve Freedman, head of Research and Sustainability of Thematic Equities di Pictet Asset Management. Ecco di seguito una sintesi di quanto scrive Freedman.
Da Copenaghen a Singapore “Che si tratti di prevedere la domanda di acqua ed elettricità, la congestione del traffico o di facilitare la risposta a catastrofi naturali ed epidemie, le città fanno sempre più uso di tutta una serie di applicazioni di intelligenza artificiale per proteggere l’ambiente e migliorare le condizioni di vita. Copenaghen, Singapore e Barcellona sono la testimonianza di dove si potrebbe arrivare. Copenaghen ha stretto una partnership con Google per mappare la qualità dell’aria strada per strada. Sfruttando i dati derivanti da questo monitoraggio iperlocale, Copenaghen sta progettando nuovi quartieri che includano le cosiddette Thrive Zones, quartieri interconnessi con scuole, parchi giochi e reti di trasporto integrate, situate lontano da zone ad alto livello di inquinamento. Amburgo, Dublino, Amsterdam, Londra e Bangalore stanno dando vita a iniziative simili. Barcellona, invece, utilizza big data, machine learning e intelligenza artificiale per prevedere
il consumo idrico e le esigenze di manutenzione. In Asia, Singapore è stata una pioniera sia nell’utilizzo di sistemi di trasporto intelligenti per ottimizzare il flusso del traffico e ridurre le congestioni. A oggi, più della metà della popolazione mondiale vive in aree urbane, un dato che a nostro avviso è destinato ad aumentare significativamente negli anni a venire. Le città dovranno pertanto cercare soluzioni intelligenti per soddisfare le esigenze dei residenti e migliorare la loro qualità di vita. L’applicazione di tecnologie e dell’intelligenza artificiale nella gestione, monitoraggio e ottimizzazione delle risorse cruciali per i centri urbani presenta oggi un potenziale di crescita notevole”, scrive Freedman.
Cavalcare il megatrend
“Per questi motivi in Pictet AM abbiamo voluto dedicare una strategia d’investimento, PictetSmartCity, in grado di cavalcare questo megatrend e identificare le opportunità d’investimento maggiormente attrattive in questo ambito, selezionando quelle aziende in grado di supportare lo sviluppo della nostra società, contribuendo a costruire, amministrare e gestire le città in modo migliore e più sostenibile”, conclude lo strategist di Pictet Asset Management. Bluerating
L’utilizzo dell’IA nella gestione delle metropoli ha una notevole prospet tiva di crescita futura
Steve Freedman head of Research and Sustainability of Thematic Equities di Pictet AM
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BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.
Vento a favore per i bond
Nelli (Pimco): “Contesto positivo per l’obbligazionario con le curve dei rendimenti più ripide”
di MARTA SERBELLONI
Superati gli shock inferti dalla pandemia, oggi le economie appaiono più “normali” di quanto siano mai state dal 2019. I tassi ufficiali restano tuttavia elevati. Mentre le banche centrali abbassano i tassi verso livelli più neutrali, restano gli interrogativi sulla velocità con cui ciò avverrà e cosa si intende per “livelli neutrali”. BLUERATING ne ha parlato con Adriano Nelli, responsabile per l’Italia di Pimco.
A che punto è l’economia Usa? I fattori che hanno sostenuto finora il maggior vigore dell’economia Usa rispetto alle altre, stanno attenuandosi, il che suggerisce in qualche misura un riallineamento con il resto del mondo.
Aria di recessione o atterraggio morbido?
L’irripidimento delle curve dei rendimenti con la riduzione dei tassi a breve da parte delle banche centrali, e un contesto favorevole per gli investimenti obbligazionari. Storicamente l’obbligazionario di alta qualità ha avuto la tendenza a registrare valida performance in scenari di atterraggio morbido e risultati ancora migliori in situazioni di recessione. Inoltre, ultimamente le obbligazioni sono tornate a manifestare la loro tradizionale relazione inversa con l’azionario, offrendo pregevoli benefici di diversificazione.
Il reddito fisso è finalmente tornato ad avere la sua tradizionale relazione inversa con l’azionario
L’economia americana, come altre, sembra ben avviata per riuscire nell’impresa non comune di ottenere un atterraggio morbido, vale a dire calo dell’inflazione e rallentamento della crescita ma senza recessione. Sussistono però dei rischi. È probabile che persistano alti deficit di bilancio pubblico, che limitano il potenziale di ulteriori stimoli fiscali e accrescono i rischi economici.
Cosa vi aspettate sul fronte degli investimenti obbligazionari?
I rendimenti obbligazionari tornano attrattivi dunque? Sì, sia in termini nominali sia al netto dell’inflazione e la porzione della curva relativa alle scadenze a cinque anni è particolarmente interessante.
Come siete orientati nella costruzione del portafoglio? Manteniamo un orientamento prudente nel credito societario a fronte dell’adagiamento che riscontriamo e in ragione delle valutazioni più alte, prediligendo prodotti strutturati e credito di maggiore qualità. Gli MBS agency americani rappresentano un’alternativa interessante e liquida al credito societario.
Bluerating
Efficienza e sostenibilità
Il cambiamento climatico è una sfida importante e Bnl Bnp Paribas si impegna a fare la differenza. Le sedi di Roma e Milano sono state progettate secondo i più moderni criteri di efficienza e sostenibilità.
Finanza a 360°
Paolo Coletti è un matematico, programmatore, cripto tecnologo e data analyst. Attraverso il proprio canale YouTube condivide numerosi video divulgativi in tema di finanza, mercati, analisi sulle strategie d’investimento.
Strategie vincenti
Giovanni Setti è un consulente indipendente che, attraverso Instagram, pubblica diversi contenuti video in cui parla di numerosi argomenti finanziari, su come costruire una strategia d’investimento vincente.
In ricordo di Sammy
Banca Mediolanum ha ricordato Sammy Basso, biologo e attivista, scomparso nel mese di ottobre. “Grazie per aver donato il tuo tempo alle persone con le quali abbiamo condiviso il tuo messaggio di ispirazione e ottimismo”.
Flessibilità. Convizioni. Potenziale di rendimento.
PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.
Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
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