Catalogo Giacomo Rossi 2014

Giacomo rossi

Giacomo rossi

Recensioni: Franco Bulfarini Francesco Chetta Maurizio Gnali Federica Pasini Realizzazione: Liberementi www.liberementi.it

Giacomo Rossi, artista nato in provincia e precisamente a Sassuolo (MO) nel 1944.

Rossi è una realtà nella quale l’ordine precostituito delle cose viene ripristinato da gesti spontanei, guidati da una ragione che esula dalla nostra facoltà.

L’artista si affida a quel colore del sentimento che determina la scoperta di una nuova dimensione resa più intensa da un cromatismo carico e pungente.

Non so se l’attenzione critica debba riferirsi alla sua età o non piuttosto alla ricchezza inventiva del suo pennello fuori da ogni considerazione cronologica.

Semmai sarà opportuno parlare dello svolgimento e dell’arricchimento di una cosi eminente personalità dell’arte moderna alla quale sicuro spazio sarà riservato allo storico futuro.

E per questo che più al confronto dell’attuale momento della ricerca di rossi con quei momenti di pittura moderna ai quali egli sembrerebbe essersi interessato e certamente egli ha guardato con acume, tanto al naturalismo quanto all’informale di Burri, e così lo hanno condotto via via a quel punto di così intensa e singolare percezione visiva che costituisce non tanto una svolta quanto una sorta di inevitabile sviluppo e compimento.

Tale è anche il suo colore entro cui scava come a graffito o solchi profondi.

Col nero Rossi evoca e suggerisce uno spazio senza misura, ma altre volte questo nero è permeato di diffuse vibrazioni e fugaci chiarori, quando non rivela in varie parti la presenta di forme e figure. Questo è un artista che domina la materia cromatica in una composizione astratta di notevole impatto visivo.

Superando l’apparenza l’osservatore attento può scorgere in certi dipinti di Rossi dei paesaggi rurali evanescenti, dove il verde rimasto si perde in un cielo blu intenso, carico di spiritualità, in altre opere strutture geometriche, edifici svuotati da ogni sentimento, contaminazioni dell’uomo contemporaneo, in un contesto dove dominano i rossi aggressivi, pungenti, unitamente a “svincolare” il nero, che come allarmanti grida ci graffiano la coscienza per farci riflettere.

A cura del critico Dott. Franco Bulfarini L’operato di Giacomo Rossi è assimilabile all’Espressionismo dell’area statunitense, infatti l’artista è concentrato sulle dinamiche psicologiche, in stretta prosecuzione dell’arte del dopoguerra. L’artista sembra infatti con le sue eclissi dare un’intuizione di morte, ma ad attenta fruizione si notano colorati fiori, quasi nati dall’orrore di una realtà trasmutata e trasmutabile in accezione positiva. Il dato reale è trasfigurato in una densità cromatica; tonalità scure appena illuminate da improvvisi accenti vivaci viola, gialli, rosa su un fondale dorato come un’esplosione molecolare, un prossimo Big-Bang attuato da un sole nero. L’opera attrae lo sguardo dello spettatore in un percorso senza possibilità di catarsi.

Un’esplosione nella psiche umana, in un linguaggio quasi purificatorio, liberatorio da qualsiasi sovrastruttura intellettuale.

A cura del critico e storico d’arte Dott.ssa Federica Pasini

il senso

gradi

Nelle opere di Giacomo Rossi si avverte quella lirica sensazione concettuale dominata dalla pura informalità astratta, sconfinando oltre i canoni accademici dell’astrattismo pittorico. Rossi crea nelle sue opere ornati materici sublimati dalla sua libertà gestuale, inserendo nel contesto prospettico dell’opera il suo messaggio emozionale scandito con timbri - cromatici abilmente stesi con la tecnica del “Dripping” evidenziandone i primi piani con valide campiture dai toni accesi e fortemente contrastati.

