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BANCHE-RETI a carte scoperte

I big della consulenza finanziaria svelano i piani di crescita annuali

Christian Basellini illustra gli obiettivi e le strategie della Direzione Capital Markets & Corporate Advisory di Banca Investis, che vuole diventare un punto di riferimento per le piccole e medie imprese italiane

EDITORIALE / Idee & Protagonisti

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

2024, SI CHIUDE UN ANNO POSITIVO NEL SEGNO DELLA RESPONSABILITÀ

L’anno che sta per concludersi mostra un ottimo segnale di crescita dell’industria italiana della consulenza finanziaria. Infatti da gennaio a ottobre scorso la raccolta complessiva è stata di oltre 40,3 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto al periodo corrispondente del 2023. Il vero cambio di marcia dell’industria è stato relativamente alla raccolta proveniente dal risparmio gestito; nel 2023 erano stati raccolti soli 232 milioni, con deflussi sugli assicurativi per oltre 3,2 miliardi e 1,6 miliardi di raccolta sui fondi. Invece quest’anno la raccolta del gestito è superiore ai 18,2 miliardi, di cui 9,3 miliardi in fondi comuni e con gli assicurativi che si sono ripresi a quota 4,7 miliardi di apporti.

Un Occasional Paper della Consob sot tolinea il ruolo di chi of fre servizi d’investimento come i consulenti finanziari ed evidenzia la necessità di perseguire gli interessi del cliente

È però interessante vedere anche cosa sta accadendo “dall’altra parte della barricata”, cioè come si comporta il risparmiatore “amministrato”. Un recente Occasional Paper di Consob, esaminando il risparmio “fai da te”, ovvero il risparmio amministrato dagli intermediari per conto del retail, ha fotografato i portafogli in un periodo di tredici anni, da giugno 2010 a giugno 2023. Ebbene: la parte del leone la fanno i fondi d’investimento, la cui incidenza è cresciuta dal 16,6% del 2010 al 53,8% del 2023 (in flessione rispetto al picco del 61% del 2022). Gli autori del report sottolineano l’importanza di perseguire l’obiettivo prioritario dell’interesse della clientela. Una responsabilità che vale ancora di più per i consulenti finanziari, chiamati a proporre un’offerta diversificata, soluzioni personalizzate e con orizzonti temporali adeguati. Solo così si crea valore per i clienti e solidità per il sistema finanziario. Il 2025 si apre per BLUERATING con un nuovo formato e una nuova grafica. Ma con l’autorevolezza e l’indipendenza di sempre che ne hanno fatto il sistema editoriale di riferimento della consulenza finanziaria italiana. Buona lettura e buon anno.

Andrea Giacobino

Andrea Giacobino giacobino@bfcmedia.com andreagiacobino.wordpress.com

di ANDREA GIACOBINO

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Mal comune anche nel business

Perdite per il socio della Ferragni

Kunz D’Asburgo fa af fari con i drink Nuova impresa per Mr. Santanchè

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Le banche-reti pronte a una nuova ascesa I programmi del 2025 illustrati dai manager

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I nostri Partner di eccellenza

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La squadra di Conte è ormai in partita Nominato il Comitato Esecutivo di Anasf

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Wall Street contro il resto del mondo L’outlook dei gestori favorisce gli Usa

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

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Wealth manager di gran carriera Demelli di B. Mediolanum si racconta

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Uno scatto per la Aston Martin Valhalla Accelerazione da record per l’hypercar

Colophon

anno XV - N° 1 - Gennaio 2025 mensile registrato presso il Tribunale di Milano n. 3 del 4 gennaio 2011

Editore

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Opinioni

Massimo Arrighi, Anis Lahlou, Gaetano Megale, Maurizio Primanni, Maria Grazia Rinaldi, Nicola Ronchetti, Giuseppe G. Santorsola, Fabrizio Tedeschi

Hanno collaborato

Andrea Barzaghi, Edoardo Blosi, Sara Mortarini

Com’è intrigante questa celebrity Chi ha fatto più notizia nel 2024

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Un drink per Dimitri

Business nel settore delle bevande per Kunz D’Asburgo, compagno di Daniela Santanchè

Affari di drink per Dimitri Kunz

D’Asburgo (a destra nella foto), compagno della ministra del Turismo

Daniela Santanchè (a sinistra), e Lorenzo Mazzaro, il figlio che la titolare del dicastero ha avuto nel 1996 dall’ex marito Giovani Canio Mazzaro e per il quale la Procura di Lucca ha appena chiesto il rinvio a giudizio per abusi edilizi.

A Milano, davanti al notaio Fabio Gaspare Pantè, si sono presentati Kunz D’Asburgo e Mazzaro junior per costituire la nuova Italia Distribuzione Srl con un capitale di 15mila euro ripartito a metà.

La newco, di cui Mazzaro è stato nominato amministratore unico, si occuperà come da statuto di “esportazione, importazione e produzione nonché del commercio

all’ingrosso e/o al dettaglio di vini, oli, liquori e bevande” e la società “potrà inoltre effettuare l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in genere, l’attività di catering e potrà organizzare corsi di degustazione”. È probabile che la newco si interfaccerà con l’attività che Mazzaro junior svolge nella nuova Crazy Forte Srl di cui ha il 25%, dove il 50% è della lussemburghese Crazy Pizza che fa capo alla Majestas, holding nel Granducato di Flavio Briatore e il restante 25% è della Thor srl di Kunz D’Asburgo e familiari. La Crazy Forte possiede la Al Forte srl, che ha la licenza di ristorazione a Forte dei Marmi dove ha inaugurato un Crazy Pizza.

Andrea Giacobino

Debiti al decollo e utili in picchiata per Papi

Crolla l’utile e salgono i debiti di Enrico Papi (nella foto). I business del conduttore televisivo che dal 2024 conduce Tilt - Tieni il tempo in onda in prima serata su Italia 1 sono raggruppati nella romana Pop Media Production nata all’inizio del 2019 e che sul suo sito si definisce una società “giovane e tenace, la nostra forza è nel nostro dinamismo, format coinvolgenti e brillanti con un occhio rivolto allo schema classico del gaming e l’innovazione come missione: divertimento puro!”. Ma come vanno i numeri dell’azienda di Papi che ha depositato il suo quinto bilancio? A fronte di un capitale di 10mila euro e di debiti che anno su anno sono schizzati da 128mila euro a oltre 2,8 milioni, i ricavi netti sono crollati da 901mila euro a 147mila euro e l’utile è sceso da 203mila euro a 31mila euro.

di ANDREA GIACOBINO

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Promozione finanziaria. Riservato esclusivamente a investitori professionali. I giudizi e le opinioni espresse nel presente documento appartengono al gestore, salvo laddove diversamente specificato e non costituiscono un consiglio di investimento. BNY, BNY Mellon e Bank of New York Mellon sono i marchi aziendali di The Bank of New York Mellon Corporation e delle sue filiali e possono essere utilizzati in riferimento alla società nel suo complesso e/o alle sue varie controllate in generale. Documento emesso in Italia da BNY Mellon Fund Management (Luxembourg) S.A. (BNY MFML), una società per azioni (société anonyme) costituita e operante ai sensi del diritto del Lussemburgo con numero di registrazione B28166 e avente sede legale in 2-4 Rue Eugène Ruppert L-2453 Lussemburgo. BNY MFML è regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). ID 1710579. 01/25. T12684 07/24

Mal comune tra due soci

Perdite e ricavi in calo per Pasquale Morgese, partner in af fari di Chiara Ferragni

Se Chiara Ferragni (a sinistra nella foto) piange, il suo socio Pasquale Morgese (a destra) non ride. Si potrebbe parafrasare il noto proverbio per sintetizzare i numeri di Mofra Shoes, l’azienda di calzature controllata dai fratelli Giuseppe e Pasquale Morgese e di cui Giuseppe è amministratore unico, che sono soci diretti al 5% ciascuno avendo trasferito il 90% a Sella Fiduciaria. Tramite i due veicoli Esuriens e N1, Pasquale Morgese è poi azionista indiretto con il 27,5% di Fenice, la holding che gestisce i business della Ferragni che ne detiene il 32,5% tramite la sua Sisterhood mentre la maggioranza relativa del 40% è in mano alla Alchimia di Paolo Barletta, ex presidente. Mofra Shoes ha chiuso

il bilancio del 2023 con ricavi crollati anno su anno da 10 milioni di euro a 6,2 milioni tanto che l’ultima riga dell’esercizio è passata da un utile di 562mila euro a una perdita di 455mila euro. I numeri non tengono però conto dell’effetto negativo che le vicende giudiziarie della Ferragni avranno sul bilancio del 2024 dell’azienda di calzature. “L’impatto a oggi di queste condotte”, dice infatti la nota integrativa riferendosi alle vicende dell’influencer, “non è esattamente quantificabile, tuttavia con riferimento all’esercizio 2024 si prevede un’importante contrazione del fatturato che Mofra Shoes realizza a seguito della produzione e vendita di calzature a marchio Chiara Ferragni”.

Andrea Giacobino

Il podcaster tiene famiglia

I personaggi dell’intrattenimento hanno l’abitudine di affidarsi alla famiglia quando si parla dei loro affari. Il nuovo esempio arriva da Mr. Marra, pseudonimo di Davide Marra, classe 1991, che ha debuttato con Fedez nel nuovo Pulp Podcast A Roma, infatti, davanti al notaio Ferdinando Misiti s’è presentato Marra junior affiancato dal più giovane fratello Daniele (nato nel 1996) e dalla madre Barbara Bontempi. I tre hanno così costituito la nuova società a responsabilità limitata semplificata denominata Luci della Ribalta di cui Mr. Marra ha il 60% e gli altri due il 20% ciascuno. Anche Fedez, com’è noto, è socio della madre Annamaria Berrinzaghi. I due erano già a fianco nel podcast Muschio Selvaggio giunto al termine dopo la rottura di Fedez con il co-conduttore Luis Sal.

Investiamo con cura nell’healthcare del futuro

Un approccio focalizzato sulla salute delle aziende.

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In un contesto di mercato incerto, il settore sanitario può offrire interessanti opportunità agli investitori grazie alla sua resilienza.

I mutamenti demografici e l’incremento della domanda a livello globale, infatti, lo hanno reso meno vulnerabile alle condizioni macroeconomiche.

Grazie all’innovazione, a valutazioni favorevoli e a una redditività via via maggiore, inoltre, il comparto presenta anche un buon potenziale di crescita.

Per scovare opportunità occorre un approccio focalizzato. Piuttosto che inseguire le ultime novità in ambito scientifico, il team di AB International Health Care Portfolio punta a scoprire società con un potenziale di rendimento interessante tramite un’approfondita ricerca sulla loro solidità. Seguiamo un approccio concentrato, investendo nelle aziende destinate a nostro avviso a prosperare sia oggi che in futuro.

Per saperne di più

Questa è una comunicazione di marketing. Riservato esclusivamente agli investitori professionali. Il valore di un investimento può diminuire o aumentare e un investitore può anche non riottenere l’intera somma investita. Capitale a rischio.

Le presenti informazioni sono fornite da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. Société à responsabilité limitée, R.C.S. Lussemburgo B 34 305, 2-4, rue Eugène Ruppert, L-2453 Lussemburgo. Autorizzata in Lussemburgo e regolamentata dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Il portafoglio è un comparto di AB SICAV I, società di investimento a capitale variabile (société d’investissement à capital variable) di diritto lussemburghese.

La vendita dei Comparti di AB può essere limitata o soggetta a conseguenze fiscali avverse in alcune giurisdizioni. La presente promozione finanziaria è destinata esclusivamente a persone nelle giurisdizioni in cui i fondi e le relative classi di azioni sono registrati o che possono comunque legittimamente riceverla. Prima di investire, gli investitori devono esaminare il Prospetto completo del Comparto, insieme insieme al KIID o KID del Comparto e il bilancio più recente. Le copie di tali documenti, ivi inclusa l’ultima relazione annuale e, se emessa successivamente, l’ultima relazione semestrale, possono essere ottenute gratuitamente da AllianceBernstein (Luxembourg) S.à r.l. visitando il sito www.alliancebernstein.com o www.eifs.lu/alliancebernstein, o in formato cartaceo contattando il distributore locale nelle giurisdizioni in cui la distribuzione dei fondi è autorizzata. ICMA2024242

Christian Basellini / head of Capital Markets & Corporate Advisory di Banca Investis
Photo by Laila Pozzo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

CARE PMI, C’È UN PARTNER PER VOI

Assistere le piccole e medie imprese italiane in operazioni complesse e straordinarie come ipo ed emissioni obbligazionarie

È la specialità della Direzione di Capital Markets & Corporate Advisory di Banca Investis, guidata da Christian Basellini. BLUERATING lo ha intervistato per conoscerne gli obiettivi e le strategie

Nell’estate dello scorso anno Banca Investis ha annunciato la nascita di una nuova Direzione di Capital Markets & Corporate Advisory affidandone la guida a un manager di esperienza come Christian Basellini BLUERATING lo ha intervistato per conoscere gli obiettivi strategici di questa nuova realtà che punta a diventare un punto di riferimento in Italia nell’advisory per le piccole e medie imprese.

