Biancoscuro Art Magazine #17

Page 1

biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Numero 17 - agosto-settembre 2016 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

In questo numero

9 772385 170005

Maurits Cornelis Escher Arte e magia a Palazzo Reale Art Basel 2016, Unlimited e DesignMiami Opere introvabili, non semplici rarità Joan Mirò. La forza della materia L’antipittura si esibisce al Mudec Banksy a Palazzo Cipolla L’Arte contemporanea tra immaginario collettivo e denuncia sociale Valensole L’Alta Provenza è fiorita

Jože Kotar

e la meravigliosa luce dei sentimenti


16 Salon d’Art Contemporain par excellence | Côte d ’Azur

Salvador Dalí Space Elephant Bronze - 24/50 1981

ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it

27-30 october 2016

WWW.ARTEMONACO.COM



Art Shop

by biancoscuro

Art Shop by BIANCOSCURO

E-commerce di Arte accessibile, Arte Moderna e Contemporanea, pittura, scultura, editoria, gadget e oggetti d’arte a partire da 99 centesimi! Su Art Shop troverai: l’annuario Arte Collezionismo e la Rivista d’Arte Biancoscuro (sia in versione digital che in edizio-

ne cartacea), oggetti d’arte, arte accessibile in edizione limitata. Sei un artista? cosa aspetti metti in vendita le tue opere con Art Shop! CONTATTACI SUBITO per MAGGIORI INFO: artshop@biancoscuro.com oppure 0382.1902778.

http://artshop.biancoscuro.it Art Shop è un progetto di Biancoscuro & Liberementi


biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

009

044

012

054

L’Editoriale di Vincenzo Chetta Maurits Cornelis Escher Arte e magia a Palazzo Reale

016

Il Castello Estense si rinnova. A Ferrara il secondo atto del progetto espositivo “L’Arte per l’Arte”

026

Renato Guttuso a Pavia La carica travolgente delle sue nature morte

Biancoscuro Art Contest 2016. Tutti i partecipanti e gli artisti selezionati Art Basel 2016, Unlimited e DesignMiami. Opere introvabili, non semplici rarità

058

LOOP Fair 2016. La location esclusiva per la video arte

060

024

dell’Arte contemporanea

Joan Mirò. La forza della materia. L’antipittura si esibisce al Mudec di Milano

064

028

096

030

098

Riapre il Museo di Verbania. Grandi esposizioni dopo l’importante ristrutturazione “Do ut do” terza edizione Le esposizioni virtuali in attesa dell’evento conclusivo

041

“Luoghi non luoghi” a Varese. Le opere di Isabella Rigamonti a Showcases Gallery 030

022

In copertina:

Jože Kotar e la meravigliosa luce dei sentimenti. Un immediato “colpo al cuore” tra figure femminili, marine e provenzali. Rhy ART Fair BASEL Il servizio a pag.32 Uno spazio di incontro per gli amanti

Valensole L’Alta Provenza è fiorita Edward Weston a CAMERA. I suoi ritratti in mostra a Torino Banksy a Palazzo Cipolla. L’Arte contemporanea tra immaginario collettivo e denuncia sociale

102

Trace. Banca Generali di Milano promuove la cultura attraverso la Street Art 012

098

Over The Cover Flycat, dalle prime ricerche alla nascita vera e propria della sua filosofia artistica. Il servizio a pag.104

024


biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale di Arte, Cultura e Informazione

062 094

17 ISSUE august / september 2016

Art Fair. Fiere ed esposizioni internazionali Risultati d’Asta. In collaborazione con Meeting Art, casa d’aste dal 1979

043 068

L’Arte controversa di dare colore al passato. La colorizzazione delle foto nel 21º secolo.

040 042

Excellence Art Gallery. Massimo Cedrini a Marbella

Marbella Art Collection. Un nuovo evento in Andalusia

027 039 072 078 076 093 084

Tina Lupo

082

Karin Antoniucci - Hentschke. Sentimenti ed emozioni impressi su tela

074

Margaret Karapetian d’Errico. L’Arte dell’acquaforte e dell’acquatinta

080 089 088

Janez Štros. L’Arte dell’anima

070 090 085

Antonella Laganà. “La creazione è per me un mistero”

Michele Pinto Flora. Un autre langage de la peinture Nunzia Pappalardo Alexandra von Burg. Il pastoso sapore della sua pittura Umberto Salmeri. Visioni spirituali Le Cromie Pop di DiDa. Diletta D’Andrea colpisce con i suoi colori

Pietro Bellani. Creatore di storie, astratte e palpabili Gjergji Meta. La vita riflessa su un vetro inondato di pioggia Clara De Santis. La cattura dell’attimo Leonardo Caimmi. La limpidezza dell’Iperrealismo 043

088

080

076

BI-MONTHLY OF ARTS, CULTURE AND INFORMATION EDITOR IN CHIEF Vincenzo Chetta

“Punte molli”alla GlobArt Gallery. Vittorio Valente in personale

BIANCOSCURO Art Magazine

089

EDITORSHIP & GRAPHIC Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.liberementi.it COLLABORATORI Oxana Albot, Nina Baudelaire, Luca Caricato, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Etienne de Bricassarde, Flavio Ennante, Mario Gambatesa, Lucia Garnero, Danilo Giusino, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Federica Senigagliesi, Giulia Sollazzo. FOTOGRAFI Antonio C., Vincenzo Chetta, Carlos Collado, Carlotta Coppo, Cristiano Galbiati, Giorgio Giliberti, Luca Laversa, Liberementi, Simone Marello, Stephenrour Murilo, Pix Rase, Cecilia Vignato. PUBLISHER Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it PRINTING Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Pinterest.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag The publisher is available for persons entitled for any iconographic sources. Manuscripts, photos or other materials even if unpublished are not given back. In addition to the signed articles, texts published on Biancoscuro Art Magazine are taken from the mentioned sources or text available l under the creative commons license. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2016. Reserved artistic and literary copyright. Reproduction in whole or parts is forbidden save with the written permission of the publisher.

BIANCOSCURO Rivista d’Arte NUMERO 17 agosto / settembre 2016 BIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Vincenzo Chetta REDAZIONE & GRAFICA Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.liberementi.it COLLABORATORI Oxana Albot, Nina Baudelaire, Luca Caricato, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Etienne de Bricassarde, Flavio Ennante, Mario Gambatesa, Lucia Garnero, Danilo Giusino, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Federica Senigagliesi, Giulia Sollazzo. FOTOGRAFI Antonio C., Vincenzo Chetta, Carlos Collado, Carlotta Coppo, Cristiano Galbiati, Giorgio Giliberti, Luca Laversa, Liberementi, Simone Marello, Stephenrour Murilo, Pix Rase, Cecilia Vignato. EDITORE Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it STAMPA Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Pinterest.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Manoscritti, foto o altri materiali inviati alla redazione anche se non utilizzati non verranno restituiti. Oltre agli articoli firmati, i testi pubblicati su Biancoscuro Rivista d’Arte sono tratti dalle fonti citate oppure da testi disponibili l secondo le licenze creative commons. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2016. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’Editore.


biancoscuro A RT exhibition Contemporary selected Artists

dal 9 al 13 November 2016

i ann 20 16 –20 7 9 o 19 sari ver i n an

fiera internazionale d’arte contemporanea & antiquariato dal XIX fino al XXI secolo

1–4 dicembre 2016 21° edizione

i ann 20 6 –201 1997 sario iver ann

fiera internazionale d’arte contemporanea & antiquariato dal XIX fino al XXI secolo

centro fiera · padiglione principale A

1–4 dicembre 2016

BIANCOSCURO, Media-Partner di Montreux Art Gallery e ART Innsbruck, www.art-innsbruck.com sarà presente con il suo spazio espositivo. NUOVO! 2 dicembre lunga notte dell’arte gio 11 – 20 · ven 11 – 23 · sab 11 – 21 · dom 11 – 19 biglietti online

21° edizione

centro fiera · padiglione principale A

NUOVO! 2 dicembre lunga notte dell’arte gio 11 – 20 · ven 11 – 23 · sab 11 – 21 · dom 11 – 19

Per maggiori informazioni o ricevere il bando di partecipazione contattaci subito, invia 5 foto di tue opere recenti a: expo@biancoscuro.com scrivendo nell’oggetto il nome della fiera. biglietti online

www.art-innsbruck.com member of ...

member of ...


June 15-18, 2017 www.artbasel.com/Basel

PRESS RELEASE BASEL | FEBRUARY | 6 | 2014 © Courtesy Art Basel

Premier line-up of galleries at

Art Basel today announced d place June 19 to June 22, 201 present works ranging from t most contemporary artists of will present a geographically year Statements, Art Basel's s alongside the Galleries secto placement within the show.

With Statements being located December 1-4, 2016 renowned Basel architects Herz www.artbasel.com/Miami-Beach

for the Magazines sector and th

© Courtesy Art Basel

© Courtesy Art Basel

While galleries from Europe will exhibitors and artists from acros PRESSselection RELEASE strong of exhibitors wi MIAMI BEACH | DECEMBER The participating galleries have| Chile, Colombia, Denmark, Fran Japan, Lebanon, China, Mexico Art Basel in Miami Beach succ Singapore, Slovenia, South Afri extensive programming aroun United Kingdom and the United artbasel.com/basel/galleries. The 2013 edition of Art Basel Sunday, 8, 2013 Galleries,December the main sector of–thd and visitors. With an expande quality of painting, sculpture, dr talks, performances film s works. A strong list of and returning matched by the show's progra Fine Art (New York), while a nu observers the strongest-ev time, havingaspreviously shown i leading (Rio international galleries Carioca de Janeiro), Galer positioning as the leading art Leighton (Berlin), Proyectos Mo sector at Art Basel’s show in March 23-25, 2017 York) and GallerySKE (BangaloM from both new and long-time www.artbasel.com/Hong-Kong

The Feature sector presents ga Art Basel in Miami Beach, whos historical and contemporary wo over the five show days, a seven countries, out of which 15 galler institution groups from across th include aRELEASE presentation by KOW PRESS Americas, Europe, Asia and em some of which never been | JANUARY | 23 HONG KONG have appropriation of minimalism. Ta Participating galleries spoke hig Memory’ series (2012) by Shinr artists, providing a window into


biancoscuro

l’Editoriale di Vincenzo Chetta

N

Nulla è più destabilizzante, nell’ambito artistico, di chi si propone agli addetti ai lavori con opere rubate. E uso con cognizione di causa questa parola, “rubate”, perché è un furto vero e proprio quello che commettono. Forse non lo fanno tutti, ma noi controlliamo il materiale che ci viene proposto per le pubblicazioni; certo non siamo investigatori, ma abbiamo una responsabilità verso i nostri lettori, verso critici, galleristi e collezionisti. In chiusura a questo numero, alla fine di una giornata campale, uno dei miei collaboratori porta la mia attenzione sul materiale inviato da un artista per pubblicizzarsi sulle nostre pagine. Mi son trovato davanti delle fotografie, chiaramente e malamente ritoccate. Ho pensato: “Al di là dei soggetti, se ti proponi come fotografo con queste immagini... forse è meglio non pubblicizzarsi!”. Poi ho letto “olio su tela”. E qui la tristezza mi ha invaso, eravamo nuovamente davanti all’ennesimo bluff. Oltretutto, un bluff di quelli grandi, perché non è finita qui. La tecnologia ci è amica, e abbiamo scoperto essere scatti di fotografi internazionali, depredati dunque del loro lavoro che viene spacciato da questo “signore” come proprio, danneggiati due volte data la manomissione di queste immagini, con sfondi clo-

nati e specchiature. Ho voluto dare ancora una possibilità a questo gesto, mi volevo convincere che fosse l’azione di chi vuole “prendere in giro” il sistema, una burla artistica insomma. Purtroppo no, le stesse immagini vengono infatti pubblicate sui social, ed il finto autore viene anche spalleggiato da un gruppetto di amici (reali o fake creati ad hoc?). Una volta i falsari erano davvero Artisti, con un talento innato, peccavano di creatività e di amor proprio, non credevano in loro stessi, ma sicuramente avevano nelle mani l’Arte. Oggi i truffatori dell’Arte non sanno neanche ritoccare bene un’immagine sul computer: senza arte né parte. Buona lettura e occhi aperti.

Vincenzo Chetta

9


5a edizione

Arte Moderna e Contemporanea

1.2 e 7.8.9 ottobre 2016 Una selezione delle Gallerie Italiane piĂš prestigiose

In concomitanza con:

www.artparmafair.it Segreteria organizzativa: francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521 giulia@fierenef.com - tel. 049.8800305


G

G

i

o

O

r

g

S

i

o

T

a r t s h o p @ b i a n c o s c u r o . c o m h t t p : / / a r t s h o p . b i a n c o s c u r o . i t

Art Shop

by biancoscuro

Viale Indipendenza 26 27100 Pavia


biancoscuro

Maurits Cornelis Escher Arte e magia a Palazzo Reale

Sulla mano del disegnatore c’è una sfera riflettente. In questo specchio egli vede un’immagine molto più completa dell’ambiente circostante, di quella che avrebbe attraverso una visione diretta. Lo spazio totale che lo circonda - le quattro pareti, il pavimento e il soffitto della sua camera - viene infatti rappresentato, anche se distorto e compresso, in questo piccolo disco. La sua testa, o più precisamente, il punto fra i suoi occhi, si trova nel centro. In qualsiasi direzione si giri, egli rimane il punto centrale. L’ego è invariabilmente il centro del suo mondo.

Maurits Cornelis Escher

D

allo scorso 24 giugno, Palazzo Reale di Milano accoglie la mostra dedicata all’universo fantastico di un mago dell’Arte novecentesca: Maurits Cornelis Escher (1898-1972). Il percorso espositivo di duecento opere, adeguato alla personalità complessa di quest’Artista, catapulta il visitatore in dimensioni parallele: così come accadrebbe qualora prendessimo il famoso binario 9 e ¾ insieme ad Harry Potter. Incisore, intellettuale e matematico dai poliedrici interessi, Escher reinterpreta le correnti stilistiche del suo tempo e, attraverso intensi studi sul rapporto tra arte, psicologia e matematica, realizza le sue idee visionarie ritenute impensabili, soprattutto all’occhio degli artisti a lui contemporanei. Ne deriva una miscela omogenea di linguaggi eterogenei, trasformata in un mondo dotato di armonia, dall’essenza fantastica e logica. “Il disegno è illusione, suggerisce tre dimensioni sebbene nella carte ce ne siano solo due”, queste le parole del genio visioMaurits Cornelis Escher - Mano con sfera riflettente 1935, litografia, 31,1x21,3 cm. Fondazione M.C. Escher All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher. Company The Netherlands. All rights reserved www.mcescher.com

12


biancoscuro

Maurits Cornelis Escher - Convesso e concavo marzo 1955, litografia, 27,5x33,5 cm. Collezione Giudiceandrea Federico - All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved www.mcescher.com

nario, consapevole di non poter, né voler, essere inserito in alcuna corrente artistica o intellettuale, dal momento che è proprio questo senso di non appartenenza a creare le sue opere. Innamorato delle teorie sul processo percettivo della psiche umana della Gestalt, unite alle tecniche pittori-

che ed ai suoi studi sui paradossi geometrici, Escher compie la sua metamorfosi interiore: da un piano bidimensionale, scaturiscono un’infinità di mondi tridimensionali che non potrebbero avere un’esistenza spaziale, se non con questo colpo di bacchetta, che gioca con la percezione di

chi osserva. Tali illusioni lanciano un incantesimo senza fine verso la nostra epoca: le scale capricciose del Castello di Hogwarts, nella saga di Harry Potter, sono tratte dall’opera escheriana “Relatività” (Casa di Scale), così come opere straordinarie come “Metamorfosi”, “Belvedere” e “Drawing

Le leggi della matematica non sono semplici invenzioni o creazioni umane. Esse semplicemente “sono”; esistono abbastanza indipendentemente dall’intelletto umano. Il meglio che chiunque possa fare è scoprire che queste esistono e di prenderne conoscenza.

Maurits Cornelius Escher

13


biancoscuro

Hand”, l’opera in cui una mano disegna l’altra, hanno ispirato e continuano ad ispirare, l’intero mondo grafico e pubblicitario. La mostra, aperta ai visitatori fino al 22 gennaio 2017, è suddivisa in sei sezioni: nella prima si racconta la formazione dell’Artista, influenzata dalla sua permanenza in Italia e dall’Art Nouveau; la seconda sottolinea la visita all’Alhambra, evento che porta Escher a dedicarsi alla tassellatura, associata alla passione per le superfici riflettenti e la struttura dello spazio, raccontati nella terza sezione. La quarta, intitolata come una delle sue opere più rappresentative, “Metamorfosi”, racconta proprio la trasformazione interiore del maestro olandese, dopo la sua partenza dall’Italia: è l’evento che scatena in Escher la potenza creativa che da un semplice foglio crea spazi, grazie anche all’ausilio dei sui studi sui paradossi geometrici, ampiamente descritti nella quinta sezione. La sesta, racconta il comportamento dell’Artista con i suoi committenti. Al percorso espositivo, per approfondire la genialità di Escher, sono affiancati esperimenti scientifici e attività didattiche, adatte a

14

Sopra: Maurits Cornelis Escher - Casa di scale - Relatività 1953, litografia, 27,7x29,2 cm. Collezione Giudiceandrea Federico All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved www.mcescher.com Sotto: Maurits Cornelis Escher - Vincolo d’unione aprile 1956, litografia, 25,3x33,9 cm. Collezione Giudiceandrea Federico All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved www.mcescher.com


biancoscuro

English info

tutte le età. Un lieve sussurro lancia ai visitatori un incantesimo: è la voce del Mago Escher, celata nelle sue opere, che trasforma Palazzo Reale in un castello incantato dai tanti portali che conducono ogni visitatore nei tanti mondi magici. Mario Gambatesa ESCHER 24 giugno 2016 - 22 gennaio 2017 Palazzo Reale, Milano INFO T. +39 02 89 29 711 didattica@arthemisia.it Lunedì 14.30-19.30 Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30 Giovedì e sabato 9.30-22.30

Alcune viste del percorso espositivo. Photo: Luca Laversa

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.mostraescher.it

ESCHER Palazzo Reale - Milano 24 June 2016 − 22 January 2017 Escher – the ‘Pop’ Dutch genius whose visions have captured the imagination of designers and the minds of scientists, exerting a lasting influencing on many other artists – has finally been brought to Milan. Between 24 June 2016 and 22 January 2017, 200 works by the artist will be on display in the halls of the Palazzo Reale: the grand exhibition will be fully devoted to Maurits Cornelis Escher (1898-1972), the engraver, intellectual and mathematician whose visionary works have shaped the collective imagination. On display in Milan are all of Escher’s masterpieces, such as Hand with Reflecting Sphere, Relativity (or House of Stairs), Metamorphosis and Belvedere, in addition to scientific experiments, games and educational resources that help visitors of all ages understand baffling creations, impossible perspectives and apparently irreconcilable universes that come together to form a unique artistic dimension. The exhibition, promoted by the Cultural Department of the Municipality of Milan, is produced and organized by the Palazzo Reale of Milan, Arthemisia Group and 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, in collaboration with the Escher Foundation, and is curated by Marco Bussagli and Federico Giudiceandrea. A one-ofa-kind artist who used to say that “Wonder is the salt of the earth”, Escher may be credited with broadening the imagination of those who gaze at – or have gazed at – his works, where everything is connected: science, nature, analytical rigour and a contemplative quality. Inspired and influenced by the art of the past as well as that of his own day, Escher turns geometric research and rigour into the purest visionary aesthetics. A versatile and contemporary artist well ahead of his times, Escher does not find a key to his creative universe in the world of numbers, geometry and mathematics alone. A sophisticated genius, he combines a range of different languages into a new and intriguing itinerary that represents a one-off in the history of art across all ages and continues to thrill the wider public. Although forty-four years have gone by since Escher’s death, not only does his art show no sign of dating, but the new digital technologies seem to be pursuing the results it achieved. Featuring over 200 works, the exhibition is divided into six sections. Escher’s art left the confines of the studio and was transformed into gift boxes, postage stamps and greeting cards; it entered the world of comics and ended up on the LP sleeves of famous bands like Pink Floyd; and his impossible structures are used to allude to paradoxical situations or to astonish people with unrealizable constructions. Echoes of engravings such as Relativity (or House of Stairs) are to be found in the whirling stairs which lead Mickey Mouse and the Simpsons to get lost in an Escher-like world. Escherian settings have been used in commercials like the one for Audi in 2007, based on the famous print Waterfall. Hand with Reflecting Sphere, Other World and Belvedere were used by Illy Caffè for a 2006 advertising. A scene in the fantasy film Labyrinth (1986), starring David Bowie and produced by George Lucas, is built around House of Stairs. Even the famous staircases at Hogwarts, in the Harry Potter saga, are a dynamic transposition of this work, which also inspired one of the most striking scenes from Night at the Museum 3 and a Sky commercial.

