biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Numero 10 - giugno-luglio 2015 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
In questo numero Leonardo. Il disegno del mondo La più importante mostra dedicata a Leonardo da Vinci La rosa di fuoco La Barcellona di Picasso e Gaudì La Johannesburg Art Gallery a Pavia Degas, Warhol, Cezanne, Picasso... Insieme in mostra Da Kirchner a Nolde A Genova l’Espressionismo tedesco tra il 1905 ed il 1913 Tamara de Lempicka a Torino Eclettica e misteriosa, la sua Arte a Palazzo Chiablese Rothemburg ob der Tauber Il gioiello medievale sulla Romantische Straße
Lorenzo Piemonti 9 772385 170005
perfetto equilibrio tra “intelletto e sentimento”
3a edizione
3.4 ottobre 9.10.11 ottobre 2015 Arte Moderna e Contemporanea
ner Media Part artmagazine.biancoscuro.it
In concomitanza con:
www.artparmafair.it Organizzazione www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521
biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
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L’Editoriale di Vincenzo Chetta
PaviArt 2015 La terza edizione è un successo che conferma
Leonardo. Il disegno del mondo. La più importante mostra dedicata a Leonardo da Vinci
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La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudì
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La Johannesburg Art Gallery a Pavia. Degas, Warhol, Cezanne, Picasso... Insieme in mostra
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Da Kirchner a Nolde. A Genova l’Espressionismo tedesco tra il 1905 ed il 1913
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L’Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. La vita di corte protagonista a Palazzo Reale
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August Sander in mostra a Genova. Il precursore della moderna fotografia documentaria
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Risultati d’Asta. In collaborazione con Meeting Art
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Peter Hide&Isabella Rigamonti. La “Money rEVOLution” è a Lugano
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Un omaggio a Picasso in Andalusia. Al Casino di Marbella il tributo al Maestro
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1° Grand Prix de la Côte d’Azur. Il trofeo consegnato ai vincitori a Cannes
Nuove stampe in gelatina d’argento. David Bailey, il fotografo delle star è a Milano
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Tamara de Lempicka a Torino. Eclettica e misteriosa, la sua Arte a Palazzo Chiablese 118
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In copertina:
Lorenzo Piemonti, perfetto equilibrio tra “intelletto e sentimento” con l’opera “Cromoplastico M376”. Il servizio a pag.34
Arte, Moda, Musica.Villa Amoretti si riempie di colore
Over the cover:
Rothemburg ob der Tauber. Il gioiello medievale sulla Romantische Straße 030
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Timothy Taylor, luce, forma e colore. Il servizio a pag. 38
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biancoscuro r i v i s tA d ’ A r t e
10 ISSUE june / july 2015
Bimestrale di Arte, Cultura e Informazione
072
Vernice Art Fair 2015. Una conferma di qualità ad ogni nuova edizione
080 084 085 090
Art Fair. Fiere ed esposizioni internazionali
Espressionismo astratto carico di luce. Mario Cianciotti
096
Le sculture di Johannes Genemans. L’Arte dello scultore olandese non è solo “moda”
098
Serena Martelli. La sua Arte di sensibile ricerca spirituale
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Alberto Sordi. Storia dell’alienazione sociale
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L’Arte al femminile di Nico Greco.
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Gabriella Giansante. Decise alchimie nel segno dell’Inismo
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Gisella Battistini. Fragilità di pietra nei suoi oli
Eva-Li Hansson. Opere dense di atmosfera, cariche di simbolismo emozionale
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Mara Paletti. L’ arte... Fonte di ogni mistero e specchio della propria anima...
EDITORSHIP & GRAPHIC Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 - Pavia www.liberementi.it CONTRIBUTORS Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Aras C., Luca Caricato, Giuseppe Carnevale, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Danilo Giusino, Maurizio Gnali, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Agatha Monti, Cristiana Elena Iannelli, Giancarlo Spina, Claudio Raccagni, Federica Senigagliesi. PHOTOGRAPHERS Alberto Borgonovo, Antonio C., Vincenzo Chetta, Maca Foto, Sara Fuoco, Georgios Giannopoulos, Liberementi, Giampiero Nitto, Giorgio O., Mattia Pintonello, Fabrizio Stipari 24OreCultura, Ambrogio Trezzi.
Emanuele Degano. La continua ricerca della perfezione
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PUBLISHING MANAGER Mariarosaria Belgiovine
L’Artista polacca Aziralili. Evocazioni di culture lontane nei suoi dipinti
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EDITOR IN CHIEF Vincenzo Chetta
Art Monaco 2015. Dal 9 luglio a Monte-Carlo
Una spiccata sensibilità pittorica. Greta Catellani
BI-MONTHLY OF ARTS, CULTURE AND INFORMATION
Andrea Giorgi. ETERNITY
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BIANCOSCURO Art Magazine
PUBLISHER Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it PRINTING Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE)
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The publisher is available for persons entitled for any iconographic sources. Manuscripts, photos or other materials even if unpublished are not given back. In addition to the signed articles, texts published on Biancoscuro Art Magazine are taken from the mentioned sources or text available l under the creative commons license. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2014. Reserved artistic and literary copyright. Reproduction in whole or parts is forbidden save with the written permission of the publisher. The publisher would like to thank “liberementi” and “ArtExpo Promotion” for courtesy and availability.
BIANCOSCURO Rivista d’Arte NUMERO 10 giugno / luglio 2015 BIMESTRALE DI ARTE, CULTURA E INFORMAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE Vincenzo Chetta DIRETTORE EDITORIALE Mariarosaria Belgiovine REDAZIONE & GRAFICA Liberementi viale Indipendenza, 26 27100 - Pavia www.liberementi.it COLLABORATORI Oxana Albot, Mariarosaria Belgiovine, Aras C., Luca Caricato, Giuseppe Carnevale, Elena Cicchetti, Vincenzo Chetta, Danilo Giusino, Maurizio Gnali, Salvatore Mainardi, Daniela Malabaila, Rebecca Maniti, Agatha Monti, Cristiana Elena Iannelli, Giancarlo Spina, Claudio Raccagni, Federica Senigagliesi. FOTOGRAFI Alberto Borgonovo, Antonio C., Vincenzo Chetta, Maca Foto, Sara Fuoco, Georgios Giannopoulos, Liberementi, Giampiero Nitto, Giorgio O., Mattia Pintonello, Fabrizio Stipari 24OreCultura, Ambrogio Trezzi. EDITORE Biancoscuro viale Indipendenza, 26 27100 Pavia www.biancoscuro.it STAMPA Pixartprinting Srl Via 1° Maggio, 8 30020 Quarto d’Altino (VE) SOCIAL NETWORK Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine Pinterest.com/BiancoscuroMag Twitter.com/BiancoscuroMag L’Editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali fonti iconografiche non individuate. Manoscritti, foto o altri materiali inviati alla redazione anche se non utilizzati non verranno restituiti. Oltre agli articoli firmati, i testi pubblicati su Biancoscuro Rivista d’Arte sono tratti dalle fonti citate oppure da testi disponibili l secondo le licenze creative commons. s Reg. Trib. Pavia n.4 del 2014. ISSN 2385-1708 © biancoscuro 2014. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati. Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’Associazione Culturale Biancoscuro. L’editore ringrazia “liberementi” e “ArtExpò Promotion” per la disponibilità e le opportunità offerte.
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19a edizione
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6.7.8.9 novembre 2015 Arte Moderna e Contemporanea www.fieracontemporanea.it Organizzazione
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18.19.20 marzo 2016 www.verniceartfair.it Organizzazione
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l’Editoriale di Vincenzo Chetta
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Con giugno e luglio arrivano nuovi appuntamenti artistici, Art Monaco e Art Ibiza, ma soprattutto Art Basel e la Rhy Art Fair Basel (per artisti indipendenti) a farla da padrone, e anche tanti conferimenti di premi e manifestazioni culturali, collettive e personali. Tanti Artisti avranno la casella e-mail zeppa di inviti, tanti si staranno lamentando di dover sempre contribuire alle spese di esposizione, altri troveranno il modo per rifarsi sul mercante senza conferire la percentuale pattuita a fine vendita: lo stress incombe. Ammettetelo, quanti di voi hanno già prenotato le agognate vacanze in qualche paradiso terrestre, dove la natura urla tutta la sua (finta) libertà? Magari ci avete solo pensato (la crisi! La crisi!), bisognosi di pace, poi avete indagato... Alla fine, perché no? Coccolati dal sole e dalle onde cristalline, in villaggi vacanza dove tutti sono sorridenti e gentili, il massimo della cultura è l’escursione studiata ad hoc per gli ingenui turisti che sgomitano per l’acquisto del cappello di paglia tipico del luogo. Altri scelgono invece la visita alle città d’Arte, assolate, magnifiche, tanti monumenti da fotografare, immancabili gli scatti del dito che regge la Torre di Pisa, la mano nella Bocca della Verità, il piatto di fettuccine, il babà. Tutti a fare un giro sul bus turistico, e poi via, verso la prossima tappa. Quest’anno io voglio strafare, niente paradiso terrestre, niente città “tipica” d’Arte, ma tanti percorsi culturali tutti da scoprire, in Italia certo, ma anche fuori dai confini. D’altronde tutti diciamo che il mondo è pieno di borghi sconosciuti, ma nessuno va mai a cercarli...
Vincenzo Chetta
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C&G
di Cicognini Tiziana & C. snc
Forniture cornici e repliche d’arte ingrosso e dettaglio
Serafina Pulvirenti Vittoriana Mascheroni
Mario Attili
Giancarlo Maini
Vittorio Grisani
Ornella Righi
La ditta dal 1967 si occupa di repliche d’arte, alle quali, in seguito, ha affiancato la produzione di cornici confezionate per soddisfare la richiesta di clienti quali gallerie d’arte, collezionisti, alberghi, agriturismi ed altre grandi comunità. Una bella cornice è un valore aggiunto per qualsiasi quadro. In ognuna delle nostre cornici c’è il frutto della passione per il nostro lavoro ed una costante ricerca di modelli e finiture tanto da essere diventati punto di riferimento per molti pittori, circoli e scuole d’arte.
Visita la galleria online di artisti contemporanei sul sito www.cicogninitiziana.it
Walter Cipriano
Dario Vitale
Lorenzo Bovo Bruna Bonelli
Gianni Pontiroli
Sergio Brocchetta
C&G di Cicognini Tiziana & C. snc - Via Umberto Giordano, 3 - 29015 Castel San Giovanni (PC)
Tel. e Fax +39.0523.849214 - Cell. 348.8562508 - 348.8562509 - www.cicogninitiziana.it - cicogninitiziana@interfree.it
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Da Kirchner a Nolde A Genova l’Espressionismo tedesco tra il 1905 ed il 1913
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n’esperienza di breve ma di intensissima durata (appena otto anni) è stata quella del gruppo Die Brücke (Il Ponte), movimento nato a Dresda nel 1905 che, insieme al Blaue Reiter di Monaco, ha gettato le basi della pittura di inizio Novecento in ambito tedesco ed europeo.
Siamo in Germania, durante la severa monarchia di Guglielmo II, all’interno di un apparato sociale burocratico in cui l’arte ufficiale passa sotto la frusta del kaiser, che ne detta regole e confini. E, come sempre accade quando il potere è fortemente accentratore, la ribellione ad esso è altrettanto fortemente dirompente ed inevitabile. Una decisa opposizione alla classe do-
Karl Schmidt-Rottluff - Sentiero in autunno inchiostro e acquerello, anno 1909, 49,5x65,5 cm. Brücke-Museum, Berlino © Karl Schmidt-Rottluff by SIAE 2015
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minante e alla corruzione morale della nuova società urbana fa da spinta propulsiva a questo gruppo di giovani artisti eredi dello Sturm und Drang ottocentesco. Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rotluff, Fritz Bleyl: sono loro i fondatori de Il Ponte, nome scelto per suggerire un’ideale collegamento tra la pittura tedesca del Cinquecento e la nuova Avanguardia, definita poi Espressionista. A Genova questa folgorante esperienza artistica viene raccontata nella mostra “Da Kirchner a Nolde - Espressionismo tedesco 1905-1913”, allestita a Palazzo Ducale e curata da Magdalena Moeller e Stefano Zuffi, in collaborazione con il Brücke Museum di Berlino.
“Accogliamo tutti coloro che, direttamente e sinceramente, danno immagine al proprio impulso creativo” recita così un passaggio della xilografia-manifesto realizzata da Kirchner e diffusa il 7 giugno 1905, data ufficiale di fondazione del movimento che, da Dresda, si sposterà poi a Berlino, dove nel 1913, per ormai divergenti vedute, verrà formalmente sciolto. I quattro capostipiti hanno tra i 22 e i 25 anni, sono tutti studenti di architettura, accomunati dalla volontà di rinnovare il linguaggio artistico sulla scia Ernst Ludwig Kirchner - Autoritratto con ragazza incisione su linoleum su carta a mano, anno 1905-1906, 25,4x12,7 cm. Brücke-Museum, Berlino
Erich Heckel- Oluf Samson-Gang a Flensburg olio su tela, anno 1913, 68x79 cm Brücke-Museum, Berlino © Erich Heckel by SIAE 2015
dell’esperienza impressionista francese, e di staccarsi definitivamente dalle imposizioni dell’arte di propaganda imperiale. Si riuniscono in una vecchia macelleria convertita ad atelier, dipingono insieme, conducono una vita prevalentemente notturna, dissoluta, al limite dell’autodistruzione. A loro si aggiungeranno in seguito Otto Müller, Emil Nolde e Max Pechstein, l’unico ad aver compiuto studi accademici di pittura. I loro temperamenti sono antitetici, così come i percorsi che proseguiranno autonomamente dopo il 1913, ma resteranno uniti nel destino che li vedrà tornare frantumati dalla Grande Guerra, impazzire, suicidarsi, subire l’onta della condanna hitleriana di “artisti degenerati”. Se l’Impressionismo ha cercato nell’analisi del mo-
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mento (l’impressione, appunto) di restituire il dato reale studiandolo en plein air, l’Espressionismo si rivolge invece al dato interiore, all’emozione. Il tratto marcato, incisivo, netto, i colori forti e puri (come quelli di Van Gogh, Munch e dei Fauves) restituiscono ciò che è introverso nell’animo dell’artista che li usa, spesso in maniera provocatoria e violenta: caratteristica, questa, peculiare dell’Espressionismo tedesco. Tra dipinti, stampe e disegni, sono 150 le opere in mostra, distribuite in un percorso tematico, tutte provenienti dal museo berlinese Brücke, fino al 12 luglio a Genova, grazie alla Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale e a MondoMostre-Skira. La metropoli, la vita di strada, il circo, il senso di alienazione e solitudine sono i grandi temi che
Emil Nolde - Villeggianti olio su tela, anno 1911, 87x101 cm. Brücke-Museum, Berlino © Nolde Stiftung Seebuell
“La volontà che spinge l’artista verso l’opera grafica è forse in parte il desiderio di plasmare e fissare definitivamente la forma, originariamente libera, del disegno.”
Ernst Ludwig Kirchner
gli artisti del Brücke hanno via via affrontato, nel tentativo forse di salvarsi dalle deviazioni e dalle trappole della nuova società, inseguendo un sogno primitivo di ritorno alla natura. I nudi spigolosi di Kirchner, i rossi e i gialli accesi di Rotluff, i paesaggi solitari di Nolde ne sono affascinanti e feroci visioni. Friedrich Bleyl sarà invece il grafic designer del gruppo, colui che realizzerà i manifesti, le locandine, gli inviti delle oltre 70 mostre organizzate. La Grande Guerra metterà definitivamente la parola fine al movimento, che resta un punto di riferimento per la cultura europea e mondiale, la cui eredità di figure sghembe e ombre lunghe si ritrova in tutta la bellezza del cinema espressionista di Murnau, Lang, Weine e Wegener. Federica Senigagliesi
Ernst Ludwig Kirchner - Artista-Marcella olio su tela, anno 1910, 101x76 cm Brücke-Museum, Berlino
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“Nella mia arte uso tutti i mezzi che ho a disposizione per ottenere l’effetto che desidero. Desidero veramente che l’opera mia esca dalla materia, come nella natura la pianta cresce dal terreno che le è adatto.”
Emil Nolde, lettera del 20 ottobre 1906
English info
German Expressionism developed mainly from the “Die It was Kirchner who wrote the movement’s manifesto, which Brücke” (“The Bridge”) movement, founded by Fritz Bleyl, declared that “whoever directly and honestly reproduces the force Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, and Ernst Ludwig Kirchthat drives him to create is one of us”, while Bleyl painted the ner. Their aim was precisely to build a bridge between neo-roposter for the group’s first exhibition, which was later censured mantic painting and a new style. by the police. Seeking effective expression that could stimulate, move, and The exhibition consists of paintings, prints, and drawings involve the viewer, “Die Brücke” artists emphasized emotion amounting to more than 150 works , all of them from the and sensuality. Expressing above all existential distress, anguish, Brücke-Museum Berlin, which document the artistic revoluand criticism of social hypocrisy, it is no accident that the motion born in the ferment that led Europe to the First World vement came into being at the same time as that of the Fauves War. in France. With their idea of an interior scream bringing the Curated by Magdalena Moeller, director of the Brücke-Muspain of artists to the surface, Munch and Ensor were a source eum Berlin, the exhibition is organized by Palazzo Ducale, in of inspiration. cooperation with the Brücke-Museum Berlin and MondoMo“Die Brücke” painting is distinguished by the alteration of stre Skira, and sponsored by the Municipality of Genoa and space and perspective, as well as the definition of sharp outlines the Ministry of Cultural Property and Actvities through the often highlighted by strokes of black and the use of bright and Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della contrasting colors. An incisive mark – used, for example, by Liguria, in cooperation with the Direzione Generale per la VaKirchner in his Reclining Nude Before a Mirror, from 1909 – lorizzazione del Patrimonio Culturale and the Soprintendenza BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE and acidic, accentuated colors are a clear example. per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria.
Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it
DA KIRCHNER A NOLDE Espressionismo tedesco 1905-1913 5 marzo 2015 - 12 luglio 2015 Palazzo Ducale, Genova
INFO T. +39 010 9280010 T. +39 010 8171604 riservato alle scuole www.espressionismogenova.it Dal martedì alla domenica 9.00-19.00 Lunedì 14.00-19.00 Giovedì 9.00-22.30
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.espressionismogenova.it
Ernst Ludwig Kirchner - Angolo della Uhlandstraße, Berlino calamo e inchiostro, anno 1915, 53,1x38 cm. Brücke-Museum, Berlino
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La rosa di fuoco La Barcellona di Picasso e Gaudì
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i sta svolgendo a Ferrara, a Palazzo dei Diamanti, fino al 19 luglio, la mostra che ripercorre il calore di Barcellona attraverso le opere di Picasso e Gaudì. Barcellona agli inizi del Novecento: ribelle, estrosa, libera, ammalliante. Caratteristiche che vennero lasciate libere dopo l’esposizione universale del 1888, è allora che Barcellona ebbe quindi una sua seconda rinascita artistica e culturale. Forti conflitti sociali accompagnarono, però, questa crescita, culminando nel 1909 nella cosiddetta “settimana tragica”, segnata da violenti scontri tra esercito e popolazione, che decretò la fine di questa stagione irripetibile. La mostra “La rosa di fuoco”, racconta quel periodo di calma apparente, di forti speranze e sogni condivisi, ma anche di lotte sociali difficili da assopire. L’arte come quadri di storia, come passato che può restare attuale. Anni di vita attraverso opere uniche. “La rosa di fuoco. La Barcellona di Picasso e Gaudí” racconterà questi anni fecondi e inquieti e l’effervescente fucina di artisti che li animò, lasciando un’impronta profonda nella storia dell’arte del Novecento. Le invenzioni di Lluís Domènech e soprattutto di Gaudí, visionario innovatore delle forme architettoniche e del design d’interni, si avvicenderanno ai capolavori dei protagonisti della pittura e scultura catalana, come Ramon Casas, Santiago Rusiñol, Joaquim Mir, Hermen Anglada Camarasa, Isidre Nonell, Juli González ed il giovane Picasso, che mettono in scena con stili differenti un’istantanea della vita moderna, dall’atmosfera bohemien dei caffè e dei ritrovi notturni, alle effigi di gitane e miserabili virate in blu, toccanti icone della solitudine che il progresso si lasciava dietro. Un caleidoscopio di dipinti, opere grafiche, gioielli, fotografie, sculture, modelli architettonici e teatrali testimonierà come tutte le arti siano state percorse dal medesimo momento di rinnovamento. Ferrara apre le porte a questo periodo conflittuale Ramon Casas - La garrota olio su tela, anno 1894, 127x166 cm. Madrid, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía
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Pablo Picasso - Ragazza in camicia olio su tela, anno 1904-05, 72,7x60 cm. Londra, Tate. Lascito C. Frank Stoop, 1933 © Succession Picasso, by SIAE 2015
grazie alla mostra organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, curata da Tomas Llorens e Boye Llorens. L’esposizione evoca la straordinaria fioritura che, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ha cambiato il volto della città catalana e ne ha fatto uno dei più effervescenti centri della cultura europea. Sono esposti capolavori di Antoni Gaudí e di Pablo Picasso che rappresentano i vertici assoluti di questo periodo aureo, accanto alla produzione non meno significativa di un’ampia cerchia di architetti, pittori, scultori, musicisti, poeti, scrit-
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tori e drammaturghi, protagonisti di quel movimento di rinnovamento artistico e culturale che ha preso il nome di “Modernismo catalano”. Tra le opere esposte potremo ammirare la sezione dedicata a Gaudì con la “Chiesa della Colònia Güell”, “Specchio (casa Milà)” e opere di Picasso come “I tetti di Barcellona” e “Donna a teatro (Le divan japonais)”. Claudio Raccagni
THE ROSE OF FIRE The Barcelona of Picasso and Gaudí Ferrara, Palazzo dei Diamanti 19 April – 19 July 2015
The Rose of Fire, or rather La Rosa de Foc in Catalan, was the code name used by twentieth-century anarchists to refer to Barcelona. This name conjures up the political, social and cultural turmoil that ignited Barcelona at the turn of the century, as well as the violent bombings to which the city was subjected. In 1888, it was the great Universal Exhibition that changed the face and history of Barcelona, introducing disruptive ideas of modernity to a capital that was still a backwater by comLA ROSA DI FUOCO parison with the advanced heart of Europe. New lifestyles, La Barcellona di Picasso e Gaudì new wealth and new creative visions went hand in hand with 19 aprile 2015 - 19 luglio 2015 the region’s industrial and economic expansion. Palazzo dei Diamanti, Ferrara During those years, night ran into day in Barcelona and the cafés INFO and meeting places along the Ramblas and in the Barri Gótic T. +39 0532 244949 throbbed with people and encounters. Poets, intellectuals and Aperto tutti i giorni 10.00-20.00 painters were based at Els Quatre Gats, streaming out from there to locations far and wide, often ending up in Paris. 1 giugno - 17, 18, 19 luglio 10.00-23.00 The cultural and economic growth of the Catalan capital was Inquadra con il tuo smartphone il codice QR accompanied by marked tensions nevertheless. In July 1909, per collegarti al sito during what would come to be known as the ‘tragic week’, www.palazzodiamanti.it this erupted into a series of violent protests and bloody repression that marked the end of this unique period. These fertile and restless years, and the colourful and full-blooded hot-bed of talent that brought them to life, have given rise to The Rose of Fire, a major event that ushers in the 2015-2016 exhibition season at the Palazzo dei Diamanti, curated by the director of the Ferrarese institution, Maria Luisa Pacelli. The Rose d’ARTE of Fire, or the art and arts of Barcelona from 1888 BIANCOSCURO RIVISTA to 1909, perfectly reflects the cultural mission of the Palazzo Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it dei Diamanti: carefully chosen, in-depth and unusual exhibiper informazioni: biancoscuro@liberementi.it tions that are anything but banal. The Palazzo’s shows provide Italy with an introduction to extraordinary but rarely exhibited artists (including Reynolds, Chardin and Zurbarán, to name but a few) or to key turning-points in the history of art, seen from new perspectives. This exhibition is no different, showing the greats of art history in a more unexpected light. This is indeed true of the young Picasso, who, while still producing his earliest works, would conquer the Catalan and Parisian art scenes in the matter of just a few years, thanks to the striking features of his precocious talent. Artists who are unknown to many, but are still responsible for works of the highest standard, also appear alongside more famous names. Ramon Casas, Santiago Rusiñol and Isidre Nonell for example, who, unlike Picasso, returned to their homeland rather than becoming stars on the Parisian stage. This is an exhibition of powerful colours and emotions, moving, not by chance, from the kaleidoscopic palette of the late nineteenth century, to the bright and brilliant colours of the depictions of modern nightlife, finishing with the dominant blue of the exhibition’s final room. Picasso, and other restless spirits like him, chose this colour to express the pain and solitude the triumphant march of progress left in its wake. The Rose of Fire is an exhibition that includes some wonderful paintings but also invites visitors to discover other arts: the architecture of Gaudí, of course, as well as graphic art, furniture, jewellery, ceramics and sculpture. The detail of these fields is more defined when compared to the wide range of Ramon Casas - Scena domestica all’aperto paintings on display but offers visitors valuable insight and an understanding of how every genre of art was underscored by olio su tela, anno 1892, 161x121cm. the same smouldering sense of renewal, without exception. Madrid, Colección Carmen Thyssen-Bornemisza
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ports
art www.artports.com
EVA-LI HANSSON
Nebulosa, acrylic Mixed Media, 30 cm x 30 cm.
NEBULOSA - Jury valued at MUSテ右 DU LOUVRE Paris 2014
www.eva-liart.com
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La Johannesburg Art Gallery a Pavia Degas, Warhol, Cezanne, Picasso... insieme in mostra Sisley) e venderà il diamante azzurro che il marito le regalò come dono di nozze per acquistare le prime opere. Una donna illuminata, quindi, una mecenate a tutti gli effetti, che grazie alla passione, alla volontà e all’aiuto di un altro importante collezionista, Sir Hugh Percy Lane, riuscirà a realizzare il suo sogno: nel 1910 la Art Gallery di Johannesburg aprirà al pubblico, con una già allora vasta collezione di arte moderna occidentale e sudafricana. Questa storia è raccontata dalla mostra “Da Degas a Picasso-Capolavori della Johannesburg Art Gallery” in corso fino al prossimo 19 luglio alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia, sede dei musei
Antonio Mancini - Lady Phillips olio su tela, anno 1909, 90,1x76,5 cm.
A
Johannesburg Art Gallery, Johannesburg
ll’origine della Art Gallery di Johannesburg c’è una donna. Si chiama Lady Florence Phillips, è moglie del magnate dell’industria mineraria Sir Lionel Phillips, che sposa nel 1885 e che seguirà per tutta la vita nei molti spostamenti tra Europa, Gran Bretagna e Sudafrica. È a Johannesburg, dove la coppia si trasferisce nel 1889, che Lady Florence entra in contatto con la complessa realtà sociale del posto, caratterizzata dall’apartheid, ed è in questo momento che si convince di voler dare alla sua città d’adozione qualcosa di bello: un museo d’arte. Quando torna a Londra, dove comunque vivrà per la maggior parte della sua vita, prende i contatti giusti, inizia ad interessarsi agli artisti dell’epoca (tra cui Orpen, Pissarro, Monet,
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Pablo Picasso - Testa di arlecchino II matita e pastello, anno 1971, 50,2x65,2 cm. Johannesburg Art Gallery, Johannesburg ©Succession Picasso by SIAE 2015
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Joseph Mallord William Turner - Hammerstein sotto Andernach acquarello, anno 1917, 19,5x32 cm. Johannesburg Art Gallery, Johannesburg
“La pittura è innanzitutto un prodotto dell’immaginazione, non deve mai essere una copia. L’aria che si vede nei quadri non è respirabile.”
Egdar Degas
civici della città. Una mostra fortemente voluta dal Comune di Pavia col patrocinio del Consolato Generale del Sudafrica di Milano, insieme a ViDi e con la consulenza scientifica di Simona Bartolena, che rappresenta l’incontro felice tra due realtà diverse e distanti, ma accomunate dalla stessa sensibilità per l’arte. L’esposizione permette di conoscere la vicenda formativa del museo, che spesso è fatta di lunghi e delicati passaggi tra acquisti e donazioni, e di ammirare oltre 60 opere tra acquerelli, oli e grafiche dei più importanti artisti di fine Ottocento-inizio Novecento, in un grande abbraccio che, dall’Impressionismo francese, ai pittori anglosassoni del XIX secolo, arriva fino alle Avanguardie con Picasso, Bacon e Lichtesnstein, accanto a lavori di Courbet, Van Gogh, Signac, Munch, Bonnard, Warhol, per citarne alcuni. Organizzato in sezioni tematiche e cronologiche,
Maurice De Vlaminck - Inondazioni olio su tela, anno 1935, 73,3x92,2 cm. Johannesburg Art Gallery, Johannesburg © Maurice De Vlaminck by SIAE 2015
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il percorso espositivo si apre con il ritratto di Lady Florence, realizzato da Antonio Mancini nel 1909, un voluto omaggio a questa donna lungimirante e generosa, che ha lasciato alla collettività tutta un patrimonio artistico unico e prezioso. Chiude la mostra la sezione dedicata alla scena sudafricana del Novecento, con artisti poco esibiti nel loro paese per via del passato apartheid, quali Irma Stern e George Pemba. Si tratta perciò di un’occasione imperdibile per ammirare alcuni capolavori dei maestri indiscussi dell’arte moderna, che, dopo l’esposizione di Pavia, torneranno nella loro sede di Johannesburg, appositamente progettata dal rinomato architetto britannico Edwin Lutyens nel 1915. Ulteriore segno, questo, dell’acume e della sensibilità dei fondatori che fortemente credettero nel progetto e che permisero così di dotare la città di Johannesburg, allora coloniale, del suo centro culturale, oggi aperto a tutti e per tutti. Federica Senigagliesi
George Pemba - Mi dispiace signora
acquarello, matita su carta, anno 1945, 36,4x27,9BIANCOSCURO cm.
RIVISTA d’ARTE completa su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it
Johannesburg Art Gallery, Johannesburg Versione
DA DEGAS A PICASSO Capolavori della Johannesburg Art Gallery 21 marzo 2015 - 19 luglio 2015 Scuderie del Castello Visconteo, Pavia INFO T. +39 02.36638601 T. +39 0382.33676 info@scuderiepavia.com www.scuderiepavia.com Dal lunedì al venerdì 10.00 - 19.00 Giovedì 10.00-22.00 Sabato e domenica 10.00-20.00
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Andre Derain - Dahlias olio su tela, inizi XX secolo, 55x38,1 cm. Johannesburg Art Gallery, Johannesburg © Andre Derain by SIAE 2015
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L’Arte lombarda dai Visconti agli Sforza La vita di Corte protagonista a Palazzo Reale
Bianca Maria Visconti Scultore lombardo, marmo, anno 1460-1480, 45x11,5 cm. Milano, Raccolte d’Arte Antica, Museo d’Arte Antica del Castello Sforzesco
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ilano presenta “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza”, mostra visitabile fino al 28 giugno presso Palazzo Reale, nella centralissima Piazza Duomo. La mostra è un omaggio a “Arte lombarda dai Visconti agli Sforza”, esposizione del 1958 a cura di Gian Alberto Dell’Acqua e Roberto Longhi, tenutasi nella medesima location. La mostra di allora sbalordiva per quantità e qualità delle opere esposte, era il punto d’arrivo di un lungo lavoro di ricerca, di valorizzazione e di restauro del patrimonio artistico svolto negli istituti di tutela cittadini per difendere il patrimonio milanese e lombardo durante la
guerra. Nella versione odierna, la mostra non è andata a cercare gli elementi del “vero” lombardismo, ma piuttosto cerca di ricomporre il ritratto della produzione artistica di epoca viscontea e sforzesca, di una cultura che, per situazione storica, geografica e politica, nasce al cuore dell’Europa medievale e moderna e a essa rimane costantemente aperta, sino agli eventi politici che ne cambiarono i connotati. Vengono raccontate le due più grandi signorie di Milano, dai decenni centrali del Trecento, con la creazione del ducato milanese sotto i Visconti, alla presa del potere di Francesco Sforza; e poi gli anni di Ludovico il Moro con la presenza a Milano di personalità eccezionali (Bramante, Leonardo, Bramantino) fino agli anni delle guerre d’Italia e dell’occupazione francese. È la civiltà delle signorie, Milano brillava, meta ricercata di artisti a caccia di promettenti compratori. Questa vera e propria età dell’oro, un periodo tra i più straordinari della storia milanese e lombarda nonché il primo momento di compiuta realizzazione di una civiltà di corte dal respiro europeo, viene illustrata attraverso circa 300 opere, suddivise in cinque sezioni. Un cammino cronologico dove si potrà percorrere l’evoluzione della storia dell’arte attraverso varie forme d’espressione artistica: straordinari dipinti, raffinate sculture lapidee e lignee, preziose oreficerie, grandi capolavori, provenienti dai più importanti musei d’Italia e del mondo. Un percorso complicato ed estremamente interessante quello realizzato suddividendo le opere non solo cronologicamente, ma anche in base al “potente di
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ARTE LOMBARDA DAI VISCONTI AGLI SFORZA Milano al centro dell’Europa 12 marzo 2015 - 28 giugno 2015 Palazzo Reale, Milano INFO T. +39 02.92800375 www.viscontisforza.it Da martedì a domenica 9.30-19.30 Lunedì 14.30-19.30 Giovedì e sabato 9.30-22.30
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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it Giovane con freccia e mano al cuore in figura di san Sebastiano Giovanni Antonio Boltraffio, olio su tela, anno 1469, 46x36 cm. Mosca, The State Pushkin Museum of Fine Art
turno”, perchè l’arte non si lega solo ad una persona, ma si evolve con le influenze di molti pensieri, ecco che quindi assistiamo ad opere non solo di artisti locali, ma di influenze e maestri forestieri, quali Giotto, Bramante o Leonardo. Fortemente promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, coprodotta da Palazzo Reale e da Skira editore, la mostra ripensa al progetto di evoluzione di un tempo, ma nella chiave più pertinente e attuale, quella della centralità di Milano e della Lombardia alle radici della cultura dell’Europa moderna. Claudio Raccagni
Giovan Pietro Birago e altri miniatori lombardi, Ianua Ambrogio de Predis, pergamena, anno 1498-1499, 282x186x28 mm. Milano, Biblioteca Trivulziana
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Tamara de Lempicka a Torino Eclettica e misteriosa, la sua Arte a Palazzo Chiablese “Tra un centinaio di dipinti, si potrebbe riconoscere il mio, il mio obiettivo era: non copiare. Creare un nuovo stile, colori chiari e luminosi, ritornano eleganza nei miei modelli.”
Tamara de Lempicka
É
possibile esporre le opere di un’artista così “libera” a due passi dal Duomo di Torino, luogo in cui è in corso l’ostensione della Sacra Sindone? Molti si sono posti questo quesito, e per tanti è ancora notizia di clamore, ma alla fine ha vinto il buon senso, l’Arte di Tamara Lempicka sarà in mostra sino alla fine di agosto a Palazzo Chiablese, nella Piazzetta Reale di Torino. La mostra presenta oltre 80 opere dell’artista, in un percorso tematico che espone al pubblico le opere più note, e che permette di conoscere nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. L’esposizione è curata da Gioia Mori, promossa dal Comune di Torino, Assessorato alla Cultura, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Polo Reale di Torino e prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore con Arthemisia Group. La curatrice Gioia Mori, afferma: “Diversi sono gli aspetti evidenziati in questa nuova esposizione, dal taglio inedito, che presenta una Lempicka più Sotto, alcune immagini scattate durante la mostra Ph. Fabrizio Stipari 24OreCultura
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intima e segreta, con alcune sorprese ancora custodite nei “mondi” di Tamara, una mostra da esplorare come se si viaggiasse in universi paralleli.” La prima opera è la “Ragazza in verde”, eccezionale prestito del Centre Pompidou di Parigi, quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale della Lempicka, acquistato dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume. La sezione “I mondi di Tamara de Lempicka” è un’esplorazione attraverso tutte le case in cui ha vissuto, i luoghi sono messi in relazione con la sua evoluzione artistica e si passa dunque dagli acquerelli del periodo russo ai ritratti degli anni ‘20 realizzati a Parigi, dalle opere dipinte a Beverly Hills a quelle degli anni ‘40 che rispecchiano gli arredamenti ed il gusto della casa di New York. La seconda sezione, “Madame la Baroness, modern medievalist”, prende il titolo da un articolo, uscito negli Stati Uniti, dove si parlava della sua virtuosa tecnica nel dipingere le nature morte. Proseguendo troviamo “The Artist’s Daughter”, in cui sono esposti i dipinti dedicati alla
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Jeune fille en vert (Jeune fille aux gants) olio su compensato, anno 1927/1930, 61,50x45,50x0,00 cm. Paris,Centre Pompidou - Musée national d’art moderne/Centre de création Industrielle © Centre Pompidou MNAM-CCI, Dist. RMN - Grand Palais/Droit réservés © Tamara Art Heritage. Licensed by MMI NYC/ ADAGP Paris/ SIAE Roma 2015
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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it
Chambre d’hotel olio su tela, anno 1951 ca., 66x45,70 cm. Collezione privata © Tamara Art Heritage. Licensed by MMI NYC/ ADAGP Paris/ SIAE Roma 2015
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“Vivo la vita ai margini della società, e le regole della società normale non si applicano a coloro che vivono ai margini.”
Tamara de Lempicka
figlia. Anche il visitatore più ine- poi tutte le donne desiderate. sperto inizia con la quarta sezione Un viaggio affascinante e suga comprendere il perché la Lem- gestivo quello che si affronta vipicka venga definita come eclet- sitando la mostra, un percorso tica e ambivalente: ecco qui i espositivo ben progettato che dipinti di Madonne e Santi, dalla trasmette tutto l’essere di Ta“Vergine col Bambino” alla Madre mara de Lempicka, donna forte Superiora del museo di Nantes, il e sensibile, simbolo di eleganza e quadro preferito dall’Artista stes- trasgressione, indipendenza e mosa. La quinta sezione racconta il dernità. rapporto dell’Artista con il monVincenzo Chetta do della moda, nato già negli anni ‘20 quando faceva l’illustratrice per alcune prestigiose riviste. La TAMARA DE LEMPICKA ricchissima sezione della moda 19 marzo 2015 - 30 agosto 2015 presenta anche le foto realizzate Palazzo Chiablese - Torino quando Tamara era un’indossatrice, immortalata dai massimi INFO fotografi di moda. SuccessivaT. +39 011.0240113 BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE mente ci si imbatte nella “Scandawww.mostratamara.it Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it losa Tamara”, che affronta il tema per informazioni: biancoscuro@liberementi.it della coppia: quella eterosessuaDa martedì a domenica 9.30 - 19.30 le ripresa dal “Bacio” di Hayez è Lunedì 14.30 - 19.30 messa a confronto con le coppie Giovedì 9.30 - 22.30 lesbiche dipinte dalla Lempicka. Campeggia in questa sezione il Inquadra con il tuo smartphone il codice QR dipinto “La prospettiva”, primo per collegarti al sito quadro apprezzato e citato dalla www.mostratamara.it critica del tempo. La settima sezione racconta la delicata attenzione riservata a uomini e donne da lei amati: in mostra, l’unico nudo maschile da lei dipinto, e
Alcune immagini scattate durante la mostra Ph. Fabrizio Stipari 24OreCultura
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Leonardo. Il disegno del mondo La più importante mostra dedicata a Leonardo da Vinci
Studio di volto femminile (1468-1475) pietra nera (o punta di piombo), penna, pennello inchiostri marrone e grigio, biacca (parzialmente ossidata), su carta preparata avorio, 281x199 mm. Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
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inque anni di lavoro, oltre duecento opere provenienti da più di cento musei di tutto il mondo, un catalogo di 600 pagine: questi sono i numeri della mostra “Leonardo 1452-1519 - Il disegno del mondo”, forse la più importante mai dedicata al grande maestro del Rinascimento. Inaugurata lo scorso 15 aprile (giorno di nascita di Leonardo) e visitabile fino al prossimo 19 luglio a Palazzo Reale di Milano, la rassegna è il frutto degli studi e delle ricerche di Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, rispettivamente presidente e vice-presidente dell’Ente Raccolta Vinciana, ed è promossa dal MiBAC, con il generoso sostegno della Bank of America Merrill Lynch, di SNAM e del Salone del Mobile Milano. L’intento dei curatori non è quello di presentare Leonardo nella veste mitica che i secoli gli hanno donato, del tutto giustamente, di genio inarrivabile al di sopra di ogni cosa, ma di restituire la figura di un uomo perfettamente calato
nel suo tempo, partecipe del clima della sua epoca, che ha fatto della sua vita una ricerca continua, totale e totalizzante. È in questo senso che si può e deve leggere la carriera artistica leonardiana e il suo multiforme ingegno. Multiforme non solo per curiosità innata, ma per metodo: è “l’unità della conoscenza” lo scopo dei suoi studi interdisciplinari tra arte e scienza, disegno e pittura, anatomia ed architettura. Ogni campo del sapere è per Leonardo in stretto e reciproco rapporto: le sezioni anatomiche dei muscoli ricalcano quelle di una torre difensiva, il corpo è una macchina esattamente come i congegni tecnologici che ideava. Alla pittura assegna il ruolo principe poiché essa è la sola imitatrice “...de tutte le opere evidenti in natura”, strumento d’indagine del mondo e dell’universo. È qui che risiede la sua rivoluzione, nell’atteggiamento mentale che osserva, analizza e rielabora in maniera osmotica, con una visione d’insieme eccezionale ed unica per l’epoca in cui visse. Divisa in dodici
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Leonardo da Vinci (e Lorenzo di Credi?) - Annunciazione olio su tavola di pioppo, anno 1478-1480 circa, 16x60 cm. Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures, già
Studio di braccia e mani (per il Ritratto di Cecilia Gallerani) e profilo maschile, punta d’argento,
in Collezione Campana, Roma, entrato al Louvre nel 1863
rialzata di biacca su carta preparata rosata, anno 1486-1488, 210x150 mm. The Royal Collection / HM Queen Elizabeth II
sezioni tematiche, la mostra offre quindi una panoramica sugli studi multidisciplinari e sulla carriera di Leonardo, iniziata nella bottega di Andrea Del Verrocchio, di cui la “Dama col mazzolino” è messa a confronto con la “Belle Ferronniere”, uno dei prestigiosi dipinti in prestito dal Louvre. Il disegno, annunciato nel titolo della mostra, è il leitmotiv del percorso, che si apre e chiude proprio con due disegni: un paesaggio degli Uffizi (datato 1473) e uno dalla serie dei “Diluvi” (1518 circa), proveniente dalla collezione Windsor. Distanti cronologicamente e idealmente, questi due disegni evidenziano come e quanto sia cambiato il rapporto di Leonardo con la Natura, grande madre e ispiratrice, nel corso della sua esistenza: dalla fiducia all’impotenza dell’uomo di fronte ai suoi fenomeni incontrollabili. Le altre sezioni, ognuna introdotta da saggi critici, esplorano il sapere leonardiano passando dalla fisiognomica, alla città ideale, al paragone tra le arti e con i modelli antichi, fino ad approdare alla cosmologia e al mito odierno di Leonardo. La scelta di Milano come sede della mostra è significativa
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Il commento di Luca Caricato
Luca Caricato Critico d’Arte ed Esperto Vinciano Per sapene di più www.lucacaricato.it
Di sicuro Leonardo era molto intelligente, ma la sua più grande dote era la curiosità. Lo zio Francesco fu di grande stimolo per la sua mente. Il padre, notaio come il nonno, a causa del suo lavoro non poteva dedicare molto tempo al figlio. Leonardo non potendo vivere con la madre naturale, perché figlio illegittimo, fu allevato nei primissimi anni di vita dai familiari del padre ed in particolare da questo giovane zio che, a detta del nonno, “passava il tempo in campagna senza far niente”. Fu questo zio a trasmettergli i primi segreti della natura. Di Leonardo si è detto che appartenesse a sette religiose, logge massoniche ecc., di sicuro possiamo dire che il suo pensiero ed il suo credo avevano fondamenta solo nella ricerca. Cercava la verità e ripudiava ogni forma di costrizione come i dogmi nelle religioni e gli assiomi nelle scienze. Oggi, all'EXPO di Milano, aleggia la presenza del genio in tutte le sue forme.
