biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e 9 772385 170005
Numero 28 - giugno/luglio 2018 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
In questo numero Antonio Ligabue L’essenza magica della realtà ArtBasel 2018 is coming A Basilea, dal 14 al 17 giugno Robert Capa. Gli scatti iconici e quelli dedicati alla Sicilia Rivoluzioni. Al via la 13ª edizione di Fotografia Europea Mediterraneo: Malta, Gozo, e le sue spirali. Dall’arte Parietale e Mobiliare al Megalitismo
Stefano De Carli Rigore Bassani e disciplina Andrea
per un’estroflessione “Lo scultore dellaestrema tela”
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
14a fiera d'arte contemparanea 14th contemporary art fair Montreux Musi c & Convention Centre 7 - 11.11.2018 mag-swiss.com
Mi\G
Montreux Art Gallery
Salon d'art contemporain
MARK
KO S T A B I
segui mark_kostabi su Instagram
BIaNCOSCURO art contest In palio:
4 Copertine sulla rivista d’arte Biancoscuro 4 Mostre personali in prestigiose location 4 Artists Management 16 mostre in prestigiose Art Fair 12 e-Book personali condivisibili sui social network
Premiazione finale a Monte-Carlo
pittura scultura fotografia grafica
artcontest.biancoscuro.it INFO viale indipendenza 26, Pavia tel. +39.0382.1902778 artcontest@biancoscuro.com
biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
009
068
032
073
014
102
020
110
024
070
054
067
064
050
106
080
PaviArt 2017. La 6ª edizione con una nuova data
L’Editoriale di Vincenzo Chetta Los Tres Grandes. La pittura muralista messicana Antonio Ligabue. L’essenza magica della realtà
ArtBasel 2018 is coming. A Basilea, dal 14 al 17 giugno In mostra ai Tre Oci, Venezia e… non solo. Sessant’anni di carriera del fotografo Fulvio Roiter
“Nascita di una Nazione”. Arte, politica e società in Italia, tra Robert Capa. Gli scatti il 1950 ed il 1968 iconici e quelli dedicati alla Sicilia Picasso è Noto. Las otras formas de la pintura Ugo La Pietra. L’ambiente urbano, dal 1969 ad oggi
In copertina:
Stefano De Carli Rigore e disciplina per una estroflessione estrema Il servizio a pag. 38
Rhy ART Fair Basel. La quarta edizione sulle sponde del Reno Real Art #3. Grande mostra al Museo Bodini di Gemonio
EVA & ADELE. La “prima” Giuseppe Stampone. al me Collectors Room di Berlin La terra è tutta spezzettata Rivoluzioni. Al via la 13ª edizione di Fotografia Europea
112
William Eugene Smith al MAST. La Pittsburgh industriale
064
020
Mediterraneo: Malta, Gozo, e le sue spirali. Dall’arte Parietale e Mobiliare al Megalitismo, nel cammino dell’Essere [5ª puntata]
122
Street Art. Varese
054
106
Over The Cover: Alessandro Alteo I suoi “monochrome” sono frutto di sperimentazione costante Il servizio a pag. 46
102
biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale di Arte, Cultura e Informazione
076 100
Art Fair. Fiere ed esposizioni internazionali
061
Risultati d’Asta. In collaborazione con Meeting Art, casa d’aste dal 1979
La Giornata del Marmo. Terzo appuntamento delle Giornate delle Arti Artigiane al Museo Bodini
Dario Brevi omaggia Leonardo. Le sue opere alla mostra “Leonardo da Vinci. Dall’antico al moderno”
Al Museo d’arte Mendrisio “strumenti della vita di ogni giorno”.. La scultura di Franca Ghitti
052 028 117
Henri Cartier-Bresson. In mostra alla Mole Vanvitelliana
058
Vittorio Valente alla GlobArt Gallery. Griglie bianche
063 056
Isabella Rigamonti. Oltre la fotografia, da Viol@rte
057 060 069 082
Alessandrà Calò. Il giardino segreto è dentro di noi
Carsten Höller e Stefano Mancuso. A Palazzo Strozzi l’esperimento tra arte e scienza Tracce nella forma. A Showcases Gallery, Bassani Rosa Maria Falciola. A PaviArt i suoi cerchi
Mario Colombelli. Nuove, eterne, verità si ricompongono sulla tela
Amor est vitae essentia. Massimo Cedrini in personale a Bergamo
062 086 091 084
Massimo Savio. Forme cablate Giacomo Rossi. Pianeti: il sogno dell’uomo
Margaretha Gubernale. Natura, filosofia e antroposofia su tela
Yulianus Yaps. Il progetto dell’opera più lunga della sua vita
056 097 088 057
Papaya. Il Paradiso dentro sé Maurizio Balducci. Liberi pensatori
Eleazar Sanchez. Toni caldi e cupi, di profonda inquietudine
093 092
Laura Corti. Profonde riflessioni d’arte
089 094
Silvia Battisti. Arte, per non dimenticare
Katia Fogliaro. Sperimentazione, innovazione, ricerca Fernando Stufano. Piccole opere d’arte nella vita quotidiana 097
091
080
099 057
BIANCOSCURO Art Magazine
BIANCOSCURO Rivista d’Arte
28 ISSUE june/july 2018
NUMERO 28 giugno/luglio 2018
BI-MONTHLY OF ARTS, CULTURE AND INFORMATION EDITOR IN CHIEF Vincenzo Chetta EDITORSHIP & GRAPHIC Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.liberementi.it MANAGING EDITOR Daniela Malabaila COLLABORATORI Oxana Albot, Nina Baudelaire, Mariarosaria Belgiovine, Elena Cicchetti, Franco Crugnola, Vincenzo Chetta, Etienne de Bricassarde, Flavio Ennante, Mario Gambatesa, Lucia Garnero, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Giulia Sollazzo, Ettore Tiretto. FOTOGRAFI Adele Arati, Antonio C., Vincenzo Chetta, Carlos Collado, Carlotta Coppo, Giuliano Koren, Cristiano Galbiati, Giorgio Giliberti, Luca Laversa, Liberementi, Simone Marello, Isabella Rigamonti, Stephenrour Murilo, Cecilia Vignato. PUBLISHER Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it PRINTING Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Instagram.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag Pinterest.com/BiancoscuroMag The publisher is available for persons entitled for any iconographic sources. Manuscripts, photos or other materials even if unpublished are not given back. In addition to the signed articles, texts published on Biancoscuro Art Magazine are taken from the mentioned sources or text available l under the creative commons license. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © BIANCOSCURO 2018. Reserved artistic and literary copyright. Reproduction in whole or parts is forbidden save with the written permission of the publisher.
BIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Vincenzo Chetta REDAZIONE & GRAFICA Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.liberementi.it CAPOREDATTORE Daniela Malabaila COLLABORATORI Oxana Albot, Nina Baudelaire, Mariarosaria Belgiovine, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Franco Crugnola, Etienne de Bricassarde, Flavio Ennante, Mario Gambatesa, Lucia Garnero, Salvatore Mainardi, Rebecca Maniti, Giulia Sollazzo, Ettore Tiretto. FOTOGRAFI Adele Arati, Antonio C., Vincenzo Chetta, Carlos Collado, Carlotta Coppo, Giuliano Koren, Cristiano Galbiati, Giorgio Giliberti, Luca Laversa, Liberementi, Simone Marello, Isabella Rigamonti, Stephenrour Murilo, Cecilia Vignato. EDITORE Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it STAMPA Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Instagram.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag Pinterest.com/BiancoscuroMag L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Manoscritti, foto o altri materiali inviati alla redazione anche se non utilizzati non verranno restituiti. Oltre agli articoli firmati, i testi pubblicati su Biancoscuro Rivista d’Arte sono tratti dalle fonti citate oppure da testi disponibili l secondo le licenze creative commons. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © BIANCOSCURO 2018. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’Editore.
biancoscuro A RT exhibition Contemporary selected Artists
7 - 11 novembre 2018
BIANCOSCURO, Media-Partner di Montreux Art Gallery e ART Innsbruck, sarĂ presente con il suo spazio espositivo.
Per maggiori informazioni o ricevere il bando di partecipazione contattaci subito, invia 5 foto di tue opere recenti a: expo@biancoscuro.com scrivendo nell’oggetto il nome della fiera.
June 14-17, 2018 www.artbasel.com/Basel
PRESS RELEASE BASEL | FEBRUARY | 6 | 2014 © Courtesy Art Basel
Premier line-up of galleries at
Art Basel today announced d place June 19 to June 22, 201 present works ranging from t most contemporary artists of will present a geographically year Statements, Art Basel's s alongside the Galleries secto placement within the show.
With Statements being located December 6-9, 2018 renowned Basel architects Herz www.artbasel.com/Miami-Beach
for the Magazines sector and th
© Courtesy Art Basel
© Courtesy Art Basel
While galleries from Europe will exhibitors and artists from acros PRESSselection RELEASE strong of exhibitors wi MIAMI BEACH | DECEMBER The participating galleries have| Chile, Colombia, Denmark, Fran Japan, Lebanon, China, Mexico Art Basel in Miami Beach succ Singapore, Slovenia, South Afri extensive programming aroun United Kingdom and the United artbasel.com/basel/galleries. The 2013 edition of Art Basel Sunday, 8, 2013 Galleries,December the main sector of–thd and visitors. With an expande quality of painting, sculpture, dr talks, performances film s works. A strong list of and returning matched by the show's progra Fine Art (New York), while a nu observers the strongest-ev time, havingaspreviously shown i leading (Rio international galleries Carioca de Janeiro), Galer positioning as the leading art Leighton (Berlin), Proyectos Mo sector at Art Basel’s show in March 29-31, 2019 York) and GallerySKE (BangaloM from both new and long-time www.artbasel.com/Hong-Kong
The Feature sector presents ga Art Basel in Miami Beach, whos historical and contemporary wo over the five show days, a seven countries, out of which 15 galler institution groups from across th include aRELEASE presentation by KOW PRESS Americas, Europe, Asia and em some of which never been | JANUARY | 23 HONG KONG have appropriation of minimalism. Ta Participating galleries spoke hig Memory’ series (2012) by Shinr artists, providing a window into
biancoscuro
l’Editoriale di Vincenzo Chetta
P
Il David di Michelangelo 1501-1504 Galleria dell’Accademia (Firenze) Il David è da sempre considerato l'ideale perfetto di bellezza maschile nell'arte, così come la Venere del Botticelli è considerata il canone di bellezza femminile. Numerosi critici ed esperti d'arte ritengono che il David sia l'oggetto artistico più bello mai creato dall'uomo.
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
eriodo difficile per la nostra Nazione: quanti problemi in più potremmo dover risolvere come singoli cittadini, quali svolte economiche impreviste dovremmo trovarci a dover affrontare, come cambierà il nostro senso del necessario e del superfluo? Le scelte politiche dell’Italia e dell’Europa, non solo si ripercuotono sulla vita di tutti i giorni, ma anche su quella parte di economia così difficile da inquadrare, quella dell’arte. I discorsi utopistici, triti e ritriti, non mi interessano molto, si può filosofeggiare per ore e ore, ma di sicuro non si riuscirebbe né a dare una visione della realtà, né a trovare una soluzione ai possibili problemi che potrebbero sorgere. L’Arte in questo momento ha la necessità di tornare alle sue funzioni: messaggio e bellezza. Viviamo in un Paese che potrebbe fare della cultura la sua principale risorsa economica, abbiamo un background che va al di là di quello che possiamo anche solo immaginare, eppure continuiamo a parlare di crisi economica, non curiamo i nostri siti storici, lasciamo che la nostra storia e la nostra vera eredità si disperdano tra un soffio di vento e l’altro, non investiamo più nella formazione e non ci interessa neanche più conoscere: abbiamo perso la curiosità. Se tutti conoscessimo, anche solo a grandi linee la Storia dell’Arte, si eviterebbero tanti discorsi inutili, capiremmo che l’Arte, quella vera, è una grande risorsa. Buona Lettura
Vincenzo Chetta 9
Il 2018 promette grande attesa per le ultime creazioni di Gianmaria Potenza che con le sue “Sculture Trasparenti” ha già incantato il pubblico padovano all’ultima edizione di Arte Padova, fiera d’arte moderna e contemporanea tra le più importanti e seguite in Italia. L’artista veneziano, famoso per la sua eclettica bravura nell’impiego dei materiali più disparati, presenterà in esclusiva anteprima all’edizione genovese di Arte Fiera gli ultimi esiti della sua ricerca su vetro, bronzo e marmo: dalla preziosa capsule di incisioni a mola su lastre di cristallo industriale alle ultime sculture di “Gufi”, parte della serie di marmi con inserimenti in bronzo, fino alle opere più conosciute come le carte fatte a mano, le policombustioni e i mosaici. Per il suo ottantunesimo inoltre Potenza si presenta ad Arte Genova con uno stand curato nel dettaglio per dare massimo risalto all’unicità delle sue sculture e celebrare al meglio un importante traguardo, dopo una carriera dedicata all’arte e tanti successi collezionati in Italia e all’estero. Gianmaria Potenza sarà in mostra nello stand n.155 di Potenza Studio al Padiglione B, dal 16 al 19 Febbraio alla Fiera di Genova, P.le J.F. Kennedy, 1.
“Cavallo Rosso con Puledro Nero” - Acciaio smaltato rosso e nero, 199x65x120 cm - Venezia, 2017.
Dorsoduro 1450, 30123 Venezia - www.gianmariapotenza.it - studio@potenzagianmaria.it - Tel. + 39 041 5287266 - Cel. +39 335 5297572 - skype: gmpotenza - www.facebook.com/PotenzaG.M/ - www.instagram.com/gianmariapotenza
Sole, marmo nero marquinia con inserimento in bronzo, ø 50 cm, Venezia 2016.
Dorsoduro 1450, 30123 Venezia - www.gianmariapotenza.it - studio@potenzagianmaria.it - Tel. + 39 041 5287266 Cel. +39 335 5297572 - skype: gmpotenza - www.facebook.com/PotenzaG.M - www.instagram.com/gianmariapotenza
biancoscuro
III EDIZIONE PADIGLIONE 5/CENTRALE
EXPOARTE MODERNA CONTEMPORANEA
MONTICHIARI expoartemontichiari.it
22/23.09.2018 VENERDÌ 21 SETTEMBRE 2018 0RE 18:00 VERNISSAGE SABATO 22 SETTEMBRE 2018 0RE 10.00 - 20.00 DOMENICA 23 SETTEMBRE 2018 0RE 10.00 - 20.00 VIA BRESCIA 129 | 25018 MONTICHIARI (BS) SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: DEASERVIZI.IT Tel. 0382 483430 - Cell. 320 0190275 - deaservizifiere@gmail.com
12
BIANCOSCURO CON IL PATROCINIO DI
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
Art Shop
by biAncoscuro
Art Shop by BIANCOSCURO
E-commerce di Arte accessibile, Arte Contemporanea, pittura, scultura, editoria, gadget e oggetti d’arte a partire da 99 centesimi! Su Art Shop troverai: Biancoscuro (sia in versione digital che in edizione cartacea), RealArt, oggetti d’arte, arte accessibile
in edizione limitata. Sei un artista? Cosa aspetti, metti in vendita le tue opere con Art Shop! CONTATTACI SUBITO per MAGGIORI INFO: artshop@biancoscuro.com oppure 0382.1902778.
https://artshop.biancoscuro.it Art Shop è un progetto di Biancoscuro & Liberementi
biancoscuro
Antonio Ligabue L’essenza magica della realtà
“
Ci sono facce nascoste del Ligabue, uomo e artista, che occorrerebbe esplorare, riuscendo a gettarvi un po’ di luce.
L
a vita e le vicende artistiche di Antonio Ligabue, hanno sempre affascinato sia il pubblico che la critica. Le sue opere, molte ancora da scoprire e analizzare, sono intrise di una realtà magica, che lasciano intra-
”
Sandro Parmiggiani
vedere il lato malinconico della sua arte. Già dall’adolescenza, si iniziano a manifestare delle forti abilità nel disegno e nella creatività ma, allo stesso tempo, aumentano le percezioni di dissociazione nei rapporti sociali. La sua vita, in bilico fin da subito, si divide
tra cattive esperienze e cliniche psichiatriche che, pian piano, accentuano di non poco il suo malessere. Per un breve periodo della sua vita, avviene il cosiddetto miracolo: il pittore e scultore Mazzacurati, riesce a scorgere il talento di questo giovane artista
Antonio Ligabue, Tigre reale, s.d. (1941), china e pastelli a cera su carta intestata dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia, 36 x 50 cm, Reggio Emilia, collezione privata
14
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
e la sua fama prende il sopravvento, i critici si interessano a lui, i galleristi si occupano delle sue opere mentre inizia a vincere numerosi premi, a vendere moltissimi quadri e a girare numerosi documentari sulla sua vita, anche se, come sappiamo, questo periodo non durerà a lungo. La mostra allestita presso il Palazzo Ducale di Genova, curata da Sandro Parmiggiani e Sergio Negri, organizzata da ViDi con la Fondazione Antonio Ligabue di Gualtieri (RE), in collaborazione con il Comune di Genova e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, propone ottanta opere, tra dipinti, sculture, disegni e incisioni. Tra i temi scelti per l’esposizione genovese troviamo i suoi animali, studiati e indagati in tutte le forme, selvaggi e domestici, vinti o inattaccabili, vissuti in prima persona o costruiti attraverso la sua
Sotto: Antonio Ligabue - Aratura con cavalli s.d. (1948), olio su cartone telato, 25x45 cm. Reggio Emilia, collezione privata
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
Antonio Ligabue Autoritratto con berretto da motociclista s.d. (1954-1955), olio su tavola di faesite, 80x70 cm. Gualtieri (Reggio Emilia) Collezione privata
15
biancoscuro
incredibile fantasia. L’esposizione mira soprattutto ad un altro tema importante per Ligabue: gli autoritratti, che costituiscono una traccia importantissima per poter capire il valore intrinseco della sua anima e carpirne l’essenza. Tra le opere in mostra si potranno ammirare delle sculture per lo più a tema animale, e paesaggi, in cui il pittore mescola la vita dei campi
del reggiano ai castelli, alle chiese e alle guglie dell’amata Svizzera. Completano la mostra due video, in uno dei quali Sergio Negri racconta aneddoti e scorci della vita dell’artista e della sua complessa esistenza. Il suo essere, in constante lotta tra bene e male, in una condizione di umana solitudine, di angoscia, di smarrimento, lo conduce inevitabil-
mente ad una lacerazione con il mondo che lo circonda. Lo sguardo perso che per tutta la sua vita lo ha accompagnato, si spegnerà nel 1965. La sua pittura fatta di istinti e di una semplice e inequivocabile naturalezza, anche fin troppo umana, ci dà la percezione di una vita vissuta verso gli estremi. Affascinato dalla bellezza della natura, capace di cogliere le
Antonio Ligabue - Leone con serpente s.d. (1942-1943), olio su tavola di compensato, 59,5x57,5 cm. Guastalla ( Reggio Emilia), collezione privata
16
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
ingiustizie, le disparità e le sofferenze che lo circondano, è riuscito a sottolineare con grande forza la condizione completa di incredibile solitudine. Questa mostra certamente, può rispondere alla vera domanda: chi fu realmente Antonio Ligabue? Mario Gambatesa ANTONIO LIGABUE 3 marzo – 1 luglio 2018 Palazzo Ducale, Genova INFO T. +39 02 92800375 Da martedì a domenica 10.00-19.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mostraligabuegenova.com Antonio Ligabue - Testa di tigre s.d. (1955-1956), olio su tavola di faesite, 75x64 cm. Guastalla (Reggio Emilia), collezione privata
ALESSANDRO
BORGHI
Il giardino di Klimt - acrilico, cemento e garza su tela - 2005 - 100x80 cm.
borghialex@alice.it www.aleborghi.it 17
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
biancoscuro
Il cinquantesimo anniversario in “Nascita di una Nazione” Arte, politica e società in Italia, tra il 1950 ed il 1968
P
alazzo Strozzi ospita, in occasione del cinquantesimo anniversario del fatidico anno 1968, la mostra “Nascita di una nazione. Tra Guttuso Fontana e Schifano”. Sono riunite, per la prima volta, opere emblematiche del fermento
culturale italiano in un periodo che parte dal secondo dopoguerra sino alla fine degli anni Sessanta, dal “miracolo economico” del 1958-1963, fino a giungere ai primi anni Settanta: sono esposte ottanta opere di Renato Guttuso, Lucio Fontana, Alberto Burri, Emilio Vedova, Enrico
Castellani, Piero Manzoni, Mario Schifano, Mario Merz e Michelangelo Pistoletto. Curata da Luca Massimo Barbero, la mostra propone un itinerario artistico che parte dal trionfo dell’Arte Informale per arrivare alle sperimentazioni su immagini, gesti e figure della Pop Art, in
Lucio Fontana (Rosario di Santa Fe 1899-Varese 1968) - Concetto Spaziale New York 10, 1962, rame con lacerazioni e graffiti, 234x282 cm. Milano, Fondazione Lucio Fontana, 62 ME 18-19-20 © Fondazione Lucio Fontana, Milano, by SIAE 2018
20
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Michelangelo Pistoletto (Biella 1933) - Quadro da pranzo (Oggetti in meno) 1965, legno, 200x200x50 cm. Biella, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto ONLUS. Foto Paolo Pellion di Persano
accostamento con le esperienze della pittura monocroma, fino ai nuovi linguaggi dell’Arte Povera e dell’Arte Concettuale. Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana, la rassegna è realizzata con il contributo di Fondazione CR Firenze. La mostra racconta la nascita del senso di Nazione attraverso le pratiche di artisti che creano manifestazioni di militanza e impegno politico e, contemporaneamente, reinventano concetti di identità, appartenenza e collettività, in diretta contrapposizione con quanto avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale. Ad aprire il percorso espositivo è uno dei capolavori del “realismo militante” di Renato Guttuso,
Renato Guttuso (Bagheria 1911-Roma 1987) - La battaglia di Ponte dell’Ammiraglio 1955, olio su tela, 300x500 cm. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, inv. pr. 892. Su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Renato Guttuso, by SIAE 2018
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
21
biancoscuro
NASCITA DI UNA NAZIONE
tra Guttuso, Fontana e Schifano 16 marzo – 22 luglio 2018 Palazzo Strozzi, Firenze INFO T. +39 055 2645155 prenotazioni@palazzostrozzi.org Tutti i giorni 10.00-20.00 Giovedì 10.00-23.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.palazzostrozzi.org
“La battaglia di Ponte dell’Ammiraglio” (1951-1955), realizzata per l’Istituto di Studi Comunisti Palmiro Togliatti delle Frattocchie. Occhi puntati sull’arte informale a cavallo tra gli anni ‘50 e ‘60, con l’esistenzialismo tormentato di opere come i tagli nel metallo di “Concetto Spaziale, New York 10’” (1962) di Lucio Fontana. Abbagliante, poi, per lo straordinario candore, nell’allestimento completamente bianco, la Sopra: Piero Manzoni (Soncino 1933-Milano 1963) - Achrome 1961, pelle di coniglio, base di legno bruciato, sfera: ø 45,5 cm; base 47x47x47 cm. Herning, HEART- Herning Museum of Contemporary Art © Fondazione Piero Manzoni, Milano by SIAE 2018
A sinistra: Franco Angeli (Roma 1935-1988) Corteo 1968, smalto su nove fogli di carta intelata, 300x212 cm. Bologna, Istituzione Bologna Musei | MAMbo-Museo d’Arte Moderna di Bologna, 55449, 16. Foto Matteo Monti. Franco Angeli, by SIAE 2018
22
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
serie di opere “acromatiche” di Piero Manzoni. Infine, lo scoppio della Contestazione trova la sua raffigurazione nell’iperpoliticizzazione concettuale di dipinti sul tema della militanza e di trionfo del rosso come “Compagni compagni” di Schifano e “Corteo” di Franco Angeli, entrambi datati 1968. Come ha sottolineato Arturo Galansino, il direttore generale della Fondazione, “L’esposizione celebra lo straordinario momento creativo del secondo dopoguerra italiano [...], presenta al vasto pubblico di Palazzo Strozzi la grande arte moderna italiana in un modo nuovo e originale, soprattutto fondato su un approccio storico e didattico in grado di rendere l’arte moderna accessibile a tutti”. Lucia Garnero Sergio Lombardo (Roma 1939) - Kennedy - 1963, smalto su tela, 230x180 cm. Roma, Collezione privata. Photo by Giorgio Benni. Courtesy: l’artista e 1/9 UNOSUNOVE
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
23
biancoscuro
Picasso è Noto Las otras formas de la pintura
“
Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ci sono altri che con l’aiuto della loro arte e della loro intelligenza, trasformano una macchia gialla nel sole.