15


biancoscuro

Il Castello Estense si rinnova A Ferrara il secondo atto del progetto espositivo “L’Arte per l’Arte”

È

Arrigo Minerbi Nudo di fanciulla (Il pianto del fiore) 1922, gesso Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”

16

stato inaugurato, il 15 giugno al Castello Estense di Ferrara, e sarà aperto ai visitatori fino al 4 giugno 2017, il secondo appuntamento del progetto museale di Gian Pietro Zerbini. Si tratta di un allestimento semi temporaneo, che intende riconsegnare al pubblico parte del patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, la cui sede storica è Palazzo Massari, reso inagibile in seguito al terremoto del 2012; al tempo stesso, intende mettere in scena alcuni intensi ritratti dei grandi artisti della scuola ferrarese tra Ottocento e Novecento. Non essendo possibile esporre contemporaneamente, al Castello, tutte le collezioni di Palazzo Massari e, non volendo sottrarre al pubblico il patrimonio artistico della città di Ferrara, ne è nata l’idea di allestire eventi espositivi in successione. L’ “Arte per l’Arte” atto secondo, ovvero “Da Previati a Mentessi, da Boldini a De Pisis - un nuovo percorso al Castello Estense”, si divide in due parti. La prima, denominata “La parabola di fine Ottocento tra verità e immagine”, è interamente riformulata

ed è rappresentata da 25 opere esposte nelle sei sale del lato sud del Castello Estense: gli artisti ferraresi Gaetano Previati, Giuseppe Mentessi, Giovanni Boldini, Giovanni Pagliarini, Giovanni Muzzioli, Alberto Pisa e Giuseppe Fei ne sono gli autori. La nuova mostra del Castello narra, in modo magistrale, alcuni dei diversi orientamenti che, a fine Ottocento, hanno profondamente rinnovato le tradizioni artistiche dell’epoca. A partire da Gaetano Previati, per il quale la realtà visiva si rivela quale punto di partenza per rifuggire la rappresentazione del vero e arrivare a sviluppare nuovi temi, affermandosi come uno dei maggiori protagonisti del Simbolismo Europeo. Si dimostra capace di anticipare, con soggetti della tradizione classica e romantica di carattere storico, religioso e letterario, le atmosfere senza tempo della pittura metafisica. Giovanni Muzzioli, in modo dissimile, ma con altrettanto carisma, è interprete della pittura di genere, relativa all’epoca romana: nelle sue opere, si rende capace di conferire un senso del paesaggio archeologico del tutto rinnovato rispetto alla tradizione storica, al


biancoscuro

Sopra: Gaetano Previati - L’Assunzione c. 1903, olio su tela Museo dell’Ottocento

Sotto: Gaetano Previati - Paolo e Francesca 1909, olio su tela Museo dell’Ottocento

sue umili origini, concepisce l’esercizio dell’arte come missione al servizio dell’umanità: la sua pittura elegiaca, a rappresentare la vita degli umili, si pone agli antipodi della pittura elegante ed estrosa di Boldini, ma si rivela altrettanto pregnante e capace di altrettanta ricerca formale nell’individuare insolite soluzioni pittoriche. Vi sono inoltre in esposizione, due sculture: un marmo di Angelo Conti e un gesso di Arrigo Minerbi. La seconda parte ha sede nei Camerini di Alabastro, ovvero nelle stanze sopra l’antica via Coperta, costruite cinquecento anni fa dal Duca Alfonso I d’Este: qui rimane inalterato l’allestimento della fase precedente, con i capolavori del ’900 di Filippo De Pisis, talento ferrarese attivo sul palcoscenico parigino. A raccontare il percorso creativo di De Pisis sono le opere entrate

punto da echeggiare, talvolta, le suggestioni decorativa del Liberty. Non vanno tralasciate, inoltre, le opere di Giovanni Boldini presenti in Castello nella seconda fase della “staffetta” espositiva: diventa ancora più evidente, da parte dall’Artista ferrarese, testimone entusiasta del mondo della Belle Époque, il superamento dell’influenza della macchia per raggiungere un realismo luminoso nel quale ritrae personaggi importanti e aspetti del mondo cittadino. Capace di distinguersi dai ritrattisti a lui contemporanei per l’abilità del disegno e la preziosa ricerca del colore, le sue opere riaffermano la straordinaria abilità dell’Artista più celebrato a livello internazionale. Sul fronte opposto, ma non antitetico, si pone Giuseppe Mentessi, il quale, non dimenticando mai le

17


biancoscuro

Giovanni Muzzioli I funerali di Britannico 1888, olio su tela Museo dell’Ottocento

Angelo Conti Allegoria della notte 1861, marmo Museo dell’Ottocento

18

English info

L’ARTE PER L’ARTE From Previati to Mentessi, Boldini to De Pisis: Ferrara, Este Castle 15 June 2016 - 4 June 2017 On 15 June 2016, the Este Castle will launch a new display of masterpieces of modern art from Ferrara. A new exhibition of works by Giovanni Boldini, Gaetano Previati, Giuseppe Mentessi and other artists active in the nineteenth and twentieth centuries will join the exhibition devoted to Filippo de Pisis in the sumptuous setting of Ferrara’s symbol monument. This is another chance to admire a part of the heritage of the Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea that were installed in Palazzo Massari until the 2012 earthquake. The organizers and curators’ aim has been to keep the museums going despite the closure of their headquarters for restoration, and provide a new opportunity to visit the Este Castle. The 2016 edition of L’arte per l’arte begins with a glimpse into Italian art between the nineteenth and twentieth centuries, focusing on the contribution of artists from Ferrara. In the richly decorated rooms on the main floor of the Este Castle, there will be a new exhibition with a brief yet fascinating journey through some of the different artistic orientations that, at the turn of the century, competed to renew the conventional idioms of art: from the poetics of truth to the art of ideas, from the Macchiaioli to divisionism, the representation of modern life to the decorative charm of art nouveau.

The protagonists include Ferrarese artists who were active on the Italian scene, such as Giuseppe Mentessi, Alberto Pisa and Arrigo Minerbi, and alongside them, internationally renowned figures like Giovanni Boldini, celebrated portraitist of the Belle Epoque, and Gaetano Previati, an exponent of divisionism and symbolism. The exhibit is organized into themed rooms that follow the leitmotivs behind the artistic researches of the period: modern portraiture and its new codes, historical-allegorical themes and the dimension of monumental decoration, the new themes of modernity, the real landscape and the landscape of the soul, moral and spiritual tensions on the eve of the Great War. The exhibition continues to the precious chambers of Alfonso I, which still features the selection of masterpieces by Filippo de Pisis that surveys the career of another Ferrarese talent active on the Italian and Parisian stage starting in the 1920s. Ferrara’s impressive collection of de Pisis’ works, put together largely thanks to the Fondazione Pianori and the generous bequest of Manlio and Franca Malabotta, allows visitors to see his entire creative trajectory. From his early works, which reflect De Pisis’ encounter with Giorgio de Chirico and metaphysical painting, to the masterpieces from his Parisian period that mark the birth of his own personal style, a pictorial transcript of the searing emotions that the city of light brought the painter, up to his production following his return to Italy, extreme works where the poetry of the image is stripped down to its essence.


biancoscuro

L’ARTE PER L’ARTE 15 giugno 2016 – 4 giugno 2017 CASTELLO ESTENSE, Ferrara INFO castelloestense@comune.fe.it tel. 0532 299233 15 giugno - 31 agosto 2016: 9,30 - 13,30 / 15,00 - 19,00 1 settembre 2016 - 31 maggio 2017: 9,30 - 17,30 1 - 4 giugno 2017: 9,30 - 13,30 / 15,00 - 19,00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.castelloestense.it

Sotto: Giovanni Boldini Madame X, la cognata di Helleu c. 1885-90, pastello su carta incollata a cartone - Museo Giovanni Boldini Sopra: Giuseppe Mentessi - Pace 1907, olio su tela Museo dell’Ottocento

a far parte della raccolta ferrarese soprattutto grazie all’attività della Fondazione Pianori e al generoso lascito di Manlio e Franca Malabotta. Con questa iniziativa, le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara e la Fondazione Ferrara Arte partecipano, in partnership con il Comune di Ferrara, ad un progetto di promozione integrata del patrimonio culturale e ambientale della Regione Emilia-Romagna: “L’Arte per l’Arte” è l’occasione per presentarne al pubblico, attraverso specifici appuntamenti, i siti recuperati e valorizzati, in un percorso ideale dalla città al territorio. Lucia Garnero

19


Real Art

È in preparazione il numero 2 di Real Art che sarà presentato venerdì 25 novembre 2016, ore 17.00, presso il MA*GA - GALLARATE --------------- PORTFOLIO D’ARTE IN FORMA DI RIVISTA INDIPENDENTE A CADENZA ANNUALE La mostra degli Artisti sarà visitabile dal 10 dicembre 2016 al 8 gennaio 2017 presso il MUSEO FLORIANO BODINI - GEMONIO

Rssegn

Real Art # 1- 2015 • MUSEO CIVICO FLORIANO BODINI Vi Mrsl, 11 - Gemonio (VA)

Presentzione Real Art Sbto 28-11-15 ore 10.30 Esposizione degli rtisti invitti dl 28-11 l 08-12 2015

Artisti selezionati per Real Art #2 Flycat Moya Vittore Frattini Ralph Hall Enrico Manera Max Marra Silvio Monti

Peter Hide 311065 Isabella Rigamonti Antonio Pedretti Alessandro Traina Fabio De Vivo Antonio Bandirali Antonio Pizzolante

• VILLA VILLA RECALCATI Sl Ambrosoli

Pizz Libertà, 1 - Vrese

Presentzione Real Art Domenic 06-12-15 ore 10.00 • MAGA Fondzione Fondzione Glleri d'Arte Modern e Contemporne 'Silvio Znell Vi De Mgri, 1 - Gllrte

Portfolio d’Arte in forma di rivista indipendente a cadenza annuale. Presentzione Real Art Tiratura limitata in 130 pezzi, l’intero ricavato è destinato in beneficenza. Domenic 13-12-15 ore

15.30

• MEETING ART

Real Art contiene “originali opere d’arte” realizzate appositamente per questo progetto Corso Add, da 11 –importanti Vercelli Artisti contemporanei. Tutte le opere si connotano come pezzi unici o piccole tirature firmate e numerate di pugno dall’Artista. Tutti gli artisti chiamati devolvono il Trovi Real Art proprio lavoro a titolo gratuito per iniziative benefiche sul territorio. dl 15-11-2015 l 30-01-2016

FRANCO CRUGNOLA STUDIO DI ARCHITETTURA

Si ringraziano: • FRANCO CRUGNOLA STUDIO DI ARCHITETTURA

Vi Sn Mrtino dell Bttgli, 11 - Vrese

Trovi Real Art dl 15-11-2015 l 28-02-2016


BIaNCOSCURO art contest pittura scultura fotografia grafica painting sculpture photography graphics

ISCRIVITI SUBITO, scade il 12 giugno! 19 giugno

Richiedi maggiori informazioni su: artcontest.biancoscuro.it Request more information on: artcontest.biancoscuro.it INFO viale indipendenza 26, Pavia tel. +39.0382.1902778 artcontest@biancoscuro.com

biancoscuro


biancoscuro

Renato Guttuso a Pavia La carica travolgente delle sue nature morte

L

a prossima stagione espositiva del Castello Visconteo di Pavia avrà inizio il 16 settembre con un’importante mostra dedicata a Renato Guttuso. Curata da Susanna Zatti e Fabio Caparezza Guttuso, Storico dell’Arte e figlio adottivo del pittore, “Guttuso. La forza delle cose” è un progetto ViDi in collaborazione con il Comune di Pavia, l’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi e gli Archivi Guttuso. Oltre cinquanta opere provenienti da collezioni private e musei (tra cui il MART di Trento e Rovereto, i Civici Musei di Udine, la Fondazione Pellin) affiancate da una serie di fotografie dagli Archivi Guttuso, descriveranno la vita e la carriera dell’Artista siciliano, curiosando anche negli aspetti più quotidiani ed inediti. L’intento della mostra è infatti quello di raccontare sia il pittore

che l’uomo: il percorso espositivo seguirà un criterio scientifico ed “affettivo” allo stesso tempo, che sia capace di trasmettere la grandezza dell’Artista e di restituire un ritratto degno del suo animo sensibile. Pilastro dell’Arte contemporanea, Renato Guttuso, nato a Bagheria nel 1911, è stato cronista del suo tempo, portavoce del mondo rurale dal quale proveniva e poi del dramma della guerra (“Natura con drappo rosso” 1942, “Finestra” 1947), potente comunicatore e testimone dei conflitti sociali e degli eventi che hanno segnato gli anni caldi del nostro Paese. Amico e collaboratore, tra gli altri, di Moravia, Pasolini, De Sica, Neruda, Moore, i suoi lavori sono stati lo specchio dell’impegno politico che ha contraddistinto la sua attività: la carica soverchiante delle sue denunce si ritrova nel nero tratto marcato dei corpi che tratteggia, nelle tonalità

Renato Guttuso - Cimitero di macchine, 1978 olio su tela, 90x70 cm. Fondazione Carima – Museo Palazzo Ricci, Macerata © Renato Guttuso by SIAE 2016

22


biancoscuro

decise che esprimono la realtà stessa del mondo. Ma Guttuso è stato anche un pittore ricercato e poetico, affascinato dalla travolgente bellezza delle piccole cose: dagli anni Sessanta la sua ricerca si fa più meditativa, gli oggetti diventano allegorie di sentimenti e metafore dell’esistenza umana. Ne sono splendidi esempi “La Ciotola” (1960), “Natura morta con fornello elettrico” (1961), “Cimitero di macchine” (1978), “Teschio e cravatte” (1979), opere d’Arte che saranno tutte visibili a Pavia, nelle sale delle antiche Scuderie. Federica Senigagliesi

GUTTUSO La forza delle cose 16 settembre 2016 - 18 dicembre 2016 Scuderie del Castello Visconteo, Pavia INFO T. +39 0382 33676

info@scuderiepavia.com Dal lunedì al venerdì 10.00-13.00/ 14.00-19.00 Sabato e domenica 10.00-20.00

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.scuderiepavia.com

Renato Guttuso - Un angolo dello studio di via Pompeo Magni 1941-42, olio su tela, 79x64,5 cm. Civici Musei di Storia e Arte, Udine © Renato Guttuso by SIAE 2016

23


biancoscuro

Joan Mirò. La forza della materia L’antipittura si esibisce al Mudec di Milano

A destra: Joan Miró - I due amici 1969, acquaforte, acquatinta e carburo di silicio, 71,5x106,5 cm. Barcellona, Fundació Joan Miró © Successió Miró by SIAE 2016 Sotto: Joan Miró - Mambo, 1978 acquaforte e acquatinta, 114,3x73,9 cm. Barcellona, Fundació Joan Miró © Successió Miró by SIAE 2016

24

P

rosegue il progetto del Mudec di Milano dedicato alle culture extraeuropee, con la mostra “Joan Mirò. La forza della materia”: fino all’11 settembre prossimo, le opere composte dall’Artista catalano tra il 1931 ed il 1981, creano un percorso espositivo carico di energia primitiva e simbolismo. “Bisogna avere il massimo rispetto per la materia. Essa è il punto di partenza. Detta l’opera. La impone.” : questa la poetica dell’Artista, che durante tutta la sua carriera, non ha mai cessato di elogiare la materia come unica officina in grado di riportare in vita il legame intrinseco e primordiale, tra vita e arte. Ispirato dalle opere dei poeti e dei pittori surrealisti, Mirò stravolge i canoni artistici tradizionali attraverso l’uso di materiali e tecniche eterodosse, come la bruciatura e lo squarcio delle tele. Le opere che ne derivano, sono intrise di un linguaggio segnico primitivo, disgustato e voglioso di assassinare la pittura per reinventarla. Complice di questo fare artistico definito antipittorico, è la curiosa osservazione delle forme: una semplice sigaretta, desta una nuova matericità che, fluida, scioglie gli strati vincolanti dati dalla coscienza, liberando quell’energia primordiale, insita nella natura umana. Il percorso espositivo, suddiviso in quattro sezioni, coadiuvato da postazioni virtuali, multimediali e audio guide, battezzerà i visitatori di tutte le età nel fiume vorticoso e affascinante del genio mironiano, carico di simboli dal magmatico e primordiale significato. La prima sezione della mostra, racconta sia la gestazione del suo nuovo linguaggio, causata dal disgusto per la pittura tradizionale e


biancoscuro

dall’impulso di volerla assassinare, attraverso la sperimentazione; sia la sua denuncia artistica per le sofferenze causate dalla guerra civile spagnola e dalla Seconda Guerra mondiale. Nella seconda sezione, la narrazione continua con opere in cui predominano uccelli, costellazioni e natura, soggetti tanto amati da Mirò, che si incastrano perfettamente con l’ intento di creare un linguaggio artistico più individuale. La terza sezione, racconta la visione antipittorica dell’Artista: la scelta di tecniche estreme e l’uso di supporti insoliti, rievocano il punto più alto del provocante intento di distruzione e rinascita della pittura, mai affievolito dallo scorrere del tempo. La quarta sezione, pone in rilievo la grande caparbietà di Mirò nell’esprimere la libertà artistica raggiunta, sperimentando tecniche nuove come l’arazzo, le incisioni e la scultura, svestendole dei limiti dati dalla tradizione. Le note di “Blues for Joan Mirò” di Ellington invitano i visitatori ad immergersi e farsi trascinare dalla corrente mironiana, promettendo un’esplorazione virtuale ma unica, nella natura e negli ambienti che hanno stimolato le scelte creative del Maestro, come in “Sogno” o in “Personaggio, uccello II”. Ultima tappa della mostra, è la video-installazione “Inafferrabile Caduta”, che permetterà di conoscere le tecniche, i materiali e i colori utilizzati da Mirò. Anche alla fine dell’esposizione, il suo fiume artistico stupirà gli occhi e le menti con la forma del suo fluire: irriverente, libera e fatta di primordiale energia segnica. Mario Gambatesa

Sopra e a destra: alcune immagini dell’allestimento dedicato a Joan Mirò ©Photo Carlotta Coppo

JOAN MIRO’ La forza della materia 25 marzo 2016 - 11 settembre 2016 Mudec, Milano INFO T. +39 02 54917 Lunedì 14.30-19.30 Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30 Giovedì e sabato 9.30-22.30

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.mudec.it

25




biancoscuro

Riapre il Museo del Paesaggio di Verbania Grandi esposizioni dopo l’importante ristrutturazione

Paolo Troubetzkoy - Principe Lev Galitzin 1899-1900 ca., gesso patinato bronzo, 139x92x120 cm.

I

l Museo del Paesaggio di Verbania festeggia la riapertura, dopo un importante intervento conservativo durato due anni, della propria sede di Palazzo Viani Dugnani con la mostra “150 Troubetzkoy”, curata da Federica Rabai e aperta fino al prossimo 30 ottobre. L’occasione è il centocinquantenario della nascita dello scultore Paolo Troubetzkoy, nobile di origini russe, ma nato sulle sponde del Lago Maggiore, dove visse per lunghi periodi, in alternanza coi suoi soggiorni all’estero (Russia, America, Gran Bretagna e Francia). Sono ben 150 le opere in gesso ammirabili, delle 340 totali conservate dal 1938 presso il Museo che le ha ricevute in dono dagli eredi dell’Artista dopo la sua morte. C’è quindi un forte legame tra la città di Verbania e il “ricco dilettante” Troubetzkoy, come lo definirono colleghi e critici dell’epoca, sottolineando il fatto che le sue origini aristocratiche gli permet-

28

tevano di dilettarsi, appunto, con la scultura, senza avere la preoccupazione del proprio sostentamento. È stato però grazie a questa sicurezza economica che Paolo Troubetzkoy ha potuto sviluppare uno stile originale e in piena libertà, poiché slegato dalle richieste dei galleristi e dal gusto personale dei committenti. Autodidatta, sin dalla prima giovinezza è a contatto con i pittori e gli intellettuali della Scapigliatura lombarda, e da questi si lascia affascinare. Nel 1884, appena diciottenne, si trasferisce a Milano dove realizza i primi lavori ispirati alle glorie nazionali: Dante, Garibaldi, il generale Cadorna e vari altri. Il soggiorno russo (dal 1898 al 1905) è uno dei più prolifici: diventa ritrattista dei politici e dell’aristocrazia, che abilmente rende con una forte connotazione psicologica e sociale; sua la statua equestre in bronzo dello zar Alessandro III, tutt’ora a San Pietroburgo. Un importante tour in


biancoscuro

giro per gli Stati Uniti lo porterà ad aprire ad Hollywood uno studio: molti gli attori del jet-set che si faranno ritrarre da lui. Il suo stile è fatto di spatolate rapide su gesso liquido, argilla, cera, che modella poi con le dita sottili: le sue sculture mantengono così una delicatissima leggerezza. Ma questa non è l’unica esposizione che celebra la riapertura del Museo: “Immaginare il giardino”, a cura della stessa Rabai insieme con Michael Jacob e visitabile fino al prossimo 2 ottobre a Villa Giulia di Pallanza, è l’altra mostra proposta dal Museo del Paesaggio. Con 140 incisioni provenienti da una

Le rouge 2 - In esposizione alla mostra “Immaginare il giardino”

straordinaria collezione privata, la mostra illustra come, tra Seicento e Settecento, si è andato formando l’immaginario collettivo del giardino, luogo magico di evasione e diletto. “Otto vedute di giardini di Roma”, “Parco della città di Vienna” e la raccolta di stampe sulla tenuta olandese di Clingendael, sono alcuni dei rarissimi e pregiati documenti iconografici ammirabili. Accanto ad essi, nella seconda sezione del percorso, una serie di filmati sperimentali realizzati da video maker contemporanei (tra cui Chris, Welby, Stan Brakhage, Rose Lowder) che hanno scelto il

Orti Farnesiani, Monte Palatino, tavola n.6 - In esposizione alla mostra “Immaginare il giardino”

topos del giardino come riflesso delle proprie fantasie e creazioni mentali. Un suggestivo viaggio a doppio binario attraverso le epoche e gli stili che hanno portato alla definizione delle varie tipologie di giardino, secondo sensibilità e approcci differenti. Federica Senigagliesi

A sinistra: Paolo Troubetzkoy - Sheila Johnson 1924, gesso non patinato, 23x33x24 cm. Sotto: Paolo Troubetzkoy Mia moglie 1911, gesso patinato bronzo, 183x80x76 cm. Una vista del percorso espositivo della mostra dedicata a Troubetzkoy a Palazzo Viani Dugnani

29


biancoscuro

“Do ut do” terza edizione Le esposizioni virtuali in attesa dell’evento conclusivo

D

opo i successi ottenuti nel corso delle prime due edizioni, rispettivamente nel 2012 e 2014, anche quest’anno è stato presentato il progetto espositivo biennale “do ut

A destra: Jacopo Foggini - Goccia metacrilato lavorato a mano con trama a rete, 2006, 250x50 cm. Alessandro Mendini Disegno de “La casa do ut do”

30

do”, nella formula consolidata di contenitore di iniziative legate al mondo dell’arte. Promosso dall’Associazione Amici della Fondazione Hospice Seràgnoli e ideato a sostegno della Fondazione che dal 2002 opera nel campo di assistenza, ricerca e divulgazione della cultura delle cure palliative. L’edizione 2016, con per tema la Casa “do ut do” ideata da Alessandro Mendini, si è avvalsa della collaborazione di un gran numero di nomi noti nel mondo dell’architettura e del design italiano: Alberto Biagetti, Mario Cucinella, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Alessandro Guerriero, Massimo Iosa Ghini, Daniel Libeskind, Angelo Naj Oleari, Terri Pecora, Renzo Piano e Claudio Silvestrin hanno disegnato le stanze della casa, dedicando le loro creazioni al valore che ognuno di loro ha reputato più rappresentativo della propria creazione, in termini di qualità della vita e senso di casa e comunità (empatia, civiltà, amore, luce,ecc.). Un altro gran numero di artisti, architetti, stilisti e designer ha contribuito ad arricchire la casa e il giardino di “do ut do” con una loro opera; anche in occasione di questa edizione, queste opere verranno assegnate, con un’estrazione a sorte che si terrà a metà dicembre a Bologna, presso il MAST Manifattura di Arti, Sperimentazione e Tecnologia, a chi ha contribuito a sostenere le attività della Fondazione Hospice Seràgnoli. Il progetto benefico è stato presentato il 14 aprile all’Università Statale di Milano e il 17 maggio alla Peggy Guggenheim Collection a Venezia. Hanno già avuto inizio le diverse esposizioni, pensate per offrire ai visitatori la possibilità di entrare virtualmente nella Casa “do ut do” e vedere le opere d’arte e gli oggetti di design che ne fanno parte: un’esposizione è stata aperta al MADRE di Napoli dal 15 al 22


biancoscuro

luglio; un’altra, la prima ad essere inaugurata, ha aperto i battenti alla Sala Romanelli della REGGIA di Caserta il 14 luglio e sarà visitabile sino al 31 agosto. A seguire, verranno il MAXXI di Roma dal 20 al 25 settembre e il MART di Rovereto dal 3 al 10 ottobre. Inoltre, dal 15 ottobre al 15 novembre, al MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna e Pinacoteca di Bologna, si potrà fare la visita virtuale alla casa, mentre alla Pinacoteca Nazionale e alla Accademia di Belle Arti di Bologna verranno esposte tutte le opere. Lucia Garnero

Sissi - La deriva è il nodo della mia gola, 2009 - Rappresentazione dell`inconscio, dove sommerso gli istinti prendono la forma di ossa e parti naufraghe che vogliono ricongiungersi e svelarsi come quando il mare si apre a riva.

