Biancoscuro Art Magazine #7

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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Numero 7 - dicembre ‘14 / gennaio ‘15 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

In questo numero Vincent Van Gogh A Milano fino a marzo 2015

Marc Chagall Grande retrospettiva a Palazzo Reale

Roy Lichtenstein Opera prima alla GAM

Nickolas Muray Celebrity portraits

Amedeo Modigliani Modigliani et ses amis

National Geographic Women of Vision

Bussana Vecchia Dal terremoto alla rinascita

Arte Forlì Contemporanea Focus sull’edizione 2014

Ornella De Rosa

1ª classificata Pittura Biancoscuro Art Contest 2014


Alessandra Piasecka “The last season”

1ª classificata Fotografia Biancoscuro Art Contest 2014

Alessandra Piasecka

Richard Feeling “Acid Woman”


biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

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L’Editoriale di Vincenzo Chetta

Le opere di Marc Chagall una nuova grande retrospettiva a Palazzo Reale

L’arte di Vincent Van Gogh in mostra a Milano fino a marzo 2015

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Roy Lichtenstein Opera Prima alla GAM di Torino

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Montreaux Art Gallery Unmistakable exhibition

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L’obiettivo infinito di Nickolas Muray. Genova presenta Celebrity Portraits

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Art Fair Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali

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L’Arte in mostra nel Monferrato, tra le colline dell’astigiano, l’Arte è protagonista 030

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Amedeo Modigliani “Amedeo Modigliani et ses amis” a Palazzo Blu a Pisa

in copertina:

la vincitrice del Biancoscuro Art Contest 2014 (sez. pittura) Ornella De Rosa con l’opera “Il ricordo indelebile” il servizio a pag. 24

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National Geographic Women of vision. Gli scatti di 11 giornaliste in mostra a Torino

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ArtePadova 2014 grande successo per il venticinquesimo

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Speciale Arte Forlì 2014 foto dell’evento e delle opere in mostra

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Bussana Vecchia dal terremoto alla rinascita del borgo ligure

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Intervista a Mattia Consonni musica per gli occhi

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Over the cover:

il vincitore del Biancoscuro Art Contest 2014 (sez. Grafica) Richard Feeling con l’opera “Acid Woman” il servizio a pag. 28

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“Angolo Narrativo” Il racconto di...

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Massimo Paracchini / Andrea Folli

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Leyla Aysel Munteanu. I ricordi sulla materia

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Ercole Gino Gelso. Intenso e contemplativo

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Mauro Cianciotti. L’evoluzione artistica con continue innovazioni

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Andrea Soraperra

Giorgio Fileni. Energia esplosiva dalla natura sulla tela

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Mattia Mascagni

7 ISSUE december 2014 / january 2015 BI-MONTHLY OF ARTS, CULTURE AND INFORMATION

Arte&Artisti Annunci Gratuiti Maxtin & Mercedes-Benz

EDITOR IN CHIEF Vincenzo Chetta

Lucio Boscardin il suo biglietto da visita “CIAO” La voce della pittura di Deise Luci Soares Figuccia

PUBLISHING MANAGER Mariarosaria Belgiovine

La poesia nel quotidiano di Roberto Schembri Fluidità cosmica di Eva-Li Hansson

EDITORSHIP & GRAPHIC Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 - Pavia www.liberementi.it

Le arcane visioni di Tina Lupo La materia attraversa l’emozione di Mauro Marchi Eroif - Danilo Fiore / Cristina Alletto David Cej / Rita Vitaloni

CONTRIBUTORS Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Aras C., Salvatore Mainardi, Elena Cicchetti, Francesca Ciuffi, Vincenzo Chetta, Danilo Giusino, Agatha Monti, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Giancarlo Spina, Claudio Raccagni, Federica Senigagliesi.

Delfina Porcu Harizaj Besnik. L’arte della maiolica: la mia passione Mariagrazia Algisi. La sua pittoscultura affascina l’arte

PHOTOGRAPHERS Alberto Borgonovo, Antonio C., Vincenzo Chetta, Maca Foto, Sara Fuoco, Andrea Guido, Liberementi, Mattia Pintonello, Ambrogio Trezzi.

Flora Castaldi. Un altro linguaggio della pittura Fiorenza Orseoli. Spiccata sensibilità cromatica

PUBLISHER Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it

Donato Larotonda. Un dialogo continuo con i colori, con un intruso: la tela

PRINTING Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK facebook.com/BiancoscuroArtMagazine pinterest.com/BiancoscuroMag twitter.com/BiancoscuroMag

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Tina Lupo 076

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The publisher is available for persons entitled for any iconographic sources. Manuscripts, photos or other materials even if unpublished are not given back. In addition to the signed articles, texts published on Biancoscuro Art Magazine are taken from the mentioned sources or text available l under the creative commons license. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014 © biancoscuro 2014. Reserved artistic and literary copyright. Reproduction in whole or parts is forbidden save with the written permission of the publisher. The publisher would like to thank “liberementi” and “ArtExpo Promotion” for courtesy and availability.

BIANCOSCURO Rivista d’Arte NUMERO 7 dicembre 2014 / gennaio 2015 BIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Vincenzo Chetta DIRETTORE EDITORIALE Mariarosaria Belgiovine REDAZIONE & GRAFICA Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 - Pavia www.liberementi.it COLLABORATORI Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Aras C., Salvatore Mainardi, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Danilo Giusino, Agatha Monti, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Giancarlo Spina, Claudio Raccagni, Federica Senigagliesi. FOTOGRAFI Alberto Borgonovo, Antonio C., Vincenzo Chetta, Maca Foto, Sara Fuoco, Andrea Guido, Liberementi, Mattia Pintonello, Ambrogio Trezzi. EDITORE Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it STAMPA Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK facebook.com/BiancoscuroArtMagazine pinterest.com/BiancoscuroMag twitter.com/BiancoscuroMag L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Manoscritti, foto o altri materiali inviati alla redazione anche se non utilizzati non verranno restituiti. Oltre agli articoli firmati, i testi pubblicati su Biancoscuro Rivista d’Arte sono tratti dalle fonti citate oppure da testi disponibili l secondo le licenze creative commons. s Registrazione al Tribunale di Pavia n.4 del 2014 © biancoscuro 2014. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’Associazione Culturale Biancoscuro. L’editore ringrazia “liberementi” e “ArtExpò Promotion” per la disponibilità e le opportunità offerte.



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June 18–21, 2015 www.artbasel.com/en/Basel

PRESS RELEASE BASEL | FEBRUARY | 6 | 2014

Premier line-up of galleries at

Art Basel today announced d place June 19 to June 22, 201 present works ranging from t most contemporary artists of will present a geographically year Statements, Art Basel's s alongside the Galleries secto placement within the show.

With Statements being located December 4–7, 2014 renowned Basel architects Herz www.artbasel.com/en/Miami-Beach

for the Magazines sector and th

While galleries from Europe will exhibitors and artists from acros PRESSselection RELEASE strong of exhibitors wi MIAMI BEACH | DECEMBER The participating galleries have| Chile, Colombia, Denmark, Fran Japan, Lebanon, China, Mexico Art Basel in Miami Beach succ Singapore, Slovenia, South Afri extensive programming aroun United Kingdom and the United artbasel.com/basel/galleries. The 2013 edition of Art Basel Sunday, 8, 2013 Galleries,December the main sector of–thd and visitors. With an expande quality of painting, sculpture, dr talks, performances film s works. A strong list of and returning matched by the show's progra Fine Art (New York), while a nu observers the strongest-ev time, havingaspreviously shown i leading (Rio international galleries Carioca de Janeiro), Galer positioning as the leading art Leighton (Berlin), Proyectos Mo sector at Art Basel’s show in March 15–17, 2015 York) and GallerySKE (BangaloM from both new and long-time www.artbasel.com/en/Hong-Kong

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The Feature sector presents ga Art Basel in Miami Beach, whos historical and contemporary wo over the five show days, a seven countries, out of which 15 galler institution groups from across th include aRELEASE presentation by KOW PRESS Americas, Europe, Asia and em some of which never been | JANUARY | 23 HONG KONG have appropriation of minimalism. Ta Participating galleries spoke hig Memory’ series (2012) by Shinr artists, providing a window into


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l’Editoriale di Vincenzo Chetta

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l momento di andare in stampa mancano ancora molti giorni alle festività natalizie, eppure ovunque si notano già i preparativi per fare del Natale la festa più commerciale dell’anno. Addirittura dalla fine di ottobre ho avvistato le prime lucine a intermittenza sugli scaffali dei negozi. Ora, a più di un mese e mezzo dal lieto fatidico giorno, ovunque calzettoni rossi e ghirlande, giochi per grandi e piccini, abeti di diverse misure e colori. E poi lui, immancabile:

mento per la cultura e per l’arte, il primo regalo facciamolo a noi stessi, abbuffiamoci di colori e segni, di sculture e dipinti. Non c’è bisogno di viaggiare molto, ogni nostra città è densa di arte, prima del panettone, saziamoci d’Arte. (Se siete ancora in tempo, vi prego, salvate il Babbo appeso!) Come sempre, buona lettura, e i migliori auguri di Buone Feste e Felice Anno Nuovo da tutto lo staff BIANCOSCURO.

Vincenzo Chetta

il povero Babbo Natale con tanto di scaletta, pronto per essere “appeso” al balcone di casa. Le festività impongono ritmi serrati, prima, durante e dopo. Le corse alla ricerca del regalo perfetto, gli auguri a famigliari e amici, la consegna dei doni, pranzi e cene... e poi le corse di inizio anno, frutto dei buoni propositi post-abbuffate. In tutto questo ci si scorda quasi dei tanti eventi artistici nazionali ed internazionali che colorano ancora di più le feste natalizie, cerchiamo di continuare a ritagliarci il nostro mo-

sullo sfondo: Studio di Galassia Frattale di Emanuela Guggiola Pasolini 80x100 cm. stampa digitale su carta fine art

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LA LOCANDA di

JOLE

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L’arte di Vincent Van Gogh In mostra a Milano fino a marzo 2015

Contadino che brucia le erbacce insieme a sua moglie, acquerello su carta, anno 1883, 19,4 x 36 cm. (Caldic Collectie, Wassenaar) “Nell’amore così come in tutta la natura c’è un appassire e un rifiorire, ma non una morte definitiva. La marea si alza o si abbassa, ma il mare resta il mare. E nell’amore, che sia per una donna o per l’arte, ci sono momenti di sfinimento e debolezza, ma non un disincanto duraturo.” Lettera a Theo van Gogh, L’ Aia, domenica 11 febbraio 1883

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n vista di Expo Milano 2015, partner di questo evento, Milano offre al pubblico una mostra dedicata a Van Gogh, concentrandosi sul rapporto tra l’artista, la natura e la Terra, elementi che si legano perfettamente al messaggio di Expo 2015: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.” La mostra prevede l’esposizione di 47 opere provenienti dal Kröller-Müller di Otterlo, cui si affiancano il Van Gogh Museum di Amsterdam, il Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, il Centraal Museum di Utrecht, e importanti collezioni private. Presenti alcuni capolavori quali “Autoritratto” (1887), “Ritratto di Joseph Roulin” (1889) e “Paesaggio con covoni e luna che sorge” (1889). Un percorso ed un messaggio artistico diviso in 6

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sezioni: “Van Gogh: l’uomo e la Terra”, “Vita dei campi”, “Il ritratto moderno”, “Nature morte”, “Le lettere”, “Colore e Vita”. Nella prima sezione troviamo le opere che rappresentano la sofferenza dell’uomo con la natura, l’interesse dell’artista per la vita contadina la quale racchiude il vero legame uomo-terra. Ne “Vita dei campi” l’artista entra nel profondo del rapporto dell’uomo con il suo pianeta e vive la sofferenza del contadino e le sue tecniche di manipolare e lavorare la terra. “Il ritratto moderno” è la sezione nella quale possiamo ammirare le opere con cui Vincent Van Gogh volle sottolineare il suo essere moderno. Ritratti a mezzo busto, o solo il viso, con un sottofondo neutro cosi da valoriz-


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Autoritratto olio su cartone, anno 1887, 32,8 x 24 cm. Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo “La gente dice, e son ben disposto a crederci, che è difficile conoscere se stessi, ma non è facile nemmeno dipingere se stessi.” Lettera Theo van Gogh, Saint-Rémy-de-Provence, giovedì 5 e venerdì 6 settembre 1889

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zare solo il soggetto principale. Proseguendo nella visita si arriva a “Nature morte”, un insieme di opere che ci fanno comprendere come l’artista si immedesimasse perfettamente nella natura. Dipingere semplici nidi di uccelli era come dipingere parte di vita degli uccelli stessi; oppure la natura morta dei fiori, con cui percorreva e rappresentava le intere stagioni e il loro vissuto con l’essere umano. L’uomo e la natura... come la vive e come la può modificare. Possiamo poi apprezzare e cono-

scere le rare lettere indirizzate al fratello Theo e la corrispondenza ricevuta in cui l’artista esprime dettagliatamente i propri pensieri, i sentimenti, le opinioni sull’arte e su altri argomenti. L’ultima sezione, “Colore e Vita”, permette di venire a conoscenza di come i viaggi ebbero una fortissima influenza su Van Gogh, sia sotto l’aspetto personale sia su quello artistico. I suoi paesaggi spenti presero infatti, successivamente, colori accesi, grazie alla visione esterna avuta nei

suoi spostamenti a Parigi, Arles e Saint-Remy. Il verde dei giardini si fa più vivo, come gli stessi colori della sua tavolozza: gialli e blu intensi... colori di luce. Curata da Kathleen Adler, l’allestimento della mostra, a firma dal famoso architetto giapponese Kengo Kuma, si ispira anch’esso alla natura, proponendo al visitatore un’esperienza immersiva nel mondo di Vincent Van Gogh. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la mostra è promossa dal Comune

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Natura morta con cappello di paglia olio su carta montata su tela, anno 1881, 36,5 x 53,6, cm. Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo “Ho lasciato L’Aia con alcuni studi ad olio e un paio di acquarelli. Certo, non sono capolavori e, però, sono davvero convinto che abbiano qualcosa di sano e di vero, più, se non altro, di ciò che ho fatto finora. Quindi ora mi considero all’inizio dell’inizio di realizzare qualcosa di serio.” Lettera a Theo van Gogh, Etten, venerdì 23 dicembre 1881

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di Milano - Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale di Milano, Arthemisia Group e 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, in collaborazione con Kröller-Müller Museum di Otterlo. Un Van Gogh da riscoprire in chiave diversa, anche per chi avesse già avuto modo di ammirare una esposizione a lui dedicata. Claudio Raccagni

INFO www.vangoghmilano.it Dal 18 ottobre al 8 marzo 2015 Orari lunedì 14.30 – 19.30 martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30 giovedì e sabato 9.30 – 22.30

Ritratto di Joseph-Michel Ginoux olio su tela, 1888, 65,3 x 54,4 cm. Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo

“Dispiace veramente anche a me non esser potuto tornare ad Arles per salutarvi tutti. Perché sapete bene che sono profondamente legato alle persone e alle cose di là da una sincera amicizia. Non si può fare ciò che si vuole nella vita, bisogna lasciare il luogo cui ci si sente più legati, ma i ricordi rimangono e uno rammenta, sfocati come in uno specchio, gli amici assenti.” Lettera a Joseph Ginoux and Marie Ginoux-Julien, Auvers-sur-Oise, mercoledì 11 giugno 1890

The exhibition ‘Van Gogh. Man and the Earth’, held in the Palazzo Reale in Milan from 18 October 2014 to 8 March 2015, explores the celebrated Dutch artist’s profound relationship with Nature and the Earth. The exhibition sets the works on display in relation with the themes of the 2015 Milan Expo – Feeding the Planet, Energy for Life, exhibition partner, by showing how the artist’s interest in the cycles of the Earth and those of human life deeply influenced his poetics. Curated by Kathleen Adler with the support of a committee of Van Gogh experts such as Cornelia Homburg, Sjraar van Heugten, Jenny Reynaerts and Stéphane Guégan, the exhibition features 47 works by Van Gogh, including the outstanding masterpieces Self-Portrait (1887), Portrait of Joseph Roulin (1889) and Landscape with Wheat Sheaves and Rising Moon (1889). The main corpus of works, divided into six sections, comes from the Kröller-Müller Museum in Otterlo, with notable contributions from the Van Gogh Museum in Amsterdam, the Soumaya-Fundación Carlos Slim Museum in Mexico City, the Centraal Museum in Utrecht, and important private collections. The exhibition space, designed by the famous Japanese architect Kengo Kuma, draws inspiration from Nature in order to bring visitors face to face with Van Gogh’s world. “With this exhibition – Arts and Culture Councillor Filippo Del Corno has stated – Milan confirms its cultural policy of engaging with the most significant contemporary events while at the same time providing opportunities to become better acquainted with leading figures from the world of art. The core of works from the renowned Kröller-Müller Museum in Otterlo constitutes the centre of the exhibition itinerary and highlights the ancestral, eternal relationship between man and the Earth. The Municipality of Milan wishes to bring this topic to the attention of the city and its visitors through an exhibition which serves as an ‘ambassador’ for the theme of the 2015 Milan Expo – ‘Feeding the Planet, Energy for Life’ – by announcing it only a few months away from the inauguration of the world fair.” Under the High Patronage of the President of the Italian Republic, the exhibition is promoted by the Cultural Department of the Municipality of Milan,

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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it Paesaggio con covoni e luna che sorge, olio su tela, anno 1889, 72 x 91,3 cm. Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo “Cosa altro si può fare, pensando a tutte le cose la cui ragione non si comprende, se non perdere lo sguardo sui campi di grano. La loro storia è la nostra, perché noi, che viviamo di pane, non siamo forse grano in larga parte? Se non altro, dobbiamo o no sottostare a crescere, senza poterci muovere, come una pianta, ignorando ciò che la nostra immaginazione a volte desidera, ed essere falciati quando maturi? Per quanto mi riguarda, penso che sarebbe più saggio non augurarsi di star meglio, di riacquistare le forze e probabilmente mi ci abituerò, ad essere spezzato. Un po’ prima, un po’ dopo, che differenza vuoi che faccia per me?” Lettera a Willemien van Gogh Saint-Rémy-de-Provence, martedì 2 luglio 1889

and has been produced and organized by the Palazzo Reale of Milan, Arthemisia Group and 24 ORE Cultura, in partnership with the Kröller-Müller Museum in Otterlo. The main sponsor of the exhibition is the Unipol Group. The show is one of the events organized for the 125th anniversary of Vincent van Gogh’s death, which is being celebrated through the grand international programme Van Gogh 2015. The exhibition is part of Milano Cuore d’Europa, a multidisciplinary cultural programme exploring the theme of cultural and civic citizenship in Europe by focusing on those figures who have shaped its plural identity through their life and artistic work. Kathleen Adler, the curator of the exhibition – as well as of many others de-