”
Pablo Picasso
“L
’ispirazione esiste, ma deve trovarti lavorando!” Così Pablo Picasso concluse uno dei suoi tanti discorsi nei Cafè della Bella Epoque. Ironica e sensata, la frase del pintor español vuole ripercorre le fasi artistiche ed esecutive che ogni artista con la “A” maiuscola affronta durante tutta la sua vita. Come si può d’altronde trovarsi nel bel mezzo del far nulla? Tuttavia Picasso, come tanti altri artisti dei primi del Novecento, non ha basato tutta la sua vita solo e soltanto sulla pittura, ma, per nostra fortuna, ha anche esplorato tutte le tecniche che erano necessarie per il raggiungimento di un espressività alta. La ceramica e la litografia, hanno contribuito a costituire l’ispirazione picassiana, tanto da fargli produrre un numero cospicuo di opere, oggi esposte a Noto (Siracusa), dal 28 marzo scorso fino al 30 ottobre prossimo. La mostra, intitolata “Picasso è Noto”, Deux Femmes, 23-09-1939 Dans l’Atelier de Picasso 1957 litografia a colori e in bianco e nero, 444x334 mm. Edizione Fernand Mourlot, Parigi. Tiratura 275 esemplari (presente edizione num. 7). Riferimenti: Cramer n. 88
BIANCOSCURO 24
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Nell’altra pagina: Donna di uomo barbuto / Bearded man’s wife 1953, 37,5x20,5 cm. Brocca al tornio in argilla bianca, decorazione con engobbio, inciso e parzialmente stampato a colori Qui accanto: Picador I. 05-07-1959 Toros y Toreros 1961 43 litografie litografia a colori e in bianco e nero 380x277 mm. Edizione Aux Cercle d’Art Editions, Parigi Tiratura: 150 esemplari. Riferimenti: Cramer n. 112 In basso: Nature Morte au Pichet 19-02-1938 Dans l’Atelier de Picasso 1957 litografia a colori e in bianco e nero 444x334 mm. Edizione Fernand Mourlot, Parigi. Tiratura 275 esemplari (presente edizione num. 7) Riferimenti: Cramer n. 88
organizzata presso il Convitto delle Arti - Noto Museum, prevede l’esposizione di oltre duecento opere; curata da Lola Durán Úcar, vuole evidenziare le passioni e le esperienze artistiche attraverso l’evoluzione del suo linguaggio poliedrico. Il riferimento temporale è il 1947, fino ad arrivare al 1955, periodo di Cannes, che segna senza ombra di dubbio, l’inizio di una nuova stagione artistica, dove realizza opere in ceramica
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
25
biancoscuro
LOREDANA
B O L D I N I
SEGRETO acrilico su tela - fondo a stucco 2018, 70x70 cm.
“La Luna: testimone silenziosa delle vicende umane”
come i plats espagnols, o le mattonelle con le scene di baccanali. Non possono mancare le opere dedicate alla tauromachia, al circo e al teatro e soprattutto il repertorio sugli animali che tanto hanno animato la sua fantasia: pesci, uccelli, gufi, civette, capre, galletti e cavalli. L’operato del grande pittore, assume le caratteristiche di un’arte in cui la fantasia, madre indiscussa, echeggia in un contesto di emozioni uniche, tra opera e opera e tra passato e presente. Mario Gambatesa
Autoritratto / Tête d’Homme 1967 gouache e inchiostro di china, 1967, 75x56,5 cm.
Deux Femmes gouache pastello nero su carta, 1920, 26,5x20 cm, In basso: due immagini del percorso espositivo
PICASSO È NOTO 29 marzo – 30 ottobre 2018 Convitto delle Arti - Noto Museum, Noto INFO infopointnoto@gmail.com Da lunedì a venerdì 10.00-20.00 Sabato e domenica 10.00-23.00 Luglio e agosto: tutti i giorni 10.00-24.00 VENTO DI PRIMAVERA acrilico su tela - fondo a stucco 2018, 80x100 cm.
l_bold28
w w w. l o r e d a n a b o l d i n i . i t
BIANCOSCURO 26
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Al Museo d’arte Mendrisio “strumenti della vita di ogni giorno” La scultura di Franca Ghitti protagonista
I
naugurata il 15 aprile, è aperta al pubblico fino al 15 luglio 2018, al Museo d’Arte Mendrisio (Canton Ticino, Svizzera) la mostra “Franca Ghitti scultrice”, interamente dedicata all’opera dell’artista camuna Franca Ghitti (Erbanno, 1932 - Brescia, 2012), con una meticolosa selezione di opere che coprono tutto l’arco della sua lunga carriera. L’evento rappresenta la prima antologica a lei dedicata da un’istituzione svizzera. Franca Ghitti è nota per le sue sculture, in cui confluiscono iconografie, segni e memorie arcaiche, dalle incisioni rupestri della Val Camonica agli “alfabeti” incontrati nel confronto con diverse culture tribali. L’artista è una delle voci artistiche più importanti del Novecento: si dimostra sempre attenta, senza retoriche nostalgiche, alle radici culturali più profonde, fino alla preistoria. Come scrive Elena Pontiggia, curatrice del catalogo della mostra, quello di Ghitti “è un crogiolo di esperienze occidentali e primitive”. Si tratta del mondo che chi varca confini per guadagnarsi il pane sente vicino, vibrante e nutrito dei materiali legati alla madre terra e al mondo del “fare”; in tale ambito, Ghitti si dimostra un’artista autenticamente amica del lavoro. La retrospettiva, a cura di Elena
Pontiggia e Barbara Paltenghi Malacrida, dà conto delle principali fasi della ricerca dell’artista, focalizzata sull’uso di materiali come il legno e il ferro - legati alle tradizioni artigianali camune - e sul rapporto tra scultura e spazio nelle grandi installazioni che ha allestito in varie sedi, in Italia e all’estero. Sono esposte una sessantina di opere, a partire dalla produzione lignea (indissolubilmente legata al suo fortissimo legame con la propria terra, i repertori rupestri della Valle e le tradizioni artigianali camune), sezione che contempla, in mostra, opere delle serie delle Mappe, le Vicinie, i Tondi, le Edicole e le Madie, il Bosco, per poi proseguire con una selezione della produzione in ferro (tra cui gli Alberi vela, le Meridiane, la Pioggia e la Cascata) nella quale l’artista attua un analogo recupero di reperti abbandonati per poi risaldarli in nuove sagome e nuove iconografie. Negli ultimi anni la sfida di Ghitti é stata quella di affrontare il suo tempo, le tecnologie e i linguaggi seriali, restituendo ai materiali della tradizione il ritmo di elementi esistenziali: il “luogo della scultura” diventa archivio di strutture ideologiche e sociali, un “luogo di appartenenza”. Alle edizioni d’arte (di cui alcune pubblicate con l’amico editore Vanni Scheiwiller) viene dedicata una
Clan dei Mugnai - 1975, legno, 188x39x9 cm. Archivio Franca Ghitti, Cellatica. Ph: Fabio Cattabiani
28
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Mappa di Niardo (n.3) - anni Sessanta, tavole, frammenti e scarti lignei, fili di ferro, 52x178x4 cm. Collezione privata. Ph: Fabio Cattabiani
sezione a fine mostra. L’opera di Franca Ghitti è presente in importanti collezioni e realtà museali, come la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e i Musei Vaticani, a Roma. Sue opere e sculture sono state esposte in tutto il mondo. La mostra è realizzata in collaborazione la Fondazione “Archivio Franca Ghitti” di Cel-
latica, nata nel 2013 per custodire, catalogare e archiviare il lavoro dell’artista. A corredo della mostra sono esposte anche le opere della Collezione Bolzani, importante lascito di circa cento opere di arte italiana del Novecento raccolte da Nene e Luciano Bolzani, i cui figli, Lorenza e Giovanni, hanno deciso
di donare al museo. Si tratta di importanti opere di artisti come Morandi, Viani, Sironi, Carrà, Soffici, Guttuso, Cassinari, Morlotti, Tavernari, Francese, Emilio Vedova, Minguzzi; oltre a Filippo Boldini, Edmondo Dobrzanski, Giovanni Genucchi, Sergio Emery, Renzo Ferrari, Cesare Lucchini, Gabai. Lucia Garnero
FRANCA GHITTI SCULTRICE 15 aprile – 15 luglio 2018 Museo d’arte Mendrisio, Mendrisio INFO T. +41. 058.688.33.50 museo@mendrisio.ch Da martedì a venerdì 10.00-12.00 / 14.00-17.00 Sabato, domenica e festivi 10.00-18.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mendrisio.ch
Pioggia - anni Ottanta, installazione con scarti di ferro, 102x64x1 cm. (cad.) Archivio Franca Ghitti, Cellatica. Ph: Stefano Spinelli
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
29
Stefano ROSA
La caverna di Platone - installazione con manipolazione digitale - 2018 - 50x70 cm.
a r t e s t e f a n o r o s a @ l i b e r o. i t
biancoscuro
Los Tres Grandes La pittura muralista messicana
D
al 23 maggio scorso, Genova sta accogliendo una delle mostre più emozionanti di questi ultimi anni. Intitolata “México, La pittura dei grandi muralisti e gli scatti di vita di Diego Rivera e Frida Kahlo”, l’esposizione vuole riprendere un progetto artistico che doveva essere sviluppato il 13 settembre del 1973 a Santiago del Cile, una mostra formata dalle opere di Orozco, Rivera e Siqueiros, che però venne bloccata a causa del colpo di Stato di Augusto Pinochet. Da quel momento, l’evento divenne famoso con il nome di exposición pendiente. Dal 2015, l’esposizione è stata realizzata in Cile, Argentina, Perù e adesso in Italia, precisamente a Genova, nel suntuoso Palazzo Ducale. I tre artisti denominati “Los Tres Grandes”, erano Diego Rivera, artista muralista messicano, che propose delle opere artistiche di grande rilievo sociale, molte delle sue opere sono state realizzate sui muri di Città del Messico. La sua vita, al di fuori di ogni confine, gli conferisce il grado di artista politicamente attivo… Chi non lo era in quegli anni? Passiamo a David Alfaro Siqueiros, un artista attivista politico comunista, apparteneva alla numerosa schiera degli autori di murales messicani attivi in quel periodo, tutto gi-
Nickolas Muray Frida e Diego sullo sfondo si osserva i cavi della luce che si trovano nello studio San Ángel San Ángel, Città del Messico, 1938
BIANCOSCURO 32
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
rava intorno alla rivoluzione messicana... Un periodo caotico della storia del paese latinoamericano durante il quale varie fazioni combatterono per la conquista del potere “per un México libre”. L’ultimo appartenete al trio fu José Clemente Orozco, pittore messicano che insieme agli altri artisti proclamò il Rinascimento Murale Messicano. Era il più complesso dei tre, innamorato del tema della sofferenza umana, meno realista ma più simbolista, riuscì a raggiungere un efficace comunicazione visiva. Il progetto espositivo, presenta circa settanta opere realizzate dai tre grandi Maestri, diventati ormai figure di spicco della cultura messicana e internazionale. La loro arte rappresentava l’avanguardia artistica messicana nel quadro dei movimenti più importanti del XX secolo. In particolare, la storia del muralismo messicano inizia nel 1922, quando José Vasconcelos, primo ministro della Pubblica Istruzione del governo di Álvaro Obregón chiama Orozco, Rivera e Siqueiros per realizzare un grande progetto di murales nell’Antico Collegio di San Ildefonso di Città del Messico. Da quel momento e durante tutta la loro vita, questi tre grandi artisti sperimen- rales, le opere su tela, il disegno e l’inciteranno varie tecniche, tra le quali i mu- sione, ricevendo numerose commissioni Sopra: David Alfaro Siqueiros Ritratto di Carmen T. De Carrillo Gil piroxilina su legno compresso, 1946, 125x104 cm. Museo de Arte Carrillo Gil A sinistra: Juan Guzmán John Woodman, fotografo nordamericano che tradusse in spagnolo il suo nome in “Juan Guzmán”, ritrae Frida e Diego davanti al murales “Pesadilla de guerra y sueño de paz”. Palazzo delle Belle Arti, Città del Messico, 1952.
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
33
biancoscuro
ANTONIO
Arte
Barche a riposo olio su tela, 1994, 60x70 cm. Antonio Arte, artista figurativo italiano, inizia la sua carriera da giovane come autodidatta. Le sue opere fanno riferimento alla natura, con grande ricerca di una propria luminosità speciale e di uno stile che prescinde da una metafisica chiarezza, ponendosi tra gli artisti di cultura globale che non manca di un continuo rinnovamento stilistico che denota con il tempo di armonia ed equilibrio compositivo. Nei paesaggi e nelle nature morte si nota una certa potenza luminosa, con pennellate dense e corpose che riconoscono all’artista il suo stile di appartenenza: vediamo il mare plumbeo, lo splendore del raggio luminoso che accarezza i boschi ai primi bagliori del giorno, così la tela si trasforma in uno specchio miracoloso, nature morte semplici e romantiche, volti che si aprono al visitatore con vigore felice con omogenee pennellate di colore. L’artista plasma le ombre e le opere, da classiche, presto denotano un dinamismo nuovo, futuristico moderno, alla ricerca di una eleganza che è tutta interna ai temi che si trasforma in qualcosa di implicitamente linguistico.
English info
pubbliche quanto private in Messico, negli Stati Uniti e in America del Sud. Nella fantastica esposizione saranno presenti numerosi scatti fotografici che ripercorreranno i momenti più eclatanti di quegli anni, quindi sarà possibile ammirare una raccolta fotografica che documenterà le varie vicende artistiche e politiche dei tre artisti, con la presenza di personaggi come Frida Kahlo. Un excursus che vuole quindi riproporre e circoscrivere con estrema efficacia uno dei paesi in cui il sentimento artistico e politico fu così tanto determinante, da incidere sulla vita e sull’arte dei grandi artisti. Mario Gambatesa
A destra in basso: Diego Rivera Pico e Inesita olio su tela, 1928, 61,6x71,5 cm. Collezione privata in comodato Città del Messico, Museo Nacional de Arte
MÉXICO
La pittura dei grandi muralisti e gli scatti di vita di Diego Rivera e Frida Kahlo 23 maggio – 09 settembre 2018 Palazzo Ducale, Genova
A
sidet the exhibition “México, Paintings by the Great Muralists and Life Snapshots of Diego Rivera and Frida Kahlo” is designed to show an artistic project that never took place. The exhibition “Orozco Rivera Siqueiros. Mexican Painting” was slated to be opened on 13th September 1973. In this exhibition, resulting from the renewed friendship between Mexico and Chile, the Chilean public was to be presented with the collection of Mexican avant-garde art owned by Alvar Carrillo Gil and his wife Carmen Tejero. However, the opening had to be cancelled following Augusto Pinochet’s coup d’etat, which took place in those days. The exhibition was therefore put off, thus becoming known as the “exposicion pendiente”. After more than 40 years, this extraordinary collection was finally exhibited first in Chile (2015), then in Argentina (2016), in Peru (2017) and now in Italy. The exhibition features about 70 works created by the three great masters José Clemente Orozco, Diego Rivera, and David Alfaro Siqueiros, also known as “Los Tres Grandes”, all of them prominent figures of Mexican and international culture. Their Mexican avant-garde art strongly contributed to 20th century artistic movements. The history of Mexican mural art began in 1922, when José Vasconcelos, Prime Minister of Education of the government of Álvaro Obregón called Orozco, Rivera and Siqueiros to carry out a major mural project in the Old College of San Ildefonso in Mexico City. From that moment on and throughout their lives, these three great artists experimented with various artistic techniques including murals, paintings on canvas, drawings and engravings, receiving numerous public and private commissions in Mexico, the United States and Latin America. In this exhibition, which puts on show some less known works and experiments such as sketches for murals and large drawings by these three masters, visitors will be able to gain a better understanding of their artistic achievements. The collection was born in the ‘30s out of the mutual passion for Mexican avant-garde of Carrillo Gil and his wife. s l
INFO T. +39 02 89096942 mostre@civita.it Da martedì a domenica 10.30-20.00 Giovedì 10.30-22.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mostramexico.it
Fiori nel vaso blu olio su tela, 1995, 50x60 cm.
taziarte@gmail.com 34
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
GABRIELLA PIMPINICCHIO
Natura morta con bottiglie - olio su tela - 50x70 cm.
Gabriella Pimpinicchio, stilista e pittrice, crea a Milano dal 1985.
Tina Lupo
“Il Costruttore” - 1994
(Particolare nº 10 dell’opera Cosmos Cronos)
www.kultrunmuseum.it
Tina Lupo
“Il Donatore” - 1998
(Particolare nº 13 dell’opera Cosmos Cronos)
www.kultrunmuseum.it
biancoscuro
Stefano De Carli
Rigore e disciplina per un’estroflessione estrema di Vincenzo Chetta
L
a scuola estroflessa ci ha dato tanti maestri: i grandi Bonalumi, Castellani e Simeti, passando poi per Amadio, Bassani e Castelvecchi, arriviamo a De Carli. Lui è però un estroflessore diverso, lui tende a estremizzare tutto, lui non si ferma quando la tela è tesa, lui va oltre... Vincenzo Chetta: Ciao Stefano, sono molto contento di poter approfondire la tua conoscenza, sono certo che sarà una chiacchierata molto interessante! Stefano De Carli: Lo credo anche io, è sempre un piacere parlare con persone che si intendono d’Arte. V.C.: Nato a Milano, ma di origini venete, vivi ora a Varese; nel campo artistico, che cosa ti ha più segnato o “insegnato” questo “trasferimento”? S.D.C.: Fin da piccolo ho vissuto tra Milano e Venezia con la mia famiglia, e tutt’ora la mia vita e quella della mia famiglia si dividono tra Varese e Venezia, dove possiedo una storica dimora dei primi del ‘900, “Villa Jolanda”, un luogo che nel passare degli anni è stato crocevia di diverse generazioni di pittori, scrittori e amanti dell’arte. Vivere in una casa progettata da Rubens Corrado mi ha segnato molto, ha permesso a me e alla mia famiglia di stare a stretto contatto con l’arte. Risiedo a Varese per diversi motivi, ma è Venezia la città che mi rappresenta, sia a livello di legami che artisticamente, tutto parte da lì, tutto prosegue lì: Venezia è Arte! V.C.: Quali sono le tue preferenze? Trai ispirazioni o hai avuto insegnamenti da altri artisti? S.D.C.: No, non ho particolari preferenze, amo moltissimo cambiare generi, o meglio creare ciò che in quel momento la mia mente vede, sono totalmente autodidatta e, nonostante l’influenza della scuola estroflessa, che ho cercato di portare all’estremo, la prima ispirazione, l’ebbi da un artista poco
38
A sinistra: L’artista Stefano De Carli davanti a due sue opere: in alto “Sensi opposti” e davanti “Forse più tardi” realizzate nel 2016, rispettivamente 74x81 cm. e 80x119 cm. (Archivio: 0202-16-194 e 0216-16-208)
biancoscuro
Vivere significa subire la magia del possibile tecnica mista estroflessa, anno 2017, 50x70x12 cm. Archivio: 0369-17-361
39
biancoscuro
Ci perdiamo in tempi che non ci appartengono tecnica mista estroflessa, anno 2017, 53x70x13 cm. Archivio: 0341-17-333
conosciuto, Luigi Sonzini, scomparso nel maggio del 2017. Fu il primo negli anni ‘70 a Milano, in Galleria Duomo, a sovrapporre le tele e a dargli fuoco, lo conobbi personalmente... Un Grande. V.C.: Un incontro che ti ha dato molto... Ma qual è l’elemento “base” della tua Arte? S.D.C.: Sicuramente la dimensione, intesa come forma, ma l’eleganza è alla base di tutto il mio lavoro, dalle forme alle ombre, ai giochi di chiari e di scuri, alle rotondità delle stesse, fino ai colori che creo io. Cerco di trasmettere i miei personali stati d’animo, facili però da trovare in ognuno di noi. Prova a guardare una mia opera, leggine il titolo e guarda dentro di te, la farai tu. “Coglie-
re è dell’artista. Recepire e sentirsi coinvolti è di chi osserva, e quando un’opera arriva al vissuto di qualcuno... È Arte”. V.C.: Effettivamente è così! Come hai iniziato e come è avvenuto il passaggio dalle prime opere a quelle attuali? S.D.C.: Ho iniziato per gioco con le combustioni (negli anni ‘90 bruciavo di tutto) poi sono passato via via ad altre forme. La voglia di provare e sperimentare credo sia la molla di ogni artista, portare al limite la materia e te stesso non è sempre facile, ma più è difficile, più diventa interessante. V.C.: Nel tuo lavoro si nota un’altra svolta significativa, si assiste infatti ad un evidente salto dimensionale. Che cosa ti spinse a questa scelta? S.D.C.: Come dicevo prima, la voglia di esagerare, di complicarsi la vita in realizzazioni complesse, mi diverte e mi stimola. Del resto io, come spettatore, se vedessi sempre le stesse cose mi annoierei… V.C.: Parlare di sé non è facile, e neanche autodefinirsi, ma, secondo te, chi è l’Artista De Carli? S.D.C.: Semplicemente un uomo che crea per il puro gusto di farlo, amante dell’arte e del bello, che cerca di trasmettere, con le sue opere, emozioni e ricordi. Un uomo legato ad un passato carico di sentimenti, che sa creare l’attimo, il momento. V.C.: Come di consueto in queste occasioni, ti chiedo un consiglio per i giovani artisti che stanno intraprendendo la carriera artistica… S.D.C.: Il mio consiglio per i giovani artisti è quello di restare fedeli a se stessi, a quello in cui credono e realizzano, cercare di migliorarsi sempre e non seguire le mode del momento sperando in facili guadagni. So che è difficile, ma vi eviterà di diventare “uno dei tanti” ed il tempo vi ripagherà ! V.C.: Progetti per il futuro che possiamo anticipare? S.D.C.: Sto lavorando su opere enormi, da esporre all’Arsenale di Venezia, mi stanno impegnando molto e assorbono molto del mio tempo... Spero di farcela! Sto anche lavorando ad una serie di 9 opere dedicate a “Valentina” di Guido Crepax, ma di questo
BIANCOSCURO 40
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
“
ne parleremo più avanti. Il mio vero progetto, quello più ambizioso, è la formazione di un gruppo di artisti, artisti che condividano il mio spirito e le mie ambizioni, e colgo l’occasione per invitarti e invitare BIANCOSCURO a farsi da promotori per il gruppo. V.C.: Ti ringrazio per l’invito, sono molto onorato, ci rifletteremo sicuramente, ma credo possa essere una cosa fattibile e di grande portata. Ora siamo giunti (quasi) alla fine, cosa vorresti che io ti chiedessi in questa intervista? E che risposta daresti? S.D.C.: La domanda potrebbe essere “esiste
L’arte non è il volto convenzionale della storia, ma la storia stessa che degli uomini non può fare a meno. Stefano De Carli
Impercettibilmente ogni istante ci muta tecnica mista estroflessa, anno 2017, 79x50x12 cm. Archivio: 0342-17-334
”
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
41
biancoscuro
Solo per gioco tecnica mista estroflessa, anno 2017, 60x50x7 cm. Archivio: 0360-17-352
ancora l’Arte?”, e la mia risposta sarebbe: mani magari sarò dimenticato, ma almeno “Ormai ogni cosa viene proposta come «opera qualcuno avrà appeso in casa un mio lavoro, d’arte» basta pagare! Una catena di montag- è già una bella cosa… Ciao a tutti. s gio che crea artisti solo a livello speculativo rovina così anche gli artisti professionisti, e cosa più grave destabilizza i collezionisti. Credo sia tempo di riconferire all’Arte il giusto valore, nel rispetto degli artisti e dei collezionisti. Ci si potrebbe scrivere un articolo, ma questo per ora è solo un mio primo pensiero. V.C.: Grazie per lo spunto Stefano, ci lavoIl Direttore di BIANCOSCURO Vincenzo Chetta con reremo su. Un grosso augurio per i tuoi proStefano De Carli a PaviArt 2018 getti artistici da parte mia e di tutta la ReINFO Stefano De Carli dazione, è stato un vero piacere conoscerti! Via Gramsci 22 - Casale Litta (Va) S.D.C.: Grazie a te, spero che le risposte possano servire ai lettori, essere artisti oggi è diffiwww.decarlistefano.com https://galleriadecarli.wordpress.com cile, non so neanche se considerarmi tale, dol
