eBook BIANCOSCURO presenta: Beppe Borella

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BEPPE BORELLA


In copertina: Asteroide Galleggiante pietra e specchio, anno 2012, 31x31x33 cm. Progetto grafico Liberementi www.liberementi.it Editore Biancoscuro www.biancoscuro.it


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BEPPE BORELLA



La prefazione

A proprio agio col marmo, la pietra, il granito e il ferro, l’eclettismo scultoreo di Beppe Borella esplora la forma in ogni sua possibile/impossibile sfaccettatura. Quando a definirsi è la superficie monocromatica, le forme “borelliane” si tramutano in quadri ispirandosi all’arte Ottico-Cinetica (le Orbite, la serie Depth), alle Estroflessioni (Spazio Bianco) e al Movimento Spazialista (i Tagli). Quando marmo e pietra vengono invece accarezzati e levigati, a prendere forma – abbinando tecnica e creatività – sono gli Asteroidi, le Meteore, gli Empty Space 7 e 8 che ricordano il monolite cinematografico di “2001: Odissea nello Spazio”, la fantascientifica Stargate. Infine, la Pop Art ironicamente rivisitata e scolpita: a forma di carrarmato pacifista (Game, No War), fucile giocattolo (Rifle to Play), campione di calcio balilla (Football Player). E ancora, sarcasticamente modellata (a partire dal titolo) ragionando sulla crisi finanziaria (Alla canna del gas), soldi facili (Money is Nothing), ricerca dell’equilibrio in un contesto di precarietà permanente (Life… Appesa a un filo!), sfruttamento della manodopera (Hands). Stefano Bianchi


A destra:

Meterora 2

pietra e specchio anno 2016, 30x30x24,5 cm.

A 360°

marmo botticino anno 2012, 50x50x15 cm.



Depth 17

- marmo di carrara, anno 2016, 50.5x42x4 cm.


Depth 18 - agglomerato al quarzo, anno 2016, 51x41x4 cm.


Depth 8

- agglomerato al quarzo, anno 2015, 94x78x4 cm.


Depth 12 - azul macauba (marmo), anno 2015, 76x56x4 cm.


Empty space sun 2

pietra anno 2016, 30x18.5x23 cm.


Rigore geometrico, pazienza certosina, indole ironica e leggermente provocatoria contraddistinguono la personalità artistica di Beppe Borella. Lo scultore lavora i materiali prediletti - marmo, pietra, granito e onice – con precisione e grandissima cura per i dettagli, reinventando l’utilizzo degli spazi. Le lastre di marmo divengono vere e proprie tele da cui far affiorare elementi volumetrici, improntando l’opera verso la tridimensione. I lavori a tutto tondo, invece, si connotano di forme sinuose, di andamenti morbidi, così come i corpi di donna scolpiti nell’onice - che tanto richiamano all’occhio ed alla mente i nudi coricati di Matisse – perfettamente levigati, e dalle forme tondeggianti da rassomigliare a bolle di sapone. La materia è concepita così come la intendeva Michelangelo, uno scrigno segreto, contenente al proprio interno un’anima da liberare, ed è così che Beppe le si approccia. Poco importa che si tratti di pietra o di marmo, le forme estrapolate sono l’una indipendente dall’altra, ma legate dalla stessa concezione di “spazio altro”. Triangoli cavi che si rifanno a portali aperti su una nuova (quarta?) dimensione, utilizzo di segni grafici che, per la loro comprensione universale ed il dirompente diffondersi, si propongono come nuova koinè, forme di esistenza alternative, generate, forse, a seguito di continui e ripetuti cambiamenti ambientali. La visione di Borella è esplorazione, indirizzata al divenire, ad un futuro prossimo che tutti coinvolge, che va trascinando il mondo con le sue leggi universali, ma che sempre riserva attimi inaspettati dettati puramente dal caso. Anna Saviori


Empty Space 7

marmo botticino anno 2014, 75x27x200 cm.


Empty Space 8

marmo botticino anno 2014, 177x62x230 cm.


Stargate

marmo di carrara anno 2008, 20x32x11 cm.


