CASTELLI MAURILIO PACE
Investimenti personalizzati e consulenza dedicata: Kairos la boutique del wealth management
EDITORIAL
Altri 100 di questi PRIVATE
Questo che leggete è il numero 100 di
PRIVATE. Nato alla ne del 2015 come primo magazine italiano interamente dedicato ai protagonisti dell’industria italiana e internazionale del private banking e del wealth management, PRIVATE è diventato cammin facendo, numero dopo numero, il punto di riferimento del settore. “Spegnere” le cento candeline è quindi un atto doveroso e come direttore mi corre l’obbligo di ringraziare anzitutto l’editore BFC
Media per il sostegno a questa iniziativa e naturalmente e in egual misura tutti coloro che hanno contribuito a questo successo, i collaboratori e gli investitori pubblicitari. L’a ermazione di PRIVATE è anche la testimonianza di quanto sia cresciuta l’industria in termini di a dabilità e professionalità nel servizio della clientela di fascia alta. E ciò è arricchito, dal lato del magazine, dal successo dei PRIVATE BANKING AWARDS che giunti quest’anno alla nona edizione premiamo le eccellenze del private banking e del wealth management. Auguri di altri 100 di questi PRIVATE, quindi.
L’anno che sta per concludersi si è aperto con notizie positive per il private banking in Italia, che ha chiuso il primo semestre raggiungendo masse in gestione per 1.196 miliardi di euro (+2,2% sul periodo precedente e +8,5% da inizio anno) e nel secondo trimestre la raccolta netta è stata in forte aumento (+18 miliardi). Quali sono le s de davanti all’industria? Il private
banking è una industria specializzata su clienti segmentati aprioristicamente sulla ricchezza. Ma se si osserva con attenzione l’impatto dell’allungamento della speranza di vita si va oltre il semplice concetto di invecchiamento e si entra con forza nell’“age management” ossia nella capacità di gestire fasce di clientela di erenti per età ma anche nella capacità di far convivere fasce di erenti di private banker. Siamo oltre la semplice gestione di una famiglia private dove coesistono genitori e gli. L’intergenerazionalità qui è intesa in modo estensivo e sarà sempre di più un tema da a rontare dalle banche private con approcci innovativi e di erenzianti sebbene la radice del primo livello di clusterizzazione resti la ricchezza familiare. Come di erenziare e individuare molteplici target all’interno di un unico cluster di clientela private è un compito che può richiedere un radicale ripensamento delle strutture interne centrali e distributive, ripensamento che impone il superamento di assetti organizzativi che sono rimasti stabili, immutati, ssi per molto tempo. Gestire un 30enne professionista è profondamente di erente rispetto al gestire un 80enne a parità di ricchezza o con sostanziali di erenze di patrimonio. Oltre il trasferimento del patrimonio per quest’ultimo, i bisogni che devono essere soddisfatti vivranno in un ulteriore arco temporale di 10-15 anni, ossia un periodo relativamente lungo che espone la banca alle pressioni competitive o alle scelte dei potenziali eredi verso altri intermediari.
anno 10 - numero 11 mensile registrato presso il Tribunale di Milano al n°187 dell’11 giugno 2015
Editore
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Foto by Laila Pozzo
12 Kairos, boutique per vocazione
20 Investimenti nel mattone
26 I paesi più ricchi
28 Speciale 100 numeri
90I cambi di poltrone
102 Dpi in pillole
50It’s Actually Just Physics
54 Dietro i numeri del Pil
56La cultura dell’innovazione
60Derivati Irs in giudizio
82 Rotta insurtech
84 I perché delle scelte
104 The basics of investments
24 Seth Klarman sotto la lente
44Arte tra assurdo e paradosso
48Ubs Gwm adotta
l’approccio ibrido
62 Il futuro è di oro e argento
86Nelle arti decorative prevale la qualità
98 Temi a lungo raggio
65Abiti su misura
66Lusso alpino
68Cavallino rampante
72 Gli Oscar dello sport
78 Giacconi da velisti
80Fratelli coltelli
92 Robbie nuova testimonial di Chanel
96 Nuova scatola per Armani/Dolci
100 Le star dei social
101 Grane fiscali per la Lamborghini
OPINIONISTS & CONTRIBUTORS
ALESSIA ZORLONI
Direttore del master in Art & Luxury Business all’Università Iulm, ha fondato Art wealth advisory, specializzata nell’o erta di servizi di art advisory e nella formazione executive. pag. 44
ROBERTO FALZONI
Nome storico della nanza svizzera specializzata nella gestione dei grandi patrimoni, è fondatore e proprietario di Denarius conseils & Gestion SA, multifamily o ce basato a Ginevra. pag. 62
Socio fondatore e componente del consiglio direttivo dell’associazione Duchini-Studio del pensiero economico, è docente di economia politica all’Università di Torino. pag. 54
ALESSANDRO TAGLIETTI
Portfolio manager presso Denarius Conseils & Gestion, specializzato nella gestione nanziaria dei grandi patrimoni e esperto di data science e intelligenza arti ciale. pag. 62
Laureata all’Università Bocconi, a lungo nell’organico di UniCredit con ruoli di responsabilità crescente, dal 2017 è segretario generale e membro del consiglio di amministrazione di Aipb. pag. 56
ANGELO DEIANA
Presidente di Confassociazioni e Anpib (Associazione nazionale private & investment bankers), è considerato uno dei maggiori esperti italiani di economia della conoscenza. pag. 82
CARBONARO Laureata in Giurisprudenza a Firenze, ha al suo attivo numerose pubblicazioni e partecipa, in qualità di relatore, a convegni di interesse nazionale su tematiche concernenti il diritto del mercato nanziario. È equity partner dello studio Zitiello Associati. pag. 60
MARIA GRAZIA RINALDI
Laureata in psicologia del benessere e iscritta all’albo degli psicologi. Master in Pnl, ha frequentato corsi e seminari su comunicazione e cace, persuasione e public speaking. Da 10 anni si occupa di selezione dei consulenti nanziari e dei private banker. pag. 84
Costruiamo relazioni che durano.
Da oltre 50 anni, ci impegniamo a creare e a rendere più forti le relazioni con i nostri Clienti. Lo facciamo attraverso una consulenza finanziaria che svolgiamo con professionalità, riservatezza e continua innovazione. Da sempre, infatti, mettiamo a disposizione di ogni Cliente le nostre migliori competenze.
L’ora dei premi
Il 14 novembre si rinnova l’appuntamento con i PRIVATE Banking Awards
Riconoscimenti ai professionisti e alle società del pb italiano
DI L.D.O.
Tutto pronto per l’edizione 2024 dei PRIVATE Banking Awards, evento promosso e organizzato da questa testata per premiare professionisti e società che si sono distinti nel corso dell’anno.
Le novità
Best Place to Work, Industry
Testimonial e Top Private Servizi
Wealth Per Pmi. Sono le tre nuove categorie previste per la nona edizione, in programma il 14 novembre a Milano, presso
Palazzo Mezzanotte (sede della Borsa Italiana), a partire dalle 18.30, con la partecipazione dei protagonisti del settore. La scelta di introdurre i nuovi awards risponde alla constatazione dell’evoluzione in atto nel settore. Da una parte c’è la tecnologia che
CATEGORIE 2024
1 ALTERNATIVE INVESTMENTS & CLUB DEAL
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guida i processi di trasformazione, dall’altra c’è il ruolo delle persone, che con le loro competenze e motivazioni possono fare la di erenza. Si è scelto di prevedere anche un premio per chi ha fatto la storia di questo mercato e di introdurre un riconoscimento per la realtà in grado di fornire il miglior servizio alle aziende, nella consapevolezza che il patrimonio dell’imprenditore può essere valorizzato al meglio solo considerandolo nella sua totalità, anche alla luce degli interessi di business.
Evoluzione in corso
I nove anni dei PRIVATE Banking Awards hanno accompagnato la crescita del Private banking italiano, avvenuta sia sottraendo quote di mercato alle strutture tradizionali,
13 FIDUCIARIE
14 INDUSTRY TESTIMONIAL
15 INNOVATIVE & SUSTAINABLE STRATEGIES
16 INNOVATIVE ITALIAN PRIVATE BANK
17 MANAGING DIRECTOR INTERNATIONAL PRIVATE BANK & WEALTH MANAGEMENT
18 PRIVATE EQUITY
19 TOP BANK FOR ENTREPRENEURS
20 TOP INTERNATIONAL BANK
21 TOP MANAGER ITALIAN PRIVATE BANK
22 TOP PRIVATE BANK ADVISOR
sia grazie all’e etto mercato, che negli ultimi anni ha assunto un peso decisivo. Nel tempo sono cresciuti non solo i patrimoni in gestione, ma anche il numero di aziende che se ne occupano e i professionisti che gravitano intorno al settore. L’edizione 2024 prevede complessivamente l’assegnazione di 31 riconoscimenti ai protagonisti del mercato italiano: dai banker alle private bank, dalle società di private equity ai family o ce, dai club deal alle realtà specializzate negli investimenti crossborder, dagli advisor agli avvocati che operano nel settore, dagli specialisti degli investimenti alternativi alle società che maggiormente si sono distinte sul fronte dell’innovazione, sia It, che in termini di business model.
23 TOP PRIVATE BANK FOR TERRITORY
24 TOP PRIVATE MARKETS
25 TOP PRIVATE SERVIZI WEALTH PER PMI
26 TOP SUSTAINABLE PRIVATE BANK
27 TOP WEALTH MANAGEMENT INTERNATIONAL BANK
28 VALUE PROPOSITION INNOVATION
29 WEALTH MANAGEMENT INNOVATION
30 WEALTH PROTECTION
31 WEALTHTECH
Boutique per vocazione
L’acquisizione da parte del gruppo Anima non modi ca l’approccio di Kairos
Castelli (ceo): “Investiamo nelle soluzioni che proponiamo ai nostri clienti”
L’approccio non cambia. L’acquisizione integrale da parte del gruppo Anima lascia immutata la loso a di Kairos, che resta quella di una boutique in grado di seguire da vicino le esigenze dei singoli clienti, con un approccio che guarda alla totalità dei patrimoni familiari, con una prospettiva di medio-lungo periodo. Ne abbiamo parlato con Alberto Castelli e Maurilio Pace, rispettivamente amministratore delegato e direttore generale della società.
Dott. Castelli, è trascorso un anno dall’annuncio dell’acquisizione da parte del gruppo Anima. Come cambia il pro lo di Kairos? Il nostro approccio non cambia, ma indubbiamente aumenta la nostra forza sul mercato sotto tre pro li. Il primo è l’aspetto relazionale: Anima garantisce stabilità e si tratta del miglior viatico per programmare una crescita sostenibile nel tempo. Inoltre, ci consente di contare su maggiori investimenti in tecnologia e talenti, che sono i due fattori chiave necessari per fare la di erenza oggi sul mercato. Il secondo aspetto riguarda il modello di business, che viene confermato
in pieno. Sin dalla fondazione, nel 1999, operiamo come una boutique sartoriale, con un’elevata attenzione all’ascolto delle necessità del cliente, che di cilmente riescono ad assicurare le realtà di grandi dimensioni. Studiamo ogni singola esigenza, discutiamo di aspettative e di propensione al rischio, seguiamo con cura le scelte di allocazione dei patrimoni di coloro che ci scelgono. Quindi c’è il terzo aspetto, l’allargamento delle opportunità di investimento. Anima è un gruppo ricco di competenze e di soluzioni di investimento che mettiamo a disposizione della nostra clientela. Cito come esempio l’ambito immobiliare, attraverso il quale potremo accrescere la qualità del servizio sia in ottica di diversi cazione degli investimenti, sia come supporto consulenziale.
La transizione digitale se da una parte amplia le possibilità proposte alla clientela, dall’altra rende di cile di erenziarsi dal lato dell’o erta. Dovendo indicare un tratto distintivo di Kairos, quale sceglierebbe? Direi la competenza, che ci viene
Con i nostri banker siamo vicini anche sicamente agli investitori, li incontriamo spesso e questo ci consente di cogliere le sfumature che magari non emergono dalle conversazioni a distanza
riconosciuta dal mercato, ma c’è anche un altro aspetto che ritengo importante. Noi manager della società investiamo nelle soluzioni che proponiamo ai clienti. Dunque, se forniamo delle indicazioni, signi ca che ci crediamo davvero.
Sono in pochi a farlo e questo costituisce un vero allineamento di interessi.
Come boutique, mantenete comunque un’o erta limitata di prodotti, vero?
Kairos nasce come una realtà
specializzata nel business degli hedge fund e si è evoluta nel tempo ampliando l’o erta di prodotti e servizi per il wealth management, ma per le ragioni appena spiegate preferiamo o rire solo soluzioni che ci convincono davvero, senza pressioni commerciali.
Abbiamo ra orzato il team di investimento con nuovi talenti, tra cui l’ingresso di Claudio Barberis a capo delle gestioni patrimoniali
Inoltre
Mario Unali, con noi da 15 anni, è il nuovo responsabile investment advisory
Con tante incognite presenti sui mercati, oggi gli investitori, e a maggior ragione quelli facoltosi, chiedono agli specialisti in primo luogo di proteggere i propri investimenti. Anche se la lunga corsa dei listini e i tassi elevatirispetto alla media storica – del reddito sso hanno aumentato l’appetito per il rendimento. Come trovare il giusto equilibrio? Con un’attenta gestione del rischio. Occorrono competenze di mercato, grande focus alla liquidabilità delle posizioni, oltre che diversi cazione del portafoglio e un orizzonte temporale in linea con il pro lo del singolo investitore. Senza dimenticare che tanto gli obiettivi, quanto la propensione al rischio cambiano nel tempo.
Dott. Pace, come descriverebbe in poche righe il modello di business di Kairos?
Siamo una boutique di investimento indipendente focalizzata nella gestione patrimoniale per clienti privati e istituzionali. O riamo soluzioni personalizzate e strategie d’investimento che mirano a ottimizzare i rendimenti in base alle esigenze e agli obiettivi di ciascun cliente. L’elevato livello di attenzione e la sartorialità delle soluzioni o erte consentono di accompagnare il cliente nella gestione del suo patrimonio. La scelta, adottata sin dall’inizio, di integrare asset management e wealth management, seguendo verticalmente tutto il processo di investimento e consulenza, ci consente di fornire
risposte sempre puntuali, in maniera tempestiva. Con i nostri banker siamo vicini anche sicamente agli investitori, li incontriamo spesso e questo ci consente di cogliere le sfumature che magari non emergono dalle conversazioni a distanza. L’elemento distintivo è l’elevata interazione dei nostri clienti con i nostri gestori e analisti, sempre a ancati dai banker.
Quali sono i pilastri di questo modello?
Tre su tutti: le gestioni patrimoniali caratterizzate da un elevato grado di personalizzazione; la consulenza nanziaria slegata da logiche bancarie; i servizi integrati come l’aggregazione patrimoniale, il supporto al passaggio generazionale, utilizzando i migliori professionisti sul mercato, come servizi di tipo bancario, soluzioni duciarie e di family governance. Con l’acquisizione crescono sensibilmente gli spazi per investire, con l’obiettivo di esprimere al massimo il nostro potenziale, bene ciando del supporto delle strutture operative e delle capacità di investimento di un grande gruppo italiano del risparmio gestito. Il riassetto azionario punta all’e cientamento dei processi, a un potenziamento della piattaforma tecnologica e a un ampliamento delle soluzioni di investimento.
Negli ultimi tempi avete investito molto anche sulle competenze. Quali le direttrici?