Possiamo riassumere le ragioni strategiche che stanno alla base della nascita della Direzione di Capital Markets & Corporate Advisory di Banca Investis?

La nascita della Direzione Capital Markets & Corporate Advisory di Banca Investis risponde a una chiara strategia di crescita e differenziazione. L’obiettivo principale è ampliare l’offerta integrando servizi di consulenza strategica e soluzioni per i mercati dei capitali, così da garantire un supporto completo ai clienti corporate e istituzionali. Questo passo consente di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più competitivo, rafforzando la capacità di assistere le imprese italiane in operazioni complesse, come ipo, emissioni obbligazionarie e operazioni straordinarie.

continua a pag. 16 >

VOGLIAMO ESSERE RICONOSCIUTI COME INTERLOCUTORI CAPACI

DI ACCOMPAGNARE I CLIENTI NEL LORO PERCORSO DI CRESCITA E SVILUPPO

Inoltre, mira ad arricchire il panorama degli strumenti a disposizione delle pmi italiane, ispirandosi a modelli di successo già consolidati in altri paesi. La nuova Direzione punta a valorizzare le competenze interne anche per il tramite dell’inserimento di nuovi professionisti provenienti da alcune delle principali istituzioni italiane ed estere operanti in Italia, facendo leva su un team di professionisti altamente qualificati per generare valore e consolidare il posizionamento di Banca Investis nel settore. In questo modo, si crea un supporto strategico e operativo per le imprese in ogni fase del loro ciclo di vita, contribuendo alla loro crescita e competitività su scala globale. Questa scelta rappresenta una naturale evoluzione del nostro modello di business e rafforza la capacità di innovare e creare valore nel panorama finanziario. Banca Investis rappresenta chiaramente una novità nell’ambito del panorama finanziario italiano.

Possiamo illustrare come si compone il suo team e di quali professionalità si avvale?

La mia squadra è composta da 15 professionisti con una solida esperienza nelle operazioni di Equity Capital Markets e M&A e, insieme a me, alla guida della Direzione c’è Marco Pelosi nel ruolo di head of Capital Markets. Nel corso del mese di gennaio la squadra si completerà con tre nuovi professionisti rispettivamente a capo dell’M&A, del coverage dei financial sponsor e del desk di syndicate.

Quali sono i motivi che l’hanno spinta verso questa nuova sfida professionale all’interno di Banca Investis dopo aver avuto già una carriera lunga in importanti realtà del mondo finanziario?

La scelta di intraprendere questa nuova sfida professionale nasce dalla volontà di costruire una realtà nuova che possa mettere a frutto l’esperienza accumulata in anni di lavoro nel contesto di un progetto innovativo e ambizioso a servizio del nostro Paese.

Investis rappresenta un’opportunità unica per combinare in maniera concreta la mia visione con un mercato in continua evoluzione.

Mi ha spinto anche la prospettiva di lavorare in un contesto dinamico, orientato all’innovazione e con una chiara attenzione alla creazione di valore per i clienti. È una sfida che mi permette non solo di affrontare nuovi orizzonti, ma anche di dare un contributo significativo al posizionamento di una banca con grandi ambizioni nel panorama finanziario. Il tutto con una particolare attenzione alla velocità di esecuzione e alla qualità del servizio nei confronti dei nostri attuali e futuri clienti.

Può raccontarci in sintesi il suo percorso di carriera?

Mi occupo di operazioni di Equity Capital Markets da più di venti anni e nel corso della mia carriera ho avuto l’opportunità di seguire alcuni dei più importanti deal di ECM e M&A in Italia, con anche importanti partecipazioni in operazioni internazionali.

La possibilità di contribuire alla crescita di una Direzione strategica come quella di Capital Markets & Corporate Advisory in Banca continua a pag. 18 >

Il team della Direzione Capital Markets & Corporate Advisory di Banca Investis
Photo by Laila Pozzo

Ho iniziato questo percorso in Banca Aletti nel 2000, per poi proseguire dal 2001 in Mediobanca all’interno della divisione di investment banking svolgendo diversi ruoli, tra cui quello di head of Syndicate presso la sede di Londra e di deputy head of ECM a Milano. Ho continuato poi il mio percorso in UniCredit, dove dal 2021 ho ricoperto la carica di head of ECM Italy, CEE and International markets. A luglio 2024 sono arrivato in Banca Investis, con il ruolo di guidare la nuova Direzione di Capital Markets & Corporate Advisory.

Ci racconta la vostra ultima operazione, quella su Smart Capital?

Abbiamo recentemente assistito Smart Capital, holding di partecipazioni industriali specializzata in investimenti di Private Equity e di Private Investments in Public Equity, nell’operazione di quotazione sul mercato Euronext Growth Milan - Segmento Professionale, come joint global coordinator del collocamento. In particolare, l’operazione è stata seguita da Marco Pelosi, head of Capital Markets, e da Dario Sala, Capital Markets & Corporate Advisory senior specialist.

Quali sono i vostri obiettivi strategici per i prossimi anni?

I nostri obiettivi strategici per i prossimi anni si concentrano su tre pilastri fondamentali. Il primo è diventare un punto di

riferimento nell’advisory per le piccole e medie imprese italiane. Il nostro impegno è rivolto a ridefinire il concetto tradizionale di advisory, introducendo un approccio innovativo e su misura per le pmi italiane. Vogliamo essere riconosciuti come partner strategici, capaci di offrire soluzioni mirate che accompagnino i nostri clienti nel loro percorso di crescita e sviluppo Il secondo pilastro è formare una squadra di manager di primo livello. Crediamo che la qualità del servizio passi attraverso le competenze del nostro team. Per questo, puntiamo a costruire una squadra composta da manager di alto profilo, capaci di accumulare esperienza preziosa e rispondere in modo efficace alle esigenze dei nostri clienti. Il nostro obiettivo è attrarre e trattenere talenti che condividano la nostra visione e i nostri valori. Terzo pilastro su cui poggiano i nostri obiettivi è la presenza su tutto il territorio nazionale con focus sul Centro e Sud Italia. Miriamo a garantire una copertura capillare del territorio italiano, prestando particolare attenzione ad aree di interesse strategico come il Centro e il Sud Italia, spesso trascurate, ma ricche di potenziale. Vogliamo essere vicini ai nostri clienti ovunque si trovino, per supportarli al meglio con servizi di qualità. Con questi obiettivi, ci proponiamo di costruire un futuro solido, contribuendo in maniera concreta al successo delle piccole e medie imprese italiane e allo sviluppo economico del Paese.

Andrea Telara

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PROFESSIONISTI

Il team della Direzione Capital Markets & Corporate Advisory di Banca Investis

2024

LUGLIO

Nascita della nuova Direzione guidata da Christian Basellini in Banca Investis

6

AREE DI BUSINESS

Wealth Management, Asset Management, Global Markets, Alternative Investments, Family Office e Capital Markets & Corporate Advisory

4

SOCIETÀ

Partecipazioni di Banca Investis: Symphonia Sgr, Investis Fiduciaria, Investis Advisory e Bim Vita

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Pronti per un nuovo sprint

Le banche-reti tracciano un bilancio del 2024 e illustrano i programmi per il 2025

di MATTEO CHIAMENTI

Inizia il 2025 e la consulenza finanziaria torna di nuovo in pista. Sarebbe meglio dire che probabilmente non si è mai fermata, dati i risultati ancora una volta sorprendenti in termini di raccolta e patrimonio mostrati nel 2024.

Per fare il punto sull’anno appena concluso e sulle strategie dedicate ai prossimi mesi che ci attendono, BLUERATING ha raccolto le opinioni dei principali protagonisti del mercato. Questi i due focus degli interventi.

1) Un breve bilancio di come è andato il 2024, che è stato un altro anno positivo per il sistema delle banche-reti.

2) Quali sono gli obiettivi fissati per il 2025

Matteo Chiamenti

PERCHÉ SEI UNICA

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Allianz Bank Financial Advisors

Mario Ruta

vice direttore generale e responsabile direzione commerciale

1) Nel 2024 abbiamo mantenuto la nostra attenzione sull’offerta di servizi di consulenza attraverso strumenti di risparmio gestito e abbiamo assecondato le richieste dei clienti più patrimonializzati con gestioni patrimoniali tailor made. Quest’anno abbiamo assistito a un ribilanciamento della raccolta, corresponsabili anche la riduzione del costo del denaro e un andamento favorevole dei mercati.

Abbiamo raggiunto uno dei migliori risultati di sempre sulla componente risparmio gestito e vita, con oltre 5 miliardi di euro di raccolta (dati Assoreti al 31.10.2024).

2) Nel reclutamento puntiamo a mantenere il trend di circa 150 nuovi inserimenti all’anno, rivolgendo particolare attenzione alle giovani generazioni e alle consulenti donne. Un’altra leva di crescita

NEL 2025 NASCERÀ UNA DIVISIONE DI INVESTMENT BANKING BASATA

SU UN SERVIZIO

DI FAMILY OFFICE E DI ADVISORY DEDICATA

sarà l’evoluzione dei nostri modelli di servizio dedicati al segmento di clientela Hnwi, attraverso iniziative con il gruppo Allianz. Il 2025 vede la nascita della divisione Allianz Bank Investment Banking, che si baserà su un servizio di family office interno, sulla la gestione dell’M&A, su una consulenza dedicata per la gestione di tematiche fiscali, legali e successorie, sull’offerta di amministrato evoluto.

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Azimut Holding

Alessandro Zambotti amministratore delegato e chief executive officer

1) Il bilancio è ampiamente positivo: la raccolta netta da inizio anno a fine novembre ha toccato i 17,4 miliardi e probabilmente sarà il dato più alto in Italia. Come gruppo raggiungeremo anche il target di utile netto a fine 2024, e anzi lo supereremo. Si è concretizzato lo spin-off di circa 1.000 professionisti che confluiranno in una nuova fintech bank, mentre 850 consulenti finanziari rimangono in Azimut

Un processo che è entrato in una fase di esclusiva con FSI.

2) Anche nel nuovo anno tutto l’impegno del gruppo sarà rivolto alla crescita. I capitali generati dall’operazione che porterà alla creazione della fintech bank saranno infatti utilizzati per supportare la rete in Italia e sviluppare le attività all’estero, anche con l’apertura in nuovi

I CAPITALI GENERATI

CON LA CREAZIONE DELLA FINTECH BANK

SUPPORTERANNO

LA RETE IN ITALIA E LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ ALL’ESTERO

paesi, e per sostenere le imprese italiane. Continueremo inoltre a investire in tecnologia e fintech, inclusa l’intelligenza artificiale, per supportare meglio i consulenti e migliorare i servizi. Il primo passo è già stato fatto con il lancio del servizio Azimut Goal Based Plan, volto a massimizzare il benessere finanziario dei clienti. Nel nuovo anno entreremo in un’ulteriore fase di sviluppo del servizio.

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Bnl Bnp Paribas Life Banker

VOGLIAMO ATTRARRE CONSULENTI FINANZIARI

DI VALORE E CAPACI

DI BEN INTERPRETARE IL NOSTRO MODELLO

DI FINANCIAL ADVISORY PATRIMONIALE OLISTICA

1) Il 2024 è stato un anno positivo per la rete. Abbiamo superato, infatti, i 15 miliardi di euro di total asset. Nel gestito particolarmente apprezzate le gestioni patrimoniali con una raccolta netta superiore ai 150 milioni (record di sempre) e, relativamente agli impieghi, oggi siamo la rete che a settembre 2024 ha erogato più finanziamenti in relazione agli asset. Molto bene

anche la consulenza evoluta che oramai rappresenta quasi un terzo dei nostri asset. Cito inoltre l’ingresso di tanti nuovi consulenti di esperienza e un incremento superiore al 10% del grado di soddisfazione dei nostri clienti.