BIANCOSCURO 42
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
C’e’ una crepa in ogni cosa... è da lì che entra la luce tecnica mista estroflessa, anno 2017, 52x71x12 cm. Archivio: 0378-17-370
43
Through the darkness I - 140x220 cm
braartist.com facebook.com/BraArtist instagram.com/bra_artist
Porto Cervo SS Italy
simonbart.com
biancoscuro
Alessandro Alteo
I suoi “monochrome” sono frutto di sperimentazione costante di
Daniela Malabaila
È Sotto: Monocromo Rosso 23 tecnica mista, anno 2017, ø 60cm. Archivio: 23-17-0023 Monocromo Blu notte 10 tecnica mista, anno 2016, ø 50cm. Archivio: 10-16-0010
giovanissimo, ma i suoi “monochrome” meritano già una “Over the Cover” sul nostro magazine. Sappiamo poco di lui, ma quello che sappiamo fa ben presagire! Fresco e creativo, una buona manualità e spirito sperimentatore: si chiama Alessandro Alteo. Daniela Malabaila: Ciao Alessandro, è un piacere conoscerti, ho alcune domande che serviranno a capire un po’ più di te. Parlaci di quando tutto è nato, cosa ti ha fatto scoccare la scintilla? Alessandro Alteo: Ciao Daniela, il piacere è mio. Mi sono appassionato al mondo dell’arte navigando su internet; incuriosito, nel 2017
ho visitato ArtePadova, e lì è scoccata la scintilla, la voglia di provare e sperimentare, entrare a far parte di questo mondo strano che accoglie l’arte contemporanea. D.M.: Nel corso degli anni hai avuto un mentore, una guida che ti aiutasse a capire quali emozioni e sentimenti seguire, o hai sempre seguito solo l’istinto del momento? A.A.: Non ho mai avuto un mentore preciso, sinceramente non penso neanche troppo al lavoro da sviluppare o all’idea da concretizzare. Quando mi viene, come dici tu, “l’istinto del momento” mi metto in pura tranquillità e creo le opere che ben conosci. D.M.: Le tue opere stanno ricevendo consensi su molti fronti diversi, quali sono i
A destra: Monocromo Bianco 56 tecnica mista, anno 2018, 45x45x3 cm. Archivio: 56-18-0056
BIANCOSCURO 46
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Monocromo Rosso 53 Tecnica mista, anno 2018, 45x45x3 cm. Archivio: 53-18-0053
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
47
biancoscuro
“
Genio e follia hanno qualcosa in comune: entrambi vivono in un mondo diverso da quello che esiste per gli altri. Alessandro Alteo
Monocromo Blu 24 Tecnica mista, anno 2017, 60x50x3 cm. Archivio: 24-17-0024
riconoscimenti che più ti hanno reso orgoglioso del tuo lavoro artistico? A.A.: Sono molto soddisfatto, fa molto piacere ricevere complimenti e apprezzamenti su un lavoro da me realizzato, e mi rende molto orgoglioso il fatto che dicono che, per essere cosi giovane, svolgo già delle opere qualitativamente elevate. D.M.: Effettivamente le tue opere sono perfette anche dal punto di vista qualitativo. Ma quali sono le circostanze che ti hanno reso le idee migliori? A.A.: Non c’è un circostanza vera e propria, è tutto frutto di tentativi e svariate prove, che
”
mi hanno portato al tipo di lavoro attuale. D.M.: Ma secondo te, è possibile fare successo rimanendo fedeli ai propri principi? A.A.: Secondo me sì, bisogna rimanere con le proprie idee, lavorando sempre bene, senza cercare di fare qualcosa per vendere o essere diciamo “famoso” e tirare fuori un prodotto o vari prodotti che non coincidono con la tua idea e con la tua personalità. D.M.: Alessandro, dove trovi l’ispirazione per creare? A.A.: Premetto che non rifletto a lungo prima di creare, anche perché non mi piacciono le cose programmate o studiate, quando mi
BIANCOSCURO 48
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
rilasso e resto tranquillo con me stesso, creo la mia opera cercando di tirar fuori qualcosa di “spontaneo”, ovviamente in seguito e se necessario “correggo il tiro” se qualcosa non mi piace nella resa estetica. D.M.: Quale credi sia il ruolo dell’artista contemporaneo? A.A.: A parer mio, non c’è un ruolo preciso, dipende da ogni singola persona. Potrei affermare, però, che non bisogna fermarsi alla prima realizzazione o alla singola tecnica, bisogna sempre provare materiali nuovi. Ecco, “sperimentatore” credo sia questo il vero ruolo di un artista: provare e sperimentare ogni singolo giorno. D.M.: Cosa vedi nel tuo futuro, come ti vedi nei prossimi anni? A.A.: Sinceramente non ci voglio pensare, cerco di migliorare per poi avere un futuro migliore… D.M.: Da “giovane artista”, quali suggerimenti daresti agli ormai affermati? A.A.: Non mi sento in grado di dare consigli ad artisti già affermati, l’unica cosa che penso, è che debbano continuare sulla propria strada con le proprie idee, senza farsi influenzare da altri. D.M.: Ti ringrazio per il tempo che mi hai concesso, è stato un vero piacere poter chiacchierare con te. A.A.: Grazie a te, è stato un piacere! s l
In alto: Monocromo Nero 54 tecnica mista, anno 2018, 50x70x3 cm. Archivio: 54-18-0054 A destra: Monocromo Bianco 04 tecnica mista, anno 2016, 50x60x3 cm. Archivio: 04-16-0004
Alessandro Alteo davanti a sue due opere recenti esposte a PaviArt 2018 nello stand BIANCOSCURO
INFO www.gigarte.com/alessandroalteo
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
49
biancoscuro
Giuseppe Stampone La terra è tutta spezzettata
Giuseppe Stampone - Dittatura 2012, penna Bic su carta 20 elementi, 48x42 cm. ciascuno Courtesy: Prometeogallery e l’artista Collezione Calabresi Roma - Cortona
A destra: Giuseppe Stampone Particolare di P & W, Peace & War 2014 , penna Bic e smalto su carta Installazione (dimensioni variabili) 114 elementi / 50x40 cm. ciascuno Courtesy: l’artista e Prometeogallery di Ida Pisani Milano
L
a mostra “Perché il cielo è unico e la terra no?”, ospitata dal CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno fino al 30 settembre, presenta la produzione recente dell’artista Giuseppe Stampone, con diversi suoi lavori legati ad alcuni temi-chiave che va sviluppando da tempo: la dilatazione e la riappropriazione del proprio tempo intimo, tramite disegni stratificati, eseguiti con la penna BIC in nero, rosso e blu, di immagini iconiche prese dal web e rielaborate in pezzi unici in un processo di ribellione alla dittatura dello spazio-tempo frenetico in cui tutti siamo immersi; la reinterpretazione di quadri storici in chiave contemporanea con la denuncia del fenomeno migratorio e della estrema povertà di grandi fasce della popolazione mondiale; la battaglia per una educazione globale, attraverso mappe, guide turistiche e abecedari, che invitano a riflettere su temi attuali come le migrazioni, le risorse idriche, le guerre. Tra le opere in mostra, troviamo l’instal-
lazione “P-W Peace and War”, lunga 13 metri, con 114 bandiere corrispondenti ai diversi Paesi vincitori del Premio Nobel, denuncia la logica di potere alla base del più importante riconoscimento internazionale, Premio occidentale per gli occidentali. Possiamo ammirare la tavola “Origine du monde”, rielaborazione del Ratto d’Europa di Rembrandt, che evidenzia il fallimento della primavera araba e le nuove guerre di religione; i disegni sui “Dittatori del XX secolo”, con immagini prese da copertine di varie riviste internazionali e la nuova opera su tavola “Perché il cielo è unico e la terra è tutta spezzettata” (da una frase di Rodari). Quest’ultima opera è affiancata da sei cornici vuote al loro interno, in legno bianco sul bianco dei muri, accompagnate da una targhetta in cui sono indicati autori e dati tecnici delle opere evocate (“La resurrezione” di Piero della Francesca, “La zattera della Medusa” di Gericault, “La libertà guida il popolo” di Delacroix, “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, “La rivoluzione siano noi” di Beuys e “Guernica” di Picasso).
BIANCOSCURO 50
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro “Stampone si definisce “una fotocopiatrice intelligente”, che fa una sola copia, e crede che occorra ritornare all’archè e ricostruire il processo creativo con cui si formalizzava il pensiero all’origine. Per ottenere ciò bisogna riappropriarsi del tempo. Il suo lavoro è un appello ad una ri-costruzione che l’artista lancia in ogni opera poiché concepisce l’operazione artistica come arte partecipativa.”
UNA MUSA VIVENTE - 2018 Olio su tela cm 60X80
Un’altra installazione che si rifà sempre alla frase di Rodari, fatta di gomma piuma e pittura ad olio, ha lo scopo di ridisegnare la possibilità di cielo; segnante l’opera “Linea retta finita”, composta da un camion giocattolo con la scritta Emigration Made, come quella della Coca Cola: telecomandato, ironizza sui camion che trasportano gli emigranti. Il lavoro di Stampone è un appello ad una ri-costruzione, sia quella concreta che quella più intima: l’arte serve anche a questo, a rendere consapevoli. Rebecca Maniti
Sopra: Giuseppe Stampone - Linea retta finita 2015, installazione interattiva, mini camion elettrico, struttura di legno, telecomando, 300x20x30 cm. Courtesy dell’artista e di Prometeogallery di Ida Pisani, Milano - Lucca
ROSSANA - 2018 Olio su tela cm 60x60
GIUSEPPE STAMPONE
Perche’ il cielo e’ unico e la terra no? 24 marzo – 30 settembre 2018 CIAC, Foligno
INFO T. +39 0742353230 info@centroitalianoartecontemporanea.it Venerdì 16.00-19.00 Sabato e domenica 10.00-12.30/16.00-19.00
Aperture straordinarie: 14 e 16 agosto 16.00-19.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.centroitalianoartecontemporanea.com
FRANCESCA PAVESI ATELIER PVia Montegrappa, N.2 20098 San Giuliano M.se (MI) n3387363097
M http://diversi-pinti.weebly.com/ h Instagram: francesca.pavesierl3 Facebook: Francesca Pavesi @divesipinti
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
E francesca.pavesierl3@gmail.com
51
biancoscuro
Dario Brevi omaggia Leonardo Le sue opere al Castello di Vigevano all’interno della mostra “Leonardo da Vinci. Dall’antico al moderno”
N
el 2019 verrà celebrato, a Milano, il cinquecentesimo anniversario della scomparsa di Leonardo da Vinci, con eventi e mostre che ricorderanno uno dei più grandi geni dell’umanità. Una tappa da non perdere in questo itinerario leonardesco sarà sicuramente la città di Vigevano, che vanta un museo tutto
dedicato a Leonardo: la mostra Leonardiana permanente che intende proporre un itinerario inedito attraverso la vita e l’opera di Leonardo a partire dal suo soggiorno a Vigevano. Ed è proprio al Castello della città che si potrà visitare, sino al 24 giugno, un’importante rilettura collettiva dell’opera pittorica e tecnica del genio di Leonardo Da Vinci. Evento progettato ed organizza-
to da Artemilo1941&Consulting, in collaborazione con Frattura Scomposta, espone opere di artisti contemporanei, riproduzioni di macchine vinciane e allestimenti cross-mediali interattivi, dedicati esclusivamente all’ “Ultima Cena”. In esposizione anche tre opere di Dario Brevi, artista brianzolo, che presenta “Il giovane Leonardo”, “Natura morta-Ultima cena”, “Francesco
Dario Brevi - Francesco è nel bosco da Leonardo disegni per monumento Sforza acrilico su mdf, 2018, 96x65 cm.
Due viste delle Scuderie del Castello di Vigevano, allestite per la mostra dedicata a Leonardo da Vinci
Dario Brevi - Natura morta Ultima cena acrilico su mdf, 2016, 112x64 cm.
52
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
è nel bosco” (quest’ultimo dai disegni di Leonardo per il monumento Sforza). Con queste possiamo ammirare anche le opere di: Bacter, Anselmi, Marcali, Ciracì, Galante, Caccia, Gabbana, Lombardo, Chiesa, Valentinaki, Tam. Ettore Tiretto
LEONARDO DA VINCI Dall’antico al moderno
18 maggio – 24 giugno 2018 Castello di Vigevano, Vigevano Lunedì e giovedì 10.00-18.30 Sabato, domenica e festivi 10.00-20.00
Dario Brevi - Il giovane leonardo acrilico su mdf, installazione 2018, 180x180 cm.
GMT 72470 TA Asso - tecnica mista su tela, anno 2015, 70x50 cm.
GIORGIO MELIS
BIANCOSCURO giorgiomelisvisualart@gmail.com RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
53
biancoscuro
Ugo La Pietra L’ambiente urbano, dal 1969 ad oggi “Partendo dalle persone, ho sempre guardato la città e gli individui con gli occhi di un antropologo, traendone suggestioni da decodificare criticamente. Ho avuto il ruolo che, sin dai tempi antichi, era affidato agli intellettuali e, proprio come loro, non ho privilegiato uno strumento o un linguaggio specifico» Ugo La Pietra
Riconversione progettuale: barriera antiterrorismo / poltrona fotomontaggio, poltrona realizzata da riconversione di dissuasore stradale, 2016/2017, 80x40 h 60 cm.
A
rchitetto di formazione, artista, cineasta, editor, musicista, fumettista, docente: dal 1960 Ugo la Pietra si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti e utilizzato molteplici
54
medium, fino alle performance urbane conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante”, un metodo d’analisi dei segni e delle strutture che accompagnano la vita quotidiana: lo spazio urbano come struttura organizzata e luogo da cui germinano le sue pratiche progettuali artistiche e provocatorie. “Istruzioni per abitare la città. Opere e ricerche nell’ambiente
urbano dal 1969 al 2017” è il titolo della mostra a lui dedicata al CIAC di Foligno, visitabile fino al 30 settembre. Curata da Italo Tomassoni, Giacinto Di Pietrantonio e Giancarlo Partenzi, ripercorre i molteplici ambiti di indagine di La Pietra, con i suoi lavori più significativi ed i documenti correlati all’interno dello spazio urbano. In apertura della mostra vengono presentati due progetti di installa-
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
GIORGIO MELIS
zioni urbane, monumenti dedicati a una delle eccellenze della città di Foligno: la realizzazione della “Prima Edizione stampata della Divina Commedia di Dante”. Le diverse aree sono precedute dalle “Istruzioni”, che danno al visitatore la chiave di lettura delle opere, circa un centinaio quelle bidimensionali, alcuni brani video, oggetti tridimensionali e un’installazione: la mostra si sviluppa in un percorso ricco di suggestioni visive. Al centro della mostra è installata inoltre una “Casa Aperta”, una struttura in scala reale con una serie di arredi realizzati attraverso la pratica che l’autore definisce “Riconversione progettuale”: alcuni elementi di arredo urbano vengono riconvertiti in elementi di arredo domestico. Una mostra completa e spettacolare, occasione per vedere la molteplicità degli esiti delle ricerche di Ugo La Pietra. Flavio Ennante
“Mi si sono inquinati i colori” Confessione e Manifesto: ho scoperto un Nuovo Mondo
Riconversione progettuale: credenza credenza realizzata a partire da dissuasori stradali, 2016, 160x60x40 cm.
Human Animal- Arte in Luce tecnica mista con led, 2017, h 195 cm.
Soggiorno urbano Milano, installazione, fotografia, 1989
UGO LA PIETRA
Istruzioni per abitare la città 24 marzo – 30 settembre 2018 CIAC, Foligno INFO T. +39 0742353230 info@centroitalianoartecontemporanea.it Venerdì 16.00-19.00 Sabato e domenica 10.00-12.30/16.00-19.00
Aperture straordinarie: 14 e 16 agosto 16.00-19.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.centroitalianoartecontemporanea.com
VIIII Legio Cesari - Arte in Luce tecnica mista con led, 2018, h 205 cm.
Riconversione progettuale: mobiletto mobiletto realizzato con bande dissuasori stradali, 2016, 160x60x40 cm.
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
“Human Design” Oggetti non più in uso ritrovano nuova luce grazie alle nuove tecnologie.
giorgiomelisvisualart@gmail.com 55
biancoscuro
Carsten Höller e Stefano Mancuso A Palazzo Strozzi l’esperimento tra arte e scienza
Plant Decision-Making Based on Human Smell of Fear and Joy, 2018. Piante di glicine sulla Facciata di Palazzo Strozzi, la cui crescita è influenzata dalle emozioni di paura o divertimento dei visitatori Rendering di Michele Giuseppe Onali
F
ino al 26 agosto, Palazzo Strozzi presenta “The Florence Experiment”, nuovo progetto site specific del celebre artista tedesco Carsten Höller e del neurobiologo vegetale Stefano Mancuso, a cura di Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi: un grande esperimento che unisce arte e scienza studiando l’interazione tra piante ed esseri umani. L’opera prevede la partecipazione diretta del pubblico, attraverso due monumentali scivoli che permettono di scendere 20 metri di altezza dal loggiato al cortile, e uno speciale labo-
ratorio nella Strozzina, collegato alla facciata del Palazzo. Ogni settimana 500 persone prendono parte agli esperimenti, il progetto mira a creare una nuova consapevolezza al modo in cui l’uomo interagisce con un organismo vegetale, trasformando la facciata e il cortile di Palazzo Strozzi in veri e propri campi di sperimentazione scientifici e artistici su concetti come la coscienza, la sensibilità e le capacità comunicative ed emozionali di tutti gli esseri viventi attraverso una rinnovata l alleanza tra arte e scienza. s The Florence Experiment, 2018. Ph. Martino Margheri
Yulianus Yaps Il progetto dell’opera più lunga della sua vita
A
INFO Yulianus Yaps facebook.com/yulanus.yaps
rtista indonesiano di grande esperienza, dalla fine del 2017 ha deciso di concentrare il suo lavoro sulla realizzazione di grandi dipinti. Composti di tanti pannelli (210 x 100 cm l’uno) che collegati insieme formano un’unica opera, sino ad ora ha realizzato 30 pannelli: un dipinto lungo 30 metri! Non è però ancora pronto a considerare concluso questo progetto, che spera di far arrivare a ben 100 metri. Yaps esplora ogni spazio con trame, punti e con una particolare danza delle linee che usa a ricoprire gli angoli della tela. Mentre forme strane e uniche compongono dialoghi sulla tela, si ha una visione dell’astrazione come melodia della vita. Le opere di Yaps ritraggono le avventure della sua immaginazione: graffi forti, selvaggi e spontanei sono la caratteristica di ogni singolo pezzo del suo l lavoro. s Sotto: Yaps davanti ad una parte della sua grande opera
English info
The end of 2017 I focus to make large painting. This is my project till the end of the 2018.This work consist panels. Every panel size 210cm x 100cm.Later on its will connect together became to one very big painting. Until the beginning I have completed 30 panels that means one painting size 210cm x 3000cm was ready ,but I am still go on to work this process I hope at the end of the year 2018 probably my work for this piece can reach a length of than 10000 cm. I explore every space with textures, spots and the dance of lines covers the corners of canvas. While strange and unique forms dialoqs in canvas. Vision of abstraction melody of life. This painting portrait part of my imagination’s adventures. As my other abstract works. Strong ,wild and spontaneous scratches are the characteristic of every single piece of my work.
BIANCOSCURO 56
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Alessandrà Calò Il giardino segreto che è dentro di noi
L
a CUBO Gallery di Parma ospita, fino al 28 giugno, “Secret Garden”, un’opera installativa dell’artista Alessandra Calò, curata da Andrea Saltini. L’installazione è costituita da una parte fotografica di antiche lastre, una parte letteraria, una botanica ed una strutturale, funzionale alla fruizione da parte del pubblico. Un viaggio nella vita immaginata di donne sconosciute, in cui le immagini di Alessandra, insieme alle parole di diverse autrici, raccontano di vite possibili, passate, ma presenti. La popolazione femminile, racchiusa nelle teche retro-illuminate, è cresciuta negli anni, e continua a crescere a partire da una fotografia che fa innamorare illustri scrittrici, poetesse e cantautrici. Solitudine, forza al femminile, cura della famiglia, amore: sono i fondamentali attorno cui ruotano i brani in prosa e in poesia e, tutti assieme, finiscono per costituire un racconto corale sulla condizione della donna dall’Ottocento a oggi, da leggere
dopo aver compiuto un gesto rituale, quello di aprire il piccolo cassetto con la coraggiosa l volontà di scoprirvi il contenuto. s
SECRET GARDEN Alessandra Calò
19 maggio – 28 giugno 2018 CUBO Gallery, Parma INFO cubogallery@gmail.com Mercoledì e venerdì 16.30-19.00 Giovedì 10.00-13.00 Sabato 10.00-13.00/ 15.00-19.00
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.cuboparma.com Lucia 2017 Autrice del testo: Silvia Salvagnini Professione: Poetessa ©Alessandra Calò
Eleazar Sanchez Toni caldi e cupi, di profonda inquietudine
G
iovane Maestro, la sua reputazione artistica è accresciuta anche grazie alla profana passionalità del suo approccio all’arte sacra; una delle sue opere più note infatti è la Pala d’Altare dedicata al Beato Martire Oscar Romero, presso la Basilica di Santo Stefano Maggiore, a Milano. La forza spirituale che emana il Beato confluisce e si fa tutt’uno con i sentimenti di paura, incertezza, speranza e fede del variopinto popolo attorno a Lui raccolto[...]. La pittura di Sanchez è una pittura di denuncia che nasce dalle esperienze della sua giovinezza. Denuncia che scatta dai suoi tono caldi, ma spesso cupi (dall’arancio carico al marrone venato di rosso), grandi pennellate per precisi contorni di figure che straripano. Nei lavori di Sanchez si individuano agevolmente due filoni non soltanto tematici, ma di tensione implicata. Uno visionario, che lavora intorno alla figura umana, coinvolta o «liberata», emblematico di una inquietudine profonda che sembra scuotere dalle fondamenta ogni condizione e rapporto, che risucchia e scardina, liberando frammenti d’umanità nuda e dispersa; l’altro
intimamente lirico, non contemplativo, ma evocativo, che lavora invece nella partecipazione affettiva e sensibile al proprio passaggio su questa terra, verso un futuro, un futuro che è un passato, anzi un trapassato. Sanchez torna a privilegiare il rapporto diretto con la figura umana, che assume luogo emblematico di una profonda inquietudine del proprio tempo. S’accentua l’esasperazione erotica, quasi l’esibizione, la partecipazione, ma anche la critica, a una «rage de vie» (rabbia di vita) collettiva. Eleazar apre prospettive visionarie, una sorta di ricerca di valori morali ed ideologici appunto. D’altra parte incalza la rivolta, alla quale risponde la strage, il massacro. Il destino dell’uomo, che ora è solo, avvinghiato in un continuo corpo a corpo, dominando ogni accenno ambientale, quel destino sembra correre fra la rivolta e la morte, come una parabola inevitabile. Manlio Gaddi Opera 1 - serie “Le acque del subconscio” olio su tela, 2018, 76,2x101 cm.
eleazarsanchez.arte@gmail.com
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
57
biancoscuro
Vittorio Valente alla GlobArt Gallery Griglie bianche
GlobArt Gallery via Aureliano Galeazzo 38 Acqui Terme sabato 10 - 12 e 16 - 19.30 Su appuntamento: 0144 322706 www.globartgallery.it.
“Griglia” – 2018. Silicone bianco su tela, 40×40 cm.