Abbiamo ra orzato il team di investimento con nuovi talenti, tra
1999
Anno di fondazione della società
5,3
Gli asset under management in miliardi di euro
107 Il numero dei dipendenti
23 Il numero dei private banker
Vediamo spazi per crescere sia tra i clienti oggi seguiti da strutture bancarie tradizionali, le quali spesso faticano a fornire risposte adeguate alle loro esigenze complesse, sia tra i clienti già seguiti da strutture di private banking, in cerca di consulenza specialistica
talenti, in particolare per consulenti e banker da aggiungere al nostro nucleo storico.
questi l’ingresso recente di Claudio Barberis a capo delle gestioni patrimoniali. Si tratta di un gestore con una lunga esperienza nel settore del wealth management, maturata presso primarie società a livello internazionale. Recentemente inoltre Mario Unali, con noi da più di 15 anni, è stato nominato a capo dell’investment advisory, dopo una lunga esperienza nell’u cio di Londra come gestore di strategie di investimento multiasset e alternative. Accanto agli investimenti nelle persone, abbiamo messo in campo risorse importanti nella piattaforma: servizi, software e strumenti di analisi per migliorare l’esperienza del cliente, in modo da contribuire a o rire un servizio completo e altamente personalizzato di piani cazione nanziaria.
Puntate ad attrarre nuove risorse professionali? Se sì, quali caratteristiche devono avere? Vogliamo continuare a essere un soggetto attrattivo per i nuovi
Cerchiamo persone che abbiano elevate qualità umane, prima ancora che professionali, dato che la reputazione costruita negli anni è il nostro asset più importante. L’evoluzione tecnologica ha prodotto grandi cambiamenti in questo settore, ma di fondo è sempre la ducia espressa dai clienti a fare la di erenza. Siamo uno dei Paesi occidentali con il più elevato tasso di risparmio, nel quale si concentra circa il 12% della ricchezza europea. È fondamentale che questo patrimonio venga gestito da mani italiane e con un approccio rigoroso.
Come approcciarsi al cliente private, considerato che solitamente ha relazioni con una pluralità di operatori nanziari? È fondamentale avere una proposizione chiara, messaggio che cerchiamo di trasmettere mantenendo fede all’approccio da boutique a gestione attiva, con idee forti e con un’o erta di soluzioni di investimento distintiva.
Quali sono i vostri obiettivi di crescita?
Oggi contiamo patrimoni in gestione per 5,3 miliardi di euro; per quanto riguarda la parte a erente al business dei private banker puntiamo a una crescita signi cativa, sia attraverso strategie di sviluppo organico che mediante un piano di reclutamento mirato.
Siamo un Paese che genera poca, nuova ricchezza. Su cosa puntate per crescere?
Vediamo spazi per crescere sia tra i clienti oggi seguiti da strutture bancarie tradizionali, che spesso faticano a fornire risposte adeguate alle loro esigenze complesse, sia tra clienti già seguiti da strutture di private banking. Nei prossimi dieci anni assisteremo a un massiccio trasferimento di ricchezza dalla generazione dei baby boomer alla successiva. L’obiettivo è aiutare le famiglie in questo processo, guidandole attraverso la complessità di questo passaggio.
In ne, negli ultimi tempi abbiamo lavorato tanto per mettere a punto dei prodotti dedicati alla clientela più giovane, caratterizzata da un appetito al rischio diverso rispetto a generazioni precedenti.
Il palazzo d’epoca che ospita la sede milanese di Kairos, in pieno centro storico
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Milano, vita frenetica e orgoglio sempre in mano. La competizione è tanta e bisogna essere sempre in forma per affrontare lo stress della vita quotidiana. In una piccola via del centro cittadino, da quasi mezzo secolo Universo offre accoglienza e professionalità in un ambiente esclusivo e private.
Milano, vita frenetica e orologio sempre in mano. La competizione
Milano, vita frenetica e orologio sempre in mano. La competizione è tanta e bisogna essere sempre in forma per affrontare lo stress della vita quotidiana. In una piccola via del centro cittadino, da quasi mezzo secolo Universo offre accoglienza e professionalità in un ambiente esclusivo e PRIVAT. Il
è tanta e bisogna essere sempre in forma per affrontare lo stress della vita quotidiana. In una piccola via del centro cittadino, da quasi
Il titolare Alessandro Scalici, trainer da venticinque anni, accoglie i suoi clienti mettendo a disposizione una palestra completa, uno studio di massoterapia e osteopatia, con tanta esperienza e passione. "I miei clienti sono manager e professionisti che cercano un angolo tranquillo e in esclusiva
da venticinque anni accoglie i suoi clienti mettendogli a disposizione una palestra completa, uno studio di massoterapia e osteopatia, tanta esperienza e passione. ..“I miei clienti sono manager e professionisti che cercano un’angolo tranquillo e in esclusiva dove poter ricaricare le batterie e
dove poter ricaricare le batterie e rimettersi in forma senza lo stress e la confusione dei centri affollati". Universo è una fitness boutique dove il singolo cliente ha tutta l'attenzione e la cura che merita lontano da posti affollati e occhi indiscreti.
da venticinque anni accoglie i suoi clienti mettendogli a disposizione una palestra completa, uno studio di massoterapia e osteopatia, tanta esperienza e passione. ..“I miei clienti sono manager e
la confusione dei centri affollati”.. Una fitness boutique dove il singolo cliente ha tutta l’attenzione
singolo cliente ha tutta l’attenzione e la cura che merita lontano da posti affollati e occhi indiscreti.
Mattone che passione
L’immobiliare attira la clientela private in ottica di diversi cazione
Evoluzione e prospettive del real estate all’interno del family planning
DI VITO ANDREOLA
Cambiano le generazioni e, con esse, i gusti e i desideri degli italiani, ma un obiettivo resta costante nel tempo, l’acquisto di immobili, sia per viverci, sia come forma di rendita.
Ne abbiamo parlato con Manuela Soncini, responsabile Wealth Advisory di UniCredit.
Solitamente il mattone è la principale esposizione nei portafogli degli italiani: vale anche per i clienti facoltosi?
La fotogra a presentata da Banca d’Italia e Istat all’inizio del 2024 mostra che l’asset allocation del patrimonio degli italiani è cambiata negli ultimi anni. Si è infatti ridotto lo squilibrio tra le attività nanziarie e quelle non nanziarie, rappresentate in particolare da immobili. L’immobiliare, da sempre il settore preferito dagli italiani, perde peso sul totale, passando dal 65% del 2011 al 55% del 2022, una essione più che compensata dall’aumento della ricchezza nanziaria.
Ciò si osserva anche sui grandi patrimoni, dove la componente immobiliare tende a diminuire anche in funzione di una crescente
consapevolezza dell’importanza della diversi cazione. La clientela Private e Wealth ha infatti un approccio sempre più strutturato e consapevole all’allocazione delle risorse tra le diverse asset class, includendo l’immobiliare tra gli illiquidi per de nizione e tendendo a contenere l’esposizione complessiva rispetto al passato. Il real estate resta comunque, per cultura e tradizione, un asset class di particolare interesse ed è, ad esempio, tra i primi obiettivi di diversi cazione in caso di liquidity event signi cativi come la cessione di azienda.
Quale ruolo dovrebbe avere il real estate in un portafoglio del pb? Al pari di altre asset class, il real estate ha principalmente una funzione di diversi cazione e di stabilizzazione di valore/ ussi nel medio lungo termine. Tuttavia, il crescente grado di so sticazione del settore sta evidenziando i bene ci di una gestione più attiva, con l’opportunità di includere strategie diverse nella composizione del portafoglio immobiliare. Specie per patrimoni rilevanti riteniamo sia fondamentale includere approcci di tipo core, value
add o opportunistici, con diversi pesi in base al grado di specializzazione del cliente, agli obiettivi perseguiti ed ai cicli di mercato.
Allo stesso modo gli e etti sul patrimonio complessivo dipendono dalle scelte di allocazione settoriale tra diverse tipologie di immobili. Per facilità di investimento e ridotto livello di rischio, il residenziale per i clienti resta spesso la prima scelta, sebbene associato a rendimenti mediamente bassi; anche in questo caso, tuttavia, bisogna porre attenzione all’impatto di tipologie più illiquide come ville o tenute. La ricerca di rendimento spinge poi alcuni clienti verso il commercial real estate che include u ci, retail, logistica/industriale, hotels: immobili che necessitano di un approccio specialistico per gestire il crescente livello di rischiosità associato ai maggiori rendimenti. Dalla nostra esperienza nell’analisi del patrimonio dei clienti rileviamo che non sempre la dimensione complessiva è tale da giusti care l’inserimento di queste tipologie di immobili, che richiedono ticket singoli più rilevanti con conseguente concentrazione di risorse su pochi asset.
C’è poi il tema della diversi cazione internazionale che in campo immobiliare è molto complessa, da attuarsi con investimenti diretti, quindi spesso assente nei portafogli italiani o gestita in modo estemporaneo con singoli acquisti residenziali nelle principali città o destinazioni turistiche. Ne consegue un tendenziale sovrappeso della componente di patrimonio immobiliare allocata in Italia di cui tenere conto nel valutare
l’asset allocation complessiva. Sotto questo pro lo riteniamo che per la maggioranza dei clienti private e wealth solo strumenti di investimento indiretto possano o rire una vera possibilità di diversi cazione internazionale in campo real estate.
Oggi meglio mattone sico o soluzioni d'investimento nanziarie?
Recenti rilevazioni relative alla composizione dell’asset allocation
dei family o ce italiani vedono ancora la prevalenza di investimenti diretti rispetto a quelli indiretti nel real estate tramite fondi immobiliari o Reit. Non esiste tuttavia una dicotomia tra le diverse forme di investimento immobiliare, essendo conseguenza delle diverse situazioni soggettive, familiari e organizzative dei clienti. La presenza di un patrimonio immobiliare per utilizzo personale o di derivazione ereditaria potrebbe comunque far propendere
per a ancare una componente di investimento indiretto che, oltre alla sempli cazione organizzativa, ha il principale bene cio di consentire una diversi cazione sia tipologica che geogra ca, spesso impossibile da raggiungere attraverso singoli acquisti immobiliari diretti; e o re accesso a forme di investimento tipicamente riservate a istituzionali, ad esempio l’alternative debt.
La crescita di interesse verso forme indirette di investimento nel real estate è alimentata anche dal fenomeno del crowdfunding e dei club deal immobiliari. Il primo ha avuto un ruolo soprattutto nel di ondere una maggiore conoscenza di questo tipo di formule di investimento orientate a una clientela indistinta ma in grado di generare interesse anche in ambito Private. Per i grandi patrimoni sono tuttavia i club deal immobiliari a creare maggior interesse, consentendo a clienti quali cati di compartecipare in operazioni value add o speculative con importi più signi cativi, ma modulabili in base alle singole esigenze e senza coinvolgimenti operativi. È un mercato ancora relativamente piccolo in Italia, ma osserviamo che sia nostri clienti che Family O ce stanno sempre più guardando a questo tipo di proposte con attenzione. Fondamentale dal nostro punto di vista è un’adeguata conoscenza da parte degli investitori di variabili in gioco e relativi rischi. A fronte di rendimenti attesi spesso elevati, tipici di operazioni speculative, vi sono diversi elementi
Il nostro approccio al real estate
è anzitutto di carattere consulenziale, con un’esperienza ultraventennale e competenze quali cate nel settore
da considerare: dalla forma in investimento che può essere ad esempio equity, mezzanini o debito, alle diverse strutture tecniche di tutela del capitale e ai meccanismi di distribuzione dei rendimenti. Riteniamo che la logica della diversi cazione sia fondamentale per a rontare anche questo tipo di investimenti.
Come vi state muovendo su questo fronte?
Il nostro approccio al real estate è anzitutto di carattere consulenziale, con un’esperienza ormai ultraventennale e competenze quali cate in campo immobiliare. Seppur in un trend di crescente professionalizzazione, l’immobiliare italiano è ancora percepito come opaco dai nostri clienti; il nostro ruolo di assistenza in questo settore rappresenta quindi un unicum molto apprezzato.
La possibilità di avere un confronto specialistico e indipendente a supporto delle decisioni riguardanti le diverse componenti della ricchezza è una caratteristica centrale nel nostro modello di servizio ed il real estate ne fa parte a tutti gli e etti. I nostri esperti di Wealth Advisory
dispongono di strumenti in grado di mappare l’intero patrimonio dei clienti o delle società a loro collegate per analizzarne la struttura e dare supporto nelle decisioni strategiche relative alla trasmissione, valorizzazione o diversi cazione anche dei beni immobiliari.
Grazie alla presenza del Gruppo UniCredit anche nel settore immobiliare in Italia e all’estero possiamo o rire ai clienti soluzioni di execution di primario livello.
Sul fronte del real estate lending abbiamo sviluppato un ampio spettro di prodotti dedicati che coprono esigenze speci che dei grandi patrimoni, sia a livello personale che imprenditoriale.
La sinergia con UniCredit Subito Casa, inoltre, ci consente di mettere a disposizione dei nostri clienti servizi evoluti che vanno oltre la sola intermediazione, con forte contenuto tecnologico e sempre più rivolti in modo speci co alla clientela Private e Wealth.
Dal punto di vista delle soluzioni di investimento indirette, monitoriamo il mercato con i nostri partner e abbiamo da tempo inserito opportunità di diversi cazione di portafoglio per i nostri clienti.
IL FONDO, CHE GESTISCE ASSET
PER 4 MILIARDI DI DOLLARI,
HA ANCHE ACQUISTATO QUOTE
DELLA SOCIETÀ DI INFRASTRUTTURE
INTERNET SOLVENTUM CORP, SPINOFF DEL SETTORE SANITARIO
DI 3M, DELLA SOCIETÀ DI CONTAINER
PER SPEDIZIONI VERISIGN WILLSCOT
HOLDINGS CORP
E DELLA CONTROLLANTE
DI VERSACE, CAPRI HOLDINGS.
Attento, paziente e disciplinato. Sono le qualità principali riconosciute dagli addetti ai lavori a Seith Klarman, ceo di Baupost Group, insieme a una grande capacità nella gestione del rischio. Nel corso del secondo trimestre l’hedge fund ha ridotto di due-terzi la sua posizione in Alphabet, proprietaria di Google, mentre ha acquisito una quota nella compagnia di assicurazioni sanitarie Humana, puntando sulla ripresa delle quotazioni, scese al minimo dal 2000.
Le origini
Nato nel 1957 a New York, suo padre Herbert è stato un manager della sanità pubblica presso la Johns Hopkins University. Sin da giovanissimo ha avviato piccole attività di business, tra cui la vendita di collezioni di francobolli.
Enfant prodige
All’età di 10 anni ha acquistato la sua prima azione, di Johnson & Johnson, attività alla quale ha dedicato diverse ore delle sue giornate durante l’adolescenza.
Studi
Ha frequentato la Cornell University di Ithaca, nello Stato di New York, laureandosi con lode in Economia, con una specializzazione in Storia economica. Quindi si è specializzato a Harvard, dove è stato compagno di classe di Jeffrey Immelt, Stephen Mandel e Jamie Dimon.
Vita privata
Ama mantenere un profilo basso, tanto che raramente lo si è visto parlare in pubblico o concedere interveniste. Vive con la Beth Schultz Klarman a Chestnut Hill, in Massachusetts. Appassionato di cavalli, ha una scuderia da due decenni, che ha collezionato diversi successi.
Tra i big del settore
Nel 2008, è stato inserito nella Hall of Fame dei gestori di hedge fund di Institutional Investor Alpha. Secondo Forbes la sua fortuna personale è di 1,50 miliardi di dollari. È conosciuto come “Oracolo di Boston”, per analogia con Warren Buffett, definito l’Oracolo di Omaha.
