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RECENSIONI

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SPACE MARKETS

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QUANDO LA TERRA AVEVA DUE LUNE

ERIK ASPHAUG

MILANO, ADELPHI, 2021 PAGINE 445 FORMATO 14,5 X 21,5 CM PREZZO € 28,50

Quando sfogliamo libri e riviste di astronomia, restiamo spesso catturati dalle spettacolari immagini di galassie che si trovano a milioni o addirittura miliardi di anni luce da noi. Talvolta, guardare così lontano ci distoglie dal prendere in considerazione il corpo celeste più vicino a noi, ovvero la Luna. Ed è un peccato, perché il nostro satellite naturale è uno dei corpi celesti più affascinanti del cielo, che possiamo godere anche semplicemente guardandolo a occhio nudo, senza utilizzare strumenti ottici. Per scoprire le meraviglie della Luna, possiamo leggere questo saggio di Erik Asphaug interamente dedicato ad essa e ai suoi aspetti più interessanti. E non si ferma qui, perché - oltre a parlarci della Luna - Asphaug descrive il contesto più ampio del Sistema solare, descrivendone l’evoluzione nel corso del tempo, sin dalla formazione del Sole e attraversando i primi periodi turbolenti, fatti di scontri catastrofici fra protopianeti. Ed è proprio nello scontro di uno di questi corpi celesti con la Terra primordiale che sarebbe nato il nostro satellite, secondo una teoria discussa dall’autore nelle pagine del libro. Erik Asphaug insegna Scienze Planetarie alla School of Earth and Space Exploration dell’Arizona State University. In quanto esperto di formazione ed evoluzione planetaria ha partecipato a diverse missioni della Nasa e non solo. Il suo libro è molto approfondito ed estremamente ricco di dettagli, certamente adatto a chi vuole conoscere più a fondo il nostro satellite naturale, in tutte le sue dimensioni. Un libro per veri appassionati della Luna, che non si accontentano di conoscerne gli aspetti più superficiali o quelli legati alla storia della sua esplorazione e ai progetti futuri, ma che vogliono conoscere più a fondo il modo in cui gli studiosi stanno indagando il suo passato, molto importante per capire anche il presente, in vista dei programmi di colonizzazione. Un passato ancora in parte misterioso e per questo ancora più affascinante.

Massimiliano Razzano

SOGNAVO LE STELLE

CARLA GIULIA BASSANI

MILANO, IL SAGGIATORE, 2021 PAGINE 189 FORMATO 9 X 13,5 CM PREZZO € 15,00

Punta sempre in alto e non tarpare mai le ali ai tuoi sogni. Lo ripete spesso l’astronauta italiano dell’Esa Paolo Nespoli. Una frase che Giulia Carla Bassani, nota sui social (e non solo) come “AstroGiulia”, ha fatto sua da tempo. Un unico, grande sogno: diventare astronauta, sull’esempio di Samantha Cristoforetti, altro suo mito. Giulia Bassani è una giovane di 22 anni di Collegno, il comune ai confini con Torino che ospita le aree in cui sono nati molti moduli della Stazione spaziale e dove sorge il centro spaziale di Altec, pronto per le prossime esplorazioni marziane. Forse ispirata dall’aria di casa, AstroGiulia sa che c’è molta strada da fare, ma ha già intrapreso quella giusta. È laureata in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Torino, parla l’inglese e altre lingue, ha vinto concorsi su progetti spaziali in ambito Esa e Thales Alenia Space. Il tempo libero lo occupa a scrivere libri, di spazio, naturalmente. Dopo il racconto di fantascienza Ad Martem 12 (condito anche di realtà attuali o prossime) e dopo una biografia di Elon Musk, ora pubblica questo “sogno stellare” dal sottotitolo Manuale per i giovani viaggiatori spaziali. Un libro quasi autobiografico, perché narra le esperienze che l’hanno già vista bruciare alcune tappe verso lo spazio. E che possono essere di suggerimento per altri giovani appassionati che desiderano inseguire la stessa strada. Ma il libro racconta anche molti episodi riguardanti le avventure spaziali, alcuni dei quali inediti e divertenti; dalla pipì fatta nella tuta del primo astronauta americano fino agli aspetti più curiosi della vita in assenza di peso delle lunghe missioni di oggi. Tutto questo mentre Giulia continua a sognare le stelle, e non è impossibile che le possa veramente “toccare con un dito”. In fondo appartiene a una generazione per la quale tra vent’anni un viaggio in orbita terrestre potrebbe essere equivalente a un volo intercontinentale di oggi. Anche se AstroGiulia sogna la Luna e Marte, ma anche questo forse sarà meno complicato da ottenere rispetto a quanto sembra oggi.

Antonio Lo Campo

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