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voted to some of the leading representatives of the Impressionist movement – and the author of some important monographs on the subject, has written with regard to Van Gogh: “In the life of Vincent – ever moving, unstable, restless, incapable of settling anywhere or of conforming to society’s norms, and always in conflict with his family – there is but a single constant and indissoluble bond: that with the earth and its toils”. This concept, which the exhibition intends to explore and illustrate to the public at large, became a genuine life philosophy for Van Gogh, as the great art historian Giulio Carlo Argan noted by referring to him as the artist who “stands alongside Kierkegaard and Dostoevsky, siding with the disinherited, the peasants whom industry has deprived not just of land and

bread, but of human dignity, a sense of ethics and the sacredness of work. Finally, the space, designed by the famous Japanese architect Kengo Kuma (whose projects include the Hiroshige Museum and the Tokyo Suntory Building), brings visitors face to face with the theme of the exhibition, in compliance with the scientific project and the poetics of the great Dutch painter. By drawing inspiration for the rural landscape and its neutral colours, Kengo Kuma has chosen to employ a material that evokes the tactile and organic quality of the earth and its smell: jute. He has used it to create an enveloping space reminiscent of the free-flowing, soft lines in Van Gogh’s paintings, which almost seem to fluctuate in the light created by Vial bizzuno’s light designers. s


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C ATA LO G H I s to r i c o i c o n o g r a f i c o c u lt u r a l e MONOGRAFIE LIBRI d’ARTE a c a r at t e r e c r i t i c oa cura did diat t i c o francesco chetta

Edizione aggiornata Settembre 2011

EDIzIONI pER L’ARTE

Via Vittorio Emanuele, 32 26841 Casalpusterlengo (LO) Arte e Collezionismo 2011 PAg. 3 340.5820407 - francesco.chetta@yahoo.it www.artecollezionismo.it - P.IVA 06494940965

a cura di

francesco chetta

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Le opere di Marc Chagall Una nuova grande retrospettiva a Palazzo Reale

Il compleanno olio su cartone, anno1915 The Museum of Modern Art, New York. Acquired through the Lillie P. Bliss Bequest,1949 © 2014. Digital image, The Museum of Modern Art, New York/Scala, Firenze © Chagall ®, by SIAE 2014

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crive così Marc Chagall nella sua autobiografia: “Con i 27 rubli in tasca, gli unici ottenuti nella mia vita da mio padre per il viaggio, sparisco - ancor roseo e pieno di riccioli - a Pietroburgo, accompagnato dal mio compagno. Ho deciso”. È il 1906, ha appena vent’anni e ha deciso quale senso dare alla sua vita: farà l’artista. Il viaggio a Pietroburgo, dove Chagall si reca per ricevere una formazione accademica più adeguata, è

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solo la prima delle numerose tappe che segneranno la sua vita: Parigi, Berlino, Stati Uniti, Messico, Israele, Russia, in un continuo peregrinare che sembra proprio quello dell’ebreo errante. Con oltre 220 opere, per la maggior parte dipinti, la mostra di Palazzo Reale a Milano (fino al 1° febbraio 2015) è di fatto la più completa retrospettiva dedicata all’autore in Italia. In un percorso cronologico si ripercorrono le tappe fondamentali della sua produ-


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L’ebreo in rosso 1915, olio su cartone San Pietroburgo, Museo di Stato Russo © Chagall ®, by SIAE 2014

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zione: dagli esordi (“Nudo rosso se- una quarta dimensione.” Sono le The exhibition ‘Marc Chagall. Una retrospettiva 1908–1985’, sponsored duto”, “La nascita”, “Io e il mio pa- Avanguardie che conosce e ammi- by the Municipality of Milan-Cultuese”) al rientro in Russia (“Il poeta ra a Parigi a dettare le linee del suo re, organized and produced by Palazzo disteso”, “Giorno di festa”), dall’esi- stile: il dinamismo delle forme del Reale, 24 ORE Cultura – Gruppo 24 lio in America (“La madonna del Cubismo, l’elemento onirico e ORE, Arthemisia Group and GAmm Giunti and the Royal Museums of Fine villaggio”, “La caduta dell’angelo”) metaforico del Surrealismo, fino Arts of Belgium, is curated by Claudia agli anni di Nizza (“Mazzo di fio- ad approdare alla pittura informa- Zevi in collaboration with Meret Meyer. ri e amanti”, “Coppia con capra le che libera il colore oltre i con- Over two hundred and twenty works – paintings from 1908 onwards, rossa”). Gli eventi del Novecento torni delle figure. I temi chagal- mainly when Chagall painted his first work Le e quelli personali dell’uomo-arti- liani sono gli stessi fino alla fine: Petit Salon, right up to his final, monusta si intrecciano come non mai la memoria personale, l’infanzia, mental works of the 1980s – which the nell’esperienza di Chagall: l’ade- il mondo ebraico, lo scorrere del- public can admire at Palazzo Reale from 17 September 2014 to 1 February 2015. sione alla Rivoluzione Bolscevica, la vita quotidiana nel villaggio The exhibition theme therefore focuses i tempi bui delle guerre mondiali, natio di Vitebsk, in Bielorussia, on a new interpretation of the language gli orrori del regime nazista per- dal quale non si separerà mai in- of Chagall, whose poetic vein developed petrati al popolo ebraico, la per- timamente, rievocando il mondo throughout the 20th century out of a blend of the best western European tradita prematura dell’amatissima arcaico della tradizione ebraica ditions: from his original Jewish culture moglie e musa Bella, il rifugio anche nell’opera più tarda. E poi to the Russian culture and his encounter nella Costa Azzurra, la ritrovata ci sono i grandi temi dell’umani- with French avant-garde painting. and animals are a constant presenserenità. Passaggi bene illustrati tà: l’amore, la solitudine, la dispe- Flowers ce in his paintings, enabling him on the nell’allestimento curato da Clau- razione, vita e morte in definitiva. one hand to overcome the Jewish interdidia Zevi con Meret Meyer, e leg- La pittura di Chagall è archetipica ction of human depiction, while on the gibili nei dipinti dell’artista, dove e sincretica: egli come nessun altro other becoming metaphors for a possible world in which all living beings can live mondo interiore e mondo ester- è riuscito a sintetizzare elemen- in peace as in Russian mediaeval culture. BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE no (spesso evocati dall’elemen- ti apparentemente inconciliabili His art constitutes a sort of metissage Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it to figurativo della finestra quale tra loro, superando le differenze between cultures and traditions. The per informazioni: biancoscuro@liberementi.it limen) si compenetrano in una culturali e religiose e creando una fundamental key to his modernity lies in his desire to transform contamination nuova realtà: “Se in un quadro ho realtà armoniosa in cui gli inna- into a value, a work of art into a languatagliato la testa ad una mucca […] morati fluttuano leggeri nell’aria e ge able to ask questions that have as yet been left unanswered by mankind. non l’ho fatto con l’intenzione di il cielo è un mazzo di fiori. creare un’opera letteraria. […] Io Federica Senigagliesi voglio rendere nel mio quadro uno INFO shock psichico, sempre motivato da T. +39 02 54911 ragioni figurative, in altre parole: www.mostrachagall.it

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artroom21 è uno spazio espositivo disponibile per mostre collettive, mostre personali oppure affitto temporaneo a gallerie che vogliono avere la possibilità di presentarsi nel capoluogo del Tirolo. artroom21 è un progetto in collaborazione con ART Innsbruck. Approfitta dell’enorme potenziale di artroom21 grazie alla collaborazione con l’importante fiera internazionale offre numerosi contatti con gallerie, artisti, appassionati d’arte e collezionisti. La superficie espositiva è di 45m² con 14,5 metri di spazio per appendere le opere tramite sistema di aggancio boesner. Contattaci subito!

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Roy Lichtenstein Opera Prima alla GAM di Torino

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ra il 1964, e in Italia veniva allestita la prima mostra dedicata agli artisti pop. Esattamente 50 anni dopo abbiamo la possibilità di vedere per la prima volta in Italia, una retrospettiva completamente dedicata al grande Roy Lichtenstein, composta da 235 sue opere a raccontare tutta la sua intensa potenza artistica. Ci sono artisti di cui conosciamo ogni periodo creativo, di cui apprezziamo l'evoluzione e di ammiriamo e ricordiamo quasi ogni opera. E poi ci sono artisti come Roy Fox Lichtenstein, conosciuto ai più esclusivamente per le sue opere

basate sul fumetto, dipinte con la tecnica “punti Ben-Day”, sua firma inconfondibile. Lichtenstein, è stato uno dei maestri della Pop Art americana, ma senza quegli eccessi che hanno caratterizzato la vita e la produzione degli artisti pop del suo tempo. Dopo vari percorsi di studi e l'inizio della carriera come ricercatore universitario, negli anni ‘60 iniziano a comparire le sue opere in stile pop, i fumetti a rappresentare scene di militari e bellezze stereotipate in lacrime come veri personaggi di cartone come Topolino. Tra gli anni ‘70 e ‘80 vive la sua fase postmoderna e successivamente una fase classica, in cui l'artista si confronta con na-

Scatto di Claudio Abate (Roma, 1943) Roy Lichtenstein, 1988 stampa ai Sali d’argento, 92 x 64 cm. Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea - CRT

Drawing for Girl with Hair Ribbon anno 1965 Graphite pencil and colored pencil on paper 14.3x14.6 cm. Collection André Bromberg © Estate of Roy Lichtenstein / SIAE 2014

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“In quasi mezzo secolo di carriera ho dipinto fumetti e puntini per soli due anni. Possibile che nessuno si sia mai accorto che ho fatto altro?” Roy Lichtenstein

INFO Orari Martedì - Domenica 10.00 - 18.00 Giovedì: 10.00 - 22.30 GAM via Magenta 31, Torino T. +39 011 4429518 gam@fondazionetorinomusei.it www.gamtorino.it

ture morte, nudi e paesaggi in stile cinese. In tutte queste fasi l’inconfondibile stile di Lichtenstein (cromaticità piatta, contorni netti, puntini Ben-Day) rimane più o meno costante, ma emergono gli aspetti fondamentali della qualità concettuale della sua produzione, sia in pittura che nelle opere scultoree. É grazie a Estate e Roy Lichtenstein Foundation, oltre a importanti musei come la National Gallery di Washington, il Museum of Modern Art, il Whitney Museum di New York e l'Art Institute di Chicago, se questa grande completa mostra, prodotta da Fondazione Torino Musei e Skira editore, è stata possibile. Un'occasione BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE imperdibile per tutti, data la remota Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it possibilità che un'altra collezione di per informazioni: biancoscuro@liberementi.it queste dimensioni possa tornare presto in Italia, soprattutto perché raramente le opere di Roy Lichtenstein sono state esposte (ricordiamo a Parigi nel 1975, al MoMA nel 1987 e nel 2005 l'esposizione di un nucleo di opere su carta al Museo de Arte Abstracto Espanol). La curatela è di Danilo Eccher, direttore GAM, che ha ben saputo creare questa fantastica esposizione, focalizzandola sulle fonti di ispirazione di opere divenute in seguito i grandi capolavori conosciuti in tutto il mondo. La mostra, costata più di 800mila euro, sarà aperta al pubblico fino al 25 gennaio 2015: batterà il record dei 250mila visitatori accorsi per Renoir? Daniela Malabaila Picture and Pitcher (Study) anno 1978 Tape, painted paper and graphite pencil on board 244.5x119.4 cm / 233.4x101.6 cm. Private collection © Estate of Roy Lichtenstein / SIAE 2014

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Amedeo Modigliani “Amedeo Modigliani et ses amis” fino al 15 febbraio 2015 a Palazzo Blu, Pisa

Ritratto di Dèdie olio su tela, anno1918, 114×75 cm. Centre Pompidou, Parigi © Centre Pompidou, MNAM’CCI / Service de la documentation photographique du MNAM / Dist. RMN ‘ GP

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arigi, nel 1906, è per definizione la capitale europea delle avanguardie artistiche, della modernità, dello scambio di culture e idee, terreno fertile dove centinaia di artisti provenienti da ogni parte del mondo trovano la giusta dimensione creativa. Molti sono ebrei e la “Ville lumiere” diventa la loro nuova patria, formano la cosiddetta “École de

Paris”. Amedeo Modigliani è uno di loro, arriva da Livorno, studia arte dall’età di quattordici anni ed è “l’artista” ciò che vuol diventare. Si stabilisce in un atelier di Montmartre e si iscrive all’Accademia Colarossi, ferocemente attratto dalla mondanità bohemienne della capitale francese, dove consumerà la sua breve ed intensissima esperienza di vita ed artistica. Dalla volontà di raccontare quella entusiasmante atmosfera nasce la mostra “Amedeo Modigliani et ses amis” (fino al 15 febbraio 2015 presso Palazzo Blu a Pisa), curata da Jean Michel Bouhours e promossa dal MiBAC. Un corpus di circa 100 opere provenienti principalmente dal Fondo Modigliani del Centre Pompidou e dai prestiti gentilmente forniti dal Museo dell’Orangerie di Parigi e da vari collezionisti pubblici e privati. Dagli studi di nudo a matita e carboncino e dai primi dipinti realizzati a Parigi, ci si immerge nel periodo in cui Modì, così lo chiamano i suoi amici, si dedica quasi esclusivamente alla scultura (dal 1909 al 1914), grazie all’incontro con lo scultore rumeno Brancusi, del quale sono presenti in mostra diverse opere. “Testa femminile”, “Testa a forma di capitello ionico”, “Nudo allungato” sono invece alcune delle sculture in pietra di Modigliani, sensuali e ieratiche, dal sapore primitivo, assoluto, disarmanti nella purezza delle forme. “Pilastri di dolcezza”, le definisce Modigliani stesso, che concentra poi il suo interesse scultoreo per l’antico motivo delle cariatidi, gli elementi di sostegno dal volto umano tipici dell’architettura classica. Una sezione della mostra è invece dedicata al Cubismo, cui Modì non aderirà mai formalmente, pur tuttavia essendone influenzato, specie dall’opera di Picasso, Apollinaire, Delaney, che sono


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Paul Guillaume novo pilota olio su cartone, anno 1915, 105x75 cm. Musée de l’Orangerie, Parigi

“Rivedo il suo profilo puro, romano, l’aria di autorevolezza; rivedo anche le sue belle mani, mani aristocratiche con dita sensibili, mani intelligenti, che sapevano tracciare lo schizzo di un disegno senza esitare, con un solo tratto”

Maurice de Vlaminck

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English info

“Gravava una sorta di maledizione su questo nobilissimo giovane. Era bello. L’alcol e la sfortuna gli hanno imposto un tributo altissimo.”

Few men have have equaled Modigliani as the embodiment of the romantic myth of the artist as a transgressive genius. “Modì”: accursed and licentious, the handsome dandy with so many lovers, the misunderstood genius who sought solace in wine and absinthe and lived a brief but intense, drammatic, and memorable life. On display in the atmospheric rooms of Palazzo Blu in Pisa, a large number of carefully selected works – from the Centre Pompidou and the Musée de l’Orangerie in Paris, together with superb masterpieces from the most important private collections – will recreate the cultural climate in which Modigliani’s extraordinary artistic adventure unfolded: from his formative years in Livorno to his move to Paris in 1906, in a constant and restless quest for novelty. It was in the Paris of avant-garde culture and the fauves, among friends such as Chagall, Jacob, Braque, and Jean Cocteau and heavily influenced by Picasso, Toulouse-Lautrec, and Cézanne, that the licentious artist and tombeur de femmes developed his mature poetics. In addition to Modì’s works, the exhibition will also display great masterpieces by artists who were his contemporaries and fellow adventurers in Montparnesse, including Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, and Fernand Léger, as well as Utrillo, Suzanne Valadon, André Derain, Dufy, Juan Gris, and Gino Severini. Completing the exhibition are a selection of sculptures by Modigliani and other great sculptors of his time, like the famous Constantin Brancusi, as well as an exceptional series of photographs taken by Brancusi himself. The exhibition is curated by Jean Michel Bouhours, a prominent Modigliani scholar and curator of the department BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE of modern collections at the Centre Pompidou. Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it Fake Modigliani per informazioni: biancoscuro@liberementi.it In concurrence with the exhibition at Palazzo Blu, the Museo Nazionale di San Matteo will host “Fake Modiglianis”, an exhibition curated by Paola Raffaella David, Head of the Department of Architectural, Landscape, HistoriFotografia con dedica donata da Amedeo Modigliani a Jeane Hébuterne, 1918 cal, Artistic, and Ethno-anthropological Assets of Pisa and Livorno Provinces and the Director of the Museo Nazionale di San Matteo, Dario Matteoni, and. The exhibition includes three sculptures of heads erroneously attributed solo alcuni degli artisti che frequenta d’abitudine e to Modigliani and represents a unique opportunity to have di cui eseguirà celebri ritratti nel suo stile sintetico, a close look at these famous fakes.

Jean Cocteau

pulito, unitario. È senza dubbio questa la caratteristica principale di Modigliani: egli infatti non si appoggerà a nessuna corrente artistica e rimarrà sempre autonomo nella ricerca, sviluppando in maniera geniale, intuitiva e naturale i suoi soggetti dai volti eleganti e dai colli allungati, dagli occhi a mandorla e dalle superfici levigate (“Ritratto di Soutine”, “Jeanne Hebuterne”). Accanto alle opere di Modigliani, l’esposizione di Pisa offre una corposa antologia degli artisti che lavorarono a Parigi negli stessi anni: Chagall, Severini, Utrillo, Jacob, Lipchitz, solo per citarne alcuni. Inoltre, presso il Museo Nazionale di San Matteo è possibile ammirare le tre false teste, rinvenute nel 1984, che inizialmente la critica attribuì a Modigliani, realizzate invece per burla da tre studenti ed un artista livornesi. Federica Senigagliesi

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Palazzo d’arte e cultura Fondazione Palazzo Blu Lungarno Gambacorti, 9 56125 – Pisa Orari Lunedì - Venerdì: 10 - 19 Sabato - Domenica: 10 - 20 INFO www.palazzoblu.it T. +39 050 6160047


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L’Arte in mostra nel Monferrato Tra le colline dell’astigiano, l’Arte è protagonista

ammirare le opere esposte, rilassandosi e godendo ancora di più della opere d’arte culinaria di Cascina Lanè. Hanno confermato la loro presenza gli artisti: Patrizia Canola, Lorenzo Monegato, Angela del Vecchio, Rita Vitaloni, Luciano Mazzolenis, Rossano Guicciardi, Valentina Vendrame, Giorgio Gost, Anneke van der Zwaag, Antonella Rizzo, Roberto Lazzarini, Maxtin. Secondina, Franco, Viviana e Alessandro di Cascina Lanè vi attendono per rendere unico questo fantastico connubio tra arte visiva e arte gastronomica.

photo: Andrea Guido

Subito dopo le festività natalizie e di inizio anno, una nuova Mostra Collettiva organizzata da Biancoscuro, in collaborazione con ArtExpò Gallery. La mostra sarà inaugurata l'11 gennaio 2015 a Baldichieri d'Asti, presso il rinomato "Cascina Lanè", agriturismo di alto livello del Monferrato, zona Patrimonio dell'Unesco. La stessa si concluderà ufficialmente il 31 gennaio 2015. Le sale del locale ben si prestano ad accogliere l’Arte, valorizzando dipinti e sculture e mostrandole agli avventori, che possono così non solo assaggiare le prelibatezze della cuoca Secondina, ma anche

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Il riflesso dell 'estate acrilico su tela, agosto 2014, 80x100 cm.

