biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Numero 21 - aprile-maggio 2017 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
In questo numero Keith Haring. About Art La Street Art invade Palazzo Reale La Biennale di Venezia 57. Esposizione Internazionale d’Arte BIANCOSCURO Art Contest Tutti i partecipanti e gli artisti selezionati Erwitt Elliott Ironia, metafora e divertimento surreale Monte d’Akkoddi Un monumento unico in Sardegna
Andrea Bassani
“Lo scultore della tela” 9 772385 170005
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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
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VIVA ARTE VIVA La Biennale di Venezia 57. Esposizione Internazionale d’Arte
L’Editoriale di Vincenzo Chetta Keith Haring. About Art La Street Art invade Palazzo Reale
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La pittura dell’800 italiano Neoclassicismo, Romanticismo, Scapigliatura e Divisionismo: una mostra unica li racconta
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BIANCOSCURO Art Contest. Tutti i partecipanti e gli artisti selezionati PaviArt 2017 La 5ª edizione dal 7 al 9 aprile a Pavia
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La pittura del secondo ‘900 in Italia. La mostra a Treviso, per il ventennale di Linea d’ombra
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Mondocleto, il design a Vicenza. Disegno, creatività e forma perfetta
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Massimo Soldi: la personale. La mostra vinta al BIANCOSCURO Art Contest 2016
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Abbiamo intervistato Andrea Bassani per scoprire insieme il suo percorso artistico: dalle origini alle opere attuali, contraddistinte dal “Segno nel Colore” Il servizio a pag. 32
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Il Mago Depero alla Fondazione Magnani Rocca 100 opere a “dispensare meraviglia” Art Dèco Gli anni ruggenti in Italia
In copertina:
Andrea Bassani. lo scultore della tela.
L’indimenticabile Piemonti Le sue opere al LAP di Nova Milanese Monte d’Akkoddi. Un monumento unico, nella Sardegna Nord-occidentale L’Arte sposa la Moda con “Vernice Art Fair” e “Prêt-à-Porter”. A Forlì due grandi eventi insieme
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La prima retrospettiva a colori di Erwitt Elliott. Ironia, metafora e divertimento surreale a Palazzo Ducale
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Di Camera in camera L’Italia di Magnum. Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin 012
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Over The Cover Ignazio Fresu, con l’installazione Rock balancing a Vernice Art Fair 2017. Il servizio a pag.64
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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e
21 ISSUE april / may 2017
Bimestrale di Arte, Cultura e Informazione
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Art Fair. Fiere ed esposizioni internazionali
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ART Salzburg Contemporary International. A giugno la prima edizione a Salisburgo.
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Art Parma Fair. Il successo della fiera
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World Art Collection 2017. La cerimonia a Genova
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Quando il mare diventa lavagna: acquastratta Le opere di Danilo Susi in mostra a Genova
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Videoarte al MAST. Il lavoro raccontato attraverso la telecamera
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Upsidedown Town. Ultimi giorni per visitare la mostra al Broletto di Pavia
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Rosella Quintini. Lo spazio emozionale precedente al racconto pittorico
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Gianni Depaoli. Racconti dalle profondità marine
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BI-MONTHLY OF ARTS, CULTURE AND INFORMATION
Kvision Cult. Making Woodstock Risultati d’Asta. In collaborazione con Meeting Art, casa d’aste dal 1979
Herbert Hamak a Milano. La mostra per il Fuori Salone Ruggero Maggi a Varese, alla Showcases Gallery Metamorfosi. Scultura a Mendrisio Carlton: Pensieri a scaglie. In mostra a Bibbiano Gost + Boni. A Parma, il connubio tra Arte&Economia LODOLAFRA. Doppia personale per i due artisti Il successo di Nanda Vigo. Exoteric Gate ha ammaliato la Statale di Milano Back To College! Terzo appuntamento al Collegio Lorenzo Valla
Umberto Salmeri. Vedere al di là delle cose Massimo Soldi. Giochi di colore, giochi di parole Domenico Morabito. Il perfetto equilibrio del surreale Ivan Iliev. La natura in dettaglio Barocco Giacomo Frigo. L’intensità non è solo nelle cromie Guikni. La filosofia dell’Arte Rita Vitaloni. Progetto “Il colore degli sfrattati” Flora Stefano Rosa 094
EDITOR IN CHIEF Vincenzo Chetta EDITORSHIP & GRAPHIC Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.liberementi.it
Arte Cremona 2017. L’ottava edizione
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BIANCOSCURO Art Magazine
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MANAGING EDITOR Daniela Malabaila COLLABORATORI Oxana Albot, Nina Baudelaire, Luca Caricato, Elena Cicchetti, Franco Crugnola, Vincenzo Chetta, Etienne de Bricassarde, Flavio Ennante, Mario Gambatesa, Lucia Garnero, Danilo Giusino, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Federica Senigagliesi, Giulia Sollazzo. FOTOGRAFI Adele Arati, Antonio C., Vincenzo Chetta, Carlos Collado, Carlotta Coppo, Giuliano Koren, Cristiano Galbiati, Giorgio Giliberti, Luca Laversa, Liberementi, Simone Marello, Isabella Rigamonti, Stephenrour Murilo, Cecilia Vignato. PUBLISHER Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it PRINTING Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Pinterest.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag The publisher is available for persons entitled for any iconographic sources. Manuscripts, photos or other materials even if unpublished are not given back. In addition to the signed articles, texts published on Biancoscuro Art Magazine are taken from the mentioned sources or text available l under the creative commons license. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2017. Reserved artistic and literary copyright. Reproduction in whole or parts is forbidden save with the written permission of the publisher.
BIANCOSCURO Rivista d’Arte NUMERO 21 aprile / maggio 2017 BIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Vincenzo Chetta REDAZIONE & GRAFICA Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.liberementi.it CAPOREDATTORE Daniela Malabaila COLLABORATORI Oxana Albot, Nina Baudelaire, Luca Caricato, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Franco Crugnola, Etienne de Bricassarde, Flavio Ennante, Mario Gambatesa, Lucia Garnero, Danilo Giusino, Salvatore Mainardi, Rebecca Maniti, Federica Senigagliesi, Giulia Sollazzo. FOTOGRAFI Adele Arati, Antonio C., Vincenzo Chetta, Carlos Collado, Carlotta Coppo, Giuliano Koren, Cristiano Galbiati, Giorgio Giliberti, Luca Laversa, Liberementi, Simone Marello, Isabella Rigamonti, Stephenrour Murilo, Cecilia Vignato. EDITORE Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it STAMPA Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Pinterest.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Manoscritti, foto o altri materiali inviati alla redazione anche se non utilizzati non verranno restituiti. Oltre agli articoli firmati, i testi pubblicati su Biancoscuro Rivista d’Arte sono tratti dalle fonti citate oppure da testi disponibili l secondo le licenze creative commons. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2017. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’Editore.
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June 15-18, 2017 www.artbasel.com/Basel
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PRESS RELEASE BASEL | FEBRUARY | 6 | 2014 © Courtesy Art Basel
Premier line-up of galleries at
Art Basel today announced d place June 19 to June 22, 201 present works ranging from t most contemporary artists of will present a geographically year Statements, Art Basel's s alongside the Galleries secto placement within the show.
With Statements being located December 7-10, 2017 renowned Basel architects Herz www.artbasel.com/Miami-Beach
for the Magazines sector and th
© Courtesy Art Basel
© Courtesy Art Basel
While galleries from Europe will exhibitors and artists from acros PRESSselection RELEASE strong of exhibitors wi MIAMI BEACH | DECEMBER The participating galleries have| Chile, Colombia, Denmark, Fran Japan, Lebanon, China, Mexico Art Basel in Miami Beach succ Singapore, Slovenia, South Afri extensive programming aroun United Kingdom and the United artbasel.com/basel/galleries. The 2013 edition of Art Basel Sunday, 8, 2013 Galleries,December the main sector of–thd and visitors. With an expande quality of painting, sculpture, dr talks, performances film s works. A strong list of and returning matched by the show's progra Fine Art (New York), while a nu observers the strongest-ev time, havingaspreviously shown i leading (Rio international galleries Carioca de Janeiro), Galer positioning as the leading art Leighton (Berlin), Proyectos Mo sector at Art Basel’s show in March 22-24, 2018 York) and GallerySKE (BangaloM from both new and long-time www.artbasel.com/Hong-Kong
The Feature sector presents ga Art Basel in Miami Beach, whos historical and contemporary wo over the five show days, a seven countries, out of which 15 galler institution groups from across th include aRELEASE presentation by KOW PRESS Americas, Europe, Asia and em some of which never been | JANUARY | 23 HONG KONG have appropriation of minimalism. Ta Participating galleries spoke hig Memory’ series (2012) by Shinr artists, providing a window into
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l’Editoriale di Vincenzo Chetta In questi primi 90 giorni del 2017 sono stato già troppo buono. Ho già risposto troppe volte a domande inutili, ho evitato di essere scortese con il 90% delle persone che si sono approcciate con la solita arroganza del “lei non sa chi sono io”, ho cercato il “bello” anche quando non avevo nessuna speranza di trovarlo. Forse il mio è stato più un esperimento sociologico che un atteggiamento positivo verso il prossimo; forse meglio così, sicuramente sono rimasto meno deluso dall’umanità rispetto a chi crede davvero che per un mondo migliore basti un sorriso. Il risultato? Ho perso tempo, tanto, troppo. E sinceramente non mi piace perdere tempo. La
causa principale di questa perdita è da attribuire sicuramente ad un mix di maleducazione, irrispettosità, egocentrismo e tanto tempo libero. Sia chiaro, non voglio pormi “al di sopra”, vorrei solo ritornare a vedere un po’ di rispetto e di amor proprio, un pizzico di coerenza e una spolverata di umiltà. Il mix letale, in questi ultimi mesi, è stato utilizzato in maggior quantità dai partecipanti al nostro contest artistico. Perchè investire tempo e denaro in un concorso, se poi non si controllano i risultati e ci si rende irreperibili, e perché crederci così poco da non tenere da parte l’opera messa in concorso, nell’eventualità di una vittoria?
Perchè ci si mette in gioco se poi il giudizio porta così tanto rancore? Non me ne vogliano i gentili lettori che nulla hanno a che vedere con questi meccanismi subumani, forse per voi, appassionati d’arte, queste possono essere “quelle quattro righe divertenti”, il teatrino dell’umanità di oggi in un piccolo spaccato di quotidianità. Ma può servire anche a voi: sappiate che ogni volta che vi approcciate ad un gallerista che tratta opere di artisti viventi, probabilmente anche lui ha passato tante brutte giornate, abbiate compassione, almeno voi, non chiedete lo sconto! Buona lettura
Vincenzo Chetta
Laura Migotto - progetto “Gogna D’Artista”. Realizzato in collaborazione con Davide Frisoni ed Hector Rigel. 9 Esposto durante Vernice Art Fair 2017 a Forlì.
Graphic design: Thomas Berloffa Design Studio
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Vasilij Kandinskij / Il cavaliere (San Giorgio), 1914-15 / Olio su cartoncino, cm 61 x 91 / Mosca, Galleria Tret’jakov © State Tretyakov Gallery, Moscow, Russia
Il cavaliere errante In viaggio verso l’astrazione
15 marzo 9 luglio 2017
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Keith Haring - Unfinished painting 1989, acrilico su tela, 100x100 cm.
Keith Haring. About Art
Collezione privata © Keith Haring Foundation
La Street Art invade Palazzo Reale
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stata inaugurata il 21 febbraio scorso a Palazzo Reale di Milano la mostra “About Art”, evento che fino al 18 giugno ospiterà le opere dello street artist Keith Haring. L’esposizione, curata da Gianni Mercurio, è promossa dal Comune di Milano, Palazzo Reale, Giunti Arte, 24 ORE Cultura e dal contributo della Keith Haring Foundation. A ventisette anni dalla scomparsa di Haring, Milano lo celebra con una rassegna espositiva con oltre cento opere, alcune di dimensioni notevoli, inedite
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e molte delle quali mai esposte in Italia, provenienti da collezioni pubbliche e private. La mostra evidenzia il contesto culturale e storico da cui l’artista traeva maggiormente ispirazione, riportando alla luce tematiche di denuncia, con espressione, quindi, di una controcultura socialmente e politicamente impegnata su alcuni aspetti del suo e del nostro tempo, a testimonianza che nulla è cambiato e che il mondo combatte ancora oggi i mostri del passato, come la droga, il razzismo, la minaccia nucleare, l’alienazione giovanile, la discriminazione delle mi-
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Keith Haring - Untitled
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE
1986, olio e acrilico su tela 243,8x243,8 cm. Collezione Emmanelle e Jérôme de Noirmont, Parigi Keith Haring © Keith Haring Foundation
Versione completa in edizione cartacea o PDF su http://artshop.biancoscuro.it
noranze e l’arroganza del potere. Inoltre, estetica pone le basi attraverso uno stile Per Info: artshop@biancoscuro.com dalle opere di Haring, si evincono una semplice, con la presenza di un unico relazione ed un dialogo con le sue fonti elemento fondamentale: la linea, intesa d’ispirazione, in una sintesi narrativa come una sorta di scrittura geroglifica che parte dagli archetipi della tradizio- di facile comprensione, come dimostrane classica, dai calchi della Colonna Tra- no le sue parole: “Per essere creativi, biiana, dalle arti precolombiane, dai dipinti sogna ritornare bambini e ritrovare la del Rinascimento italiano, dalle masche- purezza e la semplicità in tutti i suoi re del Pacifico e dalle creazioni dei nativi aspetti”. americani, fino ad arrivare ai maestri del La forte denominazione artistica e il linNovecento, quali Pollock, Jean Dubuffet e guaggio strettamente comunicativo hanKlee, solo per citarne alcuni. La sua ricerca no portato Keith Haring a diventare
Keith Haring - Untitled June 11 1984, acrilico su tela 238,8x716,3 cm. Collezione privata © Keith Haring Foundation
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Alcune viste del percorso espositivo. Photo: Liberementi
l’icona di artista-attivista globale, elevandolo a leggenda della Street Art. Egli aveva capito in anticipo, come soltanto i grandi artisti sono capaci di concepire, le nuove direzioni della storia: un’idea resa vincente ed evidente in questa mostra. La ricomposizione dei linguaggi dell’arte, si fonde, in un unico e personale immaginario simbolico, al tempo stesso universale, per far si che si possa riscoprire l’arte come verità interiore, ponendo al suo centro, l’uomo e la sua condizione sociale e individuale. In questo disegno quindi, risiede la vera grandezza di Haring, da qui parte e si sviluppa il suo celebrato impegno di artista-comunicatore e si afferma la sua forte singolarità rispetto ai suoi contemporanei. Lui stesso scriveva:“Sento che in qualche modo potrei continuare una ricerca, un’esplorazione che altri pittori hanno iniziato e non sono stati in grado di portare a termine, perché hanno progredito verso altre idee, […]. Ogni vero artista lascia formulazioni irrisolte, ricerche interrotte. […] Io non sono un inizio, non sono una fine. Sono un anello di una catena. La robustezza della catena dipende dai miei stessi contributi, cosi come dai contributi di quelli che vengono prima e dopo di me.” La magia della forma e i colori forti, simbolo di una mente pop, faranno addentrare il visitatore in mondi bizzarri e psichedelici, in una sorta di viaggio nel tempo, riportando a casa un buon carico di ironia che al giorno d’oggi, non è mai troppa! Mario Gambatesa Keith Haring - Hommage to Magritte 1988, olio su tela, 100x100 cm. Collezione Tob © Keith Haring Foundation
KEITH HARING About Art
21 febbraio - 18 giugno 2017 Palazzo Reale, Milano T. 02.54915 Lunedì 14.30-19.30 Dal martedì alla domenica 9.30-19.30 Giovedì e sabato 9.30-22.30 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mostraharing.it
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English info
Keith Haring - About Art Palazzo Reale, Milan February 21 – June 18, 2017
From 21 February to 18 June 2017, Milan celebrates the genius of Keith Haring (1958–1990) with a major exhibition held at Palazzo Reale. Curated by Gianni Mercurio, promoted and produced by the Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Giunti Arte Mostre Musei and 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, with the scientific support of MADEINART, and with the valuable contribution of the Keith Haring Foundation, the exhibition ‘Keith Haring. About Art’ features over 110 works, many of which are extremely large, some have never been exhibited before or never been shown in Italy. This show pivots on a new critical approach: an interpretation of Haring’s oeuvre is not correct if it is not also seen in the light of art history, which he understood and placed at the centre of his work, assimilating it to such a degree that he explicitly integrated it into his paintings, so that this became the most significant element in his aesthetic research. “Keith Haring’s unmistakeable language sets the pace in an exhibition with an incredible iconic, visionary force”, comments Milan’s Alderman for Culture Filippo Del Corno. “The exhibition explores a new critical approach, for the first time comparing Haring’s paintings and graffiti and the videos of his performances to works that furnished the creative stimuli for his personal imagery, which he drew from classical, tribal and pre-Columbian traditions, from the Renaissance and right up to Keith Haring twentieth-century art”. in un ritratto di Timothy Greenfield - Sanders Haring’s works are juxtaposed with those by artists from dif1986, stampa a contatto, 28x36 cm. ferent periods, who inspired him and whom he reinterpreted in his own unique and unmistakable style. He thus created a synthetic narrative of archetypes from the classical tradition, of tribal and ethnographic art, Gothic imagery and the cartoKeith haring - Tree of Life onist tradition, the languages of his own century and excur1985, acrilico su tela, 152,5x152,5 cm. sions into the future by using the computer in some cartacea of his last o PDF su http://artshop.biancoscuro.it Versione completa in edizione experiments. The show features 20th-century works by Jackson Collezione privata © Keith Haring Foundation Per Info: artshop@biancoscuro.com Pollock, Jean Dubuffet and Paul Klee, but also plaster casts of the bas-reliefs on Trajan’s Column, Pacific masks, Italian Renaissance paintings and so on. Keith Haring was one of the most outstanding artists in the second half of the 20th century. His art is seen as the expression of a socially and politically committed counterculture and deals with issues of his time and ours: drugs, racism, Aids, the nuclear threat, youth alienation, minority discrimination and the arrogance of power. Haring participated in a collective experience and became the icon of the global artist-activist. However, his project, as this exhibition makes clear, was to bring the languages of art together in a single, personal, symbolic imagery that was also universal, to rediscover art as the testimony of an inner truth, whose focus is man and his social and individual condition. It is here that Haring’s true greatness lies, it is from this that his celebrated commitment as an artist-activist sprang and developed, and it is this that strongly distinguishes him from his contemporaries. The layout of the exhibition is stimulating and also full of references to the context in which Haring’s short explosive life enabled him to express himself as one of the leading personalities of postwar American art. The exhibition, included in the Artweek calendar, will be presented during Miart 2017 from March 27th to April 2nd 2017, making Milan the centre of contemporary art with previews, special openings, guided tours, special events realized in collaboration with some major public and private institutions.
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La pittura dell’ 800 italiano Neoclassicismo, Romanticismo, Scapigliatura e Divisionismo: una mostra unica li racconta
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bbiamo già avuto modo di conoscere l’attività dell’associazione “Amici di Palazzo Martinego” di Brescia, grazie alle precedenti mostre dedicate al cibo nell’arte ed ai vedutisti veneziani, di cui è stata promotrice. Quest’anno l’appuntamento si rinnova con l’esposizione “Da Hayez a Boldini.
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Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento”, curata da Davide Botti in collaborazione con la Provincia di Brescia ed il patrocinio del comune della città, in corso fino al prossimo 11 giugno. L’accattivante sguardo della Principessa Radzivill, ritratta da Giovanni Boldini nel 1910, è l’immagine scelta per presentare le oltre cento opere della mo-
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stra (per la maggior parte provenienti da collezioni private) che offrono ai visitatori un saggio esaustivo della produzione pittorica ottocentesca in Italia. Un secolo, l’Ottocento, di capitale importanza per le sorti della pittura negli anni a venire, che ha saputo rielaborare la tradizione figurativa con l’esperienza romantica e neoclassica, e aprire nuove strade nel campo delle tecniche pittoriche, dando vita a Impressionismo, Puntinismo, Divisionismo, precursori delle Avanguardie novecentesche. Il percorso espositivo si apre, non con un dipinto, bensì con una scultura: “Amore e Psiche”, copia in gesso realizzata da Antonio Canova nel 1796, una delle varie che precedettero la definitiva versione in marmo, oggi conservata al Louvre. Attorno al gruppo scultoreo, lungo le pareti della prima sala, si alternano tele di autori neoclassici, tra cui una dello stesso Canova, le “Tre grazie” (1799) e la “Venere che
Giovanni Boldini - Ritratto della principessa Radziwill olio su tela, 82x91 cm. Collezione privata Giuseppe De Nittis - Il pasto degli anatroccoli olio su tavola, 27x 54 cm. Collezione privata
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allaccia il cinto a Giunone” (1811) di Andrea Appiani, il pittore di cui Napoleone Bonaparte, artisticamente, si innamorò. Di Hayez si può ammirare la grande tela a tema storico “Maria Stuarda sale al patibolo” (1827) dove, tra la folla e la brillantezza delle vesti, è riconoscibile l’autoritratto dell’artista in uno dei personaggi sulla destra. Le sale proseguono secondo una organizzazione tematica divisa in movimenti artistici: troviamo quindi gli esponenti della Scapigliatura milanese (Cremona, Ranzoni, Bianchi) e i Macchiaioli fiorentini che si riunivano al Caffè Michelangelo (Fattori, Lega, Signorini). Soggetti a carattere orientalista ed esotico si affiancano a scene di ménage quotidiano o legate alle tradizioni locali, di cui la “Donna che cucina lo spiedo” di Angelo Inganni ne è un pregevole esempio (lo spiedo era un piatto tipico bresciano, molto apprezzato). Spicca, nella quinta sala, il dipinto di Segantini “Alpe di maggio” (1891), intensa scena bucolica, in cui il maestro divisionista rende le diverse consistenze del manto erboso, del cielo e degli animali attraverso l’uso sapiente delle pennellate sfumate. Chiude il percorso un omaggio alla Belle Epoque e a Parigi, città adottiva di molti arTelemaco Signorini - Il ghetto di Firenze tisti italiani che vi si trasferirono per assorbire le olio su tela, 89x63 cm. Collezione privata innovazioni della pittura impressionista: tra essi De Nittis, Zandomeneghi e il già citato Boldini, presente in mostra con alcuni dei suoi ammalianti Versione completa in edizione cartacea o PDF su http://artshop.biancoscuro.it ritratti femminili. Per Info: artshop@biancoscuro.com Un percorso pieno e strutturato, una visione d’insieme che può solo affascinare: un altro sicuro sucGuglielmo Ciardi - Verso Murano cesso per gli Amici di Palazzo Martinengo. olio su tela, 59x97 cm. Collezione privata Federica Senigagliesi
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DA HAYEZ A BOLDINI
Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento 21 gennaio - 11 giugno 2017 Palazzo Martinengo, Brescia INFO T. +39.380 4650533 gruppi@amicimartinengo.it Da mercoledì a venerdì 9.00-17.30 Sabato, domenica e festivi 10.00-20.00 Chiuso lunedì e martedì Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
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Federico Zandomeneghi - Serata di gala olio su tela, 67x51 cm. Collezione privata
Pe t ra q Pecani
www.artgallerypecani.com
La vecchia porta olio su tela, anno 2009, 30x40 cm.