D
opo quasi due anni torna, alla GlobArt Gallery di Acqui Terme, una mostra personale dedicata a Vittorio Valente, artista che utilizza come materia prima per realizzare le sue opere, il silicone. L’evento arriva nel mezzo del tour di presentazione della monografia a lui dedicata e curata da Adolfo Carozzi, realizzata in occasione trent’anni di attività. La mostra, conclusasi a maggio, ha rappresentato il concetto di griglia (inteso come uno schema di rette parallele e perpendicolari che si intersecano tra loro) che da sempre è presente nelle opere di Valente. Fin dai primi lavori, infatti, la riparti-
zione dello spazio a quadretti segna un punto di partenza del suo percorso di ricerca, che se da un lato può essere stata influenzata dalle precedenti composizioni
BIANCOSCURO 58
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
astratte e geometriche, dall’altra quel susseguirsi e rincorrersi di cromie integrate in rigide griglie racchiudono un elemento nuovo, individuabile nella ossessiva ripetitività del “segno”. Le prime pitture di Valente non vanno intese come un’esercitazione cromatica tesa alla composizione estetica di un ipotetico freddo e geometrico informale, ma vanno essenzialmente lette come il tentativo di rappresentare un concetto fin dagli inizi della sua ricerca: rappresentare l’infinitesimamente piccolo nella sua ripetitività. La prima personale dal titolo “Griglie” si è tenuta a Savona, nel 1987, e lì Valente ha presentato una serie di textures, realizzate alcune con l’utilizzo di cartoncini in diverse gradazioni di colore, allineati e sospesi, altre con la composizione, sempre ad incroci modulari, di vetrini decorati da inserti in silicone. La ripresa del tema avviene, poi, circa vent’anni dopo, quando la composizione geometrica di infinite gocce di silicone vanno a costi-
tuire un tessuto formato dall’iterazione di un singolo elemento. Una particolare attenzione va riservata alle Griglie completamente bianche, poiché costituiscono un modo molto personale e singolare di rappresentare il concetto della superficie operata, quasi una ricerca con affinità alle tensostrutture, anche se concettualmente e materialmente differenti. In questi lavori Valente opera con le sue gocce siliconiche realizzando punte più alte o più basse, più grandi o più piccole, più distanti o più vicine. Gioca con tre elementi: il silicone, il bianco e la luce, dove l’effetto delle ombre portate interagisce concretamente con l’osservatore. Un territorio mentale quello di Valente ancora da esplorare, ricco di conferme e di novità, in ogni caso sorprendente per la freschezza delle proposte pur sempre rigorosamente legate alle proprie rizomatiche radici e coerenti con la decennale ricerca. Vincenzo Chetta
Alcuni momenti dell’inaugurazione della mostra alla GlobArt Gallery
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
59
biancoscuro
Tracce nella forma A Showcases Gallery, Andrea Bassani
D Qui sotto Andrea Bassani illustra il suo lavoro durante il vernissage. A destra Andrea Bassani con Franco Crugnola e Vincenzo Chetta
al 26 maggio al 16 giugno 2018, la SHOWCASES GALLERY di Varese, ospita la mostra “Tracce nella forma” mostra personale di Andrea Bassani, curata da Franco Crugnola con catalogo curato da Palmira Rigamonti. L’esposizione è promossa da “Franco Crugnola Studio Di Architettura” di Varese. In mostra una serie di lavori di Andrea Bassani, un artista il cui linguaggio artistico tocca indistintamente sia il segno pittorico che scultoreo, attraverso un’espressione linguistica e simbolica tesa al rinnovamento ed alla l creazione assoluta. s
“
Andrea Bassani ha esposto per la prima volta negli anni ‘70 e la sua carriera artistica è un lungo percorso di sperimentazione che ha condotto negli anni alla definizione di un linguaggio artistico unico ed originale. Colore e forma, pittura e scultura si fondono nelle sue opere in un “equilibrio dinamico” in cui le forme antropomorfe, nitide ed eleganti, si organizzano all’interno della composizione. Le sue opere sono dei “monocromi dinamici” in cui il colore da forza alla superficie tridimensionale e dove l’analisi dei profili rappresenta uno dei temi dominanti. L’immagine è scomparsa, si è trasformata in struttura, ed i volumi morbidi sembrano fuoriuscire dalla superficie dell’opera e coinvolgere lo spazio circostante in un vortice dinamico. I profili sono morbidi ma marcati, sono assenza di materia e di colore, ed è proprio questa sottrazione, la chiave rappresentativa e di innesco del dinamismo della composizione di Bassani e la genesi dei suoi “quadri scultura”. Le sue opere coinvolgono lo spazio circostante, fuoriescono dalla superficie e contenute in teche trasparenti rappresentano il superamento dei limiti formali e di genere tra pittura e scultura. All’interno delle opere di questo artista, delle sue forme espressive e del loro dinamismo e del suo colore puro, si concretizzano come segnali forti e personalissimi, le sue “tracce”, presenze lineari di colore contrastante la superficie, quasi dei solchi, dei raggi di luce. Lo spettatore ne è incuriosito e sembrano come in uno spartito musicale dettare il tempo del “ritmo compositivo” e riequilibrare la dinamicità della composizione. Sono una serie di “sospensione e pausa” nella purezza del colore e rappresentano, contestualizzate nell’opera, il percorso e la sintesi artistica della ricerca e la partecipazione discreta dell’artista e la sua conciliazione tra la dimensione spaziale e temporale. Palmira Rigamonti
”
BIANCOSCURO 60
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
La Giornata del Marmo
STEFANO DONNO
Terzo appuntamento delle Giornate delle Arti Artigiane al Museo Civico Floriano Bodini
F
loriano Bodini è stato non solo scultore di svariati materiali, ma pittore, incisore, medaglista. Il Museo a lui dedicato a Gemonio si offre come luogo privilegiato per un discorso sui mestieri d’arte, per un discorso sulle arti artigiane: Bodini desiderava infatti che il suo Museo fosse anche un laboratorio, un luogo vivo di sperimentazione e confronto. Il nuovo Direttore del Museo Civico Floriano Bodini, Lara Treppiede, ha presentato La Giornata del Marmo (inserita nel programma JEMA delle Giornate europee dei Mestieri d’Arte 2018), sotto la cura di Sara Bodini, questo è stato il terzo appuntamento delle Giornate delle Arti Artigiane organizzate annualmente nel mese di maggio. Quest’anno l’attenzione si è rivolta all’affascinante mondo Sotto: alcuni momenti della Giornata del Marmo al Museo Bodini, Gemonio
Ph.Laura Briccola
Ph. Salvatore Vincenzi
delle cave e della lavorazione artistica del marmo. Grazie alla presenza dell’Accademia di Belle Arti di Carrara con il direttore Luciano Massari, i docenti Sergio Cervietti e Piero Marchetti e le studentesse Sofia Cassino, Sara Grandi e Chantal Stropeni; di Gino Giacomelli e di Arthà, con Alessandra Ticozzi e Abele Vadacca, sono state realizzate nel cortile del Museo varie dimostrazioni della lavorazione artistica del marmo. Nella stessa giornata si sono tenute una tavola rotonda ed un laboratorio di mosaico a cura di Sonia Bianco e Bruno Depedri, il tutto accompagnato da postazioni di lavoro manuale del marmo, dalla narrazione di favole sul tema a cura di Marta Comerio e dalla proiezione di documentari. Durante la giornata si è aperta al pubblico una mostra che ripercorre la creazione del Monumento ai Caduti sul Lavoro realizzato da Floriano Bodini a Carrara, attraverso bozzetti scultorei, studi, materiale fotografico e tradizionali strumenti di lavoro, accanto all’opera “Paola” in marmo rosa del Portogallo, mai prima d’ora esposta al Museo Bodini. Nello stesso contesto sono state esposte opere di Carlo Dell’Amico del ciclo Basically black. La giornata è stata organizzata con il contributo di Fondazione Cariplo, Accademia di Belle Arti di Carrara, Arthà, Comitato Culturale JRC di Ispra, Liceo Artistico Frattini di Varese, BIG Ciaccio Arte, Galleria Montrasio di Milano e con la collaborazione della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, del Comune di l Carrara, dell’ANMIL di Massa Carrara. s
Meaw1- experimente alpha stampa su forex, 35x50 cm. “Il concept mistico spirituale evidenzia, ma non esaurisce, l’aura cinetica di Stefano Donno, che, nel recente progetto espositivo denominato – EAW, evidenzia da un lato la sua cultura filosofico-mistica, e dall’altra la voglia di sperimentazione avanguardista. Il risultato è decisamente originale e fuori dagli schemi, in equilibrio tra due focus; quello sul movimento e quello sulla luce che trova nel colore rarefatto e sfumato ectoplasmi astratti e nebbie ancestrali d’intenso fascino e corridoi interiori che ci mettono in contatto e risvegliano i nostri chakra di liberazione e la nostra sete di visione. MEAW è un progetto creativo che unisce la dimensione astrale iniziatica con la fotografia. La sua idea è quella di attingere a porzioni di sapere appartenenti alla Tradizione Perenne, utilizzando l’aura cinetica dell’ontologia che circonda le azioni fotografiche da lui compiute. Le diverse tracce e traiettorie cromatiche corrispondono a dei veri e propri circuiti spirituali. Donno lavora molto su due temi fondamentali della fotografia di ricerca e sperimentale: il tempo ed il movimento, strettamente collegati e creano ulteriori “visioni”, nuova bellezza. Donato Di Poce
Meaw2- experimente alpha stampa su forex, 35x50 cm.
BIANCOSCURO
forum.convergenzepossibili@gmail.com
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
Ph. Salvatore Vincenzi
Ph. Salvatore Vincenzi
h t t p s : / / m y s t i c e n e r g e t i c a r t w o rk b y s t e f a n o d o n n o .61 blogspot.it
biancoscuro
Amor est vitae essentia Massimo Cedrini in personale a Bergamo
L
a Fondazione Mazzoleni di Alzano Lombardo (Bergamo) ha accolto la mostra personale "Amor est vitae essentia", dell' artista Massimo Cedrini. Organizzata in collaborazione con il direttore artistico Giuseppe Carnevale di Excellence Art Gallery (da tempo organizzatore principale delle mostre di Cedrini a Marbella, sede della Galleria). La mostra, composta da circa venti opere, nasce da un’intima e sincera esigenza da parte dell’artista di denunciare il maltrattamento nel mondo animale per mano dell'uomo. Nello stesso tempo le immagini mostrano non soltanto il naturale collegamento tra uomo e natura, ma anche simbologie e riferimenti alle tematiche trascendentali del mondo delle filosofie orientali, nelle quali vi è la chiave di interpretazione della nostra esistenza. “Un tema che sicuramente ci sta molto a cuore” - commenta il Presidente della Fondazione, Mario Mazzoleni - “L'arte ha sempre avuto il lodevole compito di farsi veicolo di
messaggi importanti, dunque penso che la denuncia e la volontà di sensibilizzazione attraverso essa, sia una scelta giusta”. Le opere,esposte sino al 6 giugno, oltre ad avere un forte impatto tematico e coloristico, si supportano anche attraverso simbolismi che ammoniscono ed invitano il visitatore ad una profonda riflessione. Prossimamente Massimo Cedrini sarà all'opera con una nuova collezione, ancora una volta impegnato in tematiche
sociali, dimostrando un sempre più forte interesse nel denunciare azioni umane che poco hanno a che vedere con la ragione ultima l dell'essere umano: “Amare”. s
Massimo Cedrini
L’opera di Massimo Cedrini, ora nella collezione privata della Fondazione
A destra: Giuseppe Carnevale, Simona Occioni, Massimo Cedrini e Mario Mazzoleni
Excellence Art Gallery Calle Mendoza, 4 29601 Marbella www.excellenceartgallery.com www.instagram.com/excellenceartgallery/
62
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Isabella Rigamonti Oltre la fotografia, da Viol@rte
“B
eyond the photo”, così si è intitolata la preziosa esposizione dedicata ad Isabella Rigamonti, alle sue opere fotografiche, frutto di ricerca ed esperienza. Tenutasi presso la Galleria Viol@rte di Galliate, la mostra ha riscosso un buon successo di pubblico e di critica. Tra i suoi soggetti preferiti ci sono le architetture, i dettagli inanimati e le più svariate situazioni della vita quotidiana, fotografate in diverse città. Le sue opere sono il risultato di una rielaborazione concettuale e gestuale di fotografie scattate da lei stessa, sovrapposte alla tecnica del collage di parti di fotografia a colori sulla stessa fotografia in bianco e nero. Vittorio Viola così racconta le opere di Rigamonti: “L’unione perfetta della fotografia in bianco e nero,
con tutte le sfaccettature che ci offre attraverso l’occhio attento dell’artista (accentuate dalle sfumature di grigio che compongono l’anima intima) con il colore che riesce, grazie all’attenta composizione, ad offrire la possibilità di vedere il percorso emozionale dell’immagine.” Inquadrare l’artista, invece, non è così semplice: definirla solo come fotografa sarebbe riduttivo, e non farebbe comprendere il suo lavoro. La fotografia ha certamente una grande importanza, ma l’evoluzione vera del lavoro avviene durante la stampa e la conseguente unione cromatica, realizzata completamente a mano, senza l’uso della manipolazione digitale. Questo procedimento rende ogni opera di Isabella Rigamonti unica e inconfondibile, la sua cifra stilistica è perfettamente definita, è Arte. Daniela Malabaila
In questa pagina, alcuni scatti all’interno dell’esposizione dedicata ad Isabella Rigamonti
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
63
biancoscuro
EVA & ADELE La “prima” al me Collectors Room di Berlino
Dall’alto verso il basso: EVA & ADELE WINGS I Performance Costume 1992, Vinyl und Stoff, Lebensgröße © EVA & ADELE und VG Bild-Kunst Bonn 2018 EVA & ADELE Biographische Skulptur No. 3 2000, Holztisch, Lacklederröcke, Lack 120x80x131 cm. © EVA & ADELE und VG Bild-Kunst Bonn 2018
P
er la prima volta al me Collectors Room di Berlino, una selezione completa dei più importanti lavori di EVA & ADELE: in mostra pittura, scultura, fotografia, video, costumi fatti a mano e la loro auto. Una mostra che illustra l’esistenza artistica finemente sfumata e radicalmente trasgressiva di EVA & ADELE. Una retrospettiva dei loro ultimi 25 anni di attività, un’esposizione che esplora i concetti alla base della coppia artistica, visitabile fino al 27 agosto 2018 a Berlino, loro città natale. EVA & ADELE vivono insieme dal 1991, creando un’opera concettuale comune: quando appaiono nel mondo dell’arte internazionale, sono sempre insieme, vestiti allo stesso modo, sempre sorridenti. Gli artisti, secondo la loro auto-definizione, provengono dal futuro, perché con la loro permanente performance “a termine”, vivono un’esistenza condivisa radicale al fine di incarnare la loro visione per una nuova definizione dei ruoli di genere. La loro idea di futuring, quindi, abolisce ruoli di genere interpretati, sia maschili che femminili. Nello spirito della loro affermazione concettuale “Oltre i confini del genere”, EVA & ADELE esistono simultaneamente “nell’arte e nella natura”. Questo atteggiamento è illustrato ad esempio dalla loro grande installazione video a tre canali Watermusic (1997/2003). Il titolo della mostra, “L’amour du risque”, sottolinea anche l’amore reciproco della coppia e il rischio che condividono collettivamente, fino ad oggi, esponendosi radicalmente a pericoli esterni ed interni con il loro modo di vivere scelto. Il loro concetto di futuring mostra sia il loro coraggio che la loro audacia nel trasmettere, con energia e audacia, le loro idee, in qualsiasi posto nel mondo. EVA & ADELE raccontano le loro apparizioni in tutto il mondo e la conseguente copertura da parte della stampa e dei media per la serie Mediaplastic cactusblossum (2018), il cui titolo deriva dal fatto che i fiori di cactus fioriscono solo per un solo giorno. La serie è composta da dipinti basati su fotografie della coppia apparse su giornali e riviste. I dipinti della serie Cum si basano anche su fotografie, questa volta inviate alla coppia dai visitatori della mostra e che mostrano anche EVA
EVA & ADELE, AUTOPOLAROID 28.08.1992, Berlin, Polaroid, 10,2x10,1 cm. © EVA & ADELE und VG Bild-Kunst, Bonn 2018
& ADELE insieme, soprattutto alle aperture. EVA & ADELE vivono come un’opera d’arte in esposizione permanente dove l’opera è la coppia. Vivono infatti la loro esibizione 24 ore al giorno, sette giorni su sette, senza inizio né fine, giorno dopo giorno. Ad esempio, il loro video Kisses in the Supermarket, datato 1997, esplora con umorismo l’idea che, pur acquistando generi alimentari in un supermercato di New York, vivano la loro vita quotidiana come una performance, proclamando continuamente: “Wherever we are is museum” (Ovunque ci troviamo è un museo). In mostra anche sculture biografiche, tra cui un letto e un corpetto, e alcuni pezzi della serie Transformer-Performer. Questi lavori sono firmati dal logo di EVA e ADELE: un cuore formato dalle teste di due artisti che si appoggiano l’una contro l’altra. I loghi sono dipinti su superfici costituite da collage di opere su carta da cui sono state rimosse le firme con un bisturi. Questi riflettono non solo le ombre, i fantasmi e gli abissi in cui i due esistono, ma mostrano anche la tenera interazione tra loro. Il video Eurotrash (1998) è anche un pezzo importante che mostra come EVA & ADELE sono compresi a livello internazionale. L’opera combina scene della serie cult britannica con lo stesso nome in cui sono apparse l in diverse occasioni dal 1998 al 2001. s
BIANCOSCURO 64
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro English info
EVA & ADELE
L’AMOUR DU RISQUE me Collectors Room Berlin April 27 – August 27, 2018 The exhibition presents the artist-couple’s work of the last 25 years in an installative retrospective, explores the concepts underlying the pair’s art and their imagery. To this end, for the first time in me Collectors Room Berlin, a comprehensive selection from their most important groups of works across media including drawing, painting, photography, video, and sculpture, as well as their self-made costumes and costume logbooks, will go on show. Together, these illustrate the finely nuanced and radically transgressive artistic existence of EVA & ADELE. In order to question perspectives, concepts, and relationships that are often taken for granted, EVA & ADELE have been living together since 1991, creating a common conceptual artwork: when they appear in the international art world, it is always together, dressed the same, always smiling. The artists, according to their own self-definition, come from the future, because with their permanent ‘futuring’ performance, they live a radical shared existence in order to embody their vision for a new definition of gender roles. Their idea of FUTURING, therefore, abolishes played-out gender roles, both male and female. In the spirit of their conceptual claim ‘Over the Boundaries of Gender’, EVA & ADELE exist simultaneously ‘in art and in nature’. This attitude is illustrated for example by their large three-channel video installation Watermusic (1997/2003). The title of the exhibition L’AMOUR DU RISQUE emphasizes not only the couple’s love for each other and the risk they collectively share, to this day, by radically exposing themselves to external and internal dangers with their chosen way of life, but also how they go about their collective existence. Their concept of FUTURING shows both their courage and their audacity in trans-
mitting, with energy and daring, their ideas to wherever they appear in the world. A major section of the exhibition, therefore, focuses on their international work: the glamorous WINGS Costumes (1992, 1995, 1997) and the video works that are based on them, WINGS I, II, III (1997, 1998), are staged as an installation. For the very first time, all of the associated array of costume logbooks is exhibited, consisting 162 sheets. Within this collection EVA & ADELE have for decades meticulously envisaged and recorded each outfit, with its matching pair of stockings and shoes, handbags, umbrellas, etc. With their tongues often firmly in cheek, they tell of their worldwide appearances and the resulting press and media coverage in the ongoing series MEDIAPLASTIC CACTUSBLOSSUM (2018) – whose title is derived from the fact that cactus blossoms only bloom for a single day. The series consists of paintings based on photographs of the pair that have appeared in newspapers and magazines. The paintings in the series Cum are also based on photographs, this time ones that were sent to the pair by exhibition visitors and that also show EVA & ADELE together, mostly at openings. EVA & ADELE exist in a state of permanence. Within it, they live their performance 24 hours a day, seven days a week, without beginning or end, day in and day out. For example, their video work Kisses in the Supermarket, dated 1997, humorously explores the idea that even while buying groceries in a New York City supermarket they are living their daily lives as a performance, continually proclaiming: ‘Wherever we are is museum’. Also exhibited are biographical sculptures, including a bed and bodice from their personal effects, as well as pieces from the group of works titled Transformer-Performer. The video work Eurotrash (1998) is also an important piece that shows how EVA & ADELE are understood internationally. The work combines scenes from the British cult series of the same name in which they appeared on a number of occasions from 1998–2001.
Alièn R o d à
Gira-Sole 33x48 - Tecnica Mista Su Carta - 1997
EVA & ADELE | L’AMOUR DU RISQUE 27 aprile – 27 agosto 2018 me Collectors Room, Berlin INFO T. +49 (0)30 860085 114
La Musa 33x48 - Tecnica Mista Su Carta - 1997
Da mercoledì a lunedì 12.00-18.00
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
e-mail: angeloroda27@gmail.com
www.me-berlin.com
EVA & ADELE, WINGS I / II / III, 1997/1998, 3-Kanal-Video (WINGS III, Videostill), Echtzeit, 00:62:14, 00:62:15, 00:62:32 min, Loop Pal, Edition 5 + 3 AP © EVA & ADELE und VG Bild-Kunst, Bonn 2018
65
Antonio Melchiorre
Senza titolo - acrilico su juta - 2016 - 50x70 cm.
melchiorre.antonio@alice.it
-
Studio d’Arte Melchiorre - Pusiano - Como
biancoscuro
Real Art #3 Grande mostra al Museo Bodini di Gemonio
D
opo il successo della delle prime due edizioni, anche REAL ART #3 ha riscosso tantissimi consensi. Il progetto artistico, nato con l’idea di realizzare annualmente una pubblicazione-portfolio con opere uniche ed autografe di artisti contemporanei (e devolvere l’intero incasso in beneficienza ad enti del territorio) anche quest’anno è arrivato all’atto conclusivo: una bellissima mostra dedicata ai protagonisti di questa edizione, tenutasi al Museo Bodini di Gemonio, diretto da Lara Treppiede che ha ricevuto il testimone da Sara Bodini, figlia del grande Floriano. REAL ART #3-2017 ha presentato i lavori di: Andrea Bassani, Gianni Cella, Mattia Consonni, Mario De Leo, Marcello Diotallevi, Nataly Maier, Renzo Nucara e Carla Volpati, Claudio Parentela, Peter Hide 311065, Alfredo Rapetti Mogol, Tobia Ravà, Isabella Rigamonti e Tetsuro Shimizu. Il progetto ha saputo coinvolgere artisti, stampatori, editori,
[1]
giornalisti, uniti nel nome dell’arte e dalla solidarietà. Il ricavato ha sostenuto un’associazione che opera senza fine di lucro sul territorio: “Mensa dei poveri di via B. Luini” di Varese, gestita dalle suore della Riparazione-Orfanotrofio Femminile Addolorata. I ringraziamenti vanno a tutti gli intervenuti, a chi ha sostenuto l’iniziativa, a chi ha permesso presentazioni ed esposizioni in spazi e musei di pregio, e soprattutto ai promotori e produttori del progetto: Franco Crugnola e Isabella Rigamonti. Il volume coinvolge artisti anche molto differenti tra di loro, invitati a confrontarsi, rimanendo aderenti al loro percorso artistico, al concetto di serialità all’interl no di un lavoro “unico”. s
[2]
[3]
[4]
[1] Lara Treppiede nuova direttrice del Museo Bodini con Sara Bodini e Franco Crugnola. [2] Gli artisti del progetto RealArt #3. [3] Alcune opere esposte [4-5-6] Alcuni momenti della mostra al Museo Bodini. [7] L’installazione di Mattia Consonni presentata nel cortile del Museo. Museo Civico Floriano Bodini Via Marsala, 11 - Gemonio (VA) www.museobodini.it
[5]
[6]
[7]
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
67
67
biancoscuro
PaviArt 2018 La 6ª edizione con una nuova data
N
uova data per la kermesse pavese, che riempie quelle settimane di vuoto tra il Miart ed Art Basel, posizionandosi in maggio. PaviArt, come sempre ospitata nel Palazzo delle Esposizioni cittadino, ha confermato le proposte di qualità, superando il numero di visite e di vendite della scorsa edizione. Un successo dunque anche per le migliori Gallerie italiane ed estere che la scelgono in maniera continuativa da ben 6 anni. Come ormai di consueto, BIANCOSCURO ha presentato, nel suo grande spazio dedicato, la selezione di Arte Contemporanea: più di 150 mq per far conoscere ed ammirare i talenti selezionati dai tanti collezionisti importanti che visitano PaviArt, uno dei punti di orgoglio di questa fiera d’Arte. Evento nell’evento, Mattia Consonni ha presentato la sua installazione “Don’t Go Near The Water”, dall’entrata della zona BIANCOSCURO sino ad arrivare al luogo adatto per lasciarsi coinvolgere anche da tutti i sensi. Per la prima volta BIANCOSCURO ha presentato a PaviArt le opere di Stefano De Carli, Alessandro Alteo e Federico Gessi. Rebecca Maniti
68
CON IL PATROCINIO DI
5 MOSTRA-MERCATO BIANCOSCURO ART EXHIBITION D’ARTE MODERNA CONTEMPORARY E CONTEMPORANEA SELECTED ARTIST A
PAVIA
PALAZZO
Rita Astolfi - Andrea Bassani - ESPOSIZIONI Fabio Batocchi - Francesco P.LE EUROPA Bellissimo - Loredana Boldini - Nadia Buroni - Dario Brevi ORARI - Gianni Cella - Caroggi - Gianpiero - Mattia SABATO Castiglioni 10/20 DOMENICA 10/20 Consonni - Laura D’Addezio - Stefano De Carli - Daniela Fabbri - Rosa Maria Falciola - Laura Fasano - Marco Ferrari - Davide Ferro - Antonio Franchi - Gaya - Paola Geranio - Federico Gessi - Rosangela Giusti - Giorgio Gost - Ralph Hall - Peter Hide 311065 - Marisa Ierardi www.paviart.it - Dan Jordan - Mark Kostabi - Nero Levrini - Francesco Lodigiani - Rita Lombardi - Annalisa Macchione - Catello Mangione - Gabriele Marchesi - Gramoz Mukja - Renzo Nucara - Federico Odello - Antonietta Orsi - Pupi Perati - Gianluca Piaccione - Gabriella Pimpinicchio - Gerhard Popp - Paolo Remondini - Isabella Rigamonti - Mirko Roncelli - Elena Santucci Renzo Sbolci - Massimo Soldi - Giulia Sollazzo - Alexandra von Burg - Yulianus Yaps Gianna Zanafredi
8|9
Aprile 2017
INFOLINE DEA SERVIZI CURA CARPIGNANO (PV) TEL. 0382 483430 DIRETTORE ARTISTICO GIOVANNI ZUCCA
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Rosa Maria Falciola A PaviArt, i suoi Cerchi
R
osa Maria Falciola, nata a Belgirate, dove tuttora ha lo studio, vive a Lesa, sul lago Maggiore. Nella sua attività artistica ha sviluppato diverse forme espressive, a partire dalla modellazione e decorazione di vasellame e sculture in argilla. Dopo un periodo figurativo, culminato negli anni Ottanta con una grande mostra nel Palazzo della Regione Piemonte, a cura di Marco Rosci, il suo segno è diventato sempre più astratto, tracciato col fuoco o con una colata di stagno o con grumi di catrame bruciato, segmenti di ramina ossidata sopra una base materica ogni volta diversa. Non teme di confrontarsi con i colori, che passano dalle sfumature neutre o tenere, ai blu elettrici, ai rossi e ai neri. Molto interessanti i suoi libri d’artista, che riprendono con effetti sorprendenti le varie tecniche già messe a punto in altri contesti. Affascinanti le carte a onde di colore, che introducono verso mondi impossibili tridimensionali che inghiottono lo sguardo. Recenti e sorprendenti le composizioni
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
di cerchietti colorati, condensati di luce e di colore. Ha esposto in molte sale pubbliche e private: recentemente, nel maggio 2017 a Milano, si è tenuta una mostra personale presso la Galleria Schubert; nell’agosto dello stesso anno il suo “Atelier aperto”, organizzato dal Comune di Belgirate, ha riscosso molto successo. Da segnalare in
Sotto: Cerchio nel nero tecnica mista su tavola, 2014, 90x81,5 cm.