L’Arte figurativa di Ornella De Rosa Le sue figure femminili incantano lo sguardo

Ornella De Rosa e Vincenzo Chetta alla premiazione de Biancoscuro Art Contest 2014, tenutasi a Monte-Carlo

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rnella De Rosa, pittrice bresciana è la vincitrice del prestigioso premio copertina Biancoscuro Art Contest 2014, assegnatole dalla Giuria Critica, che ha trovato nelle sue opere quel tratto e quella luce rari da trovare in dipinti così espressamente realisti, ma che non vogliono emulare la disciplina fotografica, da cui prende spunto solamente per il taglio

dell’immagine. Nata tra pennelli e colori, figlia d’arte, apprende dalla madre pittrice i primi rudimenti del disegno e del colore, appassionandosi in modo particolare alla rappresentazione della figura umana e dei suoi particolari con evidenti ottimi risultati: le emozioni segnano l’essere umano e la sensibilità di Ornella esce allo scoperto in tutta la sua forza e si imprime sulla tela.


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Dopo la maturità, frequenta la Libera Accademia delle Arti Wins di Brescia, nella quale, sotto l’illuminata guida del maestro Chico Schinetti, approfondisce le varie discipline artistiche. Il mondo del lavoro travolge l’artista e la porta in parte lontana dai colori, ma il desiderio di tornare ad esprimere le proprie sensazioni sulla tela è troppo forte e non si può semplicemente chiudere in un cassetto. Così nel 2010 la grande (e saggia n.d.r.) decisione: si dimette dal suo lavoro nell’amministrazione comunale dopo parecchi anni di carriera. Può così dedicarsi interamente e definitivamente alla sua vera e mai sopita passione: l’Arte. Ornella è già una vera artista dentro si sè, ora finalmente può dedicare tutta la sua anima all’Arte e mostrare al mondo intero il suo talento, non solo più “essere” un’artista, ma farne la sua principale attività, senza più togliere del tempo alla sua creatività, senza più dover stare lontana dai pennelli e dai colori, ma potendoci vivere a stretto contatto nel suo studio in un borgo della Franciacorta. Le donne che Ornella rappresenta sono cariche di emozioni, ogni sfumatura, ogni segno deciso, ogni tocco di luce, sono sintomo di una grande osservazione dell’animo umano. Riesce a trasmettere con un’opera concreta quelle che sono sensazioni intime, brividi che corrono sulla pelle, dolcezza, paura, aspettativa, nostalgia. L’elenco delle emozioni che suscitano i dipinti di Ornella De Rosa è infinito, osservare e comprendere gli sguardi che immortala sulla tela è un tuffo al cuore. Nel 2007 fonda l’associazione artistica ARTEVIVA, con sede in Passirano (Bs), e nel 2010 ne diviene il Presidente. Dal 2011 insegna disegno al corso di pit-

tura, rivolto ad adulti e bambini, riscuotendo un lusinghiero successo. Ornella ha esposto raccogliendo molti consensi con la nuova rassegna bresciana itinerante: alla sala degli Affreschi del museo civico di Brescia Santa Giulia nella collettiva “I love beauty”, al museo della mille miglia di Brescia, alla chiesa di San Faustino e Giovita di Brescia, al museo Diocesano di Brescia per la festa delle associazioni artistiche culturali, al comune di Brescia “Piazza Loggia” con la circoscrizione centro, a palazzo Bargnani di Bagnolo Mella, a palazzo Sonzogni di Rovato, alla Torre

Un mondo sommerso, acrilico su

Parole non dette,

L’Io consapevole - Il tuffo,

tela, anno 2014, 80x90 cm.

acrilico su tela,

acrilico su tela, 90x80 cm.

70x90 cm.

A due passi dal paradiso, acrilico su tela, 70x40 cm.

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Civica di Sarnico, al teatro civico di Passirano, alla sala civica del comune di Rezzato, alla biennale d’arte di Camignone, alla villa Lechi di Erbusco, alla villa Fenaroli di Rezzato, al palazzo comunale di Genivolta, al premio d’arte Prestini di Alzano Mella, alla sala della BCC Brescia. Recentemente l’artista ha partecipato ad ArtParma Fair 2014 destando molto interesse nei visitatori dello stand espositivo realizzato in collaborazione da Biancoscuro con ArtExpò Gallery. Rebecca Maniti Nell’opera vincitrice del Biancoscuro Art Contest 2014 “Il ricordo indelebile” (qui a sinistra) l’artista evidenzia il close-up fotografico del soggetto, ferma l’istante enfatizzandolo per sempre. La passione di Ornella De Rosa sa tradurre su tela emozioni o attimi che catturano chi le osserva in un passaggio spontaneo. Vincenzo Chetta

sotto: Semplicemente stupore acrilico su tela, settembre 2014, 50x100 cm.

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Sopra: a destra e a sinistra due viste dello studio artistico di Ornella De Rosa, in centro l’artista davanti alla sua opera “La luce della luna�. Sotto: Oltre lo sguardo, acrilico su tela, giugno 2014, 80x80 cm.

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Richard Feeling Espressionismo comunicativo ed una ricerca POP

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ntelligenza, amore, arte, sono termini del quale ognuno può dare una propria interpretazione soggettiva in quanto non esistono “sistemi metrici” o parametri “assoluti”per definirli. Nell’arte la “discrasia interpretativa” risulta prendere forma in maniera ancor più evidente in quanto l’espressione artistica è rappresentata dalla concretezza e tangibilità dell’opera d’arte in sé e pertanto non un semplice termine relegato alla relatività dell’interpretazione semantica. Opera artistica risulta essere quella di Caravaggio o di Michelangelo ed al contempo, opera artistica fin prova contraria, risulta essere

la “Merda d’Artista” di Piero Manzoni o “L’orinatoio” di Duchamp. Dopo le “rivoluzioni” del Novecento che hanno infranto i muri dell’obbligo del canone accademico, nulla ormai può essere escluso dal termine di opera d’arte se presentata come tale da chi è preposto a farlo. Da questa circostanza oggettiva emerge il dubbio se debba essere considerato più “artista” chi sa usare pennelli e attrezzi del mestiere o chi al contrario riesca a “strabiliare” nella ricerca di qualcosa di innovativo. In taluni casi è il comportamento personale orientato a suscitare provocatoriamente l’attenzione dei media a caccia di “gossip”, a creare una cassa di risonanza attorno all’arti-

sta ed alle sue opere. Richard Feeling nella sua ricerca personale di percorsi artistici, si è orientato verso una forma di espressività idonea a creare un messaggio comprensibile mirato a suscitare l’interesse di chiunque abbia voglia di interpretarlo. “Cogliere l’attimo” e riprodurlo per trasmettere “emozione”. Questa è la massima al quale si ispira Feeling nella sua ricerca espressiva. L’artista ha individuato nell’uso dell’arte digitale lo strumento che lo aiuta a cogliere quell’immediatezza dell’esecuzione che non fa perdere o diluire l’emozione del momento creativo, anzi crea le premesse per enfatizzarlo e renderlo “eterno”.

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Richard Feeling pertanto adotta un metodo di rappresentazione figurativa, spesso con forti toni espressionisti orientati alla ricerca di evidenziazione degli stati d’animo dei soggetti trattati che in genere risultano essere appartenenti al gentil sesso. Ne emerge la premessa per una facile ed immediata interpretazione del messaggio anche a chi non è necessariamente addetto ai lavori e questa risulta una componente al quale l’artista fa sempre riferimento per una sua ben precisa e ferma volontà. L’arte come espressione di “democrazia” e pertanto comprensibile a tutti e non solamente agli addetti ai lavori. Oltre all’utilizzazione “moderna” dell’arte digitale come strumento di realizzazione delle opere, la peculiarità di Richard Feeling è

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rappresentata dalla volontà di diffondere le proprie opere che lui ama definire “Art Social Poster”, con sistemi che favoriscano un investimento artistico “low cost” destinato pertanto anche ad un pubblico che pur non avendo ingenti disponibilità, abbia intenzione di “scommettere” su di lui in un’ottica di investimento futuro. Richard Feeling ha intenzione di creare attraverso opportuni strumenti e con l’aiuto di quegli operatori del settore che ne condividono gli obiettivi, una sorte di “complicita’ “con i potenziali acquirenti, che preveda una pubblicizzazione da parte degli stessi delle opere in un’ottica di volontà comune idonea alla conoscenza diretta delle opere di Richard Feeling anche attraverso i social network e quant’altro la rete offre in termini di visibilità. In sostanza una “Pop Art” per la gente, che abbia come protagonista anche la gente “esclusa” fino ad ora dai canoni convenzionali dell’investimento artistico. Pop Art e low cost nella volontà di diffondere l’arte con un approccio diverso. F.R.

[1] The soul of city, 100x67 cm. [2] My dream is not a prince but... a job, 130x62 cm. [3] Arriving in Italy, 90x76 cm. [4] Elegance in milano, 60x90 cm.

INFO www.feelingarte.com

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L’intervista a:

Mattia Consonni “Musica per gli occhi”

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erso la fine di ottobre abbiamo avuto la possibilità di fare una piacevole chiaccherata con l’artista brianzolo Mattia Consonni, creatore di Musica per gli Occhi, ovvero la sua espressione artistica di coniugazione tra arti visive e arti musicali. Appassionato di musica e collezionista di vinili, Mattia lascia sfogare tutta la sua creatività utilizzando vinili ormai consumati e non più riproducibili sul piatto, ma che lui sapientemente riporta in vita “riproducendo” il brano musicale sulla tela. Vincenzo Chetta: Mattia, quando hai iniziato a vederti come un vero artista? Mattia Consonni: Nell’agosto 2012, quando lo stress del lavoro mi ha travolto. Ho lottato per ritargliarmi lo spazio ed il tempo per dare finalmente una svolta concreta a questa mia duplice passione: la musica e l’arte. Da collezionista di vinili, ho iniziato a conservare quelli che ormai non “suonavano” più, amici e parenti hanno contribuito con i loro dischi, e così è iniziato tutto. In realtà non riesco ancora a chiamarmi Artista, perchè per me è un appellativo che va di pari passo con menti e talenti del calibro di Michelangelo o Leonardo, ogni giorno faccio un passo in più per prendere maggiore consapevolezza e capire il successo della mia arte. V.C.: Quali sono gli artisti che ammiri e che hanno maggiormente influenzato le tue opere? M.C.: L’Artista che ammiro su tutti è sicuramente Caravaggio, mentre chi più ha influenzato il mio modo di fare arte è Pollock. Certo che anche Kandisky, Much, Warhol, hanViva Vida qualcosa dentro di me e questo “qualcosa” affiora no la lasciato Smalto e vinile su tela cm 80 x 80 ispirato brano e album spessodalmentre creo. “Viva la vida or Death and All His Friends” del 2008, della alternative rock band inglese “Coldplay”

V.C.: Possiamo immaginare la tua risposta, ma la domanda è d’obbligo per imparare a conoscerti meglio: qual’è stato il fattore scatenante che ti ha avvicinato all’arte? M.C.: [ride, ndr] La musica, che alla fine è la forma più Symphony n.7 (Mozart) complessa e completa Smalto e vinili su tela cm 100 d’arte. x 150 Potrei rispondere “la musica” a ispirato dall'opera “Symphony n.7 in Re maggiore K.45” tantissime altre domande! del 1768, del compositore austriaco,[ride, ndr] ”Wolfgang Amadeus Mozart”

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[1] Life on Mars? Tela cm 50x150 Smalto e vinili, ispirato dall’omonimo brano “Life on Mars? dall’album “Hunky Dory” del 1971, della rock star inglese “David Bowie” Life on Mars? Tela cm 50x150 Smalto e vinili


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Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.

San Francesco D’Assisi

V.C.: Prima parlavamo degli artisti che ti hanno influenzato, tra le loro idee creative ce n’è almeno una che avresti voluto fosse venuta in mente a te? M.C.: L’Action Painting sicuramente, e la Pop Art, idea geniale di Warhol. V.C.: Come nasce un’idea e in quali circostanze sei più ispirato? M.C.: Mi spiace, a costo di ripetermi davvero, ma per me l’ispirazione è musica, da appassionato [vanta una collezione di 5000 album originali n.d.r.] ascoltando brani musicali vengo rapito e spesso mi capita durante gli spostamenti in auto. A quel punto devo attendere di essere a casa per liberare l’idea, analizzare fino in fondo il brano che mi ha colpito, e renderlo vivo sulla tela. Ultimamente ho ascoltato un brano di Eric Clapton alla radio, tornato a casa ho cercato il testo completo e ora Leyla è anche da

guardare mentre si ascolta il grande Clapton. V.C.: Immagino che con il legame che instauri con il brano che rappresenti sia difficile staccarsi dall’opera una volta venduta. M.C.: Ogni brano viene dipinto una volta sola, perciò non è solo l’opera ad andarsene, ma anche il brano stesso, e per me è sempre un trauma. Mi risolleva vedere lo sguardo di chi capisce la mia arte, di chi è riuscito a far suo il brano ascoltandolo e guardandolo, e quando provano le mie emozioni è impossibile rifiutare di staccare l’opera dalla parete. V.C.: Una domanda difficile ora che abbiamo rotto il ghiaccio: come ti definisci? M.C.: In due parole: creativo e fantasioso, soprattutto per quanto riguarda i metodi che sperimento per dipingere le mie opere.

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Downside up Tela cm 70x70 Sm ispirato all'omonim della rock star ing

5050 Special [2] Special Tela cm 80x80 Sm Tela cm 80x80 Smalto e vinili dall'omon ispirato dall’omonimo branoispirato “50 Special” della pop band ita dall’album “... Squérez?” del 1999, della pop band italiana “Lùnapop”

Mattia Consonni “Musica per gli occhi” nel suo laboratorio

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Viva la Vida Smalto e vinile su tela cm 80 x ispirato dal brano e album “Viva la vida or Death and All del 2008, della alternative roc

Symphony n.7 (Mozart) Smalto e vinili su tela cm 100 x ispirato dall'opera “Symphony del 1768, del compositore aust ”Wolfgang Amadeus Mozart”

Life on Mars? Tela cm 50x150 Smalto e vinil ispirato dall'omonimo brano “L dall'album “Hunky Dory” del 1 della rock star inglese “David B

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V.C.: Sappiamo che sei stato protagonista a “Piano Colors”, evento in cui una pianista di Lugano ha suonato accordandosi con una tua opera. M.C.: Esatto, mi ha seguito scattando centinaia di immagini durante la creazione di un’opera, ed il 21 novembre a Lugano durante un suo concerto ha suonato un brano con proiettate le immagini della tela che si riempie di colori. Ha una tecnica particolare, ha creato un codice in cui ad ogni colore corrisponde una nota, il risultato è eccezionale ed emozionante. V.C.: I tuoi prossimi progetti? M.C.: Il sogno è una mostra personale in cui il connubio con la musica la faccia da padrone, in modo che tutti possano sentire le mie emozioni. Il progetto artistico più prossimo riguarda invece la conclusione di un’opera realizzata sulle note di “Goodbye Blue Sky” dei Pink Floyd, bra-

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no che mi ricorda la tragedia dell’11 settembre 2001, l’atmosfera sarà quella del “giorno dopo”, contestualizzandola con il Corriere della Sera del 12 settembre 2001. V.C.: Un’argomento difficile e così importante, complimenti Mattia, spero di poter vedere presto quest’opera realizzata. Grazie per la pazienza, mi ha fatto molto piacere conoscerti meglio. M.C.: Grazie a te, spero di non aver risposto troppe volte “la musica” [ride, ndr], e di essere riuscito a soddisfare le tue curiosità... La chiaccherata con Mattia ci ha fatto scoprire l’uomo, oltre che l’Artista, sempre più entusiasti di lui e della sua Arte, attendiamo con impazienza i suoi nuovi capolavori, per scoprire se i volti che vi troveremo saranno quelli dell’ascoltatore o quelli delle persone citate nel brano che rappresenterà, come sempre, con arte sapiente. Vincenzo Chetta

Hoppipolla [3] Hoppipolla e vinile Smalto e vinile su Smalto tela cm 80 x 120 su tela cm 80 x omaggio all'omonimo singolo “H omaggio all’omonimo singolo “Hoppipolla” del 2005, della band islandese, del 2005, della band islandese,”Sigur Ròs”

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Enjoy the silent Smalto e vinili su tela cm 80 x dall'omonimo brano “E [4]ispirato Downside up dall'album “Violator”del 1990, Downside up Tela cm 70x70 Smalto e vinili ”Depeche Mode” Smalto e vini Tela cm 70x70 ispirato all’omonimo brano “Downside up” dall’album all'omonimo brano “D “Ovo” del 2000, della rock star ingleseispirato “Peter Gabriel della rock star inglese “Peter

50 Special Tela cm 80x80 Smalto e vini ispirato dall'omonimo brano della pop band italiana “Lùna

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biancoscuro A sinistra Mattia Consonni “Musica per gli occhi” nel suo laboratorio

INFO www.facebook.com/musica.pergliocchi

Mattia Consonni nasce a Meda nel 1972, nella magnifica ed operosa terra di Brianza in cui attualmente vive ed opera. “Musica per gli occhi”, il nome che meglio definisce la sua prolifica attività artistica, da autodidatta, ha origine nel 2012, dalla fusione di due diversi impulsi: l’esigenza di esorcizzare lo stress quotidiano, legato alla professione lavorativa diurna, attraverso l'espressione del suo talento sulle tele nelle ore serali e la passione incondizionata per la musica che lo ha portato, sin da ragazzo, a vantare una numerosa collezione di vinili e cd, accogliendo tutti i generi musicali con brani ed album di svariati artisti. Nel corso degli anni la stessa forte passione per il collezionismo, nel senso più tradizionale del termine, ovvero cura e conservazione di Lp e cd comprati nei diversi stores, si evolve e sfocia anche verso quei dischi usurati e non più udibili, che l'autore ha raccolto negli scantinati o ricevuto da amici e conoscenti desiderosi di liberarsene. Da qui, la voglia di immaginare un nuova vita per oggetti apparentemente destinati alla discari-

ca; un segno d’amore nato dal desiderio di salvare un patrimonio culturale che per tante generazioni è stato ed è tuttora un’icona. Modellando principalmente vinili, come materia pura e duttile, ma anche CD, seppur in minor parte, Mattia forgia nuove forme per i dischi che, integrati con le tele, assumono una nuova identità ispirata dall'ascolto degli amatissimi brani. Nascono, dunque, soggetti astratti e simbolici che svelano ed esprimono attraverso la sinergia del colore e dei materiali, le più svariate emozioni ed i messaggi che l'autore intenzionalmente vuole trasmettere per raccontarsi e raccontare. Eloquente e di grande effetto è osservare, nella maggior parte delle tele realizzate, come l'artista interpreta e si avvicini al significato del brano musicale che intende rappresentare. “Musica per gli occhi” propone uno stile inedito, un'arte contemporanea ed ecocompatibile, in cui gli oggetti in disuso, riciclati ed elaborati acquisiscono una sorta di immortalità, in una connotazione nuova, emozionante, eclettica che l svela anticonformismo ed ironia. s

Viva la Vida Smalto e vinile su tela cm 80 x 80 ispirato dal brano e album “Viva la vida or Death and All His Friends” del 2008, della alternative rock band ingles

Symphony n.7 (Mozart) [5] Symphony (Mozart) Smalto e vinili n.7 su tela cm 100 x 150 Smalto e dall'opera vinili su tela“Symphony cm 100 x 150 n.7 in Re ma ispirato ispirato dall’opera “Symphony austriaco, n.7 in Re del 1768, del compositore ”Wolfgang Amadeus Mozart” maggiore K.45” del 1768, del compositore

austriaco, ”Wolfgang Amadeus Mozart”