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Il Mago Depero alla Fondazione Magnani Rocca 100 opere a “dispensare meraviglia”
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igura di straordinario rilievo del secondo Futurismo, Fortunato Depero è protagonista della grande mostra inaugurata il 18 marzo e aperta al pubblico fino al 2 luglio, allestita negli spazi della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma). Vengono esposte oltre 100 opere tra dipinti, tarsie in panno, collage, abiti, mobili, disegni, progetti pubblicitari, a celebrare l’artefice di un’estetica innovativa, visionaria e straordinariamente dirompente. La mostra, frutto della collaborazione tra il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e la Fondazione Magnani-Rocca, curata da Nicoletta Boschiero, già autrice di storiche ricognizioni su Depero, e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione, offre allo spettatore la possibilità addentrarsi nel mirabile mondo di un creatore poliedrico e dinamico, capace di rompere schemi comuni e obsoleti, al punto tale da mettere in relazione differenti discipline e linguaggi, dall’arte alla pittura, dalla scultura all’architettura, al design, fino al teatro. Suddivisa in cinque sezioni, il primo capitolo è intitolato Irredentismo e futurismo. La mo-
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Fortunato Depero - Simultaneità metropolitane
stra prende avvio con gli esordi roveretani, fino al periodo romano quando, nel 1915, firma, con Giacomo Balla, il manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, che custodisce il sogno di un’opera d’arte totale. Segue la sezione Teatro magico. Tra le opere presenti, compaiono “Chant du rossignol”, commissionato nel 1916 a Depero da Sergei Diaghilev, e poi “Balli plastici e Anihccam”. Altro capitolo è La
Casa del mago, in cui viene narrata la straordinaria produzione artistica tra design e artigianato, a cui Depero dà vita con l’apertura, nel 1921, di una casa d’arte futurista, specializzata nel settore della grafica pubblicitaria, dell’arredo e delle arti applicate e, in particolare, in quello degli arazzi, a cui lavorano a pieno ritmo la moglie e alcune lavoranti. La mostra prosegue con la sezione New York. Depero Futurist
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Fortunato Depero - Grattacieli e subway
House. Nel 1928, infatti, dopo i successi ottenuti nelle principali esposizioni nazionali e internazionali, Depero si trasferisce a New York per 24 mesi con la moglie Rosetta Amadori, dove apre la Depero’s Futurist House, una sorta di filiale della Casa d’arte futuri-
sta italiana. L’esposizione si chiude con la sezione Rovereto. Verso il museo. Negli anni cinquanta, al ritorno da un secondo viaggio negli Stati Uniti, l’artista progetta e realizza, grazie anche alla collaborazione del Comune di Rovereto, il primo museo futurista, un’inso-
lita e originale consacrazione della sua opera. Il catalogo della mostra è edito da Silvana Editoriale, con saggi di Nicoletta Boschiero, Mauro Carrera, Matteo Fochessati, Alessandro Nigro, Stefano Roffi e gli apparati di Ilaria Cimonetti. Aspetto connotante dell’evento espositivo, e assolutamente rilevante agli occhi dello spettatore, è il valore del lavoro creativo di cui l’arista si è reso portatore; un lavoro creativo che ha richiesto tempo, sapienza, organizzazione e infinita dedizione. Nella volontà di andare sempre oltre i limiti imposti, Depero ha saputo definire modi nuovi con regole in continuo mutamento, rendendosi, come hanno sottolineato i curatori dell’evento espositivo, uno straordinario ed inimitabile “dispensatore di meraviglia”. Lucia Garnero
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DEPERO, IL MAGO
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Per Info: artshop@biancoscuro.com
INFO info@ magnanirocca.it tel. 0521 848327 / 848148 dal martedì al venerdì 10,00-18,00 sabato, domenica e festivi 10,0019,00 lunedì chiuso tranne 17 aprile e 1 maggio Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
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Fortunato Depero - Meccanica di ballerini
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Art Dèco Gli anni ruggenti in Italia
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ono i ruggenti anni ‘20, il mondo si muove con stile, veloce e al ritmo di musica. Il periodo delle invenzioni è alle porte, il cinema fa passi da gigante, nascono le pellicole cinematografiche a colori, sullo schermo appare per la prima volta “Steamboat Willie” e inizia la moda della Maschietta. Fu soprattutto il periodo dell’Art Déco, uno stile di vita eclettico, mondano, internazionale. Il successo del gusto e della raffinatezza, di questo
Sopra: Baccio Maria Bacci - Ritratto di Matteo Marangoni
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE
1919, olio su tela,105x84 cm.
Wolfsoniana - Palazzo Ducale Fondazione Regionale per la Cultura
A sinistra: Anselmo Bucci - Rosa Rodrigo (La bella) Versione completa in edizione cartacea o PDF su http://artshop.biancoscuro.it 1923, olio su tela. Per Info: artshop@biancoscuro.com Courtesy Matteo Mapelli – Galleria Antologia, Monza Sotto: Oscar Hermann Lamb - La coppa verde 1933, olio su tela. Collezione privata
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momento storico, va riconosciuto nella ricerca del lusso e di una piacevolezza del vivere, dieci anni sfrenati, “ruggenti”. L’idea di modernità, la produzione industriale dell’oggetto artistico ed il concetto di bellezza nella quotidianità, mutano radicalmente: con il superamento della linea flessuosa, serpentina e asimmetrica, legata ad una concezione simbolista, che vedeva nella natura vegetale e animale le leggi fondamentali dell’universo, si afferma con forza, un nuovo linguaggio artistico. La grande rivoluzione industriale e le avanguardie storiche del Novecento, innalzano l’idea della macchina, le forme geometriche dei grattacieli e le luci artificiali delle città. L’Art Déco portò in campo arredi, ceramiche, metalli lavorati, bronzi, stucchi, gioielli e abiti, dando sfoggio all’alta produzione artigianale, contribuendo così alla nascita di una firma tutta italiana. L’espansione di un mercato sempre più affamato di ricerche e di novità aveva portato alla nascita di una produzione maggiore, di oggetti e di forme dal prezioso decorativismo. Grandi nomi apparvero sulla scena artistica, ad esempio Sirio Tofanari e le sue magiche sculture, le ceramiche Lenci, gli arredi di Buzzi, le sete preziose di Ravasi, le splendide creazioni di oreficeria di Ravasco. Inoltre, si possono ammirare anche delle splendide opere di arte figurativa, come quelle di Galileo Chini, Domenico Ram-
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Tamara de Lempicka - La sciarpa blu 1930, olio su tavola, 56,5x48 cm. Collezione privata
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Il glamour è la cifra del Déco, o almeno lo è nel sentire comune e nella generalità delle espressioni artistiche che vi si identificano, ma il fenomeno è anche molto più di questo, poiché il Déco non è solamente un modo di progettare e di realizzare oggetti, decorazioni, ambienti, architetture, ma un sistema di segni, un linguaggio che, trovando la propria origine nel fertile panorama delle Secessioni austro-tedesche, scorre sotterraneo, come un fiume carsico, in quella terra di mezzo che si colloca tra lo scadere del primo decennio del Novecento e l'avvio della Prima Guerra Mondiale, per riemergere prepotente nel primissimo dopoguerra e dominare incontrastato tutto il decennio, caratterizzandolo in modo indelebile, per poi, essendosi esauritala la parabola creativa, essere declinato in una facies diversa, se non opposta, nel decennio successivo. Valerio Terraroli
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belli, Francesco Nonni, Pietro Melandri, o addirittura opere di Vittorio Zecchin e Guido Andloviz, che furono fortemente influenzati da Klimt, capostipite della Secessione viennese, e per concludere ma non ultimi, i dipinti di Severini, Casorati e Martini. Sulla scena internazionale si ricordano i nomi di Ruhlmann, Lalique, Dupas, e la ritrattistica di Tamara de Lempicka e le sculture dal forte dinamismo di Chiparus. Le influenze, di questo nuovo stile in forte espansione, apparvero con rapidità anche nel cinema, ricordiamo le dive come Greta Garbo e Marlene Dietrich, nel teatro, nella musica e nelle riviste di moda. L’esposizione, curata da Valerio Terraroli, con la collaborazione di Claudia Casali e Stefania Cretella, diretta da Gianfranco Brunelli, è collocata all’interno dei Musei San Domenico di Forlì e sarà aperta al pubblico fino al 18 giugno. La mostra, che già dalla sua inaugurazione, ha lanciato un eco culturale notevolissimo, continua ad attrarre i visitatori, all’interno di un canale importante della nostra storia, con una declinazione all’italiana, tutta Made in Italy. Mario Gambatesa
Sopra: Renato Bassanelli Piatto con volto femminile 1920, terracotta dipinta e invetriata, 5x23 cm (diam). Wolfsoniana - Palazzo Ducale Fondazione Regionale per la Cultura A destra: Gio Ponti La conversazione classica 1925, maiolica Sesto Fiorentino Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia Sotto: Felice Casorati - Raja 1924-1925, tempera su tavola. Collezione privata
ART DÉCO Gli anni ruggenti in Italia 11 febbraio - 18 giugno 2017 Musei San Domenico, Forlì INFO T. 199.15.11.34 artdeco@civita.it Da martedì a venerdì 9.30 - 19.00 Sabato, domenica e festivi 9.30 - 20.00 chiuso il lunedì tranne 17 e 24 aprile, 1 maggio Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
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La pittura del secondo ‘900 in Italia La mostra “del secolo” a Treviso, per il ventennale di Linea d’ombra
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stata prorogata fino al primo maggio la mostra “Da Guttuso a Vedova a Schifano. Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento”, ideata e curata da Marco Goldin, presso il Museo di Santa Caterina a Treviso. Oltre ai tre annunciati nel titolo, l’esposizione conta un totale di 55 artisti, scelti tra i più rappresentativi della pittura italiana a cavallo tra la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio del nuovo millennio: Afro, Tancredi, Guccione, Birolli, Scialoja, ne sono solo alcuni. Due generazioni di pittori, quindi, tutti nati nei primi tre decenni del Novecento, che si sono idealmente passati il testimone, interpretando ciascuno a modo proprio il reale, elaborando nuovi stili e anticipando, a volte, le ricerche
degli anni a venire. Un pittore ed un’opera per ogni anno, dal 1946 al 2000: questo è l’approccio storico-cronologico adottato da Goldin, studioso e critico che ha già dedicato al Novecento pittorico italiano altre mostre e numerose pubblicazioni. L’intento non è classificatorio, ma narrativo: non si vuole catalogare in correnti, ma raccontare il dipanarsi della ricerca e della sperimentazione artistica che hanno caratterizzato il secondo cinquantennio del secolo scorso, rendendolo un periodo decisamente fecondo e di estremo interesse. Ad aprire la mostra troviamo Cassinari, Pizzinato, Guttuso ed Afro, questi ultimi due appartenenti alla famosa Scuola Romana di via Cavour, attorno cui ruotarono molti artisti ed intellettuali degli anni Trenta-Quaranta. Si prosegue così, di anno in
Alberto Burri - Nero 1956, acrilico, collage e mista, 88x100 cm. Collezione privata
anno, passando per il “Tutto nero” di Alberto Burri, il “Ciclo 61/62” di Emilio Vedova, fino ad approdare alla Metacosa di Ferroni ed alla pop-art di Mario Schifano. Nomi conosciuti accanto ad altri meno sentiti, non perché qualitativamente inferiori, tutt’altro, ma perché appartenenti a collezioni private. Questo è un altro punto di merito che va riconosciuto all’allestimento di Goldin, l’aver fatto “uscire di casa” (seppur temporaneamente) molte preziose tele, permettendo al pubblico di poterle conoscere e di goderne. Operazione resa possibile anche grazie al Comune di Treviso, a Segafredo Zanetti e UniCredit, sponsor ufficiali dell’evento.
Emilio Vedova - Ciclo 61/62 1962, olio su tela, 145,5x186 cm. Collezione privata
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DA GUTTUSO A VEDOVA A SCHIFANO Il filo della pittura in Italia nel secondo Novecento 29 ottobre 2016 - 01 maggio 2017 Museo di Santa Caterina, Treviso INFO T. +39 0422.54864 info@lineadombra.it Da lunedì a giovedì 9.00-18.00 Da venerdì a domenica 9.00-19.00
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La mostra è anche occasione per festeggiare il primo ventennale dell’attività di “Linea d’ombra”, fondata dallo stesso Goldin per l’organizzazione tout-court di esposizioni d’arte. Federica Senigagliesi Afro - Cow Boy. 1952, tecnica mista su tela, 109x109 cm.Collezione privata
ANGELO La Pelle
tempera su cartoncino anno 1994 33x48 cm.
Rodà
angeloroda27@gmail.com 27
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Mondocleto, il design a Vicenza Disegno, creatività e forma perfetta
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al 18 marzo al 10 giugno, Palazzo Chiericati, dimora palladiana di Vicenza, sede della Pinacoteca Civica, ospita, con il patrocinio del Comune, le creazioni del designer che, duran-
te 40 anni di attività ha reso celebre il proprio marchio e il nome della sua città in giro per il mondo; 100 opere di Cleto Munari narrano la sua straordinaria e inesauribile passione per la bellezza. Cleto Munari nasce a Gorizia, ma è vicentino d’adozione. La sua
attività di designer ha inizio negli anni ‘70 quando le collaborazioni con alcuni personaggi importanti nel mondo dell’architettura lo avvicinano al mondo dell’arte e del design. Si rivela assolutamente determinante l’incontro con il maestro Carlo Scarpa e l’amico
Sopra: Cleto Munari A sinistra: Jacopo Bulgarini d’Elci e Cleto Munari alla presentazione della mostra al Chiericati Underground
Cleto Munari - contenitore Circle designer Mark Lee
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Cleto Munari - contenitore Gold designer Mimmo Paladino
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Cleto Munari - Collezione Micromacro designer Alessandro Mendini
Cleto Munari - Credenza Silenziosa Gold designers Mimmo Paladino e Alessandro Mendini
architetto Ettore Sottsass, che zato, ad ogni nuovo incontro. tività di programmatica “comlo inspirarono, trasmettendogli Munari comprende perfettamen- mittenza e raccolta” di cui Cleto quel gusto che caratterizza, per te che, pur non essendo un indu- Munari si è reso protagonista, il quanto riguarda innovazione e striale alla ricerca di una formula design si misura, nei termini di ricerca stilistica, tutta la sua at- di successo per i propri prodotti, una problematica culturale, con tività nei 40 anni a seguire. Dal questo è un modo per entrare nel l’artistica tradizione dell’artiprimo incontro con Scarpa, e mondo del design. Comprende gianato. In particolare, vi è semdal sodalizio che ne nasce, han- di avere occasione e possibilità pre un momento, nel processo di no origine i primi oggetti voluti di rendersi committente di una realizzazione di uno qualunque da Cleto e inventati e realizzati indefinita e possibile teoria di degli oggetti di Munari, in cui la da Carlo; con questa “formula” oggetti: oggetti caratterizzati mano dell’ artigiano è presente e produttiva, Versione prende completa avvio una da un cartacea uso specifico, in http://artshop.biancoscuro.it materiali lascia un segno evidente del suo in edizione o PDF su costante ricerca di forme, che Perpregiati e di alta qualità formale, operare. La serie, dunque, non è Info: artshop@biancoscuro.com sembra rinnovarsi ed animarsi, con un messaggio linguistico as- indenne, nei singoli manufatti, con una sorta di rinnovo caden- solutamente preciso e fortemente da alcune qualificazioni che, in caratterizzante. In tale contesto, si rivelano particolarmente significative le attività intraprese, durante gli anni ’80 e ‘90, con alcuni premi Nobel e grandi esponenti della letteratura, come Mark Strand, Lawrence Ferlinghetti e Dario Fo. Prendono in tal modo avvio le raccolte, che entreranno a far parte della collezione Cleto Munari, a partire dagli argenti, i gioielli, gli orologi e i vetri di Murano e, più recentemente, le penne, i tavoli de “I Magnifici 7” e gli “Arts Carpets”; tutti gli architetti più noti di questa stagione artistica hanno dato il loro Cleto Munari contributo specifico a questa straCleto Munari anello Palmira ordinaria impresa. In questa atpochette Occhio
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forma di preziose annotazioni fatturali, vanno ad aggiungersi all’esemplarità del modello pensato e formulato dall’architetto. Diventa particolarmente difficile collocare Cleto Munari entro il contesto reale all’interno del quale ha operato; con qualunque termine lo si voglia considerare, committente, produttore o mercante, ha dato tutto il suo inestimabile contributo nel diffondere e nel far vivere idee, suggestioni, impulsi, piccole e grandi imprese. In particolare, per comprendere l’attività di Cleto Munari, bisogna comprendere il rapporto sinergico che arriva a stabilire con il “cuore delle cose”: “cose” che affida, quale committente, a creatori illustri e dai quali nascono “figure”. Proprio la ricerca estenuante della “figura delle cose” è il perno su cui poggia il genio creativo di Munari. Assolutamente rilevante quanto afferma Cristina Ossato a questo proposito: “La ricchez-
Cleto Munari - Tappeto Faccette designer Sandro Chia
za della produzione artistica di Cleto Munari nasce dalla scoperta dell’indeterminatezza di ogni confine e dal conseguente bisogno di creare una “collezione di sillabe”, ovvero una “collezione di figure” che proprio per la loro incompletezza suggeriscano luminosamente
l’irrefrenabile ricerca dell’ingegno umano di trasfigurare il mondo in base alla propria visione. È questa perfetta complicità tra il sussurro del “cuore della cose” e l’urlo della loro “figura”, che fa di Cleto Munari il poeta delle forme”. Lucia Garnero
MONDOCLETO Il design di Cleto Munari 18 marzo 2017– 10 giugno 2017 Palazzo Chiericati, Vicenza INFO T. +39 0444.222811 museocivico@comune.vicenza.it Da martedì a domenica 9.00-17.00 Chiuso il lunedì Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
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Cleto Munari - Collezione Veronese designer Mimmo Paladino
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Cleto Munari - vaso Polifemo designer Riccardo Dalisi
Comune di Treviso
MAIN SPONSOR
SPECIAL SPONSOR
FIDELITY SPONSOR
PARTNER
TREVISO
MUSEO DI SANTA CATERINA
29 OTTOBRE 2016 17 APRILE 2017 INFO E PRENOTAZIONI 0422.429999 www.lineadombra.it
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Andrea Bassani lo scultore della tela
Abbiamo intervistato Andrea Bassani per scoprire insieme il suo percorso artistico: dalle origini alle opere attuali, contraddistinte dal “Segno nel Colore”
Sopra: Andrea Bassani nel suo studio
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iamo andati a trovare Andrea Bassani nel suo studio a Bergamo; le sue opere dal vivo mi hanno affascinato in maniera indescrivibile. La sua non è semplice estroflessione, la sua è scultura della tela! Vincenzo Chetta: Buongiorno Andrea,
grazie per averci accolto nel tuo studio, e grazie anche per aver trovato il tempo di rispondere alle nostre domande. Andrea Bassani: Sono io a dovervi ringraziare, è sempre un piacere parlare con amici immersi nell’arte. Spero di riuscire a soddisfare le vostre curiosità. V.C.: Forse non tutti conoscono i tuoi
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inizi, quando da autodidatta creavi dipinti figurativi. Rifuggi quel periodo o credi che sia stato il giusto punto di partenza? A.B.: Il figurativo è stato il punto di partenza. All’epoca, nel piccolo paesino in cui vivevo, nello studio del pittore si assaporavano la fragranza del colore ad olio, la morbidezza del pennello a contrasto con il ruvido della tela. Quelle esperienze hanno contribuito a formarmi come artista e mi hanno permesso di acquisire una buona manualità con gli strumenti del mestiere. V.C.: Le opere recenti sono sicuramente in grande contrasto con quelle degli anni ‘70, giustamente il tuo modo di fare arte
si è evoluto, questo percorso quanto è stato duro per l’uomo e quanto per l’artista? A.B.: Sono due percorsi paralleli, l’uomo si evolve e con esso l’artista che racchiude. La ricerca artistica è un fatto naturale, ad ogni opera conclusa c’è sempre quella sensazione di poter migliorare che si riflette sull’opera successiva. E così in un meccanismo di evoluzione infinita. V.C.: La tua è una lunga e bella carriera, hai saputo dosare bene umiltà e ambizione, due qualità che spesso vengono soffocate. Noi come addetti ai lavori spesso rimaniamo stupiti dalla quantità massiccia di arroganza che prevale sui singoli ca-
Dinamica spaziale acrilico su tele sagomate 95x95 cm.
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Dinamica spaziale, acrilico su tele sagomate, 95x95 cm.
Dinamica spaziale, acrilico su tele sagomate, 95x95 cm.
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ratteri umani. Tu come vedi i protagonisti contemporanei della scena dell’arte? A.B.: Purtroppo sembra un sentimento che accomuna un po’ tutti i campi, non solo l’ambito artistico. Ma ricordiamoci che l’arroganza non sempre riflette l’effettivo valore della persona, anzi ritengo che spesso sia solo un mezzo per coprire proprie carenze e per ottenere maggior successo in tempi brevi. Insomma, io so quanto valgo e pretendo di raggiungere quegli obiettivi, ma non è una regola che funziona universalmente. L’umiltà in troppe persone è un valore dimenticato, mentre in realtà è uno degli ingredienti del vero successo. Le ambizioni andrebbero sempre commisurate al talento. V.C.: Le tue opere si trovano in diverse Gallerie d’arte, sono presenti nelle maggiori fiere del settore, hai ancora un obiettivo finale, un sogno nel cassetto? A.B.: I sogni nel cassetto sono un qualcosa di cui l’animo umano non può fare a meno. Ogni giorno andiamo avanti con la finalità di esaudirne uno. Al momento vorrei vedere esposte le mie opere in una personale che possa riflettere l’intero cammino artistico della mia carriera. Realizzato questo, ti assicuro che troverò un altro sogno da togliere dal cassetto e rincorrere. V.C.: C’è chi ti assimila al gruppo degli estroflessori, a Castellani, Bonalumi, Simeti ecc, ma chiaramente non segui quel filone, le tue opere sono vere e proprie sculture. Chi ha saputo riconoscere per primo questo scostamento dalla pura estroflessione? A.B.: Tutti gli artisti hanno avuto grandi maestri ai quali si sono ispirati e dai quali sono partiti per creare un percorso artistico personale. La continua ricerca ti porta inesorabilmente verso strade sconosciute. Io, stanco della superficie piana, ho sentito la necessità di andare oltre, di trovare un’alternativa a quanto già visto. Le mie opere non sono estroflessioni, io amo definirle scomposizioni modulari del colore. Sono sempre stato restio a proporre i miei lavori al pubblico, temendo di essere banalmente ricondotto al filo degli estroflessori, fino a quando un giorno, un amico galleri-
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sta le ha notate nel mio studio e le ha trovate interessanti. Mi ha stimolato a continuare per la strada che stavo percorrendo, che era una novità nell’ambito artistico e si distaccava indiscutibilmente dal filone di Castellani e Bonalumi. Le parole di quell’amico
nite forme che possiamo riconoscere in un fiore, in una nuvola, in un disegno geometrico. All’artista resta il compito di riuscire a cogliere la bellezza di ciò che ci circonda, rielaborarlo e trasformarlo in arte. Il momento in cui l’ispirazione prende forma
Alcune opere di Andrea Bassani (acrilico su tele sagomate)
...Una ricerca che si spinge verso nuove spazialità mentali, psicologiche, intellettuali, governate da una fisicità occulta resa ancor più intima e recondita dalla presenza della tela che copre il costrutto interiore, apparentemente “pseudo-artigianale”, la cui metodica realizzativa trasforma l’uomo-artista in “Faber”; artefice del proprio destino, del modo in cui esso viene manifestarsi e ad esplicarsi… (Giosuè Allegrini ) sono state un’ottima dose di autostima e mi hanno spinto a proporre le mie opere seriamente sul mercato. V.C.: L’ispirazione dettata da tutto ciò che ci circonda e dalla natura, parlaci di quest’aspetto... A.B.: Il mondo è una fonte di idee continua ed è affascinante potersi perdere nelle infi-
nella mente, trasformandosi prima in un bozzetto e poi nell’opera vera e propria, è uno degli aspetti che più amo tra le fasi di realizzazione dei miei lavori. V.C.: Se un giovane aspirante artista ti chiedesse di essere il suo mentore, quali sarebbero i primi consigli che gli daresti? A.B.: Il primo consiglio sarebbe di dimenti-
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Dinamica spaziale acrilico su tele sagomate, 95x95 cm.
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carsi dell’aspetto economico e della prospettiva di guadagni facili e rapidi. Purtroppo il mercato è molto insidioso e non sempre aperto alle novità, ma l’essere umano, e quindi l’artista, deve essere libero di esprimere la propria creatività senza le influenze del mercato, solo in questo modo è possibile creare nuove forme d’arte personali e non ripetitive. Il secondo consiglio, e forse anche il più importante, è di non mollare mai. Le avversità ci saranno sempre, ma se ciò che ti guida è la passione, prima o poi l’occasione con la O maiuscola busserà alla porta. V.C.: Ormai sono sdoganati i laboratori nei quali tanti allievi producono opere per conto e con l’Artista. Questo comporta
una gran quantità di opere sul mercato. Ti sentiresti a tuo agio in una situazione simile? A.B.: Sono fermamente convinto che non mi sarebbe possibile vivere una situazione simile. Le mie opere sono curate personalmente, dalla ricerca di una nuova forma da proporre, alla realizzazione del più piccolo modulo, fino all’assemblaggio finale. L’arte è un modo per esprimere una parte dell’animo, qualcosa di molto personale. Non riuscirei a far produrre ad altre persone le mie opere, con l’unico scopo di poterne disporre in grande quantità, non riuscirei a considerarle mie fino in fondo. Senza contare che questo tipo di lavori necessitano ancora di
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una modesta manualità acquisita in anni di pratica e richiedono molto tempo da parte dell’artista stesso. V.C.: Ci anticipi i prossimi appuntamenti per poter ammirare le tue opere? A.B.: Sicuramente grazie a voi e alla vostra prestigiosa rivista, avrò la possibilità di essere proposto in tutte le fiere in ambito nazionale e internazionale. È in programma una personale a Roma affiancato al grande Maestro Piero Dorazio e ci sono diverse trattative in corso con curatori e galleristi per la partecipazione ad altri eventi. V.C.: Ti ringrazio per questa bella chiacchierata, è stato un vero piacere parlare d’Arte e scoprire la persona autentica che sei, una perla rara. A.B.: Grazie di cuore a voi per la disponibilità. Il mio studio è sempre aperto ad amici sinceri e appassionati d’Arte. V.C.: Avremo sicuramente modo di tornare a farti visita, per parlare di Arte ed ammirare le tue opere, accattivanti e coinvolgenti: splendide! Vincenzo Chetta
Andrea Bassani nasce nel 1954 a Martinengo (BG), dove attualmente vive e lavora. Artista autodidatta, ha frequentato diversi studi di pittori. Inizia la sua carriera artistica partendo dal figurativo per approdare successivamente a soluzioni astratte, che più si adattano ai suoi intenti comunicativi e al suo sentire artistico. Inizia a esporre nel 1971. Le creazioni di Andrea Bassani vanno oltre il normale concetto di quadro. Superano il confine della tela e si trasformano in sculture. Le tavole sono tagliate in forme diverse per poi essere assemblate fra loro creando un unico elemento. Forma e colore sono la sintesi perfetta del significato delle opere, una continua sperimentazione di forme e di colori, alla ricerca continua e instancabile della perfezione finale.