Orbite

pietra e acrilico anno 2009, 43x66x2 cm.


Football player popExit art

marmo Digitale di carrara su DiBond e vetro alluminio, anno 2014, 90x90cm. cm. anno 2014, 64x36x21,5


Tridimensionale Game, No War

azul macauba Digitale su DiBond alluminio, anno 2015, 90x90 cm. anno 2015, 22,3x9x11,3 cm.


Hands

Marmo, ferro e plastica anno 2015, 21dx41h cm.


Life... Appesa a un filo!

quarzite anno 2015, 73,5x7,5x15 cm.


Alla canna del gas

quarzite anno 2013, 19x19x38 cm.


Money is nothing

marmo di carrara anno 2012,37x37x41 cm.


Tagli di superficie 9

agglomerato al quarzo anno 2016, 50x58x4 cm.


Tagli UnoPuntoUno

agglomerato al quarzo anno 2016, 25x25x4,5 cm.


RIfle to Play

granito nero - africa anno 2013, 100x20x20 cm.

Game, No War

pietra anno 2014, 156x60,5x72 cm.



La peculiarità del lavoro di Beppe Borella è sicuramente il materiale utilizzato per realizzare le sue opere. È singolare e molto interessante notare come il marmo e la pietra possano subire lavorazioni tali per cui il loro comune aspetto venga stravolto. È questo il caso in cui dobbiamo rivalutare completamente le concezioni di scultura e quadro; infatti, in alcune opere di Beppe le due cose coesistono diventando un unico elemento. Così come ci sono sculture che si sostengono da sole e possono poggiare a terra, ce ne sono altre che tendono a diventare quadri e pur occupando le tre dimensioni hanno la necessità di essere appese ad una parete. In entrambi i casi la bravura e la tecnica nel lavorare un materiale prezioso e complesso come il marmo è evidente: la superficie è liscia e lavorata al millimetro con una precisione quasi chirurgica che fa sembrare la pietra morbida e facilmente malleabile come creta. Andando ad analizzare la ricerca formale di Beppe, si può notare come essa si sviluppa su due fronti apparentemente molto diversi fra loro: da un lato l’indagine volumetrica e quasi scientifica relativa alla massa e al “corpo” del marmo, dall’altra la natura POP e mainstream di alcuni suoi soggetti e cromie. Di quest’ultimo filone sono le sue sculture rappresentanti i carrarmati Risiko, le pistole, le mollette e i Lego, iconografie subito riconoscibili e simboli importanti della


società e cultura contemporanea. In esse molto spesso il materiale di realizzazione è mascherato dall’uso del colore. Inutile dire che anche queste campiture omogenee, monocromatiche e piatte fanno parte della logica POP di ricondurre tutto ad una dimensione superficiale a base di plastica e colori sgargianti. Diverso è il discorso quando ci si approccia alle sue opere “analitiche”, in questo caso il materiale è sempre lasciato visibile come parte integrante dell’opera, i volumi sono trattati e studiati minuziosamente e formano dei giochi geometrici che studiano i diversi equilibri possibili. Anche i materiali di scarto sono utilizzati per la realizzazione di queste opere ricevendo una nuova vita e un nuovo significato. Ma queste due strade non sono parallele e solitarie, capita a volte che i due filoni d’indagine s’incontrino. Questo succede grazie al colore: la cromia POP prende il sopravvento e invade il campo serioso dell’analisi inondandolo di colore sgargiante come il verde, il rosso o il blu e i volumi subiscono un altro intervento al quale si adattano fornendo nuovi argomenti di studio. Le superfici si uniformizzano, il materiale scompare e rimangono solo i volumi a farla da padroni. Anna Facchinetti


