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L’Europa per esistere deve essere solidale Lirio Abbate
from L'Espresso 41
by BFCMedia
Lirio Abb at e
Editoriale L’Europa per esistere deve essere solidale
L’aumento senza precedenti dei prezzi dell’energia non è dovuto solo alla guerra, ma anche a speculazioni “intollerabili”. Lo dice il Presidente della Repubblica che chiama i Paesi della Ue a mostrarsi uniti
l’ora delle decisioni e non più della perdita di tempo. Occorre sceg liere in fretta su diversi punti di notevole importanza non solo per g li interessi del nostro Paese, ma per tutta l ’Unione Europea, a cominciare da lla frammentazione del mercato dell ’energ ia, un fronte su l qua le la Ue è chiamata a dare una risposta forte e comune. Che non può solo materia lizzarsi nel price cap a l gas che concorre a lla formazione del prezzo dell ’elettricità, che av vantagg ia a lcuni Paesi a dispetto di molti a ltri. La presidente della Commissione Ue Ursu la von der Leyen deve formu lare una proposta che accontenti tutti i 27. Perché in Ita lia, nel frattempo, le «Specu lazioni intollerabili» come le ha definite il Presidente Serg io Mattarella, su ll ’energ ia minano la coesione socia le, e vanno fermate subito. È un monito forte e v uole scuotere l ’Europa che sembra non trovare l ’accordo su lle misure per frenare il caro-bollette. Per questo il Capo dello Stato sferza la Ue a ritrovare lo spirito di solidarietà creatosi nella reazione a lla pandemia . E lo dice spazzando via l’alibi della guerra in Ucraina che, certo, ha av uto forti ripercussioni sull ’aumento dei prezzi di varie materie, ma il Presidente della Repubblica dice chiaramente che si tratta di speculazioni: «Vediamo che la nostra Europa fatica a esprimere una politica di solidarietà e di coesione sulle conseg uenze economiche e sociali di questa g uerra. Assistiamo a un’ impennata dei prezzi dell ’energia che è attribuibile solo in parte a scarsità di approv v igionamenti, ma trova radice in azioni speculative che minaccia-
Èno la v ita di migliaia di aziende e mettono in allarme tantissime famiglie. A questo va posto rimedio». A ncora una volta il Capo dello Stato deve entrare in campo e far sentire la sua autorevole voce. Lo fa mentre Mario Draghi si prepara a partecipare al suo ultimo Consiglio europeo, e a Roma la premier in pectore, Giorgia Meloni, è impegnata alla formazione della squadra dei ministri che potrebbero scendere in campo entro la fine di ottobre. La preoccupazione del la presidente d i Fratel l i d ’Ita l ia è quel la d i a f f ronta re u na cr isi mu lti for me che spaventerebbe a nche u n leader d i gover no più esper to: u na m iscela tossica d i energ ia e cr isi del costo del la v ita in u n contesto d i g uer ra e m inaccia d i recessione. La stima u f f iciale prel im ina re del l ’ in f lazione a nnua a set tembre era appena sot to i l nove per cento. Le bol let te sono tr ipl icate. Molte at tiv ità com mercia l i e imprend itor ia l i per questi costi sono state ch iuse e i sindacati spingono per u n sa la r io più a lto a i lavorator i. Il f uturo a medio e lungo termine del l ’Ita lia dipenderà da l la squadra di governo, soprattutto per rassicurare i mercati e i par tner del nostro Paese nel la Ue. Però g li a l leati di Meloni, Sa lv ini e Berlusconi, sembrano non g uardare ai conti pubblici e a l la situazione socia le attua le, perché se rispettano le promesse che hanno fatto in campag na elettora le, come la flat ta x , si andrebbe in contrasto con i numeri negativ i del bilancio del lo Stato. Ma forse a loro interessa solo il numero dei posti a tavola .