“Una ricerca, quella di Bassani, che tende da un lato al recupero delle avanguardie non eversive, progettuali, volte all’elaborazione utopico-realista di un mondo organizzato secondo ragione (quali il Costruttivismo Russo, il De Stijl, il Bauhaus, l’Arte Concreta, ecc), dall’altro a farsi carico dei processi della memoria individuale e, quindi, collettiva”. Estratto dal testo critico “Andrea Bassani ed il concretismo espressivo” scritto da Giosuè Allegrini
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti alla pagina Facebook dell’artista.
Sopra l’artista al lavoro. A sinistra: nello studio dell’artista. Da sinistra Vincenzo Chetta, Andrea Bassani e Daniela Malabaila.
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L’indimenticabile Piemonti Le sue opere al LAP di Nova Milanese
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L’opera esposta a Pechino, realizzata con il Vacuum plastic forming.
Sotto: cromoplastico MADI' 1995 colori acrilici su rilievi 90x90x7 cm
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d un anno e mezzo dalla sua scomparsa, la Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani, dedica la prima mostra di una serie, ad un’Artista che ha segnato la storia dell’Accademia: Lorenzo Piemonti. L’ Accademia infatti sta realizzando un ciclo di mostre dedicate ad importanti artisti del secondo ‘900, che hanno lasciato un segno indelebile nella sua storia e nelle vicende storiche della cultura artistica milanese. La mostra dedicata a Lorenzo Piemonti, con la curatela di Alessandro Savelli, organizzata dall’associazione Libera Accademia di Pittura Vittorio Viviani in collaborazione con BBC, Maurizio Calvi e Francesca Moscardo Piemonti, è stata un grande successo. Sono state esposte le opere più significative provenienti prevalentemente da collezioni private, collettive e opere della collezione della Pinacoteca del Centro Parrocchiale novese, di particolare importanza l’esposizione straordinaria dell’opera vincitrice del Premio Bugatti Segantini del 1964, “Interno a Seregno”. Questa è stata la terza importante manifestazione alla quale ha collaborato la moglie Francesca per ricordare il grande Artista. Precedentemente infatti si è resa disponibile per la mostra sulle opere Madì, presso la Galleria Schubert di Milano (ottobre 2016) e per la partecipazione alla IV biennale Italia Cina, svoltasi a Pechino in agosto 2016. In questi due eventi si è potuto cogliere la multiforme cromoplastica dei suoi lavori. L’opera esposta a Pechino rappresenta l’anticipazione delle famose estroflessioni degli anni sessanta, realizzata con un materiale innovativo per quegli anni, il Vacuum plastic forming. Nella personale alla galleria Schubert sono state presentate opere del periodo Madì, di cui Piemonti ne fu un anticipatore in Italia all’inizio degli anni novanta. Opere diverse, ma accumunate da grandi risultati plastici, di grande effetto tridimensionale e con interessanti accostamenti di colore. Maurizio Calvi così racconta il grande Lorenzo Piemonti: “Lorenzo Piemonti si è imposto all’attenzione della critica nazionale e internazionale per i suoi risultati plastici che traggono dal numero, dalla aritmetica e dal colore, lo spunto per la realizzazione di opere per lo più tridimensionali, con molteplici e abili accostamenti di colore. L’arte figurativa non è stata
estranea all’attività di Piemonti. Egli però, a decorrere dagli inizi degli anni sessanta, muta il suo genere di arte ed intende muoversi su un percorso dove la sperimentazione di nuovi materiali, la disciplina e il rigore logico, uniti all’abilità manuale, si concentrano in una sintesi di forte impatto visivo e ambientale. Durante il periodo svizzero, nei primi anni ‘60, Piemonti collabora come scultore con la Schlaeppischaufensterfiguren di Zurigo, realizzando modelli (manichini), in fiberglass che saranno utilizzati da grandi stilisti come Balenciaga, Yves Saint Laurent, Giorgio Armani e Courèges, per le loro mostre e sfilate in alcuni dei più importanti musei del mondo (Zurigo, Madrid, Metropolitan Museum di New York, Louvre a Parigi, Guggenheim di New York). Contemporaneamente ai materiali in fiberglass, sperimenta il vacuum plastic forming, e realizza molte opere di forma estroflessa. A metà degli anni ‘60, nascono i primi Ovali e qualche anno dopo, i Multipli, una nuova metamorfosi della sua arte e cioè l’esplosione dell’ovale sulla tela. L’esperienza di Piemonti, maturata dalla decennale permanenza a Zurigo a contatto con maestri del concretismo svizzero si concretizza con la realizzazione di opere denominate Tempi Aritmetici o Tre Tempi, Successivamente, alla fine degli anni ’80 va ricordato il suo importante ruolo di promotore italiano del MADI’, acronimo di MAterialismo DIalettico. La conoscenza dei fondatori argentini del gruppo Madi’ (il gruppo di Buenos Aires, Arden-Quin e Gyula Kosice) gli ha consentito di essere tra i massimi artisti del gruppo MADI’ Italia e la possibilità di realizzare mostre personali e di gruppo in Europa e in Usa. Alcune sue opere sono al museo nazionale di Belgrado e al Kilgore law center and Madi’ museum di Dallas Texas. Contemporaneamente Piemonti sviluppò il Cromoplastico Madi’ e le Accelerazioni. Le opere di Piemonti si trovano anche nei musei di varie città italiane (Galleria d’arte moderna di Torino, Maga di Gallarate, Museo Pagani di Legnano, Museo d’arte Magi di Pieve di Cento, Museo dei Lumi Casale Monferrato). La critica ufficiale si e spesso occupata di Lorenzo Piemonti. Delle sue opere si sono interessate Vivianne Fradkoff e Anita Villa rispettivamente dell’università di Ginevra e dell’accademia delle belle arti di Brera che hanno approfondito il suo modo di comunicare, attraverso le loro tesi di laurea”. Maurizio Calvi
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Herbert Hamak a Milano La mostra allestita per il Fuori Salone
HERBERT HAMAK - At the end of the rainbow 1 – 22 aprile 2017 Studio la Città Temporary Space evento Fuori Salone in collaborazione con DOUBLETROUBLE95 - via Pestalozzi, 4 - Milano http://studiolacitta.it - mostre@studiolacitta.it
MANUELA
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Mille ori - H1268N 2015, pigmenti e resina su tela 156x8,5x21,5 cm.
crederci. Per l’artista il tesoro è l’arcobaleno stesso. Forme particolari e diverse stratificazioni di colori, lavori appesi e sculture a terra, “colonne” adatte ad essere esposte all’esterno. Questa importante mostra personale si inserisce in un programma che vedrà coinvolto l’artista nella realizzazione di installazioni site-specific a Cannes e New York e, successivamente, con una mostra personale in Brasile, presso la galleria Raquel l Arnaud di San Paolo. s
Aquiloni - tecnica mista, anno 2017, 30x30 cm.
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i è inaugurata, durante la design week milanese, la mostra dell’artista tedesco Herbert Hamak, “At the end of the rainbow”, inserita all’interno del circuito del Fuori Salone, sotto la cura di Studio la Città. L’opera chiave dell’esposizione è una grande installazione multicolore, concepita per invadere di luce rifratta l’ingresso dello spazio espositivo, proprio come un arcobaleno. Hamak trae ispirazione da un’antica leggenda irlandese, secondo la quale alla fine dell’arcobaleno si troverebbe una pentola di monete d’oro. Arrivare al tesoro significa percorrere una via fatta di molte sfumature. Essa esiste, ma non è da tutti, né vederla, né
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At the end of the rainbow 2017, resina e pigmenti
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Ruggero Maggi a Varese Grande solo exhibition alla Showcases Gallery
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i è conclusa il 17 marzo la mostra personale di Ruggero Maggi presso la Showcases Gallery di Varese. Grande successo sia l’evento di inaugurazione che il seguente Ruggero Maggi - I META-NETWORKER IN SPIRIT, Showcases Gallery, Varese Ph. Gianni Marussi
mese di apertura al pubblico, settimane in cui si è potuta assaporare l’Arte di Maggi. Palmira Rigamonti spiega: “Ruggero Maggi è un artista poliedrico, si è occupato di “Poesia Visiva”, “Mail Art”, di “Copy Art” e di “Laser Art”. Ha ravvivato in continuazione la sua poetica espressiva attraverso una dinamica e fertile sperimentazione.” Lo spazio della Showcases Gallery ha saputo essere il luogo perfetto l per l’Arte di Ruggero Maggi. s
Massimo Soldi: la personale La mostra vinta al BIANCOSCURO Art Contest 2016
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howcases Gallery ospiterà dal 29 aprile la mostra personale di Massimo Soldi, Artista vincitore di uno dei premi
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messi in palio per il BIANCOSCURO ART CONTEST 2016. Le sue due opere in concorso, “Strano sole in città” e “China town”, hanno incuriosito la Giuria, anche per la tecnica resa particolare dall’uso di una materia così semplice da essere ormai dimenticata, così Soldi spiega la sua scelta: “L’uso dell’inchiostro ha rappresentato e rappresenta per me, ancora oggi, la nota portante del mio “fare”, della quasi totale impossibilità di modificare, nel bellissimo gioco tra creare e lasciar creare, linea sottile del divenire.” La mostra sarà aperta al pubblico sino al 19 maggio, a Varese, presso la l rinomata Showcases Gallery. s
Sopra: Strano sole in città inchiostro su cartoncino, 2015, 48×69 cm. A sinistra: China town inchiostro su cartoncino, 2015, 48×69 cm.
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Metamorfosi Scultura a Mendrisio
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l Museo d’arte di Mendrisio inaugura, il 9 aprile 2017, “Metamorfosi. Uno sguardo alla scultura contemporanea”. La mostra propone un percorso nella scultura contemporanea, creata nel segno di una forma complessa, che recupera la struttura organica e di origine naturale, sia attraverso materiali tradizionali, sia tramite composti caratteristici della produzione contemporanea. Le opere accomunate da forme che attraggono la curiosità dell’osservatore per la loro complessità, eccentricità e artificialità, in maniera non dissimile da ciò che suscitavano già a partire dalla fine del XVI secolo le celeberrime Wunderkammer, i piccoli gabinetti delle meraviglie di principi e reali in cui venivano conservati, raccolti ed esibiti oggetti bizzarri e originali. La mostra, allestita negli spazi dell’ex Convento dei Serviti, restituisce uno spaccato degli orientamenti della scena artistica attuale. L’esposizione si apre con l’opera di Carlo Borer, un enorme cuore pulsante di materiale tessile lungo otto metri che si anima grazie a un meccanismo del tutto simile all’organo umano; si prosegue con Julia Steiner, Gerda Steiner & Jörg Lenzlinger, Ai Weiwei, Alan Bogana, Christian Gonzenbach, John Armleder, Luisa Figini e Rolando Raggenbass, Mirko Baselgia, Christiane Löhr, Lorenzo Cambin, Claudia Losi, Meret Oppenheim, Tony Cragg e Jean Arp, Serge Brignoni, Margaret Penelope Mackworth-Praed, Julian Charrière,
CLAUDIA LOSI Brain (2 pieces) 2008, terracotta, aceto, 35x35x30 cm. Courtesy Claudia Losi e Monica De Cardenas Gallery JEAN ARP Petit figure appuyée dite "L’Egyptienne" 1938, bronzo, 26x23x12 cm. Fondazione Marguerite Arp, Locarno
Lupo Borgonovo, Selina Baumann, Loris Cecchini, Teres Wydler e concludendo con due installazioni in contrapposizione: la filiforme moltitudine di meduse di Benedetta Mori Ubaldini e la composizione materica in acciaio e camere d’aria di Matteo Emery. L’articolarsi di forme e di materiali, la ricchezza e l’esuberanza dei colori, la realtà naturale, l’assemblaggio, l’accumulo, l’incastro, la propensione al fantastico: questi alcuni aspetti distintivi della significativa ricerca attraverso la molteplicità degli l approcci nella scultura contemporanea. s METAMORFOSI
Uno sguardo alla scultura contemporanea 9 aprile - 25 giugno 2017 Ex Convento dei Serviti, Museo d’Arte, Mendrisio INFO T. 0041 (0) 58 688 3350 museo@mendrisio.ch Da martedì a venerdì 10.00/12.00 - 14.00/17.00 Sabato e domenica 10.00 - 18.00 Chiuso il lunedì
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mendrisio.ch
A sinistra: TONY CRAGG Untitled (Secret thoughts), 2002 bronzo patinato, 85x60x50 cm. BSI Art Collection, Svizzera
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Anna Izzo
INFO annaizzoart@gmail.com
VoluttĂ bronzo, 185x60x50 cm.
biancoscuro
Carlton: Pensieri a scaglie Le opere in mostra a Bibbiano
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on capita spesso di avere la possibilità di ammirare le opere di Carlton, Artista bolognese con l’arte nelle mani e nella mente. Si è conclusa con un gran successo di visitatori la mostra personale allestita presso l’Ottagono, Galleria comunale di Arte Contemporanea, a Bibbiano, con la curatela di Silvio Panini e le
Ubbidienti e silenziosi esattori del Tempo
Carlo Toni, Marco Cagnolati, Virginia Cipressi, Giovanni Casino Papia e l'Assessore alla Cultura Matteo Curti
impressioni di Giovanni Casino Papia. Tra quelle esposte, anche opere inedite, come “Scatoletta di favole, sogni e fantasie” (che tutti abbiamo dentro, ma che in pochi hanno il coraggio di vedere, aprire e gestire) e “Ubbidienti e silenziosi esattori del Tempo”, che l’Artista così ci descrive: “Rappresenta la fine del potere religioso. Come tutte le grandi civiltà (assiro, babilonese, egizia, gre-
ca, fenicia, etrusca, azteca, tolteca, ecc...) anche l’oscurantismo religioso, che da sempre ha generato terrore e paura, svanirà come neve al sole.” Tutte le opere di Carlton sono l’espressione di un pensiero, nulla è rivolto al caso, nè nello studio dell’opera nè nella creazione concreta degli elementi. Opere d’Arte uniche, da ammirare, studiare e comprendere. Daniela Malabaila
Contenitori di volo
Scatoletta di favole, sogni e fantasie.
Gost + Boni A Parma, il connubio tra Arte&Economia
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ino al 6 sprile è possibile visitare la mostra “ARTE & ECONOMIA” con le opere di Giorgio Gost e Paola Boni presso la Galleria S. Andrea di Parma. La mostra è un percorso,
ironico, sagace, a tratti provocatorio, che estetizza oggetti d’uso quotidiano e alimenti legati all’ produzione dell’economia occidentale. I dipinti di Paola Boni che giocano tra il fumetto e particolari di un tangibile realismo, si alternano alle “capsule del tempo” in resina di Giorgio Gost in cui le composizioni di elementi sono combinate in astrazioni tril dimensionali di colori. s ARTE&ECONOMIA | GOST + BONI 26 marzo - 06 aprile 2017 Galleria S.Andrea, Parma Dal martedì al sabato 10.00/12.00 - 16.00/19.00 Domenica 16.00/19.00 Chiuso il lunedì
www.ucai-parma.it
Giorgio Gost- Pluri-bolle! old economy art economy 9 bolle, resina e acrilico su tela A sinistra: Paola Boni - Paperino assetato olio su tela
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LODOLAFRA Doppia personale per i due artisti
Giovanna Fra - Blues acrilico su tela, 2016, 140x140 cm.
Marco Lodola - Love me Fender, 2009
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arco Lodola e Giovanna Fra sono i protagonisti di questa doppia mostra personale che intreccia un dialogo cromatico tra forma e materia, nonostante i due artisti utilizzino tecniche e linguaggi diversi. La delicata pittura di Giovanna Fra, vicina all’Astrattismo Multimediale, sembra contrapporsi ai lavori di Marco Lodola, icona moderna del Pop italiano, realizzati in plexiglass, led e neon, ma un’attenta analisi rivela quanto luce e colore siano gli elementi cardine dell’esposizione che si pone lo scopo di esplorare le peculiarità espressive l dell’Arte Contemporanea. s
LODOLAFRA
18 marzo - 30 giugno 2017 Galleria Centro Steccata, Parma INFO T. +39 0521 285118 info@centrosteccata.com Dal lunedì al sabato 10.30/13.00 - 15.30/19.30
www.centrosteccata.it
Il successo di Nanda Vigo Exoteric Gate ha ammaliato la Statale di Milano
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a Statale Arte ha reso omaggio ad un’artista il cui lavoro ha attraversato l’arte italiana degli ultimi decenni con una cifra stilistica riconoscibile e costante, capace di anticipare la trasversalità dei saperi e dei linguaggi. L’esposizione di Exoteric Gate si è conclusa con un grande evento di finissage, con la presentazione di “Genesis light”, l’opera che l’artista ha donato all’Ateneo. “Ho sempre rifiutato
di esprimere il linguaggio interiore situato alla base del mio operare, considerandolo “oscurantista”, ma oggi lo ritengo necessario a conclusione di un ciclo operativo. Il “viaggio esoterico” è irreale (attraverso il sogno cosmico), mentre il reale apparente riguarderà il linguaggio del comportamento, e la trascendenza sarà un’esplicazione formale mezzificata dalle superfici specchianti. I tre piani sono complementari l’uno dell’altro e non è possibile determinare il momento esatto in cui l’irreale diventa reale per assumenre l’aspetto trascendente dell’illusione.” Così racconta l’opera la Vigo, la sua prima installazione
realizzata per uno spazio esterno: 400 metri di led e superfici rifletl tenti a rendere lo spazio fluido. s
Nanda Vigo - Exoteric Gate Cortile d’Onore della Ca’ Granda, Milano
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World Art Collection 2017 Grande successo per la cerimonia a Genova
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on una grande partecipazione di pubblico ed artisti, lo scorso 12 febbraio si è tenuta la cerimonia di conferimento premi del Trofeo World Art Collection 2017. La manifestazione è stata ospitata nella sala congressi Adriatico dell’Hotel NH Collection Marina di Genova. Durante la cerimonia, iniziata alle ore 16, sono state video-esposte tutte le opere selezionate e premiate degli artisti giunti in finale dopo l’attenta selezione della commissione critica di Artexpò Gallery, promotrice dell’evento. L’artista premiato ha presentato all’intera commissione, convocata per l’evento, la sua opera, sia in video che dal vivo, accompagnato dalla lettura da parte dei critici della motivazione assegnata, con successiva consegna del diploma e del trofeo personalizzato. Tutte le opere premiate sono state catalogate e pubblicate
sul catalogo dell’evento, distribuito in sala ed alle autorità critiche intervenute. Questi i componenti della commissione, intervenuti alla premiazione: Mariarosaria Belgiovine, Jean Charles Spina,Vincenzo Chetta, Daniela Malabaila, Elena Cicchetti, Francesco Chetta, Giorgio Bolla, Oxana Albot, Gian Paolo Curti. Ognuno di loro ha motivato l’ammissione al premio dei singoli Artisti, scrivendo la recensione, poi consegnata. L’incontro si è concluso con una cena ufficiale tenutasi nel rinomato ristostante Il Gozzo, a cui hanno preso parte tutti i componenti della commissione critica, e numerosi artisti. Si ringrazia per la collaborazione all’evento Biancoscuro Art Magazine, lo staff e la direzione del l’Hotel NH Collection Marina di Genova. Mariarosaria Belgiovine
Gli artisti selezionati e premiati con il trofeo World Art Collection 2017: Aurelia Albertocchi, Elena Amatu, Marzia Attaguile, Marco Baruzzo, Marta Belguardi, Simona Benedetti, Adriano Bernini, Luisa Borin, Eliora Bousquet, Vaterina Caldora, Pasquale Caraviello, Margherita Casadei, Somsak Chaituch, Giovanna Cherchi, Serenella Chiarpellini, Contesina Spatariu, Gianfranco Facco, Maria Farisè, Rossella Fiorotto, Frans Frengen de Donder, Giacomo Frigo, Stefano Guadagnoli, Hayat Saidi, Diego Ivaldi, Astrid Jacobs, Jani jan J., Mariana Kalacheva, Loredana Marinelli, Alessandro Masera, Mario Masoli, Andrea Mazzucato, Carmen Mongiardino, Manuelita Mori, Leyla Munteanu, Stefania Nicolini, Rosae Novivhencho, Massimo Paracchini, Nella Parigi, Emil Pascar Catalin, Alessandra Pasolini, Giuliana Pellacani, Armida pellegri, Rudik Petrosyan, Elena Pop, Delfina Porcu, Mirella proietti, Luca Puglia, Maria Marta Racca, Mirko Roncelli, Elena Roselli, Mariagrazia Ruggiu, Donatella Saladino, Domenico Savoldelli, Sinikka Elfving, Josè Soler Navarro, Daniela Spachtholz, Tashi Khan, Josefina Temin, Gabriela Trimoska, Michela Valenti, Alexandra Van der Leeuw, Tomnas Verdugo, Rita Vitaloni. Da sinistra: Elena Cicchetti, Francesco Chetta, Jean-Charles Spina, Mariarosaria Belgiovine, Vincenzo Chetta, Daniela Malabaila, Oxana Albot, Giorgio Bolla e Gian Paolo Curti
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Mariella Relini
Cromatismi, tecnica mista su tela, 70x100 cm.
INFO mariella.relini@yahoo.it
CON IL PATROCINIO DI
5A MOSTRA-MERCATO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PAVIA
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Aprile 2017
www.paviart.it
PALAZZO ESPOSIZIONI P.LE EUROPA ORARI SABATO 10/20 DOMENICA 10/20 INFOLINE DEA SERVIZI CURA CARPIGNANO (PV) TEL. 0382 483430 DIRETTORE ARTISTICO GIOVANNI ZUCCA
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Back To College! Terzo appuntamento al Collegio Lorenzo Valla
Gianni Cella - Studi d’Artista
c a s i c o a n n a . j i m d o . c o m
ANNA CASICO
Corrado Bonomi
Francesco Garbelli
Angeli galleggianti - olio su tela, anno 2017, 120x100 cm.
L
a rassegna d’arte contemporanea, organizzata dal Collegio Lorenzo Valla di Pavia, è già arrivata alla terza puntata curata da Martina Corgnati, sarà visitabile sino al 10 aprile. In mostra tre grandi nomi: Corrado Bonomi, Gianni Cella e Francesco Garbelli. É la stessa curatrice che ci introduce alla visita: “Questa esposizione è ricca di opere non solo da guardare, ma da vivere e da esplorare. È lo spirito con cui abbiamo concepito sin dal primo giorno questa serie di manifestazioni artistiche e culturali, che hanno spinto gli artisti a ripensare il loro lavoro in relazione a un contesto anomalo e stimolante come gli ambienti del Collegio.” L’ultima mostra della rassegna si aprirà l’11 aprile con le opere di Tommaso Chiappa, Olinsky e Dario Brevi. Daniela Malabaila
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BIaNCOSCURO art contest 1 Giuria Critica, 17 selezionati, 1 mostra ad Art Parma Fair, 1 grande premio finale: la Copertina di BIANCOSCURO Tutte le opere sul sito: artcontest.biancoscuro.it
Gli Artisti in gara In queste pagine sono pubblicate le opere di tutti gli artisti iscritti al BIANCOSCURO ART CONTEST WINTER EDITION. Tra tutte le opere in concorso, ne sono state selezionate 17, esposte poi in mostra nello spazio di BIANCOSCURO ART EXHIBITION - CONTEMPORARY SELECTED ARTIST, ad Art Parma Fair 2017. A seguito dell’esposizione, mettendo in relazione diversi parametri, si è scelta l’opera vincitrice del premio finale: la pubblicazione sulla Copertina di BIANCOSCURO #23 agosto/settembre. La Giuria BIANCOSCURO, per l’edizione Winter, è composta da redazione e comitato critico. I componenti sono: Vincenzo Chetta, Direttore della Rivista d’Arte Biancoscuro; Daniela Malabaila, Caporedattore Biancoscuro Rivista d’Arte; Jean François Gailloud, Presidente del Montreux Art Gallery; Rebecca Maniti, redazione Biancoscuro; Flavio Ennante, redazione Biancoscuro;
Marie Hélène Heusghem, Direttore del Montreux Art Gallery; Mona Youssef, gallerista canadese di fama internazionale; Alfredo Pasolino, Storico dell’arte e critico internazionale ; Mario Gambatesa, redazione Biancoscuro; Lucia Garnero, redazione Biancoscuro.