Dalla tematica del cibo, dell'arte e della scienza ci sono continui riferimenti al genio che ha contribuito tantissimo alla crescita culturale della città di Milano. L'uomo, che ancora oggi continua a far parlare di se dando spunto a nuovi romanzi ed a moderne e sofisticate ricerche scientifiche, è sempre di più fonte di mistero. Annoverato tra i più famosi uomini della storia dell'umanità, è secondo solo a Gesù di Nazaret, continua ancora ad avere molto da dirci. Dalle mie ricerche, a detta dei miei più prestigiosi colleghi, potrebbe essersi aperto un varco per scoprire fino in fondo il suo pensiero. Nell'attesa di pubblicare il mio secondo saggio vi invito a visitare la mostra di Milano presso il Palazzo Reale. Andateci ed osservate con gli stessi occhi del bambino che, allontanato ingiustamente dalla madre naturale, si faceva accompagnare dallo zio nello spettacolare mondo della divina natura. Luca Caricato non solo perché si inserisce tra gli appuntamenti più importanti dell’Expo 2015, ma anche perché qui Leonardo visse dal 1482 al 1499 presso la corte di Ludovico il Moro. Una sorta di continuità, quindi, tra i luoghi, i secoli e quest’uomo straordinario, artista inimitabile ed irraggiungibile. Federica Senigagliesi Scenario architettonico e rissa di cavalieri (studio prospettico per l’Adorazione dei Magi) (1481 circa) penna e inchiostro ferrogallico, pennello e inchiostro ferrogallico diluito, tracce di punta metallica, lumeggiature a biacca (carbonato basico di piombo) parzialmente ossidata, stilo e compasso su carta preparata color bruno chiaro, 164x290 mm. Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi
Ritratto di dama (La Belle Ferronnière o “Presunto ritratto di Lucrezia Crivelli”) olio su tavola di noce, anno 1493-1495 circa, 63x45 cm. Parigi, Musée du Louvre, Département des Peintures, Collezione dell’Imperatore Francesco I
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LEONARDO 1452–1519 - Drawing the world Milan, Palazzo Reale from 16 April to 19 July 2015
Le proporzioni del corpo umano secondo Vitruvio (Uomo vitruviano) punta metallica, penna e inchiostro, tocchi di acquerello su carta bianca, anno 1490 circa, 344x245 mm. Venezia, Gallerie dell’Accademia, Gabinetto dei Disegni e Stampe
LEONARDO 1452-1519 Il disegno del mondo 16 aprile 2015 - 19 luglio 2015 Palazzo Reale, Milano INFO T. +39 02.92800375 www.skiragrandimostre.it/leonardo Dal giovedì alla domenica 9.30-24.00 Lunedì 14.30-19.30 Martedì e mercoledì 9.30-19.30
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito www.skiragrandimostre.it/leonardo
The most important exhibition ever devoted to the great master, to be held during EXPO 2015. The extraordinary exhibition due to be inaugurated on 15 April 2015, the anniversary of the birth of Leonardo – born in Vinci on 15 April 1452 – is the biggest and most important Leonardo show ever to be held in Italy. It will open its doors to the public at Palazzo Reale on 16 April, in the run-up to the opening of EXPO 2015. Developed entirely in Milan, the exhibition is promoted by the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, which has specially granted State Guarantee insurance, and by the Milan City Council – Department of Culture. The show was conceived and produced by Palazzo Reale and Skira, as part of their fifteen-year-long partnership. The result of more than five years of hard work, the exhibition is curated by Pietro C. Marani and Maria Teresa Fiorio, two of the most important art historians specializing in the study of this Renaissance genius. It brings together over two hundred artworks from around one hundred museums and institutions throughout the world which, given the exceptional nature of the exhibition, have loaned some of their greatest treasures for the occasion, such as the three paintings by Leonardo from the Louvre and thirty autograph drawings from the collection of Her Majesty Queen Elizabeth II. The Pinacoteca Ambrosiana – considered Leonardo’s “home” in Milan – which is lending the famous Portrait of a Musician and thirty-eight drawings from the C dex Atlanticus, is also a key contributor to the exhibition. The anthology paints a picture of Leonardo that is neither mythographical, rhetorical nor celebratory. Instead it embraces all the work of this multifaceted figure, considered both as an artist and scientist, through a number of key themes identified by the curators: drawing, a fundamental part of Leonardo’s work; the ongoing dialogue of the arts: drawing, painting and sculpture; the dialogue with antiquity; the absolute innovation of the motions of the mind; his tendency towards utopian designs and dreams, such as the ability to fly or walk on water, which will feature in a specific section of the exhibition; mechanical automation and so on. These themes made him a standard bearer for the unity of knowledge, through the continuous interweaving of science and the arts in his work. The twelve sections of this extraordinary exhibition illustrate the central themes of Leonardo’s long artistic and scientific career, embracing not only the period of his training in Florence, but also his two stays in Milan, and even his move to France, thus emphasizing certain constants in his artistic and scientific vision. The exhibition narrative also conveys his vocation for interdisciplinarity and his constantly intertwining interests by adopting an analogical approach to the study of the phenomena and their graphic portrayal, summed up and culminating in his later paintings. The various sections of the show feature Leonardo’s autograph paintings, drawings and manuscripts, introduced by works of the painters, sculptors, technicians and theorists who preceded him. These provide additional context to the master’s contribution to the history of art, science and technique, while painting a picture of Leonardo as an artist and scientist of his time, eschewing the mythological and the banal. However, the two final sections also illustrate Leonardo’s influence as a painter and theorist on modern art and the formation of the legend that surrounds him, centred on the Mona Lisa. The exhibition, curated by Pietro C. Marani and Maria Teresa Fiorio, boasts a highly prestigious academic committee, formed back in 2009.
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Lorenzo Piemonti 50 anni di sperimentazioni in perfetto equilibrio tra intelletto e sentimento Il Maestro Lorenzo Piemonti. Sullo sfondo, “Luce plastica”, ceramica, 38x38x15 cm. Realizzazione studio
I Colloquio di macchine olio su tela anno 1963 110x110 cm.
Manichino Loisir 2000 Schläppi – Freienbach (CH) Sciaufensternfiguren 1966
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Rossicone, Milano, anno 2011
l caratese Piemonti, neo-ottantenne, nasce come artista figurativo e si evolve verso un’arte concreta, maturata durante una lunga esperienza, durata vent’anni, in Svizzera. La frequentazione con Max Bill permette a Lorenzo Piemonti di accostarsi ad un’arte caratterizzata da elementi geometrici, linee ortogonali e colori primari. In questo periodo si collocano i manichini Schläppi (quasi un’eresia classificarli come puri e semplici manichini!) che Piemonti realizza per un’azienda di Zurigo, poi utilizzati da stilisti come Cristóbal Balenciaga, Yves Saint Laurent, Giorgio Armani e André Courrèges. Dalla pittura esistenzialista degli inizi giunge quindi ad un’arte essenziale che si prodiga nella costante reinvenzione delle leggi matematico-geometriche e sulla loro ricerca. Tanti i concetti rivisitati, come quello della “variazione su uno stesso tema” che si riscontra nei “Multipli d’Angolo”, opere create negli anni ‘70 costituite da una composizione di forme geometriche regolari su quattro tele quadrate appoggiate ad un supporto metallico nero quadrato e spostabili dall’acquirente a proprio piacimento. Ma non troviamo solo dipinti nella produzione di Lorenzo Piemonti, molto interessanti sono, infatti, anche le sculture, come ad esempio i “Momenti tubolari”, grandi cilindri d’acciaio sulla cui superficie sono intagliati degli ovali, volti, a dare «un messaggio di
apertura a tutto e a tutti», pieno e vuoto perfettamente combaciante. Altre opere molto importanti e significative sono quelle basate sulla sezione aurea, la proporzione divina da cui si sviluppò l’idea dalla “Linea ’79”. La ricerca artistica di Piemonti non ha mai seguito uno sviluppo orizzontale, privilegiando l’andamento in diagonale tipico delle sue opere, evitando così una sterile monotonia. Orientato sempre più verso l’oggetto, alla metà degli anni ‘80 l’artista realizza i suoi primi “Cromoplastico”, opere caratterizzate da rilievi formati da linee strutturate parallelamente. Seguono quindi le “Accelerazioni”, in cui la stesura pittorica mette in evidenza le qualità e le sensibilità del colore. Assolutamente da non scordare l’importante ruolo del Maestro nel movimento artistico MADÌ, gruppo nato in Argentina nel 1944 nell’ambiente dell’arte non-figurativa: MAterialismo DIalettico. Un’arte inventiva, originale, ludica. La Storia dell’Arte è tutta un mix di “Cuore&Cervello”, mix che anche Lorenzo Piemonti, con il frutto della sua ricerca cinquantennale, ha voluto e saputo trasmetterci. Vincenzo Chetta GUARDA SU YOUTUBE un approfondimento su Lorenzo Piemonti a cura di Mandelli Arte https://youtu.be/AS46KfLw7aI
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Cromoplastico M358, tecnica mista, anno 2011, 50x50 cm.
Una volta non bisognava mai chiedere all’autore “che cosa significa il suo quadro?” per non fare brutta figura. Adesso ci dicono che non si può più sapere quanti colori vediamo. Non siamo più sicuri dei nostri organi visivi. Questa è una provocazione. Le provocazioni ottiche di Lorenzo Piemonti. Pare proprio che sia così. Bruno Munari
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Da sinistra: Lorenzo Piemonti, Dadamanino, Emilio Tadini, Giorgio Marconi
Lorenzo Piemonti mentre lavora un manichino Schläppi, in una foto di
alla Galleria Corsini in occasione della personale di Piemonti, nel 1977
Peter Winkle, a Freienbach (CH) nel 1970
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Cromoplastico M368, tecnica mista, anno 2011, 50x50 cm.
“ “ ” Di multiplo è da tempo che si sente parlare. Già Marcel Duchamp, verso il 1920 faceva opere multiple. Il multiplo non è la riproduzione nè tanto meno la copia di un originale. É semplicemente un originale in serie. La necessità di elaborare opere che siano multipli affonda le sue radici nell’aspetto socio economico della nostra civiltà e nel suo mercato d’arte. Un esempio: se di un libro esistesse solo il manoscritto, pochi potrebbero leggerlo. Ormai all’opera multipla rivolgono la loro attenzione diverse gallerie e molti critici d’arte e noti artisti, che operano in campo internazionale, si dedicano all’opera multipla: Bill, Lohse, Vasarely, Jones, Munari, Bonalumi, Stefanoni, Berrocal e tanti altri, senza dimenticare il contributo dato da Lucio Fontana. Ho realizzato le mie prime opere multiple “Momento tubolare” nel 1966, le ho esposte per la prima volta l’anno seguente alla Galleria Vismara di Milano. Forse lo scopo preciso delle opere multiple, lo scopo ultimo è di arrivare alla distruzione dell’opera unica. Meno drasticamente: di far sì che l’opera unica sia in un certo senso un fatto oramai superato. Meglio: antiquato. Con questo, ovviamente, non voglio dire che le opere di un Giotto non siano Sacre, davanti a loro mi inginocchio, poichè le venero. È impensabile, infatti, il volere togliere, aggiungere o cambiare di posto a qualche loro figura, è impensabile. Così come sarebbe assurdo il voler cambiare disposizione ad una frase di Dante. Lorenzo Piemonti, Milano, 1971
Lorenzo Piemonti è nato nel 1935 a Carate Brianza. Vive e lavora ancora nella sua casa di origine, una classica casa di ringhiera lombarda, ha passato quindi l’infanzia nel luogo in cui si svolgevano tutti i rituali della vita quotidiana. In particolare Piemonti era affascinato dal lavoro della madre alla macchina per cucire. Dopo gli anni di apprendistato, sono proprio le macchine per cucire a diventare il primo soggetto della sua opera pittorica, in cui si riversano accenti prossimi al realismo esistenziale in voga in quegli anni. Nella produzione artistica, si assiste ad un abbandono definitivo della figura, per passare ad una astrazione di tipo razionalistico. Le opere di Piemonti, da quel momento, sono progettate sulla base di tre elementi: il colore, il rilievo e il rapporto matematico fra le varie componenti presenti nell’opera stessa, opere che, a partire dal 1985, prendono il nome di Cromoplastico, perlopiù basati su una scansione tripartita dello spazio. Questo tipo di ricerca lo avvicina alle esperienze internazionali che si muovono nello stesso ambito. In particolare, nel 1990 decide di farsi promotore in Italia del MADI’ un movimento nato in Argentina nel 1946, e che ha fra i suoi fondatori Gyula Kosice e Carmelo Arden Quin. Il MADI’, nome derivato dalla contrazione di Materialismo Dialettico, teorizza e realizza opere che sono in perfetta sintonia con quanto Piemonti aveva fatto fino ad allora. La sua opera infatti si svolge in un ambito perfettamente logico, salvo prendersi a volte delle licenze quasi a ricordarci che l’arte, e perciò la stessa vita, vivono di razionalità ma anche di spazi preziosi riservati alla fantasia. Guarda su Youtube l’intervista a Lorenzo Piemonti in occasione della sua personale “Regesto Cromatico” al MAC di Lissone https://youtu.be/i4eeROpZf3U
Cromoplastico M385, tecnica mista, anno 2011, 50x50 cm.
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“ ” ” It’s a long time since we heard about Multiplo. Marcel Duchamp, around 1920 has already done multiple works. The multiple is not the reproduction nor a copy of the original. It.s just an original series. The need to create works that are multiples, sinks its roots in the appearance of our civilization and socio-economic in its art market. Making an example: if a book existed only the manuscript, few people would read it. Multiple work now turn their attention to several galleries and many art critics and well-known artists, who work in the international field, dedicate themselves to multiple Bill, Lohse, Vasarely, Allen Jones, Munari,, Bonalumi, Stefanoni, Berrocal and many others, not forgetting the contribution made by Lucio Fontana. I made my first multiple works “Momento Tubolare” in 1966, I exhibited those for the first time the following year at the Galleria in Milan Vismara. Perhaps the purpose of multiple works, the ultimate goal is to get to the destruction of the work only. Less dramatically: to ensure that the work is unique in a sense, a fact been surpassed. Better: old-fashioned. With this, of course, I do not mean claws works of Giotto are not holy, I kneel in front of them, because I venerate them. It is unthinkable, in fact, the will to remove or add or change seats to some of their figure, is unthinkable. Just as it would be absurd to want to change the format to a phrase of Dante. Lorenzo Piemonti Milan, 1971
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Cromoplastico M369, tecnica mista, anno 2011, 50x50 cm.
Opere Pubbliche 1976 - Carate Brianza (MB) monumento manipolabile “Fratellanza Universale”, opera in acciaio inox H 650 cm. Inaugurazione alla presenza di personalità dell’India, Africa, Cile, Giappone,Svizzera e Germania. 1976 - Villa di Serio (BG) Scuola Materna “Presenze”, monumento in anticorodal, alto 250 cm. 1982 - Sovico (MB) “Momento attuale”, monumento in acciao inox e colore cm. 100x100, situato su base di cemento 1982 - Carate Brianza (MB), “Abbraccio 100x100”, cromoplastico in bronzo a cera persa, per i 100 anni della Cappellina del Loghetto 1988 - Verano Brianza (MB) “L’arca“, scultura monumentale con lunghezza 11,25 metri e altezza 4.52 metri, in travi di legno lamellare curvato, realizzazione Holzbau 1998 - Verano Brianza (MB) “Sopraelevata 1998”, scultura in traversine di legno, dimensioni 500x250 cm. Opere nei Musei 1969 - Museo Sperimentale, Galleria d’Arte Moderna di Torino “Struttura oggettuale 1967” 1992 - MAGA Gallarate, “Cromoplastico MADI’” 1983 - New York, Metropolitan Museum, “The Costume Istitute” (Schlaeppi- Mannequins) 1995 - Museo Nazionale di Belgrado, “Cromoplastico” 2000 - Museo Pagani di Legnano (MI), “Cromoaccelerazioni” 2005 - Museo d’Arte MAGI (Giulio Bargellini), Pieve Di Cento (BO), “Cromoplastico e piccolo MADI’700” per la collezione Zavattini 2007 - Museo MADI’ Dallas-Texas, “Cromoplastico grande verde” 2008 - World Museum Swatch, Cesano Maderno (MI), “Cromoplastico” 2013 - Museo dei Lumi, Casale Monferrato (AL), “Lampada il cortile dei gentili” 2013 - Museo d’Arte Contemporanea Lissone (MB), “Cromoplastico M207” Immagini e testi tratti dall’Archivio Lorenzo Piemonti e dal catalogo “Regesto Cromatico” a cura di Alberto Zanchetta
Cromoplastico M380, tecnica mista, anno 2011, 50x50 cm.