2) Il nuovo anno rappresenterà per la rete Life Banker un momento di evoluzione importante del nostro modello, con il percorso che ci

porterà ad atterrare all’interno del mondo del wealth management di Bnp Paribas. Estenderemo progressivamente ai consulenti e ai clienti dei Life Banker tutti i prodotti, i servizi e le piattaforme del private banking di gruppo. A gennaio lanceremo i private asset. Nel 2025, inoltre, vogliamo attrarre dall’esterno consulenti di valore che possano ben interpretare il nostro modello di consulenza olistica

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Copernico Sim

Gianluca Scelzo consigliere delegato

VOGLIAMO PORCI COME PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL MONDO DELLE SCF E SUPPORTARLO

NELLA GESTIONE

DEL CLIENTE A 360°

1) Sul fronte della raccolta, in Copernico Sim abbiamo assistito indubbiamente a risultati soddisfacenti, con una spiccata attenzione verso l’amministrato Questa tendenza è stata in gran parte giustificata dal lancio della nostra consulenza personalizzata con Rto, una nuova opportunità che ha aperto delle strade promettenti e ci sta offrendo anche grandi soddisfazioni.

2) Il 2025 rappresenta per Copernico Sim un anno di svolta, sia in termini di raccolta sia di reclutamento di nuovi consulenti finanziari. Siamo convinti di poter offrire ciò che i professionisti del settore desiderano davvero: una consulenza libera da conflitti di interesse. Crediamo fermamente che il mondo della consulenza finanziaria debba essere sempre più orientato al cliente e meno alle

necessità delle società mandanti. Inoltre, puntiamo a diventare un punto di riferimento per le Scf. Queste realtà, pur eccellendo nell’analisi di portafoglio, spesso non hanno la capacità di gestire il cliente a 360°. Grazie al nostro modello di consulenza personalizzata con Rto, in Copernico Sim siamo in grado di offrire un servizio completo e su misura, coprendo ogni aspetto delle esigenze del cliente.

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Credem Banca

Moris Franzoni / responsabile della consulenza finanziaria (da ottobre 2024 sostituito da

)

1) Abbiamo puntato sullo sviluppo commerciale e cercato di estrarre valore dalla consulenza che le società dell’area wealth di Credem ci hanno messo a disposizione. Abbiamo sfruttato le partnership con i big player Franklin Templeton e Pictet. Abbiamo approfittato della eccezionale collaborazione di Credemvita per dare sicurezza e valore ai clienti in ambito assicurativo. Non c’è

stato un unico momento chiave ma un percorso fatto di feedback quotidiani che hanno dato ancora una volta il senso al wellbanking Credem. In ambito business, per la prima volta abbiamo traguardato oltre 5.300 aziende cogestite sia lato impieghi che raccolta. A livello di reclutamenti, nel 2024 abbiamo acquisito una quarantina di nuovi consulenti expert. È stato l’anno top degli ultimi 10.

VOGLIAMO COMPIERE UN SALTO DI QUALITÀ DEFINITIVO ATTRAVERSO UNA PIATTAFORMA COMPLETAMENTE

DEDICATA AL SEGMENTO DEGLI IMPRENDITORI

2) Il nostro obiettivo principale riguarderà il salto di qualità con una piattaforma dedicata agli imprenditori per porci come riferimento principale del segmento, unica rete in grado di proporre un team completo per il binomio privato/azienda. Formazione patrimoniale, inserimento di giovani, ruolo dei “maestri di mestieri” per i consulenti più esperti sono i nostri auspici per un anno da protagonisti.

Luca Antonio Trotta

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Fideuram Intesa Sanpaolo PB

Fabio Cubelli condirettore generale

1) Il 2024 è stato un anno di grandi risultati. Il nostro dato di raccolta netta totale annuale è cresciuto rispetto al 2023 e abbiamo visto una importante ripresa degli afflussi legati al risparmio gestito; a tal proposito sembra ormai smaltito l’effetto dell’incremento dei tassi di interesse, con la clientela che sta incrementando gli impieghi dedicati all’asset management e che sta sempre più utilizzando

i servizi di consulenza. In particolare, relativamente all’advisory abbiamo già superato i 5 miliardi di euro di nuove masse di clienti sotto consulenza.

2) L’obiettivo principale resta la crescita per linee interne, sfruttando tutte le reti della divisione (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking e IW Private Investments Sim) ma

DURANTE IL 2024

ABBIAMO INSERITO CIRCA 250 GIOVANI NELLA NOSTRA RETE, MA NEL 2025 VOGLIAMO RAGGIUNGERE LIVELLI ANCOR MAGGIORI

anche Fideuram Direct, la nostra rete digitale che sta crescendo in maniera rilevante. Punteremo sempre più sull’inserimento in rete di professionisti, sia già esperti che giovani da avviare alla professione. Nel 2024 siamo arrivati intorno ai 250 giovani inseriti, ma nel 2025 contiamo di fare ancora meglio. Infine non mancherà un grande focus anche sulle attività di private banking internazionale.

REPORT / Piani di sviluppo

CI CONCENTREREMO ULTERIORMENTE SULLO SVILUPPO DEI TEAM, GIÀ

OGGI OLTRE 700, CHE ATTUALMENTE

COINVOLGONO CIRCA

UN TERZO DELLA RETE

FinecoBank

Angelita Brambilla responsabile sviluppo e supporto network pfa

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

1) L’anno che si è appena concluso ha evidenziato un apprezzamento sempre maggiore per il modello che proponiamo. Abbiamo registrato i due migliori mesi di sempre per FinecoBank nel numero di nuovi clienti, e già a novembre la raccolta netta aveva superato il dato dell’intero 2023 con una componente gestita in decisa accelerazione. La combinazione di questi elementi ha ulteriormente

aumentato l’attrattività della nostra rete, che ha superato il traguardo dei 3mila consulenti. Abbiamo inserito 135 consulenti di cui ben 77 giovani.

2) Continueremo a concentrarci sullo sviluppo dei team, oggi oltre 700, che coinvolgono circa un terzo della nostra rete. Un altro importante obiettivo riguarda la presenza di consulenti donne nella nostra rete: consideriamo infatti la diversity

un punto di forza e intendiamo utilizzare a questo scopo sia la leva dei reclutamenti sia il progetto giovani, che abbiamo ulteriormente migliorato. Il ruolo della formazione sarà determinante e l’academy, che abbiamo presentato negli scorsi mesi, rappresenterà per i nostri consulenti un luogo fisico dove seguire corsi mirati, e allo stesso tempo un’agorà dove confrontarsi con i colleghi.

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Banca Generali

Marco Bernardi vice direttore generale

NEI RECLUTAMENTI SIAMO ORIENTATI

QUALITÀ E STIAMO TROVANDO INTERESSE

TRA I PROFILI

DI GRANDE STANDING E TRA I GIOVANI

1) È stato un anno ricco di sfide, opportunità e traguardi. Siamo in linea all’ambizioso obiettivo di una raccolta di 18 miliardi nel triennio. Il numero dei consulenti finanziari, che rappresentano il cuore del nostro modello, è in continua crescita. Contiamo circa 2.340 banker con 300 wealth advisor per clienti più sofisticati e oltre 90 senior partner che costituiscono un’eccellenza del settore.

Non dimentichiamo però che negli ultimi anni è cresciuto anche il numero di giovani professionisti. Nei primi 10 mesi del 2024 abbiamo inserito oltre 140 consulenti: di questi gli under 45 sono oltre una settantina e gli under 30 il 20%.

2) Nel 2025 ci approcciamo a un nuovo percorso di crescita importante. Con le operazioni Svizzera e Intermonte si aprono

nuove progettualità che aggiungono competenze e opportunità. In termini di flussi abbiamo dalla nostra forti potenzialità che ci garantiscono spazi importanti nel private, così come della pianificazione e protezione patrimoniale. Quanto ai reclutamenti, la nostra politica resta orientata alla qualità più che alla quantità. Stiamo ricevendo molte manifestazioni di interesse da profili di grande standing e da giovani.

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Banca Mediolanum

Stefano Volpato direttore commerciale

1) Un bilancio estremamente positivo. Anche il 2024 è stato un anno ricco di grandi soddisfazioni. Non mi riferisco solo agli eccellenti risultati finanziari. Mi riferisco anche all’esito da record del roadshow “Scegli il tuo domani” che si è da poco concluso. Abbiamo pianificato un fittissimo calendario di incontri con l’obiettivo di mettere a fattor comune con la nostra community alcune riflessioni utili

a visualizzare in anticipo il futuro che ci attende. Il consulente finanziario è realmente determinante.

2) In primo luogo, il tempo. Potrà sembrare una battuta banale e scontata ma chi conosce bene la materia consulenziale sa che il tempo è l’ingrediente più prezioso. Per essere utili alle persone dobbiamo essere vicini a tutti coloro che si affidano a noi.

IL NOSTRO PROGRAMMA NEXT STA RISCUOTENDO UN GRANDE SUCCESSO

TRA I GIOVANI LAUREATI E TRA I CONSULENTI

FINANZIARI SENIOR

Dunque, serve maggior tempo di relazione e di conseguenza servono molti più professionisti. A quest’ultimo obiettivo mira il Programma Next che abbiamo lanciato nel 2021 e che sta riscuotendo un grande successo, sia tra i giovani laureati che vogliono avvicinarsi alla professione con un percorso di mentorship, sia tra i senior che ritrovano in un giovane la freschezza e l’entusiasmo.

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Mediobanca Premier

Duccio Marconi direttore centrale della rete dei financial advisor

1) Il 2024 è stato per noi anno di grandi cambiamenti e soddisfazioni, con l’avvio di Mediobanca Premier. I dati di Assoreti ci vedono primi per raccolta pro capite gestita L’unicità del nostro progetto ci ha permesso di diventare maggiormente attrattivi per i consulenti senior. Il 2024 è stato l’anno in cui abbiamo strutturato la collaborazione con il mondo corporate di Mediobanca.

Abbiamo inoltre ampliato la gamma di servizi wealth, sia tramite l’accordo con un primario broker assicurativo in Italia, sia con l’offerta nei private market tramite gli Eltif

2) Per il 2025, proseguiamo con il nostro piano di reclutamento con l’obiettivo di inserire 80 nuovi consulenti, in particolar modo senior e di elevata professionalità. Nel raggiungimento di questi target

PER L’ANNO IN CORSO PROSEGUIREMO

IL

NOSTRO PROGRAMMA DI RECLUTAMENTO

CON L’OBIETTIVO DI INSERIRE 80 NUOVI CONSULENTI

particolare attenzione sarà risposta ai percorsi di crescita dedicati alle nuove leve e a un maggior bilanciamento di genere all’interno della nostra rete. Allo stesso tempo, vogliamo che tutti i consulenti della nostra rete valorizzino al meglio tutte le leve insite nel progetto Mediobanca Premier, ponendosi come interlocutori competenti in particolar modo dei clienti imprenditori.

REPORT / Piani di sviluppo

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Zurich Bank

Federico Gerardini responsabile direzione commerciale

POTENZIEREMO ANCORA IL WEALTH MANAGEMENT, RAFFORZANDO LA CONSULENZA

IN ARCHITETTURA APERTA

1) Al termine del secondo anno di vita di Zurich Bank il bilancio è più che positivo: abbiamo consolidato il nostro modello di business con una forte spinta alla crescita, anche grazie all’ingresso di oltre 90 nuovi professionisti nel 2024. Abbiamo lavorato per ampliare l’offerta investimenti e assicurativa, e lanciare soluzioni tattiche che hanno consentito di soddisfare esigenze specifiche dei

nostri clienti. Abiamo inoltre messo a disposizione dei nostri consulenti finanziari una nuova piattaforma, moderna e completa, che fa leva su un approccio digitale e su un’offerta ampia, Infine, ci siamo concentrati sulle persone puntando sulla valorizzazione del talento.

2) Per il prossimo anno puntiamo a proseguire il percorso di crescita, con un forte accento

sul reclutamento di nuovi professionisti e sulla digitalizzazione. Innovare rappresenta per noi la chiave per rispondere appieno alle mutevoli esigenze dei clienti e consulenti, adottando un approccio basato sull’ascolto. Proseguiremo inoltre nel potenziamento della nostra offerta di wealth management, rafforzando il modello di consulenza finanziaria strategica in architettura aperta.