LIDIA ACQUAVIVA “L’ultimo anello”
LIDIA ACQUAVIVA “Raggio di sole”
LIDIA ACQUAVIVA “Era del Corallo”
MISA AIHARA “Verko 15-3”
AINO “Heads”
TOVE ANDRESEN “Apple flower”
TOVE ANDRESEN “Color let flower”
TOVE ANDRESEN “Summer flower”
MARISTELLA ANGELI “La creazione”
MARISTELLA ANGELI “Spiritualità”
ARIANNA ANGELINI “Interstellar Overdrive”
SALVATORE ANTONACI “Cafes do brasil”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest ADELE ARATI “0_1_bus_digital”
PAOLO ATZENI “Falsità”
PAOLO ATZENI “Psiche”
ROSARIO AUFIERO “Bein’green”
MANSS AVAL “Conscience”
MANSS AVAL “Tyroid”
MANSS AVAL “Rather be sailing”
MANSS AVAL “Divisible”
MANSS AVAL “Origin of order”
MANSS AVAL “Primordial moments”
TIZIANA BARBARO “Viola di foglia”
ROBERTA BIZZARRI “Felino di-vino”
PAZ BLANDINA “Trump red son”
PAOLA BONA “Cosmo”
PAOLA BONA “Flamenco”
PAOLA BONA “Fossal”
ANNA BONINI “Yellow and blue”
ELIORA BOUSQUET “Adagio”
ELIORA BOUSQUET “Cavalcade”
ELIORA BOUSQUET “La corne d’abondance”
FABIO BRAMBILLA “Horizons 12”
NADIA BURONI “Rasta girl”
NADIA BURONI “Queen”
LUCIANO CAGGIANELLO “Gradiente d’ombra”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest GABRIELE ROOTSART CALÒ “Atom”
GABRIELE ROOTSART CALÒ “Chiocciola”
GABRIELE ROOTSART CALÒ “Kronos”
ANNA CASU “Occhio dell’aquila”
MARK CATTANEO “In”
GIANNI CHIMINAZZO “Composizioni nella campagna op. n. 1”
“Composizioni nella campagna con pianeta giallo”
GIANNI CHIMINAZZO
GIANNI CHIMINAZZO “Campagna composizione n. 8”
MILENA CHIODI “Notte stellata”
ANTONIO CIMINIELLO “Abbraccio”
NICOLA CIOLFI “Vecchio con chitarra”
ANGELICA CIOPPA “Aquilegia”
ANGELICA CIOPPA “Girasole”
ANGELICA CIOPPA “Papaveri”
VALENTINO WALTER CIPRIANO “RCPF 2”
VALENTINO WALTER CIPRIANO “Sogno 1”
VALENTINO WALTER CIPRIANO “Diavolo Bleu”
FRANCO COLA “Calda emozione 2”
FRANCO COLA “Rosso impeto”
FRANCO COLA “Why not”
FRANCESCO COLONNA “Il cappello rosso sul sofà (A mia madre)”
FRANCESCO COLONNA “Subconscia evocazione”
FRANCESCO COLONNA “Retrospettiva per una natura morta”
MATTIA CONSONNI “Ebony and ivory”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest MATTIA CONSONNI “Where the street have no name”
ANNA COPPONI “L’anima di un’artista”
ANNA COPPONI “Fontane nascoste”
NICOLETTA COSSA “Razvan with Hooks”
NICOLETTA COSSA “Mohamed with Chain”
NICOLETTA COSSA “Daniele with Round Serrated Blade”
CARMELO CREA “L’uccello di fuoco”
CARMELO CREA “Uccellini e mele rosse”
MARIO D’AMICO “Il crollo”
WILLEM L./ GUILLAUME DEN DUNNEN “Mirror of my soul”
GIANNI DEPAOLI “Oceani 612”
GIANNI DEPAOLI “Eko Fiat 500”
GIANNI DEPAOLI “Otto e Wanda”
PAOLO DI MARTINO“Bataclan”
STEFANIA ECCOS “Spirito inquieto”
GIAMPIERO ELIA “Catanzaro”
GIAMPIERO ELIA “Il serpente”
GIAMPIERO ELIA “Senza titolo”
SILVIA ENRICONI “Albero fantastico”
GIUSEPPE FESTINO “Cloto”
GIUSEPPE FESTINO “Lachesi”
MARIO D’AMICO “Il costruttore”
WILLEM L./ GUILLAUME DEN DUNNEN “Translucent”
WILLEM L./ GUILLAUME DEN DUNNEN “The lonely flower”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest GIUSEPPE FESTINO “Atropo”
PIERALBERTO FILIPPI “Figure astratte”
PIERALBERTO FILIPPI “Musicisti rossi”
ANTONIO FRANCHI “Coral sands at harbour island”
ANTONIO FRANCHI “Key west fort zachary taylor”
GIACOMO FRIGO “Il Cammino dell’uomo”
GIACOMO FRIGO “La chiave”
GIACOMO FRIGO “La maschera i sensi e l’intelletto”
ARIANNA FUGAZZA “Attesa”
GIULIANA MADDALENA FUSARI “Angelo dell’amore - Angel of Love”
GIULIANA MADDALENA FUSARI “Dark Prophet”
GIULIANA MADDALENA FUSARI “Amoroso - Loving”
GIAN LUCA GALAVOTTI “Trenta passi a Bardolino”
POISON “Vita allo specchio”
ENZO GATTI “Nei suoi occhi”
SOUAD GHEZALI “Miao”
ADRIANA GIGLIARELLI “Perchè”
STANKA GOLOB “Diptih Sand”
STANKA GOLOB “Diskusia”
STANKA GOLOB “Circles in blue krogi modro”
FRANCINE GRAVEL “Ballet on snowshoes”
FRANCINE GRAVEL “Jubilate”
FRANCINE GRAVEL “Study for winter wishes”
ANNA IZZO “Marylin”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest ANNA IZZO “Amanti”
KHRISSY CLEMENT “Water drops”
SANTO LAVORATO “La favola del tempo”
FLEUR LE GROS “Gentle giant”
LELE PICA’ “Impressione, sole calante”
LELE PICA’ “Ombrello rosso”
LELE PICA’ “Testa”
VALENTINA LO FARO “Attesa”
VALENTINA LO FARO “Flowers”
VALENTINA LO FAROz “Woman”
KATIA LONGONI “Alice”
KATIA LONGONI “Alice”
DONATO LOTITO “Cristalli”
MASSIMILIANO LUCCHETTI “Senza titolo 47”
MASSIMILIANO LUCCHETTI “Senza titolo 50”
MASSIMILIANO LUCCHETTI “Senza titolo 64”
FRANCO MARGARI “Le parole non trovate”
FRANCO MARGARI “La prigione della mente”
FRANCO MARGARI “Tempesta”
GENNARO MELE “L’ultimo tramonto”
FRANCO MELONI “Love & Distrust”
RAFFAELE MIASSOT “People & Spirits”
MANUELITA MORI “Paesaggio”
MANUELITA MORI “Riflessi”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest MANUELITA MORI “Velature”
SERGEJ “Cavaliere Errante”
ANTONELLA PADOVANI “Anime perse”
ANTONELLA PADOVANI “Equilibrio dellavita”
ANTONELLA PADOVANI “Mimetizzazione”
ROBERTO PARMAGNANI “La luna e i falò”
FEDERICA PECORARO SCANIO “Le mie ferite”
VINCENZO PEDICINO “Biancoscuro”
CLAUDIA PERRUSO “Pressioni dell’anima”
CLAUDIA PERRUSO “Smarrimento”
CLAUDIA PERRUSO “Sweet spring”
IVAN PILI “The water flower”
SOKRATIS PINTZAS “Ninfea danzatrice”
ROSA MARIA PROTOPAPA “Mater”
ROSA MARIA PROTOPAPA “Moon Dance”
ROSA MARIA PROTOPAPA “On the Road”
PUPI PERATI “Senza titolo”
MILENA QUERCIOLI “Whi?”
FERDINANDO RAGNI “L’eterno fascino del tramonto”
FERDINANDO RAGNI “Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia”
FERDINANDO RAGNI “Un vecchio e maestoso faggio”
RAIQUEN “Arapy (universo)”
SILVANA RANUCCI “Sequenza 2”
JEAN-FRANCOIS REVEILLARD “Salt”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest JEAN-FRANCOIS REVEILLARD “Wasser Fall”
GABRIELE ROFI “When I’m alone”
MIRKO RONCELLI “Nel vento”
MIRKO RONCELLI “La musica dentro”
MIRKO RONCELLI “Tristezza”
CAMELIA ROSTOM “Il mio mondo”
DANIELA RUM “Tentazioni”
UMBERTO SALMERI “Butterfly fluid”
UMBERTO SALMERI “Crisi ed epilogo del mondo moderno”
UMBERTO SALMERI “Innagodaveda”
FABIO SARTO “Eleven Cube”
FABIO SARTO “Frida”
FABIO SARTO “Vortice”
RENZO SBOLCI “Albero totem n.10(bis)”
RENZO SBOLCI “NM n.8”
RENZO SBOLCI “NM n.12 (Ulisse)”
ANGELO SCARDINO “Identità”
STEFANIA SECONDINI “Speculare 1”
DARIO SGARZINI “Apollo 11”
DARIO SGARZINI “Arianna, sei tu stessa il labirinto”
DARIO SGARZINI “Ero io”
MARCELLO SILVESTRE “Tree of Life”
MASSIMO SOLDI “Non luogo mondo”
MASSIMO SOLDI “Senza titolo”
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biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest MASSIMO SOLDI “Sopra e sotto le città”
GBrì “Un pomeriggio alle terme”
GBrì “Pompei”
VITO SPADA “Ultima generazione - uomo robot”
VITO SPADA “Dinamismo giometrico”
VITO SPADA “Figlio della nuova generazione”
JANEZ ŠTROS “From the cycle You are my angel too”
GIUSEPPE TABACCO “Comunicando”
GIUSEPPE TABACCO “Connessioni”
GIUSEPPE TABACCO “Ensamble”
JOSEFINA TEMIN “Abulón y Flores”
LYNDEL THOMAS “Paperback reader”
LYNDEL THOMAS “Sitting pretty”
LYNDEL THOMAS “Spot the cat”
ORLANDO TOCCO “Teatro, clown musicante blu”
SONIA VICCARO “Elevation”
RITA VITALONI - Progetto Il colore degli sfrattati “No alla indifferenza”
RITA VITALONI - Progetto Il colore degli sfrattati “Pensiamo con la nostra anima”
JESSICA WEYMANN “La Femme Masquée”
YULIANUS YAPS “DD 10”
YULIANUS YAPS “Emotion 9”
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YULIANUS YAPS “Untitle”
ROBERTA ZAMBON “Flash”
Un ringraziamento a tutti i partecipanti, che rimarranno pubblicati sul sito internet artcontest.biancoscuro.it sino alla prossima edizione del concorso, a gennaio 2018.
biancoscuro
BIaNCOSCURO art contest Gli Artisti Selezionati per il secondo step del concorso: l’esposizione a Parma
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ra tutte le opere in concorso, 16 sono state selezionate, per la seconda fase del BIANCOSCURO Art Contest Winter Edition dalla Giuria Critica. Gli artisti selezionati sono: Luciano Caggianello, Katia Longoni, Manss Aval, Nadia Buroni, Gianni Depaoli, Franco Cola, Mirko Roncelli, AINO, Arianna Angelini, Dario Sgarzini, Pieralberto Filippi, Roberto Parmagnani, Mark Cattaneo, Ivan Pili, GBrì, Adele Arati. 1 opera invece è stata selezionata dal pubblico social, tramite una semplice votazione online, l’artista selezionata è Federica Pecoraro Scanio. I risultati sono stati resi pubblici sui siti internet www. biancoscuro.it e artcontest.biancoscuro.it, , oltre che sulle pagine Facebook di BIANCOSCURO e BIANCOSCURO ART CONTEST. Le opere selezionate rese disponibili sono dunque state esposte ad Art Parma 2017 nello spazio riservato a BIANCOSCURO ART EXHIBITION - CONTEMPORARY SELECTED ARTIST. Gli sguardi e le richieste del pubblico di collezionisti e galleristi hanno dimostrato ancora una volta quanto sia stata accurata la selezione, e quanta sia la voglia di nuove scoperte anche nel mondo dell’Arte. Purtroppo non tutte le opere selezionate sono state rese disponibili, un vero peccato aver perso l’occasione di esporre insieme a nomi come Fontana, Burri, Gilardi, Capogrossi, l Rotella, solo per citarne alcuni. s
IL VINCITORE DEL BIANCOSCURO ART CONTEST WINTER EDITION 2016/2017
GIANNI DEPAOLI “Eko Fiat 500”
Un’opera su tutte ha catturato maggiormente l’attenzione degli addetti ai lavori, portando ogni giorno d’esposizione nuovi spunti sui quali riflettere, dalla tecnica utilizzata ai concetti espressi: EKO Fiat 500, di Gianni Depaoli. A lui sarà dedicata la copertina di BIANCOSCURO #23, in uscita ad agosto 2017.
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VIVA ARTE VIVA
Padiglione Centrale_Giardini © Photo by Francesco Galli
La Biennale di Venezia 57. Esposizione Internazionale d’Arte
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INFO La Biennale di Venezia 57. Esposizione Internazionale d’Arte dal 13.5.17 al 26.11.17 www.labiennale.org
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prirà al pubblico sabato 13 maggio, ai Giardini e all’Arsenale, la 57. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo VIVA ARTE VIVA, curata da Christine Macel e organizzata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta. Quest’anno la Mostra sarà affiancata da 85 partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni e nel centro storico di Venezia. 4 i paesi presenti per la prima volta: Antigua e Barbuda, Kiribati, Nigeria, Kazakistan. Il Padiglione Italia, avrà la curatela di Cecilia Alemani: “Il mondo magico” sarà il titolo del progetto espositivo. La Mostra Internazionale di quest’edizione è intitolata VIVA ARTE VIVA e offrirà un percorso espositivo sviluppato intorno a nove capitoli, i primi due ai Giardini e altri sette dislocati tra l'Arsenale ed il Giardino delle Vergini. 120 sono gli artisti partecipanti, provenienti da 51 paesi; di
questi 103 sono presenti per la prima volta nella Mostra Internazionale. “La Biennale si deve qualificare come luogo che ha come metodo, e quasi come ragion d'essere, il libero dialogo tra gli artisti e tra questi e il pubblico.” Con queste parole il Presidente della Biennale Paolo Baratta presenta la Biennale Arte 2017, spiegando che: “Con la presente edizione si introduce un ulteriore sviluppo; è come se quello che deve sempre essere il metodo principale del nostro lavoro, l'incontro e il dialogo, diventasse il tema stesso della Mostra. Perché questa Biennale è proprio dedicata a celebrare, e quasi a render grazie, all'esistenza stessa dell'arte e degli artisti, che ci offrono con i loro mondi una dilatazione della nostra prospettiva e dello spazio della nostra esistenza.” “Una Mostra ispirata all'umanesimo”, dice Christine Macel, “Un umanesimo non focalizzato su un ideale artistico da inseguire, né tanto meno carat-
biancoscuro
Il mondo magico.
terizzato dalla celebrazione dell'uomo come essere capace di dominare su quanto lo circonda; semmai un umanesimo che celebra la capacità dell'uomo, attraverso l'arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in Roberto Cuoghi, Adelita Husni-Bey senso riduttivo la dimensione umana”, dice Christie Giorgio Andreotta Calò ne Macel. “Con questa Biennale poi, l'incontro diretto con l'arl Padiglione Italia quest'anno è curato da tista assume un ruolo strategico, tanto da costituire Cecilia Alemani, curatrice di grande espeuno dei pilastri della Mostra, con un programma che rienza internazionale, attualmente diretper dimensione e per impegno è senza precedenti. Attorno alla Mostra principale della curatrice, 85 pa- trice e capo curatrice di High Line Art, il diglioni dei paesi partecipanti daranno vita ancora programma di arte pubblica sulla High Line una volta a quel pluralismo di voci che è tipico della di New York, presentato dall’organizzazione non-profit Friends of the High Line. Biennale di Venezia”, dice Paolo Baratta. Christine Macel da parte sua ha dichiarato:“L'arte Dal 2011 ha prodotto e mostrato il lavoro di di oggi, di fronte ai conflitti e ai sussulti del mon- più di 200 artisti internazionali, con grandi indo, testimonia la parte più preziosa dell'umanità, in stallazioni site-specific, mostre di gruppo, perun momento in cui l'umanesimo è messo in pericolo. formance, video, billboard e murales, portandoRoberto Cuoghi - Mei Gui en plein air 2009, installazione, Venezia Essa è il luogo per eccellenza della riflessione, dell'e- li a un pubblico di circa 8 milioni di visitatori © Photo Alessandra Sofia spressione individuale e della libertà, così come degli l’anno. interrogativi fondamentali. L'arte è l'ultimo baluar- Gli artisti scelti da Cecilia Alemani per rapdo, un giardino da coltivare al di là delle mode e presentare l'Italia alla Biennale Arte 2017 sono degli interessi specifici e rappresenta anche un'alter- Giorgio Andreotta Calò (Venezia, 1979. Vive nativa all'individualismo e all'indifferenza. Più che e lavora tra Venezia e Amsterdam), Roberto mai, il ruolo, la voce e la responsabilità dell'artista Cuoghi (Modena, 1973. Vive e lavora a Milaappaiono dunque cruciali nell’insieme dei dibattiti no) e Adelita Husni-Bey (Milano, 1985. Vive contemporanei. È grazie alle individualità che si di- e lavora a New York). segna il mondo di domani, un mondo dai contorni “Ho scelto di invitare un numero ridotto di artiincerti, di cui gli artisti meglio degli altri intuiscono sti rispetto al passato per allineare il Padiglione la direzione. VIVA ARTE VIVA è così un'esclama- Italia agli altri padiglioni nazionali presenti in zione, un'espressione della passione per l'arte e per la Biennale. Per questo il mio progetto non cerca di Giorgio Andreotta Calò - November. Dead figura dell'artista. VIVA ARTE VIVA è una Bienna- rappresentare uno sguardo completo su tutta l’arte leaves, still life, still alive italiana: piuttosto vuole guardare in profondità al 2009, installazione, Amsterdam, Olanda le con gli artisti, degli artisti e per gli artisti.”. VIVA ARTE VIVA vuole infondere energia positi- lavoro di tre artisti”, dice Cecilia Alemani,“voci va e prospettica ai giovani artisti, ma al contempo originali che si sono distinte e imposte negli ultimi anni, odando lorohttp://artshop.biancoscuro.it spazio, tempo e risorse per dedica attenzione agli artisti troppo presto scom- cartacea Versione completa in edizione PDF su parsi o ancora misconosciuti al grande pubblico, presentare un grande progetto ambizioso che costituisca un’occasione imperdibile nella loro carriera malgrado l'importanza della loro opera. Per Info: artshop@biancoscuro.com L'arte e gli artisti vengono quindi collocati al e che possa presentare al pubblico un'opportunità centro della Mostra che inizia da un’indagine di immergersi nella mente e nel mondo degli arsulle loro pratiche e il modo di fare arte, tra tisti. Spero che questo Padiglione possa proporre un’immagine dell’Italia attuale e cosmopolita, non ozio e azione. Una serie di eventi paralleli animeranno la mani- più vista solo attraverso la lente nostalgica delle festazione, mantenendo sempre gli artisti al centro generazioni precedenti, ma che guardi al futuro Adelita Husni-Bey - Difficult terms della mostra. Il catalogo è dedicato esclusiva- con entusiasmo e con la capacità critica di con- 2013MP3, 40 min; Series of photographs, mente agli artisti, invitati a presentare documenti frontarsi con nuovi linguaggi e con le esperienze variable number, 30x40 cm each B&W l visivi e testuali incentrati sulle loro pratiche e sul di altre nazioni”, conclude Cecilia Alemani. s digital print and acrylic ink on paper loro stesso universo. VIVA ARTE VIVA darà loro anche la parola. Tutti Cecilia Alemani i venerdì e sabato di ogni settimana, durante i sei © Photo Marco De Scalzi mesi di esposizione, un artista terrà una “Tavola Aperta”, incontrando il pubblico durante un pranzo da condividere, al fine di accennare al proprio lavoro e dialogare. Due i luoghi dedicati a questi eventi, la parte antistante del Padiglione Centrale dei Giardini e delle Sale d'Armi dell'Arsenale, mentre la trasmissione in streaming sul sito della Biennale consentirà a chiunque di seguirne lo svolgimento. Parallelamente alla mostra del Padiglione centrale e dell'Arsenale, diversi progetti speciali e performance sono commissionati specialmente per i Giardini, il Giardino delle Vergini e altri luoghi. Un programma di una ventina di performance si >>>
A cura di Cecilia Alemani
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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE
© René-Gabriel Ojéda / RMN-Réunion des Musées Nationaux/ distr. Alinari
biancoscuro svolgerà nei giorni dell’inaugurazione. Esse sono disponibili in streaming sul sito della Biennale, e poi visibili nella Mostra, in una sala multimediale dell'Arsenale espressamente creata. Rinnovato per l’ottavo anno consecutivo, il progetto BIENNALE SESSIONS, che La Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo dell’architettura, delle arti e nei campi affini, Università e Accademie. L’obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratuitamente, assistenza all’organizzazione del viaggio e soggiorno. Molte le mostre e gli eventi collaterali, tra questi il Padiglione dedicato alle Arti Applicate gestito in partnership con il Victoria and Albert Museum di Londra e il Progetto Speciale in collaborazione con il Teatro La Fenice. Previsti altri importanti impegni durante La Biennale: in giugno il Festival Internazionale di Danza Contemporanea, in luglio e agosto il Festival Internazionale del Teatro, a fine agosto la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in ottobre il Festival Internazionale di Musica Contemporanea. Molte di queste iniziative si svolgeranno all’Arsenale, all’interno degli spazi stessi dell’Esposizione Internazionale d’Arte. Insomma, (per citare le parole del Presidente), tutte le Biennali faranno corona alla Biennale. Biennale viva, viva la Biennale! Vincenzo Chetta
Arsenale © Photo by Andrea Avezzù - Courtesy La Biennale di Venezia VIVA ARTE VIVA - Christine Macel e Paolo Baratta © Photo Andrea Avezzù - Courtesy La Biennale di Venezia
Quando il mare diventa lavagna: acquastratta Le opere di Danilo Susi in mostra a Genova
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alata Museo del Mare: a Genova, presso la Galleria delle Esposizioni si terrà ACQUASTRATTA, mostra personale di Danilo Susi. Saranno presenti, al vernissage, il 5 aprile, il Presidente del Mu.MA Maria Paola Profumo, Giuliana Traverso e Orietta Bay. Un insieme di segni grafici, scritture fluttuanti che mescolandosi, in virtù della scelta poetica, liberando l’interpretazione, consentono di leggere messaggi tra l’immaginato e il percepito, come scritti su un’ideale lavagna mobile e di farlo appena in tempo, prima che il testo sparisca, soppiantato da uno prossimo e nuovo che, rimescolando la tavolozza, crea diverse espressioni. Quadri visivi che si compongono e scompongono e, nella varietà di forme e cromie, seguono un percorso di trasformazione creativa personale. Catturare ciò che è nascosto per svelarne la presenta. Fermare l’attimo su un’apparizione che ha come cifra rappresentativa l’impersistenza. Giochi di luci e bagliori che ci mostrano un’irrealtà in continuo divenire. Giuliana Traverso
“Quando il mare diventa lavagna: acquastratta” info@danilosusi.it www.danilosusi.it Grigio/Bigo Genova - stampa digitale su plexiglass, anno 2017, 80x80cm.
Galata - Museo del Mare Galleria delle Esposizioni Mu.MA. - Genova dal 5 al 26 aprile 2017 63
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L’Arte sposa la Moda con “Vernice Art Fair” e “Prêt-à-Porter”
SIFEST OFF fotografia indipendente e arti visive
A Forlì due grandi eventi dedicati a bellezza e creatività
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tudio, ricerca, ispirazione, estro creativo: sono i pilastri sui quali si regge l’ideazione e la realizzazione di tutto ciò che è essenza artistica. Le arti grafiche e pittoriche ovviamente, ma anche la moda, espressione alta di ingegno, talento, qualità. Nasce da questa consapevolezza la scelta di Romagna Fiere di dare vita a due grandi eventi tra loro abbinati: la 15ª edizione di Vernice Art Fair, mostra-mercato d’arte contemporanea e “Prêt-à-Porter - Moda e Shopping in Fiera”, manifestazioni svolte in contemporanea nei padiglioni fieristici di Forlì dal 17 al 19 marzo 2017. Due fiere in una, quindi, ma entrambe imperniate sugli stessi pilastri fondativi: la bellezza, la creatività, l’innovazione. Con un unico biglietto d’ingresso, la possibilità per i visitatori di passare comodamente dai padiglioni nei quali saranno esposte centinaia di opere di pittura, scultura, fotografia e, in generale, di tutte le arti visive, a quello nel
quale espositori provenienti da tutta Italia proporranno e metteranno in vendita diretta al pubblico articoli, accessori e creazioni-moda dedicate a uomo, donna e bambino. I principi ispiratori di “Vernice Art Fair” restano immutati. Sono stati direttamente gli artisti a presentare le proprie creazioni al pubblico senza il tramite delle Gallerie d’arte. Questo perchè la manifestazione si focalizza sugli artisti, alcuni dei quali ancora fuori dai circuiti del mercato dell’arte, e che proprio grazie a questa vetrina possono incontrare galleristi, collezionisti e acquirenti per i quali rappresentano un investimento a costi ancora accessibili. Durante la manifestazione sono stati promossi un dialogo ed un confronto diretto tra gli artisti provenienti da tutta Italia: gli emergenti e, con loro, chi è già pienamente affermato e quotato nel panorama nazionale. Tradizione e novità si sono miscelati in questa 15ª edizione. Appuntamenti
ormai consolidati come lo spazio “Quattroxquattro.com”: un’area studiata e curata da Oscar Dominguez che ha valorizzato nella loro unicità le opere realizzate da quattro artisti, ospitate in quattro spazi tra loro interconnessi. “Rock Balancing”, un’installazione dello scultore cagliaritano Ignazio Fresu che da anni collabora con “Vernice Art Fair”, dando lustro alla manifestazione. “SIFEST OFF - Fotografia indipendente e Arti visive”, grande evento voluto per rendere ancora più importante la proposta della 15ª edizione di “Vernice Art Fair”. “SIFEST OFF” è una piattaforma dedicata a nuovi talenti che operano nel campo delle arti visive, selezionati e presentati in mostre, installazioni, video proiezioni e performance. Romagna Fiere ha dedicato uno spazio importante a questo evento curato dall’Associazione Cultura e Immagine e da Savignano Immagini, nato nel 2009 da un’idea di Mario Beltrambini, presidente del “Circolo Fotografico Ass. Cultura e
Venerdì 17 marzo ore 18, cerimonia di inaugurazione di “Vernice Art Fair - Prêt-à-Porter - Moda e Shopping in Fiera” al taglio del nastro: il direttore di Romagna Fiere, Gilberto Tedaldi, la responsabile organizzativa della rassegna, Francesca Caldari, l’assessore comunale Sara Samorì, i presidenti provinciali delle due associazioni di categoria, ossia Kevin Bravi per i Giovani imprenditori di Confindustria Forlì-Cesena e Roberta Alessandri di CNA Federmoda Forlì-Cesena.