Filosofia
Ha più volte affermato di fare riferimento agli insegnamenti di Benjamin Graham per quel che concerne le strategie d’investimento. Spesso ha spiazzato i colleghi acquistando quote di società in difficoltà, che quotavano con multipli molto bassi.
RANKING
I PAESI PIÙ RICCHI
LA CLASSIFICA DEL PRODOTTO INTERNO LORDO PROCAPITE IN CIMA
C’È IL QATAR, SEGUITO DA MACAO E LUSSEMBURGO
QATAR 143 MILA DOLLARI
MACAO 142 MILA DOLLARI
LUSSEMBURGO 107 MILA DOLLARI
SINGAPORE 84 MILA DOLLARI
BRUNEI 82 MILA DOLLARI
EMIRATI ARABI UNITI 79 MILA DOLLARI
NORVEGIA 66 MILA DOLLARI
SVIZZERA 64 MILA DOLLARI
KUWAIT 63 MILA DOLLARI
ARABIA SAUDITA 62 MILA DOLLARI
SAN MARINO 56 MILA DOLLARI
STATI UNITI 55 MILA DOLLARI
HONG KONG 55 MILA DOLLARI
ANDORRA 53 MILA DOLLARI
144 MILA DOLLARI LUSSEMBURGO
134 MILA DOLLARI MACAO
134 MILA DOLLARI IRLANDA
134 MILA DOLLARI SINGAPORE
112 MILA DOLLARI QATAR
97 MILA DOLLARI EMIRATI ARABI UNITI
92 MILA DOLLARI SVIZZERA
87 MILA DOLLARI SAN MARINO
85 MILA DOLLARI STATI UNITI
83 MILA DOLLARI NORVEGIA
80 MILA DOLLARI GUIANA
78 MILA DOLLARI DANIMARCA
78 MILA DOLLARI BRUNEI
77 MILA DOLLARI TAIWAN
Con l’uscita di novembre 2015 ha preso il via l’avventura di PRIVATE, che con l’attuale numero spegne 100 candeline. Nove anni fa il mercato era molto meno strutturato rispetto a oggi, con buona parte della clientela facoltosa che era ancora seguita dalle strutture tradizionali dei gruppi bancari. Per fare un ra ronto, secondo le rilevazioni dell’associazione di settore Aipb, il 2014 si è chiuso con masse gestite dalle strutture private per 500 miliardi. Alla ne del 2023 l’ammontare è salito a 1.101 miliardi di euro, con una crescita dell’11,2% solo nel confronto con il 2023 (contro appena il +2,4% messo a segno dagli operatori tradizionali). E per l’anno in corso si prospetta un nuovo record, grazie soprattutto alle performance dei mercati nanziari.
Paolo Basilico, fondatore di Kairos, e poi Fabio Innocenzi, all’epoca numero uno di UBS in Italia. Per gli articoli di copertina dei primi due numeri, PRIVATE ha puntato su altrettante gure che hanno fatto la storia del private banking in Italia, l’uno con una boutique, l’altro alla guida di un gruppo internazionale. Due modelli di business che ancora oggi si dimostrano vincenti sul mercato, a evidenziare come non esista un solo approccio vincente per conquistare la ducia della clientela benestante, certezza che non è stata scal ta dall’avanzata della tecnologia.
Prima la digitalizzazione, con i processi di dematerializzazione conseguenti, e oggi l’intelligenza arti ciale nella sua declinazione generativa hanno creato le condizioni per un salto in avanti del livello di consulenza, senza far venir meno la centralità del lavoro dei professionisti in carne e ossa. Di certo c’è che gli investimenti necessari per tenere il passo dell’evoluzione tecnologica hanno creato un discrimine importante nel mercato tra vincenti e perdenti. Il consolidamento che si è visto negli ultimi anni appare destinato a proseguire, non necessariamente seguendo il risiko dei gruppi bancari. Come si è visto con l’Opa lanciata da Banca Generali su Intermonte, c’è spazio anche per l’integrazione tra gestione dei portafogli private, investment banking e ricerca, con l’obiettivo da una parte di seguire il cliente-imprenditore a 360 gradi, dall’altra di migliorare l’expertise negli investimenti riguardanti l’economia reale.
Private Banking Awards
A un anno dalla nascita della rivista, ha preso il via la cerimonia dei PRIVATE Banking Awards, che in questa edizione spengono 9 candeline. L’idea alla base dell’iniziativa è di premiare le eccellenze del mercato italiano del pb, guardando sia ai professionisti, sia alle società, con l’orizzonte di osservazione che via via si è ampliato anche ai consulenti non nanziari come avvocati e tributaristi.
Con l’o erta del private banking che assume sempre più connotazioni distintive rispetto alle strutture bancarie tradizionali, cresce l’importanza dei consulenti del wealth management, che a ancano gli amministratori delegati quando ci sono da de nire le scelte strategiche e si interfacciano con i chief information o cer quando si tratta di adeguare i sistemi informativi all’evoluzione
Il settore della nanza è tra quelli più sbilanciati verso il genere maschile per quel che concerne soprattutto le posizioni di vertice, ma qualcosa inizia a muoversi grazie alla tenacia di un gruppo di banker donne che si fanno strada a livello nazionale e internazionale. PRIVATE dedica un approfondimento alla valanga rosa, con schede alle protagoniste del settore e anche alle banker in rampa di lancio.
Per qualche settimana si è temuto il peggio.
La paralisi di ogni attività economica e il crollo dei mercati nanziari hanno fatto immaginare un disastro senza precedenti, ma nonostante le di coltà, il settore ha tenuto e si è adeguato ai nuovi bisogni, spingendo sull’acceleratore della digitalizzazione, che a conti fatti si è dimostrata un alleato dei professionisti in carne e ossa.
Il post-crisi ha dato il là a un processo di consolidamento del mercato, con alcune realtà di piccole dimensioni che hanno dovuto cedere il passo per la di coltà di mettere in campo risorse adeguate da investire in campo tecnologico e nell’adeguamento all’evoluzione normativa. Intanto sul fronte degli investimenti è decollato il segmento dei private markets, che hanno proprio nel pb il loro mercato di riferimento.
Opportunità o minaccia? È il dilemma che accompagna l’evoluzione dell’intelligenza arti ciale, oggi il più grande motore di cambiamento non solo per il settore, ma per tutta l’economia e la società.
L’esperienza passata dimostra che riuscire a far leva sull’innovazione è la strada migliore per riuscire a valorizzare le competenze professionali. Uomo e macchine viaggiano verso una relazione sempre più stretta.
Spente 100 candeline, PRIVATE si proietta già su quello che sarà il mercato al traguardo del numero 200. Lo seguiremo e lo racconteremo passo passo, in presa diretta con i protagonisti.
INVESTI NEL REDDITO FISSO
Promozione finanziaria. Riservato esclusivamente a investitori professionali. I giudizi e le opinioni espresse nel presente documento appartengono al gestore, salvo laddove diversamente specificato e non costituiscono un consiglio di investimento. BNY Mellon è il marchio aziendale di The Bank of New York Mellon Corporation e delle sue filiali. Documento emesso in Italia da BNY Mellon Fund Management (Luxembourg) S.A. (BNY MFML), una società per azioni (société anonyme) costituita e operante ai sensi del diritto del Lussemburgo con numero di registrazione B28166 e avente
Erwin Wurm, Fat Convertible, 2005. © Erwin Wurm / Bildrecht, Vienna 2024. Foto: Vincent Everarts
L’assurdo e il paradosso
L’Albertina di Vienna celebra i 70 anni di Wurm, maestro della scultura
L’artista usa chiavi di lettura originali per descrivere le preoccupazioni del mondo
C’è tempo no al 9 marzo 2025 per visitare la retrospettiva che l’Albertina Modern di Vienna dedica all’artista austriaco Erwin Wurm in occasione del suo settantesimo compleanno («Erwin Wurm. Die Retrospektive zum 70.
Geburtstag»). Questa mostra riunisce le opere principali di tutta la carriera artistica di Wurm, tracciando un arco che va dalle prime sculture in legno e polvere degli anni Ottanta alle sue ultime creazioni. Erwin Wurm, classe 1954, è il rappresentante di maggior
successo internazionale dell’arte contemporanea austriaca. La sua opera strati cata comprende quasi tutti i generi e spazia dalla scultura materiale all’action art, dal video alla fotogra a, dalla pittura al disegno e al libro d’artista.
Nonostante l’eclettismo, al centro del suo lavoro artistico c’è l’intensa inquietudine per il mezzo scultoreo attraverso il quale accende un ri ettore critico sui meccanismi di manipolazione della società dei consumi e sui loro e etti.
La produzione
“Il mio lavoro è un commento sulla nostra società, a erma l’artista. Utilizzo l’angolazione dell’assurdo e del paradosso per a rontare le preoccupazioni del nostro mondo”. Nel suo lavoro artistico, Wurm si concentra principalmente sugli oggetti che caratterizzano la nostra vita quotidiana. È particolarmente interessato agli oggetti che usiamo per identi carci, siano essi status symbol piccolo-borghesi o oggetti apparentemente banali come l’abbigliamento, che esplora artisticamente dalla ne degli anni Ottanta. L’abbigliamento de nisce e plasma il corpo, ma fornisce anche informazioni sullo status e sullo stile. Molti dei suoi lavori, che siano oggetti quotidiani alienati come le Fat Cars e le Melting Houses, così come i vestiti che “prendono vita” e fanno a meno di chi dovrebbe indossarli, sono diventati icone dell’arte contemporanea e hanno assicurato all’artista un posto permanente nella storia dell’arte.
La carriera
Le opere di Erwin Wurm sono da tempo oggetto di mostre personali in vari musei internazionali. I più rinomati musei e collezioni di tutto
IL SUCCESSO NELLE ASTE INTERNAZIONALI
1Fat Car (2001) Scultura 2014 Christie’s New York $150.000
2Mutter (2014) Scultura (bronzo) 2017 Dorotheum Vienna $141.346
3Fat Car (2001-2004)Scultura 2017 Christie’s Amsterdam $140.828
4Mutter (2014) Scultura 2023
Sotheby’s New York $140.000
5Fat Car (2004-2005)Scultura 2020 Sotheby’s New York $130.000
6Fat Car Scultura 2014 Sotheby’s Parigi $129.333
7Fat Car (2001-2004)Scultura 2020 Sotheby’s Svizzera (asta online) $126.735
8Fat Car (2001-2004) Scultura 2013 Christie’s Londra $124.960
9Fat Car (2004-2005) Scultura 2020 Sotheby’s Regno Unito (asta online) $104.771
10 The artist who swallowedScultura 2012 Sotheby’s the world (2006) Londra $94.212
il mondo possiedono e presentano le sue opere, tra cui la National Gallery of Victoria a Melbourne, l’Österreichische Galerie Belvedere a Vienna, il Centre Pompidou a Parigi, il Museum Ludwig a Colonia, il Kunsthaus Zürich e il Solomon R. Guggenheim Museum a New York. Nel 2017 è stato scelto per rappresentare il suo paese, l’Austria, durante la 57a Biennale di Venezia, dove ha presentato le sue performative One Minute Sculptures al Padiglione Austriaco. Fino al 24 Novembre 2024 l’artista austriaco sarà presentato anche
a Venezia nel suggestivo Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana di Piazza San Marco con una mostra personale dal titolo “Deep”.
Il mercato
Il mercato delle opere di Erwin Wurm ha mostrato un andamento altalenante, con un picco di fatturato nel 2021 che ha superato gli 800.000 dollari, seguito però da un drastico calo nel 2022. Nonostante questa essione, il suo mercato rimane saldamente radicato in Austria, dove si concentra più
dell’80% degli scambi. Negli ultimi dieci anni, i prezzi delle opere di Wurm hanno oscillato generalmente tra i 10.000 e i 50.000 dollari, con alcune vendite che hanno superato i 100.000 dollari. Le sculture dominano il suo mercato, rappresentando l’84% delle vendite complessive. Particolarmente rilevante è la serie Fat Cars, una delle più iconiche di Wurm, che riesce a superare quasi sempre la soglia dei 100 mila dollari. Erwin Wurm è rappresentato dalla galleria addaeus Ropac e da Konig Galerie e vive e lavora a Vienna.
Modello ibrido
Ubs Gwm eredita da Credit Suisse l’approccio alla consulenza
I tied agents si a ancano ai client advisor, lavorando in sinergia
Un modello a metà strada tra client advisor e promotori nanziari. È la scelta fatta da Ubs Gwm Italia, di fatto ereditando l’approccio di Credit Suisse, acquisita nel 2023
dalla concorrente, quando viaggiava in acque molto agitate.
La scelta della struttura guidata da Giovanni Ronca è motivata dall’obiettivo di potenziare la rete
di professionisti con l’introduzione di una gura che negli ultimi anni è sempre più apprezzata in Italia e che si impegna nella crescita e nello sviluppo di nuovi clienti e nella delizzazione di quelli esistenti. I tied agents di Credit Suisse attualmente operativi nelle città di Milano, Roma, Firenze, Modena e Parma si a ancheranno ai client advisor, creando un modello sinergico. “In qualità di leader nella gestione dei patrimoni a livello globale, siamo costantemente impegnati per o rire alla nostra clientela servizi sempre migliorati e per continuare a ra orzare il nostro ruolo in Italia, per noi un mercato chiave”, racconta Rocca. Il manager rivendica che questa posizione di leadership si è ra orzata ulteriormente nel corso dell’ultimo anno grazie all’acquisizione di Credit Suisse, “che ci permette di o rire una consulenza ancora più completa, personalizzata ed evoluta, sempre mettendo a disposizione le nostre competenze globali, una profonda conoscenza dei mercati locali, e una gamma di servizi e soluzioni di investimento a tutto tondo”.
It’s Actually Just Physics
Chips are much more than a collection of transistors, although they clearly are King A precise understanding of each component is required before next steps are taken
BY JOHN BELL (Abbiamo lasciato il testo in inglese per cogliere le sfumature del contenuto, n.d.r.)
Past month’s column introduced conductivity and sketched out the basic idea of a transistor to illustrate how fundamentally inseparable are semiconductivity and transistors. However, the sketch I drew of the transistor is incomplete at best and erroneous at worst.
More than Transistors
Having an accurate understanding of modern transistors and how they interact with other components is not an optional – it’s mandatory. First and foremost, I have only mentioned transistors in the previous column but, at the very minimum, there are at least two additional components (amongst the many) that are worth mentioning: resistors and capacitors Resistors, inevitably, resist the ow of electric current while capacitors either store or release electrical energy whenever needed in the circuit.
Together, they serve a whole host of crucial functions. e right amount of voltage must get to the di erent parts of the chips – resistors help with that by controlling voltage and current
ow. Chip components turn on and o all the time – capacitors, small energy storages, supply or absorb current whenever needed, ensuring stable voltage throughout the chip. e signal must be stable and clean across the chip – resistors and capacitors reduce oscillations and lter out noise to achieve that result.
Expensive Burgers
Second, modern chips are integrated circuits. Or better, chips are the packaged integrated circuit, being made up of the actual integrated circuit (made up of silicon), the so-called package substrate (made up of special plastics or ceramic) on which the integrated circuit (also called “die”) is mounted upon (to provide structural support and electric connections) and the two united and protected by a protective shell. In the context of the column, one could de ne an integrated circuit to be a (tiny) electronic circuit that is made from a single silicon wafer on which all the components have been etched. In other words, transistors, resistors, capacitors and all the other components
are not each cut out separately (that is, they are not “discrete components”) and then connected together but they are actually all manufactured on a single piece of silicon.