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Life on Mars? Tela cm 50x150 Smalto e vinili ispirato dall'omonimo brano “Life on Mars?” dall'album “Hunky Dory” del 1971, della rock star inglese “David Bowie”

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Hoppipolla Smalto e vinile su tela cm 80 x 120 omaggio all'omonimo singolo “Hoppipolla” del 2005, della band islandese,”Sigur Ròs”

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Enjoy the silent Smalto e vinili su tela cm 80 x 80 ispirato dall'omonimo brano “Eye in the sky dall'album “Violator”del 1990, della rock ba ”Depeche Mode”

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ArtePadova 2014: edizione speciale Grande successo per il venticinquesimo anniversario

A

rtePadova festeggia i suoi 25 anni con un grande successo di pubblico: l’edizione che si è chiusa ha registrato un +16% di visitatori rispetto al 2013. Un dato superiore alle aspettative, che conferma la kermesse padovana come una fra le migliori manifestazioni d’arte a livello nazionale. Mentre altre mostre-mercato legate al mondo dell’arte stanno vivendo un momento di difficoltà, ArtePadova è in buona salute e non mostra i segni del tempo. Collezionisti e appassionati sono arrivati in Fiera a Padova per ammirare le circa 15.000 opere esposte e per investire nell’arte: se molti si sono indirizzati verso le opere under5000 della sezione CATS dedicata ai talenti emergenti, nei padiglioni 7 e 8, dedicati a gallerie che propongono grandi nomi, il volume d’affari è stato decisamente elevato. Numerose le compravendite che hanno superato la soglia delle centinaia di migliaia di euro, confermando che anche in Italia resiste la “fascia alta” di collezionisti. A chi si dedica al collezionismo da anni si sono affiancati nuovi investitori che, spinti dal crollo delle rendite

[1]

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finanziarie e del mercato del mattone, hanno iniziato a guardare alle opere d’arte come beni rifugio che possono garantire un ritorno importante. I visitatori sono arrivati da tutta Italia e in non pochi casi anche dall’estero. Sabato si è registrata fra le altre, la presenza di collezionisti polacchi arrivati espressamente in Italia per “investire” sulle opere proposte ad ArtePadova. Il Direttore Artistico Nicola Rossi, soddisfatto dell’esito della manifestazione di quest’anno, già guarda al futuro, consapevole del fatto che, in un contesto come quello attuale, per riuscire a vincere la sfida del mercato bisogna innovare continuamente: “Per il 2015 - spiega il direttore - già stiamo pensando di arricchire e sviluppare la sezione dedicata ai cortometraggi: la piccola sperimentazione avviata quest’anno ha dato ottimi risultati. Vogliamo poi aprirci al teatro, presentando in fiera alcuni spettacoli che si affiancano alla proposta espositiva. Ci saranno sorprese anche per quanto riguarda la sezione fumetto... Pur mantenendo salda la nostra identità di mostra mercato d’arte moderna e contemporanea, siamo convinti che l’intreccio e la “contaminazione” con altre forme d’arte possa dar vita a esiti l davvero sorprendenti.” s

[1] Il direttore artistico Nicola Rossi il giorno del vernissage ufficiale [2] Giorgio Laveri con la sua opera Truka [3] Lo stand virtuale dell’artista nizzardo Patrick Moya [4] Il Maestro Tino Stefanoni durante la presentazione delle sue opere a cura della galleria Rosso Vermiglio. [4]

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[5] L’editore Francesco Chetta con il Maestro Athos Faccincani




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10ª Montreux Art Gallery Unmistakable exhibition

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n anniversario con i fiocchi quello festeggiato da Montreux Art Gallery lo scorso novembre 2014, giunto ormai alla decima, fantastica, edizione. 10 anni di luce, dinamismo, scoperte e innovazioni, 10 anni in cui l’esposizione si è evoluta, è cresciuta e si è aggiudicata meritatamente il suo posto nel mondo dell’arte. Jean-Francois Gailloud (direttore di MAG) non può che essere fiero e felice del successo che aumenta di anno in anno, ormai MAG è fra i saloni d’arte contemporanea più ambiti da artisti e gallerie, sia nazionali che internazionali. All’interno dello stesso salone è possibile perdersi fra la moltitudine di proposte creative e stili diversi, non solo pittura, scultura e fotografia: ottomila metri quadrati d’Arte, 150 importanti gallerie d’arte, 50 artisti indipendenti, oltre agli eventi correlati. Sabato 8 novembre abbiamo visto come ospite d’onore la Russia; per

festeggiare il bicentenario delle relazioni diplomatiche tra Russia e Svizzera, una ventina gli artisti che hanno presentato i vari stili artistici russi, con l’approvazione dell’ambasciata russa a Berna e del consolato russo a Losanna, e con il patrocinio del Presidente delle Belle Arti di Russia. MAG si conferma un’esposizione innovativa presentando “Art e New Media”: 7 artisti provenienti da stili completamente diversi, invitavano a riscoprire l’arte e la creatività con nuovi strumenti. In contrapposizione un omaggio ad una lunga e intensa carriera: 40 anni d’arte per Charles Morgan, specialista dell’arte cinetica, che ha celebrato il suo percorso artistico in un’area dedicata, esponendo le sue “macchine”. Una mostra internazionale di qualità, confermata anche quest’anno con un pubblico che supera le 16mila presenze, attendiamo il prossimo anno per ritornare con Biancoscuro Art Magazine anche a Montreux Art Gallery. s l

Salvatore Mainardi con il Presidente del MAG Jean-François Gailloud

Opera di Mario Diotalevi esposta al MAG 2014, Senza titolo, acrilico su tela, 30x35 cm.

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e r c e d e s

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& M

A destra “Universe Mercedes-Benz” acrilico smaltato lucido su tela & 3000 original Swarowsky

Sopra “Tribute @ Mercedes-Benz CLA” (foto ufficiale fornita con relativa autorizzazione dalla casa di Stoccarda) Rifinito a mano con acrilico smaltato e applicazione di original Swarowsky

M

a x t i n

Sotto “Tribute @ Mercedes-Benz Classe A” (foto ufficiale fornita con relativa autorizzazione dalla casa di Stoccarda) Rifinito a mano con acrilico smaltato e applicazione di original Swarowsky

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Sopra “Tribute @ Mercedes-Benz S Coupé” (foto ufficiale fornita con relativa autorizzazione dalla casa di Stoccarda) Rifinito a mano con acrilico smaltato e applicazione di original Swarowsky

& M

M

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Sotto “Tribute @ Mercedes-Benz CLS Shooting Brake” (foto ufficiale fornita con relativa autorizzazione dalla casa di Stoccarda) Rifinito a mano con acrilico smaltato e applicazione di original Swarowsky

Inquadra il codice QR con il tuo smartphone per vedere il video della presentazione delle opere presso lo show room Mercedes-Benz Lugano

m a x t i n a r t @ g m a i l . c o m

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Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

Il Quartiere Fieristico di Forlì ha ospitato anche quest’anno una spumeggiante XVIII edizione di Arte Forlì Contemporanea. Aperta al pubblico da venerdì 7 a lunedì 10 novembre, la kermesse artistica ha visto più di 50 gallerie partecipanti, un afflusso di pubblico anche maggiore, se possibile, rispetto allo scorso anno, tanti eventi collaterali a dare ancora più struttura a tutta l’esposizione. Da ricordare sicuramente lo spazio dedicato al compianto Luciano Caldari, un’anteprima della personale che si terrà a Cesena a due anni dalla scomparsa; e poi il Bestiario di Ligabue, esposizione curata da Galleria Centro Steccata di Parma, i Sipari di Antonio Ciarallo, le installazioni di “Spazio allo Spazio”, a cura di Dominguez che anche quest’anno ha visto molti artisti confrontarsi con lo spazio a 360 gradi. Venerdì sera una cena su invito con il cooking show della rinomata cuoca Alessandra Spisni, il connubio tra arte e cibo reso in modo eccellente. Sabato 8 novembre la visita dell’On.Vittorio Sgarbi, che si è complimentato per la riuscita dell’evento e che non ha mancato di ammirare le opere che più lo hanno colpito, si è talmente sentito a suo agio da rimanere anche nel pomeriggio per dare il giusto tempo alle opere esposte. Per tutta la durata di Contemporanea 2014, l’evento collaterale “40 artisti per un mondo libero dalla sclerosi multipla” curato da Bertozzi e Caldari, ha messo in vendita le opere di 40 tra gli artisti più quotati del territorio romagnolo. Il ricavato delle vendite sarà destinato all’AISM, sezione provinciale Forlì-Cesena. Ma la solidarietà l’abbiamo incontrata anche domenica con l’attesa asta benefica “Arte per la Nave”, grazie alla generosità di 58 artisti che

hanno donato le loro opere a favore dei bambini della Scuole La Nave. Arte Forlì Contemporanea 2014 è stata un gran successo, opere e gallerie di alta qualità, un pubblico molto numeroso, eccellente ed attento, qui si è visto il vero spiraglio di luce verso la completa rinascita dell’Arte Contemporanea. Biancoscuro è stato presente con gli artisti: Annamaria Adessi, Olga Agarkova, Giuseppe Barbanti, Gisella Battistini, Alberto Bernardi, Amalia Borin, Anna Rita Cacciatore, Franco Chiappetta, Samoa Cocco, Oscar Coffani, Mattia Consonni, Emanuele Degano, Giuseppe Di Bella, Andrea di Carpegna Varini, Sabrina Faustini, Tanja Martina Federl, Richard Feeling, Giorgio Gost, Rossano Guicciardi, Peter Hide, Gabriele Marchesi, Bruno Mascheroni, Maxtin, Lorenzo Monegato, Fiorenza Orseoli, Hans Rabanser, Mirko Roncelli, Giacomo Rossi, Roberto Schembri, Deise Luci Soares Figuccia, Oria Strobino, Josefina Temin, Valentina Vendrame.

ArtExpò Gallery è stata presente con gli artisti: Ivan e Felice Beltramelli, Osvaldo Mariscotti, Antonio Pamato, Stefania Nesi, Franco Crocco, Carmen Voicu, Rachele Falcini, Elena ferro, Tiziana Meola, Giovanna Cherchi, Magdalena Florica, Contesina Spatariu, Elvira Signorino, Claudia Ciccotti, Mara Destefanis, Elisa Garziano, Mario Sepe, Concetta Marino, Gabriella Rigotti, Delfina Porcu, Hanna Scheriau, Roberta Pelone, Alfio Zarbano, Margherita Picone, Mariagrazia Algisi, Luciano Mazzolenis, Giusy Brescianini, Kaycee Lynne, Emanuela Fera, Rosalba Mangione.

Biancoscuro Media Partner ARTE FORLI’ CONTEMPORANEA 7-10 novembre 2014 - www.fieracontemporanea.it

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dal 7 al 10 novembre 2014


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Gisella Battistini

Amore puro olio su tela, anno 2014, 70x70 cm.

Autoritratto con cappotto di lana olio su tela, anno 2014, 50x50 cm.

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Giuseppe Di Bella

Anima mia acrilico su plexiglass in ordine inverso (l’artista vede l’opera solo quando è terminata) anno 2014, 200x100 cm.

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Anna Rita Cacciatore

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Per sempre, acrilico su tela, anno 2014, 60x60 cm.

L’essenziale acrilico su tela, anno 2014, 120x100 cm.

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Roberto Schembri

Riflessione acrilico su tela anno 2013 60x60 cm. Panchina lato mare acrilico su tela anno 2013 80x60 cm.

Donne sotto la pioggia acrilico su tela anno 2013

Volto di donna

60x60 cm.

acrilico su tela, anno 2013, 100x50 cm.

Giorgio Benedetti

ALFA ROMEO 100 ANNI DI STORIA - TIPO 33.3 1971 “1000 CHILOMETRI DEL NURBURGRING” R. Stommelen - N. Galli Acrilico su cartone fabriano 400 gr. anno 2014, 50x70 cm.

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Speciale

Gabriele Marchesi

dal 7 al 10 novembre 2014

Una vita in uno sguardo

L’esperienza e la saggezza “il grande vecchio 1�

pastello e foglia oro su tavola

grafite e foglia oro su tavola

anno 2014

anno 2014

80x80 cm.

35x35 cm.

Candiracci Cristina

Delicatezza, Fotografia digitale, Rivalta Scrivia, Piemonte, anno 2014, 51x34 cm.

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Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

Mirko Roncelli

Senza un perchĂŠ

Per un giorno migliore

anno 2013

anno 2013

40x40 cm.

40x40 cm.

Vivere

Per sempre

anno 2013

anno 2013

40x40 cm.

40x40 cm.

Annamaria Adessi

Hydra esacefala dai volti umani

Sguardi da / sul mondo

olio su tavola

olio su tela

45x60 cm.

47x60 cm.

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Speciale

Tanja Martina Federl

dal 7 al 10 novembre 2014

Verkehr in Copacabana 2 collage di fotografie digitali, Lambda Archival Print on Alu-Dibond anno 2013 75x120 cm.

Olga Agarkova

La Toscana, olio su tela, anno 2014, 70x50 cm.

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Speciale

Alberto Bernardi

dal 7 al 10 novembre 2014

Man vs Nature

Il fuoco sacro di Zizi

radice di olivo e motosega, 2014

legno di ciliegio, anno 2013

h 70 cm.

h 40 cm.

Franco Chiappetta

Sabrina Faustini

Moon Light 1

Idee in movimento

tecnica mista con acrilici, anno 2014, 100x100 cm.

alluminio, acciaio, led RGB, anno 2014, 80x80x140 cm.

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Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

Josefina TemĂŹn

El coco serie 4, corteza di coco & madera, 22x24x20 cm.

Giuseppe Barbanti

Hans Rabanser

Drag queen boots, installazione, anno 2014,30x140 cm.

Torso di donna, anno 2014, h. 60 cm.

Sebastiana, tecnica mista, anno 2013, 35x35x65 cm.

Torso di donna con telo, anno 2014, h. 56 cm.

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Speciale

Valentina Vendrame

dal 7 al 10 novembre 2014

Rifugio nella mia prigione, acrilico su tela anno 2014, 50x70 cm.

Amalia Borin

Grido silenzioso

Passaggio

terracotta dipinta

terracotta dipinta

anno 2013

anno 2012

36x50x30 cm.

48x47x38 cm.

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Speciale

Bruno Mascheroni

dal 7 al 10 novembre 2014

Fiorenza Orseoli

Il fiore sul piede

Gatto Cagliostro- massone, della Loggia Gatti di Fiò

tecnica mista

polimaterico su tela di cotone, acrilici, sabbia egiziana, gessetti

98x98 cm.

anno 2014,60x80 cm.

Giacomo Rossi

Lorenzo Monegato

Indios

Inesorabilmente

olio su tela

80x80 cm.

anno 2014,70x70 cm.

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Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

Deise Luci Soares Figuccia

Sguardo dell’anima Tecnica mista anno 2014, 80x80 cm.

Oria Strobino

VIbrazioni 2

Vibrazioni di un sogno

grafite e smalti su pannello

grafite e smalti su pannello

anno 2010

anno 2011

88x74,5 cm.

90x75 cm.

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Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

Hanna Scheriau

Destino seta dipnta su tela anno 2006, 50x60 cm.

Mare fluttua seta dipinta su tela anno 2008, 55x85 cm.

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Giusy Brescianini

Balance decomposed inchiostro e china su tela anno 2014, 50x50 cm.

“Dipinti che traspirano carne, calore della pelle e suggestioni della tridimensionalità e della voluttà del corpo umano, non fantastico e idealistico, ma vero e vivo […]. Le pennellate, prima morbide e sapientemente invisibili, nascoste dalla morbidezza delle texture rappresentate, si fanno gestuali e ricche di istintività, nei contorni sciolti e indefiniti del soggetto, che si amalgama ed esce, con tutta la sua vitalità, dallo sfondo.” Letizia Lanzarotti

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Speciale

Felice Beltramelli

dal 7 al 10 novembre 2014

Vivere il mare olio su tela 50x60 cm.

“Da giovane mi dicevo: “Non so cosa dipingerò, ma voglio dipingere”. Mi chiedevo: “Chissà quale stato d’animo vive il pittore che già sa cosa dipingere, sa già cosa fare, quali colori usare, già (pre)vede il risultato”. Ma quale piacere ci può essere ad ottenere il risultato previsto o peggio quale frustrazione se questo risultato non è quello voluto? Io dipingo i sogni. E i sogni vanno dove vogliono loro, senza logica e forse senza significato.” Felice Beltramelli

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Antonio Pamato

Picasso fra le sue donne vede la propria fine acrilico su tela anno 2014, 100x140 cm

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Speciale

Osvaldo Mariscotti

dal 7 al 10 novembre 2014

Bas green 45 olio, legno e smalto su tela anno 2013, 72x60,96 cm.

Cittadino americano di New York City, Osvaldo Mariscotti è di origini italiane (Alessandria). Dimostra talento artistico già in età molto giovane, ma i continui spostamenti della sua famiglia gli impedirono di sviluppare appieno le sue capacità. Questi viaggi però hanno fornito un background profondamente internazionale che ha influenzato la sua successiva evoluzione artistica. Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria e sviluppo di alcuni importanti progetti immobiliari, Mariscotti finalmente si rivolge all’arte completamente. Ha partecipato a numerose mostre nazionali, presentando la sua prima mostra personale presso Artopia Gallery di New York e subito dopo ha iniziato un contratto di esclusiva di quattro anni con Artsforum Gallery anch’essa a New York. Da allora ha esposto la sua arte in tutto il mondo sia in mostre e festival internazionali, nonché con prestigiose pubblicazioni d'arte internazionali.

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Speciale

Magdalena Florica

dal 7 al 10 novembre 2014

Il micio del lago maggiore, olio su tela, anno 2014, 21x35 cm.

Il primo amore, olio su tela, anno 2014, 40x30 cm.

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Speciale

Mara Destefanis

dal 7 al 10 novembre 2014

Inquietudine, acrilico su tela, anno 2013, 60x80 cm.

Gabriella Rigotti

Mercoledi all'alba, acrilico materico, anno 2014, 100x78 cm

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Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

Concetta Marino

"Segui la strada, non aver paura del buio. Potrebbe affascinarti, ma spingerti lontano. Non distogliere lo sguardo dalla Luce. Lei sarà in grado di guidarti ed illuminarti l'angolo più oscuro della vita. Oh Vita che sei parte di me, non avere paura, io starò con Te fino all'Eternità".

Il dono della vita spray art, acrilico, argilla e collage anno 2013.

Carmen Voicu

Alfio Zarbano

Conflitto tecnica mista

senza titolo

30x24 cm.

100x70 cm.

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dal 7 al 10 novembre 2014


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Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

Elena Ferro

Richard Feeling artshop.biancoscuro.it

Grattacieli colors

Acid Woman

acrilico su tela, anno 2014

digital art su supporto rigido

80x100 cm.

Peter Hide 311065

Giorgio Gost

artshop.biancoscuro.it

artshop.biancoscuro.it

After Warhol Collezione “AFTER!” by Giorgio Gost tecnica mista su se tela

Skulls & Flowers series - Skull part.1

tecnica mista, 30×15 cm.

tecnica mista + banconote (facsimile) su cartoncino montato dall’artista su telaio di legno. 50x35x4 cm.