INFO: falciola@rosamaria-falciola.it www.rosamaria-falciola.it Facebook.com/rosamaria.falciola.35
marzo 2018 la collettiva “Art in a Box” (Galleria Schubert-Studio Bolzani) presso lo Studio Bolzani di Milano, e l’importante asta benefica CIPMO a Palazzo Reale, sempre a Milano. Un ingrandimento 200x100 cm del suo quadro ‘Pesci del mio lago’ (1989) è appeso nel nuovo Incubatoio di pescicoltul ra di Solcio (aprile 2018). s
Cerchio macchiato catrame bruciato e smalti su tela, 1997, d. 74 cm
69
biancoscuro
Rhy ART Fair Basel La quarta edizione tradizionalmente sulle sponde del Reno
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR qui sotto per visualizzare il catalogo degli espositori del Rhy Art Fair Basel www.rhy-art.com
D
al 14 al 18 giugno, nel Rhypark Hall Basel verranno presentate opere di 40 artisti indipendenti: dipinti, sculture, fotografia d’arte, arte digitale e molto altro ancora. L’obiettivo di Rhy Art Fair, è anche per il 2018, il complemento delle fiere e degli eventi d’arte presenti a Basilea durante la Basel Art Week. Dalla sua creazione, Rhy Art Fair è diventata un trampolino di punta affidabile per gli artisti. Situato in una splendida cornice sulle rive del fiume Reno (Rhy), porta l’arte, quella ancora non inflazionata, quella “da scoprire”, agli appassionati collezionisti che si riversano a Basilea da tutto il mondo. Uno spazio di incontro per gli amanti dell’arte: Rhy Art Fair è la fiera internazionale di arte contemporanea che sviluppa il rapporto tra l’artista ed il pubblico, il tutto durante la grande settimana dell’arte a Basilea. Durante l’edizione 2017 sono stati oltre 5.000 i visitatori (soprattutto collezionisti internazionali, galleristi e curatori), il crescente volume di vendite e importanti contatti hanno creato un’atmosfera giovane e positiva attorno a grandi opere d’arte, clima ideale per l’arte contemporanea. La nuova edizione non sarà da meno, ricca di sorprese e nuova Arte. Grande attesa per l’inaugurazione di questa nuova edizione, resa ancora più appassionante dal sassofono di Benny Horatschek, alias “Mr. Soulsax”. Flavio Ennante
Rhy Art Fair Basel 40 artists from 12 countries Dario Attanasio / Rosmarie Burger / Jin Sook Choi / Jin Soon Choi / Balazs Deim / Egon Digon / Antonia Pia Gordon / Jung Hee Hong / Eun Ju Heo / Kerstin[4] Hochuli / Michal Jackowski / Young Hee Jung / In Joo Kang / Hyun Ja Kim / Soo Yeon Kim / Josef Kostner / Kyung Min Kwak / Yong Ja Kwon / Aie Sook Lee / Sia Lee / Young Lee / Cornelia Lochmann / Soraya Luyeh / Daniel Marin / Masha Melnik / Stanislav Mikus / Murzo / Soon Ok Nam / Hwa Su Park / Youn Joo Park / Gina Plunder / Jean-Francois Reveillard / Christoph Rust / Stefano Sanna / Andrea Sbra Perego / Massimiliano Schiavon / Ji Hyun Shim / Wolfgang Sobol / Jun Ho Son / Hyun Seob Yoon
[2] [3]
[4]
[1]
[1] e [2] Videoinstallazione di Jean-Francois Reveillard [3] Mr. Soulsax [4] Installazione a cura di Recycle Art Shop
ner Media Part 70
artmagazine.biancoscuro.it
UN
FLORA
TECHNIQUE,
UN
L ANGAGE,
UN
ST YLE...
Flora Castaldi è la fondatrice del movimento “Stil-Cosmogeologico ©”. FLORA, pittrice francese, è nata in Italia vive e lavora a Saubens Haute-Garonne. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Ha esposto in Francia, Italia, Svizzera, Germania, Austria, Giappone, Canada, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti d’America e Principato di Monaco. Flora Castaldi, Maître franco-italien de l’Art Contemporain, créatrice du Langage “Styl-Cosmogéologique ©”. FLORA, peintre français, née en Italie, vit et travaille en région Toulousaine, Haute Garonne, France. Présente sur le marché de l’art depuis 1983, Flora expose en Europe, Etats Unis d’Amérique, Japon, Emirats Arabes Unis, Canada, Russie...
Flora con l’On. Vittorio Sgarbi
INFO www.flora-artiste-peintre.fr
www.flora-artiste-peintre.fr
biancoscuro
www.palazzostrozzi.org
#FlorenceExperiment
BIANCOSCURO 72
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
ArtBasel 2018 is coming A Basilea, dal 14 al 17 giugno Il piazzale di Art Basel 2017 con l'installazione Claudia Comte
T
orna l'appuntamento con Art Basel a Basilea, dal 14 al 17 giugno, con i numeri da sempre in crescita, aumentano anche gli espositori che passano dai 291 del 2017 a 293. Come sempre, tante le sezioni della Fiera: Galleries (dove le principali gallerie di arte moderna e contemporanea espongono opere del XX e XXI secolo); Feature (progetti curatoriali, presentazioni personali, mostre tematiche); Statements (nuovi progetti solisti di giovani artisti emergenti); Edition (opere editoriali, stampe e multipli), Magazines (pubblicazioni artistiche provenienti da tutto il mondo); Parcours (il settore che impegna i quartieri storici della città) e Film (film creati dagli artisti). Imperdibile la sezione Unlimited (la piattaforma pionieristica di Art Basel, sculture e
dipinti di grandi dimensioni, proiezioni video e installazioni curata per il settimo anno consecutivo da Gianni Jetzer), tra emergenti e famosi sono 71 in tutto gli artisti che saranno protagonisti della “fiera-nella-fiera”. Ai Weiwei, Francis Alÿs, Daniel Buren, Alberto Burri, Bruce Conner, Douglas Gordon, Dan Graham, Yoko Ono e Alfredo Jaar solo per citare qualche nome. Tra le opere più interessanti degli artisti e elle gallerie italiane: Aricò con la A arte Invernizzi; Barry rappresentato da Massimo Minini e Alfonso Artiaco; Binion, Mosset e Ursuta con la galleria di Massimo De Carlo; Buren, Yaque e Solakov con Galleria Continua; Burri con Luxembourg & Dayan; Favaretto con Galleria Franco Noero Ma lo sappiamo, Art Basel non è mai “solo” Arte, attendiamo il responso del mercato. Ettore Tiretto
[1] Alfonso Artiaco, Cristina Guerra Contemporary Art, Galerie Greta Meert, Galleria Massimo Minini, Sfeir-Semler Gallery Robert Barry, Changing, 2018 Courtesy of the artist and the galleries Lisson Gallery [2] Carmen Herrera, Angulo Rojo, 2018 Courtesy of the artist and the gallery [3] Metro Pictures, Galerie Thaddaeus Ropac Robert Longo, Death Star II, 2017/2018 Courtesy of the artist and the galleries
[1]
[2]
[3]
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
73
Art Fair
biancoscuro
Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali
Italia
BERGAMO Bergamo Arte Fiera gennaio 2019 www.bergamoartefiera.it
MILANO MiArt 5-7 aprile 2019 www.miart.it
Grand Art 9-11 novembre 2018 www.grandart.it StepArtFair 26-28 ottobre 2018 www.stepartfair.com FORLI’-CESENA Vernice ArtFair 15-17 marzo 2019 www.verniceartfair.it 16a edizione
CON IL PATROCINIO DI
MOSTRA-MERCATO D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Affordable Art Fair 25-27 gennaio 2019 www.affordableartfair.com
BOLOGNA Arte Fiera 1-4 febbraio 2019 www.artefiera.it
PAVIA PaviArt 10-12 maggio 2019 www.paviart.it
MONTICHIARI (BS) Expo Arte 22-23 settembre 2018 www.expoartemontichiari.it
PAVIA Pavia Art Talent 1-2 dicembre 2018 www.patpavia.it Aprile
8|9
2017
www.paviart.it
PALAZZO ESPOSIZIONI P.LE EUROPA ORARI SABATO 10/20 DOMENICA 10/20 INFOLINE DEA SERVIZI CURA CARPIGNANO (PV) TEL. 0382 483430
TORINO Artissima 2-4 novembre 2018 www.artissima.it Paratissima 2-4 novembre 2018 www.paratissima.it VENEZIA La Biennale di Venezia 11 mag.- 24 nov. 2019 www.labiennale.org
GENOVA Arte Genova febbraio 2019 www.artegenova.com
Via Punta di Ferro, 2 - 47122 Forlì - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521
PADOVA Arte Padova 16-19 novembre 2018 www.artepadova.com
PARMA ArtParma 29-30 sett. e 5-7 ott. 2018 www.artparmafair.it PER INFORMAZIONI: SEGRETERIA ORGANIZZATIVA: +39 049 8800305
74
BARCELONA (E) Loop Fair november 15-17, 2018 www.loop-barcelona.com BASEL (CH) Art Basel june 14-17, 2018 www.artbasel.com
Rhy Art Fair Basel june 14-17, 2018 www.rhy-art.com
PRESS RELEASE BERLIN| (D) BASEL FEBRUARY | 6 | 2014
16.17.18 marzo 2018
Organizzazione
AMSTERDAM (NL) Affordable Art Fair oct. 31-nov. 4, 2018 www.affordableartfair.com
DIRETTORE ARTISTICO GIOVANNI ZUCCA
Artisti e Associazioni Culturali in Fiera
Arte Forlì-Cesena Da 16 anni Contemporanea la manifestazione per gli Artisti dove è Accessibile a tutti! 26-29l’Arte ottobre 2018 www.verniceartfair.it www.fieracontemporanea.it
Europe
Berlin Art Week september 26-30, 2018 Premier line-up of galleries at Art www.berlinartweek.de
VERONA ArtVerona 12-15 ottobre 2018 www.artverona.it VICENZA ArteVicenza 13-14 aprile 2019 www.artevicenza.net
Art Basel today announced detail Art Berlin place June 19 to June 22, 2014. Th september works 27-30, ranging 2018 present from the M most contemporary artists of toda www.artberlinfair.com will present a geographically dive year Statements, Art Basel's secto alongside the Galleries sector, giv placement within the show.
Positions Berlin being located in Ha With Statements renowned Basel2018 architects Herzog & september 27-30, for the Magazines www.positions.de sector and the au
While galleries from Europe will con BIANCOSCURO exhibitors and artists from across the RIVISTA d’ARTE strong selection of exhibitors with sp Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it The participating galleries have exhi
biancoscuro
BRUXELLES (B) Art Brussels april 25-28, 2019 www.artbrussels.com
MADRID (E) Art Madrid february, 2019 www.art-madrid.com
Brafa jan. 26-feb. 3, 2019 www.brafa.be
MARBELLA (E) Art Marbella july 21-25, 2018 www.marbellafair.com
CHESTER (ENG) Chester Arts Fair november 16-18, 2018 www.chesterartsfair.co.uk COLOGNE (D) Art Cologne april 11-14, 2019 www.artcologne.com
MONTE-CARLO (MC) Art Monte-Carlo april 26-28, 2019 www.artmontecarlo.ch MONTREUX (CH) Montreux Art Gallery november 7-11, 2018 www.mag-swiss.com
GENEVE (CH) Art Genève jan. 31-feb. 3, 2019 www.artgeneve.ch KARLSRUHE (D) Art Karlsruhe february 21-24, 2019 www.art-karlsruhe.de INNSBRUCK (A) Art Innsbruck january 17-20, 2019 www.art-innsbruck.at
la fiera internazionale d’arte contemporanea international fair for contemporary art
PARIS (F) Fiac october 18-21, 2018 www.fiac.com Art Paris april 4-7, 2019 www.artparis.com
VIENNA (A) Vienna Contemporary september 27-30, 2018 www.viennacontemporary.at
LONDON (ENG) Frieze London october 4-7, 2018 www.frieze.com
ZURICH (CH) Art International Zurich september 21-23, 2018 www.art-zurich.com
fiera internazionale d’arte contemporanea 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists member of ...
padiglione | fair hall d + e · Innsbruck online tickets · www.art-innsbruck.at
ART biancoscuro 210 x 297 mm.indd 1
30.01.14 14:45
London Art Fair january 16-20, 2019 www.londonartfair.co.uk
CHICAGO (USA) Expo Chicago september 27-30, 2018 www.expochicago.com DUBAI (UAE) Art Dubai march 20-23, 2019 www.artdubai.ae
HONG KONG (CN) Art Basel march 29-31, 2019 www.artbasel.com Affordable Art Fair may, 2019 www.affordableartfair.com MEXICO CITY (MEX) Zona MACO february 6-10, 2019 www.zonamaco.com
SALZBURG (A) Art Salzburg october 19-21, 2018 art-salzburg-contemporary.com
ISTANBUL (TR) 20-23 feb 2014 CI contemporary istanbul september 20-23, 2018 contemporaryistanbul.com edizione 18 | 18th edition
World
MIAMI BEACH (USA) Art Basel december 6-9, 2018 www.artbasel.com
MOSCOW (RUS) Cosmoscow september 6-9, 2018 www.cosmoscow.com
NEW DELHI (IND) India Art Fair jan. 31 - feb. 3, 2019 www.indiaartfair.in NEW YORK (USA) Art NewYork may, 2019 www.artnyfair.com ArtExpo NewYork april, 2019 www.artexponewyork.com
Affordable Art Fair september 26-30, 2018 www.affordableartfair.com SINGAPORE (SGP) Affordable Art Fair november 16-18, 2018 www.affordableartfair.com TOKYO (J) Art Fair Tokyo march, 2019 www.artfairtokyo.com TORONTO (CDN) Art Toronto october 26-29, 2018 www.arttoronto.ca VANCOUVER (CDN) Art! Vancouver april 25-28, 2019 www.artvancouver.net
Per visualizzare l’elenco completo aggiornato in tempo reale inquadra con il tuo smartphone il codice QR e collegati al sito www.biancoscuro.it/art-fairs
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
75
a Repubblica di Malta è uno Stato insulare dell’Europa meridionale, circondata dalle acque di antichi oceani, essendo situato al centro del mare intercontinentale Mediterraneo, bacino secondario dell’Oceano Atlantico che lo alimenta con il suo flusso attraverso lo stretto di Gibilterra. Si trova a pochi passi dall’Italia, a 80 km dalla Sicilia e, dallo stretto di Messina, si apre su un antico Oceano: il Tirreno. Oceano, e non mare, perché presenta, sotto, una vasta aerea vulcanica che continua ad espandersi nella sua dorsale. Questo causa la divisione in due della crosta terrestre e la nascita di nuove zolle tettoniche e fondi oceanici e quando si chiude, tutto viene inghiottito o sollevato, con la sua storia. Così fu per l’oceano Ligure-Piemontese (esistente 150 milioni di anni fa), l’intero territorio a sua volta era l’antico golfo della Tetide, dalla dea Teti, personaggio della mitologia greca, generata da Urano e Gaia (una profezia predisse che Teti era destinata a dare alla luce un figlio che sarebbe divenuto più potente, intelligente ed ambizioso del padre. Zeus e Poseidone si innamorarono di lei, ma a causa della profezia rinunciarono a conquistarla, destinandola ad un matrimonio con i mortali. Più avanti capirete cosa ha tutto questo in comune con Malta). Malta è in contatto con 3 Oceani e con tutte le culture e i Miti ad essi appartenenti. Ed è proprio la natura vulcanica che la
L
“Ero in cerca del segreto di antiche verità quando ormai sul volo di ritorno da Malta, l’aereo con una virata improvvisa fece volare sul pavimento tutti i fogli che avevo sulle gambe. Infastidita, guardai fuori dal piccolo oblò che si ripiegava per l’ultima volta sulla grande isola di Malta, il sole entrando dal finestrino mi abbagliò, per poi regalarmi un’ultima veduta dall’alto dell’arcipelago. Quella vista mi aveva risvegliato da una torbida noia, con un’improvvisa energia raccolsi i fogli, sulla carta geografica avevo fatto tanti punti per evidenziare i siti megalitici che avevo visitato, ma vedendoli da una visione più ampia qualcosa d’importante illuminò i miei occhi, quell’enigma temporale che non riuscivo a colmare era molto più vicino alla sua risoluzione di quanto non credessi…”
78
Malta © Photo by Adele Arati
[5ª puntata]
Dall’arte Parietale e Mobiliare al Megalitismo, nel cammino dell’Essere
Mediterraneo: Malta, Gozo, e le sue spirali
biancoscuro
BIANCOSCURO
RIVISTA d’ARTE
Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
circonda che è importante, trovandosi in mezzo a una delle Placche tettoniche della Terra e non sul confine. Infatti in queste aree centrali si sviluppano i punti caldi (hot spot) della Terra, evidenziati da una ricerca della Scripps Institution of Oceanography dell’Università della California a San Diego (uno dei centri storici per la ricerca scientifica della terra e dell’oceano), i cui risultati furono pubblicati sulla rivista Nature il 7 luglio 2011, permettendo di scoprire una nuova forza in grado di muovere tali campi. Tale forza è determinata dai pennacchi di magma che provengono dall’interno della Terra, attraverso movimenti di onde sismiche anomale a bassa velocità, con moti spiraliformi. La perturbazione elastica si propaga da punto a punto attraverso un materiale o sulla sua superficie, senza che ciò implichi uno spostamento definitivo di materiale, utilizzato come campo utile alla trasmissione di pura energia (la nuova forza). Tutto in natura è “spiraliforme” ed è costituito in maggioranza d’acqua. Per questa sua importanza geografica, gli antichi cartografi all’interno delle mappe sull’Isola di Malta inserivano la Rosa dei venti, che ci indica l’orientamento nello spazio (il Nord e di conseguenza gli altri punti cardinali). Ricordiamo che antichi popoli non l’avevano e si orientavano con i moti del sole, le eclissi della luna e con la posizione delle stelle. Calcolavano i giorni di Luna Piena per comprendere i cicli delle maree, costruivano megalitici clessidre e labirintici orologi solari con cui regolavano le loro vite, un sapere passato da generazione a generazione, in cui il culto dell’energia dei fluidi ne era alla base: partiremo da questi concetti per metteremo il nostro Sesto Punto. Nell’articolo precedente avevamo definito il Quinto Punto che affermava: “L’arte Preistorica era intenzionale e la tecnica è testimonianza di un pensiero simbolico tramandato, che nulla a da vedere con una concezione magica.” La terra è pervasa da “energia”, un Campo su cui i nostri Campi d’Esistenza vivono: sorprendente come un’antica civiltà perduta ne fosse già a conoscenza e su di essa costruì luoghi in cui vivere. Mente atterravo a Malta, e dopo attente osservazioni, pensavo: l’acqua per gli antichi era importantissima, come lo erano il suono ed il colore. Toccato il suolo e con la cartina in mano, iniziai a esplorare l’isola: piramidi naturali, mare cristallino: ero sulle orme dei nostri antichi avi e dei “posti seriali” dove lasciavano tracce attraverso il fare dell’arte, tracce del segreto di antiche verità. Ma perché per loro erano così importanti i Solstizi e gli Equinozi e come erano legati ai movimenti dei fluidi? Quale era il loro “senso di vivere”? Dobbiamo partire proprio da queste domande per risco-
Malta © Photo by Adele Arati
biancoscuro
BIANCOSCURO
RIVISTA d’ARTE
Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
79
prire le nostre radici perché, prima delle grandi civiltà del Neolitico, l’arte Preistorica Parietale si evolse in grandi strutture e l’arte Mobiliare trovò la sua maturità nelle dee madri dell’arte megalitica mondiale. Malta è un centro Megalitico ben valorizzato, appartenente all’ente Heritage Malta, che lo ha fatto diventare un Patrimonio Storico e culturale e meta turistica mondiale. Da Nord a Sud, da Est a Ovest partendo da Malta e arrivando a Gozo, i Siti Megalitici padroneggiano. Si pensa che l’uomo di Neanderthal frequentasse già l’isola nel periodo Preistorico, nella zona a Sud-Est vicino all’attuale Marsaxlokk a Triq Ghar Dalam Cave, molti secoli prima di abitare le Cave Dwellings a Gozo, quando ancora dall’Africa si poteva raggiungere l’isola grazie ai fondali più bassi. Triq Ghar Dalam Cave è una suggestiva grotta preistorica con stalagmiti e stalattiti, in cui furono ritrovate numerose e gigantesche ossa di mammiferi e denti di Neanderthal, visibili nell’attiguo museo. In seguito, tracce di insediamenti del neolitico antico (6000-4000 a.C.) sono state rinvenute sia in aree aperte che all’interno delle grotte. Si è desunto che questi stanziamenti erano costituiti da una etnia proveniente dalla Sicilia, per le analogie della ceramica impressa ritrovata in loco con quella coeva di Stentinello (Siracusa), seppur similare ad altri reperti raccolti in tutta l’Italia. Intorno al 4500-4400a.C. si sviluppò il sito di Skorba, riconosciuto nel 1992 Patrimonio Unesco, composto da quattro stanze con un ingresso di lastre monolitiche di calcare alte ben quattro metri. Nella vicina Ta’hagrat (3800-3200 ac.) è presente un Trilite, ossia una struttura composta da due grandi pietre verticali che sorreggono una terza posizionata orizzontalmente, megaliti antichi e più consumati dal tempo rispetto a quelli di Stonehenge (Inghilterra). Spostandosi a Est fondarono Hypogeum Hal Saflieni (3300-3000a.C.), in cui all’interno furono trovati dei teschi con il cranio allungato, come quelli ritrovati in Perù e in Ucraina, come quelli delle dee madri dormienti. Inoltre, nella sala chiamata dell’oracolo, spirali di colore ocra invadono le pareti come quelle della tomba della Scacchiera in Sardegna, di un colore rosso sin dalla preistoria considerato sacro. Le spirali ci conducono verso dei fori nella pareti da cui esce un suono similare a quello riprodotto dalla scienza attraverso la radiazione di fondo traccia del Big Bang. A Sud-Ovest, i templi Hagar Qime e Mnajdra sono a tutti gli effetti Dolmen, tavole di pietra che unite tra loro vanno a formare delle figure a spirale incrociate, descrivendo strutture a tri o quadrifoglio, ad evidenziare Solstizi ed equinozi (simile alla farfalla Megalitica di Monte Caprione di Lerici, di cui ci siamo già occuMalta © Photo by Adele Arati
biancoscuro
80
BIANCOSCURO
RIVISTA d’ARTE
Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
BIANCOSCURO
RIVISTA d’ARTE
Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
81
[...] continua sul prossimo numero di BIANCOSCURO
pati un anno fa). Queste strutture hanno originato l’ArcheoAstronomia, infatti molte incisioni a punti, trovate su queste pietre, sono state interpretate come rappresentazioni di costellazioni. In ultimo dobbiamo spostarci alla vicina isoletta di Gozo, il suo abitato si stanziò nelle Neolithic Cave Dwellings intorno al 5000-4100 a.C., per poi fondare a nord Ggantija Temples, TriqTa’hamet, In Nuffara e Sannat. Punti importanti, in particolare lo è Ggantija (3600-3000 a.C.), di forma anch’essa tipicamente a trifoglio, la cui facciata si apre su un piazzale semicircolare, contiene al centro una porta monumentale fatta di grandi lastre concave di calcare corallino che si innalzano per otto metri in altezza, ma che in base alla ricostruzione, si pensa arrivassero fino a sedici. Era un luogo legato al culto della fertilità, per le statue Mobiliari delle Grande Madre ritrovate all’interno (oggi visibili al Museo archeologico di La Valletta) e per la loro dimensione riconducibili alla leggenda di una gigantessa che diede alla luce un figlio mortale. Questa forma a trifoglio è comunque tipica di antichi insediamenti rinvenuti nel Sud dell’Africa, a 150 miglia all’interno del territorio di Maputo, con un’attuale datazione presupposta a circa 160.000 a.C., all’incirca la stessa datazione associata dalla scienza all’Eva mitocondriale (la donna all’origine dell’attuale genere umano): che sia questa la provenienza di questi nostri antichi avi mediterranei? L’Antica Malta era una civiltà ben sviluppata con analogie importanti alle civiltà preistoriche dell’Africa e dell’Italia, e nel mentre, in Mesopotamia, nascevano le prime civiltà idrauliche (solo millenni dopo le civiltà Egizia e Amerinde). E mentre ripensavo a tutto quello che avevo visto, quella virata dell’aereo mi mostrò un’ultima cosa: se univo tutti i punti della cartina comparivano dall’alto due enormi Spirali, un filo conduttore mi era stato mostrato, non erano solo semplici punti. Tutta la terra è pervasa da questa antica e non nuova Forza che proviene dal suo interno, legata a stretto nodo con il campo elettromagnetico terrestre. Ora è il momento di mettere il nostro Sesto Punto: “Tutto è un Campo di Energia per ogni Campo in Creazione_R_Evoluzione, in continua trasformazione; la sua appartenenza al singolo Campo dipende dalla sua velocità di viaggio e dal segreto di antiche verità.” Quell’enigma temporale che divide l’arte preistorica da quella Neoltica racchiude una logica, quella che sembrava prendere una linea spiraliforme. “Non si vede con gli occhi ma con ciò che si conosce: ora ero pronta per comprendere il Megalitismo Italiano.” Adele Arati Per maggiori informazioni w w w. p re m i o c e l e s t e . i t / adele.arati
Malta © Photo by Adele Arati
biancoscuro
biancoscuro
Mario Colombelli Nuove, eterne, verità si ricompongono sulla tela
Mario Colombelli - Ragazza-Bambù olio su tela, 70x100 cm.