Authorised Doping
ird, modern transistors are more complex than what I wrote in the previous column (who would have guessed). Sources, drains and channels are not simply made up silicon and the di erence in potential between the parts doesn’t simply fall from the sky. ere are two types of modern transistors –n-channel MOSFET or p-channel MOSFET (where MOSFET stands for Metal–Oxide–Semiconductor Field-E ect Transistor, which have largely replaced the original BJT - Bipolar Junction Transistor –especially when it comes to digital circuits). “Doping” is the common characteristic between the two types – “doping” refers to the idea of injecting otherwise neutral blocks of semiconductor material (which later become source, drain and substrate) with “dopants” to alter the electron balance between
PCHANNEL ENHANCEMENT MOSFET
source/drain and the substrate. In particular, in n-channel MOSFETs, source and drain are negatively doped (electron donors) while the substrate is positively doped (electron acceptors). Evidently, in p-channel MOSFETs, everything is reversed. e functioning of the MOSFETs is similarly mirrored. In case of an n-channel MOSFET, when the voltage of the gate goes above the determined threshold, the resulting electric eld attracts electrons from
the donors-rich source towards the positively-doped substrate (creating the already-mentioned “channel”) and towards the drain. Evidently, in p-channel, the mechanism is the same but with inversed potential (that is, when the voltage of the gate goes below a determined threshold).
To reformulate, the gate, through the electric eld, actively “creates” the “channel” which, otherwise, would simply be a positively-doped substrate. ese days, MOSFETs
are actually combined in CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor) – two opposite MOSFETs being actually connected together brings a number of advantages which are beyond the scope of the column. Su ce to say that transistors have become smaller and smaller and smaller and smaller (once again, the details of the designs, FinFETs and GAAFETs, that have made this possible are beyond the scope of the column). And, really, what has gotten smaller and smaller and smaller and smaller has been the distance between source and drain (or gate lenght).
Can’t Have the Cake Fourth, and strictly related to third, the reduction in transistor’s size brings about a decrease in power, space and increase in performance. Which brings us to a general principle that has dictated and dictates the evolution of chips –ideally, the next chip should require less power, space and have better performance than the previous one. However, that is usually not possible – one of the two dimensions has to give for the others to improve. And, usually, a fourth dimension (cost) has to give as well. PPAC (Power, Performance, Area, Cost) considerations have been at the front and centre of any chip ever designed. What happens when those have been dealt with, and it’s time to get into the nitty-gritty, well, that is the topic of the next column.
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Dietro i numeri
Luci e qualche ombra nella revisione al rialzo del Pil per il 2021/2023
Ci sono problemi strutturali che non possono più essere rinviati
L’Istat ha pubblicato l’usuale aggiornamento dei dati sul Pil italiano per il periodo 21-23. Ne sono uscite alcune positive notizie, ma ovviamente c’è anche il rovescio della medaglia e la conferma di alcune vecchie debolezze del Paese.
Crescita oltre la media Ue Le notizie positive non sono poche e neanche di piccola rilevanza. In sintesi, è emerso che nel periodo post Covid l’Italia è cresciuta di più della media Ue e in particolare è cresciuta di più, molto di più, dei Paesi usualmente utilizzati quali comparables: Francia e Germania. In particolare, la crescita cumulata del periodo 21-23 in Italia è stata pari al 13,2%, in Francia è stata pari al 10,4%, in Germania è stata pari al 4,4%. Questa circostanza non si
è mai veri cata da quando è stato introdotto l’Euro: negli ultimi 20 anni l’Italia ha sempre costantemente sottoperformato: rispetto la media Ue, la media dell’aera euro, la Francia e la Germania. Non è un dato da sottovalutare, né deve essere sminuito dalla considerazione che forse la nostra economia potrebbe essere cresciuta di più perché era scesa di più durante il Covid. Nel passato era sempre successo l’inverso: l’Italia scendeva di più e poi cresceva di meno. Punto.
L’incremento del Pil ha fatto anche molto bene al rapporto debito - Pil, sceso di ben 20 punti percentuali dal picco della pandemia: dal 154% del 2020 al134% del 2023 (sempre però ad un livello di cilmente sostenibile).
Entrando nel dettaglio, la crescita
è stata robusta nel 2021 (+8.9%) e nel 2022 (+4,7%), acca nel 2023 (+0.7%).
Il rovescio della medaglia
Lo slancio sembra esaurito. Agli esegeti dei numeri le valutazioni sulla correlazione tra Governi (Draghi e Meloni) e Pil.
Il rovescio della medaglia: a dispetto delle buona performance generale, il valore aggiunto dei settori nanziari e assicurativi ha registrato nel periodo 21-23 una variazione negativa del 7,6%. In particolare, il solo 2023 ha registrato un decremento del 6,6%. Un dato da indagare. Le vecchie debolezze: per la prima volta il Pil in volume ha raggiunto i livelli del 2008. Quindici anni senza crescita. La più lunga stagnazione della storia del Paese.
La cultura dell’innovazione
La ducia è l’architrave della relazione tra risparmiatore e private banker
La tecnologia è utile nella misura in cui consente di ra orzare questo legame
Nel mondo del private banking, la ducia e la relazione personale sono da sempre elementi centrali. I clienti si a dano ai consulenti non solo per la loro competenza tecnica, ma anche per il rapporto di ducia che si è creato attraverso la reciproca conoscenza.
Legame di reciprocità
La ducia che si costruisce nel tempo, si basa sulla capacità del consulente di comprendere le esigenze speci che del cliente e di o rire soluzioni che rispondano in modo e cace ai suoi bisogni. Tuttavia, anche per il private banking vale l’a ermazione di Je Bezos secondo cui “I clienti sono sempre, meravigliosamente, straordinariamente insoddisfatti, anche quando dicono di essere contenti. Anche se non lo sanno ancora, i clienti vogliono qualcosa di meglio”. Infatti, il private banking accompagna sempre di più l’attività relazionale con strumenti innovativi, che aiutano a migliorare la qualità del servizio o erto lungo due direttrici: personalizzazione e trasparenza.
L’It accresce la personalizzazione Con l’uso di strumenti come l’intelligenza arti ciale (IA) e il machine learning è possibile aumentare la personalizzazione dell’esperienza del cliente. I consulenti possono ottenere una conoscenza più approfondita delle esigenze nanziarie del cliente, analizzando dati complessi in
modo rapido ed e ciente. Questo permette di elaborare proposte di investimento sempre più su misura, che tengano conto non solo delle preferenze dichiarate dal cliente, ma anche di informazioni comportamentali che emergono dall’analisi dei dati. Il risultato è una consulenza altamente personalizzata, che ra orza la relazione di ducia tra cliente e consulente, dimostrando come le sue necessità vengano comprese e in alcuni casi anche anticipate attraverso un approccio proattivo.
L’adozione di piattaforme digitali avanzate o re poi una maggiore trasparenza nella gestione del portafoglio. I clienti possono accedere in qualsiasi momento ai dati relativi ai loro investimenti, monitorando l’andamento in tempo reale e ricevendo report personalizzati che illustrano con chiarezza e trasparenza l’evoluzione delle performance. Questo livello di trasparenza non solo aumenta la ducia del cliente, ma contribuisce a migliorare la qualità percepita del servizio.
La piani cazione necessaria
Un cliente che può controllare direttamente i propri investimenti è più consapevole delle scelte nanziarie fatte, ha la sensazione di essere più coinvolto nella gestione del patrimonio e migliora nel tempo la propria cultura nanziaria così da poter accedere a investimenti più complessi ma con migliori opportunità di performance.
USE CASE INTELLIGENZA ARTIFICIALE
AI COME STRUMENTO DI CONOSCENZA: LE BANCHE STANNO TESTANDO IL VALORE DELL’AI PER OFFRIRE UN MODELLO DI CONSULENZA SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATO
USE CASE AI GIÀ ADOTTATI / IN ADOZIONE
CON RIFERIMENTO AGLI STRUMENTI DI AI E ML, INDICARE LE SOLUZIONI ADOTTATE E IL RELATIVO GRADO DI SVILUPPO
CRM per raccoglier insight sui client
Segmentazione evoluta clienti
Data enrichment profilo clienti (KYC, MIFID, IDD)
Reportistica evoluta e personalizzata in logica story telling
Proposte di investimento personalizzate
LE APPLICAZIONI DI AI RIGUARDANO PRINCIPALMENTE IL SUPPORTO PER UNA PIÙ APPROFONDITA CONOSCENZA DEL CLIENTE NELLA FASE DI ONBOARDING E LA PERSONALIZZAZIONE DELL’OFFERTA
Ribialanciamento dei portafogli a supporto dei PB
Ribilanciamento dei portafogli a supporto advvisory
Campagne di marketing/commerciali personalizzate
Ribilanciamento portafogli a supporto dei clienti
L’innovazione non è tuttavia esente da rischi. L’indagine condotta nel mercato del private banking da Aipb con Supernovae Labs ha evidenziato vantaggi signi cativi quanto ambiti di criticità, soprattutto nell’impiego dell’intelligenza arti ciale. In primo luogo, la sicurezza dei dati e la gestione della privacy rappresentano una priorità di cybersecurity in caso di utilizzo dell’AI generativa a cui va aggiunta la scarsa trasparenza degli algoritmi di AI, spesso percepiti come “scatole nere” che possono
portare a fenomeni di riduzione della ducia dei clienti. In ne, alcuni operatori temono che una dipendenza eccessiva dall’AI possa limitare la capacità decisionale autonoma del consulente. In conclusione, nel private banking l’innovazione non viene vista come una minaccia alla relazione personale, ma come un’opportunità per ra orzarla. Attraverso l’adozione di strumenti digitali e soluzioni avanzate, i consulenti possono migliorare la personalizzazione
EMERGE TUTTAVIA UNA FORTE POLARIZZAZIONE TRA CHI HA GIÀ ADOTTATO STRUMENTI AUTOMATICI DI RIBILANCIAMENTO DEI PORTAFOGLI E CHI ANCORA OSSERVA/RIFIUTA LA POSSIBILITÀ
delle proposte, aumentare la trasparenza e l’e cienza operativa, garantire una comunicazione più immediata e continua con i clienti. Come a ermava Peter Drucker, “la tecnologia è solo uno strumento; ciò che conta è come le persone lo usano”.
Segretario generale Aipb (Associazione Italiana Private Banking)
Derivati Irs in giudizio
La Corte di Appello di Milano si è pronunciata su un contratto interest rate swap
La sentenza orienterà la Giurisprudenza nel contenzioso relativo alla materia
Con la sentenza n. 2278 del 5 agosto 2024, la Corte di Appello di Milano si è pronunciata sulla validità di un contratto derivato interest rate swap di tipo plain vanilla, discostandosi signi cativamente dall’orientamento, ormai piuttosto consolidato, espresso negli ultimi anni dalla Corte di Cassazione, ampiamente seguita poi dai giudici di merito, che ha di fatto messo
in crisi il mercato dei derivati nel nostro Paese.
Posizione ribaltata
La Corte di Appello ha infatti riformato integralmente la pronuncia di primo grado del Tribunale di Milano, che sulla scia dell’orientamento di cui sopra aveva dichiarato la nullità del derivato per mancanza di causa, quale
conseguenza della ritenuta assenza di copertura dell’IRS, nonché per l’omessa indicazione del mark to market e degli scenari probabilistici. La sentenza di appello ha tuttavia ribaltato completamente la decisione del primo giudice, sulla base di una serie di a ermazioni molto rilevanti. In primo luogo, ha ritenuto che la funzione di copertura del derivato IRS rispetto al leasing sottostante
fosse comprovata dalla elevata correlazione tra i due contratti, e ciò sebbene non vi fosse tra gli stessi una perfetta sovrapponibilità, in ragione della presenza – nel solo leasing – di una clausola oor.
Orientamenti Consob
Si tratta di una presa di posizione importante e corretta anche alla luce di quanto previsto dalla comunicazione Consob n. 99013791/1999 espressamente richiamata, che richiede appunto una “elevata correlazione tra le caratteristiche tecnico- nanziarie (scadenza, tasso d’interesse, tipologia etc) dell’oggetto della copertura e dello strumento nanziario utilizzato a tal ne”, ma non una perfetta sovrapponibilità. Ciò ha consentito di contestare la decisione del Tribunale sulla presunta mancanza di causa del derivato e di a ermare la presenza nell’operazione di un interesse meritevole di tutela. La Corte ha poi a ermato che quando la banca indica nel contratto tutti i costi dell’operazione, distinguendo la componente remunerativa e quella di copertura del rischio di mercato, in assenza di costi ulteriori, deve ritenersi che il mark to market sia stato chiaramente esplicitato, con ciò facendo venire meno anche l’altro pilastro dell’orientamento della Cassazione.
Il peso dell’omessa informativa Ma soprattutto, si è a ermato che “l’omessa informativa in merito
agli scenari probabilistici, di cui a SS.UU. 8770/2020, non assume rilevanza quando il contratto in derivati del quale si controverte è rappresentato da un’operazione plain vanilla di obiettiva semplicità, nella quale gli esiti attesi sono immediatamente veri cabili (ad esempio, esaminando la tendenza dei tassi euribor, pubblicati su siti internet facilmente accessibili)”. Tale pronuncia è particolarmente signi cativa perché impatta su quello che è probabilmente il pro lo più spinoso tra quelli usualmente invocati dalla Cassazione a fondamento delle pronunce di nullità in materia di derivati. Infatti, se il tema del mark to market può essere smarcato indicando nel contratto tutti i costi del medesimo, con ciò risolvendo anche la questione degli eventuali costi impliciti, la ritenuta necessità degli scenari probabilistici è da sempre la principale criticità del contenzioso in tema di derivati.
Il buco normativo È bene infatti ricordare che trattasi di un requisito che la normativa di riferimento non prevede e non conosce, nel senso che non esiste neppure una de nizione di “scenario probabilistico”. Al più è previsto, per i contratti derivati negoziati con la clientela al dettaglio, l’indicazione nei c.d. Kid (documenti che gli intermediari predispongono e consegnano ai clienti quando negoziano o distribuiscono prodotti pre-assemblati) degli “scenari
di performance”, che sono ben diversi dagli scenari probabilistici, in quanto illustrano soltanto quali sarebbero gli obblighi di pagamento a carico delle parti in determinate condizioni di mercato (criterio del “what if”).
E quindi, trattandosi di requisito di fatto inesistente e neppure de nito (sebbene la Cassazione – unica in Europa – lo ritenga essenziale addirittura per la validità del contratto), il mercato da tempo si interroga su come in e etti esso debba essere rappresentato ed esplicitato nella modulistica dei derivati.
Le conclusioni
Appare quindi particolarmente signi cativa una sentenza come quella in commento, in cui sostanzialmente si dice che l’indicazione degli scenari probabilistici diventa irrilevante nei derivati plain vanilla, ossia semplici (quali sono buona parte dei derivati di copertura sui tassi), in cui gli esiti dell’operazione sono facilmente veri cabili esaminando l’andamento ad esempio del tasso euribor, che è immediatamente fruibile da tutti. È chiaro infatti che, se tale orientamento venisse seguito, diventerebbe assai più agevole per il mercato proporre e soprattutto difendere derivati plain vanilla quali quelli a copertura dei tassi.