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Timothy Taylor e le sue armonie cromatiche INFO thetimtaylor.com
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a sua arte ci trasporta in un mondo pieno di colore, confrontandosi con l’irrealtà delle forme e dei soggetti interpretati. Ogni suo elemento pittorico converge al dialogo per cogliere ogni realtà oltre le apparenze. Il linguaggio di Timothy Taylor si esprime riscoprendo valori di un cromatismo essenziale e ben equilibrato, per sottolineare la sua versatilità,
Untitled , watercolor © Tim Taylor
le sue opere esplorano la luce ed il colore generati da pigmenti puri. La sua ricerca vuole stravolgere la definizione di colore, studiando la luce e chiedendosi se è davvero solo quella dello spettro visibile. Un riassunto intriso di lirica capacità interpretativa, con riflessive meditazioni, per coordinare sobrie conduzioni creative. Le opere dell’Artista trasmettono emozioni profonde, permettendoci di scoprire, con naturalezza, una sinergia tra la comunicazione e l’assemblaggio materico. Ed è per questo che ogni intuizione visiva, è riproposta con naturale sensibilità ed incontra i suoi significati, talvolta inconsci, legati dalla mediazione evocativa. I suoi acquerelli formulano dinamiche ambientazioni, ed esplorano tutte le sue idee rivelando grandi capacità di comunicazione emozionale. Immediata la percezione della sua sensibile creatività, ottimo analista di forma e di colore, fino alla soluzione dei suoi elaborati costruttivi. Un cromatismo suggerito dalle percezioni, nel filtrare ogni restituzione ottica della forma, con simboli e suggestioni tecniche. Taylor coglie il senso della dimensione evocativa, con flussi di energica pienezza creativa. Un artista che sa alimentare la sobrietà delle sue evoluzioni cromatiche, con avvolgenti modulazioni tecniche e morbide stesure che scandiscono sensi e sentimenti con una delicata fattura espressiva. La sensibile guida creativa scioglie introspezioni intenzionali, fino a raggiungere espressioni di ragionata bellezza, con dinamiche elaborazioni di luce in grado di percepire lo svolgimento interpretativo, fatto di luce, movimento, colore. Mariarosaria Belgiovine
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Untitled , watercolor © Tim Taylor
“Artists are social misfits because they hold to humanitarian truth essential to maintain the connection to themselves as resource. The best artists I met were outcasts, willing to brave the price of being real to their own vision.” Timothy Taylor è nato negli Stati Uniti e vive nelle Isole Marianne settentrionali. Laureato in Arte, ha conseguito anche un master in Art and Film. La sua produzione artistica si distingue in vari campi, tra cui pittura, scultura, fotografia e teatro. Ha progettato il Museo dei Bambini a Nashville, nel Tennessee ed ha ideato diverse scenografie per il teatro. L'anno scorso Taylor ha esposto la sua arte a Parigi, Barcellona, Catania, Firenze, Bologna, Lodi, Roma ed ha vinto diversi premi. Vincitore del 1° Grand Prix de la Cote d’Azur 2015, si è aggiudicato anche il premio speciale “Over the Cover” offerto da BIANCOSCURO durante la manifestazione svoltasi a Cannes.
1. Oracle, helend porcelain, 8 cm. © Tim Taylor 2. Fresco Form, pastel in plaster over Polystyrene 8” round © Tim Taylor 3. Silver Ball, silver 3” round © Tim Taylor 4. Jawbreaker 2, pastel in plaster chips in plaster 3” round © Tim Taylor
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Timothy Taylor was born in Pennsylvania, USA. His father took him to private painting lessons as a young boy, teaching him patience in craftsmanship. His father was raised by a German step-uncle and his Austrian grandmother who escaped Hitler before the 2nd War. Taylor remembers his young father as a man who was a painter, wood worker and engineer who became an attorney. His mother was an Italian/Irish lover of music, dance, and the French language, who made him take piano at age 5 and enrolled him in weekend art and science workshops. When she would see Taylor struggle with his own love for art in a war-torn economy, “Mom used to tell me I should have grown up in the USSR, where the arts were better esteemed. She eventually became a high school principle, and never grew up herself. Is it a gene?” Throughout his school years, Taylor was selling hand painted jigsaw puzzles door to door, painting crochet patterns for the craft industry, and later making designs for the phone book advertisements. At age 14 Taylor worked in a factory welding grocery carts and making parts for machine guns used during the Viet Nam war. “Those were the Nixon years, when Christmas lights were banned and “Daylight Savings Time” was started because there was a shortage of electricity in America”. Those were the times that artists in the USA were jailed for dissent. Under threat of the draft if not going to college, Taylor went on to earn a Bachelor’s degree in Art from the California State University, and an MA in Art from The Claremont Graduate School in 1988. The Viet Nam war and draft was over but, un-satisfied with the restrictions of commercial art, Taylor became an M.D. An artist at heart, his career in medicine would never get off the ground. In the early 1990’s Taylor had become active in theater, constructing and painting a number of theater sets, including a huge forest backdrop for “Wind in the Willows”, a New York sewer casino for “Guys and Dolls”, and a working time machine for “Time After Time”. He went to the Johnson Atelier as an Apprentice in 1999, working by commission with sculptor Andrew Pitynski. Immediately afterward, he designed exhibits for the Nashville Imaginarium Children’s Museum in Tennessee. Taylor has had residencies at the International Ceramics Studio in Kecskemet, Hungary, and at Italy’s Wassard Elea in Ascea. His works have been exhibited in California, Washington, D.C., Italy, Latvia, France and Spain.
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La 56ª Biennale di Venezia La Biennale “urlata”
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uole far sentire il rumore del mondo il nigeriano Okwui Enwezor, curatore della 56ª Esposizione Internazionale d’Arte organizzata dalla Biennale di Venezia, uno degli eventi più importanti per il mondo artistico internazionale, intitolata quest’anno: “All the World’s Futures.” “Volevo andare a fondo, svelare le relazioni col mondo. Toccare il presente e illustrarlo. Non volevo fare un’esibizione che raccontasse la vita tranquilla. Volevo far sentire il rumore del mondo, le vibrazioni, lo shock. Anche perché non possiamo parlare del presente senza considerarlo complicato”, ha aperto così Enwezor la sua Biennale, evento che ha accolto, tra le tante personalità, Sindaco, Assessori e Ministri. Il Ministro Boschi (nella foto a destra insieme a Paolo Baratta ed altre personalità), per la prima volta a La Biennale di Venezia, è rimasta affascinata dall’esposizione, in particolar modo dal Padiglione Italia e dall’opera di Domenico Paladino. “Al di là della bellezza della struttura e delle suggestioni, c’è un tema di riflessione più intimista, ma proiettato al mondo esterno. L’i-
dea di evocare il parlamento delle forme per un incontro fra culture diverse dà anche il senso del confronto e del miscuglio di culture diverse”. Ai Giardini della Biennale e all’Arsenale di Venezia rimarrà aperta al pubblico, fino al 22 novembre 2015, l’esposizione che comprende 136 artisti, dei quali ben 89 presenti per la prima volta, provenienti da 53 paesi. 159 sono le nuove produzioni realizzate per questa edizione. 5 i paesi presenti per la prima volta: Grenada, Mauritius, Mongolia, Repubblica del Mozambico, Repubblica delle Seychelles. Altri paesi partecipano quest’anno dopo una lunga assenza: Ecuador (1966, poi con l’IILA), Filippine (1964), Guatemala (1954, poi con l’IILA). 44, invece, gli eventi collaterali che faranno da sfondo all’appuntamento. Partecipa per la seconda volta il Vaticano, con una mostra allestita nelle Sale d’Armi, uno spazio restaurato per diventare sede espositiva permanente della Biennale. Il Padiglione Italia si intitola Codice Italia, ed è curato da Vincenzo Trione. In uno spazio completamente grigio, dove il cemento la fa da padrone, presenta quindici artisti
tra cui Jannis Kounellis, Mimmo Paladino, Claudio Parmiggiani, Paolo Gioli, Aldo Tambellini, Alis/Filliol, Francesco Barocco, Nicola Samorì e Vanessa Beecroft. Vincenzo Chetta
Guarda su Facebook il reportage fotografico di BIANCOSCURO alla 56ª Biennale di Venezia
Facebook.com/BiancoscuroArtMagazine INFO la Biennale di Venezia (Arsenale e Giardini) dal 9 maggio al 22 novembre 2015 Orario: 10.00 - 18.00 Orario: 10.00 – 20.00 per le esposizioni presso l’Arsenale il venerdì e sabato fino al 26 settembre Chiuso il lunedì, escluso lunedì 11 maggio, lunedì 1 giugno e lunedì 16 novembre 2015 Prenotazioni e visite guidate, gruppi, scuole dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.30 T. +39 041 5218 828 F. +39 041 5218 732 promozione@labiennale.org www.labiennale.org
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Peter Hide&Isabella Rigamonti La “Money rEVOLution” è a Lugano
“[...]I soldi rappresentano la nostra schiavitù, la nostra rincorsa quotidiana. L’artista li cattura e li mortifica per asservirli all’uomo che non è più schiavo di quella materia e del suo valore estrinseco ma ne diviene spettatore. L’arte di Peter Hide sembra esaltare il dio denaro ma non fa altro che chiudere questo mostro dietro le sue cornici, esorcizzandone il suo potere. I dollari, gli euro e l’arrivismo sono la tela per i colori di un dipinto che vuole omaggiare la cultura dell’avanguardia ispirandosi al grande Pollock. Il filo spinato, le bruciature e le colature di colore sui dollari e sugli euro ricordano il contributo che l’arte e la cultura dell’avanguardia hanno dato nella Guerra Fredda. [...]” Luca Caricato
“[...] Tra i punti che disegnano le linee di forza, nei terzi dove si collocano i soggetti, lì dove i volumi dell’immagine fanno cadere il baricentro di tutta la composizione si accendono e si spengono i colori. L’artista ha l’esigenza di mostrarci l’anima dell’immagine. Togliendoci la possibilità di guardare i colori ci fa vedere l’armonia dei volumi e restituendoci il colore ci accompagna nei percorsi da seguire. Volumi e colori integri, non sono stati manipolati dalla camera chiara ma da questa sono stati scissi per essere riconosciuti nella loro essenza. Il prodotto artistico non è dato solo dall’immagine fotografica, ma dai percorsi armonici e magici che in essa si celano.[...]” Luca Caricato
vento curato nei minimi particolari dall’Art Director Massimo Basile, la mostra “Money rEVOLution” è stata un grande successo. Il vernissage è stato presentato dal Direttore Artistico della Finter Bank Magda Todaro con interventi degli artisti Peter Hide ed Isabella Rigamonti. Il Commento cri-
tico è stato curato dallo Storico dell’Arte Luca Caricato, mentre la supervisione dell’evento è stata affidata a Graziano Galli. L’organizzazione ringrazia il Direttore Grafico Antonello Amati, Ambrogio Trezzi per la fotografia e Mattia Pintonello, videomaker. Standing light food, curato da Spot Lounge, con vini di qualità offerti dalla prestigiosa casa vini-
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cola Duca di Salaparuta. Durante la vernice, un tavolo di black jack del Casino di Campione d’Italia ha divertito gli ospiti all’interno, all’esterno sono stati i due modelli esclusivi di MV AUGUSTA (di MotoArt) ad affascinare i visitatori. Ancora una volta una struttura di prestigio come la Finter Bank Zurich di Lugano investe nella l qualità dell’arte contemporanea.s
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Arte, Moda, Musica Villa Amoretti si riempie di colore
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e Associazioni “D.I.V.A.” (presieduta da Tina Durando) e “L’Arte Incontra…” (presieduta da Anna Maria Lamberti), in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi, presentano un evento artistico a 360°. La manifestazione internazionale di pittura e scultura, “Arte, moda, musica”, coinvolge 49 artisti tra pittori e scultori, italiani ed esteri che, attraverso le loro opere, si confronteranno nella società odierna e multiculturale. Le due Associazioni hanno fortemente sentito di voler unire le forze per rendere al pubblico il loro messaggio condiviso: “Riteniamo che l’Arte in tutte le sue sfaccettature costruisca il ponte tra presente, passato e futuro unendo i popoli con colori, bellezza e musica.” La selezione degli Artisti è stata a cura di Nikolinka Nikolova, artista che vanta un curriculum importante nel mondo artistico e che ha dimostrato le sue qualità di cura-
trice in molte occasioni. Attualmente è anche coordinatrice della giuria tecnica del “Concorso Artistico Qualitaly CCUP” EXPO 2015 MILANO (Padiglione della Repubblica Popolare Cinese). La mostra, che si svolgerà presso Villa Amoretti a Torino, è presentata dal prof. Giorgio Barberis, Direttore del Compartimento Universitario Accademia Belle Arti di Cuneo, specializzato in “Arte Internazionale del XIX e XX secolo”, ha dedicato i suoi studi al rilancio dell’Ottocento e alla riscoperta del Novecento operando per numerose testate giornalistiche nazionali ed internazionali. Ha collaborato attivamente con diverse Case Editrici, pubblicando una cinquantina di titoli, tra cui il “Catalogo Ragionato dei Pittori della Provincia di Cuneo” e la “Opera di Giorgio Morandi”. “Arte, moda, musica” vanta il patrocinio della Circoscrizione2, Comune di Torino, Città Metropolitana e Consi-
Partecipano a “Arte, Moda, Musica” gli scultori:
la Greco, Marilisa Giordano, Maria Pia Galato
Aleksandar Bogdanov (MK), Luigi Basile, Ionel
Farruggia, Marcello Caporale, Cristina Mantisi,
Alexsandresku (RO), Vincenzo Chiazza, Atanas
Sandro De Angelis, Freno Gabriella, Paltrinieri
Karadechev (BG), Ray Bate’ (UK), Renato Sciaman-
Arosio, Alessando Sala, Paolo De Giosa, Loreda-
nini, Adriana Abbate, Ambro Moioli, Giovanni
na Zucca, Michele Berlot, Luciano Valensin, Ce-
Domenica chiuso
Borgarello, Bruno Baldari;
sare Ravasio, Claus Larsen (DK), Diana Avgusta
ed i pittori:
Stauer (RUS), Josep Pascul Cara (ES), Antoni Sier-
Egidio Albanese, Corrado Alderucci, Maurizio
ra Uceda (ES), Anita Peghini Ruber (USA), Gamal
Rivetti, Massimo Basile (CH), Attilio Lauricella,
Meleka (ETH), Zaklin Jacoby (USA), Elena Ivanova
Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito facebook.com/pages/Mostra-Internazionale-Di-Pittura-E-Scultura-Alla-Villa-Amoretti-Torino
Anna Maria Lamberti, Mary Morgillo, Adriano
(BG), Nikolinka Nikolova (BG), Pablo Solari (RA),
Carpani, Silvia Finetti, Santina Barbera, Ange-
Gustavo Boggia (RA), Mariano Kovalsky.
Giorgio Barberis e Nikolinka Nikolova
glio Regionale Piemonte. L’inaugurazione è prevista per il 3 luglio alle 17,30, momento sicuramente emozionante che sarà accompagnato da un brindisi offerto da Maxtin, artista famoso per la sua WineArt. Da segnalare due eventi nell’evento: il 9 luglio la Villa ospiterà la semifinale del concorso nazionale “Una ragazza per il cinema 2015 - moda,bellezza e talento”, serata organizzata da Mirella Rocca della Fashionmodels; il 13 luglio sarà la volta di “Un pomeriggio in musica”, concerto di musica classica a cui prenderanno parte il Soprano Eugenia Braynova ed il Tenore Leopoldo Lo Sciutto, entrambe provenienti dal Teatro Regio di Torino. s
Photo by Giampiero Nitto
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Fransos, Caterina Gallo, Tony Favre, Salvatore
ARTE, MODA, MUSICA 3 luglio 2015 - 16 luglio 2015 Villa Amoretti, Torino Corso Orbassano 200 Da lunedì a sabato 15.30-20.00
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17TH CONTEMPORARY ART FAIR 16 – 18 OCTOBER 2015 VERNISSAGE: 15 OCTOBER Kongresshaus zurich, switzerland
IONE INFOR MA ZIONE / PA RTECIPAZ info@art-zu rich.com tion ww w. art-zu rich.com /applica
www.art-zurich.com/it | twitter.com/artFairzurich | youtube.com/artzurich
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Un omaggio a Picasso in Andalusia Al Casino di Marbella il tributo al Maestro
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mportante expò internazionale a Marbella, l’esposizione “Tributo a Picasso” si è inaugurata lo scorso 7 maggio e sarà visitabile sino al 2 luglio 2015. La mostra è stata organizzata dal curatore d’Arte Giuseppe Carnevale, con “Arte&Evento”, nel campo dell’organizzazione di mostre, soprattutto per artisti italiani in terra spagnola da molti anni. Per la prima volta entrano nell’esclusivo Casino di Marbella opere originali del grande Pablo Ruiz Picasso, in una esposizione internazionale che rende omaggio al maestro spagnolo, e nella quale possiamo ammirare le opere di artisti provenienti da tutto il mondo, sono infatti rappresentate Italia, Egitto, Spagna, Stati Uniti, Bulgaria e Argentina. Grande attenzione mediatica per l’evento soprattutto da parte di “Marbella Cool Tv” di Maria Elena Paganini, l’evento è stato accompagnato anche dalle collaborazioni di “Acceptus Events”, per la diffusione informatica, insieme a “Projectando Arte”, piattaforma d’informazione d’arte e cultura in Spa-
Da sinistra, Miquel Solis, Luz Arkal, Giuseppe Carnevale, Galeria Cartel Fine Art, Direttore de Casino Marbella, Francesco Greco e Massimo Cedrini.
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gna. Impossibile non ricordare la Galleria Cartel Fine Art di Manuel Ortega, curatore delle opere di Picasso in esposizione. “Tributo a Picasso” conta piu di 30 opere in esposizione e sarà visitabile sino al 2 luglio, negli orari di apertura del Casino Marbella, città questa che ultimamente sta vivendo un nuovo splendore artistico con l’interessante fiera Art Marbella in programma per il 30 luglio nel Palazzo dei Congressi. La zona vanta anche la vicinanza a Malaga che accoglie molti musei, e Mijas, dove è possibile visitare il Centro d’Arte Contemporanea “Cac Miajs Museum”, luogo in cui si può proseguire il percorso dedicato a Picasso, ammirando la collezione di opere in ceramica del Maestro, una raccolta seconda solo a quella di Parigi. Arte&Evento ha nel suo futuro un’altra importantissima mostra che si terrà al Gezira Art Center (Museo di Ceramiche islamiche) de Il Cairo (Egitto), un’esposizione di più di 70 opere provenienti da tutto il mondo in collaborazione con BIANCOSCUl RO ed il Cac Miajs Museum. s
Opera di Francesco Greco - Brilla una luce che cattura l’anno 1980 tecnica mista su tela, 100x120 cm.
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[1]
[2]
Alcuni momenti dell’inaugurazione della [3]
mostra al Casino di Marbella. [1] La Direttrice con la proprietaria del Casino
[6]
Marbella con l’arista Enzo Archetti [2] Massimo Cedrini davanti alla sua opera [3] Carnevale con le opere di Picasso [4] Miquel Solis con Giuseppe Carnevale [5] Francesco Greco con Giuseppe Carnevale [6] Carnevale durante l’intervista curata da Maria Elena Paganini per Marbella Cool Tv [4]
[7] Il Maestro Pablo Picasso
[7]
Partecipano a “Tributo a Picasso” gli artisti internazionali:
[5]
Enzo Archetti (IT), Stefano Berardino (IT), Colp-one (RA), Anita Peghini Raber (USA), Luz H.Arkal (ES), Francesco Greco (IT), Gamal Meleka (Egitto), Miquel Solis (ES), Massimo Cedrini (IT), Julieta E.De Zelueta (ES), Antoni Sierra Uceda (ES), Emilia Georgieva (BG), Bre Macrew (ES).