Marco Piva - La Città d’Oro 2014, legno e lamierino metallico su base in legno laccato, 50x20xh40 cm.

Iosa Ghini Massimo - B_IG

Aldo Cibic - Per vederti meglio

2011, legno, ardesia e panno, 254x127 cm.

marmo grigio, 2016, 47,6x57xh32 cm.

Un biliardo da gioco all'italiana a buche strette, il forte

Un paesaggio in miniatura, un piccolo altipiano realizzato

impatto estetico di B IG si definisce nel disegno della

con due tipi di pietra: una è la base al cui centro si trova

scocca esterna in legni Greenpeace: curve morbide e

un piccolo albero che ha un’insenatura su cui si innesta

Sopra: Bruno Munari - progetto grafico di tessuto per

sinuose infondono all'oggetto un linguaggio unico e

una piccola scala, realizzata in un marmo più scuro, che

la X Triennale di Milano, tempera su carta, 1953,

contemporaneo.

serve idealmente per accedere alla parte superiore.

14,6x14,6 cm. Danijel Zezelji - La Tigre acrylic paint on wood, 2016, 150x70 cm.

31


biancoscuro

Kotar e la meravigliosa luce dei sentimenti Un immediato “colpo al cuore” tra figure femminili, marine e provenzali.

S Fashion Day III, acrilico su tela, anno 2012, 80x130cm.

32

e si descrivesse Jože Kotar come un paesaggista, ai più non verrebbe neanche la curiosità di inoltrarsi nella sua Arte, ma l’Artista sloveno non è il classico pittore di paesaggi. Le sue marine ed i suoi paesaggi provenzali sono caratterizzati da una luce meravigliosa e da tanti sentimenti: a volte la nostalgia, a volte l’incanto, tutte le sue opere hanno una parte della sua anima. La composizione degli elementi, i colori, il tempo: nulla è

per caso, Jože sa catturare il momento giusto e l’inquadratura migliore, miscela tecnica e creatività, così da non risultare mai schematico, ma estremamente piacevole. Le opere del Maestro Kotar sono di quelle che colpiscono immediatamente, al primo sguardo, ma sono anche dotate di un meraviglioso pregio: ammaliano senza sosta chi si ferma ad ammirarle. Prendiamo ad esempio “Boat”, il mare blu, la risacca appena accennata, la barca sì usurata dal tempo e dal sale, ma


biancoscuro

Crazy Horse Paris, tecnica mista su tela, anno 2011, 70x100 cm. (collezione privata)

33


biancoscuro

Boat, tecnica mista su tela, anno 2013, 90x60 cm. (collezione privata)

St. Peter’s fish, tecnica mista su tela, anno 2015, 45x55cm. (collezione privata)

34

ancora fiera del luogo che abita: siamo subito lì, su quella spiaggia, con il sapore del mare e quel tiepido sole. Non si limita a ritrarre l’oggettivo, va oltre, e trasmette tutto il fascino del luogo. Kotar inizia nel 1979 a seguire la strada artistica, prima a Parigi, poi a Basilea, Lens, Amsterdam, in Italia a Roma, Bologna, Udine, Milano. Il suo percorso artistico si è arricchito di anno in anno, dagli studi alla Jar Hilbert ad oggi, trentasette anni di carriera l’hanno reso il Maestro di oggi. Degni di nota gli studi compiuti per catturare la figura femminile, mai ritratta nei particolari, ma accennata con una forza tale da renderla palpabile. Delle donne di Kotar si comprende tutto l’aspetto emozionale: è come se fossero lì con noi, nella stessa stanza, non su tela, ma in carne ed ossa, e sentimenti. La sua musa ispiratrice lo cattura completamente, in maniera decisa e profonda, il suo talento ripropone così non solo la forma, ma addirittura i pensieri della donna ritratta. Come non sentire la timidezza ed il pudore, ma anche la sfron-


biancoscuro

Fashion Art Stage, acrilico su tela, anno 2015, 150x100cm. Nude, acrilico su tela, anno 2011, 80x60cm.

tatezza e la caparbietà delle figure ritratte? Come non chiedersi quale sia la reale storia di quelle ragazze e se quello che proviamo, empaticamente, ammirandole, sia davvero il loro sentimento? Jože è pienamente Artista, Maestro che costantemente ricerca le tecniche migliori per imprimere sulla tela tutti quei pensieri, quel groviglio che a volte abita la mente delle sue modelle. A volte trae spunto dalla letteratura, a volte sono semplicemente le donne che incontra qua e là, protagoniste concrete nella sua realtà, rese immortali anche dalla sua pregevole Arte. Qualunque sia il soggetto principale, Kotar, anche nel pieno del turbine pittorico, non dimentica mai di creare armonia, ne risulta così un gioco di leggerezze e di segni decisi: l’opera non è più solo creatività ed estetica, ma è vita. Gli abiti delle modelle si agitano sotto il loro incedere sulla passerella, i fruscii dei tessuti si fanno più intensi, il profumo della lavanda provenzale e la sapidità della brezza marina raggiungono i nostri sensi. Vincenzo Chetta

35


biancoscuro

Lavanda, tecnica mista su tela, anno 2010, 70x100 cm. (collezione privata)

36

L’autore è alla ricerca di storie di attualità, un tema eterno di sanzioni, diritti, premi e la propria verità creativa. Caratteri espressivi ruotano attorno alla vita dell’artista e al dramma della sua vita. La storia è soltanto un quadro però. Per raggiungere tale espressività delle figure e stabilire una tale atmosfera, l’autore si occupa con l’immagine stessa come con un problema. L’autore controlla la potenza visiva e il ruolo sostanziale della linea, il colore, la composizione, lo spazio e la luce attraverso i tradizionali strumenti formali e sofisticate tecniche artistiche di verbalizzazione. Tutte queste espressioni e tutti questi movimenti non lo descrivono abbastanza, importante sottolineare e cercare il messaggio dell’autore. Ana Maria Stibilj Shajn

English

The author is looking for actuality and topical stories, an eternal theme of penalties, rights, rewards and his own creative truth. Character expressive figures play artist’s story and the drama of his life. The story is only a framework though. To achieve such expressiveness of the figures and establish such an atmosphere, the author deals with the image itself as an artistic problem. The author checks the visual power and substantive role of line, color, composition, space and light through formal traditional tools and sophisticated artistic techniques of verbalization. All these expressions and all these movements do not describe, but more importantly emphasize and expose the author’s message. Ana Maria Stibilj Shajn


biancoscuro

English

Nato il 23 marzo 1952 a Novo Mesto, Slovenia, frequenta la Scuola d'Arte F.Roba come allievo del prof. Milano Butina e dello scultore Dubi Sombolac. Su consiglio dello scultore Vladimir Stovička nel 1979 andò a Parigi e fu ammesso alla Parigi Jar Hilbert, dove vi rimase per tre anni. Si trasferì poi a Basilea e successivamente a Regensburg. Ha realizzato dipinti su commissione, anche per il collezionista Theodor Goetze. Nel 1980 si trasferisce a Lens in Francia, e ci rimase fino al 1982. Dal 1990 frequenta gli studi nelle principali città europee (Roma, Cracovia, Amsterdam, Bologna, Udine, Milano, Aix-en-Provence ecc.) La “Provenza” diventa sua ispirazione dal 2000. Ha vinto numerosi premi in Slovenia e all'estero. Nel 1992 ha ricevuto il premio Trdina per la pittura e ha guadagnato lo status di artista indipendente. Dopo il suo lungo girovagare, torna in Slovenia, nella sua città natale, Novo mesto.

He was born on 23 March 1952 in Novo Mesto, Slovenia. Between 1975 and 1979 he attended the F.Roba Art School as a student of prof. Milan Butina and sculptor Dubi Sombolac . By the recommendation of sculptor Vladimir Stovička in 1979 he first went to Paris and was admitted to the Paris Jar Hilbert. He went to Basel and later to Regensburg due to commision he received. He painted for a private collector Theodor Göetze. He moved to Lens in France between 1980 and 1982. Since 1990 he attended studies in major European cities (Roma, Krakow, Amsterdam, Bologne, Udine, Milan, Douai, Aix-en-Provence, etc.) After 2000 his work was inspired mostly by “Provence”. He has won numerous awards at home and abroad. In 1992 he received the Trdina award for achievements in painting and gained the independent artist status. He lives and creates in Novo mesto, Slovenia.

Sopra lo studio di Novo Mesto del Maestro Kotar. Sotto mentre lavora all’opera “Modus vivendi”, 330x140 cm.

INFO www.kotar.org kotar.gallery@gmail.com

37


Con il patrocinio del

green core

Una selezione delle Gallerie Italiane piĂš prestigiose

8 - 11 DICEMBRE 2016

www.riminiarte.it

Segreteria Organizzativa: francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521 giulia@fierenef.com - tel. 049.8800305


M P

w

w

i

w

.

c

i

m

i

c

h n

h

e

l

e

e

-

p

l

t

i

n

t

e o

o

.

i

t


biancoscuro

Excellence Art Gallery Massimo Cedrini a Marbella

M

assimo Cedrini rappresenta la perfetta simbiosi tra l’amore per la propria Arte e l’amore per l’Arte universale. Ecco lo spirito con il quale è nata la sua galleria, seguendo le esigenze dei suoi colleghi Artisti, offrendo visibilità ad alti livelli. L’amore per l’arte lo porta a disegnare sin dalla tenera età, incessantemente. Nel 2014 arriva in Spagna e vi si stabilisce per ritrovare nuovi stimoli esistenziali, fatti di meditazione, escursioni naturalistiche e lunghi silenzi che gli permettono dare libero sfogo alla sua passione per le arti plastiche. Numerosissime le sue mostre in giro per il mondo: Cuba, Brasile, Canada, Stati Uniti, Germania, Francia, Spagna, Italia. Lo ritroviamo al Centro d’Arte Contemporaneo-Museo delle ceramiche Picasso a Mijas, al Museo de los Galvez in Spagna, al Casinò di Marbella, all’Ibiza Art Expo ed in diverse pregevoli gallerie di Barcellona e Madrid. Naturalmente presente ad Art Marbella con la sua Excellence Art Gallery, in qualità partner insieme al Direttore Artistico di Excellence Art Gallery

Giuseppe Carnevale. Massimo Cedrini e Giuseppe Carnevale definiscono la Galleria come uno spazio d’arte emozionale che per un lato non dimentica la sua missione commerciale, ma per l’altro incarna un impegno costante per dar voce a tanti artisti che non possono beneficiare di una galleria propria. A tal proposito Giuseppe Carnevale si mostra pienamente soddisfatto dell’intenso percorso che in pochi mesi ha definito Excellence tra le gallerie di riferimento a Marbella, grazie all’idea di unire artisti di tutto il mondo, dimostrando che differenti stili artistici possono coesistere in perfetta armonia. Tra le mostre in lavorazione che Cedrini e Carnevale stanno preparando, ricordiamo l’esclusiva esposizione che si terrà in settembre a Gibilterra, sulla nave Casinò del Sunborn Yacht, e l’esposizione che si terrà alla Crisolart Gallery di Barcellona a novembre, con la quale chiuderanno simbolicamente l’intenso anno, inaugurato a dicembre 2015 con la presentazione di grandi maestri come Picasso, Dalì, Renoir, Matisse, Rodin ed il falsario pittore Erik El Belga. Rebecca Maniti

Massimo Cedrini davanti alla sua opera Valderrama - Ph. Pix Rase

Massimo Cedrini, Meditazione al risveglio

Da sinistra, Giuseppe Carnevale, il grande tennista Manolo Santana e Massimo Cedrini. Ph. Pix Rase

Massimo Cedrini, Il volo della liberta’ Massimo Cedrini in posa davanti alla sua opera Double Face

40


biancoscuro

“Luoghi non luoghi” a Varese Le opere di Isabella Rigamonti a Showcases Gallery

I

sabella Rigamonti è l’Artista che ha fatto della fotografia una vera e propria “forma d’arte” manipolando le immagini con sovrapposizioni tra bianco-nero e colore, senza l’ausilio della tecnologia. La galleria Showcases Gallery, dopo le prime esposizioni di Obey, Piemonti, Ai Weiwei, Bansky, Peter Hide 311165, esordisce ora proponendo il suo primo giovane fotografo. La mostra “Luoghi non luoghi” è realizzata in collaborazione con “GEA”, presentata e curata dal critico Clara Castaldo. Sono presentate più di trenta opere con scatti che immortalano vedute urbane e particolari architettonici, ma anche volti di donne ed adolescenti di ogni parte del pianeta. “Il mio principale desiderio - spiega l’Artista - è quello di coniugare la tecnica fotografica ed il procedimento del collage artistico. Così la foto si trasforma in un “unicum” d’autore, solcato da profili e sagome nette e sinuose. Lo sguardo del pubblico viene sollecitato davanti ad un vero e proprio ibrido creativo, la visione oscilla tra un paesaggio reale ed uno irreale.” Showcases Gallery, in pieno centro pedonale a Varese, nasce come completamento dello studio multidisciplinare “Franco Crugnola Studio di Architettura”, riunendo intorno a sé un dinamico team di collezionisti ed appassionati d’arte, vuole porsi come punto baricentrico di una “galleria diffusa” nella città. Crugnola spiega:“Con la personale di Isabella Rigamonti inauguriamo uno spazio espositivo

Alcune immagini di “Luoghi non luoghi”. In alto a destra l’Artista Isabella Rigamonti e Franco Crugnola.

cittadino, che vuole diventare habitat naturale di condivisione culturale e creativa, dove arti differenti possano trovare confluenze significative.” La mostra rimarrà aperta fino al 01 settembre, dal lunedì al venerdì, con i seguenti orari: 9:00-12:30 / 14:30-19:00. “Luoghi non luoghi”, da visitare e ammirare. Vincenzo Chetta

41


biancoscuro

Marbella Art Collection Un nuovo evento in Andalusia

U

n nuovo appuntamento internazionale anima l’estate di Marbella, nella luminosa Costa del Sol: Marbella Art Collection, la collettiva d’Arte alla quale prendono parte Artisti di caratura internazionale: Steve Cline (USA), Jenny Carey (England), Massimo Cedrini (Italia), Angel Cortes (Spagna), Gonzalo Abril (Spagna), Antoni Uceda (Spagna), Eva Joensen (Danimarca), Maria Araceli Garcia (Spagna), Gabriela Hearling (Svizzera ), Francisco Conti (Spagna), Manuel Ardura (Spagna). Tra le opere citiamo quella della Hearling, un “David Bowie” dai forti contrasti cromatici; le ceramiche dello spagnolo Gonzalo Abril, rappresentato con un’opera composta da più di 100 elementi; l’opera

“Valderrama” di Massimo Cedrini, artista e titolare di Excellence Art Gallery. La mostra ha offerto spunti anche in campo astrattista, con le interpretazioni dell’Artista americano Steve Cline, presentato con opere fortemente materiche, con Francisco Conti che offre una composizione astratta con tonalità azzurro intenso, e con Manuel Ardura e le sue opere dai contenuti contrastati dai rossi e dalle ombre. Il vernissage d’inaugurazione ha riscosso un grande successo, ancora una volta Excellence Art Gallery è riuscita a catturare l’attenzione dei media con interviste e approfondimenti sugli Artisti presentati. Il Direttore Artistico della galleria, Giuseppe Carnevale, si è dichiarato soddisfatto, non solo per l’evento in generale, ma anche per la coerenza filosofica degli allestimen-

Alcune immagini dell’inaugurazione. Ph. Pix Rase

Giuseppe Carnevale e Massimo Cedrini davanti all’opera di Hearling.

42

ti: tematiche artistiche differenti possono coesistere. I prossimi appuntamenti della galleria saranno a Gibilterra a settembre, a Barcellona a novembre, e a Marbella con nuove esposizioni con tematica il connubio tra Arte & Moda. Flavio Ennante


biancoscuro

“Punte molli” alla GlobArt Gallery Vittorio Valente in personale

È

stata inaugurata sabato 11 giugno 2016, presso la GlobArt Gallery di Acqui Terme, la mostra dedicata al genovese Vittorio Valente, Artista di origini astigiane che utilizza il silicone (trasparente e colorato) per realizzare le sue opere. Valente ha iniziato l’attività artistica a metà degli anni ‘80, occupandosi del rapporto arte-scienza, spaziando tra cinematografia e letteratura, sperimentando l’uso di questo materiale così inusuale per la creazione di opere artistiche. Supera i limiti del materiale attraverso una continua ricerca ed un percorso in perpetua evoluzione: unendo al silicone dei pigmenti ad olio, ottiene nuove cromie che lo portano, soprattutto nelle opere più recenti, a soluzioni monocromatiche. La mostra intitolata “Punte molli” è sotto la cura di Adolfo Ca-

rozzi, Architetto, ricercatore e studioso dell’Informale Italiano (suoi i sette volumi “Le Carte dell’Informale”), affiancato dal figlio Eugenio, ingegnere e amante dell’arte. Il percorso espositivo si è dimostrato lineare ed esauriente, ma mai scontato. Opere recenti affiancate a creazioni degli inizi, in questa solo exhibition si è potuto assaporare tutto il percorso artistico di Vittorio Valente, Maestro del silicone su tela. Rebecca Maniti

Alcune immagini della personale “Punte Molli”. In basso a sinistra l’Artista Vittorio Valente ed il curatore Adolfo Carozzi.

43


BIaNCOSCURO art contest 1 Contest, 2 Giurie, 4 Sezioni: 42 Premi Tutte le opere sul sito: artcontest.biancoscuro.it

In queste pagine sono pubblicate le opere di tutti gli artisti iscritti al BIANCOSCURO Art Contest 2016, concorso Internazionale d’Arte. Gli artisti iscritti provengono da: Italia, Stati Uniti, Russia, Canada, Messico, Germania, Francia, Svizzera, Slovenia, Austria, Danimarca, Svezia, Belgio, Romania, Olanda, Lituania e Liechenstein. La Giuria BIANCOSCURO è composta da redazione, consiglio e comitato critico. I componenti sono: Vincenzo Chetta, Direttore della Rivista d’Arte Biancoscuro; Daniela Malabaila, Caporedattore Biancoscuro Rivista d’Arte; Jean François Gailloud, Presidente del Montreux Art Gallery; Marie Hélène Heusghem, Direttore del Montreux Art Gallery; Alfredo Pasolino, Storico dell’arte e critico internazionale ; Mariarosaria Belgiovine, critico d’Arte e curatrice di eventi; Danilo Giusino, esperto d’Arte e Docente in Arti Visive; Mona Youssef, gallerista canadese di fama internazionale;

Giuseppe Carnevale, corrispondente estero per Biancoscuro; Luca Caricato, Storico dell’Arte ed esperto vinciano; Salvatore Mainardi, gallerista presso MainArt - Zurich; Ernesto Galizia, Direttore Artistico dell’Accademia Belli di Roma; Elena Cicchetti, Presidente di Art in The World; Gian Paolo Curti, appassionato d’arte e collezionista; Mario Gambatesa, redazione Biancoscuro; Lucia Garnero, redazione Biancoscuro.

Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

La Giuria POPOLARE è composta dagli abituali navigatori del WEB, farne parte per votare è semplice! Basta navigare nel sito artcontest.biancoscuro.it e cliccare i tasti LIKE – TWEET – G+ che si trovano sia sopra che sotto l’opera. Il punteggio è dato dalla somma del numero di like, tweet o Google+ che ogni opera riceve, la somma di questi decreterà i 12 vincitori del premio eBook personale. Il termine per le votazioni social è il 15 ottobre 2016.

YULIA ALTAS “All dreams come true”

TOVE ANDRESEN “Sun no. 1”

TOVE ANDRESEN “Sun no. 1”

FILIPPO ANNIBALE “Anamorfosi 1

FILIPPO ANNIBALE “Istantanee dal pianeta Terra”

ROSARIO AUFIERO “Nel vortice”

MANSS AVAL “When Detail Counts”

ANN-PIA AZIZUDDIN “City of dreams”

PIETRA BARRASSO “Rosso Tramonto”

CASSANDRA BASILE “Il concetto di sè”

ENNIO BASTIANI ”Il giudizio di Paride”

PAOLA BONA “Ego”

44


PAOLA BONA “Il nostro mondo”

PAOLA BONA “Passione”

SILVIA BORELLO LENTA ”Studio 2”

SILVIA BORELLO LENTA “Harem-02”

SILVIA BORELLO LENTA “Scisma”

VALENTINO BRUSCHI “Costiera Amalfitana”

MARINO CALESINI “Aeonium-Immortale”

LOREDANA CARETTI “Il lusso della malinconia”

FRANCESCO COLONNA “Tenera reminiscenza di un momento”

FRANCESCO COLONNA “Ricordando e poi... la ragione”

MATTIA CONSONNI “ASet the controls for the heart of the sun”

MATTIA CONSONNI .“Breathe ”

MATTIA CONSONNI “Capriccio n° 5 (Paganini)”

PAOLO CUTRANO “Motoretta”

PAOLO CUTRANO “Inaspettato amore”

PAOLO CUTRANO “Ardore”

ORNELLA DE ROSA “Tempo dedicato”

DUCCIO DEGL’INNOCENTI “Lava”

GIANNI LORENZO DEPAOLI “Libertà”

GIANNI LORENZO DEPAOLI “Marilyn”

GIANNI LORENZO DEPAOLI “Vanità”

ANN DUNBAR “Opalescent Forest”

EVIANA FACCIN “Cambiamento”

EVIANA FACCIN “Never give up”

45

Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest


Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest EVIANA FACCIN “Sunrise”

MARZIA FANECCO “Perdersi nei pensieri”

AMEDEO FERNANDES “Senza titolo #01”

DANILO FIORE “Teenage Life”

FLORA “Fleur océane”

FORTUNATO FRONTONI “Alpeggio”

FORTUNATO FRONTONI “Giovane malgara”

FORTUNATO FRONTONI “Vallesinella”

ANTONIO FRANCHI “Luxor”

ELENA GALIMBERTI “Il bacio - Klimt e Rodin”

ELENA GALIMBERTI “La citta’: benessere e disagio”

ELENA GALIMBERTI “Marilyn”

MAURO GAZZARA“Sola con il mio sguardo”

FRANCESCO GENZONE “Petmetic”

ADRIANA GIGLIARELLI “Noi fra la gente”

MELANIE GILLIAND “En somme, aimer ce que nous sommes”

MELANIE GILLIAND “I don’t need your reason”

SAMI GJUKA“Ways”

STANKA GOLOB “Korai mix”

STANKA GOLOB “Krogi modro

STANKA GOLOB “Krogi prepletanje”

CLAUDIO GUADAGNA “Mare nostrum”

JANI JAN J “Neighbours”

JANI JAN J “The deeper you go”

46


BIaNCOSCURO art contest HENDA KHELIFI “La solitudine in compagnia”

HENDA KHELIFI “Memoria nel vuoto”

HENDA KHELIFI “L’ombra del passato”

AIVARS KISNICS “Id 951”

AIVARS KISNICS “Id 955”

AIVARS KISNICS “Id 959”

GIUSEPPE LABATE “Tristezza”

GIUSEPPE LABATE “Eros e topos”

FILIPPO LO IACONO “Tramonto, passioni, sacrifici, bellezza”

TINA LUPO “L’ora del lupo”

ISABELLE MALO “Rescue”

MANUELITA MORI “Policromia ascendente”

CINZIA MORINI “Petaloso”

FRANCESCO NACCARI “Insieme”

ANDY NANZ “Work no. 62”

ANDY NANZ “Work no. 63”

ANDY NANZ “Work no. 64”

ANGELO OLIBONI “Al di là dei tubi”

ANGELO OLIBONI “Orizzonte intrecciato”

ANGELO OLIBONI “Luce”

ANNA PAGLIA “NGC 1365 - Surrazionale”

ANNA PAGLIA “Nebulosa ghirlanda”

ANNA PAGLIA “NGC 4603 - Surrazionale”

Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

GAYA “Innocence”

47


Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest ROBERTO PARMAGNANI “Così è”

ALESSANDRA PASOLINI “Tramonto”

FEDERICA PECORARO “Futuro”

OLGA PERCINSCHI “Cycle -New metaphorical worlds”

CLAUDIA PERRUSO “Sofferenze dell’anima 1”

CLAUDIA PERRUSO “Stordimento dell’anima”

CLAUDIA PERRUSO “Disfacimento dell’anima”

GENE POMPA “L’albero di Botero”

ANTONELLA PRETI “Ti penso”

NICOLA QUICI “Im netz der gier”

MARCO RAFFAELE “City art”

ILARIA RANZATO “Dolcezza”

MIRKO RONCELLI “Storie”

MIRKO RONCELLI “Spazi di ieri”

MIRKO RONCELLI “Appunti di una vita”

MARZIA ROVERSI “Camille”

MARCELLO SASSOLI “Abbasso la guerra”

A.PAOLA SCANAVINI “La scrittura”

FAUSTO SEGONI “Costellazione_ F 458”

FAUSTO SEGONI “Migrazioni evo_Fra”

FAUSTO SEGONI “Gonfiatore di palloni”

FABRIZIO SIMONE “Doosa”

MASSIMO SOLDI “China town”

MASSIMO SOLDI “Strano sole in città”

48


VITO SPADA “Generazione astratta”

VITO SPADA “Tempo prezioso”

JANEZ ŠTROS “Illusion”

GLADYS SICA “La decisione”

GLADYS SICA “La forza della natura”

CARLA TOMATIS “Effusioni”

MIHAELA LAVINIA TURCANU “Il sogno”

JOOP VAN DER LINDEN “Ballerina dressed in a cape...”

BARBARA WALDER “Hommage à Margaret Bolza”

JESSICA WEYMANN “Place de l’apero”

PAOLA ZANNONI “Eden for you”

PAOLA ZANNONI “Emozione”

Art Shop

Biancoscuro Art Contest SEZIONEPITTURA

BIaNCOSCURO art contest

by biAncoscuro

PAOLA ZANNONI “Satelliti”

GIAN LUCA ZUCCARELLO “Non posso sbagliare”

FILIPPO ANNIBALE “Like a real life”

GIULIANA BELLINI “Colonia di batteria n.4”

LINO BIANCO “Apertamente 1”

LINO BIANCO “Apertamente 7”

ANTONIO BISIGNANO “Art box”

BEPPE BORELLA “Game.No war.”

GABRIELE CALÒ “Crash”

DAVIDE DIMARTINO “Explorer”

Biancoscuro Art Contest SEZIONESCULTURA

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito dove poter acquistare alcune delle opere partecipanti al concorso! http://artshop.biancoscuro.it

49


Biancoscuro Art Contest SEZIONESCULTURA

BIaNCOSCURO art contest LAURA FINOTTO “Andromeda”

JOHANNES GENEMANS “Papaya”

JOHANNES GENEMANS “Passiflora”

NERO LEVRINI “Dyno”

NERO LEVRINI “Dietro la maschera”

NERO LEVRINI “Alicanto”

MAURO MARCHI “Emozione Africa”

MAURO MARCHI “Piccola profuga”

GIANNA MOISE “Pesce in bronzo”

FRANCO PALETTA “Corpo vuoto luminoso bianco”

FRANCO PALETTA “Corpo vuoto luminoso bianco”

FRANCO PALETTA “Corpo vuoto luminoso”

PUPI PERATI “I luoghi dell’anima”

PUPI PERATI “Racconti di viaggio”

PUPI PERATI “Torre”

RENZO SBOLCI “Anima”

RENZO SBOLCI “Il grande rosa”

RENZO SBOLCI “Insieme”

ANGELO SCARDINO “Soglie”

JOSEFINA TEMIN “Bambues y Corteza”

JOSEFINA TEMIN “Flowers”

50

liberementi, agenzia di comunicazione, è in grado di offrire servizi di gestione eventi, direct marketing, progetti editoriali, web, fotografia, video produzioni, advertising e studio immagini aziendali. liberementi, PARTNER UFFICIALE BIANCOSCURO ART MAGAZINE info@liberementi.it - www.liberementi.it


SIMONA BENEDETTI “Emozionando”

SIMONA BENEDETTI “Maturità consapevole”

SIMONA BENEDETTI “Negli occhi....l”amore”

ANNA COPPONI “Passione in movimento”

CARLA GUARINO “Nudo”

NICOLA PIETRA “Defoe”

UMBERTO SALMERI “Crisi ed epilogo del mondo moderno”

UMBERTO SALMERI “Nella mente degli dei”

MAURIZIO SATTA “Faccia d’oro”

MAURIZIO SATTA “Light on”

GIULIA SOLLAZZO “London ships”

GIULIA SOLLAZZO “Sharkpisa”

Biancoscuro Art Contest SEZIONEGRAFICA

BIaNCOSCURO art contest

Art Shop

RITA VITALONI “La magica rotazione-Beta”

RITA VITALONI “La magica rotazione-Omega”

MANSS AVAL “Conjugates”

MANSS AVAL “Bellagio Gold”

FABIO BATOCCHI “Fractures”

SALVATORE FALCO “Senza titolo”

SALVATORE FALCO “Senza titolo”

SALVATORE FALCO “Senza titolo”

ALESSANDRO LONZARDI“12”

ALFREDO MACCHI “War Landscapes”

Biancoscuro Art Contest SEZIONEFOTOGRAFIA

RITA VITALONI “La magica rotazione-Alpha”

by biAncoscuro

51


Biancoscuro Art Contest SEZIONEFOTOGRAFIA

BIaNCOSCURO art contest FEDERICO ODELLO “Tre piani di storia dei mezzi di trasporto...”

ALESSANDRA PIASECKA “Eden”

ELENA SANTUCCI “Rain”

JACOB SURLAND “Vikingship on a winter’s morning”

Gli Artisti Selezionati per il secondo step del concorso Tra tutte le opere in concorso, 100 sono state selezionate per la seconda fase del BIANCOSCURO Art Contest 2016. Al momento di andare in stampa sono in corso le accurate valutazioni della Giuria Critica che, esaminando concretamente le opere, voterà per assegnare i premi in palio. Il 29 agosto 2016 verranno resi pubblici i risultati sui siti internet www.biancoscuro.it e www.artcontest.biancoscuro.it, , oltre che sulle pagine social di BIANCOSCURO e BIANCOSCURO ART CONTEST. Le opere finaliste sono di: Yulia Altas, Tove Andresen, Filippo Annibale, Rosario Aufiero, Manss Aval, Ann-Pia Azizuddin, Pietra Barrasso, Ennio Bastiani, Fabio Batocchi, Simona Benedetti, Lino Bianco, Paola Bona, Beppe Borella, Marino Calesini, Gabriele Rootsart Calò, Flora Castaldi, Francesco Colonna, Mattia Consonni, Anna Copponi, Paolo Cutrano, Ornella De Rosa, Duccio Degl’Innocenti, Gianni Depaoli, Ann Dunbar, Eviana Faccin, Marzia Fanecco, Amedeo Fernandes, Laura Finotto, Antonio Franchi, Fortunato Frontoni, Elena Galimberti, Mauro Gazzara, Johannes Genemans, Francesco Genzone, Mélanie Gilliand, Sami Gjuka, Stanka Golob, Claudio Guadagna, Carla Guarino, Jani Jan J, Gayane Karapetyan, Henda Khelifi, Aivars Kisnics, Giuseppe Labate, Nero Levrini, Filippo Lo Iacono, Tina Lupo, Alfredo Macchi, Isabelle Malo, Mauro Marchi, Gianna Moise, Cinzia Morini, Francesco Naccari, Andy Nanz, Federico Odello, Angelo Oliboni, Anna Paglia,

Franco Paletta, Roberto Parmagnani, Alessandra Pasolini, Federica Pecoraro, Pupi Perati, Claudia Perruso, Nicola Pietra, Gene Pompa, Antonella Preti, Nicola Quici, Marco Raffaele, Mirko Roncelli, Marzia Roversi, Umberto Salmeri, Elena Santucci, Maurizio Satta, Renzo Sbolci, Alessandra Paola Scanavini, Fausto Segoni, Gladys Sica, Fabrizio Simone, Massimo Soldi, Giulia Sollazzo, Vito Spada, Janez Štros, Jacob Surland, Josefina Temin, Rita Vitaloni, Barbara Walder, Paola Zannoni, Gian Luca Zuccarello.

Un ringraziamento a tutti i partecipanti, che rimarranno pubblicati sul sito internet artcontest.biancoscuro.it sino alla prossima edizione del concorso, a gennaio 2017.

biancoscuro ART CONTEST

pittura, scultura, grafica, fotografia.

In palio la Copertine sulla Rivista d’Arte Biancoscuro, 4 mostre personali, 24 mostre collettive, 12 ebook personali condivisibili sui social (con possibilità di stampa) e l’esclusiva partecipazione al MAG 2015 di Montreux! Il conferimento dei premi “copertina” e dei premi “mostra personale”, si svolgerà il 24 settembre 2016 a Monte-Carlo, Principato di Monaco, presso l’esclusivo Monte-Carlo Bay. Tutti i partecipanti sono invitati ad assistere alla premiazione.

Arrivederci al 2017 per il nuovo bando e la riapertura delle iscrizioni!

52


CONTEMPORARY ART FAIR


biancoscuro

Art Basel 2016, Unlimited e DesignMiami. Opere introvabili, non semplici rarità

Art Basel, colosso internazionale, continua a dettar legge nel mercato globale dell’Arte

L

a 47a edizione di Art Basel a Basilea si è conclusa, il 19 giugno 2016, con notizie di grandi vendite, soprattutto all’interno del settore Unlimited (effettivamente il più interessante e stimolante). La partecipazione da parte di collezionisti e istituzioni internazionali è stata ancora una volta molto forte, con nuovi collezionisti provenienti da tutto il mondo, rappresentati paesi di tutta l’Africa, ex Unione Sovietica, Iran, Libano, Giappone, Corea, Filippine e Thailandia, arrivati alla fiera per la prima volta. Questa edizione ha dimostrato che continua ad esserci una forte domanda di alta qualità: il mercato brilla quando ad incontrarsi sono le Gallerie più quotate ed i collezionisti più importanti di tutto il mondo, in pratica Art Basel funziona e funzionerà sempre fin quando ci saranno Musei e Fondazioni a vendere ed acquisire opere. Quest’anno Art Basel ha contato la partecipazione di 95.000 persone nei sei giorni di manifestazione, leggermente meno dell’anno passato, ma il morale tra le gallerie espositrici è alto; naturalmente la crisi economica dell’Arte non tocca i pezzi museali presenti in fiera e neanche le opere degli artisti viventi con quotazioni stellari, ma molti galleristi

54

Four New Clear Women / James Rosenquist, 1982 Courtesy of Galerie Thaddaeus Ropac / ArtBasel – Unlimited Untitled / Jannis Kounellis, 2014 Courtesy of Sprovieri Gallery / ArtBasel – Unlimited

The Problem / Pope L. 2016 / Courtesy of Mitchell Innes & Nash / ArtBasel – Unlimited 930/7 Strip / Gerhard Richter, 2015 / Courtesy of Marian Goodman Gallery – ArtBasel – Galleries


biancoscuro

Concetto Spaziale, Attese / Lucio Fontana, 1964 Courtesy of Cardi Gallery / Art Basel - Galleries Accumulation: Searching for Destination / Chiharu Shiot, 2014-2016 Courtesy of Galerie Daniel Templon - Art Basel - Unlimited

Black Dada / Adam Pendleton, 2016 Courtesy of Galeria Pedro Cera / Art Basel - Unlimited

Dragon / Anish Kapoor, 1992 / Courtesy of Gladstone Gallery, Lisson Gallery / Art Basel - Unlimited

Flugzeug (Airplane) / Thomas Bayrle, 1982-1983 Courtesy of Gavin Brown Gallery – ArtBasel – Unlimited Mimed Sculptures / Davide Balula, 2016 / Courtesy of Gagosian Gallery, Galerie Frank Elbaz / Art Basel - Unlimited

Zoom Pavillion / Rafael Lozano-Hemmer and Krzysztof Wodiczko 2015 Courtesy of Galería Max Estrella, Art Bärtschi & Cie / Art Basel - Unlimited

55


biancoscuro

40 Good Reasons / Ariel Schlesinger e Massimo Minini / ArtBasel - Salon

Owan / Kengo Kuma, 2016 / Courtesy of Galerie Philippe Gravier / ArtBasel – DesignMiami

Template-Variant-Friend-Stranger / Tony Oursler, 2014 / Courtesy of Lisson Gallery / ArtBasel – Galleries Untitle / Jacqueline Humphries, 2015 / Courtesy of Galerie Gisela Capitain, Greene Naftali e Stuart Shave Modern Art / ArtBasel - Unlimited

MFC Michèle Didier / ArtBasel Editions

The Collector’s House / Hans Op de Beeck, 2016 / Courtesy of Marianne Boesky Gallery, Galleria Continua, and Galerie Krinzinger / ArtBasel - Unlimited

Sol Calero: Casa de Cambio / Laura Bartlett Gallery ArtBasel Statements White House / Ai Weiwei, 2015 / Courtesy of Neugerriemschneider Gallery / ArtBasel – Unlimited

56

Tomato Head (Green) / Paul McCarthy, 1994 Courtesy of Hauser and Wirth / ArtBasel - Unlimited


biancoscuro

Untitled / Gabriel Kuri, 2015 Courtesy of Regen Projects Gallery ArtBasel - Galleries

Gli (Wall) / El Anatsui, 2010 Courtesy of Jack Shainman Gallery ArtBasel - Unlimited

Zoom Pavillion / Rafael Lozano-Hemmer and Krzysztof Wodiczko 2015 Courtesy of Galería Max Estrella, Art Bärtschi & Cie - Art Basel - Unlimited

The Culture of Fear: An Invention of Evil / Kader Attia, 2013 Courtesy of Lehmann Maupin, Galerie Nagel Draxler ArtBasel - Unlimited

sono concordi sul fatto che oltre i conosciuti collezionisti inizino ad essercene di nuovi, preparati, attenti e dunque rapidi nelle trattative. Il Premio Arte Baloise è stato assegnato all’Artista canadese Sara Cwynar, presentata da Foxy Production (New York) e Mary Reid Kelley dagli Stati Uniti, esposta da Arratia Beer (Berlino). Il premio di CHF 30.000 è stato offerto ai due artisti da una giuria di esperti internazionali, e le opere dei vincitori sono state acquisite dal Gruppo Basilese e donate al MMK Museum für Moderne Kunst, Frankfurt am Main e MUDAM, Lussemburgo. Aldilà delle tante critiche utopistiche che si possono fare, è comunque un piacere la vista di opere di grandi Artisti di ogni tempo, da Warhol a Murakami (opere uniche, non le consuete litografie), da Ai Weiwei a Christo, da Hirst a Picasso (la presenza di innumerevoli opere dei “soliti noti moderni” è scontata, e noiosa, non tanto per l’esimio autore, quanto per il tipo di opere). Da citare l’11° edizione del Design Miami Basel che ha presentato più di 40 gallerie espositrici del design storico e contemporaneo, oggetti che sono ormai opere d’Arte indiscusse. Art Basel sarà a Miami Beach a dicembre, ad Hong Kong a marzo 2017 e nuovamente a casa, a Basilea, dal 15 al 18 giugno 2017, per decretare ancora una volta, i nuovi vincitori del mercato dell’Arte. Vincenzo Chetta Racing car 21 / Salvatore Scarpitta, 1967-68 Courtesy of Tornabuoni Art / ArtBasel - Galleries

Banderas Rotas (Broken Flags) / Paulo Nazareth, 2014 Courtesy of Galleria Franco Noero, Mendes Wood DM e Meyer Riegger / ArtBasel - Unlimited

57


biancoscuro

LOOP Fair 2016. La location esclusiva per la video arte

Il mercato si muove verso le immagini in movimento In alto: shaun Gladwell ANALIX FOREVER (© photo by Carlos Collado)

Sotto: Dora Garcia GALERIA JUANA DE AIZPURU (© photo by Carlos Collado)

58

S

i è conclusa il 4 giugno la quattordicesima edizione del primo ed unico Festival Internazionale di VideoArte, uno spazio di incontro per l’industria cinematografica ed il mercato dell’Arte, il LOOP. La fiera si è tenuta presso l’Hotel Catalonia Ramblas, una location particolare che propone una esposizione altrettanto curiosa: tutte le camere al piano terra dell’Hotel sono state impegnate per la presentazione dei 47 progetti

selezionati dalla Giuria Internazionale (Isabelle Lemaître, Josée e Marc Gensollen, Haro Cumbusyan e Renee Drake, presieduta da Jean-Conrad Lemaître). Sono stati proiettati più di 15 ore di runtime da 47 film di VideoArte, mettendo in evidenza il crescente uso di questo mezzo da parte di molti Artisti e la sua crescente presenza nei musei, nelle biennali e nelle gallerie d’arte. La partecipazione di Gallerie provenienti da Messico, Porto Rico, Israele, Sud Africa, Cina e Taiwan, la proiezione di 33 anteprime (13 prime mondiali, 6 prime europee e 14 prime spagnole), e la varietà delle nazionalità degli Artisti invitati, che provengono da 25 paesi diversi, hanno reso il LOOP Fair il luogo in cui si rivelano tutte le ultime novità e le innovazioni, gli ultimi sviluppi creativi, i dibattiti e le nozioni del settore. Accanto a personaggi come Malcolm Le Grice o Tania Mouraud, la fiera ha visto la partecipazione di rinomati artisti internazionali come Dora García, Sigalit Landau e