Speciale dal 7 al 10 novembre 2014

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13a edizione

Artisti e Associazioni Culturali in Fiera

L’arte al di fuori delle righe! 20.21.22 marzo 2015 ORARIO DI APERTURA: venerdÏ dalle 16.30 alle 19.30 sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30

www.verniceartfair.it Organizzazione www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521

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ArtExpò Gallery

MOSTRE E MANIFESTAZIONI ARTISTICHE

Via Nenni 59/N - 26841 Casalpusterlengo (LO) tel. 0377.911163 - info@artexpo-gallery.it

www.artexpo-gallery.it


Art Fair

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Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali

Italia

BERGAMO Bergamo Arte Fiera 29 novembre - 1 dicembre 2014 www.bergamoartefiera.it

MILANO MiArt 27-29 marzo 2015 www.miart.it

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AMSTERDAM (NL) Affordable Art Fair www.affordableartfair.com

BOLOGNA StepArtFair Arte Fiera 26-29marzo 2015 BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE 23-26 gennaio 2015 www.stepartfair.com Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it artefiera.bolognafiere.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it LONGARONE (BL) CREMONA Arte in fiera Dolomiti ArteCremona www.arteinfiera.it 14-16 marzo 2015 www.artecremona.it PADOVA Arte Padova FORLI’ novembre 2015 Vernice ArtFair www.artepadova.com 20-22 marzo 2015 www.verniceartfair.it

GENOVA Arte Genova 13-16 febbraio 2015 www.artegenova.org

Europe

2015 dates will be announced soon

Affordable Art Fair 19-22 marzo 2015 www.affordableartfair.com

Arte Forlì Contemporanea novembre 2015 www.fieracontemporanea.it

PIACENZA ArtePiacenza 6-8 dicembre 2014 www.artepiacenza.it

PARMA ArtParma febbraio-marzo 2015 www.artparmafair.it

PAVIA PaviArt 25-26 aprile 2015 www.deaservizi.it

REGGIO EMILIA Immagina Arte ottobre 2015 www.immaginafiera.it

BARCELONA (E) Loop Fair may 28 - 6 june, 2015 www.loop-barcelona.com BASEL (CH) ART Basel june 18-21, 2015 www.artbasel.com

TORINO Artissima novembre 2015 www.artissima.it Rhy Art Fair Basel june 17-21, 2015 www.rhy-art.com

VENEZIA La Biennale di Venezia 9 maggio - 22 novembre 2015 www.labiennale.org

BERLIN (D) Art Berlin Contemporary

VERONA ArtVerona ottobre 2015 www.artverona.it

BRUXELLES (B) Art Brussels april 24-26, 2015 www.artbrussels.com

2015 dates will be announced soon

artberlincontemporary.com


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MADRID (E) Art Madrid february 25 march 1, 2015 www.art-madrid.com COLOGNE (D) Art Cologne april 16-19, 2015 www.artcologne.com KARLSRUHE (D) Art Karlsruhe march 5-8, 2015 www.art-karlsruhe.de

IBIZA (E) Art Ibiza july 16-19, 2015 www.art-ibiza.com

MONTE-CARLO (MC) Art Monaco july 9-12, 2015 www.artemonaco.com

ROTTERDAM (NL) Art Rotterdam february 5-8, 2015 www.artrotterdam.com

la fiera internazionale d’arte contemporanea

edizione 18 | 18th edition

fiera internazionale d’arte contemporanea 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti

VIENNA (A) Vienna Fair

international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists

ISTANBUL (TR) CI contemporary istanbul november 12-15, 2015 contemporaryistanbul.com member of ...

padiglione | fair hall d + e · Innsbruck online tickets · www.art-innsbruck.at

LONDON (ENG) Frieze London october 14–17, 2015 www.friezelondon.com

BARRANQUILLA (CO) BarranquillARTE

NEW DELHI (IND) january 29 - february 1, 2015 www.indiaartfair.in

2015 dates will be announced soon

CHICAGO (USA) Expo Chicago septemberd’ARTE 17-20, 2015 NEW YORK (USA) BIANCOSCURO RIVISTA MOSCOW (RUS) www.expochicago.com Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it ArtExpo NewYork Artper Moscow april 16-19, 2015 informazioni: biancoscuro@liberementi.it 2015 dates will be announced soon www.artexponewyork.com www.art-moscow.ru Moscow Contemporary Affordable Art Fair november 28 - december 1, 2014 march 25-29, 2015 moscowcontemporary.com DUBAI (UAE) www.affordableartfair.com Art Dubai PARIS (F) 2015 dates will be announced soon SHANGHAI (CN) Fiac www.artdubai.ae Shanghai Art Fair october 22-25,2015 2015 dates will be announced soon www.fiac.com HONG KONG (CN) www.sartfair.com ART Basel Art Paris march 15-17, 2015 SINGAPORE (SGP) march 26-29, 2015 www.artbasel.com Affordable Art Fair www.artparis.com 2015 dates will be announced soon Affordable Art Fair www.affordableartfair.com Art Shopping may 22-24, 2015 Carrousel du Louvre www.affordableartfair.com www.salon-artshopping.com

international fair for contemporary art INNSBRUCK (A) Art Innsbruck 20-23 feb 2014 www.art-innsbruck.at february 20-23, 2015

ART biancoscuro 210 x 297 mm.indd 1

World

30.01.14 14:45

MIAMI BEACH (USA) ART Basel december 4–7, 2014 www.artbasel.com

TOKYO (J) Art Fair Tokyo march 20-22, 2015 artfairtokyo.com

2015 dates will be announced soon

TORONTO (CDN) Art Toronto

www.viennafair.at

2015 dates will be announced soon

www.tiafair.com ZURICH (CH) Art International Zurich october 15-18, 2015 www.art-zurich.com

Affordable Art Fair Love Art Toronto april 16-19, 2015 www.affordableartfair.com MEXICO CITY (MEX) Zona MACO february 4-8, 2015 www.zonamaco.com

London Art Fair january 21-25, 2015 www.londonartfair.co.uk

17 – 19 OCT 2014 69


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Angolo narrativo, il racconto di...

Federica Senigagliesi

Federica Senigagliesi vive a Civitanova Marche. Ha esordito nell’antologia “Quote rosa- Donne, politica e società nei racconti delle ragazze italiane” (Fernandel, 2007). Ha pubblicato il romanzo “Diciassette minuti” (Eumeswil, 2009), il racconto “Caro Mauro” (progetto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Civitanova Marche, 2012) e vari altri scritti per riviste di narrativa. Si occupa di arte ed attualità per alcune testate giornalistiche e scrive sul blog haidaccendere.wordpress.com. Il racconto “Caccia al tesoro” è stato scritto in un pomeriggio d’estate, al mare, tra la folla.

Ai lettori Biancoscuro, rivista d’arte, ti da la possibilità di pubblicare un racconto in questa rubrica “Angolo narrativo il

racconto di...”. Vai sul sito www.biancoscuro.it, oppure inquadra con il tuo smartphone il codice QR, invia un tuo racconto, verrà esaminato e successivamente pubblicato!

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Caccia al tesoro

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ista mare o vista spiaggia? Fingo di rilassarmi o di abbronzarmi? A che ora l’ombra arriverà a lambirmi, così direzionata, a questa certa distanza dall’ombrellone? Con essa si sposterà anche il vicino testardo, nell’inseguimento della sua ombra? Gli farò presente quest’invasione di spazio -un brandello di spazio, dai confini incerti- o ignorerò la sua buffa rincorsa? Musica in cuffia, libro o conversazione (con l’altro vicino, decisamente più garbato, empatico, con una sottile vena seduttrice, mi sembra)? Quindi: vista mare o vista spiaggia? La folla è densa e mi impedisce di cogliere la tua figura, che pure conosco a memoria, potresti essere ovunque, questa domenica pomeriggio da calendario. Potresti essere quell’uomo che tiene per mano il bambino BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE arrabbiato, o il nuotatore solitario che appare e scompare oltre la boa, il giocatore di beach volley, o quel Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it tipo che osserva metodico le cosce in mostra sul bagnasciuga. Vorrei non partecipare al frastuono che mi per informazioni: biancoscuro@liberementi.it circonda, ma il mio discreto silenzio è inutile: mi trovo anch’io in questa spiaggia di un litorale di provincia, ne faccio parte non meno di tutti gli altri, sono anch’io questo frastuono. Il vicino gentile mi offre da fumare, accetto con titubanza, sa, la pressione bassa, la temperatura alta, non vorrei perdere i sensi. Devo stare tranquilla: mi soccorrerebbe lui. Tiro la prima boccata e penso al sapore che incontrerai sulle mie labbra. Vorrai sapere come mai ho fumato, io che ho smesso, e così ti racconterò del vicino -divenuto, per necessità di romanzo- marpione, ma sarai imperturbabile, i miei romanzi non funzionano se non sei tu il protagonista. In effetti fumare mi accascia, raggiungo la riva ed entro in acqua -un brodo, una melassa- sciami di bagnanti si interpongono tra me e te, so che ci sei, ma non un dettaglio, non un segnale mi aiutano a distinguerti. Bagno i piedi, le braccia, la testa, infine mi tuffo. Per alcuni secondi la folla sparisce: allora mi sembra di vederti nell’apnea, ma no, è solo il gioco dei riflessi sulla superficie dell’acqua. Riemergo e torno alla mia postazione, la testuggine degli ombrelloni è quasi impenetrabile ma ci riesco. La mia ombra è fottuta dal vicino testardo; poco male, mi stendo al sole, stavolta senza direzione. Non ho gettato la spugna, c’è un gioco in corso, ti voglio trovare, ma sono un po’ spazientita, mi manchi e reggo male la folla, reggo male le attese. A pancia in giù assorbo i passi sulla sabbia, il battito del cuore si stabilisce nell’orecchio incollato a terra, tutto all’improvviso segue un ritmo sfumato. Poi, la vibrazione di un messaggio ricevuto: mi sta bene il bikini verde, mi aspetti al solito posto, appena si sarà asciugato. Così, mi stai guardando, ma non so dove sei, e non so se fare una doccia prima di raggiungerti, o se farti assaggiare il sale che troverai su di me. In ogni caso, hai vinto tu.

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l tempo si è fermato il 23 febbraio 1887, mercoledì delle Ceneri, quando una violenta scossa di terremoto distrusse l’abitato di Bussana, nell’entroterra sanremese. Il castello, la chiesa di Sant’Egidio, le abitazioni... completamente distrutti o gravemente danneggiati, così tanto da indurre i superstiti ad abbandonare il paese dopo aver provato a vivere in tende e rifugi di fortuna. Bussana era diventato a tutti gli effetti un borgo fantasma. É negli anni sessanta che grazie al torinese Mario Giani, in arte Clizia, si iniziò la ricostruzione. Tanti artisti e artigiani provenienti da tutta Europa, iniziarono a ristrutturare gli immobili, senza poterne rivendicare la proprietà, mantenendo la struttura urbanistica medievale, utilizzando i materiali recuperati tra le macerie. Da ricostituire non erano solo le abitazioni, ma anche la rete idrica e fognaria, la corrente elettrica e la linea telefonica, ma pian piano con le forze di tutti sono riusciti a rendere di nuovo abitabile il piccolo borgo nel giro di una decina d’anni.

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Una vista delle abitazioni del borgo

Dal terremoto la rinascita del borgo ligure

Bussana Vecchia

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Con il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro sempre più artisti arrivarono a Bussana, e con loro turisti, studiosi e curiosi. É negli anni ottanta che si costituisce la NCIA (Nuova Comunità Internazionale Artisti), con l’intento di dare ai cittadini un regolamento per le loro attività e allo stile di vita sicuramente mutato rispetto all’inizio della ricostruzione. Addirittura si indice un concorso internazionale per cercare un progetto di ristrutturazione a regola d’arte globale e definitivo, ma nonostante siano passati ormai trent’anni, nulla si è mosso in questo senso. Purtroppo anche in posti così solitari e fuori mano è riuscita ad arrivare la lunga mano della speculazione immobiliare, addirittura c’è chi ha venduto ed acquistato le abitazioni o porzioni di tali ristrutturate. A quale titolo non si sa, dato che a Bussana la “proprietà” non esiste e non può esistere. La vocazione artistica del borgo resiste nelle botteghe, nei laboratori, nei bistrò, nelle gallerie e negli atelier che popolano Bussana, ma sicuramente chi vi risiede dall’inizio, o quasi, ha visto stravolgere quelle che erano le basi con cui si è iniziato questo grande progetto. La stretta via ristrutturata dopo il terremoto Foto Liberementi

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Per rifocillarsi, oltre alle tre osterie che si possono trovare nel borgo, potete recarvi da un gruppetto di artisti che non mancherà di ospitarvi ed offrirvi una pizza cotta nel forno a legna o una fantastica crêpe alla nutella, o in alternativa potete consumare il vostro pranzo al sacco direttamente sulla loro terrazza. Nulla è dovuto, è tradizione lasciare un’offerta per la continuazione dei lavori di restauro che di anno in anno vediamo trasformare e rendere sempre più agibili queste abitazioni terremotate.

A Bussana Vecchia, vicino alla chiesa, si puo’ visitare l’interessante “Giardino Botanico” di Luisa Bistolfi, ideato e realizzato da Enrico Buson con un grosso lavoro di scavi e trasformazione delle macerie durato più di vent’anni.

Da non perdere

Foto Liberementi

Le rovine della Chiesa di Bussana Vecchia

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www.bussanavecchia.it

(“La miglior medicina è il “decotto” di cantina.”)

“A mëgio mëxinn-a a l’è o decotto de cantinn-a.

(“Il Signore non chiude una porta se non apre un portone.”)

“U Segnù u ne sèra ina porta se u nu dreuve in purtun.”

I detti

Thanks to Arianna Del Tito - Foto Liberementi

Uno spazio ristrutturato da un gruppo di artisti

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Il tempo segna le 5, tecnica mista su feltro e legno, 100x100 cm.

Lucio Boscardin Il suo biglietto da visita: CIAO Italia ‘90!

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ucio Boscardin, nato a Bassano del Grappa nel 1943, arriva a Milano a 18 anni per frequentare le scuole di disegno al Castello Sforzesco ed entra nel mondo della pubblicità nel 1962. Impagina l’enciclopedia dei ragazzi alla Mondadori, lavora con Olivetti, Lintas, Young & Rubicam, Publicor, Star/Mellin e poi ancora alla Mondadori presso il Club degli Editori. Vent’anni di lavoro in queste aziende italiane e agenzie internazionali, per poi aprire il suo studio pubblicitario nel maggio 1982 a Casatenovo, in Brianza. Tra i vari compiti pubblicitari realizzati, vince il concorso per il logo dei Mondiali di Calcio “ITALIA ‘90” con la mascotte CIAO, che gli varrà un gradito e alquanto prestigioso biglietto da visita. Boscardin nel settore della pittura e scultura, da sempre ricerca soluzioni e indicazioni che aiutino a capire l’arte. Ha concretizzato nel tempo, dibattiti in varie associazioni artistiche, ha documentato con dialoghi la convinzione che l’arte qualunque essa sia ha il dovere di dare delle indicazioni su quanto esprime. Non deve essere il

Gira la mia freccia e ascolta, tecnica mista su tela e legno, 50x50 cm.

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critico per primo a dover interpretare ciò che l’artista ha voluto esprimere, semmai deve contribuire a valorizzare i contenuti artistici nelle sue tematiche. Per molto tempo si è dedicato con scrupolo a ricercare la maniera più semplice per presentare e commentare con poche parole le sue opere senza l’intervento di altri. L’esempio ultimo: attraverso un piccolo software inserito dietro ad ogni tela e premendo un discreto tasto sul fronte, il software emette suoni e commenti sull’opera stessa e sull’arte in genere. Sempre alla ricerca di nuove strade, Boscardin da oltre un anno, ha elaborato un nuovo sistema di fare pittura chiamata “AssorbArt”, che permette l’assorbimento del colore su qualsiasi materiale. Questa nuova strada a suo dire, rappresenta il massimo della “adrenalina” nel momento della creazione del quadro. La pittura di Boscardin, cominciata negli anni ‘70 seguendo la corrente “Orfica” e poi quella “Futurista”, si presenta con una pregnanza materica, fatta di basso/alto rilievi fortemente plastici con cromatismi personali, ricca di segni idealmente sociali. s l

Variazioni sul tema celeste, CD dipinti su cartoncino, 90x125 cm.

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Le bottiglie parlano, smalti su vetro, carta e legno, 46x62 cm. Inquadra con il tuo smartphone il QR per vedere la permormance dell’artista

Dinamiso interattivo dell’istante Ciò che esiste si offre all’occhio del poeta come rivelazione della bellezza e si dona a noi. Lo spirito interpreta il visibile e ne traccia l’esistenza di una sua assoluta realtà. La percezione è legata all’interesse spirituale di chi guarda, alla sua costruzione mentale del mondo, capace di trasformare un guizzo del pigmento in frame di un paesaggio. Questa capacità dell’idea creativa e di intuizione felice trova l’espressione più concreta con il bassanese d’origine e camparadese d’adozione Lucio Boscardin (grafico pubblicitario, pittore e scultore), e prende forma con una assoluta autonomia, rileggendo aspetti dinamici del Futurismo e spaziali astratto-materici. Osservando con attenzione questo straordinario interprete dell’arte, ci si accorge che l’opera pensata e realizzata arriva diretta fino a noi, in una “genesi dei sensi” che lega l’uomo al suo spazio-tempo e lo accompagna verso l’Oltre. La sua pittura fatta di basso e alti rilievi esprime stati d’animo, le sue più profonde emozioni che attraverso un’arte interattiva, in movimento e musicale, definita dallo stesso autore “Arte sopra e dentro l’Arte”, presenta un dialogo continuo tra segni e scritte, coadiuvata da supporti che muovono la visione del dipinto stesso e congegni elettronici per poter ascoltare suoni e spiegazione dell’opera. Le sue ricerche si evolvono sino ad oggi con quella che definisce “AssorbArt”, dove la tela, il legno, bottiglie, cd e altri elementi che

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costruiscono la composizione, iniziano ad assorbire letteralmente, come un vortice incensante: il colore dato dall’artista diventa pellicola cromatica della textura proposta. Il poeta-creatore stabilisce un dialogo diretto con il fruitore attraverso labirinti visivi di aspetto e spessore dal carattere penetrante e attrattivo, perché è l’artista-narratore esclusivo autore di un universo di sfumature e storie da sognare. Visioni mature cadenzate pittoricamente e raggiunte dopo un passato artistico certamente fecondo che ha portato ad esprimersi con la capacità del cuore adoperando il suo naturale senso estetico da vero sapiente alchemico. La vita in un istante. Una poesia che indaga il mistero dell’incontro attraverso una costante riflessione sul tempo e sul suo scorrere imperturbabile. L’affascinante viaggio sull’Attimo e l’Essenza, la materia e luce, le arti visive e note musicali, dinamismo e interazione, aspetti fisici e psichici; tutto questo riflette l’altissima sensibilità e raffinatezza che mi riconduce alle parole del maestro russo Aleksander Sergevic Puskin: “Ogni istante è poesia”. Il movimento qui diventa l’istante della bellezza, del pensiero, vero stupore da osservare e condividere. Pertanto non ci resta che attendere nuove storie da sognare e immergerci pienamente. Prof. Danilo Giusino

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La voce della Pittura di

Deise Luci Soares Figuccia Deise Luci Figuccia, artista brasiliana, in Italia dal 2010. Il suo lavoro è concentrato tra i colori e le forme sul piano astratto. Nel 2012 ha partecipato al “Salão Internacional de Arte Contemporânea” e al Carroussel du Louvre. Nel 2013 alla mostra “Connexion Art Brésil-France pour la lutte contre le cancer” a Parigi. Nel 2014 è stata selezionata da Biancoscuro ed ha partecipato ad Arte Forlì Contemporanea.