COMPETENZE TECNICHE, EMPATIA RELAZIONALE

Sul piano competitivo, i robo-advisor minacciano le banche-reti tradizionali, soprattutto nel conquistare la clientela giovane proponendo un approccio digital-first

Nel prossimo futuro le reti dovranno affrontare sfide complesse legate a cambiamenti nelle normative, tecnologia e dinamiche socio-economiche. Le nuove regolamentazioni richiederanno maggiore trasparenza e separazione tra consulenza e distribuzione, insieme all’integrazione dei criteri Esg, che aumenta la complessità operativa. L’intelligenza artificiale e la digitalizzazione rappresentano leve strategiche per migliorare efficienza e personalizzazione, ma necessiteranno di investimenti e formazione costante. Sarà fondamentale bilanciare innovazione tecnologica e qualità relazionale per mantenere standard elevati nei servizi. Sul piano competitivo, i robo-advisor minacciano le reti tradizionali, soprattutto nel conquistare giovani clienti con approcci digital-first e costi ridotti. Per differenziarsi, le reti devono saper unire competenza tecnica ed empatia relazionale. Le esigenze demografiche dei clienti pongono ulteriori sfide: i giovani

richiedono servizi tecnologici accessibili, mentre la clientela tradizionale predilige relazioni personali. Soddisfare entrambi i segmenti sarà cruciale per il successo. L’instabilità economica globale e il cambiamento climatico accentuano l’urgenza di adattarsi a mercati volatili. Le reti dovranno supportare i clienti nella gestione del rischio, offrendo consulenze su misura per scenari complessi come inflazione e tassi variabili. La formazione continua sarà essenziale per sviluppare competenze tecniche e soft skill, rispondendo così a richieste personalizzate in aree come pianificazione pensionistica e gestione patrimoniale. La pressione sui costi, intensificata dalla concorrenza digitale, impone nuovi modelli di pricing, che valorizzino la qualità della consulenza. Per affrontare queste sfide, le reti dovranno adottare modelli di business agili, integrando tecnologia e consulenza umana.

Massimo Arrighi

di MASSIMO ARRIGHI
Massimo Arrighi Senior Executive, Advisor and Mentor of Start Ups

ATTRARRE TALENTI, AMPLIARE L’OFFERTA

Le reti devono recuperare un po’ della loro forza propositiva poiche’ troppi clienti hanno destinato la ricchezza a prodotti di liquidità

Le sfide rappresentano al contempo difficoltà e opportunità. Il settore della consulenza finanziaria, per le banche-reti, nel nuovo anno dovrà affrontare scenari complessi.

Il mondo è alle prese con delle guerre e Donald Trump si insedierà alla Casa Bianca il 20 gennaio. Le sue scelte in ambito finanziario ed economico, e le conseguenti risposte di Cina ed Ue, saranno decisive. In particolare individuo tre grandi sfide.

1) La consulenza deve recuperare la propria forza propositiva. Troppi clienti, negli ultimi anni, hanno trasferito una parte significativa del loro patrimonio verso strumenti a basso rischio, perdendo le opportunità di guadagno offerte dalla diversificazione degli investimenti e dalla crescita dei mercati.

2) Bisognerà puntare su investimenti che coniughino risparmio privato ed economia reale. Pensiamo alle indicazioni contenute nel documento sulla competitività europea preparato da Mario

Draghi e commissionato da Ursula von der Leyen. È auspicabile un sostegno, per esempio, agli investimenti in private equity e private debt, soluzioni rivolte a clienti ben selezionati, rispetto ai cui i consulenti dovranno dimostrare il massimo della loro competenza.

3) Nel 2025 si riaccenderà il mercato dei consulenti che desiderano cambiare rete. Le reti dovranno implementare politiche efficaci di fidelizzazione e retention per preservare e valorizzare i propri collaboratori.

Guardando oltre il 2025, intravedo alcune tendenze che diventeranno sempre più importanti. Assisteremo a un progressivo ampliamento della gamma dei prodotti offerti, che si estenderà a temi come la protezione, il supporto alle imprese e agli imprenditori. Parallelamente, sarà cruciale saper attrarre, formare e trattenere nuovi giovani talenti, accompagnandoli in un percorso di crescita all’interno delle organizzazioni.

Maurizio Primanni

Maurizio Primanni ceo di Excellence Consulting

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025 REPORT / Piani di sviluppo

TRE SFIDE ALL’ORIZZONTE

Acquisire

nuove posizioni nel private, riuscire a conquistare i nativi digitali e intercet tare professionalità sono i nuovi banchi di prova

Il 2024 è stato un anno eccezionale per le reti della consulenza finanziaria: record di raccolta, di patrimonio complessivo e di numeri di clienti serviti.

Tre sembrano le sfide del 2025 per un settore che non si accontenta mai dei risultati raggiunti ma guarda sempre al futuro con rinnovate energie e motivazioni.

La prima è quella di crescere ancora nel segmento private, oggi il 41% dei clienti private si affida a un consulente finanziario (era il 17% dieci anni fa), vi è ancora la possibilità di crescere. Un terzo dei clienti private non è infatti servito da banche specializzate e vi sono aree geografiche dove le banche private arrivano a servire meno del 35% dei clienti più patrimonializzati. La maggior proattività e la capacità di offrire soluzioni integrate per la gestione del patrimonio liquido e illiquido sono i punti di forza delle reti.

La seconda sfida, complementare alla prima, sta nel conquistare

figli e nipoti degli attuali clienti private: costoro riceveranno in dote 300 miliardi di euro entro il 2033. Si tratta di 40-20enni predisposti geneticamente all’utilizzo di piattaforme digitali che con l’affiancamento di un consulente finanziario costituirebbero un binomio perfetto. Il modello delle reti è già fortemente digitalizzato e scalabile per segmento di clientela: il 61% degli aum è riferibile al 5,8% dei clienti con un patrimonio sopra i 500mila euro, l’11% attiene al 73% dei clienti con un patrimonio sotto i 100mila euro. Acquisire un cliente digitale oggi significa gestire un cliente private domani.

La terza sfida è quella di attrarre talenti dal mondo delle banche e da settori affini (assicurazioni e società finanziarie): un contributo lo darà certamente il consolidamento del settore bancario, altrettanto dipenderà dalla capacità delle reti di offrire una valida alternativa ai migliori professionisti.

Nicola Ronchetti

Nicola Ronchetti founder & ceo di Finer Finance Explorer

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Ecco la squadra di Conte

Nominato il Comitato Esecutivo di Anasf. Foti e Riva si insediano alla vicepresidenza

Dopo che le elezioni e i lavori congressuali hanno definito gli indirizzi dell’associazione per il prossimo quadriennio, il consiglio nazionale della XII legislatura Anasf, nata sotto la stella del Luigi Conte bis, ha eletto lo scorso 10 dicembre gli otto componenti del Comitato Esecutivo, su proposta dello stesso presidente Conte.

I nomi

I nomi emersi sono quelli di Alma Foti, vicepresidente vicario, Ferruccio Riva, vicepresidente, Susanna Cerini, tesoriera, Fabio Di Giulio, Silvio Iacomino, Fabrizio Quaglio, Daniela Repele e Antonello Starace. Sempre su proposta del presidente, i consiglieri nazionali hanno riconfermato per acclamazione Carlo Bagnasco nel ruolo di presidente onorario

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MEMBRI

Composizione Comitato esecutivo Anasf

dell’associazione, incarico riservato a presidenti emeriti iscritti all’albo nella sezione dei consulenti abilitati all’offerta fuori sede e riconosciuti come persone di alta professionalità, moralità, decoro ed esperienza nel settore della consulenza finanziaria. Bagnasco parteciperà senza diritto di voto ai futuri lavori del Consiglio Nazionale.

di MATTEO CHIAMENTI
Luigi Conte / presidente di Anasf

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Su proposta della presidenza, i consiglieri nazionali hanno riconfermato per acclamazione Carlo Bagnasco nel ruolo di presidente onorario, incarico dato a personalità di riconosciuta moralità ed esperienza professionale

In occasione della riunione dello scorso dicembre, a seguito della decadenza di Paola Di Pietro dall’incarico di consigliera nazionale per la naturale incompatibilità ai sensi dell’articolo 15 dello Statuto e dell’articolo 20 del Regolamento attuativo della fase elettorale e congressuale, il consiglio nazionale ha nominato in sua surroga Lorenzo

Magelli, primo dei non eletti della medesima lista al XII congresso nazionale. In qualità di presidente del consiglio nazionale è stato eletto Franco Colombo, a cui sarà affidato il compito di convocare il consiglio e partecipare alle sedute del Comitato Esecutivo.

Scelta di continuità “È stata costituita una nuova squadra nel segno della continuità con la precedente”, ha commentato Conte, “e con innesti di grande valore, che sono sicuro contribuiranno in maniera sostanziale al raggiungimento degli obiettivi sfidanti che la nuova legislatura si è posta. Auguro un buon lavoro a tutti i colleghi e le colleghe con cui governeremo nell’interesse della categoria”. Matteo Chiamenti

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VICEPRESIDENTI

Personalità che affiancheranno Conte al vertice

Alma Foti / vicepresidente vicario di Anasf
Andrea Demelli

RITRATTO / Andrea Demelli

Consulente di alta scuola

La

storia di un wealth manager di lungo corso, approdato a Banca Mediolanum da Ubs

Un esperto della finanza ed ex bancario porta la sua grande esperienza nel mondo della consulenza. È la storia di Andrea Demelli, consulente finanziario di 51 anni, che da alcuni mesi si è unito alla squadra di professionisti di Banca Mediolanum

Gavetta e crescita

Una liason, quella con il mondo degli investimenti, che inizia prestissimo: “Mi sono appassionato a questa realtà quando avevo 16 anni, quando per coincidenze della vita e per relazioni familiari ho conosciuto il mondo bancario, in cui fin da subito mi sono sentito a mio agio. Da lì in avanti anche i miei studi si sono poi indirizzati verso questo settore”, racconta Demelli. “Terminato il percorso accademico, ho mosso i primi passi nella maniera più basic, prima con uno stage in una banca retail fuori Lombardia e poi seguendo li percorso della vecchia segmentazione a livello quantitativo e non qualitativo della clientela”. Dopo la gavetta e l’inserimento a tutto tondo nel mondo bancario, la vera svolta per Demelli arriva nel 2007: “In quell’anno passo nella più grande banca del mondo in termini di wealth management e masse di amministrazione, cioè Ubs, dove resto per 16 anni".

"È stata una scuola importante, in cui ho vissuto anni di grande crescita professionale e con un punto di osservazione dei mercati di primo livello”, confessa. “Ho avuto la possibilità di lavorare sia in Italia sia all’estero, di capire i meccanismi del wealth management internazionale e vedere le differenze di contatto delle banche verso la clientela, che cambia completamente in termini di approccio, servizio e percezione che il cliente ha dei servizi stessi. Per capirci: la stessa banca, in Italia e all’estero, presenta grosse differenze e anche il comportamento dell’investitore è totalmente diverso, partendo dal profilo di rischio”. Un’esperienza, quella Svizzera, che gli consente anche di vivere la fusione tra due colossi elvetici: “Ho partecipato con grande entusiasmo all’integrazione Credit Suisse - Ubs, le due prime banche sistemiche esistenti, per creare il wealth management più grande del mondo, ma purtroppo è andata male. Oggi, quando si eseguono delle fusioni, si crea un distacco sui tre stakeholder principali: gli azionisti, il capitale umano e i clienti. Purtroppo in queste azioni esiste solo una priorità, cioè l’azionista. È una cosa che ho provato sulla mia pelle e che non mi è piaciuta. Mi sono accorto che le dinamiche erano a senso unico solo

ed esclusivamente per sostenere l’azione e, anche se in pochi ne tengono conto, al giorno d’oggi la crescita aziendale, il team e il purpose è quello che crea la cultura all’interno di un’azienda. Quando ci sono queste situazioni tutto ciò viene messo da parte e l’insieme di queste cose mi ha convinto a dare le dimissioni, in quanto non c’era più il senso di purpose rispetto a un'operazione fatta a tavolino”.

Sopra il miliardo

Un colpo grosso per Banca Mediolanum, che ha inserito nella propria squadra un professionista che è arrivato a gestire un patrimonio di oltre 1 miliardo: "Nel mondo di Credit Suisse International ero a capo di una struttura che dirigeva oltre un miliardo e mezzo di masse gestite, che facevano capo a me come manager, ma che erano seguite da 3 banker. Nelle dinamiche internazionali, dove esistono i cosiddetti veri billionare, c’è una concentrazione quantitativa in termini di patrimonio. In questo Ubs è la numero uno, in quanto ha un processo d'investimento che fa parte di un altro campionato, visto che da 150 anni è focalizzata

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RITRATTO / Andrea Demelli

solo sul processo d'investimento, con una struttura che permette di seguire tutte le esigenze di clienti di alto stand. Al tipo di operazione che sono andato a seguire, però, non si era preparati, quindi tutto quello che era il valore aggiunto di quella che era la prima banca per wealth management è poi venuto meno”. Da qui, il rientro in Italia e la scelta di Mediolanum: “Sono tornato in patria attraverso uno dei migliori manager che ho conosciuto nella mia carriera, Alberto Martini, responsabile del wealth management di Banca Mediolanum. Sono atterrato insieme a lui in questa nuova realtà e ho iniziato da qualche mese la mia attività core che è quella di consulente, quindi stare sul mercato, ascoltare i clienti e organizzare i portafogli”, spiega Demelli. “Ho scelto Mediolanum per 3 motivi: cercavo una banca sistemica, agile e snella, che avesse strategie innovative e con dinamiche di consulenza evoluta”.