A destra:

biancoscuro

Ângela Ferreira / Marlborough Contemporary (© photo by Carlos Collado)

Kader Attia, oltre a giovani talenti come Basim Magdy, Pilvi Takala, Michael Linares, Paulo Nazareth e Shezad Dawood. I Giurati hanno sottolineato l’elevato standard di qualità e la varietà delle proiezioni presentate quest’anno, e secondo il Presidente della commissione, Jean-Conrad Lemaître, la Fiera ha ormai raggiunto la maturità, il LOOP è il luogo per presentare e mostrare artisti e funziona anche per soddisfare la domanda da parte dei collezionisti privati e delle istituzioni. Come sempre, alla fiera hanno partecipato numerosi rappresentanti di istituzioni come il Centre Pompidou (Francia), la Tate (Regno Unito), l’IFFR International Film Festival Rotterdam (Paesi Bassi), il LUX Artists ‘Moving Image (Stati Unito), MUSAC, Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León (Spagna), MACBA Museo d’Arte Contemporanea di Barcellona (Spagna), e tanti altri. La Giuria professionale con Dirk Snauwaert (direttore di WIELS, Bruxelles), Kathryn Weir (Centre Georges Pompidou) e Ferran Barenblit (direttore del MACBA), ha annunciato i vincitori del LOOP Fiera Award e dell’importante premio di acquisizione: Ângela Ferreira con “Adventures in Mozambique and the Portuguese Tendency To Forget”, video del 2016, presentato da Marlborough Contemporary di Londra, ha vinto il premio di acquisizione, l’opera sarà dunque inclusa nella LOOP Collection e ceduta al MACBA. Il Premio LOOP 2016 Award è stato vinto da Paulo Nazareth con “Ol Ori Buruku”, video del 2015, presentato da Mendes Wood DM, di São Paulo. Il LOOP Festival Grundig Award ha assegnato diversi premi per il supporto per la creazione dei video, per la promozione, la diffusione e la ricerca nel campo della VideoArte. Molte le opere vendute, soprattutto a grandi collezionisti internazionali, ancora una volta, LOOP Fair si afferma come un evento da non perdere per i professionisti internazionali di video arte. Daniela Malabaila Nelle foto a destra alcuni momenti all’interno della location durante la presentazione dei 47 progetti selezionati dalla Giuria Internazionale (© photo by Carlos Collado)

59


biancoscuro

Rhy ART Fair BASEL

Uno spazio di incontro per gli amanti dell’arte contemporanea

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR qui sotto per visualizzare il catalogo degli espositori del Rhy Art Fair Basel www.rhy-art.com

[1]

[2]

[4]

R

hy ART fair Basel è un giovane fiera d'arte contemporanea internazionale, aperta durante la grande settimana dell'Arte a Basilea, in concomitanza con la più blasonata Art Basel. Quattro giorni per presentare le opere di artisti emergenti, alcuni già noti sulle scene internazionali (come Nadia Heitmar e Abracheva): dipinti, sculture, arte fotografica, arte digitale, video-arte. Per i collezionisti e gli appassionati d'arte la Rhy ART fair Basel è il posto perfetto per scoprire nuovi talenti non ancora inflazionati dalle regole del mercato, un luogo in cui non si viene “disturbati” dai famosi nomi dell'arte moderna e ci si può dunque concentrare realmente sulla creatività e l'innovazione dell'Arte Contemporanea. Qui è proprio l'Artista a confrontarsi col pubblico, senza le intermediazioni dei galleristi, uno scambio di ruoli che può servire a comprendere maggiormente le ragioni del mondo delle esposizioni. Rhy ART fair Basel è già in crescita, la qualità delle opere presentate, i tanti (e di qualità) visitatori accorsi, le buone vendite, sono tutti un chiaro sintomo di buona salute per questo evento che, nonostante sia solo alla seconda edizione, dimostra di

aver fatto presa sul pubblico interessato. Rhy ART Fair Basel, l'appuntamento per il prossimo anno è già confermato: 16-17-18 giugno 2017, vernissage il 15 giugno 2017. Sarà ancora organizzato da BBIFA - Swiss Art Fairs & Exhibitions, organizzazione che a ottobre sarà impegnata a Zurigo con la 18ª edizione di ART INTERNATIONAL ZURICH, dove saremo ancora media partner insieme a liberementi Daniela Malabaila

[5] [6]

[7]

[3]

[1] Vincenzo Chetta con l’Artista Nadia Heitmar [2] e [3] Videoinstallazione di Jean-Francois Reveillard [4] Opere di Daniel Mirchev e Elaine Jeffrey [5] Opere di katarzyna e Monika Gwiazdowska [6] Installazione di Roland Amman [7] Opere di Abracheva

ner Media Part 60

artmagazine.biancoscuro.it


21-22-23 ottobre 2016 a

21 edizione

la moda che vive due volte

vintage & fashion remake collezionismo & design modernariato & military clothing

Più di 100 espositori

Più di 5.000 mq mostra-mercato

Più di 15.000 visitatori

VALENTINO: STILE ITALIANO

Una mostra ricca di fascino, un percorso stilistico dagli anni 70 agli anni 90 che racconta la storia di uno stile unico.

Scopri il programma completo su:

www.fieravintage.it Direzione Tecnica: Simone Velleca - cell. 393.9352043 - info@fieravinatge.it


Art Fair

biancoscuro

Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali

Italia

BERGAMO Bergamo Arte Fiera 26-28 novembre 2016 www.bergamoartefiera.it BOLOGNA Arte Fiera 27 - 30 gennaio 2017 artefiera.bolognafiere.it

MILANO MiArt 31 marzo - 2 aprile 2017 www.miart.it

PIACENZA ArtePiacenza gennaio 2017 www.artepiacenza.it

Affordable Art Fair marzo 2017 www.affordableartfair.com

RIMINI RiminiArte 8-11 dicembre 2016 www.riminiarte.it

PADOVA Arte Padova 11-14 novembre 2016 www.artepadova.com

Una selezione delle

TORINO Gallerie Italiane più prestigiose Artissima 8 -novembre 11 DICEMBRE 4-6 2016 2016 www.artissima.it

PARMA ArtParma 1-2 e 7-8-9 ottobre 2016 www.artparmafair.it PER INFORMAZIONI: SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: +39 049 8800305

Arte Moderna e Contemporanea

BASEL (CH) ART Basel june 15 - 18, 2017 www.artbasel.com

VENEZIA www.riminiarte.it La Biennale di Venezia 13 maggio 26 novembre 2017 www.labiennale.org Segreteria Organizzativa:

francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521 giulia@fierenef.com - tel. 049.8800305

BERLIN (D) Art Berlin Contemporary september 15-18, 2016 artberlincontemporary.com VERONA ArtVerona 14-17 ottobre 2016 www.artverona.it

1.2 e 7.8.9 ottobre 2016 Una selezione delle PAVIA Gallerie Italiane più prestigiose PaviArt 8-9 aprile 2017 www.artparmafair.it www.paviart.it In concomitanza con:

Segreteria organizzativa:

francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521 giulia@fierenef.com - tel. 049.8800305

62

BARCELONA (E) Loop Fair june 2017 www.loop-barcelona.com

Rhy Art Fair Basel june 15 - 18, 2017 www.rhy-art.com

5a edizione

GENOVA Arte Genova 10-13 febbraio 2017 www.artegenova.org

Con il patrocinio del

StepArtFair 7-9 ottobre 2016 www.stepartfair.com

FORLI’ Vernice ArtFair 17-19 marzo 2017 www.verniceartfair.it

Arte Forlì Contemporanea 4-7 novembre 2016 www.fieracontemporanea.it

AMSTERDAM (NL) Affordable Art Fair october 26-30, 2016 www.affordableartfair.com

green core

MONTICHIARI (BS) Expo Arte 23-25 settembre 2016 www.deaservizi.it CREMONA ArteCremona marzo 2017 www.artecremona.it

Europe

BRUXELLES (B) Art Brussels april 21-23, 2017 www.artbrussels.com


biancoscuro

15

Brafa january 21-29, 2017 www.brafa.be

july 29-august 3, 2016 www.marbellafair.com

CHESTER (ENG) Chester Arts Fair november 18-20, 2016 www.chesterartsfair.co.uk

Art Monaco october 27-30, 2016 www.artemonaco.com

Salon d’Art Contemporain par excellence | Côte d’Azur MONTE-CARLO (MC)

COLOGNE (D) Art Cologne april, 2017 www.artcologne.com KARLSRUHE (D) Art Karlsruhe february 16-19, 2017 www.art-karlsruhe.de

pus-Eventi

2015

edizione 18 | 18th edition

fiera internazionale d’arte contemporanea 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists member of ...

padiglione | fair hall d + e · Innsbruck online tickets · www.art-innsbruck.at ART biancoscuro 210 x 297 mm.indd 1

30.01.14 14:45

LONDON (ENG) Frieze London october 5-8, 2016 www.friezelondon.com London Art Fair january 18-22, 2017 www.londonartfair.co.uk MADRID (E) Art Madrid february 22-26, 2017 www.art-madrid.com

DUBAI (UAE) Art Dubai march 15-18, 2017 www.artdubai.ae

Art Paris march 30-april 2, 2017 www.artparis.com

Affordable Art Fair sept. 28 - oct. 2, 2017 www.affordableartfair.com

Shanghai Art Fair

november 3-6, 2016

www.sartfair.com

Affordable Art Fair may 2017 www.affordableartfair.com

SINGAPORE (SGP) Affordable Art Fair november 18-20, 2016 www.affordableartfair.com TOKYO (J) Art Fair Tokyo may 12-14, 2016 artfairtokyo.com

MIAMI BEACH (USA) ART Basel december 1-4, 2016 www.artbasel.com

Art Shopping Carrousel du Louvre october 22-23, 2016 www.salon-artshopping.com VIENNA (A) Vienna Fair october 6–9, 2016 www.viennafair.at

NEW YORK (USA) ArtExpo NewYork april 21-24, 2017 www.artexponewyork.com

SHANGHAI (CN)

HONG KONG (CN) ART Basel march 23-25, 2017 www.artbasel.com

PARIS (F) Fiac october| 20-23, 2016 Salon d’Art Contemporain par excellence Côte d’Azur www.fiac.com

la fiera internazionale d’arte contemporanea international fair for contemporary art

CHICAGO (USA) Expo Chicago september 22-25, 2016 www.expochicago.com

MONTREUX (CH) Montreux Art Gallery november 9-13, 2016 www.mag-swiss.com

INNSBRUCK (A) Art Innsbruck december 1-4, 2016 www.art-innsbruck.at

ISTANBUL (TR) 20-23 feb 2014istanbul CI contemporary november 3-6, 2016 contemporaryistanbul.com

World

TORONTO (CDN) Art Toronto october 28-31, 2016 www.arttoronto.ca MEXICO CITY (MEX) Zona MACO february 8-12, 2017 www.zonamaco.com

ZURICH (CH) Art International Zurich september 30, october 2, 2016 www.art-zurich.com

SEOUL (ROK) Affordable Art Fair september 9-11, 2016 www.affordableartfair.com VANCOUVER (CDN) Art! Vancouver may 25-28, 2017 www.artvancouver.net

NEW DELHI (IND) february 2-5, 2017 www.indiaartfair.in

MARBELLA (E) Art Marbella 17 – 19 OCT 2014

63


L

a Provenza è nota per la lavanda, pianta aromatica che è tradizionalmente coltivata in gran parte del territorio. La Regione costituisce infine una delle grandi mete del turismo internazionale, grazie alla mitezza del suo clima, alla bellezza del suo litorale, al fascino delle sue città d’arte e all’alto livello della sua cucina. Il villaggio di Valensole, nell’Alta Provenza, è spesso snobbato dai flussi turistici: è in realtà molto grazioso con le sue vie antiche, la fontana del 1700, le cappelle ed il panorama, con la contrapposizione tra il viola della lavanda ed il giallo del grano, che lo circonda. é qui che si trovano interminabili distese del piccolo arbusto sempreverde, con rami dritti, portamento cespuglioso, i fiori della lavanda raccolti in spighe. Per le pregevoli caratteristiche del profumo delle infiorescenze, la pianta di Lavanda ha sempre avuto un largo utilizzo popolare per impartire un gradevole profumo alle biancherie fresche di bucato, tanto che le prime notizie sulle tecniche di coltivazione risalgono alla fine del XVI secolo. Durante il periodo Elisabettiano che ha inizio la larga diffusione della lavanda nel campo della profumeria con il noto profumo inglese chiamato “The Lavender”. Le dame, in quel periodo, cucivano all’interno delle loro sottane dei sacchetti contenenti

64 © photo by liberementi

L’Alta Provenza è fiorita

Valensole

biancoscuro


fiori di lavanda ed è forse proprio da questa usanza che ancora oggi si usano i sacchetti di lavanda per profumare la biancheria e tenere lontane le tarme. Fu proprio dalla lavanda che René Maurice Gattefossé nel XX sec. con gli studi sugli oli essenziali cominciò il discorso vastissimo dell’aromaterapia moderna. Nel suo libro “Aromathérapie” (1937) egli narra come durante uno dei suoi esperimenti si ustionò gravemente una mano. Sapendo che in medicina la lavanda veniva utilizzata per lenire le scottature e le infiammazioni, immerse immediatamente la mano in un recipiente contenente olio di lavanda che si trovava sul suo banco di lavoro. Impressionato dal risultato cominciò lo studio e l’analisi di altre piante officinali cercando di scoprirne le certe proprietà terapeutiche. Curiosità L’olio di lavanda è utilizzato dai ceramisti per la diluizione dei colori ed è considerato essenziale per dipingere le porcellane. I cacciatori delle Alpi un tempo utilizzavano questa pianta contro i morsi di vipera strofinando la zona del morso con i fiori di lavanda per neutralizzare il veleno. In Francia c’è l’usanza di mettere sui davanzali dei rametti di lavanda per tenere lontani gli scorpioni. La spiga di lavanda è considerata un amuleto contro le disgrazie e il maligno e pare che sia anche un talismano per portare prosperità e fecondità. L’olio essenziale © photo by liberementi

biancoscuro

65


66 © photo by liberementi

I fiori hanno un’ influenza misteriosa e sottile sui sentimenti, analogamente a certe melodie musicali. Rilassano la tensione della mente. Dissolvono in un attimo la sua rigidità. Henry W. Beecher

biancoscuro


www.provenzafrancia.it/ alta-provenza/valensole

di lavanda si dimostra mirabilmente costituente e tonico, alcune gocce di olio di Lavanda in un pediluvio caldo sono molto efficaci nell’alleviare la stanchezza. Applicazione dell’olio dà sollievo a mal di denti, nevralgie, strappi e reumatismi. Una curiosità: l’essenza di Lavanda risulta essere anche efficace contro le pulci.

© photo by liberementi

biancoscuro

67


6ª puntata

biancoscuro

In collaborazione con:

Un articolo di approfondimento su uno degli argomenti in campo fotografico/artistico che più fanno discutere...

L’arte controversa di dare colore al passato

Date un’occhiata al colore che è stato aggiunto una novità, esiste da oltre 175 anni, ma anche nel suo pealla foto sopra riportata. Cosa vedete? È il passato ri- riodo di massimo splendore, ha sempre diviso la critica e il portato in vita o il lavoro blasfemo di un revisionista storico? Avete la sensazione di essere più intimamente connessi con gli echi del bel tempo andato o avete l’impressione che il colore distolga l’attenzione dalla “storia” che la foto sta cercando di raccontare? L’arte perduta della colorizzazione delle foto sta vivendo una vera e propria rinascita e, se per un verso, alcuni sono entusiasti dell’opportunità di rivivere e rivisitare la storia in una veste del tutto nuova, altri sono riluttanti a vedere frammenti di storia “ricoperti di colore”. La pratica della colorizzazione delle foto non è

68

pubblico in convinti sostenitori e accesi detrattori. Già verso la fine del 1800 quando i clienti “facevano a gomitate” per acquistare immagini a colori, alcuni fotografi denunciavano come la colorizzazione depredasse la foto della sua vera identità, un medium presumibilmente privo di talento che mancava di creatività e comprometteva il lavoro dell’artista originale. Per capire a fondo le controversie, le motivazioni e la storia sottostante la pratica della colorizzazione delle foto, è necessario rivisitarne il passato e fare qualche passo indietro nel tempo.


... artisti e storici, o ladri e bugiardi?

N

onostante tutti questi discorsi sulla ricerca e sulla tecnica, la questione rimane: i coloristi stanno facendo la cosa giusta? È giusto aggiungere colore al “tempo che fu”, anche quando non viene garantito il 100% dell’accuratezza? I coloristi stessi sottolineano che il loro è un lavoro dettato dalla passione, un atto di riverenza, il cui intento non è mai stato quello di sostituire o migliorare gli scatti originali. Lloyd si è preso la sua parte di critiche, ed è evidente che ha dedicato molto tempo a esaminare alcuni dei duri commenti espressi da chi vorrebbe che “il passato non venisse manipolato”. Jordan J Lloyd: “Ciò che trovo interessante è il feroce sarcasmo che i nostri critici esprimono nelle varie sezioni dei commenti online. La motivazione addotta a giustificazione dei loro aspri commenti è che noi non abbiamo alcun rispetto per il materiale di origine e che roviniamo un’opera d’arte o tentiamo di sostituire l’originale con un’imitazione di qualità inferiore.” Lloyd sostiene che gran parte della pratica della colorizzazione riguarda il laborioso e meticoloso processo di restauro di vecchie foto, un’impresa non da poco che opera nel massimo rispetto del materiale di origine. Jordan J Lloyd: “Qualunque buon colo-

Inquadra il QR per andare alla pagina web

www.pixartprinting.it/content/controversial-art-colourising-past/

rista degno di questo nome sa che l’aggiunta di colore è, molto probabilmente, la parte più semplice in un processo di gran lunga più laborioso. La fase più importante del processo è indubbiamente rappresentata dal restauro dell’immagine in bianco e nero. Non accetto l’argomentazione secondo cui un’immagine in bianco e nero è un’opera d’arte quando presenta segni di deterioramento dovuti a una scarsa conservazione; non è certamente ciò che il fotografo originale avrebbe voluto nel 99,99% dei casi. Quando il restauro sfocia nella ricostruzione digitale, che pur capita di tanto in tanto, il raggiungimento di un risultato soddisfacente implica un processo estremamente laborioso che richiede un’elevata competenza. Pertanto, ci sono due versioni di un’immagine: l’immagine in bianco e nero restaurata e la versione con l’aggiunta di colore. Il fatto che restauriamo l’immagine la dice lunga sul profondo rispetto che nutriamo per il materiale di origine. Inoltre, nessuno di noi ha mai sostenuto che le nostre versioni sono superiori all’originale; sono semplicemente differenti e rappresentano un tentativo di integrare un originale di gran lunga superiore.” E poiché il loro lavoro sarà inevitabilmente giudicato sulla base di un confronto con l’originale, i coloristi sanno che, il più delle volte, è tutta questione

di quanto sia ben fatto il loro prodotto finale. Jordan J Lloyd: “Noi siamo giudicati sulla base del minimo comune denominatore. Esistono alcune colorizzazioni di scarsa qualità là fuori (così come avviene in ogni settore) e fino a quando non si è in grado di distinguere i pochi talentuosi dalla massa, è difficile riconoscere la differenza tra scarso, buono ed eccellente. Tuttavia, posso categoricamente affermare che non esiste colorista al mondo che non si sforzi di ottenere risultati sempre migliori e più convincenti. Ritengo che il miglior complimento che un colorista possa ricevere riguardo alla sua capacità sia quando il suo lavoro è talmente convincente da passare inosservato, fino a quando non si scopre che si tratta di una ricostruzione di una foto in bianco e nero. Lo stesso accade con gli effetti in CGI: il trucco è migliorare, non sostituire l’esperienza. La maggior parte delle critiche nei confronti di effetti in CGI di pessima qualità nei film, ad esempio, viene mossa quando si capisce che il lavoro è stato eseguito senza la necessaria competenza o quando sostituisce completamente la narrativa. Ma ho visto centinaia di scatti in cui gli elementi dello sfondo sono, nell’80% dei casi, effetti in CGI, difficilmente percepibili da un occhio poco esperto.” ...continua sul prossimo numero

69

Si ringraziano per i contenuti e le immagini Pixart, Jordan J Lloyd, Wayne Degan, Mads Madsen.

biancoscuro


biancoscuro

Antonella Laganà “La creazione è per me un mistero”

A

ntonella Laganà, Artista internazionale che abita ed espone per lo più a Roma e Parigi, è calabrese di nascita e toscana di adozione. Dopo gli studi classici, si è laureata in Lettere e poi, nel fervido ambiente artistico di Firenze, ha seguito i liberi Corsi di Nudo all’Accademia di Belle Arti. Si è specializzata in scultura all’Accademia Trossi Uberti, a Roma in acquaforte e a Milano in glass fusing

e affresco. Dal ‘93 i suoi quadri sono stati esposti in prestigiose mostre personali e collettive nelle principali città italiane ed all’estero (Parigi, Londra, Ginevra, Bruxelles, Cannes, Monte-Carlo, Madrid, Berlino, lnnsbruck, Honfleur, Shangai, New York, Tel Aviv). La sua Arte è stata premiata con importanti riconoscimenti ed è pubblicata in importanti cataloghi del settore. s l

In Fieri acrilico, 2011, 100x100 cm.