L’espressione materica che possiamo notare ne genera forza e struttura alla ritmica visiva dell’opera; ed è essenziale per l’artista Rossi, per comunicarci i suoi reconditi sentimenti e concetti riflessivi conducendo l’osservatore a condividerne questi valori. Giacomo Rossi prosegue abilmente il suo incondizionato cammino nel suo mondo informale, pur restando legato ai valori di profonda abnegazione per la sua professione.

A cura del critico ed editore d’arte Francesco Chetta “Atmosfere cromatiche, visioni da Big-Bang, l’astrazione pittorica di Giacomo Rossi si concentra in un linguaggio gestuale tipico dell’arte contemporanea grazie a suo istinto creativo influenzato dai grandi maestri del 900.

Una pittura quella di Giacomo Rossi esternata con ritmica stesura pulita e tonalmente dosata, ampie campiture tonali si susseguono nel tornado creativo dell’artista, placando così la sua sfrenata emozione pittorica.

L’arte di Giacomo Rossi ci concede la visione della sua totale consapevolezza della libertà creativa d’artista, sino allo sfaldamento esplosivo astratto/informale, una linea espressiva, racchiusa gelosamente nel suo intimo diario immaginario: un libro autobiografico di storie di navigati pensieri, dalla poliedrica dualità formale, con trasparenza visiva di assoluta chiarezza contenutistica, che denota valore iconografico, cultura ed essenzialmente estetica compositiva.“ A cura del critico e gallerista Maurizio Gnali

Iriflessioni lacero contuse tecnica mista

Lacerazioni Tecnica mista

Eclissi 3 60x70

Eclissi 4 65x65

Eclissi 5 100x70

Eclissi 35x50

Natura 55x67

Condominio 70x100

L’arresto della mente 100x70

Burrasca 30x19

Miraggio 80x80

Il percorso del pensiero 50x70

Inesorabilmente 80x80

Inesorabile finale 50x60

Paesaggio 29x21

Paesaggio 29x21

figura 24x30

Paesaggio 57x30

Paesaggio 60x70

Paesaggio 90x60

Paesaggio 35x16

Paesaggio 40x30

Paesaggio 35x50

Punto interrogativo 120x80

Ferrari 40x50

Ferrari 120x80

Ferrari 35x50

Ferrari 35x50

InstabilitĂ fisica 100x60

Ottica metropoli 100x70

Oltre l’infinito il nulla 100x70

Oltre l’infinito il nulla 100x70

Totem h.240

Vernice Art Fair 2014 - 8 m. exhibition

BIOGRAFIA

Giacomo Rossi nasce a Sassuolo (MO) il 2 ottobre 1944.

Diplomato all’istituto tecnico industriale di Modena inizia a lavorare nell’azienda metalmeccanica del padre.

Siamo negli anni sessanta nel pieno del boom economico, e Giacomo in mezzo a cesoie, saldatrici, fiamme ossidriche, piegatrici, calandre e punzonatrici scopre la sua vera attitudine, che è l’arte, e in questo contesto la sua fantasia esplode.

Costruisce cose strane, diceva suo padre, e oltretutto trascura il suo vero lavoro, ma la sua capacità creativa non si ferma perché ci sono anche le vernici che nell’azienda si usavano per verniciare la produzione, e apriti cielo ci mancava pure questa, e cosi Giacomo con la sua capacità creativa negli anni sessanta arriva alla pittura, con una ricerca assidua che lo porta a sperimentare tecniche a 360 gradi, ed è per questo che alcuni critichi lo hanno definito “un vulcano in eruzione perenne”.

Le sue mostre sono state apprezzate anche all’estero Spagna e Germania, e in Italia con concorsi, personali e collettive.Dal metallo alla tela “La vela”, una lama che si libera, a fluttuare verso la luna.

L’artista Giacomo Rossi con l’On. Prof. Vittorio Sgarbi, stimato critico d’arte

Editore: Biancoscuro www.biancoscuro.it Finito di stampare nel mese di aprile 2014

GIACOMO ROSSI - Sassuolo (MO) Via Orazio Vecchi, 2 - Cell. 3489000249 - rossigiacomo44@hotmail.it