Cambiamento nel tempo

Una vita lavorativa, quella di Demelli, che ha visto nel tempo tante novità e cambiamenti, tra cui quella relativa alla figura del consulente finanziario: “Inizialmente, il consulente era prettamente finalizzato alla performance con la gestione del patrimonio. All’epoca c’era un gap enorme tra il consulente e il cliente, in quanto l’educazione finanziaria era ai minimi; di conseguenza si verificava una sorta di delega continua dei clienti verso il professionista.

Il servizio e la buona riuscita della relazione era quasi sempre dovuto dalla capacità tecnica del banker”, commenta Demelli. “Successivamente, le aziende hanno sempre portato a premiare il sistema dietro il consulente, per lasciargli più spazio nella relazione con il cliente. Relazione che poi è diventata il core di questa tipologia di business, ovvero seguire la clientela, capirne i bisogni, trovare delle soluzioni e poi delegare il portafoglio per il raggiungimento degli obiettivi concordati. Questo è diventato ormai il modus operandi del mercato e ha portato un cambiamento anche dal punto di vista dell’approccio all’investimento, cioè quello di

avere un profilo di rischio per ogni obiettivo e di conseguenza costruire un portafoglio adeguato. Questo modo permette di avere una relazione più proficua e costante, oltre ad avere la tranquillità del cliente in ogni scenario di mercato”.

Cosa manca ai giovani

IL MIO PERCORSO
DI CARRIERA È INIZIATO
COME CASSIERE IN UNA BANCA PROVINCIALE DI VERONA ED È STATA

Infine, una chiosa sulle nuove leve e il passaggio generazionale, questione tanto importante quanto spinosa per il settore della consulenza: “I giovani sono molto più preparati di noi, a livello di studio, competenze tecnologiche e velocità. A volte vedo stagisti o neo consulenti che dal punto di vista tecnico sono estremamente preparati. Naturalmente manca l’esperienza relazionale, ma non è completamente colpa loro, vista la grande disintermediazione della tecnologia che non ha permesso loro di avere quella experience one to one che invece è una cosa fondamentale in questa professione”, afferma Demelli. “Io ho iniziato a 22 anni facendo il cassiere in una banca provinciale a Verona, ed è stata una delle esperienze formative più importanti, in quanto ogni 7 minuti mi trovavo ad avere a che fare con una persona completamente diversa rispetto a quella precedente. È stata una palestra eccezionale, e ai giovani questo manca: la grande difficoltà che incontrano per entrate in questo mercato, a mio avviso, è proprio la capacità relazionale, che non possono studiare ma devono coltivare sul campo”.

Viola Sturaro

Sulla scia di Wall Street

Le piazze finanziarie americane restano al centro dell'at tenzione per la capacità delle aziende d'oltreoceano di generare alti profit ti La politica monetaria della Bce favorisce i titoli di stato europei

di GIANLUIGI RAIMONDI
Gestori e analisti preferiscono ancora gli Stati Uniti, ma consigliano più cautela

OUTLOOK / Mercati finanziari

Entro la fine del 2025 secondo

Morgan Stanley e Goldman Sachs, l’indice S&P 500, benchmark per il comparto azionario a livello globale, arriverà a 6.500 punti. Poco più elevato l’obiettivo di Ubs e Bank of America: 6.600 e 6.666 punti, rispettivamente. Deutsche Bank si spinge fino a quota 7.000. Fair value che rispetto al livello di quotazione rilevato a metà dicembre implicano un range di crescita compreso tra l’8% e il 16% circa. Performance potenzialmente incoraggianti ma comunque nettamente inferiori al quasi +30% registrato da inizio 2024. Sentiment ancora positivo dei big quindi sull’azionario, ma con target tutt’altro che stellari e, soprattutto, con una volatilità da tutti attesa in aumento dai minimi toccati negli ultimi mesi.

Traiettoria a stelle e striscie

Attenzione poi al fatto che se Wall Street di certo continuerà (nel bene e nel male) a guidare la traiettoria delle azioni del mondo intero, ci saranno delle aree geografiche e dei temi d’investimento su cui puntare maggiormente per ottenere alfa. In quest’ottica BlackRock mantiene una posizione overweight sull’azionario degli Stati Uniti, allocando soprattutto su settori beneficiari dell’adozione dell’intelligenza artificiale, ma al di fuori del solo comparto tecnologico, sulle big cap del Giappone, dove le riforme e l’inflazione moderata rafforzano il potenziale di crescita degli utili e dei ritorni per gli azionisti nonostante il rischio di un yen

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

più forte e sui mercati emergenti, dove la preferenza va ai paesi che beneficiano di tendenze globali strutturali, come India e Arabia Saudita. Ancora, Columbia Threadneedle Investments prevede per il 2025 un contesto di nuovo equilibrio per i mercati azionari, con opportunità legate a solidi fondamentali aziendali e all’innovazione, bilanciate da

crescenti rischi geopolitici e politici: “Il ciclo di riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve sta allentando le pressioni finanziarie, migliorando l’allocazione del capitale da parte delle imprese. Tuttavia, i tassi, pur in calo, rimangono storicamente elevati, e l’evoluzione dell’inflazione o il rischio di recessione potrebbero cambiare il quadro favorevole per le azioni.

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Indici a confronto

Performance 01.01.24 - 23.12.24 +7,4%

Euro Stoxx 50 +13,1%

SSE Composite Index +13,5%

Dow Jones +17,6%

Nikkei 225

Le valutazioni azionarie negli Stati

Uniti restano alte ma sostenute da utili robusti, estesi a un ampio ventaglio di settori oltre i Magnifici 7. A livello globale, le opportunità emergono in Europa e Cina, con valutazioni più convenienti rispetto al passato decennio. L’innovazione tecnologica, guidata da trend come l’intelligenza artificiale e la transizione energetica, continuerà

a offrire opportunità trasversali in diversi settori, inclusi healthcare e infrastrutture digitali. Tuttavia, l’aumento dei costi operativi e la crescente complessità geopolitica richiedono imprese resilienti e adattabili. Gli investitori, per navigare un contesto misto di rischi e opportunità, dovrebbero focalizzarsi su società con fondamentali solidi e diversificare verso mercati

extra-Usa, sfruttando i trend di crescita a lungo termine e monitorando attentamente i fattori geopolitici e macroeconomici”. Natixis Investment Managers prevede un incremento della spesa pubblica a fronte di un calo del gettito fiscale, con un rapporto deficit/Pil in aumento.

Oltre le Magnifiche 7

“Nonostante queste sfide, l’azionario

Usa resta comunque l’asset class più attrattivo, ma con un approccio tattico e focalizzato su società al di fuori dei Magnifici 7, il cui ruolo trainante potrebbe diminuire”.

Attenzione però: “In Europa, l’incertezza si concentra sulla Germania, che potrebbe affrontare una crisi legata ai costi del gas russo e al rallentamento dell’economia cinese”. Questo scenario, tuttavia, crea spazi di opportunità per i gestori attivi secondo gli esperti di Natixis IM. Anche per Robeco sul fronte azionario i mercati

Usa potrebbero continuare a crescere, ma le valutazioni elevate dell’S&P 500 richiedono ora massima cautela. “Meglio adottare quindi un portafoglio dinamico e diversificato per navigare tra i rischi e le opportunità”. Di parere analogo gli esperti di Columbia Threadneedle, secondo i quali il mercato azionario statunitense, pur essendo il più costoso, rimane attraente per la sua dinamicità, in particolare nel settore tecnologico. Attenzione però: “Altre regioni,

come l’Europa, potrebbero diventare più interessanti se cresceranno più rapidamente. La Cina, delusa nel 2024, potrebbe invece non riuscire a stimolare una crescita sostenibile a causa di incertezze geopolitiche e commerciali”. Inoltre Columbia Threadneedle evidenzia il fatto che per poter assistere a ulteriori allunghi dei mercati azionari sarà necessaria una stabilizzazione geopolitica e una crescita moderata con inflazione bassa. E, comunque, la selezione dei titoli sarà comunque cruciale nel 2025. Proseguendo, a detta Ubp nel 2025 alcuni titoli finanziari e le azioni del Regno Unito potrebbero beneficiare di una ripresa ciclica, offrendo ulteriori possibilità di guadagno. Gli investitori potrebbero

poi concentrarsi su aree come la Svizzera, la Scandinavia e la difesa per approfittare delle dinamiche del prossimo anno. Attese di crescita poi per il settore del software, per l’India e il Giappone.

Curve più ripide

Sul fronte obbligazionario, gli esperti di Dws si attendono un ulteriore irripidimento della curva dei rendimenti, dato che le banche centrali continueranno a ridurre i tassi. “Entro la fine del 2025, stimiamo che il tasso sui fondi federali raggiunga il 3,75%4% e che il tasso di deposito della Banca centrale europea si attesti al 2%. In un tale contesto continuiamo a favorire i bond corporate investment grade, grazie

a condizioni economiche stabili, e non prevediamo un ulteriore restringimento degli spread”. Pimco prevede un irripidimento delle curve dei rendimenti con la riduzione dei tassi a breve da parte delle banche centrali, e un contesto favorevole per gli investimenti obbligazionari: “I rendimenti sono attrattivi sia in termini nominali che al netto dell’inflazione e la porzione della curva relativa alle scadenze a cinque anni è particolarmente interessante. I tassi monetari sono destinati a calare assieme ai tassi ufficiali e gli alti disavanzi pubblici potrebbero spingere più in alto i rendimenti sulle scadenze a lungo termine nel tempo”.

Le condizioni finanziarie negli Stati Uniti

Tassi della Federal Reserve
Rendimento dei Treasury a 10 anni
Tasso dei mutui Rendimenti bond tripla B

Attenzione però: “Manteniamo un orientamento prudente nel credito societario a fronte dell’adagiamento che riscontriamo e in ragione delle valutazioni più alte, prediligendo prodotti strutturati e credito di maggiore qualità”, avvertono da Pimco. Anche BlackRock si mostra selettiva sui mercati obbligazionari: negli Stati Uniti, i persistenti deficit e l’inflazione spingono verso una preferenza per i titoli di credito a breve termine, meno esposti al rischio di tassi d’interesse. Al contrario, in Europa e Regno Unito, il colosso americano preferisce obbligazioni governative a lungo termine, in particolare i Gilt britannici, considerati interessanti per il potenziale di tagli ai tassi da parte della Bank of England Nell’Eurozona la preferenza va sui bond spagnoli. Sul credito privato, BlackRock predilige il direct lending, “che offre rendimenti più interessanti rispetto al credito tradizionale, approfittando del ritiro delle banche dal mercato dei prestiti”.

Focus sulla duration

Secondo poi i gestori obbligazionari absolute return di Jupiter Asset Management, i rendimenti obbligazionari alti possono favorire strategie focalizzate sulla duration e sugli emergenti, specialmente in uno scenario di rallentamento economico e indebolimento del dollaro. Tuttavia, la Fed sembra cauta nel tagliare i tassi in tempi brevi, considerata la resilienza dell’economia e le pressioni inflazionistiche.

Nel reddito fisso c'è un sentiment favorevole ai bond investment grade e in particolare ai governativi in euro

Attenzione poi al quadro geopolitico, capace di influenzare i mercati obbligazionari e del credito. Vontobel, descrive un contesto di soft landing economico con inflazione in normalizzazione, anche se permangono rischi legati alle politiche di Trump suggerendo una maggiore allocazione in bond sovrani con una duration più elevata, nonostante le curve piatte, “poiché molte riduzioni dei tassi sono già scontate dal mercato”. Da Columbia Threadneedle evidenziano che, “con un’inflazione sottostante intorno

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EFFETTO

AIRBAG

L’effetto Airbag permette di contenere gli effetti negativi di eventuali ribassi dei sottostanti oltre il Livello Airbag e di limitare, in tale scenario, le perdite rispetto a un investimento in un classico Certi cate Cash Collect su azioni. Nel dettaglio, nel caso in cui, a scadenza, la quotazione del peggiore dei sottostanti sia inferiore al Livello Airbag si attiva l’effetto Airbag e l’investitore riceve un importo commisurato al valore del sottostante a scadenza moltiplicato peril Fattore Airbag. Il fattore Airbag è pari a 1,6667 quando il Livello Airbag è pari al 60% del valore iniziale dei sottostanti. Ad esempio, ipotizzando un Fattore Airbag pari a 1,6667 e un valore del peggiore dei sottostanti pari al 40%, il rimborso a scadenza del Certi cate sarà pari a 66,67 € ovvero 40 moltiplicato per 1,6667.