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on esiste qualcosa chiamata realmente Arte, esistono invece gli Artisti; godere un dipinto, una miniatura, una scultura, uno spazio architettonico, significa ricevere da questi uno stimolo, una vibrazione, un’emozione. L’arte è un qualcosa estremamente legato alle credenze, alla cultura, alle tradizioni, alle religioni dei popoli che l’hanno praticata e, spesso, ha avuto una funzione magica ed evocativa. Una magia affascinante che ritroviamo nella materia pittorica dell’artista brasiliana Deise Luci Soares Figuccia, con un linearismo che spazia liberamente come note musicali dal timbro variabile e ricercato. L’artista nella sintesi della figura arriva all’anima più intima e segreta dell’essere. Giochi materici e colori surreali s’intrecciano per costruire composizioni di notevole impatto emotivo, con pennellate vigorose e vorticose. L’importante qui non è più, come nell’ar-

te accademica, il significato dell’opera, ma la forma, il colore, l’immediatezza. La pittrice ha accolto appieno la lezione di Benedetto Croce : “Ogni vera intuizione o rappresentazione è insieme espressione... Lo spirito non intuisce se non facendo, creando o formando. Chi separa l’intuizione dalla espressione non riesce mai a congiungerle”. Affermava al riguardo il pittore Derain che il superamento della percezione oggettiva delle cose è a favore di una loro interpretazione personale e soggettiva. Ecco, qui ci troviamo in una pura letteratura della vita dove l’artista fa dialogare parti della composizione con le sfumature più sottili, tra ricordi e desideri. Soggetto predominante in alcune sue opere è l’occhio umano che costruisce una “porta dimensionale” tra l’umano e il divino. Radici di uno scenario della mente, capaci di ripercorrere grandi esempi nell’arte: Salvador Dalì che ha fatto dell’occhio una

Serie: Fiore, acrilico e olio su tela, 50x50 cm.

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Serie: Sguardo dell’anima, tecnica mista, 100x70 cm.

Serie: Sguardo dell’anima tecnica mista, 100x70 cm.

Serie: Rinascere, tecnica mista, 50x50 cm.

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vera ossessione sia in pittura che nel cinema, il Dada di Man Ray, sempre spiazzante e precursore, la visione onirica di Rene Magritte, sino al contemporaneo con i collage di Federico Hurtado e le foto dei nudi di Andreas Smetana. Il pennello scivola sulla superficie in maniera fluida facendo percepire le più piccole emozioni dell’artista stessa. I ricordi si mescolano tra pagine di poesia scritte o ancora da scrivere. Dove la creatività incessante della protagonista trova sfogo e conforto immergendosi nella bellezza dell’istante. Tutto qui si fa musica e avvertiamo un senso di profonda riflessione e meditazione. Colori intensi dialogano con la forma in movimento, tele nelle quali la fantasia creativa si armonizza con un severo impianto che conferisce senso e significato

ai lavori così abilmente studiati e delineati. Nelle opere di questa originale interprete veniamo invitati in un mondo fantastico senza pari, andando al di la’ della decorazione, dove le emozioni diventano attese, versi, respiri. Il racconto impalpabile oltre il visibile e la poetica della cromia di questa pregevole pittrice mi riconduce ad alcuni versi del maestro compositore brasiliano Antônio “Tom” Carlos Jobim: “La felicità è come una piuma / che il vento tracina insieme all’aria / vola così leggera / e ha vita breve / ha bisogno del vento per non fermarsi”. Adesso non ci resta che farci accarezzare dal lieve vento percepito negli orizzonti cantati e sognati di questa esclusiva eletta dell’arte contemporanea. Prof. Danilo Giusino

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La Poesia nel quotidiano di

Roberto Schembri

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artista agrigentino, figlio del noto maestro Vincenzo, si propone dopo molti anni di silenzio e riflessione come figura inedita nel panorama artistico attuale. Architetto per studio e pittore per vocazione, ci espone le sue tematiche e suggestioni alternando scenari di natura selvaggia a paesaggi urbani. Nulla è fuori posto nei suoi lavori, tutto si compone e modella seguono una ben precisa scala cromatica ed espressiva. Esempio di capacità creativa che porta l’osservatore in uno scenario del quotidiano sempre seducente e coinvolgente. Proprio vero quando un dipinto è fatto con totale passione e cuore sembra quasi riscaldarci con i suoi colori, abbracciarci con le sue sfumature e invitarci nel sogno appena dipinto. Pagine raccontante sapientemente di estati afose o limpide, tagli fotografici di

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momenti segreti e di solitudine, dove la natura con i suoi cicli si manifesta senza mettersi in posa, perché riprodurre pezzi di vita per l’artista non è artificio, ma ricordo di quel momento irripetibile e meraviglioso. Cromie calde della bella Trinacria si mescolano all’intensità degli infiniti blu, con l’immediatezza dei gialli e la semplicità dei verdi, il tutto raffinamente eleborato dal poeta forbito e di valore che si esprime lontano dai labirinti intellettuali della contemporanea arte concettuale e dalla moda del momento, per donarci, senza alcun filtro, una pittura diretta e che si avvicina alla pelle dell’immaginario comune. La luce viene calibrata in tutta la sua essenza, impasti cromatici da effettivo alchimista e visioni iper realistiche che ci lasciano meditare la grande bellezza che esiste e pulsa intorno a noi. Un susseguirsi di quadri di genere che mi ricorda la felicità familiare, le estati trascorse, le gioie casalinghe o i piaceri della società, circostanze ed esperienze della quotidianità senza inganni o falsa retorica. I paesaggi mi richiamano alla memoria viaggi e scampagnate, o un luogo in cui sono stato volentieri, o magari ho sofferto, ma tutto trasfigurato e alleggerito, smussato, come distante nello spazio e nel tempo. Spontaneamente,senza esservi costretto, io mi volgo all’immagine, questo è un punto risolutivo, e vi trovo la superiore

Sopra: Volto di donna acrilico su tela, anno 2013, 100x50 cm. Sotto a sinistra: Particolare acrilico su tela, 60x40 cm.

tranquillità, la letizia della incontaminata contemplazione. Osservare senz’altro scopo significa osservare esteticamente. L’arte crea un altro mondo nel quale io non sono disincantato spettatore, ma attivo interprete, e quel mondo somiglia tanto ai miei ricordi così intimi e protetti. Sfogliando le tele di questo interessante artista percepisco le voci lontane delle madri che aspettano i propri figli, dei passi stanchi di chi ritorna dal lavoro, il profumo del gelsomino o del pane appena sfornato, il vento dello scirocco che investe i luoghi dell’antica Girgenti, i volti in perenne attesa e speranza, la voce delle onde del mare che si infrangono sulle rocce e la schiuma che mi bagna i piedi. Dopo l’azione periodica dell’esistenza c’è il silenzio, che veste come un sarto della anime ogni cosa, cuce le più piccole emozioni e poi si espande come i raggi del sole. In questo silenzio avvertiamo l’eco di rumori casuali e ben conosciuti come il ticchettio dell’orologio appeso in parete, le posate mentre si mangia una buona caponata di melanzane e si sorseggia del nero d’avola, o l’animale domestico che gioca in giardino, i panni che svolazzano appena stesi o qualche goccia sulle scale di pietra che prelude al temporale. Questa è l’effettiva vita, fatta di migliaia di cose, di eventi normali che diventano eccezionali, di ricordi che ci emozionano e arricchiscono; come quando da bambi-

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biancoscuro ni osservavamo dal basso verso l’altro, le foto di casa ,quasi sempre sulla credenza di legno color noce, e che rivedendole con occhi maturi, ormai sbiadite e rovinate, ci emozionano come la prima volta. L’entusiasmo pittorico di Schembri dialoga apertamente attraverso i quattro elementi fisici enunciati dal filosofo Empedocle (acqua, aria, fuoco, terra) e con la molteplicità della realtà pirandelliana: la realtà è un perpetuo divenire e non si può fissare in schemi e moduli uguali per tutti. L’amore per la terra d’origine ed il ricordo del vissuto mi indirizza ad alcuni versi del Maestro Franco Battiato: “Più veloci di aquile i miei sogni,attraversano il mare. Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza, percorreremo le vie che portano all’essenza. I profumi d’amore inebriano i nostri corpi, la bonaccia d’Agosto non calmerà i nostri sensi.” Vedete, nella pittura di Roberto Schembri troviamo proprio “l’essenza”, così ricercata ed ora condivisa. Prof. Danilo Giusino

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Sopra a sinitra: Senza titolo, acrilico su tela, 60x60 cm. Sopra a destra: serie “Paesaggi”, acrilico su tela, 60x60 cm. Sotto in centro: serie “Figure”, acrilico su tela, 70x50 cm. Roberto Schembri figlio d’arte, vive ed opera ad Agrigento, si laurea in architettura senza trascurare mai la sua passione per l’arte. Le sue tematiche si alternano tra scenari naturalistici ed urbani, volti e corpi, nature morte e raffigurazioni di contesti che suscitano in lui curiosità ed emozione. Le sue opere trasmettono la visione di una pittura immediata, bella e senza tempo, dove i forti colori pervasi da una calda luce, finiscono per travolgere l’osservatore. Prestando estrema attenzione al gioco dei contrasti egli è sempre alla continua ricerca del piacere visivo nelle forme e nei colori.

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Delfina Porcu

Meditazione, olio su tela, 70X100 cm

Le opere di Delfina Porcu sono state esposte in tutta Italia sia in personali che collettive, ed ha ricevuto vari premi e riconoscimenti in concorsi internazionali. La sua arte è osservata con interesse dalla critica, sia per il suo valore creativo che per i messaggi sociali insiti nelle sue opere.

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Fluidità cosmica di

Eva-Li Hansson

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Sullo sfondo: Subtle Shift © anno 2013

INFO www.eva-liart.com

Brilliance tu veil painting anno 2014

INFO www.eva-liart.com

Nebulosa painting anno2013

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l carattere fluido e di estremo fascino si manifesta nell’opera pittorica dell’artista svedese Eva-Li Hansson. La conservazione del senso del mistero proprio delle cose è la sostanza della sua rappresentazione, atmosfere cariche di simbolismo emozionale che oltrepassano il visibile e percettibile, verso icone sempre dinamiche e cariche di luce. Il senso dell’immediato e del remoto coesistono e la semplificazione dei significati è evidente nella scelta di un vocabolario selezionato, una ricerca che si evolve in micro particelle che si espandono sulla tela. Il colore si fa pelle, respira e si trasforma in paesaggi della mente in continua evoluzione. Questa rara pittrice ci conduce attraverso un’arte di trasformazione in uno scenario dall’anima elevata, al di la’ del tempo e spazio, dove la natura diventa stilizzazione e firma personale. L’artista è capace di giocare con i vari materiali in un linguaggio diretto e coinvolgente. Composizioni proiettate sia dall’evidenziato decorativismo pluricellulare che dall’influenza astronomica di stelle, pianeti e costellazioni. Elementi come visti al microscopio, riflessi e capovolti, deformati o esaltati, geometrie del pensiero che ci catturano in uno sguardo inedito. Attualmente le creazioni di questa artista sono diffuse e stampate su ogni possibile supporto dalla tradizionale tela alle cover per smartphone. Punti di vista diversi del ciclo della vita, fasi lunari, geografia fisica e psichica rivolta verso l’interiorità più segreta, dall’universale al particolare, in cui l’essere umano assorbe ogni energia che si espande e condiziona nell’ambiente circostante. Un concreto viaggio d’intuizione e pace che attraversa ogni senso in una meditazione sempre presente e incisiva. Ma i colori hanno un’anima? Wassili Kandinsky scrive in proposito: “Mi sembrava


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... Il colore si fa pelle, respira e si trasforma in paesaggi della mente in continua evoluzione... che l’anima vivesse dei colori e emettesse un richiamo musicale, quando l’inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte della vita”. La narrazione si fa soffio vitale estendosi in una liricità di indescrivibile proporzione. La liricità astratta è presente nell’arte da sempre, fin dai tempi più remoti. Nasce dalla peculiarità umana di farsi interprete del mondo, per poi sintetizzarlo in concetti, segni, simboli. L’arte stessa è di per sé un’astrazione, così come la scrittura e il linguaggio. Il cuore pulsante di tutte queste pagine creative è la dimensione onirica che rilegge con attuale percezione l’arte Costruttivista e Cinetica. Il fruitore attratto riceve sollecitazioni visive che colpiscono la retina creando discrepanze, conflitti percettivi, ambivalenze gestaltiche che catturano in un vortice cosmico perenne. La fotografia dialoga con la pittura tradizionale, la digital art con la scultura in un mix mediatico che eleva la personalità artistica di Eva-Li Hansson in una continua crescita e sperimentazione. Plasticismo fenomenologico di una individualità autodidatta che con una sensibilità esclusiva percepisce vibrazioni e moti della psiche. La linea riconoscibile della figura o di una storia del quotidiano qui si sveste delle sue riconoscibili forme e si cristallizza in infinite pose cellulari. La sensibilità di questa straordinaria artista mi ricorda alcuni versi del poeta svedese Tomas Tranströmer (Premio Nobel per la Letteratura nel 2011) che scriveva: “D’un tratto si fece buio come per il temporale. Io ero in una stanza che conteneva tutti gli istanti. Tuttavia il sole era forte come prima. I suoi pennelli impazienti dipingevano il mondo”. Adesso dipingiamo la nostra vita con occhi nuovi e sentiamo intorno a noi una musica fatta di bellezza e pura energia. Prof. Danilo Giusino

INFO www.eva-liart.com

Xformation tu lierre painting anno 2014

INFO www.eva-liart.com

Phontage painting anno 2014

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Le arcane visioni di

Tina Lupo

Nata a Bologna nel 1949, studia presso l’Accademia di Belle Arti con Umberto Mastroianni. Dal 1970 al 2006 ha insegnato scultura a Padova, Modena e Bologna. Si occupa di scultura, pittura ed oreficeria nell’ambito di una rilettura contemporanea del mistero iconografico delle grandi e antiche civiltà mediterranee. Molto apprezzata da critici d’arte, ha riscosso consensi e ricevuto riconoscimenti in ambito nazionale ed internazionale. Ha esposto recentemente a Milano, Roma, Torino e Savona.

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Bin il Distruttore, anno 1994

uando l’arcaico ed il contemporaneo s’incontrano sulla scia di uno stile elegante e seducente, nella ricerca incessante attraverso il tempo metafisico e il ricordo, l’attesa, l’introspezione, l’oblio, ecco che troviamo le opere dell’artista genzanese Tina Lupo, allieva del grande maestro Umberto Mastroianni. Dopo gli studi accademici a Bologna si specializza a New York ed ora la sua arte ben orientata si sviluppa su diversi ambiti disciplinari: la scultura, la pittura e le creazioni orafe. Ricerca plastica come vero ponte di congiunzione tra simbologia e mistero, forme che riflettono ascendenze mediterranee arcaiche che trovano nuova fisionomia e linguaggio. Letture di una geografia della psiche che rintraccia aspetti arcaici e surreali. Le sculture in metallo bianco brunito e le tecniche miste su tela forgiano e rivelano una identità di tipo archeologico-simbolico, il segno e la materia si fanno reperto ritrovato e riassorbito nello spazio circostante. Assistiamo, grazie a questa straordinaria interprete, ad un ritorno all’origine degli elementi: il ritmo dei piani, il disegno metamorfico, la semplificazione anatomica verso strutture geometriche e animiste, plastiformi e filiforme capaci di portar la mente ad una umanità leggendaria e fiabesca. Scenari di luce e materia in un lento cammino degli indizi da scoprire, di storie da raccontare e versi da ascoltare. Ma la sintesi linguistica non consuma l’aspetto figurativo, ma anzi evoca il vero,

la riduce a sagoma, la ritaglia, la deforma ad uno spirito decorativo e magico; ne fa una neo-immagine primitiva, come nuovo manufatto di una preistoria riscoperta. L’arte è una forma di comunicazione che chiede riflessione, chiede di aprire un dialogo, di creare una dimensione atemporale: non ci chiede di esprimere giudizi, ma di pensare al senso di una ricerca. Qui l’arte non è celebrazione, bensì interrogazione arcana. Percorsi di un astrattismo contaminato da storie oniriche e di una eleganza naturalistica e dai timbri decisi, improntato costantemente alla ricerca. Il silenzio veste completamente ogni opera con un rigore e una dottrina senza tempo, nel silenzio c’è la concentrazione e l’enigma, la fede e la scienza, i sensi incantanti e l’esoterismo; così, in proposito, la stessa artista scrive: “Per me l’Arte è un lin-

Tina Lupo La città del silenzio, anno 1996, 40x40x41 cm.

“La Città del silenzio” – 1996 – 40x40x41

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guaggio silenzioso, è il linguaggio silenzioso di un processo alchemico che può ridestare nel cuore umano ciò che di sacro l’anima nasconde, ma solo in chi ha orecchie per intendere”. I lavori di Tina Lupo sembrano quelli dei suoi antenati più remoti, un percorso avvincente, un percorso sviluppato per temi e iconografie, basato su un gioco di rimandi, di sguardi incrociati fra capolavori, sottratti alla dimensione del tempo e ricollocati nello spazio della contemporaneità. Un itinerario attrattivo che sfoglia oggetti rituali, superfici fluide umane, ombre antiche dall’aspetto celebrativo, paesaggi silenti dall’impaginazione metamorfica di pregiata intuizione e stile. Questo viaggio poetico mi conduce ad una frase di estremo fascino di José Saramago : “Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto “non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro.” Ora il viaggio continua verso nuovi luoghi e archetipi da ri-velare ed altri miti ancora da percorre dal cuore all’anima. Prof. Danilo Giusino

Tina Lupo

L’incantatore, anno 1995

“L’Incantatore” – 1995

www.kultrunmuseum.it

Il cappello dello Sciamano

Gli sposi e il corteo

anno 1997

anno 1990

“Il Cappello dello Sciamano” – 1997

RIVISTA d’ARTE www.kultrunmuseum.it TTI su http://artshop.biancoscuro.it

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La materia attraversa l’emozione di

Mauro Marchi (Mar-Mau) Originario di Carrara, vive e lavora ad Avenza. Fin dalla giovane età ha coltivato la passione per il disegno tecnico e la pittura. Oggi crea oggetti e figure in vari metalli che poi personalizza con tecniche particolari. È stato selezionato ricevendo molti riconoscimenti e premi in vari concorsi a Firenze, Sorrento, Livorno e Piacenza. Recentemene è stato segnalato con nota di merito alla I Biennale della Creatività di Verona.

L’

Giovane gitana rame e smalti anno 2010, 10x43x10 cm.