70



biancoscuro

Flora Un altro linguaggio della pittura

F

lora, fondatrice del movimento “Stil-Cosmogeologico©”, ha partecipato con la sua Arte alla mostra “Spoleto Arte”, tenutasi presso Palazzo Leti Sansi, sotto la cura di Vittorio Sgarbi, dal 25 giugno al 24 luglio 2016. Alla serata di inaugurazione hanno partecipato anche Katia Ricciarelli, Alviero Martini ed Alessandro Meluzzi: Spoleto Arte è stata quindi l’occasione giusta per Flora per mostrare agli illustri ospiti le sue opere, A sinistra l’Artista Flora con l’On.Vittorio Sgarbi

72

realizzate con il suo stile unico.Il movimento “Stil-Cosmogeologico©”, ricordiamo, è nato dalla necessità dell’Artista di trasmettere la costruzione poetica dei suoi pensieri per realizzare qualcosa che le somigliasse. Questa tecnica le permette di esprimere la sua essenza con fondi colorati e ben strutturati, lavorando con abili movimenti e creando con la luce gli effetti che conferiscono all’opera la giusta atmosfera e la sua unicità. Vincenzo Chetta


biancoscuro

Sopra: Nébulosité, tecnica mista su tela, 2002, 100x 81cm.

Flora Castaldi è la fondatrice del movimento “Stil-Cosmogeologico ©”. FLORA pittrice francese è nata in Italia vive e lavora a Saubens Haute-Garonne. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Ha esposto in Francia, Italia, Svizzera, Germania, Austria, Giappone, Canada, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d’America e Principato di Monaco. Flora Castaldi, Maître franco-italien de l’Art Contemporain, créatrice du Langage “StylCosmogéologique ©”. FLORA, peintre français, née en Italie, vit et travaille en région Toulousaine, Haute Garonne, France. Présente sur le marché de l’art depuis 1983, Flora expose en Europe, Etats Unis d’Amérique, Japon, Emirats Arabes Unis, Canada, Russie...

INFO www.flora-artiste-peintre.fr

Flora sarà presente con BIANCOSCURO ad Art Monaco, dal 27 al 30 ottobre 2016

Sopra l’Artista Flora e le sue “uniche” opere durante la mostra “Spoleto Arte” presso Palazzo Leti Sansi, a cura di Vittorio Sgarbi.

73


biancoscuro

Margaret Karapetian d’Errico L’Arte dell’acquaforte e dell’acquatinta

L

a tecnica dell’incisione non è adatta a tutti, acquaforte ed acquatinta sono procedimenti antichi, che bisogna saper controllare, con i quali è necessario legare in maniera profonda e con molta concentrazione: Margaret Karapetian d’Errico è una di quelle Artiste che han fatto proprie queste tecniche, con risultati sorprendenti. Infatti solo chi sa utilizzare un procedimento tecnico così lungo e laborioso, mantenendo la grazia dell’opera d’Arte, può dirsi professionista in questa tecnica artistica. Nelle incisioni della KaraA sinistra: Il pescatore, acquatinta e acquaforte, 2005, 50x35 cm.

Meduse tecnica mista, 2015, 50x35 cm.

74


biancoscuro

pescatore” e “La pesca”, è resa palpabile la fatica del lavoro, il tempo storico, la perizia con la quale svolgono i loro compiti. Margaret sa trasmettere con le sue incisioni, i sentimenti dell’animo umano. Rebecca Maniti

La pesca, tecnica mista, 2015, 38x65 cm.

petian molti sono gli elementi pregevoli, dalle scene rappresentate alla luce che coglie i soggetti. Che siano i paesaggi toscani o quelli dell’Oriente, troviamo sempre una leggerezza disarmante nella giusta dosatura degli elementi, contrapposta alla forte carica emotiva che istintivamente l’osservatore prova nell’ammirare le sue opere. Nelle creazioni come “Il I pescatori, acquatinta e acquaforte, 2010, 35x50 cm.

INFO derrico.margaret@virgilio.it

Margaret Karapetian d'Errico si è diplomata all'Acca-

demia delle Belle Arti a Roma, nel 1978. Dopo essere stata in vari paesi dell'Oriente ed in Europa, ha vissuto per sei anni in Oman, paese nel quale ha trovato ispirazione per i suoi quadri e le sue incisioni grazie alla vastità ed alla luminosità del paesaggio amanita. Nelle sue opere gli uomini e le donne con i vestiti colorati, tradizionali, silenziosi e misteriosi, sembrano identificarsi con la natura che li circonda; una natura desertica, arida e spaziosa con forte contrasto tra luce e ombre. In tanti anni trascorsi in Italia ha ottenuto molti premi importanti. Ha allestito mostre personali e collettive in Italia e all’estero con notevole successo e consensi. Le sue ultime opere si sono arricchire di incisioni che ritraggono paesaggi toscani, luogo nel quale l'artista vive ormai da molti anni.

English info

Margaret Karapetian d'Errico graduated from the Fine Arts Academy in Rome in 1978. After having been to various parts of Europe and Asia. she lived in Oman for 6 years, a country where she found inspiration for her paintings and etcbings, thanks to tbe vastness and radiance of tbe landscape. In her works men and women with their coloured and traditional clothes quiet and mysterious, appear to identify with the nature surrounding them, a desert-like enviroment, arid and spacious with a strong contrast between light and shade. During the many years spent in Italy, she has received many important awards. She has exhibited in personal and collective galleries with remarkable success and reviews. Her latest works focus on etchings which depict Tuscan landscapes, a place where the artist has lived for many years.

75


biancoscuro

Alexandra von Burg

INFO

Il pastoso sapore della sua pittura

alex.vonburg@bluewin.ch www.alexvonburg.com

Cielo di maggio, tecnica mista acrilica, 2016, 60x50 cm.

D

i fronte ai dipinti di Alexandra von Burg viene spontaneo chiedersi da dove vengano gli azzurri tenui, i verdi che anticipano la primavera, le misurate declinazioni del bianco e in generale le sue cromie pastellate. Da dove la leggerezza degli acrilici e delle tecniche miste, cosĂŹ ric-

76

S

English info

tanding in front of Alexandra von Burg’s paintings you spontaneously find yourself wondering at the origin of the delicate blues, the greens anticipating spring, the careful hues of white and her pastel shades. The origin of the lightness of the acrylics and the variety of techniques filled with evocations


biancoscuro

che di evocazione e di emozione, ma anche di riferimenti concreti alle cose che attorniano la nostra esistenza. Ebbene, questi dipinti ci immettono in paesaggi che appartengono alla natura (con una predilezione per le atmosfere nordiche, gli azzurri che si trattengono dal diventare blu, i mari senza spiagge, le folate di vento…), ma anche, e forse di più, alla vita interiore. Sono attraversati da una poesia appena sussurrata che ci fa apprezzare la qualità dei colori, le diffuse luminosità, la luce così chiara da depurare le tonalità dei gialli e dei verdi, degli ocra e degli azzurri che ci ricordano la stagione del Chiarismo lombardo, dove il nero quasi non esiste e le forme nascono dalla collaborazione tra i colori: a volte armonica, a volte discordante. Quella di Alexandra von Burg è una pittura prevalentemente interiore, dove anche gli elementi figurativi (incantevoli i suoi alberi popolati da racconti) sono giocati sul piano simbolico. E così facendo concorrono a fare in modo che la natura diventi il presupposto per riconoscere se stessi, il proprio mondo e le proprie emozioni, che sono come le vele nei suoi quadri, le acque, le rovine, le città aggrappate alla roccia, le lune, i cipressi che vigilano sul gioco tra luce e colore. Alexandra von Burg vive e lavora a Tesserete. È presidente dell’Associazione Pittori e Scultori Ticinesi, che dal 13 al 16 ottobre 2016 festeggia i vent’anni d’attività con una mostra collettiva nello Spazio Ciani a Lugano. Per dire come l’Arte sia diventata per lei non solo il modo privilegiato di espressione, ma anche un impegno ed un programma. Dalmazio Ambrosioni

Alberi II, tecnica mista acrilica, 2016, 30x30cm.

and emotions, as well as concrete references to the things surrounding our existence. And yet these paintings transport us to landscapes belonging to nature (with a preference for Nordic atmospheres, the sky blues that stop themselves from becoming navies, the beachless seas, the gusts of wind) as well as, and perhaps more often, to our inner life. They are imbued with a barely audible whisper of poetry that lets us appreciate the quality of the colours, their diffuse luminosity, the light so clear it purifies the tones of yellows and greens, ochres and blues reminiscent of Chiarismo lombardo where black almost doesn’t exist and forms come into being from a collaboration among colours that is sometimes harmonious, sometimes contrasting. Alexandra von Burg’s painting is primarily internal, where figurative elements (enchanting trees taken from fairy tales) play on the symbolic level. Coming together so that nature becomes the basis for recognising ourselves, our world and our emotions, which are like the sails in her paintings, the waters, the ruins, the towns clinging onto rock faces, the moons, the cypresses watching the interplay of light and colour. Alexandra von Burg lives and works in Tesserete. She is the president of the Associazione Pittori e Scultori Ticinesi, which from the 13th to the 16th October 2016 is celebrating its 20th anniversary with a collective exhibition in Spazio Ciani in Lugano. To show how art, for the artist, has become not only a privileged means of expression, but also a commitment and a plan. Dalmazio Ambrosioni

Fuori mondo, pittura acrilica, 2016, 70x70cm.

77


N u n z i a P a p p a l a rd o L'uccellino acrilico su tela, 2016, 50x60 cm.


EA G

EXCELLENCE GALLERY ART by

Massimo Cedrini & Giuseppe Carnevale

EXCELLENCE ART GALLERY

Calle Mendoza, 4 Marbella +34.603112197 Facebook.com/excellenceartgallery Giuseppe Carnevale giuseppecarnevalearte@gmail.com

Massimo Cedrini info@massimocedrini.com


biancoscuro

Janez Štros L’Arte dell’anima

INFO www.janez-stros.com stros.gallery@gmail.com

I

dipinti di Janez sono creati dalla spinta interiore, dal desiderio di rivelare i suoi stati d'animo ed i suoi sentimenti. Contenuti questi, in cui il flusso subliminale è intrappolato, e che hanno un effetto sul livello di

astrattismo. L'autore apre la porta agli angoli più intimi dell'anima con i colori: sono i suoi alleati, confidenti e trasportatori di stati armoniosi, suggerimenti e messaggi simbolici. Il colore viene applicato in più strati di sovrapposi-

Heavenly view, olio su tela, 2015, 90x90 cm.

80

zione, una particolare morbidezza lega i diversi colori, nascono scene dinamiche libere, aperte in vivide immagini pulsanti. Štros rivela una parte della sua verità, l'arte che rappresenta quindi per lui un'esperienza di catarsi personale. s l


biancoscuro English info

It has been fourteen years since Janez Štros set out from a bitter reality of his life on a creative journey which took him to cosmic vastness. Between worldliness and hereafter a white space of canvas emerged, a deliverance through which he could re-establish communication with Her – his most beloved who was torn away from him by cruel fate. The colours disclosed an opportunity to reminisce, to take notes on exciting adventures, to reveal his feelings, moods, and pains. His response to the tragic life experience turned into a subliminal fine art image, a painting of expressive colour abstraction like an open book addressing a beholder and reasoning the author’s personal intimate world. The hand follows the internal truth, the painter feels as if he was its media, its herald being called to reveal it in a visually explicit manner. The paint graphics burst out of him with no restraints, no censorship. The scenes arise spontaneously, symbolizing the author’s subconscious liberation of his internal comprehension, his intimate sensations, his conditions, memories, and findings. By doing so, the painter actualizes the approach reinforced by Breton’s manifest and theory of subconsciousness. The picture organisms are multi-layered, inseparably interlaced with the painter’s action and entirely spontaneous reaction between the painting’s carrier and fine art expressions realized through adding and removing colourful substance, through veiling and unveiling of “the story”. Diverse in character, invariably uncensored,

primordial, eruptively expressed strokes bring colourful grandeur starting in near monochromatism and ascending irrepressibly toward lush rainbowiness. The painter pursues his personal frames of mind and intimate states of soul and spirit by using a colour range. For the colour, similarly to the sound in music, finds a direct avenue to the soul, as stated by Wassily Kandinsky. The coatings string side by side overlaying and communicating reciprocally, synthesizing and vanishing. This is how unique and softly remarkable alloys of colours and endlessly diverse traces originate. Abundant coatings of paint conjure up thickness and gently awakened texture of a painting. The state on the surface depends on stretching of the colour membranes of lower levels which are partly but decisively breaking through onto the exterior or alternatively subtly radiate all the way through it and play a vital part in marking its colouristic occurrences bringing up a dimension of illusionistic deepness. The paintings present compositionally unconfined, open and dynamic foregrounds. These are undefined, autonomous, fine arts organisms, works of art charged with multifariously creative possibilities, live and pulsating. The existent images are born from an inner urge and overwhelmed by the author’s personal vim. In abundance of colours, lines and shapes on the illusory level segments, alluding concrete reality, still rise. Through painting, Janez Štros withdraws into his own world, closer to his dearest be-

ing. He paints from himself for himself. His oeuvres turn into means of announcing and communicating between here and there. They have always had a distinctively intimate character. They were warmly sheltered within his home and he had never thought of putting them on display. However, when he first shared his fine art expressions with the audience four years ago, they were welcomed with fervency and soon after they aroused interest in international fine art circles. Janez Štros witnessed what the majority of Slovenian artists can only dream about. He was invited to exhibit in different galleries in Vienna and elsewhere in Austria, in London, twice in Brussels, as well as in Tivat, Rotterdam, Rome, Taormina in Sicily, Monaco, and Montreux in Switzerland. Last year he was invited to Louvre, Paris twice. Invitations keep pouring in not only from Europe but also from the United States. In a short period of time, he won several important awards and prizes. The Marco Polo Award, received in Venice, in addition to the Picasso Award, received in Louvre, are among the most outstanding ones. His fine art stories still remain his own, artistically recognizable and unequalled. Their mystic contents and enigmatic techniques engage gazes and occupy thoughts of the wider public. Painting has enlightened the path of life of Janez Štros. It helped him to find a new meaning. He also wishes to help others with his paintings, so he often gives them away for humanitarian purposes. A sinistra: Hercules olio su tela, 2015, 90x90 cm. Sotto: From the cycle of dreams olio su tela, 2013, 100x150 cm.

81


biancoscuro

Karin Antoniucci - Hentschke Sentimenti ed emozioni impressi su tela

U

n'arte raffinatissima, dove la stesura pittorica eleva il disegno a pura rappresentazione dell'anima dei protagonisti. Questo accadimento è ravvisabile in tutto l'ope-

rato dell'Artista, la quale rientra in piena regola nei margini della genuina esigenza di voler rendere spirito ciò che é soggetto di sensibilità materiale. Con forza poetica trasfigura il sensibile per traslare il sentimento dell'animo che viene tradotto in emozione visiva di colore e di segno, dunque, espressione artistica che conduce all'eternità. La tela diventa occasione di coincidenza tra razionale e irrazionale, tra realtà e immaginazione, analisi e sintesi del proprio subconscio. Si libera così ogni genere di pensiero il quale è testimone di libertà creativa ed espressiva. Josè Van Roy Dalì

A sinistra: Doppio suono tecnica mista con elementi tridimensionali su tela 2015, 80x100x4 cm. Sotto: Alicia terra rossa e acrilico su tela 2015,100x100x4 cm.

82


biancoscuro

INFO antoniucci@antoniucci.ch www.antoniucci.ch

Karin Antoniucci, è attiva dal 1985 nel pro-

prio atelier, il suo lavoro e la sua vita si dividono in due: una sede è a Zurigo, l’altra a Tuoro, sul Lago Trasimeno. Ha lavorato in diverse agenzie pubblicitarie come graphic designer (oggi è Art Director in diversi studi a Zurigo), successivamente ha intrapreso gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, terminando con una laurea in Pittura, Scultura e Storia dell’Arte. Questo le ha permesso di organizzare corsi di pittura e disegno, che tiene a Tuoro, dove il paesaggio suggestivo delle colline umbre alimenta la creatività degli Artisti. La pittura di Karin Antoniucci è emotiva ed impulsiva, nei suoi dipinti troviamo i suoi desideri ed i suoi sogni, tutte le sue emozioni. La luce che traspare dalle immagini che ritrae, danno all’osservatore il vero senso emotivo del dipinto, si captano amore e bellezza, ma anche dolore e transitorietà. Tema centrale nei suoi quadri è la musica, ed in particolare l’opera, che scatena in lei forti sensazioni che imprime sapientemente sulla tela.

Sopra: Sfogo tecnica mista con elementi tridimensionali su tela 2015, 80x100x4 cm. A sinistra: Cristo terra rossa e acrilico su tela 2016,120x120x4 cm.

83


15a edizione

Artisti e Associazioni Culturali in Fiera

17.18.19 marzo 2017 L’arte al di fuori dalle righe!

www.verniceartfair.it Organizzazione www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521


biancoscuro

Leonardo Caimmi La limpidezza dell’Iperrealismo

INFO caimmil@libero.it

C

aimmi è un grande pittore, un mago del colore e della tecnica, un interprete sopraffino di temi e soggetti suggeriti in gran parte dalla tradizione. Caimmi da decenni propone infatti temi storicamente e figurativamente già sperimentati, ma vi immette una nuova luce ed un nuovo entusiasmo. Le nature morte metafisicizzate sono il suo banco di prova, la tematica a lui più congeniale, la risposta al demone buono che lo spinge a fare Arte. C’è una luce diversa, non solo quella della Storia e della grande cultura pittorica italiana: emerge l’impianto visivo degli Iperrealisti (“Luce”). Cioè di quei grandi pittori, soprattutto americani, che negli anni ‘60 introdussero l’Iperrealismo quasi come sfida, come esasperazione e conclusione della pittura di genere. Volevano dimostrare che non si poteva andare oltre, che bisognava accettare la realtà nella sua integrità fattuale ed oggettuale, che in definitiva la pittura non poteva esprimere giudizi e doveva solo astenersi. Caimmi ci dice invece che la raffinatezza espressiva non ha vincoli di sorta, non deve niente a nessuno, soltanto ribadisce l’insuperabile tecnica del pittore che può sbizzarrirsi anche in metafore para-pittoriche (“Angolo dei sogni”). È assai ferrato anche nei paesaggi come dimostra “Il lungo cammino”, ansa di un fiume che vive nell’elusiva, ma elegante, dinamica instaurata fra la rigidità della piantumazione in primo piano e la profondità prospettica sempre velata di azzurro. Altro tema assai congeniale a Caimmi sono le barche sul bagnasciuga: da un lato si sente la spazialità del mare e l’infinita profondità del cielo, dall’altro la perfezione stilistica delle barche ci riporta e ci ancora alla terraferma. Fabio Bianchi

L’angolo dei sogni olio su tela, 50x50 cm.

Luce, olio su tela, 50x60 cm.

85


biancoscuro

Le Cromie Pop di DiDa

Diletta D’Andrea colpisce con i suoi colori

A

rtista nell'anima, DiDa ha una visione del mondo unica e assolutamente personale, tipica di chi ha un animo sensibile e creativo. Diletta si è formata in diverse scuole d’arte, specializzandosi in più campi artistici, per essere completa e poter scegliere con

cognizione di causa quello che più si addice al suo innato talento. Il disegno e la pittura sono profondamente in lei, indispensabili nella sua vita, come fossero ossigeno per la sua passione artistica. Le sue opere sono ispirate dalla PopArt, nei colori, nella composizione e nella scelta dei soggetti, l’influenza dell’Arte di Roy Fox Lichtenstein è palpabile in opere come “...Delicious...”, dove viene ritratta una moderna Alice. DiDa utilizza diversi supporti e tecniche, dando spazio a strette alleanze tra china, acrilico, olio e carboncino. Iscritta all’Albo Nazionale dei Maestri A sinistra: ...Delicious... acrilico e china, 2016, 50x40 cm. Sotto: I hate everything acrilico e china, 2016, 60x80 cm.

86


biancoscuro

Italiani del “Centro Accademico Maison D’Art”, ha ricevuto diversi riconoscimenti e segnalazioni per meriti artistici. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre, recentemente a Roma a “Materializzazioni e colori” e a Gubbio presso il Palazzo del Bargello, riscuotendo un grande successo. s

INFO witchfire74@gmail.com

l

The colors of the beauty, acrilico e china, 2016, 50x50 cm.

87


biancoscuro

Gjergji Meta La vita riflessa su un vetro inondato di pioggia “Sensibilità e creatività sono le radici ideali della pittura di Meta, che affida intuizioni, visioni reali, emozioni, ricordi in uno stile pittorico personale, ben misurato e ben composto. Riesce a valorizzare con intensità le suggestive immagini a cui dà vita, con giochi di luce, di colore, di contrasti e soprattutto di trasparenze. Pittura ricca di espressività e vivi sentimenti.” Elena Cicchetti A destra, dall’alto verso il basso: - Pioggia sulla finestra, olio su tela, 2016, 145x145 cm. - Reflezione sul inox, olio su tela, 2013, 140x140 cm. - Ombrelli, olio su tela, 2013, 133x133 cm. Sotto: Stazione, olio su tela, 2016, 145x145 cm.