*Partner ADVANT Nctm
Futuro dorato e argentato
Il trend rialzista sui metalli punta a nuove vette, in focus argento e miniere
Banche centrali, geopolitica e calo dei tassi d’interesse spingono a favore
I metalli preziosi sono stati un tema ricorrente delle nostre analisi: già dal settembre 2022 e nella asset allocation proposta ad inizio 2024 abbiamo sottolineato il forte potenziale su questa classe di attivi. Ad oggi la nostra tesi è stata confermata, superando livelli chiave come i 2700 dollari l’oncia per l’oro e 33 dollari l’oncia per l’argento, con rendimenti rispettivamente del 33% e 41% da inizio anno. Anche le miniere, tracciate mediante l’Etf VanEck gold miners, sono salite del 41%. Il movimento è avvenuto sull’onda della politica di riduzione dei tassi da parte delle banche centrali: calando il rendimento delle obbligazioni, si annulla il costo opportunità di detenere l’oro, che resiste all’in azione ma non genera interessi. Fondamentale è stato anche il fenomeno della “dedollarizzazione”, con le banche centrali dei paesi emergenti, in
particolare la Cina, che hanno acquistato oro in grande quantità, per diversi care le proprie riserve rispetto al dollaro.
Le nostre previsioni
Ad oggi, nonostante il forte rialzo registrato sui metalli preziosi, ci attendiamo che il trend rialzista possa continuare nel medio termine, con livelli target di 3000 dollari l’oncia sull’oro e 40 dollari l’oncia sull’argento. La nostra ducia è supportata da quattro punti fondamentali. In primo luogo, la politica di riduzione dei tassi da parte di FED e BCE è destinata a proseguire, dato che l’in azione si attesta su livelli più moderati, mentre la crescita economica è in fase di decelerazione. In secondo luogo, il mondo è entrato in un regime di forte tensione e incertezza sul fronte della geopolitica; pensiamo ai con itti in Ucraina
e Medio Oriente. Si tratta di uno scenario che tipicamente spinge la domanda per i beni rifugio, come l’oro. Consideriamo, inoltre, che le divisioni tra Occidente e Oriente sono proprio alla base della già citata “de-dollarizzazione”, un fenomeno destinato a durare nel lungo termine e a spingere la domanda per l’oro: se i principali paesi emergenti spostassero solo un ulteriore 5% delle proprie riserve da dollaro a oro, l’e etto sarebbe pari ad un aumento di oltre il 70% della domanda annua per il metallo. Come terzo punto, sottolineiamo la perdita di ducia rispetto alle monete dei principali paesi, a fronte della politica di de cit fuori controllo attuata dai governi, che continuerà a spingere la perdita di potere d’acquisto da parte delle monete: l’oro, con la sua capacità di resistere all’in azione, o re protezione da questo rischio e
bene cerà di una domanda in aumento. Come ultimo punto, consideriamo in ne che l’interesse degli investitori per l’oro è stato nora piuttosto modesto (gli acquisti sono venuti soprattutto dalle banche centrali), come tracciato dal capitale investito negli Etf che seguono i metalli preziosi. Da maggio 2024 questa tendenza ha registrato un’inversione, aggiungendo un importante supporto al rialzo dei prezzi. Nel caso dell’argento, si aggiunge anche un forte potenziale nella domanda industriale
per il metallo, che è utilizzato nell’infrastruttura elettronica legata al mondo dell’intelligenza arti ciale.
L’e etto dollaro
Fino ad ora, i rendimenti per gli investitori in metalli preziosi sono stati ancora più forti in euro rispetto che in dollari: dal 2021, i guadagni di oro e argento in dollari sono stati di 43% e 28% rispettivamente, mentre in euro del 61% e 44%. Nel medio termine, ci attendiamo un allineamento dei rendimenti in dollari, in quanto la moneta statunitense
andrà incontro ad un graduale calo: essa è sopravvalutata rispetto alle principali valute (del 57% contro l’euro in termini di potere d’acquisto) e vedrà ridursi i di erenziali di tasso di interesse a suo favore. Il fenomeno sarà positivo in generale per il prezzo dei metalli preziosi, dato che sono essi sono inversamente correlati al dollaro; inoltre, per gli investitori europei, risulta ad oggi conveniente esporsi anche ai metalli denominati in dollari, per bene ciare del movimento sulle valute.
Le prospettive per gli investitori Pur rimanendo fortemente convinti del potenziale dell’oro di apprezzarsi ulteriormente, ai livelli attuali vediamo maggiori opportunità su argento e miniere, che sono rimasti nettamente indietro e potrebbero e ettuare un movimento di recupero: pensiamo che dal 2021 le miniere sono salite del 20%, mentre l’oro ha guadagnato il 43%; tipicamente, nelle fasi di rialzo, esse tendono a moltiplicare di 2-3 volte il rendimento sul metallo. La sottovalutazione è ancora più chiara se osserviamo che dal 2007 le miniere sono rimaste indietro di quasi 80% rispetto al metallo. Per gli investitori, sottolineiamo la maggiore volatilità di argento e miniere rispetto all’oro: è fondamentale a darsi a gestori professionisti, capaci di investire in questi mercati tramite una gestione attiva. Nell’ambito delle miniere, preferiamo investire tramite fondi specializzati, piuttosto che concentrare il rischio sulle azioni di singole società.
BRAND FOR COMMUNITY
MAGAZINE / EXPERIENCES / EVENTS / WEB / NEWSLETTER / SOCIAL
BFC MEDIA, PRESENTA L’EDIZIONE ITALIANA DI ROBB REPORT, IL BRAND EDITORIALE PIÙ FAMOSO AL MONDO PER IL LUSSO E IL LIFESTYLE. UN PROGETTO MULTIMEDIALE CHE COMPRENDE IL MAGAZINE, IL SITO ROBBREPORT.IT ED ESCLUSIVE EXPERIENCES. UN’OPPORTUNITÀ PER PROMUOVERE IL MEGLIO DELLA CREATIVITÀ DEL MADE IN ITALY IN TUTTO IL MONDO.
ABITI SU MISURA
Casa Za arano è un nuovo atelier al centro di Milano
Un luogo senza tempo per progettare un guardaroba personalizzato
A Milano, nel centralissimo corso di Porta Venezia, ha aperto le porte Casa Za arano, atelier che consente di studiare e realizzare il proprio guardaroba su misura. Un progetto realizzato su iniziativa di Niccolò Za arano, il quale ha voluto realizzare uno spazio nel quale la tradizione sartoriale incontra lo stile contemporaneo. All’interno di un cortile della Vecchia Milano, è possibile ammirare il lusso che sposa l’otium, tra un calice di bollicine e una chiacchierata. Niccoloza arano.com
LUSSO ALPINO
Il Carlton di St.Moritz si è rifatto il look a dandosi al progettista Rampazzi
Disponibili 60 suite, tutte caratterizzate dal massimo del comfort
111 anni
Aprirà per la stagione invernale il 6 dicembre prossimo con una nuova veste l’hotel Carlton di St.Moritz, che ha 111 anni di storia. La meta per i turisti più esigenti si è rifatta il look, a dando il design degli interni a Carlo Rampazzi. La struttura, premiata con le 3 chiavi Michelin e che presenta all’interno il ristorante stellato Da Vittorio, dispone di 60 suite spaziose, arredate con mobili di ispirazione classica, con colori contemporanei, audaci e coordinati. Tutte le camere sono dotate di servizi di lusso moderni, bagni in marmo, il tutto accompagnato da una splendida vista sul lago e sulle Alpi. Schuggencollection.ch/de/hotel/carlton-hotel - Prezzo: n.d.
LA SPA SUPERLUSSO
Quasi mille metri quadrati tra piscine, saune e aree relax. Disposta su tre piani, la Carlton Spa è uno spazio per rilassarsi, dedicarsi a una pratica di yoga guidata o a darsi alle mani esperte dei massaggiatori presenti.
PACCHETTO POLO
L’albergo ha predisposto un pacchetto vip per soggiorni dal 23 al 27 gennaio 2025 dedicato a tutti coloro che vogliono vivere da vicino la 40esima edizione del torneo di polo di St.Moritz, che si svolge a pochi passi dalla struttura. Oltre al servizio di maggiordomo e concierge, è previsto il trasferimento in limousine verso l’evento, con ritono.
CAVALLINO RAMPANTE
Ferrari con il V12, il motore aspirato viene abbinato all’alimentazione elettrica
La gran turismo garantisce prestazioni eccezionali all’insegna della sostenibilità
Una tradizione che si rinnova all’insegna del full hybrid. Senza perdere di vista la nuova ondata delle alimentazioni green, Ferrari valorizza il suo V12 aspirato aggiornandolo alle ultime normative antinquinamento Euro 6E e lo celebra dedicandogli letteralmente il nome della sua nuova super gran turismo a motore anteriore centrale, la Ferrari 12Cilindri. Il motore termico, grazie a soluzioni innovative, raggiunge 300 CV per ogni litro di cilindrata. Ferrari.com - Prezzo: a partire da 392.320 euro
LA TRAZIONE INTEGRALE
È OTTENUTA GRAZIE
AI MOTORI ELETTRICI ANTERIORI, OGNUNO DA 142 CV.
FORZA 5
Nelle ultime settimane, Manifatture Sigaro Toscano ha lanciato nuovi prodotti
Dalla collaborazione con la Gdf alla Quadrilogia di prodotti fatti a mano
Cinque nuovi sigari in arrivo da Manifatture Sigaro Toscano, l’azienda guidata dall’a.d. Stefano Mariotti. Grazie a una collaborazione con la Guardia di Finanza, che quest’anno celebra i suoi 250 anni, a inizio ottobre è stata lanciata un’edizione limitata, ispirata al Grifone, animale mitologico ed elemento centrale dello stemma araldico del Corpo posto a tutela delle casse dello Stato. Negli stessi giorni, poi, è stata lanciata Quadrilogia con un multipack di quattro coppie di sigari premium, tutti fatti a mano da fascia selezionata italiana
fermentata, dalle dimensioni diverse e ripieni di tabacco Kentucky americano e italiano. A metà ottobre è uscito Vademecum, il primo sigaro prodotto con l’innovativo processo di doppia stagionatura e a ne del mese è arrivato Terre, un sigaro dal blend nuovo, nato da una selezione di tabacco Kentucky della Toscana, del Lazio e della Campania, controllato dal seme alla foglia. In ne dall’11 novembre è disponibile Attimi, con un packaging diviso in tre scomparti denominati. Manifatturesigarotoscano.it
Vision. Anchored in Time. Official Wine Partner
GLI OSCAR DELLO SPORT
L’hotel Fairmont di Montecarlo ospita i Monaco Legends Awards
Calendario di due giorni tra premiazioni, dibattiti e cene di gala di gran lusso
Giovedì 30 novembre e venerdì 1° dicembre, Montecarlo ospita la quinta edizione del prestigioso Monaco World Sports Legends Award, gli Oscar dello Sport. La prima giornata dell’evento, che si svolge ineramente all’hotel Fairmont, è dedicata ai Media con il Talk Show “Sporting Stars: the Man or the Woman behind the champion”, le interviste u ciali e la conferenza
MONACO
3011
112
stampa seguita da un cocktail e cena vip. All’indomani è in programma l’Award Ceremony e la cena di galaspettacolo con red carpet. Il World Sports Legends Award è un Premio cha ha l’intento di promuovere i valori etici e morali dello sport come ideale per stimolare le persone a eccellere, e in particolare i giovani.
Worldsportslegendsaward.com
FORBES BRAND FOR COMMUNITY
TRIBÙ DI CENTAURI
Pensati per resistere nel tempo e fedeli all’immaginario comune
Dalle giacche agli stivali, la collezione d’abbigliamento Harley-Davidson
Harley-Davidson propone una linea completa di abbigliamento maschile da moto, che spazia dalle giacche ai pantaloni, no agli stivali, passando per i capellini, i guanti e altro ancora. Prodotti che resistono nel tempo e che identi cano chi li indossa come membri della comunità. Hamburgbunker.com
Grimes da uomo 20 cm, con lacci 279,00 euro
Giacca #1 Work da uomo Black Beauty 145,60 euro
Guanti Dyna Knit Mesh da uomo - Camo Blackened Pearl 85,00euro
Cappellino logo colorblock trucker da uomo 42,00 euro
Berretto snapback 9FIFTY
Bar & Shield - Harley Black. 56,00 euro
Sneaker da moto
Grady Ride CE da uomo
255,00 euro
euro
SULL’ONDA
Il Tuxedo 54 punta su dimensioni straordinarie per la sua categoria
Il cantiere dei fratelli Ceccarelli si conferma all’avanguardia
È il primo walkaround italiano da 54 piedi costruito in alluminio. Elegante nelle forme e innovativo nelle soluzioni tecniche, Tuxedo 54 è un’imbarcazione che incarna perfettamente l’eccellenza costruttiva e il gusto per il design che distinguono il cantiere Tuxedo Yachting House dei fratelli Laura e Francesco Ceccarelli. Tra le
caratteristiche, una larghezza di 5,20 metri, la maggiore della sua categoria, nonché impianti ed equipaggiamenti di bordo che la rendono più simile a un grande yacht di 30 metri che a un open di 16 metri, sia per progettazione, che per qualità e tipo di componenti. Tuxedo-yachts.com/it - Prezzo: n.d.
14 NOVEMBRE 2024
ORE 18.30 23.30
BFC Media organizza la nona edizione dei PRIVATE BANKING AWARDS. Nella sede di Borsa Italiana saranno assegnati prestigiosi premi durante la serata di gala che si terrà il 14 novembre 2024.
SPONSOR
GIACCONI DA VELISTI
North Sails ha realizzato una collezione ad hoc per la Coppa America
Una strategia per ra orzare il legame con la prestigiosa competizione sportiva
Fondata nel 1957 da Lowell North, noto velista e ingegnere, North Sails è sinonimo di eccellenza nella produzione di vele. In occasione della 37esima edizione, l’azienda ha fornito a tutti i team le sue note vele 3Di. Per celebrare questo legame con la prestigiosa competizione, l’azienda ha messo a punto una collezione di abbigliamento outerwear per uomo e donna, realizzata con la stessa loso a di design di ispirazione velica, e realizzata nel rispetto degli oceani. Le giacche e le vest, dal look minimalista, impiegano tessuti tecnici performanti, leggeri e resistenti, e sono impreziosite da dettagli come il logo North Sails e lo stemma della manifestazione. Nortsails.com
GISBOURNE JACKET
Questa giacca ultraleggera e idrorepellente con il marchio u ciale della regata è l’ideale per le giornate più ventose, e incarna il fascino dell’eredità che lega North Sails all’America’s Cup.
Prezzo: 299,00 euro
SAILOR 2.0 JACKET
L’iconica Sailor Jacket, reimmaginata per la più prestigiosa regata del mondo. Realizzata in nylon riciclato idrorepellente e antivento, per un equilibrio ideale tra durabilità e sostenibilità.
Prezzo: 199,00 euro
ST TROPEZ WINDBREAKER HOODIE
Il windbreaker con cappuccio Saint Tropez o re funzionalità e leggerezza. Realizzato in softshell riciclato e arricchito da bordi elasticizzati personalizzati North Sails, è un compagno essenziale per gli spettatori della Coppa.
Prezzo: 239,00 euro
IFURU VEST
Un capo d’abbigliamento Ocean
Positive, progettato per o rire il massimo comfort e stile, dotato di tasche con cerniera per trasportare in sicurezza tutto l’essenziale, e abbellito dal logo u ciale della regata.
Realizzato in tessuto ultraleggero idrorepellente trapuntato, misto a softshell performante sul retro.
Prezzo: 249,00euro
NEW YORK VEST
Realizzato in tessuti riciclati per una ridotta impronta ambientale, questo capo essenziale presenta una parte anteriore idrorepellente e trapuntata e una parte posteriore in softshell traspirante per la massima versatilità in ogni stagione.