MPS, Banco BPM, Bper, Fineco

Kering, Moncler, Ralph Lauren, Hugo Boss

1 Gli importi espressi in percentuale (esempio 0,65%), ovvero espressi in euro (esempio 0,65 €) devono intendersi al lordo delle ritenute fiscali previste per legge.

Messaggio pubblicitario con finalità promozionali. Prima di adottare una decisione di investimento, al fine di comprenderne appieno i potenziali rischi e benefici connessi alla decisione di investire nei Certificate, leggere attentamente il Base Prospectus for the issuance of Certificates approvato dall’Autorité des Marchés Financiers (AMF) in data 30/05/2024, come aggiornato da successivi supplementi, le Condizioni Definitive (Final Terms) relative ai Certificate e la Nota di Sintesi e, in particolare, le sezioni dedicate ai fattori di rischio connessi all’Emittente e al Garante, all’investimento, ai relativi costi e al trattamento fiscale, nonché il relativo documento contenente le informazioni chiave (KID), ove disponibile. Tale documentazione è disponibile sul sito web investimenti.bnpparibas.it. L’approvazione del Base Prospectus non dovrebbe essere intesa come approvazione dei Certificate. Il presente documento costituisce materiale pubblicitario e le informazioni in esso contenute hanno natura generica e scopo meramente promozionale e non sono da intendersi in alcun modo come ricerca, sollecitazione, raccomandazione, offerta al pubblico o consulenza in materia di investimenti. Inoltre, il presente documento non fa parte della documentazione di offerta, né può sostituire la stessa ai fini di una corretta decisione di investimento. L’investimento nei Certificate comporta, tra gli altri, il rischio di perdita totale o parziale dell’Importo Nozionale, nonché il rischio Emittente e il rischio di assoggettamento del Garante agli strumenti di gestione delle crisi bancarie (bail-in). Ove i Certificate siano venduti prima della scadenza, l’Investitore potrà incorrere anche in perdite in conto capitale. Nel caso in cui i Certificate siano acquistati o venduti nel corso della loro durata, il rendimento potrà variare. Le informazioni e i grafici a contenuto finanziario quivi riportati sono meramente indicativi e hanno scopo esclusivamente esemplificativo e non esaustivo. Informazioni aggiornate sulla quotazione dei Certificate sono disponibili sul sito web investimenti.bnpparibas.it.

al 2,5% e un’inflazione core più vicina al 3% negli Stati Uniti (e non molto lontana altrove), non ci aspettiamo che i tassi scendano così tanto come si pensa e sicuramente saranno più alti rispetto agli anni 2010. Ciò avrà implicazioni per gli investitori e per il posizionamento dei loro portafogli. Un nuovo tasso d’interesse finale implica quindi un nuovo contesto per le società. Il ciclo di allentamento dovrebbe perciò creare un panorama favorevole per le obbligazioni di alta qualità, ma riteniamo che la dispersione del credito aumenterà nel 2025. Attenzione però allo stato di salute dei bilanci aziendali, che varia a seconda dei settori, con le società con alti livelli di indebitamento,

soprattutto nell’universo high yield, particolarmente vulnerabili”. Sul fronte obbligazionario Robeco esprime infine cautela verso le obbligazioni high yield, mentre ritiene più interessanti i crediti investment grade in euro rispetto a quelli statunitensi.

Oro diversificatore

Last but not the least, sul fronte commodity BlackRock indica l’oro come un ottimo “diversificatore” del portafoglio, in quanto la sua domanda al momento risulta alta in virtù della richiesta da parte delle banche centrali dei paesi emergenti. E il metallo giallo secondo BG Saxo potrebbe segnare un nuovo top a 3.000 dollari per oncia in scia al rischio che l’inflazione e

il debito pubblico Usa possano sorprendere al rialzo, due fattori da cui gli investitori in oro cercano di proteggersi. Anche per Goldman Sachs l’oro raggiungerà quota 3.000 grazie agli acquisti delle banche centrali e ai tagli dei tassi d’interesse statunitensi. Macquarie prevede poi una ripresa della corsa rialzista per i metalli preziosi in generale a partire dal secondo trimestre del 2025. Proiezioni ribassiste invece sul petrolio Wti: per J.P. Morgan e Citi le quotazioni saranno in media di 60 dollari per barile a causa dell’influenza di Trump sull’Opec+, che potrebbe spingere i produttori a ridurre più rapidamente i tagli alla produzione incrementando così l’offerta.

Gianluigi Raimondi

Rendimenti reali e fair value delle asset class

Modifiche unilaterali

È auspicabile un intervento sui frequenti cambiamenti ai contratti degli intermediari

Le modifiche unilaterali dei contratti trovano un utilizzo crescente tra gli intermediari. Sono esplicitamente previste nella documentazione precontrattuale. Sono una fattispecie tipica nei contratti di durata per alcune norme contrattuali, in particolare quelle relative ai costi. Sono connaturate nei contratti stipulati tra una parte forte (l’impresa) e un soggetto debole (il consumatore privato), vengono stipulate per iscritto e con corposi e completi fascicoli informativi. Le clausole sono vessatorie e non sono efficaci se non specificamente approvate con la sottoscrizione del contratto o, talvolta, successivamente.

Giuseppe G. Santorsola ggsantorsola@gmail.com
Spesso sono previste condizioni allet tanti nella fase iniziale per at tirare i clienti

Il cliente può rifiutare la proposta chiudendo il contratto e cercando alternative presso altri intermediari, può proporre un reclamo o ricorrere all’Abf o all’Acf a seconda delle fattispecie coinvolte. Risultano diffuse condizioni iniziali molto allettanti, modificate successivamente quando il cliente si è abituato all’utilità e alla convenienza dell’offerta. La norma è di fatto uno strumento di marketing e una tecnica di vendita. Risultano quantomeno non gradite e impattano sulla reputazione commerciale. Un intervento in materia appare utile, se non necessario.

Giuseppe G. Santorsola

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Sotto il Bitcoin niente

I

campanelli

di allarme

sui rischi legati al mondo delle criptovalute

“I Bitcoin e le altre criptovalute sono strumenti altamente speculativi. Sotto non c’è nulla. Non c’è un debitore. Se mai un giorno dovesse scoppiare la bolla, nessuno venga a chiedere risarcimenti alle autorità o ai governi”. È un monito molto chiaro e viene, informalmente ma direttamente, da un commissario dell’autorità che vigila sui mercati.

In pochissime righe è detto tutto quello che si poteva dire in materia. Prima di tutto siamo di fronte a un fenomeno altamente speculativo che non ha nulla che fare con l’economia reale. Questo esclude che i Bitcoin possano essere collocati a chi non abbia una forte propensione al rischio. Più pesante è l’affermazione successiva.

Ci si rende conto della pericolosità di certe operazioni, senza però impedirle

Sotto il Bitcoin non c’è nulla. Tutto molto preciso, lineare e condivisibile. Non può però farsi a meno di rilevare che la moneta virtuale è oggetto di tassazione e d’investimento da parte di soggetti istituzionali. È una evidente contraddizione del sistema che si rende perfettamente conto della pericolosità (anche sistemica) di simili operazioni, ma non riesce a impedirle. Evidentemente non ne ha la forza. Allora non resta che attendere un tracollo molto importante per intervenire, come sempre, sulla patologia e non sulla fisiologia.

Fabrizio Tedeschi

di FABRIZIO TEDESCHI
Fabrizio Tedeschi tedeschi@alezio.net
Cinzia Tagliabue / amministratore delegato di Amundi Sgr

Cambio della guardia

Cinzia Tagliabue torna a guidare le attività di Amundi in Italia

Ritorno in Italia, in senso professionale, per una dirigente del risparmio gestito di lunga esperienza come Cinzia Tagliabue. Risale al 23 dicembre scorso la notizia della nomina della manager ad amministratore delegato di Amundi Sgr, la società con cui il gruppo francese, leader in Europa nell’asset management, gestisce le sue attività di gestione nel nostro Paese. Nello stesso tempo, Gabriele Tavazzani è stato nominato head of Business Development Joint-Ventures dell’intero gruppo Amundi. Tagliabue è stata head of International Partner Networks della società transalpina dal 2022. In precedenza è stata deputy head della divisione Partner Networks di Amundi e membro del Comitato di Direzione Generale dal 2020, nonché ceo di Amundi in Italia dal 2017. È entrata in Pioneer

Investments nel 2001 come ceo per l’Italia e responsabile per l’Europa occidentale e l’America Latina. Ha maturato oltre 30 anni di esperienza nei servizi finanziari con UniCredit, concentrandosi sia sugli investimenti che sulla distribuzione. Tagliabue lavora nel settore

finanziario dal 1980. È stata membro del consiglio di amministrazione di Capital Italia Sicav e del consiglio di amministrazione di Aviva. Tagliabue è anche vicepresidente di Assogestioni. Prima di diventare head of Business Development Joint-Ventures, invece, Tavazzani è stato amministratore delegato di Amundi Sgr dal 2022. È stato anche amministratore delegato di Amundi Austria dal 2020 al 2022, dopo aver ricoperto il ruolo di vice amministratore delegato dal 2018. Prima di entrare nella controllata austriaca del gruppo, Tavazzani è stato amministratore delegato e cio di Amundi Polska TFI in Polonia dal 2015. In precedenza, è stato condirettore generale e responsabile Vendite e Marketing di Amundi Sgr dal 2009.

Bluerating

2.200

MILIARDI DI EURO

Gli asset under management di Amundi a livello globale

35

PAESI

Presenza internazionale della società

di ANDREA BARZAGHI
Gabriele Tavazzani head of Business Development Joint-Ventures di Amundi

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Nella scuderia del Leone

Incarico in Generali Investments per Gandolfi, ex n. 1 di Pimco nel nostro Paese

di

Independent Board Member di Generali Investments. È la nuova carica assunta il mese scorso da Alessandro Gandolfi, che per molto tempo ha guidato le attività di Pimco in Italia. Nella società statunitense, maggior gestore di bond al mondo, Gandolfi ha lavorato per quasi un ventennio a partire dal 2006, in veste di responsabile del business development per il nostro Paese.

Prima ancora Gandolfi si era occupato dello sviluppo dell’attività istituzionale in seno alla divisione di asset management del gruppo Sanpaolo Imi. In precedenza è stato responsabile dello sviluppo della strategia d’investimento di Imi-Fideuram per l’emergente settore della gestione di fondi pensione in Italia. Nella sua carriera Gandofi ha accumulato 24 anni di esperienza nel

settore degli investimenti finanziari, dopo una laurea alla Bocconi. La sua fuoriuscita da Pimco, avvenuta nel giugno del 2024, è avvenuta in seguito al raggiungimento dei requisiti per la pensione. Ora inizia una nuova parentesi professionale in un grande gruppo come Generali, seppur non in prima linea come quando guidava Pimco. Bluerating

ANDREA BARZAGHI
Alessandro

VALZER POLTRONE / Reclutamenti

Euromobiliare PB

va a forza ot to

Sono otto i consulenti finanziari entrati nell’ultimo trimestre in Credem Euromobiliare Private Banking, che operano nella rete dei 300 consulenti coordinata da Luca Romano che si affianca alla struttura di circa 360 private banker dipendenti con a capo Paolo Zulian Si tratta, più in dettaglio, di Marco Galli che entra a Bologna proveniente da Ubs; Giorgio Boccolini a Roma e Alfredo Tebaldi a Modena, entrambi da Fideuram; Luca Angelucci, Marco Campagnacci e Luca Verdura a Foligno da Azimut; infine a Brescia Francesca Gianotti e Roberto Ferrari da Banca Patrimoni.

Giovani ingaggi

per IW Private

Due giovani professionisti hanno ampliato la rete di IW Private Investments in Campania, come comunicato dall’area manager Raffaele Buonomo, che ha accolto Massimiliano Calvanese 27 anni, e Salvatore Ricciardiello, 30 anni.