88

INFO www.xhoxho.com gjergjimeta@yahoo.com


biancoscuro

Pietro Bellani Creatore di storie, astratte e palpabili ... La storia artistica di Bellani esprime una progettualità unica, anche in considerazione del passaggio dalla pittura figurativa a quella astratta. [...] La sua astrazione è comunque piena di ritmi e di scansioni musicali, non solo in relazione al suo interesse per la musica, ma anche per una ripartizione degli spazi del colore. La sua è una rilettura della pittura analitica in una chiave però più personale e autosufficiente. Bellani ha saputo comporre un suo alfabeto visivo in cui la superficie dell'opera fa da sfondo, da scenario. Va sottolineato anche il ricorrere a colori cromatici che accentuano la ricerca luminosa. L’Artista va a cercare la luce, anche intesa come campo energetico. Il quadro non manifesta che se stesso nella propria sostanza luminosa. La sua concretezza consiste proprio nel dare al gesto, al colore e alla composizione una vaghezza di sfumature e di differenze, che determinano nello spettatore una posizione che potremmo definire sinesteticamente di "ascolto". Non a caso ha realizzato anche diverse opere luminose, lavori tridimensionali in cui la luce è fonte e sorgente di colore e di energia. Ultimamente la sua ricerca ha preso una strada di sintesi tra l'astrazione e la figurazione, attraverso cui l'artista rilegge il suo lavoro, mettendo insieme la dimensione della memoria con quella dell'arte pura. Valerio Dehò

Le case dell’Architetto pigmento, metallo, plexiglass e legno su tela, 2016, 145x160 cm.

La sua attività di Artista è iniziata nel 1960, dedicandosi alla ricerca sperimentale nell’ambito della fotografia e del cinema di animazione, progettando films a passo ridotto ed allestendo scenografie per il teatro. È stato socio della Promotrice di Belle Arti di Torino e del Centro Studi Scambi Culturali Internazionali di Roma. Fondatore del gruppo “ArteGrottesca” sorto a Pisa-Milano nel 1964, l’anno successivo frequenta a Parigi lo studio di alcuni artisti, tra cui l’astrattista Folmer. Sino alla metà degli anni ottanta la sua ricerca si è svolta così nell’ambito dell’arte figurati-

va, mentre in questi ultimi quindici anni il suo interesse è rivolto all’arte astratta. Ha partecipato a numerose mostre nazionali ed internazionali, tra le più importanti quelle a Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Lucca, Bolzano, Verona, Viareggio, Genova, Middendorff, Munchen, Wisconsin, Orlando, San Diego (California), Barcellona, Seoul, Frankfurt, Mein, Dusseldorf, Bad Soden, Jesteburg, Maui (Hawaii), Arcola, Seoul (Sud Corea). Hanno scritto di lui critici italiani e stranieri e le sue opere figurano nei cataloghi di settore fin dalla fine degli anni ‘60. s l

Casa dell’Architetto pigmento, metallo, plexiglass e legno su tela, 2016, 150x150 cm.

89


biancoscuro

Clara De Santis La cattura dell’attimo

L’

Arte per Clara De Santis è parte integrante della sua intensa vita. Dal primo prestigioso riconoscimento sono passati molti anni (Medaglia d’oro Premio Città di Salerno) e da allora non ha perso il suo talento innato, ma è andata addirittura oltre. Le tecniche espressive mutano nel tempo, si evolvono grazie al linguaggio delle emozioni. Pur non avendo sperimentato nuove tecniche, usa il pastello, anche se in maniera più matura. Il suo mondo è fatto oltre che di ricordi, di immagini, di artisti del calibro di Guido Reni, Botticelli, Canova, Michelangelo, anche di suoni melodici che percepiamo nei tratti suadenti e leggiadri, nelle curve sinuose, nei volumi morbidi e plastici dei suoi dipinti. Le sue altre passioni (musica, scrittura, moda, oreficeria) continuano a donare nuova linfa all’estro creativo della De Santis. Nella pittura di Clara De Santis è evidente la ricerca di un classicismo moderno, disegna nella maniera più logica e pulita possibile, con una certa linearità propria della cultura

INFO claramode.wix.com/clara-de-santis claramode@inwind.it

Clara De Santis nasce a Salerno, ove risiede. Si diploma

al Liceo Artistico col massimo dei voti, poi consegue gli attestati: ”Operatore Tecnico del rilievo dei Monumenti” e ”Stilista e modellista nel campo della moda”. Lavora come arredatrice d’interni e dal 1995 al 2003 realizza falsi d’autore (collezione privata). Si presenta al pubblico con le sue opere per la prima volta nel 2004, da allora si sono susseguite mostre di prestigio, riconoscimenti artistici e premi alla carriera. Le sue opere sono state pubblicate sui maggiori cataloghi del settore.

classica che si porta dentro. Volendo definire il suo modo di dipingere potremmo dire che si avvicina alla tecnica della “citazione”, con uno stile anacronistico: riporta al presente forme che appartengono al passato, senza però copiarlo. Nelle opere di Clara De Santis si respira una apparente staticità che rende quasi irreale lo spazio fisico entro il quale si muovono le figure. È come se il tempo, nell’attimo in cui “riprende” la scena, si fermasse in quel preciso istante, per permettere all’artista di catturare ed intrappolare quel momento, unico ed irripetibile. s l

Natura viva con pulcino

Il Cristo Salvatore

pastello su carta, 2016, 56x76 cm.

pastello su carta, 2015, 56x76 cm.

90


Pino Carcelli Creations

Dal truciolo grezzo al gioiello puro From a rough fragment to a pure jewel

Nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma... Nothing is created and nothing is destroyed... 20 anni per credere in un sogno. Pianeta Donna - La spirale della Vita 20 year to believe in a dream. Planet Woman - The spiral of Life

INFO Facebook.com/PinoCarcelli carcellipino@gmail.com +39.347.4300530


biancoscuro

4.5.6.7 novembre 2016 20a edizione

Arte Moderna e Contemporanea

www.fieracontemporanea.it Organizzazione www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521

92


biancoscuro

Umberto Salmeri Visioni spirituali

INFO

U

Syd Barrett - flash beyond

mberto Salmeri vive e lavora a Roma. Dopo aver vissuto le prime esperienze nell'ambito del neo-espressionismo e dell'informale, si è orientato verso i Maestri del Due-Trecento, sviluppando in modo del tutto personale un concetto pittorico di carattere neo-metafisico. Successivamente rivolge il suo interesse all'elaborazione informatica dei dati visivi, mixando tecniche digitali con tecniche tradizionali (olio e acrilico su tela). Negli ultimi tempi si registra nella sua opera un ritorno, seppur rielaborato dal linguaggio digitale, alla tematica misitico-psichedelica dei primi anni '90. s l

"La pittura che si lascia trasportare e cavalca piccole onde, cavalca i plotter e le stampanti laser, si scioglie nella trementina, trasale dai libri di Storia dell'Arte, svapora dagli affreschi umbri e toscani... Si trova fuori dalle convenzioni, extra vagante." Antonello Tonelli

Psychedelic Beedies . tecnica digitale su forex, 2012, 60x70 cm.

93

tecnica digitale su forex, 2013, 60x70 cm.

www.umbertosalmeri.com


biancoscuro

Risultati d’Asta

In collaborazione con Meeting Art, casa d’aste dal 1979 A

L

a prima Casa d’Aste italiana, la Meeting Art, la più seguita dai maggiori collezionisti ed estimatori d’Arte, pubblica anche su BIANCOSCURO Art Magazine alcuni dei risultati conseguiti. Meeting Art è una realtà professionale che lavora da più di Lotto n. Asta n.

Descrizione

55

EMILIO ISGRO’ Barcellona Pozzo Di Gotto (ME) 06/10/1937 Diagonale, 1991, libro e tecnica mista in box di legno e plexiglass cm 44,3x57,8x3; firma, titolo e anno al retro

8.000 9.000

16.000

62

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA ECONTEMPORANEA

BERNARD AUBERTIN Fontenay aux Roses 1934 - Reutlingen 31/08/2015 Dessin de feu, anni 2000, fiammiferi bruciati su lamiera d'alluminio cm 100x100, firma in basso a destra, etichetta del Civico Museo Parisi

5.000 6.000

9.000

63

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

MARIO SCHIFANO Homs (Libia) 1934 - Roma 26/01/1998 Scorcio, 1987, smalto e acrilico su tela cm. 100x100, con cornice invasa cm. 113x113, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto

9.000 10.000

8.000

75

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

AFRO Udine 04/03/1912 - Zurigo 24/07/1976 Senza titolo, tecnica mista su carta intelata cm 59x49, opera non firmata, etichetta e timbri dello Studio d'Arte Campaiola (Roma) al retro

25.000 30.000

12.000

84

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

GETULIO ALVIANI Udine 05/09/1939 1.2.3.4., 1998, alluminio su laminato nero cm 30x30, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto, entro teca in plexiglass

12.000 15.000

10.500

88

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

GIUSEPPE SANTOMASO Venezia 26/09/1907 - 24/05/1990 Negazione bianca, 1972, cm 134x70, firma, anno, titolo e timbri della Galleria Gio Arte (Mestre-VE) al retro, opera registrata presso l'Archivio Santomaso

36.000 40.000

20.000

92

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

NUNZIO Cagnano Amiterno (AQ) 1954 Senza titolo (1987), legno combusto e piombo cm 150x50x43, opera non firmata, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto

36.000 38.000

18.000

96

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

TURI SIMETI Alcamo 05/08/1929 Senza titolo, 1984, tela estroflessa cm 28x47x4, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità ed etichetta della Collezione Lorenzo Piemonti (Carate Brianza-MI)

14.000 16.000

10.500

106

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

HANS JORG GLATTFELDER Zurigo 10/07/1939 PYR 571, 1975, rilievo con piramidi in materiale plastico su tavola in romboidale cm 99,5x99,5x9,5 (lato cm 70), firma, titolo, anno ed etichetta con provenienza Galleria Latzer (Kreuzlingen-CH) al retro

32.000 36.000

18.000

108

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

FRANCO GRIGNANI Pieve Porto Morone (PV) 04/02/1908 - Milano 1999 , Psicoplastica Trilobata n°615, 1974 , acrilico su cartone cm 73x73, firma e anno al retro

18.000 20.000

10.000

109

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

HANS HARTUNG Lipsia 1904 - Antibes 1989 T 1989-N 9, 1989, olio su tela cm 65x92, firma, titolo, numero d'inventarO io H.H. 781 e timbro del Musee De Nyort al retro

50.000 60.000

25.000

213

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

MIMMO PALADINO Paduli (BN) 18/12/1948 Il bacio, 1991, tecnica mista su cartone cm. 102x73, firma e anno in basso a destra, etichetta della Galleria Giampaolo Becherini (FI) al retro

18.000 20.000

10.000

214

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

PIERO GILARDI Torino 03/08/1942 La gazza e le pere, poliuretano espanso cm 70x70x23, firma e titolo al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto, entro teca in plexiglass

9.000 10.000

6.500

215

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

MICHELANGELO PISTOLETTO Biella (VC) 25/06/1933 Girasoli, 1962-1974, serigrafia su acciaio lucidato a specchio 100x70, prova di colore, firma, tiratura e timbro StudioSei (MI) al retro, opera priva di cornice

10.000 12.000

10.500

229

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

SALVO Leonforte (EN) 22/05/1947 - Torino 12/09/2015 Tramonto, 1992, olio su tela cm 50x40, firma e anno al retro

9.000 10.000

8.000

231

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

RENATO MAMBOR Roma 04/12/1936 - Roma 06/12/2014 Passeggiando tra le piante, 2007, olio e smalto su tela grezza cm. 100x150, firma e titolo al retro, dichiarazione d'autenticità e timbro Art Time (BS) su foto

18.000 20.000

12.000

c

E

94

Stima € Aggiudicazione

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

B

D

trentacinque anni a servizio dell’Arte. La pubblicazione delle assegnazioni permette di comprendere meglio l’andamento reale del mercato, un indice chiaro che non permette fraintendimenti. Di seguito troverete la nostra selezione di aggiudicazioni delle aste del pel riodo giugno-luglio. s

F

G


biancoscuro

Lotto n. Asta n.

Descrizione

Stima € Aggiudicazione

234

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

TANO FESTA Roma 02/11/1938 - Roma 09/01/1988 Piazza del Popolo, 1987, acrilico su tela cm. 100x120, firma, titolo e anno e firma al retro, opera registrata presso l'Archivio Tano Festa al numero 871012/621

10.000 12.000

18.000

244

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

RENATO BIROLLI Verona 10/12/1905 - Milano 03/05/1959 Pescatore dell'Adriatico, 1951, olio su tela cm. 72x112, firma e anno in basso a destra, firma, titolo e anno al retro sul telaio, firma, località (Milano)

20.000 30.000

15.000

245

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA A

GIORGIO DE CHIRICO Volo (Grecia) 10/07/1888 - Roma 20/11/1978 Le muse, 1974, tecnica mista su cartone cm. 35x25, firma in basso a destra, etichetta Galleria d'Arte La Medusa (Roma) al retro

72.000 80.000

40.000

283

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

TANO FESTA Roma 02/11/1938 - Roma 09/01/1988 Leone, 1982, acrilico e coriandoli su tela con protezione in cellophane originale ed acrilico a spruzzo cm 160x130, firma e anno al retro

7.000 8.000

12.000

316

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

SAM FRANCIS San Mateo (California) 25/06/1923 - Santa Monica (California) 04/11/1994 Untitled, 1983, acrilico su carta cm. 18,5x77, firma a cachet e timbro The Sam Francis Estate al retro, opera registrata presso l'archivio Sam Francis

21.000 24.000

12.000

329

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

EMILIO SCANAVINO Genova 28/02/1922 - Milano 29/11/1986 Immagine (dagli scogli di Varigotti), 1957, olio su tela cm 40x60, firma e anno in basso a destra, titolo e anno al retro, opera registrata presso l'Associazione Amici dell'Archivio Emilio Scanavino

14.000 16.000

16.500

333

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA H

GIORGIO GRIFFA Torino 29/03/1936 Linee orizzontali, 1974, acrilico su tela cm 78x93, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista e Archivio di Giorgio Griffa (TO) su foto

18.000 20.000

14.500

353

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA I

RODOLFO ARICO’ Milano 03/06/1930 - Milano 2002 Sensus-Aspro, studio, 1999, collage, tela e acrilico su tavola cm 60x100, firma, anno, etichetta dell'artista e timbro della Galleria Rossovermiglio al retro

12.000 15.000

11.500

394

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA E

AFRO Udine 04/03/1912 - Zurigo 24/07/1976 Ragazzo col vitello, 1953, acquerello su carta cm 23,5x32,5, firma e anno in basso a destra, opera registrata presso l'Archivio Afro (Roma)

27.000 30.000

18.000

400

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA c

MIMMO ROTELLA Catanzaro 07/10/1918 - Milano 08/01/2006 Primordiale materico, 1960, decollage su tela cm 78x65, firma e anno in basso a sinistra, firma, titolo, anno ed etichette della Galleria Tornabuoni Arte e della Galleria ModenArte al retro

27.000 30.000

17.000

413

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA F

GEORGES MATHIEU Boulogne sur Mer 1921 - Boulogne-Bilancourt 12/06/2012 Senza titolo, 1956, olio e tecnica mista su carta cm 50x65, firma e anno in basso a destra, già Sotheby's (New York) 1991

18.000 20.000

10.000

463

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA R

PIERO DORAZIO Roma 28/06/1927 - Todi 17/05/2005 Wampum, 2000, olio su tela cm. 90x120, firma, titolo, anno e timbro con Archivio Dorazio al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto, opera registrata presso l'Archivio Piero Dorazio

36.000 40.000

20.000

464

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA G

EMILIO SCANAVINO Genova 28/02/1922 - Milano 29/11/1986 La montagna, 1985, olio su tela tamburata cm 114x146, firma in basso a destra, titolo, dedica dell'artista alla moglie e timbro di Collezione Privata al retro

45.000 50.000

25.000

465

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA N

VICTOR VASARELY Pecs 1906 - Parigi 15/03/1997 Dees 3215, (1983), acrilici su tela cm 77x47, firma in basso al centro, firma e titolo "Vasarely 3215 Dees 73x42 1965" al retro

40.000 50.000

20.000

518

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA P

ENRICO BAJ Milano 31/10/1924 - Vergiate 16/06/2003 Zancut-maa, 1968, collage di oggetti e plastiche cm 69x47 con teca in plexiglass e alluminio cm 82x62

25.000 28.000

14.000

740

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA M

GIUSEPPE UNCINI Fabriano 1929 - Trevi (PG) 31/03/2008 Spazio T.S. 1, 1977, cemento e laminato legno cm 15,5x50x30; firma e anno sotto la base centrale

36.000 40.000

28.000

749

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA D

ALBERTO BIASI Padova 02/06/1937 Tavolozza d'artista (inganno di Afrodite), 1990 acrilici su doppia tela e tavola sagomata cm 50x40, firma, titolo, anno, timbro e archivio dell'artista al retro

21.000 24.000

15.000

756

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA L

JULIO LE PARC Santa Fè 1928 Alchimie 157, 1990, acrilici su tela cm 130x97, firma, titolo, anno, tecnica e timbro della Galeria De Arte Antonio Prates (Lisbona) al retro

36.000 40.000

20.000

779

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Q

RAFAEL CANOGAR Toledo 1935 Prubas del astronauta en posicion inicial del simulador orbital, 1964 olio su tela cm 162x130, titolo, firma, etichetta Associazione Culturale Break (Roma)

63.000 70.000

35.000

780

811 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA B

GRUPPO ENNE Padova 09/1959 Immagine variabile nel quadrato, dinamica visiva, 1963, rilievi in PVC su tavola in romboidale cm 86x86, lato cm 60, opera realizzata dal Gruppo N: Biasi, Chiggio, Costa, Landi, Massironi

105.000 120.000

60.000

H

I

L

R

Q

P

O

N

M


biancoscuro

Edward Weston a CAMERA I suoi ritratti in mostra a Torino

Mina Cooper, 1944 © Edward Weston

C

ome spesso accade nel mondo dell’arte, è dalla passione di singoli individui che nascono collezioni prestigiose. L’imprenditore Philip Rolla e sua moglie Rosella Zanardini sono un esempio di questa passione: spinti dal forte interesse per l’Arte contemporanea, nel corso del tempo hanno raccolto un importante nucleo di opere dei Minimalisti americani, allargando poi il campo alla fotografia. È proprio dalla loro collezione, custodita nella Fondazione Rolla.info in Canton Ticino, che provengono le opere della mostra “Edward Weston. Il corpo e la linea”, ospitata a Torino da CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, fino al prossimo 14 agosto. Curata da Francesco Zanot (che si è occupato anche dell’altra mostra in corso nei locali di CAMERA, “Panorama” dedicata a Francesco Jodice) l’esposizione torinese affianca alle ventidue fotografie di Edward Weston una serie di disegni dei maggiori esponenti del Minimalismo

96

Americano: Dan Flavin, Donald Judd, Sol Lewitt, Fred Sandback e Richard Serra. Il punto d’incontro tra questi artisti e Weston è la visione geometrica del mondo: tanto i Minimalisti riducono all’essenziale i volumi, tanto Weston affina il proprio linguaggio verso linee semplici e dirette. Nitidezza e precisione assoluta nella resa tecnica sono le dominanti del lavoro prima, durante e dopo lo scatto. Weston è tra i pionieri del mezzo fotografico e indiscusso maestro di eleganza e raffinatezza. La sua fortunata carriera inizia nel 1911 a Tropico, in California, dove aprì il primo studio di ritratti, riscuotendo subito ampio successo per l’uso sapiente dello “sfocato pittorico” in voga in quegli anni. Nel 1923 si trasferisce temporaneamente a Mexico City con la sua collega-modella-amante Tina Modotti: sono di questo periodo i suoi nudi e paesaggi più famosi. Il suo stile andrà sempre più direzionandosi verso una cura maniacale del dettaglio in fase di costruzione dell’inquadratura e in fase di sviluppo in camera oscura: una stampa impercettibilmente imperfetta era, per lui, semplicemente errata. I suoi scatti sono spesso ripetizioni di uno stesso soggetto ripreso in momenti diversi, ma sempre con taglio ravvicinato e sfondo neutro. La ripetitività è propria anche del linguaggio minimalista e si richiama alla serialità dell’industria moderna, da cui gli artisti del movimento ripresero i materiali pere loro installazioni e sculture. Nel 1932 Weston fonda con Ansel Adams il Gruppo f/64, simbolica e provocante risposta all’estetica costruita del Pittorialismo: l’interesse è concentrato sul reale così com’è, senza nulla di posticcio, si tratti di un corpo, un albero o una conchiglia. In questo senso Weston e i Minimalisti corrono sulla stessa lunghezza d’onda e l’occasione di


biancoscuro

EDWARD WESTON. IL CORPO E LA LINEA.