V
i è serenità in ogni scena, a volte consapevole distacco, soprattutto quando lo sguardo della protagonista non è rivolto all’osservatore, ma all’oggetto che lei stessa tiene fra le mani o, più spesso, ad
un altrove che dilata lo spazio portando lontano il pensiero. Nel dipinto intitolato “Venezia” però, la modella guarda davanti a sé, determinata ad intercettare l’attenzione di chi le sta di fronte. La maschera che tiene appoggiata sugli occhi, la mano sinistra che sfiora il vetro inesistente della finta finestra dalla quale si sta affacciando, creano una sorta di spaesamento percettivo, ulteriormente evidenziato dal rosa di una parete senza limiti. Il richiamo stilistico ad elementi strutturali e di costume legati alla città di Venezia sono quanto mai evidenti. Fra questi, oltre alla maschera, vi sono anche il rimando architettonico al gotico veneziano e l’abito della giovane dama, di un morbido e plastico drappeggio cremisi sul quale si rispecchiano la luce e le tonalità circostanti; e ancora i geometrici motivi decorativi del vetro che sovrasta e delimita le pennellate dello sfondo; forse un richiamo alla vetrata antica che contrappone il proprio spessore alla leggerezza dello spazio sottostante attraverso il quale la figura femminile comunica con l’osservatore. Infine, delicata e leggiadra, entra in scena la natura: il ramo di magnolia, silenziosamente si avvicina, copre una parte della finestra, la parte in alto quella non ancora finita, aggiungendosi al racconto con la delicata freschezza della primavera. Nulla è per caso nelle opere di Colombelli, tutto risponde ai principi dell’equilibrio, dell’armonia e della composizione; i piani si sovrappongono in una prospettiva teatrale e ogni volta il sipario si apre alla rappresentazione di un’esistenza cullata dal sogno, a volte immobilizzata in un attimo di stupore, oppure assorta nell’incantesimo di un gesto quo-
BIANCOSCURO 82
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
tidiano. L’artista volutamente ha scelto di eliminare le ombre, lasciando ad ognuno la possibilità di cogliere (nei rimandi alla classicità, nella plasticità delle figure, nel connubio natura-figura, nel ritmo cromatico) quegli stati d’animo non aggravati dal peso della vita. Da sempre Colombelli guarda all’arte del passato; la sua ricerca si è arricchita nel tempo di nuove suggestioni visive supportate dallo studio e la ricerca. La statuaria greca, l’equilibro e la perfezione di Raffaello, la suprema purezza formale di Ingres, ma anche le sconcertanti ricerche ottiche quali espressioni dirette del pensiero nella poetica di Renè Magritte, o la raffinata visione estetica, l’acuta sensualità, i sottili ritmi decorativi di Gustav Klimt, ad esempio, sono da sempre per l’artista un importante punto di riferimento. Così nuove eterne verità si ricompongono sulla tela, nel solco di una tradizione che non rinuncia alla figura, alla composizione, al mistero naturale ma nemmeno all’elemento decorativo, a quell’arabesco grafico fatto di impalpabili esattezze. L’espressione artistica di Colombelli si avvale allora, oltre che della padronanza tecnica del disegno, anche della predisposizione all’utilizzo di colori puri, alla maniera dei simbolisti, preziosi come i lapislazzuli e l’oro, colori che non hanno confini, che diffondono la loro forza, che tingono la pelle delle stesse vibrazioni dell’universo naturale. In “Ragazza-Bambù” questo procedimento risulta quanto mai evidente poiché il tocco della luce diffonde omogeneamente scie luminose sulla ritmica sequenza di canne e sulla figura che le attraversa. Lo sfondo diventa tutt’uno con le morbide forme del corpo e nel contempo gli elementi della natura acquisiscono una valenza quasi astratta; la loro inflessibile immobilità fa da controcanto al passo leggero della ninfa che senza esitazione si fa eterea, essenza di puro incanto. Il canneto è lo sfondo, come lo sono le felci, o le dorate geometrie d’eco secessionista, che
in molte opere accolgono la figura, avvolgendola in un abbraccio onirico. Prende così voce un iperrealistico dialogo, dove la bellezza non è più illusione, ma incantevole linguaggio universale. Riccarda Turrina
Mario Colombelli - Venezia olio su tela, 60x90 cm.
MARIO COLOMBELLI
espone a Palazzo Trentini
Via Giannantonio Manci n. 27, Trento
Dal 27 luglio al 13 agosto 2018
Da lunedì a venerdì 10.00 - 18.00 Sabato 10.00 - 12.00 - Domenica chiuso.
INFO mariocolombelli50@gmail.com www.mariocolombelli.it
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
83
biancoscuro
Margaretha Gubernale Natura, filosofia e antroposofia su tela
“
La cifra artistica di Margaretha Gubernale è creata da elementi naturali, filosofici, concreti e spirituali. Mostra il mondo reale e quello del sogno, unendo le due tematiche in un unica immagine, frutto della fusione di fantasia e realtà.
”
All in All - olio su tela, 2017, 100x80 cm. Microorganisms in the water, a forest lake and a woman, who lets fallen a drop of water plenty of blood into a cloud. The clouds are full of pollen and particles of dirt from the earth. This woman shows that man is in all and everything is in him, for he also lives with water, he lives also with the forest and also with the clouds, with all.
L
a maggior parte delle immagini mistiche di Margaretha Gubernale sono dipinte in olio su tela. Le fonti delle sue ispirazioni sono la natura e la filosofia, guardando sempre i dettami
della antroposofia (un percorso spirituale e filosofico, basato sugli insegnamenti di Rudolf Steiner). Margaretha lavora da quasi trent’anni come artista internazionale; nata in Sviz-
BIANCOSCURO 84
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
zera, attualmente si divide tra la Svizzera e l’Italia. Espone le sue opere dal 1983 (Castel of Elector, Mainz, Germania) e da allora ha partecipato ad innumerevoli esposizioni. Tra le più recenti ed importanti annoveriamo: nel 2012 Broadway Gallery a New York; Suisse Arte, a Basilea; nel 2013 Affordable Art Fair nell’edizione milanese; nel 2014 GZgaleriazero a Berlino, Grande Exposition Internationale nella Salle Gustave Eiffel, a Parigi; nel 2015 Pro Biennale Venezia, con Vittorio Sgarbi a Venezia e Artista per l’Unicef a Palermo. Nel 2016 si reincontra con Vittorio Sgar-
bi a Spoleto Arte, ed espone alla Crypt Gallery di Londra; nel 2017 Artbox Projects a Miami, International Award Galileo Galilei in Italia, Ausstellung artgroupzug. ch a Schweiz, e infine la Biennale d’Arte Peschiera del Garda. Le sue opere sono state esposte anche in Cina e Russia, oltre che in tutta Europa e negli USA. La sua Arte è stata premiata in numerose occasioni, e la sua creatività ed il suo talento hanno ricevuto molti importanti riconoscimenti. Tra questi ricordiamo: nel 2015 Roma Imperial Award a Roma, Master of Art e Marco Polo International Prize a Venezia, Premio della Cultura, Premio Artista Unicef, Nomination in Studiobyblos a Palermo, Michelangelo International Prize a Roma ed il Premio Internazionale Città di Noto a Noto; nel 2016 Oscar Accademy Award/ Miglior Artista dell’ Anno, Primo Premio della Critica a Palermo, First Price Margherita Hack a Milano, Gran Prix Louvre a Parigi, The Best Modern and Contemporary Artists, Knight of the Art, Premio Casanova Award a Venezia, Award Shakespeare in Art a Verona; infine nella prima parte del 2017 è stata nominata Cavaliere l dell’Arte a Palermo. s
The Spiral of Backward- and Forwardspeed olio su tela, 2016, 100x100 cm. The spiral backwards into the innerside brings rejuvenation and creativity.
To set a Goal olio su tela, 2018, 100x100 cm.
T
he pictures by Margaretha Gubernale are a tightrope walk. On the one hand she paints abstract thoughts and on the other hand she use the forms of the nature, for focus the symbolic parable as clearly as possible. Her inspirations she has in the nature, in anthroposophy and in the philosophy. She is partecipating with her oil painting more than 30 years in the international environment. She was born in Zug, Switzerland, where is her studio and where she lives. She has also the Italian nationality.s l
INFO www.margarethagubernale.org margaretha.gu@bluewin.ch
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
85
biancoscuro
Massimo Savio Forme cablate
“I
l gesto è il miglior giudice: ed è raro”, leggiamo in una lettera di Paul Cézanne all’amico Èmile Bernard, ed è un’affermazione, questa, che, al di là dello specifico contesto dei rapporti tra i due e della posizione del Maestro dell’Impressionismo, vale sempre, anche oggi, nel decidere e delimitare il modo in cui un artista col suo gesto impone presenza e originalità sulla scena artistica. Figlio di Mondrian (come dire di un’esigenza di armonia e di ritmo in un essenziale equilibrio di rapporti geometrici), non meno che di Platone e Pitagora, Massimo Savio ha sviluppato nella sua ricerca di astrazione un programma, rigoroso quanto intrigante, di riferimenti operativi e concettuali, fondato su figure primarie, le più semplici della geometria (punti, rette, cur-
ve, piani) coniugato ai materiali più diversi e singolari (acrilici, legni, cavi elettrici, griglie), il tutto disposto e distribuito in supporti inconsueti e poco convenzionali, non meno delle trame e degli orditi dei suoi “segni”, per dar corpo a forme e volumi (su tele, carta, schermi), governati da un sistema di “misure”, di equilibri armonici e formali dove tout se tien, dove c’è un’intima profonda corrispondenza tra le parti, che fanno pensare alle proporzioni sonore di Pitagora e alle sue sintesi di matematica e musica. Non a caso nel suo curriculum l’artista rivela di essersi dedicato anche a studi musicali, un dato questo che a ben vedere appare nel suo operare quasi come un’idea direttrice, un principio euristico attivo, agente, che indirizza a comprendere le ragioni dei suoi
Opera 262 fori legno, acrilico, cavi elettrici bianchi e neri 2015, 80x80x1,5 cm.
86
quadri come governati da un sottile gioco di casualità e costruzione. Un’arte dunque fatta di geometrie e relazioni visive precise e regolari, fondata più che sui singoli elementi sulle relazioni tra le forme, modulari e schematiche, la cui ricerca guida e indirizza la prassi dell’artista facendola diventare una sigla stilistica quanto mai originale nelle sue soluzioni: ecco ciò che Savio va pazientemente costruendo facendo ricorso a tutta una serie di risorse (tecniche ed esperienziali) forte dell’intuizione che, nell’approccio ai materiali, nell’esattezza matematica della loro combinazione, consiste un principio insieme etico ed estetico. Dall’utilizzo di tutta una serie di rettangoli e, via via, di sagome quadrate e triangolari, in soluzioni ardite, fatte di strutturazioni e deformazioni, ancorché tra loro
Opera 506 fori legno, acrilico, cavi elettrici blu 2015, 80x80x1,5 cm.
biancoscuro
sotterraneamente collegate e necessarie, appare così chiaro che ciò che in lui desta il maggior interesse ed entusiasmo è lo studio delle forme e, in particolare, l’impatto che queste hanno sulla percezione ottica, alla cui efficacia concorrono nella variatio rari segni di colore che intervengono spesso a sottolineare o evidenziare certe estroflessioni che rimarcano la discendenza, ma anche l’emancipazione, da certi modelli figurativi contemporanei (penso, in particolare, agli archetipi Fontana e Bonalumi). Si tratta, dunque, di un’arte astratta, ma diversa da quella del concretismo nel cui alveo intende collocarsi, poiché non vuole indagare il processo emozionale dello spettatore né tanto meno coinvolgerlo emotivamente, ma si basa principalmente su un’indagine percettiva e su come l’occhio reagisce alla vista di tali canoni compositivi. È per questo che la sua attenzione, più che ai valori cromatici, mostra di prediligere una rigorosa nudezza francescana, il progetto di un accumulo di forza che non ha bisogno di racconto per esprimersi prevalentemente in lavori mono-
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
cromi appagati anche da una linea di colore contrastante? L’obiettivo della sua ricerca è, insomma, da quel che appare, il progressivo abbandono dell’arbitrarietà e della sfera sensibile, a favore di un quadro che, attraverso il “gesto/ segno”, cattura la luce e cerca una definizione di sé come spazio di “scienza”, di conoscenza, mosso com’è dall’intento di trasmettere allo spettatore non un’illusione ottica bensì una pura realtà visiva: un opus insomma che racconta soltanto se stesso, lasciando soltanto intravedere la mano e la mente dell’artifex. A ben vedere, per concludere, il suo è un percorso di appressamento ad un’opera, caratterizzata dalla serialità delle immagini e dall’individuazione e definizione di linee di forza che si costituiscono in strutture, per proporsi ipoteticamente come un’indagine sui concetti di spazio e tempo intesi come realtà concrete dell’esperienza tradotti in tracciati o in progressioni geometriche che, come si accennava, si rivelano memori, nelle loro scansioni ritmiche, di spazi armonici e musicali. Vincenzo Guarracino
Sopra: Opera 2 - 430 fori legno, acrilico, cavi elettrici bianchi e neri 2015, 40x80x1,5 cm. In alto a sinistra: Opera 1 - 538 fori legno, acrilico, cavi elettrici bianchi e rossi 2015, 80x60x1,5 cm.
MASSIMO SAVIO Pittore, l’artista si è dedicato anche agli studi musicali ed ha conseguito la maturità scientifica e studi universitari. Collabora con al galleria Falzone di Milano. Recentemente ha partecipato con successo alla Fiera d’ Arte di Genova 2018 ed al Berlin Arte Contest 2018. “L’artista crea in un modo originale con cavi elettrici, forme e volumi. Sono forme cablate sul piano in modo lineare ed estroflesso in un contesto di spazi, di luci e di ombre”.
INFO Studio in Vimodrone (Mi) massimo.savio53@gmail.com
87
biancoscuro
Maurizio Balducci Liberi pensatori
www.mauriziobalducciarte.it
instagram: mauriziobalducciarte
I Liberi pensatori e la regola materiale plastico, plex e resina 2018, 100x35 cm.
I Liberi Pensatori - Concentrici materiale plastico, plex e resina 2018, 50x50 cm.
I Liberi Pensatori - Diversi e uguali materiale plastico, plex e resina 2018, 50x50 cm.
“Personaggi tanto schivi ed anarchici nel senso ampio del termine quanto indispensabili per la costruzione di una società migliore basata sui valori della libertà e del rispetto. Hanno il coraggio di scegliere lontano dai condizionamenti dei media e delle accademie che tendono ad uniformare la mente influenzandone i comportamenti.” Maurizio Balducci
BIANCOSCURO 88
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Silvia Battisti Arte, per non dimenticare
S
ilvia Battisti, artista socia della Permanente di Milano, usa il mezzo artistico per ricordare, e non far dimenticare, un capitolo importante della storia: una Guerra che non è servita da monito. Nonostante le stime incredibili sul numero minimo di caduti in guerra (ad esempio, per la Germania si sono stimati un milione ed ottocentomila caduti, per l’Italia seicentoquindicimila, per gli Stati Uniti circa cinquantamila), l’uomo continua a creare conflitti armati. Con queste parole Silvia ci racconta il pensiero, fissato poi in arte:“Non dimenticare significa avere coscienza dell’infinita follia di quella guerra e di tutte le guerre: soldato contro soldato come un gioco di elementi senza corpo e dignità, al comando di poteri rasenti l’istinto più perverso che l’uomo abbia. La rimozione è connaturata al tempo (100 anni fa) se si considera la storia come una serie di fatti che possono ripetersi, ma la storia può essere vista sotto altri
Sui monti guerra 1914-18 tecnica mista su tela, 50x50 cm.
aspetti: la considerazione dell’uomo, la sua dignità, i suoi bisogni, la sua intelligenza per risolvere i problemi nel diritto alla propria realizzazione senza sopraffazione, nel rispetto verso l’altro. Le armi vendute e comprate, inventate per uccidere meglio: lasciare spazio a questa finalità significa annullare fra breve la possibilità di vita del genere umano. Bisogna ricordare per dare la propria identità e dignità al soldato caduto sui fronti di l guerra e togliere per sempre l’arma dalle sue mani.” s
Il grande dolore della guerra 1914-1918 tecnica mista su tela, 2018, 80x80 cm.
www.silviabattisti.com
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
89
Claudio Olivotto Prenderemo il volo di primavera, sotto il Rosengarten - acquaforte (incisione su rame), 1984, 248x327 mm.
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR www.olivottoclaudio.it
biancoscuro
Giacomo Rossi - Alla ricerca di nuovi pianeti tecnica mista, 2018, 140x70 cm.
Giacomo Rossi Pianeti: il sogno dell’uomo
R
ossi si accosta all’arte negli anni ‘80, conoscendo artisti che influenzeranno positivamente il suo percorso creativo e che contestualmente libereranno le sue recondite emozioni, sviluppate poi con grande libertà compositiva nelle sue opere. L’artista, confrontandosi sempre più con la critica che ne avvalla positivamente il suo operato, è presente in importanti rassegne e manifestazioni artistiche, partecipa a mostre collettive ed importanti personali in varie città italiane. Così ci racconta la nascita delle sue ultime opere, dedicate al cosmo: “L’uomo, sin dall’antichità, dai Maya agli Antichi Egizi all’uomo moderno, ha solo un sogno: raggiungere, vedere, toccare i pianeti. Nel mio laboratorio, studiando e provando nuove tecniche materiche e pittoriche con nuovi materiali, ho creato i “pianeti”. Navigando con la fantasia tra gli astri, davo loro superfici e colorazioni diverse, dando all’opera una nuova forma: separazione e scissione del pianeta, che assume così un aspetto conflittuale diverso, un’identità propria di bellezza e di tecnica, rendendo ogni pianeta unico, come così è nella realtà.”. Rebecca Maniti
Sopra: Giacomo Rossi - Mercurio - tecnica mista, 2018, d.42 cm Sotto: Giacomo Rossi - Andromeda - tecnica mista, 2018, d.52 cm..
INFO giacomorossiart.weebly.com Studio in Sassuolo (MO)
91
biancoscuro
Katia Fogliaro Sperimentazione, innovazione, ricerca
D
otata di uno spirito libero, fervido, inquieto e brillante, grande sperimentatrice e artista eclettica, Katia Fogliaro usa vari tipi di materiale per
Frederik 2017, 100x67 cm.
realizzare i suoi lavori, tutto ha dignità per divenire opera d’arte. La sua creatività non si esprime solo attraverso la tecnica del dipinto, ma anche per mezzo di collage, sculture, monumenti, litografie, ceramiche, scenografie. Ogni creazione è figlia della passione. L’Arte l per lei è “cibo e musica per l’anima”. s
La musa - 2017
La musica è 2017, 19x14 cm.
INFO www.italdesignfogliaro.it www.penisarte.com
l s
Pesce fiamma 2017, 110x50 cm.
BIANCOSCURO 92
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Laura Corti Profonde riflessioni d’arte
L
aura Corti, nata a Napoli, dopo il liceo artistico entra all’Accademia di Belle Arti di Napoli e consegue la laurea in Scenografia. Lascia l’Italia e prosegue a Parigi i suoi studi, all’ Ecole Nationale Superieure des Arts Décoratifs. Nella Ville Lumière lavora come stilista per case di tessuti per arredamento, parati e per case di moda. Dal 1978, per dieci anni, dirigerà l’atelier di costume scenico all’Ecole Supérieure des Arts Décoratifs di Nizza, in Francia e vent’anni dopo diventerà la
nuova professoressa di Serigrafia alla Ecole Pilote Internationale d’Art et de Recherche di Villa Arson. Durante tutti questi anni lavora in parallelo, sviluppando una profonda riflessione riprodotta in una pratica artistica personale. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre, ad esempio a Cremona presso la Galleria Immagini, a Parigi alla Galerie Etienne de Causans, o ancora nello Spazio Tadini di Milano e presso la Galleria Mentana di Firenze, solo per citare alcune delle location che hanno ospitato l’arte di Laura Corti. sl
Dall’alto verso il basso: Foglie smalto su legno agglomerato, 2017, 40x40 cm. Senza titolo smalto su legno agglomerato, 2018, 40x40 cm. A destra: Cosmos smalto su legno agglomerato, 2015, 60x60 cm.
www.lauracorti.eu
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
93
biancoscuro
Fernando Stufano Piccole opere d’arte nella vita quotidiana
“G
raviton Spin”, è un olio su tela del 2017, esposto al Salone Internazionale del Mobile di Milano, in maniera molto particolare: innestato nel corpo di una libreria della DOIMO. “Heart of Fire”, come di consueto, olio su tela, ma molto ridotto nelle dimensioni, misura infatti solamente 6x9,50 centimetri, è stata esposta presso la Galleria Nartist®, ospitata sul polsino di camicie sartoriali di alta moda nell’Atelier Magie d’Autore di Gioia del Colle. Queste interessanti opere di Fernando Stufano, sono realizzate su tele Nartist®, la cui caratteristica è quella di poter essere amovibili e adattabili, per essere ospitate quasi ovunque: dall’abbigliamento agli elementi d’arredo. Nello specifico, Nartist®, con la quale Stufano lavora, ha
realizzato delle camicie che permettono di ospitare nel polsino le opere d’autore certificate. Mentre con il partner industriale DOIMO, sono stati realizzati divani, madie e librerie capaci di ospitare opere d’arte al loro interno, fa-
cendo diventare questi oggetti di vita quotidiana una vera e prol pria cornice per le emozioni. s 2000 - “Miti e leggende” - prima mostra personale - Giovinazzo 2001 - “Premio Internazionale Sever” - 2° posto - Milano 2002 - “Premio La Fenicie” - Palermo 2002 - esposizione - 1° posto - Pistoia e Terni 2003 - esposizione - Taranto 2004 - prima quotazione ufficiale con inserimento nell’annuario nazionale degli Artisti Italiani Contemporanei 2005 - esposizione - Galleria Thyrus - Terni 2005 - “Premio Natiolum” - 1° posto Giovinazzo 2007 - “Angeli Caduti” - personale Galleria d’arte e poesia Anforah 2007 - “Premio internazionale La Napoule” - Cannes 2008 - “Le pietre del Cielo di Zeus” personale - Galleria Anphorà 2008 - cartolina turistica - Comune di Giovinazzo, Assessorato alla Cultura e Poste Italiane - tiratura limitata della riproduzione dell’opera su cartolina per turisti 2016 - seconda quotazione ufficiale con inserimento nell’annuario nazionale degli Artisti Italiani Contemporanei 2017 - 10 tele “I Custodi di Arcadia” Galleria Nartist - Gioia del Colle 2017 - “Premio Biennale Leone dei Dogi” - Venezia 2018 - “Biancoscuro Art Contest Winter Edition” - Pavia 2018 - “Salone Internazionale del Mobile” - Nartist Gallery - Milano Fernando Stufano è recensito su testate giornalistiche on line e riviste d’arte, tra le quali “Sicilia Arte Oggi”, “Euroarte”, “L’élite”“Sogni d’Inchiostro” portale aderente al gruppo Eremon Edizioni
INFO FB: fernando.stufano Sopra: Heart of fire - olio su tela Sotto: tele per camicie Nartist - 6x9,50 cm.