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Immagine” di Savignano sul Rubicone”. Un’intuizione dalla quale è scaturito quello che oggi è il secondo Festival nazionale dedicato alle arti visive. Un vero e proprio punto di riferimento per fotografi e autori provenienti da ogni parte d’Italia, una fucina per artisti affermatisi negli anni a livello nazionale e internazionale. Una prestigiosa partnership che suggella il valore artistico di “Vernice Art Fair” e ha impreziosito la novità di “Prêt-àPorter - Moda e Shopping in Fiera”, è stata quella siglata con il Gruppo Herambiente, che ha portato a Forlì una grande mostra di arte e moda all’insegna dell’ecosostenibilità: si chiama Waste Fashion l’evento organizzato, grazie alla collaborazione con Waste Recycling, società del Gruppo Herambiente che ha ideato il progetto “SCART - Il lato bello e utile del rifiuto”. Scart è un progetto ecologico originale e intelligente fondato sul desiderio di ridare vita ai materiali che quotidianamente diventano rifiuto. Utilizzando esclusivamente materiali recuperati, Waste Recycling, assieme a docenti e studenti dell’Accademia di Belle Arti a Firenze, ha creato oggetti e componenti d’arredo originali, dotati di una propria, intrinseca bellezza. Il progetto vuole offrire alle nuove generazioni uno stimolo a confrontarsi con l’utilizzo di materiali di scarto per creare oggetti d’uso e artistici, e da lì a riflettere sulla nostra civiltà dei consumi, a pensare a nuovi stili di vita intelligenti e creativi. “Parlare con l’arte” per individuare il lato bello e utile di un rifiuto: è una sfida che coinvolge la nostra società, che da distruttiva può imparare a diventare di nuovo costruttiva. È una sfida che anche Vernice Art Fair ha raccolto e sostenuto con convinzione. L’attenzione di Romagna Fiere si posa anche sui giovanissimi studenti delle scuole primarie e secondarie. A loro è riservato il concorso “Green Years”, organizzato dall’associazione culturale Menocchio in collaborazione con lo studio Graffio3, con Centro Didattico Romagnolo e col patrocinio dei Comuni di Cervia, Cesena, Forlì, Ravenna, dell’Ufficio Scolastico Regionale. Il concorso d’arte è riservato agli alunni degli istituti delle province suddette e da quest’anno, grazie all’impegno di Claudio Irmi, Giampiero Maldini e Luciano Medri, si apre a una dimensione internazionale coinvolgendo due istituti scolastici della Francia, uno della Polonia e uno della Germania. Gli alunni tedeschi saranno anche ospiti in fiera. Arte e moda sono state a braccetto per tre giorni grazie all’evento “Prêt-
Ignazio Fresu - Rock Balancing
Rock Balancing è un’opera di Ignazio Fresu di dimensioni variabili che si presenta come lo spazio metafisico di un deserto di sassi, simbolo di solitudine, ma non di desolazione, dove le pietre (realizzate in resina) rappresentano il passare del tempo nella dimensione di un tempo infinito. L’installazione è una superficie calpestabile apparentemente di sabbia e pietra, realizzata in resina su pannelli di polistirolo. Sopra di essa dei sassi tondeggianti di varie misure. Pietre che il pubblico ha maneggiato realizzando composizioni, disponendole in equilibrio una sull’altra in una diretta interattività e azione artistica di derivazione zen. Composizioni - e da qui il titolo dell’opera - instabili e fisicamente impossibili. Opere “impermanenti”, che avranno una durata limitata, persino di pochi secondi. In questa opera, alle consuete e caratteristiche tematiche del lavoro di Ignazio Fresu, quali: vero/non vero, leggero/pesante, liquido/solido, stabile/instabile e permanente/ impermanente, si aggiungono altri elementi come naturale/artificiale, spazio esterno/ spazio interno, oltre ad una diretta interattività e azione artistica di derivazione zen, attraverso il “Rock Balancing” da parte del pubblico. Vernice Art Fair 2017, le autorità durante il vernissage davanti all’installazione di Ignazio Fresu
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biancoscuro à-Porter - Moda e Shopping in Fiera”: una vetrina capace di fare conoscere e valorizzare atelier e fashion designer che attraverso le loro creazioni artigianali rappresentano al meglio il “Made in Italy”. La rassegna ha dato spazio e risalto alle produzioni che coniugano la capacità di fare innovazione con la tradizione dello stile italiano, alle scuole di settore, a stilisti emergenti e collezioni originali, a brand selezionati per la qualità dei materiali, del processo produttivo e per la minuziosa cura che solo il know-how artigianale italiano sa offrire. “Prêt-àPorter” è stata l’occasione per sartorie e laboratori artigianali, il cui lavoro è spesso alla base anche delle “grandi firme”, di proporre le proprie creazioni. Per il pubblico un’opportunità unica di trovare abiti e accessori pregiati a prezzi
L’assessore Sara Samorì allo stand Friarte osserva le opere di Tina Lupo
decisamente vantaggiosi. Una vasta e accurata selezione di capi d’abbigliamento, accessori, gioielli, bijoux, cappelli, occhiali, articoli in pelletteria, borse, valigie, scarpe e giacche. “Prêt-à-Porter” ha ospitato Alessandra Diversi, una delle personal stylist, personal shopper e consulenti d’immagine più apprezzate e affermate non solo sul territorio romagnolo, che si è messa a disposizione dei visitatori, accompagnandoli tra gli espositori alla ricerca di abiti e accessori più adatti a comporre il look perfetto, quello “cucito come un abito di sartoria” sulla propria personalità e sui propri desideri. Consigli su come cambiare, rinnovare o semplicemente valorizzare il guardaroba personale, di cui fare comunque tesoro sempre perché la professionista faentina, esperta anche di arte, marketing, pubbliche relazioni e organizzazione eventi, è una “professoressa di stile e buon gusto”. Alessandra ha frequentato la Carla Gozzi’s Academy riuscendo così a trasformare una forte attitudine personale a tutto ciò che riguarda il mondo della moda e dello stile, in una vera e propria attività professionale, al punto che Carla Gozzi stessa l’ha voluta parte integrante del proprio staff collaborando continuativamente in un ambito che va già ben oltre i confini nazionali. Flavio Ennante
Le autorità durante il giro inaugurale
L’assessore Sara Samorì con Ignazio Fresu
Il concorso Green Year
ERNESTO ACHILLI ernesto.achilli@email.it http://ernestoachilli.wix.com/ernesto_achilli
Rettangoli aurei - icosaedro olio su tela di lino, anno 2013 90x90 cm.
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Arte Cremona 2017
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Riuscito l’evento artistico cremonese
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erso le 18 del 10 marzo, l’entrata del padiglione 2 di Cremona Fiere si presentava gremita di personalità ed estimatori d’arte, un cordone rosso a contenere i tanti invitati all’inaugurazione dell’edizione 2017. Ad attendere i visitatori una cena a buffet, purtroppo con qualche piccola pecca rispetto agli anni passati. La risposta del pubblico ha confermato Arte Cremona un appuntamento importante per la città, essendo l’occasione per ammirare ed acquistare opere d’arte di assoluto valore, proposte da alcune delle Gallerie più importanti del paese: oltre 60 le gallerie presenti, provenienti da tutta Italia. Un evento per la città che vanta una lunghissima tradizione artistica e culturale. Arte Cremona è dedicata a tutte le forme di espressione artistica dal Novecento ad oggi, ed è diventata un appuntamento fisso e molto atteso per i cittadini di Cremona e zone limitrofe, nonché un polo d’attrazione per i collezionisti milanesi.
Anche ArtExpò Gallery ha creduto in questa esposizione ed ha esposto le opere di validi artisti italiani ed esteri. Arte Cremona, anche nel 2017, ha saputo dare il giusto risalto all’Arte, con tanti eventi collaterali organizzati per l l’occasione. s
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[A] Due opere di Gavin Rain. [B] Opere di Antonella Pecoraro nello stand ArtExpò Gallery [C] I visitatori presenti al vernissage ufficiale del 10 marzo [D] Opere di Giacomo Rossi nello stand ArtExpò Gallery
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ART Salzburg Contemporary & Antiques International Dal 22 al 25 giugno 2017 la prima edizione a Salisburgo.
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ià in occasione del 20º anniversario di ART Innsbruck, Johanna Penz, direttrice della ART Kunstmesse GMBH, aveva espresso apertamente la sua intenzione di allargare gli orizzonti della fiera. Dopo un anno il suo desiderio è diventato realtà. Tutto è pronto. Nel mese di giugno 2017 Johanna Penz inaugurerà la prima edizione della ART Salzburg Contemporary & Antiques International, presso il polo fieristico di Salisburgo. “Salisburgo è sempre stata in assoluto la destinazione dei miei sogni. La ART Salzburg Contemporary & Antiques International rappresenta il coronamento del nostro desiderio di portare per la prima volta a Salisburgo un buon mix di gallerie e mercanti di opere d’arte nazionali e internazionali. Un’offerta nuova per Salisburgo e le regioni circostanti, l’idea è del tutto simile a quella portata avanti ad Innsbruck dove sappiamo bene come approcciare e stupire da oltre
vent’anni chi si avvicina per la prima volta al mondo degli amanti dell’arte, come pure i collezionisti esperti”, afferma la Penz. Il programma della ART Salzburg Contemporary & Antiques International si concentra principalmente sull’arte contemporanea e il classico moderno: “Esponiamo anche pregiati pezzi d’antiquariato dei secoli scorsi”. Con una fiera a Salisburgo ed una a Innsbruck l’ambiziosa direttrice desidera creare la prima piattaforma per la vendita di opere d’arte nell’Austria occidentale. Con il lancio della ART Salzburg Contemporary & Antiques International ad inizio estate, Penz sospenderà l’edizione primaverile di ArtInnsbruck: “Poiché la fiera di Salisburgo aprirà i battenti prima di quanto era stato pensato, per la prima volta a Innsbruck avremo solo la fiera invernale. Pertanto la prossima ART Innsbruck sarà a gennaio 2018.” Rebecca Maniti
INFO ART Salzburg Contemporary & Antiques International 22 - 25 Giugno 2017 Padiglioni 3/5 Am Messezentrum 1, Salisburgo office@art-salzburg-contemporary.com www.art-salzburg-contemporary.com
Vincenzo Chetta direttore di Biancoscuro con l’organizzatrice di ART Innsbruck e Art Salzburg Johanna Penz
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manuelondei@virgilio.it
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www.ondeiarte.com
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Il dubbio, acrilico e resina su tela, 2016, 80x120 cm.
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Art Parma Fair Il successo della fiera e dell'esposizione dei selezionati del BIANCOSCURO Art Contest Winter Edition
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ncora una volta Art Parma Fair si è rivelata un'ottima vetrina per l'Arte moderna e contemporanea. L'edizione primaverile ha ospitato i selezionati del BIANCOSCURO Art Contest Winter Edition: Luciano Caggianello, Katia Longoni, Manss Aval, Nadia Buroni, Gianni Depaoli, Mirko Roncelli, Arianna Angelini, Dario Sgarzini, Pieralberto Filippi, Roberto Parmagnani, Mark Cattaneo, Ivan Pili, GBrì, Adele Arati, Federica Pecoraro Scanio, che hanno avuto la grande occasione di esporre a fianco a grandi esponenti dell'Arte. La ridistribuzione dei servizi del padiglione fieristico ha fatto sì che l'afflusso aumentasse notevolmente rispetto alle scorse edizioni, mantenendo quella qualità nei visitatori che ogni fiera di successo ha necessità di assicurare. La prossima edizione è prevista per l'autunno, sempre in concomitanza con Il Mercante in Fiera, sicuramente sarà confermato l'alto livello delle opere storicizzate esposte dalle più importanti gallerie italiane. BIANCOSCURO Art Exhibition
Opportuno un controllo accurato degli stand nella zona “talent”, che potrebbe elevare il livello anche di questa sezione. Rivedendo il meccanismo di supervisione degli stand, sicuramente si eviterebbe il sovraffollamento di opere e scarpe di legno, questo a beneficio degli artisti che si impegnano a organizzare una buona esposizione. Flavio Ennante
Galleria Accademia
Adele Arati, live painting
Galleria Centro Steccata
Studio Athos Faccincani
Giò Art
Galleria Centro Steccata
Alcune delle opere degli artisti selezionati al BIANCOSCURO Art Contest Winter Edition
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PaviArt 2017 La 5ª edizione dal 7 al 9 aprile
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l secondo fine settimana di aprile è PaviArt, mostra-mercato giunta con successo alla sua quinta edizione. La Fiera d’Arte Moderna e Contemporanea di Pavia sarà come sempre ospitata nel Palazzo delle Esposizioni cittadino, con inaugurazione esclusivamente su invito la sera del 7 aprile. Aperta al pubblico l’8 ed il 9 aprile dalle 10 alle 20, ha tutte le qualità per superare tutti i record di visite e di vendite. PaviArt punta sulla qualità, è dedicata alle migliori Gallerie italiane ed estere, ed ogni anno si conferma nella rosa delle fiere del settore imperdibili. Come ormai di consueto, BIANCOSCURO presenta, in un grande spazio dedicato, la sua selezione di Arte Contemporanea: più di 150 mq per far conoscere ed ammirare i talenti selezionati dai tanti collezionisti importanti che visitano la fiera, uno dei punti di orgoglio di questa fiera d’Arte. Evento nell’evento, BIANCOSCURO ospita il famoso Patrick Moya, che dipingerà un’opera dalle grandi dimensioni (6x2,5 m) durante la manifestazione. Per la prima volta BIANCOSCURO presenta le opere di Andrea Bassani; rimangono punti fermi Peter Hide 311065, Ralph Hall, Isabella Rigamonti e Giorgio Gost. Rebecca Maniti
Patrick Moya
CON IL PATROCINIO DI
5A MOSTRA-MERCATO Le autorità presenti durante l’edizione 2016 D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Vincenzo Chetta, Leonardo Manera e Giorgio Gost
PAVIA ESPOSIZIONI BIANCOSCURO ART EXHIBITION P.LE EUROPA ORARI CONTEMPORARY SELECTED ARTIST SABATO 10/20 DOMENICA 10/20 Rita Astolfi - Arianna Angelini - Andrea Bassani - Giuliana Aprile Bellini - Paola Bona - Nadia Buroni - Luciano Caggianello 2017 Francesco Colonna - Mattia Consonni - Gianni Depaoli www.paviart.it Silvia Enriconi - Saverio Filioli - Poison - Giorgio Gost - Silvia Greco - Ralp Hall - Peter Hide 311065 - Marisa Ierardi - Jani Jan J. - Tina Lupo - Matteo Magi - Alberto Magrin - Gabriele Marchesi - Eugenio Marchesi - Patrizia Mariani - Franco Meloni - Lelio Menozzi - Lorenzo Monegato - Patrick Moya Antonella Padovani - Pepel - Pupi Perati - Gianluca Piaccione Lele Picà - Gabriella Pimpinicchio - Michele Pinto - Diane Bonjour - Daniela Rebuzzi - Paolo Remondini - Isabella Rigamonti - Rita Sacco - Domenico Savoldelli - Renzo Sbolci GBrì - Ada Sorrentino - Sonia Viccaro - Alexandra von Burg
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INFOLINE DEA SERVIZI CURA CARPIGNANO (PV) TEL. 0382 483430 DIRETTORE ARTISTICO GIOVANNI ZUCCA
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Mattia Consonni - Musica per gli occhi presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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l successo dell’Artista medese Mattia Consonni continua la sua scalata, collezionando riconoscimenti e grandi esposizioni. Mattia forgia nuove forme per i dischi, che integrati con le tele, assumono una nuova identità ispirata dall’ascolto degli amatissimi brani. Nascono, dunque, soggetti astratti e simbolici che svelano ed esprimono attraverso la sinergia del colore e dei materiali, le più svariate emozioni ed i messaggi che l’autore intenzionalmente vuole trasmettere per raccontarsi e raccontare. Eloquente e di grande effetto è osservare come l’artista interpreti e si avvicini al significato del brano musicale che intende rappresentare. “Musica per gli occhi” propone uno stile inedito, un’arte contemporanea ed ecocompatibile, che svela antil conformismo ed ironia. s Respiro nel blu (ispirata dall’omonimo brano di Eros Ramazzotti smalto e vinile su tela, 80x80cm. Inquadrando con lo smartphone il codice QR si verrà reindirizzati su YouTube per ascoltare il brano. www.youtube.com/watch?v=xseri4qdBEM&feature=youtu.be
GBrì - Giulia Sollazzo presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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isual Designer di professione, fotografa e artista per passione, GBrì, al secolo Giulia Sollazzo, si interessa a diversi aspetti dell’Arte, soffermandosi in particolare su quella digitale. Proprio con questo tipo di arte riesce a cogliere istantanee che, con studiati ritocchi, finiscono per trasformarsi in soggetti onirici, misteriosi o metafisici, esprimendo così al meglio i suoi sogni immaginari, quasi per sfuggire da una realtà contemporanea troppo frenetica e ormai, sotto diversi aspetti, disumana. Elementi fantastici o anacronistici contestualizzati nella realtà quotidiana. In queste poche parole troviamo il sunto della serie “Città Parareali”, opere di digital art che attraversano i confini del mondo, così come lo conosciamo, per portarci in una dimensione parallela, tra sogno e realtà, l tra meraviglia e inquietudine. s Particolare di Gargoyles fotografia e fotomanipolazione, stampa su tela.
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Nadia Buroni
presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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adia Buroni, Artista pavese, prosegue con grande successo la sua carriera artistica. La sua è una passione innata, coltivata sin da bambina. Conseguito il diploma, frequenta per alcuni anni lo studio della pittrice Maria Angelini, allieva a sua volta del pittore Romeo Borgognoni. Ricerca e sperimentazioni, spinta dall’amore per l’Arte e dal naturale bisogno di esprimere artisticamente il proprio essere. Frequenta anche per diversi anni corsi di pittura, scultura e figura e partecipa a molte mostre e manifestazioni esponendo le sue opere su tela. Una valida esponente dell’Arte figurativa italiana, porta il suo stile creativo anche all’estero. A PaviArt esporrà opere figurative, tra le quali “Radici”, opera di dimensioni notevoli. Le sue ultime ricerche l’hanno portata a sperimentare i materiali e l l’astratto, riscuotendo un notevole interesse. s
A sinistra: Radici, olio su tela, anno 2017, 80x160 cm. Sotto: l’Artista Nadia Buroni con una delle sue opere esposte con grande successo a PaviArt 2016
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Gabriele Marchesi presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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a sempre dedito alla pittura, si nota il suo dono naturale sia dall’infanzia. Pur non proseguendo i classici studi artistici, continua il suo percorso da autodidatta. Frequenta un corso di pittura e disegno alla Scuola del Castello di Milano ed un corso di disegno nello studio di Fabio Aguzzi, per approfondire le conoscenze tecniche di questa nobile arte. Il genere figurativo si sviluppa fino ad arrivare ad un iperrealismo poetico e coinvolgente. Nel 2000 la svolta decisiva. Inizia lo studio e l’analisi delle immagini pubblicitarie in bianco e nero, elaborandole a grafite in veste accademica e arricchite con soluzioni grafiche di alto pregio che donano eleganza all’opera. La figura femminile proposta viene sempre vista con eleganza, vivendola, indagandola per definirne infine la forma l e la sostanza. s Vorrei stringerti ora grafite, matite colorate e foglia oro su tavola, anno 2015, 80x80 cm.
Saverio Filioli
presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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averio Filioli, nato a Putignano nel luglio del 1987, risiede ed opera a Castellana Grotte, in provincia di Bari. I suoi lavori sono stati esposti in varie gallerie italiane ed estere tra cui: Spazio Tadini, Area 35 Art Factory, East End Studios - Events Point, Superstudiopiù, Casa d’aste Basezero, (tutte a Milano); poi ancora a Senago presso lo Studio Borromeo, a Gallipoli presso la Galleria Romano, al Murgia Museum di Cassano, a Bolzano, all’Espace “La stanza” e a Roma, presso la Galleria Spazio 40. Avvicinandosi a sè, ha esposto alla Galleria L’oleandro di Castellana Grotte e al Museo Faggiano di Lecce, per poi espatriare e portare la sua arte in Canada a Montreal, presso la galleria ART 11; in Lussemburgo e a Mosca. Le sue opere sono state acquisite l da collezionisti italiani, europei ed extraeuropei. s
Particolare di Foresta dai mille occhi tecnica mista su tela, anno 2017, 24x30 cm.
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Poison - Elena Galimberti presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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utodidatta, dopo l’esperienza con la pittura su stoffa e su ceramica, frequenta un corso per la modellazione della ceramica dalla scultrice Anselma Ferrari ed un corso di figura dal vivo con il Prof. Valerio Pilon. Scopre poi la tecnica dell’intaglio del legno e la pirografia, che utilizza nei suoi lavori, oltre ad usare tecniche miste con intonaci e colori ad olio. Le sue tematiche spaziano in vari settori, ma sempre con particolare attenzione al gesto e ai sentimenti, il suo realismo è sempre inserito in un contesto surreale, dove spazia la fantasia, il sogno. Riunisce in un’opera ciò che sembra inconciliabile, inventa situazioni curiose, estrose e insolite. Di tenera sensibilità d’animo, di spirito e d’istinto, l’opera definitiva risulta sempre una collaborazione tra forza e fantasia, esalta le passioni l interiori con metafore e simbologie. s Via Dante olio su tela, 80x80 cm.
Diane Bonjour - Anna Laura Raffa presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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nna Laura Raffa, alias Diane Bonjour,nasce a Pavia nei primi anni cinquanta. Dopo essersi dedicata per oltre un ventennio all’azienda di famiglia, solo di recente ha potuto riprendere in mano la propria passione per l’Arte e coltivare ed esprimere a tempo pieno e in totale libertà la propria creatività, partecipando anche a diverse mostre e manifestazioni artistiche. Tanti i riconoscimenti ricevuti per la sua Arte, ad esempio è stata selezionata e quindi invitata a partecipare alla prima Biennale della Creatività patrocinata dalla Regione Veneto e dal Comune di Verona, dove ha presentato opere di fotografia digitale rielaborata e testi poetici, esemplari di una raccolta l diffusa in rete. s
Particolare di Il Borgo tecnica digitale, anno 2014, 60x40 cm.
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Lorenzo Monegato presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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orenzo Monegato è un Artista autodidatta, non ha frequentato scuole o accademie d’arte per esprimere liberamente le sue idee artistiche. Il suo naturale talento per il disegno e la pittura risale dall’infanzia, con le prime opere con acrilico su cartoncino per poi passare all’olio su tela. L’artista si sofferma su un’impostazione artistica contemporanea: il cubo-futurismo è la corrente artistica che più si addice alle sue opere, e la Pop Art per la sua esplosione di colori vivi e caldi. Vanta la discendenza del noto scultore e pittore Giuseppe Monegato, attivo dopo la seconda guerra mondiale e da cui ha ereditato la singolare forza espressiva. Lorenzo Monegato debutta nel 2013 con la Biennale di Chianciano Terme, con una menzione nel quotidiano New York Times, iniziando un percorso in l continua crescita evolutiva. s Particolare di Solitudine olio su tela, anno 2017, 60x80 cm.
Alberto Magrin presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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opo aver vinto una borsa di studio con lo scultore Arnaldo Pomodoro all’Università di Urbino, intraprende una breve esperienza teatrale. Riceve diversi riconoscimenti per il suo operato e partecipa alla fondazione dell’Organizzazione Internazionale d’Arte Digitale Onda. Sue opere sono attualmente presenti nelle collezioni permanenti del British Museum di Londra e del MOCA di Los Angeles, allo Stiftung Museum Kunst Palast di Dusseldorf, allo Spazio Oberdan a Milano, allo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, al Musèe desBeaux Arts di Lione, alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, al CAM Casoria Contemporary Art Museum e allo State Hermitage Museum di San Pietroburgo. Utilizza qualsiasi linguaggio artistico l sperimentando nuove tecniche. s
Particolare di Sacro cuore fotografia digitale su light-box led, anno 2005, 50x70 cm.
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Rita Sacco
presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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alentuosa artista di Foggia, Rita Sacco esprime la sua Arte attraverso creazioni di Arte Digitale. L’Artista racconta così il suo modo di fare Arte: “Il mio lavoro è cercare grandi dimensioni, attraverso dei piccoli file realizzati al computer, tutto diventa un moltiplicarsi infinito o finito. La mia è una ricerca rivolta ad una geometria modificabile l e in movimento.” s
Ombre che si toccano.29 stampa, anno 2015, 30x30 cm.