Ritratti di Edward Weston e disegni dei Minimalisti americani. Dalla collezione di Philip e Rosella Rolla.

questa mostra di ammirarli insieme è perciò preziosa. Federica Senigagliesi

11 maggio - 14 agosto 2016 CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, Torino INFO

T. +39.011.0881150 camera@camera.to Da mercoledì a domenica 15.00-21.00 Chiuso lunedì e martedì

Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito camera.to

A sinistra: Mary Buff 192, vintage platinum print 24×19 cm. framed: 47,5x37,5x3 cm. © Edward Weston

Sotto: Fay Fuqua 1933, vintage gelatin silver print 9.2 x 11.7 cm. © Edward Weston

97


biancoscuro

Banksy a Palazzo Cipolla L’Arte contemporanea tra immaginario collettivo e denuncia sociale

R

oma ospita, a Palazzo Cipolla dal 24 maggio al 4 settembre 2016, l’esposizione di opere dell’Artista noto con il nome di Banksy, considerato il massimo esponente del movimento artistico conosciuto come Street Art. La mostra, ideata, promossa e rea-

lizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, comprende un esteso corpus artis costituito da dipinti, stampe, sculture e oggetti rari, ed è la più esauriente rassegna sull’opera dell’Artista realizzata fino ad oggi in Italia. “Guerra, Capitalismo e Libertà”, così è stata titolata la mo-

stra, rappresentano le principali fonti di ispirazione dell’Artista britannico; dalle opere emerge, infatti, la sua poetica incisiva e graffiante su temi cardine come la guerra, i nessi che instaura con sistema capitalistico e le esigenze insopprimibili di libertà dei cittadini, che non si adeguano a questo ordine. A Banksy si devo-

Banksy, Pulp fiction, 63x40 cm. 0040 Single artworks photo © dario lasagni

98


biancoscuro

Sopra: Banksy, Kate

Sotto: Banksy, Applause

2005, 81x81cm. 0408 Single artworks

2006, 80x121 cm. 0284 Single artworks

photo © dario lasagni

photo © dario lasagni

no, non solo immagini entrate nell’immaginario collettivo, ma anche icone che mettono fortemente in discussione la protesta politica e il disordine sociale. Come ha sottolineato il Presidente della Fondazione, il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, negli spazi espositivi della Fondazione Roma, non ci sono opere di Banksy decontestualizzate o staccate dai muri; sono presenti, invece, circa 150 opere, incluse 50 copertine di dischi, tutte rigorosamente di collezionisti privati, acquistate attraverso gallerie o scrivendo direttamente all’indirizzo e-mail dell’Artista, che rappresenta l’unico recapito noto al pubblico attraverso il quale è possibile contattarlo. A questo proposito, va sottolineato che l’Artista ha sempre mantenuto l’anonimato; infatti, malgrado i tanti contatti con il mondo economico

99


biancoscuro English info

WAR, CAPITALISM and LIBERTY Roma, Palazzo Cipolla 24 May - 4 September 2016 War, Capitalism & Liberty are the contemporary issues explored in this exhibition through the artworks of the main international street artist known as Banksy. This thought-provoking exhibition is to be held at Palazzo Cipolla, from 24 May to 4 September 2016. The exhibition includes extensive corpus artis of Banksy’s works coming from private international collections. Original paintings, prints, sculptures and rare objects will be exhibited, many of which have never been shown previously. It is a non-profit exhibition, characterized by a strong educational and school-targeting component, which is a comprehensive scientific review of the artist known as Banksy. As a street artist with his roots in Bristol, Banksy has influenced globally the urban art movement and is arguably one of the movement’s most notorious artist. The exhibition will examine how social and political events of our world are viewed through the street art of

100

Banksy; from his motif of monkeys declaring ‘Laugh Now But One Day I’ll Be in Charge’ to the chilling image of ‘Kids on Guns’. Banksy is one of most discussed, debated and acclaimed cultural figures of our age. His anonymous persona has captivated international audiences since the late 1990s. An urban artist, his media ranges from painting on canvas, screen-prints and sculpture to large installations and even the occasional livestock. His artwork reveals a unique mix of humour and humanity; it is created for the masses and affords a voice for those in - and indeed outside - of society who would otherwise not be heard. A recent example is his commentary on the refugee crisis and the after effects of Dismaland. His anonymity and refusal to conform mean that he is as difficult to nail down as is his artwork, and thus a survey of his works has never been officially or unofficially exposed in a private museum to a public audience. The exhibition will highlight Banksy’s great artistic skills, through all his career, underlining the main inspiration sources: WAR, CAPITALISM and LIBERTY. Although the artist retains full anony-

mity, Banksy is believed to have been born in Bristol in 1974. Taking inspiration from the Bristol Underground Scene, the artist claims that his distinctive style, which combines stencil and graffiti writing, developed out of a need to quickly create large-scale works. Banksy’s work typically includes satirical social and political commentary, and ranges from murals to sculpture and installation, often playing with the contextual aspects of the work. The artist’s first show was held in Bristol in 2000 at the Severn Shed. In 2002, Banksy exhibited at Los Angeles’ 33 1/3 Gallery and in 2003 he was commissioned to design to cover of Blur’s ThinkTank. Today, Banksy’s work appears internationally; most notably, he painted nine sardonic images on the Palestinian side of the West Bank barrier. In Summer 2009, Banksy took over the Bristol Museum and Art Gallery with an exhibition attracting over 300,000 visitors and hour-long queues all the way down the road. The artist has experimented with film, achieving an Oscar nomination for his documentary Exit Through The Gift Shop. No gallery represents Banksy.


biancoscuro

GUERRA, CAPITALISMO & LIBERTÀ 24 maggio - 4 settembre 2016 Palazzo Cipolla, Roma INFO info@warcapitalismandliberty.org fondazione@fondazioneterzopilastro.it lunedì - domenica 10,00 - 21,00 aperture straordinarie 2 giugno, 29 giugno, 15 agosto Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.warcapitalismandliberty.org

Sopra: Banksy, Love is in the air (flower trower) 2003, 90x90 cm. 0020 Single artworks photo © dario lasagni A sinistra: Banksy, Lab rat 2000, 220x 242 cm. 0230 Single artworks photo © dario lasagni

e culturale internazionale, la sua identità è rimasta avvolta nel mistero. Nato, con tutta probabilità, a Bristol nel 1974, da una famiglia middle class, ha frequentato le scuole nella città natia, per poi trasferirsi nel 2000 a Londra e intraprendere, di lì a poco, l’inarrestabile attività artistica. Tuttavia, le informazioni che si sono inseguite in tutti questi anni non hanno trovato mai conferma. A narrare la sua personalità sono soprattutto le sue immagini, forti di messaggi politici e sociali, con una strizzatina d’occhio al glamour, come quando Banksy ritrae la modella Kate Moss in chiave pop come la Marilyn di Warhol, opera presente a Roma, insieme a molte altre, da cui emerge una sensibilità affine. Soprattutto non passa inosservata

l’opera di guerrilla urbana che Banksy porta avanti da una ventina d’anni, difendendo strenuamente la propria libertà di azione: con la velocità che gli consente la tecnica dello stencil, Banksy dissemina immagini ironiche, sferzanti e antiautoritarie negli angoli più inaspettati del mondo. In particolare, ispirandosi ai graffiti parigini di Blek le Rat, Banksy riempie Londra di fumettistici ratti di protesta, simbolo di diseredati che, a frotte, escono dall’ombra per esprimere la propria denuncia, scritta a grandi lettere su bianchi cartelli. Arriva poi a realizzare, con incursioni notturne, graffiti più elaborati per denunciare violenze militari, di regime e religiose. I suoi lavori sono caratterizzati da umorismo e umanità, intendono dare voce

alle masse e a chi, altrimenti, non sarebbe ascoltato da nessuno. In questo senso, l’arte di Banksy ben si addice agli interventi dell’ente promotore dell’evento espositivo: la Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo opera in campo sociale, sanitario, educativo, culturale. Il filo conduttore degli interventi promossi e realizzati dalla Fondazione è l’obiettivo di raccordare la tradizionale attenzione alle esigenze di sviluppo e ai bisogni sociali dei territori, la dimensione locale, con una visione ampia, ovvero globale, sulle tematiche urgenti del mondo contemporaneo, rispetto alle quali intende porsi come centro propulsivo e creativo di idee. Lucia Garnero

101


biancoscuro

Trace. Banca Generali di Milano promuove la cultura attraverso la Street Art Farhan Siki

D

allo scorso 2 marzo fino al 30 settembre 2016, la sede milanese di Banca Generali Private Banking, in Piazza Sant’Alessandro, accoglie la mostra “Trace”, di Farahn Siki, street artist indonesiano di fama mondiale. L’Arte si impone di nuovo come filtro della società attuale e per la promozione, del tutto innovativa e al passo con i tempi, della cultura: perché è proprio da questa che scaturiscono le idee di progresso. Banca Generali, affida alla Street Art, il compito di elaborare con tecniche e sensibilità moderna, passato e presente, offrendo nuovi spunti di riflessione per il futuro. Così come l’Arte si è adeguata ai tempi attuali, dialogando attraverso i più disparati spazi urbani, anche la cultura deve essere reinterpretata per un dialogo con la poliedricità della società attuale. La mostra è composta da un ciclo di tele inedite, in

102

cui riprendono vita in chiave moderna, le opere che hanno dettato e impresso una traccia indelebile nella Storia dell’Arte occidentale: come l’Uomo di Vitruvio leonardesco o una provocante Frida Khalo, contornata dai nomi più prestigiosi della moda attuale, che fissano il visitatore, accogliendo la loro nuova veste di attori della cultura di massa. Tuttavia, al di là della reinterpretazione, in chiave iperbolica quasi satirica, le opere di Siki, artista e curioso osservatore dei fenomeni della società post moderna,


biancoscuro

inviano sempre un messaggio profondo: sotto ogni marchio, simbolo di consumismo, mercificazione di ogni cosa, c’è la forte capacità dell’uomo di poter cambiare il mondo, partendo da solide basi, fatte di dialogo culturale. “Non c’è cultura senza uomo, non c’è uomo senza cultura”, il grande messaggio ed obiettivo di Banca Generali, che si impone come il nuovo Banco Mediceo, in qualità di promotore delle arti e del futuro. Mario Gambatesa

In alto a sinistra: Farhan Siki - homo machinus #2 2015, spray paint on canvas, 135x135 cm. Sopra: Farhan Siki - Frida's backyard 015, acrylic, spray paint on canvas, 87x76 cm. Sotto: Farhan Siki, Now #1 2015, acrylic emulsion on canvas, 87x76 cm.

Sopra: Farhan Siki - Equillibrium 2014, acrylic, spray paint on canvas , 135x135 cm. A sinistra: Farhan Siki - Dirty last supper spray paint on canvas, 2015, 130x200 cm. Farhan Siki & Banca Generali

103


biancoscuro

Flycat, writer che prende la sua tag dalla passione per Top Cat Siamo andati a trovarlo all’interno della sua “$tazione Galattica”

Sotto Flycat all’interno del suo studio: la “$tazione Galattica”visibile anche a sfondo pagina

104

P

ersonaggio di spicco del panorama hip-hop internazionale, Flycat (nome ispirato da Top Cat, protagonista di una nota serie di cartoon di Hanna&Barbera degli anni ‘60) non si è montato la testa, e non ha perso la buona strada. In questa intervista ci racconta il suo mondo, dalle prime ricerche alla nascita vera e propria di Flycat e della sua filosofia artistica.

Vincenzo Chetta: Da Luca Massironi a Flycat: quando è uscito allo scoperto il writer che è in te? Flycat: Era il 1984, avevo ancora 13 anni, e tanta energia dentro. Prima di arrivare al writing ho esplorato tutta la cultura hip-hop per comprenderla, poi mi sono concentrato principalmente sul settore grafico/visuale. Ho scritto le mie lettere sui muri, sui treni, ma anche sui fogli e sui capi di abbigliamento, ma non ho disdegnato neanche la musica, ho inciso infatti 3 album. A-One (noto esponente con Basquiat e Rammellzee dell’avanguardia newyorkese, scomparso nel 2001) mi ha dato le basi sulle quali sviluppare il mio stile, proprio agli inizi, negli anni '80. Successivamente ho conosciuto Spyder 7 (scomparso nel 1993), lui divenne il mio Maestro e insieme creammo il nostro gruppo “Pals With Dreams”, con il sogno di vedere Milano trasformata in una piccola New York. VC: Spyder 7 è stato molto importante per te? F: Spyder 7 è stato fondamentale. Ci siamo conosciuti per strada, a livello di tag, lui fu il primo a portare la cultura del writing e l'evoluzione della forma della lette-


biancoscuro

ra in Italia. è stato un grande innovatore di stile, per me è stato ispiratore e guida, mi ha segnato profondamente sia come uomo che come artista. VC: Per te la ricerca culturale è sempre stata molto importante… F: Assolutamente si, e sono andato direttamente “sul campo” per imparare e comprendere. Attirato dai racconti di Spyder, nel 1995 partii per la California, nella parte più ispanica, ovvero East L.A.. Vedevo il writing delle gang di Los Angeles, di differente estetica, ma con tanta energia, andava oltre. In quegli anni vivevo praticamente lì, vivevo a stretto contatto con la realtà delle gang, rispettando il loro ‘modus vivendi’ e loro capivano la mia voglia di imparare. Dal writing passai a studiare la cultura chicana, affrontai temi politici, arrivai alla cultura mesoamericana (Atzechi, Maya, Toltechi…), e trovai un filo conduttore dai tempi antichi fino ai contemporanei ‘vatos’. (affiliato a una gang n.d.r.) VC: Qual è l'elemento principale della tua Arte? F: Sicuramente l'Amore: l'Amore come rispetto, tradizione e presa di coscienza. Per me è fondamentale tramandare ciò che si è imparato; dietro ogni opera d'arte ci sono tante persone che hanno fatto sì che si arrivasse a quel risultato, non si può pensare di aver “inventato l'arte”, tutto è già stato fatto, noi dobbiamo solo capirne l’essenza, imparare dalla tradizione e tramandarla. VC: Per te è dunque molto importante insegnare quello che c'è stato prima… F: Quando ho l'opportunità di parlare con un nuovo studente gli dico sempre: “Non ti dò una bomboletta spray, ti dò un libro. Leggi, impara, e quando avrai nutrito la mente ed il cuore, solo allora potrai usare la bomboletta.” Se non si comprende cosa si sta facendo, è inutile qualsiasi gesto artistico. VC: Alla fine degli anni '90 hai collaborato con il carcere minorile “Beccaria” di Milano, per creare un laboratorio di “writing” per i ragazzi, è stata un'esperienza gratificante? F: Assolutamente si, è partito tutto da una giornata di spettacolo con tanti altri

Letter racer R, anno 2012, realizzata per il marchio di orologi RADO Switzerland

artisti, dj, rapper; sono stato invitato a tenere un corso lungo 1 anno per insegnare la cultura e le tecniche dell’arte dei graffiti. All'inizio erano un po' diffidenti, ma in un giorno di pioggia… avevo iniziato da solo a scrivere la parola “freedom” sul muro interno dell’Istituto, è stato esaltante quando sono tornato e li ho visti tutti affacciati alle finestre per chiedermi di scrivere sul muro il loro nome accanto alla parola “libertà”. VC: Nel 1999 esce un manuale didattico sulla spray art ideato da te, edito da Fabbri… F: Si, un progetto molto molto utile, l'ho realizzato affiancato all’ autrice Maria Rita Macchiavelli (scrittrice specializzata in collane manualistiche) spiega simboli e stili, oltre alla filosofia di questa corrente artistica. Ha avuto molto successo, non escludo di crearne un sequel. Mi è capitato di sentirmi dire che è stato grazie a quel manuale che si sono avvicinati all'arte: per me è un grande motivo di orgoglio, è fantastico essere riuscito a trasferire la mia esperienza ad altri. Codice Cele$te, qui raffigurata sulla retro copertina la lettera Y (Vau protosinaitica, valore alfanumerico 6). Il Codice realizzato a mano contiene 4 versioni complete dell’ Alfabeto Cele$te

105


biancoscuro

Sopra Flycat davanti ad una sua opera a Milano in Via dei Rospigliosi

Sotto: tavola da skateboard realizzata in collaborazione con lo scultore Alessandro Ottolina

106

VC: Raccontaci la storia dell'orologio che hai al polso… F: Il suo nome è: Time Stopper, mi fu donato dal Grande Maestro Rammellzee quando mi nominò nel 2010 suo discepolo con il grado di Y1. Sono il difensore della venticinquesima lettera dell'alfabeto, sono un moderno scriba con l'autorità globale nella rappresentazione della lettera Y, ufficialmente portavoce del suo movimento “Panzerismo Ikonoklasta e Futurismo Gotico”. Rammellzee è stato un pioniere del writing, della cultura

hip-hop, del rap. Era una persona fantastica, pensate che mi tramandava i suoi insegnamenti anche per telefono durante infinite conversazioni da New York a Milano. Per la mia carriera è stato l'apice, da lì è stato ancora un nuovo inizio. VC: Recentemente sei stato invitato a Teheran dal governo iraniano al Festival delle Arti Visive, questa esperienza ti ha portato nuovi spunti creativi? F: Certamente, è stato illuminante, sia per la mia vita che per la mia creatività. Al Festival ho realizzato un'opera per il

Sopra, Lettera Celeste: Digamma, disegno realizzato con il suo allievo di 8 anni, Simone


biancoscuro

TMoCA (Tehran Museum of Contemporary Art), un museo all’avanguardia, ho anche tenuto un workshop all'interno dell’Accademia: 50 persone che lavoravano insieme su 2 tele, riportando il loro nome, non si può capire l'emozione che si prova in questi casi se non la si è toccata con mano, o meglio con l’anima. Oltre a questo fattore umano, fondamentale, mi ha colpito molto la Storia dell'Arte iraniana, ero preparato sulla parte storica e sull'evoluzione del cuneiforme, ma non conoscevo la loro Arte Contemporanea, ho ricevuto parecchi nuovi input. VC: Come è nato e cosa tratta il tuo “Manifesto del Futurismo Celeste”? F: L'ho redatto nel 2013, e parte dalla storia. Inizialmente fu una eccessiva pittografia a descrivere oggetti e animali, poi si evolse nella sillabica lineare con il cuneiforme, nell’eloquenza fenicia dell’alfabeto, ancora nell’eleganza greca per giungere poi alla rigorosa epigrafica imperiale e infine con la riappropriazione della sua sacralità nell’Alfabeto Celeste. Il suono si riveste della sua armatura-forma originaria: la lettera, come manifestazione del visibile nell’invisibile, ora possiede un nuovo valore mistico. Per restituire alla Lettera la dignità e il potere che le competono ho preso in prestito la denominazione di “Litterae Caelestes”. Con questa espressione si definisce una particolare scrittura sviluppata nella Cancelleria dell’Impero Romano d’Occidente, una scrittura estremamente elaborata tanto da risultare quasi illeggibi-

le, proprietà che rendeva uniche le lettere, Sopra: Flycat indossa abiti a garanzia di autenticità dei documenti da lui customizzati imperiali. Oggi riprendendo la tradizione delle Litterae Caelestes, il Futurismo Celeste libera dai tunnel delle metropoli, riportandole in superficie, le “Litterae”, che hanno due specifiche funzioni: la prima, pratica, combattere ogni tipo di plagio e, quindi salvaguardare lo stile; l’altra, ideologica, donare un’aura sacrale e prestigiosa all’esercito delle Lettere di coloro che scrivono l’ILLEGGIBILE. Vincenzo Chetta INFO www.flycatarte.com www.treccani.it/enciclopedia/flycat it.wikipedia.org/wiki/Flycat

Qui sotto Flycat con alcuni dei suoi lavori realizzati a Milano in Zona San Siro (stadio Meazza)

107


peter hide

311065

a r t s h o p @ b i a n c o s c u r o . c o m

h t t p : / / a r t s h o p . b i a n c o s c u r o . i t

Art Shop

by biancoscuro

Viale Indipendenza 26 27100 Pavia



biancoscuro

biAncoscuro Perché abbonarsi e come farlo Gli abbonati “BIANCOSCURO” condividono una visione intelligente e costruttiva dell’arte moderna e contemporanea e sono attenti al patrimonio culturale. Abbonandoti riceverai a casa la rivista d’arte Biancoscuro, riceverai inoltre la tessera “BIANCOSCURO” che ti permetterà di accedere a sconti e facilitazioni nella realizzazione di materiale pubblicitario sia cartaceo che web. “BIANCOSCURO” è un’associazione culturale nata nel 2013. I suoi progetti di promozione artistica comprendono il concorso BIANCOSCURO ART CONTEST (artcontest.biancoscuro.it) che mette in palio ogni anno la copertina, mostre personali, collettive e monografie in formato e-Book con possibilità di stampa. “BIANCOSCURO” è distribuita in Italia e all’estero in importanti manifestazioni artistiche e fiere internazionali, inoltre è diffusa su internet al sito artmagazine.biancoscuro.it.

l b Inquadra con il tuo smartphone il codice QR qui sotto per collegarti alla pagina web e per attivare on-line.

Prossimamente Pietro Paolo Rubens e la nascita del Barocco Ai Weiwei. Libero. A Palazzo Strozzi Arnaldo Pomodoro. 90 anni di scultura Italia Pop. L'Arte negli anni del boom Orlando Furioso 500 anni Special Art Monaco Berlin Art Week Art Parma Biancoscuro Art Contest

biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e o o o o Abbonamento (Italia per 1 anno) 6 numeri............................................... 39€ Abbonamento (Italia per 2 anni) 12 numeri............................................. 75€

Abbonamento (Estero per 1 anno) 6 numeri.............................................110€ Abbonamento (Estero per 2 anni) 12 numeri...........................................219€

Ritaglia questo coupon e invialo a: BIANCOSCURO Viale Indipendenza 26 27100 Pavia oppure per e-mail a: info@biancoscuro.it Con l’abbonamento è prevista anche la tessera associativa BIANCOSCURO

Verserò la cifra con versamento su c/c postale n.1017328376 intestato a Biancoscuro oppure bonifico IBAN IT24M0760111300001017328376 intestato a Biancoscuro. L’abbonamento sarà attivato dopo la ricezione della ricevuta. Cognome___________________________ Nome______________________________ Indirizzo________________________________________________________________ CAP______________ Città____________________________________ Prov._________ Nazione________________ e-Mail___________________________________________ P.IVA o Cod. Fiscale ______________________________________________________

biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e L’editore garantisce la riservatezza dei dati da te comunicati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a Biancoscuro - Responsabile dei dati - Viale Indipendenza 26, 27100 Pavia. I tuoi dati potranno essere utilizzati per inviarti informazioni artistiche, inviti a mostre e manifestazioni artistiche. Se non desideri ricevere altro materiale spunta il quadratino (L.196/03) o

110


i ann 20 6 201 – 7 o 199 sari r e iv ann

fiera internazionale d’arte contemporanea & antiquariato dal XIX fino al XXI secolo

1–4 dicembre 2016

ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it

21° edizione

centro fiera · padiglione principale A NUOVO! 2 dicembre lunga notte dell’arte gio 11 – 20 · ven 11 – 23 · sab 11 – 21 · dom 11 – 19 biglietti online

www.art-innsbruck.com member of ...


biAncoscuro over the COVER agosto-settembre

Flycat

‘16 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

dalle prime ricerche alla nascita vera e propria della sua filosofia artistica.


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.