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Professionista

di esperienza

Nella rete di Bnl Bnp Paribas Life Banker arriva un professionista che, nella sua lunga e importante carriera, ha ricoperto ruoli apicali in diverse banche, come scritto sui social dall’area manager Andrea Francia che lo ha accolto: “Benvenuto Giampiero Marinelli in Bnl Bnp Paribas, dove saprai unire la tua empatia alla determinazione che ci serve per scrivere pagine importanti nello sviluppo della nostra attività”.

Banca Generali,

due ingressi top

Banca Generali Private si rafforza in Toscana, in particolare nella zona di Firenze, con l’ingresso di due consulenti di esperienza, entrambi provenienti da Allianz Bank. Si tratta di Paolo Pineschi e di Lucia Spampani. I professionisti rafforzano il territorio del sales manager Federico Baiocchi, nella struttura di Simonetta Gobbo, insieme all’area manager Francesco Guidi.

FORBES BRAND FOR COMMUNITY

C’è un tesoro in Europa

Opportunità nel Vecchio Continente nei settori con un alto tasso di innovazione

Le azioni europee hanno chiuso un altro anno in ritardo rispetto alle loro controparti statunitensi, che le ha rese una delle classi di attività più sottovalutate a livello globale. La storica crescita più lenta dell’area euro e le attuali preoccupazioni per i potenziali dazi dagli Stati Uniti hanno contribuito al pessimismo, soprattutto data la dipendenza dell’Europa dalle esportazioni verso gli Usa e la Cina, sia direttamente che indirettamente attraverso i canali del commercio globale. Tuttavia, accanto a queste preoccupazioni vediamo delle opportunità: i settori dell’innovazione in crescita in Europa (per esempio, l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla produzione e ai servizi) rimangono a nostro avviso trascurati e sottovalutati, preparando il terreno per una potenziale ripresa.

Tre considerazioni

Molti degli investitori hanno una posizione strutturalmente sottopesata nelle azioni europee e si pongono il dubbio se la sola valutazione sia sufficiente a riportarli nel Vecchio Continente. Tuttavia, guardando al 2025, evidenziamo tre considerazioni importanti che potrebbero cambiare la narrativa. In primo luogo, gli esperti di mercato hanno già tenuto

conto del potenziale impatto di questi dazi statunitensi nelle loro previsioni per il prossimo anno, con aspettative di una modesta crescita dell’Eps intorno al +3%5%, anticipando i downgrade nelle stime bottom-up dell’Eps 2025 dello Stoxx 600 del +8%. Infatti, riteniamo che il mercato abbia già scontato parte dell’impatto tariffario previsto, suggerendo che, se i dazi saranno meno severi o più favorevoli all’Europa, ci potrà essere un significativo potenziale rialzo delle azioni europee.

Ipotesi di pace

In secondo luogo, mentre i rischi geopolitici e le dispute tariffarie rimangono ostacoli chiave, l’Europa potrebbe trovarsi in una posizione di vantaggio se si raggiungesse la pace in Ucraina. Gli sforzi di ricostruzione aumenterebbero la domanda di edilizia, costruzione e infrastrutture dell’intera area euro, oltre a favorire il rapido dispiegamento di soluzioni innovative nelle tecnologie di costruzione, automazione e gestione dei progetti basata sull’intelligenza artificiale. Questo scenario presenta un’opportunità di crescita tangibile per i principali attori in questi settori, specialmente per quelli che si avvalgono di tecnologie all’avanguardia. Infine, le sfide

LE INDUSTRIE CHE SONO FOCALIZZATE SU ATTIVITÀ COME L’AUTOMAZIONE, L’IA E LA ROBOTICA POSSONO ESSERE OGGETTO NEL 2025

DI NOTEVOLI FLUSSI D’INVESTIMENTO

Anis Lahlou cio di Aperture Investors (Generali Investments)

di ANIS LAHLOU

dell’Europa potrebbero trasformarsi in opportunità se la Banca centrale europea adottasse una politica di allentamento monetario più

aggressiva, fornendo un supporto importante all’attività economica e persino disallineandosi dalla traiettoria della Federal Reserve.

Tali azioni politiche creerebbero un ambiente più favorevole per le attività di innovazione europee sottovalutate, contribuendo ad alleviare alcune delle pressioni causate dai venti contrari esterni. I settori focalizzati su intelligenza artificiale, robotica e automazione potrebbero vedere flussi d’investimento importanti, poiché l’ambiente monetario favorevole stimola la domanda di innovazione.

Terreno fertile

In conclusione, nonostante l’Europa debba affrontare notevoli sfide, il 2025 rappresenterà un’opportunità per trasformare queste difficoltà in terreno fertile per l’innovazione e la crescita. La convergenza di attività sottovalutate, progressi nell’automazione, accelerazione nell’adozione dell’intelligenza artificiale e della robotica, e un ambiente politico favorevole crea un’opportunità d’investimento convincente. In tempi di cautela e incertezza, è essenziale riconoscere il potenziale delle aziende europee più innovative, poiché sono ben posizionate per prosperare. Crediamo che la chiave risieda nell’essere pronti a cogliere queste opportunità prima che il sentiment del mercato più ampio cambi.

Anis Lahlou

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Volatilità e opportunità

La view di Pictet Asset Management sul debito emergente dopo la vittoria di Trump di

EDOARDO BLOSI

“Volatilità e opportunità sui mercati emergenti con il ritorno di Trump”. È il titolo di una recente analisi di cura di Christopher Preece, macro strategist & investment manager di Pictet Asset Management. Ecco un estratto del suo commento.

Concessioni possibili

“Nonostante il nervosismo diffuso, i mercati emergenti potrebbero trarre vantaggio da una seconda presidenza Trump. Nel lungo termine, la sua strategia globale rischia di indebolire il dollaro, il che rappresenterebbe una buona notizia per gli attivi dei mercati emergenti. Contemporaneamente, la scarsa dinamica del debito statunitense, la cui situazione probabilmente peggiorerà con la nuova amministrazione, contribuirà a gettare una luce positiva sul debito sovrano dei mercati emergenti. Quasi sicuramente la volatilità aumenterà nel breve termine, soprattutto nei primi mesi dopo il suo insediamento, e i disagi non saranno limitati solo ad alcuni paesi. Se molti saranno pronti a fare concessioni di carattere commerciale, e non solo, per evitare i dazi promessi, altri, come ad esempio la Cina, probabilmente sopporteranno il peso di qualsiasi guerra commerciale di Trump”.

“Questo scenario sarà ben visibile sui mercati valutari: quanto più i dazi doganali saranno pesanti, tanto più è probabile un apprezzamento del dollaro, almeno inizialmente.

Le svalutazioni delle valute altrove metteranno a dura prova gli stranieri che hanno contratto prestiti in dollari, in particolare quelli che risiedono nelle economie emergenti. È probabile che Trump sfrutterà i dazi come arma negoziale per ottenere concessioni, ma è anche intenzionato a non far salire troppo il dollaro”.

Un primo passo

IL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI NON È INTENZIONATO
A FAR SALIRE TROPPO IL VALORE DEL DOLLARO
Christopher Preece macro strategist & investment

di Pictet Asset Management

“La volontà di riportare l’industria manifatturiera negli Stati Uniti non deve andare a discapito della loro competitività a livello internazionale. Il risultato potrebbe essere un primo passo verso un nuovo accordo di gestione valutaria progettato per indebolire il dollaro. Sarebbe un’inversione del ciclo rialzista degli ultimi 15 anni, si rivelerebbe il migliore catalizzatore positivo per la sovraperformance del reddito fisso dei mercati emergenti, innescando un ciclo virtuoso per la solvibilità degli emittenti di questi paesi e migliorando le dinamiche valutarie, dando un ulteriore slancio ai prezzi delle attività in generale”.

Bluerating

INVESTIRE IN MODO SOSTENIBILE CON CHIAREZZA

Investire in fondi sostenibili significa anche comprendere esattamente in cosa si sta investendo.

Ecco perché in iShares ci stiamo impegnando al massimo per fornirti i dati ESG e sul clima di cui hai bisogno, con l’obiettivo di farti comprendere cosa includono i nostri ETF.

INVESTIRE IN MODO SOSTENIBILE CON CHIAREZZA

ETF sostenibili. iShares. Aspettati di più.

Investire in fondi sostenibili significa anche comprendere esattamente in cosa si sta investendo.

ETFsostenibili. iShares. Aspettati di più.

Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo oal ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.

Capitale a rischio. Il valore degli investimenti e il reddito da essi derivante sono soggetti a oscillazioni al rialzo o al ribasso e non sono garantiti. L’investitore potrebbe non recuperare l’importo inizialmente investito.

Ecco perché in iShares ci stiamo impegnando al massimo per fornirti i dati ESG e sul clima di cui hai bisogno, con l’obiettivo di farti comprendere cosa includono i nostri ETF.

Messaggio Promozionale: Prima dell’adesione leggere il Prospetto e il PRIIPs KID disponibili su http://www.ishares.com/it, che contengono una sintesi dei diritti degli investitori. Informativa di Legge. Pubblicato da BlackRock (Netherlands) B.V. BlackRock (Netherlands) B.V. è autorizzata e disciplinata dall’Autorità per i mercati finanziari olandese. Sede legale: Amstelplein 1, 1096 HA, Amsterdam - Tel.: 020 – 549 5200 - Tel.: 31-20-549-5200. Iscrizione al Registro delle Imprese n. 17068311. A tutela dell’utente le telefonate potranno essere registrate. Per informazioni sui diritti degli investitori e su come presentare reclami, visitare https://www.blackrock.com/corporate/compliance/investor-right disponibile in italiano. © 2023 BlackRock, Inc. Tutti i diritti riservati. 3046038

FINANZA COMPORTAMENTALE / Metodi di lavoro

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Governare la paura

Come vincere il timore dell’insuccesso che ci paralizza nella professione

La paura dell’insuccesso è una delle emozioni più potenti e paralizzanti che possiamo provare. Non solo ci frena, ma ci svuota di energia, ci toglie lucidità e spesso ci fa rinunciare ancor prima di iniziare.

La paura arriva sempre quando c’è qualcosa di importante in gioco, qualcosa che temiamo di perdere come la stima di noi stessi, oppure quando per esempio temiamo il giudizio esterno. La paura si attiva

quando mettiamo in conto di non poter riuscire, quando sappiamo che il risultato che otterremo non è certo. C’è un grande aspetto da non sottovalutare. Esiste una differenza profonda tra fallire

di MARIA GRAZIA RINALDI

perché ci abbiamo provato e fallire perché non ci abbiamo provato. Quando affrontiamo una sfida e le cose non vanno come sperato, possiamo sempre dire a noi stessi: “Ci ho provato”. In questo caso, il fallimento non è mai un fallimento, perché porta con sé insegnamenti, esperienze di apprendimento e nuove consapevolezze. Ogni errore, ogni deviazione imprevista, ci restituisce dati preziosi su come migliorare.

Rimpianti senza appigli Questi “fallimenti coraggiosi” sono parte del percorso, non un punto di arresto. Quando invece non proviamo affatto, ci ritiriamo in partenza, il fallimento non lascia spazio ad alcuna crescita. Non c’è errore da analizzare, non c’è esperienza da rielaborare. Rimane solo il rimpianto e il dolore per non averci provato. Il rimpianto è molto più pericoloso dell’insuccesso, perché si insinua lentamente e silenziosamente nella nostra mente. A differenza del fallimento che ci offre sempre un’opportunità di riprovarci, il rimpianto non ha appigli. È statico, bloccante, sterile, improduttivo. Il non averci provato rischia di sgretolare la nostra autostima e la fiducia in noi stessi. Il vero problema non è il fallimento, ma la fuga dal rischio. Non ci blocca l’idea di sbagliare, ma la paura di cosa penseranno gli altri, la paura di dover ammettere di non essere perfetti. Cosa succede quando scegliamo di non agire? Accade che la parte più profonda di noi

percepisce questa inazione come una sconfitta. La nostra autostima ne risente, non perché abbiamo sbagliato, ma perché abbiamo rinunciato. Ogni volta che evitiamo una sfida, mandiamo un messaggio chiaro a noi stessi: “Non sono abbastanza”. Se lo facciamo costantemente, questa convinzione diventa una certezza. In tutto questo c’è una via d’uscita: la consapevolezza. Possiamo allenarci a riconoscere la paura senza lasciarci guidare da essa.