Sonia Viccaro
presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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opo il diploma di maturità artistica, si stabilisce per qualche anno a Londra, dove studia design, fotografia e inizia un tirocinio di restauratrice di dipinti antichi. Torna poi a Roma, dove si dedica alla pittura ed alla scultura. Partecipa con successo a numerose esposizioni collettive in Italia e all’estero (Roma, Savona, Napoli, nello stato dell’Indiana in USA, a Buenos Aires in Argentina). Ha esposto in diverse mostre personali, presso le gallerie Massenzio Arte, La fabbrica delle Armonie, Studio Mic, Arte e pensieri a Roma e a Spoleto all’Halbornoz Palace Hotel. Possiamo trovare le sue opere d’Arte in diverse collezioni pubbliche e private, inoltre due suoi dipinti sono stati dati in prestito per le scene del film “L’orizzonte degli l eventi” di Daniele Vicari. s
Particolare di Cast away - dittico acrilico, foglia d’oro e foglia d’argento su tela, anno 2017, 40x40(x2) cm.
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Pupi Perati
presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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redita l’amore per il disegno dalla zia, assecondato e coltivato dai genitori, che non le fanno mai mancare ottimi insegnanti e incoraggiamento. Dopo la laurea in Lettere ad indirizzo artistico, conseguita con lode presso l’Università di Pavia, apprende l’arte della ceramica nella bottega del Maestro Renato Maddalena di Certosa. Dal 1984 lavora in un suo studio-laboratorio con vetrina, nel centro storico di Pavia, dove si dedica alla pittura, alla ceramica ed alla fusione del vetro, portando avanti una ricerca personale soprattutto nell’uso delle teniche “a fuoco”. Le sue opere esprimono amore intenso per la natura, vissuta attraverso il colore e la luce della propria spiritualità: oggetti d’arte preziosi anche per l’uso di materiali come l’oro, applicato a fuoco su vetri da fusione pregiati, insieme a smalti, mica, ossidi colorati. Il raffinato alternarsi di effetti di rilievo e profondità, ottenuto con una sapiente cottura, esalta la capacità evocativa della materia vitrea, suggerendo immagini ricche di magia e di mistero: luoghi dell’ anima che alludono ad un mondo sognato, che si trova al di là, dove ritroviamo cose e incontriamo persone care al nostro cuore. Da molti anni espone in diverse città italiane e le sue opere sono in collezioni pubbliche e l private sia in Italia che all’estero. s
Sopra e sotto, particolari di Vetrostorie vetro da fusione, ossidi, smalti e foglia oro
Vetrostorie vetro, ossidi, smalti e foglia oro, 46x46 cm.
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Rita Astolfi
presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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aureata in scenografia presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, entra a far parte del Teatro alla Scala di Milano, dove realizza numerose scenografie collaborando con i più illustri scenografi come: Gae Aulenti, Luciano Damiani, Pierluigi Pizzi, Luca Ronconi, Franco Zeffirelli e molti altri. In seguito consegue l’attestato di Trompe l’Oeil presso la scuola Cova di Milano e partecipa a diverse mostre con crescente successo. Riconosciuta ufficialmente come artista di Trompe l’Oeil esegue lavori pittorici in resina sia presso privati che per luoghi pubblici. La Astolfi si rivela molto attenta al particolare e incline ad utilizzare nuove tecniche pittoriche sempre più all’avanguardia. Le sue tematiche rappresentano una realtà che mira a trasmettere profonde emozioni attraverso un’armoniosa l creatività. s Verità nascoste acrilico e resina su tela, anno 2016, 60x60 cm.
Marisa Ierardi
presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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nna Laura Raffa, alias Diane Bonjour,nasce a Pavia nei primi anni cinquanta. Dopo essersi dedicata per oltre un ventennio all’azienda di famiglia, solo di recente ha potuto riprendere in mano la propria passione per l’Arte e coltivare ed esprimere a tempo pieno e in totale libertà la propria creatività, partecipando anche a diverse mostre e manifestazioni artistiche. Tanti i riconoscimenti ricevuti per la sua Arte, ad esempio è stata selezionata e quindi invitata a partecipare alla prima Biennale della Creatività patrocinata dalla Regione Veneto e dal Comune di Verona, dove ha presentato opere di fotografia digitale rielaborata e testi poetici, esemplari di una raccolta l diffusa in rete. s
Particolare di Incantevole tecnica mista, anno 2017, 50x50 cm.
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Giuliana Bellini presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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el 1975 si diploma come ceramista primo e secondo fuoco, ma continua a studiare e a frequentare il liceo prima e l’Accedemia di Brera poi, in cui si diplomerà sia in pittura che in grafica. La sua creatività è stimolata dalle forme biologiche: le rappresenta con il mezzo della pittura “contaminato” da diversi materiali, creando forme tagliate e cucite, forme di cellule trasparenti che chiama bios. Attualmente continua ad indagare sul tema della vita, si focalizza sulle forme di vita post umana, immagina una possibile vita dopo che l’umanità si è estinta a causa dello sfruttamento delle risorse, seguendo solo la legge del profitto. Inventa un mondo vegetale con alberi, fiori, forme di vita animale. Nel 2015 pubblica il suo libro Ipotesi attorl no al senso di estinzione, edizioni Da Albatros. s
Particolare di Forme di vita PET, alluminio, ferro, erba sintetica, anno 2017, 100x60 cm.
Ada Sorrentino presentata da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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ocente di materie artistiche nel settore educativo, formativo e didattico, Ada Sorrentino propone un’arte in continua ricerca attraverso esperienze con forme, colori e materia. Spazia dalla grafica alla pittura, dallo sbalzo al cesello, plasma e modella la materia. Preziosità di forme e colori sono le sue opere, le sue ricerche artistiche sono la sintesi dei suoi valori pittorici e delle sue creazioni nel settore dei gioielli. La Sorrentino cerca di trasformare la sua pittura da testimonianza soggettiva in valore oggettivo e duraturo di conoscenza. Nel tutto comunica la sua essenza, il mondo interiore ed esteriore con aromaticità metalliche e coloristiche. La sperimentazione di tecniche grafiche pratiche e pittoriche sono il risultato del suo l operato. s
Particolare di Squarcio del vissuto tecnica mista su tela, anno 2013, 50x70 cm.
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Domenico Savoldelli presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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omenico Savoldelli, Artista milanese, realizza opere artistiche a foglia d’oro e argento di vari soggetti, ritratti, animali, paesaggi e scene di vita in generale. Particolarità che rende assolutamente uniche le sue opere è il modo in cui ottiene le variazioni di colore con il quale “dipingere” il suo soggetto: il colore è ottenuto quasi esclusivamente con l’applicazione di foglia d’oro e argento e con il disegno risaltato a inchiostro di china. Naturalmente è la conoscenza pluridecennale di questi materiali pregiati che perl mette di ottenere ricche variazioni di colori. s
Elefanti foglia oro e argento su masonite, anno 2015, 65x54 cm.
Jani Jan J
presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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ato a Salisburgo, vive e lavora a Vienna. Nel suo lavoro di scultore, pittore e terapeuta, oltre che di regista multimediale, Jani Jan J. è continuamente occupato con i colori, le forme e la fusione di materiali diversi. Nella sua produzione artistica ha espresso le sue preoccupazioni per comunicarle a chiunque si avvicinasse alle sue opere. Usa diversi materiali (carta, ferro, pietra, vetro, tecnologia di miscelazione del colore) e li integra nelle sue forme, quadri e sculture. Nel corso della sua carriera artistica ha svolto numerosi viaggi e le impressioni che sono sorte con l’incontro di tante persone e le loro diverse culture, si riversano tutte l sulle sue creazioni. s
Particolare di The deeper you go tecnica mista su legno, anno 2015, 124x87cm.
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Matteo Magi
presentato da BIANCOSCURO a PaviArt 2017
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rtista autodidatta, la passione per il disegno ha accompagnato la sua vita d’artista sin dai primi anni, l’ha sostenuto nell’intraprendere il suo cammino artistico. La sua fantasia vulcanica lo portaa provare svariate tecniche e materiali per poter realizzare quello che la sua mente “progetta”. Vuole raccontare con onestà ciò che prende vita nella sua mente, come in un ininterrotto sogno a occhi aperti. È questa la prima cosa che colpisce delle opere di Magi, la loro realtà informale, che porta a interrogarsi su che cosa l’abbia ispirato. I Cementi sono solamente gli ultimi dei sui lavori in ordine di tempo, dove l’estroflessione e l’introflessione della tela raggiungono un livello diverso, sono qualcosa di nuovo, opere che celano un grande lavoro di studio sulle strutture e i materiali utilizzati l per la loro realizzazione. s Cemento rosso tecnica mista su tela, 70x70 cm.
Giuseppe Tabacco
Sognando - tecnica digitale e smalto, anno anno 2017, 100x90 cm. Sognandoinintreno treno - tecnica digitale e smalto, 2017, 100x90 cm.
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ALBERTO MAGRIN
alberto@magrin.it www.magrin.it
'DUIZEND BOMMEN EN GRANATEN' 12 marzo - 28 maggio, 2017 KUNSTHAL 45 Den Helder (Olanda) _________________________ 'YOU NO SPEAK AMERICANO ORIGINAL' #integrazione #discriminazione #razzismo a cura di Antonio Manfredi Opening: 14 aprile 2017, h:19.00 CAM Museum of Contemporary Art - Casoria Martire di se stesso fotografia, 2000, 70x100 cm.
Mauro Capitani
Arrivo di Stendhal a Rocca Calascio olio su tela, anno 2017, 70x100 cm.
Luoghi leggendari di Stendhal olio su tela, anno 2017, 60x80 cm.
maurocapitani@alice.it
www.maurocapitani.it
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Rosella Quintini Lo spazio emozionale precedente al racconto pittorico
Casa con giardino Collezione “Pensiero geometrico - ritorno a casa� acrilico, 2009, 60x80 cm.
INFO rquintini@tiscali.it www.rosellaquintini.it
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Art Fair
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Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali BIANCOSCURO
Italia
RIVISTA d’ARTE
Europe
MILANO PAVIA MiArt PaviArt Versione completa in edizione cartacea su http://artshop.biancoscuro.it 31 marzo - 2 aprile 2017 o PDF 8-9 aprile 2017 5 MOSTRA-MERCATO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Per Info: artshop@biancoscuro.com BERGAMO www.miart.it www.paviart.it AMSTERDAM (NL) Bergamo Arte Fiera Affordable Art Fair 25-27novembre 2017 november 2-5, 2017 www.bergamoartefiera.it www.affordableartfair.com Pavia Art Talent PAVIA BOLOGNA Affordable Art Fair 2-3 dicembre 2017 BARCELONA (E) Arte Fiera febbraio 2018 www.deaservizi.it Loop Fair Aprile 2-5 febbraio 2018 www.affordableartfair.com may 25-27, 2017 2017 www.paviart.it www.artefiera.it PIACENZA www.loop-barcelona.com StepArtFair ArtePiacenza 17-19 novembre 2017 gennaio 2018 BASEL (CH) www.stepartfair.com www.artepiacenza.it ART Basel june 15-18, 2017 MONTICHIARI (BS) RIMINI www.artbasel.com Expo Arte RiminiArte CREMONA 23-24 settembre 2017 28 aprile -1 maggio 2017 Arte Cremona www.deaservizi.it www.riminiarte.it marzo 2017 www.artecremona.it PADOVA TORINO Arte Padova Artissima Rhy Art Fair Basel FORLI’ 10-13 novembre 2017 2-5 novembre 2017 june 15 - 18, 2017 Vernice ArtFair www.artepadova.com www.artissima.it www.rhy-art.com 16-18 marzo 2018 www.verniceartfair.it VENEZIA PRESS RELEASE BASEL | FEBRUARY | 6 | 2014 La Biennale di Venezia 13 maggio 26 novembre 2017 www.labiennale.org Premier line-up of galleries at Art Arte Forlì Contemporanea BERLIN (D) 3-6 novembre 2017 Art Berlin BaselContemporary today announced detail place June 19 to2017 June 22, 2014. Th www.fieracontemporanea.it PARMA september 13-17, present works ranging ArtParma artberlincontemporary.comfrom the M most contemporary artists of toda GENOVA 30 set. e 1-6-7-8 ott. 2017 will present a geographically dive Arte Genova www.artparmafair.it year Statements, Art Basel's secto febbraio 2018 alongside the Galleries sector, giv www.artegenova.org placement within the show. VERONA BRUXELLES (B) With Statements being located in Ha ArtVerona Art Brussels renowned 13-16 ottobre 2017 april 21-23,Basel 2017 architects Herzog & Arte Moderna e Contemporanea for the Magazines sector and the au www.artverona.it www.artbrussels.com CON IL PATROCINIO DI
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NEW YORK (USA) ArtExpo NewYork april 21-24, 2017 www.artexponewyork.com
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MARBELLA (E) Art Marbella july 28-august 2, 2017 Per Info: artshop@biancoscuro.com www.marbellafair.com CHICAGO (USA) Expo Chicago MONTE-CARLO (MC) september 13-17, 2017 Art Monte-Carlo www.expochicago.com april 29-30, 2017 www.artmontecarlo.ch DUBAI (UAE) Art Dubai Art Monaco march 2018 september 21-24 , 2017 www.artdubai.ae www.artemonaco.com
GENEVE (CH) Art Genève february 1-4, 2018 www.artgeneve.ch
MONTREUX (CH) Montreux Art Gallery november 8-12, 2017 www.mag-swiss.com
november, 2017
CHESTER (ENG) Chester Arts Fair november 17-19, 2017 www.chesterartsfair.co.uk
KARLSRUHE (D) Art Karlsruhe february 22-25, 2017 www.art-karlsruhe.de INNSBRUCK (A) Art Innsbruck january 19-22, 2018 www.art-innsbruck.at
la fiera internazionale d’arte contemporanea international fair for contemporary art
ISTANBUL (TR) 20-23 feb 2014 CI contemporary istanbul november 13-17, 2017 contemporaryistanbul.com edizione 18 | 18th edition
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Affordable Art Fair may 19-21, 2017 www.affordableartfair.com
London Art Fair january 17-21, 2018 www.londonartfair.co.uk
MEXICO CITY (MEX) Zona MACO february 2018 www.zonamaco.com
ZURICH (CH) Art International Zurich september 22-24, 2017 www.art-zurich.com
MADRID (E) Art Madrid february 2018 www.art-madrid.com
SINGAPORE (SGP) Affordable Art Fair april 7-9, 2017 www.affordableartfair.com TOKYO (J) Art Fair Tokyo may 16-19, 2017 artfairtokyo.com
TORONTO (CDN) Art Toronto october 27-30, 2017 www.arttoronto.ca
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LONDON (ENG) Frieze London october 5-8, 2017 www.frieze.com
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PARIS (F) Fiac october 19-22, 2017 www.fiac.com
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NEW DELHI (IND) february 8-11, 2018 www.indiaartfair.in 17 – 19 OCT 2014 87
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Kvision Cult Making Woodstock - Part II
"Midnight lightning", smalto e vinili su tela. Opera di “Musica per gli occhi”.
Sul precedente numero di BIANCOSCURO la prima parte di "Making Woodstock", da leggere per completare quest’articolo.
Si diceva che, negli anni ‘60, una famiglia americana avesse in media due figli: uno in Vietnam, l’altro a Woodstock
C’
era una volta, a pochi chilometri distanti dalla Contea di Orange, un certo Elliot Tiber. Malgrado i suoi 30 anni e passa Elliot viveva ancora con i suoi genitori, due ebrei russi che tanti anni prima erano arrivati in America con grandissime difficoltà. La famiglia Tiber era proprietaria di un Motel che stava praticamente andando alla deriva. La madre di Elliot, donna autoritaria e per niente tenera, affliggeva il figlio con la sua ingombrante presenza e questo rendeva Elliot molto reticente circa la rivelazione della propria omosessualità. Aveva un sogno il nostro Elliot: quello di vivere in California. Ma in quel momento di difficoltà economica si mostrava parecchio riluttante a lasciare la famiglia. Elliot era presidente della camera di commercio di Bethel, paese situato nella Conte di Sullivan. E detto così poteva sem-
brare un grande onore. In realtà la camera di commercio era composta da poco più di una decina di esercenti che si riuniva periodicamente per discutere i problemi legati all’economia del villaggio. Ogni anno Elliot chiedeva il permesso di organizzare un concerto estivo per la comunità. Si trattava di una specie di picnic sull’erba che prevedeva l’accompagnamento di un’orchestra locale invitata all’intrattenimento dei suoi ospiti. Anche quell’anno, l’autorizzazione gli era stata accordata. Un pomeriggio, assorto com’era fra frustrazioni varie, il ragazzo lesse per caso sul giornale la notizia della revoca del Festival di Woodstock. Ordunque la “rivelazione” si manifestò come un lampo perché quello stesso tipo di licenza negata a Lang & Company, lui ce l’aveva. Elliot prese il telefono e chiese di essere messo in contatto con la Woodstock Ventures nella persona di Michael Lang. E dall’altro capo del telefono, Michael
Ascolta su YouTube “Midnight lightning” Jimi Hendrix - 1969 Brano che ha ispirato l’artista per realizzare l’opera.
Lang rispose. “No provare! Fare o non fare, non c’è provare!” maestro Yoda, Star Wars La Woodstock Ventures accorse immediatamente a visionare il terreno intorno al Motel “El Monaco”, ma lo trovò “amaramente” inadatto. Elliot però non demorse e li presentò a Max Yasgur, un “signore”, un fattore, un amico solito ad incoraggiare sempre le sue iniziative locali. Max Yasgur, allevatore, disponeva di un terreno molto vasto adibito alla coltivazione di erba medica. Stiamo parlando di 600 acri (2,4 km²) disposti su una meravigliosa collina situata vicino a un grande lago. Lo staff della Woodstock Ventures lo trovò perfetto e Michael Lang classificò l’episodio come “un segno”. Successe il 16 luglio, esattamente il giorno dopo il diniego della Contea di Orange. Il buon Max affittò il terreno per 75.000
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dollari e il Motel dei genitori di Elliot divenne il centro nevralgico dell’evento con tanto di biglietteria annessa. Trecento persone dello Staff si precipitarono sul posto e iniziarono a chiedere tutte le autorizzazioni del caso: si trattava esattamente di costruire una città da zero. La creazione del palcoscenico fu la prima cosa che considerarono. Contemporaneamente gli ingegneri si occuparono di produrre, nell’immediato, i nuovi progetti relativi alla posa delle linee telefoniche che ricoprirono una distanza di circa otto miglia. Per potenziare il sistema idrico furono scavati dei pozzi con relativo sistema di filtrazione e collocati migliaia di metri di tubi. Poi, furono spianati i campi e costruite strade. Infine, vennero creati i servizi sanitari e una zona adibita allo smaltimento dei rifiuti. In pratica, considerando che questo tipo di lavoro richiese per il sito di Orange quattro mesi di preparazione, i “ragazzi” realizzarono una vera e propria “città” in tempi da record: lo staff lavorò letteralmente giorno e notte. L’ingegnere che s’occupò del suono fu Bill Hanley e illustrò la situazione in questo modo: “Avevo costruito sulle colline delle strutture speciali per gli altoparlanti. Avevo
pari a 585.208. Bethel nel 2010 ne contava 4.255). La Woodstock Ventures non aspettò il tempo necessario all’ottenimento di tutti i permessi opportuni alla realizzazione delle infrastrutture e per Michael Lang fu emesso un mandato di cattura. Per evitare l’arresto, Michael Lang entrò a far parte della Hog Farm, un collettivo composto da hippies che raggiunse lo Staff in qualità di forza lavoro. Contemporaneamente il pubblico di Woodstock ricevette la notizia (falsa) circa la gratuità dell’evento e come fu prevedibile, in massa, migliaia di ragazzi marciarono da tutto il Paese. Le autostrade che collegano l’America allo Stato di New York furono prese d’assalto. Il traffico congestionò per giorni e tutti i posti di blocco istituiti dalle autorità si rivelarono inutili. Arrivarono in mucchio e arrivarono insieme: migliaia di migliaia di giovani a bordo di automobili, furgoncini e motociclette. Presto, lungo la strada che portava a Bethel, non ci fu più neanche la possibilità di proseguire e tutti i mezzi di trasporto furono abbandonati, o meglio piantati, nella carreggiata. La carreggiata stessa si trasformò in parcheggio. Da quel momento chi desiderò raggiungere la collina di Max dovette usare le proprie
Max Yasgur, proprietario del terreno, parlò con stupore di come mezzo milione di persone, in una situazione che avrebbe permesso risse e saccheggi, avessero creato realmente una comunità motivata dagli ideali di pace e amore. "Se ci ispirassimo a loro" - disse - "potremmo superare quelle avversità che sono i problemi attuali dell'America, nella speranza di un futuro più luminoso e pacifico...". sedici gruppi di altoparlanti su una piattaforma quadrata, che saliva sulla collina su torri di settanta piedi (21 metri). Dietro il palco erano stati installati tre trasformatori che fornivano 2.000 ampere di corrente per alimentare l’apparato di amplificazione. Il tutto era stato settato per poter accogliere da 150.000 a 200.000 ascoltatori. Nel frattempo tutte le stanze del Motel “El Monaco” divennero sold-out in pochissimi giorni. L’organizzazione stimò circa duecentomila spettatori su una base di centomila biglietti già venduti in prevendita. Nessuno, nemmeno la Woodstock Ventures ne la cittadina di Bethel, poté mai immaginarsi quello che invece sarebbe successo. Arrivarono mezzo milione di persone. (n.d.r.: tanto per capirci, la città di Bologna conta ad oggi un numero di abitanti
gambe. Quando arrivarono in prossimità della “zona palco” i ragazzi sfondarono le recinzioni: a questo punto il concerto divenne gratuito davvero con tanto di annuncio ufficiale dal palco. La stragrande maggioranza degli artisti attesi dovette arrivare in elicottero. Altri invece non riuscirono neanche raggiungere il palco. Venerdì 15 agosto Richie Evans aprì il concerto. All’alba del 4° giorno, lunedì 19 agosto, Jimy Hendrix lo chiuse. (Dedicherò più avanti un capitolo speciale all’esibizione di Hendrix. Perché l’esibizione di Hendrix merita un posto d’onore in tutta questa storia). Dopo un evento dalla simile portata le vite dei protagonisti di questa storia non sarebbero più state le stesse. Nina Baudelaire
“White Rabbit”, smalto e vinili su tela. Opera di “Musica per gli occhi”. Ascolta su YouTube “White Rabbit” (Live at Woodstock) Jefferson Airplane - 1969 Brano che ha ispirato l’artista per realizzare l’opera. Le due opere in queste pagine sono di Mattia Consonni alias “Musica per gli occhi”. La passione per la musica lo ha portato, sin da ragazzo, a collezionare vinili e cd. Da qui, la voglia di dare una nuova vita a quei vinili ormai destinati alla discarica; un segno d’amore nato dal desiderio di salvare un patrimonio culturale che per tante generazioni è stato ed è tuttora un’icona. “Musica per gli occhi” trae ispirazione dai brani per realizzare le opere, modellando principalmente vinili, come materia pura e duttile, “Musica per gli occhi” propone uno stile inedito, in cui gli oggetti in disuso, riciclati ed elaborati acquisiscono una sorta di immortalità. Il Motel “El Monaco” (Bethel NY)
Di Kvision Cult ne esiste solo uno. Questo: www.kvisioncult.com Guida alle Arti Stilata originariamente nel 1923 dal poeta italiano Ricciotto Canudo, fu ampliata con le ultime due voci (Ottava e Nona Arte) dal critico francese Claude Beylie nel 1964: Prima Arte: Architettura Seconda Arte: Pittura Terza Arte: Scultura Quarta Arte: Musica Quinta Arte: Poesia Sesta Arte: Danza Settima Arte: Cinematografia Ottava Arte: Radio-Televisione Nona Arte: Fumetto Decima Arte: La Fotografia
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rte”, la sua importanza è primaria, sin dalla sua nascita ha segnato il cammino dell’evoluzione del pensiero umano, arrivando a creare ciò che siamo ora; bisogna però andare alle sue radici per comprendere la nostra realtà di oggi. La sua storia affonda nella preistoria, partendo dalle pitture e dai graffiti rupestri, i primi segni del nostro attuale linguaggio e della nostra espressività artistica, ma anche nei grandi monumenti architettonici del Neolitico, che hanno dato vita hai grandi Templi e Piramidi dell’Eneolitico, dunque base culturale per tutta la Storia e discipline scientifiche recenti.