Prezzo: 249,00 euro
FRATELLI COLTELLI
Lorenzi propone un’edizione limitata per celebrare i 105 anni della famiglia
Tre i modelli, per ricordare i fondatori Olimpio, Giovanni e Battista
La prima Guerra Mondiale era terminata da poco e Olimpio Lorenzi, nato in Trentino vicino a Madonna di Campiglio, arrivò sotto la Madonnina per iniziare una nuova vita con i suoi fratelli Giovanni e Battista. È iniziata così, nel 1919, la storia della coltelleria che porta il cognome del fondatore, con lo storico indirizzo al civico 1 di corso Magenta. Due generazioni dopo, l’attività è divisa in due tra i nipoti: allo storico punto vendita (denominato O.Lorenzi) è stato a ancato un secondo, al numero 1 di corso di Porta Romana, F.lli Lorenzi.
In occasione dei 105 anni della famiglia, il negozio F.Ili Lorenzi propone tre coltelli unici, realizzati in serie numerata e limitata a 105 pezzi. Tre coltelli come il numero dei fratelli fondatori.
In particolare si tratta di: un coltello modello chef, un modello santoku alveolato e un coltello modello salumi e arrosti. Questi tre modelli sono tutti essenziali in cucina: il modello chef perché è il classico modello per ogni preparazione tipico della cucina occidentale; il santoku è il suo corrispondente orientale e quindi più orientato alle preparazioni di pesce e verdure; in ne il modello salumi e arrosti il cui nome ne descrive direttamente l’utilizzo principale.
NELL’USO QUOTIDIANO
Non lavare il coltello in lavapiatti, le alte temperature e l’aggressività dei detergenti rovinano il lo, danneggiano l’impugnatura in legno e possono macchiare la lama. Usare invece acqua fredda o tiepida con una spugna morbida e pochissimo detersivo liquido.
SERVIZIO AFFILATURA
Il negozio F.Ili Lorenzi o re, gratuitamente ed incluso nel prezzo del coltello, un servizio di a latura da poter e ettuare nei 15 anni successivi all’acquisto che comprende no a 10 a lature.
Per bene ciare del servizio a latura basterà presentarsi nel negozio F.lli Lorenzi di Corso di Porta Romana 1, con il coltello dell’anniversario.
Tutti e tre i modelli sono realizzati in acciaio inossidabile attraverso un processo di forgiatura con un nodo e una guardia ben evidenti. Il manico è invece in legno wenge naturale. I rivetti che ssano le guancette del manico sono stati realizzati volutamente in ottone, come era tradizione.
Ciascun coltello è corredato con una sua custodia in pelle che diventa utile per proteggere la lama quando il coltello è custodito in un cassetto eliminando nel contempo la possibilità di ferirsi nel prenderlo o nel riporlo. Inoltre può risultare gradevole anche quando portato in tavola per un servizio o su un tagliere. Il negozio o re complessivamente oltre 5 mila referenze tra la coltelleria (da cucina, sportiva e da collezione), i prodotti per la cura della persona (rasoi, creme da barba, profumi, manicure, specchi e altro), soluzioni particolari (ad esempio serie limitate di accendini, creme viso realizzate attraverso l’esame del Dna e realizzazione su misura come gli ombrelli) e con niture in materiali naturali (madreperla, legni pregiati, corni naturali – bovino, bufalo, cervo, capriolo).
Lorenzimilano.com
Rotta verso l’insurtech
Le compagnie assicurative hanno cominciato tardi ad abbracciare la digitalizzazione
La collaborazione con le startup consente di recuperare il ritardo accumulato
Nel grande processo di trasformazione digitale che interessa il mondo bancario e nanziario, un ramo sempre più importante è il sistema insurtech. Si tratta di un mercato che sta conoscendo un’espansione considerevole che pone l’accento, anche per gli aspetti legali, su un nuovo modo di intendere lo svolgimento dell’attività assicurativa su base digitale in tutte le sue modalità: dall’assunzione dei rischi alla proposizione delle polizze e alla relazione con i clienti e alle relative sottoscrizioni e rme, alla gestione dei sinistri.
Servono regole certe
Il tema di fondo rimane comunque sempre lo stesso del mondo ntech: sviluppare un quadro normativo di riferimento in materia di sviluppo dell’insurtech, inteso come sviluppo di regole certe ed “evolute” in materia di:
•collocamento a distanza dei prodotti assicurativi, con speci co riferimento alle tematiche inerenti alla identi cazione a distanza della clientela, soprattutto per quanto riguarda il tema delle polizze vita; •apposizione della rma in formato digitale (e/o utilizzo delle modalità c.d. point and click);
•trasferimento dei dati tra gli stakeholder della liera assicurativa, all’utilizzo di smart contract in ambito assicurativo.
Soprattutto per l’ultimo punto del trasferimento dei dati sarebbe
gli
A seguito dell’emergenza sanitaria
incontri sici si sono ridotti del 32% a favore delle videoconferenze, così come l’accesso ai servizi in liale ha registrato un calo del 39% spostandosi parzialmente
sul sito web della compagnia
opportuno che gli operatori
condividessero, d’accordo con le autorità di regolazione, un set di dati da scambiare in tema di:
•identity management (procedure KYC) e gestione dei processi di autenticazione e gestione dei dati personali in accordo con le linee guida della GDPR;
•risk & control analytics con logiche di controllo su elementi di cybersecurity e di risk data aggregation per la rilevazione e gestione dei rischi e delle attività di controllo;
•surveillance, o transaction
Monitoring che annovera le attività di antiriciclaggio, lo screening delle transazioni, e le attività di prevenzione anti-frode,
La spinta all’innovazione Ecco perché, sia le compagnie assicurative tradizionali che i gruppi bancari più avanzati hanno spinto in maniera signi cativa verso la collaborazione con le start-up insurtech, alimentando innovation laboratori aziendali, programmi di accelerazione, incubatori ed eventi dedicati. D’altra parte, è un
fenomeno evolutivo dove, così come sappiamo ormai bene a proposito delle banche, anche le assicurazioni sono state tra le industrie che hanno tardato nell’adattarsi alla digitalizzazione e nel cogliere le opportunità o erte dalla digital transformation. In ogni caso, la pandemia ha dato un grande impulso a questo percorso di digitalizzazione: a seguito dell’emergenza sanitaria gli incontri sici si sono ridotti del 32% a favore delle videoconferenze, così come l’accesso ai servizi in liale ha registrato un calo del 39% spostandosi parzialmente sul sito web della compagnia.
I prossimi step
Questa tendenza sta producendo una maggiore penetrazione di tecnologie e attori Insurtech anche nel mercato tra le Pmi e questo potrebbe generare ulteriori espansioni di business nei processi di collaborazione tra banche, assicurazioni e mondo ntech, soprattutto nel settore corporate small business. Con inevitabili conseguenze positive anche sul mondo del private banking.
Quale mission
Spesso ci si interroga su cosa ci muove nelle scelte della nostra vita È fondamentale seguire la bussola interiore per non perdere la rotta
DI MARIA GRAZIA RINALDI
La mission personale può essere paragonata a una bussola perché ci orienta e guida nel nostro percorso di crescita personale e professionale. Ma cosa signi ca davvero avere una mission? È la risposta profonda alla domanda: “Chi sono e chi voglio essere?”.
Focalizzarci sui temi rilevanti
Avere una mission chiara ci permette di concentrarci su ciò che per noi è davvero importante. Avere chiara la nostra mission ci aiuta a prendere decisioni più allineate ai nostri valori, ma diventa anche una fonte costante di forza e motivazione quando siamo in una fase down. La mission ci fornisce un senso di direzione e signi cato, aiutandoci a dare forma alla nostra vita e a mantenere la rotta anche di fronte alle di coltà. È un elenco fondamentale che ci aiuta ad essere resilienti. Uno dei più grandi psicologi che ha trattato
il tema del “signi cato” nella vita è stato Viktor Frankl, psichiatra e neurologo austriaco. Nella sua opera L’uomo in cerca di senso esprime l’idea che l’essere umano è mosso principalmente dalla “volontà di signi cato”. Secondo Frankl, trovare un senso profondo in ciò che facciamo è essenziale per la nostra sopravvivenza psicologica e il nostro benessere.
Nelle situazioni più di cili e dolorose, è il signi cato che attribuiamo alle nostre esperienze che ci permette di resistere e andare avanti. Frankl parlava spesso dell’importanza di scegliere il proprio atteggiamento di fronte alle di coltà: “Anche quando non possiamo controllare ciò che ci accade, possiamo sempre decidere come reagire. La mission, in questo senso, diventa il nostro punto di riferimento costante. Ci permette di valutare le nostre scelte, di capire
se stiamo agendo in modo coerente con ciò che siamo e con ciò che desideriamo realizzare”.
Mantenere la rotta
È una guida interiore che ci aiuta a mantenere la rotta, anche quando la vita sembra non andare come noi vorremmo che andasse. Una mission ben de nita ci aiuta a trovare forza nei momenti di di coltà, permettendoci di trasformare le s de in opportunità di crescita. Quando siamo consapevoli di ciò, di come vogliamo vivere la vita, diventiamo più resilienti. A rontiamo le di coltà con una prospettiva diversa avendo chiaro chi siamo e cosa desideriamo, le s de non le vediamo più come ostacoli insormontabili, ma come tappe necessarie per la realizzazione della nostra mission. Quando siamo allineati con la nostra mission, la vita diventa più chiara, più bella e ricca di senso.
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Leonteq è una società svizzera attiva nei settori finanziario e tecnologico, specializzata nell’emissione di certificati di investimento. Fondata nel 2007 e quotata sulla Borsa di Zurigo dal 2012, è diventata uno dei protagonisti del mercato dei certificati di investimento grazie all’esperienza sviluppata negli anni ed alla piattaforma proprietaria di cui si avvale. Dall’inizio della sua attività in Italia, Leonteq ha emesso oltre 3000 prodotti di investimento sui mercati EuroTLX e SeDeX. A conferma della sua solidità, la società ha ottenuto il rating investment grade (BBB con outlook stabile) dall’agenzia Fitch Ratings.
Come funzionano i nostri certifi cati Softcallable
• I Certificati Softcallable sono prodotti che offrono una cedola condizionata pagata periodicamente qualora ci sia un rialzo o un moderato ribasso fino al livello di attivazione della cedola del sottostante (o del sottostante con la peggiore performance, in caso di più sottostanti). Grazie all’effetto memoria, ad ogni data di pagamento della cedola saranno accreditate anche le eventuali cedole non pagate in precedenza.
• Ad ogni data di osservazione softcall l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare il prodotto a sua discrezione. Nel caso in cui l’emittente eserciti tale diritto l’investitore riceve 1000 Euro a certificato più le eventuali cedole dovute.
• Alla scadenza, qualora il prodotto non sia stato rimborsato anticipatamente, gli scenari possibili sono i seguenti: (1) se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore è al di sopra della rispettiva barriera, l’investitore riceverà il 100% del valore nominale; (2) se il livello di chiusura del sottostante con la performance peggiore è pari o al di sotto della barriera, l’investitore riceverà il valore nominale ridotto dell’1% per ogni punto percentuale di performance negativa del sottostante con la performance peggiore.
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Quality first
Arredi antichi e arti decorative conquistano la clientela internazionale Dopo anni favorevoli sul contemporaneo, il mercato torna alla tradizione
DI GIACOMO NICOLELLA MASCHIETTI
Conclusa la 33esima edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, è il momento di fare il punto sull’andamento del settore. Al netto di una situazione socio economica globale estremamente complessa, i risultati di vendita sono risultati molto incoraggianti e questo rappresenta una bella boccata d’ossigeno per tutti i nostri operatori e la liera dell’arte.
I clienti internazionali, specialmente dagli Stati Uniti, hanno ancora una volta premiato la qualità, che si tratti di dipinti, arredi o templi oggetti d’arte. Perché forse è proprio questo il problema: l’essere stati vittime per anni di un mercato poco limpido e molto speculato. E invece quando in vendita si trova un mobile o un dipinto con un passaporto certo, con buone informazioni e un valido stato di conservazione, l’a are è sempre possibile. Ne abbiamo parlato con
Mauro Tajocchi, che dal 2012 dirige il dipartimento degli arredi della casa d’aste Wannenes. Un’azienda che nasce a Genova, città di grande collezionismo e dove nelle case nobiliari si trovano ancora molti tesori.
Qual è lo stato attuale del mercato degli arredi e delle arti decorative in Italia?
Ci sono tendenze emergenti che avete notato nel corso del 2024? Per il comparto del mobile antico la sensazione è nalmente quella di una nuova ripresa, dopo anni di gusto rivolto all’arredo contemporaneo, il design o il modernariato.
Più stabile invece il trend delle arti decorative, comparto legato alla scultura, alle curiosità e alle opere da wunderkammer, che anche in termini di risultati economici ha retto meglio il cambio del gusto.
Nella pagina a fianco: piano di tavolo in marmi commessi policromi, Roma, XVI-XVII secolo aggiudicato a 62.600 euro
Nel 2024 avete organizzato aste signi cative. Quali sono state le vendite più importanti e quali oggetti hanno suscitato maggiore interesse tra i collezionisti?
Il 2024 è iniziato con l’entusiasmante vendita della collezione di Gina
Lollobrigida che ha registrato il 100% di venduto, una cosiddetta asta “white gloves” con un totale 1,3 milioni di euro di incasso.
Una collezione unica come la vita di una diva assoluta che con ben 410 lotti, oggetti personali e a lei cari provenienti dalla sua dimora
sull’Appia Antica ha catalizzato per più di 10 ore il pubblico nelle nostre sale genovesi e 4 mila collezionisti collegati dalle piattaforme on-line e ai telefoni da 28 paesi di erenti. Un record assoluto. Tra le opere più importanti, oltre ai molti premi alla carriera e all’iconico Seiko regalatole da Fidel Castro (lotto 23), la vera battaglia è stata per l’elegante stipo monetiere di fattura siciliana (lotto 114) in ebano e rame dorato impreziosito da inserti in corallo, e uno strabiliante trittico di poltrone (lotto 155) scolpite nel bosso dal celebre Andrea Brustolon, il “Michelangelo del legno”, passati di
mano rispettivamente per circa 120 e 90mila euro.
Come stanno evolvendo i gusti dei collezionisti? Quali epoche e stili stanno riscontrando una crescente domanda, e quali invece sembrano meno richiesti rispetto al passato? Il collezionista è guidato da istinto personale e grande passione, che alimentano la voglia di scoprire ogni giorno un’opera, un mobile, un oggetto che lo faccia vibrare anche se il progresso e la tecnologia viaggiano a ritmi vertiginosi. Il rischio è di standardizzare il gusto e le scelte, ma
William theed, (Trentham, 1804 - Londra, 1891), Giunone e Cerere. Marmo. Firmate e datate W. Theed, Roma 1830 e 1831. Aggiudicate a 43.850 euro
la visione sull’antico e sul passato forniscono stimoli per evolversi. Si conferma il crescente interesse del pubblico per le opere di straordinaria qualità, meglio se di eccellente provenienza, al di là dello stile e dell’epoca, come dimostrato dalla vendita Lollobrigida e dai risultati raggiunti da una coppia di console proveniente da Palazzo Colonna a Roma, venduta a maggio 2023 per quasi 110 mila euro (lotto 896). Criteri non a atto scontati in quanto molte opere d’antiquariato venivano scambiate per capolavori o pezzi importanti, quando invece non lo erano a atto.
Il mercato degli arredi e delle arti decorative del Settecento e Ottocento ha avuto alti e bassi negli ultimi anni. Quali sono le vostre previsioni per il futuro prossimo, soprattutto in ottica di investimento?