TRIBUTO A PICASSO International Art Expò 7 maggio 2015 - 2 luglio 2015 Casino Marbella, Marbella Plaza Andalucia, Puerto Banus Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti alla pagina Facebook facebook.com/pages/Arte-Evento-TV/846820168677302
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1° Grand Prix de la Côte d’Azur
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Il trofeo consegnato ai vincitori a Cannes
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i è tenuta sabato 18 aprile la manifestazione dedicata al trofeo “1° Grand Prix de la Côte d’Azur” a Cannes. La premiazione è stata allestita nella sala congresso del Cannes Palace Hotel, dove numerosi artisti ed accompagnatori si sono uniti agli ospiti della serata per la consegna dei trofei. Il pomeriggio alle ore 16 è iniziata la cerimonia di premiazione con la video proiezione delle opere premiate e la lettura in sala delle motivazioni critiche, a cura di Jean Charles Spina. La manifestazione è stata ripresa e strasmessa anche in video streaming; i trofei sono stati consegnati alternativamente dai membri della Commissione Critica, composta da Mariarosaria Belgiovine (Direttrice ArtExpò Gallery e Critico d’Arte), Jean Charles Spina (Critico d’Arte internazionale di Nice), Vincenzo Chetta (Direttore di Biancoscuro Art Magazine), Patrick Moya (Artista internazionale di Nizza), Francesco Chetta (Direttore casa editrice Effeci), Elena Cicchetti (Presidente associazione Art in the World di Viterbo), Eraldo Vinciguerra (Storico d’Arte), Michel Verdant (Presidente della Galerie Vi-
ctoria Cannes), Gianpaolo Curti (Estimatore d’Arte), Daniela Malabaila (Caporedattrice Biancoscuro Art Magazine), Monique Thibaudin (scultrice di Cannes).La kermesse è stata animata dall’entusiasmo degli artisti intervenuti, che hanno presentato anche alcune opere dal vivo, opere premiate dalla Commissione internazionale del Grand Prix. Con il concorso interno abbinato alla premiazione, Biancoscuro Art Magazine ha messo in palio due “Over the Cover”. I due premi sono stati vinti da uno scultore ed una pittrice, rispettivamente Tim Taylor e Nicole Georgiana Noroc. La serata si è conclusa con una cena ufficiale al ristorante del Cannes Palace Hotel. Si ringraziano per la fattiva collaborazione Biancoscuro Art Magazine, Arte Collezionismo, Associazione Art in the World, Galerie Victoria, Gs Comunication Nice. Mariarosaria Belgiovine Nelle pagine seguenti tutte le opere degli artisti vincitori di questo prestigioso riconoscimento artistico.
Da sinistra verso destra: Monique Thibaudin, Eraldo Vinciguerra, Francesco Chetta, Patrick Moya, Jean Charles Spina, Mariarosaria Belgiovine, Daniela Malabaila, Vincenzo Chetta, Massimo Basile, Elena Cicchetti, Gianpaolo Curti.
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
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Maria Luisa Acciaioli
Maria Grazia Algisi
Vortex tecnica mista su tela, 50x70 cm.
Farfalle blu tecnica mista su tela
Nicoletta Anastasia
Tove Andresen
La luna incontra la notte acrilico su tela, 70x50 cm.
Note acrilico su tela, 135x135 cm.
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Sonia Babini
Eros acrilico su tela, 70x100 cm.
Simposio tecnica mista su tela, 120x100 cm.
Marta Belguardi
Manuel Benjumeda Luna
Sorpresa del mare tecnica mista su tela, 80x50 cm.
Viejo guitarrista ceramica, 18x37 cm.
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Maria Teresa Attanasio
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
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Lidia Bobbone
Lucia Bonelli
Bambole- La cattiveria dell’uomo tecnica mista su tela, 100x100 cm.
Resalio tecnica mista su tela, 100x100 cm.
Roberto Bonetti
Elena Bullo
Carrettino siciliano trapanese tecnica mista, 60x35x35 cm.
Anima madre
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Yara Buyda
Diario di un mammifero olio e reperti su tela, 106x180 cm.
Outside of the time tecnica digitale
Cadabria
Daniela Capuano
Dis-ordine tecnica mista su tela
La mia prigione tecnica mista su tela, 50x70 cm.
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Roberta Buttini
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
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Gaspare Caramello
Pino Carcelli
No global warming tecnica digitale
Bijoux arte orafa - oro
Flora Castaldi
Ivana Castelliti
Il fiasco tecnica mista su tela, 70x70 cm.
Luci riflesse - Il mare all’alba
biancoscuro
Maurizio Cecchini
Untitled bassorilievo su legno
It’s my dog tecnica mista su tavola, 30x40 cm.
Ilario Celso
Giovanna Cherchi
Papaveri al vento olio su tela
Paesaggio olio su tela
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Massimo Cattaneo
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
biancoscuro
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Serenella Chiarpellini
Elena Cifiello
Energia istintiva
Dante europeo bronzo
Liliana Cika
Daniela Ciorcalo
Autunno
Insana attrazione
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Tina Copani
Abbraccio Dry Brush, pittura ad olio su carta, 50x70cm.
Naufragio delle certezze umane acrilico su tela, 120x80 cm.
Leandra d’Andrea
Ornella De Rosa
Il sussurro degli angeli
Evanescenza acrilico su tela, 80x80 cm.
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Samoa Cocco
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
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Degal
Liana Degan
Sinapsys acrilico e glucosio su tela, 100x100 cm.
I nodi dell’anima 100x100 cm.
Piera Delfini
Giusy Farina
Solitudine e dignità olio su tela, 70x50 cm.
I 4 elementi - aria
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Tony Favre
Untitled olio su tela
Dedicato a te legno e plexiglass, 100x100 cm.
Sonia Forte
Heidi Fosli
La sfera
Global challenge olio su tela, 50x50 cm.
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Maria Farisè
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Giacomo Frigo
Everlasting color of the encounter
Le due parti dell’essere acrilico su tela, 50x40 cm.
Giuliana Fusari
Elisa Garziano
Untitled
Foto di gruppo tra a-mici acrilico e vetro su tela, 50x70 cm.
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Frans Frengen de Donder
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Daniela Cristina Grigorovici
Cabaret
Fiamme acrilico su tela, 100x100 cm.
Zaklin Jacoby
Maria Pia Luly Jones
Untitled
Rosa canina acquerello e matite colorate, 91x91 cm.
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Anna Maria Giordano
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
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Le Thui Ai
Nero Levrini
L’amore non ha confini olio su tela, 120x120 cm.
Ikebana gialla tecnica digitale
Filippo Lo Iacono
A. Luminosi
Barche olio su tela, 80x60 cm.
Le vene acrilico e gesso su tela, 60x80 cm.
biancoscuro
Zena V. Maiorino
Alba sul borgo
Vibrazioni cromatiche
Rosalba Mangione
Simona Marian
Untitled
Farfalle
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Susanna Maccari
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
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Concetta Marino
Serena Martelli
La magia dell’amore acrilico e olio su tela, 30x40 cm.
Ferita polimaterico, 60x90 cm.
Tina Marzo
Luciano Mazzolenis
Volto di bimba
Pensiero
biancoscuro
Giovanna Minei
Maschere olio su tela
Naufragio delle certezze umane acrilico su tela, 120x80 cm.
Leyla Munteanu
Lorenzo Nale
The illusion of the freedom
Colores collage con plexiglass
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Michela Merlò Pierobon
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
biancoscuro
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Enrico Nicodemo
Nikol Georgiana Noroc
Come vele nel vento resina su plexiglass, 50x74 cm.
Passion
Rosae Novichenko
Simona Pace
Vermelho VI
I due volti dell’anima olio su tela, 50x70 cm.
biancoscuro
Antonio Pamato
Dolcezza tecnica digitale
Collina al limitare del verde e del suo cielo 80x66 cm.
Damisela Pastord Lugo
Roberta Pelone
Sirena
Argento liquido
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Chiara Pala de Murtas
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
biancoscuro
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Delfina Porcu
Cinzia Protopapa
Messaggi olio su tela, 50x70 cm.
In the dream
Rosa Maria Protopapa
Emanuela Ragusa
Cedri e limoni olio su tela, 50x40 cm.
Blue drops tecnica mista su tela, 50x50 cm.
biancoscuro
Marta Reyes
Traiettorie sinaptiche 19 tecnica mista su tela, 50x70 cm.
Tsunami olio su tela
Gabriella Rigotti
Mirko Roncelli
La realtà acrilico su pannello, 140x50 cm-
Vita vissuta tecnica mista su tela, 50x50 cm.
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Andrea Recchia Rizzardi
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
biancoscuro
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Agron Rushiti
Donatella Saladino
L’abbraccio cemento, 43x21 cm.
La luce nel cuore tecnica mista su tela, 70x100 cm.
Sansoni
Aniello Saravo
Untitled 75x45 cm.
Il passaggio olio su tela con pigmenti naturali, 60x80 cm.
biancoscuro
Frank Sisca
Nudo di fanciulla tecnica mista su tavola
La casa nel buio incisione a fuoco e collage su tavola, 23,6x65 cm.
Contesina Spatariu
Tim Taylor
Red lights acrilico su tela, 80x100 cm.
Fresco Form
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Antonio Scaramella
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Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
biancoscuro
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Guido Tonasso
Salvatore Torre
Calle rosse
Incontro immateriale 60x120 cm.
Zinetta Vasino Piga
Rita Vitaloni
Sole e solitudine tempera su tela, 70x50 cm.
Mondo amore
biancoscuro
Edyta Wachowicz
Magia cerimoniale tecnica mista
My queen
Speciale 1° Grand Prix de la Côte d’Azur - Cannes Palace Hotel
Carmen Voicu
Irene Iris Willard
Tryptique Calligraphies Diapason de Bleu
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Speciale Vernice Art Fair - 20/21/22 Marzo 2015
biancoscuro
Vernice Art Fair 2015 L’arte al di fuori delle righe
L
a kermesse primaverile di Forlì è stata un grande successo, tanti i visitatori accorsi per ammirare ed acquistare l’Arte in mostra, sia essa di artisti già affermati che di nuove proposte. ArtExpò Gallery, come ormai di consuetudine, ha esposto le opere di talentuosi artisti nel suo grande spazio centrale, mettendo in luce dipinti e sculture di artisti nazionali ed internazionali. Già si pensa alla prossima edizione, con la forza del successo 2015:
opere ammirevoli, artisti seri e capaci, organizzazione impeccabile e tanti visitatori.a Da segnalare il 13º Concorso “Coinè per l’arte” ed i suoi vincitori: 1° classificato Giuliano Censini, 2º Antonio Murgia e 3º Gianluca Bosello. Premio della stampa l per Maurizio Ceccarelli. s
13 edizione
Guarda on line il catalogo www.verniceartfair.it/verniceartfair/catalogo-2015
Artisti e Associazioni Culturali in Fiera
L’arte al di fuori delle righe! 20.21.22 marzo 2015 ORARIO DI APERTURA: venerdì dalle 16.30 alle 19.30 sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30
www.verniceartfair.it Organizzazione www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521
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BIANCOSCURO Versione completa CON CONTAT
biancoscuro
Chiara Cadore
Speciale Vernice Art Fair - 20/21/22 Marzo 2015
Unconscious, tecnica mista su tela, 80x90 cm.
“...rappresenta un sapere nascosto all'interno dell'anima umana, quella dimensione psichica contenente pensieri, emozioni, istinti, rappresentazioni, modelli comportamentali, spesso alla base dell'agire umano, ma di cui il soggetto non è assolutamente consapevole...” Chiara Cadore
RIVISTA d’ARTE TTI su http://artshop.biancoscuro.it
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Speciale Vernice Art Fair - 20/21/22 Marzo 2015
biancoscuro
Agron Rushiti
13a edizione
“La tematica delle sue opere scultoree suggerisce la capacità di esprimere emozioni sentite, nel manipolare la materia. Una suggestiva delicatezza delle forme, gli permette di comunicare una equilibrata eleganza, dal perfetto senso plastico.” Jean Charles Spina
Artisti e Associazioni Culturali in Fiera
L’arte al di fuori delle righe!
Il Violoncellista
cemento e piombo con ossido nero anno 1998, 38x27 cm.
Daniela Capuano
20.21.22 marzo 2015 “Pittura che supera regole sintomatiche, per dar energia creativa alla sua espressione pittorica. La suggestiva stesura evoca un equilibrio compositivo, fruitore della sua vivace combinazione cromatica, dalle coniugate plasticità visive.” Jean Charles Spina
ORARIO DI APERTURA: venerdì dalle 16.30 alle 19.30 sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30
www.verniceartfair.it Apriamoci al mondo argilla patinata rame anno 2010, 28x20 cm.
Organizzazione www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521
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BIANCOSCURO Versione completa CON CONTAT
biancoscuro
Serena Martelli
Jean Charles Spina
Ferita gesso, acrilici e garza medica gessata anno 2015, 90x60 cm.
Flora Castaldi
RIVISTA d’ARTE TTI su http://artshop.biancoscuro.it
“Una materica inquietudine valuta ogni percezione cromatica, nell’offrirci il progetto della sua emozione. La sua arte ci rivela ispirazioni ed inquietudini, mitigate dalla mutevole forza coloristica dei suoi intuitivi soggetti.” Jean Charles Spina
A tire d’ailes acrilico su tela 80x80 cm.
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Speciale Vernice Art Fair - 20/21/22 Marzo 2015
“La sua è un’arte di ricerca, valutata da essenziali atmosfere cromatiche dalla forte valenza evocativa. Una creatività che si basa sulla capacità di relazionarsi con la sensibilità, con profonde energie e riflessioni che accompagnano la sua ricerca meditativa.”
biancoscuro
Letizia Spinella
Speciale Vernice Art Fair - 20/21/22 Marzo 2015
13a edizione
Artisti e Associazioni Culturali in Fiera
L’arte al di fuori delle righe!
Cinema muto
Il nudo dell’anima
tecnica mista su tela
olio su tela
anno 2012, 35x50 cm.
anno 2014, 30x30 cm.
Donatella Saponi
20.21.22 marzo 2015 ORARIO DI APERTURA: venerdì dalle 16.30 alle 19.30 sabato e domenica dalle 10.00 alle 19.30
Abbraccio, olio su tela, anno 2015, 100x80 cm.
www.verniceartfair.it
“Dipingere è per me un piacere intenso, e mi permette di coltivare sogni, fantasie, immaginare luoghi e storie, lasciando che si esprima quel mondo parallelo interiore che credo sia il momento più autentico della propria vita.” Donatella Saponi
Anima olio su tela
70x90Organizzazione cm.
www.romagnafiere.it - tel. 0543 798466 - 777420 francesca@romagnafiere.it - cell. 346 5050521
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BIANCOSCURO Versione completa CON CONTAT
biancoscuro
Antonio Cogliano
Speciale Vernice Art Fair - 20/21/22 Marzo 2015
Scultura 4
Scultura 8
colla, gesso e poliuretano 90x120 cm.
tecnica mista 90x120 cm.
Liana Degan
Antonio Scaramella
Nuda tra i capelli Piccolo Buddha
Pirografia eseguita con pirografo e fiamma
80x80 cm.
su multistrato di pioppo
RIVISTA d’ARTE TTI su http://artshop.biancoscuro.it
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biancoscuro
FLORA UN
TECHNIQUE,
UN
L ANGAGE
“FLORA: un nome che il talento dell’Artista ha trasformato in firma.” A.L.L.Dinier
Sopra: Flora dans son Œuvre A sinistra: dettaglio di “L’invisible Grand Brasseur de l’Univers“
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BIANCOSCURO Versione completa CON CONTAT
RIVISTA d’ARTE TTI su http://artshop.biancoscuro.it
biancoscuro
L’nvisible Grand Brasseur de l’Univers, acrilico su tela, 100x200 cm.
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Art Fair
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Fiere, manifestazioni ed esposizioni internazionali
Italia
BERGAMO Bergamo Arte Fiera 28-30 novembre 2015 www.bergamoartefiera.it
MILANO MiArt 8-10 aprile 2016 www.miart.it
Affordable Art Fair marzo 2016 www.affordableartfair.com StepArtFair 27-29 novembre 2015 www.stepartfair.com
BOLOGNA Arte Fiera 29 gennaio - 1 febbraio 2016 artefiera.bolognafiere.it
PIACENZA ArtePiacenza 16-18 gennaio 2016 www.artepiacenza.it
REGGIO EMILIA Immagina Arte 25-27 settembre 2015 www.immaginafiera.it
NAPOLI Napoli Arte Fiera data da comunicare www.napoliartefiera.it
LONGARONE (BL) CREMONA Arte in fiera Dolomiti BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE TORINO ArteCremona 3-5 ottobre 2015 Artissima Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it data da comunicare www.arteinfiera.it 6-8 novembre 2015 www.artecremona.it www.artissima.it PADOVA FORLI’ Arte Padova Vernice ArtFair 13-16 novembre 2015 18-20 marzo 2016 www.artepadova.com www.verniceartfair.it PARMA ArtParma 3-4 e 9-11ottobre 2015 Arte Forlì Contemporanea www.artparmafair.it 6 -9 novembre 2015 www.fieracontemporanea.it VENEZIA La Biennale di Venezia PAVIA 9 maggio - 22 novembre 2015 PaviArt www.labiennale.org 16-17 aprile 2016 GENOVA www.deaservizi.it VERONA Arte Genova ArtVerona 12 -15 febbraio 2016 16-19 ottobre 2015 www.artegenova.org www.artverona.it
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Europe
AMSTERDAM (NL) Affordable Art Fair october30 - november1,2015 www.affordableartfair.com BARCELONA (E) Loop Fair june 4-6, 2015 www.loop-barcelona.com BASEL (CH) ART Basel june 18-21, 2015 www.artbasel.com
Rhy Art Fair Basel june 17-21, 2015 www.rhy-art.com
BERLIN (D) Art Berlin Contemporary september 17-20, 2015 artberlincontemporary.com BRUXELLES (B) Art Brussels april 22-24, 2016 www.artbrussels.com
biancoscuro
COLOGNE (D) Art Cologne
MADRID (E) Art Madrid
2016 dates will be announced soon
2016 dates will be announced soon
www.artcologne.com
www.art-madrid.com
KARLSRUHE (D) Art Karlsruhe february 18-21, 2016 www.art-karlsruhe.de
CHICAGO (USA) Expo Chicago september 17-20, 2015 www.expochicago.com DUBAI (UAE) Art Dubai
MONTE-CARLO (MC) Art Monaco july 9-12, 2015 www.artemonaco.com
IBIZA (E) Art Ibiza july 16-19, 2015 www.art-ibiza.com
World
2016 dates will be announced soon
www.artdubai.ae
NEW YORK (USA) ArtExpo NewYork april 14-17, 2016 www.artexponewyork.com Affordable Art Fair september 10-13, 2015 www.affordableartfair.com
MONTREUX (CH) Montreux Art Gallery november 4-8, 2015 www.mag-swiss.com
HONG KONG (CN) ART Basel PARIS (F) march 24-26, 2016 BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it Fiac www.artbasel.com per informazioni: october 22-25, 2015 biancoscuro@liberementi.it www.fiac.com Affordable Art Fair 2016 dates will be announced soon
Art Paris
NEW DELHI (IND) january 28 - 31, 2016 www.indiaartfair.in
www.affordableartfair.com
2016 dates will be announced soon
SHANGHAI (CN)
Shanghai Art Fair
november 12-15, 2015
www.sartfair.com
SINGAPORE (SGP) Affordable Art Fair november 12-15, 2015 www.affordableartfair.com
www.artparis.com
la fiera internazionale d’arte contemporanea international fair for contemporary art
INNSBRUCK (A) 20-23 feb 2014 Art Innsbruck edizione 18 | 18 edition www.art-innsbruck.at fiera internazionale d’arte contemporanea 70 gallerie da 10 paesi · 700 artisti january 28-31, 2016
Art Shopping Carrousel du Louvre june 13-14, 2015 october 24-25, 2015 www.salon-artshopping.com
th
international fine art 20/21 century 70 galleries from 10 nations · 700 artists
ISTANBUL (TR) CI contemporary istanbul november 12-15, 2015 contemporaryistanbul.com member of ...
padiglione | fair hall d + e · Innsbruck online tickets · www.art-innsbruck.at
ART biancoscuro 210 x 297 mm.indd 1
LONDON (ENG) Frieze London october 14–17, 2015 www.friezelondon.com London Art Fair january 20-24, 2016 www.londonartfair.co.uk
VIENNA (A) Vienna Fair october 8–11, 2015 www.viennafair.at
MIAMI BEACH (USA) ART Basel december 3-6, 2015 www.artbasel.com
TOKYO (J) Art Fair Tokyo 2016 dates will be announced soon
artfairtokyo.com TORONTO (CDN) Art Toronto october 23-26, 2015 www.arttoronto.ca
30.01.14 14:45
Affordable Art Fair Love Art Toronto 2016 dates will be announced soon
ZURICH 17 – 19 (CH) OCT 2014 Art International Zurich october 16-18, 2015 www.art-zurich.com
www.affordableartfair.com MEXICO CITY (MEX) Zona MACO february 3-7, 2016 www.zonamaco.com
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PaviArt 2015 La terza edizione è un successo che conferma
L
o scorso 25 aprile si è aperta al pubblico la mostra mercato di Pavia, una due giorni d’Arte moderna e contemporanea che ogni anno migliora il successo di quello precedente. Venerdì 24 si è svolta la vernice di inaugurazione, riservata agli ospiti VIP ed agli espositori, prima del ricco apericena offerto dall’organizzazione, il Sindaco di Pavia ha visitato la fiera con grande interesse ed ammirazione per il lavoro svolto dalla sapiente organizzazione di Dea Servizi nelle persone di Giovanni Zucca e Donato Fenino. Tra le tante famose gallerie presenti, non si può non citare lo spazio espositivo dedicato a Athos Faccincani, Maestro della luce e del colore, che ha incantato i visitatori con le sue opere. Grandi emozioni e soddisfazioni anche per un Artista presentato in stile “one man show” da Biancoscuro: Carlton. Biancoscuro inoltre ha esposto le opere di tanti
meritevoli Artisti dell’Arte moderna e contemporanea in più di 100 mq di spazio espositivo. Un lungo corridoio a far scoprire la cassaforte traboccante di dollari di Peter Hide, tantissimi i “tuffi” nel lago di dollari accartocciati; tanti colorati tavoli e consolle, decorati da Malaura; le splendide bottiglie di Ugolini create da Maxtin, preziose e rilucenti. E poi le opere di Giorgio Gost, sempre accattivanti e a tratti nostalgiche con quella vecchia fattura della Necchi, azienda storica di Pavia. Nella seconda giornata di apertura è stata ancora una volta protagonista l'organizzazione di Biancoscuro, che ha festeggiato e ringraziato tutti gli Artisti partecipanti e l'organizzazione di Dea Servizi, con un ricco buffet dolce e con un brindisi offerto da Maxtin. Un plauso per il costante crescendo di questa ormai rinomata manifestazione artistica, arrivederci alla prossima l edizione del 2016. s
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PaviArt 2015
PaviArt 2015
Biancoscuro Art Exhibition
Peter Hide “Money rEVOLution”
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Hanno partecipato a PaviArt 2015, nello spazio espositivo dedicato a BIANCOSCURO ART MAGAZINE CONTEMPORARY SELECTED ARTIST gli artisti: Tove Andersen, Gisella Battistini, Vincenzo Bison, Franco Bratta, Elena Bullo, Nadia Buroni, Daniela Capuano, Domenica Caruso, Massimo Cattaneo, Lorena Cobianchi, Antonio Cogliano, Mattia Consonni “Musica per gli occhi”, Richard Feeling, Frans Frengen, Sami Gjuka, Giorgio Gost, Francesco Greco, Dana Cristina, Peter Hide, Marisa Ierardi, Le Thuy Ai, Tobia Locatelli, Eugenio Marchesi, Malaura “TavolinArte”, Simona Marian, Maxtin, Gennaro Mele, Lelio Menozzi, Lorenzo Monegato, George Pali, Francesca Parola, Gianluca Piaccione, Gabriella Pimpinicchio, Mirko Roncelli, Aurora Rossini, Agron Rushiti, Barbara Russo, Antonio Scaramella, Elena Sirtori, Letizia Spinella, Tim Taylor, Josefina Temin, Guido Tonasso.
