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PACKAGING Innova Group: 50 anni da record

INNOVA GROUP: 50 ANNI DA RECORD

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Come da tradizione lo scorso 11 ottobre Innova Group, gruppo leader specializzato nella fabbricazione di materiali da imballaggio e nel packaging, ha aperto i battenti di uno dei suoi stabilimenti - quest’anno è toccato allo storico sito di Caino nel bresciano - alla stampa specializzata per condividere i risultati economici raggiunti nel 2021 ed a raccontare i piani strategici per il biennio 2022-23.

Protagonisti i tre Amministratori Diego, Luca e Stefano Pedrotti insieme alla madre Giuliana, vedova di Giovanni che esattamente 50 anni fa, nel 1972, diede vita alla prima azienda per la produzione del cartone ondulato proprio nella località triumplina.

«Se si vuole fare una sintesi sul bilancio 2021 si chiude un anno positivo per quanto riguarda il contesto e per l’aumento del fatturato nonostante il leggero calo

di redditività» afferma Luca Pedrotti. I dati forniti ci riportano come il Gruppo abbia, infatti, superato per la prima volta nei suoi 50 anni di storia i 100 milioni di euro di fatturato consolidato attestandosi su un valore di poco inferiore ai 106 milioni con un incremento di circa 30 punti percentuali.

Le motivazioni di questo exploit sono da ricercarsi sia nell’incremento del volume della produzione, che nell’aumento dei prezzi di vendita dovuto alle ben note maggiorazioni del costo delle materie prime in un trend di continua crescita almeno dal 2017. E proprio questi ultimi aumenti che «in parte sono stati riversati sul mercato ma in parte sono stati assorbiti, soprattutto nell’ultima parte del 2021» si sono tradotti, in un mercato dalle marginalità ristrette, in una diminuzione dell’utile netto che risulta in calo del 6,9% rispetto al 2020, attestandosi su 8,65 milioni di euro, con un Ebitda - ovverosia gli utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti - che scende a quota 20,65 milioni di euro con un lieve decremento dell’1,1%. Per quanto riguarda la proiezione 2022, invece, «se guardiamo i dati dei primi nove mesi” rivela Luca, «dovremmo fare circa un 60% in più, risultato dato sempre da un mix tra aumento dei

prezzi a causa delle materie prime e volumi di produzione in aumento».

Stefano Pedrotti ha successivamente illustrato gli investimenti di Innova che per il 2021 sono stati di 7,8 milioni di Euro suddivisi tra l’acquisto di un terreno industriale di 60.000 mq in

A destra Luca, sotto Diego Pedrotti e a sinistra la sala dove si è svolta la conferenza stampa

«Nel 2021 il Gruppo cresce e sfonda per la prima volta il tetto dei 100 milioni di fatturato»

località Borgo San Giacomo (BS) e di una nuova linea Casemaker 1228 Bobst, l’ampliamento di 3.000 mq dello stabilimento di Fontanella (BG) oltre che per logistica interna e movimentazione dei vari plant. 10,1 milioni di Euro sono tema della gravissima crisi energetica in atto: «se non verranno presi provvedimenti questa situazione sarà fonte di conseguenze sociali molto serie», ha affermato Diego Pedrotti: «si vedranno aziende costrette a chiudere, visto che già adesso la cassa integrazione è in aumento e si spengono forni e frigoriferi». «Le nostre bollette dell’energia elettrica» prosegue Stefano «sono il quadruplo di quelle del 2019, essendo passate da 60.000 a 240.000 euro, mentre il gas è addirittura cresciuto undici volte, andando da 23.000 a 270.000 euro». Ecco perché per il biennio un sistema fotovoltaico da 350 Kw che sarà in grado di coprire il 30%-40% del fabbisogno energetico dello stabilimento di Fontanella (2022) mentre si prevede di impiantare un ulteriore sistema in grado di sopperire quasi integralmente (90%) alle necessità del nuovo stabilimento bresciano. Una quota parte di investimenti del biennio 2022-23, infine, è stata stanziata per ammodernamenti di macchinari e logistica interna, rinnovamento di strutture, fabbricati e software.

Per concludere si è parlato di personale da sempre vero valore aggunto del Gruppo insieme alle tecnologie innovative. Il numero delle risorse impiegate è cresciuto dalle 229 unità del 2020 per arrivare alle oltre 300 unità odierne. Tale incremento si è reso necessario in virtù dell’aumento dei turni di lavoro che coprono l’intera giornata di 24 ore per essere in linea con le aumentate esigenze di produzione.

Stefano Pedrotti

«Le nostre bollette dell’energia sono il quadruplo di quelle del 2019 mentre il gas è addirittura cresciuto di undici volte»

2022-23 troviamo tra le voci di investimento che sono state stanziate delle cifre importanti per l’acquisto di Mario Rota

stati invece investiti nell’anno in corso 2022. In quel di Borgo San Giacomo è stato eretto un nuovo capannone di 10.000 mq (9.000 produttivi +1.000 di uffici) in cui è stato trasferito il vecchio stabilimento di Torbole Casaglia (BS) e 130.000 mq di nuovi terreni sono stati acquisiti tra Verona, Brescia e Bergamo. Parlando di costi prima ed investimenti a seguire non si poteva non toccare il

Giulia Nodari, vedova del fondatore Giovanni Pedrotti con i figli. Da sinistra: Stefano, Diego e Luca Pedrotti

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