Tutte le mode, cosi come gli investimenti, hanno delle curve più o meno fortunate, legate a periodi storici, percorsi ed eventi vari. Negli ultimi anni l’arte settecentesca ha tutto sommato retto l’impatto della crisi, grazie anche al grande e etto scenico. Non si puoò dire così invece dell’arte ottocentesca, che no a pochi anni fa, è stata considerata nel mondo antiquariale troppo “giovane” e priva di quel pedigree che la facesse sembrare attraente agli occhi del collezionista. Personalmente sostengo da sempre che un’opera debba in primis essere di qualità, e l’Ottocento ha prodotto grande qualità, come
dimostrato dalla vendita di una coppia di pregiatissime sculture di metà secolo (lotto 166).
Con l’aumento della digitalizzazione nel mondo delle aste, quanto è cambiato il comportamento dei clienti? State vedendo una maggiore partecipazione alle aste online rispetto a quelle tradizionali? Siamo ancora legati ad una clientela di taglio tradizionale che predilige il contatto sico sia con l’opera che con l’esperto, ma il progresso tecnologico e la digitalizzazione sono diventati una preziosa risorsa per aiutare a migliorare l’esperienza complessiva degli acquirenti. È importante entrare in contatto con i capolavori dell’arte con il proprio sguardo, tuttavia oggi chiunque può avere accesso a immagini nitide e realistiche, e visualizzare i pezzi prendendo decisioni d’acquisto quasi sempre ben informate. Inoltre è noto che le fasce d’età più giovani preferiscono e ettuare acquisti online e questa rappresenta una possibilità unica per poter trasferire la passione per ciòo che facciamo ai giovanissimi, oltre che ad aprirci al maggior numero di potenziali compratori.
In Wannenes da anni si investe in tecnologia lavorando per permettere ai nostri clienti di partecipare alle vendite dalla nostra piattaforma online. Siamo riusciti ad esportare in tutto il mondo la meraviglia che a volte solo un arredo antico, una scultura o un oggetto da collezione, può raccontare, e l’Italia ne è orgogliosamente ricca.
Quali pensate siano i fattori più importanti che in uenzeranno il mercato delle arti decorative italiane nel 2025?
Cosa consiglierebbe ai collezionisti che guardano agli arredi come forma di investimento?
Sicuramente la crescente globalizzazione e la digitalizzazione, con la conseguente contaminazione culturale e stilistica, continueranno ad in uire sul mercato dell’arredo antico e delle arti decorative.
Grandi o piccole che siano, in palazzi d’epoca o moderni, sono dell’idea che le case di oggi debbano poter ancora ospitare un vecchio cassettone o una console, tazze in porcellana per il te o un servizio da tavola antico per la cena con gli amici.
Il dipartimento Arredi Antichi e Arti Decorative di Wannenes ha ad esempio riscontrato un crescente interesse verso un oggetto di arredo come lo stipo monetiere: dopo il successo dell’elegante esemplare di fattura siciliana battuto all’asta dedicata a Gina Lollobrigida è aumentata la richiesta, e prevediamo la vendita, a ne novembre, di un grande stipo monetiere in ebano impreziosito da smalti e coralli, valutato intorno agli 80 mila euro. Di cile dire come evolverà il 2025 e negli anni avvenire; troppi e molteplici sono gli eventi che a livello mondiale, e lo stiamo vedendo in questi mesi, rischiano di interferire in maniera negativa pure nel nostro settore, anche in considerazione del fatto che ormai, parte determinante dei nostri clienti, è estera.
PKB INTEGRA WM E AM
Pkb Private Bank ha annunciato la revisione strategica della propria struttura con l’obiettivo di ra orzare e ottimizzare l‘o erta di prodotti e servizi nel settore della gestione patrimoniale e degli investimenti. Il dipartimento di Asset Management & Advisory è stato rinominato Investment Solutions ed è stato integrato all’interno delle Group Wealth Solutions, ra orzando così le sinergie, sotto la direzione di Alfonso Rivolta. A seguito di questa integrazione, Sascha Kever (nella foto) assume il ruolo di chief investment o cer, con la responsabilità delle strategie d’investimento dei portafogli della clientela, mentre Raimondo Morandi diventa head of Portfolio management.
Cambio ai vertici di Alpha Private Equity
L’operatore paneuropeo Alpha Private Equity ha a dato a Paolo Magni (nella foto) la leadership della sede italiana. Magni, già partner del fondo dal 2020, guiderà un team di cinque professionisti con una solida esperienza nel settore e sarà a ancato dall’altro partner Pasquale Cavaliere, entrato in Alpha Pe nel 2018. Prima di entrare nella società nel 2014, Magni ha maturato esperienza come consulente strategico, all’inizio presso Booz & Company e poi, dal 2011, presso Boston Consulting Group. Il focus principale dell’u cio di Milano è promuovere la creazione di valore all’interno del portafoglio italiano, costituito da sei società, che già oggi vale oltre 800 milioni di euro. Alpha punta a e ettuare exit di successo nel breve e medio termine in modo da restituire liquidità agli investitori e creare una solida base per la crescita futura.
NOVITÀ PER BANK BONHÔTE
Marc Brodard (nella foto) è il nuovo chief client o cer di Bank Bonhôte. Il manager ha trascorso la maggior parte della sua carriera nella gestione patrimoniale per clienti privati; più di recente ha guidato la divisione private banking di Schroder & Co Bank a Ginevra e Zurigo, dove è stato anche membro del comitato esecutivo.
In Bank Bonhôte gli è stato a dato il compito di supportare la banca private nella sua strategia di espansione e innovazione, con particolare attenzione alla gestione patrimoniale personalizzata.
INGRESSO
IN CREDEM EUROMOBILIARE PRIVATE BANKING
Un nuovo professionista va ad ampliare la squadra di Credem Euromobiliare Private Banking: si tratta di Alfredo Tebaldi (nella foto), ex Fideuram Ispb. “Quando un giovane Top Private Banker considera Credem Euromobiliare Private Banking modello unico e vincente signi ca che la strada intrapresa dalla nostra banca è quella giusta”, ha scritto su LinkedIn l’head of private banking development, Paolo Tinti
BASILICO PUNTA
SUI PRIVATE MARKETS
Nuova iniziativa di business per Paolo Basilico (nella foto), già cofondatore di Kairos Partners. Il banchiere ha costituito Anemos, partita con un capitale di 10 mila euro e un sovrapprezzo di 40 mila euro. La newco ha l’oggetto tipico della holding: assunzione e gestione di partecipazioni. In particolare si tratta di una società specializzata nei private markets, Anemos investirà in aziende italiane guidate da imprenditori ambiziosi nel perseguire opportunità di espansione e internazionalizzazione; focalizzazione sull’ambito b2b, tra cui food & beverage, medical devices, Ict, education, nutraceutica, cosmetica,
meccanica di precisione e altri ambiti con un positivo impatto Esg. Nel consiglio d’amministrazione presieduto da Basilico sono presenti i manager Pietro Basilico ( glio di Paolo), Martina Di Gioia, Ludovico Latmiral e Elena Ostinato. Basilico, nel frattempo, ha ceduto il 5% che deteneva in Atai Società di Consulenza Finanziaria a Elena Pelloso, amministratore unico di AtaiLab, che già ne deteneva il 95%.
MICHELI E LETTA PER NEXTALIA
Nextalia Sgr fondata e guidata da Francesco Canzonieri ha annunciato la composizione dello strategic advisory board (Sab) per il triennio 2024-2027 e ha riorganizzato la struttura riunendo sotto un’unica guida tutte le practice private equity, che riporteranno alla chief investment o cer Equity Valentina Pippolo. Il Sab agisce come un think tank, contribuendo all’identi cazione di opportunità di investimento strategiche per la crescita e lo sviluppo della Società. Ne fatto parte 14 esponenti del mondo dell’industria e dei servizi, della nanza e dell’ambito accademico e sociale, tra cui il presidente Francesco Micheli (nella foto), Emma Marcegaglia e Gianni Letta.
NUOVO CEO PER CBH
La banca private ginevrina Cbh Compagnie Bancaire
Helvétique ha nominato
Simon Benhamou (nella foto) ceo con e etto immediato. Questa nomina segue il pensionamento del suo predecessore Philippe Cordonier. Inoltre, la banca ha nominato
Alfonso Liparulo nuovo responsabile del private banking e membro del comitato esecutivo.
Benhamou è entrato a far parte del gruppo bancario nel 2009 e ha scalato le posizioni, no a ricoprire - dal 2019 a oggi - il ruolo di responsabile della trasformazione digitale della società.
TESTIMONIAL
MARGOT ROBBIE NUOVA
TESTIMONIAL DI CHANEL N°5
Margot Robbie, celebre attrice e produttrice australiana, sarà il nuovo volto della fragranza più iconica di tutti i tempi, Chanel N°5. L’entrata di Margot Robbie nella cerchia esclusiva delle donne che hanno rappresentato Chanel N°5 segna un nuovo capitolo per il marchio. Ambassador della Maison dal marzo 2018, Robbie segue le orme di grandi attrici come Marilyn Monroe, Catherine Deneuve e Nicole Kidman, che nel corso degli anni hanno prestato il loro volto e il loro carisma a questa fragranza leggendaria. Margot Robbie, già volto dei rossetti Chanel Rouge Allure Velvet Nuit Blanche, si unisce dunque a una schiera di talenti che nel tempo hanno legato il proprio nome a Chanel N°5. La carriera di Margot Robbie è in costante ascesa e dimostra una versatilità e una presenza scenica che la rendono una delle attrici più ammirate e ricercate di Hollywood. Robbie è diventata famosa a livello internazionale nel 2013 grazie al suo debutto in e Wolf of Wall Street, dove ha interpretato la moglie glamour del personaggio di Leonardo DiCaprio sotto la direzione di Martin Scorsese. Uno dei suoi ruoli più celebrati è stato quello di Sharon Tate nel lm di Quentin Tarantino, C’era una volta a… Hollywood. Ma il vero salto verso il riconoscimento globale è arrivato con Babylon, in cui ha interpretato una giovane donna ambiziosa pronta a ricostruire la sua vita, e con Tonya, un lm che le ha valso la sua prima nomination agli Oscar. Non solo attrice di successo, ma anche produttrice visionaria, Margot Robbie ha fondato la sua casa di produzione, LuckyChap, con l’intento di raccontare storie che mettano in risalto le voci delle donne e diano spazio al lavoro di registe emergenti. È stata poi la volta di Barbie, diretto da Greta Gerwig, progetto che Robbie ha portato avanti, sia come attrice sia come produttrice. chanel.com
INNOVATION
LA SVIZZERA CLINIQUE LA PRAIRIE LANCIA IL PROGRAMMA DI POTENZIAMENTO CEREBRALE PIÙ AVANZATO AL MONDO
L’industria globale della longevità è destinata a superare i 44,2 miliardi di dollari entro il 2030. Ecco che Clinique La Prairie, luogo da sogno sulle rive del lago di Ginevra, a Montreux, dove è custodito il segreto dell’eterna giovinezza, ha lanciato il programma di potenziamento cerebrale “più avanzato al mondo”. Progettato per rallentare il declino cognitivo e potenziare le prestazioni cerebrali, il programma “Brain Potential”, della durata di una settimana, misura gli indicatori di salute del cervello, come la genetica, l’alimentazione, il benessere e il movimento, e sottopone gli ospiti a una serie di test come la risonanza magnetica cerebrale, l’ecogra a addominale e toracica e l’analisi della salute dell’intestino. Segue un checkup cognitivo che utilizza il metodo di allenamento
cerebrale basato sulla memoria, oltre a screening per metalli pesanti e in ammazioni, nonché valutazioni del funzionamento dei marcatori sensoriali e percettivi del corpo.
Agli ospiti vengono poi o erti consigli personalizzati su come massimizzare le prestazioni cerebrali.
Tra questi, l’allenamento cognitivo e viso-spaziale, l’allenamento alla resistenza, tecniche di respirazione speci che, l’esposizione a stimolazioni audio a bassa frequenza (studiate per favorire il sonno e il rilassamento) e un’alimentazione mirata a promuovere la salute del cervello.
Tra i protocolli innovativi del nuovo programma
Brain Potential, spiccano 2 tecnologie all’avanguardia: Audiovitality e Senaptec. cliniquelaprairie.com
FASHION
TOD’S SCEGLIE
LA LANA MERINO
PER LA SUA TOD’S FIELD JACKET, ELEGANZA
E PERFORMANCE
Tod’s, sinonimo di eccellenza artigianale italiana, unisce le forze con Woolmark per presentare la Tod’s Field Jacket, l’ultima innovazione nel mondo dei capispalla che coniuga so sticatezza e funzionalità. Realizzata al 100% in lana Merino Extra Fine certi cata Woolmark, coniuga il rinomato stile italiano con l’impegno di Tod’s nel certi care e garantire l’alta qualità dei suoi materiali. La bra Merino, nota per la sua morbidezza e resilienza, le dona un comfort eccezionale grazie all’uso di una lana Merino da 15 micron Extra Fine. Il suo tessuto a due strati, arricchito da una membrana impermeabile, assicura la naturale traspirabilità e il calore della lana Merino, o rendo al contempo un comfort e un’a dabilità senza pari indipendentemente dalle condizioni atmosferiche.
La giacca è impreziosita da eleganti dettagli in pelle che creano un equilibrio perfetto con il design di ispirazione militare. Le pratiche tasche funzionali ne aumentano
l’utilità, in un perfetto esempio di lusso di qualità che incontra la praticità. Che si tratti di percorrere le strade della città o di esplorare l’aria aperta, questa giacca è il simbolo di versatilità e di eccellenza. “Bene collaborare con Tod’s, uno dei più prestigiosi gruppi del lusso al mondo, con cui condividiamo i valori di qualità e artigianalità legati alla preziosa bra di lana Merino”, spiega Francesco Magri, Manager Director di Woolmark Italia. “Questa bra nasce dalla passione degli allevatori australiani, veri custodi della natura, che producono un materiale di eccellenza, estremamente versatile, rispettando il benessere dell’ambiente e degli animali”, conclude. Questa collaborazione segna il primo prodotto Tod’s certi cato Woolmark: la lana Merino rappresenta la scelta ideale per chi desidera una bra naturale capace di o rire il massimo del comfort e alte prestazioni. tods.com
PERCHÉ SEI UNICA
Meriti una banca che non ti farà mai sentire un numero. Dove verrai accolta da persone speciali, ascoltata in ogni momento e supportata da professionisti attenti. E dove il tuo patrimonio sarà accudito con cura ed attenzione.
Perché sei unica.
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Per l’autunno, la collezione Armani/Dolci by Guido Gobino si arricchisce di una nuova box quadrata multiprodotto. La scatola è avvolta in una sleeve in carta di velluto verde a forma di busta, chiusa da un cordoncino e da un ore sagomato ispirato alla stampa oreale della collezione Giorgio Armani donna di stagione. La scatola contiene i dragées in edizione limitata ricoperti di cioccolato fondente con cannella, nocciola e ca è oltre a un assaggio dei nuovi prodotti continuativi: fave di cacao e praline fondenti ripiene di crema allo za erano. La collezione sarà disponibile dal 18 settembre nei punti vendita di Milano, presso Armani/Manzoni 31, e di Tokyo e online su www.armanidolci.com e su www.cosaporto.it per le consegne a Milano. armanidolci.com
Nasce Mediobanca Premier.
La preparazione dei nostri consulenti per la gestione del risparmio delle famiglie italiane.
Temi a lungo raggio
Dopo un biennio di forti rialzi per i mercati nanziari, è l’ora di cercare nuove strade Bucco (Credem Euromobiliare PB): “È decisiva la consulenza personalizzata”
DI VITO ANDREOLA
Consulenza nanziaria personalizzata e soluzioni d’investimento tematiche. Sono i due motori su cui punta Credem Euromobiliare Private Banking per continuare a crescere nel segmento dei detentori di grandi portafogli, come racconta Alessio Bucco, responsabile dell’Investment Center.