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arte è testimonianza materiale prima ancora del pensiero ed è in questa logica che si individua e comprende l’importanza della scultura. Millenni di manufatti capaci di ripercorre la storia dell’umanità con tutte le sue diversità e mutamenti. La scultura, “madre delle Arti”, richiede alta concentrazione, studio accurato e sacrifici fisici, in funzione dall’atmosfera alchemica capace di dominare il tempo. Osservando con attenzione le opere dell’artista carrarese Mauro Marchi (pseudonimo Mar-Mau) ho rilevato sapienza antica e carattere raffinato sia nel trattare la materia che nel trovare nuovi tagli espressivi e lirici. Lavorazioni a mano o con fiamma ossidrica sono il perno tecnico della sua ricerca che con vari materiali (rame, bronzo, ottone, acciao inox) si compone e snoda tra artigianato e inedita poesia. Le figure sono colte nel loro “divenire” e raccontano sempre una storia semplice, umile e dall’immediata emozione. Un percorso oltre il ricordo, in quella dimensione in cui l’evanescenza della memoria riporta alla luce soltanto gli elementi che conducono alla sostanza dei sensi.

La luce è equilibrio plastico che percepisce e governa ogni parte e sfumatura, linearità semiotica e verosimiglianza lungo il corpo fisico, valore esistenziale, cioè il sentire profondo, intimo di quanto animi la materia, di quanta passione, da questa, la sua stessa voce, e quanto, vada nutrendo e sostanziando il suo progetto creativo. La struttura declina verso il puro concetto della figura, in una duttile eleganza popolare e di facile accostamento, e si offre come esigenza di sintesi che mai si piega all’astrazione. Sculture che ripercorrono e sottolineano cicli della narrazione comune e dell’istante trascorso, tasselli di un puzzle da ammirare come nell’opera “Emozione africana” o nel magnifico “Cristo nero” che, in stile assolutamente personale riceve nel tempo una continua purificazione semiotica. La mano e il cuore dello scultore si muovono all’unisono, da saggio cesellatore interpreta fatti ed eventi del contemporaneo, così viviamo e respiriamo le gioie e la crisi del tempo sempre presente,mentre il cuore dell’artista si proietta al ricordo e al nostro attento sguardo. Il suo dono è quello di andare oltre la frontiera dell’ovvio, mai banale, dove ogni smussatura o

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riempimento è condizione di ragione critica e rilettura di modelli classici. Il Pop lega sottilmente con il naïf in stadi emozionali sempre crescenti e distinti; si recupera la materia di scarto per una letteratura di rinascita e culturale. L’anima dell’artista attraversa la materia con una energia cosmica dall’intuizione senza pari e dall’inconfondibile firma. Nella scultura, ciò che conta è l’occupazione armonica dello spazio, l’aspetto musicale dell’oggetto, l’insieme del creare ed esporre richiede un sogno da condividere e immedesimazione. A volte una determinata storia, alcuni suoni od odori rievocano un frammento di quell’antico sguardo, frammento che subito, però, diluisce nel nostro cammino quotidiano. Questo sguardo che penetra l’esistenza in modo così incisivo e orginale mi riporta ad alcuni versi di Alessandro Barrico: “Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. Qualcosa come due cose che si toccano, gli occhi e l’immagine, uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l’unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare, vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere.” Ad occhi chiusi adesso estendiamo lo sguardo aspettando nuove pagine scultoree di Mauro Marchi, esegeta eccezionale dell’arte e delle emozioni. Prof. Danilo Giusino

No problem con vin santo “Berlusco” lamiera di ottone anno 2012, 30x38x17 cm.

Sotto l’on. Prof. Vittorio Sgarbi durante l’inaugurazione della Biennale della Creatività a Verona

A destra: Cristo nero (in attesa del Papa nero) ottone, acciaio inox, ferro, marmo travertino dell’Iran, anno 2008, 10x42x10 cm.

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Eroif - Danilo Fiore

Puzzle di ricordi scomposti

Sognanfo il parco

tecnica mista

olio su tela

anno 2013

anno 2014

18x25 cm.

80x100 cm.

David Cej

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Cristina Alletto

Rita Vitaloni

Three mermaids who swim

Luci di colore

tecnica mista

progetto “Il Colore degli Sfrattati”

anno 2014

Digtal Graphic Arts

60x80 cm.

50x50 cm.

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Massimo Paracchini

Transfuturismo eidetico e visionario

In esposizione presso: Orler TV, canale 78 DGT e Sky canale 918. Presente nei marketplace www.bebopart.com e www.affordableartpoint.com In permanenza presso: Galleria Nelson Cornici di Vercelli, Galleria Noli Arte di Noli (SV) e Galleria Orler di Marcon (VE).

Free Sprinkling alchemico a Portofino in dimensione cosmica e

Free Sprinkling alchemico a Camogli in dimensione cosmica e

interferenze del pensiero, olio su tavola 80x60 cm.

interferenze del pensiero, olio su tavola 80x60 cm.

Andrea Folli

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Sunshine foto, stampa su dibond, 100x60 cm.

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Harizaj Besnik L’arte della maiolica: la mia passione

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Sopra e in alto: l’artista controlla i particolari di una sua creazione

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esnik Harizaj, artista albanese, dopo gli studi conclusi nell’Accademia delle Belle Arti iniziò ad insegnare in una scuola Storia dell’Arte e Disegno. Nel 1992 con i cambiamenti radicali del sistema in Albania e per problemi economici fu costretto a trasferirsi in Grecia lavorando per circa un anno e mezzo nell’Accademia 30 nell’isola di Creta, luogo in cui scattò la passione per la maiolica. Alla fine del 1993 si trasferì a Caltagirone, lavorando in varie botteghe artigianali. Dopo tante esperienze accumulate nel tempo decise di aprirsi nel febbraio del 1997, la sua bottega, dove realizza ceramica di elité in cui spiccano teste saracene, acquesantiere, lumiere, vasi, statue, piatti e oggettistica varia, realizzati con tecniche tradizionali, si distinguono dagli l altri per tocco artistico e originale. s

Sotto: a destra, La Regina di Sicilia, maiolica, h 45 cm.

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Leyla Aysel Munteanu La rapprentazione dei ricordi sulla materia

T Christiano Painting anno 2011

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The Pair anno 2014

Leyla Aysel Munteanu was born In Hunedoara, Romania in 1967. She moved in Canada in 1998. As education she has B.Sc, BFA, B.Ed., and an MFA. She works in many media but enjoys the mixed media the most. She has her work in private collections all over the world and she received awards for her work in many national and international competitions. Her work appears in many publications, from USA to Italy. She is interested in expressing situations and feelings that we experience as human beings, using a wide range of traditional and non-traditional art materials.

rasferita dalla Romania in Canada nel 1998, nel 2004, non trovando più soddisfazione nel suo lavoro di ingegnere, riprende la strada dell’arte. Ha sempre sentito un legame speciale per la figura umana e col tempo l’interesse per la figura umana si è evoluto nei sentimenti provati, e, in particolare, sulla nostalgia degli oggetti lasciati da parte. I segni dell'uomo lasciati su oggetti e superfici diventano rappresentazione della persona stessa. Tutto il suo nuovo lavoro comporta nel trasformare i ricordi del suo paese natio in opere d'arte. Realizza dipinti materici utilizzando anche materiali da costruzione. Con questo nuovo lavoro si sforza di dare allo spettatore un'el sperienza sensoriale completa. s

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Mariagrazia Algisi La sua pittoscultura affascina l’Arte

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ariagrazia Algisi perfeziona la sua passione per l’arte al GAFM di Milano, e si avvicina all’utilizzo della tecnica ad olio su tela. Organizza una sua prima mostra personale a Cantello nel 1997. Trasferitasi a vivere nella provincia di Como nel 2000, continua a coltivare la sua passione e scopre nuove tecniche che rende personali. Parte dalla pittura di nature morte e paesaggi, scoprendo nuove prospettive. Unisce diverse tecniche per creare profondità e dare all’occhio dell’osservatore il senso della tridimensionalità. Il curriculum di Mariagrazia Algisi è vasto, e si divide in molte mostre e premi vinti. Fra le esposizioni an-

noveriamo diverse personali a Menaggio e collettive a Baggio, Como e Firenze. Ma l’arte della Algisi non si valuta solo in termini di partecipazioni ad importanti mostre del settore, è infatti ulteriormente impreziosita dai tanti premi raccolti negli ultimi anni di carriera, dal “Leon d’Oro” a Sirmione al prestigioso riconoscimento come “Artista dell’Anno”, ricevuto a Cesenatico nel luglio dello stesso anno; il “Premio Oscar per l’Arte” ottenuto nel settembre 2011 e successivamente anche nel 2013 a Montecarlo, “l’Oscar della Cultura” a Firenze, la targa di partecipazione UNICEF “Progetto vogliamo zero” 2012 a Palermo; il premio “La NIKE l di Samotracia” a Firenze nel 2013.s

Farfalle blu acrilico e rame anno 2013 40x40 cm.

“Una pittura che evade le convenzioni pittoriche, con la proposta narrativa di emozioni e sensazioni evocative. Traspare la delicatezza delle cromie , con visioni di equilibrata tessitura, suggestionata alla mirabile intonazione cromatica, variegata da una timbrica intensamente materica.” Mariarosaria Belgiovine Critico d’Arte

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Ercole Gino Gelso

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Intenso e contemplativo

rcole Gino Gelso dipinge dal 1968 e soprattutto negli ultimi anni ha esposto in numerose sedi in tutta Italia e all’estero più volte a Parigi, Montecarlo, Bruxelles, Amsterdam, New York, Barcellona. Nel 2014 ha esposto alla I Biennale della Creatività a Verona, vincendo il primo premio assoluto nella categoria Videoarte. Dopo l’ultima personale a Bologna, ha esposto in occasione della presentazione l del libro di Vittorio Sgarbi. s

Il tempo... sempre in movimento, sempre fermo acrilico su tela anno 2014, 70x50 cm.

Una vista ricorrente olio su tela, spatola 30x40 cm

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Il saluto acrilico su tela anno 2014, 40x60 cm.

“ […] Che coraggio Gelso, che forza dirompente dai gesti delle sue mani, peraltro ben controllata, che sconquasso degli occhi e dell'anima, da iperromantico. Che visione intensa della natura, contemplativa e vitalistica allo stesso tempo, un po' da “infinito” leopardiano, un po' da “pioggia nel pineto” dannunziano, come se ci tenesse a dirci: “Non crediate diversamente, quel luogo è mio e solo mio, mi appartiene dentro, voi potete solo venirmi dietro.” Fossi in Gelso, lascerei perdere nudi e paesanate e mi dedicherei per un po' di tempo a realizzare continue variazioni sul tema delle “Viste ricorrenti”, come Morandi faceva con le sue nature morte. É quella la strada giusta.” Vittorio Sgarbi Critico d’Arte

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Flora Castaldi Un altro linguaggio della pittura “In the expressive sensitivity of my being, painting and poetry are linked. From this union work comes to life, work which I entrust to the sight and the listening of the witness.�

A sinistra: A tire d'ailes acrilico su tela, 80x80 cm. Sotto: l’artista Flora in posa davanti ad una sua opera

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Ralph Hall

Krudeltà Ment’Hall

Ceramica, terraglia tenera, rifinita a mano.

dal 4 dicembre al 11 gennaio 2015

Galerie Ferrero

2, Rue du Congrès, Nice, France

www.galerieferrero.com


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Fiorenza Orseoli Spiccata sensibilità cromatica Gatto Pasquale in pigiama polimaterico su tela cotone 30x40x4 cm.

L “L’artista Orseoli, ci descrive cromaticamente il suo ritmo emozionale, attraverso la sua spiccata creatività, attraverso la sequenza delle sue personali tecniche. Nelle sue opere osserviamo l’intensa emozione filtrata dal suo diario emozionale, creando nello stesso tempo, opere dal fascino unico e particolare. La nostra brava pittrice Orseoli, concentra la sua innata fantasia, catturando l’osservatore delle sue opere, trasportandolo in un meraviglioso e ovattato viaggio nei tempi, riuscendo con le sue allegre composizioni formali, a restituirci parte della nostra vita, i dolci momenti della nostra infanzia, ormai cancellata dal frastuono contemporaneo. Nell’ornato pittorico di Fiorenza Orseoli, notiamo un eccezionale equilibrio formale ed un caldo cromatismo che dona eleganza e consapevolezza alle sue opere, in perfetta sintonia con la sua fantasia creativa, dimostrandoci con la sua indiscussa ricerca artistica, un recondito racconto del passato, filtrato dal suo presente, quale testimonianza della sua confermata professionalità.” Jean Charles Spinà

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aureata in Scienze Politiche, è stata funzionario nella P.A. Nel 1996 è stata insignita, dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Da sempre ha coltivato interesse per il disegno, la pittura e soprattutto per l’abbinamento cromatico e materico che riesce ad accostare in una esplosione di colori ed immagini che rimandano ad un mondo allegro, consumatore di stimoli visivi. Nelle sue creazioni colpisce il fascino misterioso dell’invenzione che porta a guardare le opere con un pizzico di curiosità. Allieva di Monica Anselmi, ha seguito i corsi di disegno e pittura ed è ora socio della Scuola Civica d’Arte AR.VI.MA di Pavia. Molti i riconoscimenti ricevuti e le esposizioni, sia in Italia che all’estero (Parigi e Rotterdam). La giornalista Roberta Strano spesso scrive di lei su “Approdo News”e nel 2013 è stata ospite della giornalista Barbara Caramelli nel programma “4 chiacchere in diretta” per parlare della sua Arte, intervista ripetuta anche nel 2014. Inoltre è inserita nel Catalogo Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 2014 “Gallel ria Italia”di Effeci Edizioni. s

Il cavallo e la fata. L’amore tra diversi polimaterico su tela di cotone 74x94 cm.

“Come una Dea dei colori, i particolari sono gioia ai nostri occhi, con un essere radioso di occhi azzurri di cielo aperto alle sensazioni ...” Gino Turolla, poeta

Amazzone con piumino. Donna forte e coraggiosa che non perde la propria femminilità, acrilico su tela di lino, anno 2010, 50x60 cm.

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Donato Larotonda Un dialogo continuo con i colori, con un intruso: la tela

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Sguardo verso l’orizzonte acrilico su tela, anno 2013

Donato Larotonda con il Critico d’arte Vittorio Sgarbi a Arte Forlì Contemporanea

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onato Larotonda nasce a Potenza nel 1964, si diploma all’Istituto d’Arte di Rionero in Vulture, dove risiede e svolge la sua attività artistica, dirige la galleria ArteProgetto. La sua personalità artistica inizia ad emergere grazie ad uno studio mirato ed approfondito dell’ambiente, uno dei temi a lui più caro, con il ciclo pittorico denominato “L’età dell’oro”. Invitato a partecipare a tanti progetti, ricordiamo le iniziative a scopo benefico a favore della Lega del Filo d’oro e dell’Associazione Romagnola Ricerca Tumori, eventi accompagnati da un catalogo curato dallo storico e critico d’arte Francesco Gallo. Ha partecipato alla “carovana” artistica “13 x 17” a cura di Philippe Daverio con mostre che hanno fatto tappa in importanti città italiane, avventura conclusasi con la pubblicazione di un importante catalogo, edito dalla Rizzoli.Partecipa al progetto “Piantiamo alberi insieme” con mostre itineranti in tutta Italia. Nel 2008 è invitato a realizzare con altri artisti, presso “Torre Artale Relais” a Trabia (PA), uno dei più lunghi Murales d’Italia, cui ha fatto seguito la pubblicazione del catalogo illustrato in duplice lingua curato da Germana Riccioli. Nel 2009 la provincia di Potenza gli dedica una personale presso il Museo Provinciale del capoluogo lucano. Dal 2011 l’azienda “TOP ART SHOP” di Milano riproduce su vari supporti le sue opere che vengono commercializzate in Europa, Asia e Stati Uniti d’Ame-

rica. Dal 2009 partecipa al progetto “Arte per la nave”, asta per la realizzazione di un laboratorio artistico nelle scuole “La Nave” di Forlì. Nel 2012 partecipa al concorso “Opere Artistiche” indetto dalla Camera di Commercio di Potenza, aggiudicandosi il secondo premio. Nel 2013 gli viene assegnato il “Premio della stampa” all’11° edizione del concorso Nazionale “Coinè per l’Arte” all’interno della manifestazione “Vernice Art Fair” di Forlì e l’anno successivo si aggiudica meritatamente il primo premio. E’ pubblicato sul “Catalogo dell’Arte Moderna Giorgio Mondadori”. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private sia in Italia l che all’estero. s

Ritmo naturale olio e acrilico su tela, anno 2014, 20x20 cm.

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Mario Cianciotti L’evoluzione artistica con continue innovazioni

“[...] Tra l’idillio naturalistico del tavoliere pugliese, l’alta Murgia del massiccio lucano ed i centri storici del meridione, lui coltivava l’arte figurativa e plastica su spessi massetti materici, con forme lineari, volumi mossi e figure suggestive, suscitando il favore del pubblico e l’interesse della critica. Il punto luce del quadro, il pezzo forte del soggetto, il messaggio potente di tutta la composizione consisteva sempre nel rispetto delle antiche tradizioni, nella difesa degli usi e costumi rustici, nell’osservanza della civiltà contadina; eppure tutto questo non gli bastava più, cedendo il posto ad una noia sottile. Con l’avvento dei nostri tempi moderni, la rotta cambiò inesorabilmente [...]. Il passaggio dal figurativo all’informale fu immediato, repentino e perentorio per il rifiuto dei canoni academici, il distacco dalla realtà oggettiva e la voglia matta di liberare il subconscio dal residuo psichico, con un nuovo corso dinamico, una nuova cifra stilistica, un nuovo stile pittorico. Da allora in poi, negli stupendi quadri di Mario Cianciotti, è l’action painting a farla da padrone, con ieratici gesti avvolgenti di poesia visiva, rotolanti volumi vibranti di luce, cangianti forme traboccanti d’amore, in segni svolazzanti, onde spumeggianti, centri concentrici ed immagini mediatiche, eteree, surreali. Se l’emozione non ha voce, essa però si espande potente nell’afflato lirico di queste fantasie visive, piene di energica vitalità, di mistico trasporto e di guizzanti globuli rossi, in prismi poliedrici di vigore dinamico e cosmico.” Prof. Gianni Latronico

Fantasia dell'artista 74x56 cm.