La parte più profonda di noi percepisce l’inazione come una sconfit ta danneggiando l’autostima personale

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

La paura non sparirà mai del tutto, ma possiamo imparare a conviverci senza farci paralizzare. Ogni volta che sentiamo quella voce interiore che ci dice: “non ce la farai”, possiamo fermarci e porci una domanda diversa: “E se invece ce la facessi?”. Questa piccola inversione di prospettiva ha un potere enorme, in quanto spostiamo il nostro focus dal problema alla possibilità. È un cambio di prospettiva: da ciò che potremmo perdere a ciò che potremmo guadagnare. Quando ci concentriamo sulle opportunità, la nostra motivazione cresce e la paura perde forza. Chi ha il coraggio di provare non è immune dalla paura, semplicemente ha imparato a non lasciarsi governare da essa.

Capacità di agire

Queste persone hanno compreso che il coraggio non è l’assenza di paura, ma la capacità di agire nonostante la paura. Non possiamo eliminare la paura ma possiamo imparare a gestirla e a sfruttarla. Iniziamo a smettere di vedere la paura come una condanna. Le persone che ottengono risultati straordinari non sono prive di paura, hanno solo imparato a gestirla. Le persone che stimiamo, quelle che consideriamo “di successo”, non sono immuni alla paura. Sono quelle persone che sicuramente hanno fallito, ma hanno sempre avuto la forza di rialzarsi. Non esistono vite senza fallimenti, esistono vite senza rimpianti e la differenza tra le due è la scelta di agire o di non agire.

Maria Grazia Rinaldi

Maria Grazia Rinaldi head hunter e psicologa iscritta all’Albo

FORMAZIONE / Deontologia

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Questione di linguaggio

Perché bisogna ripensare criticamente i contenuti dei contratti di consulenza

Il linguaggio contrattuale non è neutro e influenza il comportamento dei consulenti finanziari, introducendo bias cognitivi che compromettono la qualità del servizio. Una comune clausola, come: “Il consulente si impegna a seguire procedure standardizzate bilanciando efficienza ed esigenze dei clienti”, sembra innocua ma attiva bias come bias di conferma e bias di ancoraggio: ricerca di dati che confermano una valutazione iniziale standard e successiva dipendenza; effetto alone: informazioni come

Si deve adot tare un nuovo approccio capace di promuovere integrità e trasparenza

il livello di reddito o la professione inducono a generalizzazioni errate da singole caratteristiche; bias di status quo: mantenere soluzioni standardizzate; overconfidence: sottovalutazione della complessità del bilanciamento tra efficienza operativa e personalizzazione delle soluzioni. Il linguaggio contrattuale non è dunque un semplice formalismo legale, ma uno strumento potente che influisce

profondamente sul comportamento professionale. Ripensare criticamente le formulazioni contrattuali è un passo essenziale per garantire una consulenza finanziaria di alta qualità, realmente orientata al cliente. Si dovrebbe adottare un approccio consapevole, trasformando anche i contratti in un mezzo per promuovere trasparenza, integrità e valore aggiunto.

Gaetano Megale

Gaetano Megale independent ethics advisor
di GAETANO MEGALE

BRAND FOR COMMUNITY

MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL

BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.

BUSINESS LIFE / Riconoscimenti

L’arte di far notizia

I personaggi più attenzionati dai media nel 2024 secondo la rivista People

Un altro anno è terminato e, come sempre in questo periodo, fioccano report e classifiche sui 12 mesi appena trascorsi. Il magazine People elenca le 25 persone “più intriganti” del 2024, cioè individui (o gruppi di individui) che hanno fatto notizia e che hanno ricevuto una grande attenzione

da parte dei media negli ultimi dodici mesi. Quest’anno, gran parte della lista è occupata da star di fama internazionale, per lo più donne; da Demi Moore (nella foto) a Zendaya, da Jennifer Lopez a Nicole Kidman, solo per citarne alcune. Ma la lista non comprende solo celebrity: possono farne parte

leader mondiali e attivisti politici, attori e intrattenitori famosi, atleti, uomini d’affari di spicco, scienziati e, occasionalmente, persone “comuni” le cui storie hanno avuto un impatto insolito sui giornali o sui tabloid. Qui sotto alcune donne tra i 25 personaggi scelti da People Bluerating

A casa di Lizzy

L’attrice Lizzy Caplan (nella foto) ha messo in vendita la sua casa di Los Angeles, dove vive dal 2013, quando l’aveva acquistata per 1,8 milioni di dollari. La richiesta per la proprietà, nel frattempo ristrutturata, è di 2,85 milioni di dollari. La casa, con una superficie complessiva di circa 185 metri quadri e tre camere da letto, è stata costruita nel 1961 e si trova nel quartiere di Los Feliz Oaks, ai piedi delle montagne di Santa Monica.

Jennifer Lopez
Kate Middleton
Zendaya

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Quanto è cara Montenapo

Via Monte Napoleone a Milano (nella foto) è la via dello shopping più cara al mondo. A certificarlo è la classifica annuale stilata dalla società di consulenza immobiliare Cushman & Wakefield: per affittare un negozio nella nota via del Quadrilatero della moda ci vogliono in media 20mila euro al metro quadro all’anno, stima il report. Una cifra che, per farsi un’idea, supera quelle della Fifth Avenue di New York e di New Bond Street a Londra.

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Milioni fuori dal campo

La classifica delle sportive che guadagnano di più. Le tenniste restano ancora al top

Abbiamo assistito ultimamente a un’esplosione di interesse nei confronti dello sport femminile. E finalmente, i soldi iniziano a girare davvero anche per le atlete. Secondo la consueta classifica annuale di Sportico, nel 2024 le quindici sportive più pagate al mondo hanno guadagnato circa 221 milioni di dollari complessivamente, il 27% in più rispetto all’anno scorso.

Le magnifiche undici

E undici di loro hanno incassato oltre 10 milioni di dollari nei dodici mesi (solo in sei avevano superato questa soglia lo scorso anno). Lo sport più rappresentato in questa particolare graduatoria è il tennis, con nove esponenti,

Supercar da popstar

Shakira (nella foto) ha regalato a un fortunato fan la sua Lamborghini

Urus S La popstar aveva annunciato il contest in un video su Instagram, spiegando di voler donare l’auto protagonista del video della sua ultima canzone, “Soltera”. Non si tratta di una Lamborghini in condizioni perfette, basti pensare che nel video la si vede incastrata in uno spartitraffico, ma parliamo pur sempre di una supercar con motore V8 biturbo da 4 litri.

1
Eileen Gu
# 2
Coco Gauff

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

La graduatoria è stata stilata tenendo conto dei compensi ricevuti per le vit torie agonistiche e grazie alle at tività di sponsorizzazione
Solo la sciatrice Eileen Gu sale sul podio delle più ricche nel 2024

# 3

# 4

seguito da golf, sci, basket e ginnastica artistica. Oltre a diversi nomi che abbiamo trovato in classifica anche negli anni scorsi, dalla tennista Coco Gauff alla ginnasta Simone Biles, ci sono anche alcuni nuovi ingressi.

Cestista d’oro

Tra questi segnaliamo in particolare la cestista americana Caitlin Clark, particolarmente amata dagli sponsor, che si inserisce in graduatoria in decima posizione. Ecco qui a fianco i primi quattro posti in classifica (i dati indicano le stime di guadagno, derivante da salario e sponsorizzazioni, nei dodici mesi che terminano al 31 dicembre 2024).

Bluerating

Due passi nella storia del cinema

Le scarpette rosse di Dorothy ne “Il Mago di Oz” (nella foto) sono state vendute all’asta per 28 milioni di dollari dalla casa d’aste Heritage Auctions: è la cifra più alta mai pagata per un cimelio cinematografico. Del resto, la scena in cui Judy Garland, interprete di Dorothy nel film del 1939, pronuncia la celebre frase “There is no place like home”, battendo tre volte i tacchi delle indimenticabili scarpette rosse, è rimasta impressa nella storia del cinema.

Zheng Qinweng

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Hypercar di gran scatto

La Valhalla di Aston Martin si distingue per un’accelerazione da 0 a 100 km/h ultrarapida

Velocità massima di 350 km/h con limite elettronico e scatto da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi:

così si presenta l’hypercar Valhalla, la nuova Aston Martin ideata per piloti professionisti.

Il gruppo propulsore Phev da 1079 Cv / 1100 Nm mette insieme il motore V8 biturbo da 4,0 litri

di

BLUERATING / N° 1 - Gennaio 2025

Ideata per i piloti professionisti, la vet tura raggiunge una velocità di 350 km/h ed è dotata di una trasmissione ibrida a doppia frizione e a 8 marce, con un dif ferenziale elet tronico ad azionamento idraulico

con albero motore a piano piatto da 828 Cv con tre motori elettrici che erogano altri 251 Cv.

Una nuovissima trasmissione ibrida a doppia frizione a 8 marce è dotata di un differenziale posteriore

elettronico ad azionamento idraulico altamente reattivo.

Bluerating

Un cocktail al Devil’s Cut

Nuovo locale a Madrid del famoso bartender giapponese Shingo Gokan

Shingo Gokan, celebre bartender giapponese e una delle figure più influenti nel mondo dei cocktail (23° posto in The World’s 50 Best Bars 2023 con SG Club Tokyo e 7° nella lista Bar World 100 di Drinks International), ha scelto Madrid per aprire il suo primo bar europeo.

Si chiama Devil’s Cut e apre nella location di Casa Pueblo, storico bar del quartiere Las Letras, che unisce la tradizione madrilena con l’approccio creativo del mixologist. Bluerating

A SOSTEGNO DEI BAMBINI

Con il progetto #IncluCity, Bnl Bnp Paribas sostiene Save the Children Italia e altre associazioni a Milano, Prato e Roma. In un anno, circa 950 ragazzi hanno beneficiato di percorsi di accompagnamento allo studio, laboratori artistici e culturali.

VIOLENZA ECONOMICA

“Per te cos’è la violenza economica?”. Banca Widiba ha realizzato una serie di mini-interviste, tra cui alla consulente finanziaria Arianna Mingolla, per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema poco discusso ma ben conosciuto da molte donne.

COMMUNITY FINANZIARIE

Nabila è la prima community di educazione finanziaria in Italia con focus sui mercati e sugli investimenti. Dal 2019 aiuta i giovani a prendere decisioni d’investimento consapevoli, supportando anche i professionisti a valorizzare il proprio tempo.

GESTORE E YOUTUBER

Ben Felix è un gestore di portafoglio e chief investment officer presso PWL Capital che, attraverso il proprio seguitissimo canale YouTube, pubblica video relativi agli investimenti, sul processo decisionale finanziario e sul vivere una buona vita.

Flessibilità. Convizioni. Potenziale di rendimento.

PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.

Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Comunicazione di marketing dedicata agli investitori professionali. Questo non è un documento contrattualmente vincolante e la sua emissione non è vincolata da alcuna legge o regolamento dell’Unione Europea o del Regno Unito. Questa comunicazione di marketing non include dettagli sufficienti per consentire al destinatario di prendere una decisione di investimento informata. Il contenuto non costituisce una raccomandazione, né un’offerta di acquisto o vendita di Fondi PIMCO Global Investment Series (GIS). Questo documento si basa su informazioni ottenute da fonti considerate affidabili, ma non comporta responsabilità per PIMCO. Tutti gli investimenti finanziari comportano rischi inclusa la possilibità di perdita di capitale. PIMCO Europe GmbH (società n. 192083) e la filiale italiana di PIMCO Europe GmbH (società n. 10005170963, Via Turati 25/27 (angolo via Cavalieri n. 4), 20121 Milano, Italia)) sono autorizzate e regolamentate dall’Autorità di vigilanza finanziaria federale tedesca (BaFin). La filiale italiana è inoltre soggetta alla supervisione della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). I prodotti e i servizi offerti da PIMCO Europe GmbH sono sono destinati unicamente a clienti professionali e non agli investitori individuali che non devono fare affidamento a questa comunicazione. Gli investitori individuali devono contattare il loro consulente in caso di richieste sugli investimenti e richieste di assistenza finanziaria, legale e fiscale. Il valore degli investimenti e la redditività possono variare e l’ammontare inizialmente investito potrebbe non essere recuperato. Prima della sottoscrizione leggere il Prospetto e il KID disponibili su www.fundinfo.com o presso i Collocatori. PIMCO GIS Income Fund, comparto di PIMCO GIS Funds: Global Investors Series plc è domiciliato in Irlanda. PIMCO è un marchio di Allianz Asset Management of America LLC negli Stati Uniti e in tutto il mondo. ©2024, PIMCO. Tutti i diritti riservati.

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