Beppe Borella nasce a Bergamo nel 1972. L’iniziale lavoro di fabbro gli consente di approcciare il ferro come primo materiale di costruzione. Il contatto con il mondo dell’arte avviene grazie all’incontro col gallerista Stefano Fumagalli che gli svela bellezze e segreti delle opere dei grandi maestri dell’arte contemporanea. Ad attrarlo sono soprattutto le sculture, che accendono in lui un’innata capacità creativa oltre che tecnica. Doti che Borella ha modo di evolvere e perfezionare collaborando con Giuseppe Uncini alla realizzazione di alcuni grandi lavori in cemento e ferro. È proprio lavorando questi materiali che quasi per uno scherzo del destino si concretizza il fatidico incontro col marmo: vivo, energico, capace di proiettarlo nella sostanza di forme e superfici da modellare e levigare creando con istintiva forza scultorea giochi di luci e ombre. L’unione perfetta di manualità e creatività permette così all’artista di scolpire opere fantastiche, sinuose, ironiche e potenti che sembrano provenire dagli spazi siderali e all’improvviso dialogano con la Pop Art, cogliendo il significato più giocoso e accattivante del termine.

Esposizioni/Exhibition: 2011- Personale Art Gallery Citta’ Alta, Bergamo; 2012 - Centro Commerciale Le Due Torri, Stezzano, Bergamo - Galerie du Tilleul, Champtauroz Svizzera; 2013 - Mazzoleni Art Gallery, Alzano Lombardo, Bergamo - Affordable Art Fair, Superstudio Più, Milano - Sammer Art, Forte Village Resort, Santa Margherita di Pula, Cagliari - Arte in Cantina, Azienda Vitivinicola Caminella, Cenate Sotto, Bergamo - Galleria D’Arte La Telaccia Malinpensa, Torino; 2014 - Art Innsbruck, Austria - Art Events Mazzoleni, Alzano Lombardo, Bergamo - AromART, Galleria Baccina 66, Roma - Installazione “Welcome to Paradise” Parco della Trucca, Bergamo - ArtEstate, Art Event Mazzoleni, Alzano Lombardo, Bergamo - Spazio Factory la Pelanda, Macro Testaccio, Roma - Inadeguato, Mostra Itinerante 1° tappa Scuole Boccaccio, Cagliari - Premio Arte 2014 Museo Palazzo della Permanente, Milano - Adrenalina Art Prize, Museo Civico U.Mastroianni, Marino, Roma - Inadeguato, Mostra Itinerante 2° tappa Stabilimento Paperetta, Sassari - Fiera Arte Piacenza; 2015 Inadeguato, Mostra Itinerante 3° tappa, Nuoro - Inadeguato, Mostra Itinerante 4° tappa, Pescara - Fiera Arte Cremona - FuoriSalone “Mostrami Factory @Folli50.0” Fondazione Bracco, Milano - Inadeguato, Mostra Itinerante 5° tappa “curata da me” Bergamo - JW Marriott Venice Resort & Spa, Isola delle Rose, Venezia - Equita Sim Investiment Banking, Milano - Piazza Jacopo Bordoni, Poppi, Arezzo - Enoteca Zanini Osteria, Borgo Santa Caterina, Bergamo; 2016 - Fiera Arte Cremona - Affordable Art Fair, via Tortona, Milano FuoriSalone presso KKM Viaggi, via Carlo Bertolazzi, Milano - Leal Art Aid 2.0, Lainate, Villa Borromeo Visconti Litta, Milano - Inadeguato, Mostra Itinerante 6° tappa, Atelier Maria Diana, Roma - DonostiARTean ART Fair, San Sebastian, Spagna - Sulzano Lake Iseo Italy in occasione della passerella di Christo - Art Tentation Contemporary Art, Monaco -Milano Scultura, Fabbrica del vapore , Milano -Arte in Tasca, patrocinata comune di Brembate, Bergamo -Luxembourg Art Fair , Lussemburgo Premi/ Awards: 2013- Secondo Premio concorso promosso da Switzerland Cheese Marketing Italia in collaborazione con Affordable Art Fair 2013- Finalista sezione Scultura PREMIO ARTE 2013; 2014- Primo premio Scultura Nuove Proposte “Premio Adrenalina Roma” 2014- Diploma d’onore sezione Scultura PREMIO ARTE 2014; 2015- Semifinalista sezione Scultura PREMIO ARTE 2015; 2016- Medaglia di menzione speciale BIANCOSCURO ART CONTEST



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