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Art Monaco 2015 Dal 9 luglio a Monte-Carlo
S
otto la direzione di Johnessco Rodriguez, Opus Eventi avrà l’onore di presentare la sesta edizione di Art Monaco. Nuova location, a Chapiteau de Fontvieille, ma solita esclusiva selezione di invitati per l’esposizione internazionale che garantirà la partecipazione di personaggi VIP, collezionisti e potenziali acquirenti, dal 9 al 12 luglio 2015. Il Principato di Monaco si trasformerà in 5.000 m² di arte moderna e contemporanea: Art Monaco ‘15. Monte-Carlo è una delle cittadine più prestigiose d’Europa, uno dei mercati più ambiti al mondo. Con il suo stile di vita lussuoso, auto sportive, champagne e yacht luccicanti ormeggiati nel porto di Monte-Carlo, Monaco respira glamour. Per questo Art Monaco punta sulla qualità piuttosto che sulla quantità, e per questo è molto rinomata come fiera d’arte contemporanea in territorio monegasco. Il suo stile e la sua im-
magine si differenziano dalle altre mostre. Nel corso di questo evento, Art Monaco ospiterà più di 70 gallerie selezionate da tutto il mondo e la fiera accoglierà migliaia di visitatori esclusivi da più di 52 paesi. Molti i VIP che prenderanno parte alla manifestazione. Quest’anno Biancoscuro avrà l’onore di presentare Salvatore Mainardi, Musica per gli Occhi, Maxtin e Flora, in questa esclusiva kermesse l artistica di sicuro successo. s
In centro alcune immagini dello scorso anno. [1] Installazione di Musica per gli Occhi per Art Monaco 2015 [2] Installazione di Salvatore Mainardi per l’edizione 2015 di Art Monaco
[1]
[2]
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ioiello dell’arte medievale, cittadina del Land della Baviera, Rothenburg è posta su un colle che domina il fiume Tauber, e conserva un impianto medievale con mura e fortificazioni ben conservate. Fa parte dell’itinerario turistico di 341 km che va da Füssen a Würzburg, detta Romantische Straße. I principali eventi storici partono dal X secolo, è infatti al 950 circa che si fa risalire la fortezza che si trovava al posto dell’odierno giardino del castello del Conte di Comburg-Rothenburg. Il centro era formato dalla piazza del mercato e dalla chiesa di San Giacomo. Il percorso della prima fortificazione è visibile: cantina vecchia, fossa antica, mercato dei lattai, la Sülzengasse e la Küblergasse. Le mura e le torri sono state costruite nel XIII secolo, affascinanti le torri Weisse Turm e Markusturm, con il famoso arco Röderbogen, sopravissute intatte ai tanti conflitti che segnarono la storia, l’economia e la popolazione della città: assalti, nuove alleanze politiche, occupazioni da parte dei Foto Liberementi
Uno scorcio delle vie del centro e della “Sieberstor”
Il gioiello medievale sulla Romantische Straße
Rothenburg ob der Tauber
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l
francesi, sino alla cessione della città alla Baviera. La situazione si riprese solo dopo la fondazione dell’Impero Tedesco alla fine del 1800, grazie al turismo, all’industrializzazione e alla nuova rete ferroviaria. La città fu nuovamente centro di conflitto nel 1945, bombardata e semi distrutta, fu però risparmiata dall’annientamento totale. Negli anni seguenti il centro storico di Rothenburg fu completamente ricostruito, diventando noto centro turistico. Il centro storico che sorge sul culmine del colle è recintato da mura che sono percorribili a piedi nel cammino di guardia. Stupenda è la veduta sulla valle del fiume con la grossa torre a graticcio del 1388, il ponte ed il santuario tardogotico della fine del 1400. All’interno della città è la strada principale, contornata da case a graticcio e la poderosa torre quadrata sovrastante la porta, a catturare l’attenzione. La piazza centrale è circondata da edifici notevoli fra cui il Municipio costituito da due parti: una parte è risalente al periodo gotico, mentre la facciata principale sulla Marktplatz è in stile rinascimentale. Nella piazza spiccano la più bella fontana della città detta St. Georgsbrunnen e la casa detta Fleischhaus con piano inferiore a due navate del XIII secolo e piano superiore a graticcio del secolo XIV che è utilizzata per mostre temporanee. Per allietare la già gradevole visita, le Schneeballen, i dolci tipici di Rothenburg, sono una golosità da non perdere. s La fontana detta St. Georgsbrunnen, sullo sfondo Foto Liberementi
la facciata del Municipio sulla Marketplatz
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Si narra che la famiglia Wohlfahrt dovette lasciare la casa dove vivevano per fuggire dal regime; tra le cose che avevano potuto portare via c’era un bellissimo carillon. Nel Natale del 1963 i Wohlfahrt invitarono a pranzo dei loro amici americani che rimasero colpiti dalle decorazioni e dall’atmosfera di festa che regnava nella casa, ma soprattutto furono rapiti dalla bellezza del carillon. Il capo famiglia decise di omaggiare i suoi ospiti di un oggetto come il suo, ma ormai i negozi avevano esaurito le decorazioni natalizie. Dovette dunque recarsi da un grossista ed acquistarne uno stock e decise poi di vendere i pezzi rimastigli: fu un vero successo. Nel 1964 venne fondata la ditta Kathe Wohlfahrt, specializzata in decorazioni natalizie della tradizione tedesca. Il negozio vende i suoi prodotti tutto l’anno per ricordare la fatica di trovare un carillon natalizio fuori stagione.
La favola
Foto Liberementi
Il camioncino della ditta Kathe Wohlfahrt
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www.tourismus.rothenburg.de
INFO
Durante la guerra dei Trent’anni accadde una vicenda pazzesca. Il conte Tilly voleva distruggere la città e lanciò una sfida improbabile: se un abitante di Rothenburg fosse riuscito a bere tutto d’un sorso il vino da un grande boccale, la città sarebbe stata risparmiata. Il borgomastro accettò la sfida e riuscì nell’incredibile sfida. Da allora, ogni anno, a Rothenburg si celebra la Meistertrunk, la “bevuta del borgomastro”.
La leggenda
A Rothenburg è ambientato l’albo “La frontière de la vie” di Yoko Tsuno, personaggio creato da Roger Leloup per una serie di fumetti del 1970 dall’autore belga Roger Leloup.
La curiosità
Foto Liberementi
Il camminamento di guardia della fortificazione
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L’artista polacca Aziralili Evocazioni di culture lontane nei suoi dipinti
A
rtista appassionata, curiosa, dalla forte carica mistica, Aziralili dipinge secondo le regole della pittura Vedica, arte profondamente studiata dall’arti- sta. Questa Arte orientale, conosciuta da più di 5mila anni, unisce l’abilità dell’espressione artistica al contenuto dei testi Vedici, contenuto principalmente rivolto alla trascendenza ed alla ricerca del sè. Aziralili analizza con caparbietà e
cura le emozioni, le esperienze ed i desideri umani, li fa propri per trasformarli in immagini capaci di rispecchiare contemporaneamente sia l’anima dell’universo che quella del singolo, così da esprimere la relazione personale tra il sé individuale e il sé cosmico. L’Arte Vedica infatti si pone l’obiettivo di portare pace ed armonia, oggi più che mai, all’umanità sofferente e depressa, attraverso la dimentil cata ricerca spirituale. s
Monte-Carlo sunset
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BIANCOSCURO Versione completa CON CONTAT
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Before the night comes (S.Gardens)
Life is a fascination, as the artist shows in her every artwork. Her arrival into the world in the small Polish town in an asteemed family significantly determined the development and future life of Aziralili. She graduated from the University of Wrocław in Art and Business Studies. During her time at College Aziralili travelled a lot to gain inspiration and produced a large variety of work. She also designed a spring/summer clothes collection which went into production. After finishing her studies artist had a variety of possibilities open to her and she continued to work on her painting technique - she paints, sketches and exhibits her paintings. New experiences and challenges gave birth to a new outlook onto reality. Aziralili focus on the Positiv Art. Her artworks can create atmosphere in spaces, represents emotions, desires. With Activ Positive Art we can freely form and enrich atmosphere, persons feelings. Aziralili’s inspiration and basis are successful Carl Gustav Jung output and quantum physics. Her paintings are structurally diverse expressions resulting from the repetition of similar elements found within the Universe. Its rules and laws of nature, coded in our sub-consciousness, guide us. They decide what we find desirable and attractive. Aziralili is multi awarded artist, she is getting ready to take her PhD degree in Fine Art - painting. Her artworks are exhibited in Museums, established Gallerys and by privat Collectors all over the world.
RIVISTA d’ARTE TTI su http://artshop.biancoscuro.it
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Una spiccata sensibilità pittorica
Greta Catellani
“
Non v’è dubbio che le tele di Greta Catellani rechino il marchio della grande passione per la pittura, che la contagiò sin da bambina. Da allora le sue mani si sono mosse sempre all’inseguimento di una particolarità stilistica che fosse propria, facendo tuttavia tesoro dei maestri del passato, dai quali ha tratto ispirazione. Classicità e tradizione emergono dal suo segno e dalla scelta di soggetti e tonalità, rivelando una base di solida tecnica, unita alla personale ricerca espressiva. [...] Questa giovane pittrice, che ha solide e ben individuabili basi tecniche rese poi fertili e produttive da studio autodidatta, sempre alla ricerca di nuove forme espressive, realizza lo sviluppo di ogni possibile concetto.[...]I volti che illuminano le tele di Greta Catellani sono ricchi di fascino profondo, di sguardi sognanti o diretti, di sorrisi o pensieri, coinvolti nella miriade di espressioni che l’animo riproduce nei tratti. Visi a lei cari, o di personaggi che hanno lasciato un segno nella storia, o di altrettanti sconosciuti, emergono dal lavoro dei suoi pennelli in cerca di nuova eternità, desiderosi di parlarci, di confidarci i loro pensieri che in quell’istante, fissato per sempre, attraversavano la mente. Attratta dal periodo storico che percorre gli anni venti e trenta del secolo scorso, la pittrice si sofferma su ritratti dalle sfumature che riprendono gli scatti fotografici o le pellicole di quell’epoca. Proprio a questo periodo affascinante, intriso
Winter, 1924 olio su tela, 60x50 cm.
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Al primo sguardo - olio su tela, 40x40 cm.
di cambiamenti profondi dal punto di vista storico, culturale e sociale, si ispira una bella produzione di ritratti, quasi tutti imperniati su bianco e nero, in un gioco di sfumature che ricorda il cinema di quegli anni, in cui gli effetti speciali erano dettati dalla maestria di cineasti che plasmavano luce e ombra quasi fossero materie solide. È ciò che emerge dalle tele di Greta Catellani che, in omaggio al periodo giovanile della nonna, offre nuova vita a dive del passato, come l’indimenticabile Greta Garbo che posa, raffinata e irraggiungibile, osservando gli astanti con occhi socchiusi. Greta Catellani offre alla vista anche i ritratti di persone comuni, rese immortali grazie ai suoi pennelli che hanno fermato l’attimo, come esaudendo il desiderio faustiano. Ricco di novità ugualmente nel campo dell’arte come del design, i primi decenni del XX secolo ispirano anche quadri in cui campeggiano fiori dalle tonalità nette, così come le linee, più semplici, precise, che indulgono meno alla rappresentazione poetica e rimandano maggiormente all’essenziale, all’idea stessa dell’oggetto rappresentato, senza però tralasciare l’ideale di bellezza che resiste, incrollabile, alla base della pittura di Greta Catellani. La sua ricerca pittorica, in continua evoluzione, la porta a esprimersi attraverso sperimentazioni stilistiche in grado di regalare opere capaci di suscitare emozioni e sensazioni che lasciano un’impronta profonda nell’osservatore, accompagnato in un viaggio alla scoperta della sua arte. S.Ferrari
”
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biancoscuro
Calla
Sotto: Under the spotlight
olio su tela
olio su tela
50x60 cm.
40x30cm.
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Greta Catellani riconosce sin da piccola il disegno come sua principale passione. Interessata ad ogni espressione del linguaggio artistico, dopo anni dedicati alla musica in qualità di musicista, inizia ad indirizzarsi verso il mondo delle arti figurative. Ha preso parte, fino ad oggi, ad una sessantina di mostre, riconducibili a diverse esposizioni personali e collettive in ambito nazionale ed europeo. Ricordiamo fra le esposizioni all’estero “Art Monaco ‘14”, “Carrousel du Louvre 2014”, “Rotterdam International Art Fair 2014”, “Biennale d’Arte Principato di Monaco 2014”, “Settimane dell’ Arte italiana a Köping 2013”. Tanti gli appuntamenti con l’arte della Catellani in mostre personali, tra cui annoveriamo “Ispirazione” a Palazzo Contarelli nel 2015, “Luci dell’ Anima” presso Il Sipario a Reggio Emilia nel 2013 e “Liaisons” alla Rocca di Scandiano nel 2012. Ha partecipato, inoltre, a varie mostre collettive quali “100 Proposte per una collezione” a Roma, “Volti e figure” a Venezia, “DonnArtista” a Firenze, “Artquake” a Reggio Emilia, “Toscana Nordic 2014 – Festival dell’Arte, del design e della cultura Scandinava” a Pisa, “Eros e Thanatos” a Milano, Teatro Nuovo proprio quest’anno. Ha preso parte con le sue opere, al progetto fotografico “Tutto quello che vedrete è nella mia anima” a Reggio Emilia, e realizzato mostre presso il “Centro Augusto D’Aolio” a Novellara. Ha preso parte al progetto comunale “Arte in ospedale” (opere in permanenza Ospedale S. Sebastiano di Correggio). Partecipa inoltre a vari concorsi artistici tra i quali segnaliamo Biancoscuro Art Contest 2014, nel quale ha vinto uno dei premi messi in palio. Tanti gli altri concorsi ha cui ha partecipato con successo, ottenendo riconoscimenti. Nel suo atelier realizza tutt’ora diverse opere su commissione.
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biancoscuro
Espressionismo astratto carico di luce
Mario Cianciotti
M
ario Cianciotti, talentuoso artista pugliese, con un passato da programmatore industriale per maglifici, lascia libero sfogo a tutte le sue emozioni, imprimendo la sua anima sulla tela. Appassionato d’Arte sin da bambino, i tempi storici non gli permettono di vivere delle sue passioni (l’Arte in quegli anni, in una città di provincia, non è vista come un “lavoro” vero), forse anche per questo ora le creazioni di Cianciotti parlano così tanto di lui, delle sue sensazioni, dei suoi senVerso il tramonto - acrilico su tela, 130x100 cm.
timenti, con una sensibilità cromatica apparentemente razionale. Autodidatta, riprende gli studi, apprende nuove tecniche, e riesce a creare una sua tecnica personale. Inizialmente Cianciotti dipinge realisticamente scenari di campagna, antiche masserie e campi fioriti, spiagge e nature morte, poi crescendo sempre di più si evolve, e stufo di “copiare” scene che già i suoi occhi possono ammirare dal vero e di cui si possono scattare infinite fotografie, si sposta verso il dripping. L’Artista lascia gocciolare il colore sulle tele, spesso semplicemente danzandoci intorno, e lasciando cadere il colore dove il subconscio mentale vuole, con Mazzo di fiori acrilico su tela, 83x83 cm.
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biancoscuro
“Quando sono “dentro” i miei quadri, non sono pienamente consapevole di quello che sto facendo. Solo dopo un momento di “presa di coscienza” mi rendo conto di quello che ho realizzato. Non ho paura di fare cambiamenti o di rovinare l’immagine, perché il dipinto vive di vita propria. Io cerco di farla uscire. È solo quando mi capita di perdere il contatto con il dipinto che il risultato è confuso.” Jackson Pollock
Turbolenza solare, acrilico su tela, 74x74 cm.
le mani, dal barattolo o con l’uso di pennelli e bastoni, facendo sì che la parte inconscia della psiche possa esprimersi sulla tela. Il suo espressionismo astratto è originale e carico di patos, esplosioni di colore che catalizzano l’occhio dell’ammiratore e non si lasciano dimenticare. L’Artista ci trasporta in un fuoco d’artificio totale, lampi di luce colorata nel cielo buio, gioia infinita. La sua creatività è molto apprezzata in tutte le esposizioni a cui partecipa, facendo conoscere ancora di più la sua storia artistica in tutta Italia; prossimamente potremo ammirare le sue opere in mostra personale a l Palazzo Pepoli, Bologna. s Fiore solitario acrilico su tela, 97x97 cm.
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biancoscuro
Le sculture di Johannes Genemans L’Arte dello scultore olandese, non è solo “moda”
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L’arte è un dialogo tra pensiero, emozioni e creatività. L'incanto tra amore e sofferenza umana, gioia e dramma.
J
Johannes Genemans
ohannes Genemans, talentuoso artista, nasce come designer e stilista d’alta moda “made in Italy”, nonostante le sue origini olandesi, vive infatti da anni nel Bel Paese. Negli anni ‘90 decide però di ritirarsi da quel mondo, vende l’azienda e si dedica completamente al suo grande amore: l’arte della scultura. Cambiano così gli stili progettuali ed i materiali, Johannes si rimette in gioco frequentando corsi di scultura figurativa nelle scuole tradizionali di Pietrasanta, Carrara e Ancona, apprendendo le qualità e le insidie del bronzo, del marmo, della creta, della resina e del gesso. Artista di grande sensibilità e precisione, ripercorre itinerari di figurazione classica, con ascendenze alla migliore tradizione scultorea italiana ed europea. Eccelle nella creazione di figure umane e notevoli sono i suoi ritratti, i busti, i monumenti commemorativi e le immagini simboliche in vari materiali. Ha tenuto molte mostre personali e ha partecipato a rassegne artistiche in molte città italiane e all’estero. Degna di nota l’opera “Inter-cultura”, 6 giovani donne, mamme di diverse culture, a rappresentare l’affetto, l’unione, la responsabilità per un futuro migliore del nostro pianeta. Ed ecco l’unione Inter - Cultura bronzo e stoffe, anno 2015
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Geisha, ragazza giapponese bronzo e stoffe
biancoscuro
Sotto: Orissa, ragazza indiana, bronzo e stoffe, anno 2012
Sopra: Fiori che si schiudono, bronzo e stoffe
di Carolina, Letizia, Dahkla, Orissa, Geisha e Asmae, tutte insieme a simboleggiare il rispetto, l’amore, la convivenza pacifica tra culture e mondi diversi, una ripartizione equa delle risorse disponibili nella l nostra, comune, Terra. s
INFO www.genemansscultore.it info@genemansscultore.it
Johannes Genemans sarà presente a Milano con le seguenti esposizioni: dal 15 maggio al 26 luglio partecipa alla 1ª Biennale dei Castelli della Gera d’Adda, presso la Fortezza Viscontea a Cassano d’Adda; dal 10 al 30 giugno sarà ammirabile a “L’Arte e il Tempo”, official event di EXPO IN CITTÀ - Expo Milano 2015, a Palazzo dei Giureconsulti. Dal 1 maggio le sue opere sono in permanenza presso la Galleria Sabrina Falzone.