© Photo Adele Arati
Un monumento unico, nella Sardegna Nord-occidentale
Monte d’Akkoddi
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Il Monte d’Akkoddi, questo altare preistorico, si trova nella Nurra, nel comune di Sassari, in direzione di Porto Torres, le coordinate per raggiungerlo sono facilmente rintracciabile in internet. Scoperto dal Prof. Ercole Contu nel 1952, su volere dell’allora ministro dell’istruzione e futuro quarto presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni, la prima campagna di scavi durò dal 1952 al 1958, la seconda andò dal 1979 al 1989, oggi è un sito visitabile con un piccolo pagamento. Questo monumento è una via di mezzo tra una piramide egiziana, una ziqqurath mesopotamica e gli altari amerindi, per meglio dire, è più antico di quelle Egizie di qualche centinaio di anni, dello stesso periodo dei primi altari mesopotamici dell’epoca di Ubaid e antenata delle piramidi altare Maya. Per meglio spiegare l’unicità mondiale di questo monumento preistorico bisogna dire che è costruito con blocchi di calcare e con strati di riempimento di terra, pietre e di un battuto di © Photo Adele Arati
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marna calcarea locale, dunque con pietra, come le piramidi egiziane e Maya, a differenza del mattone crudo e cotto di quelle mesopotamiche, anche se ne conserva la forma a gradoni. Era utilizzato come santuario, proprio come quelle mesopotamiche e Maya, ma anche come luogo per deporre i morti, per la sua vicinanza allo stile egiziano. In sintesi, racchiude tutte le tipologie e, forse, ne è l’antenata. La sua costruzione è oggi attribuita alle genti della cultura di Ozieri, che lo edificarono con funzione di centro religioso. Inglobate nella struttura troviamo anche tombe ipogeiche, lastre di pietra per sacrifici a dolmen, un menhir alto 4,40 m e pesante 5,7 tonnellate, pietre sferoidali di cui una con una circonferenza di 4,85m; infine due steli, una con spirali identica a quelle del megalitismo mediterraneo (in particolare a Malta) e l’altra molto singolare, in granito rosso a croce secca, della Dea Madre (per gli appassionati di misteri, assomiglia ad un © Photo Adele Arati
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ed i futuri romanzi artistici fanta ma scientifici.
arteadelearati.blogspot.com
Per maggiori informazioni seguite il Blog:
Adele Arati
extraterrestre). L’attuale misura visibile del tempio, con base trapezoidale, ha lati con una media di 33 metri ed una altezza di 5,40 metri (si presume fosse di circa 8 m all’origine), con una rampa a gradini di 41,50 metri e larga 13,5 metri. Ci sarebbe da scrivere un libro in merito, ma vi lascio dicendo che tale edificio megalitico tronco piramidale, ingloba due monumenti a gradoni, uno più antico, di circa 5.500 anni (considerando anche gli attuali) definito “Altare Rosso”, perché intonacato di rosso (può ricordare il “tempio Rosso de Rosaria - Maya”, ma è molto più antico di questo), e l’altro di 4.800 anni, che andava a inglobare, seppellendo, il primo.
© Photo Adele Arati
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Gianni Depaoli Racconti dalle profondità marine
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epaoli lancia il sasso e non nasconde la mano, anzi. Con quella stessa mano recupera le pelli di platessa, calamari, le lische, gli scarti del pesce destinati alla spazzatura e restituisce loro la dignità di un messaggio forte immerso in una guaina estetica a tratti delicatamente raccapricciante. Ultima frontiera della storica trash art, quella che Depaoli ha ribattezzato “organic trash art”, coniugandola a un’abusata etichetta di food art con cui oggi si citano le più disparate invenzioni gastronomiche da televisione, sollecita l’attenzione nei confronti del materiale meno gestibile da parte di un artista, quello del rifiuto più “rifiutato” perchè organico e quindi esposto a un processo di immediata putrefazione. Depaoli, superando un ribrezzo d’obbligo, intrappola quei resti, con trattamenti chimici particolari, in trasparenti urne di metacrilato, e li trasforma - quasi echi metatemporali di fiabesca memoria che sfidano la caducità del tempo - in testimonianze che hanno la concretezza del reperto, in racconti che dalle profondità marine giungono sin sulla terraferma per incontrare gli stenti di pescatori non globalizzati. Estratto dal saggio del catalogo della mostra “Rossomare” a cura di Maria Flora Giubilei
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Sopra: Teuthoidea 9, anno 2014, 20x20 cm. In basso a destra: Intrecci, anno 2017, 25x25 cm. Sotto: Vite sottomarine, anno 2017, 25x25 cm.
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Abissi, anno 2017, 50x50 cm.
Les jardin des caresses, anno 2014, 70x70 cm.
“Dall’edibile che nutre il corpo, all’arte che nutre lo spirito”
Gianni Depaoli
INFO arte@giannidepaoli.it www.giannidepaoli.it
L’Artista Gianni Depaoli all’opera nel suo laboratorio
Ecosostenibilità e biodiversità, questi i principi su cui fonda il lavoro di Gianni Depaoli. Poliedrico Artista, lancia un messaggio forte utilizzando il variegato e multiforme mondo dell’arte per mettere in evidenza e far riflettere sul degrado ambientale, attraverso mostre sostenute da musei e da enti istituzionali, in cui il mare e i suoi abitanti diventano protagonisti veri e puri, a loro tornano la dignità e la vita. Ed ecco che l’Artista, mediante l’uso di elementi apparentemente destinati a decomporsi, ci mostra come l’Arte sia il suo alleato
strumento, per racchiuderli e cristallizzarli mostrando il loro innegabile fascino, proprio quello che Depaoli ridona loro in maniera decisamente forte e lirica. Da qui nasce la realizzazione di opere e istallazioni che raccolgono significati diversi e assumono identità collegabili a vari contesti, ma sempre riconducibili al rispetto del mare, restituendo anche allo scarto organico (ultimo anello della filiera produttiva) grande valore artistico e poetico. La ricerca e la sperimentazione si propongono di “nobilitare” lo scarto organico quale Medium per ricordare la parte edibile che ci ha nutrito. Un intervento che serve a bloccare e conservare le fantastiche caratteristiche che la natura ci regala: le venature, le escrescenze, gli strappi, i tagli, i colori. Doni della natura che cerca di conservare, esaltare, cristallizzare. E anche l’inchiostro organico, opportunamente trattato, diventa l’attore protagonista di una fantastica esplosione di “nuova vita”: non vengono utilizzati colori, le tinte e le sfumature nascono dal trattamento particolare che l’Artista adotta per far reagire i cromatofori (cellule presenti nel derma che contengono numerosi granuli di pigmento).Ecco a voi l’Organic Trash Art.
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Umberto Salmeri Vedere al di là delle cose
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Dopo aver vissuto le prime esperienze nell'ambito del noespressionismo e dell'informale, l’Artista si è orientato verso i Maestri del Due-Trecento, sviluppando un concetto pittorico personale di carattere neo-metafisico. Successivamente rivolge il suo interesse all'elaborazione informatica dei dati visivi, mixando tecniche digitali con tecniche tradizionali.
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mberto Salmeri crea un’arte figurativa che non è mai espressamente tale, poiché si pone come linea di confine anticonvenzionale che supera ciò che è noto e chiaro nei fenomeni reali per delucidare ciò che è nascosto e meno noto. “Vedere al di là delle cose” è il motto interpretativo di tutte le opere, nonché filo rosso di un’arte in cui la tecnica mista che ricorda l’arte psichedelica rende la produzione altamente contemporanea, di forte impatto e da interpretare con concentrazione. Come sopravvissuti da un sogno appaiono i protagonisti di Salmeri, introdotti in un iter artistico dai colori intensi e fervidi così gli oggetti quoditiani schiudono vie innovative, strade ulteriori, domande per molteplici risposte. Colta all’ignoto, l’arte di Salmeri può apparire il mezzo per avvicinare le cose distanti, forse poco sentite,
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INFO umbertosalmeri@virgilio.it www.umbertosalmeri.com
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sicuramente condivise in piccola parte; in realtà, la sua combinazione tra linguaggi parte dalla volontà di scoprire sempre l’origine della cose. L’arte digitale diviene per l’Artista stimolo per modernizzare le immagini, creando una ricerca in continua contaminazione. Anna Soricano
Sopra: Butterfly fluid tecnica digitale su pvc, 2008, 80x100 cm. In basso a detra: Crisi ed epilogo del mondo moderno tecnica digitale su tela, 2011, 140x100 cm. Sotto: Innagodaveda tecnica digitale su pvc, 2007, 80x100 cm.
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Massimo Soldi Giochi di colore, giochi di parole
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ggiungere, togliere o modificare spazi al bianco. Sottrarre al nero il predominio dello spazio infinito iniettandolo di luce. Un giorno, i colori e le forme iniziarono a comporre brecce nella realtà per trasformarla in sogno da trasferire con inchiostri su pagine bianche del divenire. L’impegno e la passione hanno generato macchie di sogni e di emozioni che si sono trasferite con inchiostri, A destra: Estemporaneo1.1 acrilico, anno 2017, 50x50 cm. Sotto: Il bambino che è in noi acrilico, anno 2016, 60x80 cm. In basso a destra: Estemporaneo1.2 acrilico, anno 2017, 50x70 cm.
colori acrilici, tecniche miste, moltissima spatola e poco pennello, su ogni supporto possibile o immaginabile, liberando tensioni provenienti dal profondo o avvolgenti e incombenti dall’esterno, alimentando quella che è diventata una necessità esistenziale. Massimo Soldi, racconta uno dei momenti più difficili nella realizzazione di un dipinto, quello finale, quello in cui ci si deve “staccare” dall’opera:“L’Artista, o come preferisco dire io “l’Artigiano”, decide quando
il quadro è terminato, e nel deciderlo fissa in modo perentorio la sua opera, sia essa imperfetta o definibile ineccepibile nella sua apparente ricerca di perfezione. Scegliere di lasciare imperfezioni, a volte molto evidenti, credo voglia sottolineare quella parte istintiva ed emozionale che diviene parte integrante dell’opera stessa, o meglio, del gioco emozionale dell’Artigiano che come un fanciullo ritiene concluso il suo meraviglioso gioco di segni sulla tela, quasi un inno all’incompiuto e al tentativo di porsi come creatore, creatore dell’Imperfetto.”. Concetto quella della “perfezione”, molto delicato e molto relativo. Massimo Soldi racconta il suo modo di pensare la creazione, le sfumature e le contaminazioni: “Mantenere integro il colore bianco o nero sulla linea di demarcazione fra l’uno e l’altro, quando il suo complementare si appoggia, è fare i conti con la contaminazione dell’uno o dell’altro, l’ultimo che viene usato è sempre il contaminatore che a sua volta viene contaminato, e ritoccando si potrebbe procedere all’infinito in questa azione e nel vano tentativo di avere un interspazio neutro infinitesimale, è l’incontro fra opposti , è il divenire della contaminazione.” Massimo Soldi, Artista comasco con una lunga carriera alle spalle, propone opere in acrilico, tecnica mista e inchiostri. Qualunque sia la tecnica usata, la sua cifra stilistica prevarica ogni materiale e si fa riconoscere. Rebecca Maniti
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Domenico Morabito Il perfetto equilibrio del surreale
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nevitabile soffermarsi su queste opere/creature pensando che si tratti semplicemente di surreali nudi femminili. Volendo collocarle in un quadro contemporaneo è facile definirle come “opere aperte”, che interagiscono con lo spettatore spingendo il suo sguardo oltre l'apparenza e captandone percezioni superiori, tra le quali il bisogno insito nella natura umana di dar voce al proprio ideale di bellezza che, per quanto legato ad un’accezione classica che colloca questa “apparente” figura femminile all'interno di una sezione aurea, ne trasmette anche una lettura in chiave unicamente contemporanea, astratta, in perfetto equilibrio tra forma, materia, colore, spazio; invenzione e memoria, rappresentazione simbolica dei pensieri e dei desideri dell’Artista. La complessità di ogni groviglio, di ogni nodo, cattura tensioni formalmente senza scopo, impeti e nostalgie laceranti, catene e legami spezzanti, contrasti e contraddizioni, caratteristiche tipicamente insite nella psiche femmi-
nile che sprigionano oltre ogni delimitato confine un’immensa forza ed energia mista a virilità propria, invece, della psiche maschile. Da qui, in contrapposizione a ciò che la Genesi descrive in relazione al mito della creazione, è di sicuro l'uomo che, in queste opere, viene plasmato dal corpo della donna e nn viceversa. Questa dualità dei sessi apparentemente contrapposta, si fonde e attraverso l'amore, genera una rinascita, una nuova forma, una fonte di vita, in un continuo divenire nel flusso di molteplici esistenze. La qualità della forma di queste opere è rafforzata dal colore bianco, mezzo di intercessione che ha un suo contenuto interiore. Il bianco come essenza del suono comunica un assoluto silenzio, un silenzio non muto, che racchiude positività e negatività, realizzazione estrema di totalità, fusione di tutti i colori e al tempo stesso incolore, simbolo di una muta vacuità piena di significato e pertanto sensibile ad ogni “violazione/violenza”. Rossel Ventana
ANAEL in Do (sopra due particolari)
Asia in Re (sopra due particolari)
tecnica mista,cotto,resine,smalti
Tecnica mista,cotto,resine,smalti
anno 2017, 50x27x25 cm.
anno 2017, 39x42x24 cm.
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Ivan Iliev La natura in dettaglio Barocco
“
INFO www.ivan-iliev.eu
L’amore dell’Artista per la pittura degli antichi maestri si manifesta anche con la sua tecnica e il suo uso dei dettagli. Osservandolo si arriva a pensare ai vecchi Maestri della natura morta di origine olandese.
U
na grande attenzione ai dettagli, l’amore per la natura e per la pittura del tardo Rinascimento e del Barocco: la pittura di Ivan Iliev è il risultato di tutto questo. Subito si nota la vividità della scena, fiori, frutti e ortaggi resi protagonisti dei suoi dipinti e quasi reali nella rappresentazione. La maestria nel gestire i dettagli dei singoli elementi, figlia di una lunga carriera nel campo della grafica Eden olio su compensato, 2011, 60x50 cm.
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”
Gerlinde Schrammel
e della illustrazione, sorprende, così come le scelte dei giusti colori, quelli veri e propri della Natura. Sicuramente la sua cifra stilistica dimostra le influenze del paese natio, la Bulgaria, che lui non dimentica nonostante sia lontano da quel mondo da tantissimo tempo. Ivan Iliev è attivo sulla scena artistica sian dagli anni degli studi alla Accademia delle Belle Arti di Sofia, negli anni ‘70, ha all’attivo numerose esposizioni e molti ricol noscimenti di merito. s
Dafne olio su compensato, 2015, 55x75 cm. English info
Ivan Iliev, was born 1951 in Burgas, on the Black Sea. He studied graphics, illustration and book design at the Academy of Arts in Sofia from 1970 until 1975. After his graduation he worked as a graphic artist and book designer in Bulgaria until 1990. He has lived since 1990 with his family as freelancing artist in Vienna. Numerous group and single exhibitions, among others: Palais Wittgenstei, Festsaal Tu Vienna, Bawag Fondation, Mödling›s Sala Terena, Wiener Neustadt’s Stadtmuseum, Gallery Prisma Vienna, Gallery Avatar Vienna, Silver Award Winner of the “ShowArtist”, Emerging Artist Discovery Prize Art Competition 2012, 3rd prize at the “2013 International Art Contest”, Australia, Affinità e Contrasti 4-San Dona di Piave (Venezia 2013), Paralax Art Fair at Chelsea Town Hall London 2013, Dreams Ca ‘Zanardi Venezia, Artistic Confessions Hamburg 2014, Winner Artist at Artprotagonist 2014 Treviso, Winner Artist at Artprotaonist 2015 Villa Contarini, Rassegna D’Arte Contemporanea, Galleria Imagini Spazio Arte Cremona 2015, Wrap World WebArt Prize, Cremona2015-Attestato di merito, La Natura non e morta, Chi Art Gallery Milano 2015, 6 x 6, Gallery All’Angolo Mendrisio Shwitzerland 2015, Art Expo April Rome Galleria Domus Romana 2016, Palatina, A Cura di Accorsi Arte, Coronari 111 Art Gallery Roma 2016, CCBA Milano Art Contest 2016.
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FLORA UN
AUTRE
M
L ANGAGE
DE
L A
PEINTURE
aestro dell'Arte contemporanea, creatrice del “LangageStyl-Cosmogéologique”, pittrice autodidatta: Flora è il nome che il talento di un artista, ha trasformato in firma. Pittrice di origine italiana, è cresciuta e lavora nella zona di Toulouse, in Francia. Le sue opere sono presenti sul mercato dell'arte dagli inizi degli anni ‘80. La sua carriera è in continua ascesa, ad oggi possiamo trovare le sue opere anche nelle collezioni permanenti di numerosi musei (nel Museo Raymond Lafage e nella Fondazione René Pous in Francia, nel Museo Juan Abello in Spagna). L’Artista, come un filo nella creazione contemporanea, affina la sua ricerca pittorica per imprimere sulla tela le sue riflessioni sul mondo, dalle origini della creazione. Ed ecco che gli strati erosi della materia creano le immagini del pensiero di Flora e danno vita a sogni di mondi poetici. Flavio Ennante
INFO www.flora-artiste-peintre.fr
Vagues Ecliptiques tecnica mista su tela, 80x80 cm. French info
M
aître Franco Italien de l’Art contemporain, créatrice du LangageStyl-Cosmogéologique, peintre autodidacte: FLORA, un prénom que le talent d’une artiste a transformé en signature. Peintre français, né en Italie vit et travaille en région toulousaine Haute Garonne France. Présente sur le marché de l’art depuis 1983 FLORA expose: en Europe- Etats Unis d’Amérique- Japon- Emirats ArabeUni- Canada- Russie. FLORA expose dans des galeries de renom tel que: Agora Gallery New-York. USA. Son Œuvre figure dans des collections : Musée Raymond LAFAGE .France, Musée Juan Abello, Espagne, Fondation René Pous, France. Son Oeuvre figure dans des collections privées en France, Canada, Espagne, Etats Unis d’Amérique. FLORA a choisi le matériau peinture: comme fil conducteur dans la création contemporaine, ses recherches prennent pour ancrage des réflexions sur le monde, Sa création Ses origines, et pour expression Un autre Langage de la Peinture. D’une figuration allégorique à la fois réaliste et abstraite la peinture de Flora évoque la question du temps et a pour théorie l’unité et ses multiples. Les effets optiques en strates, érosions, appliqués à la matière ont pour raison la mise en image des réflexions de l’artiste et donnent naissance à des univers oniriques, poétiques, cosmiques. Ils peuplent l’Oeuvre de Flora... Ces personnages, formes, symboles, qui émergent de la matière. Ils sont le révélateur de la Pensée la Poésie de l’Artiste qui, matérialisés sur la toile ce lisent à la manière des contes Poétiques.
Lunessance, tecnica mista su tela, 80x80 cm.
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Giacomo Frigo L’intensità non è solo nelle cromie
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nsegnante e Artista a tutto tondo, Giacomo Frigo esprime la sua creatività attraverso le più disparate forme d’Arte. Nella pittura, con la
tempera prima e con l’acrilico poi , ha affrontato un percorso di ricerca attraverso l’astrattismo geometrico, tendente ad esprimere concetti sintetici significativi riferiti alle problematiche esistenziali della società nella maggior parte delle opere. Questo senza perdere di vista il richiamo ricorrente all’uomo come protagonista significativo ed essenziale, spaziando in composizioni individualmente interpretabili nella loro rappresentazione, in parte facilmente identificabili ed in parte lasciate all’immaginazione influenzata dalla provocazione emozionale. Con lo stesso intento ha scritto testi poetici cercando di evidenziare i conflitti, ma anche gli esempi di umanità, uguaglianza e giustizia, cercando il significato l della vita e della morte. s
La maschera, i sensi e l'intelletto acrilico su tela, anno 2013, 50x60 cm.
INFO frigiaco@libero.it
Guikni La filosofia dell’Arte
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uillermina Rivera, in arte Guikni, nasce a Città del Messico; consegue il diploma presso l’Accademia d’Arte visuale di Puebla, dove inizia la sua carriera di pittrice nel 1989. Trasferitasi in Italia, decide di rimettersi in gioco con grande impegno, trasformando le tele in superfici vibranti, dinamiche, piene di vita e di calore. Per lei è l’inizio di una nuova ricerca, punto di partenza su cui lavorare per riuscire a dare sfogo a quello che vede, immagina, sogna, pensa e sente. Possiamo definirla non solo come concentrata nei suoi colori, nelle sue materializzazioni delle sue idee, ma come artista filosofa che tenta di svegliare nello spettatore la sensazione di condividere, sentire non solo le proprie emozioni, ma percepire quelle dell’artista. Attraverso i colori il sogno, si fonde con la realtà. Nina Prostsai Sosa Pistis - olio su tela, anno 2017, 80x100 cm.
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Rita Vitaloni Progetto “Il colore degli sfrattati”, una raccolta di opere che denunciano la realtà di Vita di una famiglia italiana. Tre generazioni colpite...
R
ita Vitaloni, diplomata negli anni ‘80, nonostante il lavoro in un Istituto di Credito, ha voluto continuare a coltivare la sua passione, intraprendendo gli studi che ha sempre desiderato fare, diplomandosi al Liceo Artistico “Arturo Martini” prima, e alla Accademia di Belle Arti di Cuneo poi, ottenendo il Diploma Accademico in Pittura ed ilDiploma Accademico di II livello specializzazione in Grafica con il massimo dei voti. La vita gioca spesso brutti scherzi, ed il destino dell’Artista si è dimostrato spesso cupo. L’Arte riesce però a darle la speranza di momenti leggeri. Così Rita Vitaloni descrive il suo progetto: “IL COLORE DEGLI SFRATTATI è una raccolta di opere che denunciano una realtà di Vita di una famiglia italiana. Una realtà lunga tre generazioni, che ha provocato la morte di mia madre nel 2006; nel 2008 hanno tolto la casa a mio figlio, allora un bambino di appena di 5 anni. Uno sfratto, senza avere ricevuto nulla delle immense spese fatte in quella casa ereditata da mia madre nel 1989 ,e completamente ristrutturata perché la mia discendenza potesse vivere in un modo adeguato ed avere una crescita normale. La casa ormai è stata tolta, ed io, come figlia erede, sono stata condannata a più di 73.000 euro di risarcimento per canoni mai percepiti, spese pro-
cessuali e interessi, che ogni giorno aumentano. Sono giunti a far pignorare la casa di mia madre e di mia zia per ottenere il loro tornaconto, a noi nessuna compensazione, nessun diritto. Ora non solo io, mio marito e mio figlio, ma anche la mia cara zia ultraottantenne, se non si riesce a trovare una soluzione, non avrà più un posto in cui stare. Questa situazione si é creata con la giustizia italiana che sta uccidendo, lentamente, tre generazioni, dal 1989. Queste sono opere di vera denuncia, ecco perché la creazione del progetto “Il colore degli sfrattati”, per dare una testimonianza di Vita reale tramite delle espressioni artistiche”. s
INVISIBILE NO ALL'INDIFFERENZA opera progetto “Il Colore degli Sfrattati” digital Art e tempera, 50x70 cm.
Opera del progetto di Rita Vitaloni per sensibilizzare e far meditare. Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito internet dell’artista www.ritavitaloni.it
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Risultati d’Asta
In collaborazione con Meeting Art, casa d’aste dal 1979 A
L
a prima Casa d’Aste italiana, la Meeting Art, la più seguita dai maggiori collezionisti ed estimatori d’Arte, pubblica anche su BIANCOSCURO Art Magazine alcuni dei risultati conseguiti. Meeting Art è una realtà professionale che lavora da più di Lotto n. Asta n.
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C
DD
trentacinque anni a servizio dell’Arte. La pubblicazione delle assegnazioni permette di comprendere meglio l’andamento reale del mercato, un indice chiaro che non permette fraintendimenti. Di seguito troverete la nostra selezione di aggiudicazioni delle aste del pel riodo dall’11 al 26 marzo. s
Descrizione
Stima €
Aggiudicazione
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823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E A CONTEMPORANEA
ALBERTO BIASI Padova 02/06/1937 Terzo principio “ogni oggetto ha una sua forma appropriata”, 1973 rilievo in PVC 26x18 cm, firma, titolo e anno al retro.
14.000 16.000
8.000
322
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E H CONTEMPORANEA
RENATO GUTTUSO Bagheria (PA) 02/01/1912 - Roma 17/01/1987 Nudo disteso, (1980), china e lumeggiature di acrilico su cartoncino 50x55 cm, firma in basso a destra, opera registrata presso gli Archivi Renato Guttuso.
4.000 5.000
2.600
54
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ARMAN Nizza 1928 - New York 22/10/2005 Senza titolo, 2001, trombone scomposto e acrilici su tela applicata su tavola 73x55x22 cm, firma sul bordo inferiore.
10.000 12.000
6.000
272
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ARTURO VERMI Bergamo 1928 - Paterno d’Adda (CO) 1988 Figure nello spazio tempo, 1975, olio su tela con foglia argento e inserto in legno 100,5x80,5 cm; firme e anno al retro.
14.000 16.000
8.000
291
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E P CONTEMPORANEA
BEN VAUTIER Napoli 1935 Personne n’est libre, 2005, acrilici su tela 54x73 cm, firma e anno al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista su foto.
8.000 9.000
4.000
258
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E D CONTEMPORANEA
BERNARD AUBERTIN Fontenay aux Roses 1934 - Reutlingen 31/08/2015 Dessin de feu circulaire, 1974, fiammiferi e combustioni su lastra di alluminio 90x90 cm, firma e anno su etichetta della Galleria Centro (BS) al retro.
10.000 12.000
5.000
191
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
BERNARDO SICILIANO Roma 1969 Naked City, 2010, olio su tela 110x80 cm, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista su foto.
14.000 16.000
9.000
193
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
BRUNO CASSINARI Piacenza 28/10/1912 - Milano 26/03/1992 Atelier, 1970, olio su tela 80x90 cm, firma e anno in basso a destra, titolo, firma, anno ed etichetta della Galleria Annunciata (MI) al retro.