94
A sinistra in alto: Graviton spin - olio su tela A sinistra in basso: Graviton spin - Nartist per madie Doimo - 20x20 cm.
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
Fiorenza Orseoli
Ho tutto in testa - acrilico su tela - 2018
f i o r s e o l i @ v i r g i l i o . i t
-
FB:Fiorenza Orseoli Artista
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
17a edizione
Artisti e Associazioni Culturali in Fiera
15.16.17 marzo 2019 Da 17 anni la manifestazione per gli Artisti dove l’Arte è Accessibile a tutti! www.verniceartfair.it Organizzazione Via Punta di Ferro, 2 - 47122 Forlì - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521
biancoscuro
Papaya Il Paradiso dentro sé
O
gnuno porta dentro di sè il proprio paradiso: può essere o perduto o ritrovato. Paola Romagnoli confessa che lei in Messico non c’è mai stata fisicamente, ma a livello di sogno, a livello di gioco con se stessa vi vive tutti i giorni. Coabita con un mondo che ha indubbiamente del letterario unito ad un immaginifico tutto suo, riprende una coreografia che è tipica di certi pittori del luogo e lei li rivisita con una conquista tutta sua, vedendo nel Messico la parte folcloristica di un quotidiano con radici chiaramente popolari e questo mondo popolare del Messico, Paola Romagnoli lo gode, lo idealizza in chiave di festa, di gioia. [...] Lei non vive questo mondo in chiave politica. Se da una parte abbiamo il fascino e il divertimento dei contenuti dall’altra il nostro occhio rimane direi affascinato dalla semplicità della pittura. Quando dico pittura semplice significa esattamente che la Romagnoli ottiene dei risultati con campiture tonali e atonali, con uno schizzo preparatorio sulla tela istintivo, la posa del colore è invece minuziosa come un ricamo. [...] Abbiamo dei profes-
Acapulco - olio su tela, 2017,100x80 cm.
sionisti come la Romagnoli che creano dei bianchi, dei rossi, dei neri assolutamente perfetti e se li sa gestire nella tonalità, nei passaggi e su tutto l’equilibrio dei volumi delle forme. La messa a punto dell’impaginato del quadro in una specie di finzione prospettica perché, essendo una pittrice di fiabe popolari legate anche ad una tradizione di leggenda popolare, la Romagnoli preferisce i primi piani, preferisce dare a queste sue forme una leggera e sottile caricatura: quando ci si affeziona ad un mondo, questo mondo lo si allontana e lo si avvicina da noi con un sorriso, e questo fa la Romagnoli assai bene. Paolo Levi
romagnoli.p@alice.it www.pedroepapaya.it
Serenata al tramonto 2016,70x100 cm.
Siesta - olio su tela, 2015,70x80 cm.
97
VANCOUVER INTERNATIONAL ART FAIR
MAY 25 - 28, 2019
VANCOUVER CONVENTION CENTRE
WWW.ARTVANCOUVER.NET INFO@ARTVANCOUVER.NET
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
0712-149 Evanescenza dell’essere - elaborazione visiva digitale su tela - 2012 - 67x100 cm.
SANTO LAVORATO santolavorato@gmail.com www.santolavorato.it
biancoscuro
Risultati d’Asta
In collaborazione con Meeting Art, casa d’aste dal 1979
L
a prima Casa d’Aste italiana, la Meeting Art, la più seguita dai maggiori collezionisti ed estimatori d’Arte, pubblica anche su BIANCOSCURO Art Magazine alcuni dei risultati conseguiti. Meeting Art è una realtà professionale che lavora da più di Lotto n. Asta n.
A
Stima €
Aggiudicazione
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA A
ACHILLE PERILLI Roma 28/01/1927 La bolla del buco nero, 1989 tecnica mista su tela 50x50 cm, firma e anno in basso a sinistra, firma, titolo e anno al retro.
9.000 10.000
5.000
398
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ALBERTO BIASI Padova 02/06/1937 Optical, 1964, collage e serigrafia su carta 16x16 cm, firma, anno, titolo e timbro Gruppo N al retro.
9.000 10.000
5.000
515
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ALDO MONDINO Torino 04/10/1938 - Torino 10/03/2005 Derviscio, olio su linoleum 40x40 cm, firma al retro.
4.000 5.000
2.000
547
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E I CONTEMPORANEA
ALESSANDRO PAPETTI Milano 12/03/1958 Piscina, 2014, olio su tela 90x130 cm, firma e anno in basso a destra, titolo, firma, anno e tecnica al retro.
27.000 30.000
24.000
423
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ALIGHIERO BOETTI Torino 1940 - Roma 24/04/1994 Sale e zucchero, 1973, tecnica mista su carta 34,6x49,7 cm, firma e anno al retro del cartone di chiusura.
18.000 20.000
10.000
353
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ANGELO BRESCIANINI Palazzolo sull’Oglio 1948 - 2016 Senza titolo, 2016, 8 spari di pistola cal. 45 e cal. 22 su lastra di acciaio inox montata su telaio in legno 75x75x6 cm, firma, archivio, etichetta.
3.000 4.000
1.500
433
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ARMAN Nizza 17/11/1928 - New York 22/10/2005 Senza titolo, (1972), accumulazione di ponti di contrabbasso inclusi in resina con teca in plexiglass 100x80x7 cm, firma incisa in basso a destra.
32.000 36.000
27.000
340
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ARMAN Nizza 17/11/1928 - New York 22/10/2005 Senza titolo, 2001, accumulazione di tubetti di acrilico argento su tela blu oltremare applicata su tavola 81x61x8 cm, firma sul bordo inferiore.
10.000 12.000
8.000
548
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
BRUNO DONZELLI Napoli 12/04/1941 Mickey Warhol, olio, tecnica mista e collage su tela 50x70 cm, firma in basso a destra, titolo e firma al retro.
4.500 5.000
2.900
445
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E O CONTEMPORANEA
CÉSAR Marsiglia 01/01/1921 - Parigi 06/12/1998 Compression, 1989, scultura, compressione di lattine 33x15x15 cm, firma in basso su un lato.
25.000 28.000
14.000
335
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
CLAUDIO PARMIGGIANI Luzzara (RE) 01/03/1943 Dilatazione, 1972, tecnica mista (collage) su tela 120x100x2 cm, firma, titolo e anno al retro.
9.000 10.000
6.000
430
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E N CONTEMPORANEA
EMILIO SCANAVINO Genova 28/02/1922 - Milano 29/11/1986 La ferita, 1974 olio su tela tamburata 100x100 cm, firma in basso a destra, firma, titolo e tecnica al retro.
21.000 24.000
13.00
532
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
EMILIO TADINI Milano 1927 - Milano 24/09/2002 Museo dell’uomo, 1974, olio su tela 73x92 cm, firma, titolo, anno ed etichetta dello Studio Marconi (MI) al retro.
8.000 9.000
4.000
538
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E G CONTEMPORANEA
ENRICO BAJ Milano 31/10/1924 - Vergiate 16/06/2003 Piccola folla, 1989, acrilici e collage su tela 50x60 cm, firma in basso a destra.
18.000 20.000
10.000
419
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ENZO BRUNORI Perugia 14/07/1924 - Roma 13/05/1993 Presenze della sera, 1959, olio su tela 100x81 cm, firma e anno in basso a destra.
9.000 10.000
5.500
554
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
FABRIZIO PLESSI Reggio Emilia 03/04/1940 3 rubinetti di piume, 1983, tecnica mista su tela applicata su tavola 176x256 cm, firma, titolo e anno al retro.
9.000 10.000
5.000
C
D
Descrizione
417
B
100
trentacinque anni a servizio dell’Arte. La pubblicazione delle assegnazioni permette di comprendere meglio l’andamento reale del mercato, un indice chiaro che non permette fraintendimenti. Di seguito troverete la nostra selezione di aggiudicazioni delle aste del pel riodo dal 5 al 13 maggio 2018. s
E
F
G
biancoscuro
Lotto n. Asta n.
Descrizione
Stima €
Aggiudicazione
450
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E D CONTEMPORANEA
VICTOR VASARELY Pecs 1906 - Parigi 15/03/1997 Makk, 1972, olio su tela 95,5x95,5 cm; firma in basso al centro, titolo, firma, anno al retro.
72.000 80.000
44.000
416
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GETULIO ALVIANI Udine 05/09/1939 - Milano 24/02/2018 Superficie a triangoli satinati, 1982, alluminio 24x24 cm, firma, titolo e anno al retro.
14.000 16.000
10.000
416
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GETULIO ALVIANI Udine 05/09/1939 - Milano 24/02/2018 Superficie a triangoli satinati, 1982, alluminio 24x24 cm, firma, titolo e anno al retro.
14.000 16.000
10.000
416
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E C CONTEMPORANEA
GIACOMO BALLA Torino 18/07/1871 - Roma 01/03/1958 Linee di velocità rotante, Forme in espansione, 1918-1919 collage di carte colorate e tempera su cartone circolare Ø 26 cm, firma in basso al centro.
36.000 40.000
20.000
426
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GIULIO TURCATO Mantova 16/03/1912 - Roma 22/01/1995 Forme, 1969, olio su tela 40x70 cm, firma in basso a destra.
9.000 10.000
5.000
516
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E P CONTEMPORANEA
TANO FESTA Roma 02/11/1938 - Roma 09/01/1988 Finestra, 1985, acrilico su tavola e finestra 100x80x8 cm, firma e anno al retro.
6.000 7.000
5.400
220
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GIUSEPPE FERDINANDO PIANA Ceriana di Sanremo (IM) 03/12/1864 - Bordighera (IM) 29/04/1956 Gioco di bambini sulla spiaggia, olio su tela, 179,5x250 cm; firma in basso a destra.
18.000 20.000
10.000
437
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
HANS JORG GLATTFELDER Zurigo 10/07/1939 Mir 179, 1976, acrilici su rilievi piramidali in materiale plastico su tavola 25x25x5, firma, titolo, anno al retro.
9.000 10.000
5.000
411
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
JOEL STEIN Boulogne-sur-Mer (Francia) 25/05/1926 - 2012 Tre cerchi in progressione cromatica, 1970 tempera su cartone 45x65 cm, firma e anno al retro.
9.000 10.000
5.500
528
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E H CONTEMPORANEA
LUCA PIGNATELLI Milano 22/06/1962 Paesaggio, tecnica mista su cartoncino 100x140 cm, firma in alto al centro.
27.000 30.000
29.000
326
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
LUCIO DEL PEZZO Napoli 1933 Senza titolo, collage, colore acrilico e smalto su tavola 75x60x4,5 cm, firma in basso al centro, firma e tecnica al retro.
3.000 4.000
1.900
558
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E B CONTEMPORANEA
MARCO PETRUS Rimini 30/05/1960 Upside down, 2003, olio su tela 230x170x3,5 cm, firma, titolo, anno.
27.000 30.000
29.000
461
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E L CONTEMPORANEA
MAURIZIO GALIMBERTI Milano 1956 Mosaico Noto n° 2, 2008, mosaico di 80 polaroid 84,7x77,4 cm; edizione unica originale, firma in basso a destra.
4.000 5.000
2.800
525
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MICHELE CASCELLA Ortona (CH) 07/09/1892 - Milano 27/08/1989 Portofino, Calata Marconi olio su tela 40x60 cm, firma in basso a sinistra e al retro.
8.000 9.000
4.000
543
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E M CONTEMPORANEA
PIERO GILARDI Torino 03/08/1942 Zucche sul tronco, 2006, poliuretano espanso 70x70 cm, firma e titolo al retro, dichiarazione d’autenticità dell’artista su foto, entro teca in plexiglass.
9.000 10.000
6.000
432
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PIERO RUGGERI Torino 27/04/1930 - 14/05/2009 Intreccio grigio azzurro con tacche nere, 2003 olio su tela 140x115 cm.
8.000 9.000
5.200
476
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E F CONTEMPORANEA
UGO NESPOLO Mosso Santa Maria (BI) 29/08/1941 Rebop, 1982, acrilico su legno 70x100x3 cm, firma in basso a sinistra, titolo, firma e tecnica al retro.
10.000 12.000
4.000
392
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
REMO BIANCO Milano 03/06/1922 - Milano 23/02/1988 Senza titolo, 1962, tecnica mista e collage su tela 120x100x2 cm, firma dell’artista su etichetta al retro.
9.000 10.000
5.000
544
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
RICCARDO GUSMAROLI Verona 15/11/1963 Vortice cotone, 2012,barche di carta su tela di cotone 80x60 cm, firma al retro.
5.000 6.000
2.700
447
844 OPERE DELL’ARTE MODERNA E E CONTEMPORANEA
ROBERTO CRIPPA Milano 07/05/1921 - Bresso (MI) 19/03/1972 Spirale, 1951, olio su tela 50x100 cm, firma, anno e n° di archivio al retro.
14.000 16.000
10.500
H
I
L
P
O
N
M
101
biancoscuro
In mostra ai Tre Oci, Venezia e… non solo Sessant’anni di carriera del fotografo Fulvio Roiter
L
a Casa dei Tre Oci presenta il primo evento espositivo dedicato alla vicenda artistica del fotografo che più di ogni altro ha saputo legare l’immagine di Venezia al proprio nome; promossa dalla Fondazione di Venezia, in partenariato con la Città di Venezia, la mostra
“Fulvio Roiter. Fotografie 19482007” ripercorre l’intera carriera fotografica del protagonista, presentandosi come la più completa monografica mai realizzata sull’autore e la prima dopo la sua scomparsa, il 18 aprile 2016. L’esposizione, curata da Denis Curti e resa possibile grazie al prezioso contributo della moglie
Lou Embo, fa emergere, attraverso 200 fotografie, la maggior parte vintage, raccolte in 9 sezioni, tutta l’ampiezza del suo lavoro, collocandolo tra i fotografi più significativi dei nostri giorni. Roiter nasce a Meolo, comune in provincia di Venezia, nel 1926; si diploma perito chimico nel 1947, ma inizia a dedicarsi alla
Fulvio Roiter, Acqua alta in Piazzetta San Marco, 2002 © Fondazione Fulvio Roiter
102
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
fotografia rendendola, a tutti gli effetti, il suo lavoro, a partire dal 1953. Forse è il caso ad aver dato un contributo determinante nel farlo diventare un rinomato fotografo: come racconta lui stesso, in una video intervista visibile all’interno della mostra, suo padre, in occasione di una promozione a scuola, gli regala una Welta, una macchina fotografica stile Leica con cui il giovane Roiter inizia ad appassionarsi sempre più alla fotografia. Certo è che il caso, da solo, non basta: talento e determinazione portano il giovane
A sinistra: Fulvio Roiter Sicilia, Sulla strada Gela – Niscemi, 1953 ©Fondazione Fulvio Roiter In basso: Fulvio Roiter, Laguna veneta, Isola di San Giacomo in Paludo, 2005 © Fondazione Fulvio Roiter
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
103
biancoscuro
Roiter sulla scena internazionale. Gli esordi coincidono con il pieno della stagione neorealista, movimento culturale di cui Roiter eredita la finezza compositiva e la curiosità nei confronti della vita nella sua città e in paesi lontani. Il desiderio di documentare la realtà sociale ed economica di quel periodo, dell’immediato Dopoguerra, è molto forte: è in Sicilia che intraprende il primo viaggio che lo consacra come fotografo ed è in giro per l’Italia che, successiIn alto: Fulvio Roiter, Mestoli ©Archivio Storico Circolo Fotografico La Gondola Venezia A destra: Fulvio Roiter, Bruges (Belgio) Il beguinage, 1960 © Fondazione Fulvio Roiter
FULVIO ROITER FOTOGRAFIE 1948-2007 16 marzo – 26 agosto 2018 Casa dei Tre Oci, Venezia INFO T. +39 041 24 12 332 info@treoci.org tutti i giorni 10.00-19.00 martedì chiuso aperture straordinarie 2 giugno 14 e 15 agosto Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.treoci.org
104
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
mio Nadar – assegnato a libri fotografici pubblicati in Francia – con il libro “Umbria. Terra di San Francesco” (“Ombrie. Terre de Saint-François”). Il lavoro per cui è più conosciuto è però “Essere Venezia”, pubblicato nel 1977. Nella mostra in corso alla Giudecca sono esposti anche gli scatti dei suoi numerosi viaggi all’estero: a New Orleans, in Portogallo, in Belgio, in Andalusia e in Brasile. La rassegna viene completata da videoproiezioni, ingrandimenti spettacolari e una ventina di libri originali, che restituiscono anche la vastità di contributi criti-
ci dei tanti autori che hanno scritto sul suo lavoro, tra cui Andrea Zanzotto, Italo Zannier, Alberto Moravia, Ignazio Roiter, Fulvio Merlak, Gian Antonio Stella, Roberto Mutti, Giorgio Tani, Enzo Biagi. A ribadire la straordinaria eccellenza artistica di cui si è reso protagonista, quanto lui stesso ha affermato a riguardo della propria attività e percezione del mondo: “Dicono che l’abitudine distrugga l’occhio: vivi in un luogo e finisci con il non vederlo più. Può darsi, ma non vale per me: mi salva l’emozione”. Lucia Garnero
Fulvio Roiter, Venezia, Squero di San Trovaso, 1970 © Fondazione Fulvio Roiter Fulvio Roiter, New Orleans, French Quarter, 1985, © Fondazione Fulvio Roiter
La chica Poblanita, olio su tela, 2017, 40x50 cm.
vamente, sperimenta la fotografia a colori nel suo periodo di maggiore maturità fotografica. Un’ampia sezione è dedicata alla sua città: attraverso i suoi scatti, la città lagunare viene messa in connessione con il mondo; di Venezia racconta storie, storie mai banali, sia in bianco e in nero, sia a colori, che sanno emozionare un pubblico internazionale, grazie a un grandissimo numero di pubblicazioni e reportage, che l’artista cura personalmente in modo quasi maniacale. Nel 1956 vince l’importante pre-
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
GUIKNI RIVERA
Attraverso i colori il sogno si fonde con la realtà.
g u i k n i @ h o t m a i l . c o m w w w. g u i k n i a r t . c o m 105
biancoscuro
Rivoluzioni Al via la 13esima edizione di Fotografia Europea
Sopra: Joel Meyerowitz - Dairy Land Provincetown, Massachusetts, 1976 © Joel Meyerowitz Courtesy Polka Galerie
V
entidue mostre, tredici sedi espositive, sei partner, incontri, spettacoli, workshop ed altro ancora. Questa è solo una parte di ciò che sta accadendo nella tredicesima edizione del festival di Fotografia Europea organizzato a Reggio Emilia. Il grande evento, che quest’anno ruota intorno
al tema delle rivoluzioni, porta con sè moltissimi aspetti positivi, dati anche dal grande successo dell’edizione precedente. Il titolo dell’evento che ha acceso i motori già dal 20 aprile scorso è “Rivoluzioni. Ribellioni, cambiamenti, utopie”. Le varie mostre che si potranno visitare nei diversi posti della città sono: “Sex & Revolution! Immaginario, utopia, liberazione”, sul-
BIANCOSCURO 106
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
le trasformazioni nel modo di concepire e vivere la sessualità tra gli anni Sessanta e Settanta, attraverso trecento opere tra fotografie d’autore, fumetti, libri, rotocalchi, locandine di film e sequenze cinematografiche; andando avanti troviamo una retrospettiva sul fotografo americano Joel Meyerowitz, “Transitions”, grande maestro della fotografia contemporanea, che presenta oltre 120 opere, evidenziando il suo ruolo rivoluzionario in campo fotografico, proprio perché fu uno tra i primi a utilizzare il colore come elemento principale del suo linguaggio artistico; proseguendo troviamo l’Iran come paese ospite del festival, con sede ai Chiostri di San Domenico, una mostra su 9 autori iraniani intitolata “Genesis of a Latent Visioni: a Window onto Contemporary Art Photography in Iran”, che spiega l’evoluzione della fotografia nel loro paese; ma anche una sul fotografo italiano Elio Ciol, con alcuni dei suoi scatti più famosi. Inoltre ci saranno esposizioni in luoghi come la Sinagoga che ospita “Iconic China” di Luca Campigotto, andando oltre ci spostiamo invece nella Villa Zironi, in cui si rende omaggio a Lorenzo Tricoli con “The Archive you Deserve”, Francesco Jodice - Atlante #001, 2017 © Francesco Jodice
Elio Ciol - A Pier Paolo Pasolini © Elio Ciol
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
107
biancoscuro
CARLO MAESTRI “Industriae conversio” La Rivoluzione industriale Mostra fotografica - Torre Civica di Guastalla
Charles Dickens descrisse questo periodo storico con enfasi ma, allo stesso tempo, con disincanto e paura: “Era l’epoca migliore di tutte, e la peggiore di tutte, era l’epoca della saggezza e della follia, era l’epoca della fede, era l’epoca dell’incredulità; era la stagione della Luce e la stagione dell’Oscurità.” Le foto di Maestri sulla Rivoluzione Industriale, volutamente ci riportano al genere di fotografia di quegli anni, quindi alla storia della fotografia. La patina del tempo sulle fotografie uniforma l’immagine attuale e la confonde con quelle d’epoca. All’interno dell’immagine vediamo le pietre abbandonate di fabbriche (ritratte con lo spirito con cui si documentano le “ghost towns”) e nello stesso tempo l’operosità degli uomini ed i prodotti lavorati. La tristezza dell’abbandono ed il fervore di una società che a quei tempi viveva mille scoperte. Il fotografo ha indagato spesso i segni dell’uomo e del tempo, nei muri scrostati o dipinti dai murales, nei cancelli ossidati e nei manifesti strappati, in una sorte di scrittura della città. Oggi l’autore fa un salto indietro per restituire ad alcuni luoghi un’identità, per raccontare storie. Maestri, talvolta, con le sue fotografie non si accontenta dell’emozione di un attimo, ma ama raccontare storie trasportando chi osserva in un’altra dimensione. Non a caso l’esposizione viene collocata nella Torre Civica di Guastalla, nel momento in cui essa viene restituita, restaurata, alla cittadinanza. Non un semplice ritorno al passato, perchè è studiando la storia dei luoghi, del contesto e della società, studiando la storia stessa della fotografia, che si costruisce un futuro.