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Serena Martelli La sua Arte di sensibile ricerca spirituale
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iduttivo forse chiamarla semplicemente artista, Serena è stilista di moda, restauratrice, grafica pubblicitaria, illustatrice, docente: tante sono infatti le sue competenze, acquisite studiando a Bologna ed a Urbino. Ma Serena è ancora molto di più, diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna (con una esperienza alla Accademia di Belle Arti di Bristol), ha conseguito successivamente l’abilitazione all’insegnamento di Storia dell’Arte e di Discipline Pittoriche.
Cattedrale polimaterico gesso e acrilico, anno 2013, 35x120 cm. cad.
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Le sue prime esposizioni artistiche risalgono alla fine degli anni ‘80, quando ancora frequentava gli studi accademici. Una forte esperienza ha segnato l’espressione creativa di Serena, dandole l’attuale impronta così intensa e intima. Ha vissuto infatti in India, insegnando Arte e Musica ai bimbi “di strada” in una scuola elementare indiana a formazione europea. Un servizio di volontariato che ha toccato nel profondo l’anima dell’Artista, che ci trasmette le sue sensazioni attraverso le l sue opere d’Arte.s
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Ferita polimaterico gesso, materiali di recupero, acrilico, anno 2015, 60x90 cm.
“Serena Martelli traccia la sua impronta enigmatica verso orizzonti ricchi di una istintiva dimensione pittorica. Una gestualità che coinvolge totalmente il colore, con espressioni ricche di energia naturalistica, dominata dal suo timbro caratteriale. Forma e colore si intrecciano per dar vita ai suoi pensieri ed alle sue emozioni nascoste, fino a scrutare ogni sua richiesta emotiva. Serena viaggia verso mete ben definite di un percorso ideale, segnato da metamorfosi stilistiche. La sua natura artistica è sensibile alla percezione emotiva, con ricordi che si trasformano in emulsioni materiche. Ogni singola traccia cromatica esprime la sua coerenza espressiva, seguendo i percorsi creativi di notevole estensione cromatica e di materia sussultoria. Un intreccio di emozioni e sentimenti libera la sua storia cromatica, con accenni a brevi fasi di riflessione, dalle quali l’artista esce più che mai rafforzata nel suo alfabeto caratteriale. I suoi impulsi creativi attraggono la sua individualità, e liberano lo spirito da qualsiasi vibrazione creativa. Una intatta generosità intuibile fra le righe dei suoi cromatismi, con gli affascinanti equilibri della sua tempra artistica.” Mariarosaria Belgiovine
Codice universale polimaterico gesso, materiali di recupero, acrilico anno 2012, 140x100 cm.
Serena Martelli, premiata da Patrick Moya, durante il Gran Prix de la Côte d’Azur a Cannes, 18 aprile 2015.
Connessioni polimaterico gesso, materiali di recupero, acrilico, anno 2014, 180x60 cm.
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Antonio
Pamato www.antoniopamato.it
Ballerini nella danza
acrilico su tela, anno 2015, 70x87 cm.
100“Considerato che le persone, la natura e la realtĂ sono inimitabili, tanto vale interpre-
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Uniti nella danza acrilico su tela e cartoncino, anno 2012, 60x60 cm. Ballerini 2 acrilico su tela, anno 2015, 80x80 cm.
Ballerini 1 acrilico su tela, anno 2015, 80x80 cm.
101 tarle, dare forma e luce a quel sentire secondo quello che il soggetto impone.� A.Pamato
Delfina Porcu
“Ampie capacità di affinare la tecnica cromatica, per creare suggestive pulsioni emozionali del colore. Ogni tassello cromatico, viene rivalutato con pregevole armonia del gesto, in nuove e sublimi teorie di suggestivo simbolismo, che ci spalancano le porte della sua istintiva creatività.” Jean-Charles Spina
Messaggi, olio su tela, 60x80 cm.
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Vito Spada
“...tutto nasce dalla materia...”
Tutto nasce dalla materia, polimaterico su supporto in mdf, 100x100x4 cm.
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Fiorenza Orseoli “Una gioia ludica anima la mano e la gestualità minimalista del segno e del colore di questa artista poliedrica del realismo fantastico. Il gran teatro del mondo -così è se vi pare- con la purezza dell’archetipo profondo dell’innocenza affiorante
dal subconscio, l’io bambino gioca e si abbandana alle porte dell’io creativo, quel campo tutto bianco non ancora inquinato dall’alveo della ragione, fondo cieco di ogni sovrastruttura mentale. L’augurio è di saper mantenere così lo stile unico che la caratterizza e la identifica.” Alfredo Pasolino
Gatto Cagliostro - massone della Loggia Gatti di Fiò tecnica mista su tela cotone, acrilici, sabbia egiziana, gessetti, 60x80 cm. (opera vincitrice del Trofeo Leonardo da Vinci alla 1ª Biennale di Cesenatico)
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Alberto Sordi Storia dell’alienazione sociale
“
Sordi ha trovato presto un’espressione personale nella pratica del collage e dell’assemblaggio bidimensionale. Fedele alla tradizione dadaista di Schwitters e compagni, usa i suoi foto-ealtro montaggi per condurre con certosina dedizione e corrosivo umorismo una feroce critica dell’esistente. Nei lavori, da leggere con pazienza ed attenzione, si accumulano decine e decine di elementi, amalgamati con tecniche manuali e meccaniche: foto, scritti, disegni, incisioni, vignette, ma anche, a partire da una certa data, piccoli oggetti dal significato trasparentemente simbolico come chiavi, fusibili elettrici, e così via. L’accentuazione della profondità, dell’aspetto di bassorilievo dei lavori è stata la modalità scelta per differenziarsi dal diluvio di computer grafica. Infatti, nonostante i suoi oggettivi vantaggi, il computer non
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poteva modificare più di tanto il modus operandi dell’artista, ideologicamente collocato su una linea di pensiero critico della modernità che parte dai mistici medievali per arrivare ai movimenti dark e punk (ci si può divertire a riconoscere qua e là i vari Blake, Sade, Lautreamont, ecc.). Le tavole sono dunque pervase da un horror vacui tipicamente medievale che rigetta prospettive geometriche e umanesimi progressisti per raffigurare invece altri mondi, del passato, del futuro, dei presenti alternativi. Queste ucronìe, queste ricostruzioni arbitrarie della realtà e della storia si offrono come specchi agli ingenui e felici abitatori del nostro tempo, in modo che “per specula in aenigmate”, come dice San Paolo, si acquisti la consapevolezza degli errori e delle ignoranze. Enrico Formica
”
I’m not a robot tecnica mista su tela, anno 2011, 40x50 cm. “ I’m not a Robot” è il titolo di una canzone del gruppo inglese “Marina and the Diamonds”. Nel futuro gli esseri umani non si distinguono dagli automi; una ragazza, che potrebbe essere la cantante Marina, con scritto sul seno la sua illusione, porta a passeggio un robottino. Nonostante il progresso apparente, costruzioni avveniristiche e viaggi interplanetari, possiamo accorgerci del degrado e della sottile confusione che regnano in vari angoli della scena. Sono da rilevare le scritte in danese (ecco le “perfette” società scandinave) sui grattacieli neri.
L’attività artistica inizia negli anni ’80 con
disegni e dipinti surrealisti, crea i primi collages
su carta e cartoncino, compone libri con la tecnica del cut-up e sperimenta la scrittura automatica. La
ricerca artistica si fonda adesso sul principio del Kaos e si concretizza in collages visionari polimaterici, ottenuti dall’unione d’immagini, ingranaggi, relitti di meccanismi e oggetti trovati, incollati su legno o tela, nei quali descrive l’aliena-
zione sociale e spirituale della nostra epoca. Tra le mostre: “Biennale di Kyoto” 2003; “Limbo 13” alla
Crypt Gallery di Londra nel 2011; “Gutai” al San
Francisco Art Institute nel 2013; “L’Impossibile sulla Terra non esiste”, Art SAMO a Torino nel 2014.
Space is the Place tecnica mista su tela, anno 2011, 50x50 cm.
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L’arte al femminile di
Nico Greco
B A destra: Diva olio su tela, anno 2014, 70x100 cm. Sotto: Sheila olio su tela, anno 2014, 70x80 cm.
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ellezza e sensualità pervadono le tele dell’artista lucano Nico Greco. Autodidatta e motivato da una vigorosa passione per l’arte e la pittura, Greco si muove nel mondo gentile, eternamente consacrato all’ispirazione degli artisti, modulando sapientemente volumi e colori decisi. Profili sinuosi disegnano corpi esili e leggeri, celatamente passionali: labbra rosse di passione, carnose e sensuali attraggono chi le osserva lentamente. Le donne di Greco si lasciano accarezzare da occhi profondi, come attorniate e invase da un’aura magnetica che inevitabilmente catalizza lo sguardo dello spettatore. La donna, per l’artista lucano, rappresenta realtà parallele: il divino, il sublime, la natura madre, colei che attraverso un soffio aggraziato infonde
la vita e la perfezione, ma allo stesso tempo la bellezza carnale, l’ardore e il potere, condizione che la rende irraggiungibile e divina in una dimensione equivalente. Donne apparentemente semplici ma ricercate nei dettagli posano come dive, icone di successo, in quegli sguardi che si fanno sempre più maliziosi e penetranti. Incantevole ed ammaliante, la donna ideale di Greco appare come una regina, figlia di una celebrità tipica della Pop Art americana e contemporaneamente dell’uso vivace di cromatismi sensuali, alla Matisse. Nelle tele dell’artista lucano si spazia indistintamente nell’universo femminile tra donne di qualunque razza, di qualunque colore e sapore, donne dal fascino impetuoso, ma ingenuo al tempo stesso. Donne dalla personalità eccentrica come i colori che le dipingono, ma anche fragile, frutto di una condizione mentale cieca e limitata, da sempre relegata ai margini di un mondo ottuso. Le protagoniste del mondo di Greco, pur essendo così diverse tra loro, riescono a superare qualsiasi barriera, uscendo finalmente allo scoperto, in quei volti che brillano di luce propria, illuminati dalla libertà e dalla bellezza, quella più pura. L’intensa luminosità degli incarnati fa da contrasto ad uno sfondo piatto e monocromo da cui emergono, risolute nelle linee e nel colore, paladine coraggiose che combattono giorno dopo giorno, rendendo eterno quello stesso coraggio di essere donna. Cristiana Elena Iannelli
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Emanuele Degano La continua ricerca della perfezione
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Sopra: Todas las mujeres del rey acrilico su tela, anno 2015, 60x90 cm. Sotto: Aquarium
ele, nasce ad Udine nel 1965, ama molto i colori e tutto ció che concerne l’arte e l’espressione artistica, non solo a livello teorico, ma anche pratico. È infatti sin da piccolo che dimostra questa particolare predisposizione verso il disegno puro e semplice. L’innato talento emerge quando inizia ad utilizzare gli avanzi di colore provenienti dall’attivitá del padre, attività che farà venire allo scoperto la sua naturale vena artistica. L’eccellente manualitá e l’incredibile fantasia rendono la sua pittura ricca ed elaborata, ed i suoi quadri, opere straordinarie dai colori molto vivaci. L’aumentare di questa passione lo porterá
a frequentare l’atelier del Maestro Giorgio Celiberti, dal quale prenderá lezioni e con cui scoprirà un nuovo modo di esprimersi, una pittura nuova, completamente diversa. Rinnovata tecnica e nuove idee lo portano a realizzare opere sempre più interessanti e di grande effetto, sempre con grande naturalezza nel tratto. È alla continua ricerca della perfezione e, dentro di sè, sente sempre forte il bisogno di rappresentare la realtá, ora con una visione piú attuale e moderna, così come dimostrano le sue ultime opere. Ogni suo lavoro non è concluso fino a quando non si sente appagato inl teriormente. s
acrilico su tela, anno 2015, 90x60 cm.
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biancoscuro
Gabriella Giansante Decise alchimie nel segno dell’Inismo
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aggista, docente universitaria, traduttrice letteraria, è soprattutto conosciuta per essere uno dei più attivi componenti dell’Inismo (Internazionale-Novatrice-Infinitesimale), movimento d’avanguardia nato a Parigi, al Cafè de Flore, nel 1980 e diffuso poi soprattutto in Europa e nelle Americhe. L’Inismo raccoglie in una sola corrente tutte le creazioni “al di qua e al di là” della parola, per un’arte senza confini. Gabriella Giansanti propone una nuova estetica dove, nella copiosità e spessore del colore (olii e acrilici), emergono scritture calligrafiche, alfabetiche, simboliche e alchemiche. Dopo una ricca personale a Taormina, ha partecipato di recente a “INI-Alchimie du signe - Exposition d’art contemporain”, tenutasi a Parigi. Recentemente ha esposto con successo alla Galerie Malaïka-Jeanne de Savoie di Parigi, ad Arte Padova, l Arte Genova e Carrara giorni d’Arte. s
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Polvere d’oro acrilico su tela, anno 2015, 70x80 cm.
Inter-vallo - acrilico su tela, anno 2015, 100x70 cm.
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biancoscuro
Gisella Battistini Fragilità di pietra nei suoi oli
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regievole artistia autodidatta, Gisella Battistini coltiva la passione per l’arte sin dall’infanzia, e, da allora, sperimenta tutte le tecniche grafiche e pittoriche, con un occhio di riguardo all’acquerello e, soprattutto, alla pittura ad olio. Il connubio tra queste due tecniche la porta a perfezionare lo stile attuale, che, da pura ricerca cromatica, si arricchisce di contenuti e simboli. I soggetti preferiti per esprimere le sue emozioni sono fiori, conchiglie e rocce, usati come metafore della vita, nella continua contrapposizione tra forza e fragilità. Ecco perché definisce la sua pittura “dell’eterno e dell’effimero”. Al suo attivo ha nove mostre personali , una lunga serie di mostre collettive a San Marino e in diverse città italiane (Bologna, Roma, Napoli, Palermo alla II Biennale) e partecipazioni ad alcune importanti fiere di settore a Forlì, Pavia, Padova, Cremona, Innsbruck. All’estero ha esposto anche a
Il vuoto dentro olio su tela, anno 2014/15, 56x56 cm.
Londra, Parigi, Barcellona (I Biennale al Meam), oll tre che in Croazia e in Svezia.s
Allergia olio su tela, anno 2015, 60X45 cm.
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biancoscuro
Eva-Li Hansson Opere dense di atmosfera, cariche di simbolismo emozionale
Transformational Art Art that changes human consciousness Encoded with vibration that will change the human consciousness, as Transformational Art is brought into any surrounding, each and every life form is bound to change its vibration into a higher scale. Brilliance tu veil tecnica mista con acrilico su tela, 50x50 cm.
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“La sensibilità di questa straordinaria artista mi ricorda alcuni versi del poeta svedese Tomas Tranströmer (Premio Nobel per la Letteratura nel 2011) che scriveva: “D'un tratto si fece buio come per il temporale. Io ero in una stanza che conteneva tutti gli istanti. Tuttavia il sole era forte come prima. I suoi pennelli impazienti dipingevano il mondo”. Adesso dipingiamo la nostra vita con occhi nuovi e sentiamo intorno a noi una musica fatta di bellezza e pura energia.” Danilo Giusino
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biancoscuro
Rita Vitaloni
IL COLORE DEGLI SFRATTATI
Sopra: Natura e Colore tavolozza in porcellana tecnica mista “opera del progetto Il Colore degli Sfrattati”
Rita Vitaloni sarà presente ad “EXPO IN CITTÀ”, piattaforma culturale che il Comune e la Camera di
Commercio di Milano hanno voluto affiancare al Padiglione Italia destinato all’alimentazione, all’interno di EXPO 2015. “L’Arte e il Tempo” è l’official event (ideato da Giulia Sillato e diretto da Giulia Sillato e
Giammarco Puntelli) che accoglierà le opere di Rita Vitaloni dal 10 al 30 giugno 2015, presso il Palazzo dei Giureconsulti, in via dei Mercanti, angolo Piazza Duomo.
Sarà inoltre possibile ammirare le opere di Rita Vitaloni presso “Grazie Italia”, evento promosso e pa-
trocinato dai Padiglioni Nazionali Grenada e Guatemala presenti alla “56.Esposizione Internazionale
d’Arte - La Biennale di Venezia”. nella sede dell’Officina delle Zattere dall’ 8 luglio all’ 8 agosto 2015 e alla “VII Edizione del Present Art Festival - Meeting in Shanghai”, dal 15 al 31 luglio 2015.
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Mara Paletti
biancoscuro
“L’ arte... Fonte di ogni mistero e specchio della propria anima...”
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Dolore e forza, acrilico su tela cotone, anno 2015, 70x50 cm.
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Cettina Callari
biancoscuro
Lago Titicaca acrilico su tela, anno 2009, 70x50cm.
Venditrice di tappeti acrilico su tela, anno 2009, 70x50cm.
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ARTE
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francesco chetta
Edizione aggiornata Settembre 2011
EDIzIONI pER L’ARTE
Via Vittorio Emanuele, 32 26841 Casalpusterlengo (LO) Arte e Collezionismo 2011 PAg. 3 340.5820407 - francesco.chetta@yahoo.it www.artecollezionismo.it - P.IVA 06494940965
a cura di
francesco chetta
A
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Risultati d’Asta
In collaborazione con Meeting Art, casa d’aste dal 1979 A
L
a prima Casa d’Aste italiana, la Meeting Art, la più seguita dai maggiori collezionisti ed estimatori d’Arte, pubblica anche su BIANCOSCURO Art Magazine alcuni dei risultati conseguiti. Meeting Art è una realtà professionale che lavora da più di Lotto n. Asta n.
B
trentacinque anni a servizio dell’Arte. La pubblicazione delle assegnazioni permette di comprendere meglio l’andamento reale del mercato, un indice chiaro che non permette fraintendimenti. Di seguito troverete la nostra selezione di aggiudicazioni delle aste del pel riodo aprile-maggio. s
Descrizione
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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ACHILLE PERILLI Roma 28/01/1927 La stella solare, 2005, tecnica mista su tela cm. 81x65, firma e anno in basso a sinistra, titolo, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità e archivio dell'artista su foto.
Stima €
Aggiudicazione
8.000 9.000
4.000
A
AGOSTINO BONALUMI Vimercate (Mi) 10/07/1935 - Milano 18/09/2013 Bianco, 1979, tela estroflessa e tempera cm. 130x100, firma e anno al retro, fotocopia della dichiarazione d'autenticità dell'artista
160.000 180.000
120.000
C
ALBERTO BIASI Padova 02/06/1937 Un po' asimmetrico, 2006, tecnica mista e assemblaggio di due tele con elemento in lamelle di tela su tavola cm. 100x93, firma, titolo, anno e timbro dell'artista al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista.
21.000 24.000
16.000
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ALDO MONDINO Torino 04/10/1938 - 10/03/2005 Malindi-Mailand assemblaggio di tele (patchwork) cm. 202x152, opera non firmata, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
9.000 10.000
9.500
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
ALESSANDRO BRUSCHETTI Perugia 1910 - Brugherio (Mi) 1980 Sintesi fascista, (1935), tecnica mista su tela cm. 80x60, firma e anno in basso a destra, dichiarazione d'autenticità su foto.
18.000 20.000
10.000
ANTONIO NUNZIANTE Napoli 1956 793 OPERE DELL'ARTE BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE La notte della luna, 2012, olio su tela cm. 50x60, firma in basso a destra, MODERNA E D titolo, firma, anno, archivio al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista e Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it CONTEMPORANEA Archivio Antonio Nunziante a cura della Metamediale (Giaveno-TO) su foto.
6.000 7.000
4.800
ARMAN Nizza 1928 - New York 22/10/2005 Senza titolo, 1984, scultura in bronzo con base in marmo cm. 57x29x24,5; esemplare XV/XX, firma e tiratura su targhetta al centro, opera registrata presso l'Archivio Denyse Durand-Ruel.