8.000 9.000
9.600
200
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E L CONTEMPORANEA
CARLO CARRA’ Quargnento (AL) 11/02/1881 - Milano 13/04/1966 Marina di Carrara, 1939, olio su cartone telato 40x50 cm, firma e anno in basso a sinistra, registrata nell’Archivio delle opere di Carlo Carrà.
27.000 30.000
32.000
332
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
CARLO MATTIOLI Modena 08/05/1911 - Parma 12/07/1994 Paesaggio verde, 1979, olio su tela 45x40 cm, firma in basso a destra, titolo, firma, anno e timbro della Galleria d’Arte Guerrieri (LU) al retro.
9.000 10.000
5.000
237
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E G CONTEMPORANEA
EMILIO ISGRO’ Barcellona Pozzo Di Gotto (ME) 06/10/1937 Vedo Copenhagen, 2003, tecnica mista su carta 75,5x56 cm, firma e anno in basso a destra, titolo, tecnica, numero di archivio.
10.000 12.000
6.500
192
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ENNIO MORLOTTI Lecco 21/09/1910 - Milano 15/12/1992 Paesaggio, 1978, olio su tela 50x70 cm, firma in basso a destra, dichiarazione d’autenticità dell’artista su foto datata 20-4-81.
18.000 20.000
10.000
358
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E I CONTEMPORANEA
FRANCO ANGELI Roma 14/05/1935 - Roma 12/11/1988 Souvenir, (metà anni’70), tecnica mista su tela 80x60 cm, firma e titolo al retro, opera registrata presso l’Archivio Franco Angeli (Roma).
5.000 6.000
4.900
265
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
FRANCO ANGELI Roma 14/05/1935 - Roma 12/11/1988 Un po’ classico, 1958, olio e tecnica mista su tela 70x100 cm, titolo, firma e anno al retro, opera registrata presso l’Archivio Franco Angeli (Roma).
24.000 25.000
15.000
99
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
FRANK STELLA Malden (USA) 12/05/1936 Senza titolo, 1981, pastelli ad olio su carta 100,3x114,3 cm, firma e anno in basso a destra, etichetta della Christie’s al retro.
60.000 70.000
30.000
400
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
SALVO Leonforte (EN) 22/05/1947 - Torino 12/09/2015 Senza titolo, 1991, olio su tela 100x80 cm, firma e anno al retro.
27.000 30.000
15.000
354
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GIANFRANCO BARUCHELLO Livorno 29/08/1924 Senza titolo, 1980, olio e tecnica mista su tela 30x19,5 cm, firma sulla destra, dichiarazione di legittima provenienza a firma Danilo Montanari al retro.
4.000
6.800
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biancoscuro
Lotto n. Asta n.
Descrizione
Stima €
50
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
VALENTINO VAGO Barlassina (MI) 16/12/1931 VE.88 (Annunciazione), 1993, olio su tela 200x150 cm, firma al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista su foto.
10.000 12.000
248
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA M
GIORGIO GRIFFA Torino 29/03/1936 Orizzontale, 1974, acrilico su tela 98x94 cm, firma, anno e numero di archivio al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista.
21.000 24.000
23.000
47
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
HARTMUT BOHM Kassel 19/04/1938 Quadratrelief 48, 1966/69, rilievi in plexiglass bianco 86x86x2,5 cm, firma su cartiglio con descrizione dell’opera al retro.
9.000 10.000
12.000
249
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
HORACIO GARCIA ROSSI Buenos Aires (Argentina) 1929 - Parigi 05/09/2012 Couleur lumiére en cage, 2003, acrilici su tela 100x100 cm, firma, titolo, anno e località (Paris) al retro.
9.000 10.000
7.500
69
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
JACQUES VILLEGLÉ Quimper (Francia) 1926 Rue Brantome, 1974, décollage su tela 64,2x27 cm, firma in basso a destra, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista su certificato allegato.
14.000 16.000
8.000
299
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA N
JOEL STEIN Boulogne-sur-Mer (Francia) 25/05/1926 - 2012 La prisonnière, 1967, acrilici su tavola in romboidale 84,5x84,5 cm, (lato 60 cm), firma, titolo, anno e timbro della Galleria Valmore Studio d’Arte (VI) al retro.
18.000 20.000
13.000
271
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E F CONTEMPORANEA
TANCREDI Feltre (BL) 25/09/1927 - Roma 27/09/1964 Senza titolo, 1953, tecnica mista su carta intelata 70x100 cm, firma in basso a destra, etichetta della Galleria Cinquetti (Sona-VR) al retro.
14.000 16.000
16.500
359
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
LUCA PIGNATELLI Milano 22/06/1962 Lucky Star, la stella bianca di Loris, 2000, olio su telone di copertura di vagone ferroviario 80x60x3,5 cm, firma, titolo, anno al retro.
10.000 12.000
6.000
58
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
LUCIO FONTANA Rosario Santa Fe’ 19/02/1899 - Varese 06/11/1968 Concetto spaziale, 1968, incisione all’acquatinta, stampata in nero su carta Fabriano, con rilievi e buchi realizzati a mano dall’artista 64x48 cm.
6.000 7.000
5.100
53
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA B
MARIO SCHIFANO Homs (Libia) 1934 - Roma 26/01/1998 Senza titolo, 1963, tecnica mista e collage su carta intelata 70,5x58 cm, firma e anno in basso a sinistra, opera registrata presso l’Archivio Mario Schifano.
14.000 15.000
11.000
277
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MAURO REGGIANI Nonantola (MO) 11/08/1897 - Milano 19/05/1980 Composizione n. 17, 1971, olio su tela 100x92 cm, firma ed etichette della Galleria Polena; Galleria Martano e Galleria Civica d’Arte Moderna al retro.
10.000 12.000
5.500
186
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MICHELANGELO PISTOLETTO Biella (VC) 25/06/1933 Scimmia in gabbia, 1962-1973, serigrafia su lastra d’acciaio inox lucidato a specchio 100x70 cm, esemplare 153/200, firma e tiratura al retro.
14.000 16.000
9.000
100
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
RENATO BIROLLI Verona 10/12/1905 - Milano 03/05/1959 Le cinque terre, 1955, olio su tela cm 65x100, firma e anno in basso a sinistra e al retro.
21.000 24.000
18.000
368
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA Q
MIMMO ROTELLA Catanzaro 07/10/1918 - Milano 08/01/2006 Marylin Girl, 2003, monotipo su tela 123x80 cm, firma in basso a destra, titolo, anno e tecnica al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista su foto.
10.000 12.000
6.000
261
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
NICOLA DE MARIA Foglianise (BN) 06/12/1954 Testa bella cattolica, 1989, olio su 2 tele sovrapposte 27x18 cm, firma (coperta dalla cornice) e titolo al retro, dichiarazione d’autenticità su 2 foto.
18.000 20.000
10.000
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823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PAOLO SCIRPA Siracusa 1934 D4, 2004, legno + neon rosso e verde + specchio 29x29x17,5 cm (altezza con base 42 cm), firma, titolo e anno sotto la base.
18.000 20.000
10.000
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823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PAUL JENKINS Kansas City 12/07/1923 - New York 09/06/2012 Phenomena of resuscitation, 1960, olio su tela 146x89 cm, firma in basso a destra, titolo, firma, anno, località (Paris) al retro.
36.000 40.000
20.000
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823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA O
PIERO DORAZIO Roma 28/06/1927 - Todi 17/05/2005 Oltremare II, 2004, olio su tela 70x50 cm, firma, titolo, timbro dello Studio Dorazio, timbri della Galleria Volos Arte (Roma) e della Galleria De Nisi (Roma)
18.000 20.000
10.000
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823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PIERO GILARDI Torino 03/08/1942 Ibiscus e zucche, poliuretano espanso circolare diametro 70 cm profondità 16 cm, firma e titolo al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista su foto.
9.000 10.000
5.000
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823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PINO PINELLI Catania 01/10/1938 Pittura R.VR., 1994, pittura su 2 elementi 48x12 cm cadauno, totale 48x24 cm applicati su legno 77x55 cm, firma, titolo, anno e località al retro.
8.000 9.000
4.400
390
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E E CONTEMPORANEA
TINO STEFANONI Lecco (CO) 06/07/1937 Senza titolo 433, 1989, tecnica mista su tela 30x120 cm, firma, anno, timbri, archivio dell’artista n° 433 ed etichette della Hans Mayer Galerie al retro.
9.000 10.000
6.000
95
823 OPERE DELL’ARTE MODERNA E C CONTEMPORANEA
TONI COSTA Padova 1935 - Padova 25/04/2013 Dinamica visuale, 1966, legno e strisce di PVC in romboidale 100x100 cm (lato 70 cm), firma, titolo, anno, tecnica e timbri dell’artista al retro.
54.000 60.000
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Aggiudicazione
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La prima retrospettiva a colori di Erwitt Elliott Ironia, metafora e divertimento surreale a Palazzo Ducale
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enova ospita, a partire dall’11 febbraio fino al 16 luglio, l’opera di un autore straordinario nel panorama della fotografia internazionale: Elliott Erwitt. Nonostante l’opera in bianco e nero dell’autore sia stata ripetutamente esposta all’estero e in Italia, l’evento espositivo di Palazzo Ducale si rivela unico e senza precedenti. La prima grande retrospettiva di immagini a colori, curata da Biba Giacchetti, con progetto grafico e allestimento di Fabrizio Confalonieri, produzione di Civita Mostre in collaborazione con SudEst57, su iniziativa di Comune di Genova e Fondazione Palazzo Ducale, comprende 135 scatti assolutamente inediti, che l’autore ha selezionato personalmente, traendoli da due grandi
Cohiba Cigar with Smoking Fish © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
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progetti a colori, “Kolor” e “The Art of André S. Solidor”. Ne nasce un percorso sorprendente per eleganza compositiva e ricchezza narrativa. Elliott Erwitt nasce a Parigi nel 1928, da genitori russi emigrati. Trascorre i primi anni di vita a Milano, per poi essere nuovamente a Parigi all’età di dieci anni; l’anno successivo, la sua famiglia si trasferisce definitivamente negli Stati Uniti, prima a New York, poi a Los Angeles nel 1941. Mentre frequenta la Hollywood High School, Elliott lavora in un laboratorio di fotografia; nel 1948, conosce Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker, che diventano i suoi mentori. Inizia così la sua attività di fotografo; anche quando viene chiamato alle armi, continua a lavorare a numerose pubblicazioni e a comporre servizi su commissione dell’e-
biancoscuro
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE
Versione completa in edizione cartacea o PDF su http://artshop.biancoscuro.it Per Info: artshop@biancoscuro.com
André S. Solidor Self Portrait with Roach © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
sercito stesso. Dopo il congedo, viene chiamato, su invito di Robert Capa, a diventare un membro di Magnum Photos; nel 1968 ne diventa il Presidente e viene rieletto per tre mandati. Negli anni Settanta ed Ottanta realizza documentari, gira film e produce drammi teatrali e
programmi di satira; dedica tutto il suo tempo a “ritrarre” ironia e irriverenza, puro divertimento e metafora riflessiva. Oggi continua ad essere una delle figura più rilevanti ed emblematiche nel competitivo mondo della fotografia contemporanea. L’evento espositivo di Genova
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biancoscuro
Reno, Nevada, USA 1960 © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
rappresenta un momento molto importante per quanto riguarda l’interpretazione delle sue peculiarità stilistiche ed espressive. Solo recentemente, infatti, l’artista ha rivisto e rivissuto il suo archivio a colori, ovvero la tecnica che, nel corso della sua carriera, ha deciso di dedicare esclusivamente ai lavori editoriali, istituzionali e pubblicitari. Mentre il bianco e nero si è rivelato più sintetico e più coerente con le scelte di autocontrollo e di autonomia espressiva che sono state tipiche della sua attività artistica, il colore si rivela maggiormente descrittivo e più estesamente narrativo. Si tratta, dunque, di immagini sostanzialmente diverse da quelle che, fino ad oggi, sono state esposte in occasione degli eventi espositivi a lui dedicati. È altrettanto vero che,in numerose occasioni, ha affermato che, per
lui, se una foto è buona, è buona comunque in entrambe le modalità, sia a colori, sia in bianco e nero. Nonostante abbia sempre prediletto divulgare quanto ha “ritratto” con la tecnica del bianco e nero, Erwitt dimostra, in occasione della retrospettiva a Palazzo Ducale, di amare profondamente le immagini a colori conservate nei suoi archivi e in quelli della Magnum; le fotografie scattate per giornali, report e campagne pubblicitarie non vanno perdute e vengono offerte al pubblico. L’autore stesso ha avuto modo, in questa occasione, di operare una nuova lettura critica di questo grande capitolo della sua produzione; ha esaminato un grandissimo numero di negativi, scegliendo, archiviando e rivivendo gli eventi di cui è stato al contempo, nel suo essere fotografo, spettatore e protagonista. Significativo quanto afferma Biba Giacchetti, curatrice della mostra, che, dopo aver incontrato e lavorato con il Maestro per “dare corpo” all’allestimento espositivo, afferma: “… dopo venti anni mi ha ancora insegnato a vedere cose, ad affinare giudizi e a non lasciare niente al caso. […] Ho fatto ad Erwitt nuove domande puntuali, ho scoperto cose che mi hanno fatto scoprire altre cose. Mi sono emozionata, divertita e, ancora, ho molto imparato”. Lucia Garnero
Las Vegas, Nevada, USA 1957 © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
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biancoscuro English info
ELLIOT ERWITT - Kolor
Sottoporticato di Palazzo Ducale, Genoa February 11 – July 16, 2017 Palazzo Ducale presents the first great retrospective exhibition of colour photos by the renowned photographer Elliott Erwitt. It will be a unique and unprecedented event. While black and white photos by the great master have been widely exhibited both abroad and in Italy with much success, his colour production has never been on show in Italy before. As a matter of fact, only recently has Erwitt set off on a journey, which has taken him several months to sieve through his huge archive of colour photos, a technique he had decided to use only for his publishing, institutional, and advertising work. It California, USA 1956 ranges from political to social topics, from architecture to the © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS movie industry and fashion. They are actually quite different photos, which he looked at again after several decades with a critical and contemporary view. These pictures help us learn about a parallel and yet equally unique world. The resulting exhibit is quite surprising in its elegant arrangement, use of ELLIOTT ERWITT colour, irony, at times even humorous touch, without menKolor tioning Erwitt’s versatile approach to photography that has 11 febbraio - 16 luglio 2017 made him so much loved and unique. The exhibition consiSottoporticato di Palazzo Ducale, Genova sts of about 135 pictures personally selected by Elliott Erwitt from his two great colour projects, namely, Kolor and The Art INFO of André S. Solidor. Kolor is the title of his great retrospective book for which Erwitt has laboriously sorted through his T. 199.151121 entire archive of colour photos. Conversely, the Art of André Dall’estero +39 02. 89096942 S. Solidor is a funny and subtly hilarious parody of the world mostre@civita.it of contemporary art and all its nonsense and absurdities.For Da martedì a domenica 10.00-19.00 the first project, Erwitt has tapped into his old Kodak negatives characterised by his typical language, and ranging from portraits of VIPs to genuinely ironic and even irreverent piInquadra con il tuo smartphone ctures. In the André S. Solidor project, conversely, he creates il codice QR an actual alter ego of himself, with self-portraits, expressed per collegarti al sito through a production which is no longer based on random shots and intuition, as alsocompleta well demonstrated in a short and o PDF su http://artshop.biancoscuro.it Versione in edizione cartacea www.mostraerwitt.it funny video. André S. Solidor loves digital photography as Perand Info:eccentriciartshop@biancoscuro.com well as photoshop, gratuitous nakedeness ty per se, and yet he looks like Elliott Erwitt more than it would seem: irony, metaphors, and plain surreal fun underlie a more serious reflection on the nonsense and absurdities of contemporary art and its market.Since 1953 Erwitt has been a member of Magnum, the historic photo agency founded by leading photographers such as Henri Cartier-Bresson and Robert Capa. With his photo-reporter outlook he has documented the last sixty years of contemporary history and civilisation, highlighting the dramatic but also amusing aspects of the life he has witnessed through his camera. “During the saddest and darkest times of your life, when for weeks you feel swallowed up in misery, the sudden view of something beautiful may change the way things look, as well as your mood. The kind of photos I like, those that catch the moment are very similar to a silver lining. In a flash, a beautiful snapshot seems to come out of nowhere”. That is why he has been referred to as the photographer of the human comedy. The exhibition has been curated by Biba Giacchetti, with graphic and set up design by Fabrizio Confalonieri. Promoted by the Municipality of Genoa and Fondazione di Palazzo Ducale, the exhibit has been produced by Civita Mostre in collaboration with SudEst57.
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE
New York City, New York, USA 1989 © Elliott Erwitt/MAGNUM PHOTOS
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biancoscuro
Videoarte al MAST Il lavoro raccontato attraverso la telecamera
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ltimi giorni per visitare una rara esposizione di videoarte, quella in scena al MAST di Bologna, incentrata sul racconto del mondo del lavoro e della produzione. La mostra, aperta al pubblico sino al 17 aprile, è curata da Urs Stahel e propone le immagini in movimento di ambienti e attività diverse, dalla piccola bottega artigianale alla produzione di massa, dal lavoro umano a quello robotizzato. Quattordici gli artisti internazionali coinvolti: Yuri Ancarani, Gaëlle Boucand, Chen Chieh-jen, Willie Doherty, Harun Farocki / Antje Ehmann, Pieter Hugo, Ali Kazma, Eva Leitolf, Armin Linke, Gabriela Löffel, Ad Nuis, Julika Rudelius e Thomas Vroege. I loro video raccontano uno spaccato sociale ed economico in continuo movimento; l’occhio della telecamera restituisce la rapida trasformazione del mondo del lavoro e del modo di lavorare. Il curatore della mostra descrive così la mostra: “Viviamo in tempi in cui la realtà è una dimensione in
Pieter Hugo - Permanent Error 2010 , video installation with 10 monitors MAST Collection Courtesy of the artist and Priska Pasquer Gallery, Cologne
Sotto: Chen Chieh-jen - Factory 2003, single Channel Video, 31’9”. Courtesy of the artist
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INFO LAVORO IN MOVIMENTO Lo sguardo della videocamera sul comportamento sociale ed economico 25 gennaio - 17 aprile 2017
MAST Gallery, Bologna
Dal martedì alla domenica 10.00 - 19.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mast.org
movimento, la percepiamo come un insieme di piani paralleli che si affiancano, si susseguono, si sovrappongono. L’intensità spesso toccante, la forza e la ricchezza di queste immagini in movimento restituiscono con forme, meccanismi narrativi e linguaggi visivi diversi, l’evoluzione del mondo del lavoro e della nostra vita Rebecca Manniti
Yuri Ancarani - Il Capo 2010, single channel video, 15’ MAST Collection Courtesy of the artist and Gallery ZERO, Milano
Upsidedown Town Ultimi giorni per visitare la mostra al Broletto di Pavia
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o scorso 18 marzo si è inaugurata la mostra personale del giovane fotografo pavese Gianluca Rona, presso lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto a Pavia. L’esposizione, curata dal Settore Cultura del Comune di Pavia, presenta la selezione degli scatti realizzati da Rona. UpsidedownTown è il risultato di un progetto cominciato nel 2015, quando Rona si lascia catturare dalla grande mela e sceglie di darne una visione alternativa attraverso elaborazioni dal sapore fortemente grafico. Il progetto si arricchisce nel 2016 con le immagini scattate a Hong Kong. Giacomo Galeazzo, Assessore alla Cultura di Pavia, commenta così: “Cerchiamo di valorizzare il talento di un giovane artista pavese, che rivolgendo lo sguardo a due grandi città del mondo ha saputo realizzare immagini di grande potenza espressiva.” Flavio Ennante 111
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Di Camera in camera L’Italia di Magnum..da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin
“
70 anni fa, sulla terrazza del Museo d’Arte Moderna di New York, nacque l’agenzia fotografica Magnum, figlia dell’ esigenza di salvaguardare il lavoro del fotografo, rispettandone dignità professionale, sia dal punto di vista etico che da quello economico. Ancora oggi Magnum, con sedi a New York, Parigi, Londra e Tokyo, resta la fonte più autorevole di immagini del mondo.
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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE
Roberto Cavalli. Milan, Italy 2007. © Paolo Pellegrin/Magnum Photos.
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o scorso 3 marzo ha avuto ini- con gli occhi attenti del visitatore, un linzio la nuova stagione espositiva guaggio misto tra arte e fotogiornalismo. di Camera – Centro Italiano L’esposizione, curata dal neo-direttore per la Fotografia, con uno Walter Guadagnini con la collaborazione straordinario evento intitolato di Arianna Visani, si articola in un per“L’italia di Magnum, da Henri Car- corso cronologico ben definito e orgatier-Bresson a Paolo Pellegrin”. La mo- nizzato per decenni. Si parte quindi con stra, omaggio a Magnum Photos, l’agen- un omaggio ad Henri Cartier-Bresson e zia fotografica più importante al mondo, al suo viaggio in Italia negli anni Trenta, si compone di oltre duecento immagini per proseguire, con due serie, dedicate ai che raccontano, attraverso gli obiettivi di maestri del fotoreportage, Robert Capa, venti fra i più grandi maestri della foto- fotografo ungherese che, con il suo obietinternazionale, gli eventi, pertivo, ha immortalato la devastazione alla Versionegrafia completa in edizione cartacea o PDFi su http://artshop.biancoscuro.it sonaggi e i luoghi dell’Italia dal dopofine della Seconda Guerra Mondiale, moPer Info: artshop@biancoscuro.com guerra ad oggi. Si potrà quindi, scrutare, strando un paese in rovina e distrutto da
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cinque anni di conflitto; l’altra dedicata a David Seymour, fotografo polacco che nel 1947 riprende i turisti che tornano, dopo il conflitto mondiale, a visitare la Cappella Sistina, simbolo di rinascita. L’esposizione prosegue con gli scatti di Elliott Erwitt che racconta le bellezze di Roma, Renè Burri invece, pone l’obbiettivo sulla mostra tenutasi a Milano nel 1953, del pittore spagnolo Pablo Picasso, inoltre appaiono i primi scatti che immortalano Cinecittà, precedendo la fama che quest’ultima avrà nei decenni successivi. A seguire troviamo Thomas Hoepker che testimonia le Olimpiadi di Roma, Ferdinando Scianna che racconta la Sicilia immagine e immaginaria, i fotografi Bruno Barbey, Erich Lessing, Leonard Freed e Martin Parr. Proseguendo per le grandi sale di Camera, troviamo Patrick Zachmann che racconta la Napoli della camorra anticipando ciò che sarà poi Gomorra, ed arriviamo alla fotografia dei nostri ricordi più recenti, trovando quindi Thomas Dworzak che immortala le drammatiche vicende del G8 di Genova, Peter Marlow che denuncia gli orrori della guerra nella ex Jugoslavia. Si prosegue con Chris Steele Perkins e Paolo Pellegrin, per concludere con una sequenza di immagini di Mark Power, che ci mostra i luoghi simbolo dell’Italia: da Piazza San Marco alla Basilica di San Petronio a Bologna, dal Museo del Cinema di Torino al Duomo di Milano. Una mostra che racconta attimi di una storia, impressi nella mente e sulle pellicole dei più grandi nomi della fotografia, attraverso un percorso fatto di Camera in camera. Mario Gambatesa
Sopra: ITALY. Venice. 1989.© Martin Parr/Magnum Photos
June 5th, 2004. Protest against the visit of US President Bush © Thomas Dworzak/Magnum Photos
ITALY. Pisa. The Leaning Tower of Pisa. From 'Small World'. 1990 © Martin Parr / Magnum Photos.
L’ITALIA DI MAGNUM.
Da Henri Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin 3 marzo - 21 maggio 2017 CAMERA, Torino INFO camera@camera.to Dal lunedì alla domenica 11.00-19.00 Giovedì 11.00-21.00 Chiuso il martedì
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
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La via del cuore - collage digitale, anno 2017, 80x120 cm.
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Viale Indipendenza 26 27100 Pavia
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Street ArT Street ArT biancoscuro
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biancoscuro
“Contrariamente a quanto si va dicendo, non è vero che i graffiti sono la più infima forma d’arte. Certo, può anche capitare di dover strisciare furtivamente in piena notte e dire bugie alla mamma, ma in verità è una delle forme d’arte più oneste che ci siano. Non c’è elitarismo né ostentazione, si espone sui migliori muri che una città abbia da offrire e nessuno è dissuaso dal costo del biglietto.”
Banksy
Titolo Blow Yo Mind Street Artists Korvo Facebook.com/KORVO-aka-KORVUZ-KORAX-58189157129 Smake Facebook.com/davidesmake
Foto Lonny Facebook.com/jessicalonnymoscaritolo Location Milano Via Malaga
Mr.Blob Facebook.com/blobart
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Foto liberementi www.liberementi.it Street Artist SirSkape Location Milano via degli Aldobrandini Zona San Siro
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Titolo The Real Mario! Street Artist Mr.Blob Facebook.com/blobart Location Toline (Lago d’Iseo) Pista ciclopedonale tra Toline e Vello (verso Pisogne)
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Le Thui Ai www.artistacontemporanea.com mary@artistacontemporanea.com
L'incantesimo dell'amore olio su tela, 80x120 cm.
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