P

ittore autodidatta, ha cominciato il suo percorso per puro caso e col tempo la pittura è diventata una vera passione che lo ha portato ad approfondire la sua tecnica con continue innovazioni. I suoi primi quadri erano solo ed esclusivamente figurativi e parlavano del suo passato vissuto tra scorci ed antiche masserie del territorio dove ha sempre vissuto; succesivamente ha scoperto e approfondito la tecnica del dripping, con la quale l ha dimostrato il meglio del suo lato artistico. s

Eruzione solare 84x64 cm

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Andrea Soraperra “Mi soffermo a guardare la maestosità delle mie montagne, e rimango affascinato dalle grandi opere della natura”

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ndrea Soraperra nasce a Canazei, vista la sua passione all’intaglio fin da piccolo, dopo le scuole d’obbligo, veniva avviato all’Istituto d’Arte Giuseppe Soraperra di Pozza di Fassa, dove ha la fortuna di trovare il suo maestro nella figura di Toni Gross, famosa guida alpina e scultore, il quale gli trasmetterà le prime e importanti nozioni di scultura. Dopo tre anni di bottega dal suo professore riesce a trovare una sua strada nel mondo dell’arte, conoscendo critici d’arte e esponendo le sue opere in Italia, Francia e America. Attualmente è anche stato nominato Gran Fiduciario Dell’Arte per la Pace nel Mondo. Tra le ultime esposizioni ricordiamo una personale a Olbia e due collettive, la prima a Washington e la seconda a New York nel 2012. Nel 2013 ha esposto l anche a Salsomaggiore e Piacenza. s Passione Ferrari bassorilievo in tiglio, colori acrilici e foglia oro bianco 18 kt

“La sua indagine creativa ci conduce verso gli aperti spazi della mente, dove la realtà incontra il fascino del mistero della seduzione descrittiva. Andrea Soraperra addomestica la materia grezza, la plasma a suo piacere per estrarne consapevoli protagonisti.” Mariarosaria Belgiovine - Critico d’Arte

Papaveri bassorilievo in tiglio e colori acrilici

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Giorgio Fileni Energia esplosiva dalla natura sulla tela

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a sempre Giorgio Fileni manifesta una predisposizione per il colore e la pittura. Terminati gli studi, inizia a lavorare nel settore della moda, viaggiando in molti paesi del mondo, con lunghe permanenze soprattutto in Africa e nei Caraibi, dove rimane affascinato dai colori della natura che poi trasferirà sulle sue opere con esplosiva energia.

Ha sempre dipinto solo per se stesso, senza mostrarsi agli altri, alternando questa sua passione alla professione di imprenditore, e nel 2012 inizia a partecipare alle aste con le sue opere. Partecipa a mostre collettive e personali in varie città italiane; ricordiamo la “Special Mention for Excellence” de“The Leonard Award”, il Premio e la mostra collettiva curati dal Prof. Giorgio Grasso, la parte-

cipazione alla “Prima Biennale della Creatività” a Verona, il “Trofeo La Vela D’Oro per l’Arte” per l’opera “Abissi”, premio curato da ArtExpò Gallery. All’estero Giorgio Fileni si è distinto a Monte-Carlo, quando presso l’Hotel de Paris gli è stato conferito il Premio “La Palma d’Oro per l’Arte” per la grande creatività dimostrata e per la sua presenza nel campo dell’arte dal critico d’arte l Mariarosaria Belgiovine. s

A destra: Abissi, applicazioni in tessuto, acrilico e smalto su tela, 60x80 cm. Sotto: Africa, applicazioni in tessuto e acrilico su tela, 70x90 cm.

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25^ Edizione

6-7-8 Febbraio 2015 ORARI: venerdĂŹ, sabato e domenica 10-19 5 FEBBRAIO anteprima operatori

SERVIZIO GRATUITO DI PERIZIA www.babiloniafair.it

Organizzazione:

www.romagnafiere.it

Simone Velleca - cell. 393.9352043 - info@babiloniafair.it


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L’obiettivo infinito di Nickolas Muray Genova presenta: Celebrity Portraits

Marilyn Monroe anno 1952 circa, stampa giclée da scansione digitale, colorata successivamente della diapositiva originale a colori, 25,4x20,3 cm. Collezione George Eastman House, Photo by Nickolas Muray, © Nickolas Muray Photo Archives

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enova, Palazzo Ducale, presenta per la prima volta in Italia una mostra monografica del celebre fotografo Nickolas Muray (1892-1965); curata da Salomon Grimberg. Oltre 200 scatti fra i suoi capolavori. Nickolas Muray è tra i fotografi che hanno immortalato di tutto, dalla pasta al grande divo, cercando

di catturare e trasmettere al pubblico la vibrazione dell’immagine ed il suo fascino. È grazie alla sua capacità professionale e carattere personale che, dal 1920 al 1940, l’artista fa oltre 10.000 ritratti che comprendono attori, ballerini, stelle del cinema, politici e scrittori. Tra le foto più famose ci sono quelle a Marylin Monroe, Greta Garbo, Charlie Chaplin, Joan

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Charlie Chaplin anno 1924, stampa alla gelatina d’argento, 25,4x20,3 cm. Collezione privata, Photo by Nickolas Muray, © Nickolas Muray Photo Archives

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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it Stampa in gelatina d’argento, 27x34.4 cm. Collezione George Eastman House. Photo by Nickolas Muray, © Nickolas Muray Photo Archives completa Douglas Fairbanks Jr. eVersione Joan Crawford, 1929

Autoritratto, 1950 circa

Greta Garbo, 1929

Stampa alla gelatina d’argento, 25,4x20,3 cm. Collezione privata.

Stampa in gelatina d’argento, 33,5x26,4 cm. Collezione George Eastman

Photo by Nickolas Muray, © Nickolas Muray Photo Archives

House. Photo by Nickolas Muray, © Nickolas Muray Photo Archives

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Crawford, Ruth St. Denis, Elizabeth Taylor, Carol Lombard, Anna Duncan, Marlene Dietrich, Martha Graham, Florence Reed, Gloria Swanson e Claude Monet. Nel 1921 ha il suo grande contatto con Frank Crowninshield di “Vanity Fair” che lo incarica di fotografare personaggi famosi del mondo dell’arte e dieci anni dopo, nel 1931, sul numero di maggio del “Ladies’ Home Journal”, l’artista fà storia, pubblicando per la prima volta una fotografia a colori naturali in una rivista americana. Nickolas Muray non scattava fotografie, ma aspettava che davanti a sè si formasse un’immagine perfetta per scattare “la giusta fotografia”. L’artista stesso spiega il suo lavoro in questa frase : “Un fotografo deve vedere la sua immagine prima di riprenderla. Deve sapere che cosa la macchina registrerà sia prima di schiacciare la pompetta, sia quando la lastra è sviluppata. Non ogni espressione, non ogni posa è un’immagine, bisogna aspettare quella giusta e riconoscerla quando arriva [...]”. La mostra segue questo infinito percorso, presentando al pubblico varie specifiche sezioni del lavoro di Muray: Fotografie in bianco e nero, Fotografie a colori, Nickolas Muray e Frida Kahlo, Nickolas Muray e Marilyn Monroe, Una mattinata con Claude Monet, I negativi deteriorati. Tutto ciò che porta al visitatore il lavoro ed il materiale con cui l’artista si è espresso negli anni. La passione che porta a produrre un ottimo lavoro. L’immagine che è sempre stata e sempre sarà l’elemento vivo nella moda mondiale. La mostra curata da Salomon Grimberg è promossa dal comune di Genova, prodotta e organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Mondo Mostre Skira. Claudio Raccagni

Hubert Stowitts, 1922 ca Stampa in gelatina d’argento, 23.5x19 cm. Collezione George Eastman House Photo by Nickolas Muray, © Nickolas Muray Photo Archives

Celebrity portraits NICKOLAS MURAY 16 ottobre 2014 - 8 febbraio 2015 Palazzo Ducale - Sottoporticato, Genova INFO T. +39 0109280010 prenotazioni@palazzoducale.genova.it “Fortunatamente, per me la fotografia non è stata soltanto una professione ma anche un contatto tra le persone – uno strumento per capire la natura umanae fissare, se possibile, il meglio di ciascun individuo.” Nickolas Muray. Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito e acquistare il catalogo della mostra edito da Skira www.mostramuray.it

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National Geographic: Women of Vision Gli scatti di undici giornaliste in mostra a Torino spirito e all’ambizione di undici giornaliste che hanno creato occasioni di esperienza, conoscenza ed emozione attraverso l’uso sapiente dell’obiettivo fotografico. Alcune tra le più suggestive narrazioni prodotte negli ultimi dieci anni appartengono proprio a una generazione di donne molto differenti tra loro, così come differenti sono i luoghi e i soggetti che hanno documentato. La mostra sarà aperta al pubblico fino all’11 gennaio a Palazzo Madama, Corte Medievale, a Torino. Rebecca Maniti

Amy Toensing, “Quale colore? Vento di protesta a Portorico”, marzo 2003, Utuado, Portorico

Women of Vision: le grandi fotografe di National Geographic

L

a Fondazione Torino Musei ha siglato un importante accordo con National Geographic Italia, accordo le cui finalità sono la cura e la produzione di esposizioni pensate in stretta collaborazione tra il National Geographic ed i musei, luoghi che per loro natura raccontano viaggi nel tempo e nell'arte.

Dal 25 Ottobre 2014 al 11 Gennaio 2015

I reportage dei grandi fotografi di NatGeo faranno da coro ai mondi dell'arte e della storia e si svilupperanno attraverso temi mirati: dalle ricerche legate alla natura, ai luoghi del mondo e alle culture, temi che da oltre 125 anni il National Geographic persegue come missione. Nasce così “Women of Vision”, tributo allo

Sotto, (in ordine sparso) le fotogiornaliste del National Geographic: Maggi Steber, Kitra Cahana, Beverly Joubert, Jodi Cobb, Stephane Sinclair, Erika Larsen, Lynsey Addario, Lynn Johnson, Carolyn Drake, Amy Toensing, Diane Cook.

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Palazzo Madama - Corte Medievale, Torino INFO T. +39 011 4433501 palazzomadama@fondazionetorinomusei.it www.palazzomadamatorino.it


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[1] Stephanie Sinclair, “ Troppo giovani per dire sì”, giugno 2011, Yemen [2] Kitra Cahana, ottobre 2009, Yaracuy, Venezuela

[3] Diane Cook, “ Fortezza assediata”, aprile 2008, Kauai, Hawaii [4] Beverly Joubert, “Lezioni di caccia”, aprile 2007, Botswana

Diane Cook, “Un orto sul tetto”, maggio 2009, Chicago

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Mattia Mascagni

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attia Mascagni, nato a Bologna, ha effettuato studi classici e l’amore e la passione per la fotografia, in generale, lo hanno spinto ad esprimere la propria sensibilità attraverso scatti che ritraggono la quotidianità inquadrata attraverso gli occhi dell’anima. La sua espressione artistica è stata esposta in diverse locations di Bologna e dintorni, fra cui la più importante il Palazzo dei Musei di Modena. A giugno 2013 ha ricevuto il premio Trofeo Artista dell’anno 2013, organizzato da ArtExpò Gallery. È stato selezionato fra gli artisti che hanno partecipato alla Prima Biennale della Creatività svoltasi a Verona a febbraio 2014 inaugurata dal Prof. Vittorio Sgarbi ed è stato selezionato ed ha partecipato alla mostra

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collettiva presso la Royal Opera Arcade Gallery di Londra a marzo 2014. Sempre a marzo 2014 è stato selezionato ed ha partecipato all’esposizione Premio Trinacria presso il Museo d’Arte di Monreale. I suoi interessi spaziano dalla natura, agli oggetti e all’essere umano, ma ama particolarmente lo studio inerente alla parapsicologia e cioè mostrare che l’invisibile è più visibile di quanto si creda, e che spesso le leggende non sono solo tali. Ricercatore indipendente di fenomeni paranormali o per meglio dire anormali, si dedica da tempo al settore fotografico, video e audio con cui ha già ottenuto diversi e importanti risultati che lo hanno portato a collaborare per importanti format televisivi tral smessi su reti nazionali. s


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Arte&Artisti

Annunci gratuiti per vendere o comprare, per ricerca contatti o proporre il proprio sito, mostra o manifestazione Da: Gian Genta <info@giangenta.it> Gian Genta - Donne in Jazz a cura di Giorgia Cassini 6 dicembre 2014 – 6 gennaio 2015, spazio espositivo “Vinceremo” Piazzale F.T.Marinetti Albisola Capo. (nella foto sotto la locandina)

Da: Alessandro Catalanotti <vanels@live.it> “Candele”, foto in bianco e nero da pellicola negativa 35mm., stampata su carta bianco e nero e manipolata in camera oscura con colori. (nella foto sotto l’opera)

Da: Antonio Buttitta <antoniobuttitta@hotmail.it> “Ballata di un Treno Lento Ballad of a Slow Train”, il libro fotografico di Antonio Buttitta. Si può ordinare online e nelle migliori librerie. (nella foto sotto la copertina)

Da: Add-art <info@add-art.it> Galleria Add-art di Spoleto, personale di Chiara Montenero. “Esercizi di stile” a cura di Irene Niosi, 16 novembre 14 dicembre 2014. (nella foto sotto un’opera dell’artista)

Da: ArtExpò Gallery <info@artexpo-gallery.it> Oggetto: Biennale Città di Cesenatico “Premio Leonardo da Vinci”. Con il patrocinio della città di Cesenatico, del Gruppo Welcompany, dell’associazione Albergatori Cesenatico e di Arte Collezionismo. Ultime selezioni a invito per la Biennale. Il termine per iscriversi è il 15 dicembre 2014. Cerimonia sabato 3 gennaio 2015 a Cesenatico presso l’hotel Miramare. Alcune delle opere saranno selezionate per la pubblicazione su Arte Collezionismo e Biancoscuro Magazine. Maggiori informazioni sul sito www.artexpo-gallery.it. Da: Marco Ciani <ciarcocerco@gmail.com> Ragazzo contemporaneo friulano. BetWEN Postrelativito. Vita alla lastra. Acquaforte, Acquatinta e Puntasecca su lastra di zinco inchiostrata. www.marcociani.com (nella foto sotto la sua opera)

La Galleria Asso di Quadri ospita nei suoi spazi di via dell’Orso 12, Milano, la mostra personale dell’artista Graziano Locatelli intitolata “Hic incipit...”, a cura di Elio Rumma.(nella foto sotto una sua opera)

<stefania.sabatino04@gmail.com>

Collettiva d’arte contemporanea, ARTMED, Zurigo (nella foto sotto una sua opera)

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Da: Marta Bonetti

<marta.bonetti@galleriaassodiquadri.com>

Da: Stefania Sabatino

Da: Andrea Folli < fulandra@gmail.com > Artista italiano, esporrò a Torino per una mia personale fotografica nella primavera del 2015.

Da: Felice Terrabuio <info@streetartpiu.it> Mimumo MICROMUSEOMONZA.2,29 metri quadrati di superficie, via Lambro 1, Monza. Opere di Lucio Boscardin giovedì 4 - mercoledì 10 dicembre 2014.

Da: Elena Mutinelli <mutinelli77@gmail.com> Ritratti a testori. La Compagnia del Disegno è lieta di invitarvi alla mostra che sarà aperta fino al 30 gennaio 2015.


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CATALOGHI d’ARTE

Da: Spazio Atene

< andreadicarpegna@gmail.com>

Mostra collettiva “Sfumature dell’arte nel mondo”a Spazio Atene, in via Atene 7, Milano, dal 4 al 22 dicembre 2014. Sei artisti dal Giappone all’Australia, fino a diverse generazioni di italiani. (nella foto sotto la locandina) Spazio atene via atene, 7 - Milano

- 21.30 19.00 - 21.30 19.00

Shuzo azuchi Gulliver

apoStolo apoStolo

Fabrizio Fabrizio bellaFante bellaFante John John Sultana Sultana

Inaugurazione 4 dicembre 2014 ore 18.00 D a m a r t e d ì a Spazio s a b a t o d a l latene e ore 16.00 alle 4 d i c e mvia b r atene, e / 2 2 7 d- iMilano cembre 2014 Inaugurazione 4 dicembre 2014 ore 18.00 Da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 4 dicembre / 22 dicembre 2014

Shuzo azuchi Gulliver SteFania roMano

SteFania roMano andrea di carpeGna varini

SFuMature dell’arte nel Mondo andrea di carpeGna varini Organizzazione Andrea di Carpegna Varini, Lucia Perfetti, Pino Diecidue. Mostra a cura di Pino Diecidue. Spazio Atene, via Atene, 7 - Milano - tel. 3355259123 - 3387948714

dell’arte nel Mondo Da:SFuMature Antonio Borghese <press@abc-arte.com> La mostra LIGHT TREK Nanda Vigo, opere 19632014, rimarrà visitabile sino al 13 febbraio 2015 presso Abc-Arte, Genova (nella foto sotto la locandina) Organizzazione Andrea di Carpegna Varini, Lucia Perfetti, Pino Diecidue. Finissage 22 dicembre 2014 ore 18.00 - 21.30 Mostra a cura di Pino Diecidue. Presentazione del Saggio “Le Ragazze della Scrittura” Ladolfi Editore Spazio Atene, via Atene, 7 - Milano - tel. 3355259123 - 3387948714 con Andrea di Carpegna Varini e l’autrice Lucia Ravera. Finissage 22 dicembre 2014 ore 18.00 - 21.30 Le borse d’artista di Barbara Diecidue Presentazione del Saggio “Le Ragazze della Scrittura” Ladolfi Editore con Andrea di Carpegna Varini e l’autrice Lucia Ravera. Le borse d’artista di Barbara Diecidue

Ai lettori

Biancoscuro, rivista d’arte, ti da la possibilità di pubblicare gratuitamente un annuncio d’arte in questa rubrica “Arte&Artisti”. Vai sul sito www.biancoscuro.it, oppure inquadra con il tuo smartphone il codice QR qui sopra, inserisci il tuo annuncio gratuito, (con il tuo sito, la tua e-mail e se vuoi il tuo telefono) verrà esaminato e successivamente pubblicato!

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ARTE Padova, intervista Sky TV a Athos Faccincani

L’editore con il Maestro Antonio Nunziante

Arte Genova con l’artista Gianmaria Potenza

Con Lallo e Pepe dei DIK DIK e Mariarosaria Belgiovine

Redazione: Via Vittorio Emanuele, 32 - 26841 Casalpusterlengo (LO) www.artecollezionismo.com - 3405820407 - francesco.chetta@yahoo.it 115


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biancoscuro Perché associarsi e come farlo

I soci “BIANCOSCURO” condividono una visione intelligente e costruttiva dell’arte moderna e contemporanea e sono attenti al patrimonio culturale. Con la tessera associativa “BIANCOSCURO” riceverai a casa la rivista d’arte Biancoscuro, consigli su visite guidate a musei e mostre temporanee, sconti e facilitazioni nella realizzazione di materiale pubblicitario sia cartaceo che web. BIANCOSCURO è un’associazione culturale nata nel 2013. I suoi progetti di promozione artistica comprendono il concorso BIANCOSCURO ART CONTEST (artcontest.biancoscuro.it) che mette in palio ogni anno la copertina, mostre ed e-book personali. Il suo progetto di diffusione culturale è l’omonima Rivista d’Arte diffusa su internet al sito www.biancoscuro.it e distribuita in Italia e all’estero in importanti manifestazioni artistiche e fiere internazionali.

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Yves Klein Lucio Fontana, Milano Parigi 1957-1962 Luci sul 900 a Palazzo Pitti Steve Mc Curry Oltre lo sguardo The Cal Collezione Pirelli Walter Bonatti Fotografie dai Grandi Spazi Special ART Innsbruck Arte Genova Bergamo Art Fair Arte Piacenza

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la fiera internazionale d’arte contemporanea international fair for contemporary art

20-23 feb 2015 19ª edizione | 19th edition fiera internazionale d’arte contemporanea 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists member of ...

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2014 / gennaio 2015 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione

Richard Feeling

1ÂŞ classificato Grafica Biancoscuro Art Contest 2014


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