9.000 10.000
5.000
ARMAN Nizza 1928 - New York 22/10/2005 Senza titolo, 1997, sedia rotta e accumulazione di pennelli su tela con pittura acrilica gialla, argento e nera cm. 140x120x50, firma in basso.
25.000 28.000
14.000
465
per informazioni: biancoscuro@liberementi.it
306
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
327
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
464
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
BENGT LINDSTROM Stoccolma 1925 - Njurunda 30/01/2008 Hommes des neiges, 1976, olio su tela cm. 65x54, firma in basso a sinistra, opera registrata presso l'archivio dell'Association Des Amis De L'Oeuvre De Bengt Lindstrom al n° 09075.
9.000 10.000
6.000
313
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
BENGT LINDSTROM Stoccolma 1925 - Njurunda 30/01/2008 Senza titolo, 1952, tecnica mista su tela applicata su cartone cm. 54x69,5; firma in basso a sinistra.
8.000 10.000
5.100
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
BERNARD AUBERTIN Fontenay aux Roses 1934 Clous, 1969 acrilico e chiodi su tavola cm. 50x50, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista e timbro a secco.
14.000 16.000
13.000
94
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
BERNARD AUBERTIN Fontenay aux Roses 1934 Tableu Clous, 1969, acrilico e chiodi su tavola cm. 40x40, firma e anno al retro, opera registrata presso l'Archivio Generale delle opere di Aubertin.
10.000 12.000
9.200
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
CARLO CARRA’ Quargnento (Al) 11/02/1881 - Milano 13/04/1966 Campagna di Versilia, 1965, tempera su cartoncino cm. 50x60, firma e anno in basso a sinistra, etichetta della Galleria R. Rotta (GE) al retro.
18.000 20.000
20.000
46
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
E
CHIN HSIAO Shanghai (Cina) 30/01/1935 Altitudine, 1962, olio su tela cm. 50x70, firma e anno in basso a destra, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione di autenticità dell'artista su foto.
7.000 8.000
9.900
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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CHRISTO Gabrovo (Bulgaria) 13/06/1935 Wrapped tree, project for Museum Wurth, 1993-2000, tecnica mista su carta cm. 20,3x20,3, firma e anni in basso a destra, titolo in alto a sinistra, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
27.000 30.000
15.000
96
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Q
DAVIDE NIDO Senago 1966 - Pavia 28/10/2014 Onda frattale, 2009, tecnica mista su tela cm. 90x100, titolo, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
14.000 15.000
12.500
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Listini di aggiudicazione asta autorizzati da Meeting Art Casa d’Aste dal 1979 E
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Lotto n. Asta n.
Stima €
Aggiudicazione
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793 - OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
DAVIDE NIDO Senago 1966 - Pavia 28/10/2014 Orbiblu, 2009, tecnica mista su tela cm. 50x50, titolo, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista con dedica su foto.
8.000 9.000
7.500
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
DONALD BAECHLER Hartford, Connecticut (USA) 22/11/1956 Yellow rose (floating), 2011, tecnica mista e collage su carta cm. 132,1x101,6; sigla dell'artista e anno in basso a destra, titolo, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su certificato allegato.
18.000 20.000
12.000
296
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
EMILIO ISGRO’ Barcellona Pozzo Di Gotto (Me) 06/10/1937 Vedo Copenhagen, 2003, tecnica mista su carta cm. 75,5x56, firma e anno in basso a destra, titolo, tecnica, numero di archivio al retro.
8.000 9.000
4.800
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
EMILIO SCANAVINO Genova 28/02/1922 - Milano 29/11/1986 Tramatura, 1979, olio su tela tamburata cm. 80x80, firma in basso a destra, firma, titolo, tecnica ed etichetta della Galleria Cesarea (GE) al retro.
36.000 40.000
20.000
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
FELICE CASORATI Novara 04/12/1883 - Torino 04/03/1963 Ragazza che legge, 1958, tempera su cartone cm. 48x58, firma in basso a destra, opera registrata presso l'Archivio Felice Casorati al numero 1329 come da dichiarazione del figlio Francesco su foto.
21.000 24.000
12.000
FORTUNATO DEPERO Fondo (Tn) 30/03/1892 - Rovereto (Tn) 29/09/1960 Senza titolo, anni '30, tempera su tela rintelata cm. 100x70, firma in basso a destra, timbro e firma dello Studio d'Arte Mercurio al retro.
21.000 24.000
19.000
G 339
217 B
Descrizione
202
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
276
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GASTONE BIGGI Roma 12/02/1925 - Langhirano 29/09/2014 L'ostaggio, 2005, idropittura su tela cm. 70x70, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista e timbro Art Time (BS) su foto.
8.000 9.000
5.200
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793 - OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GASTONE BIGGI Roma 12/02/1925 - Langhirano 29/09/2014 Racconto della palude, 1958, olio su tela cm. 60x80, firma e anno in basso a sinistra, firma, titolo e anno al retro come da foto.
18.000 20.000
11.000
307
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
GASTONE BIGGI Roma 12/02/1925 - Langhirano 29/09/2014 Variabile verde 7, 1973, acrilico, tecnica mista ed olio su tela cm. 103x103x2, firma, titolo, anno, timbro dell'artista con dati.
18.000 20.000
10.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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GEORGES MATHIEU Boulogne sur Mer 1921 - Boulogne-Bil.12/06/2012 Senza titolo, 1953, olio su cartoncino applicato su tela cm. 50,5x65,2; firma e anno in basso a destra, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
36.000 40.000
20.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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GIUSEPPE AMADIO Todi 19/05/1944 Senza titolo, 2000, tela estroflessa bianca cm. 100x100, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
5.000 6.000
6.600
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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GIUSEPPE CAPOGROSSI Roma 07/03/1900 - Roma 09/10/1972 38.000 Superficie CP/37, (1957-59), tempera su carta Fabriano pesante intelata BIANCOSCURO RIVISTA42.000 d’ARTE25.000 cm. 34,5x50, opera non firmata.
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Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it
793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
HANS HARTUNG Lipsia 1904 - Antibes 1989 32.000 CP P1973-A4,per 1973, inchiostro e pastello su cartonebiancoscuro@liberementi.it intelato cm. 18.000 informazioni: 36.000 74,7x104,1; opera non firmata.
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
LAZAR MARKOVICH LISSITZKY Polscinok 1890 - Mosca 1941 Composizioni suprematiste-costruttive, (anni '20), album composto di n° 22 pagine con bozzetti solo in bianca su cartoncino con fondo beige cm. 31x21 cadauno, legati con cordoncino, tutte siglate.
27.000 30.000
15.000
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2253 - OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
MARK WRIGHT New York 1962 W l'Itaglia rossa, 2003, tecnica mista su carta cm. 100x70, firma e anno in basso a destra, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
1.000 2.000
2.600
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
NICOLA DE MARIA Foglianise (Bn) 06/12/1954 Alle Muse del Bosco (Spirito Bianco), 2002-2004, olio su tela cm. 50x40, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
27.000 30.000
18.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
OMAR RONDA Portula (Bi) 11/09/1947 Genetic fusion, 1990, materie plastiche cm. 45,5x45,5, titolo, firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
27.000 30.000
20.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PAUL JENKINS Kansas City 12/07/1923 - New York 09/06/2012 Phenomena sacral grave , 1985, acquerello su cartoncino cm. 108,5x78,5; firma in basso al centro, titolo, firma, anno e località (St.Gray) al retro.
16.000 18.000
9.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
PIERO GILARDI Torino 03/08/1942 Fichi, 1985, poliuretano espanso cm. 50x50, firma, titolo e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
6.000 7.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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RENATO PARESCE Carouge (Svizzera) 06/01/1886 - Parigi 15/10/1937 Natura morta con mimosa, 1919, olio su tela cm. 61x73, firma e anno in basso a sinistra, presenta un'altra Natura morta con finestra e paesaggio.
36.000 40.000
20.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
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ROBERTO CODA ZABETTA Biella 22/01/1975 Senza titolo, 2011, smalto su tela cm. 150x150x6; firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità con timbro dell'artista su foto,.
24.000 25.000
16.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
TINO STEFANONI Lecco (Co) 06/07/1937 Senza titolo, 2014, tecnica mista su tela cm. 36x36, firma, anno, archivio n° Z364 e timbro dell'artista al retro, dichiarazione d'autenticità su foto.
5.000 6.000
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793 OPERE DELL'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
TURI SIMETI Alcamo 05/08/1929 3 ovali blu, 2010, acrilico su tela sagomata cm. 76x100x5; firma e anno al retro, dichiarazione d'autenticità dell'artista su foto.
20.000 25.000
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26.000
© Meeting Art è un marchio registrato. AGGIUDICAZIONI AL NETTO DEI DIRITTI D’ASTA DEL 23 % H
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biancoscuro
Nuove stampe in gelatina d’argento David Bailey, il fotografo delle star è a Milano
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l Padiglione di Arte Contemporanea di Milano celebra la pluridecennale carriera di David Bailey, pioniere della street photography, con la mostra “Stardust”, in corso fino al prossimo 2 giugno. La polvere di stelle è quella catturata dagli scatti del fotografo di culto della scena londinese anni Cinquanta-Sessanta. Davanti al suo obiettivo sono passati i volti più noti dello star system internazionale (Meryl Streep, Jack Nicholson, Kate Moss, Johnny Depp) e artisti del calibro di Dalì, Bacon, Warhol, Hirst. Promossa e prodotta dal Comune della città
e da Tod’s, che da oltre dieci anni sostiene le attività del PAC, la mostra di respiro internazionale è curata dallo stesso Bailey, che ha personalmente selezionato le oltre 300 fotografie esposte. In collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e con il magazine Icon, l’esposizione copre più di mezzo secolo di storia del costume e sociale attraverso immagini, con uno spunto ed una visione originali del poliedrico personaggio, dalle inesauribili risorse e dai continui stimoli. La carriera fortunata di Bailey inizia con una Canon a telemetro nell’agosto del 1958, quando lavora come tuttofare presso lo stu-
Rolling Stones, Avebury Hill 1968 © David Bailey
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John Lennon and Paul McCartney 1965 © David Bailey
dio di John French, uno dei principali ritrattisti e fotografi di moda inglesi. Di lì a breve verrà assunto
biancoscuro
Andy Warhol, 1965 © David Bailey
Johnny Depp, 1995 © David Bailey
Mick Jagger, 1964 © David Bailey
“It’s not the camera that the picture, it’s the person.”
David Bailey
dalla prestigiosa rivista Vogue, occupazione che affiancherà a molti ingaggi come freelancer. Insieme all’amico e collega Terence Donovan, Bailey frequenterà attori e musicisti (tra cui Beatles e Rolling Stones, tanto per farsi un’idea), seguendoli nelle loro vite spericolate e diventando essi stessi delle vere e proprie celebrità. A lui si ispirò Michelangelo Antonioni per il protagonista della sua pellicola “Blow up” (del 1966), che sancì definitivamente il cambiamento epocale del suo status da fotografo a divo, al pari degli stessi divi che venivano fotografati. Bailey declinò la proposta di interpretare se stesso nel film, dichiarando di non essere capace di memorizzare a memoria un numero telefonico, “figuriamoci un copione”. Poco male, visto che quando vide il film di Antonioni, lo bollò come “noioso, copione e costumi sbagliati”, nella sua maDavid Bailey, autoritratto
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biancoscuro
Bob Dylan, 1986 © David Bailey
niera schietta e un po’ cinica. La mostra non raccoglie solo la polvere di stelle dell’epoca glam-pop della Londra “oscillante”, ma anche i suoi altri lavori, tra cui i nudi di sconosciuti volontari che hanno posato per il suo progetto “Democracy” (2001-2005), le still lives e la fotografia di viaggio, cui si è dedicato negli ultimi anni, con scatti dall’India, Sudan, Papua Nuova Guinea e Australia. Curioso e sperimentatore, David Bailey, si è inoltre cimentato insieme a Bruce Weber in un progetto originale e simbolicamente rappresentativo dei nostri giorni: fotografare per una giornata intera la vita ad Harlem non con una fotocamera, ma con un Nokia Lumia 1020 in mano. In occasione dell’appuntamento milanese, l’artista ha inoltre realizzato nuove stampe in gelatina d’argento, rivisitando ogni singola immagine secondo una nuova lettura. Oltre all’accurato catalogo, edito da Skyra, il PAC offre anche l’opportunità di usufruire di visite guidate gratuite tutte le domeniche alle 18, a chiunque abbia acquistato il biglietto per la mostra, nell’intento di avvicinare il pubblico al mondo stellato e variegato dell’artista inglese. BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Federica Senigagliesi
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Kate Moss, 2013 © David Bailey
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biancoscuro
Chiunque può scattare una bella foto, io ho fatto di meglio perché ne ho scattate due.
David Bailey
Jack Nicholson, 1984 © David Bailey
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biancoscuro
August Sander in mostra a Genova Il precursore della moderna fotografia documentaria
“Mi si chiede spesso come mi sia venuta l’idea di “Mi si chiede spesso come mi sia venuta l’idea di realizzare questo realizzare questo lavoro: “Guardare, Osservare lavoro: “Guardare, Osservare e Pensare”, è la risposta a questa edomanda. Pensare”, è la risposta a questa domanda. Niente Niente mi sembrava più appropriato che rendere attraverso mi sembrava più appropriato rendere la fotografia un’immagine istantanea delche nostro tempo inattraverso assoluta la fotografia un’immagine istantanea del nostro fedeltà alla natura.” August Sander - novembre 1927 tempo in assoluta fedeltà alla natura.”
August Sander - novembre 1927
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ugust Sander è uno dei fotografi tedeschi più noti, famoso in tutto il mondo per gli intensi ritratti dei suoi contemporanei. Catturando sulla pellicola solo pochi momenti di vita, riuscì a consegnare ai posteri un messaggio di una società che appartiene sì al passato, ma che si ripercuote sul presente. Gli anni ‘20, contrassegnati da forti contrasti e continue tensioni sociali, la Prima Guerra Mondiale che aveva spinto molti intellettuali e artisti sulle trincee di prima linea: Colonia è in fermento. Il clima artistico tedesco propendeva per un nuovo tipo di espressione che recasse l’impronta di un’analisi critica degli avvenimenti; Colonia non rimase estranea a questi fermenti, dando vita al “Gruppo degli artisti progressisti”. L’opera fotografica di Sander era perfettamente allineata ai loro
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intendimenti, venne considerato un precursore ed un riferimento importante; ma anche il “Gruppo” ebbe un’influenza sostanziale nell’opera di Sander, contribuendo a consolidare sul piano teorico la sua visione della fotografia, indirizzandolo verso un concetto sempre più rigoroso di “fotografia pura”, ossia aliena da qualsiasi artificio tecnico o ritocco che potesse alterare lo sguardo oggettivo e neutrale dell’obiettivo per cogliere la realtà nella sua essenza più profonda e autentica. Tuttavia questo sguardo di neutralità, che consentì a Sander di raccogliere consensi in patria e fuori, ben presto sarebbe entrato in conflitto con l’immagine dell’uomo che aveva in mente il Nazionalsocialismo. Nel 1936 i negativi del libro “Volti dell’epoca” furono sequestrati e distrutti dai nazisti, mentre lo svolgimento di altri lavori, compresa la realizzazione di una serie di
fotografie di paesaggio, furono ostacolati. Gli sconvolgimenti della guerra colpirono Sander nel lavoro e negli affetti, miracolosamente riuscì a mettere in salvo dai bombardamenti il suo archivio di negativi nella cantina della sua abitazione prima che le bombe la distruggessero. A Genova, sino al 23 agosto, abbiamo la possibilità di ammirare la retrospettiva che lo celebra, realizzata da Palazzo Ducale in collaborazione con la Photographische Sammlung/SK Stiftung Kultur di Colonia ed il Goethe Institut Genua. Le oltre cento immagini selezionate, suddivise in diverse sezioni, offrono una panoramica sulla sua intera e variegata produzione. Assecondando la sua naturale inclinazione all’osservazione del genere umano in tutte le sue sfaccettature e con le sue competenze fotografiche orientate verso la ritrattistica, Sander scat-
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The Woman of the Soil, 1912 © Die Photographische Sammlung/SK Stiftung Kultur – August Sander Archiv, Colonia; SIAE, Roma, 2015
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BIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it per informazioni: biancoscuro@liberementi.it
Pastry Cook, 1928 © Die Photographische Sammlung/SK Stiftung Kultur – August Sander Archiv, Colonia; SIAE, Roma, 2015
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“La sua opera non consiste nella produzione di ritratti somiglianti, in cui si possa riconoscere con facilità e certezza un individuo determinato, ma di ritratti che suggeriscono intere storie. Chi guarda queste immagini nette, potenti, ne sarà illuminato più che da conferenze o teorie e imparerà molto su di sé e sugli altri.”
Alfred Döblin
tò un enorme quantitativo di ritratti che avevano to dell’uomo, non ignorava nemmeno la presenza come soggetti persone di tutte le estrazioni so- di siti industriali, bensì li ritraeva consapevolmente ciali, spesso immortalati sul posto di lavoro. La come segno della vita moderna. sua opera “Uomini del XX secolo”, che comprende La mostra racconta come la fotografia di Sander contadini, commercianti, artisti, classi sociali e pro- sia stata un mezzo per documentare la vita e la fessioni diverse, offre uno spaccato della società società, attraverso immagini semplici, che ci ladel suo tempo non limitandosi a rappresentare sciano scoprire poco per volta la condizione umapersonaggi famosi ma gli uomini di tutte le età, na e sociale degli uomini e delle donne ritratti. di tutte le classi sociali impegnati nelle più dispa- Fotografie che lasciano ai vari soggetti la loro natuBIANCOSCURO RIVISTA d’ARTE rate occupazioni. rale espressività, ma che rivelano la loro condizione Versione completa su http://artshop.biancoscuro.it Seguendo il percordo espositivo siper entra nella sezione de- sociale e, a volte, emotiva. informazioni: biancoscuro@liberementi.it nominata “Studi, l’Uomo”, in cui è esposto il frutto della Rebecca Maniti sua ricerca sul ritratto, ricerca realizzata combinando dettagli di mani e volti in collage di grande formato. AUGUST SANDER Non solo emozioni umane e ritratti per Sander, inRitratto del xx secolo tensa anche la sua fotografia di paesaggio, in cui 11 aprile 2015 - 23 agosto 2015 Sottoporticato, Palazzo Ducale, Genova tratteggiò il carattere di molte regioni e indugiò con l’obiettivo anche su dettagli geologici e botanici. INFO Contrariamente a quanto comunemente si può penT. 010/9171604 www.palazzoducale.genova.it sare, infatti, Sander lavorò intensamente sulla fotografia di paesaggio. Sul finire degli anni ‘20, in compagnia dello scrittore Ludwig Mathar, partì per Dal martedì alla domenica 10.00-19.00 un lungo viaggio di tre mesi in Sardegna con lo scoLunedì 14.00-19.00 po di raccogliere il materiale sufficiente a comporre Inquadra con il tuo smartphone il codice QR un libro da pubblicare al loro ritorno, libro che però per collegarti al sito non venne mai pubblicato. Il rigore e l’attenzione www.palazzoducale.genova.it di Sander nel voler cogliere le peculiarità di un paesaggio e dei suoi abitanti sono evidenti in questi scatti. Documentò l’isola proprio come Colonia, la sua patria di adozione i cui edifici storici furono per la maggior parte distrutti durante il secondo conflitto mondiale. August Sander rappresentava la natura non in senso romantico come un paradiso incontaminato, piuttosto enfatizzava costantemente nella raffigurazione le tracce dell’inteven-
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biancoscuro Perché abbonarsi e come farlo Gli abbonati “BIANCOSCURO” condividono una visione intelligente e costruttiva dell’arte moderna e contemporanea e sono attenti al patrimonio culturale. Abbonandoti riceverai a casa la rivista d’arte Biancoscuro, riceverai inoltre la tessera “BIANCOSCURO” che ti permetterà di accedere a sconti e facilitazioni nella realizzazione di materiale pubblicitario sia cartaceo che web. “BIANCOSCURO” è un’associazione culturale nata nel 2013. I suoi progetti di promozione artistica comprendono il concorso BIANCOSCURO ART CONTEST (artcontest.biancoscuro.it) che mette in palio ogni anno la copertina, mostre personali, collettive e monografie in formato e-Book con possibilità di stampa. “BIANCOSCURO” è distribuita in Italia e all’estero in importanti manifestazioni artistiche e fiere internazionali, inoltre è diffusa su internet al sito artmagazine.biancoscuro.it.
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‘15 - Bimestrale d’Arte, Cultura e Informazione
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