Altare (SV) 2017 colorprint, 2017, 30x30 cm.
www.maestrinarte.com 108
FOTOGRAFIA EUROPEA 2018
il nuovo spazio U30CINQUE ospita invece tre mostre, tutte dedicate alla fotografia emergente, lo Spazio di Via Secchi 11 sarà il contenitore per i progetti di Umberto Coa, Nicolò Panzeri, Simone Sapienza, Andrea e Magda e Danila Tkachenko. Continuando, troviamo alla Galleria Parmeggiani, Francesca Catellani che propone “Memories in Super8” con un tema estremamente interessante, che analizza i cambiamenti socio-antropologici, di pensiero, architettonici e di costume avvenuti in Europa nel decennio tra il 1970 ed il 1980. Curata dal comitato scientifico della Fondazione Palazzo Magnani (composto da Marzia Faietti, Marco Belpoliti, Vanni Codeluppi, Walter Guadagnini, Gerhard Wolf ) sotto la direzione artistica di Walter Guadagnini l’evento, invaderà la città fino al 17 giugno prossimo. “L’impegno di quest’anno è quello di presentare un Festival sempre più attrattivo e di respiro internazionale, ottenendo risultati sem-
RIVOLUZIONI. Ribellioni, cambiamenti, utopie 20 aprile – 17 giugno 2018 sedi varie, Reggio Emilia INFO T. +39 0522,444446 info@palazzomagnani.it Venerdì, sabato e domenica 10.00-20.00
Consultare il sito per gli orari delle singole sedi Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.fotografiaeuropea.it
A destra: Mohsen Rastani - Iranian Family ongoing project 1992 – present
Danila Tkachenko - Motherland #4 - Russia, 2016, 50x62,5 or 96x120 cm. Archivial pigment print on Hahnemuhle. Photo Rag© Ultra Smooth. Courtesy by Danila Tkachenko and Galleria del Cembalo © Danila Tkachenko
biancoscuro
pre più importanti. Una visione coraggiosa, come lo è la scelta del tema Rivoluzioni, permette di studiare, sviluppare e conoscere la storia, le espressioni artistiche, i passaggi socio-culturali recenti e quelli del passato..”, queste sono le parole di Luca
Vecchi, sindaco di Reggio Emilia. In questo festival, la rivoluzione viene raccontata con i suoi pro e i suoi contro attraverso uno sguardo evolutivo, che magicamente e con entusiasmo, coinvolge e attrae. Mario Gambatesa
Francesco Jodice - What We Want Aral, T67, 2008 © Francesco Jodice
TRACCE NELLA FORMA ANDREA BASSANI
DAL 26 MAGGIO AL 16 GIUGNO 2018 ORARIO: 9.00-12.30 / 14.30-18.30 SABATO E DOMENICA SU APPUNTAMENTO
BIANCOSCURO
RIVISTA d’ARTE SHOWCASES GALLERY - VIA SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA 11, VARESE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
109
biancoscuro
Robert Capa Gli scatti iconici e quelli dedicati alla Sicilia
«Se le tue foto non sono abbastanza buone, non sei abbastanza vicino» Robert Capa
C
ontinuano le celebrazioni del settantesimo anniversario della Magnum Photos, questa volta a Palermo dove, sino al 9 settembre prossimo, sarà possibile visitare la mostra “Robert Capa Retrospective”. La rassegna è promossa dall’Assessorato Regionale ai beni culturali e all’identità siciliana in occasione di Palermo Capitale della Cultura 2018 ed è organizzata da Civita in collaborazione con Magnum Photos, e la Casa dei Tre Oci. La curatela dell’esposizione è stata affidata a Denis Curti e fa fede alla mostra originariamente curata da Richard Whelan, biografo e studioso di Capa. “Questa mostra si presta a differenti letture e il visitatore potrà decidere su quale orientare la propria attenzione: la storia recente, le guerre, le passioni, gli amici. Questo perché per Robert Capa la fotografia era un
fatto fisico e mentale allo stesso tempo. Una questione politica, ma anche sentimentale.”, così introduce la mostra Curti, presentando il percorso composto da 107 fotografie in bianco e nero, scattate tra il 1936 e il 1954, anno della sua morte in Indocina, per una mina anti-uomo. Le immagini raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra; scatti iconici (ma spesso “distrutti” da chi ne accusa la costruzione a tavolino) che ritraggono cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo, di cui Capa è stato testimone oculare. “Per Capa la fotografia è stata la possibilità di esprimere idee e opinioni sul mondo, di determinare un punto di vista preciso, spesso schierato e parziale, ma sempre chiaro e riconoscibile.”, prosegue Curti, che si interroga anche sui motivi del continuo contraddit-
Contadino siciliano indica a un ufficiale americano la direzione presa dai
Dei motociclisti e una donna percorrono la strada da Nam Dinh a Thai Binh,
tedeschi, nei pressi di Troina, Sicilia, 4-5 agosto 1943
Indocina (Vietnam), maggio 1954
Sicilian peasant telling an American officer which way the Germans had
Motorcyclists and woman walking on the road from Nam Dinh to Thai Binh,
gone, near Troina, Italy, 4-5 August 1943
Indochina (Vietnam), May 1954
© Robert Capa © International Center of Photography / Magnum Photos
© Robert Capa © International Center of Photography / Magnum Photos
BIANCOSCURO 110
RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro English info
torio riguardo alcune fotografie di Capa, giudicate frutto di recite e messeinscena; giudizi questi che non colgono lo scopo nè possono toglierne il valore. L’esposizione palermitana si divide in dodici sezioni, in ordine cronologico: “Copenhagen 1932”, “Francia 1936-1939”, “Spagna 1936-1939”, “Cina 1938”, “Gran Bretagna e Nord Africa 1941 – 1943”, “Italia 1943 – 1944”, “Francia 1944”, “Germania 1945”, “Europa orientale 1947”, “Israele 19481950”, “Indocina 1954”. A concludere il percorso espositivo troviamo una sezione dedicata ai ritratti di amici e artisti: Gary Cooper, Hemingway, Ingrid Bergman, Picasso, Matisse, Truman Capote, John Huston, William Faulkner, Capa stesso insieme a John Steinbeck, e infine un ritratto del fotografo scattato da Ruth Orkin nel 1951. La mostra, inoltre, comprende una sezione speciale dedicata alle fotografie scattate da Capa in Sicilia. Il fotografo era giunto qui nel luglio del 1943 imbarcato su una nave che portava rifornimenti e fungeva da copertura per l’avanzata della Settima Armata del generale George D. Patton. Le truppe americane spingevano verso Palermo, dove trovarono ad accoglierle la popolazione esultante per la fine dell’occupazione tedesca. Importante la messa a disposizione di tutti i visitatori di una audioguida, in italiano e in inglese, per non fermarci all’affascinazione estetica, per capire e lasciarci trasportare in quei luoghi, in quei tempi. Rebecca Maniti
ROBERT CAPA Retrospective
25 aprile – 09 settembre 2018 Real Albergo dei Poveri, Palermo INFO T. +39. 091 7657621 Da martedì a domenica 10.00-19.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mostrarobertcapa.it
ROBERT CAPA - Retrospective Real Albergo dei Poveri - Palermo April 25 - September 9 2016 The exhibition ‘Robert Capa Retrospective’, dedicated to the most prominent photojournalist of the twentieth century, makes its way to the Real Albergo dei poveri in Palermo to celebrate the seventieth anniversary of Magnum Photos. The exhibition, which takes place from 25 April to 9 September 2018, is supported by the Sicily Region Department for Cultural Heritage and Sicilian Identity in the framework of the events celebrating Palermo as Italian Capital for Culture 2018 and organised by Civita in cooperation with Magnum Photos and La Casa dei Tre Oci. “At a time of considerable social and geopolitical tensions, when the theme of conflict is becoming more alarming than ever, we strongly believe in this exhibition dedicated to one of the greatest photojournalists of the twentieth century,” said Sebastiano Tusa, the Regional Minister for Cultural Heritage and Sicilian Identity. “Robert Capa experienced the trench, found himself face to face with death and danger during the inflamed days of the Second World War. He reported all of that through his powerful photos, some of which have become iconic, by being in the right place at the right time. The exhibition at the Real Albergo dei Poveri is another opportunity to think both about our past and momentous current events through the penetrating eyes of artists and power of contemporary images. The section displaying the photos Capa took in Sicily in 1943, while the American troops were advancing towards Palermo, is crucial, bringing together the history of our island with the great history of European photography”. Denis Curti relied on the exhibition originally curated by Richard Whelan for his curatorial project. It presents 107 B&W photographs that the photographer – a founder of Magnum Photos in 1947 together with Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David ‘Chim’ Seymour and William Vandivert – shot between 1932 and 1954, the year of his death in Indochina due to a landmine. While removing the barriers between the photographer and his subject, his work tells of the suffering, misery, chaos and cruelty of war. His photographs portray five major world conflicts of the twentieth century of which Capa was an eye witness and some of them have become iconic – just think of the photographs of the Normandy landings by the American troops on 6 June 1944. The exhibition is organised into twelve sections: Copenhagen 1932, France 1936-1939, Spain 1936-1939, China 1938, Great Britain and North Africa 1941-43, Italy 1943-1944, France 1944, Germany 1945, Eastern Europe 1947, Israel 1948-1950 and Indochina 1954. It closes with a section of Portraits of friends and artists: Gary Cooper, Ernest Hemingway, Ingrid Bergman, Pablo Picasso, Henri Matisse, Truman Capote, John Houston, William Faulkner, Capa with John Steinbeck, and also a portrait of the photographer which Ruth Orkin took in 1951. A special chapter on Capa’s photographs of Sicily has been added to this exhibition. Capa made his way to Sicily on a supply ship in July 1943 and covered the advance of General George S. Patton’s Seventh Army as it pushed toward Palermo, where people thronged the streets to welcome the American troops who ended the German occupation.
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
111
biancoscuro
William Eugene Smith al MAST La Pittsburgh industriale
1
918: nasce a Wichita, nel Kansas, uno dei più profondi fotografi di reportage, William Eugene Smith. A lui il MAST di Bologna dedica una bellissima retrospettiva, incentrata su uno dei suoi progetti più importanti. Negli anni Trenta, il sistema di stampa illustrata aveva raggiunto un suo primo momento d’oro, e Smith si avvicinò alla fotografia proprio in quegli anni, a soli se-
W.Eugene Smith, USA, 1918-1978 Operaio in un’acciaieria 1955-1957, stampa ai sali d’argento, 33,97x23,49 cm. Gift of the Carnegie Library of Pittsburgh Lorant Collection © W. Eugene Smith / Magnum Photos
dici anni già pubblicava le sue fotografie. Freelance per importanti riviste degli Stati Uniti, dal 1944 cominciò a viaggiare come corrispondente di guerra per “Life”. Tanti i suoi reportage, indimenticabili, realizzati nei dieci anni in cui lavorò per Life; quelli di Smith erano “densi”, andavano molto oltre i consueti reportage fotografici. Ecco che ci avviciniamo al periodo preso in esame dalla mostra “W. Eugene Smith: Pittsburgh. Ritratto di una città industriale”, quello in cui il fotografo lascia il lavoro dipendente, in cerca della sua verità, senza imposizioni. Non è sicuramente un periodo felice per lui, senza lavoro fisso, lasciato dalla famiglia, costretto
A destra: W. Eugene Smith, USA, 1918-1978 Stabilimento National Tube Company, U.S. Steel Corporation, McKeesport, e ponte ferroviario sul fiume Monongahela 1955-1957, stampa ai sali d’argento, 22,86x34,29 cm. Gift of the Carnegie Library of Pittsburgh Lorant Collection © W. Eugene Smith / Magnum Photos
112
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Sopra: W. Eugene Smith in his workroom © Arnold Crane portfolio of photographs, “Portraits of the Photographers,”, 1968-1969. Archives of American Art, Smithsonian lnstitution
Sotto: W.Eugene Smith, USA, 1918-1978 Forgiatore - 1955-1957, stampa ai sali d’argento, 23,49x33,34 cm. Gift of Vira I. Heinz Fund of the Pittsburgh Foundation © W. Eugene Smith / Magnum Photos
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
a vendere la casa e a trasferirsi in un loft nel Flower District di Manhattan. Ecco che arriva la richiesta di realizzare, nel giro di un paio di mesi, un centinaio di immagini di Pittsburgh. “L’incarico si trasformò nel progetto più ambizioso della sua vita, e poi nel suo fallimento più doloroso”, spiega Urs Stahel, curatore della mostra. Smith continuò per anni a catturare la luce (e le ombre) della città, con l’intento di pubblicare il progetto definitivo sulla città di Pittsburgh, la città industriale più famosa del primo Novecento, ritratta in più di ventimila negativi. “W. Eugene Smith lottò per rappresentare l’assoluto. Ben lungi dall’accontentarsi di documentare il mondo, si propose di catturare, afferrare, almeno in alcune immagini, niente
113
biancoscuro
di meno che l’essenza stessa della vita umana.” La mostra si snoda nella Photogallery del MAST, a Bologna; in esposizione circa 170 stampe vintage della collezione del Carnegie Museum of Art di Pittsburgh, organizzatore insieme alla Fondazione MAST della retrospettiva: una degna celebrazione del centenario dalla nascita dell’immenso William Eugene Smith. Daniela Malabaila
W.EUGENE SMITH: PITTSBURGH Ritratto di una città industriale 16 maggio – 15 settembre 2018 MAST.GALLERY, Bologna INFO T. +39 O51 6474406 Ingresso GRATUITO Da martedì a domenica 10.00-19.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
www.mast.org
A sinistra: W. Eugene Smith, USA, 1918-1978 Ragazza accanto a un parchimetro Camera di commercio di Shadyside, Walnut Street 1955-1957, stampa ai sali d’argento, 33,66x22,22 cm. Gift of the Carnegie Library of Pittsburgh. Lorant Collection. © W. Eugene Smith / Magnum Photos
F O N Z O Verde Giardino - olio su tela, 2017, 100x70 cm.
P I E R A
114
BIANCOSCURO
fonzopiera@gmail.com - www.pierafonzo.com - Facebook/pierafonzoartist RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
Antonella Laganà
Albatros acrylic 80x100 1994
“Arrivava qui da paesi lontani ed, esausto, portava con sé terribili tempeste e sogni grandiosi d’amore. Veniva qui a rivelare l’enigma del suo sole e a cercare la sua pace. Era il re degli Albatros.”
INFO www.laganaantonella.it BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
115
A ND NE CO IO SE DIZ E
PAVIA ART TALENT
MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA
ACCESSIBILE
REGALA L’ARTE A NATALE ORARI SABATO 10/20 DOMENICA 10/20 SEGRETERIA DEA SERVIZI 0382 483430
DIRETTORE ARTISTICO GIOVANNI ZUCCA
PATPAVIA.IT
1-2/12/2018
PAVIA
PALAZZO ESPOSIZIONI P.LE EUROPA INGRESSO GRATUITO
biancoscuro
Henri Cartier-Bresson In mostra alla Mole Vanvitelliana
LOREDANA
B O L D I N I
“H
enri Cartier-Bres- ci aiuta ad essere pronti a coglierne e ad l son Fotografo”: immortalarne il contenuto. s 140 scatti in una grande mostra promossa dal Comune di Ancona ed organizzata da Civita Mostre in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos Parigi. Fino al 17 giugno 2018 sarà possibile immergersi in ogni sua immagine, testimonianza di un uomo consapevole, dal lucido pensiero, verso la realtà storica e sociologica. “Per parlare di Henri Cartier-Bresson - afferma Denis Curti, curatore della mostra ad Ancona, insieme ad Andrea Holzherr - è bene tenere in vista la sua biografia. La sua esperienza in campo fotografico si fonde totalmente con la sua vita privata.” La selezione è stata curata in origine dall’amico Robert Delpire, e realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson; obiettivo della rassegna è Place de l'Europe, Stazione Saint Lazare, Parigi, Francia far conoscere e capire il modus operan1932, © Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos di di Henri Cartier-Bresson, la sua ricerca del contatto con gli altri, nei luoghi e nelle situazioni più diverse, alla HENRI CARTIER-BRESSON ricerca della sorpresa che rompe le nostre Fotografo abitudini, la meraviglia che libererà le 08 marzo – 17 giugno 2018 nostre menti, grazie alla fotocamera che La Mole Vanvitelliana, Ancona Salerno, Italia 1933 © Henri Cartier-Bresson / Magnum Photos
SELFIE acrilico su tela - fondo a stucco 2017, 70x80 cm.
“Porgo sulla mano il vivere quotidiano”
INFO mostre@civita.it Da martedì a domenica 10.00-19.00 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito
DENTE PERDENTE acrilico su tela - fondo a stucco 2018, 70x80 cm.
www.cartierbressonancona.it INSTAGRAM l_bold28graphic w w w. l o r e d a n a b o l d i n i . i t
BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Ordina la versione cartacea o PDF su https://artshop.biancoscuro.it
117
Street ArT Street ArT
BIANCOSCURO
biancoscuro
A Varese le cabine semaforiche diventano opere d’arte
Il progetto iniziato nell’aprile 2017 in zona centrale dagli street artists: Seacreative, Il Borse, Refreshink, Sten, Tanayaki, vede ora la fase finale con opere sparse in tutta la città.
I INFO www.puntosullarte.it www.wgart.it Guarda le foto di tutti i partecipanti su Facebook.com/PuntoSullArte
10
l progetto, nato con la finalità di promuovere la creatività offrendo visibilità a giovani artisti e contribuendo a ridisegnare l’estetica della città di Varese, è frutto della collaborazione tra la galleria Punto sull’Arte, l’Associazione WG Art ed il Comune di Varese Sviluppato sotto forma di concorso artistico, oltre allo scopo di valorizzare le cabine semaforiche, prevede 3 vincitori: i 3 artisti meglio classificati saranno in mostra con le loro opere dal 7 al 16 giugno, con vernissage il 7 giugno presso la Galleria Punto sull’arte. Tutti i partecipanti avranno inoltre l'occasione di esporre un'opera su carta legata al progetto di decorazione delle cabine semaforiche. Per l’occasione è stato realizzato un catalogo illustrativo dell’intero progetto artistico, comprensivo delle immagini di tutte le cabine realizzate e dei relativi bozzetti, che sarà presentato a settembre 2018, sempre presso la Galleria Punto sull’arte. Gli Artisti vincitori: 1º classificato IL BORSE > [10 ] 2º classificato STEN > [22 ] 3º classificato GIOELE BERTIN [02]
3 118
4
26 20 22 7 9 13
15
24
BIANCOSCURO
biancoscuro “Contrariamente a quanto si va dicendo, non è vero che i graffiti sono la più infima forma d’arte. Certo, può anche capitare di dover strisciare furtivamente in piena notte e dire bugie alla mamma, ma in verità è una delle forme d’arte più oneste che ci siano. Non c’è elitarismo né ostentazione, si espone sui migliori muri che una città abbia da offrire e nessuno è dissuaso dal costo del biglietto.”
Banksy
17
25
VARESE 8 23
2
24
22 10
17
14 6
4
25 18 15 12
21
5 1 3
16 19
11
2
16
Titolo STREET ART PROJECT | Cabine Semaforiche Facebook.com/PuntoSullArte Street Artists Location 01 | ERIKA BAGGINI Via Gradisca / Largo Farlano 02 | GIOELE BERTIN Viale Aguggiari / Via Grandi 03 | FAUSTO BIANCHI Via Piave / Via Magenta 04 | ALESSIO BOLOGNESI Via Corridoni 05 | CECILIA CASTELLI Via Milano / Piazzale Trieste 06 | ENRICO COLOMBO Piazza Libertà 07 | ERRE.D.E. Via Caracciolo / Via Amendola 08 | DAVIDE FERRO Viale Aguggiare / Via Legnani 09 | FRANCESCA GALLI Via Piemonte / Via Caracciolo 10 | IL BORSE Via Sabotino / Via Dandolo 11 | KLER Viale Borri / Via Gasparotto 12 | ANTONELLA LELLI Viale S. Antonio / Via Metastasio 13 | DANIELA LUMASTRO Via Campigli / Via Sanvito Silvestro 14 | FRANCESCA MELINA Via Bernardino Luini / Parcheggio 15 | GIORGIA OLDANO Via Avegno / Via Vittorio Veneto 16 | PETER HIDE 311065 Via Uberti / Viale Europa 17 | REFRESHINK Via Beato Marcello / Via Sanvito Silvestro 18 | RAFFAELE RICCIOLI Via Orrigoni / Via Medaglie d’Oro 19 | DAVIDE SAIBENE Viale Europa / Distributore di benzina 2 20 | SPA-BMB Via Manin / Palazzetto 21 | STEMARTA Via Carcano / Via Adamoli 22 | STEN Largo IV Novembre 23 | TIZIANA TERRANA Viale Ippodromo / Viale Valganna 24 | LUIGI VINE SEMERARO Viale Aguggiari / Viale Ippodromo 25 | YUX Piazza Monte Grappa / Corso Moro 26 | 3 VETRO Via Manin / Via Piatti 119
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
Bild: Roman Träxler
ART SALZBURG CONTEMPORARY & ANTIQUES INTERNATIONAL
19 – 21 OTTOBRE 2018 CENTRO FIERA DI SALISBURGO
fiera internazionale d’arte contemporanea, classico moderno & antiquariato | 19° – 21° secolo In contemporanea alla più importante fiera austriaca di auto d‘epoca. www.art-salzburg-contemporary.com
Gianni Cella visionario della vita www.arte2000.net/artisti/cella
FIERA F CONTEMPORANEA XXII edizione Arte moderna e contemporanea
26-29 OTTOBRE 2018
courtesy Silvio Canini
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
CESENA FIERA EVENTO DI ROMAGNA FIERE www.fieracontemporanea.it francesca@romagnafiere.it - 346.5050521
D e C a r l i
Piaccione
G
B a s s a n i
e
s
s
i
artshop@biancoscuro.com
https://artshop.biancoscuro.it
Art Shop
by biAncoscuro
Viale Indipendenza 26 27100 Pavia
Perché abbonarsi e come farlo Gli abbonati “BIANCOSCURO” condividono una visione intelligente e costruttiva dell’arte moderna e contemporanea e sono attenti al patrimonio culturale. Abbonandoti riceverai a casa la rivista d’arte Biancoscuro, riceverai inoltre la tessera “BIANCOSCURO” che ti permetterà di accedere a sconti e facilitazioni nella realizzazione di materiale pubblicitario sia cartaceo che web. “BIANCOSCURO” è un’associazione culturale nata nel 2013. I suoi progetti di promozione artistica comprendono il concorso BIANCOSCURO Art Contest (artcontest.biancoscuro.it) che mette in palio ogni anno la copertina, mostre personali, collettive e monografie in formato e-Book con possibilità di stampa. “BIANCOSCURO” è distribuita in Italia e all’estero in importanti manifestazioni artistiche e fiere internazionali, inoltre è diffusa su internet sul sito artmagazine.biancoscuro.it.
A Inquadra con il tuo smartphone il codice QR qui sotto per collegarti alla pagina web attivare on-line e risparmiare ulteriormente.
Prossimamente Picasso Metamorfosi Courbet e la natura Turner. Opere della Tate Agostino Bonalumi. L’antologica Marina Abramović. The Cleaner Special ArtBasel Rhy Art Fair Basel BIANCOSCURO Art Contest Anteprime Art Zurich Art Verona Berlin Art Week
biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e o o o o Abbonamento (Italia per 1 anno) 6 numeri........................................ 55€ 60€ Abbonamento (Italia per 2 anni) 12 numeri..................................105€ 120€
Abbonamento (Europa per 1 anno) 6 numeri.............................................120€ Abbonamento (Europa per 2 anni) 12 numeri...........................................240€
Ritaglia questo coupon e invialo a: BIANCOSCURO Viale Indipendenza 26 27100 Pavia oppure per e-mail a: info@biancoscuro.it Con l’abbonamento è prevista anche la tessera associativa BIANCOSCURO
Verserò la cifra con versamento su c/c postale n.1017328376 intestato a Biancoscuro oppure bonifico IBAN IT24M0760111300001017328376 intestato a Biancoscuro. L’abbonamento sarà attivato dopo la ricezione della ricevuta. Cognome___________________________ Nome______________________________ Indirizzo________________________________________________________________ CAP______________ Città____________________________________ Prov._________ Nazione________________ e-Mail___________________________________________ P.IVA o Cod. Fiscale ______________________________________________________
biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e L’editore garantisce la riservatezza dei dati da te comunicati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a Biancoscuro - Responsabile dei dati - Viale Indipendenza 26, 27100 Pavia. I tuoi dati potranno essere utilizzati per inviarti informazioni artistiche, inviti a mostre e manifestazioni artistiche. Se non desideri ricevere altro materiale spunta il quadratino (L.196/03) o
liberementi realtà specializzata in idee creative per la comunicazione nel campo dell’arte
liberementi è a tua disposizione per curare la tua comunicazione! Come? liberementi può occuparsi dalla creatività alla stampa del tuo nuovo catalogo. liberementi può prepararti velocemente tutto il materiale pubblicitario di cui hai bisogno: ad esempio i biglietti da visita, le cartoline oppure i volantini o le brochure. liberementi può realizzarti il tuo nuovo sito web, anche con piattaforma e-commerce! liberementi può fornirti tutto l’esperienza necessaria per l’organizzare ed allestire la tua mostra.
Chiedi subito info o contattaci per un preventivo gratuito
info@liberementi.it
viale dell’indipendenza 26 - 27100 Pavia tel. 0382.1632062 - info@liberementi.it
www.liberementi.it
biAncoscuro over the COVER giugno/luglio
‘18 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
Alessandro Alteo
I suoi “monochrome” sono frutto di sperimentazione costante