Il settore del risparmio gestito sta attraversando una fase tutt’altro che facile. Ad agosto la raccolta nel mercato italiano è stata positiva per 4,8 miliardi di euro, ma il bilancio da inizio anno resta negativo per circa 9 miliardi, nonostante il buon andamento di quasi tutte le asset class. Pesa soprattutto la concorrenza dei rendimenti o erti dai titoli di Stato. Dottor Bucco, in questo scenario su cosa puntate per conquistare nuovi clienti e ra orzare il legame con quelli già acquisiti?
I clienti sono bombardati da una miriade di opzioni di investimento, devono fare i conti con regole scali numerose e spesso confusionarie, faticano a percepire la reale portata dei rischi di mercato.
I prodotti di investimento con servizi integrati aiutano a ottimizzare il rendimento complessivo, ridurre i costi e ottimizzare le imposte
Il nostro approccio rimane centrato sulla consulenza nanziaria, cruciale per la clientela private. Ancora di più oggi che nel passato, visto che gli investitori sono inondati di informazioni, spesso percepite come rumore di fondo, che generano confusione.
A cosa si riferisce in particolare?
Pensiamo anche ad esempio al mondo degli indicizzati: si potrebbe pensare che il clean energy sia un settore di prospettive certe e può essere facile comprare un Etf bypassando il consulente, ma questo ha portato vantaggi negli ultimi anni? basta guardare i dati per avere una risposta negativa. Inoltre, in ambito di consulenza, il controllo del rischio e dell’orizzonte temporale sono regole da considerare come stelle polari. Ad esempio, compriamo un Btp a due anni, otteniamo un rendimento interessante, ma alla scadenza cosa faremo? Troveremo un
investimento analogo con quel tasso di rendimento? Avremo perso delle opportunità?
Su quali soluzioni puntate in particolare?
Alla clientela, nel rispetto del pro lo di rischio del singolo, stiamo proponendo in particolare soluzioni in grado di gestire al meglio i temi di cui abbiamo parlato e potremmo parlare di prodotti azionari in grado di allungare l’orizzonte temporale e diversi care e prodotti con servizi embedded in grado di lavorare in maniera e cace sul rischio di reinvestimento. Puntiamo a o rire soluzioni che includano consulenza personalizzata, gestione scale, piani cazione patrimoniale e monitoraggio continuo del rischio.
Quali le ragioni?
Questi servizi aggiuntivi permettono di avere un controllo più preciso e costante sulla propria strategia di investimento. Per i clienti private,
questo signi ca poter accedere a strumenti più so sticati e avere un approccio più strategico alla gestione del patrimonio. I prodotti di investimento con servizi integrati aiutano a ottimizzare il rendimento complessivo, ridurre i costi e gestire in modo più e ciente le imposte, che è un elemento cruciale per proteggere e accrescere il proprio patrimonio nel tempo.
Ha parlato della numerosità delle o erte a disposizione. Quali sono, invece, i vostri orientamenti in merito a orizzonte temporale e diversi cazione?
Un modo per ancorare un corretto orizzonte temporale è fare ricorso a fondi tematici che, sebbene abbiano un po' so erto negli ultimi anni, anche per via del fatto che in alcuni casi sono stati proposti prodotti settoriali come tematici, rimangono strumenti interessanti.
Oggi stiamo lavorando sul tema della longevità, investimenti legati al fenomeno dell'invecchiamento della popolazione globale e all'aumento dell'aspettativa di vita. È un trend demogra co estremamente rilevante, e investire in fondi tematici che sfruttano questa tendenza signi ca puntare su settori e aziende che stanno sviluppando prodotti e servizi per rispondere alle esigenze di una popolazione che vive più a lungo e in salute. Questo trend crea una domanda costante e crescente per prodotti e servizi collegati a salute, benessere e assistenza, nuovi consumi spesso premium e con un importante
pricing power, garantendo un potenziale di crescita signi cativo. Riteniamo che questo settore possa essere più difensivo e meno sensibile alle uttuazioni di mercato di breve periodo, proprio perché si basano su un cambiamento strutturale della società. Inoltre, considerando il peso delle tecnologie nei portafogli degli investitori, sia per via di fondi specializzati, che banalmente il peso che i tecnologi hanno nei principali indici azionari questo tema può diversi care il portafoglio e aiutare a superare meglio le fasi con più volatilità.
La protezione è un altro tema molto sentito dalla clientela private. Come vi muovete su questo fronte?
Per quel che concerne il versante assicurativo, puntiamo principalmente su soluzioni a gestione attiva come nel caso del private insurance, o allocative, costituite da costituent a basso costo per lo più indicizzati o passivi da noi selezionati, che possano costituire la componente core del portafoglio. Il tutto con importanti coperture demogra che che stiamo
rivedendo in maniera progressiva e naturalmente con l’e cienza scale che solo l’assicurativo d’investimento può fornire.
E sul fronte dei fondi?
Stiamo proponendo un fondo step in con una componente azionaria high conviction e con la compente di accumulo gestita con un approccio contrarian. Oggi sulla compente obbligazionaria abbiamo ancora rendimenti interessanti e sappiamo che, se continuerà il trend di taglio dei tassi, i rendimenti saranno via via più bassi. Il nostro obiettivo è quello di bloccare questo rendimento per il cliente con varie scadenze e accumulare componente azionaria in via lineare, ma incrementando in maniera più signi cativa la componente equity in caso di calo dei mercati in modo da avere un prezzo medio di carico più basso. In questo modo non ci preoccupiamo del rischio di reinvestimento e gestiamo un’entrata graduale sui mercati azionari in grado di poter dare ritorni importanti ai nostri clienti nel medio periodo.
Star dei social
Gomez e Swift sono le donne più seguite al mondo sulle community online La classi ca generale è guidata da Ronaldo, con Messi terzo
RANKING
FOLLOWER
Selena Gomez e Taylor Swift sono le donne più seguite al mondo sui social. Stando a quanto riporta la Bbc, le due cantanti conterebbero rispettivamente 690 e 574 milioni di seguaci, calcolando il totale delle piattaforme su cui sono presenti (la classi ca in realtà si limita a TikTok, Instagram, X, Facebook, YouTube, Twitch e reads). Certo, i follower singoli saranno probabilmente di meno, perché molte
persone potrebbero seguirle su diverse piattaforme e alcuni account potrebbero essere falsi, ma si tratta comunque di numeri esorbitanti, capaci di fare gola a grandi brand e media.
Per non parlare di Cristiano Ronaldo, che di recente ha annunciato (ovviamente via social) di aver superato quota un miliardo di follower. E non è nemmeno presente su TikTok. Vediamo di seguito la Top 5 completa (fonte: BBC).
1. CRISTIANO RONALDO PROFESSIONE: CALCIATORE NUMERO DI FOLLOWER: 1 MILIARDO
2. SELENA GOMEZ PROFESSIONE: CANTANTE NUMERO DI FOLLOWER: 690 MILIONI
3. LIONEL MESSI PROFESSIONE: CALCIATORE NUMERO DI FOLLOWER: 623 MILIONI
4. JUSTIN BIEBER PROFESSIONE: CANTANTE NUMERO DI FOLLOWER: 607 MILIONI
5. TAYLOR SWIFT PROFESSIONE: CANTANTE NUMERO DI FOLLOWER: 574 MILIONI
INFLUENCER
GRANE FISCALI
PER ELETTRA LAMBORGHINI
Guai con il Fisco per Elettra Lamborghini. La cantante, che ha sette milioni di follower sui social, è nita nel mirino della Guardia di Finanza per la sua attività di in uencer. Dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe infatti che l’artista non abbia dichiarato i pro tti – per oltre un milione di euro – derivanti dalle attività di advertising sui social network. Nel dettaglio, pare che le omesse dichiarazioni, tra il 2021 e il 2022, ammontino a 1.075.373 euro. Non è la prima volta che personaggi famosi niscono nel mirino del Fisco per la loro attività di in uencer – era successo per esempio a Luis Sal e Gianluca Vacchi. Ora la cantante potrà procurarsi la documentazione necessaria a contestare quanto emerso dai primi accertamenti. Dopo di che, una volta terminate le indagini, le informazioni saranno trasmesse all’Agenzia delle Entrate che potrà calcolare eventuali sanzioni e tasse dovute.
(CON CAVIGLIERA ELETTRONICA)
Anna Sorokin – la nta ereditiera a cui si ispira una serie tv di Net iix, “Inventing Anna” – è tra i protagonisti di Ballando con le Stelle Usa. E si è esibita con tanto di cavigliera elettronica, visto che si trova ancora agli arresti domiciliari, dopo aver tru ato banche, hotel di lusso e tutti i suoi amici, ngendosi un’ereditiera tedesca multimilionaria e accumulando centinaia di migliaia di debiti. La sua storia ha dell’incredibile: nata in Russia nel 1991, si è trasferita con la famiglia in Germania e, successivamente, negli Stati Uniti. Qui ha tru ato per anni l’élite di New York, ngendosi una ricca socialité con il nome di Anna Delvey e riuscendo a inserirsi nei circoli più esclusivi. Oggi, pur essendo ai domiciliari, partecipa a programmi televisivi, eventi mondani, s late e ha molto seguito sui social. A Dancing with the Stars però, è stata eliminata alla prima puntata.
DPI
DPI STA PER “DISTRIBUTED (OVER) PAID IN”, OVVERO
LA PERCENTUALE DI CAPITALE DISTRIBUITO RISPETTO AL CAPITALE RICHIAMATO. SI CALCOLA DIVIDENDO
LE DISTRIBUZIONI CUMULATIVE CHE UN INVESTITORE
HA RICEVUTO PER L’IMPORTO VERSATO.
COSA INDICA
Identi cato dagli operatori del settore come “multiplo di realizzazione”, si tratta di un rapporto che fornisce un’indicazione chiara di quanto del rendimento di un investimento è stato realizzato o restituito agli investitori o ai gestori.
LA RILEVANZA
Sta assumendo un rilievo crescente nel segmento del private equity in quanto indica quanto capitale è stato e ettivamente restituito agli investitori, fornendo una misura della liquidità del fondo.
IL NUOVO IRR
Le società di private equity stanno a rontando la pressione di generare liquidità rapidamente attraverso la vendita di asset. Questo spiega l’ascesa del Dpi nelle analisi dei gestori rispetto al tradizionale tasso interno di rendimento (Irr).
IL LIMITE
Il Dpi presenta un limite evidente legato al fatto che può essere utilizzato solo al termine della vita del fondo in quanto inclusivo dei soli ussi di cassa in entrata derivanti dai rendimenti già realizzati.
MERCATO IN CRESCITA
Il terzo trimestre 2024 è stato uno dei migliori per il private equity in Italia. Le operazioni concluse sono state 111, il 22% in più rispetto al terzo trimestre del 2022. I dati arrivato dall’Osservatorio Pem di Liuc-Business School, realizzato in collaborazione con Ai .
The basics of investments
It allows investors to diversify their portfolios and to withstand volatility
A good rule of thumb is to rebalance the strategic choices once a year
BY YVES BONZON* (Abbiamo lasciato
When it comes to building your investment portfolio, asset allocation is key. It not only allows investors to diversify their portfolios, but to withstand market volatility. While it is common knowledge that asset allocation is one of the most important parts of investing, how do you build your asset allocation strategy? Cio Yves Bonzon outlines the six things you need to consider when building your portfolio. Subscribe to newsletter
What is asset allocation?
When determining where to put your money, you need to consider diversi cation because the future is unknown and uncertain, so spreading your investments reasonably allows you to withstand the bumps in the road. You don’t need to overly diversify, but you want to spread your investments over di erent types of risks and asset classes. Asset allocation is how investors divide their investment portfolio among di erent asset classes. Asset classes are a group of investments that share similar characteristics and are subject to the same laws and regulations. Common asset classes
cogliere
sfumature
include equities, xed-income, alternative investments and bonds. Investors aim to balance risks and rewards based on nancial goals, risk tolerance, and the investment horizon, which is done through asset allocation. Here are our six principles of asset allocation.
1. Make sure you can stick with it no matter what happens e rst step of asset allocation – the strategic step – is nding an asset allocation breakdown that meets your individual needs. is means that you should end up with a breakdown and associated risk you can live with no matter what happens in the market; even in the case of an extreme shock triggering a temporary markdown of the portfolio. And remember: when markets are volatile, your strategic allocation is your default investment position, not cash.
2. Start with your investment objective to determine your risk tolerance e rst question you need to ask when building your asset allocation is ‘what is my investment objective’?
Here, the most important step is de ning your risk tolerance, as you will calibrate your asset mix based on the amount of risk you are willing to take, and this will re ect in your returns over time. is serves as a starting point for our tactical allocation moves.
3. Adopt a forward-looking approach
Once you have de ned your risk tolerance, you can begin allocating your assets. ere are various ways to build an asset allocation, but the one approach I have rejected from very early on in my career is looking backwards. is method involves looking at past returns and correlations. However, given that the starting point is di erent, the returns will be di erent too, so this does not work. Critically, history shows that correlations are very unstable over time.
At Julius Baer, we prefer to take a forward-looking perspective. It starts with the Secular Outlook, where we carve out the key structural trends and forces that are at work in the economy and will impact the markets and investors over the next decade.
We then make assumptions about how di erent assets will perform in that environment and re ect that in our strategic asset allocation.
4. Building blocks should be combined in a meaningful way
Once you have decided on your asset class breakdown, you need to decide
how you are going to implement each and every asset class that makes up your portfolio. Will you invest passively or actively? For both active and passive investing, you have to pick the right instrument, and this is about making sense of the whole portfolio, because the sum of the parts is far more important than
each and every individual part. Some common instruments include stocks, bonds, Exchange Traded Funds (ETFs) and pooled funds.
5. Longer time horizons work best, but be pragmatic
Time horizon is a big consideration. While every investing textbook will
Source: Julius Baer
tell you that the longer the time horizon, the better, the matter is –life is uncertain. e paradox is that the longer you are patient, the less uncertain investing becomes. Of course, you cannot tell everyone that they need to wait for 20 years.
6. Adjust your portfolio based on market opportunities and strategic goals
When should you deviate from your strategy? Most of the time it is important to stay the course and stick to your strategy. Whether you should act and do something di erent will be a function of what is happening in the markets. ere will often be opportunities along the
way to either take some pro ts and reinvest some capital in other asset classes or to rebalance and buy more of what you already own, but it is really the markets that provide these opportunities over time. ere will also be times when volatility will be low and the dispersion of asset returns is rather low, so why would you move? But there will also be times when volatility is higher, providing opportunities to trade. ere are other circumstances when you may want to adjust your portfolio. Rebalancing is an important one, as it has the merit of bringing discipline and helps you stick to your investment goal. A good rule of thumb is to rebalance
once a year, preferably not at year-end. You might also want to adjust your investment goal. e circumstances of individuals will change over their lifetime; their liabilities, their family, their personal situation will change. Finally, you should fundamentally revisit your strategic allocation once a year. Again, I cannot emphasise enough how important the secular outlook is, as you need to understand the changing structural trends that a ect asset prices and then position yourself accordingly.
*Group chief investment o cer, Julius Bär
Flessibilità. Convizioni. Potenziale di rendimento.
PIMCO GIS Income Fund: oltre 10 anni di comprovata esperienza nella generazione di rendimenti.
Capitale a rischio. La performance dipende dalla tempistica dell’investimento e può comportare rendimenti negativi. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
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